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ci sono uomini che distruggerebbero il mondo farebbero stragi per vantaggio personale. ma non sono tutti così, giusto? gli altri? gli altri mettono la testa sotto la sabbia e fingono di non vedere. questi sono gli altri. quelli buoni. spesso quelli che vanno in chiesa e si pregiano di essere gli eletti. se io fossi dio non mi farei prendere per il culo e saprei davvero chi vale, ma l'ìdea di dio pare abbastanza illogica e quindi alla fine non fa differenza. davvero può esistere un giudice davvero pienamente giusto? e poi esiste un posto chiamabile paradiso dove davvero le persone e gli animali possano essere felici? esattamente come dovrebbe essere? pensatelo, immaginateli, viveteci per giorni, immergetevici... quale è il motore dell'uomo? la scoperta? quali istinti dovrebbero essere soppressi perché tutti potessero essere felici? siamo una specie animale asociale... o sociali opportunisti. ossia sociali finché conviene. non ci rende infelici vedere accanto a noi una persona che soffre... e abbiamo mille scuse poter poterla ignorare. altrimenti pure fare un esperimento del genere a questi rattini dovrebbe essere stato una sofferenza insopportabile. perché non sono tanto diversi da noi...


sono peggiori gli uomini malvagi che costruiscono il mondo un mondo da incubo, oppure tutti gli altri che glielo permettono?


senso critico


la bibbia è più un libro di poesie che non la narrazione dei fatti. i fatti raccontati sono chiaramente allegorie. difficile vederci altro a esercitare senso critico. essere critici non è non avere apertura mentale ma essere cittadini responsabili e di coscienza. chi ha scritto la bibbia voleva far passare dei messaggi ed ha ideato un racconto che servisse allo scopo. pertanto ha ben poco senso prendere quel fatti e invece di vederci angeli vederci alieni. è ovvio che di fatto possono essere alieni, angeli o anche mufloni, ma tanto tutto quanto detto è davvero molto dubbio. escludere l'intelletto e valutare racconti in base a desideri e fantasie, vista l'epoca che viviamo, è davvero moralmente molto deprecabile. usare ragione e intelligenza non è più opzionale perché il non uso distrugge il mondo. il mondo non è distrutto dalla disonestà ma dalla mancanza di intelligenza. chi sposterebbe i propri rifiuti dalla casa al proprio garage immaginando che non ci siano conseguenze? ogni volta che non esercitiamo intelligenza un pezzettino del mondo muore o viene distrutto. a causa del proprio rifiuto a pensare o ragionare. il problema non è neppure quello che la gente immagina, ma il processo "cognitivo" che ha portato a quel tipo di convinzione. come ho sempre sostenuto lo strumento contiene il fine e non lo giustifica. la metodologia di pensiero è tutto perché non si applica a un singolo problema ma all'intero sistema, in quanto, detto da ingegnere, è un elemento strutturale. l'intera struttura di basa su tanti mattoncini importanti e uno di questi è la metodologia applicata. cosa distingue una persona da un pezzo di groviera? la risposta è... la procedura operativa applicata per conoscere il mondo e risolvere problemi. e rinunciare al senso critico pregiudica la qualità della costruzione/persona.