È l’europeismo l’eredità berlusconiana che Meloni dovrà raccogliere
Pur se descritto come il primo dei populisti, non si ricordano suoi cedimenti alla demagogia antieuropeista. Non lo fece quand’era al governo e non lo fece neanche durante i lunghi e non facili anni trascorsi all’opposizione. In questo, Silvio Berlusconi ha dimostrato una serietà e un realismo che mal si conciliano con la retorica che lo ha descritto come un leader tutto furbizie, spettacolo e sondaggi. Ebbene, se, com’è naturale che sia, Giorgia Meloni vorrà davvero incassare l’eredità politica berlusconiana è questo il punto su cui non le saranno consentite deroghe. Il che, se avrà la capacità di porsi in un’ottica non politicistica ma storicistica e culturale, si rivelerà un obiettivo alla sua portata senza bisogno di particolari abiure o compromessi imbarazzanti. Vediamo perché.
Ciclicamente riaffiora nella polemica politica e sulle terze pagine dei giornali la contrapposizione quasi etica tra patriottismo nazionale e patriottismo europeo. Come se i due orizzonti fossero fisiologicamente alternativi e l’uno rappresentasse fatalmente la negazione dell’altro. Non è questo che pensavano i più autorevoli tra gli europeisti italiani. E se ci liberiamo dai pregiudizi non è questo che suggerisce la ragione politica. I fondatori dell’Europa sostennero infatti sin dagli anni Cinquanta quel che il realismo ci induce a credere oggi: che i due sentimenti, perché di questo si tratta, possono e debbono convivere. Sono complementari, rappresentano l’uno la forza e il giusto limite dell’altro.
Carlo Magno, Luigi XIV e Napoleone Bonaparte cercarono di unire l’Europa senza rispettare le diversità nazionali. Fu questo l’errore da cui discese la caducità dei loro successi militari e diplomatici. I padri dell’europeismo trassero lezione dalla Storia ed evitarono di incorrere nel medesimo sbaglio. Uno per tutti, Altiero Spinelli. L’estensore del Manifesto di Ventotene aveva ben chiaro che “l’amore della Patria è una delle forze elementari che più arricchiscono la vita dell’individuo, dandogli l’immediato senso di una comunità di destino con altri esseri umani” e perciò teorizzò la nascita di una “Federazione europea” fondata non sul mito illuministico della Dea Ragione, ma “sulle comunità nazionali” e sul loro naturale sentimento patriottico e terragno.
La lezione di Spinelli è stata recepita dalle Istitutzioni europee. La Carta dei diritti ufficializzata a Nizza nel 2000, infatti, all’articolo 22 sancisce il rispetto della “diversità culturale” e sin dal Preambolo chiarisce che lo sviluppo dei valori dell’Unione non può realizzarsi a discapito “delle culture e delle tradizioni dei popoli d’Europa”. Si noti l’uso del plurale: non il popolo europeo, ma i popoli d’Europa. Concetto che Luigi Einaudi teorizzò già a fine Ottocento parlando di “Stati Uniti d’Europa”. Cioè di un’Europa fondata sulle diverse comunità nazionali e da queste indiscutibilmente arricchita. Del resto, come scrisse Benedetto Croce nella Storia d’Europa, “nazione è concetto spirituale e storico e perciò in divenire, e non naturalistico e immobile come quello di razza”.
Appare, dunque, oggi piuttosto chiaro che, nell’era della globalizzazione e dei revanchismi imperialistici, il divenire degli Stati nazionali europei sia l’europeismo. I due sentimenti non confliggono, si contemperano e rappresentano l’uno la salvezza dell’altro. A Giorgia Meloni conviene prenderne atto, e rifondare sulla duplice identità nazionale ed europea una destra che per governare non può pensare basti una manovra di avvicinamento iperpoliticista al Ppe. Servono (anche) una cultura e una retorica nuove. Così nuove da apparire vecchie come l’europeismo delle origini.
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“LAW AND ETHICS OF POST PANDEMIC HEALTH DATA SHARING – FONDAZIONE BROCHER”
È quello che ho detto oggi a Ginevra nell’incontro “LAW AND ETHICS OF POST PANDEMIC HEALTH DATA SHARING organizzato dalla Fondazione Brocher
EsAgitati
Boom! A leggere proclami e reclami, tonitruanti dichiarazioni e frementi indignazioni – il tutto amplificato ed estremizzato dai giornali, senza che ce ne sia alcun bisogno – sembra ogni giorno che si sia in procinto della fine del mondo o di un mondo nuovo, a seconda dei gusti, senza che il giorno appresso ci si ricordi più nemmeno di che diamine si stesse discutendo. Già presi dall’esagitazione per un nuovo tema e fronte. Non so se serva ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica. È comunque un efficacissimo sistema per perdere credibilità.
Prendete il capitolo giustizia: sembra che tutto sia stato riformato o demolito (sempre a seconda dei gusti), mentre invece non è cambiato proprio niente. Il Consiglio dei ministri ha soltanto approvato un disegno di legge dalla portata tematica limitata, che non ha manco iniziato il suo iter parlamentare. Altro che «Fatta la riforma», come strillano i titoli. Se si monta una gran caciara è perché si ritengono più importanti l’annuncio e la denuncia rispetto alla sostanza. Che poi, per carità, non si può avere tutto e subito e quel disegno è un buon punto d’inizio, che condivido. Ma non è una buona cosa che le opposizioni – comprese quelle (Azione e Italia Viva) che dicono di condividere il merito – non sappiano fare altro mestiere che il coro o il controcanto.
Avrebbero potuto osservare: 1. È singolare che il governo ci tenga a far sapere che il disegno preparato dal ministro Nordio è stato approvato all’unanimità, come se intendessero coprire dissensi, inducendo così a chiederci quali contrasti abbiano accompagnato tutte le decisioni in cui non s’è rimarcata l’unanimità; 2. Cancellazione dell’obbligatorietà dell’azione penale e separazione delle carriere non possono che viaggiare sul diverso binario delle riforme costituzionali, ma i due treni sarebbero dovuti partire assieme, mentre del secondo non c’è traccia neanche in officina; 3. Il disegno affronta soltanto alcuni punti, sicché sarebbe interessante sapere se, per il ministro e il governo, esauriscono i temi della legislazione ordinaria o se pensano di predisporre altri disegni. Nel primo caso sarebbe un moncherino; nel secondo si vorrebbe sapere quando arriveranno gli altri pezzi, se lo spezzatino serve ad agevolare i lavori parlamentari o se sul resto non c’era l’unanimità.
Così, tanto per dare l’impressione che opporsi non è soltanto il fare oggi quel che i governanti odierni fecero ieri – ovvero paventare sfracelli e piangere miseria – salvo poi dare del disfattista a chi dice esattamente le medesime cose (sbagliate) quando ci si trova al governo. Oramai la “sindrome Salvini” s’è impadronita di tanti e ha fatto scuola: basta che s’avvicini una telecamera e s’attacca a enumerare titoli, categorie, tragedie. Non una parola su possibili soluzioni o proposte, che tanto non c’è tempo e i seguaci si sono già stancati.
È da esagitati anche supporre che un evento – uno solo, benché finale come la morte – autorizzi a scrivere la storia in un giorno, lamentando gli altri che sia stata in un giorno riscritta. La storia ha bisogno di tempo. E non è mai, dicasi mai, una sola. Di sicuro uno storico che osi definirsi tale non va a copiare dagli atti giudiziari né si fa trascinare dall’amore o dall’odio. Difatti uno storico lavora su fatti non contemporanei, altrimenti sarebbe un cronista. L’esagitazione del presentismo, del credere che esista soltanto il tempo presente e soltanto in e per quello valga la pena agitarsi, spinge a raccontare ogni giorno e ogni fatto come epocale. Ho contato tre «più grandi romanzieri contemporanei» morti di recente. Come se un libro o una persona avessero maggior valore e il lutto desti maggior dolore nel caso in cui si tratti del “più” qualche cosa. In ogni caso: diteglielo da vivi, che magari fa loro piacere.
L’impressione è che tanta esagerazione ed esagitazione non derivino dalla consapevolezza che si sia innanzi a passaggi decisivi, ma dal bisogno di far credere importanti delle decisioni che sono di passaggio.
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GiustaMente
Non è alla memoria di chi non c’è più che si deve dedicare la riforma della giustizia; la si deve fare avendo memoria dei danni devastanti arrecati dalla malagiustizia alla vita economica, civile e anche politica. Se il capitolo giustizia è uno di quelli del Pnrr non è perché a qualcuno importi – presso la Commissione europea – della spartitocrazia correntizia imperante nel mondo delle toghe, ma perché senza giustizia funzionante non ci sarà mai un mercato regolarmente funzionante, sicché i soldi investiti saranno in gran parte buttati. L’idea che la riforma della giustizia abbia a che vedere con la sorte soltanto di qualche politico è fra le più stolte che si possano immaginare. Purtroppo avvalorata da politicanti senza cultura e giornalisti senza dirittura.
Oggi un disegno di legge dovrebbe essere approvato in Consiglio dei ministri, poi inizierà il suo iter parlamentare. Quattro sono le condizioni affinché non si riveli un petardo bagnato e si concilino giustizia e uso della mente.
1. Vedremo il contenuto, ma questo è sicuramente soltanto un pezzo di quel che serve. L’altro deve viaggiare sul binario della riforma costituzionale che, evitando i vizi del recente passato, dev’essere puntuale e specifica, non una macedonia. Qualsiasi riforma ordinaria è destinata a restare lettera morta senza separazione delle carriere e cancellazione dell’obbligatorietà dell’azione penale.
2. Cambiare le leggi è una parte del lavoro, che diventa inutile se non si cambiano l’organizzazione degli uffici e la carriera dei magistrati, sottraendo quest’ultima alle correnti e dotandola di indici oggettivi di capacità e merito. Ad Aosta servono mediamente 211 giorni per definire una causa civile. Non sono pochi, ma a Vallo della Lucania – vigenti le medesime leggi e procedure – ce ne vogliono 1.518 e a Isernia 1.337. Con l’eccezione di Marsala (dove ce ne vogliono 221), l’intero Sud è messo assai male. Dopo di che è inutile cercare cause antropologiche del mancato decollo produttivo di lande in cui la legalità non è assicurata in tribunale. A ogni guasto si può porre rimedio, ma non se il guastatore ammanicato fa più carriera del risanatore abbandonato. Su questo punto c’entrano poco le leggi generali e molto l’organizzazione e il fallimento del Consiglio superiore della magistratura. Cui non si rimedia senza smantellare la correntocrazia che se n’è impadronita.
3. Servono a nulla gli scontri di parole vuote. Serve a nulla mostrarsi corrucciati e puntare sull’ignoranza di chi ascolta. Nessuno vuole impedire che si arrestino i delinquenti, che si puniscano i corrotti o che si intercettino i criminali. La questione è che finiscono in custodia cautelare troppi cittadini che saranno poi assolti, che si aprono indagini e si portano a processo per abuso amministratori che saranno quasi tutti assolti e che si diffondono conversazioni private sputtananti e non pertinenti. Occhieggiare la telecamera per dire che «La gente deve sapere» o che «I criminali vanno fermati», senza affrontare la realtà che documenta quanto appena riassunto, è da imbroglioni. L’equilibrio non è facile né scontato. In compenso lo squilibrio è evidente.
4. Nel Pnrr è stato scritto che il carico dei procedimenti deve diminuire del 20-25%. In realtà servirebbe farlo scendere dell’80%. Ma come si fa? Non si possono certo lasciare correre reati erroneamente definiti “minori” né impedire a un cittadino di far causa a un altro. Ma si possono far funzionare riti alternativi, avvertendo che l’accusato ha diritto di accedere a un processo, ma nel caso di condanna paga anche il disturbo; altrimenti la si risolve prima, con un considerevole sconto. E si può stabilire che le cause civili relative al vicino che annaffia il geranio e m’inonda il pianerottolo oppure al ristorante che emana puzze siano decise in una mesata, sentite le parti. Altrimenti, se rimangono a litigare per 1.518 giorni, va a finire che il vicino lo ammazzano e i gerani glieli portano sulla tomba, dopo avere festeggiato al ristorante puteolente.
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VIDEO. Raid israeliano a Jenin, uccisi 5 palestinesi
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della redazione
Pagine Esteri, 19 giugno 2023 – Reparti militari israeliani hanno effettuato oggi un ampio raid nella città di Jenin per arrestare due palestinesi innescando un duro scontro a fuoco con combattenti palestinesi e arrivando ad impiegare anche un elicottero Apache.
È la prima volta che Israele impiega elicotteri da combattimento contro centri abitati palestinesi dalla fine della seconda Intifada (2000-2005).
Il ministero della sanità dell’Anp riferisce che almeno 5 palestinesi sono stati uccisi: Khaled Asasa, 21 anni, Qassam Abu Sariya, 29, Ahmed Saqr, 15, e Kayis Jabarin, 21. Del quinto non è noto il nome.
Altri 45 palestinesi sono stati feriti dal fuoco israeliano, di cui due in modo grave. Uno dei feriti gravi è una ragazza di 15 anni che è stata colpita da un proiettile nella sua abitazione.
Le autorità israeliane riferiscono di 8 soldati feriti.
La tensione è molto alta in tutta la zona e si segnalano scontri anche in altre località nel nord della Cisgiordania. Israele effettua frequenti raid a Jenin e nel suo campo profughi, sostenendo di dover combattere la militanza armata palestinese. In uno di questi, all’inizio dell’anno, morirono 10 palestinesi.
Bezalel Smotrich, ministro delle finanze israeliano di estrema destra, ha twittato che “è giunto il momento di sostituire l’ ‘attività delle pinzette’ con un’ampia operazione militare per sradicare i nidi di terroristi nella Samaria settentrionale, e ripristinare la deterrenza e la sicurezza nella regione”. Ha aggiunto che “è giunto anche il momento di utilizzare le forze aeree e le forze corazzate”.
L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk si è detto “estremamente preoccupato per la situazione” a Jenin, “comprese le apparenti esecuzioni da parte delle forze israeliane”.
Il ministero degli Esteri egiziano ha condannato quella che ha definito la “continua escalation (israeliana) contro i palestinesi”.
La scorsa settimana, un palestinese di 19 anni è stato ucciso da spari di soldati israeliani durante una irruzione nel campo profughi di Balata (Nablus) per effettuare. Un colono israeliano di 30 anni e quattro militari sono stati feriti durante una sparatoria nei pressi dell’insediamento oloniale di Mevo Dotan, nel nord della Cisgiordania. Pagine Esteri
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VIDEO. Raid israeliano a Jenin, uccisi 4 palestinesi
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della redazione
Pagine Esteri, 19 giugno 2023 – Reparti militari israeliani hanno effettuato oggi un ampio raid nella città di Jenin per arrestare due palestinesi innescando un duro scontro a fuoco con combattenti palestinesi e arrivando ad impiegare anche un elicottero Apache.
È la prima volta che Israele impiega elicotteri da combattimento contro centri abitati palestinesi dalla fine della seconda Intifada (2000-2005).
Il ministero della sanità dell’Anp riferisce che almeno quattro palestinesi sono stati uccisi: Khaled Asasa, 21 anni, Qassam Abu Sariya, 29, Ahmed Saqr, 15, e Kayis Jabarin, 21.
Altri 33 palestinesi sono stati feriti dal fuoco israeliano, di cui due in modo grave. Uno dei feriti gravi è una ragazza di 15 anni che è stata colpita da un proiettile nella sua abitazione.
Le autorità israeliane riferiscono di 8 soldati feriti.
La tensione è molto alta in tutta la zona e si segnalano scontri anche in altre località nel nord della Cisgiordania. Israele effettua frequenti raid a Jenin e nel suo campo profughi, sostenendo di dover combattere la militanza armata palestinese. In uno di questi, all’inizio dell’anno, morirono 10 palestinesi. Pagine Esteri
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Elettronica cambia volto. Enzo Benigni racconta la nascita di ELT Group
Elettronica diventa ELT Group, con un nuovo segno grafico rappresentato da una sfera dalla quale si propagano delle onde elettromagnetiche. L’azienda ha presentato il suo nuovo volto in occasione del Salone internazionale dell’aeronautica e dello spazio di Le Bourget, a Parigi. Il nuovo logo dell’azienda diventa una sfera dalla quale si propagano delle onde elettromagnetiche, un modo per veicolare le tre priorità di indirizzo di questa nuova evoluzione: la dominance dello spettro elettromagnetico in ogni dominio, la proiezione globale dell’azienda e l’accresciuta capacità di protezione di asset, persone e dati. Anche il claim scelto per accompagnare questo cambio di identità visiva segue i tratti di questa evoluzione: “Shaping technology, Global protection”.
Il piano di ELT Group
L’evoluzione segue la visione strategica dell’azienda guidata dal piano industriale Tenet 2030, i cui primi risultati sono stati presentati sempre a Le Bourget. Obiettivi del gruppo sono una dimensione sempre più globale e multidominio, capace di seguire i nuovi trend relativi alle piattaforme all’avanguardia, a partire dal caccia di sesta generazione Global combat air program (Gcap), a cui l’azienda partecipa. Priorità centrali saranno anche l’accesso allo spazio e l’accrescimento delle competenze cyber. Per quanto riguarda la sicurezza dello spettro elettromagnetico nello spazio, ELT Group ha realizzato il suo prima payload per attività di Signal Intelligence, Scorpio, messo in orbita bassa con un Falcon 9 di Space X ad aprile. In ambito cyber, invece, ELT Group fa affidamento sulla propria partecipata Cy4Gate con diverse tecnologie, dalle soluzioni anti-drone Adrian a quelle più specifiche per le reti IT/OT come l’Hybrid cyber digital twin, una piattaforma realizzata per facilitare l’identificazione di vulnerabilità e relative contromisure.
ELT Group. Una nuova visione strategica e una nuova identità
A presentare la nuova identità dell’azienda ci pensa il suo presidente e amministratore delegato, Enzo Benigni, di cui riproponiamo l’editoriale.
“Due anni fa la nostra azienda ha ragionato su una nuova visione strategica, sintetizzata nel piano industriale Tenet 2030, per cogliere al meglio le possibilità offerte da una competenza core nel governo dello spettro elettromagnetico, rispetto al nostro ambito di riferimento, e per farne un abilitante per un approccio multidominio.
In uno scenario rappresentato dalla profonda digitalizzazione e dalla necessità di soluzioni complesse, la gestione dell’Emso (Electromagnetic spectrum operations) sta conferendo una superiorità informativa e di reazione che la nostra azienda ha oggi tradotto in una visione strategica aziendale più ampia e più efficace: rafforzamento della competenza core nel mercato primario della Difesa, ma anche ingresso in nuovi mercati e in nuove geografie.
I trend più recenti hanno mostrato come la competenza di nicchia della nostra azienda potesse essere messa a servizio di nuovi domini, come lo Spazio e la Biodifesa, ed abilitare anche un approccio multidominio nel primario mercato di riferimento. Il progetto avionico di sesta generazione Gcap (Global combat air program) è solo il primo di una serie destinata a rivoluzionare il modo in cui il mondo della Difesa affronterà le minacce emergenti.
A distanza di soli due anni, questa strategia ha iniziato già a tradursi in risultati.
Innanzitutto nella forza di una presenza sempre più globale: l’azienda ha oggi undici sedi commerciali in evoluzione in tre continenti e, oltre alla Germania, ha costituito un’altra azienda di diritto locale nel Golfo, avendo una crescente presenza nel portafoglio ordini del mercato extra Eu.
L’azienda si è mossa in nuovi mercati come quello innovativo della Biodifesa: il successo della tecnologia di contrasto ai virus respiratori E4Shield ha incoraggiato a costituire una newco E4Life, presentata poche settimane fa e che ha l’ambizione di far evolvere ulteriormente la tecnologia – che oggi non inattiva solo il covid, ma anche i virus influenzali e nel futuro speriamo anche i batteri – e di portarla con efficacia sul mercato.
Il 15 aprile in nostro payload “Scorpio” è stato portato in orbita Leo dal Falcon 9 di Space X e sta conducendo la sua missione di raccolta di dati marittimi non classificati per intercettare possibili attività illecite. Abbiamo così dimostrato che le nostre tecnologie possono essere usate anche nel dominio Spazio, dove abbiamo già pensato ad una roadmap più articolata per attività di intelligence e protezione che presenteremo a breve.
Per affrontare al meglio nel mercato questa nuova visione strategica abbiamo pensato di rappresentare questa dinamicità anche nelle scelte di comunicazione, attraverso un nuovo brand che, senza disperdere la radice del nome tradizionale ELT, potesse riallineare l’immagine al noto piano strategico per presentarsi sul mercato con un brand unico.
ELT Group sarà l’identità unica con cui appariremo in tutti i mercati, dalla Germania agli Uae e ovunque è presente nel mondo e in tutti i domini, da quello della Difesa a quello della Biodifesa, e nelle geografie e nei mercati che verranno in futuro.
ELT Group avrà la forza di un one brand in tutti i mercati e di un’offerta commerciale unica, ma molto più ampia costruita grazie alle realtà facenti parte del Gruppo.
Nella rinnovata strategia aziendale le partnership avranno un ruolo fondamentale, sono state quelle che finora hanno permesso nel tempo di generare newco di valore quali Cy4Gate e E4Life, che nella nuova visione strategica conserveranno il loro brand ma rendendo evidente la loro appartenenza ad ELT Group.
Infine in questa nuova architettura aziendale avrà un ruolo fondamentale il New Tech Lab, che sarà il luogo della ricerca di ulteriori soluzioni non convenzionali nell’uso dello spettro elettromagnetico, ma anche un punto di contatto con enti di ricerca ed università, e di collaborazione con nuovi partner per fare in modo che l’intelligenza ingegneristica di ELT Group possa continuare a generare soluzioni sempre più innovative e sostenibili per la difesa di persone, asset e dati nel mondo della Difesa, ma non solo.
“Shaping Tecnologies, Global protection” è il claim che sintetizza questa ambizione”.
“EuroDig2023 – AI and trust”
Domani 20 giugno dalle ore 14.00 parteciperò al workshop “AI and Trust” nella sessione “AI: large language models for children and education” nell’ambito dell’agenda EuroDIG 2023 Per maggiori info qui Consolidated programme 2023 – EuroDIG Wiki
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ministero dell'Istruzione
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Presentazione del libro “Non diamoci del Tu – La separazione delle carriere” – 24 giugno 2023, Capo d’Orlando
Saluti istituzionali
Franco Ingrillì Sindaco Capo D’Orlando
Domenico Magistro Presidente Camera Penale di Patti
Lara Trifilò Presidente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Patti
Antonella Marchese Responsabile della Scuola Territoriale della Camera Penale di Patti
Con la partecipazione del Viceministro Francesco Paolo Sisto intervengono:
Carmelo Occhiuto Consigliere della Giunta UCPI
Andrea Pruiti Ciarello Presidente Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella
Modera Franco Perdichizzi Giornalista de “La Gazzetta del Sud”
Evento accreditato presso il COA di Patti (2 CF)
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In Cina e Asia – Blinken incontra Wang Yi
Blinken incontra Wang Yi
Cina: nuove misure di stimolo all'economia
La New Development Bank dei BRICS è una banca zombie?
Cina: milioni di robot per assistere gli anziani
Topo nel riso: la provincia cinese del Jiangxi lancia una campagna per la sicurezza alimentare
Corea del Nord: riunione plenaria per rivedere le politiche economiche, diplomatiche e di sicurezza
Giappone: nuove leggi contro i crimini sessuali e le discriminazioni alla comunità LGBT+
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L’ALTRA ASIA – GLI E-BOOK DI CHINA FILES N°20
Da domenica 18 giugno è disponibile il nuovo dossier di approfondimento dedicato ai leader dell'Asia oltre Cina, India e Coree. Una panoramica sul continente che sta determinando il nostro futuro attraverso le storie e le vite di chi oggi è in cima alla piramide del potere
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Raid israeliano a Jenin, uccisi tre palestinesi
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della redazione
Pagine Esteri, 19 giugno 2023 – Reparti militari israeliani hanno effettuato oggi un ampio raid nella città di Jenin per arrestare due palestinesi innescando un duro scontro a fuoco con combattenti palestinesi e arrivando ad impiegare anche un elicottero Apache.
Il ministero della sanità dell’Anp riferisce che almeno tre palestinesi sono stati uccisi, uno di loro è Khaled Assasa, 20 anni. 22 sono stati feriti dal fuoco dell’IDF, di cui due in modo grave. Uno dei feriti gravi è una ragazza di 15 anni che è stata colpita da un proiettile entrato nella sua abitazione.
La tensione è molto alta in tutta la zona e si segnalano scontri anche in altre località nel nord della Cisgiordania. Israele effettua frequenti raid a Jenin e nel suo campo profughi, sostenendo di dover combattere la militanza armata palestinese. In uno di questi, all’inizio dell’anno, morirono 10 palestinesi. Pagine Esteri
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PRIVACYDAILY
Trasformare gli oggetti connessi in spie: l’eccesso di sicurezza del governo francese | Marx21
"Il Senato francese ha approvato in prima lettura (ma con procedura accelerata) una legge in cui, oltre a limitare (in stile berlusconiano) il diritto di espressione dei magistrati sindacalizzati (in un paese in cui c’è un forte sindacato di sinistra della magistratura, molto attivo nella difesa delle libertà pubbliche e di una visione egalitaria della società), si vuole dare la possibilità alla polizia di attivare i dispositivi teconologici di cui disponiamo per svolgere indagini. La differenza tra ciò che può fare un hacker (meglio, un craker) e quello che può fare la polizia si fa sempre più sottile. D’altra parte diventa palese e chiaro quello che tecnicamente già oggi può essere fatto per la sorveglianza preventiva dei movimenti (tra cui quello sindacale) di protesta e di organizzazione dei lavoratori."
“Law and ethics of post pandemic health data sharing – Fondation Brocher”
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Dettagli incredibili di Marte, guarda il bellissimo video in 8k | Passione Astronomia
"Il rover Curiosity ci sta mostrando Marte come non lo avevamo mai visto con una risoluzione pazzesca! Ecco il filmato tutto da godere."
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✍️ Come vi state preparando alla #Maturità2023? Per essere pronti ad affrontare gli #EsamiDiStato2023, sul nostro sito trovate le tracce degli anni passati!
Qui la sezione ▶️ istruzione.it/esami-di-stato/t…
Ministero dell'Istruzione
✍️ Come vi state preparando alla #Maturità2023? Per essere pronti ad affrontare gli #EsamiDiStato2023, sul nostro sito trovate le tracce degli anni passati! Qui la sezione ▶️ https://www.istruzione.it/esami-di-stato/tracce_esempi.Telegram
Berlusconi e la sinistra liberale. | Marx21
"Dobbiamo guardare in faccia la realtà, la ‘rivoluzione liberale’ in Italia non l’ha fatta Berlusconi l’ha fatta la sinistra, l’abolizione dell’articolo 18, la precarizzazione del mondo del lavoro, le privatizzazioni, le liberalizzazioni sono stati i punti qualificanti del centro-sinistra italiano. [...] Non solo, ripensando alla criminale guerra che Berlusconi fece in Libia occorre ricordare la riluttanza del governo italiano ad entrare in guerra, che per questo veniva attaccato dall’opposizione del Pd e dall’allora Presidente Napolitano."
Wikeys, un gioco didattico per scoprire Wikipedia
Ho trovato da poco Wikeys, un gioco da tavolo per scoprire i principi fondamentali di Wikipedia e per imparare a scrivere correttamente un articolo.
È stato realizzato da Wikimedia France e finanziato dal Ministero della Cultura francese, è pensato per un uso didattico a scuola per studenti a partire dai 12 anni.
È distribuito con licenza Creative Commons BY-SA e si puo scaricare in francese da qui: commons.wikimedia.org/wiki/Fil…
Al link qui sotto si può trovare una presentazione in inglese di Wikeys scritta da Mathilde Louis di Wikimedia France: diff.wikimedia.org/2023/03/22/…
E qui invece la traduzione italiana dell'articolo:
dgxy.link/7UrvP
Per chi volesse approfondire, sempre in francese, la pagina di Wikipedia:
fr.wikipedia.org/wiki/Wikip%C3…
e un breve videotutorial con le istruzioni per l'uso:
yewtu.be/watch?v=4RJEUnCchhE
Il gioco è davvero interessante, se qualcuno è interessato si può proporre a @Wikimedia Italia una traduzione collaborativa.
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Yellow Magic Orchestra (YMO) - Solid State Survivor (1979, full album)
Tra gli alleati dei maturandi per il ripasso in vista della #Maturità2023 c’è “Maturadio” 🎧 il podcast didattico con 250 lezioni divise per discipline, creato in collaborazione con Treccani e Rai Radio3.
Lo trovate qui ▶️ open.spotify.
Ministero dell'Istruzione
Tra gli alleati dei maturandi per il ripasso in vista della #Maturità2023 c’è “Maturadio” 🎧 il podcast didattico con 250 lezioni divise per discipline, creato in collaborazione con Treccani e Rai Radio3. Lo trovate qui ▶️ https://open.spotify.Telegram
Poliverso & Poliversity reshared this.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito rende disponibili tre video di sintesi sulle novità relative all’Esame di Stato negli Istituti professionali di nuovo ordinamento.
Li trovate qui ▶️ miur.gov.
Ministero dell'Istruzione
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito rende disponibili tre video di sintesi sulle novità relative all’Esame di Stato negli Istituti professionali di nuovo ordinamento. Li trovate qui ▶️ https://www.miur.gov.Telegram
Il Consiglio dei Ministri odierno ha approvato il Decreto-legge “PA2”.
Gli interventi di interesse del Ministero dell’Istruzione e del Merito riguardano l’accelerazione delle procedure concorsuali per l’assunzione di docenti nell’ambito del Piano N…
Poliverso & Poliversity reshared this.
⚠️⚠️⚠️ ATTENZIONE: OGGI ALLE 14.00 FEDDIT.IT SI FERMA PER QUALCHE MINUTO PER ESSERE AGGIORNATO ALLA VERSIONE LEMMY 0.17.4. ⚠️⚠️⚠️
Il messaggio di servizio di @skariko :
Oggi (15 giugno) verso le 14 aggiornerò Feddit alla versione di Lemmy 0.17.4.Come le altre volte ci dovrebbero essere solo 10-15minuti al massimo di spegnimento per permettere, tra le altre cose, di fare backup sani.
Questa versione avrà anche un’ottimizzazione del database (github.com/LemmyNet/lemmy/rele…) che potrebbe far durare un po’ di più del solito l’aggiornamento.
Gli aggiornamenti che verranno anche nelle prossime release sono soprattutto lato ottimizzazione.
Finalmente è stata creata su feddit.it la prima comunità italiana dedicata alla cucina e alle ricette!
Grazie a @OdinoThePine per averla creata!
Potete trovarla a questo indirizzo e questo è il primo post:
@Luca le due istanze sono perfettamente federate, ma le istruzioni che hai letto in realtà sono destinate agli utenti di Lemmy, Anche se questo non viene specificato correttamente.
Per seguire una comunità da mastodon devi inserire la chiocciola e non il punto esclamativo. Meglio ancora se inserisci proprio il link della comunità.
Quindi, ricapitolando, dovresti inserire nella casella di ricerca del tuo mastodon:
1) o l'utenza @Cucina e ricette. ( @ + cucina + @ + feddit.it )
2) o il link feddit.it/c/cucina
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@Luca Se hai qualche problema, puoi scrivermi qui oppure su @informapirata :privacypride:
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informapirata ⁂ reshared this.
#35 / Paladini dei bambini e sorveglianza di massa
Apple difende i bambini con sorveglianza e censura
Con il nuovo iOS17 Apple promette di diventare la paladina dei bambini, difendendoli da foto e video non appropriati1.
Coi nuovi sistemi operativi sarà infatti presente una funzionalità in grado di scansionare immagini e video in arrivo sul dispositivo e verificare, con un algoritmo di machine learning, se si tratta di nudità oppure no.
In caso di esisto positivo, il sistema operativo mostrerà all’utente una schermata di avviso e censura del contenuto: “When enabled, the feature currently detects if a child is sending or receiving images that could contain nudity, subsequently warning the child and blurring the photograph before it’s viewed on the minor’s device.”
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La notizia è in realtà vecchia, ma non proprio.
Già nel 2021 provarono ad attivare una funzionalità del genere con la versione 15 del sistema operativo. L’operazione però non andò in porto perché l’aggiornamento prevedeva anche un algoritmo di analisi e scansione della memoria del dispositivo chiamato NeuralHash per la rilevazione di contenuti pedopornografici. La sorveglianza di massa sui dispositivi non piaceva ai clienti di un’azienda che fa della privacy il suo cavallo di battaglia, e così Apple rimandò l’aggiornamento.
Oggi ci riprovano passando dalla finestra, ma non sarò certo io a dovervi suggerire i rischi di un algoritmo che scansiona in automatico tutti i messaggi che i nostri figli inviano e ricevono, no?
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Calenda torna a chiedere la schedatura dei minori
Continuando a parlare di bambini, il nostro prode Calenda torna all’attacco con uno dei suoi cavalli di battaglia: la verifica dell’età per i minori (under 13) che accedono ai social2.
La soluzione è a portata di mano: attraverso un processo di certificazione dell’età, ma senza consegnare i dati personali alle piattaforme. L’utente che intenda registrarsi su un social verrebbe subito rimandato a un servizio di identità digitale (come la carta d’identità elettronica lo Spid): il social riceverà quindi conferma del requisito anagrafico e consentirà o meno la registrazione. Sarebbe così fatta salva la possibilità di aprire profili online in forma anonima.
La proposta, che per i non addetti e per gli elettori di Calenda può sembrare innocua e doverosa, costringerebbe minori e adulti ad essere schedati digitalmente tramite carta d’identità elettronica o Spid. Ricordo agli amici lettori che in Italia non è obbligatorio possedere un documento d’identità, né dotarsi di Spid. Purtroppo il legislatore sta però trovando sempre più espedienti per incentivare le persone a sottoporsi alla schedatura il prima possibile. In Cina hanno iniziato a schedare i neonati; noi ci accontentiamo dai 13 in su.
E poi, fatto forse ancora più grave, è che ogni social network sarebbe costretto a registrare e inviare dati di autenticazione e accesso allo Stato (o agli organi federati che gestiscono lo Spid), per verificare il possesso dei requisiti normativi. Se da un lato i social network già mantengono log con questi dati, è anche vero che ora non c’è alcuna interazione diretta con i sistemi della pubblica amministrazione: tutti i dati rimangono sulle piattaforme.
In ultimo, ma non meno importante: una volta accettato di poter usare i social solo tramite identificazione, sarà molto semplice estendere l’ambito degli elementi richiesti per accedere. Oggi è l’età, domani sarà altro. Ci siamo già passati col green pass. Non è una buona idea.
Il governo francese potrà accedere da remoto agli smartphone
Nel 1966 la Corte Suprema degli Stati Uniti affermò che un sospettato avesse il diritto di rimanere in silenzio per non auto-incriminarsi e il diritto di essere informato che tutto ciò che avrebbe detto sarebbe potuto essere usato contro di lui (il cosiddetto Miranda warning). Una decisione di civiltà coerente con l’intera cultura giuridica occidentale.
Oggi il Senato francese ci informa di pensarla diversamente: pare sia stata approvata una modifca al codice penale che amplia i poteri di intercettazione e perquisizione degli smartphone da parte delle forze dell’ordine3. Su autorizzazione del giudice le autorità potranno ottenere l’attivazione da remoto dei telefoni degli indagati per accedere a funzionalità di localizzazione, telecamera e microfono senza che gli questi lo sappiano.
Altro che Miranda warning: tutto ciò che farai o dirai potrà essere usato contro di te, a tua insaputa.
Eppure non dovrebbe stupirci, sono i nostri telefoni ad essere progettati così. Ad esempio, anche nel caso di chiamate d’emergenza (112) i sistemi operativi Android e iOS sono progettati per riattivare automaticamente ogni funzionalità disattivata dall’utente, compresa quella della localizzazione. Era solo questione di tempo prima che gli Stati iniziassero a sfruttare le capacità di controllo del sistema operativo da parte di Google o Apple anche in ambito penale.
I Parlamenti dei civilissimi paesi dell’Unione Europea non si fanno alcuno scrupolo nell’approvare leggi di sorveglianza che riducono sempre più le nostre aspettative di privacy e che vanno contro ai principi penali che da secoli guidano la nostra società.
Il consiglio, in ottica futura, è di iniziare a capire come installare e usare sistemi operativi alternativi sui nostri smartphone, prima che sia troppo tardi.
Meme del giorno
Citazione del giorno
“When law and morality contradict each other, the citizen has the cruel alternative of either losing his moral sense or losing his respect for the law.”
Frédéric Bastiat
Articolo consigliato
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theverge.com/2023/6/6/23750666…
Kosovo: cappio al collo per la Serbia |Marx21
«Come avevo scritto mesi fa negli ultimi due articoli sulla situazione, il nodo Kosovo sta avanzando a tappe forzate verso l’ultima stazione, come da progetto USA/NATO, con le pressioni, provocazioni, minacce al governo serbo, intensificatesi negli ultimi mesi con il diktat: o con la Russia o con l’occidente. Ora con il fronte ucraino aperto, quanto sta accadendo non è casuale, è un messaggio chiaro, possente, se la Serbia non sceglie “la parte giusta”, andrà verso la sua destabilizzazione e il conflitto.»
🎧 #RECENSIONE: 👉 AA.VV. - Femirama
Ristampa in vinile da 180 grammi da parte della Munster Records di una raccolta di brani di soliste o gruppi musicali femminili della scena alternativa elettronica e oltre degli anni ottanta.
#iyezine #inyoureyesezine #alternative #experimental #industrial #minimalsynth @munsterrecords
Spotify fined € 5 Million for GDPR violation
Spotify multato per 5 milioni di euro per violazione del GDPR A seguito di una denuncia e di un contenzioso per inattività, l'Autorità svedese per la protezione dei dati (IMY) ha emesso una multa di circa 5 milioni di euro contro Spotify.
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in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂ • • •Una Nota: la versione 0.17.4 sembra avere un problema noto che provoca la stagnazione dei post se ordinati con "Hot" dopo qualche tempo che il server non viene riavviato (issue#3076).
Nel caso succeda consiglio di usare il "New Comments" o "Top Day" come ordinamenti per leggere il feed!
Scheduled tasks thread permanently crashes due to database deadlocks (causes "hot" to stop updating) · Issue #3076 · LemmyNet/lemmy
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