C’era una volta la scuola di partito, ora la politica diventa casting
Lontana dalle sezioni e dai congressi di un tempo, una rivoluzione silenziosa attraversa la politica italiana del futuro. A decidere il destino dei giovani militanti non sono più le classiche…
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Per due giorni Gualdo Tadino diventa “capitale” della libertà di informazione
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/per-due…
Domani e sabato la grande comunità di Articolo 21 si ritrova a Gualdo Tadino che si trasforma in una delle grandi capitali europee della libertà
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Leoni (FI): “Altro che apatia: i giovani ci mettono il portafoglio per fare politica”
[quote]Negli ultimi mesi i partiti hanno rilanciato eventi e scuole di formazione politica rivolti ai più giovani. I dati che emergono dall’indagine Ipsos di maggio – secondo cui il 76,4%…
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Attacco ransomware a Poltronesofà: il rischio è l’esposizione di dati personali
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Al momento non c'è alcuna rivendicazione, ma l'attacco ransomware subito da Poltronesofà rappresenta un caso emblematico della minaccia persistente che colpisce il tessuto imprenditoriale italiano. Ecco cosa rischiano le persone coinvolte
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È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
@Politica interna, europea e internazionale
È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Il magazine, disponibile già da ora nella versione digitale sulla nostra App, e da domani, venerdì 21 novembre, in tutte le edicole, propone ogni due settimane inchieste e approfondimenti sugli affari e il potere in
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Il Consiglio Supremo di Difesa Italiano discute sulla minacce ibride e digitali in Italia e Europa
Il Consiglio Supremo di Difesa, si è riunito recentemente al Quirinale sotto la guida del Presidente Sergio Mattarella, ha posto al centro della discussione l’evoluzione delle minacce ibride e digitali che investono l’Italia e l’Europa.
La guerra in Ucraina resta lo scenario da cui originano molte delle tensioni che ricadono anche sul dominio cyber, con Mosca che continua a utilizzare strumenti tecnologici e informativi come leve strategiche per destabilizzare i Paesi occidentali.
Una parte rilevante della riunione è stata dedicata all’impiego sempre più aggressivo dei droni da parte della Russia, non solo in Ucraina ma anche con violazioni dello spazio aereo di Paesi NATO. Sebbene si tratti di operazioni prettamente militari, il Consiglio ha sottolineato come tali tecniche riflettano un salto di qualità nell’integrazione tra mezzi fisici e digitali, confermando la necessità di potenziare le capacità europee di innovazione e difesa tecnologica, in linea con quanto previsto dal Libro Bianco per la Difesa 2030.
Il tema centrale sul fronte cyber è stato però l’aumento della minaccia ibrida. Il Consiglio ha riconosciuto che la Russia – insieme ad altri attori ostili – sta intensificando attività che spaziano dalla disinformazione alle interferenze nei processi democratici, sfruttando la velocità e l’ubiquità delle tecnologie digitali, oltre alle potenzialità dell’intelligenza artificiale per manipolare lo spazio cognitivo e costruire narrazioni polarizzanti.
Sempre più frequenti sono anche le operazioni cyber dirette contro infrastrutture critiche italiane ed europee. Ospedali, reti energetiche, sistemi finanziari e piattaforme logistiche rientrano tra gli obiettivi più vulnerabili.
L’obiettivo di questi attacchi è creare interruzioni, generare sfiducia nelle istituzioni e colpire la stabilità economica e sociale. Per questo, il Consiglio ha ribadito l’urgenza di rafforzare i meccanismi di difesa e coordinamento nazionale, in continuità con le iniziative già intraprese a livello UE e NATO.
Accanto alle minacce digitali, il Consiglio ha evidenziato come nuovi domini – lo spazio e il sottosuolo marino – stiano rapidamente diventando aree chiave di competizione strategica. La protezione dei cavi sottomarini, dei satelliti e delle infrastrutture spaziali è ormai parte integrante della sicurezza cyber nazionale, poiché un attacco in questi ambiti avrebbe ricadute dirette sulle comunicazioni digitali e sui servizi essenziali.
In chiusura, oltre ai rischi cyber e ibridi, il Consiglio ha espresso forte preoccupazione per le tensioni nei principali scenari di crisi globali – Ucraina, Medio Oriente, Libano, Sahel e Balcani – ricordando che ogni instabilità regionale si ripercuote anche sulla sicurezza informatica europea.
Il messaggio finale è stato chiaro: l’Italia deve continuare a investire nella resilienza digitale e nella cooperazione internazionale, mantenendo alta la vigilanza su tutte le dimensioni della sicurezza contemporanea.
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Today, 6pm: The Criminalization of Self-Defense Talk
The Black Response and Impact Boston will present The Criminalization of Self-Defense, a community education event on Thursday, November 20, from 6:00 to 8:30 PM at The Community Art Center in Cambridge, MA. We are proud to be one of the sponsors of it. Please register in advance.
It is a free and public gathering that will explore how self-defense is criminalized, particularly for Black, Brown, and marginalized survivors, and how communities can reclaim safety through resistance, advocacy, and care.
Featured Speakers will be:
- Prof. Alisa Bierria – Survived and Punished / UCLA
- Meg Stone – Impact Boston
- Kishana Smith-Osei – Massachusetts Women of Color Network
- Lea Kayali – Palestinian Youth Movement Boston
The Community Art Center is at 119 Windsor Street, Cambridge. It is a nine minute walk from Central Square and the MBTA Red Line stop there.
FREE food and childcare will be provided. TBR will collect food donations for the network of free CommunityFridges. Please bring nonperishable food items to contribute. More details are available.
OnlyFans CEO Keily Blair announced on LinkedIn that the platform partnered with Checkr to "prevent people who have a criminal conviction which may impact on our community's safety from signing up as a Creator on OnlyFans."
OnlyFans CEO Keily Blair announced on LinkedIn that the platform partnered with Checkr to "prevent people who have a criminal conviction which may impact on our communityx27;s safety from signing up as a Creator on OnlyFans."#onlyfans #porn #backgroundchecks
🗓️ Fino al 1° dicembre è possibile partecipare alla consultazione pubblica sull’impatto delle norme sugli #ITSAcademy.
Compila il questionario online su ➡️ partecipa.gov.it/processes/ITS…
Ministero dell'Istruzione
🗓️ Fino al 1° dicembre è possibile partecipare alla consultazione pubblica sull’impatto delle norme sugli #ITSAcademy. Compila il questionario online su ➡️ https://partecipa.gov.it/processes/ITS-AcademyTelegram
Cinema e missione: mons. Viganò (Mac), “apostolic cinema” è una nuova categoria interpretativa “che forma, educa, trasmette, persuade” - AgenSIR
“Il volume è frutto di un lavoro di ricerca e di raccordo culturale che mi permetto di definire come pionieristico.Redazione (AgenSIR)
Mating Cycles: Engineering Connectors to Last
If you take a look around you, chances are pretty good that within a few seconds, your eyes will fall on some kind of electrical connector. In this day and age, it’s as likely as not to be a USB connector, given their ubiquity as the charger of choice for everything from phones to flashlights. But there are plenty of other connectors, from mains outlets in the wall to Ethernet connectors, and if you’re anything like us, you’ve got a bench full of DuPonts, banana plugs, BNCs, SMAs, and all the rest of the alphabet soup of connectors.
Given their propensity for failure and their general reputation as a necessary evil in electrical designs, it may seem controversial to say that all connectors are engineered to last. But it’s true; they’re engineered to last, but only for as long as necessary. Some are built for only a few cycles of mating, while others are built for the long haul. Either way, connectors are a great case study in engineering compromise, one that loops physics, chemistry, and materials science into the process.
A Tale of Two Connectors
While there’s a bewildering number of connectors available today, most have at least a few things in common. Generally, connectors consist of one or more electrically conductive elements held in position by an insulating body of some sort, one that can mechanically attach to another body containing more conductive elements. When the two connectors are attached, the conductive elements come into physical contact with each other, completing the circuit and providing a low-resistance path for current to flow. The bodies also have to be able to separate from each other when the connections need to be broken.This Molex connector is only engineered for a few mating cycles over its useful life. By Barcex – Self-published work, CC BY-SA 2.5.
For as simple as that sounds, a lot of engineering goes into making connectors that are suitable for the job at hand. The intended use of a connector dictates a lot about how it’s designed, and in terms of connector durability, looking at the extremes can be instructive. On one end of the scale, we might have something like a Molex connector on a wiring harness in a dishwasher. Under ideal circumstances, a connector like that only needs to be used once, in the factory during assembly. If the future owner of the appliance is unlucky, that connector might go through one or two more mating cycles if the machine needs to be serviced at some point. Either way, the connector is only going to be subjected to low single-digit mating cycles, and should be designed accordinglyA USB-C connector, on the other hand, is designed for 10,000 mating cycles. By Tomato86 – Own work, CC BY-SA 4.0.
On the other end of the mating-cycle spectrum would be something like the USB-C connector on a cell phone. Assuming the user will charge the phone once a day, the connector might have to endure many thousands of mating cycles over the useful life of the phone. Such a connector has a completely different use case from a connector like that Molex, and very different design constraints. But the basic job — bringing two conductors into close contact to complete a low-resistance circuit, and allow the circuits to be broken only under the right circumstances — is the same for both.
But what exactly do we mean by “close contact”? It might seem obvious — conductors in each half of the connector have to touch each other. But keeping those conductors in contact is the real trick, especially in challenging environments such as under the hood of a car or inside a CNC machine, where vibration, dust, and liquid intrusion can all come together to force those contacts apart and break the circuit while it’s still in use.
esseeWhy Be Normal?
To keep contacts together, engineers rely on one of the simplest mechanisms of all: springs. In most connectors, the contacts themselves are the sprung elements, although there are connectors where force is applied to the contacts with separate springs. In either case, the force generated by the spring pushes the contacts together firmly enough to ensure that they stay connected. This is the normal force, called so because the force is exerted perpendicular to the plane of contact when the connector is mated.
Traditionally, normal force in connector engineering is expressed in grams, which seems like an affront to the SI system, where force is expressed in Newtons. But fear not — “grams” does not refer to the mass of a contact, but rather is shorthand for “gram-force,” the force applied by one gram of mass in a one g gravitational field. So, an “80 gram” contact is really exerting 0.784 N of normal force. But that’s a bit clunky, especially when most connectors have normal forces that are a fraction of a Newton. So it ends up being easier to refer to the grams part of the equation and just assume the acceleration component.
The amount of normal force exerted by the contacts is a critical factor in connector design, and has to be properly scaled for the job. If the force is too low, it may increase the resistance of the circuit or even result in intermittent open circuits. If the force is too high, the connector could be difficult to mate and unmate, or the contacts could wear out from excess friction.
Since the contacts themselves are usually the springs as well as the conductors, getting the normal force right, as well as ensuring the contacts are highly conductive, is largely an exercise in materials science. While pure copper is an excellent conductor, it is not elastic enough to provide the proper normal force. So, most connectors use one of two related copper alloys for their contacts: phosphor bronze, or beryllium copper. Both are excellent electrical and thermal conductors, and both are strong and springy, but there are significant differences between the two that make them suitable for different types of connectors.
As the name implies, phosphor bronze is an alloy of phosphorus and bronze, which itself is an alloy of copper and tin. To make phosphor bronze, about 0.03% phosphorus is added to pure molten copper. Any oxygen dissolved in the copper reacts with the phosphorus, making phosphorus pentoxide (P2O5), which can be easily removed during refining. About 2% tin is added along with about 10% zinc and 2% iron to make the final alloy, which is easily cast into sheets or coil stock.
While far superior to pure copper or non-phosphor bronze for use in contacts, phosphor bronze is, at best, a compromise material. It’s good enough in almost all categories — strength, elasticity, conductivity, wear resistance — but not really great in any of them. It’s the “Jack of all trades, master of none” of the electrical contact world, which, coupled with its easy workability and low cost, makes it the metal of choice for the contacts in commodity connectors. If a manufacturer is making a million copies of a connector, especially ones that are cheap enough that nobody will cry too much if they have to be replaced, chances are good that they’ll choose phosphor bronze. It’s also the alloy most likely to be used for connectors intended for low mating-cycle applications, like the aforementioned dishwasher Molex.
For more mission-critical contacts, a different alloy is generally called for: beryllium copper. Also known as spring copper, beryllium copper contains up to about 3% beryllium, but for electrical uses, it’s usually around 0.7% with a little cobalt and nickel added in. Beryllium copper is everything that phosphor bronze is, and more. It’s stronger and springier, it’s a far better electrical conductor, and it also has a better ability to withstand creep under load. Also known as stress relaxation, creep under load is the tendency for a spring to lose its strength over time, which reduces its normal force. Phosphor bronze has pretty good stress relaxation resistance, but when it heats up past around 125°C, it starts to lose spring force — not ideal for high-power applications. Beryllium copper is easily able to withstand 150°C or more, making it a better choice for power connectors.
Beryllium copper also has a higher elastic modulus than phosphor bronze, which makes it easier to create small contacts that still have enough normal force to maintain good contact. Smaller is better when it comes to modern high-density connectors, so you’ll often see beryllium copper used in fine-pitch connectors. It also has better fatigue life and tends to maintain normal force over repeated mating cycles, making it desirable for connectors that specify cycle lives in the thousands. But just because it’s desirable doesn’t make it a shoo-in — beryllium copper is at least three times more expensive than phosphor bronze. That means it’s usually reserved for connectors that can justify the added expense.
Noble Is Only Skin Deep
No matter what the base metal is for connector contacts, chances are good that the finished contact will have some sort of plated finish. Plating is important because it protects the base metal from oxidation, as well as increasing the wear resistance of contacts and improving their electrical conductivity. Plating metals fall into two broad categories: noble (principally gold, with silver used sometimes for high-power connectors, as well as palladium, but only very rarely) and non-noble platings.
Noble metal finishes are quite common in high-density connectors, RF applications, and high-speed digital circuits, as well as high-reliability applications and connectors that are expected to have high mating cycles. But at the risk of stating the obvious, gold is expensive, so it’s used only on connectors that really need it. And even then, it’s very rare that the entire contact is plated. While that would be incredibly expensive — gold is currently pushing $4,000 an ounce — the real reason is that gold isn’t particularly solderable. So generally, selective plating is used to deposit gold only on the mating surfaces of contacts, with the tail of the contact plated in a non-noble metal to improve solderability.
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Among the non-noble finishes, tin and tin alloys are the first choice. Aside from its excellent solderability, tin alloys do a great job at protecting the base metal from corrosion. However, the tin plating itself begins to oxidize almost immediately after it’s applied. This would seem to be a problem, but it’s easily addressed by using more spring force in the contacts to break through the oxide layer to fresh tin. Tin-plated contacts typically specify normal forces of 100 grams or more, while noble metal contacts can get by with 30 grams or less. Also, tin contacts require much thicker plating than noble metal finishes. Tin is generally specified for commodity connectors and anywhere the number of mating cycles is likely to be low.
Don’t You Fret
Although corrosion is obviously something to be avoided, the real enemy when it comes to connector durability is metal-on-metal contact. The spring pressure between contacts unavoidably digs into the plating, and while that’s actually desirable in tin-plated contacts, too much of a good thing is bad. Digging past the plating into the base metal marks the end of the road for many connectors, as the base metal’s relatively lower conductivity increases the resistance of the connection, potentially leading to intermittent connections and even overheating. Again, noble metals perform better in this regard, at least in the long run, as their lower normal force reduces friction and results in a longer-lived contact.
There’s another metallurgical phenomenon that can wreak havoc on connectors: fretting. Fretting is caused by tiny movements of the contacts against each other, on the order of 10-7 meters, generally in response to low-g vibrations but also as a result of thermal expansion and contraction. Fretting damage occurs when the force of micromotions between contacts exceeds the normal force exerted between them. This leads to one contact sliding over the other by a tiny amount, digging a trench through the plating metal. In tin-plated contacts, this exposes fresh tin, which oxidizes instantly, forming an insulating surface. Further micromotions expose more fresh tin, which leads to more oxides. Eventually the connection fails due to high resistance. Fretting is insidious because it happens even without a lot of mating cycles; all it takes is a little vibration and some time. And those are the enemies of all connectors.
Tanti auguri Windows! 40 anni di storia dei sistemi operativi e non sentirli
Esattamente 40 anni fa, il 20 novembre 1985, Microsoft rilasciò Windows 1.0, la prima versione di Windows, che tentò di trasformare l’allora personal computer da una macchina con una monotona riga di comando in un sistema con finestre, icone e controllo tramite mouse.
Si tratta della messa a terra di alcune delle più grandi innovazioni del nostro tempo, ideata dal genio di Duglas Engelbart e dell’“oN-Line System”, il sistema progettato negli anni sessanta che introduceva un sistema operativo a finestre connesso ad un mouse, presentati nella storica “mother of all demos” del 9 dicembre del 1968.
Schermata di caricamento di Windows 1.0
Per il pubblico di oggi, questo sembra scontato (o sconosciuto) ma a metà degli anni ’80, l’idea stessa di un’interfaccia grafica sul PC IBM di massa era praticamente rivoluzionaria.
Tecnicamente, Windows 1.0 non era un sistema operativo completo. Era una sovrapposizione grafica su MS-DOS , una shell a 16 bit chiamata MS-DOS Executive che si sovrapponeva al sistema esistente e consentiva l’esecuzione di programmi in modalità finestra.
La prima versione fu rilasciata solo negli Stati Uniti; aggiornamenti ed edizioni internazionali seguirono in seguito, e il pacchetto costava circa 99 dollari, una cifra considerevole all’epoca.
Desktop di Windows 1.0, dove si possono vedere le finestre non modificabili nella loro dimensione
L’interfaccia appariva insolita persino per gli standard degli anni ’80. In Windows 1.0, le finestre non potevano essere sovrapposte liberamente: erano rigorosamente affiancate sullo schermo. L’utente controllava il sistema principalmente con il mouse, selezionando le voci di menu e trascinando gli elementi, sebbene i menu stessi funzionassero in modo strano e richiedessero di tenere premuto il pulsante del mouse.
Ma anche allora, Microsoft stava già definendo i principi che in seguito si sarebbero evoluti nel modello desktop che conosciamo.
Windows 1.0 includeva una suite di applicazioni sorprendentemente riconoscibili ancora oggi. Agli utenti venivano offerti Paintbrush, l’antenato dell’odierno Paint, Blocco note, l’editor di testo Write, Calcolatrice, un orologio, un terminale, il database di schede Cardfile, gli appunti e un gestore di stampa. Queste applicazioni consentivano agli utenti di prendere semplici appunti, disegnare semplici grafici, stampare documenti ed eseguire più programmi contemporaneamente, sebbene con un multitasking molto limitato.
I requisiti hardware al momento del rilascio erano considerati piuttosto elevati. Per eseguire Windows 1.0 era necessario un processore Intel 8086 o 8088, almeno 256 kilobyte di RAM, una scheda grafica e due unità floppy disk a doppia faccia o un disco rigido. Molti recensori si sono lamentati del notevole rallentamento del sistema durante l’esecuzione di più applicazioni, soprattutto se il computer disponeva di una memoria inferiore ai 512 kilobyte consigliati. In confronto, l’attuale minimo di 4 gigabyte per Windows 11 sembra quasi un balzo in avanti.
Windows 1.0 ricevette un’accoglienza tiepida dal mercato. I critici ne notarono l’interfaccia lenta, la scarsa compatibilità con i programmi DOS esistenti e il numero limitato di applicazioni scritte specificamente per Windows. Rispetto ai sistemi grafici Apple già disponibili, il prodotto Microsoft appariva rudimentale e alcuni recensori paragonarono le sue prestazioni su un PC con 512 kilobyte di RAM a “melassa versata nell’Artico”, alludendo alla sua incredibile lentezza.
Desktop di Windows 2.0
Tuttavia, Microsoft non abbandonò l’idea. Nel giro di un paio d’anni, l’azienda rilasciò diversi aggiornamenti di Windows 1.x con supporto per nuovo hardware e layout di tastiera europei, per poi introdurre Windows 2.0 e il particolarmente riuscito Windows 3.0.
Queste versioni, da sole, resero l’interfaccia grafica dei PC IBM uno standard di fatto del settore e gettarono le basi per il vasto ecosistema software a cui ci siamo abituati negli anni ’90.
Desktop di Windows 3.0
Oggi, Windows 1.0 è ormai da tempo diventato un reperto da museo: emulatori del sistema vengono lanciati per nostalgia e curiosità, e la stessa Microsoft occasionalmente ricorda la sua prima interfaccia grafica attraverso Easter egg e progetti a tema, come la divertente app per Windows 1.11 basata sulla serie TV Stranger Things.
Ma molte idee e persino alcuni programmi di quell’epoca sono sopravvissuti fino a oggi, e il 40° anniversario ci ricorda quanto rapidamente siano cambiati sia i computer che la nostra comprensione di cosa dovrebbe essere un’interfaccia intuitiva in una sola generazione .
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Papa Leone XIV ad Assisi: “Da San Francesco un segno di speranza per un mondo smarrito”
[quote]ASSISI – Papa Leone XIV ha visitato il Sacro Convento per una preghiera sulla tomba di San Francesco. Accompagnato dal presidente della Cei Matteo Zuppi e accolto tra gli applausi…
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Nascite in Italia ai minimi storici: oltre 3 mila euro per chi ha un figlio (Il Fatto del giorno)
[quote]A cura di Leonardo Macciocca
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Nascite in Italia ai minimi storici: oltre 3 mila euro di aiuti per chi ha un figlio
[quote]Le nascite in Italia sono ai minimi storici. Secondo l’ultimo report dell'Istat, sono solo 369 mila i bambini nati nel 2024, quasi cinquemila in meno rispetto all’anno precedente
L'articolo Nascite in Italia ai minimi storici: oltre 3 mila euro di aiuti per chi ha un
E’ ora di sciogliere Casa Pound in base alla Legge Anselmi. Da Torino via alla petizione
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/11/e-ora-d…
CasaPound va sciolta usando la Legge Anselmi, n. 17 del 1982, ed i suoi beni vanno confiscati. Il libro di
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Fuga di dati WhatsApp, perché è giusto preoccuparsi
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Un gruppo di ricerca austriaco ha documentato il comportamento anomalo della struttura di WhatsApp che si occupa di verificare se un numero appartiene o no a un utente dell'applicazione. Per farlo è riuscita ad estrarre oltre 3 miliardi di account con relativi dettagli. Falla chiusa ma il rischio c'è
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VIDEO. Israele confisca Sebastia, il più importante sito archeologico palestinese
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il pretesto dell'espropriazione: "La conservazione e lo sviluppo del sito come sito accessibile ai visitatori e al grande pubblico", naturalmente israeliano.
L'articolo VIDEO. Israele confisca Sebastia, il più importante sito archeologico
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“Pertini. L’arte della democrazia”: al Museo M9 la collezione privata del Presidente
[quote]VENEZIA – Il Museo M9 di Mestre inaugura la più grande mostra dedicata in Italia a Sandro Pertini, presidente della Repubblica tra il 1978 e il 1985. L’allestimento sarà a…
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Psychisch-Kranken-Gesetz in Niedersachsen: Gefährlich per Verwaltungsvorschrift
Cyber attacco ad Almaviva, tutti i dettagli
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Pesante attacco hacker ai sistemi di Almaviva. Che cosa si sa
L'articolo proviene dalla sezione #Cybersecurity di #StartMag la testata diretta da Michele #Arnese
startmag.it/cybersecurity/cybe…
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Giornata mondiale dell’infanzia, Unicef: “417 milioni di bambini in povertà e senza beni essenziali”
[quote]Oggi è la Giornata mondiale dell'infanzia. Secondo l'Unicef sono 417 milioni i bambini nel mondo che vivono in povertà
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Nvidia supera le attese: la trimestrale rassicura i mercati, svanisce la paura bolla Ia
[quote]La trimestrale di Nvidia riporta fiducia sui mercati dopo settimane di timori per una bolla IA: fatturato record da 57 miliardi di dollari per la società di Jensen Huang.
L'articolo Nvidia supera le attese: la trimestrale rassicura i mercati, svanisce la paura
Bruxelles, Ppe con le destre bloccano la missione del Pe sullo stato di diritto in Italia
[quote]BRUXELLES – La Conferenza dei presidenti del Parlamento europeo ha cancellato una missione per verificare il rispetto dello stato di diritto in Italia. Il blocco è stato deciso da una…
L'articolo Bruxelles, Ppe con le destre bloccano la missione del Pe sullo
Manovra, dagli affitti brevi al Piano casa: vertice di maggioranza per sciogliere gli ultimi nodi
[quote]ROMA – Oggi pomeriggio (20 novembre intorno alle 18), i vertici dei leader di centrodestra si incontreranno a Palazzo Chigi per risolvere gli ultimi nodi della manovra. I partiti di…
L'articolo Manovra, dagli affitti brevi al
Esercito ridotto e Donbass a Mosca. Sul piano Trump Bruxelles frena: “Servono Kiev e Ue”
[quote]KIEV – Il Donbass non ancora conquistato a Mosca e la promessa di ridurre la portata operativa dell’esercito di Kiev. Sono queste le due condizioni che Stati Uniti e Russia…
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Ferrari, Hamilton risponde alle critiche di Elkann: “Penso a guidare anche mentre dormo”
[quote]LAS VEGAS – “Mi sveglio pensandoci, vado a dormire pensandoci, e ci penso mentre dormo”. Lewis Hamilton risponde ai rimproveri del presidente della Ferrari John Elkann, che aveva criticato i…
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Caporalato, indagati tre manager di Tod’s. Cassazione respinge richieste del pm di Milano
[quote]MILANO – La Corte di Cassazione ha respinto ieri (19 novembre) le richieste del pm di Milano, Paolo Storari, che chiedeva il mantenimento della competenza territoriale sul procedimento di prevenzione…
L'articolo Caporalato, indagati tre manager di Tod’s.
Ex Ilva, occupata l’acciaieria di Taranto (Il Fatto del giorno)
A cura di Clara Lacorte
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Ex Ilva, fabbrica occupata a Taranto e blocchi stradali. Urso convoca tavolo con sindacati
[quote]Al grido "vergogna" i lavoratori diretti e dell’appalto insieme ai sindacati hanno occupato lo stabilimento siderurgico ex Ilva di Taranto
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Giubileo 2025, primo bilancio di un Anno Santo da numeri straordinari
Servizio di Sofia Landi
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Scontro Colle – FdI, Meloni va da Mattarella. Tregua dichiarata ma resta alta tensione
Giorgia Meloni e Sergio Mattarella verso il disgelo istituzionale. Le parole della discordia colte durante una cena tra amici
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Otttoz
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