La Gallery di Settembre
Ecco un po’ di foto dalle nostre Cellule Coscioni in giro per l’Italia, dagli eventi precongressuali a PMA per tutte fino alla mobilitazione per la campagna “Aborto senza ricovero. Clicca sull’icona della macchina fotografica per scorrere le foto!
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In occasione del XXII Congresso Coscioni: “I diritti spiegati ai bambini – Laboratori sui temi della disabilità e dell’inclusione”
I diritti spiegati ai bambini
Laboratori sui temi della disabilità e dell’inclusione
Palazzo del Popolo, Piazza del Popolo 1 – Orvieto (TR)
Per il secondo anno, nel corso del Congresso, l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica è lieta di organizzare i laboratori “I diritti spiegati ai bambini”, sui temi della disabilità e dell’inclusione. I laboratori si svolgeranno sabato 4 ottobre 2025, dalle 15.00 alle 18.00, e domenica 5 ottobre, dalle 10.00 alle 12.00.
Un viaggio per scoprire la ricchezza della diversità
I laboratori sono pensati per bambini dai 4 ai 10 anni e guidano i più piccoli alla scoperta dei diritti, dell’unicità di ciascuno e del valore dell’inclusione. Attraverso giochi, racconti e attività creative, i bambini saranno accompagnati a riflettere in modo semplice e coinvolgente sul rispetto, sulla collaborazione e sulla bellezza della diversità.
Obiettivi pedagogici
- Sviluppare empatia e sensibilità verso le difficoltà degli altri.
- Riconoscere e valorizzare le proprie unicità e quelle altrui.
- Imparare collaborazione, rispetto reciproco e sostegno.
- Trasformare le barriere in occasioni di crescita e inclusione condivisa.
Preannuncia la partecipazione dei tuoi figli! Invia una mail a laboratoribambini@associazionelucacoscioni.it indicando quanti bambini sono, l’età e le sessioni cui prenderanno parte.
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Testamento biologico e diritti nel fine vita – Incontro informativo in provincia di Pavia
Testamento biologico e diritti nel fine vita – Incontro informativo a Travacò Siccomario
Venerdì 17 ottobre 2025
Ore 21:00
Biblioteca Comunale “C. Protti”, Via Po 18 – Sala Ermanno Bonazzi, Travacò Siccomario (PV)
Un incontro pubblico aperto alla cittadinanza per approfondire il tema del testamento biologico (DAT – Disposizioni Anticipate di Trattamento) e, più in generale, i diritti nel fine vita.
Durante l’evento si parlerà:
- della legge 219/2017 su consenso informato e DAT,
- delle modalità per redigere e depositare le disposizioni,
- dello stato della normativa nazionale dopo la sentenza Cappato-Antoniani,
- delle nuove leggi regionali approvate in Toscana e Sardegna,
- del servizio gratuito di orientamento legale e medico-sanitario attivo con il nostro Numero Bianco.
Interverranno:
- Cristiana Zerosi e Alice Spaccini, membri della Giunta dell’Associazione Luca Coscioni.
Sarà inoltre l’occasione per presentare ufficialmente alla cittadinanza la nascita della Cellula Coscioni di Pavia, attiva sul territorio per promuovere libertà civili, autodeterminazione e accesso ai diritti.
Prenotazione consigliata: biblioteca@comune.travacosiccomario.pv.it
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Da gennaio interrotta erogazione dei fondi per i disabili gravissimi. Il Presidente Rocca intervenga
L’Associazione Luca Coscioni denuncia l’ennesimo ritardo della Regione Lazio nella trasmissione dei fondi destinati alle persone con disabilità gravissima. Nella provincia di Viterbo, e in particolare nel distretto di Vetralla, alcune famiglie segnalano di aver ricevuto solo la mensilità di gennaio dell’Assegno di Cura, mentre da febbraio a oggi non è stato erogato alcun contributo. Questa interruzione sta creando gravi difficoltà economiche alle famiglie e alle persone con disabilità, costrette a sostenere da sole i costi dell’assistenza.
Dichiara Sabrina Di Giulio, consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni e malata di SLA: “La Regione Lazio non paga il fondo della disabilità gravissima al nostro distretto di Vetralla dal mese di gennaio. Malgrado i nostri solleciti, e quelli del distretto, ad oggi non ci sono notizie sui fondi. Mi rivolgo direttamente al Presidente della Regione Francesco Rocca perché intervenga e sblocchi questa situazione. È una condizione insostenibile per chi, come me, dipende da questo contributo per garantire l’assistenza quotidiana. Questi fondi sono essenziali per chi convive con una malattia come la mia, e permettono di ricevere cure adeguate e di vivere con dignità”.
Nonostante i numerosi solleciti inviati dagli enti locali, la Regione Lazio non ha ancora sbloccato i fondi, lasciando molti nuclei familiari in una condizione di incertezza insostenibile.
Dichiara Rocco Berardo, Coordinatore delle iniziative per i diritti delle persone con disabilità dell’Associazione Luca Coscioni: “È davvero inaudito che le persone con disabilità e malattie così invalidanti vengano penalizzate e dimenticate in questo modo. Chiediamo alla Regione Lazio di provvedere immediatamente allo sblocco delle risorse dovute e di garantire tempi certi e regolari nell’erogazione dei contributi, indispensabili per assicurare dignità e assistenza a persone che necessitano di cure continuative”.
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Eppure, è ciò che accade in gran parte delle Regioni italiane. È ora di dire basta! Per aderire alla campagna “Aborto Senza Ricovero" clicca qui: sostienici.associazionelucacos…
Aborto senza ricovero anche nella nostra Regione - Associazione Luca Coscioni
Unisciti a noi firmando questo appello per garantire a tutte le donne l’accesso all’aborto farmacologico secondo le normative nazionali. La tua firma può fare la differenza per i diritti riproduttivi nella nostra Regione.Associazione Luca Coscioni
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La Cellula Cagliari – “Il testamento biologico quale atto d’amore”
Enzo Bonesu e Monica Murgia a Cagliari – “Il testamento biologico quale atto d’amore”
Mercoledì 8 ottobre 2025
Ore 19:00
Hotel Villa Fanny, Viale Merello 83 – Cagliari
In occasione dell’incontro “Il testamento come ponte tra generazioni”, Enzo Bonesu e Monica Murgia, della Cellula Coscioni Cagliari, interverranno per l’Associazione Luca Coscioni con un intervento intitolato “Il testamento biologico quale atto d’amore”, dedicato a riflettere sul significato civile, personale e affettivo delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT).
L’iniziativa è promossa con il contributo di Fideuram ed è pensata come un’occasione di dialogo a più voci sul valore del testamento in tutte le sue forme: come eredità, come espressione di volontà e come strumento di autodeterminazione.
Intervengono anche:
- Giuseppe Werther Romagno, Notaio
- Francesca Frau e Gianbattista Cossu, Consulenti Patrimoniali Fideuram
A seguire, aperitivo e dibattito.
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A Firenze un incontro con Claudia Moretti e Piero Cipriano per l’Associazione Luca Coscioni a Firenze – “La salute mentale è politica”
Claudia Moretti per l’Associazione Luca Coscioni a Firenze – “La salute mentale è politica”
Firenze – Casa del Popolo di San Niccolò
Giovedì 10 ottobre 2025
Ore 18:00 – Presentazione del libro
Ore 20:00 – Aperitivo
In occasione della Giornata mondiale della salute mentale, la Cellula Coscioni di Firenze parteciperà all’incontro di presentazione del libro “La salute mentale è politica” di Piero Cipriano, psichiatra, psicoterapeuta e autore.
Con l’autore, interverranno:
- Rocco Canosa, psichiatra ed ex presidente di Psichiatria Democratica
- Claudia Moretti, avvocata e membro del Consiglio Generale dell’Associazione Luca Coscioni, che modererà l’incontro
L’evento è organizzato in collaborazione con Cirkoloco, Libreria Malaparte, Casa del Popolo di San Niccolò, e Bottega del Tempo.
Un’occasione per riflettere su diritti, approcci terapeutici e dimensione politica della salute mentale, a partire da esperienze professionali e visioni critiche sul sistema attuale.
Via San Niccolò 33r, Firenze
Info: 3716408048
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A Milano l’evento “Psichedelici e diritti alla cura: tra evidenze scientifiche ed orizzonti”
Evento nel 𝐩𝐚𝐥𝐢𝐧𝐬𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨 𝟒𝐌𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥 𝐇𝐞𝐚𝐥𝐭𝐡, promosso da 𝐀𝐥𝐭𝐫𝐚𝐏𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐋𝐨𝐦𝐛𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚 in collaborazione con la Cellula milanese dell’𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐋𝐮𝐜𝐚 𝐂𝐨𝐬𝐜𝐢𝐨𝐧𝐢,
Quando: 𝟔 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 2025 h.17:20
Dove: presso la Casa dei Diritti, via Edmondo De Amicis 10, Milano
Interverranno:
Luca Granata – Psicologo, Coordinatore di altra psicologia Lombardia
Mauro Toffetti – Psicologo, Associazione Luca Coscioni, Cellula di Milano
Cristiana Zerosi – Membro di giunta Associazione Luca Coscioni
Riccardo Bettiga – Psicologo psicoterapeuta ex presidente dell’Ordine degli psicologi della Lombardia
Si parlerà di ricerca, clinica e libertà: gli psichedelici possono rappresentare una frontiera terapeutica emergente, che richiede però rigore, trasparenza e rispetto etico. È importante che questo tema trovi spazio concreto nei dibattiti istituzionali e nelle programmazioni ministeriali e regionali.
Questa è un’occasione per riaffermare il diritto alla cura senza pregiudizi. Si tratta di un dialogo necessario tra professionisti, cittadini e istituzioni, poiché il diritto alla cura riguarda l’intera collettività.
Per iscriversi: bit.ly/6ottobrepsichedelici
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Dal 26 a 28 settembre, la campagna “Aborto senza ricovero” sarà in 30 piazze
Qui l’appello per la raccolta firme online e le piazze al centro dell’iniziativa
Solo 2 regioni (Lazio ed Emilia-Romagna) applicano le linee di indirizzo ministeriali sull’aborto farmacologico del 2020, rendendo possibile prendere il secondo farmaco a casa
Partita lo scorso maggio, la campagna la campagna Aborto senza ricovero dell’Associazione Luca Coscioni arriva in 30 città con l’obiettivo di deospedalizzare l’aborto farmacologico, portandolo in consultorio o poliambulatorio, garantendo alle donne la possibilità di prendere il secondo farmaco, il misoprostolo, a casa. La deospedalizzazione garantisce il diritto di scelta delle donne e permette di limitare i costi, evitando lo spreco di risorse preziose.
Sebbene in Italia sia possibile dal 2020, grazie all’aggiornamento delle linee di indirizzo ministeriali, questa possibilità è davvero garantita solo in due Regioni, il Lazio e l’Emilia-Romagna. L’ostilità verso l’aborto farmacologico e verso la sua deospedalizzazione, che semplifica la procedura e ne riduce i costi, è puramente ideologica e viola un principio fondamentale delle politiche di salute pubblica, quello dell’appropriatezza delle prestazioni: a parità di efficacia e sicurezza, se la persona assistita lo permette o lo richiede, deve essere ammesso e privilegiato il setting assistenziale meno costoso.
L’aborto farmacologico è sicuro ed efficace. Il ricovero non ne aumenta la sicurezza, ma ne moltiplica i costi Se nel Lazio il rimborso della procedura ambulatoriale è di circa 75 euro, cioè il costo dei farmaci, il rimborso previsto dalla Regione Veneto per l’aborto farmacologico in ospedale è di 205 euro ad accesso, ossia da 410 a 6015 euro.
Alla campagna hanno aderito la Casa Internazionale delle Donne, Una Nessuna Centomila, Crisi Come Opportunità, Cgil Area stato sociale e diritti, Coordinamento Nazionale Pari Opportunità UIL, UAAR, AIED, Associazione italiana per l’educazione demografica, Medici nel Mondo e Medici senza Frontiere (l’elenco completo è QUI).
Venerdì 26, sabato 27 e domenica 28 settembre saremo in molte piazze italiane per una mobilitazione nazionale (qui tutte le informazioni e i tavoli).
La mobilitazione nazionale chiede garantire per tutte le donne, in tutte le Regioni, l’aborto farmacologico in consultorio o in poliambulatorio, con la possibilità di prendere il secondo farmaco a domicilio. L’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza non può dipendere dal luogo di residenza.
“Sprecare risorse è inaccettabile, soprattutto in un contesto come quello sanitario. Così come è inaccettabile negare alle donne il diritto di scegliere la procedura farmacologica e l’autosomministrazione del secondo farmaco a casa”, hanno detto Filomena Gallo, avvocata e segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, e Chiara Lalli, bioeticista e consigliera generale. “Come sempre, la condizione necessaria dell’esercizio di un diritto e di una scelta è l’informazione. La nostra campagna ‘Aborto senza ricovero’ vuole anche contribuire alla corretta informazione sull’applicazione della 194 e sulla salute riproduttiva”.
“L’appropriatezza delle prestazioni sanitarie è un principio fondamentale della sanità pubblica. Un ricovero non necessario comporta un inaccettabile spreco di risorse pubbliche ed è potenzialmente pericoloso per la salute”, hanno dichiarato Mirella Parachini e Anna Pompili, ginecologhe, vicesegretaria, la prima, e consigliera generale, la seconda, dell’Associazione Luca Coscioni. “Gli ostacoli alla deospedalizzazione sono esclusivamente ideologici”.
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La ASL effettui visita a Badu ‘e Carros o scatta diffida
Nei mesi di agosto e settembre l’Associazione Luca Coscioni ha ricevuto alcune segnalazioni dal carcere di Badu ‘e Carros che chiamavano in causa la qualità dell’offerta socio-sanitaria nell’istituto, tra cui la sua stessa agibilità. Nelle denunce pubbliche che ne erano seguite l’Associazione aveva invitato a segnalare al portale di whistleblowing FreedomLeaks.org eventuali ulteriori manchevolezze.
In questi giorni al sito sono arrivate nuove segnalazioni di negligenza amministrativa. Infatti, nonostante ripetute richieste, per mesi sarebbero state negate le dovute cure odontoiatriche alle persone ristrette provocando un forte deterioramento delle condizioni di salute degli interessati. Quando le prestazioni mediche sono state fornite, dopo gli appelli degli avvocati e del garante dei detenuti, queste non sarebbero state adeguate al trattamento delle patologie per cui erano necessarie.
A seguito di un periodo di 20 giorni in isolamento, la direzione dell’istituto avrebbe infine sospeso l’accesso ai contatti telefonici con i famigliari di un detenuto, nonostante il termine del regime di sorveglianza particolare. Ai problemi sanitari e di contatto con la famiglia, si aggiungerebbe la mancata prosecuzione del percorso di studi di almeno una persona ristretta.
Quanto appena descritto avviene in un contesto generale delle carceri italiane che si caratterizza per una ingiustificata carenza di idonee strutture sanitarie e di condizioni igieniche fortemente degradanti, criticità già denunciate pubblicamente dall’Associazione Luca Coscioni e per le quali ad oggi non risultano ancora attuati risolutivi interventi di manutenzione e sanificazione.
Per questi motivi l’Associazione Luca Coscioni invita ancora una volta le competenti autorità sanitarie a predisporre visite di controllo e ad attivarsi affinché l’offerta terapeutica garantisca il pieno diritto alla salute dei detenuti. In mancanza di ciò annuncia sin d’ora una diffida rivolta all’amministrazione penitenziaria della struttura di Badu ‘e Carros ad ottemperare a quanto previsto dall’ordinamento sanitario.
L’Associazione ricorda che al portale report.freedomleaks.org è possibile segnalare le problematiche riscontrate negli istituti penitenziari in modo sicuro e anonimo.
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“Fabrizio” costretto dallo Stato italiano a subire la tortura di 10 ore di viaggio in Svizzera, nonostante avesse diritto a essere aiutato a casa sua
Il racconto di Cinzia Fornero e Roberta Pelletta, che l’hanno accompagnato in auto: “Una tortura”. Sono 50 le persone coinvolte nella disobbedienza civile attraverso l’associazione di Marco Cappato
Almeno 6 le richieste di accesso al “suicidio assistito” in Liguria
La conferenza stampa dell’Associazione Luca Coscioni, tenutasi oggi a Genova, ha fatto il punto sui casi di disobbedienza civile seguiti da Soccorso Civile, l’associazione fondata da Marco Cappato per offrire supporto a chi intende esercitare il diritto alla morte volontaria assistita. L’incontro segue la morte di Fabrizio, 79enne ligure, accompagnato in Svizzera da due volontarie di Soccorso Civile, costretto dall’inerzia della politica a rivolgersi all’estero per porre fine a sofferenze insopportabili dovute a una malattia neurodegenerativa irreversibile.
“Dieci ore e mezza di viaggio sono state una tortura imposta a Fabrizio. È stato un viaggio lunghissimo e faticoso. Era convinto di questa scelta, non vedo perché debba essere impedito. Serve una legge civile. Fabrizio ha potuto permettersi questo viaggio in Svizzera per liberare sé stesso dal suo corpo che chiaramente era diventato una prigione. Ci sono tante persone che questi soldi non li hanno e questo è uno dei motivi anche per cui io faccio questi accompagnamenti,” ha raccontato Cinzia Fornero, volontaria di Soccorso Civile che ha accompagnato Fabrizio in Svizzera.
↓ LA VIDEO TESTIMONIANZA DI CINZIA FORNERO↓
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. Con lei c’era anche un’altra volontaria, Roberta Pelletta: “È inammissibile che una persona in quelle condizioni debba essere costretta a fare 500 km per ottenere un suo diritto. Per tutto il viaggio ho provato rabbia e vergogna. ‘Sto andando verso la mia liberazione’, ha detto “Fabrizio” all’inizio del viaggio”.
↓ LA VIDEO TESTIMONIANZA DI ROBERTA PELLETTA↓
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Dalla sentenza della Corte costituzionale del 2019, il numero di persone che chiedono supporto per accedere alla morte volontaria assistita è in aumento, così come quello dei volontari disponibili ad accompagnarle, assumendosi rischi penali fino a 12 anni di carcere. Ad oggi Soccorso Civile conta 50 tra iscritti e contribuenti, che offrono assistenza logistica e, in alcuni casi, economica.
“Fabrizio” avrebbe avuto diritto di morire a casa sua – ha dichiarato Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, Presidente e Responsabile legale dell’associazione Soccorso Civile – Continueremo con le azioni di disobbedienza civile collettiva per chiedere il rispetto della legge. Finora sono già 50 le persone coinvolte, che si assumono la responsabilità di fornire l’aiuto che lo Stato italiano nega. Faccio un appello a tutte le persone di buona volontà: unitevi a noi.
↓ LA VIDEO TESTIMONIANZA DI MARCO CAPPATO↓
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Quante persone hanno chiesto l’accesso al suicidio medicalmente assistito in Liguria? I dati del nostro accesso agli atti
In Liguria sei persone hanno presentato richiesta di accesso al suicidio medicalmente assistito. Tuttavia, i dati risalenti al 31 marzo 2025 emersi dall’accesso agli atti effettuato dall’Associazione Luca Coscioni risultano frammentari, poco trasparenti e fortemente influenzati dalle valutazioni delle singole ASL. La situazione è così articolata:
- ASL 1 Imperiese (Provincia di Imperia): 1 richiesta,
- ASL 2 Savonese (Provincia di Savona): 1 richiesta
- ASL 3 Genovese (Area metropolitana di Genova): 3 richieste
- ASL 4 Chiavarese (Tigullio): nessuna richiesta
- ASL 5 Spezzino (Provincia della Spezia): 1 richiesta
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“Fabrizio” è morto in Svizzera
Dopo il diniego della azienda sanitaria, l’uomo, affetto da una patologia neurodegenerativa, è stato accompagnato da Roberta Pelletta e Cinzia Fornero, volontarie di Soccorso Civile, l’associazione per le disobbedienze civili sul fine vita di cui è responsabile legale Marco Cappato
“Non mi piango addosso. Sono determinato a andare in Svizzera” aveva dichiarato “Fabrizio”. Il 25 settembre, alle 10:30, al Grand Hotel Savoia in via Arsenale di Terra 5 a Genova, le volontarie che hanno accompagnato “Fabrizio” incontreranno la stampa insieme a Marco Cappato
“Fabrizio” (nome di fantasia a tutela della privacy), 79 enne ligure, affetto da patologia neurodegenerativa, è morto lunedì 22 settembre in Svizzera, dove ha avuto accesso al suicidio medicalmente assistito.
È stato accompagnato da Roberta Pelletta e Cinzia Fornero, iscritte a Soccorso Civile, l’associazione che fornisce assistenza alle persone in determinate condizioni, che hanno deciso di porre fine alle proprie sofferenze all’estero, e di cui è presidente e rappresentante legale Marco Cappato.
L’uomo era affetto da una malattia neurodegenerativa progressiva irreversibile, che lo ha portato a una totale perdita della capacità di parlare e a gravi disturbi motori. Comunicava solo tramite gesti e, a fatica, con un tablet.Era totalmente dipendente da assistenza quotidiana continua e oltre alla sua malattia, a causa di tromboembolia polmonare era in terapia, e con anche insufficienza respiratoria per la quale dipendeva dall’ossigeno terapia durante il sonno.
Nonostante tutto questo, secondo il Servizio sanitario della Regione Liguria, “Fabrizio” non dipendeva da alcun trattamento di sostegno vitale, uno dei requisiti poter accedere legalmente alla morte volontaria assistita in Italia, sulla base della sentenza “Cappato-Antoniani” 242/2019 della Corte costituzionale.
Aveva chiesto la verifica delle condizioni a febbraio 2025. Dopo le visite della commissione medica, a maggio, era arrivato il diniego. A quel punto, assistito dal gruppo legale dell’Associazione Luca Coscioni, coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, “Fabrizio” aveva presentato un’opposizione alla decisione della ASL, chiedendo la rivalutazione del requisito del trattamento di sostegno vitale alla luce della giurisprudenza costituzionale che chiarisce cosa deve intendersi per sostegno vitale. Le nuove visite erano state effettuate a luglio, ma a “Fabrizio” non era mai arrivata una risposta e, non volendo aspettare altro tempo in condizioni di sofferenza per lui intollerabile, aveva deciso di andare in Svizzera per accedere al suicidio assistito.
“Fabrizio” aveva dichiarato: “Come dice Pessoa: ‘la vita è un viaggio sperimentale fatto involontariamente’. Siccome io non posso più sperimentare nulla, meglio cessare l’esistenza… Per me la vita è solo una sofferenza, bado solo a non soffrire troppo. Non mi piango addosso. Sono determinato ad andare in Svizzera per finire questa vita”.
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Corte d’appello di Milano: le rette di ricovero per patologie degenerative sono integralmente a carico del SSN
Con sentenza n. 1644 del 9 giugno 2025, la Corte d’Appello di Milano ha riformato la decisione del Tribunale che aveva posto a carico del familiare parte delle rette di ricovero in una struttura sociosanitaria. La Corte ha accolto l’appello del figlio di una paziente affetta da demenza, dichiarando la nullità dell’impegno di pagamento sottoscritto all’ingresso in RSA, in quanto contrario a norme imperative (art. 1418 c.c.).
Il quadro normativo
La disciplina di riferimento è quella dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), definiti dal D.P.C.M. 14 febbraio 2001 e dal successivo D.P.C.M. 29 novembre 2001.
- L’art. 3, co. 1 del D.P.C.M. 2001, attuativo del D.lgs 502/92 in materia di prestazioni sociosanitarie prevede la copertura del SSN delle socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria; queste ultime sono quelle prestazioni, come i ricoveri per gli anziani non autosufficienti o con disabilità gravi e gravissime, che necessitano di assistenza siano inscindibilmente connessa a alla cura.
- In altre parole, laddove il ricovero è finalizzato al Piano terapeutico individualizzato e dai bisogno anche sanitari non erogabili dalla famiglia in setting domiciliari, è ritenuta assorbente la natura sanitaria, con conseguente gratuità per l’assistito.
La giurisprudenza di legittimità
La Corte di Cassazione ha ormai tracciato un orientamento chiaro:
- Cass. civ., Sez. III, 24 gennaio 2023, n. 2038: le prestazioni socio-assistenziali connesse inscindibilmente a quelle sanitarie comportano la gratuità integrale;
- Cass. civ., Sez. III, 11 dicembre 2023, n. 34590: l’attività svolta a favore di malati di Alzheimer in istituto di cura è qualificabile come attività sanitaria, di competenza del SSN;
- Cass. civ., Sez. III, 22 febbraio 2024, n. 4752: è sufficiente la presenza di poche (e dunque non prevalenti) prestazioni sanitarie collegate per rendere gratuito l’intero trattamento;
- Cass. civ., Sez. III, ord. 1 febbraio 2024, n. 2216: la componente sanitaria rende nulle le clausole di compartecipazione economica a carico dei pazienti o dei familiari.
La Corte d’Appello di Milano si è allineata a questo filone, riconoscendo che le condizioni cliniche della degente (grave decadimento cognitivo, pluripatologie, necessità di trattamenti continuativi) imponevano un trattamento terapeutico personalizzato, dunque rientrante a pieno titolo nelle prestazioni sanitarie ad elevata integrazione sanitaria.
Profili costituzionali
Il principio trova fondamento negli artt. 2, 3 e 32 Cost.:
- la dignità e l’eguaglianza sostanziale delle persone non autosufficienti impongono che le cure siano garantite indipendentemente dalle condizioni economiche;
- il diritto alla salute ha natura di diritto fondamentale e non può essere condizionato dalla capacità di spesa familiare;
- l’obbligo di garantire i LEA grava sullo Stato e sulle Regioni, senza possibilità di traslazione sui privati.
Questa decisione contribuisce a consolidare un indirizzo giurisprudenziale che non può più essere considerato isolato ma che dal 2012 è ormai granitico.
- gli impegni di pagamento sottoscritti dai parenti sono nulli;
- gli enti gestori devono rivolgersi esclusivamente alle Regioni per la copertura delle rette;
- ogni richiesta economica diretta alle famiglie in presenza di patologie degenerative è contraria al diritto vigente e può essere annullata in giudizio.
La pronuncia della Corte d’Appello di Milano si inserisce in un quadro più ampio: quello della non autosufficienza come questione sociale e politica di prima grandezza.
Le famiglie continuano a sostenere costi insostenibili per garantire assistenza a persone affette da Alzheimer, demenze e patologie cronico-degenerative, nonostante una giurisprudenza ormai univoca. La sentenza ricorda che esiste un diritto esigibile, ma la sua attuazione resta disomogenea sul territorio.
È urgente che il legislatore intervenga:
- garantendo la piena applicazione dei LEA e elaborando una risposta a livello di programmazione,
- integrando i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS) con un fondo strutturale per la non autosufficienza,
- assicurando la presa in carico personalizzata e partecipata prevista dalla L. 328/2000 e recentemente rilanciata dal D.Lgs. 62/2024 sulla riforma dell’anzianità.
Solo così sarà possibile passare dalla tutela giudiziaria del singolo caso a una garanzia effettiva e generalizzata dei diritti, evitando che la risposta allo stato di bisogno passi sempre e soltanto dai tribunali.
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La Cellula Coscioni di Bologna al Disability Pride Bologna 2025
Bologna – Disability Pride
Domenica 28 settembre 2025
Dalle ore 15:00
Piazza VIII Agosto (raduno) > Piazza San Francesco (arrivo e attività)
La Cellula Coscioni di Bologna parteciperà al Disability Pride Bologna 2025, una giornata di mobilitazione, testimonianze e cultura sui diritti delle persone con disabilità, organizzata per rivendicare piena inclusione, autodeterminazione e accessibilità.
La manifestazione inizierà alle ore 15:00 con il raduno in Piazza VIII Agosto. A seguire:
- Circle Singing a cura di Giulia Matteucci (15:15 e 17:10)
- Partenza del corteo alle ore 15:30, con testimonianze lungo il percorso e arrivo in Piazza San Francesco
- Attività e interventi pubblici dalle 17:30, con focus su vita indipendente (Daniele Renda), accessibilità urbana (Presidente Consulta Disabilità), disabilità e migrazione (Irid Domnori, Sarah e Arslan Riaz)
- Performance a cura del Magnifico Teatrino Errante
- Concerto finale alle ore 19:00 a cura di Lecicia Sorri
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con numerose associazioni del territorio e patrocinata da enti locali.
Una giornata per rendere visibile ciò che troppo spesso resta ai margini, e per ricordare che i diritti – per essere tali – devono essere garantiti a tutte e tutti, senza condizioni.
Per aggiornamenti: @disabilitypride.bologna
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Dopo il diniego al suicidio assistito ricevuto, “Fabrizio” ha fissato l’appuntamento in Svizzera
“Fabrizio” sarà accompagnato da due persone volontarie dell’Associazione Soccorso Civile, in un’azione di disobbedienza civile
79 anni, affetto da una patologia neurodegenerativa, ha ricevuto un diniego all’accesso del suicidio medicalmente assistito da parte della sua ASL in Liguria
Dopo il diniego della ASL ligure al “suicidio assistito”, nonostante rientri nelle condizioni stabilite dalla Corte costituzionale, “Fabrizio” (nome di fantasia a tutela della privacy), ha fissato un appuntamento in Svizzera per accedere all’aiuto alla morte volontaria.
A supportarlo, con un gesto di disobbedienza civile volto a denunciare la mancata applicazione delle sentenze costituzionali sul fine vita da parte di Regione Liguria, saranno due persone volontarie dell’Associazione Soccorso civile, che hanno deciso di accompagnarlo e assisterlo nel viaggio, sollevando da ogni responsabilità parenti e familiari di “Fabrizio”.
L’azione è compiuta per chiedere che anche la Regione Liguria applichi le regole stabilite dalla Corte, evitando che persone in condizioni di sofferenza intollerabile siano costrette ad andare all’estero per vedere rispettato ciò che in Italia è già un diritto. Soccorso civile, di cui è presidente e rappresentante legale Marco Cappato è l’associazione che organizza le azioni di disobbedienza civile per l’aiuto alla morte volontaria. “Fabrizio”, cittadino ligure 79enne, affetto da una patologia neurodegenerativa progressiva, ha infatti ricevuto un diniego all’accesso al suicidio assistito da parte della ASL.
Secondo il Servizio sanitario della Regione Liguria, “Fabrizio” non dipende da alcun trattamento di sostegno vitale, uno dei requisiti poter accedere legalmente alla morte volontaria assistita in Italia, sulla base della sentenza “Cappato-Antoniani” 242/2019 della Corte costituzionale. Aveva chiesto la verifica delle condizioni a febbraio 2025.
Dopo le visite della commissione medica, a maggio, era arrivato il diniego. A quel punto, assistito dal gruppo legale dell’Associazione Luca Coscioni, coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, “Fabrizio” aveva presentato un’opposizione alla decisione della ASL, chiedendo la rivalutazione del requisito del trattamento di sostegno vitale. Le nuove visite sono state effettuate a luglio, ma a “Fabrizio” non è mai arrivata una risposta e, non volendo aspettare altro tempo in condizioni di sofferenza intollerabile, ha deciso di andare in Svizzera per accedere al suicidio assistito.
Aveva dichiarato: “Come dice Pessoa: ‘la vita è un viaggio sperimentale fatto involontariamente’. Siccome io non posso più sperimentare nulla, meglio cessare l’esistenza… per me la vita è solo una sofferenza, bado solo a non soffrire troppo. Non mi piango addosso. Sono determinato ad andare in Svizzera per finire questa vita”.
L’uomo è affetto da una malattia neurodegenerativa progressiva irreversibile, che lo ha portato a una totale perdita della capacità di parlare e a gravi disturbi motori. Attualmente comunica solo tramite gesti e, a fatica, con un tablet. È totalmente dipendente da assistenza quotidiana continua.
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Illuminismo Psichedelico, podcast prodotto dall’Associazione Luca Coscioni, lancia il primo Corso in Terapie Assistite con Psichedelici in Italia
Il podcast co-prodotto dall’Associazione Luca Coscioni e condotto da Federico di Vita, Illuminismo Psichedelico, dopo quasi cinque anni dal suo lancio si è evoluto in una piccola associazione completamente dedicata alla psichedelia, che ieri ha Roma ha lanciato un progetto ambizioso e mai tentato in Italia: una Scuola di Psicoterapia Assistita con Psichedelici. Il contenitore dei corsi che verranno proposti nel tempo – questo è infatti solo il primo “a scaffale”, cui ne seguiranno altri – si chiama Illuminismo Psichedelico Academy. Nel tempo grazie al lavoro di Illuminismo Psichedelico abbiamo avuto modo di lanciare, sostenere e diffondere il nostro appello “L’Italia apra alle Terapie Psichedeliche”, cui sono state dedicate diverse puntate come Psilocibina tra le Palliative in Italia, perché si può con l’avvocata Claudia Moretti o L’Italia apra alle Terapie Psichedeliche, col sottoscritto. Le ricordo perché il lancio di un corso dedicato alle terapie assistite con psichedelici è direttamente legato al tema centrale di queste e altre puntate così come della Campagna Coscioni, la somministrazione di potenziali farmaci di natura psichedelica è infatti peculiare, e richiede una preparazione, una cura e un accompagnamento differenti rispetto agli psicofarmaci oggi a disposizione.
Il corso in fase di lancio è rivolto a medici, psichiatri, psicologi e psicoterapeuti ed è valido per ottenere i crediti ECM per la formazione professionale obbligatoria. è il secondo corso per monte ore e proposta formativa disponibile in Europa, insieme a quello della tedesca Mind Foundation.
In un momento storico in cui la scienza e le pratiche terapeutiche stanno riscoprendo il valore trasformativo degli stati espansi di coscienza, Illuminismo Psichedelico propone il Corso in Terapie Assistite con Psichedelici, il primo in Italia: Illuminismo Psichedelico Academy partirà da gennaio 2026 con sede a Pescara e prevede 300 ore di formazione, con lo scopo di formare i professionisti per integrare in modo sicuro ed efficace le terapie psichedeliche nella cura e nella salute mentale.
Tra i docenti ci sono nomi noti a livello internazionale come Giorgio Samorini, drogologo ed etnobotanico, Tommaso Barba, neuroscienziato e ricercatore all’Imperial College di Londra, dove conduce ricerca sulla salute mentale e la medicina psichedelica, Nicola De Pisapia, professore in Neuroscienze Cognitive dell’Università di Trento, dove dirige il laboratorio Consciousness, Creativity and Cognitive control Research. E ancora, tra gli altri, Piero Cipriano, psichiatra e psicoterapeuta, Bruno Neri, professore all’Università di Pisa, Fabio Villa, psichiatra che in Svizzera somministra in ambiente controllato terapie assistite con MDMA e psilocibina (il principio attivo dei “funghi magici”), Giovanni Martinotti, Professore Ordinario di Psichiatria all’Università di Chieti e autore del primo trial clinico in Italia dedicato a testare l’efficacia della psilocibina nella depressione resistente ad altri trattamenti; e Michele Metelli, psicologo transpersonale e punto di riferimento in Italia per la Respirazione Olotropica.
Per Federico di Vita “la rivoluzione paradigmatica imposta dalla potenziale inclusione nella farmacopea dei composti psichedelici passa anche da uno shift culturale che è necessario avvenga a diversi livelli, da un lato con il superamento nel dibattito pubblico di uno stigma decennale, e abbiamo visto in questi ultimi anni quanto sia maturata l’informazione sia sulla stampa che in ambito editoriale al riguardo; e dall’altro per mezzo di percorsi formativi pensati per il personale clinico chiamato un domani ormai prossimo ad accompagnare l’impiego di queste molecole”. L’ex senatore Marco Perduca, dell’Associazione Luca Coscioni, aggiunge “la ricerca scientifica e la sua applicazione in campo medico confermano che il proibizionismo sulle droghe ha intimidito il mondo negando terapie efficaci per decine di condizioni. Occorre determinazione militante e coraggio professionale per praticare quanto oggi è consentito dalla legge a partire da cure palliative e terapie compassionevoli”.
Riguardo la proposta didattica e lo spessore del corpo docenti, il direttore scientifico di Illuminismo Psichedelico Academy, il chimico Enrico Greco, afferma “la Scuola rappresenta un’occasione unica per integrare saperi diversi, dalla chimica alla drogologia, dall’antropologia all’archeometria, in un approccio innovativo alle terapie assistite da psichedelici. L’ampiezza disciplinare e la qualità internazionale dei docenti la rendono un’esperienza senza precedenti in Europa. L’obiettivo è formare una nuova generazione di studiosi e professionisti capaci di affrontare il tema in tutta la sua complessità”.
Coltivare consapevolezza, cura e conoscenza nell’era della rinascita psichedelica
A partire dal 2006, il Rinascimento psichedelico ha riportato al centro della ricerca scientifica sostanze come psilocibina, LSD, MDMA, ketamina, DMT e mescalina, rivelandone il potenziale terapeutico nel trattamento di depressione resistente, PTSD, dipendenze, ansia esistenziale, disturbi dell’alimentazione e numerose altre patologie.
Università e centri di ricerca di prestigio – tra cui Johns Hopkins, Imperial College di Londra, MAPS, Stanford – stanno sviluppando studi clinici avanzati con risultati promettenti. In parallelo, paesi come Australia, Stati Uniti, Svizzera, Repubblica Ceca, Germania e Canada stanno già regolamentando l’uso terapeutico di queste sostanze, aprendo nuove frontiere nel campo della salute mentale.
Il Corso in Terapie Assistite con Psichedelici nasce con l’obiettivo di formare i professionisti italiani di domani, in vista di un futuro in cui queste terapie saranno finalmente legalizzate anche in Italia: competenti, consapevoli, preparati ad accogliere l’integrazione delle terapie psichedeliche nella clinica, nella relazione di cura e nei processi di accompagnamento nei passaggi di vita. Per la psicoterapeuta Sara Ballotti, direttrice didattica di Illuminismo Psichedelico Academy, “la ricerca scientifica continua a confermare l’efficacia delle sostanze psichedeliche nel trattamento di diversi disturbi psicologici, evidenziando come l’integrazione con percorsi psicoterapeutici ne potenzi in modo significativo i risultati. Ciò che spesso rimane in secondo piano, però, è la necessità di formare adeguatamente gli psicoterapeuti all’utilizzo di questi strumenti. Una formazione completa deve includere aspetti teorici, clinici ed etici, con particolare attenzione alla dimensione relazionale ed esperienziale, affinché i trattamenti possano essere non solo sicuri ed efficaci, ma anche rispettosi della complessità dell’esperienza umana”.
Illuminismo Psichedelico Academy è in relazione con realtà internazionali già operative nel campo della terapia psichedelica, per offrire agli studenti opportunità di esperienza, confronto e aggiornamento in contesti dove l’utilizzo terapeutico delle sostanze psichedeliche è già regolamentato. Il corso è rivolto a medici, psichiatri, psicologi e psicoterapeuti.
Al termine del Corso in Terapie Assistite con Psichedelici verrà rilasciato un attestato di partecipazione, ed è inoltre prevista la possibilità di ottenere crediti ECM per la formazione e l’aggiornamento professionale obbligatorio degli operatori sanitari.
La formazione in presenza si terrà prevalentemente a Pescara nel Centro Culturale SpazioPiù e nel Centro Culturale MicHub. Il percorso di 18 mesi prevede 300 ore di formazione da gennaio 2026 ad aprile 2027, con dodici weekend formativi, incontri di mentoring a distanza, due ritiri residenziali estivi e la partecipazione al Convegno annuale di Illuminismo Psichedelico, a cui prenderanno parte personalità di spicco del mondo culturale italiano come Nicola Lagioia, Vanni Santoni, Paolo Pecere ed Edoardo Camurri.
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DAT – Incontro informativo a Desenzano del Garda con la Cellula Coscioni di Brescia
Perché fare le Disposizioni Anticipate di Trattamento? Come si redigono, dove si depositano, quando si usano?
A queste domande si cercherà di rispondere durante l’incontro organizzato dalla Cellula Luca Coscioni di Brescia in collaborazione con Libertà Diritti Garda e con il patrocinio del Comune di Desenzano del Garda.
Sala Brunelli, Via Giosuè Carducci 4, Desenzano del Garda (BS)
Venerdì 26 settembre 2025
Ore 20:45
Interviene:
Avv. Marzio Remus, membro e volontario della Cellula Coscioni di Brescia
Modera e introduce:
Dott.ssa Federica Pacella, giornalista de Il Giorno
Una serata di approfondimento e orientamento per capire come esercitare il diritto all’autodeterminazione attraverso uno strumento legale ancora poco conosciuto ma fondamentale, le DAT.
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Matteo Mainardi a Pesaro – Dialogo sul fine vita
Matteo Mainardi, membro del Consiglio Generale dell’Associazione Luca Coscioni e coordinatore della campagne sul fine vita, sarà protagonista di un incontro pubblico dedicato al tema del fine vita.
Pesaro, Hotel Due Pavoni, Viale Fiume 79
Venerdì 26 settembre 2025
Ore 19:30
Organizzata dall’Accademia degli Assorditi, la serata propone una riflessione aperta sul diritto all’autodeterminazione e sulla necessità di una legge che tuteli le scelte delle persone nelle fasi terminali della vita.
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Disability Pride a Genova – Persone, storie e diritti in cammino
Il 27 settembre 2025 Genova ospita una nuova edizione del Disability Pride, una giornata dedicata alla valorizzazione delle diversità, all’abbattimento degli stereotipi e alla promozione dei diritti delle persone con disabilità. La Cellula Coscioni Genova aderisce.
Casa Luzzati – dalle 13:00 alle 15:00
Le protagoniste saranno le storie: le “persone-libro” – donne e uomini con esperienze uniche – si racconteranno ai lettori, che potranno scegliere un titolo da un piccolo catalogo e dialogare in gruppi ristretti. Un format partecipativo pensato per costruire empatia e comprensione reciproca, scardinando pregiudizi e discriminazioni.
Corteo – dalle 16:00 alle 17:00
Alle 15:30 il raduno in Piazza Raffaele de Ferrari, poi il corteo attraverserà il centro storico – via Francesco Petrarca, piazza Giacomo Matteotti, via San Lorenzo, piazza della Raibetta – fino a Piazzale Mandraccio, passando per Calata Cattaneo. Un cammino collettivo per i diritti, visibile e partecipato.
Il Disability Pride è promosso da una rete di realtà sociali e istituzionali, tra cui anche l’Associazione Luca Coscioni, che da anni si impegna per il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità, l’autodeterminazione e l’accessibilità universale.
Per chi necessita di accompagnamento da/per le stazioni di Brignole e Principe, è possibile scrivere entro giovedì 25 settembre a:
lorenzo@genovasolvingforall.it
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Aborto senza ricovero – Incontro informativo a Lodi
25 settembre 2025 – ore 18:30
Sala Granata, Biblioteca Laudense – Via Solferino 72, Lodi
In occasione della mobilitazione nazionale Aborto senza ricovero, La Cellula Coscioni di Lodi e provincia invita all’incontro informativo:
“Aborto senza ricovero. Un diritto di scelta legittimo”
Un’occasione per approfondire i benefici sanitari, economici e sociali della possibilità di accedere all’interruzione volontaria di gravidanza farmacologica senza obbligo di ospedalizzazione, come già avviene in molte regioni italiane.
Si parlerà di salute, autodeterminazione e accesso equo all’aborto farmacologico, un diritto che, se pienamente garantito, tutela la libertà di scelta delle donne e favorisce un uso più razionale delle risorse sanitarie.
Interverranno come relatrici:
- Paola Bocci, Consigliera Regionale della Lombardia
- Eliana Schiadà, Segretaria generale CGIL Lodi
Moderano l’incontro:
- Emanuela Soresini ed Eleonora Colnaghi della Cellula Coscioni di Lodi e provincia
L’iniziativa è promossa nell’ambito dell’attività dell’Associazione Luca Coscioni per garantire diritti civili e libertà personali attraverso l’informazione e l’azione politica.
Info: cellulalodi@associazionelucacoscioni.it
Social: Instagram – Facebook
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Abbiamo consegnato le firme di “PMA per tutte” al Senato
Ora tocca al Parlamento. Noi andremo avanti come il caso di Evita a Torino
Maria Giulia d’Amico, volto della campagna, nata con PMA da mamma singola: “Oggi non sarei nata, discriminata da uno Stato che mi fa sentire un’eccezione, non permessa”
Sono oltre 43 mila le firme che l’Associazione Luca Coscioni ha consegnato in Senato a sostegno della campagna “PMA per tutte”, con cui cittadine e cittadini chiedono al Parlamento di modificare la legge 40/2004, ancora responsabile di gravi discriminazioni nell’accesso alla Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) nei confronti di donne singole e coppie dello stesso sesso.
La normativa italiana continua infatti a costringere ogni anno centinaia di donne a recarsi all’estero con costi elevati e disuguaglianze legate soprattutto alle possibilità economiche.
Nelle prossime settimane, dopo la consegna al Senato, le firme saranno depositate anche alla Camera, per mettere il tema formalmente a disposizione di tutti i parlamentari e sollecitare una proposta di legge.
“Si tratta di un appello forte e chiaro di oltre 43 mila cittadini e cittadine ai parlamentari: chiediamo di modificare l’articolo 5 della legge 40, ed eliminare una discriminazione che priva migliaia di persone di diritti fondamentali”, hanno dichiarato Filomena Gallo e Francesca Re, Segretaria nazionale e Coordinatrice della campagna PMA per tutte dell’Associazione Luca Coscioni. “Il Parlamento ha ora la responsabilità di agire, ma noi non ci fermeremo: continueremo anche nelle aule giudiziarie, come nel caso di Evita finito in Corte costituzionale, che ha ha rilevato che non vi sono ostacoli costituzionali alla cancellazione del divieto.
Al deposito anche donne direttamente colpite dai divieti della legge. Tra loro Maria Giulia D’Amico, 31 anni, nata in Italia grazie alla PMA da madre singola prima dell’entrata in vigore della legge 40, oggi volto della campagna con l’affissione davanti ai Musei Vaticani che recita “Davvero ora non potrei nascere?”.
↓ IL VIDEO MESSAGGIO DI MARIA GIULIA D’AMICO ↓
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“Oggi io non sarei nata. La procreazione assistita deve essere un diritto anche per le donne singole. Lotto anche per mia madre, che non c’è più, ma che mi ha dato moltissimo. Io sono la prova vivente che questa possibilità non toglie nulla a nessuno, ma regala vita e amore. Ho avuto un’infanzia normale: non mi sono mai sentita privata di qualcosa o messa al mondo per atti di egoismo, come spesso si sente dire. Mi sono sempre sentita accolta. Oggi, invece, sono le istituzioni a farmi sentire un’eccezione, non permessa. Questa è una discriminazione non solo economica, ma anche sociale, perché in Italia non è consentito e quindi, quando torni dall’estero, vivi il senso di colpa per aver fatto una cosa considerata sbagliata”.
Alla luce anche della recente sentenza n. 69/2025 della Corte costituzionale, che ha ribadito la non obbligatorietà dell’attuale articolo 5 della legge 40 e il dovere del Parlamento di intervenire, l’Associazione Luca Coscioni continuerà a portare il tema nelle aule parlamentari, nei tribunali e nel dibattito pubblico.
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L’Associazione Luca Coscioni partecipa al Disability Pride di Roma
Sabato 20 settembre 2025 – Piazza del Popolo e Piazza Santi Apostoli, Roma
Sabato 20 settembre l’Associazione Luca Coscioni sarà presente al Disability Pride di Roma, una giornata di celebrazione, rivendicazione e visibilità per i diritti delle persone con disabilità.
Dalle ore 10:00 alle 20:00 in Piazza del Popolo, si alterneranno stand, dibattiti e spettacoli: sarà possibile conoscere e sostenere le realtà impegnate nella difesa dei diritti civili e sociali, tra cui la nostra Associazione. Sarà attivo un banchetto informativo dove raccoglieremo firme per le campagne in corso e distribuiremo materiali su autodeterminazione, salute, libertà di scelta e barriere culturali.
Alle ore 16:00, da Piazza Santi Apostoli, partirà il corteo del Disability Pride, che attraverserà il centro di Roma per affermare con forza che l’inclusione non è un’opzione ma un diritto fondamentale.
Il Disability Pride è un appuntamento importante per costruire una società più giusta, accessibile e aperta alla piena partecipazione di tutte e tutti. L’Associazione Luca Coscioni è orgogliosa di farne parte, insieme a tante altre organizzazioni, in un percorso collettivo di attivazione e cambiamento.
Per maggiori informazioni: disabilityprideitalia.org
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A La Spezia la presentazione de “Il bosco fiorito” – Psichedelia: orizzonti di cura
“Il bosco fiorito” – Psichedelia: orizzonti di cura
Venerdì 26 settembre 2025, ore 18:30 – Via Tommaseo 49, La Spezia
Venerdì 26 settembre, a La Spezia, si terrà la presentazione del libro “Il bosco fiorito – Psichedelia: orizzonti di cura”, edito da Animamundi Edizioni.
All’incontro interverranno Letizia Renzini, curatrice del volume e membro di MAPS Italia, Claudia Moretti e Marco Perduca, autori del libro.
L’evento è promosso dall’Associazione Luca Coscioni, MAPS Italia e Librerittutti, la partecipazione è libera e aperta a tutte e tutti, fino a esaurimento posti.
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A Roma Magick Talk – La cultura psichedelica in Italia
Magick Talk – La cultura psichedelica in Italia
Venerdì 19 settembre 2025 – ore 18:30
The Magick Bar, Lungotevere Guglielmo Oberdan, 2, 00195 Roma RM
Venerdì 19 settembre, alle ore 18:30, il Magick Bar di Roma ospita Magick Talk, un momento di confronto aperto e interdisciplinare tra studiosi, attivisti e ricercatori.
Intervengono:
Federico Di Vita
Sara Ballotti
Marco Perduca
Raffaello Caiano
Enrico Greco
Georgia Wilson Jones
L’evento è organizzato in collaborazione con The Magick Bar e Illuminismo Psichedelico, e intende contribuire al dibattito pubblico sull’uso consapevole delle sostanze psichedeliche, con particolare attenzione agli aspetti culturali, scientifici, terapeutici e politici.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Per informazioni: Illuminismo Psichedelico – Instagram The Magick Bar – Roma
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In Umbria sono state depositate all’Assemblea legislativa le 4.801 firme per “Liberi Subito”
Proprio in Umbria si svolgerà il XXII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni: appuntamento per il 4 e 5 ottobre ad Orvieto
Nella stessa giornata, la Sardegna è diventata la seconda Regione italiana ad adottare la proposta di legge “Liberi subito”
Sono 4.801 le firme depositate questa mattina a Palazzo Cesaroni, a Perugia, a favore di Liberi Subito, la proposta di legge elaborata dall’Associazione Luca Coscioni per regolamentare i tempi di verifica delle condizioni e delle modalità per accedere all’aiuto medico alla morte volontaria. Presenti Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria Nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, insieme a Matteo Mainardi, responsabile delle iniziative sul fine vita dell’Associazione e Stefano Massoli, marito di Laura Santi e coordinatore Cellula Coscioni Perugia.
Il deposito è avvenuto all’indomani dell’omaggio della città di Perugia a Laura Santi, volto della battaglia sul fine vita a livello nazionale e leader della campagna “Liberi Subito” in Umbria. Era stata proprio lei ad annunciare, il 9 luglio scorso, il raggiungimento della soglia minima delle firme necessarie per poter depositare il testo in Consiglio Regionale. Un risultato ottenuto in meno della metà del tempo a disposizione: la raccolta firme era partita infatti il 15 maggio scorso.
↓ IL VIDEO ↓
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La proposta di legge, promossa dall’Associazione Luca Coscioni in tutte le Regioni, si fonda sulla sentenza “Cappato – DJ Fabo” della Corte costituzionale, che ha depenalizzato l’aiuto al suicidio in casi ben determinati.
Approfondimento: Ecco cosa prevede il testo di Liberi Subito
Il testo prevede che il paziente venga preso in carico da una commissione multidisciplinare permanente che entro venti giorni dovrà verificare la presenza dei requisiti stabiliti dalla Corte attraverso una valutazione clinica e il parere del Comitato Etico. Una volta completata la verifica, la Regione dovrà garantire, entro sette giorni, il supporto tecnico e farmacologico necessario. L’intero percorso dovrà essere concluso entro un massimo di trenta giorni dalla richiesta. Inoltre, è garantita la gratuità delle prestazioni sanitarie collegate, senza costi aggiuntivi per il richiedente e senza nuovi oneri per il bilancio regionale.
I prossimi passaggi per arrivare alla discussione della legge in Umbria prevedono:
- Verifica della regolarità delle firme – entro 40 giorni
- Verifica di ammissibilità – entro 45 giorni dalla verbale che accerta la regolarità delle firme
- Discussione in Commissione e in Consiglio – entro 6 mesi
“L’accesso al suicidio medicalmente assistito è già consentito in Italia grazie a una sentenza della Corte costituzionale che ha valore di legge. Come Associazione Luca Coscioni, chiediamo che il Servizio sanitario regionale possa garantire risposte rapide alle richieste delle persone che soffrono, come previsto dalla sentenza costituzionale. In Toscana, la nostra proposta di legge è già stata approvata ed è entrata in vigore il 2 aprile, in Sardegna è stata approvata il 17 settembre, mentre in altre Regioni sono in corso discussioni simili. L’Umbria ha ora l’opportunità di partecipare a questo percorso istituzionale, volto a garantire il diritto alla libera scelta della persona, senza trasferire sui malati o sui tribunali la responsabilità di attuare un diritto già riconosciuto. Chiediamo quindi che la proposta venga inserita all’ordine del giorno e discussa quanto prima”, hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.
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La Sardegna è la seconda Regione in Italia ad approvare Liberi Subito
Una legge di civiltà, ora la approvino anche le altre Regioni
“Siamo grati alle Consigliere e Consiglieri della Regione Sardegna per avere approvato la nostra legge Liberi Subito, che definisce tempi e procedure per l’aiuto medico alla morte volontaria. La Sardegna è così la seconda Regione, dopo la Toscana, a dotarsi di questa legge di civiltà, volta a impedire il ripetersi di casi di persone che hanno dovuto attendere una risposta per mesi, o addirittura per anni, in una condizione di sofferenza insopportabile e irreversibile”, hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretaria nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.
“Le regole approvate in Sardegna consentono la piena attuazione della sentenza della Corte costituzionale ‘Cappato-Antoniani’, che ha legalizzato in Italia il cosiddetto ‘aiuto al suicidio’ a determinate condizioni. Il nostro obiettivo è ora quello dell’approvazione della legge ‘Liberi Subito’ in tutte le Regioni italiane, dove il ‘suicidio assistito’ è comunque già legale (in forza delle sentenze della Consulta), ma senza che ci siano garanzie su tempi e sulle procedure per le persone malate e i medici. Continueremo anche a aiutare le persone a fare luce sui diritti alla fine della vita attraverso il nostro Numero Bianco 06 9931 3409, attraverso il quale diamo informazioni anche sul testamento biologico e sulle cure palliative. Proprio sul potenziamento delle cure palliative, sul quale siamo da sempre impegnati, siamo pronti ad allearci anche con chi si è battuto contro la nostra legge, perché il diritto all’autodeterminazione non è in alcun modo in contrasto col diritto alle cure”.
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Davide Licheri reshared this.
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Stezzano – Incontro informativo sulle DAT: “Scegliere oggi consapevolmente per quando non potrò decidere”
Giovedì 30 ottobre 2025 alle ore 20:30, presso la Sala Multimediale Cascinetto di Stezzano (BG), si terrà l’incontro informativo dal titolo:
“Scegliere oggi consapevolmente per quando non potrò decidere”, un momento di approfondimento dedicato alle Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT).
Ad intervenire Marzio Remus, avvocato e coordinatore della Cellula Coscioni Brescia.
L’iniziativa, promossa da Croce Oro Stezzano con il patrocinio del Comune di Stezzano, si propone di fornire strumenti concreti per orientarsi nel delicato ambito del fine vita, dando valore alla libertà di scelta e alla pianificazione anticipata delle cure.
Giovedì 30 ottobre 2025 – Ore 20:30
Sala Multimediale Cascinetto, Via Mascagni 13 – Stezzano (BG)
Per info e prenotazioni: 353 4887505
segreteria@croceorostezzano.org
www.croceorostezzano.org
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Disobbedienza civile collettiva per aiutare “Fabrizio” a ottenere in Svizzera l’aiuto alla morte volontaria al quale ha diritto, dopo il rifiuto della Regione Liguria di applicare la legge.
Per maggiori informazioni e per partecipare:
Marco Cappato - Sito Ufficiale
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Caterina Bartoli e la Cellula Coscioni diCagliari – Festival della Psichedelia
Caterina Bartoli, medico chirurgo, membro di SIMEPSI e consulente scientifico dell’Associazione Luca Coscioni, interverrà come relatrice alla prima edizione del Festival della Psichedelia, dedicato a riflessioni sulla medicina psichedelica e sugli stati di coscienza.
Teatro Massimo di Cagliari (Sale M2 e M3)
26 e 27 settembre 2025
Il festival, organizzato dalla Rete Teatro Massimo con il sostegno della Fondazione di Sardegna e di Cassa Deposito e Prestiti, nasce come naturale prosecuzione del progetto “Metamorfosi, filosofia e medicina in scena”. Due giornate di incontri, dialoghi, visioni e laboratori che intrecciano neuroscienze, filosofia, antropologia, salute mentale ed esperienze artistiche, con l’obiettivo di promuovere una riflessione consapevole sul ruolo della medicina psichedelica.
Protagonista anche la Cellula Coscioni Cagliari, presente per tutta la durata del festival con un banchetto informativo e di raccolta firme. Sarà possibile sostenere le iniziative dell’Associazione Luca Coscioni e in particolare la campagna psychedelicare.eu, che punta a promuovere un dibattito pubblico e scientifico sulla medicina psichedelica.
Tra gli ospiti: Georgia Wilson Jones, Silvano Tagliagambe, Matteo Buonarroti, Michele Metelli, Paolo Pecere, Federico di Vita, Jean Paul Rességuier, Luciano Tacconi, Riccardo Badini, Maria Antonietta De Luca, Marco Leonti, Gionata Stancher, Alessandro Gelao, Tania Re, Andrea Piva e molti altri.
Info biglietti: vivaticket.com – Biglietteria Teatro Massimo Cagliari (via De Magistris 12, tel. 345 4894565).
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Filomena Gallo partecipa alla tavola rotonda “I diritti negati”, all’interno del Congresso di AreaDG a Genova
Filomena Gallo, Segretaria Nazionale di Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica APS, partecipa alla tavola rotonda I DIRITTI NEGATI, all’interno del quinto Congresso nazionale di AreaDG, “La forza del diritto”. Conduce Serena BORTONE, intervengono insieme a lei: Maurizio LANDINI (CGIL), Gabriella LUCCIOLI (magistrata), Rita BERNARDINI (Nessuno tocchi Caino) e don MATTIA (cappellano Mediterranea ‘Human Rights’).
L’appuntamento è per venerdì 10 ottobre alle ore 15.45 presso il Teatro della Tosse, in Piazza Renato Negri, 6, a Genova.
L'articolo Filomena Gallo partecipa alla tavola rotonda “I diritti negati”, all’interno del Congresso di AreaDG a Genova proviene da Associazione Luca Coscioni.
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Chiara Lalli a Montecitorio – Presentazione del report “Aborto senza numeri”
Chiara Lalli a Montecitorio – Presentazione del report Aborto senza numeri
Chiara Lalli, bioeticista, giornalista e consigliera generale dell’Associazione Luca Coscioni, interverrà come relatrice alla presentazione del report Aborto senza numeri. L’assenza di dati come politica di deterrenza e causa di disuguaglianza.
Sala Stampa Camera dei Deputati, Palazzo Montecitorio – Via della Missione 4, Roma
Martedì 23 settembre 2025
Ore 11:30
Il report, realizzato da Medici del Mondo Italia, affronta il tema dell’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza e delle conseguenze derivanti dalla mancanza di trasparenza e di raccolta dati ufficiali, che alimentano disuguaglianze e ostacoli per le donne.
Intervengono:
- Elisa Visconti, Direttrice di Medici del Mondo Italia
- Chiara Lalli, Bioeticista e consigliera generale dell’Associazione Luca Coscioni
- Federica di Martino (@IVGstobenissimo), Psicoterapeuta e Attivista
- Gilda Sportiello, Deputata Movimento 5 Stelle
Modera: Claudia Torrisi, Giornalista e co-autrice del report
L’iniziativa è promossa da Medici del Mondo Italia.
Info & Accrediti:
Ufficio stampa Medici del Mondo
Daniela Biffi 347 2613441
Noemi Cervi 346 8433966
L’accesso alla sala – con abbigliamento consono per tutti e obbligo di giacca per
gli uomini – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima accreditandosi a ufficiostampa@medicidelmondo.it.
I giornalisti e gli operatori video devono accreditarsi allo stesso indirizzo elencando anche l’utilizzo eventuale di attrezzature tecniche. La conferenza stampa sarà disponibile in streaming sulla webtv della Camera.
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Solidarietà al Centro Sociale “La Strada” di Roma
Marco Perduca e Antonia “Fiore” Faustini manifestano la loro solidarietà e quella dell’Associazione Luca Coscioni e della Cellula di Roma al Centro Sociale “La Strada” contro cui, alle 4.30 del mattino del 12 settembre, è stata lanciata una “bomba carta. Da ottobre 2023 il centro è stato oggetto di aggressioni, minacce, imbrattamenti, danneggiamenti, fino ad attacchi esplosivi, un altro a maggio scorso.
“Negli anni” dicono Perduca e Faustini “sono molte le iniziative dell’Associazione Luca Coscioni ospitate e co-promosse da chi anima il centro, un luogo aperto al pubblico che, tra le altre cose, offre sostegno alla popolazione bisognosa. Dal fine vita all’aborto, passando per testamento biologico, terapie psichedeliche e presentazioni di libri l’Associazione e la Cellula di Roma hanno sempre trovato ascolo e collaborazione. Ci auguriamo che quanto prima venga scoperto chi si è reso responsabile di questi attacchi”.
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Addio Baldomero Cáceres, raro intellettuale antiproibizionista militante
Abbiamo appreso solo da poco “scrivono Marco Cappato e Marco Perduca “che il 15 giugno scorso Baldomero Cáceres Santa María è morto a Lima all’età di 93 anni. Psicologo e ricercatore molto critico del ruolo che la psichiatria aveva giocato nella definizione dell’architettura proibizionista internazionale, Baldo era uno raro esempio di intellettuale antiproibizionista militante che non perdeva occasione per dimostrare come la proibizione della cannabis prima e della foglia di coca poi fossero non solo anti-scientifiche ma anche violazioni dei diritti umani e delle tradizioni e culture ancestrali.
“Abbiamo conosciuto Baldo alla fine degli anni ‘90 tramite Dave Borden della DRCNet Foundation, grazie alle sue conoscenze, nelle nostre visite in Perù abbiamo incontrato pensatori, parlamentari e campesinos determinati nella lotta per ricordare al mondo che “coca non è cocaina”.
Negli anni ’70, mentre viveva a Cusco e lavorava all’Università Nazionale di San Antonio Abad, incontrò l’etnostorico Jan Szemiski che gli insegnò a masticare le foglie di coca. Dopo aver scoperto la pianta e averne sperimentato i benefici che gli permettevano di ridurre mal di testa, insufficienza respiratoria e disturbi gastrici legati al cambio di altitudine, iniziò la sua ricerca sulla storia e le proprietà delle sue piante. Dopo la pubblicazione di un articolo intitolato “Coca, il mondo andino e gli estirpatori di idolatrie del XX secolo” sul quotidiano La Prensa nel 1977, iniziò la sua attività in difesa della foglia di coca.
“Baldomero aveva partecipato alla riunione fondativa della Lega Internazionale Antiproibizionista di Atene di 35 anni fa e da allora non ha perso occasione di perorare la causa della legalizzazione della marihuana e della foglia di coca. Baldo era uno degli ultimi intellettuali della memoria orale, auspichiamo che chi gli è stato vicino per anni possa trovare tempo e risorse per raggruppare il suo pensiero in modo multimediale”.
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Marco Cappato a Torino – Il tempo della vita e la sua fine
Marco Cappato, tesoriere di Associazione Luca Coscioni, interverrà come relatore all’iniziativa Un attivista e un sacerdote: due prospettive a confronto sul fine vita
OGR Torino, Corso Castelfidardo, 22, Torino.
Sabato 27 settembre 2025
Ore 12:00
Marco Cappato sarà al centro di un confronto pubblico sul fine vita insieme a Don Carmine Arice, sacerdote.
L’appuntamento fa parte del programma di Chora Will Days, co-prodotto dalle OGR Torino con il supporto di Fondazione CRT.
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A Torino l’evento “A chi appartiene la tua vita? Riflessioni sul fine vita”
“A chi appartiene la tua vita? Riflessioni sul fine vita”
Torino, Festa dell’Unità – Piazza d’Armi
Lunedì 15 settembre 2025
Ore 21:00
la Cellula Coscioni di Torino organizza un incontro pubblico per riflettere insieme sul tema del fine vita, sulla libertà di scelta e sulla responsabilità individuale e collettiva di fronte alle decisioni più intime e difficili.
Intervengono:
- Davide di Mauro, Coordinatore Cellula Coscioni Torino
- Paola Stringa, Avvocata civilista, Giurista per le Libertà – Associazione Luca Coscioni
- Esmeralda Moretti, Divulgatrice filosofica
- Matteo Cresti, Ricercatore di filosofia morale, Consigliere Consulta di Bioetica
Modera: Luca Scagnolari (Gd Grugliasco)
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In provincia di Trento, una serata informativa e raccolta firme a sostegno della proposta “Trentino Liberi Subito”
Serata informativa e raccolta firme a sostegno della proposta “Trentino Liberi Subito”
Ala (TN), Sala Zendri – Via M. Soini n. 51
Giovedì 18 settembre 2025
Ore 20:30
Una serata dedicata al diritto di scegliere, alla libertà e alla dignità, con un momento di approfondimento e partecipazione attiva.
Durante l’incontro sarà possibile firmare per la proposta di legge provinciale sul suicidio medicalmente assistito, promossa dal Comitato Trentino Liberi Subito dell’Associazione Luca Coscioni.
Interverrà l’Avv. Fabio Valcanover, da anni impegnato nella difesa dei diritti civili.
Nel corso della serata verrà trasmesso un videomessaggio di Mina Welby, co-presidente dell’Associazione.
È possibile firmare anche in tutti gli uffici comunali del Trentino.
Maggiori informazioni sul sito: associazionelucacoscioni.it/trentino-liberi-subito
Partecipa, informati, firma. Per una legge di civiltà, Liberi fino alla fine.
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Fabrizio, ligure con una malattia neurodegenerativa, vede negarsi dall’ASL l’accesso al suicidio medicalmente assistito nonostante le pronunce della Corte della Consulta
“Costretto ad andare in Svizzera”, commenta
Pur rientrando chiaramente nelle condizioni previste dalla Corte costituzionale, una ASL ligure a maggio gli aveva rifiutato l’aiuto alla morte volontaria, da lui chiesto a febbraio. Dopo un’opposizione alla decisione della ASL sono state effettuate nuove visite per rivalutare la sua condizione, ma Fabrizio è ancora in attesa di una risposta e non vuole più aspettare perché la sua sofferenza è insopportabile
“Fabrizio” (nome di fantasia a tutela della privacy) cittadino ligure 79enne, affetto da una patologia neurodegenerativa progressiva, ha ricevuto un diniego da parte della ASL all’accesso al suicidio assistito. Secondo il Servizio sanitario della Regione Liguria, Fabrizio non dipende da alcun trattamento di sostegno vitale, uno dei requisiti poter accedere legalmente alla morte volontaria assistita in Italia, sulla base della sentenza 242/2019 della Corte costituzionale.
Aveva chiesto la verifica delle condizioni a febbraio 2025. Dopo le visite della commissione medica, a maggio era arrivato il diniego. A quel punto, assistito dal team legale dell’Associazione Luca Coscioni, coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, Fabrizio ha presentato un’opposizione alla decisione della ASL, chiedendo la rivalutazione del requisito del trattamento di sostegno vitale. Le nuove visite sono state effettuate a luglio, ma Fabrizio aspetta ancora una risposta.
“Fabrizio” però non vuole aspettare altro tempo in condizioni di sofferenza insopportabile e vuole andare in Svizzera per accedere al suicidio assistito. Ha scritto:
“Come dice Pessoa: la vita è un viaggio sperimentale fatto involontariamente. Siccome io non posso più sperimentare nulla, meglio cessare l’esistenza… Per me la vita è solo una sofferenza, bado solo a non soffrire troppo. Non mi piango addosso. Sono determinato ad andare in Svizzera per finire questa vita”.
L’uomo è affetto dalla malattia del motoneurone, una patologia neurodegenerativa progressiva) che lo ha portato a una totale perdita della capacità di parlare e a gravi disturbi motori. Attualmente comunica solo tramite gesti e, a fatica, con un tablet. È totalmente dipendente da assistenza quotidiana continua.
“Il diniego opposto dalla ASL è illegittimo perché non applica la giurisprudenza costituzionale. La Corte, con la sentenza n. 242 del 2019 e con la più recente n. 135 del 2024, ha chiarito che il requisito del trattamento di sostegno vitale comprende anche tutte quelle forme di assistenza senza le quali la persona non potrebbe sopravvivere, incluse quelle garantite quotidianamente da caregiver e familiari.
Negare questa evidenza significa violare i diritti fondamentali di una persona malata che soffre, privandola della possibilità di esercitare ora, mentre è ancora capace di autodeterminarsi, la libertà di scegliere il proprio fine vita. La mancata applicazione corretta delle pronunce della Consulta costringe i malati a ulteriori sofferenze e discriminazioni, obbligandoli ad andare all’estero per veder rispettata la propria scelta e a dilatare il tempo di attesa nella sofferenza, prigionieri di un corpo che non risponde più”, ha dichiarato Filomena Gallo, segretaria nazionale Associazione Luca Coscioni e coordinatrice del collegio legale di “Fabrizio”.
Approfondimento: L’accesso alla morte volontaria assistita in Italia
In assenza di una legge nazionale che regolamenti l’aiuto alla morte volontaria, ovvero l’accesso al suicidio assistito, in Italia questa scelta di fine vita è normata dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato-Antoniani, che ha legalizzato l’accesso alla procedura ma solo a precise condizioni di salute delle persone. La Consulta ha disposto, con una sentenza di incostituzionalità parziale dell’articolo 580 del codice penale, che la persona malata che vuole accedere all’aiuto alla morte volontaria (suicidio assistito) deve essere in possesso di determinati requisiti:
- deve essere capace di autodeterminarsi,
- essere affetta da patologia irreversibile,
- tale patologia deve essere fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che la persona reputa intollerabili,
- essere dipendente da trattamenti di sostegno vitale.
Questi requisiti, insieme alle modalità per procedere, devono essere verificati dal Servizio Sanitario Nazionale con le modalità previste dalla legge 219/2017 sulle DAT agli articoli 1 e 2 (Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento), previo parere del comitato etico territorialmente competente.
L’azienda sanitaria deve inoltre verificare le modalità di esecuzione le quali dovranno essere evidentemente tali da evitare abusi in danno di persone vulnerabili, da garantire la dignità del paziente e da evitare al medesimo sofferenze.
Ai sensi della recente sentenza costituzionale n.135 del 2024 la Consulta ha anche ampliato la portata del requisito del trattamento di sostegno vitale includendo tutte quelle procedure che, indipendentemente dal loro grado di complessità tecnica e di invasività, sono normalmente compiute da familiari o caregivers.
Ha inoltre affermato che il requisito del “trattamento di sostegno vitale” può dirsi soddisfatto anche quando non sia in esecuzione perché, legittimamente, rifiutato dalla persona malata.
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Matteo Mainardi ospite al FLAG Festival: “Conversazioni sul fine vita”
Roma, Piazza Vittorio – Notti di Cinema
Domenica 14 settembre 2025
Ore 19:00
All’interno della 6ª edizione del FLAG Festival – C’entriamo tuttə
In occasione della sesta edizione del FLAG Festival, appuntamento con Matteo Mainardi, coordinatore delle iniziative sul fine vita e Consigliere Generale di Associazione Luca Coscioni.
L’incontro, dal titolo “Conversazioni sul fine vita”, sarà un momento di confronto sui diritti civili, sull’autodeterminazione e sull’urgenza di una legge che garantisca dignità anche nell’ultimo tratto della vita.
Introduce Renato Scatteralla.
L’evento si svolge nell’ambito di Notti di Cinema a Piazza Vittorio, nel cuore del quartiere Esquilino di Roma, e rientra nel programma del FLAG – Festival delle libertà e dell’autodeterminazione di genere.
Ingresso libero
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Filomena Gallo interviene da remoto al convegno “Il consenso informato ed il ruolo del medico”
Spazio Incontri Fondazione CRC, Via Roma 15 – Cuneo
Venerdì 26 settembre 2025
Ore 14:30 – Registrazione | Ore 14:50 – Inizio lavori
Nell’ambito della Settimana della Medicina Interna, la Camera Penale “Vittorio Chiusano” – Sezione di Cuneo promuove un incontro di grande rilevanza giuridica, etica e sanitaria dal titolo:
“Il consenso informato ed il ruolo del medico. Tra vizi della capacità e diritto all’autodeterminazione”
Tra i relatori anche Filomena Gallo, Avvocata e Segretaria Nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, che interverrà da remoto con un approfondimento sul diritto all’autodeterminazione nel percorso di cura.
L’evento offrirà uno sguardo multidisciplinare sul tema, con il contributo di esperti di antropologia, diritto amministrativo, medicina legale, psichiatria e giurisprudenza.
Un’occasione preziosa per affrontare le complessità del consenso informato, dai risvolti teorici fino alla pratica quotidiana.
La partecipazione è gratuita e dà diritto a 4 crediti formativi per Avvocati.
Posti limitati in presenza (max 80), iscrizione tramite Riconosco
Possibilità di seguire anche online, iscrizione su: www.staffpep.com – sezione Prossimi Eventi
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Artematiko
in reply to Marco Cappato • • •Ivano
in reply to Marco Cappato • • •Del resto siamo un paese cattolico, mica bruscolini.