Abbottare
A settembre si dovrà presentare la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef), cui succederà il bilancio 2024. Al Ministero dell’Economia e Finanza, dove si lavora a preparare i due documenti, a essere condizionata non è soltanto l’aria che rinfresca ma anche la scelta che accalora: se la spesa resta invariata, perde almeno il 10% d’efficacia; se invece segue l’inflazione, rimane invariata in efficacia ma cresce in valore assoluto e a una velocità enormemente superiore a quella del Prodotto interno lordo, quindi sfonda il deficit e il debito. Farlo nell’anno in cui il Patto di stabilità tornerà attivo (nella vecchia o nuova versione) è un suicidio. E allora? Allora sarebbe buona l’occasione per dimostrare che la politica esiste, che le riforme si fanno, che un bilancio s’imposta con il ragionare e non soltanto con il ragioniere.
Un po’ è la situazione in cui si trova il non etnologicamente attrezzato che, volendo far colpo sui commensali, sceglie dalla carta dei vini indirizzandosi al più costoso: è probabile (ma non sicuro) che un vino più caro sia migliore, ma è escluso che la scelta sarà assennata se la si fa in ragione della moneta anziché della pietanza. Esempio meno alticcio: la spesa pubblica per la sanità è costantemente cresciuta (con l’eccezione di una parentesi nel 2012) ma sono tutti convinti che sia stata tagliata, il che accade perché: a. si parla di tagli non rispetto alla spesa dell’anno precedente, ma rispetto a quanto si era pensato di aumentarla; b. perché si misura in percentuale sul Pil; c. perché la si valuta rispetto all’inflazione. Misurazioni corrette, ma se si vuol parlare della stessa cosa occorre usare lo stesso metro. Intanto la spesa pubblica cresce e si somma a quella privata, salvo lamentarsi del servizio.
Vale per la giustizia (spendiamo nella media dei Paesi Ue, abbiamo magistrati meglio pagati e il peggiore servizio continentale), vale per la scuola (costringiamo le famiglie a spese, come quella dei libri di testo, che altrove neanche esistono e lamentiamo la minore paga degli insegnanti senza mai considerare le ore contrattualizzate), vale per tutto: la misurazione meramente quantitativa è importante, ma per niente soddisfacente. Il servizio migliore non lo ottiene chi spende di più, ma chi spende meglio. E per spendere meglio si devono mettere i soldi al servizio dei cambiamenti e decidere gli investimenti che si ritengono necessari, non inseguire con i quattrini percentuali di spreco. Per questo una bella legge di bilancio è tale se connette le riforme in programma alle spese opportune per sostenerle e far aumentare la produttività, quindi far poi scendere il peso della spesa corrente.
Il contratto del pubblico impiego è scaduto e non ci sono i soldi per rinnovarlo secondo le aspettative e l’andamento dei prezzi, ma sarebbe sano far attendere il ragioniere e ragionare su come cambiare il contratto in modo da premiare chi è bravo e liberarsi di chi non è in grado. Altrimenti si resta nella trappola in cui siamo e che prevede, nel 2024 rispetto al 2021, una crescita superiore all’inflazione – mentre il resto s’impoverisce – di voci come le pensioni (+1,4%) o la spesa per interessi sul debito (+14%). Con quest’ultima prevista in crescita, per anni, sia in valore assoluto che in percentuale sul Pil. Significa avere sempre meno soldi per altro. Sicché pensare di rimediare chiedendo ancora più soldi in prestito è una via verso la perdizione. Siccome comunque li chiederemo, l’importante è metterli al servizio di quel che serve per far crescere più velocemente la ricchezza prodotta, riducendo lo svenamento incontrollato della spesa corrente improduttiva.
Nadef e legge di bilancio non sono (soltanto) esercizi contabili, ma l’atto più politico di un governo. Giustamente nel sistema inglese è escluso che il Parlamento possa fare cambiamenti, perché a quel punto cambia il governo. Da noi è capitato spesso il contrario: pur di non cambiare il governo s’abbottava e cambiava il bilancio. Il risultato si vede.
L'articolo Abbottare proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.Telegram
L’occasione
Quel che sostenne ieri chi oggi governa è noto, con un evidente taglio che se proprio non si vuol definire antieuropeista (e lo era) è stato un tono continuamente polemico e avversativo. Circa quel che dice oggi si può rimproverare l’incoerenza, ma è più utile benedirla. Guardiamo al futuro, a quel che si può costruire. Non soltanto perché è più utile che rotolarsi nel trastullo polemico, ma perché si presenta una grande occasione per l’Italia, per l’Unione europea e per i governanti (non solo italiani) che furono o sono euroantipatizzanti.
Il caldo luglio presente apre il semestre alla conclusione del quale cessa la sospensione del Patto di stabilità. Non è che poi torna la presunta austerità, la cui sostanza rimane oscura in una realtà in cui ogni anno lo Stato spende più di quel che incassa, devolvendo soldi nel pagamento di interessi sul debito che non sono un merito per cui il debito stesso si possa aumentarlo ma una buona ragione per contrarlo. Come, difatti, ci si propone di fare. L’inflazione aiuta lo Stato indebitato, perché diminuisce il valore dei titoli già emessi e fa aumentare il gettito dell’Iva, ma infilza i consumatori e i risparmiatori, oltre a rendere necessario un rialzo dei tassi d’interesse, che continuerà. Si spera non a lungo. Dal primo gennaio 2024 torna in vigore il vecchio patto o una sua versione modificata. Di quali siano le versioni alternative ci siamo già occupati. Mentre pensare di usare il Mes come strumento negoziale è un’idea così sciocca da potere produrre soltanto sciocchi contentini declamatori. Conditi dal compatimento.
L’occasione è data dal Green Deal. Il governo italiano (quello in carica) non si è opposto: s’è astenuto. Chiede una cosa rilevante ma non decisiva, ovvero l’inserimento dei carburanti bio fra quelli utilizzabili. Lo sfondo del Green Deal non è bucolico ma produttivo, spingendo allo sviluppo di nuovi processi produttivi e tecnologie. Che sia un interesse comune europeo è condiviso da tutti. Che alcuni Paesi Ue lo rispettino e altri no è demenziale, come magistralmente argomentato da Mario Draghi nella sua “Martin Feldstein Lecture” (cosa aspettano i Paesi Ue e le forze politiche europee a puntare su di lui per un nuovo equilibrio istituzionale dell’Unione?). Il problema dunque non è il cosa, è solo marginalmente il quando, ma diviene: con quali soldi? Perché è vero che si tratta di investimenti che saranno produttivi di ricchezza, ma richiedono comunque forza finanziaria immediata.
Ed è qui l’occasione: finalità, innovazioni e interessi europei giustificano debito comune europeo. Al tavolo della riforma del Patto di stabilità è non soltanto inutile ma autolesionista portare la gnagnera italiana dell’“elasticità”, consistente nel potere continuare a far spesa in deficit che poi aumenta il nostro svantaggio. E neanche è sensato che dalla spesa da contenere sia esclusa questa o quella voce (tipo difesa o investimenti), perché tanto i soldi – sul mercato – andranno trovati e pagati per quanti se ne chiedono. A quel tavolo si porti il Green Deal, senza cadere nella trappola per allocchi che sia di sinistra o di destra (e suggerendo a chi si crede ficcante di piantarla dall’usare “gretini”, altrimenti diventa una firma). È un obiettivo? Bene, organizziamoci per non mancarlo.
Questo aiuterebbe l’Ue a fare un ulteriore e importante passo avanti nella direzione dell’integrazione e della cancellazione degli squilibri esistenti, l’Italia a mettere in maggiore sicurezza il proprio imponente debito pubblico e la destra che governa a porre un problema che sappia guardare al futuro, anziché sforzarsi – con scarsa credibilità – di conciliare il passato con il presente. Alle stesse elezioni europee si potrà così portare un tema, in ciascun Paese, che abbia a che vedere con la realtà e non evochi soltanto, per maggioranze e opposizioni, i temi della paura o della ripulsa. Le classi dirigenti che non si forgiano nelle guerre (fortunatamente) crescono affrontando queste sfide.
L'articolo L’occasione proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
“Digital Framework e trasferimento dei dati negli USA”
Domani avrò il piacere di partecipare a partire dalle 15.30 al webinar organizzato da ASSODATA “Digital Framework e trasferimento dei dati negli USA” Qui le informazioni complete assodata.it/webinar-dpf-25-lug…
“Sul caso Purgatori si è passato il limite. Il diritto di cronaca non è senza confini”
Ne scrivo oggi su HuffingtonPost Italia nella rubrica Governare il Futuro Qui il testo completo huffingtonpost.it/rubriche/gov…
L’affare elettrico
youtube.com/embed/CCIyhAxGP4A?…
L'articolo L’affare elettrico proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
In Cina e Asia – Il CPP di Hun Sen ha vinto nettamente le elezioni in Cambogia
I titoli di oggi:
Cambogia: il partito di Hun Sen domina le elezioni
Blinken e i paesi del G7 chiedono alla Cina di collaborare sulla Corea del Nord
Giappone: restrizioni all’export di apparecchiature per chip
Cina: WeChat Pay e AliPay accettano Visa e Mastercard
Cina: almeno 5 morti dopo alluvione nell'est e nel nord-est del paese
Le tensioni Usa-Cina pesano sulla cultura
Quattro arresti per le violenze di Manipur
L'articolo In Cina e Asia – Il CPP di Hun Sen ha vinto nettamente le elezioni in Cambogia proviene da China Files.
Record di disoccupazione fra i giovani cinesi al 21,3%. Studiare non paga più
Il governo spinge i neolaureati verso lavori non qualificati In Cina sempre più giovani sono disoccupati. I dati dell’Ufficio nazionale di statistica di ieri fotografano una situazione disastrosa: il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 16 e i 24 anni a giugno ha raggiunto un nuovo record del 21,3%, superando il 20,8% di maggio. L’indice di disoccupazione della popolazione ...
L'articolo Record di disoccupazione fra i giovani cinesi al 21,3%. Studiare non paga più proviene da China Files.
PRIVACYDAILY
Zaki libero, Assange sepolto vivo. I due volti dell'Occidente | l'interferenza
«Il mondo occidentale esulta per la liberazione del giovane Zaki e nello stesso tempo seppellisce vivo Assange mentre ha già lasciato che fossero seppelliti vivi il leader palestinese di Al Fatah, Marwan Barghouti, e il curdo Ocalan, entrambi imprigionati da più di vent’anni e destinati a non uscire più, come del resto lo stesso Assange, “colpevole” di aver denunciato i crimini dell’esercito americano in Iraq.»
Dopo quasi 50 anni nelle guerre crittografiche gli oppositori della crittografia hanno ancora torto
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
I tentativi da parte di Stati Uniti e Regno Unito di richiedere backdoor nelle app di messaggistica sicure sono un enorme passo nella direzione sbagliata. In questo momento, abbiamo bisogno di più crittografia, non di meno
> «In questo momento, abbiamo bisogno di più crittografia end-to-end. Ci sono poche prove che l'indebolimento della crittografia intaccherà molto il traffico di fentanil nelle nostre strade. Ma dopo la decisione #Dobbs della Corte Suprema degli Stati Uniti , la crittografia end-to-end è ora un mezzo fondamentale per contrastare i tentativi di perseguire le donne che cercano di abortire negli stati in cui i politici rivendicano le loro principali scelte di vita. L'anno scorso, Meta ha consegnato i messaggi privatida un utente di Facebook alla polizia del Nebraska che ha portato ad accuse di reato contro una madre che ha aiutato sua figlia a porre fine a una gravidanza con pillole abortive. Se quei messaggi fossero stati protetti dalla crittografia end-to-end, come lo sono i messaggi di WhatsApp e Signal, le autorità non sarebbero state in grado di leggerli. Se la "cecità deliberata" è vietata, fai attenzione allo spionaggio diffuso per scoprire chi potrebbe cercare di abortire.»
like this
reshared this
I "fili" di Meta potrebbero creare o distruggere il Fediverso: la promessa di rendere Threads compatibile con ActivityPub ha diviso i sostenitori del Fediverso
"La comunità di Fediverse è stata messa in moto, a causa della paura e dell'odio per Meta, e anche dell'entusiasmo", afferma Dmitri Zagidulin, uno sviluppatore che guida il gruppo del World Wide Web Consortium (W3C) responsabile della discussione sul futuro di ActivityPub. La prospettiva che Meta si unisca al movimento decentralizzato ha persone che cercano di ravvivare i loro progetti e prepararsi per i riflettori. “Ci sono riunioni furiose. Contributi in corso di richiesta. Richieste pull. Spinge per una migliore sicurezza, una migliore esperienza utente. Meglio tutto", dice.
like this
reshared this
Il futuro meccanismo dei social network dipenderà dal successo (o flop) di Threads
La scommessa di Meta è quella di creare un unico grande sistema di condivisione dei contenuti in modo che le varie app social siano interoperabili tra loro, grazie al protocollo di rete chiamato #ActivityPub
Malumori interni a parte, l’ultima parola spetterà a #Meta: se la compagnia implementerà gli strumenti necessari per aderire al fediverso, difficilmente la si potrà fermare. Non sarà la salvezza di Internet come prefigura qualcuno, ma ne vedremo sicuramente delle belle. Tra queste, forse, anche il definitivo tramonto di #Twitter. Chissà.
like this
reshared this
Chi è Lisa Franchetti, la donna che guiderà la Marina Usa
Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato di aver scelto l’ammiraglio Lisa Franchetti quale prossimo capo delle Operazioni navali, l’equivalente del capo di Stato maggiore della Marina militare. Se confermata, l’ammiraglio Franchetti sarebbe la prima donna a ricoprire il massimo comando della Marina e la prima a sedere nello Stato maggiore congiunto, l’organo operativo di vertice di tutte le Forze armate degli Stati Uniti. Attualmente, Franchetti ricopre la posizione di vice capo delle Operazioni navali, ed è la seconda donna ad aver mai raggiunto il livello di ammiraglio a quattro stelle (il massimo ottenibile negli Usa in tempo di pace) nell’intera storia del servizio navale a stelle e strisce. Annunciando la sua decisione, il presidente Biden ha elogiato la “vasta esperienza di Franchetti in ambito operativo e d’indirizzo”. Il segretario della Difesa, Lloyd Austin, ha dichiarato che la nomina di Franchetti come prima donna nello Stato maggiore congiunto le permetterà di “continuare a ispirare tutti noi”.
Chi è l’ammiraglio Franchetti
Originaria dello stato di New York, di discendenza italoamericana, Franchetti si è laureata in giornalismo alla Northwestern University e ha ottenuto la sua commissione a ufficiale della Us Navy attraverso il Naval Reserve Officer Training Corps nel 1985. Cinque anni prima si era laureata la prima ufficiale della Marina donna all’Accademia navale degli Stati Uniti. Franchetti ha iniziato la sua carriera sulle navi ausiliarie per poi passare ai cacciatorpediniere. Il curriculum di Franchetti include molti incarichi di primo piano disponibili agli ufficiali della Us Navy: comandante di unità navale da combattimento, comandante di gruppo d’attacco di portaerei, comandante di flotta, tra l’altro essendo spesso la prima donna a ricoprire molti di questi ruoli. Nel 2018 Franchetti è stata nominata comandante della 6ª Flotta, basata a Napoli, in Italia. Appena entrata in servizio, l’ammiraglio Usa ha dovuto gestire gli attacchi in corso contro lo Stato Islamico, lasciando il comando nel luglio 2020 dopo aver gestito l’inizio della pandemia Covid-19 in Italia, che ha naturalmente coinvolto l’intera comunità militare Usa, fatta non solo del personale in uniforme, ma anche delle rispettive famiglie presenti nel nostro Paese.
Le altre donne a quattro stelle
Su 42 generali e ammiragli a quattro stella attualmente in servizio nelle Forze armate Usa, solo quattro sono donne, compresa Franchetti. Al comando di una Forza armata si trova al momento soltanto l’ammiraglio Linda L. Fagan, comandante della Guardia costiera, che però non siede allo Stato maggiore congiunto, dato lo status speciale della Uscg. Le altre due generali a quattro stelle sono il generale dello Us Army Laura J. Richardson, comandante del Comando meridionale (responsabile dell’America latina) e il generale dell’Aeronautica Jacqueline D. Van Ovost, comandante del Comando trasporti.
Il blocco repubblicano
Insieme a quelle dell’ammiraglio Samuel Paparo – che era in lizza per la stessa posizione di Franchetti – alla posizione di comandante del Comando Indo-Pacifico e del vice ammiraglio Stephen Koehler alla posizione di comandante della Flotta del Pacifico, le nomine dei tre ufficiali dovranno ora essere confermate dal Senato in autunno. Le tempistiche sulle conferme, però, non sono sicure. Il senatore repubblicano dell’Alabama, Tommy Tuberville, sta mantenendo sospese le votazioni sulle nomine all’interno del Pentagono in protesta contro le politiche del dipartimento della Difesa sull’aborto. Attualmente, infatti, le militari di stanza in uno stato dell’Unione dove l’aborto è limitato o illegale possono ottenere un congedo temporaneo e il rimborso spese per viaggiare verso uno stato che permette la procedura sanitaria. Il blocco di Tuberville sta tenendo in sospeso la conferma di oltre 250 ufficiali superiori, tra cui quella di comandante dei Marines, un posto mai rimasto vacante nella secolare storia del Corpo.
Foto: Us Navy
Cina ed Etiopia promettono una cooperazione più profonda mentre Wang Yi visita Addis Abeba
La Cina e l’Etiopia hanno promesso di rafforzare la cooperazione in vari campi, tra cui lo sviluppo verde, l’economia digitale e l’agricoltura durante il viaggio in Etiopia dell’alto diplomatico cinese Wang Yi.
Wang, direttore dell’Ufficio della Commissione centrale per gli affari esteri, ha visitato la capitale dell’Etiopia, Addis Abeba, in vista del 13° incontro dei consiglieri per la sicurezza nazionale dei BRICS e degli alti rappresentanti per la sicurezza nazionale a Johannesburg, in Sudafrica, dal 24 al 25 luglio.
Il primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali ha avuto colloqui con Wang venerdì.
Abiy ha parlato molto bene dei risultati dello sviluppo della Cina, affermando che la ferma adesione della Cina al proprio percorso di sviluppo e il suo rapido sviluppo economico e sociale costituiscono un grande esempio per altri paesi in via di sviluppo. Ha aggiunto che l’Etiopia non dimenticherà mai il forte sostegno della Cina quando l’Etiopia ha affrontato difficoltà, e il suo paese considera la Cina un grande e affidabile amico.
L’Etiopia è disposta a imparare dall’esperienza di sviluppo della Cina, sforzarsi di raggiungere l’autosufficienza agricola e una rapida crescita economica e promuovere uno sviluppo verde e sostenibile, ha affermato Abiy.
Sugli affari internazionali, Abiy ha sottolineato che l’Etiopia si attiene fermamente al principio della Cina unica e sostiene la posizione della Cina negli affari internazionali. L’Etiopia parteciperà attivamente alla costruzione congiunta della Belt and Road Initiative (BRI), ed è pronta a cooperare con la Cina in vari campi e a spingere per un maggiore sviluppo delle relazioni bilaterali, ha aggiunto Abiy.
Wang ha salutato l’amicizia Cina-Etiopia, affermando che in quanto partner cooperativi strategici globali, Cina ed Etiopia condividono obiettivi e obiettivi comuni e hanno condotto una proficua cooperazione nell’ambito della BRI e del Forum sulla cooperazione Cina-Africa.
Ha sottolineato che la Cina è stata al fianco del popolo etiope nel momento critico in cui l’Etiopia stava salvaguardando la sua pace e stabilità nazionale, e continuerà a stare al fianco del popolo etiope mentre il paese dell’Africa orientale entra in una nuova fase di ripristino della pace e ricostruzione nazionale.
La Cina è disposta a collaborare con l’Etiopia per attuare congiuntamente le prospettive sulla pace e lo sviluppo nel Corno d’Africa e sostenere il popolo africano nella risoluzione delle questioni africane alla maniera africana, ha osservato Wang. Sosterrà fermamente l’Etiopia nella salvaguardia della sua sovranità nazionale e integrità territoriale, sosterrà il paese nell’adempimento del suo impegno per la solidarietà e la stabilità nazionale e lo aiuterà a svolgere un ruolo più importante negli affari regionali e internazionali, ha aggiunto.
La Cina è disposta a continuare a rafforzare il coordinamento strategico con l’Etiopia, approfondire la cooperazione pragmatica in vari campi, difendere congiuntamente gli interessi fondamentali dei due paesi e gli interessi comuni dei paesi in via di sviluppo e salvaguardare le norme fondamentali delle relazioni internazionali, ha affermato Wang.
“Nella cooperazione della Cina con l’Africa, la Cina non ha mai interferito negli affari interni di altri paesi, ha vincolato condizioni politiche o cercato interessi geopolitici”
“Nella cooperazione della Cina con l’Africa, la Cina non ha mai interferito negli affari interni di altri paesi, ha vincolato condizioni politiche o cercato interessi geopolitici”, ha affermato Wang, aggiungendo che la Cina è pronta a lavorare con l’Etiopia e altri paesi africani per rafforzare la cooperazione nel commercio e negli investimenti, sviluppo verde, economia digitale, salute e altri campi e aprire costantemente nuove prospettive per la cooperazione Cina-Africa.
Ha affermato che la Cina incoraggia le imprese competenti e rispettabili a investire e fare affari in Etiopia ed è pronta a svolgere un ruolo positivo nell’alleviare la pressione del debito sull’Etiopia. L’alto diplomatico ha aggiunto che si spera che l’Etiopia promuova attivamente un solido ambiente imprenditoriale e che adotterà misure pratiche ed efficaci per garantire la sicurezza delle istituzioni e del personale cinesi nel Paese.
Wang ha anche tenuto colloqui con il vice primo ministro etiope e ministro degli Esteri Demeke Mekonnen venerdì.
FONTE: news.cgtn.com/news/2023-07-21/…
PRIVACYDAILY
Ucraina, Cina pronta ad accogliere la missione di Zuppi
C'è anche chi crede si possa conversare di un ufficio di collegamento della Santa Sede a Pechino. Sarebbe una svolta storica. E non è l'unica manovra asiatica. Tra pochi giorni il Papa, che a fine agosto andrà in Mongolia, riceverà il presidente vietnamita Vo Van Thuong: in agenda lo storico invio ad Hanoi di un rappresentante papale
L'articolo Ucraina, Cina pronta ad accogliere la missione di Zuppi proviene da China Files.
Ministero dell'Istruzione
#NoiSiamoLeScuole questa settimana racconta l’Istituto Omnicomprensivo “Giano dell'Umbria-Bastardo”, in provincia di Perugia che sarà demolito e ricostruito grazie alla linea di investimento dedicata dal #PNRR alla costruzione di 212 Nuove Scuole.Telegram
I rischi dei tassi alti per l’economia italiana
Nello scenario di tassi d’interesse alti ancora per alcuni anni, che è ormai previsto da un numero crescente di centri di ricerca economica e di analisti delle grandi istituzioni finanziarie, la più diffusa preoccupazione in Italia è per l’elevato debito pubblico il cui onere, seppur gradualmente, è destinato a lievitare.
Tuttavia, motivo di ancor maggior timore dovrebbe essere l’impatto dell’alto costo del denaro sull’economia italiana che, sotto questo profilo, appare più vulnerabile di quella di altri Paesi europei. Innanzitutto, il Pil del nostro Paese è notevolmente influenzato dal settore immobiliare il cui andamento incide sui servizi d’intermediazione delle case, su una parte rilevante dell’industria delle costruzioni (nuove edificazioni e ristrutturazioni) e anche sul settore turistico nel quale è importante l’ammodernamento delle strutture ricettive.
Tassi stabilmente più alti produrranno una riduzione pronunciata dei valori immobiliari e del numero di compravendite e freneranno gli investimenti di ristrutturazione e sviluppo delle case e degli immobili funzionali alle attività imprenditoriali. L’ampio sostegno che le banche italiane, fisiologicamente, hanno dato aquesti settori potrebbe generare perdite su crediti più elevate delle previsioni originarie incorporate negli spread creditizi. Inoltre, ed è un aspetto poco considerato, le caratteristiche della relazione banche-imprese in Italia rendono la performance di queste ultime più vulnerabile al rialzo dei tassi d’interesse e alle contrazioni del credito rispetto a quanto avviene in molti Paesi del Nord e del Centro Europa.
Da noi infatti le imprese, anche quelle medio-piccole, tendono ad avere rapporti bancari multipli e incentrati sul credito a breve revolving. La pluralità di relazioni bancarie, se da un lato protegge le imprese da problemi di liquidità di una singola banca, dall’altro costituisce un limite in caso di scenari di contrazione del credito perché le relazioni marginali ocomunque meno importanti sono le prime ad essere chiuse o ridotte. La prevalenza del credito a breve revolving rispetto ai finanziamenti a lungo termine determina non solo un costo del finanziamento più elevato (il credito a breve revolving risulta essere più costoso dei finanziamenti e delle linee ascadenza di circa il 3% secondo una recente ricerca relativa all’Europa) ma anche una sensibilità al rialzo dei tassi d’interesse maggiore perché a ogni rinnovo il tasso viene adeguato all’evoluzione del mercato.
Infine, queste caratteristiche implicano che la durata media del debito bancario delle imprese italiane è tendenzialmente inferiore a quella delle imprese di altri Paesi europei soprattutto del Nord e Centro Europa e quindi che le nostre aziende sono più esposte a eventuali contrazioni del credito collegate a scenari di recessione. La performance delle imprese determina la crescita economica e quindi il gettito fiscale e per questa via il pagamento degli oneri e il rimborso del debito pubblico chiudendo un cerchio che invita a una visione d’insieme.
Questa sintetica analisi ha alcune implicazioni. La prima è che l’effetto sull’economia del rialzo dei tassi d’interesse dipende anche dalla struttura del mercato del credito che è diversa nei vari Paesi europei e questa circostanza spiega la differente sensibilità dei policy makers alle scelte di politica monetaria. La seconda è che la migliore performance delle imprese italiane rispetto alle loro omologhe europee, registrata anche nella prima parte dell’anno corrente, potrebbe svanire in uno scenario di tassi d’interesse alti a lungo. La terza è che per controbilanciare gli effetti di uno scenario che ci è inevitabilmente sfavorevole l’arma più efficace è l’accelerazione degli investimenti finanziati mediante il Pnrr e debito bancario e finanziario a lungo termine.
L'articolo I rischi dei tassi alti per l’economia italiana proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Presentazione dello Studio: “Fiscalità e innovazione, un’analisi del caso italiano”
Martedì 25 luglio alle ore 12:00 la Fondazione Luigi Einaudi presenta lo Studio: “Fiscalità e innovazione, un’analisi del caso italiano”, su Iniziativa del Dott. Sergio Boccadutri
Saranno presenti:
SERGIO BOCCADUTRI
Coautore dello Studio
ANDREA CANGINI
Segretario Generale della Fondazione Luigi Einaudi
Una selezionata platea trasversale di parlamentari
L’evento si svolgerà a porte chiuse
L'articolo Presentazione dello Studio: “Fiscalità e innovazione, un’analisi del caso italiano” proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Manipulative EU opinion poll no justification for indiscriminate chat control
The EU Department of the Interior DG Home claims to have proven with a Eurobarometer opinion poll that the vast majority of the EU population wants total chat control. Unfortunately this was never asked for, or only in a misleading way.
No mention of chat control
Citizens aged 18 and over were asked in many different ways whether depictions of child sexual abuse online should be automatically detected – to which most repondents agreed. However, they could not understand from these questions that private messages are to be indiscriminately searched with error-prone algorithms.
Automatic detection? Yes, please.
Only one question was asked about “messages (e.g. email, chat)” (question 9): Should service providers “detect child sexual abuse material and grooming conversations in messages (e.g. email, chat) when there is a significant risk of child sexual abuse on a particular platform?“
The wording of this question suggests that it was possible to accurately and reliably detect only “child sexual abuse material and grooming conversations”, i.e. without any false positives. However, since in reality up to 80 % of machine-reported private messages and photos turn out to be criminally irrelevant, respondents were misled by this question.
When citizens were asked in another survey whether they wanted their own private messages to be searched without suspicion for suspicious material, after revealing the high risk of false positives, the result was exactly the opposite: 72% of citizens rejected this monstrous idea.
The question about “a particular platform” is also manipulative, because chat control threatens to affect any service.
Fear-mongering
Question 7 on support for the proposed chat control regulation claimed: “If this [regulation] is not passed by August 2024, detection of child sexual abuse in online exchanges – voluntary or not – will become illegal.” Here, no respondent could understand that “online exchanges” meant private messages. Furthermore, the question omits that the method of “voluntary chat control” used by US big tech violates our fundamental rights and is already now illegal – lawsuits are pending.
Paternalism of young people concealed
Important parts of the proposal are completely missing in the EU survey, such as the planned exclusion of young people under 16 from installing most apps. When we commissioned a survey among young people on this, the response was overwhelming rejection.
Conclusion
The mother of chat control, Home Affairs Commissioner “Big Sister” Johansson, continues her information war on digital privacy of correspondence with this manipulative survey. It is our responsibility to drown this government propaganda in tireless education about the truth on chat control. Everyone is called upon to help!
A un anno dalla sua scomparsa, oggi ricordiamo il Professor Luca #Serianni, da sempre vicino al mondo della #scuola.
Qui il video che aveva realizzato per il Ministero in occasione della #Maturità2022 ▶️ youtube.
Ministero dell'Istruzione
A un anno dalla sua scomparsa, oggi ricordiamo il Professor Luca #Serianni, da sempre vicino al mondo della #scuola. Qui il video che aveva realizzato per il Ministero in occasione della #Maturità2022 ▶️ https://www.youtube.Telegram
“La tecnologia è globale. Le leggi sono locali. Ecco perché così non può funzionare.”
Nuovo appuntamento con la rubrica Privacy weekly, tutti i venerdì su StartupItalia. Uno spazio dove potrete trovare tutte le principali notizie della settimana su privacy e dintorni.
Spazio, cyber, fianco est. Perché il governo aumenta il numero di soldati
Aumenta l’organico delle Forze armate italiane, che passa dalle attuali 150mila unità a 160mila. A deciderlo il Consiglio dei ministri, che ha approvato il disegno di legge presentato dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, sulle disposizioni in materia di revisione dello strumento militare, che interviene sulla legge del 5 agosto 2022 nella quale si indicava appunto il massimale di personale in uniforme previsto per lo strumento militare nazionale. La riunione del Consiglio a Palazzo Chigi, durata circa un quarto d’ora, è stata presieduta dal vice presidente e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
L’aumento dell’organico
Come si legge nel comunicato del ministero della Difesa, il testo interviene a disciplinare le dotazioni organiche del personale delle Forze armate, prevedendo l’incremento di 10mila unità, già previsto dalla legge del 2022. L’incremento vedrà l’Esercito italiano crescere di 3.700 militari, di 3.250 la Marina militare e 3.050 l’Aeronautica. Viene pertanto mantenuto un equilibrio di massima tra le Forze armate, che vedono crescere in più o meno in egual misura le proprie file. È il segno dell’attenzione a 360° e multidominio perseguito dalla Difesa italiana e confermato dal ministero con la proposta appena approvata.
Accresciuti impegni internazionali
Il disegno di legge approvato, tra l’altro, non si limita a modificare qualche cifra, ma interviene a modificare il trend di contrazione degli organici, registrato l’aumento degli impegni assunti dalle Forze armate in ambito nazionale e internazionale, “riconducibili all’accresciuta complessità dello scenario globale”. Il testo, dunque, riconosce l’attuale sforzo senza precedenti dei nostri militari, schierati oltre che in Patria anche in un arco geografico che va dal Baltico al Sahel, passando per il fianco est, i Balcani, il Medio oriente e il Mediterraneo. Un’estensione delle nostre forze militari mai raggiunto dai tempi della Seconda guerra mondiale.
Spazio e cyber
L’ampliamento dell’organico, tra l’altro, risponde anche a un’altra necessità delle Forze armate, oltre quella meramente geografica. Gli ambiti di intervento della Difesa nazionale sono cresciuti anche di complessità a causa dell’aumento di attività nei nuovi domini emergenti dello spazio e del cyber. A dirlo è il ministero stesso, che registra “l’ampliamento delle competenze e dei compiti delle Forze armate in materia di difesa delle infrastrutture spaziali e dello spazio cibernetico in ambito militare”. Spazio e cyber sono ormai riconosciuti quali domini abilitanti vitali per la conduzione di ogni operazione militare, e hanno dimostrato tutto il loro impatto nella guerra in Ucraina, dove la resistenza di Kiev è riuscita a frenare l’avanzata russa anche grazie all’appoggio fornito dalle costellazioni satellitari, che hanno permesso il mantenimento delle comunicazioni (rese sicure da un costante monitoraggio cyber) e l’individuazione di bersagli e obiettivi, permettendo il loro centramento con precisione da parte di missili, droni e artiglieria.
Temperature a Roma dal 1862 al 2017
Un breve articolo sui dati relativi alle temperature a Roma. I dati sono quelli ufficiali dell’Osservatorio Meteorologico del Collegio Romano. Situato nel cuore di Roma, l’Osservatorio è un gioiello della scienza meteorologica italiana. Dal 1862,Continue reading
The post Temperature a Roma dal 1862 al 2017 appeared first on Zhistorica.
In Cina e Asia – Consolato cinese a Odessa danneggiato da un bombardamento russo
Ucraina: consolato cinese danneggiato a seguito di un bombardamento russo su Odessa
Xi e Kissinger, due “vecchi amici” a Pechino
Cina: pubblicato piano in 31 punti per sostenere le imprese private
Anche l'ambasciatore americano in Cina Nicolas Burns tra le vittime degli hacker cinesi
La Malaysia punta sull'industria dell'auto elettrica: Tesla apre una sede nel paese
TSMC rinvia al 2025 l'apertura della fabbrica in Arizona
Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone si incontrano per discutere di sicurezza nucleare
Thailandia: il Pheu Thai è il nuovo leader della coalizione che proverà a formare il governo
Boom di turisti in Giappone
L'articolo In Cina e Asia – Consolato cinese a Odessa danneggiato da un bombardamento russo proviene da China Files.
PRIVACYDAILY
Kissinger ricevuto da Xi. Ma il disgelo non è più semplice
Prima (e piuttosto) che utile a favorire una distensione, il viaggio di Kissinger sembra innanzitutto rafforzare la prospettiva cinese sulle relazioni sinoamericane. E cioè che le tensioni sarebbero colpa solo di una politica Usa che ha distrutto "l'atmosfera di comunicazione amichevole" tra i due paesi. E che per questo va scavalcata per arrivare agli scambi people-to-people
L'articolo Kissinger ricevuto da Xi. Ma il disgelo non è più semplice proviene da China Files.
iam0day
in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂ • • •like this
Basso Daniele, Robaque, skariko, Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂, gpuccio87, L'unico Dee, cela96, Vega, Vanadio_Scaraf e UprisingVoltage like this.
Basso Daniele
in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂ • • •Sono troppo ottimista forse?
Comunque per ora non ho visto nessuno che usi threads, non ho idea di come cercarlo né c'è apertura da questo, la cosa che lo colleghi al mio account Instagram + che non possa cancellarlo sono due contro che non voglio permettermi.
like this
Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂, Vanadio_Scaraf e UprisingVoltage like this.