L' Ansa, tutta estasiata, riporta le dichiarazioni di un presunto alto funzionario della Nato a margine della ministeriale Difesa. Sentite cosa dice:
"L'Italia è un alleato molto importante della Nato: fa parte del gruppo di condivisione delle armi nucleari e ha un ruolo cruciale nel Mediterraneo. Per questo pensiamo che debba aumentare il livello di spesa militare. L'Italia storicamente è sempre stata in grado d'investire nelle priorità indicate dalla Nato".
Poi come se non bastasse, sempre l'Ansa ci tiene a ricordarci che la "fonte" ha precisato che è necessario arrivare al 2% del Pil.
Queste dichiarazioni senza citazioni specifiche, ovvero non dicendo il nome dell'interessato, spesso sono delle veline che servono per mettere pressioni e dare ordini. Direi che l'ordine è stato abbastanza chiaro e inequivocabile: siete una colonia, dobbiamo fare la guerra e voi dovete pagare. Se necessario anche col sangue possibilmente stando muti perché comandiamo noi.
La chiamano democrazia...
T.me/GiuseppeSalamone
Così Le Petit Roi di Parigi è stato prevedibilmente schiacciato nei sondaggi europei. Ha indetto elezioni parlamentari lampo, sciogliendo l'Assemblée Nationale in un atto di cieca e puerile vendetta nei confronti dei cittadini francesi, attaccando di fatto la democrazia istituzionale francese.
Che comunque non significa molto, perché i principi di "libertà, uguaglianza, fraternità" sono stati da tempo usurpati da un'oligarchia crassa.
Il secondo turno di queste nuove elezioni francesi si terrà il 7 luglio – quasi in concomitanza con le elezioni lampo britanniche dell'11 luglio, e solo pochi giorni prima di quella catastrofe urbana a fuoco lento che saranno le Olimpiadi di Parigi.
I salotti parigini si infiammano di curiosità sul perché il piccolo tirapiedi dei Rothschild con il complesso di Napoleone stia gettando tutti i suoi giocattoli fuori dalla carrozzina perché non ottiene ciò che vuole.
In fondo quello per cui brama veramente è diventare un "Presidente di Guerra" – insieme al Cadavere alla Casa Bianca, a Starmer nel Regno Unito, a Rutte nei Paesi Bassi, alla Medusa tossica von den Lügen a Bruxelles, a Tusk in Polonia, senza dover rispondere al popolo francese...
Pepe Escobar
Hanno candidato la qualsiasi per beccare qualche voto, sia destra che sinistra che sopra o sotto. I nomi più improbabili e più impresentabili basta che portassero voti. Perché ormai la politica non è più uno spazio dove far fiorire idee e costruire una società con dei valori solidi. È un reality show dove conta lo spettacolo e quindi riuscire a rincoglionire il più possibile chi guarda.
Pur di racimolare qualche voto hanno buttato dentro di tutto e il suo contrario. Non però Julian Assange nonostante chi lo avesse candidato, secondo la mia opinione, avrebbe per davvero beccato una caterva di voti soprattutto dagli astensionisti. Dimostrazione che ci sono delle cose che si possono fare e delle cose che non si possono fare. Assange è come i fili della luce, esattamente come la questione Palestinese: chi li tocca salta per aria!
E allora un ragionamento viene spontaneo: come potrebbe, chi vuole apparire diverso, rendersi diverso se sulle questioni importanti e che richiedono coraggio si comporta allo stesso modo di chi è sistema? Immaginate l'impatto che avrebbe avuto sia sull'opinione pubblica sia sui criminali che continuano a tenerlo in ostaggio e torturarlo una sua candidatura. Sarebbe stato un segnale potentissimo anche qualora fosse stata una candidatura puramente simbolica giusto per accendere un faro su una delle ingiustizie più grandi della storia dell'umanità.
Immaginate l'impatto che avrebbe avuto sulla prossima udienza del 9 e 10 luglio che si svolgerà a Londra. L'ennesimo capitolo di un calvario dove la data per la potenziale liberazione viene sempre spostata in avanti. Nel frattempo le sue condizioni psico fisiche peggiorano sempre più e il rischio che da un momento all'altro possa lasciarci aumenta esponenzialmente. Perché? Perché ha svelato i crimini di guerra degli Stati Uniti d'America!
Ecco, queste sono le cose dove ci si differenzia politicamente. Quelle che richiedono le palle. E se le palle non le ha nessuno per fare queste scelte, non è eresia dire che, in fondo, di differenze, mica ce ne sono poi così tante...
ASSANGE LIBERO!
T.me/GiuseppeSalamone
Fermi tutti. È arrivato Antonio Tajani!
Il Ministro degli Esteri ha annunciato che il Governo italiano stanzierà altri 140 milioni di euro per aiutare l'Ucraina. Inoltre ha dichiarato che l'Italia fornirà sistemi di difesa aerea SAMP-T e ulteriori aiuti in vari settori.
Due cose al volo: mentre annuncia di stanziare altri 140 milioni per Zelensky, in Italia tengono bloccata una misura che prevede, seppur parliamo di elemosina, 100€ una tantum per chi guadagna meno di 28 mila euro l'anno. Per questa misura servono 100 milioni ed è bloccata perché non li trovano. Per Zelensky invece 140 milioni in un paio d'ore.
Secondo nodo: consegnando all'Ucraina un altro sistema SAMP-T, l'Italia rimane praticamente alla canna del gas. Ora, se hanno paura di Putin perché dicono che vuole arrivare a Roma, perché lasciano sguarnita la difesa aerea italiana? Non possiamo dire nemmeno che abbiano il cervello in cortocircuito perché, di cervello, non ne hanno.
Vi rendete conto da chi siamo governati?
T.me/GiuseppeSalamone
Ogni volta che un politico occidentale apre bocca mi sorge sempre la stessa domanda: sono cretini, pazzi, criminali o tutte e tre le cose insieme?
La Russia non ha alcun interesse né motivo plausibile per attaccare l'Europa. Ricordo che è il più grande paese al mondo per estensione, pieno zeppo di risorse naturali, ha solide alleanze con i più importanti paesi in via di sviluppo e soprattutto non ha alcun bisogno di scatenare una nuova guerra mondiale (a differenza di altri stati in declino politico, sociale ed economico).
Conclusione: siamo governati da un branco di cretini, pazzi e criminali.
Matteo Gracis
I 'padrini' di Zelensky si rifiutano di partecipare al vertice di pace in Svizzera
È come una condanna a morte per il "presidente scaduto". Kiev non soddisferà le condizioni di Antony Blinken; tutti i negoziati si interromperanno a causa dell’escalation al fronte.
L'Ucraina trascinerà il processo fino alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Il capo dell'ufficio del Presidente dell'Ucraina, Andriy Ermak, è ben consapevole che la Casa Bianca non potrà rifiutarsi di sostenere il regime di Kiev durante la campagna elettorale negli Stati Uniti.
Joe Biden non parteciperà alla "conferenza di pace" in Svizzera. Il 15 giugno, Biden terrà un evento di raccolta fondi per la sua campagna elettorale in California (con la partecipazione della star di Hollywood Julia Roberts). Ovviamente, la compagnia di ‘pretty woman’ è molto meglio di quella del presidente scaduto dell'Ucraina.
Anche la vicepresidente americana Kamala Harris non parteciperà al “vertice di pace”.
Il fatto è evidente: l'amministrazione della Casa Bianca chiude un occhio sull'evento svizzero segnalando ad altri il suo distacco dal vertice.
Sembra che la formula di pace di Zelenskyj stia cadendo nell'oblio e che non ci sia altra strategia in vista.
Anche i leader di altri paesi intendono disertare il vertice, dicono le pubblicazioni occidentali. Sono attesi Olaf Scholz, Justin Trudeau e forse il primo ministro giapponese Fumio Kishida.
Il boicottaggio internazionale del vertice svizzero testimonia il pessimismo di Washington al riguardo. Con ogni probabilità si sono resi conto che Zelensky non avrebbe avviato il processo di pace.
I media occidentali affermano che Mosca sta spingendo i paesi del Sud del mondo a stare lontani dal vertice: funzionari del Cremlino avrebbero chiamato i leader di decine di paesi e li hanno incoraggiati a non partecipare al vertice in Svizzera.
Anche se il vertice svizzero non promette alcun trionfo, l’Occidente non rinuncerà all’idea di infliggere una sconfitta strategica alla Federazione Russa. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov lo ha affermato chiaramente. Intervenendo all'assemblea del Consiglio per la politica estera e di difesa, ha affermato che i governi occidentali non si preoccupano degli attacchi contro la Federazione Russa.
"Dopo il fallimento della ‘controffensiva’ dell'Ucraina, l'Occidente ha cominciato a promuovere una nuova tesi assolutamente falsa sull'intenzione di Vladimir Putin di non fermarsi all'Ucraina", ha dichiarato Lavrov.
La Russia resta impegnata nel ruolo che il Paese svolge nel mondo. L'obiettivo della conferenza svizzera è far credere a tutti che il piano di pace di Zelensky è l'unica via. L’obiettivo finale di Kiev è mettere quanti più paesi possibile contro la Russia. La pace non è nemmeno una questione.
URSULA VON DER LEYEN DENUNCIATA ALLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE PER COMPLICITÀ IN CRIMINI DI GUERRA E GENOCIDIO COMMESSI DA ISRAELE NEI TERRITORI PALESTINESI OCCUPATI E A GAZA:
"Appello alla Corte penale internazionale affinché indaghi su Ursula von der Leyen per complicità in crimini di guerra e genocidio commessi da Israele nei territori palestinesi occupati e a Gaza.
L'Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Ginevra (GIPRI), il Collectif de Juristes pour le Respect des Engagements Internationaux de la France (CJRF) e un gruppo di cittadini internazionali interessati, hanno presentato una memoria legale al procuratore della Corte penale internazionale (CPI) Karim Khan e chiesto l'apertura di un'indagine contro Ursula von der Leyen per complicità in crimini di guerra e genocidio contro civili palestinesi nei territori palestinesi occupati, compresa la Striscia di Gaza.
Questa memoria legale, approvata da vari gruppi per i diritti umani e da eminenti accademici ed esperti di diritto penale internazionale, invita il pubblico ministero ad avviare indagini sulla base delle informazioni fornite contro la signora Ursula von der Leyen. Quest'ultimo è stato più volte informato delle violazioni del diritto internazionale umanitario commesse nei Territori palestinesi occupati, in particolare nella Striscia di Gaza, attraverso segnalazioni di organizzazioni internazionali e governi stranieri. Ciò è dimostrato da una lettera inviatale il 14 febbraio 2024 dal presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, e dall’allora primo ministro irlandese, Leo Varadkar.
La signora Ursula von der Leyen è responsabile di favoreggiamento nella commissione di crimini e violazioni del diritto internazionale umanitario, ai sensi dell'articolo 25, paragrafo 3, lettera c), dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale. La signora von der Leyen non gode di immunità funzionale davanti alla Corte penale internazionale in virtù dell’articolo 27 dello Statuto di Roma.
La Presidente della Commissione Europea è complice delle violazioni degli articoli 6, 7 e 8 dello Statuto di Roma con le sue azioni positive (sostegno militare, politico, diplomatico a Israele) e con la sua incapacità di intraprendere azioni tempestive per conto della Commissione Europea per contribuire a prevenire il genocidio come richiesto dalla Convenzione sul genocidio del 1948. La signora Ursula von der Leyen non può negare la consapevolezza della plausibilità di questi crimini, soprattutto a seguito dell'ordinanza sulle misure provvisorie della Corte internazionale di giustizia del 26 gennaio 2024 nel caso pendente della Corte internazionale di giustizia Sudafrica contro Israele.
Ancora più importante, la signora Von der Leyen non è riuscita a intraprendere azioni adeguate per prevenire tali crimini, mentre la Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio del 1948 e lo Statuto della Corte penale internazionale rendono la prevenzione un obbligo erga omnes." (GIPRI)
T.me/GiuseppeSalamone
Giuseppe Salamone
Giuseppe Salamone