Nel “Bicycle Day” torniamo a chiedere al Governo e all’Europa di aprire alle terapie e alla ricerca sugli psichedelici
Dal 1985 il 19 aprile è noto come “Bicycle Day”, una celebrazione non ufficiale della rivoluzione psichedelica e del primo “viaggio” psichedelico con l’LSD di Albert Hofmann nel 1943, in concomitanza con il suo viaggio in bicicletta verso casa dai laboratori Sandoz.
Il chimico svizzero infatti aveva ingerito 0,25 milligrammi (250 microgrammi) di LSD. Poco tempo dopo, Hofmann sperimentò lenti e graduali cambiamenti nella sua percezione e chiese di accompagnarlo a casa dove la molecola fece effetto. Hofmann avrebbe continuato le sue ricerche ed esperimenti convinto che quanto da lui inventato o scoperto potesse avere efficaci impieghi terapeutici.
Da 40 anni il 19 aprile viene dedicato al ricordo di quel “viaggio”, un viaggio che di recente è tornato a interessare istituti e gruppi di ricerca nel mondo anglosassone per recuperare quanto previsto da Hofmann. L’LSD, come gli altri psichedelici, è al centro di decine di studi e sperimentazioni che ne stanno dimostrando l’efficacia nel trattamento di varie condizioni o dipendenze.
L’Associazione Luca Coscioni, che da anni dedica attenzione e iniziative a favore delle cosiddette psicoterapie assistite da psichedelici, rilancia l’appello al Governo affinché apra alle molecole in questione per le cure palliative, le terapie compassionevoli e il trattamento dello stress post-traumatico e la iniziativa civica europea Psychedelicare che invita la Commissione europea a investire nella ricerca, promuovere linee guida per l’impiego terapeutico degli psichedelici e adoperarsi per riclassificarli a livello internazionale.
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Progetto Euromed Justice. Impegno sulla tutela del patrimonio culturale e lotta al traffico illecito.
Il Progetto EuroMed Justice ha recentemente organizzato un'attività di tre giorni del Technical Assistance Facility (TAF) al Cairo, in Egitto, dall'8 al 10 aprile 2025. L'evento ha riunito esperti e funzionari provenienti dall'Europa e dai Paesi Partner del Sud per concentrarsi sulla tutela del patrimonio culturale e sulla lotta al suo traffico illecito. L'attività è stata organizzata su richiesta delle autorità egiziane e cipriote e ha visto la partecipazione di 35 partecipanti in rappresentanza di diversi Paesi, tra cui Algeria, Belgio, Cipro, Egitto, Francia, Germania, Grecia, Italia, Libia, Marocco, Palestina, Svizzera e Regno Unito.
Il progetto EuroMed Justice mira a sviluppare meccanismi di cooperazione sostenibili per la cooperazione giudiziaria transfrontaliera in materia penale tra gli Stati membri dell'Unione Europea e i Paesi partner del Sud – Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Libia, Marocco, Palestina e Tunisia. EuroMed Justice riunisce i soggetti interessati più rilevanti nel campo della giustizia penale dei Paesi partner del Sud, degli Stati membri dell'UE partecipanti, dei rappresentanti degli organismi dell'Unione Europea e delle organizzazioni internazionali attive nel campo della giustizia e della sicurezza. Il progetto organizza attività del TAF su richiesta delle autorità partecipanti per fornire un supporto personalizzato alle loro attività e azioni.
L'attività del TAF ha offerto ai partecipanti una piattaforma per condividere strategie e buone pratiche nella lotta al commercio illecito di beni culturali. L'evento è stato inaugurato ufficialmente alla presenza dell'Ambasciatore di Cipro in Egitto, del Vice Capo della Delegazione Europea al Cairo e di rappresentanti di alto livello dell'Egitto. I rappresentanti dei Paesi hanno condiviso casi di studio e storie di successo, evidenziando le sfide e i successi che hanno affrontato nei loro sforzi per la tutela del patrimonio culturale.
Il traffico illecito di beni culturali è diventato un'attività redditizia per la criminalità organizzata, in quanto può essere utilizzato per il riciclaggio di denaro, l'elusione delle sanzioni e il finanziamento del terrorismo, con conseguenze devastanti. Per contrastare questo problema, l'attività del TAF ha facilitato la cooperazione e la condivisione di conoscenze tra le parti interessate. Oltre ai casi di studio e alle storie di successo, i partecipanti hanno anche tratto spunto dalle presentazioni tenute dai rappresentanti del Team Anti-Traffico di Eurojust e da diverse organizzazioni internazionali, tra cui il Consiglio d'Europa, l' #UNICRI e l' #UNODC.
La tutela del patrimonio culturale e la lotta al suo traffico illecito sono sfide complesse e globali che richiedono un approccio multiforme. Il traffico illecito di beni culturali sottrae ai paesi d'origine una parte significativa della loro storia e identità, danneggiando gravemente il patrimonio culturale e causando perdite economiche significative. A tale riguardo, le strategie di tutela ricomprendono la Legislazione Nazionale e Internazionale (convenzioni internazionali come la Convenzione UNESCO del 1970 sul divieto di importazione, esportazione e trasferimento di proprietà di beni culturali sono strumenti chiave) e controllo alle Frontiere (un'efficace sorveglianza delle frontiere è essenziale per intercettare il traffico illecito. Questo richiede collaborazione tra le forze dell'ordine, le autorità doganali e gli esperti di beni culturali), oltre che, naturalmente, la collaborazione tra paesi, fondamentale per contrastare il traffico transnazionale. Questo include lo scambio di informazioni, la formazione congiunta delle forze dell'ordine e il supporto reciproco nelle indagini.
Nel corso dell’incontro sono stati organizzati incontri bilaterali parallelamente all'attività principale, aumentando ulteriormente le opportunità di collaborazione e cooperazione. Grazie alla condivisione di conoscenze e competenze, l'incontro ha posto le basi per una migliore cooperazione e collaborazione nella lotta al traffico illecito di beni culturali.
# EuroMedJustice #Eurojust #tutelabeniculturali # cooperazionegiudiziariatransfrontaliera #ConsigliodEuropa
Traffico internazionale di stupefacenti dall’Ecuador all’Europa (Italia compresa) tramite container. Smantellata organizzazione.
La Polizia nazionale Ecuadoriana è riuscita a smantellare un’organizzazione criminale coinvolta nel traffico di droga verso l’Europa. L’indagine è andata avanti per due anni.
Il Ministero dell’Interno ecuadoriano ha riferito che durante l’esecuzione dell’operazione (nota come Gran Fénix 13 e 14), sono state catturate 59 persone: 44 sono state arrestate in Ecuador e 15 in Germania. L’operazione è stata condotta insieme a Europol, Guardia Civil spagnola, DIA italiana, LKA tedesca e sotto la direzione della Procura Generale dell’Ecuador. È stata inoltre supportata dalla Rete ON, finanziata dalla Commissione europea e guidata dalla Direzione investigativa antimafia italiana (DIA). La Polizia nazionale ha dichiarato di essere riuscita a identificare il modus operandi dei criminali coinvolti nel traffico illecito di sostanze illegali. Ha inoltre effettuato 50 perquisizioni, sequestrato 38,646 chilogrammi di cocaina, 32 telefoni cellulari, raccolto documentazione relativa alle indagini, 16 lucchetti e sigilli, 5 dispositivi di stoccaggio e due veicoli privati.
Questo gruppo criminale era coinvolto in due attività: la prima consisteva nella vendita di lucchetti e sigilli di sicurezza per container clonati e adulterati. La seconda struttura è stata identificata come “Los Choneros” e ha gestito un processo logistico per la mobilitazione di container contaminati da alcaloidi nei porti di Guayaquil e Puerto Bolivar. Questi container venivano esportati in Belgio, Germania, Italia e Spagna. L’impatto economico illegale di questa azione è di 966 milioni di dollari.
#Ecuador #Granfenix #Loschoneros # Europol #GuardiaCivil #DIA #LKA #reteON #ONNet #cooperazioneinternazionaledipolizia
Tutti i nodi (dell’IA) vengono al pettine
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Ecco perché il 2025 sarà l’anno in cui la bolla dei modelli linguistici di grandi dimensioni dietro l'intelligenza artificiale si sgonfierà. L’analisi del professore Enrico Nardelli dell'università di Roma "Tor Vergata", presidente di “Informatics
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La Legge di Moore è ancora attuale dopo 60 anni?
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La Legge di Moore tra imprenditorialità digitale e capitalismo politico. L'analisi di Alessandro Aresu.
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Il Principato di Monaco entra a far parte della rete internazionale antimafia @ON
Recentemente il Direttore della DIA, Gen. C.A. Michele Carbone, ed il Direttore della Sicurezza Pubblica del Principato di Monaco, Mr. Eric Arella hanno sottoscritto la “partnership declaration” con cui la polizia del Principato è entrata a far parte del network @ON. La cerimonia si è svolta presso la sede della polizia monegasca, alla presenza dell’Ambasciatrice italiana a Monaco e di quella di Monaco in Italia.
Con la firma del Principato di Monaco la rete conta ora 45 paesi partner per 52 forze di Polizia.
La rete @ON vanta ormai una decina di anni di attività. Fu approvata il 4 dicembre 2014, allorquando il Consiglio dell’Unione Europea accolse all’unanimità l’iniziativa italiana della DIA (Direzione Investigativa Antimafia).
La Rete @ON consente ai Paesi partner di ottenere informazioni mirate e svolgere in tempi brevi servizi di cooperazione di polizia sul campo, al fine di poter meglio smantellare le Organizzazioni Criminali di alto livello, comprese le organizzazioni mafiose italiane, russe, di etnia albanese, nonché le bande dei motociclisti e le attività di riciclaggio connesse.
Grazie ad @ON, è stato possibile accrescere la cooperazione tra le autorità di polizia dei Paesi membri e scambiarsi le prassi migliori, potenziando lo scambio informativo, definire un miglior quadro di intelligence e dispiegare investigatori @ON, specializzati nel fenomeno criminale oggetto d’indagine.
#principatodimonaco #rete@ON #DIA #Direzioneinvestigativaantimafia #UE #cooperazioneinternazionaledipolizia
40° Anniversario della Vittoria di Ayrton Senna all'Estoril. La locale squadra di calcio la onora con una maglia speciale.
Il 21 aprile si celebra il 40° anniversario della prima vittoria di Ayrton Senna in Formula 1, che avvenne - sotto la pioggia - all'Estoril (Portogallo) nel 1985 con la Lotus.
L'Estoril Praia, squadra di calcio del posto, onorerà Senna con una maglia speciale durante la partita contro il Braga. La maglia riproduce i colori del casco di Senna e il design della sua Lotus 97T.
#senna #estoril #formula1 #lotus #storiadellaformula1 #formulaonehistory
La Procura Europea – EPPO persegue i reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE. Attività investigativa in Sicilia
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della Procura Europea (EPPO) – ufficio di Palermo -, ha emesso un decreto di sequestro preventivo su beni mobili, immobili o societari, nei confronti di soggetti indagati, a vario titolo, di frode in danno a fondi dell’U.E., riciclaggio e autoriciclaggio, fino alla concorrenza della somma complessiva di circa 700.000 euro.
L’indagine ha avuto origine da una serie accertamenti e di attività info-investigative eseguite dal Centro Operativo DIA (Direzione Investigativa Antimafia) e dal Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo nisseno.
La Procura Europea (EPPO) è un'istituzione indipendente dell'Unione europea, operativa dal 1° giugno 2021 con sede in Lussemburgo e con competenza a indagare e perseguire reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE.
L’attività di polizia giudiziaria, sotto il coordinamento di EPPO, è stata condotta mediante riscontri incrociati corroborati da mirate interrogazioni alle varie banche dati, acquisizioni documentali nonché dall’analisi dei flussi finanziari che hanno consentito di ricostruire un articolato reticolo societario adoperato per movimentare i corposi finanziamenti comunitari e, dopo averli illecitamente conseguiti, “ripulirli”.
All’esito delle investigazioni è emersa, in particolare, la figura di 4 indagati, tra i quali 2 coniugi i quali, sebbene formalmente impiegati statali, risultavano di fatto e di diritto gestire alcune attività economiche, tutte legate al settore agricolo ed alcune delle quali percettrici di contributi AG.E.A. (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura).
Accanto a queste due figure “leader” è stata individuata, anche una terza persona che, sebbene non percettrice di redditi in determinate annualità, ha assunto formalmente la carica di titolare di ditta individuale nonché amministratore di altre due società, tutte operanti nel settore agricolo, senza tuttavia apparente esperienza in materia e peraltro residente in luoghi distanti geograficamente dalle sedi delle attività economiche.
Infine un quarto soggetto che, non concorrendo nel reato presupposto e nella qualità di amministratore di una società a responsabilità limitata operante nel settore agricolo, si è adoperato per effettuare molteplici operazioni di trasferimento di denaro in modo da ostacolare l’individuazione della illecita provenienza del denaro, realizzando quindi la fattispecie illecita del riciclaggio.
A conclusione delle attività di indagine delegate da EPPO è stato possibile riscontrare la commissione di truffe ai danni dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA) e della stessa AGEA, che si inseriscono nell’ambito di un unico disegno criminoso a partire dal trasferimento, con le agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura, di un rilevante fondo con annessi fabbricati rivenduto con relativa plusvalenza all’ISMEA. Inoltre, è stato riscontrato che i contributi percepiti dall’AGEA sono stati reimpiegati a beneficio personale di uno degli indagati nonché in cespiti aziendali e nell’acquisto di una macchina agricola nonché di un altro fondo.
Parallelamente ai reati fraudolenti, sono state individuate anche condotte di autoriciclaggio e riciclaggio mediante complesse transazioni bancarie con reiterati trasferimenti di risorse finanziarie tra varie attività economiche facenti capo agli indagati e sempre secondo un unico disegno criminoso, in modo da ostacolare la riconducibilità delle predette risorse finanziare al reato presupposto in frode all’AGEA ed all’ISMEA.
Le attività investigative hanno condotto alla contestazione dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 11O e 640 bis cp) nei confronti di due indagati, di autoriciclaggio (art. 11O e 648 ter cp) nei confronti di tre degli indagati per avere reimpiegato in attività economiche o finanziarie denaro, beni o altre utilità provenienti dal delitto di frode e, infine, di riciclaggio (art. 648 bis cp) nei confronti di un indagato per avere trasferito denaro o altre utilità provenienti da delitto compiendo in relazione ad esso operazioni finalizzate ad ostacolare l’identificazione della provenienza delittuosa.
Come funziona ComoLake di Micromegas e Fondazione Ets?
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I quotidiani Fatto e Domani - che pizzicarono Barberio - oggi pizzicano all’unisono Butti post Barberio: ecco come sarà organizzata (e startmag.it/innovazione/come-f…
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USA: Google deve adottare un approccio rispettoso dei diritti dopo che il tribunale ha dichiarato monopolista la sua funzione AdTech
Rispondendo alla sentenza di un tribunale statunitense che ha dichiarato illegale il monopolio pubblicitario online di Google, Agnès Callamard, Segretaria generale di Amnesty International, ha dichiarato:
"Una rottura del monopolio di Google nel rispetto dei diritti umani potrebbe essere un primo passo importante verso un mondo online rispettoso dei diritti umani. Erodendo il dominio di una singola azienda e indebolendo il controllo di Google sui nostri dati, si crea uno spazio che deve essere colmato da attori impegnati a tutelare i diritti umani."
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Nel Mediterraneo i migranti si respingono con droni ed aerei
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L’agenzia europea Frontex ha messo in piedi un sistema che taglia fuori le ONG e permette alla Libia e alla Tunisia di ilpost.it/2025/04/17/mediterra…
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Il Municipio Roma III ospita l’incontro “Liberi di vivere, liberi di scegliere” – con Alessia Cicatelli
Il Municipio Roma III ospita l’incontro “Liberi di vivere, liberi di scegliere”
29 Aprile 2025 – 18.00 – 20.00
Alessia Cicatelli, membro di Giunta e parte del team legale dell’ Associazione Luca Coscioni, interviene all’incontro organizzato dal Municipio Roma III “Liberi di vivere, liberi di scegliere – Una battaglia di civiltà che riguarda tutti e tutte”, un appuntamento pubblico dedicato al tema dei diritti civili e della libertà di scelta. Interverranno anche:
- Marietta Tidei
- Claudio Marotta
- Marta Marziali, Consigliera Municipio III
- Michela Frappetta
- Simone Filomena, Consigliere Municipio III
Porterà i saluti istituzionali Paolo Marchionne, Presidente del Municipio Roma III.
Modera l’incontro Paolo Cento.
L’appuntamento è per martedì 29 aprile alle ore 18.00, presso la Sala Consiliare del Municipio Roma III, in Piazza Sempione, Roma.
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Sudan, inizia il 3° anno di guerra & la più grande crisi umanitaria dimenticata
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Sudan, i milioni di persone stanno vivendo e subendo ancora oggi, 27 aprile 2025, la guerra iniziata 2 anni fa, il 15 aprile 2023. Metà del Paese, 25 milioni
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Tech e Privacy, la I settimana di Aprile newsletter di @Claudia Giulia
Cinque storie che intrecciano IA, giornalismo, medicina, criptovalute e sicurezza: un viaggio nel futuro che è già qui. L’intelligenza artificiale scuote il giornalismo, si insinua nella medicina tra rischi e promesse, si distilla in versioni più agili tra innovazione e guerre di potere, si trasforma in dollari digitali mentre inciampa su Signal rivelando segreti di guerra. Cinque articoli che raccontano un mondo in bilico tra progresso e fragilità.
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Sudan, incendio nel campo profughi di Tunaydbah distrugge rifugi e attività commerciali
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Un incendio è scoppiato nel campo profughi di Tunaydbah, nel Sudan orientale, distruggendo decine di rifugi e piccole attività commerciali
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Perché le trumpate sui microchip penalizzano Nvidia e Asml
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Per effetto delle nuove restrizioni al commercio di microchip con la Cina, Nvidia prevede un impatto di 5,5 miliardi sulle vendite. Intanto, i dazi e il contesto di incertezza startmag.it/innovazione/restri…
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Guerriglia continua tra Altman e Musk: OpenAi sfiderà X?
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Anche OpenAi potrebbe presto integrare i propri algoritmi smart in una piattaforma social sulla falsariga di X di Elon Musk (o di Facebook e Instagram con MetaAi, anche se al momento inseguono). Ma perché chi ha in mano il
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No alla salute mentale “a tempo”: per il Consiglio di Stato il diritto alla salute prevale sui limiti di budget dell’Amministrazione
Con la sentenza n. 3074 del 10 aprile 2025, la Sezione III del Consiglio di Stato è tornata a occuparsi del tema dell’erogazione di prestazioni sanitarie in regime di accreditamento, focalizzandosi in particolare sulla possibilità di derogare ai limiti temporali di assenza dalla struttura terapeutica stabiliti dalle delibere regionali, quando siano presenti esigenze clinico-assistenziali specifiche e debitamente documentate.
Il caso nasce dal rifiuto dell’ATS di Milano – Città Metropolitana di riconoscere, anche solo parzialmente, il rimborso delle giornate di assenza superiori alle 40 consentite per una paziente affetta da una grave patologia cronica psichiatrica. La donna era ospite di una struttura in Liguria, nell’ambito di un progetto terapeutico condiviso che prevedeva un’alternanza tra la permanenza in comunità e il rientro periodico presso la famiglia, finalizzato a stabilizzare il suo quadro clinico. La base del diniego era la delibera ALISA n. 73/2018 della Regione Liguria, che all’art. 6 dell’allegato B2 prevede un limite massimo di 40 giorni annui per il riconoscimento del “mantenimento posto” (pari al 70% della retta). Superato questo limite, spetterebbe alla struttura e alla famiglia concordare sulla copertura dei costi.
Il TAR Lombardia, con la sentenza n. 2061/2023, aveva accolto il ricorso dell’ADS della paziente, sottolineando l’importanza della continuità terapeutica e la mancanza di alternative assistenziali equivalenti. Secondo il Tribunale, il limite dei 40 giorni non poteva essere infatti applicato rigidamente in presenza di un percorso terapeutico validato dal servizio sanitario. Il Consiglio di Stato ha confermato integralmente questa impostazione, precisando che l’art. 6 della delibera deve essere interpretato in coordinamento con l’art. 5, il quale consente il superamento del budget assegnato alla struttura in presenza di esigenze clinico-assistenziali specifiche, previa valutazione. Una lettura diversa, osserva il Consiglio, priverebbe di significato l’art. 5 e vanificherebbe la previsione stessa di una possibilità di deroga legata alle specificità del caso.
Dunque, non si possono applicare diritti di salute “a tempo”, se non si è proceduto alla verifica in concreto delle esigenze sociosanitarie ed assistenziali del caso, e ciò a prescindere dal dettato di legge che possa indicare un termine decadenziale dal beneficio.
Il Consiglio di Stato richiama, inoltre, un proprio precedente in sede cautelare (ordinanza n. 595/2023), dove si era già affermato che i rientri temporanei in famiglia non interrompono il percorso terapeutico, ma vi si inseriscono come momenti funzionali al benessere della paziente. In questa prospettiva, un diniego come quello oggetto del giudizio non incide solo sulla copertura finanziaria del servizio, ma va a colpire concretamente la possibilità stessa di attuare il regime assistenziale stabilito.
In conclusione, la decisione si inserisce in un orientamento giurisprudenziale sempre più netto nel riconoscere la prevalenza del diritto alla salute, sancito dall’art. 32 della Costituzione, rispetto a vincoli di natura gestionale o finanziaria. Le amministrazioni sanitarie sono tenute ad adeguare il proprio operato alle specificità del caso clinico, evitando un’applicazione rigida e formalistica delle regole che rischi di compromettere l’effettiva tutela dei diritti degli assistiti. Il Consiglio di Stato ribadisce così che le deroghe previste dalla normativa regionale non sono eccezioni marginali, ma strumenti necessari per garantire una risposta flessibile e proporzionata ai bisogni reali dei pazienti. Ignorarle senza una motivazione clinica adeguata configura un vizio dell’atto amministrativo, tanto sotto il profilo della motivazione quanto della proporzionalità.
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A Milano il dibattito dopo la proiezione “L’ultimo viaggio”, con Marco Cappato
L’ultimo viaggio – proiezione del film
Lunedì 5 maggio 2025 | ore 21.00
Sarà proiettato a Milano “L’ultimo viaggio”, un film di Lorenzo Ceva Valla e Mario Garofalo, con Fabio Marin e Debora Zuin. In sala saranno presenti i registi, insieme a Marco Cappato, tesoriere di Associazione Luca Coscioni APS, per un dialogo con il pubblico.
L’appuntamento è per lunedì 5 maggio, alle ore 21.00, presso la Cineteca Milano Arlecchino. Il biglietto ha il costo di 8,50 euro ed è disponibile a questo link.
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Marco Cappato ad Alessandria “Il diritto di scegliere – dialogo su eutanasia e democrazia”
Il diritto di scegliere – dialogo su eutanasia e democrazia
Giovedì 8 maggio | ore 18.00
Parteciperanno Marco Cappato, Presidente di Eumans, e Luca Savarino, Professore di Bioetica, per un confronto sui temi dell’eutanasia, della libertà di scelta e della democrazia. L’evento rientra nel ciclo di incontri “PCPol – Una rottura di scuola” e vede il sostegno di diverse realtà culturali e accademiche.
L’appuntamento è per giovedì 8 maggio alle ore 18.00 presso Associazione Cultura e Sviluppo, in Piazza Fabrizio De Andrè, 76, ad Alessandria. L’ingresso è gratuito prenotandosi tramite questo link.
Durante l’incontro, i due relatori si confronteranno sui nodi etici, giuridici ed esistenziali legati alla fine vita, tra esperienza personale, rigore scientifico e impegno civile. Un’occasione per ripensare insieme la morte non come tabù, ma come parte della vita. Un invito a riflettere, ascoltare, prendere posizione. Promosso da Cultura e Sviluppo con la compartecipazione dell’Università del Piemonte Orientale, il percorso di PopolX è rivolto in particolar modo agli under 35 ma è convintamente aperto anche a tutta la cittadinanza, e prevede 15 incontri distribuiti tra gennaio e giugno 2025. Obiettivo degli incontri: mettere a fuoco le criticità del mondo attuale, ricostruendone le principali genesi, proponendo però anche narrazioni e testimonianze capaci di rompere l’inerzia verso cui la nostra società sta tendendo mostrando come altre possibili vie sono ancora praticabili.
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“La decisione del TAR del Lazio sul cannabidiolo complica ulteriormente il settore e ignora le indicazioni dell’OMS”
Marco Perduca commenta la decisione della giustizia amministrativa sulla legittimità del Decreto del Ministero della Salute con l’indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope
Il TAR del Lazio ha deciso che è legittimo il Decreto con il quale il Ministero della Salute il 27 giugno 2024, nell’aggiornare le Tabelle contenenti l’indicazione delle sostanze stupefacenti e psicotrope, ha inserito nella Tabella dei medicinali soggetti a prescrizione medica non ripetibile le composizioni per somministrazione ad uso orale di cannabidiolo ottenuto da estratti di cannabis.
“La sentenza del TAR complica ulteriormente il settore della canapa, già colpito da norme irragionevolmente limitative, come dimostra il recente Decreto Sicurezza” – commenta Marco Perduca dell’Associazione Luca Coscioni, già Senatore e Presidente del Comitato Promotore del Referendum Cannabis Legale, che in questi anni ha seguito da vicino la vicenda del ricorso presentato al TAR del Lazio da Canapa Sativa Italia, Giantec Srl, Società Biochimica Galloppa Srl e Orti Castello di Massimiliano Quai.
“Oltre ad attendere ora le reazioni delle varie associazioni, va segnalato come nella vicenda si siano sovrapposte preoccupazioni infondate su prodotti in cui interagiscono THC e CBD, evocando addirittura decessi legati all’assunzione orale di “cannabinoidi sintetici” non meglio specificati. Tali sostanze, peraltro, non risultano né nelle statistiche nazionali o europee, né nella – seppur lacunosa – letteratura scientifica consultata dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Consiglio Superiore di Sanità.
Lascia perplessi – per non dire altro – leggere che ‘la valutazione scientifica deve fondarsi su dati scientifici affidabili e su un ragionamento logico che porti a una conclusione, la quale esprima la possibilità del verificarsi e l’eventuale gravità del pericolo sull’ambiente o sulla salute di una popolazione data, compresa la portata dei possibili danni, la persistenza, la reversibilità e gli effetti’. Se tale valutazione fosse stata effettivamente svolta in modo approfondito, richiamando magari i contesti normativi di altri Paesi e le chiare pronunce e raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, non si sarebbe invocato il principio di precauzione come se fossimo ancora all’inizio del secolo scorso”.
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I dazi di Trump abbatteranno i conti delle aziende Usa di macchinari per i chip
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I dazi di Trump potrebbero avere un impatto economico di 1 miliardo di dollari all'anno sulle aziende americane che producono macchinari per i semiconduttori, come Applied Materials e Lam Research, già
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La rivelazione di un whistleblower spiega come DOGE potrebbe aver sottratto dati sensibili sui lavoratori
I membri dello staff tecnico erano allarmati da ciò che gli ingegneri del DOGE facevano quando veniva loro concesso l'accesso, in particolare quando notavano un picco nei dati in uscita dall'agenzia. È possibile che i dati includessero informazioni sensibili su sindacati, cause legali in corso e segreti aziendali – dati che quattro esperti di diritto del lavoro hanno dichiarato a NPR che non dovrebbero quasi mai uscire dall'NLRB e che non hanno nulla a che fare con l'aumento dell'efficienza del governo o con la riduzione della spesa.
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Michele De Luca, Stefania Bettinelli e la Cellula di Bari a Bisceglie – “Malattie rare – ricerca, prevenzione e diritti dei malati”
Malattie rare – ricerca, prevenzione e diritti dei malati
Sabato 26 aprile | ore 18.30
Parteciperanno in particolare Michele De Luca, Co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni APS, e Stefania Bettinelli, Membro di Giunta dell’Associazione Luca Coscioni APS, nell’ambito dell’incontro dedicato alle malattie rare, promosso con il patrocinio della ASL BT, dell’Associazione Luca Coscioni e della Fondazione Telethon. Tra gli interventi, quelli di rappresentanti della Regione Puglia, del Centro Territoriale Malattie Rare della ASL BT e di varie coordinatrici provinciali di Fondazione Telethon, nonché esponenti del mondo accademico e sanitario.
L’appuntamento è per sabato 26 aprile, alle ore 18.30, presso le Vecchie Segherie Mastrototaro, in Via Porto 33, a Bisceglie.
Saranno presentate, a cura di Peppo Ruggieri, le poesie di Michele Ventura (dedicate al ventesimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta per distrofia muscolare di Duchenne). Il ricavato della raccolta andrà in beneficenza a Fondazione Telethon e all’Associazione Luca Coscioni. Ci sarà un tavolo informativo della Cellula Coscioni di Bari.
L'articolo Michele De Luca, Stefania Bettinelli e la Cellula di Bari a Bisceglie – “Malattie rare – ricerca, prevenzione e diritti dei malati” proviene da Associazione Luca Coscioni.
Filomena Gallo a Rovereto: la gestazione per altri – dibattito pubblico
Martedì 6 maggio 2025 | 20.30
Filomena Gallo, Segretaria dell’Associazione Luca Coscioni APS, interverrà a Rovereto nell’ambito dell’incontro “La gestazione per altri”, promosso dall’Associazione Roveretana per la Giustizia, con il patrocinio del Comune di Rovereto, della Comunità della Vallagarina e dell’Ordine degli Avvocati di Rovereto. Parteciperanno inoltre il Prof. Massimo Gandolfini, neurochirurgo e presidente dell’Associazione Family Day, e l’Avvocato Claudio Malfer.
L’appuntamento è per martedì 6 maggio 2025, alle ore 20.30, presso la Sala Filarmonica di Rovereto, in Corso Antonio Rosmini, 86, 38068 Rovereto TN. L’Ordine degli Avvocati di Rovereto ha deliberato il riconoscimento di due crediti formativi in materia non obbligatoria.
L'articolo Filomena Gallo a Rovereto: la gestazione per altri – dibattito pubblico proviene da Associazione Luca Coscioni.
Meta torna ad addestrare l’IA sui post di Facebook e Instagram nonostante le proteste legali
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Il colosso tecnologico Meta ha intenzione di ricominciare ad addestrare la sua intelligenza artificiale sui post dei cittadini dell’UE, ha
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Il commissario europeo Virkkunen: "L'UE è aperta alla tecnologia statunitense. Abbiamo norme, non barriere commerciali" | Internazionale - La terrazza Mongardino
Nulla sfugge alla guerra commerciale intrapresa da Donald Trump nel suo ritorno alla Casa Bianca. Sono passate meno 24 ore da quando il vicepresidente della Commissione europea l'henné Virkkunen (52 anni, Joursa, Finlandia) ha presentato il piano in …Luca (La terrazza Mongardino)
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In Molise è stata depositata la proposta di legge Liberi Subito
La proposta di legge è stata proposta dall’Associazione Luca Coscioni e sottoscritta trasversalmente in Consiglio regionale. L’obiettivo è definire procedure e tempi certi per garantire il diritto alla morte volontaria medicalmente assistita
È stata depositata oggi nel Consiglio regionale del Molise la proposta di legge regionale promossa dall’Associazione Luca Coscioni, intitolata Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito. La prima firmataria è la consigliera PD Alessandra Salvatore, e la proposta è sostenuta da dieci consiglieri di maggioranza e opposizione. L’iniziativa intende garantire tempi e procedure certe per l’accesso alla morte volontaria medicalmente assistita per le persone nelle condizioni stabilite dalla Corte Costituzionale.
La proposta si fonda sulla sentenza “Cappato – DJ Fabo” della Consulta 242 del 2019, che ha depenalizzato l’”aiuto al suicidio” in casi ben determinati. L’iniziativa si inserisce nel solco della campagna nazionale Liberi Subito, promossa dall’Associazione Luca Coscioni in tutte le Regioni. Il testo prevede che la persona richiedente venga presa in carico da una commissione multidisciplinare permanente che entro venti giorni dovrà verificare la presenza dei requisiti stabiliti dalla Corte attraverso una valutazione clinica e il parere del Comitato Etico. Una volta completata la verifica, la Regione dovrà garantire, entro sette giorni, il supporto tecnico e farmacologico necessario. L’intero percorso dovrà essere concluso entro un massimo di trenta giorni dalla richiesta. Inoltre, è garantita la gratuità delle prestazioni sanitarie collegate, senza costi aggiuntivi per il richiedente e senza nuovi oneri per il bilancio regionale.
La proposta ha raccolto consensi trasversali tra le forze politiche presenti in Consiglio, ricevendo l’adesione da parte di Consiglieri del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle, di Fratelli d’Italia e della Lega. Un dato che conferma come il tema del fine vita non sia né ideologico né divisivo, ma una questione di civiltà e ascolto verso le persone che vivono ogni giorno la fatica di condizioni sanitarie irreversibili.
Filomena Gallo dichiara: “L’accesso al suicidio medicalmente assistito, è già legale in Italia in forza di una sentenza della Corte Costituzionale che ha valore di legge. Come Associazione Luca Coscioni chiediamo che il Servizio Sanitario Regionale, così come disposto dal giudicato costituzionale, possa rispondere con tempi certi alle richieste delle persone che soffrono. In Toscana la nostra proposta di legge è stata approvata ed è legge in vigore dal 2 aprile, in molte altre Regioni si stanno avviando discussioni analoghe. Il Molise può ora essere parte di questo percorso istituzionale che mira a rispettare la libera scelta della persona alla luce delle competenze regionali, senza scaricare sui malati o sui tribunali la responsabilità di dare concretezza a un diritto già riconosciuto. Chiediamo che la proposta venga calendarizzata e discussa al più presto”.
In questo contesto, l’Associazione ha anche presentato richieste di accesso agli atti in tutte le Regioni italiane per ottenere dati sulle richieste di suicidio assistito pervenute alle aziende sanitarie dal 2020 a oggi. Il Molise è tra le cinque Regioni che non hanno fornito alcuna risposta, eludendo di fatto l’obbligo di trasparenza amministrativa previsto dalla normativa italiana sull’accesso civico.
L’assenza di dati ufficiali rende ancora più urgente e necessaria l’approvazione della proposta di legge regionale, per uscire dall’attuale condizione di opacità e incertezza, e garantire alle persone malate un percorso chiaro e rispettoso del loro diritto all’autodeterminazione.
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La NATO acquista dalla statunitense Palantir un sistema di combattimento basato sull’Intelligenza artificiale
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La NATO ha ufficialmente annunciato di aver finalizzato l’accordo con la società Palantir Technologies per
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Agcom parla di Cdn ma cerca risorse per le telco, cosa cela l’ultima mossa dell’Autorità. Le ultime mosse dell’Agcom sulla regolamentazione delle Content Delivery Network
Il dibattito sulla regolamentazione delle Content Delivery Network (CDN) è entrato nel vivo. L’AGCOM ha lanciato una consultazione pubblica per valutare l’estensione dell’autorizzazione generale, prevista dal Codice europeo delle comunicazioni elettroniche (EECC), anche a chi gestisce o possiede infrastrutture CDN sul territorio italiano. Una mossa che, pur motivata da esigenze di equità e controllo, rischia di aprire un nuovo fronte di scontro tra telco e big tech.
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Perché l’UE ha bisogno di un EuroStack e di un Grande Firewall europeo
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Il ritorno di Trump e l’instabilità geopolitica globale hanno almeno un merito: costringere l’Europa a guardarsi allo specchio e affrontare una verità dolorosa. Siamo digitalmente
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Condivido gran parte dell'articolo, mi lascia perplesso il Grande Firewall. Sono dell'idea che la sovranità digitale la si realizza possedendo in casa propria l'infrastruttura digitale fatta di hardware e software. Tuttavia penso che fino a quando le aziende e i politici europei tratteranno i propri clienti e cittadini come pezze da piedi, la sovranità digitale se la potranno scordare. Per esempio la Tim a me non dà una classe di indirizzi statici pubblici IPv6.
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Cloud e sovranità digitale: perché l’Europa resta indietro
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Sono passati più di quattro anni da quando l’Europa ha proclamato l’obiettivo di conseguire una propria autonomia o “sovranità digitale”. E da allora la situazione è per molti aspetti peggiorata: la
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Etiopia, gli sfollati in Tigray affrontano violenza mirata e crisi umanitaria [Report EHRC]
L'articolo proviene dal blog di @Davide Tommasin ዳቪድ ed è stato ricondiviso sulla comunità Lemmy @Notizie dall'Italia e dal mondo
Un recente rapporto della Commissione etiope per i diritti umani (Ethiopian Human Rights Commission – EHRC) indica che gli sfollati
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A passeggio con l’informatica #27 – Nessuna digitalizzazione senza rappresentazione
precedente #26 ––– successivo #28 di Enrico Nardelli Abbiamo discusso nel precedente articolo come l’informatica sia stata una compone...link-and-think.blogspot.com
Caso di Massimiliano: disposta l’imputazione coatta per Cappato, Lalli e Maltese
L’udienza preliminare è fissata per il 4 giugno 2025
A seguito dell’ordinanza della giudice per le indagini preliminari (GIP), con la quale è stata disposta l’imputazione coatta, il pubblico ministero (PM) ha formulato l’imputazione nei confronti di Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Maltese, per aver, in concorso fra loro, aiutato Massimiliano, affetto da sclerosi multipla in stato avanzato, fonte di sofferenze intollerabili, a raggiungere la Svizzera, dove ha avuto accesso legalmente al suicidio assistito attraverso l’autosomministrazione di un farmaco letale.
A seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 135/2024 che aveva ampliato il requisito del trattamento di sostegno vitale, la GIP di Firenze aveva comunque ritenuto necessario un processo. Per questo, a seguito dell’imputazione coatta, formulata dal PM, il giudice per l’udienza preliminare (GUP) ha fissato l’udienza per il prossimo 4 giugno.
Dichiarano Marco Cappato, Chiara Lalli e Felicetta Matese: “Affronteremo il processo con serenità come abbiamo fatto finora, convinti che l’aiuto fornito a Massimiliano è stato un aiuto doveroso e necessario, affinché una persona affetta da una patologia irreversibile e con sofferenze intollerabili potesse essere libera di scegliere come morire, anche se non – ancora – attaccata a una macchina”.
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in reply to storiaweb • • •L'immagine mostra un giovane uomo in piedi su un campo da calcio, con un gesto di saluto alzando la mano destra. Indossa una polo nera con strisce orizzontali di verde, giallo e blu, che richiamano i colori della bandiera brasiliana. Sullo sfondo si vede un'arena con gradinate blu e gialle, e la scritta "ESTORIL" è visibile, indicando che si trova probabilmente in un campo di calcio in Portogallo. L'uomo ha un'espressione seria e un tatuaggio sul braccio destro.
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L'immagine mostra una monoposto di Formula 1, con il numero 12, che corre su un circuito bagnato. La vettura è nera con dettagli dorati e presenta il logo "John Player Special" e "Lotus" sul lato. Il pilota, con un casco giallo, è visibile al volante. La pista è scivolosa, con acqua che si spruzza intorno alle gomme, indicando condizioni di pista umida. Sullo sfondo, si vedono spettatori in tribune, con cartelloni pubblicitari di "Olivetti", "Shell" e "Champion" visibili. La scena è ambientata in un circuito di corsa, con una barriera di protezione blu e verde lungo il lato della pista.
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