Software Lets You Paint Surface Patterns on 3D Prints
Just when you think you’ve learned all the latest 3D printing tricks, [TenTech] shows up with an update to their Fuzzyficator post-processing script. This time, the GPL v3 licensed program has gained early support for “paint-on” textures.
Fuzzyficator works as a plugin to OrcaSlicer, Bambu Studio, and PrusaSlicer. The process starts with an image that acts as a displacement map. Displacement map pixel colors represent how much each point on the print surface will be moved from its original position. Load the displacement map into Fuzzyficator, and you can paint the pattern on the surface right in the slicer.
This is just a proof of concept though, as [TenTech] is quick to point out. There are still some bugs to be worked out. Since the modifications are made to the G-code file rather than the model, the software has a hard time figuring out if the pattern should be pressed into the print, or lifted above the base surface. Rounded surfaces can cause the pattern to deform to fit the surface.
If you’d like to take the process into your own hands, we’ve previously shown how Blender can be used to add textures to your 3D prints.
youtube.com/embed/6aCyaxZONAI?…
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ILS Este - Cena dei LUG Veneti a Monselice
este.linux.it/novita/cena-dei-…
Segnalato da Linux Italia e pubblicato sulla comunità Lemmy @GNU/Linux Italia
Un po’ di storia
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Nel lontano 2005, il MonteLUG (Gruppo Utenti Linux di Montebelluna) organizza
la prima cena dei LUG Veneti
. E’ una cena dove ritrovarsi
Il mio Gatto
Non so cosa si sia dimenticato il mio gatto.
Ma vista l' espressione, doveva essere qualche cosa di importante!
A Fiumicello, un’onda gialla per Giulio
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/a-fiumi…
Il telo rappresenta l’onda gialla, la comunità che negli anni instancabilmente ha sostenuto la famiglia Regeni nella battaglia per la verità. E’ il simbolo della marcia a Fiumicello a 9 anni dalla scomparsa di Giulio Regeni. E i genitori, Paola e Claudio, la
Soviet Wired Radio, How It Worked
At the height of the Cold War, those of us on the western side of the wall had plenty of choice over our radio listening, even if we stuck with our country’s monolithic broadcaster. On the other side in the Soviet Union, radio for many came without a choice of source, in the form of wired radio systems built into all apartments. [Railways | Retro Tech | DIY] grew up familiar with these wired radios, and treats us to a fascinating examination of their technology, programming, and ultimate decline.
In a Soviet apartment, usually in the kitchen, there would be a “Radio” socket on the wall. Confusingly the same physical dimension as a mains socket, it carried an audio signal. The box which plugged into it was referred to as a radio, but instead contained only a transformer, loudspeaker, and volume control. These carried the centralised radio station, piped from Moscow to the regions by a higher voltage line, then successively stepped down at regional, local, and apartment block level. A later refinement brought a couple more stations on separate sub-carriers, but it was the single channel speakers which provided the soundtrack for daily life.
The decline of the system came over the decades following the end of communism, and he describes its effect on the mostly older listenership. Now the speaker boxes survive as affectionate curios for those like him who grew up with them.
You probably won’t be surprised to find twisted-wire broadcasting in use in the West, too.
youtube.com/embed/AvTaNVXGR0w?…
Thanks [Stephen Walters] for the tip.
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Gli orrori dei cosiddetti cristiani
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/gli-orr…
Son bastate 72 ore (e forse meno) al ‘cristiano’ Trump per cercare di far dimenticare, nascondere quel che Papa Francesco aveva detto, soltanto domenica scorsa, rispondendo all’intervista di Fabio Fazio: ”Se, negli Usa, per risolvere gli squilibri saranno
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Arriva GhostGPT! L’AI senza Censura che aiuta i criminali informatici a colpire senza pietà
Nel 2023, il mondo ha assistito all’emergere dei primi modelli di intelligenza artificiale generativa che potevano essere usati per le attività criminali.
Uno dei più famosi è stato WormGPT, che ha dimostrato la sua capacità di aiutare gli hacker a creare software dannoso. È stato seguito da WolfGPT ed EscapeGPT e recentemente i ricercatori di sicurezza informatica hanno scoperto una nuova utility AI: GhostGPT.
Secondo gli esperti di Abnormal Security, GhostGPT utilizza una versione hackerata del chatbot ChatGPT di OpenAI o un modello linguistico simile, privo di ogni restrizione etica.
“GhostGPT, eliminando i meccanismi di sicurezza integrati, fornisce risposte dirette e non filtrate a query pericolose che i tradizionali sistemi di intelligenza artificiale bloccherebbero o segnalerebbero“, ha affermato la società in un post sul blog del 23 gennaio.
Gli sviluppatori di GhostGPT lo promuovono attivamente come uno strumento con quattro caratteristiche chiave:
- mancanza di censura;
- elevata velocità di elaborazione dei dati;
- nessuna registrazione, il che aiuta a evitare di creare prove;
- facilità d’uso.
Lo strumento è accessibile direttamente tramite un bot su Telegram, il che lo rende particolarmente attraente per gli aggressori. GhostGPT è ampiamente pubblicizzato nei forum di hacking e si concentra principalmente sulla creazione di attacchi BEC (Business Email Compromise).
I ricercatori di Abnormal Security hanno testato le capacità di GhostGPT chiedendogli di creare un’e-mail di phishing utilizzando Docusign. Il risultato è stato estremamente convincente, confermando la capacità dello strumento di ingannare le potenziali vittime.
Oltre a creare e-mail di phishing, GhostGPT può essere utilizzato per programmare malware e sviluppare exploit.
Una delle principali minacce associate a questo strumento è l’abbassamento delle barriere all’ingresso in attività criminali. Grazie all’intelligenza artificiale generativa, le e-mail fraudolente stanno diventando più intelligenti e più difficili da rilevare.
Ciò è particolarmente importante per gli hacker la cui lingua madre non è l’inglese. GhostGPT offre anche comodità e velocità: gli utenti non hanno bisogno di hackerare ChatGPT o configurare modelli open source. Pagando una tariffa fissa, ottengono l’accesso e possono concentrarsi immediatamente sull’esecuzione degli attacchi.
L'articolo Arriva GhostGPT! L’AI senza Censura che aiuta i criminali informatici a colpire senza pietà proviene da il blog della sicurezza informatica.
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Il punto della situazione
Questo account
Settimane fa ho organizzato in liste i numerosi account che seguo. Ci ho messo tante ore: tra i «Fediversi» (Activity Pub + Diaspora) e Bluesky, sono 568 gli account che seguo.
Una volta organizzato, utilizzarlo è diventato un vero piacere. Gli unici limiti, davvero trascurabili, sono la poca compatibilità con Moshidon (ma ci sono Fedilab e Raccoon a supplire quando Moshidon fa i capricci), la lentezza del server che gentilmente @Signor Amministratore ⁂ fornisce gratis (sia gloria a lui!), e qualche baco di Friendica che vale la pena di aggirare con un paio di trucchetti.
Così, questo è diventato di gran lunga il mio account principale, tant'è vero che sono stato rimproverato di essere ormai poco presente in M1. Alla fine, qui metto tutto ciò che più mi piace fra le cose che trovo in rete, oltre alle mie riflessioni come questa. Di solito sono cose che è bello condividere perché mi sembrano belle o stimolanti.
I miei account Mastodon
Per quanto riguarda l'account Bronson Segreto, ci metto tutto ciò che m'interessa condividere e che non rientra nelle due categorie che finiscono qui in Polibronson. Di solito sono notizie particolari, conversazioni rapide, curiosità varie. I follower da Mastodon Uno che mi sono giocato stupidamente, a parte poche eccezioni non sono più tornati. Evidentemente Mastodon Uno è diventato così grande da bastarsi da solo. Non so se sia un pregio.
Così arriviamo appunto alla nota dolente: il mio primo account Bronson che si trova nell'immenso Mastodon Uno. Ci seguo tantissimi account interessanti, e persone piacevolissime mi seguono solo lì, ma in pratica ci faccio solo tanto lurking, al punto che mi hanno rimproverato di essere poco attivo. Continuerò a usarlo per il lurking e a metterci tutto ciò che non finisce negli altri account: un po' d'ironia, cose leggere e poco altro.
Se qualcuno ha suggerimenti su che cosa metterci, sono qui in ascolto. Di sicuro non voglio né chiuderlo né trasferirlo.
«
La vita è pure fatta di ferite e di attesa di qualcuno a cui mostrarle.
»
Carla Corsi
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Una buonissima notizia sono le testate giornalistiche che abbandonano Meta per approdare al Fediverso libero.
#BuoneNotizie
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Preventing AI Plagiarism With .ASS Subtitling
Around two years ago, the world was inundated with news about how generative AI or large language models would revolutionize the world. At the time it was easy to get caught up in the hype, but in the intervening months these tools have done little in the way of productive work outside of a few edge cases, and mostly serve to burn tons of cash while turning the Internet into even more of a desolate wasteland than it was before. They do this largely by regurgitating human creations like text, audio, and video into inferior simulacrums and, if you still want to exist on the Internet, there’s basically nothing you can do to prevent this sort of plagiarism. Except feed the AI models garbage data like this YouTuber has started doing.
At least as far as YouTube is concerned, the worst offenders of AI plagiarism work by downloading the video’s subtitles, passing them through some sort of AI model, and then generating another YouTube video based off of the original creator’s work. Most subtitle files are the fairly straightfoward .srt
filetype which only allows for timing and text information. But a more obscure subtitle filetype known as Advanced SubStation Alpha, or .ass
, allows for all kinds of subtitle customization like orientation, formatting, font types, colors, shadowing, and many others. YouTuber [f4mi] realized that using this subtitle system, extra garbage text could be placed in the subtitle filetype but set out of view of the video itself, either by placing the text outside the viewable area or increasing its transparency. So now when an AI crawler downloads the subtitle file it can’t distinguish real subtitles from the garbage placed into it.
[f4mi] created a few scripts to do this automatically so that it doesn’t have to be done by hand for each one. It also doesn’t impact the actual subtitles on the screen for people who need them for accessibility reasons. It’s a great way to “poison” AI models and make it at least harder for them to rip off the creations of original artists, and [f4mi]’s tests show that it does work. We’ve actually seen a similar method for poisoning data sets used for emails long ago, back when we were all collectively much more concerned about groups like the NSA using automated snooping tools in our emails than we were that machines were going to steal our creative endeavors.
Thanks to [www2] for the tip!
youtube.com/embed/NEDFUjqA1s8?…
Brian Armstrong: pronti a eliminare Tether. Intervista shock (e FUD) di Wall Street Journal - Criptovaluta.it®
Un'intervista che è forse più una reclama per USDC: WSJ prende le parti di Brian Armstrong, che dice di essere pronto al bar di Tether.Gianluca Grossi (ALESSIO IPPOLITO S.R.L. Editore)
informapirata ⁂ reshared this.
Le sfide dell’intelligenza artificiale
@Politica interna, europea e internazionale
5 febbraio 2025, ore 11:30 presso la Fondazione Luigi Einaudi, via della Conciliazione 10, Roma Presentazione del rapporto FLE redatto dal prof. Guzzetta Interverranno sen. Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Innovazione tecnologica prof.ssa Giusella
Osservatorio Carta, Penna & Digitale: “Con l’abuso del digitale negli ultimi 10 anni i disturbi dell’apprendimento sono aumentati del 357%”
@Politica interna, europea e internazionale
Andrea Cangini, giornalista ed ex parlamentare, direttore dell’Osservatorio Carta, Penna & Digitale, un centro di analisi permanente
Networking History Lessons
Do they teach networking history classes yet? Or is it still too soon?
I was reading [Al]’s first installment of the Forgotten Internet series, on UUCP. The short summary is that it was a system for sending files across computers that were connected, intermittently, by point-to-point phone lines. Each computer knew the phone numbers of a few others, but none of them had anything like a global routing map, and IP addresses were still in the future. Still, it enabled file transfer and even limited remote access across the globe. And while some files contained computer programs, others files contained more human messages, which makes UUCP also a precursor to e-mail.
What struck me is how intuitively many of this system’s natural conditions and limitations lead to the way we network today. From phone numbers came the need for IP addresses. And from the annoyance of having know how the computers were connected, and to use the bang notation to route a message from one computer to another through intermediaries, would come our modern routing protocols, simply because computer nerds like to automate hassles wherever possible.
But back to networking history. I guess I learned my networking on the mean streets, by running my own Linux system, and web servers, and mail servers. I knew enough networking to get by, but that mostly focused on the current-day application, and my beard is not quite grey enough to have been around for the UUCP era. So I’m only realizing now that knowing how the system evolved over time helps a lot in understanding why it is the way it is, and thus how it functions. I had a bit of a “eureka” moment reading about UUCP.
In physics or any other science, you learn not just the status quo in the field, but also how it developed over the centuries. It’s important to know something about the theory of the aether to know what special relativity was up against, for instance, or the various historical models of the atom, to see how they inform modern chemistry and physics. But these are old sciences with a lot of obsolete theories. Is computer science old enough that they teach networking history? They should!
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GAZA. Hamas libera 4 soldatesse. Scarcerati 200 detenuti palestinesi, festa a Ramallah
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Gli ostaggi sono già in Israele. 70 prigionieri palestinesi sono stati deportati in Egitto e alcuni di loro andranno in esilio in altri Paesi
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Carta e penna salveranno la mente dei nostri ragazzi
@Politica interna, europea e internazionale
Intervista a Cangini nella giornata della scrittura a mano Dalla bulimia all’anoressia, dall’autolesionismo agli attacchi di ansia, di panico fino ai tentativi di suicidio: i disturbi di carattere psicologico dei giovani sono in crescita continua ed esponenziale. Ma tra questi ce ne è uno che non è
io non penso a trump ma agli elettori di trump a cui probabilmente sono rivolte queste dichiarazioni. e rimango dell'idea che non ci sia salvezza se non l'annientamento completo della specie umana. di certo succedesse non si potrebbe sostenere che sia immeritato. chissà se dio intende davvero mantenere la promessa di impedire un secondo diluvio.
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credo che none sista democrazia senza cittadini consapevoli. volendo "esportare" la democrazia credo sia inevitabile dover per forza partire dall'educazione e dalla cultura nei cittadini, magari cercando di far capire a un governo locale che questo garantirebbe una prospettiva e sarebbe un investimento.
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Opposti nemici della libertà
@Politica interna, europea e internazionale
L'articolo Opposti nemici della libertà proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Guerre di Rete - Ulbricht, come si è arrivati alla liberazione del fondatore di Silk Road
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Poi Trump e la sua nuova tech policy. I droni nella guerra in Ucraina. Supply chain security.
#GuerreDiRete è la newsletter curata da @Carola Frediani
guerredirete.substack.com/p/gu…
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Muri Digitali: La Bielorussia Blocca Internet Durante le Elezioni
Dalle 10:00 del 25 gennaio alle 23:59 del 27 gennaio 2025, i fornitori di hosting bielorussi limiteranno l’accesso all’hosting virtuale dall’esterno della Repubblica di Bielorussia. Questa misura è stata introdotta in conformità con l’ordine del Centro analitico operativo del Presidente della Repubblica di Bielorussia.
Si consiglia ai clienti che utilizzano servizi esterni di prepararsi a possibili limitazioni nella disponibilità delle risorse. Se il record DNS non è indirizzato ai server DNS all’interno del Paese, si consiglia vivamente di modificarlo per ridurre al minimo le conseguenze del blocco del traffico esterno e mantenere la disponibilità dei siti.
In precedenza, il 10 gennaio 2025, in Bielorussia erano già state osservate interruzioni nell’accesso a Internet. Gli utenti hanno segnalato problemi di accesso a siti Web, messaggistica istantanea e YouTube. Secondo le informazioni sul sito web di Beltelecom, durante questo periodo sono stati svolti lavori programmati, durante i quali sono state applicate restrizioni all’accesso a Internet.
Queste restrizioni coincidono con le elezioni presidenziali previste per il 26 gennaio 2025. La votazione anticipata è iniziata il 21 gennaio e durerà fino al 25 gennaio. Cinque candidati sono in lizza per la carica di capo di Stato, tra cui il presidente in carica Alexander Lukashenko, che sta cercando un settimo mandato consecutivo.
Le precedenti elezioni del 2020 sono state accompagnate da proteste di massa e accuse di frode. Le autorità hanno rafforzato le misure di sicurezza, tra cui la possibile chiusura di Internet e il dispiegamento di forze armate per mantenere l’ordine.
Le restrizioni all’accesso esterno a Internet durante il periodo elettorale sollevano preoccupazioni tra gli utenti e gli esperti riguardo alla stabilità e alla disponibilità delle informazioni nel Paese.
L'articolo Muri Digitali: La Bielorussia Blocca Internet Durante le Elezioni proviene da il blog della sicurezza informatica.
Immigrati incatenati. Il messaggio è che non si trasferiscono persone ma si scarica merce avariata
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/01/immigra…
La foto pubblicata dalla Casa Bianca con i primi immigrati incolonnati verso
Altbot
in reply to 𝙶𝚑𝟶𝚜𝚝𝚣𝟶𝚡 • • •Ecco una descrizione dell'immagine: Un gatto bianco e arancione a tre colori cammina in equilibrio su una recinzione di metallo arrugginita. Il gatto ha gli occhi verdi e sembra attento. La recinzione è fatta di una rete metallica a maglia fine. Lo sfondo è un muro di cemento grigio.
Fornito da @altbot, generato utilizzando Gemini
Uriel Fanelli
in reply to 𝙶𝚑𝟶𝚜𝚝𝚣𝟶𝚡 • • •𝙶𝚑𝟶𝚜𝚝𝚣𝟶𝚡
in reply to Uriel Fanelli • •🎉
Si è una gatta 😂
Uriel Fanelli
in reply to 𝙶𝚑𝟶𝚜𝚝𝚣𝟶𝚡 • • •𝙶𝚑𝟶𝚜𝚝𝚣𝟶𝚡 likes this.
𝙶𝚑𝟶𝚜𝚝𝚣𝟶𝚡
in reply to Uriel Fanelli • •