Che cosa sta succedendo nell’impero di Musk? Report Ft
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Subbugli e tensioni in Tesla e xAi. Che cosa ha rivelato il Financial Times. Estratto dalla rassegna di Liturri.
Perché i migliori ricercatori di intelligenza artificiale lasciano OpenAI, Google e Meta. Report Nyt
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Da OpenAI, Google e Meta è partito un esodo di ricercatori nel campo dell'intelligenza artificiale per unirsi a una nuova start-up
Stefano reshared this.
- Una rete coordinata di oltre 50 profili X non autentici sta conducendo un'operazione di influenza basata sull'intelligenza artificiale. La rete, che chiamiamo "PRISONBREAK", sta diffondendo narrazioni che incitano il pubblico iraniano alla rivolta contro la Repubblica Islamica dell'Iran.
- Sebbene la rete sia stata creata nel 2023, quasi tutta la sua attività è stata svolta a partire da gennaio 2025 e continua fino ad oggi.
- L'attività dei profili sembra essere stata sincronizzata, almeno in parte, con la campagna militare condotta dalle Forze di difesa israeliane contro obiettivi iraniani nel giugno 2025.
- Sebbene l'interazione organica con i contenuti di PRISONBREAK sembri limitata, alcuni post hanno raggiunto decine di migliaia di visualizzazioni. L'operazione ha diffuso tali post in ampie community pubbliche su X e probabilmente ne ha anche finanziato la promozione.
- Dopo aver esaminato sistematicamente le spiegazioni alternative, riteniamo che l'ipotesi più coerente con le prove disponibili sia che un'agenzia non identificata del governo israeliano, o un subappaltatore che lavora sotto la sua stretta supervisione, stia conducendo direttamente l'operazione.
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L’intelligenza artificiale è una grande illusione collettiva? Report Le Monde
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Il “tecno-soluzionismo”, che consiste nel far credere che l'intelligenza artificiale consentirà di ottenere guadagni energetici sufficienti a rendere il processo sostenibile, è un'illusione, scrive Le
Lunga vita e prosperità. reshared this.
IL BUDINO SCOLASTICO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Cadono le prime foglie di autunno e scende la melanconia sui tanti che hanno ricominciato la scuola...
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#TECNOLOGIA
L'Agenzia antidroga dell'Unione Europea si rafforza e punta sempre di più sulla cooperazione internazionale
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L'EUDA (in precedenza nota come Osservatorio europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze, EMCDDA) è l'Agenzia dell'Unione europea sulle droghe, con Quartier Generale a Lisbona.
L' #EUDA si concentra su quattro aree principali: prevedere le sfide future legate alle droghe, emettere avvisi in tempo reale sui nuovi rischi, rafforzare le risposte degli Stati membri al fenomeno delle droghe e promuovere lo scambio di conoscenze a livello europeo
Questa settimana, l'Agenzia ha presentato il suo Quadro di Cooperazione Internazionale (ICF) recentemente adottato, approvato dal Consiglio di Amministrazione a giugno.
L'ICF delinea la visione e le priorità strategiche per migliorare la collaborazione globale nell'affrontare le sfide legate alla droga. Questa iniziativa fa seguito all'assunzione da parte dell'EUDA di un ruolo internazionale ampliato in seguito alla sua sostituzione con l'EMCDDA nel luglio 2024. Il nuovo ruolo rafforza la capacità di monitorare e analizzare le dimensioni esterne del problema della droga e di migliorare la preparazione dell'UE in materia.
La droga rappresenta una sfida transnazionale che colpisce le comunità a livello globale, ponendo minacce significative alla salute e alla sicurezza pubblica. I flussi illegali di droga sono diventati sempre più complessi, con droghe e precursori chimici chiave che vengono prodotti e trasportati attraverso le regioni, spesso agevolati da organizzazioni criminali transnazionali. I conflitti e le guerre in corso hanno ulteriormente influenzato il consumo e il traffico di droga, in particolare nei paesi confinanti con l'UE. L'ICF è stato progettato per affrontare queste realtà, basandosi sulla consolidata tradizione di cooperazione internazionale dell'EMCDDA.
Un approccio basato sul partenariato è al centro dell'ICF. Collaborando con la Commissione Europea, l'EUDA interagirà con un'ampia gamma di parti interessate, tra cui paesi partner (come i paesi dell'allargamento e del vicinato dell'UE, nonché paesi dell'America Latina, dei Caraibi, dell'Asia centrale e del Nord America), istituzioni, organi e agenzie dell'UE, organizzazioni internazionali e agenzie per lo sviluppo, nonché la società civile e le comunità scientifiche al di fuori dell'UE. La cooperazione sarà attuata attraverso varie forme, tra cui accordi di lavoro, progetti di cooperazione tecnica, riunioni di esperti e collaborazione con reti di ricerca internazionali.
L'ICF mira a rafforzare la condivisione delle conoscenze e la diffusione delle migliori pratiche a livello internazionale, promuovendo l'innovazione e rafforzando le risposte alle minacce transfrontaliere per la salute e la sicurezza. L'EUDA rafforzerà il suo scambio di conoscenze con i paesi terzi sull'evoluzione del mercato della droga e sulle implicazioni degli sviluppi internazionali legati alla droga per la salute pubblica e la sicurezza nell'UE. Inoltre, l'Agenzia produrrà analisi geostrategiche, promuoverà politiche in materia di droga basate sull'evidenza e sui diritti umani nei paesi terzi e sosterrà l'UE e i suoi Stati membri nei dialoghi internazionali.
L'ICF delinea quattro obiettivi strategici: monitorare gli sviluppi globali in materia di droga che potrebbero rappresentare una minaccia o avere implicazioni per l'UE; collaborare strettamente con i partner dell'UE e internazionali sulle minacce esterne legate alla droga con implicazioni per la salute, la sicurezza e la resilienza sociale all'interno dell'UE; sostenere lo scambio reciproco e la diffusione di buone pratiche e risultati di ricerche implementabili a livello internazionale; sviluppare la cooperazione tecnica con i partner internazionali e promuovere l'integrazione di dati rilevanti per l'UE nei programmi internazionali di monitoraggio e lotta alla droga.
L'attuazione dell'ICF sarà guidata dai principi di valore aggiunto, sostenibilità, fattibilità, coproduzione, sinergie e orientamento al servizio, in linea con la Strategia dell'UE in materia di droga 2021-2025 e con le più ampie politiche dell'UE. Partendo da queste basi, l'ICF darà priorità al miglioramento della preparazione dell'UE in materia di droga e al suo contributo al monitoraggio internazionale; al rafforzamento degli osservatori nazionali sulla droga e dei sistemi di allerta precoce; alla lotta alla produzione e al traffico di droga (inclusi i precursori e le nuove sostanze psicoattive); e alla promozione dell'innovazione nel trattamento, nel reinserimento e nella riduzione del danno.
Attraverso l'ICF, l'EUDA mira a rafforzare il suo ruolo di principale organismo dell'UE in materia di droga e di solido partner internazionale. Rafforzando le capacità e promuovendo la cooperazione, l'agenzia mira a sostenere risposte più efficaci e sostenibili a livello globale.
Per saperne di più
euda.europa.eu/news/2025/intro…
politicheantidroga.gov.it/it/a…
fabrizio reshared this.
Fine vita, l’appello di Ada: “Politici, medici, giudici, guardatemi negli occhi: ogni attesa imposta è una tortura in più”
Domani mattina Ada e la sorella Celeste interverranno al Congresso dell’Associazione Luca Coscioni in corso da oggi ad Orvieto
Dopo il diniego da parte della ASL alla sua richiesta di accesso al “suicidio assistito”, – Ada (prima conosciuta come Coletta) – è in attesa degli esiti delle nuove visite mediche.
Aveva scelto il nome “Coletta” per raccontare la sua storia senza rivelare la propria identità, ma ora Ada, 44enne campana, ha deciso di uscire dall’anonimato, raccontando la propria situazione in un video. A leggere le sue parole, la sorella Celeste poiché Ada, colpita dalla SLA diagnosticata lo scorso anno, non riesce più a parlare.
↓ ASCOLTA LA TESTIMONIANZA ↓
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“In meno di 8 mesi la malattia mi ha consumata. Con una violenza fulminea mi ha tolto le mani, le gambe, la parola. La vita è una cosa meravigliosa finché la si può vivere e io l’ho fatto. Ho vissuto con ardore gioie e dolori, e ho sempre combattuto per quello in cui credo, come la libertà di scelta. Mi sono rivolta alla mia ASL, coinvolgendo anche il tribunale, chiedendo ora quella libertà per me stessa: poter scegliere una vita dignitosa e una morte serena, vicino alla mia famiglia, nel mio Paese, quando la mia condizione diventerà definitivamente insopportabile. E ho intenzione di combattere per questo diritto finché ne avrò le forze. Ma quanto è crudele dover sprecare le ultime forze per una guerra?”, si chiede Ada.
Ada, infatti, dopo aver ricevuto dalla propria azienda sanitaria il diniego al suicidio assistito, ha dovuto presentare, tramite il collegio legale coordinato dall’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, un ricorso d’urgenza al tribunale di Napoli, a seguito dell’opposizione al diniego, visto che l’azienda sanitaria non dava seguito alle richieste. Durante l’udienza con l’azienda sanitaria si è concordata una nuova valutazione delle condizioni di Ada. Le visite sono state effettuate e ora è in attesa degli esiti.
Il diniego iniziale si basava sull’assenza di tre dei quattro requisiti stabiliti dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale (“Cappato-Antoniani”) per accedere alla morte volontaria assistita in Italia. L’unico requisito riconosciuto era la patologia irreversibile di cui soffre Ada. Mancavano, secondo l’azienda sanitaria, la volontà di procedere con la morte volontaria assistita, la dipendenza da trattamento di sostegno vitale e la presenza di sofferenze ritenute intollerabili dalla paziente.
Filomena Gallo, avvocata, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni: “Ada sta affrontando una prova straordinariamente difficile. La legge e la Corte costituzionale tutelano il diritto all’autodeterminazione dei cittadini, anche nelle scelte riguardanti la vita e la morte. È responsabilità delle istituzioni e delle autorità sanitarie garantire che questo diritto venga rispettato senza indugi. Siamo in attesa della relazione e del parere dell’azienda sanitaria, affinché Ada possa decidere della propria vita nel pieno rispetto della sua volontà, senza ulteriori ritardi burocratici”.
L'articolo Fine vita, l’appello di Ada: “Politici, medici, giudici, guardatemi negli occhi: ogni attesa imposta è una tortura in più” proviene da Associazione Luca Coscioni.
XXII Congresso: bozza della Mozione generale
A prima firma Filomena Gallo
L’Assemblea generale dell’Associazione Luca Coscioni, riunitasi in congresso presso la Sala dei 400 di Palazzo del Popolo a Orvieto il 4 e 5 ottobre 2025, udite le relazioni degli organi dirigenti, le approva.
Nel prendere atto delle discussioni e proposte emerse durante le sessioni precongressuali e il dibattito assembleare, ringrazia le oltre 5.335 persone che si sono iscritte per il 2025, le 11.212 che hanno effettuato una donazione, le 36.113 che hanno destinato il 5×1000 all’Associazione, chi l’ha inclusa nel proprio testamento solidale e/o ne ha sostenuto le attività dedicando tempo o risorse rilanciandole a livello locale a partire da quanto organizzato dalle 49 Cellule Coscioni e da altri gruppi attivi in tutta Italia.
Il Congresso esprime la sua più sincera riconoscenza a: Alessandra, Carmen, Daniela, Elda, Franco S., Franco Z., Gigliola, Giuliano, Giuseppina, Leonardo, Lucia, Maria Pia, Maria Vittoria, Paola, Rita, Stefano Antonio, Susanna, che dal 2019, con grande generosità, hanno scelto di sostenere le attività dell’Associazione con un lascito.
Il loro lascito rappresenta un atto significativo che rafforza e dà continuità al nostro impegno quotidiano.
Sulla base di quanto conquistato e rilanciato negli ultimi 12 mesi, l’Assemblea dà mandato agli organi dirigenti, ciascuno per ciò che è di sua responsabilità, a partire da Segretaria e Tesoriere, di agire nel perseguimento degli obiettivi storici dell’Associazione per come qui aggiornati:
Diritti umani e progresso scientifico
- Proseguire con denunce di violazioni dei Diritti umani, con particolare attenzione al diritto a beneficiare del progresso scientifico e delle sue applicazioni, segnalando ogni violazione alle competenti giurisdizioni nazionali, regionali e internazionali e meccanismi ONU.
Finanziamento e governance della ricerca
- Promuovere una riforma profonda delle modalità di finanziamento della ricerca pubblica che privilegi trasparenza, tracciabilità e efficienza e con criteri di valutazione qualitativi, a partire dalla bozza di Statuto di una Agenzia Nazionale della Ricerca.
- Proseguire con le iniziative mirate al rilancio di Ricerca e Innovazione in Europa: a livello italiano, affinché il Ministero per la ricerca si allinei alle iniziative prese dall’UE per aumentare gli stanziamenti alla Ricerca e creare un ambiente accogliente per gli scienziati stranieri che vogliano lasciare il loro Paese perché vessati da politiche antiscientifiche; a livello europeo, affinché l’Europa si impegni a creare un fondo UE da 100 miliardi di euro per realizzare nuove istituzioni di ricerca avanzata e attrarre studiosi dagli USA e dal mondo senza gravare sui singoli Stati membri.
- Operare per una semplificazione delle procedure burocratiche relative agli acquisti di beni e servizi funzionalmente destinati all’attività di ricerca (come già stabilito nella Legge n° 159 del 20/12/2019), modificando le modalità di utilizzo delle Convenzioni Consip e della piattaforma MePA per adeguarle alle procedure, anche improntate a trasparenza e tracciabilità, in atto in altri Paesi europei.
- Promuovere misure di contrasto al declino di integrità della Ricerca Scientifica, che incentivino la valorizzazione qualitativa piuttosto che quantitativa della ricerca, la formazione di studenti e personale in linea con quanto contenuto nella Dichiarazione di San Francisco e nel Manifesto di Leiden, il contrasto al conflitto di interessi finanziario e non.
- Operare per conoscibilità e applicazione del Piano nazionale Scienza Aperta.
Ricerca scientifica e malattie rare
- Riaffermare il sostegno alle iniziative portate avanti con Science for Democracy all’Onu e per la preparazione della VII Sessione del Congresso Mondiale per la Libertà di Ricerca Scientifica.
- Rilanciare azioni in favore della ricerca scientifica sulle Cellule staminali embrionali, anche attraverso la tecnica del trasferimento del nucleo cellulare.
- Promuovere l’istituzione di un fondo incentivato per la ricerca sulle malattie rare e ultra-rare e per il suo trasferimento clinico. Azioni:
- Promuovere la ricerca di terapie avanzate cellulari e geniche (anche a base di cellule staminali) per malattie rare e ultra-rare tramite un modello di finanziamento orientato ai contributi privati non-profit che preveda altresì meccanismi di “matching” da parte dello Stato.
- Facilitare il contributo del settore privato grazie a incentivi fiscali e bonus mirati (inclusi i “super-voucher” per i grandi finanziatori).
- Creare un sistema agile e flessibile, che garantisca l’uso efficiente dei fondi e la riduzione delle barriere burocratiche.
- Promuovere il percorso clinico dopo la fase preclinica mediante: (1) creazione di una infrastruttura GMP pubblica con una piattaforma (anche regolatoria) trasversale adatta allo sviluppo delle sperimentazioni cliniche emergenti dalla ricerca ed esclusivamente dedicata alle malattie rare e ultra-rare; (2) prevedere l’utilizzo della suddetta infrastruttura GMP per fornire le terapie avanzate ai malati rari e ultra-rari secondo uno schema non-profit.
- Richiedere che una terapia avanzata ad alto costo – quando sicura, con prove certe documentabili e inoppugnabili di efficacia e approvata dagli enti regolamentatori – sia obbligatoriamente riconosciuta e rimborsata.
Servizio sanitario nazionale e Livelli Essenziali di Assistenza
- Rilanciare le proposte avanzate negli anni relative al Servizio sanitario nazionale (SSN) con iniziative mirate a migliorare:
- il livello di governo del sistema (nuovo Piano Sanitario Nazionale, più efficace misura dei LEA con conseguenze stringenti sulle regioni inadempienti, gestione dell’Accreditamento delle strutture private in base alla misura delle reali necessità sanitarie da parte del settore pubblico);
- la determinazione del finanziamento (nuovo dimensionamento del finanziamento che privilegi i servizi di medicina territoriale e il settore della cronicità – disabilità – non autosufficienza, incremento del finanziamento complessivo finalizzato a specifiche esigenze di salute, introduzione di meccanismi di finanziamento anche derivanti dalla lotta all’evasione fiscale);
- l’erogazione delle prestazioni – azioni sull’appropriatezza delle prestazioni e sulla effettiva tutela dei diritti dei cittadini nella loro erogazione.
- Agire affinché si istituisca un Comitato “super partes” sui Livelli essenziali di assistenza (LEA).
- Rendere trasparente e senza conflitti di interesse l’attività di verifica dei LEA, escludendo i rappresentanti delle Regioni, in quanto soggetti controllati.
- Proseguire la campagna in corso sulle liste d’attesa, per consentire agli utenti di richiedere l’applicazione del cosiddetto “percorso di tutela” nel caso in cui la struttura sanitaria a cui ci si è rivolti per prenotare una visita o un esame non sia in grado di assicurare l’esecuzione della prestazione entro i tempi massimi previsti per legge.
Salute riproduttiva
- Monitorare la corretta applicazione della legge 40 del 2004 e promuovere tutte le azioni necessarie per garantire il pieno rispetto dei diritti delle persone che desiderano accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA). Nel rispetto delle Raccomandazioni europee, delle osservazioni del Comitato ONU sui diritti economici, sociali e culturali e delle Carte fondamentali in materia di diritti, l’Associazione individua come priorità:
- garantire l’accesso alla PMA anche a persone singole e a coppie dello stesso sesso, proseguendo e rafforzando la campagna PMA per tutte avviata nell’ottobre 2024 con il deposito di una petizione al Parlamento, che ha già raccolto oltre 45.000 firme. La campagna proseguirà con l’obiettivo di ottenere una modifica concreta dell’articolo 5, affinché l’accesso alla PMA sia finalmente garantito anche a persone singole e a coppie dello stesso sesso.
- Promuovere tutte le azioni possibili per eliminare le discriminazioni tra i bambini nati da PMA eterologa con due genitori e quelli nati da PMA eterologa con un solo genitore, affinché l’atto di nascita possa riportare un solo genitore e non più diciture stigmatizzanti come “sconosciuto” o “n.n.”.
- Regolamentare in Italia la gravidanza per altri (GPA) solidale, attraverso una normativa idonea, e garantire la trascrizione integrale dei certificati di nascita dei bambini nati da GPA all’estero. Per il 2026 l’Associazione intende rilanciare la proposta di legge per la regolamentazione della GPA solidale, percorso che stiamo già costruendo a livello europeo insieme ad associazioni di diversi Paesi, con le quali abbiamo redatto un manifesto comune sulla GPA. In questo quadro, siamo stati ricevuti dal Commissario europeo alla giustizia, che ha chiesto di monitorare con attenzione la situazione italiana.
- Includere nei Livelli Essenziali di Assistenza: indagini diagnostiche sull’embrione prima del trasferimento in utero; rimborso spese per chi dona gameti.
- Integrare i nomenclatori tariffari della fecondazione assistita, inserendovi tutte le tecniche riconosciute a livello scientifico e adeguate tariffe per e tutte le tecniche di PMA .
- Proseguire nell’impegno in tema di accesso all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) e alla contraccezione.
- Costruire iniziative per la piena applicazione della legge 194/1978 su tutto il territorio nazionale. In particolare:
- ampliare e rafforzare a livello regionale la campagna Aborto senza ricovero, attraverso la raccolta di firme a sostegno di interrogazioni e di mozioni per la deospedalizzazione della procedura farmacologica, con la possibilità di autosomministrazione a domicilio del secondo farmaco, il misoprostolo;
- ampliare la campagna Mai Dati, per la pubblicazione di dati aperti, aggiornati e per singola struttura sanitaria, al fine di valutare l’effettivo stato di applicazione della legge 194 e per evidenziarne le criticità e individuare i possibili interventi per superarle;
- continuare a fare pressione affinché il Ministro della Salute rispetti l’obbligo di presentare annualmente la relazione al parlamento sullo stato di applicazione della legge 194, prevista nel mese di febbraio;
- proseguire il lavoro volto a migliorare le parti della legge che hanno mostrato le maggiori criticità (link), che ha portato alla formazione di un tavolo di lavoro multidisciplinare per elaborare proposte di modifica della legge 194/1978;
- consolidare e ampliare il lavoro che ha portato alla formazione del gruppo interparlamentare sull’IVG (link), impegnato in iniziative per la piena applicazione della legge 194 e per aprire una discussione a livello istituzionale a sostegno delle proposte di modifica della legge 194/78;
- rilanciare la campagna per la contraccezione gratuita per tutte e tutti, per l’accesso a tutti i moderni metodi contraccettivi, reversibili e irreversibili, elemento qualificante per il nostro SSN;
- proseguire e declinare a livello nazionale l’impegno a sostegno dell’iniziativa dei cittadini europei My Voice, My Choice, che ha raccolto oltre un milione di firme, accompagnando l’intero percorso istituzionale – dalle audizioni alla Commissione e al Parlamento europeo fino alla risposta ufficiale attesa per marzo 2026.
Fine vita e autodeterminazione
- Proseguire le iniziative a sostegno delle proposte di legge regionali “Liberi Subito” per garantire tempi e procedure certi a chi intende richiedere la verifica delle proprie condizioni per accedere alla morte volontaria medicalmente assistita indicate dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale e successive.
- Rilanciare azioni pubbliche e nonviolente per la legalizzazione dell’eutanasia e la piena applicazione della legge sulle Disposizioni anticipate di trattamento, proseguendo le attività dell’Osservatorio permanente sulle DAT, richiedendone la possibilità di deposito diretto presso i Dipartimenti Emergenza Accettazione ed i Pronto Soccorso, sostenendo il Numero Bianco sul fine vita (06 99313409) e valorizzando l’operato di Soccorso Civile (hhtps://soccorsocivile.org) nel fornire informazioni e sostegno a chi chiede aiuto medico per la morte volontaria.
Disabilità
- Rilanciare le iniziative per la piena attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle persone con Disabilità, per prevenire ed eliminare ogni forma di discriminazione attuata nei loro confronti, tra l’altro:
- chiedendo la completa attuazione della riforma in materia di disabilità (Legge 227/2021 e D.lgs. 62/2024), affinché sia superata l’attuale fase di sperimentazione e sia garantita una rapida e omogenea applicazione su tutto il territorio nazionale e per tutte le persone con disabilità;
- continuando a ricorrere in sede giudiziaria affinché vengano rimosse le barriere fisiche, percettive e sensoriali che impediscono il pieno godimento dei diritti fondamentali delle persona e proseguendo l’impegno affinché vengano predisposti e attuati i Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), anche attraverso l’istituzione di Registri regionali di controllo;
- richiedendo che i percorsi di assistenza e cura per tutte le persone non autosufficienti, malate e/o con disabilità grave o gravissima siano finanziati con risorse adeguate, garantendo il diritto all’autogestione del budget, anche con il riconoscimento della figura del Caregiver familiare e la realizzazione di processi informatizzati per la piena conoscibilità e accessibilità dei benefici economici, previdenziali e assistenziali;
- promuovendo iniziative affinché: sia discussa una legge sull’assistenza sessuale; sia consentito a persone con gravi disabilità di poter accedere al trasporto aereo rimanendo sedute sulla propria carrozzina e siano garantite regole standard per il trasporto dei dispositivi di cura e salvavita;
- garantire l’aggiornamento del Nomenclatore e ausili con cadenza annuale dei nuovi LEA per l’assistenza protesica relativi al DPCM 12 gennaio 2017 e sia riconosciuto alla persona con disabilità l’ausilio più idoneo alla sua integrazione sociale, evitando che dispositivi delicati e complessi siano acquisiti mediante gare d’appalto che non permettono la loro personalizzazione.
Salute mentale
- Promuovere modelli di accoglienza non ospedaliera delle crisi, l’accesso diretto ai Centri di Salute Mentale, l’attivazione di almeno 1 CSM H24 in ogni DSM, la continuità terapeutica e la presa in carico personalizzata, anche favorendo l’inserimento nei vari contesti di cura e di organizzazione di peer support (ESP/UFE) e progetti di inclusione sociale (relazione, casa, lavoro) attraverso gli strumenti dell’integrazione sociosanitaria e adozione di approcci innovativi come il Dialogo Aperto.
- Predisporre iniziative per garantire fondi vincolati ai servizi territoriali, all’integrazione sociosanitaria e alla varie forme di psicoterapia come LEA.
- Predisporre un Vademecum dei diritti della persona con problemi di salute mentale e attivare uno sportello, anche online, e/o per il tramite di un Numero Bianco, e/o della piattaforma Freedomleaks per la raccolta di segnalazioni e denunce di utenti e famiglie, e organizzare campagne di comunicazione e formazione per caregiver, operatori e cittadinanza, contro stigma e discriminazioni, coinvolgendo voci, volti ed esperienze di chi ha vissuto in prima persona la sofferenza mentale.
- Diffondere e sostenere la possibilità di direttive psichiatriche anticipate (patto di Ulisse) con il ruolo attivo del fiduciario, introducendo in ogni DSM una funzione di deprescrizione controllata come alternativa alla non aderenza e alle interruzioni non concordate della terapia.
- Utilizzare strumenti legali e/o di accesso civico per monitorare e denunciare pratiche e contesti illegittimi e promuovere accessi e sindacato ispettivo negli SPDC e/o nei luoghi di cura dove avvengono pratiche di restrizione della libertà e di contenzione su cui suscitare una revisione normativa.
- Sostenere reti di psichiatri, psicologi altri operatori critici sulle inadempienze del sistema, favorendo la raccolta di testimonianze e “autodenunce etiche”.
Biotecnologie
- Perseguire il corretto recepimento dell’Italia della direttiva Comunitaria 2010/63/UE sulla Protezione degli Animali a fini sperimentali per far sì che le norme siano allineate con quanto vigente nel resto d’Europa anche per sanare procedure di infrazione contro l’Italia.
- Operare per il superamento a livello Comunitario della direttiva del 2001 in materia di organismi geneticamente modificati anche per consolidare ricerche e sperimentazioni in corso in materia di biotecnologie vegetali che utilizzano tecniche come CRISPR-Cas9.
- Proseguire contro le proibizioni imposte in Italia alla cosiddetta “carne coltivata” che ostacolano la ricerca su alternative sostenibili alle carni e proteine tradizionali.
Cannabis terapeutica e terapie psichedeliche
- Perseguire il superamento degli ostacoli alla prescrizione e approvvigionamento della Cannabis terapeutica.
- Sostenere ricerche, individuali o istituzionali, nonché sperimentazioni cliniche di e con piante, molecole e composti sotto controllo Onu per consentire anche in Italia esperienze terapeutiche che altrove hanno dimostrato efficacia.
- Consegnare l’appello “L’italia apra alla terapie psichedeliche” e proseguire a livello nazionale e regionale la Campagna ampliando il dialogo con AIFA e altre istituzioni regolatorie nazionali e internazionali in collaborazione con associazioni e società professionali.
- Suscitare confronti coi Comitati Etici territoriali su iniziative concrete di domande di sperimentazione e uso compassionevole delle molecole psichedeliche.
- Terminare la raccolta firme Psychedelicare.eu, rilanciare a livello europeo e internazionale quanto fatto in Italia favorendo collaborazioni con associazioni e gruppi impegnati presso le istituzioni EU e/o nei vari Paesi per la piena applicazione del Right to Try dalla Dichiarazione di Helsinki sulla biomedicina.
- Prevedere supporto legale, regolatorio e tecnico a medici psichiatri e palliativisti che intendano promuovere l’uso nominale o expanded access del farmaco sperimentale, secondo la normativa vigente (Legge 96/98 e/o Reg. UE 726/2004 – uso compassionevole).
- Collaborare con associazioni e reti impegnate nella riduzione del danno, LEA dal 2017, intervenendo là dove questa non viene adeguatamente sostenuta.
- Dare seguito all’iniziativa internazionale per l’iniqua e ingiusta tabellazione italiana della Ayahuasca.
Salute in carcere
- Proseguire con le iniziative istituzionali e pubbliche necessarie a seguito delle diffide e richieste di accesso agli atti rivolte alle 102 ASL competenti per il diritto alla salute nei 189 penitenziari italiani.
Strumenti di divulgazione
- Rilanciare la produzione di Podcast, a partire dal Maratoneta e Illuminismo Psichedelico, per approfondire, far conoscere e rilanciare le iniziative promosse dall’Associazione.
Deliberazioni finali
Nel confermare la quota associativa minima effettuata personalmente o con proprio mezzo di pagamento di 100 euro annui da effettuarsi personalmente o con mezzo proprio di pagamento, l’Assemblea generale ratifica quale membri del Consiglio generale i rappresentanti designati dalle Cellule Coscioni secondo quanto previsto dallo Statuto dell’Associazione Luca Coscioni agli articoli 17 e 18 e lancia da subito la campagna di iscrizioni per il 2026, le azioni di promozione della scelta del 5X1000 e quelle per i lasciti solidali.
L'articolo XXII Congresso: bozza della Mozione generale proviene da Associazione Luca Coscioni.
Paola: a Bologna il GIP rimette alla Consulta la questione di legittimità costituzionale sul requisito del trattamento di sostegno vitale
Si tratta dell’ottava volta che il fine vita arriva in Corte costituzionale
Il commento di Filomena Gallo: “Il GIP di Bologna ha confermato che il requisito del sostegno vitale non ha alcuna ragionevolezza”
Cappato commenta: “È ora che la Corte costituzionale superi questa discriminazione tra malati. Ci prepariamo a nuove azioni di disobbedienza civile”
Il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) di Bologna, con ordinanza depositata il 29 settembre 2025, ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell’articolo 580 del Codice Penale, sul caso della signora Paola, 89 anni, affetta da parkinsonismo irreversibile. Al centro, di nuovo il requisito del “trattamento di sostegno vitale”.
Il procedimento riguarda Felicetta Maltese, Virginia Fiume e Marco Cappato, indagati per avere aiutato nel 2023 a raggiungere la Svizzera la signora Paola (qui la vicenda), affetta da parkinsonismo avanzato, patologia irreversibile e fonte di intollerabili sofferenze. Pur lucida e consapevole, la signora non era dipendente da nessun trattamento di sostegno vitale e non avrebbe potuto morire neppure attraverso un semplice rifiuto delle cure, ma solo mediante suicidio medicalmente assistito.
Il GIP ha rilevato che il limite del requisito del trattamento di sostegno vitale, imposto dalla sentenza n. 242/2019 della Corte costituzionale, che ha legalizzato il “suicidio assistito” in Italia a determinate condizioni, crea una discriminazione tra pazienti, impedendo a chi soffre in modo irreversibile di esercitare pienamente il diritto all’autodeterminazione. La questione riguarda il rispetto dei principi costituzionali di uguaglianza, libertà personale e diritto alla vita privata, nonché dell’articolo 8 della CEDU.
Il Giudice scrive nelle motivazioni:
Il requisito dei trattamenti di sostegno vitale non contribuisce in alcun modo a misurare la capacità di intendere e di volere, la libertà e autonomia di scelta o le sofferenze fisiche o psicologiche dei soggetti malati, risultando irrilevante ai fini della dimostrazione della patologia e della sua irreversibilità.(..) La presenza di una patologia seria e irreversibile, unitamente a sofferenze fisiche o psicologiche gravi, è già pienamente assicurata dai requisiti previsti dalla legge. Pertanto, il dubbio di costituzionalità riguarda il fatto che solo le persone malate che si trovino a dipendere da un presidio medico o trattamento farmacologico di sostegno vitale possano legittimamente usufruire dell’aiuto al suicidio, mentre agli altri infermi è precluso ricorrere a tale pratica nei tempi e modi da loro scelti, dovendo attendere il peggioramento delle condizioni patologiche.” (p.8 ord.)”
Filomena Gallo, avvocata difensore di Marco Cappato e coordinatrice del collegio di studio e difesa – composto anche da Francesco Di Paola, Francesca Re, Rocco Berardo, Alessia Cicatelli e Iole Benetello – di Maltese e Fiume, ha dichiarato: “Il GIP di Bologna ha confermato ciò che già altri giudici hanno evidenziato: il requisito del sostegno vitale non ha alcuna ragionevolezza. La stessa Corte nella propria giurisprudenza in passato ha evidenziato che la regola da seguire, perché tali limiti siano ammissibili, deve sempre essere quella della ‘necessarietà e ragionevolezza della limitazione’. Le storie delle persone portano i Tribunali a riconoscere l’irragionevolezza di un requisito che si rivela arbitrario e lesivo dei diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione e dalle convenzioni internazionali. Pertanto, fino a quando tale requisito resterà in vigore i Tribunali riporteranno ai giudici delle leggi la questione di legittimità costituzionale”.
Marco Cappato, Presidente dell’associazione Soccorso Civile, dichiara: “ In assenza di un intervento del Parlamento che mira anche a cancellare la giurisprudenza costituzionale, è ora che la Corte costituzionale riconosca a tutte le persone, senza arbitrarie esclusioni, il diritto di scegliere come porre fine alle proprie sofferenze. Proseguiremo con le azioni di disobbedienza civile attraverso l’associazione Soccorso civile per fare valere questo diritto.” Soccorso Civile è l’associazione che fornisce assistenza alle persone che hanno deciso di porre fine alle proprie sofferenze all’estero, e di cui è rappresentante legale Marco Cappato.
Il procedimento è stato sospeso e gli atti sono stati trasmessi alla Corte costituzionale, chiamata a pronunciarsi sulla legittimità dell’articolo 580 del codice penale nella parte contestata.
Le prossime azioni saranno discusse in occasione del XXII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni, che si terrà a Orvieto sabato 5 e domenica 6 ottobre.
L'articolo Paola: a Bologna il GIP rimette alla Consulta la questione di legittimità costituzionale sul requisito del trattamento di sostegno vitale proviene da Associazione Luca Coscioni.
L’intelligenza artificiale sarà “al centro” della nuova stagione europea, assicura von der Leyen
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L’intelligenza artificiale è al centro della nuova stagione europea. Ad assicurarlo è la presidente della Commissione, Ursula von der
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Nexi, Almaviva, Fabrick e non solo: ecco le aziende scelte dalla Bce per l’euro digitale
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La Banca centrale europea ha selezionato le aziende che dovranno realizzare cinque porzioni dell'infrastruttura tecnologica a sostegno startmag.it/innovazione/euro-d…
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L'uomo che si fece imperatore degli Stati Uniti
Caduto in disgrazia per un investimento sbagliato, Joshua Norton il 17 settembre 1859 prese carta e penna e buttò giù un proclama che spedì alle redazioni dei principali giornali di San Francisco nel quale affermava: «A perentoria richiesta e desiderio di una larga maggioranza di questi Stati Uniti, io, Joshua Norton, un tempo cittadino di Algoa Bay, Capo di Buona Speranza, e oggi e per gli ultimi scorsi 9 anni e 10 mesi cittadino di San Francisco, California, dichiaro e proclamo me stesso Imperatore di questi Stati Uniti»
Scopri tutta la storia qui
natiperlastoria.home.blog/2025…
Un uomo in piedi di fronte a una lanterna decorativa, ripreso in uno studio fotografico. L'uomo indossa un'uniforme blu scuro con decorazioni dorate sulle spalle e un cappello blu scuro con una piuma rossa. Ha una barba folta e lunghi baffi. Porta una spada o un bastone in mano ed è appoggiato a una piccola struttura in pietra. Sullo sfondo c'è un monumento parziale.
Un uomo con un'uniforme blu scuro, piuma rossa sul cappello e una folta barba, si erge di fronte a una lanterna decorativa in uno studio fotografico. L'uomo appoggia una spada o un bastone alla sua destra e ha le mani dietro la schiena. L'uniforme presenta dettagli dorati sulle spalle e una cintura. Sullo sfondo, un monumento parziale. La fotografia mostra uno stile d'epoca.
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Marco Cappato al KUM! Festival a Pesaro – Dialogo con Monsignor Vincenzo Paglia
Marco Cappato al KUM! Festival – Dialogo con Vincenzo Paglia
Venerdì 17 ottobre 2025
Ore 17:30
Auditorium Scavolini, Pesaro
Modera Antonio Sanfrancesco
CURA, DIRITTO, LIBERTÀ
Un confronto tra Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, e mons. Vincenzo Paglia, sul significato della cura, le libertà individuali e i diritti fondamentali alla fine della vita.
Siamo di fronte a una rivoluzione demografica senza precedenti.
Il calo delle nascite, l’allungamento della vita media e le innovazioni della medicina contemporanea stanno trasformando profondamente la struttura della nostra società, così come i modi di vivere e di morire.
Le categorie tradizionali – fede contro ragione, necessità di cura contro libertà di scelta, salute contro malattia – non bastano più a orientarci.
Da qui l’urgenza di nuove categorie concettuali, etico-politiche, pratiche e giuridiche, capaci di dare senso alle scelte che ciascuno di noi è chiamato a fare.
Un’occasione per approfondire uno dei dibattiti più attuali e urgenti del nostro tempo.
Info: www.kumfestival.it
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Vi presento Grokpedia (la Wikipedia muskiana)
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Il magnate sudafricano recupera un suo vecchio pallino: l'ostilità a Wikipedia. Musk annuncia via X di essere al lavoro su di una versione realmente super partes startmag.it/innovazione/vi-pre…
@informatica
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Roadpol, il network internazionale delle polizia stradali, conclude la campagna Safety Days
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Roadpol è una rete di cooperazione tra le Polizie Stradali, nata sotto l'egida dell'Unione Europea, a cui aderiscono tutti gli Stati Membri dell'UE (ad eccezione di Grecia e Danimarca), oltre a Svizzera, Serbia, Turchia, Moldavia, Macedonia del Nord, Ucraina e Albania. La Polizia dell'Emirato di Dubai (Emirati Arabi Uniti) partecipa in qualità di osservatore.
L'attività principale di ROADPOL è il controllo del traffico sulle strade, ma svolgiamo anche campagne di prevenzione degli incidenti. Poiché sempre più episodi di criminalità sulle strade sono commessi da conducenti o passeggeri o utilizzano i veicoli come strumento per commettere reati, abbiamo avviato trattative con le forze dell'ordine internazionali per una cooperazione efficace.
Recentemente Si è conclusa la campagna congiunta di sicurezza stradale "Safety Days”, promossa da Roadpol European Roads Policing Network, che si è inserita nell’ambito della “Settimana Europea della Mobilità” svolta dal 16 al 22 settembre.
L'iniziativa mirava a raggiungere l'obiettivo europeo di zero vittime sulle strade in una singola giornata.
Durante la campagna sono state impiegate 5830 pattuglie sul territorio nazionale italiano, controllati 28.239 veicoli e contestate 6.103 sanzioni per eccesso di velocità, 1.460 per mancato utilizzo dei sistemi di ritenuta, 636 per uso del cellulare durante la guida e 34 per mancato uso del casco. Sono state inoltre ritirate 1.135 patenti e decurtati 26.730 punti.
L'attività si è concentrata sul contrasto alle principali cause di incidentalità: eccesso di velocità, mancato utilizzo dei sistemi di ritenuta (incluse le cinture e i seggiolini per bambini), uso del cellulare alla guida e mancato uso del casco protettivo. Particolare attenzione è stata rivolta agli utenti vulnerabili delle due ruote (motocicli, ciclomotori, biciclette e monopattini), evidenziando l'importanza di una condotta responsabile non solo da parte loro, ma anche degli altri utenti della strada.
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OpenAI batte l’uomo anche nelle Olimpiadi della programmazione
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All’ICPC World Finals, la Coppa del Mondo della programmazione, l’IA di OpenAI fa meglio dei campioni startmag.it/innovazione/openai…
Informatica a scuola: indispensabile per vivere nell’attuale mondo digitale
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Si terrà dal 3 al 5 ottobre a Salerno la terza edizione di Itadinfo, il startmag.it/innovazione/inform…
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Quale sarà il futuro di Daniel Ek dopo Spotify?
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Nel 2026 Daniel Ek lascerà la carica di amministratore delegato di Spotify, azienda che in quasi vent'anni ha rivoluzionato l'industria della musica (e non solo). Il co-fondatore ha spiegato di volersi concentrare sullo sviluppo di nuove startup innovative
Al via dal 4 ottobre il XXII Congresso dell’Associazione Luca Coscioni
Appuntamento sabato 4 ottobre alle 9.30 al Palazzo del Capitano del Popolo, in piazza del Popolo 1 ad Orvieto. Il Congresso si svolgerà anche nella giornata di domenica 5 ottobre
Il titolo si ispira a una frase di Laura Santi: “Non rassegnatevi mai”
Oltre 170mila persone hanno sostenuto le nostre richieste alla politica per rimuovere le discriminazioni su fine vita, PMA, aborto e psichedelici. Sono 39 le azioni legali intraprese, 241 le richieste di accesso agli atti. Il Congresso sarà anche l’occasione per fare il punto sui nuovi obiettivi e le azioni politiche del 2026. Filomena Gallo e Marco Cappato commentano: “Non stiamo ad aspettare che vengano tempi migliori per i diritti civili, altrimenti si rischia di tornare indietro come negli USA“.
Nonostante l’ostilità o l’inerzia dei vertici della politica ufficiale e dei partiti, il 2025 è stato un anno di conquiste e azioni concrete per la libertà di scelta, l’autodeterminazione e il diritto alla salute. Dall’approvazione di due leggi regionali per tempi certi di erogazione delle prestazioni sul “suicidio assistito” in Toscana e Sardegna, con proposte analoghe depositate in tutte le Regioni fino alla proposta di legge nazionale in Parlamento per legalizzare l’eutanasia.
E poi, quattro sentenze della Corte costituzionale ottenute tramite procedimenti giudiziari accanto alle persone: due sul fine vita (sentenze 66/2025 e 132/2025) che interpretano come deve essere considerato il requisito del trattamento di sostegno vitale, una sull’accesso alla procreazione medicalmente assistita per donne singole che evidenzia che la cancellazione del divieto non incontra ostacoli costituzionali; una sentenza che ammette con sentenza di incostituzionalità, la firma certificata per le persone che non possono firmare manualmente le liste elettorali, attuando piena partecipazione politica alla vita del paese senza discriminazioni.
La richiesta di garantire l’aborto farmacologico senza obbligo di ricovero e la possibilità alle persone con disabilità di viaggiare in aereo con la propria carrozzina; la pressione sulle ASL per il diritto alla salute in carcere; liste di attesa azioni per garanzie nell’ accesso alle prestazioni. L’Associazione Luca Coscioni ha trasformato nell’ultimo anno le battaglie civili in conquiste di libertà.
Il XXII Congresso, in programma il 4 e 5 ottobre 2025 a Orvieto porrà le basi per le azioni future nella nella Regione dove sono nati Luca Coscioni, pioniere della libertà di ricerca scientifica, e Laura Santi, leader e volto della campagna sul fine vita, che dopo un calvario giudiziario di tre anni ha ottenuto il diritto ad accedere al “suicidio assistito” nel suo Paese, sostenuta dall’Associazione. “Non rassegnatevi mai”, le sue ultime parole, insieme alla memoria di Luca, saranno il filo conduttore del Congresso e delle strategie future dell’Associazione.
Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretaria nazionale dell’Associazione e Tesoriere dell’Associazione, hanno dichiarato: “La nostra missione è quella di dare voce e volto alle persone rese invisibili dalla ottusità e dalla violenza delle istituzioni ancora di più che dalla malattia o dalla disabilità e di consentire loro di battersi in prima persona. Non aspettiamo che ‘vengano tempi migliori’ per le libertà civili, perché rischierebbero di non arrivare mai. Infatti, in assenza di lotte sociali nonviolente, in grado di imporsi nell’agenda della politica ufficiale, si rischia anche nel nostro Paese, come sta avvenendo negli USA e in altri Paesi formalmente democratici, un arretramento sul piano dei diritti civili“.
Oltre 170mila firme raccolte
Nell’ultimo anno l’Associazione Luca Coscioni ha raccolto le firme di oltre 170 mila persone in tutta Italia sui temi principali delle sue ventennali battaglie: eutanasia e fine vita, procreazione medicalmente assistita, gravidanza per altri, Aborto senza ricovero, per garantire la possibilità di deospedalizzare l’aborto farmacologico, disabilità, terapie assistite da psichedelici, cannabis legale e firma digitale.
A queste si aggiungono le firme 65.000, raccolte in questi anni su Liberi Subito, la proposta di legge regionale che garantisce il percorso di richiesta di suicidio medicalmente assistito e i controlli necessari in tempi certi e adeguati.
Sono state intraprese 39 azioni legali
Fine vita: 24 procedimenti di cui 18 civili e 6 penali, riguardo l’accesso al “suicidio assistito” in Italia e le disobbedienze civili per l’accompagnamento in Svizzera. Di questi 10 sono attualmente in tribunale e gli altri in fase stragiudiziale. Mentre per i procedimenti penali: un procedimento con tre persone sulle quali pende una imputazione coatta (Felicetta Maltese, Chiara Lalli e Marco Cappato) e altre nove indagate nei cinque procedimenti in cui sono in corso le indagini.
PMA: 15 casi sul tema della fecondazione assistita nei tribunali, di cui oltre 10 sul tema della gravidanza per altri (GPA). Di questi 10, almeno 7 anche sul fronte penale. Sono oltre 50 i casi su cui sono stati forniti pareri in fase stragiudiziale. Sul tema della PMA, è stata ottenuta una sentenza della Corte costituzionale in merito all’accesso alla PMA per donne singole a partire del caso di Evita, 40enne torinese, cui è stata negato l’accesso in Italia alla PMA.
Sono stati condotti 241 accessi agli atti
Salute in carcere: a seguito delle diffide per verificare le condizioni igienico-sanitarie negli istituti penitenziari, sono state effettuate 102 richieste di accesso agli atti a tutte le ASL italiane per ottenere le relazioni delle visite in carcere in modo da monitorare le condizioni degli istituti.
Fine vita (“suicidio assistito”): sono state effettuate 93 richieste di accesso agli atti tra Regioni e ASL per conoscere il numero di richieste di accesso al “suicidio assistito” effettuate in Italia dalla sentenza della Corte costituzionale 242 del 2019 sul caso Cappato-Dj Fabo che ha di fatto legalizzato l’accesso alla morte volontaria assisita in Italia a determinate condizioni.
Sempre in tema di fine vita, oltre 16.000 cittadini hanno ricevuto informazioni tramite il Numero Bianco su diritti legati a fine vita. Le iniziative popolari hanno portato all’approvazione di 2 leggi regionali sul suicidio assistito, al deposito in tutte le Regioni (discussa in 6), mentre sono state ottenute 2 udienze in Corte costituzionale sul fine vita. A livello nazionale, è stata depositata una proposta di legge di iniziativa popolare per legalizzare l’eutanasia. Sono 16.000, inoltre, i testamenti biologici scaricati dal sito dell’Associazione.
Barriere architettoniche: L’Associazione sta conducendo anche una attività di ricognizione dei Piani di Eliminazione delle barriere architettoniche nei comuni capoluoghi italiani. A fronte delle informazioni reperite sui siti di 60 capoluoghi, sono state promosse 46 richieste di accessi agli atti nelle restanti città. All’accesso, per il momento, hanno risposto 17 capoluoghi.
Partecipazione e mobilitazione
Oltre 585 eventi pubblici in tutta Italia hanno portato nelle piazze e nelle città temi sociali e scientifici spesso ignorati dalla politica, coinvolgendo 45.000 persone in campagne, petizioni e azioni politiche. Sono state inoltre depositate 2 proposte di legge in Parlamento, una sul fine vita e una sulla legalizzazione della gravidanza per altri.
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European Innovation Act: l’Europa ascolta, l’Italia deve parlare
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Fini e tempi dell'European Innovation Act. L'intervento di Gianmarco Gabrieli, amministratore di Agora Tech
Perché Visa sta puntando sulle stablecoin
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Visa sta testando un programma per l'utilizzo delle stablecoin nei pagamenti transfrontalieri. È l'ennesima conferma dell'avvicinamento tra la finanza tradizionale e il settore delle crypto. Tutti i dettagli.
Assemblea Nazionale “Convergiamo” del 27/09 – Le conclusioni
Stop Rearm Europe: "Governo dica a Israele che Flotilla non si tocca". Sì a Tavolo delle convergenze di Rete No DL Sicurezza e ad alleanze internazionali.Rifondazione Comunista
I lavoratori del Teatro La Fenice hanno dichiarato “lo stato di agitazione permanente” a seguito della nomina di Beatrice Venezi alla Direzione Musicale del teatro e chiedono la revoca della nomina giudicata non trasparente, “imposta” e “non all’altezza della tradizione del Teatro”.
In una lettera aperta al Sovrintendente le Professoresse e i Professori d’orchestra contestano il metodo della nomina, avvenuta senza nessuna consultazione dei lavoratori, e il merito: “il suo curriculum non è minimamente paragonabile a quello delle grandi bacchette che in passato hanno ricoperto il ruolo di Direttore Musicale” de La Fenice.
La nomina di Beatrice Venezi – che nel 2021 ha ricevuto il premio “Atreju21″ nell’ambito della festa Atreju organizzata annualmente dal partito Fratelli d’Italia e nel 2022 è stata nominata dall’allora ministro San Giuliano “consigliere per la musica” – è stata approvata all’unanimità dal presidente della Fondazione, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, e da tutti i consiglieri di indirizzo. Con le ovvie felicitazioni del ministro Giuli.
Dopo i lavoratori e l’Orchestra anche il pubblico de La Fenice si è fatto sentire: al solo annuncio della nomina si sono registrate disdette da parte degli abbonati storici del teatro.
Ancora una volta la destra al Governo pensa di poter imporre una sua fantomatica “egemonia culturale” attraverso nomine “improbabili” in tutti i luoghi di produzione culturale del paese, tagliando fondi agli artisti “scomodi” e imponendo censure.
Rifondazione comunista sostiene la lotta dei lavoratori e delle professoresse e dei professori d’orchestra in difesa del prestigio di un Teatro che ha fatto la storia culturale di questo paese e come tale è riconosciuto in tutto il mondo e in difesa di una gestione democratica e partecipata di quella che è una istituzione culturale pubblica.
Rifondazione comunista è con i lavoratori e gli orchestrali de La Fenice perché, come dicono in un loro volantino, “la musica non ha colore, non ha genere, non ha età. La musica è arte, non intrattenimento”.
Per Rifondazione comunista i teatri lirici hanno oggi più che mai bisogno di una grande riforma: devono tornare ad essere luoghi pubblici e democratici di produzione, formazione e diffusione culturale, devono poter contare sulla certezza di finanziamenti pubblici garantiti dallo Stato, devono poter valorizzare al massimo le grandi professionalità dei nostri lavoratori che devono poter partecipare alle scelte che li riguardano. Come tutti i luoghi della cultura devono essere sottratti alle ingerenze governative e devono avere un unico obiettivo: la qualità artistica delle produzioni.
Stefania Brai, responsabile nazionale cultura Prc/Se
Il 25 settembre Adriano Di Maio, direttore dell’area cinema e serie tv della Rai, annuncia alla stampa la programmazione su Raitre del film premio Oscar “No Other Land” per il 7 ottobre. La data è ovviamente simbolica come è simbolico il fatto che si tratta di un’opera diretta, prodotta, scritta e montata da un collettivo israelo-palestinese.
Mentre i coloni israeliani investivano uno dei registi – Basel Adra – e occupato la sua casa, mentre l’esercito israeliano aggrediva, picchiava e arrestava Hamdam Ballal, uno degli operatori del film, e mentre veniva ucciso da un colono Odeh Hadalin, tra i protagonisti del film, mentre accadeva tutto questo, la Rai ha pensato bene di sospendere la trasmissione di “No Other Land” senza nessuna giustificazione pubblica.
Rifondazione comunista chiede alla dirigenza del Servizio pubblico radiotelevisivo se è vero che la sospensione della programmazione del film è avvenuta a seguito di una “telefonata di natura politica”, come riportato dalla stampa.
Se la notizia risponde a verità Rifondazione comunista chiede che sia reso pubblico il nome dell’autore della telefonata, il contenuto della conversazione e il nome del dirigente o dei dirigenti che hanno acconsentito alla richiesta di censura. Altrimenti la Rai – Servizio pubblico pagato dai cittadini e dalle cittadine – chiarisca pubblicamente le motivazioni di una scelta di tale gravità.
Rifondazione comunista chiede ai membri del Governo di assumersi pubblicamente la responsabilità di una gravissima interferenza e censura politica sul servizio pubblico radiotelevisivo e sulla libertà di espressione e di comunicazione.
Rifondazione comunista da anni si batte per una nuova legge di riforma della Rai che la sottragga alle ingerenze governative cui è sottoposta grazie alla legge del 2015 del Pd e che la riporti sotto il controllo del Parlamento. Oggi anche in obbligata attuazione di un Regolamento europeo.
Ma come Rifondazione comunista riteniamo che non sia sufficiente cambiare la “governance”. Occorre affrontare i nodi della sua missione, della sua struttura aziendale, delle sue professionalità, del suo rapporto col paese reale. Finché il consiglio di amministrazione sarà privato di qualsiasi ruolo, finché tutti i poteri rimarranno nelle mani di una sola persona al comando, finché non si restituirà potere decisionale e ideativo alle varie strutture e alle tante professionalità, finché non si attuerà un reale decentramento e una reale democratizzazione interna ed “esterna” della Rai, non ci sarà una reale riforma del servizio pubblico.
Stefania Brai, responsabile nazionale cultura Prc/Se
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Acerbo (Prc): Mobilitiamoci per la Global Sumud Flotilla. Gli attacchi israeliani di questa notte contro le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla sono atti di pirateria e terrorismo
Fra le imbarcazioni colpite ne risulta almeno una battente anche bandiera italiana. Mentre Meloni a New York continua a fiancheggiare Netanyahu e Trump l'ItaliaRifondazione Comunista
Dall’assemblea della Rete NODL sicurezza verso le convergenze
Si è svolta domenica allo Spin time di Roma l'assemblea nazionale della Rete NODL sicurezza A pieno regime un'assise che ha coinvolto decine di compagn@ protagRifondazione Comunista
Acerbo (Prc): Meloni pro-Netanyahu disonora Italia, questo governo va cacciato. La prossima volta si scioperi tutti nella stessa data
Mentre ieri centinaia di migliaia di persone manifestavano in tutta Italia per Gaza il governo Meloni all'Onu è rimasto tra i pochissimi che non riconoscono loRifondazione Comunista
Cinque anni senza Virginio Bettini, il pioniere dell’ecologia italiana che non smise mai di lottare
di Laura Tussi - Il 21 settembre 2020 ci lasciava Virginio Bettini, nato a Nova Milanese nel 1942, uno dei padri dell’ecologia italiana, intellettuale marxRifondazione Comunista
La Gallery di Settembre
Ecco un po’ di foto dalle nostre Cellule Coscioni in giro per l’Italia, dagli eventi precongressuali a PMA per tutte fino alla mobilitazione per la campagna “Aborto senza ricovero. Clicca sull’icona della macchina fotografica per scorrere le foto!
L'articolo La Gallery di Settembre proviene da Associazione Luca Coscioni.
Come l’intelligenza artificiale rivoluzionerà l’industria
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Chi c'era e che cosa si è detto al seminario di Start Magazine “Ai alla prova dei fatti”
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In occasione del XXII Congresso Coscioni: “I diritti spiegati ai bambini – Laboratori sui temi della disabilità e dell’inclusione”
I diritti spiegati ai bambini
Laboratori sui temi della disabilità e dell’inclusione
Palazzo del Popolo, Piazza del Popolo 1 – Orvieto (TR)
Per il secondo anno, nel corso del Congresso, l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica è lieta di organizzare i laboratori “I diritti spiegati ai bambini”, sui temi della disabilità e dell’inclusione. I laboratori si svolgeranno sabato 4 ottobre 2025, dalle 15.00 alle 18.00, e domenica 5 ottobre, dalle 10.00 alle 12.00.
Un viaggio per scoprire la ricchezza della diversità
I laboratori sono pensati per bambini dai 4 ai 10 anni e guidano i più piccoli alla scoperta dei diritti, dell’unicità di ciascuno e del valore dell’inclusione. Attraverso giochi, racconti e attività creative, i bambini saranno accompagnati a riflettere in modo semplice e coinvolgente sul rispetto, sulla collaborazione e sulla bellezza della diversità.
Obiettivi pedagogici
- Sviluppare empatia e sensibilità verso le difficoltà degli altri.
- Riconoscere e valorizzare le proprie unicità e quelle altrui.
- Imparare collaborazione, rispetto reciproco e sostegno.
- Trasformare le barriere in occasioni di crescita e inclusione condivisa.
Preannuncia la partecipazione dei tuoi figli! Invia una mail a laboratoribambini@associazionelucacoscioni.it indicando quanti bambini sono, l’età e le sessioni cui prenderanno parte.
L'articolo In occasione del XXII Congresso Coscioni: “I diritti spiegati ai bambini – Laboratori sui temi della disabilità e dell’inclusione” proviene da Associazione Luca Coscioni.
Testamento biologico e diritti nel fine vita – Incontro informativo in provincia di Pavia
Testamento biologico e diritti nel fine vita – Incontro informativo a Travacò Siccomario
Venerdì 17 ottobre 2025
Ore 21:00
Biblioteca Comunale “C. Protti”, Via Po 18 – Sala Ermanno Bonazzi, Travacò Siccomario (PV)
Un incontro pubblico aperto alla cittadinanza per approfondire il tema del testamento biologico (DAT – Disposizioni Anticipate di Trattamento) e, più in generale, i diritti nel fine vita.
Durante l’evento si parlerà:
- della legge 219/2017 su consenso informato e DAT,
- delle modalità per redigere e depositare le disposizioni,
- dello stato della normativa nazionale dopo la sentenza Cappato-Antoniani,
- delle nuove leggi regionali approvate in Toscana e Sardegna,
- del servizio gratuito di orientamento legale e medico-sanitario attivo con il nostro Numero Bianco.
Interverranno:
- Cristiana Zerosi e Alice Spaccini, membri della Giunta dell’Associazione Luca Coscioni.
Sarà inoltre l’occasione per presentare ufficialmente alla cittadinanza la nascita della Cellula Coscioni di Pavia, attiva sul territorio per promuovere libertà civili, autodeterminazione e accesso ai diritti.
Prenotazione consigliata: biblioteca@comune.travacosiccomario.pv.it
L'articolo Testamento biologico e diritti nel fine vita – Incontro informativo in provincia di Pavia proviene da Associazione Luca Coscioni.
Il rapporto dell'amministrazione Trump con le criptovalute, volano delle tre muse del trumpismo: deregolamentazione, corruzione e criminalità
Nel Wyoming, il presidente della Commissione Bancaria del Senato, Tim Scott, ha dato il suo consiglio "numero uno" all'industria delle #criptovalute: "licenziate i legislatori che vi ostacolano". L'industria l'ha preso a cuore e sono nati numerosi super PAC pro-criptovalute con oltre 220 milioni di dollari pronti per le elezioni di medio termine, quasi il doppio di quanto speso nel settore delle criptovalute nel 2024.
@Politica interna, europea e internazionale
Issue 93 – Undermining deregulation
Democratic lawmakers sound corruption alarms while crypto PACs gear up for the midtermsMolly White (Citation Needed)
Italia-Brasile, questa volta vincono entrambe contro 'Ndrangheta e Cosa Nostra
L'importanza delle Squadre investigative comuni (JIT) nella lotta ai legami criminali italo-brasiliani
Due indagini di successo da parte delle autorità italiane e brasiliane hanno inferto colpi decisivi alle reti criminali che operano in entrambi i paesi.
Attraverso una fruttuosa cooperazione, le autorità hanno scoperto i profondi legami criminali che collegano il mondo criminale italiano e brasiliano. Gli esiti delle operazioni non sarebbero stati possibili senza le squadre investigative comuni (Joint Investigation Team, in italiano Squadre Investigative Comuni)(#JIT #SIC) istituite presso #Eurojust.
Le JIT sono una delle forme più avanzate possibili di cooperazione giudiziaria. A seguito della formalizzazione di un accordo, le autorità possono scambiarsi informazioni regolarmente, cooperare in tempo reale ed effettuare operazioni congiuntamente.
Ciò consente loro anche di essere presenti durante le misure investigative nei reciproci paesi. Eurojust e il suo segretariato della rete JIT sostengono la creazione di squadre investigative comuni, forniscono sostegno finanziario e offrono competenze operative e legali. Nel 2024, Eurojust ha sostenuto oltre 360 JIT.
Nei due casi specifici in argomento le autorità italiane hanno collaborato con le loro controparti brasiliane per combattere le reti criminali attive in entrambi i paesi. Questi casi dimostrano l’importanza della cooperazione internazionale attraverso le JIT nella lotta alla criminalità organizzata transnazionale e sottolineano il ruolo cruciale di Eurojust come hub per tale collaborazione.
Il primo JIT si è focalizzato su una rotta di traffico di cocaina legata a ‘Ndrangheta, e suoi affiliati che operano in Brasile. Le indagini sono iniziate in seguito all'arresto di due 'ndranghetisti in Brasile nel 2019. Nel 2020 è stata istituita una JIT che ha scoperto una rotta di traffico di cocaina che comportava il trasporto di oltre 1.500 kg di cocaina in Europa, nascosta su navi mercantili e aerei privati. Nel corso di un'operazione del 10 dicembre 2024, condotta in collaborazione con Europol, sono stati arrestati 24 sospetti, di cui 5 in Italia e 18 in Brasile. In precedenza, la JIT aveva catturato uno dei più potenti intermediari di droga del mondo, un latitante italiano che era fuggito da una prigione uruguaiana nel 2019. Le autorità hanno lavorato insieme per localizzare e arrestare il boss mafioso in Brasile nel 2021. Attualmente sta scontando una pena detentiva di 30 anni in Italia.
...
Il secondo JIT ha scoperto un sofisticato schema di riciclaggio di denaro utilizzato da una potente rete Cosa Nostra per riciclare i proventi della mafia attraverso molteplici società di comodo e uomini di paglia in proprietà e attività di ospitalità in Italia, Brasile e Hong Kong. Una JIT ha indagato sul progetto dal 2022, dando vita a due operazioni di successo in cui attività finanziarie per un valore di 51 milioni di euro sono state congelate, cinque sospettati sono stati arrestati e diverse società sono state sequestrate in Italia, Brasile e Hong Kong.
Dopo la conclusione dei casi, il segretariato della rete JIT ha condotto una valutazione del processo, che sottolinea l'efficacia delle JIT nell'affrontare reati finanziari complessi e nel combattere le reti globali del traffico di droga. Le Squadre si sono rivelate essenziali per superare le barriere giuridiche e operative, condividere in modo sicuro le prove e coordinare azioni transfrontaliere simultanee. Senza una forma strutturata di cooperazione, smantellare i gruppi criminali e le estese reti di riciclaggio di denaro sarebbe stato impossibile.
#Squadrainvestigativacomune
#cooperazioneinternazionaledipolizia
#cooperazionegiudiziaria
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Cosa farà Mercedes (e non solo) con i chiplet di Athos Silicon
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Mercedes-Benz ha proceduto alla scorporo di Athos Silicon, una nuova società dedicata ai chiplet per auto elettriche e a guida autonoma. Tutti i dettagli.
Da gennaio interrotta erogazione dei fondi per i disabili gravissimi. Il Presidente Rocca intervenga
L’Associazione Luca Coscioni denuncia l’ennesimo ritardo della Regione Lazio nella trasmissione dei fondi destinati alle persone con disabilità gravissima. Nella provincia di Viterbo, e in particolare nel distretto di Vetralla, alcune famiglie segnalano di aver ricevuto solo la mensilità di gennaio dell’Assegno di Cura, mentre da febbraio a oggi non è stato erogato alcun contributo. Questa interruzione sta creando gravi difficoltà economiche alle famiglie e alle persone con disabilità, costrette a sostenere da sole i costi dell’assistenza.
Dichiara Sabrina Di Giulio, consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni e malata di SLA: “La Regione Lazio non paga il fondo della disabilità gravissima al nostro distretto di Vetralla dal mese di gennaio. Malgrado i nostri solleciti, e quelli del distretto, ad oggi non ci sono notizie sui fondi. Mi rivolgo direttamente al Presidente della Regione Francesco Rocca perché intervenga e sblocchi questa situazione. È una condizione insostenibile per chi, come me, dipende da questo contributo per garantire l’assistenza quotidiana. Questi fondi sono essenziali per chi convive con una malattia come la mia, e permettono di ricevere cure adeguate e di vivere con dignità”.
Nonostante i numerosi solleciti inviati dagli enti locali, la Regione Lazio non ha ancora sbloccato i fondi, lasciando molti nuclei familiari in una condizione di incertezza insostenibile.
Dichiara Rocco Berardo, Coordinatore delle iniziative per i diritti delle persone con disabilità dell’Associazione Luca Coscioni: “È davvero inaudito che le persone con disabilità e malattie così invalidanti vengano penalizzate e dimenticate in questo modo. Chiediamo alla Regione Lazio di provvedere immediatamente allo sblocco delle risorse dovute e di garantire tempi certi e regolari nell’erogazione dei contributi, indispensabili per assicurare dignità e assistenza a persone che necessitano di cure continuative”.
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La lotta al cybercrime di Interpol. Un approfondimento
La criminalità informatica è una crescente minaccia a livello globale. I criminali utilizzano tattiche in continua evoluzione come il #malware, il #phishing e i servizi di #cybercrime-as-a-service per massimizzare i profitti e colpire sia individui che infrastrutture critiche.
Tale pervasività ha portato alla creazione tra gli studiosi del concetto di policriminalità, dove le attività criminali tradizionali si fondono con componenti digitali.
#INTERPOL ha - nel tempo - implementto iniziative operative e le strategie, inclusi successi come l'Operazione Serengeti 2.0 (che ha portato a numerosi arresti e al recupero di fondi significativi e di cui abbiamo parlato qui noblogo.org/cooperazione-inter…), con una particolare attenzione all'impatto e alla creazione di reti robuste in regioni come l'Africa. In tale contesto, viene in rilievo il ruolo dell'intelligenza artificiale (#AI), che sebbene sia usata dai criminali per attacchi più sofisticati, viene anche impiegata dalle forze dell'ordine, come nel Progetto Rapid di Hong Kong, per identificare e smantellare i siti di phishing in modo proattivo.
Il tuo Smart TV è un complice? 5 rivelazioni sul Cybercrime moderno
La nostra vita quotidiana è ormai quasi interamente digitale. Lavoriamo, comunichiamo, facciamo acquisti e ci intratteniamo online, e con questa trasformazione cresce anche una paura costante, sebbene spesso astratta: quella della criminalità informatica. Pensiamo a hacker solitari in stanze buie, ma la realtà dipinta dalle più recenti analisi globali condotte da INTERPOL in collaborazione con i suoi partner del settore privato è molto più complessa, organizzata e sorprendente di quanto si possa immaginare.
La minaccia non riguarda più solo il furto di password o i virus informatici. È un ecosistema criminale in piena evoluzione, che sfrutta le stesse tecnologie che usiamo ogni giorno, trasformandole in armi.
La distinzione tra crimine reale e virtuale si sta dissolvendo, creando sfide senza precedenti per le forze dell'ordine di tutto il mondo.
Viediamo cinque aspetti inaspettati e di grande impatto emersi dalle indagini di INTERPOL, che cambieranno radicalmente la percezione del cybercrime. La criminalità si è evoluta: quali strumenti utilizza e come la lotta per la sicurezza digitale stia definendo il nostro futuro?
Il crimine non è più quello di una volta: benvenuti nell'era del "Policrimine"
L'idea dell'hacker isolato è un ricordo del passato. Oggi ci troviamo di fronte al concetto di "policriminalità", un fenomeno in cui i confini tra il crimine tradizionale e quello digitale sono quasi completamente svaniti. Quasi ogni tipo di reato, dalla frode al traffico di esseri umani, passando per il contrabbando, oggi ha una componente informatica fondamentale.
Questa non è una semplice evoluzione, ma una vera e propria fusione. Le reti criminali transnazionali non integrano più strumenti digitali solo per rendere le loro operazioni illegali più efficienti, ma anche per espandersi in nuove aree criminali. La tecnologia non è più un fine, ma un mezzo per diversificare e potenziare un intero portafoglio di attività illecite.
Si può "noleggiare" un attacco informatico con il cybercrime-as-a-Service
Proprio come le aziende legali utilizzano software "as-a-service" (SaaS) per le loro operazioni, anche il mondo criminale ha adottato un modello simile: il "Cybercrime-as-a-Service" (CaaS). Questo mercato illegale offre "pacchetti" pronti all'uso per lanciare attacchi informatici di vario tipo.
Questo modello ha abbassato drasticamente la barriera d'ingresso, diventando uno dei principali motori della policriminalità. Offre a reti criminali tradizionali, prive di competenze tecniche, l'accesso a strumenti digitali sofisticati. Oggi, chiunque può facilmente "noleggiare" kit per condurre attacchi ransomware, estorsioni online o frodi su larga scala, spesso economici e facili da reperire nel dark web. L'implicazione è terrificante: un numero sempre maggiore di criminali può entrare nel mondo del cybercrime, portando a un aumento esponenziale degli attacchi.
La smart TV potrebbe essere un complice inconsapevole
Una delle minacce più recenti e inquietanti riguarda i dispositivi che abbiamo in casa. I criminali stanno sfruttando un metodo chiamato "residential proxies" per mascherare le loro attività illecite. Il meccanismo è tanto semplice quanto geniale: infettano con malware i dispositivi connessi a Internet, come smart TV o elettrodomestici da cucina connessi.
A volte, questo malware viene installato addirittura durante il processo di produzione, prima ancora che il dispositivo arrivi a casa vostra. Una volta infettati, questi oggetti di uso quotidiano vengono utilizzati a insaputa del proprietario per commettere reati online. L'attività dannosa sembra provenire dall'indirizzo IP della vostra abitazione, garantendo un perfetto anonimato ai veri criminali e trasformando i vostri dispositivi in complici inconsapevoli. Questo fenomeno evidenzia una vulnerabilità critica nella sicurezza dell'intero ecosistema dell'Internet of Things (IoT).
La Polizia combatte l'Intelligenza Artificiale con l'Intelligenza Artificiale
È in corso una vera e propria "corsa agli armamenti" basata sull'intelligenza artificiale (IA). I criminali la usano per rendere i loro attacchi più efficaci: le email di phishing diventano indistinguibili da quelle legittime e tecniche come il "polymorphic phishing" permettono di aggirare i sistemi di sicurezza inviando rapidamente migliaia di varianti leggermente diverse dello stesso messaggio, finché non vanno a segno.
Tuttavia, le forze dell'ordine non stanno a guardare. Anch'esse stanno adottando l'IA per contrattaccare. Un esempio concreto è il "Project Rapid" della polizia di Hong Kong. Utilizzando l'IA, sono in grado di analizzare proattivamente il web per identificare siti sospetti. Quando ricevono un singolo link di phishing, l'IA scansiona Internet alla ricerca di migliaia di altri siti simili, smantellando intere campagne criminali.
L'impatto di questa iniziativa è destinato a diventare globale. Attraverso la nuova "Operation Rapid Strike", la polizia di Hong Kong invierà i dati raccolti all'unità di intelligence informatica globale di INTERPOL. Lì verranno analizzati e distribuiti agli altri paesi membri per prevenire minacce simili, dimostrando la potenza di una risposta collaborativa e guidata dall'IA su scala mondiale.
Un'operazione di Polizia può accendere le luci di un villaggio
La lotta al cybercrime non si traduce solo in arresti e sequestri di server. A volte, può avere un impatto sociale diretto e profondamente positivo. Un esempio arriva dall'Angola, dove le autorità, con il supporto di INTERPOL, hanno smantellato 25 centri illegali di mining di criptovalute.
L'operazione ha portato alla confisca di attrezzature informatiche e per il mining per un valore di oltre 37 milioni di dollari, inclusi 45 generatori di corrente che operavano illecitamente. Ma il risultato più interessante è stato ciò che è accaduto dopo: il governo angolano utilizzerà questi beni recuperati per sostenere la distribuzione di energia elettrica in aree vulnerabili del paese. Combattere il crimine digitale significa anche proteggere e migliorare la vita delle persone nel mondo reale.
Uno sguardo al Futuro Digitale
L'analisi dell'INTERPOL ci svela un mondo dove il crimine non ha confini, dove un attacco può essere "noleggiato" con la stessa facilità di un software, dove la smart TV può diventare un complice involontario, e dove la lotta per la giustizia può, letteralmente, riaccendere la luce in un villaggio. La lotta al cybercrime è una sfida globale, complessa e in continua evoluzione, che va ben oltre gli stereotipi.
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informapirata ⁂
Unknown parent • • •@talksina Citizen Lab dimostra anche stavolta di saper essere superiore alle questioni di opportunità politica
@informapirata@poliverso.org @pirati
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