Anagrammi, doppi sensi, giochi di parole
I doppi sensi e i giochi di parole sono sempre stati la nostra passione ma nel tempo abbiamo scoperto un modo nuovo di approcciarsi alla scrittura per far riflettere e nascondere messaggi “subliminali” nelle frasi: gli anagrammi che, se usati bene, diventano un mezzo di satira potentissimo.
101 Anagrammi Zen
Cosa vuoi che sia un anagramma, si prendono le lettere di una parola e se ne creano altre di senso compiuto cambiando le posizioni di consonanti e vocali. Eravamo comunque convinti che dagli arci-noti “donna” “danno”, “mela” “male”, “la verità rivelata” o “teatro” “attore” non si potesse andare troppo lontano.
Alla fine però ci siamo dovuti ricredere quando abbiamo conosciuto un libro “101 anagrammi zen” da cui si è sviluppata una comunità molto attiva sui social commerciali (X, Facebook, Instagram).
Il primo incontro con 101 anagrammi zen è stato una notizia del Corriere Della Sera su Gianni Morandi e nei commenti al post in Facebook era scritto così:
101 anagrammi zen:“Gianni Morandi —> i manoni grandi”.
L’artista in questione ha davvero le mani grandi, e con quell’anagramma abbiamo capito quanto tali giochi di parole possano diventare un’arma potentissima, perché se parlando di Adamo ed Eva esce fuori il solito “mela = male”, ecco arrivare “social = il caos”! Oppure “Piero Angela = genial opera”, “Giacomo Leopardi = godiamoci parole” (ma anche “godi, porco maiale”)!
In seguito, sfogliando la pagina, abbiamo trovato satira potente verso politici e personaggi sportivi ma anche frasi a effetto l’una stereotipo dell’altra.
Ci sono persone secondo le quali un uomo e una donna non possono essere amici? Perfetto! Noi non siamo d’accordo con un simile pensiero perché siamo un uomo e una donna amici da diversi anni, ma un partecipante al network degli anagrammi ha creato un gioco molto carino che noi riportiamo così com’è, scusandoci per non citare l’autore del quale ci sfugge purtroppo il nome:
“L’amicizia tra uomo e donna?” —> “T’amo, inizia un caldo amore”.
Ma come si creano questi giochi di parole?
Fin dai primi giorni in cui abbiamo conosciuto “101 anagrammi zen” ci chiedevamo come fosse possibile ottenere la frase anagrammata come continuazione, sensata, di quella originale e nel tempo abbiamo capito il trucco: prendi l’originale, estrai una parola chiave da cui partire e sposta le lettere; sicuramente, l’autore dell’anagramma sull’amicizia, avrà estratto “amore” dalla frase “l’amicizia tra uomo e donna” e piano piano ha ricomposto gli altri termini con le lettere mancanti.
Nulla di magico quindi, è tutta questione di quali siano le idee dell’enigmista! Infatti noi potremmo continuare l’anagramma ponendo le dovute condizioni. Amore sì, ma…
L’amicizia tra uomo e donna? —>T’amo, inizia un caldo amore! —>
Iniziamo, ma cada l’untore!
Giusto perché se l’amicizia è con Valentino Talluto non si metta in testa di fare strani scherzi perché lui addosso ha l’HIV quello cattivo, non quello senziente dei nostri racconti.
Ma parliamo d’altro. Gli omofobi quando si lamentano di venir silenziati per le loro farneticazioni, mettono sempre in mezzo “il pensiero unico”.
Questo è fin troppo banale, già “eros + peni = pensiero” sarebbe sufficiente a identificare i soggetti ma ce ne sta uno ancora di più esplicito:
Eros + i peni in culo = il pensiero unico
Oppure “l’unico pensiero? —> Eros, peni in cu…” Insomma basta, ci siamo capiti.
Abbiano solo il coraggio di negarlo, adesso! Meglio che ci auto-censuriamo.
Dopodiché, essendo noi un blog a tema “stigma e HIV”, abbiamo accettato la sfida creando il personaggio virus HIV senziente che aiutasse gli umani a risolvere i problemi. E come? Con gli enigmi, naturalmente! Solo con la pratica si riescono a trovare giochi coinvolgenti anche se, alla fine, non li usiamo spesso perché non tutti amano fermarsi a riflettere quando leggono.
Costruire un anagramma positivo
Il più semplice: “genitore uno —> untore genio”, oppure “chi vuole —> culo e HIV?” Non necessita una laurea in enigmistica per arrivarci. Diverso invece è per un evento musicale su cui abbiamo trovato un messaggio pazzesco.
Il cantante Elio e il figlio di Enzo Jannacci avevano organizzato una serie di concerti estivi chiamata:
“Ci vuole orecchio in tour”.
Va bene, “in tour” è fin troppo banale. Sposta la “u” all’inizio e la “i” alla fine, senza toccare le lettere in mezzo: “untori” è sotto gli occhi di tutti.
Dopodiché scomponendo “orecchio” esce “io cerco” lasciando fuori l’h, che noi porteremo sulle parole precedenti: “io cerco untori, chi vuole”.
Ma considerando “chi vuole” come anagramma di “culo e HIV”…
“Ci vuole orecchio in tour”, vale a dire “io cerco culo, untori e HIV”. Bene, complimenti. Annuncio sporcaccione servito in un piatto d’argento.
Oppure su un giornale ci è capitato sotto gli occhi questo: “a scuola positivo”, riferito a un ragazzino che si era presentato in classe col covid e aveva fatto strage.
E noi per non farci mancare l’anagramma abbiamo usato le lettere in questo modo:
“Si, culo a posto, vai —> a scuola positivo!”
Immaginando la scena del ragazzotto col sedere per aria e chi gli dà un bello sculaccione.
Amilcare Pollini
Riportiamo dal CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze) la storia di Amilcare Pollini. Questo personaggio, morto nel 1957, si riteneva “il duomo di Milano” (dio più uomo) insomma un sedicente nuovo Messia. Poi non importa se la parola “duomo” deriva da “Domus” cioè casa, e con eventuali incroci fra uomo e divinità poco abbia a che fare.
Il tizio, influenzato dalla moglie “filosofa esoterica”, si è inventato una teoria secondo cui “ogni parola rivela la sua funzione” e “la lotta fra Dio e il demonio si nasconde nelle parole”.
Perfetto amico, per te l’anagramma maschilista “donna” = “danno” è azzeccato ma intanto caro Amilcare fatti creare un personaggio ispirato a te.
Fonte: “Sì, il duomo di Milano sono io“, articolo che invitiamo a leggere per conoscere la curiosa storia di questo enigmatico personaggio.
Concludiamo omaggiandolo con la sua passione, “Amilcare Pollini —> il clima in parole”.
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Uscire da Facebook.
...da quando l'algoritmo ha iniziato a dominare, anche se avevi tolto dalla sezione notizie gli amici che seguivano “i link di zia Fedora” ti trovi la zia in oggetto che vola sulla scopa al posto della befana e ti piazza i suoi link in bella mostra, ignorando la tua volontà.
Poi ti ride anche in faccia quando nascondi i post, perché sa di poter ricomparirti sotto le spoglie di zia Pina, zia Adriana e chissà chi altra.
Naturalmente poi cambia forma e diventa MAGA, perché in realtà quella è stata la sua identità da sempre, orgogliosa dei poteri che le danno la capacità di trasformarsi in chi vuole.
#facebook #fediverso #ironia #internet
noblogo.org/scaryworlds/uscire…
Uscire da Facebook
Terrorismo "Non è facile uscire da Facebook, le persone sono tutte lì, non ci sono alternative", quanto terrorismo mi hanno fatto! Epp...Scary Worlds
Feedback a caldissimo su NOSTR:
a suo tempo @informapirata ⁂ :privacypride: disse "occhio, Nostr è un protocollo interessante ma pieno di spazzatura".
Partendo dall'inizio: ho cercato sui motori di ricerca "come funziona Nostr" e il primo titolo è un video su un canale relativo alle criptovalute, di un tale Alessandro Mazza.
Alessandro lo spiega in modo abbastanza chiaro ma secondo me a un certo punto confonde, o almeno io mi sono sentita confusa quando ha parlato della chiave privata come "firma digitale", dicendo che è il modo di identificare un utente da un altro.
La "firma digitale" però è altra cosa - sempre crittografia ma ha valore legale e se uno si chiama all'anagrafe Severino Sparaballe, quella è legata al suo codice fiscale e (almeno in teoria) nessuno lo clona.
Nostr, invece, no.
Tu vai su un client che può essere SnortSocial o altri, ti crei la tua chiave pubblica e privata, gli dai un nome e stop! Ma puoi avere anche millantamila account con lo stesso pseudonimo.
Severino Sparaballe quindi ha la sua public e private key, associata a niente - nessun indirizzo email o altro dato e questo è interessante, specie se è uno che in rete parla di temi delicati e vuole tutelarsi da regimi e cose varie. Non si discute.
Poi però arriva Franco Onesti, rivelatore di segreti inconfessabili, si mette nome Severino Sparaballe, anche la foto del tizio in questione, chiave privata e pubblica nuove di palla, e manda in giro per Nostr l'opposto di quello che dice Severino reale, nessuno sarà in grado di distinguere chi sia quello vero da quello finto.
NIP-05: da quello che ho capito c'è modo di identificarsi con un nome "umanamente leggibile" con la chiocciola davanti, come quelli del Fediverso e c'è pure un plugin WordPress che ho installato per farlo. Non ho però idea se funzioni e come verificare se è andato davvero a buon fine.
Questione relay: se non ho capito male sono ancora più decentralizzati delle istanze, io del fediverso a volte ho perplessità perché non è detto ad esempio che i client mastodon funzionino anche con friendica, con nostr invece non hai problemi perché se ti colleghi a qualunque relay basta che tu abbia la chiave pubblica o privata, magari salvate in un'estensione browser, gli dici "login with extension" e vai dentro diretto.
Contenuti e spazzatura: io ho usato un client per iOS che si chiama Damus e mi sono trovata subito in home dei contenuti di estrema estremissima destra. Roba che manco l'algoritmo di Facebook mi fa.
Pazienza, sto studiando non ci sto interagendo; più che altro voglio capire quanto e se sia proponibile per trasmettere contenuti e le limitazioni, quanto e se siano pubblici, con la storia di Trump e Musk voglio capire con quali sistemi posso continuare a scrivere in modo libero in modo da avere meno probabilità di ricevere blocchi o oscuramenti "shadowban".
Fosse per me butterei su tutto su Nostr, curando i filtri; ma poi se uno ti deve seguire penso gli serva Nostr apposta.
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5 gennaio 2025: la preparazione all'abbandono di Facebook sta procedendo anche se il 99% dei contatti non possiede (o addirittura non conosce) i protocolli aperti, tanto meno l'RSS.
E sembra non esserci un modo "ufficiale" di leggere i contenuti di una pagina Facebook da feed, se no li avrei messi tutti qua su Friendica.
Però sto anche studiando Nostr, ho trovato un bel video esplicativo - purtroppo su piattaforma chiusa YouTube.
youtube.com/watch?v=V99jWJnNyg…
- YouTube
Profitez des vidéos et de la musique que vous aimez, mettez en ligne des contenus originaux, et partagez-les avec vos amis, vos proches et le monde entier.www.youtube.com
Invece se si tratta di élite nel senso di raccomandazioni e prescelti fra gli amici/parenti del politico anche no. Ma élite nel senso di persone selezionate e con le dovute competenze, dovrebbe essere auspicabile.
Un giubbotto antiproiettile per sopravvivere in città. L'Armor-Tex promette di proteggerci da coltelli e aggressioni con un panciotto in fibra di carbonio. Un successo su Kickstarter che fa discutere: innovazione salvavita o marketing della paura? Tra materiali high-tech e paure urbane, ecco il capo che divide. C'è chi lo vede come una corazza necessaria per tempi violenti e chi come il sintomo di una società paranoica. Tu lo indosseresti?
futuroprossimo.it/2024/11/mark…
Marketing della paura? Armor-Tex, giubbotto anti coltellate | Futuro Prossimo
Un giubbotto con un panciotto in fibra di carbonio per proteggersi dalle minacce nascoste della società. L'Armor-Tex fa boom su Kickstarter.Gianluca Riccio (Futuroprossimo.it)
Elena Brescacin reshared this.
@AlessandroBono "Non ho voglia di farmela venire". Sai che hai scritto una cosa bellissima, si? Te ne rendi conto?
Grazie.
Intelligenza artificiale, dati e supercazzole: fin dove abbiamo il controllo?
Dati e AI: di questa cosa ho parlato parecchio con @informapirata ⁂ :privacypride: e abbiamo convenuto sul fatto che il grosso problema è IL CONTROLLO sui dati.
Io e il mio aiuto-blogger ci siamo divertiti a cercare informazioni su di noi su GPT:
- chi è Elettrona? Niente, dà info generiche. Chi è Gifter? Lo stesso, alcune supercazzole su "one piece" che all'interessato hanno fatto parecchio ridere e su cui da tempi non sospetti approfitta per spiegare il motivo del soprannome ai non "addetti ai lavori".
- Chi sono Elettrona e Gifter? Lo stesso risposta generica.
La cosa cambia però se metti "ci sono su internet informazioni su Elettrona e Gifter?"
La risposta (GIUSTA) è la seguente:
****
"Elettrona" e "Gifter" sono gli pseudonimi di **Elena** e **Alessandro**, due blogger che gestiscono il sito *PlusBrothers*. Il blog tratta temi legati all'HIV, allo stigma sociale e alle loro esperienze personali.
- **Elettrona** è il nome scelto da Elena, che è non vedente e ha una lunga esperienza nell'accessibilità digitale e inclusività. Il soprannome "Elettrona" è una versione femminile e ironica di "elettrone", che rispecchia la sua personalità energica e il suo interesse per la tecnologia.
- **Gifter**, invece, è il soprannome di Alessandro, che vive con l'HIV. Questo nome deriva dalla sottocultura "gift giver" (donatore), legata alla trasmissione del virus HIV, un argomento provocatorio che hanno scelto di affrontare per sfidare i pregiudizi e sensibilizzare il pubblico.
Insieme, usano il loro blog per combattere lo stigma legato all'HIV e promuovere l'inclusività attraverso l'ironia e la narrazione personale.
****
Dati assolutamente fedeli riportati dalle nostre fonti, il nostro @PlusBrothers ma anche un articolo che ho scritto io su HeroPress, altro sito pubblico. E mi/ci sta assolutamente bene.
Ma se domani mattina Gifter si sveglia e davanti allo specchio urla "EXPELLIARMUS!" poi dalle successive analisi risulta HIV negativo? Se io urlo "LUMUS" e ci vedo, poi Gifter mi urla "NOX" e non ci vedo più di nuovo? E per vendicarmi gli urlo "AVADA KEDAVRA" per ucciderlo ma ottengo che diventa positivo HIV un'altra volta mentre io resto negativa perché sono protetta da "PROTEGO"?
Oppure il contrario, lui è protetto da "protego" e io invece divento positiva al posto suo quando lui si sveglia e dice expeliarmus?
Va bene, parlo di cose impossibili per fare ironia ma la burla vuole far capire che ogni situazione può cambiare da un giorno all'altro sulle persone e le stesse non hanno alcun controllo su come e dove aggiornare le proprie informazioni né tanto meno verificare di essere loro ad aver pubblicato.
Per assurdo qualcuno potrebbe addestrare il bot scrivendo che Alessandro mi ha trasmesso l'HIV, inventandosi una fake per farci del male. E noi non potremmo farci niente perché l'addestratore del bot può fare finta di essere me o Alex quando vuole.
Non sono contro l'AI e la utilizzo ma le debolezze sono tante e la consapevolezza è d'obbligo.
#ironia #burla #EticaDigitale #AI #satira
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Presentazione
Elena Brescacin, in arte Elettrona - "talksina" era un nick di vent'anni fa e ho dovuto tenermelo anche se non mi piace più, perché la maggioranza dei siti di tecnologia mi conoscono in quel modo. Elettrona è il soprannome, talksina l'handle degli account per capirsi.
Mi occupo di accessibilità digitale e design inclusivo per lavoro, giochi di parole e utilizzo di WordPress per hobby; tecnologia? Mi autodefinisco geek con tutte le conseguenze del caso nel disordine e nel portafoglio.
A livello sociale/volontariato, mi occupo di sensibilizzazione su HIV - mi dà un po' fastidio definirmi "attivista" perché l'attivismo si fa in altri modi, non scrivendo e parlando in giro.
Sto avvicinandomi a Friendica sperando di liberarmi, prima o poi, dai social commerciali.
Keywords: #WordPress #accessibility #a11y #hiv
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elvecio
in reply to Elena Brescacin • • •reshared this
informapirata ⁂ reshared this.
informapirata ⁂
in reply to elvecio • • •@elvecio AHAHAHA, che storia deprimente 🤣🤣🤣
Comunque un protocollo è un protocollo e, se anche gli strumenti sono sempre politici, si tratta comunque di un protocollo interessante di resistenza alla censura
@talksina
elvecio
Unknown parent • • •se ti piace sperimentare ti ”apro la porta" qua unio.diversispiritus.net.br
Sito con Streams , con protocollo nomad ( compatibile con zot) e anche activitypub .
TiTiNoNero
Unknown parent • • •Ah, Nostr. Dove per registrati serve un diploma in "sistemi di cifratura" e un "master in blockchain".
E poi uno si chiede come mai ci trovi solo cryptobros tendenti al mistico.
informapirata ⁂ reshared this.
informapirata ⁂
Unknown parent • • •@shai qualsiasi ecosistema che minimizza la gestione dei dati personali deve usare l'autenticazione basata su nome utente e password. Anche la nostra istanza feddit.it non chiede email, ma necessita di questa autenticazione. Se fai a meno di autenticazione, devi compensare con un sistema di tracciamento che solitamente è invasivo sia per ragioni di autenticazione sia per ragioni di sfruttamento commerciale dei dati personali e comportamentali dell'utente
@77nn @talksina @elvecio @talksina@poliverso.org
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Elena Brescacin
in reply to informapirata ⁂ • •@informapirata ⁂ :privacypride: @TiTiNoNero :__: @elvecio @Shai quando una cosa è troppo facile di solito bisogna chiedersi il perché - almeno stando le cose come stanno adesso.
Io sarei per un'autenticazione hardware, vedi te - da quando per diversi sistemi ho le chiavette FIDO2 vado comodissima, ce la ho sempre appesa al collo.
Naturalmente ne ho più di una, conservate in posti sicuri, perché se perdi o dimentichi il dispositivo da qualche parte e ne hai uno solo, ti trovi chiuso fuori.
Dopo? Ho la sensazione che si voglia un po' salvare capre e cavoli dappertutto: l'informatica di massa che induce le persone a usare la tecnologia in modo passivo illudendo che lo studio del computer e del suo funzionamento non sia più necessario. E dall'altra parte il diritto ad avere la privacy che confligge parecchio con la facilità d'uso.
IMHO è molto difficile che le tecnologie pro-privacy arrivino all'informatica di massa perché il mercato si muove dove un tema viene molto richiesto, ma per volerlo bisogna che la gente sia consapevole dell'urgenza che questo tema ha.
Ricordiamoci che la massa dei [parolaccia casuale] è quella che dice "Io? Privacy? Non ho niente da nascondere, non mi interessa!" E sparano nei social le foto anche di quando vanno in gabinetto. E dei loro figli minori.
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informapirata ⁂, Julian Del Vecchio e TiTiNoNero reshared this.