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Anche Internxt lancia la sua intelligenza artificiale (ma qualcosa non torna)
La startup spagnola presenta un chatbot che promette anonimato e sovranità europea. Ma, almeno secondo le prime impressioni, pare che sotto al cofano ci sia solo un modello linguistico di OpenAI.
Internxt, azienda valenciana nota soprattutto per i servizi di archiviazione cloud cifrata e che non è nuova a cambi di direzione e pseudo-annunci roboanti, ha lanciato Internxt AI: un chatbot gratuito che non richiede registrazione e promette di non conservare le conversazioni. E fin qui nulla di particolarmente strano o nuovo sotto il sole.
Il problema nasce quando si leggono le dichiarazioni ufficiali. Come riporta Tech.eu, il CEO Fran Villalba Segarra parla di “prima IA privata d’Europa“, di “modello europeo open source con oltre 20 miliardi di parametri” e di “infrastruttura 100% europea”. Lo slogan è ambizioso: costruire un’alternativa etica e sovrana ai colossi americani come ChatGPT, Gemini e Copilot.
La newsletter che ho ricevuto dice sostanzialmente le stesse cose:
La risposta che non ti aspetti
Ho dato una sbirciata al codice su GitHub e, sia il frontend che il backend del servizio sembrano girare su Cloudflare Workers, piattaforma di un’azienda americana. Il backend di Internxt AI sembra utilizzare gpt-oss-120b, un modello rilasciato da OpenAI (azienda californiana) sotto licenza Apache 2.0. Il servizio quantomeno dovrebbe girare sui server di OVHcloud, provider francese. Così come curiosità, anche se so che non è proprio una reale prova, ho interrogato l’assistente chiedendogli quale modello linguistico utilizza. La risposta tuttavia sembra confermare quello che si vede nel backend ovvero: “Sono basato su GPT-4, il modello di linguaggio di grandi dimensioni sviluppato da OpenAI.” Anche i loro Termini e Condizioni, almeno nel momento in cui scrivo questo articolo, non sembrano riportare nulla di interessante al riguardo.
Cosa significa in pratica
La buona notizia è che i dati restano fisicamente in Europa grazie a OVH, nel rispetto del GDPR. La notizia meno buona è che definire il tutto comr “prima IA europea” sembra essere una forzatura bella e buona: di chatbot basati su modelli europei (come Mistral) o svizzeri (come Euria di Infomaniak) ne esistono già e questo sembra solo sfruttare i modelli di OpenAI (a sto punto meglio Proton Lumo che almeno utilizza solo modelli open source europei).
Insomma come spesso accade con Internxt le cose stanno sempre in maniera un po’ diversa da come vengono pubblicizzate, è un’azienda che spesso mi lascia perplesso e interdetto con questo suo modo di fare.
Il contesto europeo
Internxt AI potrebbe comunque avere senso per chi cerca un’interfaccia che non richiede account e dichiara di non conservare log delle conversazioni. Ma le promesse di sovranità tecnologica europea, almeno per ora, sembrano più marketing che sostanza.
This week, Spanish technology company Internxt launched Internxt AI, a conversational AI tool designed as an ethical and secure alternative to tools like ChatGPT.
Brave sperimenta la navigazione automatica con l’intelligenza artificiale
Il browser Brave ha reso disponibile una nuova funzionalità che permette all’assistente AI integrato nel browser, Leo, di navigare autonomamente sul web per conto dell’utente. Per ora si tratta di una versione sperimentale accessibile solo tramite Brave Nightly, il canale di sviluppo del browser.
L’idea è semplice da immaginare: chiedi a Leo di cercare informazioni su più siti, confrontare prezzi tra diversi negozi online o trovare codici sconto prima di un acquisto, e l’assistente lo fa da solo visitando le pagine necessarie. Un agente AI che naviga al posto tuo, insomma.
Il problema della sicurezza
Come riporta Brave sul proprio blog, la questione non è banale. Dare a un’intelligenza artificiale il controllo della navigazione espone a rischi concreti: accesso involontario a dati sensibili, azioni non volute dall’utente, e soprattutto vulnerabilità alle cosiddette “iniezioni di prompt indirette” ovvero tecniche con cui un malintenzionato può nascondere istruzioni malevole all’interno di una pagina web per manipolare il comportamento dell’AI.
Per mitigare i rischi, la navigazione AI avviene in un profilo completamente isolato: cookie, sessioni attive e cache restano separati da quelli del browser principale. In pratica, anche se qualcosa dovesse andare storto, l’agente non avrebbe accesso ai siti su cui siete già autenticati. Un secondo modello di verifica controlla inoltre che le azioni dell’AI siano coerenti con le intenzioni dell’utente.
Come provarla
Chi vuole testare la funzionalità deve installare Brave Nightly e attivare manualmente il flag “Brave's AI browsing” nelle impostazioni sperimentali scrivendo nella barra delle applicazioni brave://flags.
La navigazione automatica va poi avviata esplicitamente dall’interno di Leo, e tutto il processo rimane visibile in una scheda aperta. Non ci sono quindi azioni nascoste.
Brave sottolinea che si tratta di un lavoro in corso e che la funzionalità non verrà distribuita alla versione stabile finché non sarà sufficientemente sicura. Per incentivare la ricerca di problemi, il programma di bug bounty prevede ricompense doppie per le vulnerabilità trovate in questa specifica funzione.
The Brave browser is a fast, private and secure web browser for PC, Mac and mobile. Download now to enjoy a faster ad-free browsing experience that saves data and battery life by blocking tracking software.
Oh sick, now I can have a sub-phone-screen-sized device on which to read books that is only accessible when I also have my phone! This will definitely be used by human people!
Tor Project raggiunge i 250.000 dollari: missione compiuta per la campagna di donazioni
Tor Project ce l’ha fatta. La campagna di raccolta fondi di cui avevo parlato qualche settimana fa ha centrato l’obiettivo: 250.000 dollari raccolti e tutti raddoppiati grazie alla partnership con Privacy is Possible.
L’annuncio è arrivato l’8 dicembre direttamente dai canali ufficiali dell’organizzazione, che ha ringraziato la comunità per il supporto. Per chi se lo fosse perso, l’iniziativa prevedeva che ogni donazione venisse automaticamente raddoppiata fino al raggiungimento del tetto massimo e la risposta della comunità è stata evidentemente all’altezza! 💜
We've hit our $250,000 match goal! 🥳Huge thanks to everyone who donated and to Privacy is Possible for matching every dollar. Let's keep this momentum going and free the internet! 🚀
Un segnale importante per chi lavora quotidianamente per mantenere viva un’infrastruttura fondamentale per la privacy online. E per chi volesse continuare a sostenere il progetto, le donazioni restano ovviamente sempre aperte.
Dicembre 2025. Il progetto di prolungamento della linea metropolitana M5 da Milano a Monza ha compiuto un passo decisivo avanti. La Giunta del Comune di Milano ha approvato sia l’aggiornamento della progettazione definitiva, adeguata alle prescrizioni del Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale (PAUR), sia gli indirizzi per una nuova Convenzione tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Lombardia e Comune di Milano, necessaria per il finanziamento e la realizzazione dell’opera. Il progetto definitivo, redatto da MM Spa, ha un costo complessivo aggiornato di circa 1 miliardo e 885 milioni di euro.
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Abbiamo ormai superato il muro degli anni 2000 come confine per considerare qualcosa "retro", il che apre la porta a una lunga, lunga serie di capolavori del passato che merita il giusto riconoscimento. Allontanandomi dal mio terreno abituale composto prevalentemente da giochi di ruolo, voglio inoltrarmi in un ambiente nuovo e ricco d’azione: quello degli sparatutto in prima persona. Non devo neanche impegnarmi per indicare quale sia stato a lungo il mio preferito, con un protagonista che non ho mai smesso di amare: Duke Nukem 3D.
Bello l'indice indipendente, peccato che tra sponsorizzazioni a Grokipedia e pubblicità invasive (e discutibili) ovunque l'entusiasmo per il progetto personalmente mi è sceso sotto i piedi...
Presearch lancia il suo indice indipendente Indee: ma è davvero attivo su tutte le ricerche?
Presearch ha annunciato nel Project Update #198 del 5 dicembre 2025 che il motore di ricerca decentralizzato è ora “powered by Indee”, il loro indice proprietario. Secondo il team, l’indice indipendente sarebbe attivo “dietro ogni ricerca”.
La notizia segna un passo importante per chi cerca alternative a Google che non dipendano comunque dai risultati del colosso di Mountain View. Finora Presearch funzionava principalmente come meta-motore, aggregando risultati da Google, Bing e altre fonti.
C’è però un dettaglio che non convince del tutto: l’annuncio riporta un asterisco accanto a “live” senza spiegazione visibile. La comunicazione ufficiale resta vaga su come esattamente l’indice Indee si integri con le altre fonti, e se queste ultime siano state effettivamente eliminate o solo affiancate.
Non sono ancora riuscito a vedere il video di un’ora dove magari questo particolare viene spiegato, nel caso aggiornerò l’articolo non appena possibile!
Per testare l’indice in purezza, senza contaminazioni da altri provider, resta disponibile la demo su indee.presearch.com. Per capire cosa succede davvero su presearch.com… per ora tocca fidarsi!
Jolla Phone: torna lo smartphone Linux europeo, preordini aperti
Jolla rilancia con un nuovo smartphone basato su Sailfish OS e apre i preordini per quello che sarà il successore del modello originale del 2013. Il progetto segue un modello di crowdfunding: servono almeno 2.000 preordini entro gennaio 2026 per avviare la produzione, altrimenti si viene rimborsati.
Il preordine costa 99 euro (interamente rimborsabili), che verranno scalati dal prezzo finale di 499 euro, scontato rispetto ai 599-699 euro previsti a listino. Consegna stimata entro la prima metà del 2026, inizialmente solo in Europa, Regno Unito, Norvegia e Svizzera.
Specifiche e filosofia
Il telefono monta un chip Mediatek con 5G, 12 GB di RAM e 256 GB di memoria espandibile. Il display è un AMOLED da 6,36 pollici, la batteria da circa 5.500 mAh è sostituibile, così come la cover posteriore (disponibile in tre colori). Ci sarà anche un interruttore fisico per la privacy, configurabile per disattivare microfono, Bluetooth o le app Android.
Sailfish OS 5 promette zero tracciamento e nessuna telemetria nascosta, con la possibilità di usare app Android tramite AppSupport o di disattivarle del tutto per un’esperienza completamente de-Googlizzata.
Continuano i progressi di Ladybird Browser: ora ChatGPT va in “tempo reale” e ci puoi giocare a Diablo
Il browser open source Ladybird continua a crescere e a novembre ha registrato passi avanti interessanti. Come riporta l’aggiornamento mensile del progetto, sono state integrate 215 modifiche al codice da parte di 34 sviluppatori, testimoniando così quanto la comunità creda in questo tentativo di creare un motore di navigazione completamente indipendente dai soliti Chromium e WebKit.
Le novità più evidenti
Una delle migliorie più visibili riguarda i font variabili, ovvero i caratteri che si adattano automaticamente modificando peso e larghezza “al volo”. Fino a ora Ladybird li supportava male e molti testi apparivano sempre troppo sottili. Ora invece funzionano correttamente e i siti hanno finalmente l’aspetto giusto.
Gli sviluppatori hanno anche riscritto il sistema di caricamento dati dalla rete. Risultato pratico? Quando si usa ChatGPT da Ladybird, le risposte compaiono progressivamente parola per parola, proprio come succede negli altri browser. Prima invece il testo appariva tutto insieme alla fine.
Altra curiosità: grazie a diverse ottimizzazioni, ora è possibile giocare alla versione web di Diablo a 20 fps costanti. Sembra una sciocchezza ma in realtà è un bel test di quanto il browser stia diventando affidabile.
Uno degli ingegneri del progetto è persino riuscito a completare un acquisto su Shopify usando Shop Pay, che è un altro di quei traguardi pratici che dimostrano come Ladybird stia diventando utilizzabile nella vita reale.
Sul fronte più tecnico, il browser ora gestisce meglio le immagini SVG, supporta nuove proprietà CSS per effetti 3D e ha superato circa 7.500 nuovi test della suite Web Platform Tests. Insomma, il divario con i browser più maturi si sta riducendo anche se c’è ancora parecchia strada da fare!
November is already over, and we got a lot done! We merged 215 PRs from 34 contributors. Let's look at some highlights! Welcoming new sponsors Ladybird is...
@lgsp è un nuovo browser scritto da zero e totalmente indipendente che, speriamo, possa diventare realtà utilizzabile quotidianamente nei prossimi anni!
NodeBB 4.7.0: più federazione e anteprima link integrata
Nuova release per NodeBB, la piattaforma open source per creare forum moderni su cui si basa per esempio citiverse.it. La versione 4.7.0 porta diverse novità, concentrate soprattutto sul supporto ad ActivityPub.
Il protocollo di federazione, lo stesso che fa funzionare Mastodon e di cui fa parte anche Yoota con WordPress, riceve parecchie migliorie: gestione dello spostamento dei topic tra istanze, sincronizzazione delle eliminazioni e una logica più solida per la condivisione dei contenuti tra forum federati.
Tra le altre novità, il plugin per le anteprime dei link è ora incluso di default nelle nuove installazioni e c’è una nuova opzione per mostrare le immagini caricate nei post come miniature.
Citiverse, la città dei social liberi, è l'alternativa aperta e italiana ai gruppi di Facebook dove è possibile parlare con persone della tua città o della tua tua organizzazione.
I setup a local workflow that allows me to turn a webpage to an epub on my android phone and send it to my Kobo
Introduction
Since Mozilla killed Pocket, i have been looking for an alternative that didn't depend on decisions from any tech company, but only on myself.
I used the Pocket feature quite a lot, and, even if I appreciated the effort from Kobo to replace it with Instapaper, I didn't want to depend on someone else for something as simple as reading an article later on my eink device.
I considered Wallabag and Readeck, but, for both I had to depend on someone else server, or I had to self-host, and I didn't want to deal with the complexity.
I wanted an approach where I was in control, so all the steps needed to be based on FOSS software that I could at least understand.
The basic idea
I thought that what I needed is a 2 step approach, and I could solve both of them
Turn a webpage into an epub
Send the epub to my kobo
The explanation below is long, but, especuially following step 1-a and step 2-a is fairly easy and doesn't involve any modification or coding
Step 1: Turn a webpage into an epub
In the long search to do this I ended up finding 2 apporaches, on available "off the shelf" and one that involved much more coding.
Step 1-a: einkbro
i found out that there is a fantastic FOSS browser, EinkBro, that is designed for eink screen devices, but works very well for any Android device. It is slick, fast, configurable and well designed. It implements the readibility library from mozilla, which is great, and, more than anything else, can directly export webpages as epub files. You can configure the toolbar so that the "export to epub" icon is directly visible. The exported epub is nice, looks like the "readibility" version of the webpage (probably because it is...). So, when I want to save a article I share it from my browesr to einkbro, and, from there, I export it to epub.
Step 1-b: Termux + readiblity scrape + pandoc
For this one I went all-in the rabbit hole of total control... Or maybe I could have done worse. Anyway, here are the components:
Termux: a terminal emulator for android, that allows you to do almost whatev you can do in a terminal emulator on a full blown Linux machine
Readability scrape is a command line tool that scrpaes an url and returns a simplified version of it, using the readability library from Mozilla (as in the read-mode from Firefox)
Pandoc is a command line tool that can convert documentation from one format to another, like, in our case, html to epub
I won't go into the details , of how to install what. In case, just ask.
I setup termux so that, if i share a webpage to termux via Andorid share menu, it triggers the following script ~/bin/termux-url-opener (see this webpage to understand how termux handles shared URLs):
termux-toast "termux received $1" # toast message to war that the url was received
termux-chroot "~/scripts/webpage_to_epub.sh" $1
note: for some reasons pandoc works as intended only if executed in chroot, so that's why the follwing script is launched as from the command termux-chroot in the snippet above
webpage_to_epub.sh
\#!/bin/bash
# final desitnation of epub file
FINAL_DIR="~/storage/shared/Documents/epub_articles/"
# Check if the URL argument is provided
if [ "$#" -ne 1 ]; then
echo "Usage: $0 <URL>"
exit 1
fi
URL="$1"
JSON_OUTPUT=$(readability-scrape --json "$URL")
# Check if the readability command was successful
if [ $? -ne 0 ]; then
echo "Error: Failed to scrape URL."
exit 1
else
echo "readibility scrape: SUCCESS!!"
fi
# Extract title and content using jq
TITLE=$(echo "$JSON_OUTPUT" | jq -r '.title')
CONTENT=$(echo "$JSON_OUTPUT" | jq -r '.content')
AUTHOR=$(echo "$JSON_OUTPUT" | jq -r '.byline')
CONTENT_LENGTH=$(echo "$JSON_OUTPUT" | jq -r '.length') # Length in characters
# Calculate reading times based on character length
# Convert characters to words (approximate)
WORDS=$(($CONTENT_LENGTH / 5))
# Calculate reading times based on two speeds (200 and 300 words per minute)
READING_TIME_LOW=$(($WORDS / 300)) # For 300 wpm
READING_TIME_HIGH=$(($WORDS / 200)) # For 200 wpm
# Format the output for reading time
if [ "$READING_TIME_LOW" -eq "$READING_TIME_HIGH" ]; then
READING_TIME="${READING_TIME_LOW} minutes"
else
READING_TIME="${READING_TIME_LOW} - ${READING_TIME_HIGH} minutes"
fi
# Output the estimated reading time
echo "Estimated reading time: $READING_TIME"
# Format the current date in ISO format (YYYY-MM-DD)
CURRENT_DATE=$(date +"%Y-%m-%d")
# Remove accent characters and sanitize the title to create a valid filename
SANITIZED_TITLE=$(echo "$TITLE" | iconv -f UTF-8 -t ASCII//TRANSLIT | tr -cd '[:alnum:]_ ') # Convert to ASCII and keep alphanumeric characters
SANITIZED_TITLE="${SANITIZED_TITLE// /_}" # Replace spaces with underscores
# Create the final filename with date prefix
EPUB_FILE="${CURRENT_DATE}_${SANITIZED_TITLE}.epub"
# Create a temporary HTML file
HTML_FILE=$(mktemp /tmp/readability_output.XXXXXX.html)
# Write the complete HTML output
cat <<EOT > "$HTML_FILE"
<html>
<head>
<title>$TITLE</title>
</head>
<body>
<h1>$TITLE</h1>
<div>
$READING_TIME | <a href="$URL">original link</a>
</div>
<hr />
$CONTENT
</body>
</html>
EOT
# Create a temporary title file for metadata
TITLE_FILE=$(mktemp /tmp/title.XXXXXXXXX.txt)
# Write the Pandoc YAML metadata block
cat <<EOT > "$TITLE_FILE"
---
title: "$TITLE"
author: "$AUTHOR"
EOT
# Convert the HTML file to EPUB including the metadata
\#pandoc "$TITLE_FILE" "$HTML_FILE" -o "$EPUB_FILE"
pandoc "$HTML_FILE" -o "$EPUB_FILE"
# Check if pandoc command was successful
if [ $? -eq 0 ]; then
echo "EPUB generated: $EPUB_FILE"
mv "$EPUB_FILE" ~/storage/shared/Documents/epub_articles
else
echo "Error: Failed to generate EPUB."
fi
# Clean up temporary file
rm "$HTML_FILE"
read -p "Press [Enter] key to continue..."
I spent time to craft the script to produce an output that I like, but, honestly, it's not better than the one produced by einkbro in Step1-a. The advantage with the termux script is that it is a one click process. I share the link to termux, and the script generates the epub and saves to a folder that is setup in the next step to do the uplaod automatically
Step 2: send the epub to my kobo
Again also for step 2 i found 2 alternatives, one more "manual" and direct, and the second more automatic
Step 2-a: share to http
For this I use a simple app, share via http: I share the epub file via android share menu to this app. The app generates a mini web server at my local IP address (on the wifi, that can also be the one from android hotspot). I then use the kobo browser to the local address. The browser asks if you want to download the file. Once downloaded the file is added to the kobo ebooks.
By using Nickelmenu I added a shortcut to the kobomenu to start the browser, to make things faster.
This is the simplest solution, everything work locally, no third party involved
Step 2-b
As an alternative I setup a nextcloud sync.
On android I setup the folder where I save epubs as "automatic upload", so epub files are uploaded to a folder on my nextcloud as soon as I asve them
On kobo I setup nexcloud syncronization. There is more than one alternative, I used this one. Whenever I connect my kobo to wifi, the new epubs are downloaded to my kobo and added to the library. The only downside is that to delete an article, I have to delete form the nexcloud foder; if I delete it from my kobo, it gets re-added as soon as I connect the wifi
Conclusions
Maybe this looks too complex, but I learned a lot of stuff and had fun in the process. i find that pandoc is probably a bit too much for what it is needed here, in the end the epub content is a bundle of html and images, probably there is a better and slicker way to package them. If you have any suggestion to improve the workflow it is welcome 😀
A small, fast web browser based on Android WebView. It's tailored for E-Ink devices but also works great on normal android devices. - plateaukao/einkbro
me lo devo leggere con calma (ho un kindle dell'anteguerra, non un kobo ma il discorso cambia poco) aggiungo anche questo (che pero' non e' totally local) send.djazz.se/ magari puo' tornar utile.
Interessante, anche per la possibilita di generare un kepub, che su kobo è leggermente meglio. Grazie
me lo devo leggere con calma (ho un kindle dell’anteguerra, non un kobo ma il discorso cambia poco)
Se hai domande o suggerimenti dimmi pure. L'unico dubbio che ho è se pandoc può esportare in mobi... da una prima occhiata sembra di no, ci vuole calibre, ma nonc redo si possa farlo andare in termux, almeno in modo semplice...
ah la questione mobi non sarebbe comunque un problema perche' il vecchio kindle (con tastiera fisica, per darti l'idea!) e' jailbreakato e quindi legge anche gli ePub 😀
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why did the U.S. invade Iraq when Venezuela is so close?
2/3 of Venezuela's reserves were discovered/confirmed in the last 20 years.
20 years ago, Venezuela was one of the U.S.'s biggest oil suppliers. 10ish years ago the oil price crashed and sent Venezuela spiralling into chaos. Trump has been grinding them down since then (mostly through sanctions). Biden let them breathe for 4 years.
Is that what's going to happen soon?
Ummm, yeah. You think they're posturing over drugs? Trump doesn't care if the poors die of drug overdoses. He wants that sweet, sweet crude and has been gearing up to ~~pacify~~ invade Venezuela to get it. That's why he wants Ukraine to surrender. He needs Russia to cool its jets so that Europe/NATO doesn't drag the U.S. into a war over there. Troops will be on the ground in Venezuela soon, after an indiscriminate blitzkrieg bombing campaign for a few weeks - they will say they're bombing gangs/cartels. It should start any day now since he "closed the air space" over Venezuela. He's just waiting for Venezuela to launch one of its fighters (or for Ukraine to capitulate) and the game is on. This is all ramping up because the CIA has failed to eliminate Maduro and install a new leader.
I wouldn't be surprised if Trump ultimately hopes to take over the whole country and rename it.
Well, actually it's gonna be something relative to drugs this time, almost plain terrorism has just been used by Israel, too fresh and repetitive, they're very good at new plots, we must admit it.
9/11 Civil planes attack
09/26 Submarines / scuba divers attack
10/7 Fortnite style attack with motorcycles and parachutes
Notesnook.com lancia il Privacy Monday: 25% di sconto permanente sul piano Believer per l'app open source di note crittografate e in cloud. Offerta valida fino al 2 dicembre.
Two things: this is an accepted practice all over the country and the traffic code has its own traffic sign for it when it is permitted. And the suggested amendment would only make it legal in situations where there would remain 1.6m of space for pedestrians, wheelchair users, and strollers. So the car parked in the image would remain illegally parked.
Munich has made a mistake of tacitly allowing this parking practice in areas where there isn't enough space, motivated by keeping roads accessible to first responders, which is not nothing. They have clearly made a mistake if everybody still owns a car when there s above average public transport. And people will still park like assholes. Under these plans (they haven't been approved yet according to the article), the assholes could be punished though. It would just not give fines out to everybody. This is a compromise solution in a bad situation.
I would amend the plans in two areas: the grumpy people of Munich should be allowed to smear dogshit legally on every car that doesn't leave 1.6m of space on the sidewalk (the article mentions a similar occurrence). And giving up car ownership should be rewarded with free public transport for a suitable amount of time.
Once you tacitly allow this everywhere with your "yes, but allow 1.6m" rule, you've just actually allowed it everywhere with no qualifiers. No one is going to get a tape measure out and verify when they park. When its utterly common, I doubt police or enforcement officers will check either except very sporadically, allowing it to happen 99% of the time.
A "yes insane thing, but only when sane" law is always, always a give away to the insane thing.
You clearly don't know Germans. Yes they will. They already do. You're not allowed to park within 5m of an intersection, which the people in charge of checking and giving tickets will absolutely measure. There are many other instances where distances are involved like this. They already carry a tape measure (or equivalent) for this exact reason. Adding one more case just fits the theme.
Pictured above: a bike locked badly to a good quality rack. Just a wrench, and a thief takes the wheel and bike away.
In the photo below: my solution to properly lock a bike to bad, low rack made wrong (to “dish rack”, outside Decathlon 🤦). Instead of inserting the wheel, I put the bike across the structure, so I can easily lock wheel and frame.
Nella foto in alto: una bici legata male ad una rastrelliera di quelle fatte bene. Basta una chiave inglese, e il ladro si porta via pure la ruota.
Nella foto in basso: la mia soluzione per legare bene una bici ad una rastrelliera fatta male (a "scolapiatti", fuori da Decathlon 🤦). Invece che inserire la ruota, metto la bici a cavallo fella struttura, cosi riesco facilmente a legare ruota e telaio.
While looking for posts with the #degoogle hastag with my mastodon account, I realized that mixed in the hastag timeline there were posts to the !degoogle@lemmy.ml community, but not containing the hastag itself in the text.
I tried to look around, but In wasn't able to find an explanation of how this is supposed to work: is it because of the name of the community that is the same of the hastag? Or is or because the hastag is "embedded" in the community itself?
Mmh, that's not an explanation: when I look at an hastag timeline in mastodon, I expect to see all the posts that federate with my server and contain the relevant hastag.
In this case I for sure see also posts that are federated, but, AFAIK, do not contain the hashtag. The only element is the name of the community
According to the protocol they share (ActivityPub) communities and hashtags are essentially the same thing, they're a grouping containing many posts. Typing out a hashtag is how you tell Mastodon to add your post to that "hashtag group" (and you can add your post to multiple hashtags). In Lemmy, the community you post in IS the group (and you can cross-post it to multiple communities). The result is the same. They're the same thing, just different ways of connecting your posts into them, and displayed in very different ways depending on which part of the Fediverse you're using.
No, this is false as far as I can tell. I am willing to be corrected by someone more knowledgeable but my understanding is:
Communities are implemented not as hashtags, but as special users who "boost" everything addressed to them. That is why Lemmy sometimes gets posts made on Mastodon that mention a Lemmy community. It doesn't always look great: discuss.tchncs.de/post/4578583…
So communities and hashtags aren't the same thing. In particular, communities have moderators who can remove things or ban people. Hashtags don't.
It is a feature of Lemmy that all new posts (not, AFAIK, comments) also get the community name added as a hashtag. This is what OP was seeing and serves to somewhat increase the reach of Lemmy posts. But you can't follow microblog hashtags on Lemmy.
Requirements Is this a feature request? For questions or discussions use https://lemmy.ml/c/lemmy_support Did you check to see if this issue already exists? Is this only a feature request? Do not p...
Thanks for making this thread, I didn't really realize it worked this way either!
When I've posted to lemmy from mastodon, you "@" the community, treating it like a user which is interesting. The underlying guts of the fediverse are fascinating lol
'Using any replacement firmware will be inconvenient if you’re tied to Google’s services, as many of us are. You can try to continue to use those services, but in a less privacy-crushing way, and Graphene and ∕e∕OS purport to offer some help with that. However, I think you’d need to be both knowledgeable and careful to use Google Services, even in these restrictive environments, without inadvertently sacrificing privacy. To my mind, if you want to de-Google, you have to find replacements for Google, not ways to appease Google.'
L'emittente ORF ha rilasciato diversi aggiornamenti sulle cartoline, la vendita dei biglietti e la call per volontari dell'Eurovision Song Contest 2026.
UBTech’s Walker S1 humanoid robot starts real factory work at BYD in China, tackling labour shortages by taking on heavy, repetitive jobs beside humans.
Given that it's a humanoid robot, I suspect that this is more of a marketing stunt than any practical deployment of robots.
Humanoid robots don't make a ton of sense in manufacturing. Why mimic the sub-optimal anatomy of a human when you can make your robotic work slave have any appendage you want, which are designed to be optinal for their task along the assembly line?
Humanoid robots mostly only make sense in spaces that need to be designed for humans (like homes or hospitals) where the robot needs to regularly interact with human infrastructure.
Sure but if you have brand new machines that are supposed to be operated by humans, buying a 10k humanoid compared to paying some real humans is going to appeal a lot of entrepreneurs: and you'll be able to mix the two kinds of workers initially, see Amazon warehouses as an example.
The training data for a lot of robots comes from tele operation so that form factor is going to stay important for some time. And making the whole plant basically wheelchair accessible isn't worth it for now. There are variants with a wheeled base but once you add in some balancing for heavier objects and kneeling to pick stuff up it's not much cheaper.
Not only is this inaccurate, it still doesn't make sense when you're talking about a bipedal manufacturing robot.
Like motion capture, all you need to capture from remote operation of the unit is the input articulation from the operator, which is then translated into acceptable operation movements on the unit with input from its local sensors. The majority of these things (if using pre-cap operating data) is just trained on iterative scenarios and retrained for major environmental changes. They don't use tele-operation live because it's inherently dangerous and takes a lot of the local sensor inputs offline for obvious reasons.
OC is saying what all Robotics Engineers have been saying about these bipedal "PR Bots" for years: the power and effort to simply make these things walk is incredibly inefficient, and makes no sense in a manufacturing setting where they will just be doing repetitive tasks over and over.
Wheels move faster than legs, single purpose mechanisms will be faster and less error-prone, and actuation takes less time to train.
There is a difference between human-scale and humanoid.
Human-scale just means the robot needs to fit in a space where humans should also fit, while humanoid means it is supposed to resemble a humans not just in size, but also in shape. A humanoid robot would generally have a torso, two arms, two legs, and probably a head.
As an example, a roomba fits in a human environment but is not humanoid. You could hypothetically make a humanoid robot that is capable of using an ordinary vacuum to vacuum the same space, but it would be significantly more complex and more expensive to do that. A purpose-built roomba is a much more cost-effective solution for cleaning up after humans.
But what I'm saying is you need a human-scale robot good at moving human scale work pieces to their correct place. These will range in size from something like a screw to something like a human sized sheet
What shape does this better than a humanoid one?
You could specially design a bunch of arms that will remove a workpiece from one station to deliver to the next, but do you have any idea how hard that becomes? You have to design each one to do that specific job, and you're going to end up with a bunch of unique robots that all need to be maintained, and probably need their own backups in case they break
Everything we make is already human centric, it just does make sense to build humanoid robots. You can have one fleet that handles all of it, they're interchangable generalists. Ideally, they can even do maintenance
Yes, it's less efficient. Yes, specialist designs would be better at their job. But it is really, really hard to do full automation, and this is a shortcut to get there
Interacting with infrastructure designed for humans is actually the killer feature for human-simulant robots, IMO. The point is that they can slot into your current workflow without retooling, and without all those pesky salary or rights considerations. Then you can evolve into more specialist robots incrementally without having to redesign the entire process at once.
Contestants must run through these brick walls, swim through the magma pool, climb the 50' smooth steel wall, and jump the chasm before smashing the watermelon at the end! Only the top 8 killbots will move on to the next round.
From what I've seen on other "advanced" humanoid robots, it probably could, using 4-10 times as much time as you would yourself, and breaking a few pieces in the process.
The fact that nearly every scene in that video is a 2 second edit suggests that if these are really being used in a factory they are doing none of the things shown in the video IRL.
I find this idea very innovative and exciting. It is being developed by Fedilab, and separates data from relay (a bit like AtProto does) to allow everyone to keep their data, even on a phone
Holos - a mobile ActivityPub server that runs on your phone. A relay server maintains your stable identity when you're offline. Switch between text, photos, videos, and articles from a single account. Currently in private development, sharing progress with the community.
The account following the development has just 3 posts (with some light technical details) at the time of writing, but the stuff should be published on Codeberg soon.
We're building something for the Fediverse. #Holos
ActivityPub running on your phone. Your own server, your data stored locally. A relay handles your stable identity when you're offline.
One account, all formats. Short text, long articles, photos, videos. The UI adapts to your mood. Switch between text mode, photo grid, video feed, article editor based on what you feel like sharing.
Same network, same followers.
Early stages, but the foundation is solid. We wanted to share the progress.
Il cult di Martin Scorsese torna al cinema per un evento unico. Quei bravi ragazzi, il capolavoro che ha ridefinito per sempre il genere gangster, arriverà sul grande schermo in occasione del suo 35° anniversario solo il 17, 18 e 19 novembre come evento speciale distribuito da Nexo Studios.
Ok non è nulla di nuovo ma è la trilogia di Dragon's Lair con Dragon's Lair, Space Ace e Dragon’s Lair II che andava parecchio quando ero piccino.
Ricordo di averci giocato molto in sala giochi e soprattutto molto a casa sull'Amiga 500.
In questa versione per la Switch si potranno avere le indicazioni su "cosa fare" cioè su quale pulsante premere... perché se ricordo bene nella versione arcade originale si doveva andare a intuizione (cioè si illuminavano le cose da fare ma non ti diceva esattamente premi il tasto sinistro o destro").
Yesterday, World Day of Remembrance for Road Traffic Victims, Fratelli d’Italia (far right party at government, the party of Giorgia Meloni), had organized for Sunday afternoon a protest in the car against the policies on the mobility of Rome mayor. in particular against the cycle paths that “proliferate, remove parking, reduce the roadways and create much more pollution”.
The idea was to leave with cars in procession. The procession, however, was never held: the cars ready to participate were too many:
300 cars in the motorcade would mean paralyzing the entire city
So in wanting to protest against the albeit timid mobility policies to improve mobility, those of FdI managed in one fell swoop to:
collect 300 cars, too many because they would "paralyze the city", so no procession
have little support: 300 cars carry very few people. The procession became a garrison, the few people were all in front of a bus
show how "the freedom to choose" the car is not a freedom, but arrogance: a minority using cars is enough to live no room for everyone else
"the collapsing mobility" they talk about is actually caused by cars, considering that just 300 cars can "paralyze the entire city"
a subway train (but also a modern tram) would bring more people than those at the demonstration, without causing collapses
And there was no need for any cross-examination, they did everything themselves.
I think this will go down in the annals.
(Part of the post is a translation from this toot, part is translated from the linked article, in Italian)
Infatti, nel voler protestare contro le pur timide politiche del sindaco di #Roma per migliorare la #mobilità, quelli di FdI sono riusciti in un solo colpo a:
raccogliere 300 automobili, troppe perché "paralizzarebbero la città", quindi niente corteo
avere poco sostegno: 300 automobili portano pochissime persone. Il corteo è diventato un presidio, le poche persone ci stavano tutte davanti ad un bus
mostrare come "la libertà di scegliere" l'#auto non è una libertà, ma prepotenza: basta una minoranza in auto perché non rimanga spazio per tutti gli altri
"la mobilità al collasso" di cui parlano è proprio causata dalle auto, considerando che appena 300 auto possono "paralizzare l’intera città"
un treno della metropolitana (ma anche un tram moderno) porterebbe più persone di quelle alla dimostrazione, senza generare collassi
E non c'è stato bisogno di nessun contraddittorio, hanno fatto tutto da soli. Credo che questa rimarrà negli annali.
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