Salta al contenuto principale




Ecco come e dove la Russia ha fatto dell'America Latina un fronte chiave della nuova Guerra Fredda



Dopo le manifestazioni No war e in solidarietà con l’Ucraina che hanno attraversato le piazze d’Europa, il grido risoluto di Papa Bergoglio





Governare il futuro – Getty Images: facce (e dati biometrici) in vendita


Getty Immages, una delle più grandi agenzie fotografiche al mondo, ha appena annunciato che, da ora in poi, quando acquisirà la fotografia di una persona…

Getty Immages, una delle più grandi agenzie fotografiche al mondo, ha appena annunciato che, da ora in poi, quando acquisirà la fotografia di una persona non si accontenterà più di acquistare i diritti sull’immagine ma chiederà anche un permesso speciale per l’uso dei dati biometrici contenuti nel volto di una persona.

La notizia, rimbalzata nei giorni scorsi da Seattle, merita di essere spiegata perché è, probabilmente, più importante di quanto potrebbe apparire e non riguarda niente affatto solo fotografi e utilizzatori delle fotografie provenienti dagli enormi database della Getty.

E nel farlo bisogna cominciare dal principio ovvero da ciò che, forse dovrebbe, ma non è ancora noto ai più: l’immagine del nostro volto contiene una quantità straordinariamente preziosa di dati personali e può essere convertita in un’impronta biometrica ovvero alcuni elementi diversi da ciò che noi vediamo guardando un ritratto fotografico ma che consentono ai sistemi algoritmici in circolazione di riconoscere il nostro volto in foto o video a occhio nudo diversissime l’una dall’altra.

Continua ad ascoltare il podcast su HuffPostItalia


guidoscorza.it/governare-il-fu…



Ci associamo da tutto il poliverso nel dare il benvenuto alla nuova istanza #mastodon livellosegreto.it/ e al suo admin @Kenobit 🎉🤩🎉


C'è una nuova istanza mastodon italiana!!

Diamo il benvenuto a:

:mastodon: livellosegreto.it

e al suo admin:

<img class=" title=":mastodon:"/> @kenobit

se non sbaglio è un'istanza focalizzata su videogiochi, manga, anime, fumetti, libri, musica e vedo molta pixel-art e retrogame 😍

Mentre aspettiamo maggiori dettagli sul progetto dò un benvenuto a tutti i "livellisti" nel fediverso :fediverso: 🎉

#mastodon #livellosegreto #fediverso #istanza




Privacy Daily – 29 marzo 2022


L’accordo USA-UE sulla privacy dei dati deve affrontare domande chiave sulla sorveglianza L’accordo preliminare sul trasferimento dei dati tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea…

L’accordo USA-UE sulla privacy dei dati deve affrontare domande chiave sulla sorveglianza
593563
L’accordo preliminare sul trasferimento dei dati tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea delinea un nuovo meccanismo tra USA e UE ma offre PER il momento pochi dettagli sul modo in cui funzionerebbe. Il Wall Street Journal sottolinea come la nuova cornice transatlantica sulla privacy potrebbe essere al centro di sfide legali e rilevanti questioni in tema di sorveglianza. Max Schrems di NOYB, che ha sfidato con successo il Privacy Shield in tribunale, potrebbe contestare il nuovo quadro.

wsj.com/articles/u-s-eu-data-p…


La Commissione speciale del Massachusetts ha pubblicato il rapporto finale sulla tecnologia di riconoscimento facciale
Riconoscimento facciale
La Commissione speciale del Massachusetts per lo studio della tecnologia di riconoscimento facciale ha pubblicato il suo rapporto finale e le raccomandazioni sull’uso della tecnologia di riconoscimento facciale da parte delle forze dell’ordine. Il rapporto delinea 13 suggerimenti per bilanciare la privacy e l’uso continuo della tecnologia, inclusa la limitazione dello scopo, i limiti su cui le agenzie possono utilizzare la tecnologia e una proposta di divieto della tecnologia di analisi delle emozioni.

bostonherald.com/2022/03/22/fa…


Portabilità dei dati nell’UE, l’analisi su IAPP
593565
Il regolamento generale dell’UE sulla protezione dei dati mira a conferire potere alle persone e conferire loro il “controllo” sui propri dati personali. A tal fine, agli interessati sono stati concessi vari diritti, compreso il diritto alla portabilità dei dati, che non esisteva ai sensi della direttiva sulla protezione dei dati. Contrariamente al noto diritto di accesso, la portabilità dei dati consente agli interessati di ottenere e riutilizzare i propri dati personali.

iapp.org/news/a/data-portabili…



guidoscorza.it/privacy-daily-2…

informapirata ⁂ reshared this.



Ecco perchè il viaggio di Biden è stato devastante in termini politici e un disastro economico per l'Ucraina e per l'Europa




Porte chiuseDa oggi Shanghai è in lockdown a causa di un focolaio di Covid. È la prima volta da inizio pandemia che la città (26 milioni di abitanti, come l’intero Nord Italia) va in lockdown.


Tenniscoats: singolo di materia e forma.


"Kokoro", in lingua giapponese, è parola che esprime un sottile ma decisiva ambiguità semantica: rappresenta sia il cuore, il muscolo che pompa incessantemente il sangue in tutte le membra del corpo, che lo spirito, l'anima, l'afflato vitale che configura la nostra natura più profonda.

iyezine.com/tenniscoats-singol…



Attesa per una nuova tornata di colloqui a Istanbul. Putin chiede rubli in cambio di gas entro fine mese, ma per l’Europa la richiesta è “inaccettabile”.

Italian Politics reshared this.



Vertice tra i Paesi degli Accordi di Abramo, segno di quanto velocemente il riallineamento delle potenze mediorientali sta accelerando. Uniti dall'Iran


L’ambasciatore dell’Ucraina Yaroslav Melnyk alla FLE: dobbiamo trovare il coraggio di non essere falsi pacifisti


Nella foto l’ambasciatore Yaroslav Melnyk in visita alla Fondazione Luigi Einaudi con l’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata Ambasciatore, cosa sta succedendo in Ucraina?Nelle prime ore di giovedì 24 febbraio, il mondo si è svegliato in una nuova realt

Nella foto l’ambasciatore Yaroslav Melnyk in visita alla Fondazione Luigi Einaudi con l’ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata

Ambasciatore, cosa sta succedendo in Ucraina?
Nelle prime ore di giovedì 24 febbraio, il mondo si è svegliato in una nuova realtà quando le città ucraine si sono svegliati dalle esplosioni e bombardamenti. Per la prima volta nel dopoguerra uno Stato ha avviato una guerra aperta contro il suo vicino sovrano e democratico. È passato un mese da quando la vita di milioni di ucraini è stata divisa in due parti. Un passato pacifico, pieno di gioia, felicità, lavoro, sviluppo e piani per il futuro, e il presente, con la guerra, la sofferenza, la morte e la distruzione. Migliaia di ucraini hanno perso la vita in questo mese: bambini e anziani, donne e uomini, civili e militari. Sono morti perché la Russia ha deciso di attaccare. Attaccare l’Ucraina, attaccare la pace, attaccare tutti noi, attaccare i nostri valori.

Nessuno poteva immaginare tanta violenza nel cuore dell’Europa.
Ci sono decine e decine di crimini russi. Ma certamente non sono gli edifici che rappresentano la tragedia più grave, perché quelli lo ricostruiremo, ma le persone, che sono morte e continuano a morire. Le persone muoiono di fame e di sete nelle aree occupate o assediate. Le persone vengono uccise nel tentativo di fuggire dalle aree colpite dalla guerra. Le città vengono rase al suolo da bombardamenti e attacchi aerei. Le vittime vengono sepolte nei cortili dei palazzi residenziali o nelle fosse comuni. Sono uccisi 136 bambini. Questo è la realtà che ha il suo luogo in Ucraina oggi.
Quello che sta succedendo in Ucraina ora riguarda tutti. La guerra in Ucraina non è solo un altro conflitto locale. Questa è una guerra mondiale che è al momento in corso nel nostro Paese.

Una situazione di catastrofe che rischia di coinvolgere tutto il mondo.
L’Ucraina già si trova in una situazione di catastrofe umanitaria e alcune regioni sono completamente tagliate fuori da elettricità, gas, riscaldamento, cibo e acqua. E in questa situazione attuale, vedo i fantasmi del passato, quando circa 10 milioni di ucraini morirono in meno di un anno a causa della carestia organizzata artificialmente dal regime del Cremlino nel 1932-1933. E la guerra, avviata contro l’Ucraina dallo stesso Cremlino ma già nel 2022, potrebbe portare a una crisi alimentare globale, poiché l’Ucraina è sempre stata uno dei principali garanti della sicurezza alimentare nel mondo. Più a lungo non c’è pace sul suolo ucraino, meno cibo riceverà il mercato mondiale. Il terrore è la base del regime, la base dell’ordinamento statale della Russia, la base della sua strategia militare. Ecco perché oggi, insieme a molti paesi, diciamo che la Russia dovrebbe essere definita uno stato terrorista.

Qual è l’obiettivo della Russia?
Vorrei sottolineare e spero che nessuno abbia più illusioni che le aspirazioni d’invasione della Russia vanno ben oltre l’Ucraina. Il Cremlino sta cercando di ripristinare la sfera di influenza sovietica sia in Europa che in Asia. Negli ultimi giorni i politici e propagandisti russi hanno chiesto l’ampliamento della zona della cosiddetta operazione speciale su Polonia, paesi Baltici, Moldova e Kazakistan. Ecco perché noi, insieme ai nostri partner, dobbiamo concentrarci in questo momento per fare tutto il possibile, in tempo e in pieno, per fermare l’aggressore e portarlo a una legittima responsabilità.

L’Italia sta facendo la sua parte.
Siamo grati all’Italia per le decisioni storiche che ha preso il Governo con il sostegno di tutte le forze di maggioranza, e non solo, riguardo le armi e sanzioni, ma vediamo che questo non basta.

Cosa si può fare di più per fermare questa guerra al più presto?
Abbiamo sentito tanti appelli alla pace durante il mese della guerra e anche prima che iniziasse. In questo contesto mi sono ricordato la citazione di Luigi Einaudi, secondo Presidente della Repubblica Italiana: “Il grido: “Vogliamo la Pace!” è troppo umano, troppo bello, troppo naturale per un’umanità uscita da due spaventose guerre mondiali e minacciata da una terza guerra sterminatrice, perché ad esso non debbano far eco e dar plauso tutti gli uomini, i quali non abbiano cuore di belva feroce.” Ed è giusto! Tutti noi vogliamo pace. Ma dobbiamo trovare il coraggio di non essere falsi pacifisti. Dovrebbe essere chiaro che la vittima dell’aggressione non deve pagare per la pace. Gli appelli alla pace devono essere rivolti al Paese dell’aggressore. Non abbiamo noi iniziato questa guerra. Vogliamo che finisca più di chiunque altro al mondo. Stiamo facendo uno sforzo incredibile per farlo.

Quali sono le vostre richieste all’Occidente?
La chiusura del cielo sull’Ucraina, cosa che nella versione base può essere eseguita trasferendo caccia e sistemi di difesa aerea a lungo raggio all’Ucraina; il rafforzamento della capacità difensiva delle forze armate d’Ucraina; l’introduzione dell’embargo totale commerciale nei confronti della Russia, anche nel settore petrolifero e del gas, per bloccare le fonti di finanziamento della macchina militare russa; l’isolamento della Russia nell’arena internazionale; il blocco della propaganda russa; la chiusura dei porti per le navi russe; l’ulteriore rafforzamento delle misure restrittive già esistenti nei confronti della Russia.

Molti temono una ulteriore escalation.
La guerra è attualmente in corso non solo sul fronte militare, ma anche in molti altri ambiti: cibernetico, informativo, psicologico e mediatico, economico e finanziario, culturale e sportivo. Se pensiamo, che con questi passi possiamo salvare migliaia di vite umane, le nostre richieste non devono sembrare eccedenti a nessuno. La paura della possibile escalation è comprensibile ma questa paura non salverà le vite. Purtroppo, l’aggressore capisce solo il linguaggio di forza. La Russia deve sentire cosa significa essere totalmente isolata dal mondo democratico.

La Nato non basta più?
Questa guerra ha completamente distrutto il vecchio sistema di sicurezza internazionale, perché vediamo che dall’inizio dell’aggressione i meccanismi esistenti non funzionano. Abbiamo saputo bene il valore del Memorandum di Budapest, abbiamo visto la posizione d’osservatore della NATO. Quindi, già nel prossimo futuro dobbiamo costruire un sistema nuovo, rapido, solido ed efficace. L’Ucraina ha dimostrato di meritare di essere non solo un partecipante di questo processo, ma anche un fondatore.

Qual è la vostra proposta?
Per questo motivo il nostro Presidente Zalensky ha lanciato un’iniziativa U-24 – United for Peace – un’unione di Stati responsabili che hanno la forza e la coscienza per fermare immediatamente i conflitti. Un’unione capace di dare la risposta immediata e complessiva entro 24 ore nel caso di qualsiasi aggressione. L’Ucraina sta coinvolgendo i suoi partner che potrebbero diventare garanti della sicurezza.

Chi dovrebbe far parte di U-24?
Secondo il nostro Presidente, tra i garanti della sicurezza dell’Ucraina dovrebbero esserci i membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU più Germania, Turchia, Israele, Canada e l’Italia. Sono molto contento di vedere l’Italia in questo elenco. Ultimamente il vostro Paese sta seriamente aiutando l’Ucraina, fornendoci armi, aiuti finanziari e umanitari, ma non solo.

Cos’altro?
Qualche giorno fa messaggio il Presidente Draghi ha dichiarato che l’Italia sostiene la futura adesione dell’Ucraina all’Unione Europea. E’ un’altra forma di sostegno importante al nostro popolo. Il popolo ucraino vede il suo futuro nella grande famiglia dei paesi dell’UE e lo meritiamo.

Cosa vede dopo la fine di questa guerra?
Sono certo, che dopo questa guerra saremo tutti diversi, più liberi e più forti e sicuramente l’Ucraina vincerà, perché la verità è al nostro fianco, noi difendiamo il nostro Paese, combattiamo per i valori democratici, per il nostro futuro comune, per la nostra libertà.

L'articolo L’ambasciatore dell’Ucraina Yaroslav Melnyk alla FLE: dobbiamo trovare il coraggio di non essere falsi pacifisti proviene da ilcaffeonline.





L’Eutanasia della democrazia: l’avvocato Giuseppe Benedetto a Palazzo Ducale – NoiTv.it

"L’Eutanasia della democrazia". L’avvocato Giuseppe Benedetto ha presentato il suo libro a Palazzo Ducale il 26 marzo 2022.




In Afghanistan cresce la fame, l'intransigenza e violenza dei talebani, il peso della geopolitica con le potenze globali e regionali in competizione


Ucraina: non si può che auspicare il colloquio telefonico tra Putin e Draghi, ma le frecce all’arco italiano sembrano diventate davvero poche



Russia: le statistiche e le informazioni economiche sfuggono sempre meno alla morsa della politica. Le conseguenze sono molto concrete.




Gagarin: Nessun complotto, assicurarono dal Cremlino, solo un incidente. Ma è difficile credere alla ‘versione ufficiale’ della sua morte




Scrivo questo posto per rendervi partecipi di un'esperienza interessante che sto portando avanti: ho installato il plug-in activitypub sul sito di informapirata.
Questo plugin mi ha creato un utente del fediverso @informapirata che non è altro che una sintassi standard che significa @nomedellautorediwordpress@indirizzowebdelsito.
Ogni volta che pubblico un nuovo articolo, questo appare nella Timeline di chi segue l'account e appare sotto forma di post a cui è possibile rispondere.
Riesco quindi a vedere il messaggio sia da mastodon sia dall'istanza friendica di poliverso.
Il problema però è che anche se da Poliverso vedo l'account Wordpress activity pub, non riesco a seguirlo. E soltanto se un utente mastodon mi boosta quel messaggio, allora riesco a rispondere e riesco addirittura a vedere il commento nel pannello commenti del mio sito WordPress. Tuttavia, quel commento non riuscivo lo stesso a pubblicarlo (il problema riguardava anche un utente pleroma)!

Ho quindi tentato una soluzione accrocco che incredibilmente ha funzionato.
Come ho detto, vedevo il commento da friendica nel pannello di wordpress, ma anche se lo approvavo non mi compariva.
Allora ho deciso di provare ad aprire il pannello di modifica del moderatore wordpress, ho aggiunto due parole, e...

informapirata.it/2022/03/27/la…

Devo però capire come risolvere l'ultimo problema: da Friendica io vedo le pubblicazioni dell'account federato @informapirata SOLTANTO quando lo rilancia un account mastodon che seguo! Altrimenti non li vedo se non come feed di rss/atom.
Il fatto è che friendica già in natura può seguire un sito wordpress tramite protocollo rss/atom. E sembra che quando voglio seguire un sito wordpress in cui ho impostato il plugin activity pub, il protocollo rss "prevale" su activitypub...
Per questo sembrerebbe (sembrerebbe: devo fare altre prove) che il messaggio nella timeline lo posso vedere come "messaggio fediverse" solo se qualche utente mastodon che seguo gli risponde o lo condivide... Chissà se esiste qualche sistema per dire a friendica di dare la precedenza al follow di activitypub su quello di rss/atom...

Naturalmente la mia ipotesi della prevalenza non è basata su dati certi, ma è solo un'impressione.
Qualcuno potrebbe chiedersi per quale motivo io voglio seguire un sito Wordpress attraverso activitypub quando friendica mi dà già la possibilità di seguirlo attraverso Feed RSS, ma il punto è che se io mi metto seguire un blog via activity pub, posso rispondergli e commentare, ma se lo seguo via feed rss, non posso farlo. Siccome mastodon (che non ha la possibilità di seguire il feed) lo fa senza problemi, il fatto che friendica (che fa un sacco di cose in più, non riesca a farlo se non quando mastodon retwitta, mi fa rosicare e mi spinge a capire se c'è una soluzione... 😁 😄 🤣

Approfitto per menzionare alcuni utenti che sono sicuramente interessati alla questione: @Stefano @Le Alternative @:fedora: filippo db :gnu: @Mario Sabatino @Thushi

Se avete idee o suggerimenti, fatemi sapere 😅

Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
Mario Sabatino
fatto ma non funziona


NOT MOVING L.T.D. – LOVE BEAT


Non è certo facile occuparsi a cuor leggero (e con un approccio disinteressato alla materia) di una band come i Not Moving.

iyezine.com/not-moving-l-t-d-l…




AGGIORNAMENTO COVID 19 DEL 25 MARZOLa Asl Roma 5 ha comunicato che da sabato 19 ad oggi venerdì 25 marzo  ci sono stati 886 nuovi casi positivi al Covid 19 a Guidonia Montecelio.


Le linee Guida del CNIL per il Data Protection Officer


Una nuova guida del CNIL sul DPO mira a fornire indicazioni utili all’istituzione e al funzionamento del Responsabile della protezione dei dati personali. Lo scorso 15 marzo, la Commission nationale... L'articolo [url=https://www.e-lex.it/it/guide-cnil-d

Una nuova guida del CNIL sul DPO mira a fornire indicazioni utili all’istituzione e al funzionamento del Responsabile della protezione dei dati personali.

Lo scorso 15 marzo, la Commission nationale de l’informatique et des libertés (“CNIL”) ha pubblicato una guida per i responsabili della protezione dei dati (RPD o DPO), la quale si pone il duplice obiettivo di fornire conoscenze utili e di rivelare le best practies al fine di assistere sia le organizzazioni nell’istituzione della funzione del responsabile della protezione dei dati, sia i responsabili della protezione dei dati nell’esercizio dei loro compiti1.

Ogni tema è illustrato da casi concreti e risposte a domande sull’argomento. Inoltre vengono messi a disposizione del lettore dei modelli pratici.

In particolare, la guida è suddivisa in 4 capitoli:

  • Il ruolo del DPO;
  • Designare il DPO;
  • L’esercizio dei compiti del DPO;
  • Supporto della CNIL per il DPO.

IL RUOLO DEL DPO

Innanzitutto, è opportuno ricordare come l’art. 37 del Regolamento UE 679/2016 ha previsto una figura importante nel modello privacy, quella del responsabile della protezione dei dati, anche denominato «DPO» (dall’inglese Data Protection Officer), con i seguenti compiti:

  • Informare e fornire consulenza al titolare e ai suoi dipendenti in merito agli obblighi derivanti dalle norme sulla protezione dei dati;
  • Sorvegliare l’osservanza delle norme sulla protezione dei dati, nonché delle politiche del titolare in tale materia;
  • Cooperare con l’Autorità Garante e fungere da punto di contatto per il Garante per questioni connesse al trattamento.

L’autorità francese ha fornito diversi consigli pratici, anche attraverso l’utilizzo di Focus illustrativi, per tutte le funzioni sopra elencate.

Per quanto riguarda la missione di informare e fornire consulenza, ai fini di garantire la conformità al GDPR, è possibile organizzare in anticipo gli interventi del DPO all’interno dell’organizzazione, i passi potrebbero essere i seguenti:

-formalizzare i casi di consultazione del DPO;

-prevedere una procedura interna in caso di audit della CNIL a causa di violazione dei dati personali;

-pianificare modelli di risposta alle richieste esterne;

-mantenere contatti regolari con il personale operativo che tratta i dati personali.

-identificare i dipartimenti pertinenti per le attività regolari e le procedure di formazione.

-Per quanto riguarda la funzione di monitoraggio, i controlli, ad esempio, potrebbero articolarsi in:

-verifiche dell’esattezza delle informazioni contenute nel registro delle operazioni di trattamento attuate dall’organizzazione;

-verifiche delle conformità dei trattamenti più sensibili, in base alle valutazioni d’impatto effettuate;

-verifiche circa l’efficacia delle misure tecniche e organizzative di protezione dei dati che l’organizzazione si è impegnata ad attuare.

Per quanto riguarda la funzione di cooperazione con l’autorità di controllo, il DPO, da una parte, svolge un ruolo di “facilitatore” durante i confronti con la CNIL, dall’altra è anche il punto di contatto per gli interessati. In questo nuovo assetto designato dal GDPR, l’Autorità francese nell’evidenziare come la documentazione giochi un ruolo essenziale – anche in vista del nuovo principio di accountability – al fine permettere al titolare o al responsabile di dimostrare il rispetto degli obblighi e delle misure adottate, ha suggerito:

-di inserire nella dichiarazione di missione del DPO che la tenuta del registro costituisce uno dei suoi compiti;

-di utilizzare un modello di record semplificato indicato sul suo sito, in forma di foglio elettronico, in formato aperto, che può essere adattato a molti casi di trattamento di dati.

DESIGNARE IL DPO

La designazione del DPO è imposta dalla normativa europea nel caso in cui il trattamento sia effettuato da:

  • autorità o organizzazioni pubbliche;
  • organizzazioni i cui trattamenti richiedano di realizzare un monitoraggio regolare e sistematico degli individui su larga scala;
  • organizzazioni che attraverso le loro attività principali procedano al trattamento di dati sensibili su larga scala o dati relativi a condanne penali e reati.

Tuttavia, anche al di fuori di questi tre casi tassativi, l’Autorità raccomanda la designazione di un DPO:

-non appena un’organizzazione incontra problemi relativi alla protezione dei dati personali;

-quando un’organizzazione privata venga incaricata di svolgere un servizio pubblico, nonostante mantenga lo status di diritto privato.

In aggiunta, le linee guida hanno fornito alcuni esempi riguardo all’interpretazione del concetto di “larga scala”, non esistendo una soglia applicabile a tutte le situazioni e rendendosi necessaria un’analisi caso per caso. L’Autorità ha affermato che costituiscono trattamento su larga scala:

  • il trattamento dei dati dei pazienti da parte di un ospedale come parte del normale corso della sua attività;
  • elaborazione dei dati di viaggio dei passeggeri che utilizzano il trasporto pubblico urbano (tracciati dai biglietti, per esempio);
  • il trattamento dei dati di geolocalizzazione in tempo reale dei clienti di una catena internazionale di fast food a fini statistici da parte di un elaboratore di dati specializzato nella fornitura di tali servizi;
  • il trattamento dei dati dei clienti da parte di una compagnia di assicurazioni o di una banca come parte del normale corso della sua attività;
  • il trattamento di dati personali da parte di un motore di ricerca per scopi pubblicitari mirati;
  • il trattamento dei dati (contenuto, traffico, ubicazione) da parte dei fornitori di servizi telefonici o Internet.

Non costituisce trattamento su larga scala:

  • il trattamento dei dati dei pazienti da parte di un medico locale che lavora su base individuale se la popolazione dei pazienti è inferiore a 10.000 persone all’anno;
  • il trattamento dei dati personali relativi a condanne penali e reati da parte di un singolo avvocato.

Nello schema informativo dedicato al tema di chi può essere nominato DPO, si affrontano le questioni riguardo alle competenze ed all’assenza di conflitto di interessi del DPO.

Ammesso che non esiste un profilo tipico della figura del responsabile della protezione dei dati, le competenze vengono così riassunte dall’Autorità:

  • Competenza giuridica e tecnica sulla protezione dei dati;
  • Conoscenza della linea di business, delle normative di settore e dell’organizzazione della struttura per la quale sono designati;
  • Una comprensione delle operazioni di trattamento, dei sistemi IT e delle esigenze di protezione e sicurezza dei dati dell’organizzazione;
  • Per un’autorità pubblica o un ente pubblico, una buona conoscenza delle norme e delle procedure applicabili.

Per quanto riguarda l’assenza di conflitti di interesse, si sostiene come il DPO pur potendo svolgere altri compiti all’interno dell’organizzazione, tuttavia non dovrebbe avere potere decisionale sulla determinazione delle finalità e dei mezzi del trattamento. Anche in questo caso la presenza di un conflitto di interessi viene valutata tenendo conto del caso specifico.

In ogni caso si suggerisce di documentare la scelta del DPO, in quanto l’organizzazione deve essere in grado di dimostrare che il responsabile della protezione dei dati soddisfa i requisiti richiesti dalla normativa (conoscenze, competenze, assenza conflitto di interessi, ecc.).

Nella scheda tecnica relativa alla scelta tra DPO interno ed esterno, oltre ad affermare la discrezionalità della scelta in base all’ente e al contesto di riferimento, ha elencato una serie di vantaggi e punti critici.

Segnatamente, per il DPO interno, i vantaggi potrebbero essere:

  • conoscenza dell’organizzazione della struttura, dei servizi e della linea di business;
  • vicinanza ai contatti interni;
  • migliore reattività in caso di sollecitazioni interne su temi legati alla protezione dei dati;
  • Maggiore facilità nel pianificare la loro presenza in caso di un audit della CNIL

I punti critici:

  • rischio di conflitto di interessi se il DPO svolge altri compiti;
  • assegnazione di tempo sufficiente al RPD;
  • posizionamento gerarchico adeguato;
  • un piano di formazione adattato al profilo dell’RPD deve essere preparato.

Per il DPO esterno, i vantaggi:

  • soluzione alla mancanza di risorse umane interne;
  • utilizzare l’esperienza e gli strumenti sviluppati dal DPO esterno;
  • specializzazione del DPO in un settore;
  • conoscenza delle migliori pratiche per organizzazioni simili;

I punti critici:

  • organizzazione di punti di scambio e contatti regolari contatti con il più alto livello di management, così come con i team aziendali per mantenere la vicinanza;
  • rendere il contatto con il DPO esterno altrettanto sistematico semplice e facile come contattare un individuo interno;
  • la difficoltà di scegliere un fornitore e garantire la loro competenza.

Che si tratti di un DPO interno o esterno, un DPO può essere condiviso, cioè designato per più entità. Nominare un DPO condiviso è possibile a certe condizioni che variano a seconda del tipo di struttura: per il settore privato, un gruppo di aziende situate in diversi Stati membri dell’UE può designare un unico RPD, a condizione che siano facilmente raggiungibili da ogni luogo di stabilimento e che venga messa in atto un’organizzazione adeguata; per il settore pubblico, la funzione condivisa tra diverse entità, dovrà essere valutata alla stregua della loro struttura organizzativa e delle loro dimensioni.

SVOLGERE LA FUNZIONE DI DPO

Nel schema informativo riguardante le risorse che dovrebbero essere assegnate al DPO, si sostiene come un RPD debba essere in possesso delle risorse necessarie allo scopo di poter svolgere i suoi compiti, come: tempo sufficiente affinché il DPO possa svolgere i suoi compiti; un sostegno adeguato in termini di risorse finanziarie e di infrastrutture; a seconda delle dimensioni e della struttura dell’organizzazione, potrebbe essere opportuno formare un team intorno al DPO, ecc. Ovviamente le risorse devono essere adattate in base alla struttura ed all’attività dell’ente, di conseguenza maggiore sarà la complessità delle operazioni, tanto più dovrebbero essere le risorse assegnate al DPO.

Nell’ultimo foglio informativo, si sottolinea l’importanza per un DPO di svolgere le sue funzioni con un sufficiente grado di autonomia e indipendenza rispetto all’organizzazione che lo designa.

Indipendenza che può essere così sintetizzata:

  • Non deve ricevere istruzioni sull’esecuzione delle sue funzioni, ad esempio su come trattare con un interessato, su come indagare su un reclamo, sui risultati da portare ad un audit interno o anche sull’opportunità di consultare l’autorità di controllo. Allo stesso modo, il DPO non può essere obbligato di adottare un certo punto di vista su una questione relativa alla legge sulla protezione dei dati, come una particolare interpretazione della legge.
  • Non può essere soggetto a una sanzione o ad un licenziamento per l’esercizio delle sue funzioni, per esempio se il DPO consiglia al responsabile del trattamento di effettuare una valutazione d’impatto e quest’ultimo non è d’accordo, o registra un’analisi giuridica o tecnica che contrasta con quella adottata dal responsabile del trattamento. Si noti, tuttavia, che le funzioni del DPO possono essere interrotte per motivi che rientrano nel diritto del lavoro (come: furto, molestie, altri gravi comportamenti scorretti).
  • Riferisce direttamente ai più alti livelli della direzione dell’organizzazione, in modo tale che quest’ultimi siano consapevoli delle opinioni e delle raccomandazioni del DPO. Pertanto, la CNIL raccomanda che l’RPD rediga e presenti ai più alti livelli dell’organizzazione un rapporto regolare (ad esempio, annuale) sulle sue attività. L’RPD deve anche essere in grado di parlare direttamente al più alto livello su una questione specifica se lo ritiene necessario.

SUPPORTO DELLA CNIL PER IL DPO

La CNIL supporta i DPO fornendo loro vari strumenti, i quali si articolano in strumenti per la formazione, strumenti per fornire risposte e strumenti per la conformità.

Per quanto riguarda gli strumenti per la formazione: l’autorità francese ha predisposto un sito web www.cnil.fr, costantemente aggiornato, nel quale si possono reperire molte informazioni riguardo a procedure, temi, tecnologie, testi ufficiali. Inoltre, attraverso la pubblicazione di comunicati stampa e di notizie si persegue l’obiettivo di mantenere continuamente aggiornati i DPO sulle ultime novità; in aggiunta, sono state avviate altre iniziative sia nei confronti DPO, come ad esempio dei Workshop, i quali consentono a tutti i professionisti di approfondire la loro formazione su di una specifica area tematica; sia nei confronti dei cittadini, attraverso eventi di formazione online, aperta a tutti, con lo scopo di diffondere una vera e propria cultura della consapevolezza dei diritti degli interessati, oltre che degli obblighi dei titolari.

Relativamente agli strumenti per fornire delle risposte utili: è stata creata una linea dedicata e diretta riservata a tutti i responsabili del trattamento. Viene, inoltre, incentivata la partecipazione a gruppi e reti professionali di formazione e informazione dei DPO, in quanto sono ritenute delle fonti utilissime al fine di poter reperire delle risposte alle domande e alle questioni concrete sorte sul campo.

In ultima analisi, per quanto concerne gli strumenti per la conformità, la CNIL ha allestito un modello di registrazione semplificato, il quale risulta essenziale per il controllo di conformità; per realizzare la valutazione d’impatto sulla protezione dei dati è stato creato uno strumento PIA pronto all’uso che permette di eseguire una DPIA dall’inizio alla fine. In aggiunta, alla pagina “DPO: da dove cominciare?”2 viene offerto un piano di lavoro che permette di procedere metodicamente per aiutare le organizzazioni ad adempiere ai loro obblighi.

Infine, allo scopo di sostenere le organizzazioni nell’identificazione del profilo appropriato, la CNIL ha istituito una procedura per la certificazione delle competenze del DPO basata su un di sistema di riferimento sviluppato dalla CNIL. Le certificazioni sono rilasciate da organizzazioni certificate approvate dalla CNIL ed è possibile reperire un elenco di tali organizzazioni sul sito dell’Autorità francese.

Domenico Talarico

1 cnil.fr/en/cnil-publishes-guid…

2 cnil.fr/en/node/24124

L'articolo Le linee Guida del CNIL per il Data Protection Officer proviene da E-Lex.



1.   CITTADINANZA ATTIVA (marzo – maggio) – Liberi per crescere Partendo da storie di imprenditori locali che hanno traguardato il successo con le loro imprese, il laboratorio “Liberi per crescere” intende valorizzare i principi liberali che sono all…


Privacy Daily – 28 marzo 2022


I leader statunitensi ed europei raggiungono un accordo sulla privacy dei dati transatlantici I leader USA e UE hanno dichiarato venerdì di aver raggiunto un…

I leader statunitensi ed europei raggiungono un accordo sulla privacy dei dati transatlantici
588070
I leader USA e UE hanno dichiarato venerdì di aver raggiunto un “accordo di principio” per assicurare una cornice legale al trasferimento di dati personali attraverso l’Atlantico. Il presidente Biden ha dichiarato in una conferenza stampa a Bruxelles che l’accordo include “protezioni senza precedenti per la privacy dei dati e la sicurezza dei nostri cittadini”.

nytimes.com/2022/03/25/busines…


Deal on Digital Markets Act: regole dell’UE per garantire una concorrenza leale e una maggiore scelta per gli utenti
588072
Il Digital Markets Act (DMA) inserirà nella lista nera alcune pratiche utilizzate dalle grandi piattaforme che agiscono come “gatekeeper” e consentirà alla Commissione di condurre indagini di mercato e sanzionare i comportamenti non conformi. Il testo provvisoriamente approvato dai negoziatori di Parlamento e Consiglio si rivolge alle grandi imprese che forniscono i cosiddetti “servizi di piattaforma core” più soggette a pratiche commerciali scorrette, come i social network o i motori di ricerca, con una capitalizzazione di mercato di almeno 75 miliardi di euro o un fatturato annuo di 7,5 miliardi.

europarl.europa.eu/news/it/pre…


Lo Utah diventa il quarto stato degli Stati Uniti ad emanare una normativa su Utah Consumer Privacy Act
588074
Il governatore Spencer Cox, R-Utah, ha firmato lo Utah Consumer Privacy Act, rendendo lo Utah il quarto stato ad emanare una legislazione completa sulla privacy dei consumatori. La legge entra in vigore il 31 dicembre 2023. L’UCPA è simile e diverso dalle leggi sulla privacy dei consumatori di California, Virginia e Colorado. Vale a dire, attinge molto dal Virginia Consumer Data Protection Act e molti dei suoi componenti simili a VCDPA sono contenuti anche nel Colorado Privacy Act.

iapp.org/news/a/utah-becomes-f…


guidoscorza.it/privacy-daily-2…

Associazione Peacelink reshared this.



La privacy secondo te: la parola a Massimiliano Dona


Nella tutela dei consumatori contro le truffe, la privacy è un’arma in più o è uno strumento che paradossalmente può aiutare i malintenzionati a nascondersi…

Nella tutela dei consumatori contro le truffe, la privacy è un’arma in più o è uno strumento che paradossalmente può aiutare i malintenzionati a nascondersi meglio? Di questo e di molto altro abbiamo parlato a La privacy secondo te con Massimiliano Dona, presidente Unione Nazionale Consumatori.

Guarda il video qui.


guidoscorza.it/la-privacy-seco…



Tutto fermo. Se si guarda al dopo voto 2023: come dopo Mattarella, Mattarella, si può ipotizzare dopo Draghi, DraghiTutto fermo.