Le dinamiche della diplomazia pubblica: il caso dell’Azerbaigian
Il mondo in cui la diplomazia pubblica era considerata una delle reliquie del dialogo diplomatico sta rapidamente scomparendo. Allo stesso tempo, è facilmente escluso l’universo in cui la diplomazia pubblica era considerata come un tentativo di manipolare l’opinione pubblica straniera. Per comprendere correttamente la nuova diplomazia pubblica, non è utile aderire alle immagini del passato […]
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Come coinvolgere il settore privato nella ricostruzione dell’Ucraina
Non è ‘carità’, ma un investimento per un futuro di pace e libertà. È così che il Presidente Volodymyr Zelensky ha descritto il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina durante il suo potente discorso a una sessione congiunta del Congresso a dicembre. Nove giorni prima, in una dichiarazione seguita al loro incontro virtuale con Zelensky, i […]
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Cyber sicurezza: la grande protezione del XXI secolo
Mezzo mondo se l’è vista proprio brutta: un tipo di software dannoso (malware) ha bloccato i dati di centinaia di migliaia di computer tenendone sotto scacco gli utenti a cui è stato chiesto un riscatto. Un’estorsione che ha il valore di pizzo o di sequestro di oggetti. Ma quello della settimana scorsa non è stato […]
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Lula reintroduce il Brasile sulla scena mondiale
Venerdì, il Presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva visiterà la Casa Bianca per un incontro con il presidente Joe Biden. Questo sarà il primo viaggio di Lula nell’emisfero settentrionale da quando è entrato in carica per un terzo mandato senza precedenti il 1° gennaio. Significativamente, il suo primo viaggio internazionale è stato nella vicina […]
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Futuri mancati: i costi della guerra per procura in Ucraina
Un anno fa, ho caratterizzato la guerra per procura guidata da USA/NATO in Ucraina come ‘la guerra ingiustificata’. Ho predetto che questa era una “guerra evitabile che penalizzerà severamente l’Ucraina, la Russia, gli Stati Uniti e la NATO, l’Europa, i paesi in via di sviluppo e l’economia globale”. In contrasto con coloro che si aspettavano […]
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Stabili occupati e spazi autogestiti? Ecco i magnifici risultati della loro legalità.
#Firenze, via del #Guarlone, periferia est della città.
Un appezzamento con uno stabile, un tempo in uso a una comunità di recupero, poi lasciato a se stesso e occupato infine da alcuni attivisti di quartiere.
1. Si sgomberano i cialtroni dell'occupazione.
2. Si affida legalissimamente l'appezzamento ad alcuni pulitini, che ci fanno le stesse cose ma pulitine. Gli si danno anche quattro spiccioli.
3. Li si sotterra di multe, anche queste legalissime, alla prima occasione.
4. I pulitini tolgono il disturbo lasciando il deserto.
5. Finalmente si può fare uno #StudentHotel #vegano, con annessa #spa #genderfluid.
Praticamente una prassi abituale. Non occorre nemmeno inventarsi varianti o abbellimenti.
La quintessenza della "libertà occidentale" -quella da difendere con le armi e da esportare, per intenderci- all'applicazione pratica nella vita quotidiana.
Curiosity ha trovato altri indizi sorprendenti sul passato di Marte | Passione Astronomia
"Analizzando strutture rocciose increspate Curiosity ha confermato l’esistenza di laghi in una regione dell’antico Marte che gli scienziati si aspettavano fosse più secca."
In a cashless society, banking and tech elites control everything
CASH AND DIGITAL PAYMENTS MUST NOT BE EXCLUDING EACH OTHER, BUT MUST CO-LIVE TO AVOID THE CONCENTRATION OF POWER TOWARDS BANKING AND INSTITUTIONAL OLIGOPOLIES
"a cashless society would sound the death knell for small businesses, and wipe out any remaining privacy we have, paving the way for a fully-fledged surveillance system"
(thanks to @Zughy for reporting)
sobel Cockerell's interview with Brett Scott has been published on Coda Story
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SILVANO PERTONE VS PERTONE SILVANO
Conosco Silvano dal 6 aprile del ’69 … oltre mezzo secolo … ad oggi abbiamo ancora una frequentazione quotidiana, e ci stimiamo reciprocamente.
Oggi ne approfitto per fare due chiacchiere sulla mail art nella sua casa di Varazze.
iyezine.com/silvano-pertone-vs…
Silvano Pertone vs Pertone silvano
- Conosco Silvano dal 6 aprile del '69 ... oltre mezzo secolo ... ad oggi abbiamo ancora una frequentazione quotidiana, e ci stimiamo reciprocamente. Febbraiosilvano pertone (In Your Eyes ezine)
Contanti e pagamenti digitali non devono escludersi, ma devono convivere per evitare la concentrazione di potere in favore di oligopoli bancari e istituzionali
CONTANTI E PAGAMENTI DIGITALI NON DEVONO ESCLUDERSI, MA DEVONO CONVIVERE PER EVITARE LA CONCENTRAZIONE DI POTERE IN FAVORE DI OLIGOPOLI BANCARI E ISTITUZIONALI.
"una società senza contanti significherebbe suonare la campana a morto per le piccole imprese e cancellerebbe ogni #privacy residua, aprendo a tutti gli effetti la strada a un sistema basato sulla sorveglianza"
(grazie a @Zughy per la segnalazione)
L'intervista di Isobel Cockerell a Brett Scott è stata pubblicata su Coda Story
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USA: la #privacy è ora un argomento imperdibile sullo stato dell'Unione
Il regolamento generale sulla protezione dei dati, emanato nel 2018, fornisce una protezione della privacy dei dati tutt'altro che perfetta , ma è in netto contrasto con la carenza legislativa negli Stati Uniti, dove non esistono leggi federali complete sulla privacy dei dati sui libri. Nel suo secondo discorso sullo stato dell'Unione, tuttavia, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dedicato più attenzione che mai alla necessità di tale misura
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Emergenza
La più grande emergenza è smetterla d’inventare emergenze per distrarci, smetterla di praticare lo sport ottuso di polemizzare sul niente facendo finta che sia il tutto, senza mai approfondirne il merito, senza studiare e far pensare. Non lo si fa perché si crede che l’opinione pubblica si stanchi, s’annoi e forse è anche vero, ma pure questa pagliacceria stufa. Quel che oggi è vitale domani manco più lo si ricorda.
Tre mesi fa l’emergenza erano quattro svalvolati strafatti che si radunavano illegittimamente per ascoltare musica, poi dispersi in mezza giornata. Ora tutti parlano del 41 bis, i più senza sapere di quale legge e che c’è scritto, usando concetti volgari come “carcere duro”, che non è quanto previsto dalla giusta finalità di quell’articolo, applicato talora con modalità sbagliate perché incivili. È un modo insensato di procedere. Per non dire poi dell’ever green: l’immigrazione e gli sbarchi, la gran parte dei quali (giustamente) avviene a cura della Guardia Costiera. Ma mentre si fomenta la zuffa fra buonisti e cattivisti, aperturisti e chiusuristi, abbracciamoci e detestiamoci, nessuno ha il fegato di avvertire: state facendo il dibattito sbagliato, perché il problema non è come fermarli, ma quali fare entrare. E vedrete che, nel merito, la faccenda è complicata.
Il decreto flussi, ne scriveva ieri Giuliani, prevede 82.705 ingressi per l’anno in corso. Il Documento di economia e finanza ne considera 170mila all’anno, ogni anno, il minimo necessario per tenere in equilibrio i conti previdenziali. La Banca d’Italia calcola in 375mila i lavoratori in più, da qui al 2026, necessari per la sola attuazione del Pnrr, posto che in quello stesso lasso di tempo l’offerta di lavoro, per ragioni demografiche, diminuirà di 630mila unità. E noi parliamo di come finanziare chi non lavora e come fermare chi vuole venire a farlo? Una classe politica appena appena capace di guardare oltre la scadenza elettorale del prossimo capo condominio (che oramai tutto è segnale, trend e sfida), farebbe i conti con due problemi colossali: a. come qualificare e spingere al lavoro gli italiani che ne stanno fuori e comunque consumano e campano senza miseria; b. come far entrare chi vuole lavorare, scegliendone le qualifiche. Scegliendoli, quello è il problema. Perché (sempre Bd’I) 95.600 serviranno nell’edilizia, ma 27.700 nell’informatica, 30.600 nella gestione del personale, 16.600 nella ricerca e sviluppo e via andando. Tutte cose per cui i nostri devono studiare, mica solo i giovani, mentre gli ingressi non siano di sola manovalanza. Non ci si prendono i voti, in questo modo? Allora sarà bene votarsi a qualche divinità, perché il tempo passa e il problema cresce.
Neanche il debito pubblico è un’emergenza, perché il macigno è lì da decenni. Oramai è una drammatica permanenza e i tassi crescono. Eppure si sente solo parlare di come avere più soldi da spendere, considerando noioso discutere il come, il dove e il perché. Un ulteriore debito per investire ha senso, un solo altro centesimo per consumare è folle. Troppo debito cancella libertà e sovranità. Si è fatto credere che ci siano soldi per tutto, ma ne servano sempre di ulteriori per qualche altra cosa. Servono per le fonti energetiche rinnovabili, ma poi gli impianti restano sulla carta perché non si parte mai a farli. E questa non è una fatalità, ma una trappola che abbiamo costruito con le nostre mani. Una politica seria non annuncia fantastiliardi per inventare il sole e il vento, ma affronta il difficile problema di quali vincoli rimuovere, quali responsabilità attribuire, quali controlli effettuare. Invece si pensa di prendere un problema continentale o globale e regionalizzarlo. Provincializziamolo, anzi no municipalizziamolo, quartierizziamolo, ciascuno comperi una dinamo e pedali, che è ugualmente ridicolo, ma almeno ci si tiene in forma.
L’invenzione delle emergenze aiuta la politica, di destra e sinistra sopra e sotto, a non misurarsi con la realtà. Continueranno, se avranno seguito.
L'articolo Emergenza proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
La guerra obbliga l’Europa ad unirsi in quanto “civiltà delle libertà”
La guerra scatenata da Putin con l’invasione dell’Ucraina cambia l’ordine mondiale, la struttura del mondo globale; il conflitto appare endemico, senza una vera soluzione, scuote un terreno che non si assesterà. Lo dico all’inizio in massima sintesi: la guerra segna la fine della globalizzazione, intesa come capacità dell’interdipendenza economico-commerciale di muovere verso la formazione di un ordine mondiale più unificato e pacifico, una sorta di nuovo cosmopolitismo. È una data che, in questo senso, fa epoca. Nella civiltà europea, che l’espansione universale del commercio e l’indebolimento della fermezza delle frontiere potessero formare l’unità della Terra è idea risalente, in forme diverse, al pensiero illuministico da Montesquieu al Kant della «pace perpetua». Ma allora, dall’interno stesso della civiltà europea, fu Hegel a coprire di ironia questa idea giudicata illusoria, ricollocando le cose al loro posto, e rivendicando, in quegli anni, la centralità degli Stati.
Oggi, naturalmente, il problema si pone in termini tutti diversi, e anche qui voglio indicarlo nel suo tratto essenziale: è lo scontro in atto e in potenza tra il «potere orientale» e il «potere occidentale» a rendere impossibile la prospettiva indicata, che ha vissuto anni felici e insieme illusori per qualche decennio, dopo la caduta dell’impero sovietico e i successivi tentativi di democratizzazione falliti. Dal 2000 giunge Putin, e la scena lentamente muta alla radice, complice, ma non decisiva, la crisi finanziaria del 2007.
Ora, con Putin, il potere orientale torna non come erede diretto dell’Unione Sovietica (se non per minima parte: si legga Putin aspro critico di Lenin proprio sulla questione ucraina,) ma come rivendicazione di una rappresentazione della civiltà della grande e Santa Russia, della sua missione universale, risalente, in condizioni diverse, al potere zarista, convinta di poter misurare la propria civiltà con quella di un Occidente visto già allora in declino e preda della corruzione, e vincere la partita. Coinvolta perfino la Chiesa ortodossa, la vera Chiesa cristiana. Idea peraltro antica che ha avuto come uno degli alfieri nientemeno che il grandissimo Dostoevskij.
Convinzione sul declino dell’Occidente che la Russia condivide, sia pure con differenze nascenti da culture diverse e ruoli differenti nel mondo, con la Cina, ed è la ragione per le quale è in atto il riavvicinamento tra le due grandi potenze asiatiche con un nucleo di Stati diffusi dappertutto che, ogià stanno da quella parte, o pencolano incerti come l’India. È questa idea che sta cambiando la struttura del mondo e che restituisce alla invasione dell’Ucraina il suo significato, per questo l’Occidente ha l’obbligo di una resistenza attiva. Ma prima di guardare a possibili e contrastati sviluppi di questa lettura del tema, voglio chiarire che cosa intendo per «potere orientale» — espressione usata da Ernst Junger nel «Nodo di Gordio» recensito qualche giorno fa dal Corriere della Sera — : è quel potere che, riaffermato con convinta violenza, segna, dicevo, la fine della globalizzazione e la riapertura della grande giostra tra gli Stati e gli imperi-potenza. È qualcosa di più di una autocrazia.
È l’idea radicata di un potere che non può incontrare la libertà, strutturato come una «forza tellurica» (Junger) che fa dell’Asia quasi una terra sacra, dove il potere chiede solo obbedienza in presenza di scopi assoluti, e che usa la crudeltà come mezzo per concentrare il potere.
In Russia si è sempre governato così, e la libertà — come sentimento e come legge, propria di Occidente — è stata sempre esclusa. Anche le grandi riforme economiche di Pietro il Grande, nel XVIII secolo, che suscitarono entusiasmi in Europa, non sfiorarono nemmeno le libertà civili e la legittimità del potere. Il problema di Putin è difendere ed espandere le frontiere del potere orientale, impedendo con ogni mezzo che il sentimento di libertà si espanda ai suoi confini, ecco la profonda ragione della guerra. Profonda, quasi armata di una metafisica sull’idea di uomo, sull’isolamento di chi domina e chiede solo obbedienza, in vista di una missione. Asia contro Europa, dai tempi originari, con una tensione che ha avuto anche tratti religiosi nella storia lontana, ma non tanto.
Junger dice che il gioco degli scacchi non poteva che provenire da Oriente, perciò l’uccisione del re chiude la partita. Dunque, la resistenza dell’Occidente è per la propria sopravvivenza come continente della libertà, nel momento in cui potere e libertà fanno sempre più difficoltà ad incontrarsi anche al suo interno. Qui decisiva è l’Europa, più ancora dell’America, e dire questo significa porre all’Europa un compito immenso quanto decisivo, e forse per lei impossibile. La lotta si svolge ai confini di Europa, ma non è solo questa la ragione della necessità che essa cerchi una nuova centralità. È l’atteggiamento dell’Europa centro di civiltà, dove nasce Occidente, che deve rinascere, e lo può fare solo se rivendica e afferma il carattere unitario del proprio essere civiltà della libertà, dove il potere non può chiedere solo obbedienza,
una libertà anzitutto interiore che si forma su una idea dell’uomo e che poi diventa legittimazione e Legge.
Questo è lo scontro, carico, semi si consente l’espressione, di filosofia; sono due visioni consolidate del potere che si scontrano, ma è doloroso dirlo: si consolida nel mondo il potere senza libertà, si indebolisce l’altro, anche se lo scontro è del tutto aperto. Siamo a un punto cruciale della storia. Tra potere orientale e potere occidentale ora non c’è mediazione possibile, lo scontro è appena incominciato, questo significa chela globalizzazione come pacifica celebrazione della interdipendenza è finita, e si apre la lotta per un nuovo ordine del mondo.
L'articolo La guerra obbliga l’Europa ad unirsi in quanto “civiltà delle libertà” proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
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Il Consiglio UE ha approvato l'ingresso del Pentagono nella difesa europea | L'Indipendente
"In conclusione, si tratta di un accordo che testimonia ancora una volta l’abbandono di ogni velleità europea sul vecchio obiettivo della costruzione di una difesa continentale indipendente, testimoniando come – con lo scoppio della guerra ucraina – gli USA siano riusciti a raggiungere uno dei propri scopi strategici: legare indissolubilmente gli Stati Europei alla NATO e quindi al complesso militare statunitense."
Il James Webb ha osservato ammassi stellari nelle galassie primordiali | Passione Astronomia
"L’effetto lente d’ingrandimento insieme alla risoluzione del James Webb Space Telescope ha permesso ai ricercatori di rilevare ammassi stellari, strutture di galassie molto compatte. Queste osservazioni hanno permesso ai ricercatori di studiare il legame tra la formazione degli agglomerati di stelle e l’evoluzione e la crescita delle galassie pochi milioni di anni dopo il Big Bang."
KLINT – GUILTY
Questo disco è una cassetta e solo in cassetta è come vi consiglio di ascoltarlo; così come il supporto dove si decide di dipingere è importante per definire la luce, il contrasto, l’impatto del colore e le sue sfumature, così è importante la musicassetta per cogliere l’immaginario di Klint, le sue visioni sonore su di un mondo senza tempo, che iniziano nel 1021 e stazionano, temporaneamente, nel 2023.
La visione di un vichingo sul percorso del genere umano: progresso, capitalismo, proprietà privata che si risolvono solo in nuove guerre. Un synth, una Drum machine, effetti per la voce, un mondo che crolla come sfondo.
#rave #hardcore #devocore #eggpunk #synthpunk
@Musica Agorà
Klint - Guilty - 2023
Questo disco è una cassetta e solo in cassetta è come vi consiglio di ascoltarlo; così come il supporto dove si decide di dipingere è importante per definire la luce, il contrasto, l’impatto del colore e le sue sfumature, così è importante la musicas…Tommaso Salvini (In Your Eyes ezine)
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Bing e Edge con ChatGPT: Microsoft reinventa la ricerca con l’intelligenza artificiale
#web #Intelligenza Artificiale
Bing e Edge con ChatGPT: Microsoft reinventa la ricerca con l’intelligenza artificiale
Microsoft ha annunciato una nuova versione del motore di ricerca Bing e del browser Edge basati sull'intelligenza artificiale di ChatGPTAndrea De Marco (01net)
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La ricerca di un'informazione e una domanda e seguente risposta non sono la stessa cosa.
Regionalismo scombiccherato
Da giorni si sta parlando del nulla. Ci si accapiglia scompostamente sul 41 bis dell’ordinamento penitenziario avendo l’unanimità nel mantenerlo e zero proposte su come modificarlo per renderlo civile. Sotto lo schiumare delle polemiche restano le faccende di sostanza, come la quella del regionalismo differenziato, che così come è stato concepito non funzionerà mai.
Importante la voce di un costituzionalista che citiamo non perché la sua firma ha onorato La Ragione, ma perché è stato capo di gabinetto in questo governo, proprio sul fronte delle riforme istituzionali. Tutto si può dire di Alfonso Celotto, ma non che sia pregiudizialmente ostile al governo. Dice Celotto: <<Il rischio maggiore è la confusione. Serve un chiarimento su chi ha la competenza nei diversi settori. E questa riforma non chiarisce affatto. Andiamo verso il federalismo? Allora c’è bisogno di un intervento sulla Costituzione. In caso contrario, rischiamo di incappare in una serie di conflitti fra Stato e Regioni. In pratica, di complicare ancor più la situazione a livello burocratico>>.
Quel che sottolinea è logicamente e giuridicamente insuperabile e solo a causa di una politica fatta di slogan e inutili contrapposizioni non è politicamente centrale. In materia di regionalismo non ci sono schieramenti esenti da colpe, il che dovrebbe indurre a creare un dialogo istituzionale per uscire dal pasticcio combinato dalla sinistra nel 2001. Invece è ripartita una corsa fra estremismi. ScassaStato.
L'articolo Regionalismo scombiccherato proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Concorrenza, i rischi della disunità europea
Tra Stati Uniti ed Europa è colossale la posta in gioco sull’IRA, l’Inflation Reduction Act americano in vigore dal 1° marzo, almeno quanto quella sulla guerra d’Ucraina. In ballo, le nuove fondamenta verdi e digitali dell’industria del futuro. Tra meno di un mese sarà operativo il piano Usa da 369miliardi di sovvenzioni, per finanziare la corsa all’industria verde senza esclusione di colpi, compreso il drenaggio di capitali Ue. L’Europa vuole scongiurare la guerra dei sussidi, la propria deindustrializzazione, un conflitto commerciale e procurare nuovo futuro e non lenta agonia alla sua industria. Logica avrebbe quindi voluto che la missione di oggi a Washington fosse stata di statura europea o che, in formato ridotto, includesse almeno l’Italia, con una produzione manifatturiera seconda nell’Ue solo a quella tedesca. Invece a discutere con gli Stati Uniti di interessi europei collettivi davvero vitali, è andato il tandem franco-tedesco, i ministri delle Finanze Bruno Le Maire e tedesco Robert Habeck.
In fondo c’è da rallegrarsi che, malgrado i pesanti danni che rischia di infliggere all’intera industria europea, l’IRA almeno un successo europeo l’abbia ottenuto, rappezzando i cocci del dialogo in panne tra Parigi e Berlino. Sarebbe un’ottima notizia per l’Unione impegnata in un durissimo negoziato con gli Usa se non ci fosse il sospetto che, a tacitare i malumori reciproci, più che la forza del superiore interesse collettivo sia stata l’ansia di tutelare i rispettivi interessi industriali nazionali. Storie vecchie ma solo in parte. Perché il duo non gioca in casa ma a Washington: e i Trattati Ue affidano le politiche della concorrenza e commerciale a Bruxelles, non a Berlino o Parigi. Perché, peggio, da quando il codice Ue degli aiuti di Stato è stato ammorbidito con il Covid prima, la guerra ucraina poi e a breve l’IRA, Francia e Germania hanno sovvenzionato le rispettive economie e industrie con ben il 77% del totale degli aiuti autorizzati da Bruxelles.
Con l’IRA saranno ancora più soft, per la pressione franco-tedesca, le nuove regole presentate dalla Commissione che saranno discusse a 27 dal vertice di dopodomani e approvate a fine marzo. Per ora hanno l’impronta della legge del più forte, di chi ha e vuole usare la sua maggiore potenza di fuoco finanziaria a scapito di chi non ce l’ha. Ma, senza il contrappeso di un Fondo Sovrano europeo per ridurre i divari intra-Ue, andrà in pezzi il mercato unico indispensabile all’industria europea per reggere alla concorrenza di Stati Uniti e Cina. Quando si fa protezionismo in casa, che si possa poi condannare quello altrui e anche negoziarci sopra, è un esercizio spudorato che toglie credibilità all’Europa e ai suoi pesi massimi. Sarà rissa al vertice di Bruxelles, 25contro 2, un altro miracolo dell’IRA. Senza un serio riequilibrio delle regole sugli aiuti però sarà l’Europa a perdere. E non è detto che vinceranno le industrie tedesche e francesi.
L'articolo Concorrenza, i rischi della disunità europea proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
MUDHONEY, AD APRILE IL NUOVO ALBUM. CONDIVISO IL PRIMO SINGOLO
Dopo un silenzio discografico durato quattro anni (escludendo split singles e la ristampa espansa del 2021 per il trentennale di “Every good boy deserves fudge“, infatti, risale al 2019 l’ultima pubblicazione di materiale ufficiale, l’Ep “Morning in America“) tornano i Mudhoney, una delle band più iconiche del “Seattle sound” della seconda metà degli Eighties, e tra i pochi gruppi della prima ora a essere sopravvissuti al ciclone mediatico del movimento grunge.
iyezine.com/mudhoney-ad-aprile…
#musica #punk #grunge @Musica Agorà
Mudhoney, ad aprile il nuovo album. Condiviso il primo singolo - 2023
Dopo un silenzio discografico durato quattro anni (escludendo split singles e la ristampa espansa del 2021 per il trentennale di "Every good boy deserves fudge", infatti, risale al 2019 l'ultima pubblicazione di materiale ufficiale, l'Ep "M…Reverend Shit-Man (In Your Eyes ezine)
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Sempre peggio: la Francia vorrebbe un sistema di certificazione dell'età per bloccare ai minori l'accesso ai siti web pornografici
Il ministro delegato al digitale, Jean-Noël Barrot, ha annunciato che la certificazione dell'età passerà attraverso un "certificato digitale" i cui dettagli tecnici non sono ancora definitivi.
La Francia imporrà un dispositivo di certificazione dell'età per bloccare l'accesso ai siti web pornografici per i minori, ha annunciato domenica 5 febbraio a Le Parisien (solo per abbonati) il ministro delegato per gli affari digitali . “ Nel 2023, è la fine dell'accesso ai siti pornografici per i nostri bambini ”, ha dichiarato al quotidiano questo membro del governo, Jean-Noël Barrot.
La certificazione dell'età deve passare attraverso un " certificato digitale " i cui dettagli tecnici non sono ancora definitivi. L'obiettivo sarà quello di preservare l'anonimato dell'utente Internet dal punto di vista dei siti web. “Gli operatori di telecomunicazioni, che conoscono l'età dei loro clienti, potrebbero per esempio essere coinvolti”, anticipa Le Parisien.
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Celebreremo questa giornata dedicata all’uso consapevole della Rete insieme alle scuole.
Seguite l’evento sul nostro canale YouTube, in diretta dalle 9.30 ▶ youtube.com/watch?v=jUDmygY9r6…
Ministero dell'Istruzione
🌐 Ci siamo, oggi è il #SaferInternetDay! Celebreremo questa giornata dedicata all’uso consapevole della Rete insieme alle scuole. Seguite l’evento sul nostro canale YouTube, in diretta dalle 9.30 ▶ https://www.youtube.com/watch?v=jUDmygY9r6gTelegram
Terremoto Turchia-Siria
Terremoto Turchia-Siria, perché la doppia scossa ha fatto così tante vittime: incubo 10-15.000 morti
Un bimbo salvato dopo 22 ore. Oggi giorno decisivo per trovare sopravvissuti. Per un sisma altrettanto potente dobbiamo tornare al 2016 in...A.Maggiolo (Today)
È un peccato, credo che siano bellissimi "pezzi" di tecnologia, di ottima qualità. Ma "numeri" come questi per me sono già un motivo per evitare.
60GB di software che non ho scelto io, che probabilmente non userò mai, si farà gli affari miei e non potrò rimuovere?
Czeslaw Milosz – La mia Europa
youtube.com/embed/eA3iLvcH2Iw?…
L'articolo Czeslaw Milosz – La mia Europa proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Casual Boots - Casual Boots
A comporre questo ep fresco di uscita ci pensano quattro pezzi: l'agrodolce Flowers and Raindrops, la smithsiana Lost Things, la fiammata punk di Attitude (il mio brano preferito del lotto) e gli echi degli Housemartins contenuti in Empty Room.
iyezine.com/casual-boots-casua…
Casual Boots - Casual Boots
Casual Boots: a comporre questo ep fresco di uscita ci pensano quattro pezzi: l'agrodolce Flowers and Raindrops, la smithsiana Lost Things, la fiammata punk di Attitude (il mio brano preferito del lotto) e gli echi degli Housemartins contenuti …Il Santo (In Your Eyes ezine)
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Fr.#19 / Nuove frontiere del disagio
Identificazione biometrica: cortesemente si cali le braghe
Le telecamere che ti accompagnano quando passeggi in strada ti fanno sentire al sicuro? Gli algoritmi di analisi e monitoraggio delle transazioni bancarie ti fanno compagnia ogni giorno e ti conoscono meglio di tua moglie, che non sa che sei iscritto a quella pagina OnlyFans? Ogni domenica mattina saluti i satelliti spia dell’Agenzia delle Entrate che ti guardano mentre tagli l’erba?
Ti piace Privacy Chronicles? Iscriviti o abbonati per sostenere una rivoluzione culturale fondata su privacy e libertà! Se vuoi, anche in Bitcoin (scrivimi)!
Allora tieniti forte: c’è in arrivo una grande innovazione nel campo della sorveglianza di massa che ti piacerà tantissimo. Prossimamente potrai avere la compagnia di algoritmi, governi e agenzie varie anche anche nel luogo più privato del mondo: il bagno di casa tua. L’ultima frontiera della privacy si appresta a cadere!
Non è uno scherzo: la sorveglianza di massa riparte proprio dai nostri WC. Un team di ricercatori di Stanford e altre università ha pubblicato a giugno 2020 un paper di ricerca in cui esaminavano possibili soluzioni per creare un WC intelligente per un monitoraggio personalizzato della salute grazie all’analisi delle feci.
Il sistema, pare, avrà anche un doppio sistema di identificazione biometrica della persona: impronte digitali e pieghe anali. Le impronte digitali saranno acquisite grazie alla levetta per scaricare l’acqua, mentre le pieghe anali…beh, saranno anal-izzate grazie a una telecamera nel WC che potrà confrontare le pieghe dell’utilizzatore con quelle presenti nel database. Quindi niente paura: il sistema non confonderà i tuoi dati con quelli degli ospiti.
Biometric identifications using the fingerprint and the anal creases
Immagina le possibilità. Il Ministero della Salute potrebbe monitorare in tempo reale la tua salute1, conoscere esattamente le tue abitudini alimentari e quanto tempo passi in casa o in ufficio, o magari se sei incinta. Strumenti come il green pass sarebbero immediatamente obsoleti. Il WC ha rilevato del COVID nella tua cacca: oggi niente mezzi pubblici, spiace.
E poi, diciamocelo, avere un identificativo biometrico in più rispetto a viso, occhi e impronte digitali fa sempre comodo. Magari col prossimo rinnovo del passaporto ti daranno la possibilità di scegliere se usare le impronte digitali o fare un salto in bagno.
Scansiona il QR Code con il tuo wallet LN o clicca qui!
Anche in UK hanno il Ministero della Verità
Dopo le ultime notizie su Twitter Files e censura Covid in USA, un rapporto di Big Brothers Watch ci informa che lo stesso è successo in UK. La storia è sempre quella: agenzie governative con il mandato di sorvegliare e censurare opinioni ritenute inappropriate (anche se vere) per manipolare l’opinione pubblica a favore della narrativa statale.
È una buona occasione per ricordare che non esiste alcuna “lotta alla disinformazione”. L’unica lotta è per il controllo dell’informazione. È anche una buona occasione per ricordare che presto in UE entrerà in vigore una legge che ha come scopo primario la legalizzazione di questo tipo di attività di sorveglianza e censura: il Digital Services Act.
Diciamo che presto potrebbe essere una pessima idea scrivere le nostre opinioni controverse mentre siamo seduti sul WC.
Meme del giorno
Citazione del giorno
The proper role of government is limited to the protection of individual rights, specifically, the rights to life, liberty, and property. Beyond that, government should not interfere in people's lives and the economy.
Walter Block
Articolo consigliato
Chatcontrol: sorveglianza globale delle comunicazioni
Oggi parliamo di come l’Unione Europea voglia creare il peggior regime di sorveglianza di massa mai visto in occidente. Complottismo? Fantascienza? Nah, è lo scopo di una legge appena proposta dalla Commissione Europea. Dagli amici viene chiamata Chatcontrol 2.0…
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9 months ago · 2 likes · 2 comments · Matte Galt
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Fantasia? Sì, ma mica tanto: il Decreto Capienze (DL 139/2021) a ottobre 2021 ha riformato il Codice della Privacy italiano e ha anche previsto poteri di profilazione sanitaria di massa in capo al Ministero della Salute.
Ci ha lasciato Franco Grobberio, l’artista dell’acquerello.
Artista poliedrico, si è fatto conoscere ed apprezzare dentro e fuori dalla Valle d'Aosta per i suoi acquerelli sospesi tra sogno e realtà
aostasera.it/rubriche/en-so…
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Ministero dell'Istruzione
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Abilitazione: i ricercatori con maggiori abilità scientifiche e competenze interdisciplinari sono più penalizzati di quelli con profili più focalizzati. L'articolo di Riccardo Fini e @ToschiLaura
Negli ultimi anni, le più autorevoli accademie mondiali hanno promosso con fermezza gli studi interdisciplinari, considerando tale approccio fondamentale per supportare la formazione olistica dei futuri leader, nonché imprescindibile per l'avanzamento della conoscenza in ambito scientifico. Tuttavia i risultati di un recente studio* mostrano che gli accademici interdisciplinari sono fortemente penalizzati quando vengono valutati dai pari e che, maggiore è la loro autorevolezza scientifica, più severa è la penalizzazione.
Nello studio i ricercatori osservano qualcosa di ben diverso. Basandosi su 55mila curriculum presentati all'Abilitazione scientifica nazionale, un processo di valutazione recentemente introdotto per l'abilitazione a professori universitari di prima e seconda fascia in Italia, le evidenze suggeriscono come gli scienziati interdisciplinari con elevate prestazioni scientifiche abbiano meno probabilità di ricevere l'accreditamento rispetto a quelli con profili più focalizzati. Inoltre, la penalizzazione applicata ai candidati interdisciplinari dall'alta produttività scientifica è circa il 50% più elevata rispetto a quelli con un basso rendimento.
PS: articolo interessante, ma il titolo dice esattamente il contrario di ciò che sostiene l'articolo! Naturalmente, per la gioia de @Disinformatico 🤣
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NB: l'articolo è molto interessante, ma il titolo riportato dal Sole dice esattamente il contrario di ciò che sostiene l'articolo!
Per la gioia de @ildisinformatico 🤣
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EDIT: Grazie a @paolomonella che (su twitter... 🤬😜 ) ci ha segnalato lo studio (non) citato sul Sole pubsonline.informs.org/doi/10.…
Chiederei infine agli accademici in ascolto, se riescono a trovare traccia dello studio (non citato) in questione...
cc @MariuzzoAndrea @mcp @mcastel
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Lo studio è disponibile in open access a quel link. Lo sto scaricando
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In Italia c'è una procedura di abilitazione (ASN), necessaria per lavorare come professore universitario. L'ASN italiana svantaggia i ricercatori che fanno un lavoro interdisciplinare (e non confinato nei SSD, settori scientifico-disciplinari). Questo studio (doi.org/10.1287/orsc.2022.1610) l'ha dimostrato, questo articolo del Sole 24 Ore (ilsole24ore.com/art/la-ricerca…) lo riassume
La ricerca interdisciplinare è necessaria ma rischia di frenare l’innovazione
Sempre di più oggi un approccio e una formazione olistica è imprescindibile per il progresso della conoscenza scientificaIl Sole 24 Ore (Il Sole 24 ORE)
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@mcastel AHAHAHA, non ci avevo pensato!
Non ti preoccupare: la richiesta riguardava la fonte primaria relativa a un articolo pubblicato sul Sole 24 Ore A proposito dell'abilitazione accademica che sfavorisce i ricercatori più versati nella interdisciplinarità...
Ma @paolomonella ha già trovato lo studio in questione:
doi.org/10.1287/orsc.2022.1610
@MariuzzoAndrea @mcp @macfranc@poliverso.org @ildisinformatico @scienza
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@mcastel è Ovviamente un problema legato alla tua poca interdisciplinarità 😂
@paolomonella @MariuzzoAndrea @mcp @macfranc@poliverso.org @ildisinformatico @scienza
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@petros inizio a pensare che i titolisti lo facciano appositamente per aggiungere caos nell'informazione italiana... Forse un giorno si scoprirà che appartengono tutti alla Setta delle Ombre di Ra's al Ghul...
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È in corso una collisione tra ammassi di galassie | Passione Astronomia
Osservati almeno tre ammassi di galassie in fase di collisione a circa 780 milioni di anni luce dalla Terra.
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governo.it/it/articolo/attacco…
Nota pubblicata sul birdsite oggi. Primo commento? "Togliete lo #SPID". Ma cos...
Attacco informatico, nota di Palazzo Chigi
Il Governo segue con attenzione, aggiornato dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ACN, gli sviluppi dell'attacco culminato oggi tramite un ransomware già in circolazione nei server VMware ESXi.www.governo.it
@Jun Bird @roughnecks io uso due provider: poste e sielte
Poste è più "facile" finché funziona: app più friendly ecc, ma nel mio caso non c'era modo di attivare l'autenticazione con app. In teoria doveva essere unpin unico per bancoposta/spid (chiamato PosteId), ma in pratica ne ho due diversi, il che manda l'app in confusione. Ho aperto ticket e tutto, ottenendo in risposta un invito all'uff. Postale per riattivare il tutto al costo di 10€. Presagendo lo smarrimento dello sportellista alla presentazione del mio bug e volendo sfuggire all'estorsione, mi sono registrato con Sielte su consigli sotto un bel post di @quinta :ubuntu: .
App spartane ma funzionanti, finora nessuna sorpresa
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Anders Rytter Hansen
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sexy_peach
in reply to The Privacy Post • • •I also don't like a cashless society. But if there were a good implementation of digital currency, like gnu taler, that would pretty much take the way cash works now into the digital realm.
It's possible, but not likely to be suggested by the big monopolists and surveillance people.
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frippa
in reply to The Privacy Post • • •Bank interest isn't keeping up with inflation anyways
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