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Dalla Bielorussia al Sudafrica. Perché preoccuparsi delle esercitazioni russe


Le forze armate russe e bielorusse si addestreranno insieme in una serie di esercitazioni aeree sul territorio di Minsk fino a febbraio. Manovre che preoccupano Kiev, che teme possano fornire la copertura per una nuova offensiva da nord. Intanto, navi russe si eserciteranno insieme a unità cinesi a largo delle coste del Sud Africa

@Notizie dall'Italia e dal mondo

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Giappone-India: esercitazione aerea congiunta in corso a nord di Tokyo


I legami di difesa tra India e Giappone sono pronti a entrare in una nuova fase grazie alle prime esercitazioni congiunte che vedono l’impiego di aerei da combattimento. Notizia che arriva in un momento complesso e delicato per la regione indo-pacifica a causa della crescente assertività cinese, che spinge sempre più Tokyo a rafforzare le sue collaborazioni di Difesa con diversi Paesi.

@Notizie dall'Italia e dal mondo

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#uncaffèconluigieinaudi☕ – I liberali vogliono che


I liberali vogliono che la spada della legge scenda, inesorabile, su coloro i quali hanno costruito attorno alla propria impresa una trincea, per impedire l’accesso altrui a quel campo chiuso. da Il nuovo liberalismo, “La città libera”, 15 febbraio 1945
I liberali vogliono che la spada della legge scenda, inesorabile, su coloro i quali hanno costruito attorno alla propria impresa una trincea, per impedire l’accesso altrui a quel campo chiuso.


da Il nuovo liberalismo, “La città libera”, 15 febbraio 1945

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fondazioneluigieinaudi.it/unca…



Nel mondo, poche idee, ma ben confuse


Parlavo l’altro giorno dello stato confusionale del nostro Governo, sempre più evidentemente fatto di dilettanti rancorosi allo sbaraglio, che si odiano e stanno insieme solo per convenienza nell’illusione che noi non ci accorgiamo di tutto ciò e ciò che accade ogni giorno, mi conferma nell’idea. Certamente, è addirittura evidente alla virile Presidente Giorgia Meloni, che […]

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La frase “Winter of discontent” è il tormentone di questo inverno inglese. Brutto segno. Rievoca non tanto il Riccardo terzo di Shakespeare quanto gli scioperi a raffica che interessarono molti settori privati e pubblici dell’industria e dei servizi …




Non per soldi ma per carboneLuetzerath, piccolo villaggio disabitato nel nord della Germania. Questo è l’attuale epicentro del dibattito politico tedesco sulla transizione energetica.


Quanti rifugiati ucraini torneranno a casa?


L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022 ha creato la più grande crisi di rifugiati in Europa dalla seconda guerra mondiale. Mentre da allora milioni di rifugiati ucraini sono tornati a casa, quasi 2,9 milioni si sono trasferiti in Russia, secondo i dati dell’ottobre 2022, e circa 7,9 milioni sono stati registrati in […]

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Sempre più ricchi, sempre più poveri: la disuguaglianza non conosce crisi. Il nuovo rapporto di Oxfam all’apertura del World Economic Forum a Davos.


La frase “Winter of discontent” è il tormentone di questo inverno inglese. Brutto segno. Rievoca non tanto il Riccardo terzo di Shakespeare quanto gli scioperi a raffica che interessarono molti settori privati e pubblici dell’industria e dei servizi …



Il 2022 è stato per l’Europa l’anno della crisi energetica. Il prezzo del petrolio continua a rimanere al di sopra della media di 60$ al barile, quello del gas è stato in media di sette volte più alto rispetto al periodo pre-crisi, e quello del carbo…


Una casa per i liberali


Sabato a Milano la prima della costituente liberale. Calenda e Renzi ci sono Era il 1945. Il Fascismo era stato sconfitto militarmente, ma non culturalmente, il comunismo avanzava sotto le spoglie apparentemente bonarie del Pci e il Partito d’azione aveva

Sabato a Milano la prima della costituente liberale. Calenda e Renzi ci sono


Era il 1945. Il Fascismo era stato sconfitto militarmente, ma non culturalmente, il comunismo avanzava sotto le spoglie apparentemente bonarie del Pci e il Partito d’azione aveva già esibito, con rispetto parlando, tutto il proprio snobbismo. Luigi Einaudi prese carta e penna e scrisse righe importanti inneggiando al “secondo risorgimento” italiano esplicitamente rivolto agli intellettuali e ai giornalisti di cultura liberale. Si legge: “Non è più il tempo dei chiostri del primo medioevo… oggi è il tempo dei missionari. Ma la maggioranza di noi continua a parlare come ieri. E scende nella lotta politica – che è il proselitismo – con lo stesso linguaggio che userebbe a una riunione di iniziati: un linguaggio che per il pubblico è un rumore affaticante, incomprensibile, che lo annoia, che lo scoraggia, che lo allontana”. L’esortazione è chiara. I liberali debbono mettersi in gioco, affermare i propri valori e difendere i propri principi preoccupandosi di renderli, nei limiti del possibile, popolari. Le democrazie, funzionano così. Senza la capacità di fare “proseliti” anche le migliori tra le idee ristagnano e prima o poi avvizziscono.

Nel corso della Prima repubblica, il Partito liberale italiano e il Partito repubblicano inastarono le bandiere del liberalismo, ma lo fecero da posizioni a dir poco minoritarie. Parteciparono ai governi con la Democrazia cristiana, ma di sicuro non riuscirono a condizionarne radicalmente l’approccio ai problemi dello Stato e a quelli dei cittadini. Con la cosiddetta Seconda repubblica si cambiò strategia. Si provò a fare quel che il fondatore della Fondazione Luigi Einaudi, l’allora segretario del Pli Giovanni Malagodi, riteneva inopportuno, per non dire impossibile. Si provò a condizionare da dentro culture politiche oggettivamente illiberali. Pattuglie di intellettuali più o meno conclamatamente liberali permearono, di conseguenza, Forza Italia, sperando di condizionare anche Alleanza nazionale. La stessa cosa, pur se in forma minore, avvenne a sinistra con il Pds, con i Ds e infine col Pd. Non si può dire sia stato un successo.

Se il metodo liberale consiste in un approccio realista e competente ai problemi, e se l’obiettivo dei liberali è quello di dare a ciascun cittadino le stesse possibilità di partenze per realizzarsi materialmente e spiritualmente riducendo al minimo i privilegi, le consorterie e i monopoli, per onestà intellettuale va detto che l’obiettivo è stato fallito.

Nasce su questi presupposti la costituente liberale che si è tenuta sabato a Milano. Ospiti i leader del Terzo polo Calenda e Renzi, le molte anime della diaspora liberale sembrano aver deciso di superare antichi rancori, pregiudizi e personalismi per dare corpo ad un’unità politica considerata necessaria al futuro dell’Italia. Il tentativo è ambizioso, gli esiti incerti, il metodo e le scelte strategiche, come tutti i metodi e come tutte le scelte strategiche, discutibili. Ma se non altro qualcosa si muove sul campo oggi arido delle idee e delle identità politiche.

Huffington Post

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Emirati Arabi Uniti: mercato immobiliare senza rivali?


Se il settore immobiliare è qualcosa su cui basarsi, Dubai sta lottando per difendere il suo status di centro del Medio Oriente contro gli sforzi sauditi per sostituirlo. L’insistenza dell’Arabia Saudita affinché le società che svolgono attività legate al governo nel Paese, molte delle quali hanno la loro base regionale a Dubai, trasferiscano i loro […]

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VIDEO. Raid esercito israeliano a Dheisheh. Ucciso un 14enne, arrestata ed espulsa una italiana


Il ragazzo è stato colpito alla testa. Il 3 gennaio sempre a Dheisheh era stato ucciso in un'altra incursione un 15enne, Adam Ayyad. Arrestata nel campo anche una volontaria italiana, Stefania Costantini. L'articolo VIDEO. Raid esercito israeliano a Dhei

della redazione

Pagine Esteri, 16 gennaio 2023 – Un palestinese di 14 anni, Omar Al Khamour, è deceduto poco dopo essere stato ferito gravemente questa mattina da colpi sparati dell’esercito israeliano durante un raid nel campo profughi di Dheisheh (Betlemme). ll Ministero della Salute palestinese ha riferito che il ragazzo è stato colpito alla testa. I suie funerali si sono già svolti. Il 3 gennaio, sempre a Dheisheh, era stato ucciso in un’altra incursione di soldati israeliani, un 15enne, Adam Ayyad.

Sabato scorso tre palestinesi erano stati uccisi in seguito a scontri con forze israeliane in Cisgiordania. Due, il 24enne Izz Eddin Basem Hamamreh e il 23enne Amjad Adnan Khalilieh erano membri del Jihad islamico. Il terzo, Yazan Al-Jaabari, 20 anni, è morto per le ferite riportate il 2 gennaio quando fu colpito da fuoco israeliano. Ieri inoltre è stato ucciso un palestinese che, secondo la versione fornita dalle autorità israeliane, aveva tentato di accoltellare dei militari.

Nel raid di questa mattina a Dheisheh i soldati israeliani hanno anche arrestato una italiana, Stefania Costantini, che si trovava nel campo per attività di volontariato e solidarietà. La donna si trovava a casa di amici, come mostra una foto diffusa da palestinesi in rete, è stata portata via a spalla dai militari. Ha avuto il tempo solo di prendere il passaporto e il telefono. Nel pomeriggio è stata espulsa dalle autorità israeliane ed imbarcata su di un volo da Tel Aviv per Roma. Pagine Esteri

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La fine della cooperazione climatica USA-Cina


I campanelli d’allarme della crisi climatica suonano da anni. C’è un crescente consenso tra gli scienziati del clima sul fatto che sia indispensabile mantenere l’aumento della temperatura media globale entro 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali. Ma in quanto maggiori emettitori mondiali di gas serra, gli Stati Uniti e la Cina non hanno cooperato […]

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Gettare le basi per una soluzione in Ucraina


Dall’invasione russa dell’Ucraina lo scorso febbraio, gli Stati Uniti si sono battuti per due obiettivi primari: impedire a Putin di soggiogare nuovamente il Paese e mettere il governo ucraino in una posizione forte per negoziare un accordo che garantisca la sua indipendenza e sovranità. Dopo più di dieci mesi di questa guerra in corso, abbiamo […]

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Un lungo blocco per i voli in America. Ma è stato un guasto?


Deve essere stato un momento molto difficile per il popolo americano vedere a terra 4.000 aerei per cinque ore con rotte cancellate e forse un milione di passeggeri rimasti attoniti a seguire i tabelloni elettronici vuoti di qualsiasi spiegazione. Il trasporto aereo negli Stati Uniti non è considerato uno strumento elitario come ancora sembra in […]

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📚 Prende il via da oggi l’iniziativa "Il libro del mese", promossa dalla Biblioteca del Ministero dell’Istruzione e del Merito e inserita fra le attività di valorizzazione del patrimonio librario del MIM.


Casa e casasotto


“L’Europa vuole mettere le mani sulle nostre case, ci vuole portare via le case!” “C’è una patrimoniale mascherata che stanno imponendo al cittadino inerme europeo!” Anzi no, a quello italiano. Ci si esprime ormai per continenti: l’Europa. Non è chiara l’

“L’Europa vuole mettere le mani sulle nostre case, ci vuole portare via le case!” “C’è una patrimoniale mascherata che stanno imponendo al cittadino inerme europeo!” Anzi no, a quello italiano. Ci si esprime ormai per continenti: l’Europa. Non è chiara l’idea che si chiami Unione Europea, che la Direttiva non ci sia ancora, che al Consiglio Europeo è passata con il consenso del Governo italiano, il Governo Meloni. La patrimoniale mascherata in Italia la paghiamo già, è quella porcheria che si chiama tasi, per cui si paga sulla spazzatura non in ragione della spazzatura, bensì in ragione dei metri quadrati. I soldi di questa tassa vanno a municipalizzate che lavorano in regime di monopolio largamente disfunzionali e inefficienti a cominciare dalla capitale, Roma, dove abito e pago uno sproposito di tasi e con la spazzatura ci faccio anche amicizia perché continuo a guardarla dalla finestra come Giulietta guardava Romeo.

“Ci impoveriscono, ci portano via i soldi perché vogliono imporci delle cose!” “Quando mai si è visto che qualcuno ti impone delle cose a casa tua?” Qui! Ora, ieri, sempre. Ma perché a casa si può avere un impianto elettrico qualunque? No, deve essere a norma. Se l’impianto elettrico non è a norma, per ragioni di sicurezza, la casa non si puoi mettere a reddito. Questo è ciò che è stabilito dalla legge italiana. Le caldaie devono essere a norma, è un’imposizione, con in più anche il controllo periodico che si chiama “bollino blu”.

Ma veniamo al dunque: la Direttiva non c’è ancora, come dicevamo, è in discussione al Parlamento Europeo e riguarda tutti gli immobili d’Europa, non solo quelli italiani. In Europa l’85% degli immobili sono stati finiti di costruire prima dell’inizio di questo secolo, che non è tantissimo che è iniziato, ma comunque sono immobili datati. Non è che quelli italiani sono più vecchi degli altri per principio, non è che abitiamo nelle case dell’Impero Romano, quelle che derivano dal Settecento e dall’Ottocento ci sono anche in Francia, in Germania, le altre si chiamano monumenti. Il 75% avrà bisogno di interventi, quindi vale per tutti. Perché la “cattivissima Europa” mi vuole portare via i mattoni? Il problema non è questo. L’Italia è il solo paese europeo in cui gli immobili non sono aumentati di valore, perché l’Italia è il paese in cui i redditi non sono aumentati, perché la produttività è stagnante, etc.

In Francia, siccome l’idea è quella di arrivare a neutralità nel 2050, ma anticipare al 2030 per gli immobili, a Parigi hanno deciso di farlo entro il 2025. Non sono masochisti, puntano ai soldi, e fanno bene perché investire nel risparmio energetico di un immobile significa aumentare il suo valore patrimoniale e diminuire il suo costo di gestione, quindi è un buon affare. Allora, anziché stare lì a delirare di cose che non stanno né in cielo in terra, perché non ci occupiamo di questioni più semplici? Occorrono sgravi fiscali, non spesa, non quella porcheria del 110%. A proposito, tutti i soldi che abbiamo buttato al 110% cos’erano? Efficientamento energetico? Facciate? Bene! E questo sarebbe il paese che dice che non si deve spendere. Lo trovo ridicolo.

Allora non spediamo. Le agevolazioni fiscali sono un guadagno per lo Stato perché se si agevolano i lavori in un tempo congruo (perché tanto in un anno è impossibile dato che non ci sono abbastanza imprese) con lo sgravio non si hanno costi esorbitanti, gli immobili aumentano di valore e quando sarà il momento della compravendita lo Stato incasserà di più, quindi riprenderà parte dei soldi che non aveva incassato prima. Ma che volete, bisogna essere contro l’Europa. Parentesi finale: ratificano il Mes, il che spiega tutte queste chiacchiere inutili sugli immobili. Si sono dovuti rimangiare l’opposizione al Mes.

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Nei topi, la rigenerazione delle punte delle dita mancanti dei piedi può avvenire grazie all'aiuto delle cellule alla base dell'unghia


La rigenerazione delle punte delle dita mancanti dei piedi può avvenire grazie all'aiuto delle cellule alla base dell'unghia.

@Scienza e innovazione

Le cellule mesenchimali associate alle unghie contribuiscono e sono essenziali per la rigenerazione della punta delle dita dorsali.
Lo studio di Neemat Mahmud, Christine Eisner, Sruthi Purushothaman, Mekayla A. Storer, David R. Kaplan e Freda D. Miller è stato pubblicato su Science Direct.

Dalle analisi effettuate sul mesenchima induttivo dell'unghia, la base dell'unghia sembrerebbe essere essenziale per la rigenerazione della punta del dito dei mammiferi.

La firma trascrizionale per queste cellule che include Lmx1b è stata individuata e mostra che il mesenchima dell'unghia che esprime Lmx1b è essenziale per la formazione del blastema.

La rigenerazione delle punte delle dita mancanti dei piedi può avvenire grazie all'aiuto delle cellule alla base dell'unghia.

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VIDEO. Raid esercito israeliano a Dheisheh. In fin di vita un 14enne, arrestata una italiana


Il ragazzo è stato colpito alla testa. Il 3 gennaio sempre a Dheisheh era stato ucciso in un'altra incursione un 15enne, Adam Ayyad. Arrestata nel campo anche una volontaria italiana, Stefania Costantini. L'articolo VIDEO. Raid esercito israeliano a Dhei

della redazione

Pagine Esteri, 16 gennaio 2023 – Un palestinese di 14 anni, Omar Al Khamour, è stato ferito gravemente questa mattina da colpi sparati dell’esercito israeliano durante un raid nel campo profughi di Dheisheh (Betlemme). ll Ministero della Salute palestinese ha riferito che il ragazzo è stato colpito alla testa e le sue condizioni appaiono critiche. Il 3 gennaio, sempre a Dheisheh, era stato ucciso in un’altra incursione di soldati israeliani, un 15enne, Adam Ayyad.

Sabato scorso tre palestinesi erano stati uccisi in seguito a scontri con forze israeliane in Cisgiordania. Due, il 24enne Izz Eddin Basem Hamamreh e il 23enne Amjad Adnan Khalilieh erano membri del Jihad islamico. Il terzo, Yazan Al-Jaabari, 20 anni, è morto per le ferite riportate il 2 gennaio quando fu colpito da fuoco israeliano. Ieri inoltre è stato ucciso un palestinese che, secondo la versione fornita dalle autorità israeliane, aveva tentato di accoltellare dei militari.

Nel raid di questa mattina a Dheisheh i soldati israeliani hanno anche arrestato una italiana, Stefania Costantini, che si trovava nel campo per attività di volontariato. La donna, come mostra una foto diffusa da palestinesi in rete, è stata portata via a spalla dai militari. Le autorità consolari italiane a Gerusalemme stanno seguendo il suo caso. Pagine Esteri

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VIDEO. Raid esercito israeliano a Dheisheh. Ucciso un 14enne, arrestata una italiana


Il ragazzo è stato colpito alla testa. Il 3 gennaio sempre a Dheisheh era stato ucciso in un'altra incursione un 15enne, Adam Ayyad. Arrestata nel campo anche una volontaria italiana, Stefania Costantini. L'articolo VIDEO. Raid esercito israeliano a Dhei

della redazione

Pagine Esteri, 16 gennaio 2023 – Un palestinese di 14 anni, Omar Al Khamour, è stato ucciso questa mattina da colpi sparati dell’esercito israeliano durante un raid nel campo profughi di Dheisheh (Betlemme). ll Ministero della Salute palestinese ha riferito che il ragazzo era stato colpito alla testa ed i medici non hanno potuto far nulla per salvarlo. Il 3 gennaio, sempre a Dheisheh, era stato ucciso in un’altra incursione di soldati israeliani, un 15enne, Adam Ayyad.

Sabato scorso tre palestinesi erano stati uccisi in seguito a scontri con forze israeliane in Cisgiordania. Due, il 24enne Izz Eddin Basem Hamamreh e il 23enne Amjad Adnan Khalilieh erano membri del Jihad islamico. Il terzo, Yazan Al-Jaabari, 20 anni, è morto per le ferite riportate il 2 gennaio quando fu colpito da fuoco israeliano. Ieri inoltre è stato ucciso un palestinese che, secondo la versione fornita dalle autorità israeliane, aveva tentato di accoltellare dei militari.

Nel raid di questa mattina a Dheisheh i soldati israeliani hanno anche arrestato una italiana, Stefania Costantini, che si trovava nel campo per attività di volontariato. La donna, come mostra una foto diffusa da palestinesi in rete, è stata portata via a spalla dai militari. Le autorità consolari italiane a Gerusalemme stanno seguendo il suo caso. Pagine Esteri

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Contrattare


Ci sono 591 contratti nazionali di lavoro scaduti, su un totale di 955. La cosa riguarda 6,8 milioni di lavoratori dipendenti, su un totale di 12,8. Il minimo che i sindacati chiedono è il recupero dell’inflazione, più in generale pesa il fatto che i sala

Ci sono 591 contratti nazionali di lavoro scaduti, su un totale di 955. La cosa riguarda 6,8 milioni di lavoratori dipendenti, su un totale di 12,8. Il minimo che i sindacati chiedono è il recupero dell’inflazione, più in generale pesa il fatto che i salari italiano sono, in media e da trenta anni, al palo, se non in regresso, mentre in Francia sono cresciuti del 31.1% e in Germania del 33.7. Messa così, non resta che aumentare i salari ben oltre l’inflazione. Ma messa così non funziona affatto.

Cominciamo dall’inflazione. Diversi governanti italiani e qualche significativa voce dal mondo imprenditoriale hanno (inopportunamente) criticato la Banca centrale europea per il rialzo dei tassi d’interesse, destinato a contrastare l’inflazione. La Bce sbaglia, dicono, perché l’inflazione europea è importata e aumentare i tassi non la farà scendere, mentre rallenta la crescita. Sempre che non inneschi la recessione. Purtroppo, però, l’inflazione di base, quella interna e non importata, è proprio quella che non accenna a scendere e si colloca oggi attorno al 5%. Se i salariati recuperassero il potere d’acquisto perso con l’inflazione ciò comporterebbe una spinta inflattiva, pertanto taluni chiedono, accorgendosene o meno, una cosa e il suo contrario.

Ma mettiamo che questo problema non esista e prendiamo come esempio il contratto della scuola, che riguarda all’incirca 900mila persone. Sono disponibili subito 300 milioni, più altri 100, per finanziare i rinnovi, ma questo solo a patto di prendere i soldi che erano stati accantonati, dal governo Draghi, per premiare il merito. Quindi, se si usano per il contratto di tutti, si cancellano per il merito di molti. Dopo avere iscritto il merito nel nome del ministero, un suggestivo testacoda.

Altro esempio illuminante, il contratto dei collaboratori domestici. Qui i numeri sono più scivolosi, ma siamo intorno ai 2 milioni di lavoratori. L’inflazione colpisce tutti, ma per i salari più bassi può comportare rinunce dolorose. E questi lavoratori hanno salari bassi. Solo che a pagarli non è il “kapitale” o il “padronato”, bensì le famiglie, abitate da altri lavoratori. Se recuperano l’inflazione i dipendenti si impoveriscono i datori, che magari non la recuperano. Si aggiunga che i numeri sono scivolosi perché quasi il 59% di questo mercato è irregolare. Il che non è dovuto solo a “normale” evasione, ma anche a distorsione fiscale: se il reddito del dipendente cresce “troppo” egli perde benefici d’esenzione, per cui è spesso il dipendente stesso a chiedere l’irregolarità. E se si sta parlando di una persona che ha guadagnato la fiducia della famiglia, magari badando ad un anziano, rinunciarci e sostituirlo è difficile.

Rimettendo in fila i pezzi: a. l’inflazione c’è, erode il potere d’acquisto, inseguirla è molto pericoloso, quindi non ha senso scagliarsi contro le politiche anti inflattive; b. è vero che i salari non hanno tenuto il passo europeo, ma neanche la produttività l’ha tenuto; c. se vogliamo che le cose funzionino dobbiamo piantarla di credere sia giusto pagare tutti allo stesso modo e per anzianità, ma serve accantonare quattrini per premiare il merito; d. se per accontentare il lavoratore si finisce con l’accoppare il datore il salario sparisce.

Ciò comporta, proprio ora che si rinnovano i contratti, ove si voglia cambiare e riprendere a far correre sia i salari che la produttività, capire che i primi non sono indipendenti dalla seconda. Come capire che non possono essere indipendenti le pensioni e se continuiamo a favorire i pensionamenti il mitico “cuneo fiscale” non cala manco a cannonate. Legare il salario alla competitività, il premio al raggiungimento dei risultati, aiuterebbe a vivere in un mercato più giusto, più rispettoso delle persone e più dinamico. Il sindacato avrebbe il diritto/dovere di vigilare il nesso. Le imprese di investire. Il governo avrebbe il dovere di eliminare gli ostacoli. Rivendicare senza riformare porta a stagnare, impoverendo tutti.

La Ragione

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L’Italia alla guerra in Ucraina. Crosetto: “Schiereremo scudo missilistico in Slovacchia”


Si tratta di un sistema missilistico progettato e realizzato dal consorzio europeo Eurosam formato da MBDA Italia, MBDA Francia e Thales. L'articolo L’Italia alla guerra in Ucraina. Crosetto: “Schiereremo scudo missilistico in Slovacchia” proviene da Pag

AGGIORNAMENTO DI ANTONIO MAZZEO

Pagine Esteri, 14 gennaio 2023 – L’Esercito italiano schiererà in Slovacchia una batteria del sistema missilistico terra-aria SAMP-T di produzione italo-francese. Lo ha dichiarato in un’intervista all’agenzia ADNKronos il ministro della difesa Guido Crosetto. “Ho letto ricostruzioni giornalistiche, sul tema Samp-t, totalmente inventate; il Governo non ha ricevuto alcuna pressione da nessuno, in relazione agli aiuti all’Ucraina, tantomeno dagli Stati Uniti”, ha esordito Crosetto. “Nella telefonata odierna con il Segretario alla Difesa Lloyd J. Austin si è parlato del sistema che l’Italia fornirà per sostituire la batteria americana in Slovacchia”.

Nello specifico si tratterà di una batteria antiaerea/antimissile SAMP-T che rimpiazzerà la batteria di missili Patriot di US Army che verrà trasferita in Germania per essere sottoposta a manutenzione.
Il SAMP/T è stato sviluppato a partire dai primi anni 2000 nell’ambito del programma di cooperazione militare-industriale italo-francese FSAF (Famiglia di Sistemi Superficie Aria).
“Il SAMP/T nasce dall’esigenza di disporre di un sistema missilistico a media portata idoneo a operare in nuovi scenari operativi, prioritariamente caratterizzati da ridotti tempi di reazione contro la minaccia aerea ed elevata mobilità”, spiega lo Stato maggiore dell’Esercito. “L’attuale versione del SAMP/T ha capacità di avanguardia nel contrasto delle minacce aeree e dei missili balistici tattici a corto raggio”.
Il sistema missilistico è stato progettato e realizzato dal consorzio europeo Eurosam formato da MBDA Italia, MBDA Francia e Thales. Fa uso del missile Aster 30, dotato di un raggio d’azione di 100 km per l’intercettazione di aerei e 25 km per quella dei missili. Le batterie sono costituite da lanciatori con un numero variabile da 8 a 48 missili.
L’Esercito italiano ha in dotazione 5 batterie SAMP/T, operative dal 2013. Esse sono state impiegate fra il 2015 ed il 2016 a Roma per la sorveglianza dei cieli della Capitale in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia; contemporaneamente una seconda batteria ha operato in Turchia nell’ambito dell’operazione NATO “Active Fence” dal giugno 2016 al dicembre 2019, nei pressi della città di Kahramanmaras, sul confine sud-est dell’Alleanza Atlantica, “contro missili balistici tattici provenienti dal territorio siriano”.
Una batteria di missili terra-aria è attualmente schierata in Kuwait nell’ambito dell’Operazione “Inherent Resolve” a guida statunitense, contro le milizie dell’ISIS in territorio iracheno e siriano.
Con il trasferimento del SAMP/T in Slovacchia, le forze armate italiane portano a cinque le missioni in Europa orientale in ambito NATO dopo l’invasione russa dell’Ucraina del 24 febbraio 2022. Oggi i reparti di pronto intervento dell’Esercito sono presenti in Lettonia, Bulgaria e Ungheria, mentre 4 cacciabombardieri dell’Aeronautica Militare operano dalla base di Costanza, Romania. Pagine Esteri

LEGGI GLI APPROFONDIMENTI DI ANTONIO MAZZEO SULL’IMPEGNO ITALIANO NELL’EUROPA DELL’EST

pagineesteri.it/2023/01/10/in-…

pagineesteri.it/2023/01/11/in-…

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Non scioperate


Il governo s’è messo nei guai con le proprie mani, sul tema del prezzo dei carburanti. Ha abboccato ad informazioni inesatte, ha creduto vi fossero aumenti nel mentre il prezzo scendeva (comunque non aumentava), ha evocato la speculazione e diffuso dati s

Il governo s’è messo nei guai con le proprie mani, sul tema del prezzo dei carburanti. Ha abboccato ad informazioni inesatte, ha creduto vi fossero aumenti nel mentre il prezzo scendeva (comunque non aumentava), ha evocato la speculazione e diffuso dati sui controlli che la Guardia di Finanza aveva effettuato sui distributori di benzina, dati che con la speculazione non c’entrano nulla. Per giunta ha preso un provvedimento inutile, l’esposizione del prezzo medio, che sembra confermare la disonestà dei benzinai.

I quali hanno ragione a risentirsi e protestare, ma non ne avrebbero a scioperare. Hanno annunciato la chiusura per il 25 e 26 gennaio. Solo che, in quel modo, a pagare sarebbero i cittadini e la libertà di movimento. Ci sarà la corsa al pieno il 24.

Il governo chiarisca in fretta che no, non ci sono stati ladrocini generalizzati alla pompa, che quei controlli sono normale routine. E i benzinai rinuncino a fermare l’Italia. Non se ne sente alcun bisogno, semmai dovremmo correre.

L'articolo Non scioperate proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Firmata in Vaticano da cristiani, ebrei e islamici la dichiarazione "Rome Call for AI Ethics" in occasione di #RomeCall, evento curato dalla Fondazione #RenAIssance diretta da @PaoloBenanti


Firmata in Vaticano da cristiani, ebrei e islamici la dichiarazione "Rome Call for AI Ethics"

@Etica Digitale

Il Papa. «Un’etica per gli algoritmi: non possono decidere la vita delle persone»

Firmata in Vaticano da cristiani, ebrei e islamici la dichiarazione "Rome Call for AI Ethics" per un approccio consapevole e critico all'Intelligenza artificiale, presenti i vertici di Microsoft e Ibm

L'articolo di Francesco Ognibene è su l'Avvenire

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Mastodon Vs Twitter: la soluzione alla crisi delle #BigTech è la decentralizzazione? Edoardo Lisi intervista Filippo Della Bianca su Il Bollettino


[h2]MASTODON VS TWITTER: LA SOLUZIONE ALLA CRISI DELLE BIGTECH È LA DECENTRALIZZAZIONE?[/2]

@devol

Mastodon è ormai l’anti-Twitter, il nuovo spazio social dove confluiscono gli “esuli” dell’uccellino blu. La nuova politica di Elon Musk incentrata sul profitto e la libertà incondizionata di espressione non va giù a utenti e dipendenti, che abbandonano la nave che naufraga. L’ultima decisione del miliardario sudafricano di imporre il lavoro in presenza per aumentare la produttività ha provocato licenziamenti di massa. La soluzione alla crisi delle Big Tech è la decentralizzazione?

L'intervista di @Edoardo Lisi :unverified: a @:fedora: filippodb :BLM: :gnu: è disponibile sul sito de "Il Bollettino"

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#uncaffèconLuigiEinaudi ☕ – Ma i liberali vogliono…


Ma i liberali vogliono, poiché essi l’hanno conosciuta, andare alla radice del male, del danno sociale, che è il monopolio. da Il nuovo liberalismo, “La città libera”, 15 febbraio 1945 L'articolo #uncaffèconLuigiEinaudi ☕ – Ma i liberali vogliono… pro
Ma i liberali vogliono, poiché essi l’hanno conosciuta, andare alla radice del male, del danno sociale, che è il monopolio.

da Il nuovo liberalismo, “La città libera”, 15 febbraio 1945

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fondazioneluigieinaudi.it/unca…



Davanti difesa di ‘casa’ e ‘vino’, dietro involuzione democratica


Ciò che colpisce e comincia seriamente a preoccupare, è lo stato di sempre più evidente confusione di questo Governo, che appare sempre di più frastornato, inconscio, che agisce a caso e a vuoto. Si nota certamente di meno, forse, a causa della ancora più grande, benché incomprensibile stato confusionale, anzi assenza di stato della opposizione, […]

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Il PD deperisce, ma anche gli altri non si sentono molto bene


Lucida e sintetica l’analisi di Rino Formica, politico di lunghissimo corso ed esperienza: riferendosi al Partito Democratico, osserva che “un partito che si interroga se il segretario debba essere eletto dai militanti o dai cittadini che passano in quel momento davanti ad un computer, è un partito in deperimento”. In effetti è incredibile che nessuno […]

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Ciò che Resta di una Stella Distrutta da un Buco Nero | Universo Astronomia

"Utilizzando il telescopio Hubble gli astronomi hanno catturato in dettaglio gli istanti finali della vita di una stella divorata da un vorace buco nero supermassiccio. Quando la stella incauta si è avvicinata troppo all’oscuro oggetto, è stata catturata dalla sua possente stretta gravitazionale ed è stata fatta a pezzi, mentre il gas che la costituiva precipitava gradualmente nelle sue fauci, rilasciando nello spazio intense radiazioni."

universoastronomia.com/2023/01…

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Grazie Margherita!


Sabato 14 Gennaio 2023, alle ore 15, è venuta cristianamente a mancare all’affetto dei suoi cari e dei suoi collaboratori Maria Margherita Peracchino (Mariella), giornalista di lungo corso, co-Fondatrice e Direttrice di questa testata. La Redazione, la sua ‘famiglia professionale’ – riconoscente per l’arguzia, la determinazione, l’energia e l’impegno con cui, ogni giorno, dalla fondazione fino […]

L'articolo Grazie Margherita! proviene da L'Indro.



#NotiziePerLaScuola

“Professione futuro”, la trasmissione realizzata grazie alla collaborazione Ministero-RAI per far conoscere meglio a studenti e famiglie la formazione tecnica e professionale.

Qui tutte le puntate ▶️ raiscuola.



Creazione e Distruzione nei Pilastri dell'Aquila | Universo Astronomia

"Nascono miriadi di nuove stelle all’interno dei celeberrimi Pilastri della Creazione, immortalati in questa strepitosa ripresa del telescopio James Webb."

universoastronomia.com/2023/01…



Rilasciata la nuova versione di Friendica 2023.01


Friendica 2023.01 è disponibile

@Che succede nel Fediverso?

In questa versione sono incluse alcune altre correzioni di bug per la distribuzione dei messaggi del forum e miglioramenti al processo di aggiornamento delle informazioni sui nodi.

Per i dettagli, consultare il file CHANGELOG nel repository.

LINK AL POST UFFICIALE

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Alcune app alternative di Twitter risultano ancora non funzionare e Musk tace. Ci auguriamo che questo non comporti malfunzionamenti nell'integrazione tra #Friendica e #Twitter


Alcune app alternative di Twitter risultano ancora non funzionare e Musk ancora non ha fatto sapere nulla

@Le Alternative

Sono passati alcuni giorni da quando praticamente tutti i principali client Twitter di terze parti hanno smesso di funzionare e gli sviluppatori affermano di non aver ancora sentito nulla dalla società su ciò che sta accadendo. I problemi sembravano iniziare giovedì sera, con alcuni utenti che segnalavano di ricevere errori relativi all'autenticazione...

Link all'articolo di The Verge

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Twitter apps are still broken and Musk is still silent! News about Twitter integration in Friendica?


@Friendica Support

It’s been a few days since pretty much every major third-party Twitter client broke, and developers say they still haven’t heard anything from the company about what’s going on. The issues seemed to begin on Thursday evening, with some users reporting that they were getting errors related to authentication.

Is anyone experiencing issues with Twitter integration in Friendica?

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in reply to Signor Amministratore ⁂

And now tweets are back on my Friendica timeline. Well, I guess I'll just keep this addon working for now. At least I can use it to tell people where I've gone once Twitter kills off my Friendica app once and for all.

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in reply to Kyle 🎙 🎶

@Kyle 🎙 🎶 I'm seeing however that this disruption of compatible Twitter apps, many of which target Apple users, is driving a new wave of migration to mastodon, by Apple users off Twitter. It's a pity that there is no nice friendly app for Apple users... 😢

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Unknown parent

friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
Signor Amministratore ⁂
Twitter apps are still broken and Musk is still silent! News about Twitter integration in Friendica?
I can confirm that, after a mysterious stop that coincided with the first moments of failure of the third-party apps, I too started posting on twitter from Friendica! All good, while it lasts! 😀
@Anders Rytter Hansen

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