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Etiopia, la valutazione di Kjetil Tronvoll sullo stato attuale della guerra del Tigray


Il professor Kjetil Tronvoll è uno dei più noti studiosi del Corno d’Africa, avendo lavorato nella regione dagli anni ’90. In una serie di Tweet…

Il professor Kjetil Tronvoll è uno dei più noti studiosi del Corno d’Africa, avendo lavorato nella regione dagli anni ’90.

In una serie di Tweet ha fornito questa analisi di quanto sia grave la situazione al momento in Tigray, stato regionale settentrionale dell’Etiopia.

1/: The world´s biggest ongoing armed conflict is not #Russia ´s attack on #Ukraine, but #Ethiopia and #Eritrea´s massive offensives on #Tigray. Reliable estimate is that up to 1 mil. troops are engaged in the war theater.

— Kjetil Tronvoll (@KjetilTronvoll) October 15, 2022

Il più grande conflitto armato in corso al mondo non è l’attacco della Russia all’Ucraina, ma le massicce offensive dell’Etiopia e dell’Eritrea sul Tigray. Una stima affidabile è che fino a 1 milione di soldati sono impegnati nel teatro di guerra.

Le continue offensive combinate Eritrea/Etiopia contro il Tigray utilizzano le tattiche della prima guerra mondiale per ordinare massicci attacchi di onde umane alle linee di difesa del Tigray. La carneficina è orrenda. È probabile che nelle ultime settimane ne siano stati massacrati fino a 100.000.

L’Etiopia e l’Eritrea bombardano e bombardano continuamente le città del Tigray, uccidendo indiscriminatamente frotte di civili. La perpetuazione dei crimini di guerra è una procedura operativa standard.

L’Etiopia sta usando contemporaneamente la fame come strategia di guerra, bloccando gli aiuti umanitari al Tigray. Milioni di Tigrini sono sull’orlo della carestia. Migliaia di persone muoiono per mancanza di forniture mediche. I bambini stanno soffrendo tremendamente.

L’Etiopia e l’Eritrea stanno colludendo con l’UA – Unione Africana nei colloqui burocratici per la cessazione delle ostilità, nella convinzione che potrebbero riuscire a schiacciare il Tigray con le armi. Allo stesso tempo, Stati Uniti, UE e bilaterali esitano a impegnarsi pienamente e vengono ripetutamente “presi in giro” da Abiy Ahmed.

Il Tigray sta combattendo per la sopravvivenza, poiché ha vissuto quello che è successo nel 2021 quando le truppe dell’Eritrea e dell’Etiopia si sono scatenate, uccidendo e violentando civili, saccheggiando e saccheggiando. Anche TDF sta subendo enormi perdite, ma sappi che l’alternativa potrebbe essere peggiore.

Etiopia e AU stanno usando lo slogan dissoluto “Soluzioni africane ai problemi dell’Africa” ​​per prevenire un impegno internazionale attivo per facilitare i negoziati. Allo stesso tempo, la fratellanza e la solidarietà africane verso una nazione e un popolo africano esposti a una guerra genocida.

Quando la storia dell’atroce guerra dell’Etiopia Eritrea al Tigray sarà scritta, il ruolo poco brillante di AU, USA, UE e altri nell’impegnarsi per prevenire il disastro umanitario in corso e lo svolgersi dei crimini contro l’umanità, sarà chiaro.


tommasin.org/blog/2022-10-15/e…



Minaccia digitale cinese per la Malesia e per la regione


La Malesia rimane in cima al radar della Cina nel regno dell’economia digitale e della derivazione di interessi dai suoi calcoli strategici. La Belt and Road Initiative (BRI) di Pechino è orientata a guidare i pesi massimi della tecnologia cinese a investire in società malesi con una maggiore partecipazione nell’e-commerce e altri, tenendo d’occhio l’economia […]

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in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

sarà Trump 🤣

Comunque riportano che la piattaforma è nata come risposta all'estremismo di destra, all'odio e alla disinformazione. Organizzazione no-profit 'indigena' in Canada

in reply to Emanuele

@Emanuele :spiderman: sì, ma il loro modo di fare è estremamente sospetto: o sono molto scorretti o sono molto stupidi


Cina: l’eredità di Xi Jinping nella ‘Nuova Era’


Rendere forte la Cina è l'eredità desiderata che Xi intende lasciarsi alle spalle. Questo gli conferisce effettivamente un ruolo 'che definisce l'epoca' e 'trasformativo'. E però le sue politiche in molti casi sono state controintuitive e dannose per gli obiettivi che vorrebbe raggiungere

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20° Congresso del Partito Comunista Cinese: la riforma dell’esercito di Xi Jinping


L'unica area in cui Xi ha ottenuto un notevole successo è stata la riforma dell'esercito e dell'apparato di sicurezza nazionale del Paese. Ecco cosa è stato fatto e con quali risultati

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Gratta e Vinci sul sito web o tradizionale: caratteristiche e diversità del gioco


I Gratta e vinci sono notoriamente uno dei giochi più utilizzati dagli italiani che vogliono sfidare la fortuna. Il motivo è semplice: non richiedono grandi abilità, anzi non ne richiedono alcuna. Permettono in pochi secondi di acquistare una cartella (o un biglietto) e scoprire il possibile premio vinto. La loro nascita risale al 1994 e […]

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Prova dei fatti


È iniziata ufficialmente la nuova legislatura: ecco quale sarà l’ostacolo più impegnativo per quello che è il primo governo di destra della Repubblica. La diciannovesima legislatura è ufficialmente cominciata. Non ci sono stati ritardi, come qualcuno ha s

youtube.com/embed/MeIwYgefiTc

È iniziata ufficialmente la nuova legislatura: ecco quale sarà l’ostacolo più impegnativo per quello che è il primo governo di destra della Repubblica.


La diciannovesima legislatura è ufficialmente cominciata. Non ci sono stati ritardi, come qualcuno ha supposto. Sono stati rispettati i normali tempi tecnici.

Semmai, in questo lasso di tempo – aggravato dal fatto che il sistema elettorale è pessimo – si sono avuti problemi sulla designazione degli eletti. Questo si poteva evitare e, spero, che si eviterà in futuro.

Comunque la legislatura è iniziata e, ancora una volta, contrariamente a quanto diversi credono di sapere o di ricordare, non è mica la prima legislatura con una maggioranza assoluta di uno schieramento che si propone di governare.

Non era nelle abitudini della cosiddetta Prima Repubblica, fino al 1994, perché erano governi di coalizione e si votava con il sistema proporzionale. Ma è già capitato che nella cosiddetta Seconda Repubblica ci fosse un governo di centrodestra, frutto di una maggioranza assoluta voluta dagli elettori. Anche quel governo entrò, ad un certo punto, in una condizione di non funzionamento.

La differenza fra i governi di centrodestra e di centrosinistra in questa stagione politica, denominata Seconda Repubblica, è che quelli di centrosinistra entrano in affanno e cadono, mentre quelli di centrodestra andavano in affanno e si bloccavano, però tendevano a rimanere lì, salvo cambiare qualche Ministro.

Quindi non è la prima volta. Però questa è la prima volta in assoluto che, nella storia della Repubblica Italiana, che la trazione del Governo sia della destra dichiarata. Però è una destra che non ha al suo interno, se non altro per ragioni anagrafiche, persone che abbiano partecipato all’infamia e alla vergogna del ventennio fascista.

È molto interessante e molto importante che la prima seduta al Senato si sia aperta con quella che, all’epoca, era una bambina e che, quindi, nella sua biografia ha l’essere stata vittima dell’infamia e della vergogna fascista e delle leggi razziali. Questo è un punto importante: quella vergogna lì, quell’infamia lì non è sulla spalla di quelli della destra. È sulla spalla di tutti noi italiani. Io sono nato dopo, quindi cosa volete che c’entri personalmente? Ma è la storia del mio Paese. Appartiene anche alla mia storia.

Certo, chi eventualmente fosse tifoso di quella roba e nostalgico di quella roba dovrebbe solo che vergognarsi, ma per il resto amen.

Allora il governo nuovo dovrebbe essere costituito in tempi abbastanza veloci. Non è mai esistito un governo appena nato che diceva: “Noi vogliamo essere di basso profilo, disomogeneo, composto da tutti i Ministri che non sanno neanche leggere e scrivere”.

Da che mondo è mondo, i governi nascono dicendo: “Il nostro governo è molto coeso. Abbiamo gente capace, preparata e che andrà avanti con un taglio istituzionale e di alto profilo”.

Questo è normale. Questo è ovvio. Il problema sarà fare i conti con la realtà, cioè con gli scogli dopo aver preso il mare aperto. Lo scoglio più grosso non sarà quello di cui tutti stanno parlando, ossia le bollette e l’energia, perché lì si fa “pronto soccorso”, si cerca di tamponare l’aumento del costo delle materie prime. Ma non è nelle disponibilità del governo.

Quello a cui, invece, sarà subito chiamato, cioè la prova, è la legge di bilancio. Quale delle due anime prevarrà? Quella di Fratelli d’Italia, ossia: no agli scostamenti di bilancio, no maggiore deficit, no maggiore debito. O la posizione della Lega e di Forza Italia che, per la verità, era anche quella del Partito Democratico e dei Cinque Stelle? Cioè sì allo scostamento di bilancio, con più debito?

Lo sapremo più avanti nel tempo, ma neanche troppo avanti.

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@Michael Vogel What is? Scam? 🤔

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Breaking news!

> Friendica is transitioning to Folkse, to avoid confusion with the decentralized fediverse software.

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@Jakob :friendica: @Roland Häder @Michael Vogel



Lunedì 17 ottobre è la #GiornataProGrammatica. La decima edizione è dedicata al linguista Luca Serianni. Il tema di quest’anno è “L’italiano e i giovani”. Anche le scuole saranno coinvolte.

Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.



🔍 #PNRRIstruzione, quanto ne sai?
Prosegue la nostra rubrica del martedì e del venerdì per conoscere meglio le misure per la #scuola.


Discorso di apertura XIX legislatura


Presidente: “Buongiorno a tutti, colleghe senatrici e colleghi senatori.Rivolgo il più caloroso saluto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a quest’Assemblea. Con rispetto, rivolgo un pensiero a Papa Francesco. Certa di interpretare i sentim

Presidente: “Buongiorno a tutti, colleghe senatrici e colleghi senatori.
Rivolgo il più caloroso saluto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a quest’Assemblea. Con rispetto, rivolgo un pensiero a Papa Francesco.

Certa di interpretare i sentimenti di tutta l’Assemblea, desidero indirizzare al presidente emerito Giorgio Napolitano, che non ha potuto presiedere la seduta odierna, i più fervidi auguri, con la speranza di vederlo ritornare presto ristabilito in Senato. Il presidente Napolitano mi incarica di condividere con voi queste sue parole: «Desidero esprimere a tutte le senatrici e i senatori di vecchia e nuova nomina i migliori auguri di buon lavoro al servizio esclusivo del nostro Paese e dell’istituzione parlamentare, ai quali ho dedicato larga parte della mia vita».

Anch’io, ovviamente, rivolgo un saluto particolarmente caloroso a tutte le nuove colleghe e a tutti i nuovi colleghi, che immagino sopraffatti dal pensiero della responsabilità che li attende e dall’austera solennità di quest’Aula, così come fu per me quando vi entrai per la prima volta in punta di piedi. Come da consuetudine, vorrei però anche esprimere alcune brevi considerazioni personali.

Incombe su tutti noi, in queste settimane, l’atmosfera agghiacciante della guerra tornata nella nostra Europa, vicino a noi, con tutto il suo carico di morte, distruzione, crudeltà, terrore, in una follia senza fine. Mi unisco alle parole puntuali del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «La pace è urgente e necessaria. La via per ricostruirla passa da un ristabilimento della verità, del diritto internazionale, della libertà del popolo ucraino».

Oggi sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva. In questo mese di ottobre, nel quale cade il centenario della marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio a me assumere momentaneamente la Presidenza di questo tempio della democrazia che è il Senato della Repubblica. Il valore simbolico di questa circostanza casuale si amplifica nella mia mente, perché – vedete – ai miei tempi la scuola iniziava in ottobre ed è impossibile, per me, non provare una specie di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco della scuola elementare e oggi si trova, per uno strano destino, addirittura sul banco più prestigioso del Senato.

Il Senato della XIX legislatura è un’istituzione profondamente rinnovata non solo negli equilibri politici e nelle persone degli eletti, non solo perché per la prima volta hanno potuto votare anche per questa Camera i giovani dai diciotto ai venticinque anni, ma anche e soprattutto perché per la prima volta gli eletti sono ridotti a duecento.

L’appartenenza a un così rarefatto consesso non può che accrescere in tutti noi la consapevolezza che il Paese ci guarda, che grandi sono le nostre responsabilità, ma al tempo stesso grandi le opportunità di dare l’esempio. Dare l’esempio non vuol dire solo fare il nostro semplice dovere, cioè adempiere al nostro ufficio con disciplina e onore, impegnarsi per servire le istituzioni e non per servirsi di esse. Potremmo anche concederci il piacere di lasciare fuori da questa Assemblea la politica urlata, che tanto ha contribuito a far crescere la disaffezione dal voto, interpretando invece una politica alta e nobile che, senza nulla togliere alla fermezza dei diversi convincimenti, dia prova di rispetto per gli avversari, si apra sinceramente all’ascolto, si esprima con gentilezza, perfino con mitezza.

Le elezioni del 25 settembre hanno visto – come è giusto che sia – una vivace competizione tra i diversi schieramenti che hanno presentato al Paese programmi alternativi e visioni spesso contrapposte. Il popolo ha deciso: è l’essenza della democrazia. La maggioranza uscita dalle urne ha il diritto-dovere di governare; le minoranze hanno il compito altrettanto fondamentale di fare opposizione. Comune a tutti deve essere l’imperativo di preservare le istituzioni della Repubblica, che sono di tutti, che non sono proprietà di nessuno, che devono operare nell’interesse del Paese e devono garantire tutte le parti.

Le grandi democrazie mature dimostrano di essere tali se, al di sopra delle divisioni partitiche e dell’esercizio dei diversi ruoli, sanno ritrovarsi unite in un nucleo essenziale di valori condivisi, di istituzioni rispettate, di emblemi riconosciuti.

In Italia il principale ancoraggio attorno al quale deve manifestarsi l’unità del nostro popolo è la Costituzione repubblicana che – come dice Piero Calamandrei – non è un pezzo di carta, ma il testamento di 100.000 morti caduti nella lunga lotta per la libertà; una lotta che non inizia nel settembre del 1943, ma che vede idealmente come capofila Giacomo Matteotti.

Il popolo italiano ha sempre dimostrato grande attaccamento alla sua Costituzione, l’ha sempre sentita amica. In ogni occasione in cui sono stati interpellati, i cittadini hanno sempre scelto di difenderla, perché da essa si sono sentiti difesi. Anche quando il Parlamento non ha saputo rispondere alla richiesta di intervenire su normative non conformi ai principi costituzionali – e purtroppo questo è accaduto spesso – la nostra Carta fondamentale ha consentito comunque alla Corte costituzionale e alla magistratura di svolgere un prezioso lavoro di applicazione giurisprudenziale, facendo sempre evolvere il diritto.

Naturalmente anche la Costituzione è perfettibile e può essere emendata, come essa stessa prevede all’articolo 138. Ma consentitemi di osservare che, se le energie che da decenni vengono spese per cambiare la Costituzione, peraltro con risultati modesti, talora peggiorativi, fossero state invece impiegate per attuarla , il nostro sarebbe un Paese più giusto e anche più felice.

Il pensiero corre inevitabilmente all’articolo 3, nel quale i Padri e le Madri costituenti non si accontentarono di bandire quelle discriminazioni basate su sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, che erano state l’essenza dell’ancien régime. Essi vollero anche lasciare un compito perpetuo alla Repubblica: «rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese». Non è poesia e non è utopia. È la stella polare che dovrebbe guidarci tutti, anche se abbiamo programmi diversi per seguirla: rimuovere gli ostacoli.

Le grandi Nazioni, poi, dimostrano di essere tali anche riconoscendosi coralmente nelle festività civili, ritrovandosi affratellate attorno alle ricorrenze scolpite nel grande libro della storia patria. Perché non dovrebbe essere così per il popolo italiano? Perché mai dovrebbero essere vissute come date divisive, anziché con autentico spirito repubblicano, il 25 aprile, festa della liberazione, il 1° maggio, festa del lavoro, il 2 giugno, festa della Repubblica? Anche su questo tema della piena condivisione delle feste nazionali, delle date che scandiscono un patto tra le generazioni, tra memoria e futuro, grande potrebbe essere il valore dell’esempio, di gesti nuovi e magari inattesi.

Altro terreno sul quale è auspicabile il superamento degli steccati e l’assunzione di una comune responsabilità è quello della lotta contro la diffusione del linguaggio dell’odio, contro l’imbarbarimento del dibattito pubblico e contro la violenza dei pregiudizi e delle discriminazioni.

Permettetemi di ricordare un precedente virtuoso della passata legislatura, i lavori della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza; questi lavori si sono conclusi con l’approvazione all’unanimità di un documento di indirizzo, segno di una consapevolezza e di una volontà trasversali agli schieramenti politici, che è essenziale permangano.

Concludo con due auguri. Mi auguro che la nuova legislatura veda un impegno concorde di tutti i membri di quest’Assemblea per tenere alto il prestigio del Senato, tutelare in modo sostanziale le sue prerogative e riaffermare, nei fatti e non a parole, la centralità del Parlamento. Da molto tempo vengono lamentate, da più parti, una deriva e una mortificazione del ruolo del potere legislativo, a causa dell’abuso della decretazione d’urgenza e del ricorso al voto di fiducia, e le gravi emergenze che hanno caratterizzato gli ultimi anni non potevano che aggravare la tendenza.

Nella mia ingenuità di madre di famiglia, ma anche secondo un mio fermo convincimento, credo che occorra interrompere la lunga serie di errori del passato e per questo basterebbe che la maggioranza si ricordasse degli abusi che denunciava da parte dei Governi quando era minoranza e che le minoranze si ricordassero degli eccessi che imputavano alle opposizioni quando erano loro a governare.

Una sana e leale collaborazione istituzionale, senza nulla togliere alla fisiologica distinzione dei ruoli, consentirebbe di riportare la gran parte della produzione legislativa nel suo alveo naturale, garantendo al tempo stesso tempi certi per le votazioni.

Auspico, infine, che tutto il Parlamento, con unità di intenti, sappia mettere in campo, in collaborazione col Governo, un impegno straordinario e urgentissimo per rispondere al grido di dolore che giunge da tante famiglie e da tante imprese che si dibattono sotto i colpi dell’inflazione e dell’eccezionale impennata dei costi dell’energia, che vedono un futuro nero e che temono che disuguaglianze e ingiustizie si dilatino ulteriormente, anziché ridursi.

In questo senso, avremo sempre al nostro fianco l’Unione europea, con i suoi valori e la concreta solidarietà di cui si è mostrata capace negli ultimi anni di grave crisi sanitaria e sociale. Non c’è un momento da perdere. Dalle istituzioni democratiche deve venire il segnale chiaro che nessuno verrà lasciato solo, prima che la paura e la rabbia possano raggiungere livelli di guardia e tracimare.

Senatrici e senatori, cari colleghi, buon lavoro.”

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Qualche cosa non torna nella storia Ita


Presidente esautorato C’è del non detto, nella vicenda di Ita, nata dalle ceneri di Alitalia. L’attuale dirigenza, a cominciare dal presidente Altavilla, ha fatto un buon lavoro, con relativamente pochi mezzi. La compagnia è stata posizionata sul mercato

Presidente esautorato


C’è del non detto, nella vicenda di Ita, nata dalle ceneri di Alitalia. L’attuale dirigenza, a cominciare dal presidente Altavilla, ha fatto un buon lavoro, con relativamente pochi mezzi. La compagnia è stata posizionata sul mercato e, come da mandato ricevuto dall’azionista, ovvero il ministero dell’Economia, ha cercato soci e compratori. Le sue ridotte dimensioni escludono che possa reggere da sola e, comunque, per farlo richiederebbe di espandersi con investimenti. Ma non è il mestiere dell’azionista attuale, cioè il governo.

La ricerca del socio ha trovato due cordate interessate. Dopo una prima fase si è giunti all’avvio del negoziato con un solo interlocutore, tendenzialmente indirizzato, salvo sorprese, alla chiusura dell’accordo.

Questa fase è ovviamente coperta da un accordo di riservatezza: ciascuna delle parti è tenuta a fornire dati sensibili, che entrano nella valutazione negoziale, ma devono comunque restare riservati. Ed è a questo punto che si è cominciata a far circolare la notizia che il presidente Altavilla sarebbe stato contrario a condividere alcuni di quei dati. Fino al punto, su iniziativa dei consiglieri nominati dal governo, di togliergli tutte le deleghe.

Ma è ben strano che un uomo con quell’esperienza pensi di sottrarre la società che guida al rispetto degli obblighi derivanti da un accordo firmato. O che così platealmente lo saboti. Sarebbe bene avere qualche informazione in più, visto che sono soldi di tutti: 14 miliardi ad Alitalia, dal 2000, e 1.35 a Ita.

La Ragione

L'articolo Qualche cosa non torna nella storia Ita proviene da Fondazione Luigi Einaudi.





Si sono concluse oggi le due giornate dedicate agli “Incontri del Mare”. Insieme alle scuole abbiamo parlato di ambiente e sostenibilità, di rispetto della natura e dell'ambiente marino.



In discesa


Nelle tavolozze della politica prevalgono i colori scuri. Qualcuno manca proprio di quelli necessari a far balenare un raggio di luce. Ma la realtà, compresa la contrazione che viviamo, ha elementi che dovrebbero incoraggiare a costruire il futuro, anzich

Nelle tavolozze della politica prevalgono i colori scuri. Qualcuno manca proprio di quelli necessari a far balenare un raggio di luce. Ma la realtà, compresa la contrazione che viviamo, ha elementi che dovrebbero incoraggiare a costruire il futuro, anziché piangere sul presente.

L’intera campagna elettorale è stata costruita raffigurando un’Italia in condizioni pessime, sull’orlo del crollo o già crollante, dal che conseguiva la necessità di approntare soccorsi. L’Italia, però, sta ancora vivendo un biennio nel corso del quale è tra le economie più dinamiche e reattive fra quelle sviluppate e segnatamente fra quelle del G7.

Al contrario di quello cui eravamo (tristemente e colpevolmente) abituati, da lustri, siamo cresciuti più degli altri. Complice anche l’inflazione, inoltre, è diminuito il peso percentuale del deficit e del debito, ad una velocità sconosciuta nell’era repubblicana. Tutte le previsioni fatte precedentemente, nazionali ed internazionali, sono state corrette al rialzo, perché l’Italia è cresciuta più di quanto si era stati capaci di supporre. In queste condizioni non si è stati capaci di parlare d’altro che di povertà e disperazione, in larga parte auto-ingannandoci per poter far fiorire la fabbrica dell’assistenzialismo.

Nella seconda metà dell’anno, però, la crescita ha rallentato notevolmente. Il Fondo monetario internazionale prevede un 2023 con il segno negativo: -0.2%. Il +0.6% previsto dal governo appare ottimistico. L’eventuale recessione si definisce “tecnica” non per sminuirne la negatività, ma perché la portata è limitata e innescata da cause internazionale (tanto che per l’altra potenza industriale europea, la Germania, il Fmi prevede un -0.3%).

Ne deriva che il nuovo governo dovrà lavorare nelle condizioni peggiori? Non direi. Intanto i nuovi governanti dovranno prendere atto che la loro precedente propaganda porta male e li indebolisce: se prima, quando si cresceva, era un inferno, ora che ci si ferma, che è? Ma se impareranno a lavorare sulla realtà potranno vederne le opportunità.

Deficit e debito li ereditano in calo e non in crescita, il che non è consueto. Dovranno impegnarsi nel sapere spendere i soldi del Pnrr, ma per quanto sia arduo il cimento è pur sempre mille volte meglio di non avere soldi per investimenti. Quindi la magra del 2023 sarà premessa di cambiamenti e innovazioni che faranno da base alla crescita successiva.

L’inflazione è prevista in calo, il che toglie il suo supporto nell’alleggerire il debito, ma consente di cambiare la dinamica dei prezzi, con beneficio per i consumatori. Anche la dolorosa stagione in cui si scontano i gravi errori del passato e la dipendenza masochista dal gas russo ha un suo risvolto positivo, perché ora la paghiamo cara, ma è già in corso il lavoro che potrà consentire all’Italia di divenire snodo strategico per il gas consumato in Unione europea, mediante nuovi gasdotti e maggiore portata di quelli esistenti. Che approdano da noi. Quello che qualche svalvolato descrisse come danno è un bene.

E c’è un fronte molto importante, su cui la destra di governo potrà lasciare il segno: l’immigrazione. Nel 2022 i lavoratori italiani fra i 55 e i 64 anni sono 4 milioni e 793mila, un numero che è cresciuto negli ultimi anni. Non solo sono più numerosi dei lavoratori fra i 25 e i 34 anni, ma gradualmente usciranno dal mercato del lavoro, andando in pensione. Mancheranno lavoratori, mentre finanziamo i non lavoratori. La sfida, nel campo dell’immigrazione, non è a chi abbraccia e chi blocca di più, tanto non funziona né l’una né l’altra cosa, la sfida è regolare i flussi e scegliere gli immigrati. Non per fede o provenienza, che appare bislacca l’idea di prendere noi quelli che gli Usa respingono in Messico, ma per capacità e utilità. Dalle parole ai fatti, insomma.

Se pensano di durare più di qualche mese, l’occasione per fare e ben figurare c’è. In discesa non è pericoloso, se si guarda avanti e si mantiene il controllo.

La Ragione

L'articolo In discesa proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



L'Unione Europea di Giorgia Meloni


«I cittadini stanno accettando il fatto che, chiunque governi, finirà per perseguire le stesse politiche o politiche simili. Il potere delle democrazie di cambiare la realtà socio-economica, di migliorare le condizioni di vita delle classi lavoratrici e salariate si sta riducendo; esse sono sottoposte a un doppio potere dispotico, quello delle istituzioni di controllo e sorveglianza dell’Unione Europea e di quello che è definito “il mercato”, cioè il potere organizzato di una plutocrazia che domina la vita economica e riesce sempre a imporre i propri interessi a popolazioni sempre più indifese e confuse.»

cumpanis.net/lunione-europea-d…




Usare il FOIA per la trasparenza del trattamento dei dati in ambito pubblico


yewtu.be/watch?v=SeQD83Nl1eE

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Conoscere le manovre di primo soccorso e l’uso del DAE ci permette di compiere un gesto straordinario: salvare una vita.


⚠️ Utenti Android, non dovete necessariamente aspettare l'app di Pixelfed!

Potete usare @PixelDroid :pixelfed: proprio adesso! È un'app di terze parti open source e disponibile tramite F-Droid!


⚠️ Android users, you don't have to wait for our app!

You can use @PixelDroid right now! It's a 3rd party app that is open source and available via F-Droid!

f-droid.org/en/packages/org.pi…


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Al via il piano di finanziamento per le scuole che acquistano uno o più abbonamenti a prodotti editoriali.


Confessioni di una maschera “Rock the vote”


✅ Abbiamo finalmente archiviato il passaggio elettorale. In maniera del tutto indolore per quello che ci riguarda. Non avevamo aspettative. Non le abbiamo forse mai avute. Meno che mai ultimamente. La politica italiana, quella fatta del circo mediatico parlamentare che le televisioni e le radio ci infilano in casa ad ogni ora del giorno, fa parte di un crogiolo di squallore cui non apparteniamo. Ce ne siamo chiamati fuori definitivamente, in nome di quel poco di amor proprio che ci resta.

iyezine.com/confessioni-di-una…

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Alarming: Court of Justice may severely limit enforcement of European’s privacy rights


Allarmante: La Corte di Giustizia potrebbe limitare fortemente l'applicazione dei diritti alla privacy degli europei L'Avvocato generale della CGUE ha emesso un parere non vincolante che mira a limitare una delle ultime possibilità per gli utenti di far valere i propri diritti alla privacy ai sensi del GDPR. GDPR damages denied


noyb.eu/en/alarming-court-just…



Legal Analysis: No non-material damages for GDPR violations?


Analisi legale: Nessun danno morale per le violazioni del GDPR? L'Avvocato generale Sánchez-Bordona ha presentato le sue conclusioni sulla causa C-300/21 della CGUE (UI contro Österreichische Post AG), la prima di numerose richieste di pronuncia pregiudiziale sul tema del risarcimento dei danni per violazione del GDPR analysis


noyb.eu/en/analysis-no-non-mat…


Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
filippodb ⁂
si certo, si possono nascondere tutti i messaggi contenenti una parola.


Occhio. La campagna di iscrizioni spam denunciata da @Fabio Manganiello proviene da veri e propri #Borg. Infatti non si tratta di bot tradizionale, ma di una trollfarm costituita da tanti umani gestiti da un'unica centrale cibernetiche che distribuisce loro i compiti che devono essere utilizzati da un umano.

Sta già succedendo con tutte le istanze del fediverso a iscrizione aperta e sarà sempre peggio.

Oltre a questo fenomeno esiste già da tempo la strategia di creare nuove istanze solo per creare spam (seguire utenti, inviare messaggi pubblici o privati, o saturare le Timeline federate).

Questa escalation comporta un continuo intervento da parte degli amministratori di istanza che invece di poter gestire solo l'ordinaria amministrazione, si ritrovano con il compito arduo di operare una pulizia manuale.

Con sistemi più evoluti come mastodon tutto ciò è decisamente più facile, ma alcuni amministratori come @Carlo Gubitosa :nonviolenza: hanno dovuto introdurre la registrazione previa approvazione.

Tuttavia alcuni sistemi meno evoluti come friendica hanno serie difficoltà anche solo a farsi segnalare dai propri utenti problemi di spam o peggio. Anche per noi perciò l'impegno diventa sempre più gravoso, ma cercheremo di stare sempre sul pezzo per tenere pulito il nostro bel parco pubblico!


#Gitea #spam

25 more spam users have been created today on my Gitea instance.

Again, same patterns - GMail email addresses, spammy links in the description, most of them about services in India (ranging from tours in Ooty or Agra, to help with programming assignments, to escort services in Pune). I've noticed that some of them also started created empty repos.

This is in spite of the block to direct registrations I've put on the website - it's now only possible to register/sign-in through a 3rd-party.

The solution for now has been to run again my script for spam accounts deletion, and to disable logins through the Google OAuth2.

It seems quite clear to me, however, that there are real humans behind these campaigns, even if the registration patterns seem to concentrate around certain times of the day. Me and other Gitea admins reported that even CAPTCHAs couldn't stop them. In my case, with direct registrations disabled on the server, it means that some real humans with some real Google accounts were clicking on the "Sign in with Google" button and signing in. Now if they want to sign in they have to go through some extra steps (having a Twitter, Mastodon or Github account), and I hope that this at least frustrates their efforts a bit. The reason why real humans would spend so much effort targeting a Gitea instance with just about 100 users is still unclear to me though.

@codeberg do other instances report similar patterns as well? Anything we can do to mitigate this flood?


in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

SEO spam. La strategia è quella di prendere di mira quanti più siti possibile con registrazioni aperte. Se su 1000 siti presi di mira almeno 10 scalano il ranking, anche il ranking delle pagine linkate salirà di conseguenza.
in reply to Fabio Manganiello

ah, quindi tutta questa rottura di scatole è solo una strategia di SEO? Ma che li possino...


PayPal, alfiere della censura e del World Economic Forum


Una nuova policy PayPal prevede una sanzione di $2.500 sul conto di chi pubblica contenuti di "disinformazione". Dicono che sia stato un errore, ma le evidenze suggeriscono il contrario.

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Il 7 ottobre 2022 il DailyWire riportava una notizia inquietante: “New PayPal Policy Lets Company Pull $2,500 From Users’ Accounts If They Promote ‘Misinformation” (Una nuova policy aziendale permetterà a PayPal di prelevare $2.500 dagli account delle persone che promuovono disinformazione).

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L’articolo spiega che, in base a un aggiornamento pubblicato sul loro sito, PayPal aveva in programma di aggiornare la sua Acceptable Use Policy, estendendo la lista delle attività vietate anche a “l’invio o la pubblicazione di ogni messaggio, contenuto o materiale che promuova disinformazione o che presenti un rischio per la sicurezza o benessere delle persone.

Grazie alla Wayback Machine di web.archive.org possiamo verificare che in effetti la scorsa settimana è stato pubblicato sul sito di PayPal una Acceptable Use Policy che riportava la data del 3 novembre 2022, contenente questo nuovo paragrafo:

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Più o meno è ciò che riporta l’articolo: a discrezione di PayPal verrà sanzionata la pubblicazione di ogni tipo di messaggio, contenuto o materiale che possa essere dannoso, osceno, violento oppure sgradevole - oltre a numerose altre ipotesi, come messaggi e contenuti che in qualche modo possano discriminare individui o gruppi, o che possano presentare un rischio per la sicurezza e il benessere delle persone.

Qualche giorno dopo PayPal ha “smentito” la notizia, affermando che si trattasse di un errore, e che non era previsto in realtà alcun aggiornamento della loro Acceptable Use Policy.

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La questione è preoccupante e vale la pena commentarla, andando oltre i semplici fatti di cronaca. Sappiamo che PayPal è strettamente connesso col World Economic Forum e questa vicenda non è semplicemente frutto di un errore casuale.

Ma prima di entrare nel vivo, vediamo cosa prevede oggi la loro Acceptable Use Policy.

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L’ultimo aggiornamento dell’Acceptable Use Policy di PayPal risale al 20 settembre 2021. La policy oggi riporta le seguenti attività vietate:

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Letta che insegue Veltroni: la funzione turistica del PD.


"Il PD si interessa alle classi popolari e alle realtà impoverite con lo stesso atteggiamento sussiegoso dei turisti agiati, provenienti da qualche ricca città europea o americana, che si recano in un paese del terzo mondo e guardano con compassione la condizione dei suoi abitanti che, poveri loro!, non godono delle libertà e del benessere occidentale.

Veltroni e Letta esprimono del resto la visione del mondo di gente che vive nei centri storici e che finge di non sapere che spesso la povertà, l’ingiustizia e il degrado sono presenti nelle periferie delle loro stesse città. In qualità di dirigenti politici non possono guardare a queste condizioni di disagio perché la loro fortuna si fonda esattamente su questa ipocrisia.

Letta, Veltroni, Renzi e tanti altri che hanno fatto la storia del PD non avrebbero avuto alcun successo politico se non avessero promosso quelle politiche che hanno generato la questione sociale oggi presente in Italia.

La loro salita al potere è dipesa dal sostegno di forze economiche e finanziarie che hanno chiesto in cambio leggi in favore della precarietà nel lavoro, privatizzazione dei servizi, disfacimento della scuola pubblica, sostegno all’impresa e tanti altri provvedimenti che hanno prodotto le attuali ingiustizie."

kulturjam.it/politica-e-attual…



Verso carestia energetica e fame ma la chiameremo "Frugalità responsabile".


«Continuando con la logica della guerra e delle sanzioni la strada tracciata porterà inevitabilmente alla carestia energetica e alla fame, che non verrà chiamata cosi ma “frugalità responsabile”, per un mondo green e sostenibile.»


Inflazione e resistenza. La questione degli alloggi a New York.


"Il risultato è che gli strati della classe media non possono permettersi di acquistare una casa, mentre le classi lavoratrici, ancora per lo più immigrate, spendono più della metà del loro reddito in affitto."


"Come la Terra, Urano e Nettuno sono mondi blu. Nettuno, sul cui globo color del mare corrono nubi bianche, a un occhio distratto sembrerebbe perfino uno specchio del nostro pianeta. L’azzurro di questi pianeti però non è quello di un oceano, ma è la tinta delle tracce di metano all’interno di un’atmosfera gelida di idrogeno ed elio. A quasi 3 e 4,5 miliardi di km dal Sole, rispettivamente, le atmosfere di Urano e Nettuno oscillano tra i 220 e 230 gradi sotto zero: i pianeti più freddi del Sistema Solare."

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Hello @Philipp Holzer , I am administrator of this instance and I am also moderator of an Italian mastodon instance.

I need to contact you urgently to report a user who is using your platform to scam other people!

Thank you and good day