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Dal 16 dicembre 2016 non riesco a non rileggere ogni tanto questo post che fu pubblicato su Facebook nella rubrica "Intanto in Tedeschia":

«No ma non c'è mai pace...
Suona il campanello, vado ad aprire e mi ritrovo davanti un ragazzo con un cellulare in mano "Grusgot, ish brauche di strunzela controliiren"
Io "guardi davvero non sono dell'umore" ma lui insiste "Vo sind di strunzela? In chella?"
Io "Vas sind di strunzella?!"
Lui "Strunzella controliren strunz"
Vabbè dai spostati, suono il campanello dei vicini tedeschi, esce la nipote appena tornata dagli USA, e la incalzo subito "Ehm... libe nacbarin was sind di strunzela auf Inglish?"
Lei "strunzella is pauer of oerz, anderstend?"
Io "VAAAS? dimmi che c'è tua nonna"
Esce la nonna mi guarda "meine broda di strunzela sind in chella" e mi fa cenno di seguirla in cantina insieme al ragazzo e ci ritroviamo davanti ai contatori della luce=Stromzähler».





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[1/4]
Oggi, dopo aver mandato a quel paese udhcpd che crasha per ragioni ignote, sono andatə a fare un giro in montagna.
(Altopiano dei Monti Lessini, Corno d'Aquilio)

Il giro è cominciato sotto il minaccioso auspicio di numerosi cartelli minatori che intimavano il divieto di transito praticamente a chiunque tranne che alle automobili.

Questa voce è stata modificata (1 settimana fa)
in reply to Ju

«Ma che vadano, loro e i loro cartelli»...
in reply to Uilebheist

Eh!

Quella strada lì è una follia: era una strada bianca, poi l'hanno asfaltata ma a pezzi a seconda dei confini precisi del parco naturale dei monti lessini. Dentro il parco la strada è bianca, fuori dal parco la strada è asfaltata.
Dopo di che hanno vietato il transito alle bici.
Dopo, siccome la cosa non era abbastanza chiara, hanno permesso il traffico praticamente a tutto, tranne che alle bici.
In ogni caso spiegano bene che le macchine ci possono passare, mi raccomando, perchè è indispensabile andare in macchina da "due case in mezzo al nulla" a "in mezzo al nulla senza neanche due case".
Adesso tutti arrivano in macchina (ma non in bicicletta!) in cima al monte e sono felici.



Ho scollegato questo account da Bluesky.
Valuterò nei prossimi giorni se chiudere definitivamente quell'inutile zavorra.


Ho un account Bluesky che seguo insieme al Fediverso — e quasi inconsapevolmente alimento — via Friendica.
Poco fa ho provato, dopo non so quanti mesi, ad aprirlo direttamente.

È talmente decaduto da sembrare Facebook!


Probabilmente lo chiuderò.



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Friederike Otto, docente di Scienza del Clima presso l’Imperial College di Londra :

“Se continuiamo a seguire i desideri dell'industria dei combustibili fossili e a ritardare ulteriormente una seria mitigazione, sempre più persone perderanno la vita, a vantaggio economico solo di una piccola, ricca, rumorosa e influente minoranza".

Visto su Euronews: L'ondata di calore in Europa è tre volte più mortale delle precedenti: uno studio stima quasi 500 morti in Italia it.euronews.com/green/2025/07/…

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ciccio2k
@eccosilvia
Non volevo essere sgarbato, ero sarcastico per la frase un po' un tanto al chilo "ero in vacanza al sud e non sono più tornata d'estate". Un po' come quella mia amica che al vedere le foto della Sila disse "che strano la neve al sud". "Il sud", questa entità strana, misteriosa e calorosa. 😅
@andre123
in reply to ciccio2k

@ciccio2000 @eccosilvia la Sicilia è bellissima, e anche io starei comodo al mare al bar al fresco alle 14…. Ma se sono in vacanza per 8 giorni e voglio visitare un po’ i dintorni devo sfruttare il tempo che ho, ahimè ! Rimane che questo caldo è (non secondo me, ma secondo tanti scienziati) anomalo e frutto dell’inquinamento prodotto dall’uomo 🤷🏻‍♂️ bisogna decidere se andare avanti così comodi verso una fine rapida, o scomodarci e cambiare , e se cambiare facendo guerre o in pace.

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Strombolicchio. L’isolotto del faro al tramonto. Poco a est di Stromboli. Vi abitava il guardiano fino alla installazione dei pannelli solari e conseguente automazione del faro.
Luglio 2025
in reply to Andre123 :fedora:

visto l’anno scorso. E mi sono chiesto che coraggio e determinazione doveva avere il guardiano per abitare in un posto dove puoi arrivare solo tramite una ripida scala a picco sul mare scavata nella roccia.
in reply to Fabio Manganiello

@fabio eh si , le scalette son ripidissime e l’approdo con mare mosso doveva esser complesso! Però la vista da lassù…. Se tornerò a Stromboli penso farò il trekking sul vulcano per ammirare il panorama dall’alto !

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Le associazioni LGBTQIA+ non sono le uniche ad avere trovato estremamente offensiva la dichiarazione del cancelliere tedesco Friedrich Merz, secondo cui issare la bandiera arcobaleno sopra il Reichstag in occasione del Christopher Street Day(*) farebbe del parlamento “un circo”. A offendersi, questa volta, sono stati anche i lavoratori circensi.

Il circo Charles Knie, che ha sede in Bassa Sassonia, ha reagito con una performance del funambolo David Ruiz, che ha fissato la bandiera arcobaleno in cima al tendone camminando su un filo sospeso sopra la struttura.

La bandiera rimarrà visibile almeno fino al 26 luglio, data del Christopher Street Day a Berlino.

ilmitte.com/2025/07/circo-tede…

(*) Il Christopher Street Day (CSD) è una celebrazione annuale LGBTQ+ che si tiene in varie città, equivalente al Gay Pride nei paesi di lingua tedesca. Il CSD commemora i moti di Stonewall, che ebbero luogo il 28 giugno 1969 in Christopher Street, nel quartiere Greenwich Village di New York.

Questa voce è stata modificata (1 settimana fa)

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Mentre nelle sue sale è ancora in corso l’insolito dialogo tra Alphonse Mucha e Giovanni Boldini, Palazzo dei Diamanti annuncia la grande mostra del prossimo autunno. Dal prossimo 11 ottobre all’8 febbraio 2026 lo spazio espositivo nel cuore di Ferrara accoglierà uno dei più amati pittori del Novecento nel progetto Chagall, testimone del suo tempo. In arrivo 200 opere tra dipinti, disegni e incisioni, da ammirare in un percorso a cura di Paul Schneiter e Francesca Villanti. Due sale immersive pensate per rendere l’allestimento ancora più coinvolgente e spettacolare affiancheranno i capolavori originali.

arte.it/notizie/ferrara/a-ferr…


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Da Torino a Palermo, da Milano a Genova, Roma e Napoli, il Liberty ha lasciato le sue tracce lungo tutta la penisola, impreziosendo città, piccoli centri e perfino angoli di campagna con palazzi e villini, tra le avvolgenti volute e i decori armoniosi tipici dell’Art Nouveau.
Dall’8 al 14 luglio l’Art Nouveau Week apre le porte dei luoghi del Liberty - spesso inaccessibili al pubblico durante il resto dell’anno - in 70 città italiane, con percorsi tematici, visite guidate, mostre, incontri e conferenze online su temi legati all’architettura, alle arti decorative, alla moda, all’illustrazione e perfino alla cucina. Sono oltre 100 gli itinerari da scoprire nella manifestazione ideata e curata da Andrea Speziali, dal Nord al Sud della penisola, ma anche all’estero, con appuntamenti da Ascona, in Svizzera, a Barcellona, Valencia e Palma di Maiorca in Spagna.
Il programma completo dell’Art Nouveau Week 2025 è consultabile sul sito www.italialiberty.it.

arte.it/notizie/italia/al-via-…


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Dal prossimo 25 settembre all’8 febbraio 2026, al Mudec - Museo delle Culture di Milano, un progetto nato dalla collaborazione con il Kunstmuseum dell’Aia. Novanta opere, tra cui acquerelli, xilografie e litografie, racconteranno l’arte di Maurits Cornelis Escher dalla A alla Z, facendo luce sulle fonti della sua ispirazione e sulla genesi di un linguaggio unico, che ha affascinato generazioni di pubblico e influenzato trasversalmente i creativi del Novecento.
Ideata da Judith Kaldee e curata da Claudio Bartocci, Paolo Branca e Claudio Salsi, M.C. Escher. Tra arte e scienza riporta l’artista olandese a Milano dopo dieci anni di assenza.

arte.it/notizie/italia/tra-art…

#arte #mostra #milano #escher

Questa voce è stata modificata (1 settimana fa)


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My daughter just asked me "Why would they call it 'sweet n low' and use a treble clef instead of bass?"

🤯

Decades. I've ignored this glaring #marketing fail for decades.






Parola d'ordine: COLLABORAZIONE


goto.casasnow.noho.st/@snow/st…


Inutile negarlo, i dissapori fra le varie istanze italiane (pensiamo a noi per ora) ci sono stati, ci sono e probabilmente ci saranno. Sta a noi fare in modo che rimangano solo tali. I nostri veri antagonisti sono tutte quelle piattaforme social commerciali che stanno entrando nel Fediverso.

La loro filosofia è sempre quella E.E.E. (Embrace, extended and estinguish), ossia Abbracciare, estendere ed estinguere.
È una frase con cui il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti descrive il metodo utilizzato internamente da Microsft per descrivere la sua strategia per entrare in categorie di prodotti che coinvolgono standard aperti ampiamente utilizzati, estendendo tali standard con funzionalità proprietarie e sfruttando le differenze per svantaggiare fortemente i propri concorrenti (en.wikipedia.org/wiki/Embrace,…).

Questo vale per tutti i vari social delle big (es. Threads, Bluesky, ecc) che per ora vengono in pace, ma con l’intento di eliminare tutta questa frammentazione che non fa che disturbarli.

Sarebbe bello che collaborassimo tutti, almeno come istanze, ma è molto difficile; possiamo però puntare sulla tolleranza reciproca, è l’unico modo che abbiamo per difenderci.

Pensiamoci … o potrebbe essere troppo tardi.🙏


Majden 🎨🕊👠 reshared this.


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La carne rossa non processata non ha effetti significativi su obesità e malattie correlate, secondo un nuovo studio che ribalta anni di convinzioni. I ricercatori hanno analizzato 19 trial clinici controllati e la loro conclusione è: nessun impatto rilevabile.

#carnerossa #futuroprossimo #alimentazione

futuroprossimo.it/2025/07/carn…

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editorialedomani.it/giustizia/…

Carcere e persone trans, quando la detenzione diventa tortura


«Le case circondariali, tutte le volte che si confrontano con una persona appartenente alla comunità Lgbtqia+, si pongono sempre lo stesso problema: qual è il posto in cui la presenza di questa persona mi causa meno problemi?», dice a Domani Rachele Stroppa, ricercatrice dell’associazione Antigone. Il carcere si struttura secondo una rigida divisione di genere, una divisione che mostra tutte le sue fragilità quando si interfaccia con la natura delle persone che binaria non è mai stata.
«Il criterio di assegnazione in carcere si basa ancora sull’aspetto biologico. Il carcere guarda i genitali dei detenuti per scegliere dove debbano essere collocati. Il problema però sorge con le persone trans che non si sono sottoposte, per scelta o per tempismo, a un intervento chirurgico ai genitali. Succede che una detenuta sia considerata donna sui documenti dello Stato ma uomo dal penitenziario perché i suoi caratteri sessuali primari sono quelli maschili. Se il carcere non ha una sezione dedicata, finisce in cella con gli uomini nonostante la legge italiana dica che non c’è bisogno della rimozione dei genitali maschili per essere considerati una donna» dice la ricercatrice.
Domenica 29 giugno una detenuta trans nel carcere di Ferrara ha denunciato di aver subito uno stupro di gruppo. Nonostante fosse donna, era detenuta nella sezione maschile, aveva già chiesto all’amministrazione di essere trasferita perché lì non si sentiva al sicuro.
«Sono solo sei i penitenziari italiani che hanno una sezione dedicata alle donne trans: Ivrea, Como, Reggio Emilia, Belluno, Rebibbia e Napoli Secondigliano. Nel 2018 è stata fatta una riforma dell’ordinamento penitenziario e nell’articolo 14 comma 7 c’è scritto che una persona detenuta può chiedere per motivi legati al proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere di essere trasferita in sezioni definite dalla legge “protette omogenee”, quelle che noi chiamiamo appunto sezioni per le donne trans. Per farlo, serve la loro firma», dice Stroppa.
Nell’ordinaria vita del carcere, però, le cose vanno diversamente: succede che una detenuta trans venga mandata quasi automaticamente in una sezione protetta se, al momento dell’ingresso, il carcere che la ospita ne ha allestita una. Oppure, succede che venga mandata nella sezione maschile se la casa circondariale è sfornita.
Chiedere un trasferimento in una sezione protetta, però, può significare cambiare carcere e, quindi, ledere il diritto delle persona detenuta a scontare la pena il più possibile vicino al luogo di residenza. Si tratta del cosiddetto principio di territorialità che garantisce ai detenuti la prossimità agli affetti.
«Di fatto le donne trans sono costrette a scegliere l’incolumità a discapito della socialità. La protezione dagli abusi e dalle molestie viene fatta al costo di una detenzione ancora più marginalizzata in una struttura già di per sé isolata dal mondo come il carcere. Significa avere ancora meno opportunità, soffrire la solitudine, rischiare di diventare trasparente agli occhi di un sistema che invisibilizza le persone».
A oggi, le persone appartenenti alla comunità Lgbtqia+ non sono soggette ad alcuna indagine statistica. Non esistono agli occhi dell’amministrazione: gli unici dati disponibili risalgono al 2023 e non sono esaustivi, si riferiscono soltanto alle donne trans e agli uomini omosessuali.
È impossibile stimare l’abuso dei farmaci e degli ormoni o il grado di malessere delle donne trans in carcere: «Chi entra in carcere come me può solo limitarsi a fare delle valutazioni sulla propria esperienza empirica che ci dice che sì, queste persone soffrono tantissimo, ci raccontano di episodi di autolesionismo. Altre ci dicono che prendono psicofarmaci per sopportare la detenzione, prima non ne avevano avuta la necessità», dice Stroppa.
Ad aprile 2024 l’associazione Antigone ha aderito a un progetto finanziato dalla Commissione europea per elaborare uno studio in grado di descrivere le condizioni detentive di questa comunità. Alcune ricerche etnologiche sull’argomento che permettono di fare alcuni ragionamenti, comunque, esistono già: il ricercatore trans Carmine Ferrara ha svolto un’indagine nella sezione per le donne trans del carcere di Poggioreale a Napoli (ora chiusa e riaperta a Secondigliano).
La ricerca ha promosso il dialogo e la condivisione delle esperienze cercando di far emergere come una istituzione totale genderizzata quale il carcere è si riflettesse nella vita delle donne trans. Per agevolare la riflessione, è stato proposto di disegnare i luoghi che abitano: il proprio corpo, la loro casa, il carcere.
Tratto da: C. Ferrara, C. Sorrentino - Il carcere e il mio corpo:due prigioni - Etnografia della detenzione trans
«Significativo e illuminante è il disegno di Brenda (nome di fantasia) che disegna la propria casa come una fortezza con il cancello e le torri come a raccontare il bisogno di difendersi dall’ambiente esterno. Il carcere, invece, lo raffigura con una metafora: un barattolo di vetro che ne contiene un altro al cui interno c’è una farfalla che non può volare a causa del poco spazio. Accanto la scritta “Il carcere e il mio corpo due prigioni!”, come se la condizione carceraria fosse l’amplificazione di una condizione detentiva interiore», dice Ferrara a Domani.



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Che poi l'inno a san Giovanni è quello che è stato utilizzato per dare il nome occidentale alle note musicali, usando le iniziali dei versi, che partono su note progressivamente più acute.
È storia vecchia, ma repetita iuvant, no?

youtube.com/watch?v=9fMppPLocm…

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Matteo Zenatti
@floreana al volo lungo le scale! Scusa, qualche nota non è a posto, ma ho cercato di legare 😀
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pleroma - Collegamento all'originale
Matteo Zenatti
@floreana ma sì, unisco le parole pensando a quel che dico, e questa cosa passa. Chiedila sempre

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Alcuni fra i più importanti cantautori italiani, e la sorella Donatella. Sono le persone e gli affetti principali nella storia del chitarrista milanese, che avevo incontrato per il mio libro “Gente con la chitarra” e con cui ho riparlato di recente…

"…anni dopo io ho fatto una serata in ricordo del festival di Re Nudo di Zerbo insieme a Eugenio, ci siamo incontrati lì e …"



Ragazza

nel silenzio la tristezza che hai.


Mi parli

la voce dolce come non mai.


Ricordi

quei tuoi ripensamenti


Vorresti sentirti più sicura di te.

Eppure

ti guardi intorno
e adesso lo sai


che la vita è dura

tu sfidarla dovrai.


Credevi che ogni sogno fosse gratis

invece il mondo è ben diverso da un film!


Lo sai

e ogni tanto guardi il cielo
sereno
— che grande sensazione ti dà —



Il mondo, certe volte, a te fa così
Ti chiede se mai un giorno ce la farai

a rendere queste nostre vite così:
stupende, come le montagne laggiù.




A Orson


Foreste inesplorate.

Radure dimenticate.

Occhi che mi guardano,
Cuccioli divertiti.

Fra i rami, i raggi del sole
Disegnano figure che non comprendo
E adesso capisco che mi sono perso
Qui, dove vivi.

Cuccioli che giocano
S'inseguono senza un perché.
È tutto così strano,
Così diverso dalla mia città.

Sui marciapiedi, nelle strade
Dove tu sei passato
Aghi di pino, foglie morte
Mi hanno detto che l'intero tuo mondo
Era qui.

E adesso corri, giochi anche tu.
Gridi forte: «Viva la libertà!!!».
Sorridi a una nuvola sola nel cielo.

E giochi.

E corri.

Lontano dalla mia città.


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Aspetto questa cosa da quasi dieci anni. @quattro_bit kickstarter.com/projects/beyon…
Can't wait! [edit: anzi, a rileggermi, CAN wait. Dieci anni.]
Questa voce è stata modificata (5 mesi fa)

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Ricciotto
in bocca al lupo! Supporterò il progetto molto volentieri! Fra l'altro, potrebbe diventare un testo di riferimento nel mio corso! 💪💪💪
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Andrea "Bisboch" Babich
@Ricciotto
Curiosissimo di cosa si intende per "Japan".

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Here’s a list of ActivityPub services that are not Twitter-like, along with a description of what each service does:

There’s a lot more stuff, so let me know what I may have missed.

Questa voce è stata modificata (6 mesi fa)
in reply to Chris Trottier

Here is a long list but without description pleroma.fediverse.observer/all…

A field to discover

You forgot about Pleroma

in reply to WoCeTake

@WoCeTake I consider Pleroma to be a Twitter-like service. So no, I didn’t forget it.