Give Your Band The Music Of The Bands
The way to get into radio, and thence electronics, in the middle years of the last century, was to fire up a shortwave receiver and tune across the bands. In the days when every country worth its salt had a shortwave station, Cold War adversaries boomed propaganda across the airwaves, and even radio amateurs used AM that could be listened to on a consumer radio, a session in front of the dial was sure to turn up a few surprises. It’s a lost world in the 21st century, as the Internet has provided an easier worldwide medium and switch-mode power supplies have created a blanket of noise. The sounds of shortwave are thus no longer well known to anyone but a few enthusiasts, but that hasn’t stopped [gnd buzz] investigating their potential in electronic music.
There’s very little on the air which couldn’t be used in some form by the musician, but the samples are best used as the base for further processing. One example takes a “buzzer” signal and turns it into a bass instrument. The page introduces the different types of things which can be found on the bands, for which with the prevalence of WebSDRs there has never been a lower barrier to entry.
If you’re too young to have scanned the bands, a capable receiver can now be had for surprisingly little.
Radio dial header: Maximilian Schönherr, CC BY-SA 3.0.
BMW nel mirino: Everest Ransomware minaccia la pubblicazione di dati critici
La cybergang Everest, nota per il suo approccio aggressivo al cybercrime, ha reso pubblica sul suo DLS (Data Leak Site) una presunta violazione che coinvolge BMW.
Il post pubblicato mostra che i documenti critici dell’audit BMW saranno accessibili online tra poche ore, mentre altri dettagli importanti rimarranno disponibili per poco più di un giorno.
Disclaimer: Questo rapporto include screenshot e/o testo tratti da fonti pubblicamente accessibili. Le informazioni fornite hanno esclusivamente finalità di intelligence sulle minacce e di sensibilizzazione sui rischi di cybersecurity. Red Hot Cyber condanna qualsiasi accesso non autorizzato, diffusione impropria o utilizzo illecito di tali dati. Al momento, non è possibile verificare in modo indipendente l’autenticità delle informazioni riportate, poiché l’organizzazione coinvolta non ha ancora rilasciato un comunicato ufficiale sul proprio sito web. Di conseguenza, questo articolo deve essere considerato esclusivamente a scopo informativo e di intelligence.
Everest, attiva da diversi anni nel panorama del cybercrime internazionale, ha già colpito in passato grandi enti e aziende. Tra i loro attacchi più noti si ricorda quello alla SIAE, dove furono sottratti dati sensibili relativi alla gestione dei diritti d’autore italiani.
Negli ultimi sette giorni, il DLS di Everest ha pubblicato dati di tre aziende italiane, confermando la sua crescente attività sul territorio nazionale. Secondo l’immagine trapelata, i documenti BMW saranno disponibili fino al 14 settembre 2025, con una prima parte dei file accessibile tra circa 4 ore e 47 minuti, mentre ulteriori documenti saranno visibili tra 1 giorno e 13 ore.
La nuova struttura del DLS di Everest rende più immediata la visualizzazione dei countdown e il monitoraggio delle pubblicazioni, aumentando la pressione sulle aziende colpite affinché intervengano rapidamente. Questo episodio conferma come la cybergang stia consolidando la propria reputazione nel settore della cyber extortion e delle fughe di dati sensibili.
Come nostra consuetudine, lasciamo sempre spazio ad una dichiarazione dell’organizzazione qualora voglia darci degli aggiornamenti su questa vicenda e saremo lieti di pubblicarla con uno specifico articolo dando risalto alla questione. RHC monitorerà l’evoluzione della vicenda in modo da pubblicare ulteriori news sul blog, qualora ci fossero novità sostanziali.
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Italia sotto attacco DDoS da parte dei filorussi di NoName057(16)? Pochi disservizi
Gli hacker di NoName057(16), da qualche giorno hanno riavviato le loro attività ostili contro diversi obiettivi italiani, attraverso attacchi di Distributed Denial-of-Service (DDoS).
Sulla base di quanto osservato, le infrastrutture italiane hanno rafforzato la loro struttura e il periodo di interruzione del servizio è in forte diminuzione rispetto a 2 anni fa, fino quasi ad azzerarsi, grazie all’attuazione di misure contro gli attacchi DDoS e alla crescente consapevolezza che tali attacchi hanno comportato inevitabilmente.
Di seguito gli obiettivi rivendicati nella giornata di oggi dal gruppo di hacktivisti:
- Ministero della Difesa italiano (non risponde al ping) check-host.net/check-report/2e38b31bka1
- Marina Militare Italiana (non risponde al ping) check-host.net/check-report/2e38b4cakf13
- Direzione del sistema portuale del Tirreno centro-settentrionale check-host.net/check-report/2e38bc40k98a
- Azienda italiana per l’energia (non risponde al ping) check-host.net/check-report/2e38be92kd4
- Amministrazione del sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale check-host.net/check-report/2e38fbbdk74d
- Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali check-host.net/check-report/2e38ce5ckdc5
- Amministrazione del sistema portuale dei porti dell’Adriatico orientale Trieste e Monfalcone check-host.net/check-report/2e38cfb7k174
- Associazione dei porti di Genova check-host.net/check-report/2e38cfcak762
- Amministrazione del sistema portuale check-host.net/check-report/2e38e509kd71
- Acantho Italia check-host.net/check-report/2e38e509kd71
- SPID (Sistema di identificazione e accesso) check-host.net/check-report/2e38e4e9k6c6
NoName057(16) è un gruppo di hacker che si è dichiarato a marzo del 2022 a supporto della Federazione Russa. Hanno rivendicato la responsabilità di attacchi informatici a paesi come l’Ucraina, gli Stati Uniti e altri vari paesi europei. Questi attacchi vengono in genere eseguiti su agenzie governative, media e siti Web di società private.
Che cos’è un attacco Distributed Denial of Service
Un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) è un tipo di attacco informatico in cui vengono inviate una grande quantità di richieste a un server o a un sito web da molte macchine diverse contemporaneamente, al fine di sovraccaricare le risorse del server e renderlo inaccessibile ai suoi utenti legittimi.
Queste richieste possono essere inviate da un grande numero di dispositivi infetti da malware e controllati da un’organizzazione criminale, da una rete di computer compromessi chiamata botnet, o da altre fonti di traffico non legittime. L’obiettivo di un attacco DDoS è spesso quello di interrompere le attività online di un’organizzazione o di un’azienda, o di costringerla a pagare un riscatto per ripristinare l’accesso ai propri servizi online.
Gli attacchi DDoS possono causare danni significativi alle attività online di un’organizzazione, inclusi tempi di inattività prolungati, perdita di dati e danni reputazionali. Per proteggersi da questi attacchi, le organizzazioni possono adottare misure di sicurezza come la limitazione del traffico di rete proveniente da fonti sospette, l’utilizzo di servizi di protezione contro gli attacchi DDoS o la progettazione di sistemi resistenti agli attacchi DDoS.
Occorre precisare che gli attacchi di tipo DDoS, seppur provocano un disservizio temporaneo ai sistemi, non hanno impatti sulla Riservatezza e Integrità dei dati, ma solo sulla loro disponibilità. pertanto una volta concluso l’attacco DDoS, il sito riprende a funzionare esattamente come prima.
Che cos’è l’hacktivismo cibernetico
L’hacktivismo cibernetico è un movimento che si serve delle tecniche di hacking informatico per promuovere un messaggio politico o sociale. Gli hacktivisti usano le loro abilità informatiche per svolgere azioni online come l’accesso non autorizzato a siti web o a reti informatiche, la diffusione di informazioni riservate o il blocco dei servizi online di una determinata organizzazione.
L’obiettivo dell’hacktivismo cibernetico è di sensibilizzare l’opinione pubblica su questioni importanti come la libertà di espressione, la privacy, la libertà di accesso all’informazione o la lotta contro la censura online. Gli hacktivisti possono appartenere a gruppi organizzati o agire individualmente, ma in entrambi i casi utilizzano le loro competenze informatiche per creare un impatto sociale e politico.
È importante sottolineare che l’hacktivismo cibernetico non deve essere confuso con il cybercrime, ovvero la pratica di utilizzare le tecniche di hacking per scopi illeciti come il furto di dati personali o finanziari. Mentre il cybercrime è illegale, l’hacktivismo cibernetico può essere considerato legittimo se mira a portare all’attenzione pubblica questioni importanti e a favorire il dibattito democratico. Tuttavia, le azioni degli hacktivisti possono avere conseguenze legali e gli hacktivisti possono essere perseguiti per le loro azioni.
Chi sono gli hacktivisti di NoName057(16)
NoName057(16) è un gruppo di hacker che si è dichiarato a marzo del 2022 a supporto della Federazione Russa. Hanno rivendicato la responsabilità di attacchi informatici a paesi come l’Ucraina, gli Stati Uniti e altri vari paesi europei. Questi attacchi vengono in genere eseguiti su agenzie governative, media e siti Web di società private
Le informazioni sugli attacchi effettuati da NoName057(16) sono pubblicate nell’omonimo canale di messaggistica di Telegram. Secondo i media ucraini, il gruppo è anche coinvolto nell’invio di lettere di minaccia ai giornalisti ucraini. Gli hacker hanno guadagnato la loro popolarità durante una serie di massicci attacchi DDOS sui siti web lituani.
Le tecniche di attacco DDoS utilizzate dal gruppo sono miste, prediligendo la “Slow http attack”.
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Google Chrome: patch urgente per 0day sotto sfruttamento. Risolte vulnerabilità critiche
Un’immediata azione di sicurezza è stata intrapresa da Google per gli utenti del browser Chrome a livello globale, con l’obiettivo di risolvere quattro falle critiche, una delle quali, una vulnerabilità zero-day, è attualmente oggetto di sfruttamento attivo. Gli utenti sono perciò sollecitati a procedere con urgenza all’aggiornamento dei propri browser al fine di prevenire possibili attacchi informatici.
Un difetto di type confusion nel motore JavaScript V8 di Chrome rappresenta la vulnerabilità più preoccupante in questo aggiornamento di sicurezza, monitorato come CVE-2025-10585. La scoperta e la segnalazione di questa vulnerabilità sono state effettuate il 16 settembre 2025 dalThreat Analysis Group di Google. La debolezza in questione è già stata sfruttata in attacchi reali, come confermato dall’azienda, che ha messo in evidenza come gli aggressori stanno approfittando di questa falla.
- [NA][445380761] High CVE-2025-10585: Type Confusion in V8. Reported by Google Threat Analysis Group on 2025-09-16
- [$15000][435875050] High CVE-2025-10500: Use after free in Dawn. Reported by Giunash (Gyujeong Jin) on 2025-08-03
- [$10000][440737137] High CVE-2025-10501: Use after free in WebRTC. Reported by sherkito on 2025-08-23
- [TBD][438038775] High CVE-2025-10502: Heap buffer overflow in ANGLE. Reported by Google Big Sleep on 2025-08-12
Questo tipo di attacco non richiede alcuna interazione da parte dell’utente, se non quella di caricare una pagina web, il che lo rende particolarmente pericoloso per campagne di sfruttamento su larga scala.
La vulnerabilità del motore V8 consente agli aggressori di eseguire codice dannoso sui computer delle vittime semplicemente inducendo gli utenti a visitare un sito Web compromesso contenente codice JavaScript appositamente creato.
Google ha recentemente rilasciato un aggiornamento per Chrome che, oltre a risolvere una vulnerabilità zero-day già sfruttata, affronta altre tre falle di sicurezza di alta gravità in grado di potenzialmente minare la stabilità del sistema. Una di queste vulnerabilità, catalogata come CVE-2025-10500, è una falla use-after-free presente nell’implementazione Dawn WebGPU, individuata dal ricercatore di sicurezza Giunash, al quale è stata riconosciuta una ricompensa di 15.000 dollari.
L’aggiornamento risolve anche un difetto di tipo use-after-free nei componenti WebRTC (CVE-2025-10501), segnalato dal ricercatore “sherkito” per una ricompensa di 10.000 dollari, e un overflow del buffer heap nel livello grafico ANGLE (CVE-2025-10502), identificato dal sistema automatizzato Big Sleep di Google.
Le versioni 140.0.7339.185/.186 di Chrome per Windows e Mac e 140.0.7339.185 per Linux sono ora disponibili a livello globale. Gli utenti devono aggiornare immediatamente i propri browser accedendo al menu delle impostazioni di Chrome e selezionando “Informazioni su Google Chrome” per attivare un controllo automatico degli aggiornamenti.
Gli esperti di sicurezza raccomandano alle organizzazioni di dare priorità agli aggiornamenti di Chrome sulle proprie reti e di valutare l’implementazione di ulteriori misure di sicurezza finché tutti i sistemi non saranno adeguatamente protetti da queste vulnerabilità.
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Phishing con stile! I cyber criminali allegano GIF dei supereroi nel malware
Gli analisti di F6 hanno pubblicato uno studio su una nuova campagna di phishing attiva dalla primavera del 2025. Il gruppo, denominato ComicForm, ha inviato e-mail contenenti allegati dannosi ad aziende russe, bielorusse e kazake nei settori industriale, finanziario, turistico, biotecnologico e altri.
La prima e-mail registrata con oggetto “Report di verifica per firma” è stata inviata il 3 giugno 2025. L’allegato conteneva un archivio contenente un file eseguibile che ha avviato una catena di infezione in più fasi.
Durante l’attivazione, sono stati scaricati un loader .NET offuscato, il modulo MechMatrix Pro.dll e il dropper Montero.dll. Quest’ultimo è rimasto nel sistema, si è aggiunto alle eccezioni di Windows Defender, ha iniettato il payload nei processi e ha avviato lo spyware FormBook.
Una scoperta curiosa è stata la presenza di animazioni GIF di supereroi da Tumblr e Giphy incorporate nel codice del malware. Queste non sono state utilizzate nell’attacco, ma è stata proprio questa “estetica” a far guadagnare agli aggressori il soprannome ComicForm.
La caratteristica principale delle email era l’indirizzo di ritorno rivet_kz@…, registrato presso un servizio di posta elettronica gratuito. Le email provenivano dai domini .ru, .by e .kz, contenevano oggetti relativi a fatture, contratti e documenti bancari ed erano accompagnate da archivi con file infetti. In alcuni casi, provenivano dagli indirizzi IP 185.130.251[.]14, 185.246.210[.]198 e 37.22.64[.]155. Una delle email era stata inviata a un indirizzo email aziendale di Beeline Kazakhstan.
Successivamente, il 25 luglio, F6 ha rilevato una nuova ondata di email inviate per conto di un’azienda kazaka. Le email contenevano un link “Conferma password” che conduceva a una pagina di accesso falsa. Le informazioni di accesso della vittima venivano inviate a una risorsa di terze parti e il codice della pagina inseriva automaticamente l’indirizzo email dell’utente e aggiungeva uno screenshot del sito web aziendale per aumentare la credibilità.
Un’analisi dell’infrastruttura ha rivelato l’utilizzo di un’ampia gamma di domini nelle aree .ru, .kz, .vn, .id, .ng, .glitch.me e altre. Alcune risorse sono state compromesse. Gli esperti hanno riscontrato somiglianze con un attacco dell’aprile 2025 a una banca bielorussa, che ha utilizzato tecniche e servizi simili per rubare dati tramite la piattaforma Formspark.
ComicForm rimane attivo a partire da settembre 2025, utilizzando sia la vecchia infrastruttura che i nuovi domini. Tuttavia, l’indirizzo rivet_kz@….ru non compare più nelle mailing list recenti. L’analisi del grafico ha rivelato un’espansione della rete di risorse utilizzate dagli aggressori.
F6 ha concluso che ComicForm è attivo almeno da aprile 2025, prendendo di mira organizzazioni di diversi paesi e settori. Il gruppo combina l’invio di email tramite FormBook con la creazione di pagine di phishing che impersonano servizi aziendali.
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Investire nella sicurezza. Perché il settore difesa attira sempre più fondi privati
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Negli ultimi anni, l’intersezione tra capitale privato e settore della difesa ha visto un’evoluzione significativa. Storicamente, la difesa è stata considerata una prerogativa statale, con le grandi aziende contractor a dominare il mercato. Tuttavia, le
shinysp1d3r: la nuova minaccia RaaS che punta dritta ai hypervisor VMware ESXi
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il panorama sempre più affollato del cybercrime, vede emergere shinysp1d3r, una piattaforma ransomware-as-a-service (RaaS) in sviluppo avanzato che sta attirando l’attenzione degli addetti ai lavori per un motivo preciso: non si rivolge ai soliti endpoint
Il caro spesa alleggerisce il carrello
Servizio di Irene Di Castelnuovo e Sofia Silveri
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Microsoft contro RaccoonO365: sanità nel mirino del phishing-as-a-service e attacchi AI
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La Digital Crimes Unit (DCU) di Microsoft ha smantellato 338 siti web di RaccoonO365. I criminali informatici sfruttano questo strumento, evoluto in phishing in abbonamento e dotato di moduli AI, per rubare nomi utente e password di
L’«impossibile» azione diplomatica di Leone XIV con l’israeliano Herzog. L’udienza al presidente laburista per cercare una road map a Gaza
I contatti con l’Anp, unico interlocutore. Alla vigilia l’articolo di Civiltà Cattolica
È chiaro che per la Santa Sede l’interlocutore è l’Autorità nazionale palestinese (Anp): Leone ha sentito al telefono il presidente Mahamoud Abbas lo scorso 21 luglio, tre giorni dopo che la chiesa cattolica di Gaza era stata colpita dai tank israeliani. […] Infine un segnale di distensione (ma anche di riaffermazione delle posizioni) arriva da Civiltà Cattolica, la rivista dei gesuiti italiani le cui bozze sono viste a approvate dalla Segreteria di Stato: la sera prima dell’incontro è uscito il nuovo numero con un articolo a firma proprio di padre Neuhaus, che tratta della dichiarazione Nostra Aetate del Concilio Vaticano, II, il documento storico che dopo secoli ha spiantato il dialogo tra le due religioni.
Leggi l’articolo su il Sole24Ore
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Diritto e fede: Rosario Livatino, un esempio per gli operatori di giustizia
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È il 21 settembre del 1990 quando sulla Strada Statale 640, in Sicilia, il giudice a latere delle misure di prevenzione del Tribunale di Agrigento viene raggiunto da quattro sicari assoldati dalla nascente Stidda agrigentina, mentre si sta recando a lavoro senza scorta, a bordo della sua vecchia Ford Fiesta color amaranto. Dopo essere stato speronato dall’auto dei killer, il giudice tenta la fuga a piedi, attraverso i campi, ma viene raggiunto e freddato a colpi di pistola. Un volto sconosciuto ai più, quello di Rosario Livatino, che da quel giorno avrebbe fatto parlare di sé per molto tempo. Un giudice «ragazzino» – un appellativo che a quel tempo scatenò non poche polemiche – che ha saputo coniugare fede e impegno nella propria professione, diventando un testimone del Vangelo in una terra martoriata dalla criminalità organizzata. Non è un caso, infatti, che papa Francesco abbia voluto che il Giubileo degli operatori di giustizia si tenesse proprio a ridosso del 35° anniversario della sua morte.
«Nel suo servizio alla collettività come giudice integerrimo, che non si è lasciato mai corrompere, si è sforzato di giudicare non per condannare ma per redimere. Il suo lavoro lo poneva sempre sotto la tutela di Dio, per questo è diventato testimone del Vangelo fino alla morte eroica. Il suo esempio sia per tutti, specialmente per i magistrati, stimolo ad essere leali difensori della legalità e della libertà»[1].
Papa Francesco
«Ricordo che venne un dipendente a dirmi “hanno ucciso un magistrato di Agrigento”. Francamente non pensai a Rosario Livatino, anche perché il suo modo di gestire le funzioni e il suo modo di esercitare la giurisdizione non potevano giustificare un atto così crudele. Successivamente, la stessa fonte mi venne a chiarire che si trattava di Rosario e allora andai sul posto e lo trovai a terra, coperto da un lenzuolo». È la voce di Salvatore Cardinale, oggi magistrato in pensione, a raccontare l’incredulità di tanti nei confronti dell’omicidio di Livatino. «Ciò che ci dicono le sentenze della Corte d’Appello di Caltanissetta – racconta Cardinale – è che egli fu ucciso per questa smania di questa nuova organizzazione nascente, la Stidda, di presentarsi sul palcoscenico del crimine e accreditarsi sia nei confronti dell’opinione pubblica sia nei confronti della mafia, della quale sostanzialmente voleva prenderne il posto, anche se inizialmente forse cercava un’alleanza.L’uccisione di Rosario ci turbò maggiormente proprio perché Rosario era un magistrato e un uomo particolare».
Cardinale è stato sostituto procuratore della Repubblica di Agrigento e di Caltanissetta, Presidente di Sezione penale e di Corte d’Assise presso il Tribunale di Agrigento, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Enna e Presidente della Corte di Appello di Caltanissetta, una corte di tanti martiri di giustizia, tra cui lo stesso beato Livatino. «Ho conosciuto Rosario nel 1979, quando egli prese servizio come prima sede e con la qualifica di sostituto presso la Procura della Repubblica di Agrigento – racconta Cardinale -, l’ufficio giudiziario dove io già svolgevo analoghe funzioni da sei anni. Ben presto il rapporto di lavoro diventa anche un rapporto amicale che non si interruppe, sebbene io nel 1988 mi fossi trasferito ad altra sede giudiziaria. Egli è stato un cittadino esemplare, che nei rapporti sociali non fece mai pensare le funzioni che svolgeva. Un amico discreto ma sempre presente, disponibile all’ascolto. Un magistrato che suscitava fiducia per la sua indipendenza, la sua professionalità, lo scrupolo con il quale conduceva le sue indagini, l’attenzione alla ragione della difesa degli inquisiti».
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«Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili», diceva il beato Livatino, ucciso dalla mafia a soli trentotto anni. Ma cosa ha da dire la sua figura agli operatori di giustizia di oggi e a quanti intendono intraprendere questa carriera professionale? «All’indomani della sua uccisione, terminate le cerimonie ufficiali con le più alte cariche dello Stato, la figura e il sacrificio di Rosario Livatino subirono ciò che era già accaduto in Sicilia per altri colleghi che avevano condiviso con lui lo stesso destino, cioè silenzio e oblio – continua Cardinale -. Lo si deve all’impegno della professoressa Ida Abate, che era stata insegnante al liceo di Rosario, se dopo vari anni questa nebbia che avvolgeva la storia di Rosario man mano si è diradata. Così è apparsa in tutta la sua grandezza la grande personalità del martire. È stato conosciuto il suo pensiero sui temi della giustizia e della fede, che a distanza di decenni continuano ad essere un faro per i giovani magistrati, ai quali ha lasciato questo ammonimento, cito le parole di Rosario Livatino: “Il giudice di ogni tempo deve essere e apparire indipendente. L’indipendenza del giudice, infatti, non è solo nella propria coscienza, nell’incessante libertà morale, nella fedeltà ai principi, ma anche nella sua moralità, nella trasparenza della sua condotta, anche fuori dalle mura del suo ufficio, nella normalità delle sue relazioni e delle manifestazioni della vita sociale, nella scelta delle sue amicizie”. Di conseguenza, dice sempre Livatino, il giudice, oltre che essere, deve anche apparire indipendente per significare che accanto ad un problema di sostanza, certo preminente, ve n’è un altro ineliminabile di forma».
È papa Francesco, nel 2020, ad autorizzare la Congregazione delle cause dei santi a promulgare il decreto riguardante il martirio In odium fidei, aprendo la strada alla sua beatificazione. Una cerimonia che si è svolta il 9 maggio 2021 nella Cattedrale di Agrigento. Rosario Livatino, così, diventa il primo magistrato beato nella storia della Chiesa.
«Rosario Livatino era un fervente cattolico che tuttavia praticava la sua religione senza ostentazione – aggiunge Cardinale -. Come colleghi che lavoravamo nella stanza accanto, ci siamo accorti di questo suo attaccamento alla religione solo successivamente, dopo la sua morte. Da credente, Rosario Livatino sentiva il contrasto insito nella sua professione tra l’applicazione della fredda norma giuridica, necessariamente oggettiva e punitiva, e il principio religioso della pietà e del rispetto per chi ha sbagliato.Tuttavia, egli riusciva felicemente a congegnare le regole che disciplinano la funzione del magistrato con quelle della sua fede cristiana. E spiega tale sintesi in una altra relazione letta il 30 aprile 1986, intitolata Fede e diritto. Scrive in proposito Livatino: “Compito del magistrato non deve essere solo quello di rendere concreto il comando astratto della legge, ma anche di dare alla legge un’anima, tenendo sempre presente che la legge è un mezzo e non è un fine”.Continua la sua riflessione rilevando che diritto e fede, o se vogliamo giustizia intesa come frutto ultimo del diritto e fede, sono in continuo rapporto tra loro e la finalità ultima di tale rapporto è il superamento del primato del diritto attraverso la carità di cui la giustizia, come insegnava Paolo VI, è la minima parte. In questo brano, io vedo la condivisione convinta dall’insegnamento di San Tommaso che nel commento alle beatitudini di Matteo affermava che la giustizia senza pietà conduce alla crudeltà, ma la misericordia senza giustizia porta alla dissoluzione dell’ordine».
L’uccisione di Rosario Livatino non fu, purtroppo, un evento isolato. Sono pochi, infatti, gli anni che separano il suo sacrificio da quello di chi perse la vita nelle stragi di Capaci e di Via d’Amelio. Eventi che segnarono per sempre la storia della giustizia italiana e che ricordiamo con il grido di san Giovanni Paolo II al termine dell’omelia della messa celebrata nella Valle dei Templi, nel 1993.
«Dio ha detto una volta: “Non uccidere”: non può uomo, qualsiasi, qualsiasi umana agglomerazione, mafia, non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio! Questo popolo, popolo siciliano, talmente attaccato alla vita, popolo che ama la vita, che dà la vita, non può vivere sempre sotto la pressione di una civiltà contraria, civiltà della morte. Qui ci vuole civiltà della vita! […] Lo dico ai responsabili, lo dico ai responsabili: convertitevi! Una volta verrà il giudizio di Dio!»[2].
San Giovanni Paolo II
Sebbene siano passati più di 30 anni dall’epoca delle stragi di mafia, agli operatori di giustizia è chiesto ancora un maggiore impegno per confrontarsi con un fenomeno, quello della criminalità organizzata, che è mutato nel tempo, assumendo nuove e pericolose configurazioni.
«La mafia di oggi sicuramente non è quella che Rosario Livatino aveva conosciuto nel 1979 e fino alla sua morte – continua Cardinale -. Dopo la stagione delle stragi, la criminalità organizzata ha abbandonato la strategia dell’eliminazione dei magistrati e degli investigatori. Ha scelto di inabissarsi, cioè di sparire dalle cronache. Oggi preferisce il silenzio nel quale essa si evolve e si trasforma.Basta pensare, per esempio, al ruolo delle donne che da vestali della mafia, delle famiglie mafiose, sono diventate protagoniste perché comandano i clan, ordinano esecuzioni, riscuotono l’estorsione. Quindi la mafia prospera, fa affari e si estende nel territorio nazionale, nel quale, mi spiace dirlo, trova terreno favorevole in molti ambienti, specie del Nord Italia. Quindi, la risposta dello Stato non può essere quella di ritenere che la mafia sia stata sconfitta ma deve essere prioritariamente quella di non smantellare l’attuale assetto normativo di contrasto che pure ha dato i suoi risultati e anzi di migliorarlo con nuove disposizioni e con maggiori mezzi per adeguarlo alle nuove sfide, anche tecnologiche, alla quale la mafia lo costringe a confrontarsi».
Agli stessi magistrati, papa Francesco aveva indicato il beato Rosario Livatino, come figura di aiuto e di conforto. «Nella dialettica tra rigore e coerenza da un lato, e umanità dall’altro, Livatino aveva delineato la sua idea di servizio nella Magistratura – ha ricordato papa Francesco nel 2022 – pensando a donne e uomini capaci di camminare con la storia e nella società, all’interno della quale non soltanto i giudici, ma tutti gli agenti del patto sociale sono chiamati a svolgere la propria opera secondo giustizia».
«Lo Stato italiano è uno Stato laico e il servizio della giustizia che esso assicura non può che essere anche esso laico – aggiunge Cardinale -. Il giudice deve fondare le decisioni e le determinazioni che assume esclusivamente sui principi giuridici e sulle prove, come detta il nostro Codice di procedura penale. Il giudizio del giudice deve avere come base il rispetto delle leggi e l’applicazione delle norme giuridiche riguardanti il caso concreto e quindi non la morale, la religione o la ideologia politica. Una decisione che non rispetti tali principi a mio giudizio scivola nell’arbitrarietà. Ciò non toglie che il giudice credente non possa attingere ai principi del suo credo nel dare un’anima alla norma astratta, senza tuttavia stravolgere lo spirito di essa»[3].
Il Giubileo degli operatori di giustizia offre, quindi, uno momento importante per continuare a riflettere sul messaggio che papa Francesco affidò ai magistrati nel suo discorso al Consiglio superiore della Magistratura nel 2022:«La domanda sul per chi amministrare la giustizia – affermava papa Francesco – illumina sempre una relazione con quel “tu”, quel “volto”, a cui si deve una risposta: la persona del reo da riabilitare, la vittima con il suo dolore da accompagnare, chi contende su diritti e obblighi, l’operatore della giustizia da responsabilizzare e, in genere, ogni cittadino da educare e sensibilizzare. Per questo, la cultura della giustizia riparativa è l’unico e vero antidoto alla vendetta e all’oblio, perché guarda alla ricomposizione dei legami spezzati e permette la bonifica della terra sporcata dal sangue del fratello»[4].
Leggi anche:
[1] vaticannews.va/it/vaticano/new…
[2] https://www.vaticannews.va/it/ chiesa/news/2018-05/giovanni-paolo-ii-mafia-agrigento-convertitevi.html
[3] vatican.va/content/francesco/i…
[4] vatican.va/content/francesco/i…
The post Diritto e fede: Rosario Livatino, un esempio per gli operatori di giustizia first appeared on La Civiltà Cattolica.
freezonemagazine.com/news/sane…
In libreria dal 26 Settembre 2025 Il capolavoro della narrativa thailandese contemporanea, per scoprire una letteratura ancora trascurata in Italia. Phraek Nam Daeng è un villaggio ai margini del tempo, dove l’infanzia trascorre tra risaie, notti d’inverno pungenti e racconti sussurrati attorno al fuoco. In questo angolo della Thailandia rurale, il vecchio
L'ex lobbista di Meta nominato commissario del DPC: Meta ora si regola ufficialmente da sola Secondo quanto riportato dalle notizie irlandesi, Niamh Sweeney, un'ex lobbista senior di Meta, dovrebbe entrare a far parte della Commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC) in qualità di commissario nel mese di ottobre mickey18 September 2025
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EDRi-gram, 17 September 2025
What has the EDRi network been up to over the summer? Find out the latest digital rights news in our bi-weekly newsletter. In this edition: age verification gains traction, EU’s deregulation spree risks entire digital rulebook, & more!
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400 Schulen besucht: Was Kinder im Netz erleben, und was Politik daraus lernen kann
VIDEO. Gaza in fiamme: bombardamenti e pulizia etnica mentre Israele pianifica profitti sulle macerie
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Intanto, nel sud della Striscia i militari consegnano più armi e promettono più potere e terra alle milizie locali di Abu Shabab, che secondo le informazioni dei media di Tel Aviv, ora "combattono" al fianco dei
Safe, così Londra e Ottawa possono rientrare nei giochi della difesa europea
@Notizie dall'Italia e dal mondo
L’Unione europea potrebbe aprire le porte del suo principale strumento finanziario per la difesa a due alleati storici come Regno Unito e Canada. Con la decisione del Consiglio europeo, la Commissione ha ricevuto il mandato a negoziare la partecipazione di Londra e
Israele bombarda gli ospedali a Gaza. Smotrich: “La Striscia una miniera d’oro”
[quote]GAZA CITY – Sono passati tre giorni dall’inizio dell’invasione via terra di Gaza City e le forze israeliane hanno scatenato nella notte una nuova andata di attacchi sulla Striscia. I…
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Trento, violenza su alunna di 11 anni. La Procura chiede rinvio a giudizio per un prete
La Procura di Trento ha richiesto il processo per un prete e insegnante di religione, per violenza sessuale su un'alunna undicenne
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La visita regale di Trump nel Regno Unito (Il Fatto del giorno)
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Separazione delle carriere, arriva il terzo sì della Camera. Bagarre in aula dopo il voto
[quote]ROMA – Via libera della Camera alla terza lettura della riforma costituzionale sulla separazione delle carriere, con 243 voti favorevoli e 109 contrari. Una volta incassata la maggioranza assoluta, che…
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Furlani, salto nella storia: chi è il baby Spider-Man che ha conquistato il mondo
[quote]Per la prima volta un atleta italiano sale sul gradino più alto del podio nella categoria maschile della competizione
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Caso Almasri, ok alla richiesta di chiarimenti su Bartolozzi. Pd: “Governo sotto ricatto”
Secondo la tesi Bartolozzi sarebbe dovuta essere contattata dai giudici per l’autorizzazione a procedere in quanto co-indagata laica
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Agli italiani la politica interessa sempre meno. Il nuovo rapporto Istat
[quote]ROMA – La politica non rientra tra le priorità degli italiani. A fotografare la disaffezione dell’opinione pubblica verso un tema che dovrebbe essere centrale nella vita sociale di un Paese…
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Turetta aggredito in carcere. Cecchettin: “La violenza non è mai la risposta”
[quote]VERONA – Colpito con un pugno da un altro detenuto. Un’aggressione avvenuta nel mese di agosto, dopo un periodo nella sezione “protetta”. Filippo Turetta, il 23enne condannato all’ergastolo in primo…
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Gaza, il Papa:”Genocidio? La Santa Sede non si pronuncia”. La prima intervista a Leone XIV
[quote]ROMA – Nel libro-intervista curato da Elise Ann Allen, che uscirà giovedì 18 settembre in Perù per Penguin, Papa Leone affronta il dramma di Gaza, pur senza riconoscere le azioni…
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The Sea, il film filopalestinese che indigna Netanyahu: rappresenterà Israele agli Oscar
[quote]TEL AVIV – La missione di un ragazzo palestinese con il desiderio di vedere il mare per la prima volta, la traversata clandestina di Israele e la dura critica all’occupazione…
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La Fed conferma il taglio dei tassi di 25 punti: attese due nuove riduzioni entro il 2027
[quote]Per la prima volta nel 2025 la Federal reserve ha ridotto di un quarto di punto il costo del denaro. Il costo del credito a brevissimo termine si attesta in un corridoio tra il 4,0% e il 4,25%
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