Gravy Analytics, tutto sulla società che ha subito un mega-furto di dati
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Un hacker ha annunciato di avere esfiltrato un database di oltre 17 TB di dati sottratti alla società Gravy Analytics, una delle più importanti nel settore dell'analisi dei dati di geolocalizzazione. Fatti, numeri e approfondimenti
L'articolo proviene dalla
It’s A Bench, But It’s Not Benchy
Whatever the nuances are surrounding the reported taking down of remixes derived from the famous Benchy 3D printer stress test, it was inevitable that in its aftermath there would be competing stress tests appear under more permissive licensing. And so it has come to pass, in the form of [Depep1]’s Boaty, a model that’s not a boat, but a bench. Sadly this is being written away from a 3D printer so we can’t try it, but we can immediately see that its low bed contact area from having spindly legs would be a significant test for many printers’ bed adhesion, and it has overhangs and bridges aplenty.
It’s always interesting to see new takes on a printer stress test, after all we can all use something to check the health of our machines. But the Benchy saga isn’t something we think should drive you away from the little boat we know and love, as it remains an open-source model as it always has been. We don’t know the exact reasons why the derivatives were removed, but we understand from Internet scuttlebut that the waters may be a little more cloudy than at first supposed. If there’s any moral at all to the story, it lies in reading and understanding open source licences, rather than just assuming they all allow us to do anything we want.
Meanwhile it’s likely this model will be joined by others, and we welcome that. After all, innovation should be part of what open source does.
Missed the Benchy takedown story? Catch up here.
Thanks [Jeremy G] for the tip.
Un Petaflop sulla Scrivania: Linux ed Nvidia Rivoluzionano l’Intelligenza Artificiale
Nvidia ha presentato Project DIGITS, un PC desktop con la potenza di un supercomputer AI in esecuzione sul sistema operativo DGX, una versione personalizzata di Ubuntu Linux 22.04. Dotato del superchip Grace Blackwell co-sviluppato da Nvidia e MediaTek, questo computer offre fino a 1 petaflop di prestazioni con precisione FP4, supportando modelli con 200 miliardi di parametri.
Il dispositivo da 3.000 dollari combina la GPU Blackwell di Nvidia e un processore Grace basato su Arm a 20 core. Il CEO di Nvidia Jensen Huang ha confermato i piani dell’azienda di rendere la tecnologia disponibile alle masse, mettendola in diretta concorrenza con giganti come Intel e AMD.
Il chip Grace Blackwell è ottimo per le sue elevate prestazioni e per l’attenzione alle attività di intelligenza artificiale, ma Nvidia prevede di offrire questi chip anche per gli utenti di tutti i giorni. Inoltre, l’uso del sottosistema Windows per Linux (WSL) consente a Nvidia di creare un ponte tra il Linux preferito dagli sviluppatori di intelligenza artificiale e Windows.
In precedenza Nvidia si concentrava su soluzioni professionali, ma ora l’ingresso nel mercato di massa apre la possibilità di integrare Linux nei PC domestici. Ciò è supportato da cambiamenti positivi nel rapporto di Nvidia con la comunità Linux: come ha osservato Linus Torvalds, Nvidia sta facendo “un ottimo lavoro” nel supportare l’open source.
Canonical, lo sviluppatore di Ubuntu, collabora attivamente con Nvidia, fornendo driver e migliori integrazioni per l’hardware dell’azienda. A sua volta, MediaTek, nota per i suoi chip per smartphone, contribuisce al nuovo segmento offrendo tecnologie per PC desktop.
Si prevede che Project DIGITS non sarà richiesto solo tra gli sviluppatori, ma troverà i suoi acquirenti anche tra gli utenti ordinari. E se il prezzo scende a 1.000 dollari per una versione di Acer, Asus o Lenovo, l’interesse per questi dispositivi aumenterà ancora di più. I primi computer basati sulla nuova tecnologia dovrebbero essere messi in vendita quest’anno.
L'articolo Un Petaflop sulla Scrivania: Linux ed Nvidia Rivoluzionano l’Intelligenza Artificiale proviene da il blog della sicurezza informatica.
Fabrizio likes this.
Darknet e Musica Rubata: L’Hacker che ha Guadagnato 42.000 Sterline Vendendo Brani Inediti
Skylar Dalzel, 22 anni, della città britannica di Luton, si è dichiarato colpevole di furto su larga scala di composizioni musicali inedite. L’aggressore è riuscito ad accedere illegalmente al cloud storage di famosi artisti, tra cui il gruppo Coldplay, il cantante canadese Shawn Mendes e la cantante americana Bebe Rexha.
Il piano criminale è stato scoperto nel giugno 2021 dopo che Sony Music Entertainment ha scoperto un accesso non autorizzato al cloud storage Upsahl del cantante. L’azienda ha immediatamente segnalato l’incidente alla Federazione internazionale dell’industria dei fonogrammi. Durante le indagini si è scoperto che dal deposito sono state rubate 40 composizioni inedite.
La polizia di Londra ha scoperto che Dalzel vendeva brani rubati sulla darknet. Un’indagine congiunta della International Federation of Phonogram Manufacturers e della Recording Industry Association of America ha rivelato l’account dell’aggressore su un forum online dove veniva scambiata musica rubata.
Durante il suo arresto, avvenuto il 9 gennaio 2023, all’hacker sono stati sequestrati tre dischi rigidi con 291.941 brani musicali. Gli investigatori hanno anche trovato un foglio di calcolo contenente i dati relativi alle vendite. Un’analisi di PayPal e dei conti bancari ha mostrato che tra aprile 2021 e gennaio 2023 Dalzel ha ricevuto 42.049 sterline da attività illegali.
La Luton Crown Court ha ritenuto Dalzel colpevole di 11 capi di imputazione per violazione del diritto d’autore, uno per trasferimento di proventi di reato e tre capi di imputazione per acquisizione e utilizzo di proprietà intellettuale. L’hacker è stato condannato a 21 mesi con condizionale della pena, con un periodo di prova di 24 mesi, e gli è stato inoltre ordinato di prestare 180 ore di servizio comunitario.
Alcuni dei proventi del crimine furono trasferiti su conti bancari negli Stati Uniti. La polizia di Londra sta attualmente collaborando con l’Homeland Security Service degli Stati Uniti per identificare i proprietari di questi conti.
L’agente investigativo Daryl Fryatt dell’Unità per i crimini sulla proprietà intellettuale ha sottolineato che il furto di contenuti musicali per guadagno personale è un crimine che mette a rischio il lavoro degli artisti e il benessere delle persone coinvolte nella creazione e nella pubblicazione di musica.
L'articolo Darknet e Musica Rubata: L’Hacker che ha Guadagnato 42.000 Sterline Vendendo Brani Inediti proviene da il blog della sicurezza informatica.
Negli Usa si discute su come difendere le basi aeree. E l’Hudson Institute ha qualche consiglio
@Notizie dall'Italia e dal mondo
I vertici del Pentagono stanno lavorando all’implementazione di nuove strategie per la difesa delle basi aeree a livello globale. L’obiettivo è superare la dipendenza storica dall’Esercito per la protezione delle installazioni, puntando invece su un approccio collaborativo che coinvolga
Mark Zuckerberg sotto accusa: IA Meta addestrata con contenuti piratati?
I documenti del tribunale suggeriscono che Meta potrebbe aver utilizzato i dati della libreria online illegale Library Genesis (LibGen) per addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale. In particolare nelle discussioni tra i dipendenti Meta sarebbe stata sollevata la questione dell’etica nel lavorare con tali dati.
Uno dei messaggi, attribuito a un ingegnere dell’azienda, diceva: “Scaricare torrent dal laptop aziendale Meta è in qualche modo sbagliato“.
Secondo questi documenti, Meta ha utilizzato materiali dal database LibGen per addestrare il suo modello Llama. LibGen è conosciuta come una biblioteca pirata che offre accesso gratuito a libri accademici, bestseller, audiolibri, fumetti e riviste. Il sito consente di scaricare materiali, il cui accesso è solitamente limitato da abbonamenti a pagamento o dalla mancanza di copie digitali, il che rende le sue attività illegali.
Secondo quanto riferito, il CEO di Meta Mark Zuckerberg ha approvato personalmente l’uso di questo database, nonostante contenga una quantità significativa di contenuti protetti da copyright.
LibGen sta attualmente affrontando la chiusura a causa di una causa per violazione del copyright da parte di importanti editori che chiedono 30 milioni di dollari. Nell’ambito del processo è stato anche rivelato che Meta avrebbe rimosso informazioni sui detentori dei diritti d’autore dai materiali utilizzati per addestrare il modello. Secondo i documenti, ciò avrebbe potuto essere fatto per nascondere le fonti dei dati ed evitare fughe di informazioni sull’uso illegale di contenuti protetti da copyright.
Meta afferma che le sue azioni sono state trasparenti e che il suo utilizzo del database LibGen non è stato nascosto. Tuttavia, le accuse contro la società continuano ad essere oggetto di procedimenti legali.
L'articolo Mark Zuckerberg sotto accusa: IA Meta addestrata con contenuti piratati? proviene da il blog della sicurezza informatica.
like this
Bad Apple but it’s 6,500 Regex Searches in Vim
In the world of showing off, there is alongside ‘Does it play Doom?’ that other classic of ‘Does it play Bad Apple?’. Whereas either would be quaint in the context of the Vim editor, this didn’t deter [Nolen Royalty] from making Vim play the Bad Apple video. As this is a purely black and white video, this means that it’s possible to convert each frame into a collection of pixels, with regular expression based search and custom highlighting allowing each frame to be rendered in the Vim window.
The fun part about this hack is that it doesn’t require any hacking or patching of Vim, but leans on its insane levels of built-in search features by line and column, adjusting the default highlight features and using a square font to get proper pixels rather than rectangles. The font is (unsurprisingly) called Square and targets roguelike games with a specific aesthetic.
First 6,500 frames are fed through ffmpeg to get PNGs, which are converted these into pixel arrays using scripts on the GitHub project. Then the regex search combined with Vim macros allowed the video to be played at real-time speed, albeit at 120 x 90 resolution to give the PC a fighting chance. The highlighting provides the contrast with the unlit pixels, creating a rather nice result as can be seen in the embedded video.
eieio.games/images/bad-apple-w…
Retrotechtacular: The 1951 Telephone Selector
Telephone systems predate the use of cheap computers and electronic switches. Yesterday’s phone system used lots of stepping relays in a box known as a “selector.” If you worked for the phone company around 1951, you might have seen the Bell System training film shown below that covers 197 selectors.
The relays are not all the normal ones we think of today. There are slow release relays and vertical shafts that are held by a “dog.” The shaft moves to match the customer’s rotary dial input.
Be sure to check out part two to get the whole story. Actually, we think [Periscope] switched the videos, so maybe start with part two. It sort of gives an overview and more of a mechanical perspective. Part one shows the schematic and assumes you know about some things covered in what they are calling part two.
You have to wonder who designed these to start with. Seems hard enough to follow when someone is explaining it, much less dreaming it up from scratch. Like most things, many people contributed to the development of the technology, and we are pretty sure the type 197 selector wasn’t the first device to appear.
Watching the current flow through the wires in the video reminded us of the Falstad circuit simulator.
youtube.com/embed/wSylaHLIzYE?…
youtube.com/embed/zhse34G33A4?…
iFixit Releases Command Line Docs for FixHub Iron
When we reviewed the iFixit FixHub back in September, one of the most interesting features of the portable soldering station was the command line interface that both the iron and the base station offered up once you connected to them via USB. While this feature wasn’t documented anywhere, it made a degree of a sense, as the devices used WebSerial to communicate with the browser. What was less clear at the time was whether or not the user was supposed to be fiddling with this interface, or if iFixit intended to lock it up in a future firmware update.
Thanks to a recent info dump on GitHub, it seems like we have our answer. In the repo, iFixit has provided documentation for each individual command on both the iron and base, including some background information and application notes for a few of the more esoteric functions. A handful of the commands are apparently disabled in the production version of the firmware, but there’s still plenty to poke around with.
A note at the top of the repo invites users to explore the hardware and to have fun, but notes that any hardware damage caused by “inventive tinkering” won’t be covered under the warranty. While it doesn’t look to us like there’s much in here that could cause damage, there’s one or two we probably wouldn’t play with. The command that writes data to the non-volatile storage of the MAX17205 “Fuel Gauge” IC is likely better left alone, for example.
Some of the notes provide a bit of insight into the hardware design of the FixHub, as well. The fact that there are two different commands for reading the temperature from the thermocouple and thermistor might seem redundant, but it’s explained that the value from the thermistor is being used for cold junction compensation to get a more accurate reading from the thermocouple in the iron’s tip. On the other hand, one can only wonder about the practical applications of the tip_installed_uptime
command.
The potential for modifying and repairing the FixHub was one of the things we were most excited about in our review, so we’re glad to see iFixit releasing more documentation for the device post-release. That said, the big question still remains: will we eventually get access to the firmware source code?
Blinkenlights-First Retrocomputer Design
[Boz] wants to build a retrocomputer, but where to start? You could start with the computery bits, like say the CPU or the bus architecture, but where’s the fun in that? Instead, [Boz] built a righteous blinkenlights array.
What’s cool about this display is that it’s ready to go out of the box. All of the LEDs are reverse-mount and assembled by the board maker. The 19″ 2U PCBs serve as the front plates, so [Boz] was careful not to use any through-hole parts, which also simplified the PCB assembly, of course. Each slice has its own microcontroller and a few shift registers to get the bits lit up, and that’s all there is to it. They take incoming data at 9600 baud and output blinkiness.
Right now it pulls out its bytes from his NAS. We’re not sure which bytes, and we think we see some counters in there. Anyway, it doesn’t matter because it’s so pretty. And maybe someday the prettiness will lure [Boz] into building a retrocomputer to go under it. But honestly, we’d just relax and watch the blinking lights.
youtube.com/embed/vKjqw5iGqnQ?…
In Praise of Simple Projects
Hackaday was at Chaos Communication Congress last week, and it’s one of those big hacker events that leaves you with so much to think about that I’m still processing it. Just for scope, the 38th CCC is a hacker event with about 15,000 attendees from all around Europe, and many from even further. If I were to characterize the crowd on a hardware-software affinity scale, I would say that it skews heavily toward the software side of the hacker spectrum.
What never ceases to amaze me is that there are a couple of zones that are centered on simple beginner soldering and other PCB art projects that are completely full 20 hours of the day. I always makes me wonder how it is possible to have this many hackers who haven’t picked up a soldering iron. Where do all these first-timers come from? I think I’m in a Hackaday bubble where not only does everyone solder at least three times a day, some of us do it with home-made reflow ovens or expensive microscopes.
But what this also means is that there’s tremendous reach for interesting, inviting, and otherwise cool beginner hardware projects. Hands-on learning is incredibly addictive, and the audience for beginner projects is probably ten times larger than that for intermediate or advanced builds. Having watched my own son putting together one of these kits, I understand the impact they can have personally, but it’s worth noting that the guy next to him was certainly in his mid-30s, and the girl across the way was even a few years younger than my son.
So let’s see some cool beginner projects! We’d love to feature more projects that could lure future hackers to the solder-smoky side.
This article is part of the Hackaday.com newsletter, delivered every seven days for each of the last 200+ weeks. It also includes our favorite articles from the last seven days that you can see on the web version of the newsletter. Want this type of article to hit your inbox every Friday morning? You should sign up!
Cosa ci fanno le navi da sbarco nel Sud della Cina?
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Negli ultimi mesi gli analisti della difesa hanno registrato una dinamica particolare nei cantieri navali della cittadina di Guangzhou, nella Cina meridionale: l’accumularsi di numerose chiatte equipaggiate con ponti stradali estremamente lunghi. Secondo diverse fonti, queste chiatte sarebbero destinate a operazioni di sbarco anfibio, offrendo
Comparing Ways to Add Threads to Your 3D Prints
Adding threads to your 3D prints is a life-changing feature, but obviously there are a lot of trade-offs and considerations when deciding on how to go about this exactly. Between self-tapping screws, printed threads, heat inserts and a dozen other options it can be tough to decide what to go with. In a recent video [Thomas Sanladerer] runs through a few of these options, including some less common ones, and what he personally thinks of them.
Confounding factors are also whether you’re printing on an FDM or resin printer, what size thread you’re targeting and how often the screw or bolt will be removed. The metal heat inserts are generally a good option for durability, but when you have big bolts you get a few other metal-based options too, including thread repair inserts and prong nuts. Tapping threads into a print can also be an option, but takes a fair bit of patience.
Slotted nuts can be an idea if you don’t mind carving a space into your model, and the comments dove on embedding nuts in the print by pausing during printing. Ultimately [Thomas] really likes to use a type of self-forming threads with just three protruding sections into the hole that the bolt taps into, which reduces the stress on the part and works well enough for parts that only have to be screwed down once or twice.
youtube.com/embed/HgEEtk85rAY?…
Telegram Premium? No, è un Dropper: La Truffa Che Ruba le Tue Credenziali
È stato scoperto un nuovo malware Android, FireScam, che si maschera da versione premium di Telegram e prende di mira i dispositivi con versioni Android 8-15. Il malware viene distribuito tramite pagine di phishing su GitHub che imitano l’app store RuStore.
Secondo i ricercatori di Cyfirma , una pagina dannosa su GitHub.io che imitava RuStore (ora cancellata) ha inizialmente fornito alle vittime un modulo dropper chiamato GetAppsRu.apk.
Questo dropper APK viene offuscato con DexGuard per eludere il rilevamento e richiede autorizzazioni che gli consentano di identificare le app installate sul dispositivo della vittima, concedere l’accesso allo spazio di archiviazione e abilitare l’installazione di pacchetti aggiuntivi.
Il dropper quindi estrae e installa il payload principale, Telegram Premium.apk, che chiede all’utente il permesso di tenere traccia delle notifiche, dei dati degli appunti, degli SMS, del registro delle chiamate e così via.
Dopo aver eseguito questo, l’utente vede una schermata WebView che mostra la pagina di accesso di Telegram. Le credenziali inserite in questa pagina alla fine finiscono nelle mani degli operatori del malware.
I ricercatori scrivono che FireScam alla fine stabilisce una connessione con il Firebase Realtime Database, dove carica tutti i dati rubati in tempo reale e registra anche il dispositivo compromesso, assegnandogli un ID univoco per il tracciamento. In questo caso i dati rubati vengono archiviati nel database solo temporaneamente e poi cancellati (presumibilmente dopo che gli aggressori hanno verificato la presenza di informazioni preziose e li hanno copiati in un’altra posizione).
Inoltre, il malware stabilisce una connessione WebSocket persistente con l’endpoint Firebase per eseguire vari comandi in tempo reale. Ad esempio, potrebbero trattarsi di richieste di dati specifici, caricamento immediato di dati nel database Firebase, caricamento ed esecuzione di payload aggiuntivi o configurazione di parametri di monitoraggio.
Inoltre, FireScam è in grado di tenere traccia dei cambiamenti nell’attività dello schermo registrando gli eventi di avvio e arresto del dispositivo e può anche registrare dati su applicazioni ed eventi attivi che durano più di 1000 millisecondi.
Il malware monitora attentamente anche tutte le transazioni finanziarie, cercando di intercettare dati riservati. Pertanto, gli operatori FireScam ricevono tutto ciò che l’utente digita sulla tastiera, trascina e copia negli appunti (compresi i dati inseriti automaticamente dai gestori di password).
Gli analisti di Cyfirma notano che lo stesso dominio di phishing ospitava un altro artefatto dannoso chiamato CDEK, probabilmente associato a una società logistica russa con lo stesso nome. Tuttavia, i ricercatori non sono stati in grado di studiare questo artefatto.
L'articolo Telegram Premium? No, è un Dropper: La Truffa Che Ruba le Tue Credenziali proviene da il blog della sicurezza informatica.
La vita e il negoziare
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo La vita e il negoziare proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Embedding Lenticular Lenses Into 3D Prints
A research project shows that it’s possible to create complex single-piece lenticular objects, or objects that have lenticular lenses built directly into them. The result is a thing whose appearance depends on the viewer’s viewpoint. The object in the image above, for example, is the same object from five different angles.
What’s really neat is that these colorful things have been 3D printed as single objects, no separate lenses or assembly required. Sure, it requires equipment that not just everyone has on their workbench, but we think a clever hacker could put the underlying principles to work all the same.This lampshade (which was 3D printed as a single object) changes color and displays Good Day or Good Night depending on viewing angle.
The effect is essentially the same as what is sometimes seen in children’s toys and novelties — where a perceived image changes depending on the viewing angle. This principle has been used with a lenticular lens sheet to create a clever lenticular clock, but there’s no need to be limited by what lenses are available off the shelf. We’ve seen a custom 3D printed lenticular lens slapped onto a mobile device to create a 3D screen effect.
Coming back to the research, the objects researchers created go beyond what we’ve seen before in two important ways. First is in using software to aid in designing the object and it’s viewpoints (the plugin for Rhino 3D is available on GitHub), and the second is the scale of the effect. Each lens can be thought of as a pixel whose color depends on the viewing angle, and by 3D printing the lenses, one can fit quite a lot of them onto a surface with a high degree of accuracy.
To make these objects researchers used PolyJet 3D printing, which is essentially UV-cured resin combined with inkjet technology, and can create multi-color objects in a single pass. The lenses are printed clear with a gloss finish, the colors are embedded, and a final hit of sprayed varnish helps with light transmission. It sure beats placing hundreds of little lenses by hand.
youtube.com/embed/tLCBk1Z3ZgQ?…
Etiopia, la pace è altrove
L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo
La guerra biennale in Etiopia si è ufficialmente conclusa all’inizio del 2023. Ma continuano i combattimenti e gli sfollamenti, e la repressione contro la società civile sta aumentando drasticamente. Da Addis Abeba e Mekelle di Andrzej Rybak (testo e foto) La
E' sempre difficile riuscire ad orientarsi in questi conflitti. Stupri, massacri su base prevalentemente etnica, tutti contro tutti, un macello nel senso letterale del termine. Il fatto chiaro però è che muoiono tantissime persone e dalla nostra parte del mondo quasi nessuno ne parla. Il presidente Abiy Ahmed Ali ha ricevuto anche il premio Nobel per la pace ... (https://it.wikipedia.org/wiki/Abiy_Ahmed_Ali).
@informapirata@poliverso.org @nagaye@sociale.network @news@feddit.it
@mario @informapirata @news
mario reshared this.
@mario @informapirata @news
Qui un link d'archivio che riassume alcune testimonianze, evidenze sul genocidio in Tigray: la comunità internazionale ha chiuso orecchi, occhi e bocca e la diaspora come il popolo tigrino, dopo +4 anni sta ancora piangendo ed aspettando giustizia nonostante un accordo di "cessazione ostilità" firmato il nov2022
tommasin.org/?s=genocidio
mario reshared this.
Personalmente ho scritto e cercato di aggiornare in Italia per 4 anni, lo sto ancora facendo dalla mia posizione di signor nessuno. Inseme ad un collettivo abbiamo pure cercato di scomodare il min. degli esteri italiano per interfacciarsi con la diaspora: naturalmente 0 risposte (2 anni fa)
Italia Sotto Attacco di NoName057(16). Gli Hacker: “l’Italia dovrebbe pensare alla propria Sicurezza cibernetica”
Gli hacker di NoName057(16) riavviano le loro attività ostili contro diversi obiettivi italiani, attraverso attacchi di Distributed Denial-of-Service (DDoS). Questi nuovi attacchi sono ad 11 giorni dall’ultima tornata conclusa il 31 dicembre scorso.
NoName057(16) è un gruppo di hacker hacktivisti che si è dichiarato a marzo del 2022 a supporto della Federazione Russa. Hanno rivendicato la responsabilità di attacchi informatici a paesi che supportano l’Ucraina, come gli Stati Uniti e molti altri paesi europei. Questi attacchi vengono in genere eseguiti su agenzie governative, media e siti Web di società private.
Di seguito il post pubblicato dagli attivisti filorussi sul loro canale telegram:
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha confermato la continuazione del sostegno globale all'Ucraina in un incontro con Vladimir Zelenskyj durante la sua visita a Roma, ha riferito Palazzo Chigi.
Secondo la Meloni, l’Italia aiuterà l’Ucraina a difendere i propri interessi e a raggiungere una pace giusta e duratura. Le trattative sono durate circa un'ora e miravano a rafforzare la posizione di Kiev🤬
L’Italia dovrebbe iniziare ad aiutare se stessa e, prima di tutto, la propria sicurezza informatica😈
Post pubblicato dagli hacker filorussi di noname057(16) nella giornata di oggi
Ministero italiano delle Infrastrutture e dei Trasporti (chiuso da geo)
check-host.net/check-report/2229ec74k19e
❌Ministero dello Sviluppo Economico dell'Italia
check-host.net/check-report/2229ed55ka78
❌Forze Armate Italiane (morto al ping)
check-host.net/check-report/2229eea6k1f5
❌L'industria energetica aerospaziale italiana
check-host.net/check-report/2229efe0kfc0
❌Organizzazione dei Carabinieri d'Italia (morto al ping)
check-host.net/check-report/2229f0dfk8a8
❌Marina Militare Italiana (morto su ping)
check-host.net/check-report/2229f155k396
❌APS è l'azienda di autobus di Siena
check-host.net/check-report/2229f289kdb8
❌ATAP - Azienda di autobus di Torino (chiusa per motivi geo)
check-host.net/check-report/2229f2c6k1e0
Tradotto con DeepL.com (versione gratuita)
Che cos’è un attacco Distributed Denial of Service
Un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) è un tipo di attacco informatico in cui vengono inviate una grande quantità di richieste a un server o a un sito web da molte macchine diverse contemporaneamente, al fine di sovraccaricare le risorse del server e renderlo inaccessibile ai suoi utenti legittimi.
Queste richieste possono essere inviate da un grande numero di dispositivi infetti da malware e controllati da un’organizzazione criminale, da una rete di computer compromessi chiamata botnet, o da altre fonti di traffico non legittime. L’obiettivo di un attacco DDoS è spesso quello di interrompere le attività online di un’organizzazione o di un’azienda, o di costringerla a pagare un riscatto per ripristinare l’accesso ai propri servizi online.
Gli attacchi DDoS possono causare danni significativi alle attività online di un’organizzazione, inclusi tempi di inattività prolungati, perdita di dati e danni reputazionali. Per proteggersi da questi attacchi, le organizzazioni possono adottare misure di sicurezza come la limitazione del traffico di rete proveniente da fonti sospette, l’utilizzo di servizi di protezione contro gli attacchi DDoS o la progettazione di sistemi resistenti agli attacchi DDoS.
Occorre precisare che gli attacchi di tipo DDoS, seppur provocano un disservizio temporaneo ai sistemi, non hanno impatti sulla Riservatezza e Integrità dei dati, ma solo sulla loro disponibilità. pertanto una volta concluso l’attacco DDoS, il sito riprende a funzionare esattamente come prima.
Che cos’è l’hacktivismo cibernetico
L’hacktivismo cibernetico è un movimento che si serve delle tecniche di hacking informatico per promuovere un messaggio politico o sociale. Gli hacktivisti usano le loro abilità informatiche per svolgere azioni online come l’accesso non autorizzato a siti web o a reti informatiche, la diffusione di informazioni riservate o il blocco dei servizi online di una determinata organizzazione.
L’obiettivo dell’hacktivismo cibernetico è di sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni importanti come la libertà di espressione, la privacy, la libertà di accesso all’informazione o la lotta contro la censura online. Gli hacktivisti possono appartenere a gruppi organizzati o agire individualmente, ma in entrambi i casi utilizzano le loro competenze informatiche per creare un impatto sociale e politico.
È importante sottolineare che l’hacktivismo cibernetico non deve essere confuso con il cybercrime, ovvero la pratica di utilizzare le tecniche di hacking per scopi illeciti come il furto di dati personali o finanziari. Mentre il cybercrime è illegale, l’hacktivismo cibernetico può essere considerato legittimo se mira a portare all’attenzione pubblica questioni importanti e a favorire il dibattito democratico. Tuttavia, le azioni degli hacktivisti possono avere conseguenze legali e gli hacktivisti possono essere perseguiti per le loro azioni.
Chi sono gli hacktivisti di NoName057(16)
NoName057(16) è un gruppo di hacker che si è dichiarato a marzo del 2022 a supporto della Federazione Russa. Hanno rivendicato la responsabilità di attacchi informatici a paesi come l’Ucraina, gli Stati Uniti e altri vari paesi europei. Questi attacchi vengono in genere eseguiti su agenzie governative, media e siti Web di società private
Le informazioni sugli attacchi effettuati da NoName057(16) sono pubblicate nell’omonimo canale di messaggistica di Telegram. Secondo i media ucraini, il gruppo è anche coinvolto nell’invio di lettere di minaccia ai giornalisti ucraini. Gli hacker hanno guadagnato la loro popolarità durante una serie di massicci attacchi DDOS sui siti web lituani.
Le tecniche di attacco DDoS utilizzate dal gruppo sono miste, prediligendo la “Slow http attack”.
La tecnica del “Slow Http Attack”
L’attacco “Slow HTTP Attack” (l’articolo completo a questo link) è un tipo di attacco informatico che sfrutta una vulnerabilità dei server web. In questo tipo di attacco, l’attaccante invia molte richieste HTTP incomplete al server bersaglio, con lo scopo di tenere occupate le connessioni al server per un periodo prolungato e impedire l’accesso ai legittimi utenti del sito.
Nello specifico, l’attacco Slow HTTP sfrutta la modalità di funzionamento del protocollo HTTP, che prevede che una richiesta HTTP sia composta da tre parti: la richiesta, la risposta e il corpo del messaggio. L’attaccante invia molte richieste HTTP incomplete, in cui il corpo del messaggio viene inviato in modo molto lento o in modo incompleto, bloccando la connessione e impedendo al server di liberare le risorse necessarie per servire altre richieste.
Questo tipo di attacco è particolarmente difficile da rilevare e mitigare, poiché le richieste sembrano legittime, ma richiedono un tempo eccessivo per essere elaborate dal server. Gli attacchi Slow HTTP possono causare tempi di risposta molto lenti o tempi di inattività del server, rendendo impossibile l’accesso ai servizi online ospitati su quel sistema.
Per proteggersi da questi attacchi, le organizzazioni possono implementare soluzioni di sicurezza come l’uso di firewall applicativi (web application firewall o WAF), la limitazione delle connessioni al server e l’utilizzo di sistemi di rilevamento e mitigazione degli attacchi DDoS
L'articolo Italia Sotto Attacco di NoName057(16). Gli Hacker: “l’Italia dovrebbe pensare alla propria Sicurezza cibernetica” proviene da il blog della sicurezza informatica.
L’Egitto coinvolto nelle battaglie al confine con il Sudan e l’oro illegale
L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo
L’Egitto ha schierato elicotteri e cecchini contro i contrabbandieri di carburante e i trafficanti di esseri umani, ma sta chiudendo un occhio sul passaggio
Turchia-Siria, prove di intesa sulla Zee nel Mar di Levante. L’analisi di Caffio
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Mentre la Russia lascia la base navale di Tartus, la Turchia si fa abilmente avanti con la nuova Siria di Ahmad al-Shara per consolidare la propria posizione nel mar di Levante, oltre che acquisire un alleato contro la comunità curda. La questione riguarda più in generale i limiti delle Zee del
L’Egitto coinvolto nelle battaglie al confine con il Sudan e l’oro illegale
L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo
L’Egitto ha schierato elicotteri e cecchini contro i contrabbandieri di carburante e i trafficanti di esseri umani, ma sta chiudendo un occhio sul passaggio
L'esercito italiano è paragonabile a quello americano?
Se si parla di addestramento e professionalità l'esercito italiano è migliore. potrà non sembrare, ma nelle missioni internazionali c'è grande rispetto per le forze italiane. spesso l'italia ha avuto il ruolo di comando delle missioni controllando anche e coordinando truppe estere. sia in termini di capacità di addestramento, efficienza operativa e anche competenza della gerarchia e ufficiali. quando l'esercito con mandato ONU ha "amministrato" temporaneamente dei territori, ha fatto un lavoro organizzativamente talmente buono, che chi poi veniva in italia non riusciva a capacitarsi che invece in italia fosse un tale casino. on questo non sto dicendo che voglio una giunta militare al governo eh… sia ben chiaro. la democrazia e la libertà sono tutto. ma solo che un piccolo pezzo d'italia che funziona esiste. se poi si parla di numeri ed equipaggiamento allora beh… allora all'esercito italiano mancano tanti equipaggiamenti che in caso di guerra potrebbero essere determinanti. diciamo che di fatto dipendiamo dalla NATO per una efficace difesa. in epoca moderna si tende poi a privilegiare aeronautica e marina, perché la guerra moderna anche se di difesa di una nazione non si combatte più ai confini, nel senso che devi affrontare un problema ben prima di avere un esercito al confine nazionale. serve capacità di proiezione. in questo senso aiutare l'ucraina è già difendere i confini italiani. solo se l'ucraina avesse scelto senza ricatti e condizionamenti di stare con la russia (ma mai nessuno lo fa) allora difendere l'ucraina sarebbe un atto di aggressione verso la russia. molti stati ex sovietici hanno cercato rifugio nell'unione europea non per valori europeisti ma come strategia di allontanamento dalla russia. contrariamente alla gran bretagna verso la UE, con la sua brexit, uscire da alleanze con la russia è sempre stato più complicato. con questo si può considerare non sincera l'adesione all'UE, senza condivisione di valori, ma non si può negare l'evidente scelta cosciente di volersi allontanare di un alleato così terribile come la Russia o l'URRSS.
like this
reshared this
Di fronte alla Russia, e alle sue ambizioni imperialistiche, dobbiamo poter rispondere con sicurezza.
simona likes this.
simona likes this.
informapirata ⁂ reshared this.
Tactility; The ESP32 Gets Another OS
Doing the rounds this week is a new operating system for ESP32 microcontrollers, it’s called Tactility, and it comes from [Ken Van Hoeylandt]. It provides a basic operating system level with the ability to run apps from an SD card, and it has the choice of a headless version or an LVGL-based touch UI.
Supported devices so far are some Lillygo and M5Stack boards, with intriguingly, support in the works for the Cheap Yellow Display board that’s caught some attention recently. The term “ESP32” is now a wide one encompassing Tensilica and RISC-V cores and a range of capabilities, so time will tell how flexible it is for all branches of the family.
We find this OS to be interesting, both in its own right and because it joins at least two others trying to do the same thing. There’s [Sprite_TM]’s PocketSprite mini console, and the operating system used by the series of Netherlands hacker camp badges, We’ll be trying to get a device running it, in order to give you a look at whether it’s suitable for your projects. If it runs well on the cheaper hardware, it could be a winner!
FunkSec: Il Gruppo Hacker che Usa l’Intelligenza Artificiale per il Ransomware
I ricercatori di sicurezza informatica hanno rivelato dettagli su un nuovo gruppo di hacker chiamato FunkSec, che sta sviluppando software di estorsione basato sull’intelligenza artificiale. Il gruppo è apparso alla fine del 2024 e conta già più di 85 vittime.
FunkSec utilizza tattiche di doppia estorsione, combinando il furto di dati con la crittografia per spingere le vittime a chiedere un riscatto. Secondo Check Point, gli importi di riscatto richiesti dal gruppo a volte arrivavano fino a 10.000 dollari, un livello piuttosto basso per gli standard dei ransomware, e i dati rubati venivano venduti ad acquirenti terzi a prezzi scontati.
Nel dicembre 2024, FunkSec ha lanciato il proprio sito di violazione dei dati, che è diventato una piattaforma centralizzata per le operazioni. Oltre agli annunci di hack, il sito presenta strumenti per eseguire attacchi DDoS e software unici all’interno del modello ransomware-as-a-service ( RaaS ).
La maggior parte delle vittime di FunkSec si trova negli Stati Uniti, India, Italia, Brasile, Israele, Spagna e Mongolia. L’analisi ha mostrato che il gruppo è probabilmente composto da nuovi arrivati che cercano fama riciclando i dati provenienti dalle fughe dati degli hacktivisti. Alcuni membri del gruppo erano precedentemente attivi nell’hacktivismo, evidenziando la labilità dei confini tra hacktivismo e criminalità informatica.
Il gruppo afferma di attaccare gli Stati Uniti e l’India, esprimendo sostegno al movimento per la Palestina Libera e tentando di associarsi con hacktivisti ora inattivi come Ghost Algeria e Cyb3r Fl00d. Tra i partecipanti chiave di FunkSec ci sono i seguenti:
- Scorpion (DesertStorm) è un presunto membro algerino che promuove il gruppo su forum come Breached;
- El_farado è il principale rappresentante del gruppo dopo che DesertStorm è stato bloccato;
- XTN è un operatore che fornisce servizi di “data sorting”;
- Blako – menzionato da DesertStorm e El_farado;
- Bjorka è un noto hacktivista indonesiano il cui nome è stato utilizzato per pubblicare fughe di notizie per conto di FunkSec.
Il coinvolgimento del gruppo nelle attività di hacktivist è confermato dalla presenza di strumenti per attacchi DDoS, gestione di desktop remoti (JQRAXY_HVNC) e generazione di password (funkgenerate).
Gli strumenti del gruppo, compreso il ransomware, sono stati sviluppati utilizzando l’intelligenza artificiale. Ciò ha permesso di migliorarli rapidamente nonostante la mancanza di esperienza tecnica significativa tra gli sviluppatori. L’ultima versione del programma, FunkSec V1.5, è scritta in Rust ed è stata caricata sulla piattaforma VirusTotal dall’Algeria.
Il programma crittografa i file sui dispositivi delle vittime disabilitando innanzitutto i meccanismi di sicurezza, eliminando i backup e terminando determinati processi.
Gli esperti sottolineano che il 2024 è stato un anno di successo per i gruppi di estorsione e che i conflitti globali hanno contribuito all’attività degli hacktivisti. FunkSec, combinando obiettivi politici e guadagni finanziari, utilizza l’intelligenza artificiale e vecchie fughe di dati per costruire il proprio marchio, ma il reale successo delle loro attività è discutibile.
L'articolo FunkSec: Il Gruppo Hacker che Usa l’Intelligenza Artificiale per il Ransomware proviene da il blog della sicurezza informatica.
Regno Unito: Deepfake Sessualizzati Diventano Reato con Fino a 2 Anni di Carcere
La creazione e la distribuzione di deepfake sessualizzati diventeranno un reato nel Regno Unito, afferma il Ministero della Giustizia sul suo sito web. Coloro che saranno giudicati colpevoli rischiano fino a due anni di carcere. Le misure fanno parte della strategia del governo per combattere la violenza online e proteggere donne e ragazze.
Il numero di deepfake iperrealistici sta crescendo a un ritmo allarmante, causando gravi danni alle vittime, osserva l’agenzia. Per fermare questa pratica, le autorità stanno introducendo nuovi articoli penali che puniscono sia la creazione che la distribuzione di tali immagini, secondo il sito web del ministero. Il governo sottolinea: tali azioni sono inaccettabili e i loro autori saranno puniti.
Inoltre, vengono introdotte sanzioni per le riprese di nascosto di immagini intime senza consenso e per l’installazione di apparecchiature allo scopo di crearle. Ciò consentirà alle forze dell’ordine di combattere in modo più efficace i criminali che violano la privacy dei cittadini.
Il ministro Alex Davies-Jones ha affermato che una donna su tre ha subito abusi online. Ha sottolineato che questo tipo di comportamento umiliante non dovrebbe diventare la norma e che le nuove leggi aiuteranno a prevenire ulteriori casi di abuso.
Finora la legge britannica puniva la distribuzione o la minaccia di distribuzione di immagini intime senza consenso, ma questi era punibile solo in alcuni casi, ad esempio nel caso dell’“upskirting”. Ora qualsiasi creazione di immagini intime senza consenso comporta fino a due anni di carcere.
Il Ministro della Tecnologia, Baronessa Jones, ha affermato che la condivisione non consensuale di immagini intime crea un ambiente digitale tossico, soprattutto per le donne e le ragazze, che hanno maggiori probabilità di essere prese di mira. Ha aggiunto che le nuove misure mandano un messaggio chiaro alla società: la creazione e la distribuzione di tali immagini è un crimine.
La campagna per combattere questo fenomeno ha ricevuto il sostegno degli attivisti sociali. La presentatrice televisiva e attivista per i diritti umani Jess Davies ha definito queste immagini intime un problema nazionale che necessita di attenzione immediata. Ha affermato che le donne non dovrebbero sopportare le minacce online e che la nuova legislazione è un passo avanti per la loro protezione.
Queste iniziative continuano gli sforzi del governo per combattere la distribuzione illegale di contenuti intimi. Nel settembre 2024 tali reati sono stati inseriti nell’elenco delle priorità della legge sulla sicurezza in Internet. Ciò obbliga le piattaforme a rimuovere i contenuti vietati e ad adottare misure contro la loro distribuzione.
La nuova legislazione farà parte del disegno di legge del governo sulla criminalità e sull’applicazione della legge, che sarà presentato a breve in Parlamento. Un elenco completo dei nuovi standard sarà pubblicato in seguito.
L'articolo Regno Unito: Deepfake Sessualizzati Diventano Reato con Fino a 2 Anni di Carcere proviene da il blog della sicurezza informatica.
Quindi Robert Fico, primo ministro della Slovacchia, ha dichiarato che dopo l'incontro con Putin è stato rassicurato che il gas gli arriverà, in un modo o nell'altro. Zelensky dal primo gennaio gli ha chiuso i rubinetti tagliando il transito del gas Russo attraverso l'Ucraina, un dramma per paesi come Austria, Ungheria ma soprattutto Slovacchia e a cascata tutta l'Europa. Infatti i prezzi hanno iniziato ad aumentare e soprattutto la Slovacchia rischia seriamente di trovarsi in difficoltà, ancor di più quando le scorte inizieranno a scarseggiare. Da una parte abbiamo il paladino della democrazia, Zelensky, che mette volutamente in difficoltà un Paese dell'Unione Europea e della Nato nonostante questi ultimi gli abbiano dato centinaia di miliardi. Dall'altra abbiamo un "macellaio autocrate brutto e cattivo" che ha rassicurato un Paese dell'UE e della Nato per quanto riguarda le forniture di gas. In tutto questo ovviamente sia la Nato sia la UE non hanno mosso un dito per la Slovacchia anzi, hanno avallato e spinto le mosse di quell'imbecille di Zelensky. Non tiro alcuna conclusione perché credo che, tutti quelli con mezzo neurone, attraverso queste informazioni possano capire come stia realmente la situazione. Una cosa però gli va detta alle Von der Leyen e ai Mark Rutte: siete dei miserabili traditori!
T.me/GiuseppeSalamone
Telefónica conferma: violazione del sistema interno e fuga di dati sensibili
Recentemente, un attore di minacce ha pubblicato su un forum clandestino una presunta violazione dei dati di Telefónica, una delle principali aziende di telecomunicazioni a livello mondiale. L’attaccante ha dichiarato di aver ottenuto l’accesso a un sistema interno di gestione dei ticket, esfiltrando una notevole quantità di dati sensibili.
Secondo le informazioni fornite dall’attore di minacce e confermate da Telefónica, i dati compromessi includono:
- 236.493 record contenenti dati dei clienti.
- 469.724 record relativi a ticket interni.
- Oltre 5.000 file interni, tra cui documenti in formato CSV, PPTX, XLSX, DOCX, DOC, PDF e MSG.
Questi dati sono stati resi disponibili per il download su un forum di hacking, esponendo informazioni sensibili sia dei clienti che dell’azienda stessa.
Informazioni sull’obiettivo degli attori della minaccia
Telefónica è una multinazionale spagnola delle telecomunicazioni con sede a Madrid, Spagna. Opera in dodici paesi e conta oltre 104.000 dipendenti. In Spagna, l’azienda opera con il marchio Movistar ed è il principale fornitore di servizi di telecomunicazione, offrendo telefonia fissa e mobile, internet a banda larga e televisione digitale.
Telefónica ha confermato la violazione del suo sistema interno di ticketing, avvenuta tramite l’accesso non autorizzato a un account aziendale utilizzato per gestire richieste di supporto e assistenza. L’azienda ha dichiarato che l’incidente ha riguardato solo dati interni e che non sono state coinvolte informazioni personali dei clienti o impatti sui servizi forniti. Telefónica ha inoltre avviato un’indagine approfondita e collaborato con le autorità competenti per gestire l’incidente e prevenire futuri attacchi.
La compromissione di un sistema interno di gestione dei ticket può avere diverse implicazioni:
- Esposizione di dati sensibili dei clienti: informazioni personali potrebbero essere utilizzate per attività fraudolente o di phishing.
- Rischi per la sicurezza interna: documenti interni potrebbero contenere dettagli su infrastrutture, processi aziendali o vulnerabilità, aumentando il rischio di ulteriori attacchi.
- Danno reputazionale: la fiducia dei clienti potrebbe essere compromessa, influenzando negativamente l’immagine dell’azienda.
Conclusione
La conferma della violazione da parte di Telefónica evidenzia l’importanza di implementare misure di sicurezza robuste per proteggere i sistemi interni e i dati sensibili. È fondamentale che l’azienda continui a investigare sull’incidente, adottando tutte le misure necessarie per prevenire futuri accessi non autorizzati e mitigare le conseguenze per i clienti coinvolti.
Come nostra abitudine, lasciamo sempre spazio a una dichiarazione dell’azienda, qualora volesse fornirci aggiornamenti sulla questione. Saremo lieti di pubblicare tali informazioni con un articolo specifico che evidenzi il problema.
RHC Dark Lab seguirà l’evolversi della situazione per pubblicare ulteriori notizie sul blog, qualora ci fossero aggiornamenti sostanziali. Se ci sono persone a conoscenza dei fatti che desiderano fornire informazioni in forma anonima, possono utilizzare l’e-mail criptata dell’informatore.
L'articolo Telefónica conferma: violazione del sistema interno e fuga di dati sensibili proviene da il blog della sicurezza informatica.
Un'immagine che chiarisce meglio di ogni parola l'abisso di servilismo nel quale siamo precipitati: il Ministro degli esteri italiano che, come una statua di sale, stringe la mano lorda di sangue dell'ex numero due di al-Qaeda. Tutti i puntini, a partire dall'11 Settembre, sono oramai uniti. Solo chi non vuol vedere, non è in grado di riconoscere l'immagine che ne è venuta fuori.
Da Wikipedia, l'enciclopedia del Pentagono:
Al-Qāʿida è un movimento paramilitare terroristico internazionale, a ideologia islamista, ispirata a Sayyid Quṭb e ad ʿAbd Allāh al-ʿAzzām. Fu fondata l'11 agosto 1988 e guidata da Osama bin Laden fino al 2 maggio 2011. È nota per aver pianificato e messo in atto gli attentati dell'11 settembre 2001 causando la morte di circa 3000 persone tra cui soccorritori, cittadini, lavoratori e gli stessi terroristi.
Osama bin Laden spiegò l'origine del nome in una registrazione di un'intervista concessa al giornalista di Al Jazeera Taysir Aluni nell'ottobre del 2001: «Il nome di al-Qāʿida fu stabilito molto tempo fa per caso. Il defunto Abū ʿUbayda al-Banshīrī creò dei campi di addestramento per i nostri mujāhidīn contro il terrorismo russo. Usavamo chiamare i campi di addestramento "al-Qāʿida". Il nome rimase.»
Secondo l'ex-ministro degli Esteri britannico Robin Cook (laburista dimessosi per protesta contro la partecipazione britannica all'invasione in Iraq), al-Qāʿida sarebbe la traduzione in arabo di "data-base": «Per quanto ne so io, al-Qāʿida era originariamente il nome di un data-base del governo USA, con i nomi di migliaia di mujāhidīn arruolati dalla CIA per combattere contro i sovietici in Afghanistan».
Aḥmad Ḥusayn al-Sharaʿ, noto anche per il suo nome di battaglia di Abū Muḥammad al-Jawlānī o al-Jūlānī (in arabo أحمد حسين الشرع?, Aḥmad Ḥusayn al-Sharaʿ; Riyad, 5 maggio 1982), è un politico ed ex terrorista siriano, leader di Hayʼat Taḥrīr al-Shām.
Nato in una famiglia laica e borghese originaria del Golan, al-Sharaʿ si radicalizzò a partire dai primi anni 2000. Nel 2003 si unì ad al-Qāʿida in Iraq, che in seguito confluì nello Stato Islamico in Iraq. Nel 2011, su ordine del comandante dello Stato Islamico Abū Bakr al-Baghdādī, al-Sharaʿ fu inviato in Siria per creare il Fronte al-Nuṣra, con l'obiettivo di combattere il regime di Baššār al-Asad. Nel 2013 al-Sharaʿ si separò da al-Baghdādī, per associarsi ad Ayman al-Ẓawāhiri, leader di al-Qāʿida.
Altbot
in reply to storiaweb • • •Ecco una descrizione dell'immagine:
L'immagine in bianco e nero mostra un gruppo di uomini a torso nudo seduti, apparentemente in una sorta di carro o trasporto. Tenendo ciascuno una lunga asta o lancia, sembrano concentrati e in attesa. Sullo sfondo si intravedono edifici semplici e un cielo nuvoloso. Un uomo vestito in abiti più chiari è parzialmente visibile in primo piano, suggerendo una possibile figura di autorità o supervisore.
Fornito da @altbot, generato utilizzando Gemini