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Uno Stilo Romano a Londra


Qualche anno fa nella città di Londra c’è stato un ritrovamento archeologico davvero unico ed interessante: uno stilo romano di ferro risalente al 70 d.C., pochi decenni dopo la fondazione della città da parte deiContinue reading

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La necessità di un partito liberaldemocratico


Caro Direttore, domani un gruppo di disperati si riunisce in una sala molto grande al centro di Milano. Saranno più di mille. Disperati senza speranza? Vediamo di analizzare la situazione. Si tratta di cittadini, elettori, italiani che ritengono a torto o

Caro Direttore,
domani un gruppo di disperati si riunisce in una sala molto grande al centro di Milano.
Saranno più di mille. Disperati senza speranza? Vediamo di analizzare la situazione.
Si tratta di cittadini, elettori, italiani che ritengono a torto o a ragione di non avere, ormai da tanti anni, rappresentanza politica in Italia. Non hanno FDP di Lindner, VVD di Rutte, Renaissance di Macron. Non hanno neanche molto meno. E siccome non si può votare per partiti tedeschi, olandesi o francesi, in linea di massima non vanno a votare e se lo fanno (ancora per poco) votano quello che ritengono il meno peggio.

Ecco i disperati di Milano, con la sola ed unica bandiera di Renew Europa, la felice e vincente coalizione che raggruppa tutti i liberali al
Parlamento Europeo, diranno a Renzi e Calenda – i due riferimenti più vicini al loro sentire -: “Mettiamo da parte egoismi, personalismi,
interessi di parte e diamoci una casa comune”. Comune ai liberali, democratici, riformisti, europeisti italiani.
Si chiama Partito la casa a cui aspiriamo. Non altro.

Se lo farete, non andremo, non andrete, sempre e comunque d’accordo su tutto (non saremmo liberali se lo facessimo), ma creeremmo una forza politica dove l’affectio socletatis sarà più forte dell’interesse del singolo leader o presunti tali. E se leader vuoi esserlo, guadagnati i galloni sul campo di una partito democratico e contenibile. Per i liberali, infatti, il merito vince sempre.

Sarà la casa di chi crede che un sistema fiscale come quello italiano ha raggiunto livelli di pressione ormai insostenibile; di chi conosce bene la differenza tra assistenza ai più deboli e assistenzialismo al clientes; di chi conosce e riconosce una giustizia giusta, contrapposta ai forcaioli e tagliagole di destra e di sinistra; di chi è consapevole che ad un’Europa in evidenti difficoltà, si risponde con più Europa.
Non basta tutto questo? Forse no! Ma sapremo accontentarci. E lo faremo felici e soddisfatti. Al di fuori di questo per i liberali italiani non ci sono partitini o federazioni, c’è la disperazione di cui sopra.

Il Messaggero

L'articolo La necessità di un partito liberaldemocratico proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



CISGIORDANIA. Uccisi altri tre palestinesi. Nove dall’inizio dell’anno


Una dalle vittime, Samir Aslan, aveva cercato di opporsi all'arresto del figlio da parte dei soldati. L'articolo CISGIORDANIA. Uccisi altri tre palestinesi. Nove dall’inizio dell’anno proviene da Pagine Esteri. https://pagineesteri.it/2023/01/13/in-evid

di Michele Giorgio

Pagine Esteri, 13 gennaio 2023 – I soldati sono penetrati ieri prima dell’alba di Qalandiya. A quell’ora il silenzio regnava ancora nel campo profughi tra Gerusalemme e Ramallah proprio accanto al posto di blocco israeliano più grande della Cisgiordania ben noto per il delirio quotidiano di auto in colonna per centinaia di metri, cumuli di rifiuti, macerie, autobus e taxi collettivi con a bordo passeggeri rassegnati a lunghe attese, permessi da esibire prima di poter passare. E per il Muro di separazione costruito da Israele e sul quale domina ancora un grande ritratto di Marwan Barghouti, il più conosciuto dei prigionieri politici palestinesi trasferito a inizio settimana in un carcere del Neghev, Nafha, assieme ad altri 70 detenuti.

Testimoni e famigliari riferiscono che Samir Aslan, 41 anni ha sentito dei forti colpi alla porta di casa. Ha aperto e trovato soldati israeliani intenzionati ad arrestare il figlio Ramzi, nel quadro di un raid che ieri ha visto finire in manette 15 giovani palestinesi. Come siano andate le cose non è chiaro ma Samir Aslan ha cercato di opporsi all’arresto del figlio. Ad un certo punto un militare gli ha sparato colpendolo in pieno petto. Le immagini che circolano in rete lo mostrano a terra, immobile, circondato dai soldati. L’uomo è morto poco dopo. I soccorsi, fatti passare con ritardo dai soldati, non hanno potuto far nulla per salvarlo. Aslan non era armato. L’esercito israeliano ha riferito solo di un fitto lancio di pietre contro i soldati entrati nel campo e del ritrovamento di armi, ma non a casa di Aslan. Qualche ora dopo è stato ucciso un altro palestinese, Habib Kamil, 25 anni, di Qabatiya (Jenin). I soldati l’hanno inseguito e ucciso in un uliveto. Era, secondo alcune fonti, militante in un gruppo armato. Con Aslan e Kamil sale a sette il numero dei palestinesi uccisi in Cisgiordania da forze israeliane, dall’inizio del 2023. Un ottavo palestinese stato ucciso due giorni fa nei pressi di Hebron dopo che aveva ferito con un coltello un israeliano.

Nel nord della Cisgiordania occupata, da mesi terreno di incursioni quasi quotidiane dell’esercito israeliano, spicca nelle ultime ore un blitz nella città vecchia di Nablus, la roccaforte della Fossa dei Leoni. Questo gruppo armato è l’obiettivo prioritario delle forze speciali israeliane. Nonostante l’uccisione dei suoi comandanti e di non pochi dei suoi membri, continua a compiere attacchi mordi e fuggi nell’area di Nablus che rendono sempre più arduo il movimento dell’esercito israeliano in quella zona. Nel frattempo, si infoltiscono i ranghi di altri gruppi armati e ogni giorno si segnalano lanci di pietre e molotov e atti di resistenza popolare contro le forze di occupazione anche a sud della Cisgiordania. Il programma e il pugno di ferro del governo di estrema destra religiosa guidato da Benyamin Netanyahu da un lato isola e sanziona l’Autorità Nazionale di Abu Mazen ma dall’altro finisce per accrescere la militanza armata tra i palestinesi convinti ormai della fine definitiva di qualsiasi possibilità per un accordo politico che metta fine all’occupazione militare israeliana.

Proteste non mancano neanche in Israele contro il nuovo governo, ma non a sostegno dei diritti dei palestinesi. Ieri centinaia di ex giudici e avvocati hanno manifestato contro la riforma del sistema giudiziario che ha in mente il ministro della giustizia Yariv Levin e che mira a restringere i poteri e l’autonomia della magistratura. Si moltiplicano in questi giorni le prese di posizioni contro i propositi di Levin e anche gli Usa si dicono contrari ai passi annunciati dal ministro. Domani sera molte migliaia di israeliani, come è avvenuto sabato scorso, si riuniranno in piazza Habima a Tel Aviv per manifestare contro il governo. Si prevede che le organizzazioni di sinistra radicale sventoleranno le bandiere palestinesi di cui il ministro Ben Gvir ha proclamato l’illegalità. Pagine Esteri

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Giappone – USA: Kishida incontra Biden, esaltando la nuova strategia di difesa


Quando il primo ministro giapponese Fumio Kishida incontrerà il presidente Biden a Washington, senza dubbio enfatizzerà i suoi sforzi per rafforzare le capacità di difesa giapponesi e rafforzare l’alleanza USA-Giappone. Kishida, che oggi incontrerà Biden dopo un vorticoso viaggio attraverso l’Europa e il Canada, riferirà su come si aspetta che il Giappone migliori la mobilità […]

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“L’industria tecnologica americana è la più innovativa al mondo. Sono orgoglioso di ciò che ha realizzato e delle tante persone talentuose e impegnate che lavorano in questo settore ogni giorno. Ma come molti americani, sono preoccupato per il modo in cui alcuni nel settore raccolgono, condividono e sfruttano i nostri dati più personali, amplificano l’estremismo...


Spompati


Troppo facile e troppo inutile starsene all’opposizione dicendo che tutto va male e si deve cambiare, ma farlo stando al governo è acrobazia che finisce in disgrazia. Se la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sembra aver capito la necessità di cambi

Troppo facile e troppo inutile starsene all’opposizione dicendo che tutto va male e si deve cambiare, ma farlo stando al governo è acrobazia che finisce in disgrazia. Se la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sembra aver capito la necessità di cambiare linguaggio, diversi componenti del suo governo fanno fatica a interiorizzarlo. O, peggio, a praticarlo.

Fare un Consiglio dei ministri per stabilire che deve essere esposto il prezzo medio nazionale dei carburanti è surreale. Sarebbe stato bastevole non abboccare all’allarme secondo cui quei prezzi erano arrivati molto oltre quella che era, anche in quel momento, la media nazionale. Sarebbe stato sufficiente avvertire gli urlatori che quelli che andavano strillazzando non erano i prezzi alle pompe, ma quelli massimi e in condizioni particolari. Invece hanno fatto quello cui erano abituati prima d’essere alla guida di un governo, unendosi allo scomposto coro: basta, fermiamoli, sia stroncata la speculazione. Poi, riunitisi in Consiglio, hanno constatato che il prezzo era sceso, anziché salito e che la differenza consisteva in una loro decisione, ovvero la reintroduzione delle accise.

Hanno voluto emanare un decreto legge per rimediare urgentemente all’emergenza indotta dai raduni musicali non autorizzati, che già erano reati. Il risultato è stato che il raduno in questione si è sciolto prima dell’entrata in vigore del decreto, che conteneva strafalcioni tali da indurre i redattori stessi a proporne la correzione (di quel che, nel frattempo, era legge), mentre andava in direzione opposta a quella enunciata dal ministro della Giustizia.

Bloccare l’immigrazione è un loro vecchio e collaudato cavallo di battaglia. Legittimo, comunque la si pensi. Pure giusto, se consiste nella volontà di far rispettare le regole. Ma lo caricarono di tanta retorica inutile, ne fecero questione di civiltà, delirarono di “sostituzione etnica”, giunti al governo, anche su questo, hanno subito emanato un decreto legge. Risultato: gli sbarchi sono aumentati enormemente. Non perché il decreto contenga (e li contiene) errori ed illogicità, ma perché il fenomeno manco li legge, quei decreti. Intanto hanno pubblicato anche i decreti flussi, ovvero gli ingressi regolari, che confermano i numeri degli anni e dei governi passati, più o meno equivalenti alla metà di
quel che i governi stessi considerano necessario.

Taciamo del Pos e del contante, che a quella inutilissima discussione abbiamo già dedicato troppo tempo e spazio. Mentre ci ostiniamo a non credere che si possa andare a cercarsi rogne d’infrazioni europee per incaponirsi a difendere non le ragioni, ma i torti non di tutti, ma di qualche gestore di stabilimenti balneari.

Va bene, ci si deve ambientare. Eppure molti di loro non sono affatto dei novizi, c’è chi ha fatto più volte il ministro, chi non ha fatto altro che il parlamentare. E siamo alla vigilia di decisioni importanti, cui non si può arrivare spompati. Occorrerà prudenza e capacità di argomentazione per spiegare la prossima decisione di ratificare la riforma del Meccanismo europeo di stabilità, contro la quale l’attuale maggioranza parlamentare disse peste e corna, non azzeccando né le corna né la peste. Non dubito della parlantina, mi va benissimo che sostengano sia una cosa molto diversa da quella che osteggiarono, che le cose sono cambiate grazie a loro, falso ma va bene, però se non la fermano, la straripante parlantina, ad ogni sorgere del sole saranno costretti a una smentita, una retromarcia, una sconfessione. Non giova alla salute.

Gran parte dell’opposizione si sente bruco che non diventerà farfalla, ma gran parte della maggioranza sembra una farfalla che ha la nostalgia del bruco. Si stava così bene a manducare foglie, scalandole a fisarmonica, felici del sentirsi apostrofare con dileggio, così consolidando la propria identità. Che ci facciamo, ora, con queste ali? Tocca impariate a volare, che intanto gli altri si specializzano nel precipitare.

La Ragione

L'articolo Spompati proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Record storico per il figlio di Varenne


Il cavallo Vernissage Grif, figlio del celebre stallone Varenne, firma un altro record e continua a stupire tutti nel mondo dell’ippica. Dopo la vittoria al Premio Jamtlands di questo giugno, si è ripetuto trionfando al 73° Gran Premio Lotteria Edilsivisa, dove ha anche siglato il record assoluto della pista in 1.10.1. La corsa si è […]

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L’inflazione continua a rallentare su entrambe le sponde dell’Atlantico. Una frenata a lungo attesa e che ora sembra consolidarsi, complice il progressivo restringimento delle politiche monetarie di FED e BCE e il parallelo calo dei prezzi del gas to…


SANZIONE RECORD AD UN SOGGETTO PUBBLICO: L’AUTORITÀ GARANTE PORTOGHESE MULTA L’ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA PER OLTRE 4 MILIONI DI EURO L’Istituto Nazionale di Statistica (INE) portoghese è stato sanzionato per una serie di violazioni del GDPR commesse nell’ambito delle operazioni di censimento del 2021 dalla Comissão Nacional de Proteção de Dados (CNDP), per un importo...


#NotiziePerLaScuola

Progetto didattico “Studente-atleta di alto livello”, prorogata la scadenza per la presentazione della domanda al 20 gennaio 2023.

Info ▶️ miur.gov.



PODCAST BRASILE. L’assalto bolsonarista rafforza Lula ma restano le tentazioni golpiste


Le rivolte hanno avuto l'effetto di rafforzare il consenso intorno a Lula che però dovrà risolvere il problema della sicurezza interna al Paese. Bolsonaro è debole ma i suoi sostenitori possono fare a meno di lui. Ne abbiamo parlato con la giornalista Gló

di Eliana Riva –

Pagine Esteri, 12 gennaio 2022 – Sono circa 1.500 le persone arrestate in seguito all’assalto alle istituzioni dello scorso 8 gennaio, ad opera di rivoltosi sostenitori dell’ex presidente Bolsonaro. La capitale Brasilia è ancora circondata dai carrarmati dell’esercito. Bolsonaro dagli Stati Uniti continua a provare a discreditare Lula ma al momento sembra debole. I suoi sostenitori, invece, potrebbero ritentare un’azione di forza, staccandosi da Bolsonaro o sostituendolo con un altro punto di riferimento. Poche ore fa la notizia del ritrovamento, a casa dell’ex segretario di pubblica sicurezza d Brasilia, di una bozza di decreto che stabiliva uno stato di eccezione e la modifica del risultato elettorale. Abbiamo intervistato la giornalista Glória Paiva, che ci ha parlato della situazione attuale e dei possibili risvolti.
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Arredare casa nuova: trucchi per risparmiare


Comprare casa nuova è un’emozione speciale. Quando, però, arriva il momento di arredare, è naturale porsi domande su come risparmiare. Oggi come oggi, ottimizzare le spese è importantissimo per tutti. Nelle prossime righe, vediamo qualche consiglio pratico che può rivelarsi utile al proposito. Mobili allungabili e polifunzionali? Sì, grazie Sono davvero semplici i trucchi che […]

L'articolo Arredare casa nuova: trucchi per risparmiare proviene da L'Indro.



In un editoriale per il Wall Street Journal, ripreso dalla Reuters, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ribadito la richiesta al Congresso degli Stati Uniti di approvare una legislazione federale completa sulla privacy. Tra i “tre principi generali per la riforma” di Biden contro Big Tech, ha affermato che “serie protezioni federali per...


#uncaffèconLuigiEinaudi ☕ – I liberali possono essere…


I liberali possono essere ma non sono necessariamente “liberisti”. da Il nuovo liberalismo, “La città libera”, 15 febbraio 1945 L'articolo #uncaffèconLuigiEinaudi ☕ – I liberali possono essere… proviene da Fondazione Luigi Einaudi. https://www.fondazio
I liberali possono essere ma non sono necessariamente “liberisti”.


da Il nuovo liberalismo, “La città libera”, 15 febbraio 1945

L'articolo #uncaffèconLuigiEinaudi ☕ – I liberali possono essere… proviene da Fondazione Luigi Einaudi.


fondazioneluigieinaudi.it/unca…



Vaccini: no alla ‘freccia moscia’


Come scrive lucidamente il mio amico Prof. Della Pergola (ottimo sociologo e grande pittore), la caratteristica principale degli italiani, di tutti gli italiani, forse di tutti gli appartenenti alla ‘nazzione’ italiana, è l’ipocrisia. La capacità di sostenere una cosa, ma farne un’altra di nascosto. O addirittura, mi permetto di aggiungere, di farla ostentamente per dire, a […]

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Guerra in Ucraina: come sfatare i miti popolari sul ‘lend-lease’ degli aiuti


Mentre la guerra in Ucraina continua a infuriare senza una fine in vista, ci sono state crescenti lamentele sulla quantità di aiuti che gli Stati Uniti stanno inviando al Paese. Alcuni sono legittimi, ma altri sono intrisi di disinformazione; ad esempio, definendo gli aiuti alla nazione in guerra uno “schema di riciclaggio di denaro”. Poiché […]

L'articolo Guerra in Ucraina: come sfatare i miti popolari sul ‘lend-lease’ degli aiuti proviene da L'Indro.

Robertochiandusso reshared this.



30 curiosità su Torino


Ecco 30 curiosità su Torino che forse non sapevi (dal web)

1)la SMAT (la ditta che si occupa di gestire la rete idrica di Torino) si occupa di rifornire d'acqua anche la Stazione Spaziale Internazionale

2)Torino con i suoi oltre 40 musei, le sue oltre 150 biblioteche, e i suoi innumerevoli teatri e gallerie d'arte, conta più di 300 siti culturali e ciò fa di essa la terza città culturale italiana

3)Torino si trova a pochissimi km più a Nord del Parallelo 45 e che ciò fa di essa un punto esattamente a metà strada tra Polo Nord ed Equatore

4)il mobile più bello al mondo (secondo dei critici d'arte internazionali) si trova a Torino presso il Museo d'Arti Decorative

5)la macchina per preparare il caffè espresso è stata inventata a Torino nel 1884

6)a differenza di quanto si pensi, la Piazza più grande di Torino è Piazza della Repubblica e non Piazza Vittorio Veneto

7) attualmente a Torino esistono 5 stazioni ferroviarie (Porta Nuova, Porta Susa, Stura, Lingotto e Rebaudengo Fossata) e presto verranno realizzate
altre 4 (Grosseto, Zappata, Dora e San Paolo)

8)in giro per Torino ci sono circa 800 toret (fontanelle con la testa di toro)

9)a Torino ci sono circa 18km di marciapiedi sotto ai portici

10)il mercato di Porta Palazzo è il mercato all'aperto più grande d'Europa

11)la linea di trasporti pubblici più lunga di Torino è la linea 5 e che collega il centro del capoluogo piemontese con dei comuni della sua area metropolitana (Beinasco, Rivalta e Orbassano), passando per tanti altri quartieri

12)il Parco della Pellerina è il parco più grande di Torino

13)il fondatore della ditta di penne BIC, nacque a Torino in Corso Re Umberto

14)il punto più ad alta quota di Torino è il Colle della Maddalena con i suoi 715m s.l.m.

15)il primo collegamento della storia con la fibra ottica avvenne a Torino nel 1977

16)la Provincia di Torino è la provincia più a Ovest d'Italia

17)Torino è bagnata da 4 corsi d'acqua: il Po, la Dora Riparia, la Stura di Lanzo e il Sangone

18)la rete tramviaria torinese risale al 1871 ed è la più antica d'Italia

19)Via Garibaldi è la via pedonale più lunga d'Italia, oltre che seconda più lunga d'Europa

20)Corso Francia è il viale rettilineo più lungo d'Europa, ma non il più lungo di Torino in quanto è suddiviso su 3 comuni differenti, e nel tratto torinese è più corto di Corso Regina Margherita

21)Torino è l'unica città italiana ad avere 2 squadre che militano in serie A e che non condividono lo stesso stadio

22)Torino è stata capitale d'Italia dal 1861 al 1865

23)la metropolitana di Torino è stata la prima metropolitana senza conducente in Italia (anticipando così le linee 4 e 5 di Milano, la linea C di Roma e la metro di Brescia)

24)grazie ai tantissimi viali alberati, ai tantissimi parchi e alle colline ricoperte da superfici boschive, Torino è una delle città più verdi al mondo

25)Cit Turin è il quartiere più piccolo di Torino, oltre che l'unico quartiere torinese ad avere un nome in piemontese

26)l'edificio più alto di Torino è il Grattacielo della Regione Piemonte con i suoi 209m di altezza (ciò fa di esso anche il terzo edificio più alto d'Italia)

27)il formato digitale MP3 è stato inventato a Torino presso il centro CSELT

28)Torino venne fondata dai romani il 30 Gennaio dell'anno 9 a.C.

29)Torino è la quarta città più grande d'Italia dopo Roma, Milano e Napoli

30)grazie ai tantissimi atenei presenti in città, Torino ospita più di 100mila studenti universitari e che non provengono solo da Torino e dintorni, ma anche da tantissime altre parti d'Italia e da tantissimi altri paesi del mondo.

#Torino #curiosità #storia #arte #tecnologia #Italia

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Antonino Campaniolo 👣
In realtà abito fuori Torino ed ho vissuto in città solo per qualche anno. Però hai ragione. Ci sarebbe molto da raccontare come la Torino sotterranea di Micca e degli infernotti, del Rondó d’la forca ecc. Il Musinè… È anni che mi riprometto di farmi la camminata. Che sia l’anno giusto 🤞
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Antonino Campaniolo 👣
Wow! Hai fatto un sacco di cose strafighe. Volentieri così magari mi racconti un po di cose belle. Grazie


sono contro l'hate speech;

per cui mi limiterò a dirmi indispettito nei confronti di UPS, che segna tentativi di consegna andati a vuoto per assenza del destinatario senza essere mai passati.

in reply to J. Alfred Prufrock

che poi, mi chiedo: a che pro? Per "bruciare" uno dei due tentativi di consegna a cui sarebbero tenuti?



Sale il bilancio delle vittime in Perù negli scontri tra i sostenitori dell’ex presidente Castillo e le forze dell’ordine.



James Webb osserva il suo primo transito di un esopianeta | Astronomia.com

"Puntando il suo gigantesco specchio verso la costellazione dell’ottante, Webb ha osservato la nana rossa LHS 475. Da precedenti osservazioni del satellite cacciatore di pianeti TESS si riteneva che questa stella fosse casa di un pianeta.
Per mezzo dello studio della curva di luce di tale stella, grazie all’efficace tecnica del transito, è stato possibile confermare la presenza del pianeta."

astronomia.com/2023/01/12/jame…



The MED This Week newsletter provides expert analysis and informed insights on the most significant developments in the MENA region, bringing together unique opinions on the topic and reliable foresight on future scenarios.


Frenata globaleGuerra in Ucraina, inflazione elevata e aumento dei tassi di interesse: sono le principali cause del brusco rallentamento della crescita globale che, secondo le ultime proiezioni della Banca mondiale, nel 2023 farà segnare un esiguo +1…


USA, Brasile: Trump e Bolsonaro preferiscono la non-realtà alla reciprocità


Non crediamo mai abbastanza a ciò in cui non crediamo (M. Conte S. 2004) Esattamente che cosa significa fidarsi degli altri o all’opposto sfiduciare ogni forma di comunicazione con gli altri? Dopo il tentato golpe di Trump in America perpetrato il 6 gennaio del 2021, questo nuovo anno l’8 gennaio, mese sfigato, un ulteriore atto terroristico-golpista […]

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#NotiziePerLaScuola

Il Ministero dell'Istruzione e del Merito e il Settore Scuola Educazione del FAI presentano per l'anno scolastico 2022/2023 il progetto "Paesaggio? Cultura!" e il concorso nazionale per le scuole "Paesaggio in movimento", rivo…



Emirati Arabi Uniti: ecco il ‘business as usual’ con Israele


Per gli Emirati Arabi Uniti è tutto come al solito, poiché il nuovo governo del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu non perde tempo nell’attuare politiche intransigenti volte a costringere i palestinesi a rinunciare all’idea di uno stato indipendente e ad accettare il dominio israeliano. Gli Emirati Arabi Uniti lo hanno chiarito accogliendo una delegazione israeliana […]

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Corea del Nord: come risolvere lo stallo sulla denuclearizzazione


Il 19 settembre 2018, dopo aver firmato la Dichiarazione di Pyongyang con l’allora presidente sudcoreano Moon Jae-in, il leader nordcoreano Kim Jong-un dichiarò il suo desiderio che la penisola coreana fosse libera dalle armi nucleari. Nel suo discorso al Rungrado 1st of May Stadium di Pyongyang quella sera, Moon lo ha ribadì. La Corea del Nord ha seguito […]

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Scuola di Liberalismo 2022 – Messina: lezione di Rosa Faraone sul tema “Le origini del totalitarismo”


Sesto appuntamento della XII edizione della Scuola di Liberalismo di Messina, promossa dalla Fondazione Luigi Einaudi ed organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina e con la Fondazione Bonino-Pulejo. Il corso, che tratta principa

Sesto appuntamento della XII edizione della Scuola di Liberalismo di Messina, promossa dalla Fondazione Luigi Einaudi ed organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina e con la Fondazione Bonino-Pulejo. Il corso, che tratta principalmente delle opere degli autori più rappresentativi del pensiero liberale, si articola in 14 lezioni, di cui 3 in presenza e 11 erogate in modalità telematica.

La sesta lezione si svolgerà giovedì 12 gennaio, dalle ore 17 alle ore 18.30, sulla piattaforma Zoom, e sarà tenuta dalla prof.ssa Rosa Faraone (Ordinario di Storia della Filosofia Moderna e di Storia della Storiografia filosofica presso l’Università di Messina), che relazionerà sull’opera “Le origini del totalitarismo” di Hannah Arendt, saggio universalmente considerato un testo definitivo di teoria politica dei regimi totalitari, con specifico riguardo alle loro incarnazioni storiche del XX secolo, ossia lo stalinismo e il nazismo.

La partecipazione all’incontro è valida ai fini del riconoscimento di crediti formativi per gli avvocati iscritti all’Ordine degli Avvocati di Messina, nonché per gli studenti dell’Università di Messina.

Pippo Rao Direttore Generale Scuola di Liberalismo di Messina

Visita la pagina della Scuola di Liberalismo 2022 – Messina


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L’inutile corsa del gambero dei democratici


Ci sono parole che sono scomparse nel lessico del Pd. Parole su cui è stata fondata la stagione migliore del Governo dell’Ulivo con Prodi, presidente del Consiglio, Ciampi ministro del Tesoro e Bersani all’Industria. Le parole sono in ordine di importanz

Ci sono parole che sono scomparse nel lessico del Pd. Parole su cui è stata fondata la stagione migliore del Governo dell’Ulivo con Prodi, presidente del Consiglio, Ciampi ministro del Tesoro e Bersani all’Industria. Le parole sono in ordine di importanza: crescita, produttività, debito. Crescita prima di tutto per un Paese che non cresce da ormai 20 anni, con rare eccezioni, e senza la quale, questo è l’insegnamento della migliore tradizione socialdemocratica, non vi è nulla da distribuire, le entrate fiscali languono, le famiglie in situazione di povertà aumentano e l’ascensore sociale, la speranza di una vita migliore, che ha fatto grande l’Italia dei nostri padri, si arresta o addirittura regredisce.

La produttività, quella di sistema, è una delle condizioni della crescita e il debito purtroppo ne costituisce un limite che, se non tenuto sotto controllo, costringe lo Stato ad impegnare cifre sempre maggiori del suo bilancio per pagare gli interessi e lo sottopone al rischio spread che solo le politiche interventiste della BEI e della UE hanno fino ad oggi scongiurato. Il differenziale con altri Paesi si misura in decine di miliardi che ogni anno vengono sottratti agli investimenti e alla spesa sociale. Destra e sinistra hanno da questo punto di vista molte cose in comune. Attingere al debito pubblico per accontentare segmenti crescenti del proprio (presunto) elettorato.

Crescita e lavoro vanno insieme, crescita e giustizia sociale vanno insieme, liberando risorse per la contrattazione sindacale e assicurando risorse fiscali per le grandi riforme a cominciare da quella della scuola, vera officina delle pari opportunità. Invece il problema viene affrontato dalla coda. Rivendicare maggiore uguaglianza, concetto per altro superato dalla migliore tradizione socialdemocratica con quello più complesso e realistico delle “pari opportunità”, in un Paese che si impoverisce, è la corsa del gambero. Con una inevitabile conseguenza, evidente nel Pd attuale.

Lo spostamento dell’attenzione sulle politiche assistenziali, che anziché essere usate con la necessaria parsimonia e in modo selettivo, invadono ogni campo. Pensioni, reddito di cittadinanza, bonus di ogni genere (persino quello per acquistare le macchinetta per rendere frizzante l’acqua potabile), nazionalizzazioni di aziende decotte. Così quello che dovrebbe essere il partito del lavoro diventa il partito del lavoro che non c’è, e quindi il partito degli assistiti. La società civile perde ogni autonomia e diventa sempre più dipendente dallo Stato. L’Italia si meridionalizza. Anche il modo scolastico e propagandistico con cui si è affrontata la transizione ecologica senza alcuna approfondita riflessione sull’impatto economico sul Paese e soprattutto sulle classi più deboli, ulteriormente colpite da aumenti di costi con effetti chiaramente regressivi dal punto divista fiscale, mostra più il tentativo di trovare a tutti i costi un nuovo ancoraggio ideologico piuttosto che una ragionata strategia.

È rimasto scolpito nella memoria il tweet di Letta contro il gas poco tempo prima che scoppiasse la crisi ucraina che ci ha ricordato in modo esemplare come si produce energia in Italia e in Europa. Persino i Verdi tedeschi mostrano un tasso di realismo e consapevolezza superiori di quello che dovrebbe essere un grande partito socialdemocratico. L’Italia ha bisogno di un Pd autorevole. Che non ha bisogno di alcuna rifondazione o nuovo inizio. Parole tipiche di chi, come dicono a Milano, cerca di tirarsi su facendo leva sulle proprie bretelle. Operazioni infantili come se fosse possibile rinascere ogni volta che qualche cosa va storto, un sogno adolescenziale, anziché fare un bilancio critico, responsabile e aggiustare il tiro.

Capisco, ma ovviamente non condivido la tentazione di auto confinarsi in un recinto identitario e garantirsi così una stentata sopravvivenza. Passando dalla vocazione maggioritaria a quella di rappresentanza di ceti minoritari prevalentemente assistiti. Gli operai, i lavoratori dipendenti guardano al sodo e sono già da un’altra parte con buona pace di Landini e dei 5 Stelle. Per non parlare dei milioni di autonomi, fra cui la migliore gioventù, che sogna l’intrapresa e accetta il rischio. Ma a questa Italia il Pd non guarda più. Non vuole più interpretare lo spirito della nazione che lavora e crea ricchezza. Eppure è quello che fa in molti dei luoghi dove amministra da anni e da decenni e dove questa capacità gli viene riconosciuta. Lo ha detto bene Gori su queste pagine. Forse ricominciare dalla parte positiva della propria storia potrebbe essere il modo giusto. In politica, come in ogni intrapresa umana, si parte dalle idee. E quelle attuali del Pd mi sembrano, in grande parte povere e già (auto)condannate all’irrilevanza.

La Repubblica

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Tutta la matematica del gaming: dalle singole variabili alla teoria di John Nash


Interagire con gli altri cercando di ottenere il più alto guadagno possibile, il tutto mettendo in campo strategie, tattiche, soluzioni diverse. C’è questo al centro della cosiddetta Teoria dei giochi, firmata da John Nash, uno dei più grandi matematici della storia. Premio Nobel per l’economia nel 1994, tra le menti più brillanti e più originali […]

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Quanto il conflitto tra grandi Potenze sta influenzando l’incombente crisi del Caucaso


Il blocco del Nagorno-Karabakh – una regione montuosa riconosciuta a livello internazionale come parte dell’Azerbaigian, ma sotto l’effettivo controllo armeno da tre decenni – sta entrando nella sua quarta settimana. I rapporti evidenziano la rapida diminuzione della fornitura di medicine, generi alimentari e altri beni essenziali senza apparentemente alcuna risoluzione in vista. Preoccupata per la […]

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Negli ultimi cinque anni, le case automobilistiche hanno testato i loro veicoli senza conducente sulle strade pubbliche di San Francisco. Questi veicoli percorrono costantemente diversi quartieri, con ampie dotazioni di sensori, tra cui videocamere che catturano tutto ciò che accade intorno a loro. Mentre le aziende, come Waymo di Alphabet e Cruise di General Motors, pubblicizzano i...


Ricordando Mariangela Melato, icona della scena e ‘anti-diva’


L’11 gennaio del 2013, il mondo del cinema del teatro e non solo, piangeva la scomparsa di Mariangela Melato. L’attrice, un icona del nostro immaginario collettivo, aveva 71 anni. E, a 10 anni di distanza da quella grande perdita, tutto il mondo dello spettacolo italiano, teatrale e cinematografico, la ricorda con affetto sottolineando le sue […]

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