Salta al contenuto principale



Eastern sentry, la nuova strategia difensiva della Nato lanciata da Rutte

@Notizie dall'Italia e dal mondo

In risposta alle crescenti violazioni dello spazio aereo, la Nato ha annunciato il lancio dell’iniziativa Eastern sentry, destinata a rafforzare la presenza militare lungo il fianco orientale dell’alleanza. A darne notizia sono stati il Segretario Generale Mark Rutte e il




C'era una volta una pista ciclabile


La mia città (Reggio Emilia) è particolarmente brava nella gestione di viabilità e piste ciclabili.

Fino a qualche anno fa ne avevamo alcune ma poi, dal giorno alla notte, sono state tracciate con la vernice moltissime linee ai lati dalle carreggiate.
Quando i reggiani si sono svegliati non potevano saperlo, ma erano diventati i cittadini della città "con più piste ciclabili d'Italia". Qualsiasi cosa volesse intendere il Comune, noi la leggiamo così: che quantità non significa qualità.

Le piste create in questo modo sono molto pericolose, quasi quanto le altre, quelle che sempre dal giorno alla notte si è deciso di mettere in piedi facendo diventare spazi condivisi i marciapiedi che prima erano soltanto...beh, marciapiedi. Queste sono diventate pericolose non tanto perché da quel momento bici e pedoni convivono, ma per le innumerevoli intersezioni con le vie laterali, ad esempio sulla via Emilia che tanto per chiudere il quadro ha pure tanti alberi tra la pista e la strada, così chi esce dalle vie laterali non ti vede. Ma si sa, la perfezione non è di questo mondo.

Questa lunga e doverosa premessa andava fatta per farvi capire la situazione di partenza.

Ad Aprile vicino a casa mia (che è lungo la via Emilia) iniziano a rifare una pista ciclabile, una di quelle create con la vernice tanto tempo fa, e io mi dico "dai, finalmente non ci troverò più le macchine parcheggiate sopra!

Pura illusione.

Per qualche settimana sono comparsi i cartelli del nuovo cantiere e basta.

Finché non si è visto l'inizio dei lavori, io e altri ciclisti usavamo abusivamente la pista, anche perché non sapevamo dove altro passare (in questo tratto non c'è il marciapiedi con lo spazio condiviso).

A Giugno hanno cominciato a costruire dei muretti che delimitassero la carreggiata delle automobili tenendola separata da quella delle bici. "Benissmo!" Mi son detto.

Ma a luglio le persone sfruttavano le interruzioni nei muretti (ad esempio negli incroci) per intrufolarsi e parcheggiare la macchina sulla pista, come se niente fosse. Ora chi andava in bici stava peggio di prima, perché non poteva scavalcare il muretto per mettersi nella carreggiata e aggirare l'ostacolo.

La settimana scorsa hanno messo i paletti, per evitare questi parcheggi abusivi, e ci siamo detti "Evviva! Non capiterà più!"

Niente paura, l'Amministrazione è tosta ma nei cittadini trova pane per i suoi denti: alcuni paletti sono stati rimossi, altri investiti (spero non apposta) con un'automobile, e ora si può entrare di nuovo nella pista.

Nel frattempo le moto non si fanno problemi e parcheggiano dove gli pare.

Lunedì scorso hanno iniziato i lavori per asfaltare e mi son detto "Finalmente, non ci saranno più buche!".

Ad ora, il km di pista pagato con fondi PNRR non è ancora terminato: mancano i paletti rimossi e l'asfalto non è ancora finito. Inoltre, alcuni muretti sono stati già rovinati da auto/camion che ci hanno sbattuto sopra.

Quando dico che in questo paese non ce la possiamo fare, c'è un motivo.

5 mesi per un km di pista ciclabile, e non se ne vede la fine. Nel frattempo, i ciclisti rischiano la vita non potendola usare, spesso, per lavori o per inciviltà.

#inciviltà #reggioemilia #italia #reggioemiliadavivere #mobilitàciclabile #mobilitàinbicicletta #indietrocomelacodadeimaiali #celaraccontiamo #SENSOCIVICO #degrado #sfacelo #bicicletta







“Il turismo incontrollato? Un suicidio per Roma”. Le parole del comitato Rione Monti

[quote]Nicola Barone, presidente del comitato rione Monti di Roma racconta a Lumsanews le sue preoccupazioni per l’overtourism un fenomeno giudicato dannoso per la Capitale, non certo una risorsa. E sul…
L'articolo “Il turismo incontrollato? Un suicidio per Roma”. Le parole del



Marco Cappato a Torino – Il tempo della vita e la sua fine


Marco Cappato, tesoriere di Associazione Luca Coscioni, interverrà come relatore all’iniziativa Un attivista e un sacerdote: due prospettive a confronto sul fine vita

📍 OGR Torino, Corso Castelfidardo, 22, Torino.
🗓 Sabato 27 settembre 2025
🕛 Ore 12:00

Marco Cappato sarà al centro di un confronto pubblico sul fine vita insieme a Don Carmine Arice, sacerdote.

L’appuntamento fa parte del programma di Chora Will Days, co-prodotto dalle OGR Torino con il supporto di Fondazione CRT.

L'articolo Marco Cappato a Torino – Il tempo della vita e la sua fine proviene da Associazione Luca Coscioni.



A Torino l’evento “A chi appartiene la tua vita? Riflessioni sul fine vita”


“A chi appartiene la tua vita? Riflessioni sul fine vita”


📍 Torino, Festa dell’Unità – Piazza d’Armi
🗓 Lunedì 15 settembre 2025
🕘 Ore 21:00

la Cellula Coscioni di Torino organizza un incontro pubblico per riflettere insieme sul tema del fine vita, sulla libertà di scelta e sulla responsabilità individuale e collettiva di fronte alle decisioni più intime e difficili.

Intervengono:

  • Davide di Mauro, Coordinatore Cellula Coscioni Torino
  • Paola Stringa, Avvocata civilista, Giurista per le Libertà – Associazione Luca Coscioni
  • Esmeralda Moretti, Divulgatrice filosofica
  • Matteo Cresti, Ricercatore di filosofia morale, Consigliere Consulta di Bioetica

Modera: Luca Scagnolari (Gd Grugliasco)

L'articolo A Torino l’evento “A chi appartiene la tua vita? Riflessioni sul fine vita” proviene da Associazione Luca Coscioni.



In provincia di Trento, una serata informativa e raccolta firme a sostegno della proposta “Trentino Liberi Subito”


Serata informativa e raccolta firme a sostegno della proposta “Trentino Liberi Subito”

📍 Ala (TN), Sala Zendri – Via M. Soini n. 51
🗓 Giovedì 18 settembre 2025
🕣 Ore 20:30

Una serata dedicata al diritto di scegliere, alla libertà e alla dignità, con un momento di approfondimento e partecipazione attiva.

Durante l’incontro sarà possibile firmare per la proposta di legge provinciale sul suicidio medicalmente assistito, promossa dal Comitato Trentino Liberi Subito dell’Associazione Luca Coscioni.

📣 Interverrà l’Avv. Fabio Valcanover, da anni impegnato nella difesa dei diritti civili.
📺 Nel corso della serata verrà trasmesso un videomessaggio di Mina Welby, co-presidente dell’Associazione.

📌 È possibile firmare anche in tutti gli uffici comunali del Trentino.
🔗 Maggiori informazioni sul sito: associazionelucacoscioni.it/trentino-liberi-subito

📝 Partecipa, informati, firma. Per una legge di civiltà, Liberi fino alla fine.

L'articolo In provincia di Trento, una serata informativa e raccolta firme a sostegno della proposta “Trentino Liberi Subito” proviene da Associazione Luca Coscioni.



Fabrizio, ligure con una malattia neurodegenerativa, vede negarsi dall’ASL l’accesso al suicidio medicalmente assistito nonostante le pronunce della Corte della Consulta


“Costretto ad andare in Svizzera”, commenta

Pur rientrando chiaramente nelle condizioni previste dalla Corte costituzionale, una ASL ligure a maggio gli aveva rifiutato l’aiuto alla morte volontaria, da lui chiesto a febbraio. Dopo un’opposizione alla decisione della ASL sono state effettuate nuove visite per rivalutare la sua condizione, ma Fabrizio è ancora in attesa di una risposta e non vuole più aspettare perché la sua sofferenza è insopportabile


“Fabrizio” (nome di fantasia a tutela della privacy) cittadino ligure 79enne, affetto da una patologia neurodegenerativa progressiva, ha ricevuto un diniego da parte della ASL all’accesso al suicidio assistito. Secondo il Servizio sanitario della Regione Liguria, Fabrizio non dipende da alcun trattamento di sostegno vitale, uno dei requisiti poter accedere legalmente alla morte volontaria assistita in Italia, sulla base della sentenza 242/2019 della Corte costituzionale.

Aveva chiesto la verifica delle condizioni a febbraio 2025. Dopo le visite della commissione medica, a maggio era arrivato il diniego. A quel punto, assistito dal team legale dell’Associazione Luca Coscioni, coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, Fabrizio ha presentato un’opposizione alla decisione della ASL, chiedendo la rivalutazione del requisito del trattamento di sostegno vitale. Le nuove visite sono state effettuate a luglio, ma Fabrizio aspetta ancora una risposta.

“Fabrizio” però non vuole aspettare altro tempo in condizioni di sofferenza insopportabile e vuole andare in Svizzera per accedere al suicidio assistito. Ha scritto:

“Come dice Pessoa: la vita è un viaggio sperimentale fatto involontariamente. Siccome io non posso più sperimentare nulla, meglio cessare l’esistenza… Per me la vita è solo una sofferenza, bado solo a non soffrire troppo. Non mi piango addosso. Sono determinato ad andare in Svizzera per finire questa vita”.


L’uomo è affetto dalla malattia del motoneurone, una patologia neurodegenerativa progressiva) che lo ha portato a una totale perdita della capacità di parlare e a gravi disturbi motori. Attualmente comunica solo tramite gesti e, a fatica, con un tablet. È totalmente dipendente da assistenza quotidiana continua.

“Il diniego opposto dalla ASL è illegittimo perché non applica la giurisprudenza costituzionale. La Corte, con la sentenza n. 242 del 2019 e con la più recente n. 135 del 2024, ha chiarito che il requisito del trattamento di sostegno vitale comprende anche tutte quelle forme di assistenza senza le quali la persona non potrebbe sopravvivere, incluse quelle garantite quotidianamente da caregiver e familiari.

Negare questa evidenza significa violare i diritti fondamentali di una persona malata che soffre, privandola della possibilità di esercitare ora, mentre è ancora capace di autodeterminarsi, la libertà di scegliere il proprio fine vita. La mancata applicazione corretta delle pronunce della Consulta costringe i malati a ulteriori sofferenze e discriminazioni, obbligandoli ad andare all’estero per veder rispettata la propria scelta e a dilatare il tempo di attesa nella sofferenza, prigionieri di un corpo che non risponde più”, ha dichiarato Filomena Gallo, segretaria nazionale Associazione Luca Coscioni e coordinatrice del collegio legale di “Fabrizio”.


Approfondimento: L’accesso alla morte volontaria assistita in Italia


In assenza di una legge nazionale che regolamenti l’aiuto alla morte volontaria, ovvero l’accesso al suicidio assistito, in Italia questa scelta di fine vita è normata dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato-Antoniani, che ha legalizzato l’accesso alla procedura ma solo a precise condizioni di salute delle persone. La Consulta ha disposto, con una sentenza di incostituzionalità parziale dell’articolo 580 del codice penale, che la persona malata che vuole accedere all’aiuto alla morte volontaria (suicidio assistito) deve essere in possesso di determinati requisiti:

  1. deve essere capace di autodeterminarsi,
  2. essere affetta da patologia irreversibile,
  3. tale patologia deve essere fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che la persona reputa intollerabili,
  4. essere dipendente da trattamenti di sostegno vitale.

Questi requisiti, insieme alle modalità per procedere, devono essere verificati dal Servizio Sanitario Nazionale con le modalità previste dalla legge 219/2017 sulle DAT agli articoli 1 e 2 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento), previo parere del comitato etico territorialmente competente.

L’azienda sanitaria deve inoltre verificare le modalità di esecuzione le quali dovranno essere evidentemente tali da evitare abusi in danno di persone vulnerabili, da garantire la dignità del paziente e da evitare al medesimo sofferenze.

Ai sensi della recente sentenza costituzionale n.135 del 2024 la Consulta ha anche ampliato la portata del requisito del trattamento di sostegno vitale includendo tutte quelle procedure che, indipendentemente dal loro grado di complessità tecnica e di invasività, sono normalmente compiute da familiari o caregivers.

Ha inoltre affermato che il requisito del “trattamento di sostegno vitale” può dirsi soddisfatto anche quando non sia in esecuzione perché, legittimamente, rifiutato dalla persona malata.

L'articolo Fabrizio, ligure con una malattia neurodegenerativa, vede negarsi dall’ASL l’accesso al suicidio medicalmente assistito nonostante le pronunce della Corte della Consulta proviene da Associazione Luca Coscioni.






Quando la difesa europea si gioca tra satelliti, algoritmi e disinformazione

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Frascati diventa per un giorno il cuore pulsante dell’Europa strategica. Nella sede dell’Esa-Esrin, gli Stati Generali su difesa, spazio e cybersicurezza hanno riunito ministri, vertici militari, istituzioni comunitarie e industria. Un confronto che va oltre il tecnicismo. L’Unione si scopre vulnerabile,



Jaguar Land Rover, un cyber attacco ferma la produzione: serve resilienza


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Jaguar Land Rover ha subito un cyber attacco attraverso un fornitore esterno, le indagini sono ancora in corso ma si può ipotizzare. Ecco come proteggersi in azienda dal furto di dati e paralisi operativa
L'articolo Jaguar Land Rover, un cyber attacco ferma la



AUDIO. BRASILE. Condanna Bolsonaro. “La maggior parte della popolazione approva”


@Notizie dall'Italia e dal mondo
L'ex presidente di destra è stato condannato a 27 anni e tre mesi di carcere per aver pianificato un colpo di stato al fine di rimanere al potere dopo aver perso le elezioni del 2022
L'articolo AUDIO. BRASILE. Condanna Bolsonaro. “La maggior parte



Tg del 12 Settembre 2025

Coordinamento: Tommaso Di Caprio Conduzione: Enza Savarese Ticker: Clara Lacorte e Chiara Di Benedetto Collegamento: Giacomo Basile Digiwall: Sofia Landi In redazione: Filippo Saggioro Elisabetta Guglielmi Iris Venuto Leonardo Macciocca…
L'articolo Tg del 12 Settembre 2025 su Lumsanews.

@Universitaly: università & universitari

lumsanews.it/tg-del-12-settemb…