Salta al contenuto principale

Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


“La brevità è il tuo peggior nemico: esperienza, ragionamento, intrattenimento”


youtube.com/watch?v=JTjd0VT_FV…

Allora… Lo so che Rick Dufer è cadutissimo ultimamente, ma, quando parla di zombificazione anziché di altri fatti che ora nemmeno voglio menzionare, ha ancora ragione da vendere; e invece la dà in giro gratis, tipo cosa faccio io ogni giorno, che non è poco. In questo video (che è di 2 settimane fa, ma a me è arrivato per qualche motivo solo ieri o l’altro ieri; pazienza, non è da buttare) il signorotto ha fatto una sorta di esperimento che ok, è completamente personale, e sicuramente a livello scientifico lascia il tempo che trova, ma è comunque interessante e realissimo!!! (E pauroso.) 😱

Da virtuoso millennial (credo?) che non si è mai fatto corrompere da quella parte dannosa della modernità, lui è uno che ancora legge, scrive, fa le cose… in sostanza, non passa le giornate nello scrollrotting. Ebbene, a settimane alternate, una sì e una no — che alla fine sono terminate un po’ prima del voluto, perché l’esperimento lo stava uccidendo dentro — ha deciso di sottoporsi agli standard moderni di passaggio del tempo tramite dispositivi smart connessi ad Internet, e… ha, malamente e inequivocabilmente, accusato gli effetti del famoso brainrot. Spaventoso!!! ☠️

Nel video (e nell’articolo di testo) spiega meglio i dettagli, ma la sostanza è che, durante le settimane di “brevità”, ha eliminato il più possibile dalle sue giornate (non completamente, perché comunque il suo lavoro glielo impedisce) tutte quelle attività intellettuali decentemente stimolanti per il cervello, sostituendole con alternative più o meno comparabili più moderne, tragicamente più corte, evanescenti, rapide, con minore sostanza per unità atomica di contenuto; quindi, video corti e mai più lunghi (e qui io non riuscirei neanche volendo), solo FIFA come videogiochi (…e si vergogna di ammetterlo, tant’è che lo dice esplicitamente solo una volta, e per il resto resta vago, lol!), e informazione tramite Instagram anziché siti e notiziari (bleah!). 😳

I risultati, a suo dire, sono andati dal fatto magari leggero e quasi impercettibile di non ricordare i contenuti brevi appena poco tempo dopo averli consumati, o comunque non riuscire a pensarci molto a riguardo… al decisamente più problematico avere un offuscamento mentale generale, un declino della capacità di concentrazione, nonché di capacità cognitive che ne hanno bisogno, come la scrittura! Ovviamente, queste sono le sue percezioni e le sue misure… ma non fatico affatto a credere che questo sia oggettivamente cosa accade ad un essere umano con quoziente intellettivo nella norma se ci si sottopone ad una simile tortura; e la cosa peggiore è che, ormai, un sacco di gente subisce esattamente questo senza nemmeno accorgersene, perché è diventato normalità. 🦄

Il brainrot, purtroppo, è reale, e i danni che fa a chi non lo sa sono subdoli quanto grevi, quindi bisogna fare attenzione… e questo lo sapevo già. L’unica cosa di cui però ancora non mi capacito è la generale fragilità degli stupidi neurotipici a confronto con la mia supremazia autistica (Asperger), perché io sono non solo allergica al brainrot e al pensare non abbastanza (anzi, penso sempre troppo, e questo mi porta altri grandi problemi, lo sappiamo…), ma questi robini proprio non mi attirano. I socialini corti di ‘sto cazzo mi scocciano, come se non riuscissero mai davvero a violare il mio cervello — si, anche la famigerata infallibile arma di controllo mentale cinese nota come TikTok; la provai eoni fa, ma smisi di aprirla dopo giorni, anche se inizialmente era divertente… — quando mi capitano memini stupidi e corti devo ogni volta elaborare grossi pensieri a riguardo, e, se in un giorno non faccio nulla di sufficientemente stimolante intellettualmente, mi sento male; il gen-Z-rotting col telefono in mano mi è completamente impossibile, insomma, e allora meglio così… Coloro che hanno un cervello più fragile poiché non appartenenti ad una variazione speciale della specie umana, tuttavia, facciano attenzione. 🙊

#brainrot #brevità #RickDufer #social #zombificazione

Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)
in reply to Scimmia di Mare

@Madmonkey @Madmonkey Anche lì però si potrebbe fare lo stesso giochino, quindi la risposta non è così semplice 🤣🤣

Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


Quando passano le comete: meraviglia, attesa e le più memorabili degli ultimi vent’anni

edu.inaf.it/rubriche/altro-cie…

Le comete sono visite rare nel cielo: appaiono, brillano e scompaiono. Ricordiamo alcune delle più memorabili degli ultimi anni e vediamo insieme come osservare le prossime con semplicità.

#cometa #scienza #spazio

@astronomia @astronomia


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


Mostra Filatelica e Storica per il 110° Anniversario della Fondazione del Contea di Kinmen


L'esposizione aprirà il 4 novembre 2025.

Per festeggiare il 110° anniversario della fondazione della Contea di Kinmen, l’Ufficio Culturale della Contea ha organizzato una straordinaria mostra intitolata “Mostra di Filatelia e dei Documenti Storici di Kinmen”. L’evento verrà inaugurato il 4 novembre 2025 alle ore 10:30 presso la presidenza dell’Ufficio Culturale della Contea di Kinmen.

La mostra accoglierà collezionisti di francobolli, marche da bollo, monete e altri reperti storici legati alla posta provenienti da tutta Taiwan. Durante l’evento, sarà allestito un “Ufficio Postale Temporaneo di Taipei”, dove i visitatori potranno ricevere un’apposita busta commemorativa e utilizzare un timbro temporaneo. Nel pomeriggio sono previste tre interessanti conferenze tematiche, dai contenuti ricchi e stimolanti. L’Ufficio Culturale invita calorosamente tutti a partecipare a questa celebrazione collettiva.

L’Ufficio Culturale sottolinea che la mostra costituisce un’importante testimonianza della storia centenaria di Kinmen. Attraverso l’esposizione di francobolli e reperti storici, il pubblico avrà l’opportunità di riscoprire Kinmen da una prospettiva postale, vivendo le impronte culturali lasciate dai tempi di guerra e dalle trasformazioni storiche, approfondendo così la comprensione del patrimonio culturale locale e dello sviluppo storico.

La mostra presenta un programma variegato con quasi 60 esposizioni, che includono francobolli e marche da bollo legati a Kinmen, monete, materiale postale e documenti storici relativi ai conflitti. Tra i pezzi forti si segnalano il “Francobollo di 莒光樓 Jǔguānglóu di Kinmen”, premiato in esposizioni internazionali, oltre a buste commemorative di transazioni cartacee e altro materiale postale storico. Questi reperti offrono uno sguardo sulle transizioni di Kinmen, dal conflitto alla pace, dall’isolamento all’apertura.

https://www.kmdn.gov.tw/media/114274585/w_1141103d3.jpg
Timbro della prima edizione filatelica di “莒光樓 Jǔguānglóu” presso Kinmen. Fornito dall’associazione Culturale Ufficio Affari, tratto da kmdn.gov.tw

L'”Ufficio Postale Temporaneo di Taipei” sarà operativo dalle 10:00 alle 14:00 dello stesso giorno, offrendo timbri speciali a tempo limitato. I visitatori potranno richiedere le buste commemorative e inviare lettere postate sul posto, immergendosi così nel fascino della cultura postale tradizionale.

Per ulteriori approfondimenti sulla storia postale e sullo scambio culturale, l’Ufficio Culturale organizzerà tre conferenze nel pomeriggio, dalle 13:30 alle 17:00, nella sala audiovisiva al secondo piano. La prima conferenza, tenuta dal Professor Hsu Yi-Chung, intitolata “Kinmen e le Banconote nella Memoria Collettiva”, esplorerà l’aspetto monetario nella storia di Kinmen; la seconda, condotta dall’insegnante You Zhen-Jie, affronterà “Il Valore Applicativo del Patrimonio Culturale di Kinmen – Il Caso delle Marche da Bollo”; la terza, a cura del Professor He Hui-Qing, si concentrerà sulla “Storia Postale di Kinmen durante il Conflitto (1949-1960)”, illustrando le sfide e le emozioni legate al mondo della posta in questi anni critici.

L’Ufficio Culturale evidenzia come i francobolli e i documenti postali siano non solo oggetti da collezione, ma anche testimoni silenziosi della nostra storia. Ogni timbro, busta, moneta e marca da bollo racconta un capitolo delle trasformazioni sociali e delle storie umane di Kinmen. Questa mostra offre ai collezionisti un’opportunità unica di interagire e scambiare idee, permettendo al pubblico di apprezzare da vicino preziosi pezzi della storia postale e di cogliere l’educativa e l’estetica del collezionismo filatelico.

Combinando esposizioni storiche e esperienze interattive, la mostra invita gli spettatori a esplorare la ricchezza culturale di Kinmen da prospettive non solo diverse, ma in questo specifico caso, anche inedite, almeno presso il grande pubblico. L’Ufficio Culturale sottolinea che questo evento non è solo una celebrazione del 110° anniversario, ma rappresenta anche un impegno per mantenere viva la memoria e promuovere la sostenibilità culturale nel corso del tempo.

Gli eventi ed i servizi ospitati dalla “Mostra di Filatelia e dei Documenti Storici di Kinmen” sono totalmente gratuiti, pertanto L’Ufficio Culturale invita caldamente tutti coloro i quali sono interessati alla cultura postale, alla storia locale e all’arte del collezionismo a partecipare e a essere testimoni di preziosi frammenti della memoria centenaria di Kinmen.

Fonte: Kinmen Daily


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


“early androids and artificial speech”, by jessica riskin


link to an article about early androids and artificial speech
click to read

publicdomainreview.org/essay/e…

#androids #artificialSpeech #earlyAndroids #JessicaRiskin #LANGUAGE #speech #ThePublicDomainReview

Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)

reshared this


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


elementi da pasolini: un’intervista a giuseppe garrera


qui di seguito il link a un’intervista di Fanpage a Giuseppe Garrera, tra i maggiori studiosi di PPP. un testo che – al contrario di quanto accade nelle celebrazioni generiche o aneddotiche in circolazione soprattutto oggi (2 novembre 2025) – mette sotto una luce estremamente cruda gli elementi inaggirabili se non inaccettabili e le effettive pietre d’inciampo, del pensiero e dell’opera dell’intellettuale – limiti inclusi:

https://www.fanpage.it/roma/leredita-di-pasolini-a-cinquantanni-dalla-morte-fu-poeta-e-scandalo-oggi-di-lui-resta-il-mito/

#criticaRadicale #criticaSociale #fanpage #GiuseppeGarrera #Pasolini #PierPaoloPasolini #PPP

Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)

reshared this



Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


Treno del Sale – Locomotiva a vapore 640.143 + D445.1014 – 2 Novembre 2025


Eccoci con il Treno del Sale che è partito da Pisa Centrale e diretto a Volterra-Saline-Pomarance! Edizione 2025, effettuato il 2 novembre.Con locomotiva a vapore 640.143 e D445.1014In questo video si potrà vedere l'arrivo del convoglio nella stazione di

youtube.com/embed/Faeu6Q3gnho?…

Eccoci con il Treno del Sale che è partito da Pisa Centrale e diretto a Volterra-Saline-Pomarance! Edizione 2025, effettuato il 2 novembre.

Con locomotiva a vapore 640.143 e D445.1014

In questo video si potrà vedere l’arrivo del convoglio nella stazione di Cecina, manovre della locomotiva a vapore e della D445.

Rispetto alla volta che l’ho registrato nel 2018, sono cambiate le procedure, essendoci la D445 in coda al convoglio, anziché aspettare a Cecina per effettuare poi le manovre. Questa volta hanno fatto molto più velocemente il tutto.

Il convoglio ha svolto il servizio con numerazione 96037

00:00 Intro
00:25 Arrivo convoglio
01:45 Movimentazione D445 & Sosta
02:45 Movimentazione Loc. Vap. 640.143
04:40 Manovra Loc. Vap. 640.143 per aggancio convoglio altro capo
06:30 Aggancio Loc. Vap. 640.143
06:55 Manovra D445.1014
08:35 Aggancio D445
09:23 Contenuto Extra – D445 campanella
10:00 Partenza convoglio. Direzione Volterra-Saline-Pomarance
12:27 Grazie per la visione
—————————————————————————-
👍 Se il video ti è piaciuto lascia un bel mi piace!
➕ Iscriviti per seguirmi e ricevere notizie sugli ultimi video!
Grazie mille! 😄
✅ Unisciti al canale telegram, in cui si potranno trovare foto e piccoli extra che non sono sul canale youtube! ➡️ treni.creeperiano99.it/u/teleg…
—————————————————————————-
👥 Il gruppo telegram discussione del canale telegram con possibilità di parlare di ferrovia in generale, nel rispetto degli altri utenti
treni.creeperiano99.it/u/grupp…
—————————————————————————-
✅ Facebook ➡️ treni.creeperiano99.it/u/faceb…
✅ Twitter ➡️ treni.creeperiano99.it/u/twitt…
✅ Sito Web ➡️ treni.creeperiano99.it
✅ Odysee ➡️ treni.creeperiano99.it/u/odyse…
—————————————————————————-
👥 Canale telegram con le notizie della mobilità ferroviaria Toscana in tempo reale
treni.creeperiano99.it/u/treni…
—————————————————————————-
👥 Gruppi telegram dedicati alle stazioni con anche le notizie della mobilità ferroviaria Toscana
✅ Castagneto Carducci-Donoratico Stazione FS: treni.creeperiano99.it/u/casta…
✅ Cecina Stazione FS: treni.creeperiano99.it/u/cecin…
✅ Empoli Stazione FS: treni.creeperiano99.it/u/empol…
✅ Campiglia Marittima Stazione FS: treni.creeperiano99.it/u/campi…
✅ Livorno Centrale Stazione FS: treni.creeperiano99.it/u/livor…
✅ Firenze Santa Maria Novella Stazione FS: treni.creeperiano99.it/u/firen…
💰🎁 Donazioni
Se vuoi supportarmi, potrai farlo tramite i seguenti metodi. Grazie!
● PayPal ➡️ treni.creeperiano99.it/u/donaz…
● Streamelements (per apparire tra i donatori sul canale principale) ➡️ treni.creeperiano99.it/u/donat…
—————————————————————————-

#trains #treni #treno #ferrovia #ferrovie #italy #italia #railway #railways

treni.creeperiano99.it/2025/11…


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


[Photo] Treno del Sale a Cecina – 2 Novembre 2025


Treno del Sale a Cecina - 2 Novembre 2025Con locomotiva a vapore 640.143 e D445.1014In arrivo anche il video con arrivo, quasi tutta la procedura di manovre e partenza!L'ultima volta che l'ho registrato è stato nel 2018 e pare siano cambiate un po' di man

Treno del Sale a Cecina – 2 Novembre 2025
Con locomotiva a vapore 640.143 e D445.1014

In arrivo anche il video con arrivo, quasi tutta la procedura di manovre e partenza!

L’ultima volta che l’ho registrato è stato nel 2018 e pare siano cambiate un po’ di manovre e procedure, ovvero che la D445 è stata portata insieme al convoglio da Pisa, anziché aspettare a Cecina. Si sono velocizzati un po’ nel tutto, quindi anche le riprese sono state fatte in modo differente

Post originale: treni.creeperiano99.it/tg/1505

treni.creeperiano99.it/2025/11…

Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)

Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


il disastro estetico in italia


se uno vuole un esempio del disastro estetico in italia, applicabile pari pari alla poesia, può vedere questo video: facebook.com/share/r/1BYuFRN2C…

una fatica della madonna, quintali di materiale da togliere, per arrivare al kitsch. ma non faceva prima a comprare qualcosa del genere dai cinesi?

ma non fanno prima, i poeti italiani, a dedicarsi alle coreografie della tv di stato?

#assertività #disastroEstetico #disastroEsteticoInItalia #disastroEsteticoItaliano #jago #kitsch #poesia #poesiaItaliana

reshared this


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


16 novembre: ryoji ikeda a roma


romaeuropa.net/festival-2025/m… (music for strings)

romaeuropa.net/festival-2025/u… (ultratronics)

#Auditorium #experimentalMusic #glitch #music #MusicForStrings #musicA_ #RyojiIkeda #Ultratronics

reshared this


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


[r] _ carmelo bene in occasione della morte di pasolini

cliccare per ingrandire
* pagina 194 del catalogo PASOLINI. TUTTO È SANTO. IL CORPO POETICO , a cura di Giuseppe Garrera, Cesare Pietroiusti, Clara Tosi Pamphili, Continents Editions, Milano 2022

#Bene #borghesia #CarmeloBene #cb #CesarePietroiusti #ClaraTosiPamphili #ContinentsEditions #GiuseppeGarrera #inMorteDiPasolini #italia #morteDiPasolini #Pasolini

reshared this



Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


Convegno di educazione alla pace, la censura di Valditara


Posti esauriti, ma il convegno è cancellato.

Procediamo con ordine. Con la legge n.27 del 1marzo 2024, il 4 novembre è diventata la Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate, nella quale “Le istituzioni e gli istituti scolastici possono promuovere e organizzare cerimonie, eventi sui temi dell’Unità nazionale, della difesa della Patria, nonché sul ruolo delle Forze armate […]

Leggi il resto: argocatania.it/2025/11/02/conv…

#educazioneAllaPace #MinisteroIstruzione #OsservatorioControLaMilitarizzazioneDelleScuole #pace

reshared this


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


Winter Is coming


#genitorialità e #tossegrassa

Potrebbe interessarti anche:

Io la mia spunta blu ce l'ho già

lavorare d'agosto 2008

#tossegrassa

reshared this


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


quando il governo spereta, la gente dorme, ma quando blocca il porno, la gente muore…


In questo nostro magico paese — che, lo sapete, a me tutto sommato piace… ma è chi ci vive a non piacermi — quando, relativamente a questioni informatiche, escono fuori problemi veri… tipo, che ne so, Piracy Shield oppure Chat Control… l’individuo medio (normaloide) sembra sempre cadere dal perone dello zio a riguardo. Ma, a quanto pare, se qualcuno tocca i fottuti porno, allora anche i cretini si svegliano… ma nel senso che smettono appena di dormire, eh, non nel senso che prendono la proverbiale pillola rossa e iniziano a vedere la vera realtà, quello non sia mai… 🤥

Quindi, eccoci qui: benvenuti in Italia, vietato scopare, è il caso di dire, perché dal 12 novembre, meno di 2 settimane, entrerà in vigore la nuova norma AGCOM di cui si è inizialmente parlato 6 mesi fa, per cui diverse piattaforme dedicate alla pornografia dovranno verificare che gli utenti siano effettivamente maggiorenni; questo tramite un accesso astruso con un’identità digitale riconosciuta dallo Stato… nel nostro caso, CIE e SPID, ma questa roba non riguarda solo l’Italia, e in realtà il calderone bolle, per farla breve, in buona parte dell’Unione Europea. 🐸

Al di là di tutto, la cosa fa molto ridere, perché è stata implementata in modo molto italiano. L’AGCOM non ha inizialmente diffuso la lista iniziale di siti su cui il provvedimento sarebbe dovuto essere applicato, e non avrebbe nemmeno notificato i diretti interessati… Però, per via di qualcosa del Digital Services Act che non ho capito bene, si è trovata ora a doverlo fare… e, a quanto pare, concedere di conseguenza anche ulteriori 3 mesi di tempo alle piattaforme tirate in causa per permettere a queste di effettivamente implementare i requisti. Quindi, se tutto va bene, della pratica se ne parlerà il 12 gennaio, e già qui… Ma, la cosa proprio spassosa è vedere questa lista magica (PDF) di ben 48 siti ci sono dettagli sorprendenti, ed altri meno. 🤗

Innanzitutto, a parte una manciata di colossi, tra cui PornHub e le sue proprietà, mi sorprende vedere quanti siti piccoli apparentemente presi a caso ci sono… o meglio, a giudicare dagli URL, questi sembrano avere in comune l’essere o localizzati anche in italiano, o addirittura interamente indirizzati al pubblico italiano… ma nessuno di questi è italiano, nel senso che nessuna società che li possiede è italiana. Un (1) singolo sito effettivamente italiano c’è qui in mezzo, hentai-ita.net, che è di proprietà di una società lombarda, e ok… Ma che cazzo di diritto morale hanno invece tutte queste altre aziendine, localizzate in culo all’Europa, di creare siti con nomi italiani, facendo credere sia roba nazionale che dà da mangiare a dipendenti italiani e contribuisce alle casse dello Stato, e invece con noi non c’entra una minchia? Praticamente il problema dell'”italian-sounding”, ma qui sounding potrebbe significare un’altra cosa (NSFW). 🤯

La cosa divertente, però, sono gli esatti URL che sono stati inseriti. Per alcuni siti c’è la normale pagina indice, mentre altri hanno per qualche motivo URL “sporchi”, che o rimandano a pagine fin troppo specifiche — per esempio, qualcuno rimanda a specifiche categorie, e qualcuno a pagine di termini di servizio… perché? — o includono parametri query specifici alla richiesta — come hash di sessione… che no, non è una cosa grave per la privacy come alcuni finti colti dicono, ma è sintomo di siti programmati a casaccio, spesso in PHP; anche phpBB ha questo comportamento — o… uno in particolare rimanda ad una ricerca specifica: [em]/gay-porno?q=daddy[/em]. Il tizio lì dell’AGCOM che si è messo a girare per ‘sti siti ha insomma deciso di fare proprio questa ricerca su uno, e non l’ha tagliata dall’URL prima di includerlo nel documento, che proprio boh… in questo caso, gusti discutibili, ma per tutti gli altri URL è sintomo di skill issue (non conoscere gli standard de-facto di routing nei siti web, quindi quali parti di un URL sono utili e quali no). 🥴

Infine, di contro, non mi sorprende che in questa lista ci siano finiti solo siti normie; si, tanti decisamente mai sentiti per me, oltre a quelli grandi, ma comunque nulla che sia usato da non-normaloidi. Per esempio, spicca sicuramente la mancanza di rule34; ma non è questione di pornografia reale o meno, perché anche di vari booru e siti di quel tipo, che hanno anche (e qualcuno solo) immagini reali, non c’è l’ombra… ma mi chiedo se ciò sia per ignoranza, per realismo pratico, o per evitare un’insurrezione popolare da parte di weeb ed affini. Decisamente, però, godo a vedere che OnlyFans rientra nella lista, e così finalmente tutte quelle famose sanguisughe anche nostrane, che immoralmente seducono uomini deboli e sfigati spillandogli centinaia o migliaia di euro al mese, troveranno un ostacolo in più per farlo… (E no, imporre anche ad OnlyFans la verifica non è superfluo solo perché la piattaforma obbliga a collegare carte di credito, perché non basta; basti vedere le storie dei minori che caricano roba a pagamento lì sopra, per dire.) 😼

Ovviamente, lo sapete già che a me freca meno di zero, non solo perché per me la pornografia farebbe bene a sparire direttamente dalla faccia della terra, ma perché non è che ci voglia granché a superare questi blocchi; dall’anno prossimo sentiremo certamente anche da noi, come in Regno Unito, parlamentari che scoprono dai nipoti cos’è una VPN… almeno, per ora. Io sono ben più che d’accordo con l’idea di bloccare la pornografia ai minorenni, ma c’è un problema… da un lato, che ‘sta roba non funziona, non ha mai funzionato… e, dall’altro, costituisce con certezza matematica un pendio scivoloso che porta all’erosione dei diritti digitali dei cittadini. 😭

Lasciando anche da parte i rischi per la privacy di queste verifiche di età online, perché a dire il vero la situazione qui non è una schifezza come tra UK e USA, e il sistema per cui questa verifica sarà fatta qui mi sembra effettivamente ben architettato in tal senso — con l’identità degli utenti che è gestita da fornitori già accreditati a livello statale per gli altri accessi sicuri, e il permesso di accesso che viene passato ai siti per mezzo di token temporanei anonimizzati… Il primo vero punto è che, per fare questi accessi, serviranno app mobile di merda: o la nostra IO, che è sì open-source, ma un sacco di roba (tra cui questa, temo) non ci funziona senza Play Integrity, che è una dipendenza spyware closed-source di Google, che è un’azienda statunitense… oppure, quella che dovrebbe cacciare fuori Bruxelles, che non ho idea di come sarà, ma non ho affatto buone speranze. 😖

E poi, ovviamente, c’è sempre il rischio dell’abuso da parte dei potenti… che però, in questo caso, non è previsto da mere supposizioni, ma storie reali accadute in altre parti del mondo. Nel Regno Unito si è appunto messa la verifica dell’identità per piattaforme social, ma anche roba come Discord, e in quell’Online Safety Act c’è andata di mezzo pure Wikipedia… mentre, in Australia, si vorrebbe imporre la verifica dell’età anche a fottuto GitHub — perché fornisce funzioni di collaborazione che dai coglioni al potere sono interpretate come social — e addirittura ai motori di ricerca web! Ci rendiamo conto??!! Ma, ovviamente, il popolino di queste cose non se ne preoccupa prima che sia troppo tardi; solo se c’è il sesso di mezzo ne parla, sennò vaffanculo, chi se ne frega se ci trattano come bambini terroristi pretendendo di poter spiare le nostre chat e di bloccarci l’accesso a metà del web legale… Ma io ve lo giuro, cari italiani: Pignio non richiede verifica, ma le foto dei miei piedini lì sopra non ce le troverete MAI!!! 👿🖕

#AGCOM #blocco #DecretoCaivano #identità #minori #porno #pornografia #privacy #provvedimento #verifica


“Benvenuti in Italia, vietato scopare”

Risultati Google per "benvenuti in italia vietato scopare", affiancata la notizia in questione
Devo ammetterlo, che per quanto mi faccia incazzare, Internet ogni tanto mi migliora pure la giornata… Tipo in questo caso, in cui ho trovato questa notizia che mi ero persa e che ora non frega (secondo cui, detto in breve e volendo esagerare, è vietato scopare nel matrimonio, la Corte Europea dei Diritti Umani ha decretato) e volevo capire da dove venisse l’immaginetta spassosa ahahah usata per commentarla, chiaramente fabbricata (in questo universo dubito avremo mai una foto di Mattarella davanti ad un cartello stradale Benvenuti in Italia, vietato scopare), ma comunque di natura incerta.

Beh, a parte il fatto che c’era in basso a destra il marchio di X di Grok, ma io non l’ho notato perché la Telegram UI di merda lo copriva, la foto proviene da Facciabuco (facciabuco.com), pare. Ma, nel frattempo, ho per sbaglio scoperto che esiste anche una pagina sull’altro Facciabuco (facebook.com), chiamata Vietato Scopare, che ha un sacco di fotomontaggi con cartelli o vignette segnalanti il divieto di scopare da parte di diverse persone in svariate situazioni… Quindi, cercando rame oggi ho trovato ORO, vietato sessare.


Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)

Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


in vendita la collezione di hilary gerrard / hilary gerrard collection goes on sale


a single example:

“The collection contains Burroughs’ two rarest items, one of only 10 copies of Time, published in 1965 in New York by “C” Press (signed by the author and artist Brion Gysin with an original drawing and page of the original
manuscript. The collection also includes the rare, first edition of Health Bulletin: APO-33, A Metabolic Regulator, published in New York by Ed Sanders’ Fuck You Press (1965).
Also included is Brion Gysin’s manuscript notebook detailing the period between 1958 and 1961 when he was living in The Beat Hotel in Paris with William Burroughs and developing his cut-up technique, permutated poems, calligraphy paintings, and Dream Machine. It is unpublished and entirely previously unknown”.

but there’s much more.
full article here: finebooksmagazine.com/fine-boo…

#andDreamMachine #BeatHotel #BrionGysin #Burroughs #calligraphyPaintings #collection #cutUpTechnique #EdSanders #Gysin #HilaryGerrard #manuscriptNotebook #notebook #permutatedPoems #ShaperoRareBooks #TheBeatHotel #WilliamBurroughs

reshared this


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


frankenstein / j. searle dawley. 1910


archive.org/embed/Frankenstein…

#film #Frankenstein #JSearleDawley #SearleDawley

Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)

reshared this


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


Come era bella la Festa dei morti


Non è necessario contrapporre Hallowen e la tradizionale festa dei morti. O esprimere giudizi negativi (o positivi) sull’una o sull’altra modalità di contrassegnare questi giorni che, di fatto, segnano il passaggio alle giornate più ‘buie’ e quindi all’inverno. Ci limitiamo, per adesso, a constatare che, della nostra tradizionale festa dei morti, si è perduta l’atmosfera di […]

Leggi il resto: argocatania.it/2025/11/01/come…

#FestaDeiMorti #Hallowen

Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


oggi, 1 novembre, a roma, palazzo delle esposizioni: “pier paolo pasolini 1975-2025 s’infutura” + “ascolto di porno-teo-kolossal”

Pier Paolo Pasolini 1975-2025 s’infutura / Ascolto di Porno-Teo-Kolossal

oggi, 1 novembre 2025, ore 18:30
PPP Visionario
Pier Paolo Pasolini 1975-2025 s’infutura + Ascolto di Porno-Teo-Kolossal | Palazzo Esposizioni Roma – Sala Auditorium – Scalinata di via Milano 9a
posti esauriti, non più disponibili
palazzoesposizioniroma.it/even…

ppp crocifissione

Pier Paolo Pasolini 1975-2025 s’infutura
conversazione tra Giuseppe Garrera e Silvia De Laude

a seguire
Ascolto di Porno-Teo-Kolossal
audio registrazione del trattamento del film con la voce originale di Pier Paolo Pasolini introduce Giuseppe Pollicelli

Giuseppe Garrera – tra i curatori della grande mostra Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO. Il corpo poetico prodotta da Azienda Speciale Palaexpo nel 2022 – dialoga con Silvia De Laude, tra le maggiori studiose dell’autore che, tra le varie pubblicazioni, ha curato, con Walter Siti, i Meridiani delle opere complete di Pier Paolo Pasolini. Insieme passeranno in rassegna gli innumerevoli progetti, opere, carte, immagini, pensieri e futuri orizzonti di creazione di Pasolini, restati in sospeso, interrotti per sempre dall’improvvisa tragica morte, in uno dei momenti, il 1975, più fertili, entusiasmanti e febbrili della sua vita.

A seguire, un’esperienza unica per consentire al pubblico in sala di immergersi direttamente nella fucina creativa del regista, attraverso un reperto rarissimo: la registrazione integrale della voce di Pasolini che racconta Porno-Teo-Kolossal, l’immenso progetto cinematografico che non potrà mai realizzare.

Pier Paolo Pasolini registra al magnetofono, scena per scena, il film che programma di iniziare a girare il prima possibile con protagonisti Eduardo De Filippo e Ninetto Davoli: il viaggio apocalittico di un re magio e del suo servo dietro la Stella Cometa, attraverso tutta la nostra storia e la cronaca d‘Italia, la dolcezza e la catastrofe delle ideologie, l’orrore della Storia, per giungere, in ritardo, nella desolazione di un tempo dove Cristo è già morto. Raccontato dalla sua viva voce, con l’entusiasmo e la gioia di una nuova creazione in atto che sta prendendo forma e luce, che già può immaginarsi per intero come visione.

È l’ultimo progetto cinematografico di Pier Paolo Pasolini, a breve distanza da Salò o le 120 giornate di Sodoma. Il ritrovamento da lì a pochi giorni del suo corpo ammazzato metterà fine alla realizzazione. Di questo immenso progetto rimangono solamente i nastri audio originali.

Un ringraziamento speciale a Graziella Chiarcossi e Matteo Cerami, Eredi Pasolini, per aver messo a disposizione questo preziosissimo materiale e aver reso possibile l’evento, collegato alla rassegna Maratona Pasolini. Ascolto e visione, a cura di Giuseppe Garrera, Marco Berti, Francesca Pappalardo.

Le iniziative di PPP VISIONARIO – 50° Anniversario dell’omicidio di Pier Paolo Pasolini sono promosse da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali, in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Roma, Fondazione Cinema per Roma, Fondazione Musica per Roma, Azienda Speciale Palaexpo, Teatro dell’Opera di Roma, Fondazione Teatro di Roma – Teatro Nazionale, TiC – Teatri in Comune. E poi, ancora, associazioni, operatrici e operatori culturali, artiste e artisti. Con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.

Il programma dell’intera rassegna, suscettibile di variazioni, è disponibile su www.culture.roma.it.

#1975 #19752025 #AziendaSpecialePalaexpo #carte #EduardoDeFilippo #FrancescaPappalardo #GiuseppeGarrera #GiuseppePollicelli #GraziellaChiarcossi #immagini #MaratonaPasolini #MaratonaPasoliniAscoltoEVisione #MarcoBerti #MatteoCerami #NinettoDavoli #opere #PalazzoDelleEsposizioni #Pasolini #PasoliniSInfutura #PierPaoloPasolini #PornoTeoKolossal #PPP #progetti #SilviaDeLaude

reshared this


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


Astrocampania organizza una visita guidata su prenotazione dedicata a Saturno presso l’Osservatorio Astronomico S. Di Giacomo in Agerola il giorno 7 novembre 2025, un viaggio tra gli astri del cielo autunnale nell’alta costiera amalfitana.

Un coinvolgente spettacolo al Planetario per scoprire i segreti di Saturno il più affascinante pianeta del sistema solare, emozionanti osservazioni del pianeta con gli anelli e della cometa di quest’autunno con l’ausilio di un potente telescopio da campo, il tutto sotto la guida esperta dei divulgatori di Astrocampania.

EVENTO ANNULLATO PER METEO

[…]

astrocampania.it/2025/11/01/vi…

Questa voce è stata modificata (1 settimana fa)

Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


[Music] Audio | Audio


AudioAudioInoltre, ecco qui la Leopolder meccanica e una sequenza di test del sistema di annunci della stazione di CecinaGli annunci di test:"Attenzione. Si avvisa la clientela che è severamente vietato attraversare i binari. Servirsi degli appositi sotto
Audio

Audio


Inoltre, ecco qui la Leopolder meccanica e una sequenza di test del sistema di annunci della stazione di Cecina

Gli annunci di test:
“Attenzione. Si avvisa la clientela che è severamente vietato attraversare i binari. Servirsi degli appositi sottopassaggi”
“Attenzione. Si avvisa la clientela che è severamente vietato lanciare oggetti dai finestrini dei treni”
“Attenzione. Si avvisa la clientela che non prosegue parte del materiale in composizione al treno”

Post originale: treni.creeperiano99.it/tg/1502

treni.creeperiano99.it/2025/10…


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


9 notille a un’intervista / differx. 2025


Un’intervista recente di Gilda Policastro a Giorgiomaria Cornelio affronta alcuni piani di discorso che negli ultimi mesi o anni sembrano essere emersi in quello che potremmo pomposamente chiamare dibattito letterario. Qui di séguito ho frammentato alcune risposte di Giorgiomaria, cercando in 9 punti di offrire (non so se utilmente per il detto dibattito) la mia visione delle varie faccende:
9 notille a un’intervista_ Marco Giovenale_ 31ott2025

#9Notille #9NotilleAUnIntervista #assertività #dibattitoLetterario #GildaPolicastro #GiorgiomariaCornelio #intervista #LeParoleELeCose #LPLC #MarcoGiovenale #nonAssertività #poesia #prosa #scritturaDiRicerca #scrittureAssertive #scrittureDiRicerca #scrittureNonAssertive

reshared this


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


[Photo] ATR 220.007 Swing a Cecina!


ATR 220.007 Swing a Cecina!Il convoglio proveniva dalla linea di Volterra, sentendo suonare la relativa Leopolder (Quella meccanica!).Probabilmente hanno effettuato verifiche per vedere se la linea fosse ancora integra, in occasione dell'evento Treno del

ATR 220.007 Swing a Cecina!
Il convoglio proveniva dalla linea di Volterra, sentendo suonare la relativa Leopolder (Quella meccanica!).

Probabilmente hanno effettuato verifiche per vedere se la linea fosse ancora integra, in occasione dell’evento Treno del Sale che si terrà il 2 di novembre 2025. Oppure… Apriranno di nuovo la linea? Chissà…!

Foto scattate il 31 ottobre 2025

Post originale: treni.creeperiano99.it/tg/1498

treni.creeperiano99.it/2025/10…

Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)

Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


Due o tre cose sul passaggio della cometa Lemmon

edu.inaf.it/approfondimenti/sc…

La cometa Lemmon è protagonista di queste sere d’autunno: potremo osservarla ancora per poco, con un piccolo binocolo, fino a metà novembre.

#cometa #cometaLemmon

@astronomia @astronomia


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


faccia stramorta senza sonno per festeggiare il venerdì di aulin (make-up improvvisato con occhiaie finte di grafite per essere zombi all’università)


Per oggi, che è Halloween, ieri sera mi è salita un’idea fin troppo potente, quasi pericolosa, per divertirmi nonostante la mia perpetua condanna al rotting, che vige ovviamente anche l’ultimo giorno del terzultimo mese dell’anno… un make-up particolare, per così dire. Oh, ho la capacità di distrarmi con relativamente poco, ci manca solo che non la sfrutto quando posso; e, in questo caso, è qualcosa che chiunque può fare con roba che si trova già in casa, seppur l’idea non è di facile reperibilità, quindi voglio farvi questo regalo stavolta. 💣

Purtroppo, sono appunto socialmente esclusa da qualsiasi evento che non sia l’assoluta mortale normalità, come andare all’università… niente feste o minchiate varie stasera, che, pure se volessi, nessuno mi ha detto niente; e, per strada dopo il tramonto non scendo, che stanno quasi solo maranza, oltre al fatto che comunque non c’è niente di buono da fare. Quindi, niente cosplay o robe pazze oggi, ma… questo non significa che non si possa comunque accogliere lo spirito di morte e spavento di Halloween in maniera quasi sobria, assimilandolo dentro di sé ad un livello meno estremo ed adatto a qualsiasi situazione, anche formale… assumendo l’aspetto di esseri in decomposizione, ma rimanendo i soliti individui schiavi delle cose da fare… 🙀

È così che mi è venuta l’idea: per Halloween stamattina volevo sembrare ancora più morta del solito e, nel doverlo fare all’interno di un contesto normale — non dico formale, ma comunque possiamo dire business casual… purtroppo l’università non è il posto figo che sembra nei film americani — mi è venuta un’idea precisa: avere delle occhiaie a dir poco tremende, come se non dormissi da 2 giorni o qualcosa del genere. Incarna perfettamente lo spirito della festa, in quanto è comunque una caratteristica un po’ da zombi, ma non è necessariamente inappropriata, perché le occhiaie sono una cosa che si può avere normalmente. Il trucco, a questo punto, stava nel trucco, letteralmente… 🤗

Sul web non trovo esattamente quello che cercavo ma, per fortuna, ChatGPT mi ha inventato di sana pianta un tutorial che tutto sommato era proprio quello che volevo per farmi delle occhiaie finte, per giunta senza aver bisogno di particolari materiali da trucco. Basta della grafite — quindi, una normale matita da disegno — e un po’ di pazienza… e l’effetto che esce fuori è proprio strabiliante; non perfetto, ma comunque bellissimo. Non volendo fare questo post troppo lungo e confuso, però, e volendo magari poter aggiungere dettagli utili in seguito, vedrò di scrivere più tardi un tutorial dedicato solo al trucco in sé, sul blog della stufa, e aggiungerò qui il link poi… per ora pensiamo al risultato.
Foto con il trucco fatta stamattina all'apertoFoto fatta in interna oggi pomeriggio con il trucco, Nintendo 3DS
Che dire. Un aspetto da vera femcel, questa voltase non fosse per il contrasto con i miei vestiti, che sono fin troppo in buone condizioni (ma, tolta la felpa, forse la maglia di questo bianco giallino dà idea di marcio), e i miei movimenti corporei, che sono a mio parere troppo eleganti e da girlboss, ma assolutamente il venerdì non sono da zombi, e anche lo smalto rosa… però, questo contrasto sotto sotto mi piace, e rientra bene nell’idea iniziale di Halloween minimale ma concretizzato, portato al di fuori del regno della fantasia dove tutto è esagerato. A completare il look, ci sono i miei capelli che si rifiutano di stare ordinati… e nient’altro, ma va bene così. 🤯

Non sapendo a cosa andavo incontro — perché lo sappiamo che con i tutorial inventati dall’IA il rischio di far esplodere la casa è alto… e quello di banalmente fallire in modo patetico è altissimo — in verità ho provato velocemente l’idea ieri sera e, pur avendo volutamente arronzato — perché non è che potevo dormire con la grafite sotto agli occhi, quindi comunque avrei dovuto levare tutto subito — la cosa sembrava promettere bene, e allora è stato deciso che stamattina l’avrei fatto per davvero. Ci ho messo circa 10 minuti, e forse avrei voluto averne 5 in più da parte per perfezionare, ma a quest’ora della mattina il tempo scappa più di quanto le persone ignare non sono ahimè scappate alla mia vista, quindi ok… ☠️

Non so bene in foto quanto renda; in quella dal telefono c’è qualcosa che non riesco ad afferrare che non mi convince… ma, di persona, credo faccia il suo greve effetto. In giro nessuno mi ha detto nulla, perché oggi non ho incontrato nessuno che conoscessi, ma diverse persone mi hanno dato occhiate particolari, forse di spavento misto a confusione… che, se è effettivamente così, era proprio il tipo di sensazione che pensavo di suscitare. Tornata a casa, a mia madre ho fatto spavento, perché non ha capito subito se mi fosse venuta la rogna o che cosa avessi; però, dopo aver detto che è per via della notte dei morti viventi, mi ha riconosciuto che l’effetto non è male… e invece, mio padre non ci ha fatto praticamente caso, forse perché al suo istituto ne avrà già viste abbastanza di cose strane oggi. 🤕

Tutto sommato, sono contenta; la mattina è stata un esperimento di arte performativa completamente passiva, come in genere mai mi capita. L’unica cosa contro cui devo spezzare una lancia è, chi mai lo avrebbe detto, l’università… o meglio, il suo ambiente vissuto, che è un fottuto cimitero… e non nel senso di Halloween, ma nel senso di animi grigi e palle gonfie. Girando tra il mio polo (informatico-scientifico), e alla fermata dell’autobus, non ho visto neanche per sbaglio qualcuno con qualcosa di strano riconducibile alla giornata odierna… ma com’è possibile??? Va benissimo che all’università non si va in cosplay, e magari ci sta che non si mettono nemmeno le orecchie da gatto — o da diavolo, in questa giornata — ma… nemmeno un minimo di trucco minimale per infuocare lo spirito?!?!?! 😶

I pazzi che a fine ottobre ancora vanno in giro a maniche corte avrebbero potuto sfoggiare finte bende insanguinate sulle braccia, o… boh, non mi vengono troppe idee, ma mi pare impossibile che a migliaia di persone insieme non venga in mente nulla. Vabbè, ciò semplicemente riconferma quello che vorrei non fosse un fatto, ma che purtroppo lo è: tutta gente noiosa, da queste parti. (Gente noiosa che, probabilmente, stasera andrà a sfondarsi di alcol a qualche festa priva di sostanza, ritenendo che il divertimento sia la droga, anziché vivere nel presente facendo qualcosa di magari certamente anche stupido, ma non banale.) 🙊


Edit: È finalmente qui. (Il tutorial. Peccato che ormai Halloween è finito, ma ehi, chi vieta di usare questo trucco anche l’1 e 2 novembre?) stuff.octt.eu.org/2025/10/make…

#31ottobre #Halloween #lifehack #makeup #occhiaie #trucco #zombi

Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)

Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


Treno Frecciabianca 8605 con ETR485.036 in transito a Castagneto Carducci (18/01/2024)


👍 Se il video ti è piaciuto lascia un bel mi piace!➕ Iscriviti per seguirmi e ricevere notizie sugli ultimi video!Grazie mille! 😄✅ Unisciti al canale telegram, in cui si potranno trovare foto e piccoli extra che non sono sul canale youtube! ➡️ https://tre

youtube.com/embed/PLAZFvB_Y3Q?…

👍 Se il video ti è piaciuto lascia un bel mi piace!
➕ Iscriviti per seguirmi e ricevere notizie sugli ultimi video!
Grazie mille! 😄
✅ Unisciti al canale telegram, in cui si potranno trovare foto e piccoli extra che non sono sul canale youtube! ➡️ treni.creeperiano99.it/u/teleg…
—————————————————————————-
✅ Facebook ➡️ treni.creeperiano99.it/u/faceb…
✅ Twitter ➡️ treni.creeperiano99.it/u/twitt…
✅ Sito Web ➡️ treni.creeperiano99.it
✅ Odysee ➡️ treni.creeperiano99.it/u/odyse…
—————————————————————————-
👥 Canale telegram con le notizie della mobilità ferroviaria Toscana in tempo reale
treni.creeperiano99.it/u/treni…
—————————————————————————-
👥 Il gruppo telegram discussione del canale telegram con possibilità di parlare di ferrovia in generale, nel rispetto degli altri utenti
treni.creeperiano99.it/u/grupp…
—————————————————————————-
👥 Gruppi telegram dedicati alle stazioni con anche le notizie della mobilità ferroviaria Toscana
✅ Castagneto Carducci-Donoratico Stazione FS: treni.creeperiano99.it/u/casta…
✅ Cecina Stazione FS: treni.creeperiano99.it/u/cecin…
✅ Empoli Stazione FS: treni.creeperiano99.it/u/empol…
✅ Campiglia Marittima Stazione FS: treni.creeperiano99.it/u/campi…
✅ Livorno Centrale Stazione FS: treni.creeperiano99.it/u/livor…
✅ Firenze Santa Maria Novella Stazione FS: treni.creeperiano99.it/u/firen…
💰🎁 Donazioni
Se vuoi supportarmi, puoi farlo tramite i seguenti metodi. Grazie!
● PayPal ➡️ treni.creeperiano99.it/u/donaz…
● Streamelements (per apparire tra i donatori sul canale principale) ➡️ treni.creeperiano99.it/u/donat…
—————————————————————————-

#trains #treni #treno #ferrovia #ferrovie #italy #italia #railway #railways

treni.creeperiano99.it/2025/10…


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


1 novembre, camera verde (roma): in memoria di giovanni cozzani

LA CAMERA VERDE
Roma, via G. Miani 20


evento in memoria di Giovanni Cozzani
cliccare per ingrandire

In memoria di Giovanni Cozzani
1 novembre 2022-1 novembre 2025


Sabato 1 novembre 2025 in Camera verde, alle ore 20:30
(via G. Miani 20, Roma)

Il sogno e l’incursione: memoria postuma di avvenimenti brevi
di
Giovanni Andrea Semerano, 2023
(durata circa 50 minuti)

con
Giovanni Cozzani,
Aldo Plocar, Anna Cozzani, Franco Brocani,
Vinicio Agresta, Gianluca Mei, Gordon Poole, Pino Bertelli,
Yohanta Sottile, Laura Crescini, Giovanni Lonati,
Luigi Francini, Irene Semerano, Elena Semerano

Musiche di Matias Guerra

*
pdf con informazioni e immagini:
slowforward.wordpress.com/wp-c…

#AldoPlocar #AndreaSemerano #AnnaCozzani #CameraVerde #cinema #Cozzani #ElenaSemerano #film #FrancoBrocani #GianlucaMei #Gians #GiovanniAndreaSemerano #GiovanniCozzani #GiovanniLonati #GordonPoole #IreneSemerano #laCameraVerde #LauraCrescini #LuigiFrancini #MatiasGuerra #memoria #PinoBertelli #ricordo #VinicioAgresta #YohantaSottile

reshared this


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


Mal d’Africa


[:it]Il volume pone sotto i riflettori quelli che sono ancora oggi i nervi scoperti del Continente vero.[:]

L’Africa è tornata a essere terra di conquista. Dopo i conflitti scatenati nel secolo scorso per accaparrarsi le risorse naturali del continente, ora è “guerra” commerciale, ma soprattutto militare, di tutti contro tutti. L’Occidente ha deciso che è giunto il momento di arginare l’influenza cinese che ormai ha le mani su tutto il continente, nessun Paese escluso. Le forze militari straniere si stanno posizionando nel Corno D’Africa, in particolare in un fazzoletto di terra: Gibuti. Le guerre economiche in Africa non si combattono solamente attraverso accordi commerciali, è diventato indispensabile, per vincere la battaglia, “mettere gli scarponi sul terreno”. Un percorso analitico sulla situazione politica ed economica odierna ripercorre, anche narrativamente, i passi dei grandi viaggiatori del passato, lungo i suoi corsi d’acqua più imponenti, attorno ai laghi prosciugati dallo sfruttamento umano e dai cambiamenti climatici e nei gironi infernali delle miniere più preziose al mondo.

Dal libro


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


La Danimarca emenda gli aspetti più problematici su chatcontrol: restano “solo” sorveglianza di massa, DASPO digitale per i minori e abolizione dell’anonimato…

Dopo l’insuccesso diplomatico ottenuto dalla Danimarca, Copenhagen rinuncia a rompere la crittografia dei messaggi per chiudere almeno un (comunque problematico) accordo al ribasso.

informapirata.it/2025/10/31/la…

#chatcontrol #PatrickBreyer #Sorveglianza

informapirata.it/2025/10/31/la…


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


Il ruolo delle fondazioni private: tra filantropia e declino dei diritti


L'Avv. Giuseppe Libutti dei Giuristi Democratici di Roma analizza l'importanza crescente delle fondazioni, che sempre più rischiano di farsi strumento di erosione dei diritti, anziché di loro implementazione Giusto un mese fa, Chiara Brusini su "Il fatto

L’Avv. Giuseppe Libutti dei Giuristi Democratici di Roma analizza l’importanza crescente delle fondazioni, che sempre più rischiano di farsi strumento di erosione dei diritti, anziché di loro implementazione

Giusto un mese fa, Chiara Brusini su Il fatto quotidiano rendeva uno spaccato efficace delle giustificazioni che il grande capitale utilizza per normalizzare la crescente concentrazione della ricchezza. In questa narrazione, il denaro accumulato non rappresenta un problema per la democrazia, ma una virtù: esso diventa la leva con cui finanziare università, ospedali, ricerca e persino progetti sociali nelle periferie urbane.

Si è così consolidato un sistema per cui sono le fondazioni filantropiche e non lo Stato a stabilire quali progetti sostenere nei quartieri più marginalizzati delle grandi città. In altre parole, la risposta ai bisogni collettivi non viene più garantita da politiche pubbliche, attraverso un’equa redistribuzione delle risorse fiscali, ma demandata alle scelte discrezionali di soggetti privati.

Lasciare che siano le fondazioni a decidere cosa finanziare significa rinunciare al principio fondamentale secondo cui i diritti sociali devono essere garantiti dallo Stato, non concessi dalla benevolenza dei ricchi. La scelta di finanziare un asilo piuttosto che un centro culturale, una borsa di studio piuttosto che un progetto sanitario, non risponde a priorità pubbliche definite democraticamente, ma alle agende –spesso reputazionali– di chi dispone del capitale.

Un altro nodo cruciale riguarda l’origine delle risorse. I patrimoni che alimentano queste fondazioni potrebbero derivare da attività speculative, dall’elusione fiscale o dallo sfruttamento di lavoro precario in catene globali del valore. In questo senso, la filantropia può funzionare come una sorta di lavaggio etico: restituisce una minima parte della ricchezza estratta, permettendo però ai grandi attori finanziari di presentarsi come benefattori.

Accettare che la filantropia sostituisca il ruolo delle tasse e delle politiche pubbliche significa piegarsi supinamente al paradigma liberista. In esso, la disuguaglianza non è un problema da correggere ma una condizione naturale del sistema, e il compito di “mitigarne” gli effetti viene delegato a chi ne trae vantaggio. È un ribaltamento concettuale: la redistribuzione non è più un diritto, ma un atto di grazia.

A rendere ancora più problematico questo modello è il fatto che le fondazioni, attraverso i progetti che finanziano, stabiliscono un canale privilegiato con le amministrazioni pubbliche. Di fatto, diventano interlocutori diretti delle istituzioni, sostituendosi non solo allo Stato ma anche ai cittadini nei processi decisionali. In questo modo si altera l’equilibrio democratico: le comunità locali non dialogano più con le istituzioni attraverso forme di rappresentanza collettiva, ma si trovano “mediate” da fondazioni private che assumono un ruolo para-istituzionale.

A ciò si aggiunga come la retorica della meritocrazia stia diventando un alibi per giustificare le disuguaglianze. Si racconta che chi riesce lo fa grazie al proprio talento e impegno, ma in realtà chi parte avvantaggiato ha sempre più possibilità di “dimostrare merito”, mentre chi vive condizioni difficili viene colpevolizzato per il proprio fallimento. È un meccanismo che sposta la responsabilità dal sistema all’individuo.

Abbiamo anche da noi importato il modello americano della filantropia privata, che non è una soluzione: trasforma i diritti in favori discrezionali, legati alla generosità di chi ha risorse, invece che a garanzie stabili e universali. È l’opposto della tradizione europea, che ha costruito il welfare proprio sul principio dell’universalismo: sanità, scuola, protezione sociale non come premi o donazioni, ma come diritti che spettano a tutti. Nel secondo dopoguerra ricostruzione, democrazia e diritti andavano di pari passo. Ci si è provato. È in corso un progressivo smantellamento di tutto questo sistema.

Difendere quella visione oggi è cruciale, non tanto per negare il valore dell’impegno personale, ma per impedire che diventi un alibi per smantellare i diritti e ridurli a privilegi selettivi.

Il combinato disposto di “welfare privato” e “retorica del merito” produce un effetto corrosivo sulla cittadinanza. I diritti diventano favori; l’accesso a servizi fondamentali dipende dall’arbitrio di pochi, non da un patto sociale fondato sull’uguaglianza. Le comunità delle periferie sono così trasformate in beneficiarie passive, mentre si riduce lo spazio per la mobilitazione collettiva e per rivendicare un welfare universale.

Se davvero si vuole ridurre le disuguaglianze, la strada non passa per la delega ai privati, ma per un rafforzamento della fiscalità progressiva e dei sistemi di welfare. Non la carità, ma la giustizia sociale deve guidare la redistribuzione della ricchezza. La sfida è riappropriarsi della dimensione pubblica delle politiche sociali, sottraendola alla logica della benevolenza e riportandola nell’alveo dei diritti.

Giuseppe Libutti

Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)

Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


la scomparsa di mario diacono e di ruggero maggi


thanks to Giovanni Fontana for sharing the sad news:

Dear Friends,

It is with deep sorrow that we share the passing of our beloved Mario Diacono on Thursday, October 30th, 2025. A gallerist, art historian, poet, and artist—Mario’s vision of contemporary art was singular and his repository of knowledge unparalleled. With a critical heart and eye he supported many artists throughout their careers—generously sharing his wisdom, passion, and kindness. Mario Diacono was an inspiration to all who knew him. His beautiful soul lives on in his groundbreaking work and in the lives he profoundly touched. He loved and was so loved.

Sincerely,

Amanda K. Burke

Mario Diacono Gallery Director


iuoma-network.ning.com/m/blogp…
#mailArt #mailart #MarioDiacono #materialiVerbovisivi #morte #obituary #RuggeroMaggi #scomparsa #scritturaComplessa #scritturaDiRicerca #scrittureComplesse #scrittureDiRicerca

reshared this


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


Sono tornato e ripartito


Ho concluso l'avventura trobadorica a Dronero, e ne racconterò con calma, perché è stata una gran bella cosa e avrà molte conseguenze sul futuro, e va benissimo. Ma appena tornato è scaturita subito la voglia di organizzare weekend di seminari allo studio

Ho concluso l’avventura trobadorica a Dronero, e ne racconterò con calma, perché è stata una gran bella cosa e avrà molte conseguenze sul futuro, e va benissimo.

Ma appena tornato è scaturita subito la voglia di organizzare weekend di seminari allo studio di via Salisburgo, ho raccolto le idee ed ecco qui La voce a pezzi, una serie di piccoli workshop per approfondire specifici aspetti della voce per il canto e la recitazione.

Ogni mese, da novembre a maggio, proporrò un weekend suddiviso in diversi workshop – argomenti vari, che ritornano nel corso dei mesi, sulla pagina dedicata c’è tutto il prospetto, e ogni mese posterò quel che è previsto per il suo weekend.

I sabati sera propongo JamSession!, spazio aperto per chi voglia sperimentarsi vocalmente di fronte a possibili astanti: in studio abbiamo un pianoforte digitale, una cassa amplificata, un microfono e la possibilità di avere tutte le basi che si vogliono, quindi ci si può buttare e sperimentarsi 🙂

Per cui aspetto chi voglia cimentarsi, ci son molte cose diversissime, prego 😉

(chiedo prenotazione, per sapere quel che mi aspetta)

reshared this


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


6 novembre, roma: presentazione di “vamp”, prosa breve di mg (la camera verde, 2025)


locandina VAMP 6 nov 2025 Camera verde_ via Miani 20_ Roma
cliccare per ingrandire

a Roma, giovedì 6 novembre 2025, ore 18:00
La camera verde, via G. Miani 20 (Ostiense)

presentazione/lettura di

VAMP


derelizione in prosa (in prosa) su certi ultimi nanosecondi occidentali

di
Marco Giovenale

(Ed. La camera verde, novembre 2025)

Collana Visioni dal Cinematografo
A cura di Giovanni Andrea Semerano

Su Mobilizon:
mobilizon.it/events/5f1991be-9…
Evento facebook:
facebook.com/events/2352745261…

_

#CameraVerde #CarlThDreyer #Dreyer #laCameraVerde #microprosa #occidente #prosa #prosaBreve #ProsaInProsa #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca #TheodorDreyer #Vamp #VisioniDelCinematografo

reshared this


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


Esopianeti: Altrimondi nell’universo

edu.inaf.it/astrodidattica/eso…

Per l’ottava uscita de I Quaderni EduINAF proponiamo una raccolta di attività didattiche e approfondimenti sul tema degli esopianeti.

@astronomia @astronomia


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


Quaderni EduINAF: Portare gli esopianeti a scuola

edu.inaf.it/news/per-la-scuola…

Tornano i Quaderni EduINAF con un’ottava uscita dedicata agli esopianeti

#esopianeti #quaderniEduINAF #scuola

@astronomia @astronomia


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


La tempestiva azione del Gruppo Marina consentì di salvaguardare molte delle opere della Marina


La Marina fu anche protagonista nella liberazione di Venezia. Il 28 aprile il Gruppo Marina, che faceva capo al contrammiraglio Franco Zannoni, appartenente al Comitato Centrale Militare, alle dipendenze del C.L.N., entrò in azione sin dall’alba in concorso con le squadre dei gruppi dei partiti inquadrate per sestiere, riunite sotto il comando del capitano di corvetta Carlo Zanchi. Furono occupate le caserme San Daniele e Sanguinetti, l’ex comando della Marina Repubblicana, vari uffici distaccati, il circolo ufficiali, i Cantieri A.C.N.I.L. e Celli, il Magazzino viveri di San Biagio. Il Gruppo attaccò a mano armata l’Arsenale, disperdendo con il fuoco delle armi gli ultimi residui centri di resistenza del forte reparto della Marina tedesca che aveva protetto la fuga del comando tedesco dell’Arsenale. Fu lanciato un ultimatum che prevedeva che i tedeschi lasciassero l’Arsenale entro le 16, senza attuare il piano distruttivo previsto e senza far saltare la polveriera della Certosa. Poco prima dell’ora di scadenza fu alzata la bandiera nazionale sui pennoni delle torri e il capitano di vascello Rosario Viola, per delega del C.L.N., assunse il comando temporaneo dell’Arsenale, nominando il colonnello delle Armi Navali Alberto Gerundo direttore di Marinarmi e il tenente colonnello del Genio Navale Alfio Denaro, direttore di Maricost. La tempestiva azione del Gruppo Marina consentì di salvaguardare molte delle opere della Marina; l’Arsenale, in particolare i macchinari e i bacini, aveva già subito notevoli danni a opera dei tedeschi. Gli oltre trecento uomini della X MAS, con i loro ufficiali e l’armamento al completo, si asserragliarono nella caserma Sant’Elena; dovettero essere condotte lunghe trattative poiché essi richiedevano salvacondotti che li mettessero al sicuro dall’azione dei partigiani; cosa che il C.L.N. non voleva dare. Fu necessario un ultimatum dato il 29 per arrivare alla resa, che si svolse il 30, in concomitanza con l’arrivo dei reparti dell’Esercito regolare, dei commando alleati e degli NP della Marina. Grazie all’arrivo dei commando il Gruppo Marina di Lido poté procedere all’occupazione delle principali batterie, che fino ad allora avevano minacciato di aprire il fuoco sulla città, al disarmo del personale della Difesa e alla cattura dei numerosi mezzi della Marina Repubblicana, compresa una motosilurante.
Giuliano Manzari, La partecipazione della Marina alla guerra di liberazione (1943-1945) in Bollettino d’Archivio dell’Ufficio Storico della Marina Militare, Periodico trimestrale, Anno XXIX, 2015, Editore Ministero della Difesa

L’ultima fase dell’azione partigiana a Venezia si intensificò nel mese di aprile del 1945, dopo che il 10 aprile le forze alleate avevano attaccato la Linea Gotica. A Venezia, ancora una volta, si ripresenta una situazione unica per gli spazi e le modalità con cui si svolse l’Insurrezione. L’obiettivo comune era quello di preservare la città nel suo complesso, nel suo patrimonio storico e artistico, nel suo patrimonio archivistico legato alle amministrazioni e ai ministeri fascisti, nel patrimonio industriale di Porto Marghera <230. L’andamento iniziale dell’insurrezione fu quindi lento, parziale, anche per timore delle rappresaglie e dell’isolamento di cui Venezia godeva rispetto al fronte militare di terra. In seguito, tra il 25 e 26 aprile, il moto insurrezionale si fece più forte, grazie ad un più convinto intervento della popolazione locale. Ancora fondamentale fu la rivolta dei detenuti che si tenne nel carcere di Santa Maria Maggiore il 26 aprile del 1945, e le insurrezioni operaie che si ebbero in molte fabbriche di Marghera. Nella notte del 27 aprile i volontari dei GAP e delle brigate cittadine riuscirono ad occupare la caserma di San Zaccaria <231. Solo agli inizi di maggio furono isolate e sconfitte le ultime cellule di fascisti che ancora presidiano i punti strategici o le caserme, come accadde con la X MAS a Sant’Elena <232, l’8 maggio del 1945. In questo clima avvenne quindi la mediazione con le forze tedesche grazie alla partecipazione, come mediatore, del patriarca Piazza, che non era mai stato vicino alla resistenza <233. L’intervento del patriarca come responsabile delle trattative fu promosso, oltre che per salvaguardare la città e i cittadini, anche per interessi politici di arginamento delle forze partigiane più a sinistra. Questo episodio fece discutere molti aderenti alla resistenza già all’epoca <234. Il 28 aprile, in Piazza San Marco, mentre le truppe alleate entravano in città, una grande manifestazione fece sventolare nel cielo il tricolore. Venezia era libera, la guerra era terminata.

[NOTE]230 ERNESTO BRUNETTA, La lotta armata: spontaneità e organizzazione, in GIANNANTONIO PALADINI, MAURIZIO REBERSCHAK, GIUSEPPE TATTARA (a cura di), La Resistenza nel Veneziano, Università di Venezia, Istituto Veneto per la Storia della Resistenza, Venezia, 1985, p. 437.
231 Ivi, p. 439.
232 Ivi, p. 438.
233 MAURIZIO REBERSCHAK, I cattolici veneti tra fascismo e antifascismo, in EMILIO FRANZINA (a cura di), Movimento cattolico e sviluppo capitalistico, atti della giornata di studi (Venezia, 1974), Marsilio, Venezia, Padova, 1974
234 GIULIO BOBBO, La lotta resistenziale a Venezia, in GIULIA ALBANESE, MARCO BORGHI (a cura di) Memoria resistente: la lotta partigiana a Venezia e provincia nel ricordo dei protagonisti, Istituto veneziano per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea, Nuova Dimensione, Venezia, Portogruaro, 2005, p. 234
Francesco Donola, Armando Pizzinato: pittore partigiano, Tesi di laurea, Università degli Studi di Padova, Anno Accademico 2022-2023

In quasi tutte le parrocchie, comunque, si verificarono scontri armati, più o meno accaniti, tra le parti: «I tedeschi parevano furie scatenate; sparavano in tutte le direzioni; si temeva quasi una rappresaglia»; a Noale, però, la nutrita sparatoria ingaggiata dai fuggitivi, col timore di un’imboscata, non ebbe risposta e «fu assicurato alle staffette tedesche libero il passaggio e così il paese non ebbe a soffrire alcun danno per la ritirata» <492. A quanto riportato dalle cronistorie, comunque, furono scongiurati tragici spargimenti di sangue e, all’arrivo degli alleati, il 30 aprile, il bilancio era di qualche caduto, in entrambi gli schieramenti, e qualche prigioniero tedesco arresosi. Fortunatamente, l’unico episodio di “rappresaglia” nei confronti della popolazione, si risolse, a Peseggia [frazione del comune di Scorzè, in provincia di Venezia], da parte di alcune SS, nell’atto di chiudere a chiave nel campanile, un gruppo di ostaggi. Nulla di paragonabile alle decine di vittime che, con il proprio corpo, protessero la ritirata nazifascista lungo quel tristemente famoso percorso, rievocato da Egidio Ceccato in “Il sangue e la memoria” <493. A differenza di quanto accadde in alcune parrocchie in corrispondenza di altri eventi significativi, quali, ad esempio, la caduta di Mussolini, questa volta, i curati non poterono esimersi dal celebrare con «festoso scampanio» <494 l’avvenuta liberazione, facendo da sfondo allo sventolio di bandiere e fazzoletti con il quale la popolazione dava sfogo al proprio entusiasmo.
[…] I contenuti di un volantino del C.L.N., rinvenuto fra gli incartamenti della prefettura repubblicana veneziana per l’anno 1945, fanno presagire il subitaneo riaffiorare delle contrapposizioni ideologiche in concomitanza con il volgere al termine della parentesi resistenziale e, di conseguenza di quella che fu, senza giri di parole, rassegnata convivenza e forzata collaborazione; i «corvi neri» “che un giorno si sono inchinati al fascismo e ne hanno incensato i capi e le loro opere tentano ora di spacciare la falsa moneta del loro patriottismo per usare della vostra opera e del vostro sacrificio […]. Stanno ancora col piede sui due piatti della bilancia, pronti ad abbandonarvi e negare se il vento dovesse cambiare direzione. Lavorano nel silenzio e nel mistero per non rilevare ora la loro identità. […] continuano la loro trama diretti da un papa già fascista, ora filo-inglese, domani ancora fascista se gli avvenimenti e l’interesse dovesse consigliarli [sic] di mutare bandiera”. All’esortazione «Diffidate dei preti!», seguivano i capisaldi della polemica anticlericale, ossia le accuse rivolte al clero di tenere i fedeli lontani dalla cultura «in stato di ignoranza, di inferiorità, perché non scopriate le loro menzogne per dominarvi con l’oscurantismo e la paura. […] Siate uomini e non schiavi della sottana nera» [27 gennaio 1945] <498.

[NOTE]498 ACS, cit., cat. K42, b. 50, fasc. 92, «Venezia. Attività del clero».
492 Don E. Neso, Cronaca relativa alla parrocchia di Noale. Dicembre 1943-Giugno 1945, op. cit., p. 3.
493 E. Ceccato, Il sangue e la memoria, op. cit.
Daiana Menti, Il clero del Miranese dall’inizio del Novecento alla seconda guerra mondiale nelle sue relazioni con le pubbliche autorità, Tesi di Laurea, Università Ca’ Foscari Venezia, Anno Accademico 2012-2013

#1945 #aprile #Città #clero #CLN #curati #DaianaMenti #fascisti #FrancescoDonola #frazione #GiulianoManzari #Liberazione #maggio #Marina #Militare #MiranoVE_ #NoaleVE_ #parroci #partigiani #provincia #Resistenza #ScorzèVE_ #tedeschi #Venezia


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


3 novembre, “oca tre toc to”, di francesca perinelli @ la finestra di antonio syxty


lunedì 3 novembre, nel podcast La Finestra di Antonio Syxty, Francesca Perinelli in dialogo sul suo libro oca tre toc to (ed. déclic, 2025) con Antonio Francesco Perozzi.
open.spotify.com/show/7onZatZD…

#AntonioFrancescoPerozzi #AntonioSyxty #CarloSperduti #déclic #FrancescaPerinelli #LaFinestraDiAntonioSyxty #ManifattureTeatraliMilanesi #MTM #MTMManifattureTeatraliMilanesi #ocaTreTocTo #prosa #prosaBreve #ProsaInProsa #prosaNonNarrativa #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca

reshared this


Il blogverso italiano di Wordpress ha ricondiviso questo.


Autopsia dell’io — Giuseppe De Grado: un viaggio nella fragilità e nella rinascita

Indice dei contenuti

Toggle


Un viaggio nel profondo dell’essere, tra introspezione, arte e psiche. Con “Autopsia dell’io”, Giuseppe De Grado firma un libro che è confessione, ricerca e poesia.

AUTOPSIA DELL’IO

GIUSEPPE DE GRADO

AUTOBIOGRAFIA/SAGGIO

Kimerik EDITORE

27 FEBBRAIO 2025

128 PP

15 x 21 x 1 cm

Un viaggio introspettivo che tocca tematiche sia puramente intimistiche che antropologiche e sociali. Un unico lungo racconto con tappe ben definite, caratterizzate da continui salti temporali, che l’autore propone per far meglio immergere il lettore nel proprio mondo presente e passato. La linea di confine tra mondi visibili (la realtà delle cose) e invisibili (i pensieri e le forze implicite che li scaturiscono) è molto sottile, ma ciononostante si riesce sempre a restare perfettamente in bilico tra i due. Si potrebbe facilmente pensare a un labirinto della mente esposto narrativamente ma, seppur la sensazione primaria possa essere tale, una bussola concettuale è sempre presente per evitare il disorientamento. A far da padrone è l’autore che al contempo è protagonista di un’idilliaca storia d’amore con lo sfondo del tempo che passa e che corrode cose e persone, senza però intaccarne i significati; un romanticismo palpabile e accattivante, che quasi tende a contaminare chi ne legge, data la sua avida veemenza. In conclusione, volendo sintetizzare in poche parole l’essenza di questo libro, resta da dire che il percorso di esso è lungo, tortuoso ma morbido, con zampilli di marcata malinconia verso un’epoca vicina ma comunque lontana anni luce, in cui sembrava che i valori fossero mastodontici e i sensi molto più svegli a favore della vita e di un cuore sempre messo in prima linea; insomma, un viaggio a ritroso nel tempo che tende a sbiadirsi, con una velocità sempre maggiore, tra l’autobiografia e l’autoanalisi.

amazon.it/Autopsia-dellIo-Gius…

Un taccuino dell’anima


In Autopsia dell’io (128 pagine), Giuseppe De Grado si mette a nudo in un percorso di introspezione che mescola prosa, poesia e immagini.
Non un semplice diario, ma una mappa emotiva in cui dolore e speranza convivono, dando voce a quella parte di sé che spesso restiamo a ignorare.

De Grado racconta con delicatezza e precisione i tormenti e le gioie di un uomo che non ha paura di guardarsi dentro. Ogni pagina diventa uno specchio in cui il lettore riconosce la propria umanità imperfetta, tra perdita, desiderio di appartenenza e bisogno di autenticità.

“Scrivere significa scendere nei miei abissi: ogni volta non ne salgo intatto, ma trovo la via di casa passando vicino al cuore.”


L’io come bussola della coscienza


Uno degli aspetti più interessanti del libro è la riflessione sull’io — il centro della coscienza, quell’equilibrio fragile che media tra pulsioni, regole e realtà esterna.
De Grado intreccia la sua narrazione personale con richiami a Freud, Jung, Erikson e Rogers, esplorando l’identità come processo in continua costruzione.

L’autore ricorda che l’io non è una struttura immutabile ma un flusso, un processo cerebrale e psicologico fatto di memoria, emozione e percezione.
La parte dedicata alle neuroscienze amplia la visione: l’io non è solo psiche, ma anche materia viva, movimento, esperienza.

“Comprendere il mio io è stato come scoprire una presenza silenziosa: non qualcosa da giudicare, ma da ascoltare. È lì che si nasconde la mia verità.”


Questa dimensione teorica non appesantisce il testo, anzi, lo arricchisce di profondità. Autopsia dell’io diventa così un ponte tra letteratura e psicologia, tra conoscenza e emozione.

Fragilità e immagine


La fragilità è il filo conduttore dell’intero volume.
De Grado la descrive in versi e in prosa, con una lingua limpida e musicale.
Le illustrazioni di Roberta Lanzi, realizzate con penna, matita e acquarello, accompagnano e amplificano il testo, raffigurando l’autore come figura sospesa tra realtà e sogno, in atmosfere che ricordano Monet, Van Gogh e Degas.
L’arte, qui, diventa introspezione visiva: ogni tratto rivela qualcosa che le parole non dicono.

L’autore si confida: la risposta completa


Nell’intervista che chiude il libro, De Grado racconta la genesi del suo lavoro con una sincerità rara:

«In questo libro ho dato tutto me stesso — i miei sentimenti e i miei pensieri — e l’ho fatto anche grazie alla forza dell’amore per mia moglie. Scrivere significa scendere nei miei abissi: ogni volta non ne salgo intatto, ma trovo la via di casa passando vicino al cuore.»


Quando gli si chiede cosa significhi spogliarsi così tanto davanti al lettore, l’autore risponde:

«È stato un momento, e come tutti i momenti si va incontro a una trasformazione: come dal bruco nasce una farfalla. Mi sono spogliato delle mie paure e ho accettato di mostrarmi. È stata una liberazione.»


E aggiunge ancora, con intensità:

«Scrivere Autopsia dell’io è stato come tornare a casa dopo anni di smarrimento. Ho scavato nella mia memoria e nei miei silenzi per ritrovare la voce che avevo perso. Non ho paura di chiamare questo percorso con il suo nome: guarigione.»


Le sue parole, autentiche e vibranti, restituiscono il cuore pulsante del libro: la scrittura come atto terapeutico, come possibilità di rinascita.

Il tempo e la presenza


Il tempo attraversa il libro come tema ricorrente: tempo che passa, tempo perduto, tempo da ritrovare.
De Grado invita a rallentare, a riscoprire la presenza, a smettere di vivere per abitudine.
È un messaggio che risuona forte in un’epoca dominata dalla distrazione e dalla corsa continua: solo fermandosi si può davvero ascoltare.

“L’attitudine all’abitudine, alla paura del cambiamento, fa sì che l’animo non si evolva.”

Estratto significativo


«Non volevo richiudere questa crepa, non volevo farmi sopraffare dalla paura… L’attitudine all’abitudine, alla paura del cambiamento, fa sì che l’animo non si evolva.»

Questo passo riassume la filosofia dell’autore: accettare la crepa come parte della crescita, trasformare il dolore in consapevolezza.

Conclusione: un viaggio da condividere


Autopsia dell’io non è soltanto un libro: è un’esperienza di autenticità e coraggio.
Un invito a riscoprire se stessi, a riconciliarsi con la propria vulnerabilità e a comprendere che la fragilità è parte della bellezza umana.
Giuseppe De Grado ci regala una testimonianza toccante, fatta di parole e immagini che sanno parlare al cuore e alla mente.

Per chi: ama la narrativa autobiografica, la psicologia del sé, l’introspezione poetica e i libri che fanno riflettere.

Il libro può essere acquistato anche su

https://www.kimerik.it/libro/5325/autopsia-dell-io-: Autopsia dell’io — Giuseppe De Grado: un viaggio nella fragilità e nella rinascita

Questa voce è stata modificata (2 settimane fa)