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Dall’ Ucraina a Taiwan, l’Occidente è brillante e decadente, incapace di ‘pensare la guerra’


Europa priva di una 'cultura di guerra'. Non riesce più a considerare la violenza come un mezzo legittimo per garantire determinati tipi di interessi. E, quanti americani possono immaginare cosa significherebbe una terza guerra mondiale?

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La sinistra dei pesci rossi - Contropiano

"Poi ci sono le elezioni e qui compare la recita. Più a sinistra che nella destra, che per sua natura in guerra e liberismo ci sguazza.

Invece la sinistra deve fare molta più commedia. Deve scoprirsi rivoluzionaria e trovare dei candidati che siano meno impresentabili dei suoi leader ufficiali. E poi deve naturalmente innalzare lo stendardo della lotta alla destra. Cosa che fa regolarmente da trent’anni, diventando sempre più di destra ad ogni appuntamento elettorale."

contropiano.org/news/politica-…




noyb win: Personalized Ads on Facebook, Instagram and WhatsApp declared illegal


vittoria noyb: Annunci personalizzati su Facebook, Instagram e WhatsApp dichiarati illegali L'EDPB ha deciso che tre Meta App (Facebook, Instagram e WhatsApp) non avevano una base giuridica per trattare i dati degli utenti dal maggio 2018. L'escamotage legale di Meta è stato respinto. meta logos with


noyb.eu/en/noyb-win-personaliz…

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#NotiziePerLaScuola

Bando Progetto New Design 2022/2023: XIII edizione del concorso rivolto agli studenti del III, IV e V anno di tutti i Licei artistici statali e paritari.

Info ▶️ miur.gov.



Ucraina: le sanzioni colpiscono la Russia, ma il Cremlino tenta di aggirarle


Immediatamente dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’UE hanno imposto alla Russia pesanti sanzioni per restringere la sua economia e frenare il suo sforzo bellico. Essendo state aggiornate più volte da allora, queste sanzioni hanno aggravato gli effetti delle precedenti sanzioni imposte alla Russia nel 2014 dopo […]

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Il percorso ecologico verso la pace è possibile in Ucraina


Serve passare da una visione ristretta racchiusa nell'espressione 'Ordine Mondiale', a una visione più naturalizzata, definibile in 'Ordine Terrestre'. Indispensabile per salvare la scienza ambientale dalle conseguenze della guerra e per costruire le basi alla pace in Ucraina

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Il liberismo atlantista di Meloni, 'sovranista' solo in campagna elettorale - Kulturjam

"Giorgia Meloni è stata conservatrice solo nelle campagne elettorali, una volta salita al timone del paese, si è accodata al carrozzone del liberismo atlantista. Quando cadrà un posto per lei nel rotary di Renzi e Calenda è già pronto."

kulturjam.it/politica-e-attual…



Sono riprese le lezioni di Scuola di Liberalismo – Gazzetta del Sud


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Scuola di Liberalismo 2022 – Messina: lezione di Giancristiano Desiderio sul tema “Etica e politica”


Dopo la lezione inaugurale, svoltasi lunedì 28 novembre, entra nel vivo l’edizione 2022, la dodicesima, della Scuola di Liberalismo di Messina, promossa dalla Fondazione Luigi Einaudi ed organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Mess

Dopo la lezione inaugurale, svoltasi lunedì 28 novembre, entra nel vivo l’edizione 2022, la dodicesima, della Scuola di Liberalismo di Messina, promossa dalla Fondazione Luigi Einaudi ed organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina e con la Fondazione Bonino-Pulejo. Il corso, che tratterà principalmente delle opere degli autori più rappresentativi del pensiero liberale, si articolerà in 14 lezioni, di cui 3 in presenza e 11 erogate in modalità telematica.

La seconda lezione si svolgerà lunedì 5 dicembre, dalle ore 17 alle ore 18.30, sulla piattaforma Zoom, e sarà tenuta da Giancristiano Desiderio (giornalista, scrittore, saggista e docente di Filosofia e Storia, nonché membro del Comitato Scientifico della Fondazione Luigi Einaudi), che relazionerà sull’opera “Etica e politica” di Benedetto Croce, il principale ideologo del Liberalismo novecentesco italiano.

La partecipazione all’incontro è valida ai fini del riconoscimento di crediti formativi per gli avvocati iscritti all’Ordine degli Avvocati di Messina, nonché per gli studenti dell’Università degli Studi di Messina.
Per le iscrizioni alla Scuola di Liberalismo 2022 di Messina ed ulteriori info riguardo il

Pippo Rao, Direttore Generale Scuola di Liberalismo di Messina

youtube.com/embed/k9lUVG0dZ7c

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L’invasione russa dell’Ucraina sta causando una crisi energetica nella vicina Moldavia


Quando i raid aerei russi hanno colpito le infrastrutture civili ucraine a metà novembre, le luci si sono spente anche in Moldavia. Allo stesso modo, un successivo bombardamento all’inizio di dicembre ha lasciato temporaneamente all’oscuro parti della Moldavia. La campagna di bombardamenti sulle infrastrutture della Russia ha intensificato una crisi energetica nel piccolo vicino dell’Ucraina […]

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AI Act: EU governments open door for biometric mass surveillance in public spaces


Today the ministers of the 27 Member States agreed on a general approach (i.e. a common position) on the future AI Act – the EU law that will regulate artificial intelligence …

Today the ministers of the 27 Member States agreed on a general approach (i.e. a common position) on the future AI Act – the EU law that will regulate artificial intelligence technology and, crucially, the use of it for biometric mass surveillance. The general approach, which will be the Council’s negotiation mandate for trilogues with the European Parliament, is extremely weak when it comes to the use of AI for mass surveillance purposes, criticises Member of the European Parliament Patrick Breyer (Pirate Party, Greens/EFA group):

“The position adopted today would enable a dystopian future of biometric mass surveillance in Europe, potentially exposing everybody to constant identification, monitoring their behaviour and analysing their emotions in public spaces. It would justify the permanent and ubiquitious deployment of face surveillance to look for the thousands of ‚victims‘, ‚threats‘ and suspects of ‚serious crime‘ that are wanted at any time. We must not normalise a culture of suspicion and side with authoritarian regimes which use AI for repression of civil society, for social scoring, human rights violations, and total surveillance.

With error rates (false positives) of up to 99%, ineffective facial surveillance technology bares no resemblance to the targeted search that governments are trying to present it as. There is not a single example of real-time biometric surveillance preventing a terrorist attack, finding ‘missing children’ or such like.

We must stand up against biometric mass surveillance in our public spaces because these technologies wrongfully report large numbers of innocent citizens, systematically discriminate against under-represented groups and have a chilling effect on a free and diverse society. People who constantly feel watched and under surveillance cannot freely and courageously stand up for their rights and for a just society.

Legislation allowing for indiscriminate mass surveillance has consistently been annulled by the courts due to their incompatibility with fundamental rights. We must stand up for a society of trust and rights, not one of suspicion and division. Mass surveillance has no place in our society, and we will fight for a ban in the EU Parliament!“

The negotiations are heated in the parliament, where a center-left majority supports an ambitious ban on biometric mass surveillance covering both public and private spaces, both ‘in real time’ and ‘ex post’ recognition, extending to emotion recognition and crowd control.

The public opinion does not support the weak approach adopted today by the Council (cf. a YouGov representative survey 10 EU countries, March 2021).


patrick-breyer.de/en/ai-act-eu…

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Putin e Zelensky finalmente sono d’accordo. Ecco perché è una brutta cosa


Nelle ultime settimane, i leader sia di Kiev che di Mosca hanno sostenuto che gli accordi di Minsk non valgono più la carta su cui sono stampati. Il problema è che così i due leader concordano che non è affatto chiaro quale possa essere la strada per una soluzione negoziata. Per ora è chiaro solo che i due partono da precondizioni opposte e inconciliabili, e che non è stata la Russia, come dice Zelensky, a utilizzare il tempo previsto dall'accordo per rafforzare le proprie forze prima di violare l'accordo. E' stata l'Ucraina

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A Firenze la Betlemme rinata e le meraviglie della Natività


Ormai siamo in clima natalizio, le vetrine dei negozi presentano al meglio i loro prodotti, nelle strade si avverte una particolare animazione, che non è ancora frenesia consumistica, luminarie e addobbi colorano le nostre città, a Firenze è riapparsa festosa e solenne la gigantesca ruota che tante polemiche suscitò lo scorso anno ma che stavolta […]

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I ministri dell’UE hanno approvato un approccio condiviso all’AI Act durante la riunione del Consiglio Telecomunicazioni di martedì (6 dicembre). L’AI Act è una proposta legislativa di punta per regolamentare la tecnologia dell’intelligenza artificiale in base alla quantità di danni...


Nunzio dell’Erba – Intellettuali laici


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Schlein e il decesso del Pd... - Contropiano

"Oggi li chiamano liberal-radical-progressisti per far dimenticare che il Pd della macelleria sociale è il loro partito, è quello che hanno finora sostento e votato. La candidata parla di diseguaglianze, clima e precarietà, ma gli ultimi della terra non vanno a sentirla, eppure sono ad un passo dal luogo dell’evento."

contropiano.org/interventi/202…



Cosa sono questi “Twitter Files”? Di @violastefanello su @ilpost


COSA SONO QUESTI “TWITTER FILES "?

Segnaliamo a tutta la comunità di !Giornalismo e disordine informativo questo articolo de #IlPost, a firma di @Viola Stefanello 👩‍💻

Un noto giornalista americano ha pubblicato alcune mail – forse fornite da Elon Musk – su come fu presa una delle più controverse decisioni di moderazione nella storia della piattaforma

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PODCAST. SUDAN: Militari golpisti cercano accordo con opposizione ma nelle strade la protesta non cessa


I generali al potere hanno stretto un accordo preliminare con le Forze della libertà e del cambiamento, il più grande gruppo dell'opposizione, per la creazione di un governo di transizione. La popolazione contesta l'intesa che potrebbe offrire ai militari

Pagine Esteri, 6 dicembre 2022 – Nuove mobilitazioni in Sudan contro il generale Abdel Fattah el Burhan e il suo braccio destro (accusato di crimini contro l’umanità) Hamdan Dagalo.

I due militari provano a raggiungere una intesa con l’opposizione politica che, di fatto, lasci nelle mani delle forze armate il controllo del paese e dei suoi apparati economici. Su quanto accade in queste queste ore in Sudan abbiamo intervistato Lorenzo Scategni, volontario italiano a Khartoum,
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Per l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), il 2022 è stato forse uno degli anni più traumatici dalla sua nascita, con gli accordi di Helsinki del 1975, ad oggi.


“Farha”, la Nakba palestinese in un film e Israele boicotta Netflix


Girato dalla regista giordana Darin Sallam, racconta attraverso gli occhi di una ragazzina della strage nel 1948 di una intera famiglia palestinese da parte di una milizia ebraica. L'articolo “Farha”, la Nakba palestinese in un film e Israele boicotta Ne

di Michele Giorgio* –

Pagine Esteri, 6 dicembre 2022 – La campagna contro «Farha» è cominciata ben prima del rilascio del film su Netflix. Gli israeliani, dai ministri fino ai cittadini comuni, o meglio la maggior parte di essi, sono furiosi contro la piattaforma statunitense perché ha reso disponibile al pubblico mondiale un film che attraverso gli occhi di una ragazzina, racconta di una strage avvenuta nel 1948, durante le fasi che portarono alla nascita dello Stato di Israele, di una intera famiglia palestinese, inclusi bambini, da parte di uomini di una milizia ebraica. «È pazzesco che Netflix abbia deciso di trasmettere in streaming un film il cui unico scopo è di incitare contro i soldati israeliani», ha tuonato il ministro delle finanze uscente Avigdor Liberman. Analogo il giudizio del suo collega alla cultura, Hili Tropper: «quel film si fonda su di un mucchio di bugie». Dopo l’inserimento di «Farha» su Netflix, si è anche registrato in Israele un calo degli abbonamenti alla piattaforma. Azioni che non hanno turbato più di tanto la regista del film, la giordana Darin Sallam, che ripete di aver rappresentato una vicenda vera, simile ad altre avvenute nel 1948 e che Israele vorrebbe tenere nascoste.

GUARDA IL TRAILER

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Il film piace a molti, naturalmente di più ai palestinesi che vi notano una accurata rappresentazione della violenza subita dai loro nonni e parenti anziani quasi 75 anni fa durante la Nakba, la catastrofe, così come è chiamato l’esodo di centinaia di migliaia di palestinesi dalla loro terra e la perdita di tutto ciò che avevano, a cominciare dai loro villaggi – distrutti in gran parte dopo il conflitto – e dalle loro case. L’elaborazione del trauma nazionale della Nakba attraverso l’arte è una delle strade privilegiate che segue da un po’ di tempo la folta schiera di giovani registe e registi palestinesi sbocciata negli ultimi 10-15 anni. Un percorso che l’establishment israeliano prova ad ostacolare, in particolare all’estero, perché getta un’ombra sulle azioni e le strategie del movimento sionista e contraddice la narrazione ufficiale della nascita dello Stato ebraico: brutali, violenti e intransigenti furono solo gli arabi, gli israeliani non fecero altro che difendersi e realizzare il «ritorno del popolo ebraico dopo duemila anni nella terra promessa». L’esodo palestinese, secondo questa tesi, fu volontario, nessuno dei profughi e degli sfollati fu costretto a scappare sotto la minaccia delle armi.

«Questa versione non può essere contraddetta neanche da un singolo episodio. Il motivo è semplice: la Nakba per Israele non è mai esistita anche se persino importanti storici israeliani ne hanno scritto sulla base di documenti ufficiali», spiega al manifesto Jeff Halper, antropologo israelo-americano autore di sei libri sulla questione palestinese. «La Nakba non può essere insegnata o studiata nelle scuole – aggiunge Halper – perché il suo riconoscimento metterebbe in discussione l’immagine luminosa che la versione ufficiale ha dato di quanto è accaduto prima, durante e dopo il 1948. Anche il massacro di Deir Yassin (un villaggio nei pressi di Gerusalemme, ndr) ampiamente documentato deve restare chiuso in un cassetto». Di recente, ricorda l’antropologo, «ha generato polemiche e condanne a ripetizione Tantura, un documentario (del regista israeliano Alon Schwarz, ndr) che riferisce con testimonianze dei protagonisti il massacro di decine di palestinesi compiuto sempre nel 1948 da una brigata israeliana». Secondo Halper la comunità internazionale e l’opinione pubblica occidentale accettano senza porsi interrogativi la narrazione ufficiale israeliana perché «considerano necessario tutto ciò che, inclusa la Nakba, ha favorito la creazione dello Stato di Israele».

La campagna israeliana contro «Farha» nel frattempo va avanti. La trama del film è pura fiction, scrivono sui social tanti israeliani, quelle scene, aggiungono, non sono mai avvenute nella realtà. I palestinesi al contrario difendono il film e insistono sul suo fondamento storico. Le atrocità del 1948, scrivono, non sono mai terminate. E denunciano che in serie tv e film di produzione israeliana, presenti anche su Netflix, i palestinesi sono sistematicamente rappresentati come un popolo di violenti e terroristi. Pagine Esteri

*Questo articolo è stato pubblicato il 6 dicembre da Il Manifesto

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Ucraina: un campo di battaglia che si sta esaurendo


Tra i morti militari e civili e quelli che sono fuggiti, la popolazione dell'Ucraina si sta riducendo drammaticamente. La Russia sta perseguendo proprio questo. Un modo per aprire una trattativa realistica con l’avversario vero, gli USA

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A Scienze Politiche sono riprese le lezioni di Scuola di Liberalismo – Gazzetta del Sud


Ha preso il via, nell’aula del Dipartimento di Scienze politiche di piazza XX settembre, il ciclo di lezioni della Scuola di Liberalismo, giunta al suo 12° anno, coordinata da Pippo Rao, che nella sua introduzione ha voluto evidenziare l’importanza di app

Ha preso il via, nell’aula del Dipartimento di Scienze politiche di piazza XX settembre, il ciclo di lezioni della Scuola di Liberalismo, giunta al suo 12° anno, coordinata da Pippo Rao, che nella sua introduzione ha voluto evidenziare l’importanza di approfondire i temi legati al pensiero liberale come momento formativo sui valori di cittadinanza e di società “aperta”.

Un laboratorio culturale che quest’anno vede al centro l’analisi di alcuni testi capitali del pensiero politico, che verranno approfonditi in
13 lezioni sviluppate on line. Ha introdotto la serata il direttore del Dipartimento di Scienze Politiche Mario Calogero. Il senatore Enzo
Palumbo ha voluto ricordare le vittime dell’alluvione di Ischia, luogo legato a Benedetto Croce, che a Casamicciola perdette la famiglia.

Il primo testo ad essere analizzato è stato “Quattro saggi sulla libertà” del grande filosofo Isahia Berlin, e ha visto la relazione-prolusione
del prof. Gluscope Gembillo, storico della filosofia, noto per i suoi studi sulla complessità, che cura la direzione scientifica della Scuola di
Liberalismo. «Siamo di fronte a un testo capitale del pensiero politico del Novecento, una raccolta di saggi scritti dal 1949 agli anni ’50, che contiene temi e argomentazioni di grande attualità», ha ribadito il docente.

Berlin – che teorizzo il liberalismo come forma di difesa individuale contro le ingerenze statali – focalizzò il suo interesse sul “fare storia”, sul tema della ricerca storiografica come elemento fondamentale, sempre dinamico, per comprendere il presente e identificare il vissuto personale e sociale di una personalità e di una comunità, superando- ha osservato Gembillo-quel “presentismo” che oggi invade il pensiero contemporaneo grazie anche all’uso convulso dei social e dei mezzi di divulgazione. Considerava il Novecento come un secolo di rottura rispetto al precedente, col passaggio dal pensiero positivista e razionale all’irrazionalismo, alla diffusione di nuovi filoni di saperi legati alla psicologia e all’esistenzialismo.

Altro tema di grande rilievo, quello della formazione del dissenso da parte delle grandi ideologie, capaci di tacitare, con tecniche apposite, ogni forma di dialogo, di pensiero usando l’ironia dissacrante e depotenziamento della figura degli intellettuali allontanando i “devianti e centralizzando il potere, anche attraverso lo strumento burocratico.

Gazzetta del Sud

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Orbán usa il calcio per proiettare la Grande Ungheria e la discriminazione razziale


L’Ungheria non si è qualificata per la Coppa del Mondo del Qatar, ma ciò non ha impedito al primo ministro Viktor Orbán di sfruttare l’attuale attenzione del mondo per il calcio per segnalare la sua definizione putiniana dei confini dell’Europa centrale come definiti dalla civiltà e dall’etnia piuttosto che dalle frontiere riconosciute a livello internazionale. […]

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Misure e contromisureEmbargo e price cap. Sono queste le due misure entrate in vigore oggi e che riguardano il greggio russo. La prima, imposta dall’UE, riguarda le importazioni via mare.


In Iran i manifestanti indicono tre giorni di sciopero generale. E gli osservatori avvertono: “Anche se fosse confermata, l’abolizione del velo non fermerebbe la protesta”.


Cina – India: LAC, quella linea instabile e precorritrice


60 anni fa: guerra sino-indiana. Come allora, Cina e India, su quello stesso confine che corre tra le montagne himalayane, vivono l'eredità geopolitica di quella guerra. L'Asia meridionale precursore di ciò che potrà essere visto all'interno del sistema internazionale in un futuro decisamente prossimo

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Toscana instagrammabile: alla scoperta dell’enogastronomia della regione


La Toscana è una delle 5 regioni più belle d’Italia, ma conquista la prima posizione se si parla delle fotografie scattate da chi la visita. Le dolci colline toscane, i vigneti e gli uliveti sanno come attirare decine di migliaia di turisti ogni anno, e sono davvero in pochi coloro che resistono alla tentazione della […]

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La Fondazione Luigi Einaudi compie 60 anni: evento a Roma col pescarese D’Andreamatteo


La Fondazione Luigi Einaudi ha appena celebrato il 60esimo anniversario di attività. L’evento celebrativo dell’importante traguardo raggiunto si è tenuto giovedì scorso, 1° dicembre 2022 a Roma, nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. Tra i partecipant

La Fondazione Luigi Einaudi ha appena celebrato il 60esimo anniversario di attività.
L’evento celebrativo dell’importante traguardo raggiunto si è tenuto giovedì scorso, 1° dicembre 2022 a Roma, nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani.

Tra i partecipanti all’appuntamento anche il pescarese Jacopo D’Andreamatteo, da anni componente della direzione della Fondazione Luigi Einaudi nonché referente in Abruzzo della stessa. D’Andreamatteo è anche autore di un testo pubblicato all’interno del volume celebrativo dal titolo “Sessant’anni di diffusione del pensiero liberale”.

Alla presentazione del volume sono intervenuti, oltre che al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il presidente della Fondazione Luigi Einaudi, Giuseppe Benedetto, lhan Kyuchyuk presidente di Alde e parlamentare europeo del gruppo Renew Europe, Hakima El Haité presidente di Liberal International e il senatore Matteo Renzi.

Questo il commento di Jacopo D’Andreamatteo, figlio del compianto onorevole Piero:

“È stato un vero privilegio poter scrivere delle pagine della nostra fantastica storia e del rapporto che lega la Fondazione a Liberal International anche grazie a Giovanni Malagodi che ne è stato presidente per ben due mandati”.

Notizie d’Abruzzo

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56º rapporto CENSIS: italiani malinconici, impauriti ed egoisti


“Rimane il fatto che capire la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando” (P. Roth, Pastorale americana) In collegamento streaming dal Parlamentino del Cnel ho partecipato alla presentazione del 56° Rapporto Censissulla situazione sociale del […]

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Una casa europea per i liberali italiani.


Le elezioni europee del 2024 saranno un banco di prova. La crisi, di identità e politica, di Forza Italia e del Pd potrebbe mettere in moto una slavina destinata a riqualificare l’offerta politica nazionale e ad alloggiare i liberali italiani nella casa p

Le elezioni europee del 2024 saranno un banco di prova. La crisi, di identità e politica, di Forza Italia e del Pd potrebbe mettere in moto una slavina destinata a riqualificare l’offerta politica nazionale e ad alloggiare i liberali italiani nella casa politica europea che più gli è consona. L’Alde, il gruppo liberale dell’Europarlamento

Tra le tante anomalie italiane, ce n’è una poco notata: siamo l’unico Paese europeo a non avere eletti nell’Alde, il gruppo liberale dell’Europarlamento.

È così da decenni, perché da decenni la cultura liberale in Italia è rimasta schiacciata dalla cultura democristiana e da quella socialdemocratica post comunista. Due “chiese” alle quali i liberali italiani hanno finito per associarsi pur di esistere, rassegnandosi ad approdare a Bruxelles nel Ppe piuttosto che nel Pse, due contenitori politici sempre più eterogenei e datati. Un’anomalia in Italia, un’anomalia in Europa.

Ebbene, tutto lascia credere che quest’anomalia verrà presto sanata. Se n’è avuta conferma lo scorso giovedì in occasione delle celebrazioni, in sala Zuccari al Senato, dei sessant’anni di attività culturale e scientifica della Fondazione dedicata al più autorevole dei liberali italiani: Luigi Einaudi. È stato un coro. Dal presidente dell’Alde, Ilhan Kyuchyuk, alla presidente dell’Internazionale liberale, Hakima El Haitè, al leader di Italia Viva, Matteo Renzi in rappresentanza del Terzo Polo, al presidente della Fondazione Luigi Einaudi, Giuseppe Benedetto, fino al Segretario generale della Fondazione, il sottoscritto, non c’è stato intervento che non abbia rimarcato l’incongruità di tale anomalia e manifestato l’intenzione di sanarla al più presto.

Le elezioni europee del 2024 saranno un banco di prova. La crisi, di identità e politica, di Forza Italia e del Pd potrebbe mettere in moto una slavina destinata a riqualificare l’offerta politica nazionale e ad alloggiare i liberali italiani nella casa politica europea che più gli è consona. L’Alde.

I tempi cambiano. Siamo all’inizio di un ciclo politico nuovo in Italia e in Europa. Il brand liberale ed einaudiano vanta oggi un’inedita centralità sia culturale sia politica: tutto il resto ne consegue…

Formiche

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Una casa europea per i liberali italiani.


Le elezioni europee del 2024 saranno un banco di prova. La crisi, di identità e politica, di Forza Italia e del Pd potrebbe mettere in moto una slavina destinata a riqualificare l’offerta politica nazionale e ad alloggiare i liberali italiani nella casa p

Le elezioni europee del 2024 saranno un banco di prova. La crisi, di identità e politica, di Forza Italia e del Pd potrebbe mettere in moto una slavina destinata a riqualificare l’offerta politica nazionale e ad alloggiare i liberali italiani nella casa politica europea che più gli è consona. L’Alde, il gruppo liberale dell’Europarlamento

Tra le tante anomalie italiane, ce n’è una poco notata: siamo l’unico Paese europeo a non avere eletti nell’Alde, il gruppo liberale dell’Europarlamento.

È così da decenni, perché da decenni la cultura liberale in Italia è rimasta schiacciata dalla cultura democristiana e da quella socialdemocratica post comunista. Due “chiese” alle quali i liberali italiani hanno finito per associarsi pur di esistere, rassegnandosi ad approdare a Bruxelles nel Ppe piuttosto che nel Pse, due contenitori politici sempre più eterogenei e datati. Un’anomalia in Italia, un’anomalia in Europa.

Ebbene, tutto lascia credere che quest’anomalia verrà presto sanata. Se n’è avuta conferma lo scorso giovedì in occasione delle celebrazioni, in sala Zuccari al Senato, dei sessant’anni di attività culturale e scientifica della Fondazione dedicata al più autorevole dei liberali italiani: Luigi Einaudi. È stato un coro. Dal presidente dell’Alde, Ilhan Kyuchyuk, alla presidente dell’Internazionale liberale, Hakima El Haitè, al leader di Italia Viva, Matteo Renzi in rappresentanza del Terzo Polo, al presidente della Fondazione Luigi Einaudi, Giuseppe Benedetto, fino al Segretario generale della Fondazione, il sottoscritto, non c’è stato intervento che non abbia rimarcato l’incongruità di tale anomalia e manifestato l’intenzione di sanarla al più presto.

Le elezioni europee del 2024 saranno un banco di prova. La crisi, di identità e politica, di Forza Italia e del Pd potrebbe mettere in moto una slavina destinata a riqualificare l’offerta politica nazionale e ad alloggiare i liberali italiani nella casa politica europea che più gli è consona. L’Alde.

I tempi cambiano. Siamo all’inizio di un ciclo politico nuovo in Italia e in Europa. Il brand liberale ed einaudiano vanta oggi un’inedita centralità sia culturale sia politica: tutto il resto ne consegue…

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Le proteste in Cina minacciano il potere di Xi?


All'inizio del suo terzo mandato, Xi si trova ad fronte una virulenta recrudescenza della pandemia e un ribollente malcontento che ha portato a proteste in tutta la Nazione. Xi dovrà reagire, ma qualsiasi tipo di reazione potrebbe ottenere l'effetto contrario

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Australia: l’imperativo della difesa è allineare AUKUS e Quad


La collaborazione con i partner AUKUS è fondamentale per Canberra per procurarsi, testare e commercializzare le ultime tecnologie militari. Allo stesso tempo, un impegno più profondo con i partner di Quad Giappone e India può aiutare a garantire una solida rete di filiera per l'industria della difesa australiana

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La Fondazione Luigi Einaudi partecipa all’edizione 2022 di “Più libri più liberi”


La Fondazione Luigi Einaudi è lieta di partecipare all’edizione 2022 di Più libri più liberi, (link al sito) con la presentazione del suo volume, edito da Gangemi Editore, “60 anni di diffusione del pensiero liberale”. Interverranno come relatori il Segre

La Fondazione Luigi Einaudi è lieta di partecipare all’edizione 2022 di Più libri più liberi, (link al sito) con la presentazione del suo volume, edito da Gangemi Editore, “60 anni di diffusione del pensiero liberale”.
Interverranno come relatori il Segretario Generale delle Fondazione Einaudi Andrea Cangini e la Direttrice Scientifica Emma Galli. Introdurrà gli interventi la Dott.ssa Daniela Raspa.

Più libri più liberi è la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria e si svolge a Roma nel mese di dicembre. Dal 2017, la manifestazione si tiene presso il nuovo centro congressi della capitale, La Nuvola, progettata dall’archistar Massimiliano Fuksas. Cinque giorni e oltre 650 eventi in cui incontrare gli autori, assistere a reading e performance musicali, ascoltare dibattiti sulle tematiche di settore.

La Fondazione Luigi Einaudi sarà ospite nello stand della Regione Lazio, che ha patrocinato il progetto editoriale.

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Il FMI deve intensificare gli sforzi per mantenere a galla l’Ucraina nel 2023


Il mondo è giustamente impressionato dalle vittorie inaspettate delle forze armate ucraine contro la Russia, e l’Occidente collettivo ha fornito all’Ucraina armi moderne in abbondanza. Eppure le armi da sole non bastano. Come ha sottolineato l’editorialista Niall Ferguson a settembre: “L’esercito ucraino potrebbe vincere. L’economia ucraina sta perdendo“. Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, l’Occidente deve […]

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Iran: i religiosi hanno dichiarato guerra al proprio popolo


Una confraternita ristretta e privilegiata di leader religiosi ha monopolizzato il potere a Teheran dal 1979. Nella loro indifferenza ai cambiamenti nella società iraniana, questa vecchia guardia, nel tentativo di far risorgere i suoi giorni di gloria degli anni '80, ha nuovamente scatenato le odiate pattuglie della moralità su un popolo che non le avrebbe più accettate

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