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Come l’eccessiva liquidità ha danneggiato la Silicon Valley Bank


Il secondo più grande crollo di una banca nella storia recente dopo Lehman Brothers avrebbe potuto essere evitato. Ora l’impatto è troppo grande e il rischio di contagio è difficile da misurare. La scomparsa della Silicon Valley Bank (SVB) è una classica corsa agli sportelli guidata da un evento di liquidità, ma la lezione importante […]

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Ucraina: chi prenderà Bakhmut-‘Stalingrado’?


L’epica battaglia per Bakhmut si sta trasformando nella Stalingrado della guerra Russia-Ucraina? La cattura della città da parte delle forze russe porterebbe la guerra decisamente a favore di Putin? D’altra parte, una riuscita difesa ucraina della città fornirebbe il trampolino di lancio per una controffensiva volta a respingere l’invasione di Putin? Come Bakhmut, la battaglia […]

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Roma ricorda il grande musicista Armando Trovajoli


Romano de Roma, innamoratissimo della propria città, alla quale ha dedicato non pochi brani tra cui il celebre ‘Roma nun fa’ la stupida stasera’, colonna sonora del musical ‘Rugantino’, il Maestro Armando Trovajoli viene ricordato a 10 anni dalla morte, proprio dalla sua città, nel Museo di Trastevere, con una Mostra che ne ricostruisce la lunga e […]

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#NotiziePerLaScuola

Il film “Fuoricondotta”, diretto da Fabio Martina e realizzato con i ragazzi e le ragazze degli istituti scolastici “Ermanno Olmi” e “Sorelle Agazzi”, sarà disponibile in streaming il 17 marzo 2023.

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PERÙ. L’8 marzo ravviva la lotta contro il governo e la repressione


Dopo più di 90 giorni dalla destituzione e dall'arresto del presidente Pedro Castillo, non si fermano le manifestazioni di piazza per chiedere le dimissioni della nuova premier incaricata, Dina Boluarte. Secondo Amnesty e agenzie ONU la violenza praticata

di Davide Matrone e Luis Darquea [1]

Pagine Esteri, 14 marzo 2023 – L’8 marzo riattiva la lotta e la solidarietà con il Perù. “Solidarietà con il Perù. Basta con il massacro. Dina Boluarte, basta con la repressione! Il popolo dell’Ecuador appoggia la lotta del popolo peruviano”. Con questo striscione le donne della Confederazione della Nazionalità Indigene dell’Ecuador (CONAIE) hanno marciato per le strade della capitale Quito, solidarizzando con il popolo vicino. L’8 marzo ha ravvivato la questione peruviana e la lotta nel continente per dire no al sistema patriarcale che insieme al sistema capitalista neoliberista e al neocolonialismo imperialista consacrano l’America Latina come il continente più diseguale del pianeta. Nella giornata internazionale della donna e a 90 giorni esatti di dure manifestazioni, a Lima migliaia di manifestanti sono scese in piazza per chiedere nuovamente la destituzione di Dina Boluarte e le dimissioni dell’attuale ministro dell’Educazione Oscar Becerra per le aggressive parole pronunciate contro le donne rurali: le ha comparate ad animali e le ha accusate di violare i diritti umani portando alle manifestazioni i propri figli. Liliana Albornos del collettivo limegno “Marea Roja” ha dichiarato che nel paese si sta vivendo una dittatura e che la gran maggioranza della gente non vuole più questo governo e questo Congresso. Ha ragione l’attivista peruviana perché secondo un sondaggio del mese scorso realizzato dall’Istituto degli Studi peruviani, il 90% della popolazione sfiducia il Congresso, l’88% vuole elezioni anticipate e il 77% non approva la gestione dell’attuale presidente Boluarte. Dal 7 dicembre del 2022, in Perù non c’è pace e non si vede una via d’uscita prossima. Il popolo mette in discussione non solo la gestione dell’ultimo governo bensì l’intero impianto istituzionale. Stiamo parlando di un paese che ha cambiato 6 presidenti in 5 anni e che vede aumentare vertiginosamente la sfiducia verso la democrazia rappresentativa. Una nazione, inoltre, che si regge ancora su una Costituzione nata durante il colpo di stato nell’anno 1993 con Alberto Fujimori, oggi in carcere.

Le proteste, sorte in modo spontaneo dopo la carcerazione dell’ex Presidente Castillo, hanno avuto sempre più il sostegno delle organizzazioni sociali, indigene, studentesche, dei contadini, dei sindacati, dei lavoratori e di interi settori della popolazione che da 3 mesi bloccano il paese. Nessuno avrebbe immaginato che dopo 90 giorni sarebbero continuate le manifestazioni di piazza. Il bilancio al momento è grave: ci sono più o meno 60 morti e centinaia di feriti.

La denuncia de Amnesty International e dell’Onu

Secondo l’ultimo rapporto di Amnesty International del mese di febbraio del 2023, sono stati accertati 46 casi di violazioni dei diritti umani durante le manifestazioni di Ayacucho, Andahuaylas, Chincheros e Lima tra il 29 gennaio e l’11 febbraio. Inoltre, si documentano 12 casi di assassinii con arma da fuoco. Secondo Erika Guevara Rosas, direttrice di Amnesty International per l’America c’è una brutale repressione degli apparati statali contro gli indigeni e i contadini spinta da forti odio, razzismo e disprezzo. “Non è casuale che decine di persone hanno dichiarato ad Amnesty International che sentono di essere trattati dalle autorità come se fossero animali e non esseri umani”. Inoltre, come dichiara l’analista politico peruviano Andy Phillips, ben 6 relatori di altrettante organizzazioni per la difesa dei diritti umani dell’ONU sono d’accordo nel dichiarare che in Perù si sono registrate violazioni di diritti umani e omicidi extra giudiziari. Questo pronunciamento è stato dato una settimana fa. Ora, il governo deve rispondere a queste gravi accuse perché potrebbero cominciare delle ricerche a livello internazionale e l’Onu potrebbe sanzionare il governo peruviano.

Le lotte territoriali e la frammentazione del movimento indigeno del Perù

Nel frattempo, nel paese, si sono create delle coordinazioni territoriali di lotta come quella denominata Coordinazione Macroregionale del Sud composto da organizzazioni sociali delle zone di: Puno, Cusco, Apurímac, Moquegua, Madre de Dios, Ayacucho e Arequipa. Le zone, non a caso, in cui si è registrato il successo elettorale dell’ex presidente Castillo nel 2021.

Il Coordinamento Macroregionale del Sud, così come l’intero popolo in conflitto da tre mesi, ha fatto intendere che le dure manifestazioni continueranno se non verranno accolte le seguenti richieste: 1. La chiusura del congresso, 2. le dimissioni di Dina Boluarte, 3. l’anticipo delle elezioni presidenziali, 4. La convocazione di un’assemblea costituente plurinazionale e popolare, 5. rilascio dell’ex presidente Pedro Castillo.

La coordinazione territoriale dei contadini che si concentra nel sud del paese ci palesa la frammentazione territoriale che esiste in Perù tra le nazionalità indigene e che non è riuscita ad organizzarsi in modo omogeneo a livello nazionale. Ad avallare questo fenomeno c’è l’accademico ecuadoriano Luis Montaluisa che durante una conversazione on-line ha dichiarato. “Il Perù non ha una struttura ben organizzata a livello nazionale come Movimento indigeno come quello presente in Ecuador e in Bolivia. Il paese presenta un’organizzazione indigena forte a livello territoriale nella zona Sierra sud e in buona parte dell’Amazzonia però nella zona costiera e nella capitale Lima non c’è assolutamente presenza indigena. L’assenza nella capitale è importante e non consente una spallata a un governo in difficoltà. Questo spiega la permanenza e la durata del governo Boluarte dopo 90 giorni di dure manifestazioni. Inoltre, secondo lo stesso accademico, il gruppo politico Sendero Luminoso nei decenni trascorsi è stato complice di questo mancato processo di organizzazione del movimento indigeno peruviano a livello nazionale.

La contestualizzazione delle lotte in Perù nel continente

“La crisi peruviana – dice l’accademico spagnolo Anibal Garzón – è una delle più gravi degli ultimi decenni e molto probabilmente una volta terminata questa fase d’instabilità e di violenza, il paese non sarà più quello di prima. Inoltre, l’analista spagnolo afferma che negli ultimi 3 mesi si sono registrati una serie di golpes in vari ambiti: un golpe parlamentare, un golpe giudiziario, un golpe militare e un golpe mediatico. Quest’ultimo è evidentissimo in quanto c’è un occultamento sistematico in Spagna e in tutt’Europa su quello che accade ed è accaduto nel paese sudamericano. Ciò che accade oggi in Perù, inoltre, va contestualizzato nel panorama latinoamericano dove si registra un’ondata di vittorie elettorali di governi progressisti, fatta eccezione per Ecuador, Uruguay e Paraguay. Un ritorno del progressismo di sinistra che promette bene e dà speranze per la ripresa di una nuova integrazione latinoamericana sotto la guida dei vari organismi nati in questi anni come: la CELAG, il MERCOSUR, l’UNASUR e l’ALBA. I 90 giorni di manifestazioni preoccupano le destre e le oligarchie nazionali, regionali ed internazionali per questa nuova spinta integrazionista latinoamericana che recuperi la dignità e la autonomia regionale” conclude l’accademico durante un’intervista al mezzo digitale Riksinakuy Internacional. Non dimentichiamo che proprio in Perù, e nella capitale nacque il famoso Gruppo Lima costituito da presidenti della destra latinoamericana che avevano il progetto di delegittimare l’ALBA e l’UNASUR e alcuni presidenti latinoamericani. L’intenzione si palesò con l’invito a Guaidó e non a Maduro come Presidente del Venezuela. “Un atto grave di ingerenza interna e regionale” secondo le dichiarazioni di Andy Phillips.

Gli avvenimenti significativi di questi 90 giorni di proteste

Tra gli avvenimenti più tragici di questi 90 giorni di sciopero ci sono i 18 morti di Juliaca e gli oltre 100 feriti in pochi giorni. La popolazione non ha ancora dimenticato “il massacro di Juliaca” il governo di Boluarte occupò un enorme numero di poliziotti ed esercito per massacrare i civili della zona. I locali non ricordavano una presenza militare di tali dimensioni se non durante i decenni ’80 e ’90 quando si combattè contro l’esercito di Sendero Luminoso.

Dopo i fatti di Juiaca, la Commissione interamericana per i diritti umani guidata da Stuarto Ralòn, visitò la città di Juliaca e condannò le azioni brutali della polizia nazionale peruviana. Ai fatti di Juliaca si aggiungono i durissimi scontri a Cusco, a Puno, nel distretto di Virú, l’occupazione dell’Universidad Mayor de San Marcos da parte degli studenti poi sgombrati con dura violenza. Questi sono solo alcuni dei fatti più tragici di questi 3 mesi di battaglie campali.

Le reazioni a livello regionale ed internazionale

La grave crisi in Perù hanno generato delle reazioni da parte di alcuni presidenti latinoamericani che hanno criticato Boluarte. I mandatari di Colombia, Honduras, Bolivia, Messico e Cile hanno espresso condanne di fronte all’illeggitimità del governo Boluarte. Il presidente di Colombia Petro e del Messico AMLO inoltre, hanno denunciato la violazione dei diritti umani perpetuati in questi mesi dal governo peruviano che ha risposto richiamando l’ambasciatore dalla Città del Messico. Inoltre, la stessa Boluarte dopo la condanna del governo di Bolivia ha attaccatto l’ex presidente Morales accusandolo di aver influenzato le proteste di Puno affinché il territorio fosse annesso alla Bolivia, provocando voci di militarizzazione al confine.

A livello internazionale, l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha spiegato che all’esecutivo è stato concesso un periodo di 60 giorni, a partire dal 2 marzo, per spiegare l’eccessivo uso della forza nelle proteste che hanno avuto luogo in Perù. Brian Nichols (sottosegretario di Stato per gli affari dell’emisfero occidentale) ha invece affermato di sostenere libere elezioni nel Paese latino purché si svolga un processo politico pacifico e rispettoso dei diritti umani. L’Unione europea ha respinto gli atti violenti e, come gli Stati Uniti, sostiene elezioni anticipate se ciò comporta il raggiungimento di un accordo in Perù.

“Emblematico invece è il silenzio dell’OEA che non ha pronunciato nessuna parola fin qui” come sostiene l’analista politico peruviano Phillips. L’OEA intervenne tempo fa per chiedere una mediazione tra il Congresso e l’esecutivo di Castillo però da 3 mesi non si esprime ed anzi “il suo silenzio è complice de un governo autoritario che ha sulla coscienza oltre 60 morti” ha concluso lo stesso studioso peruviano.

[1] Giornalista free lance ecuadoriano.

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Presentazione del libro “Non diamoci del Tu – La separazione delle carriere” – 31 marzo 2023, Catania


31 marzo 2023 – Auditorium Ex Chiesa della Purità – Via Santa Maddalena, 39 – CATANIA Saluti istituzionali SALVO ZAPPALÀ, Direttore Dipartimento Giurisprudenza UniCT ENRICO IACHELLO, Presidente AmiciUniCT ANTONINO DISTEFANO, Presidente Ordine degli Avvo

31 marzo 2023 – Auditorium Ex Chiesa della Purità – Via Santa Maddalena, 39 – CATANIA

Saluti istituzionali
SALVO ZAPPALÀ, Direttore Dipartimento Giurisprudenza UniCT
ENRICO IACHELLO, Presidente AmiciUniCT
ANTONINO DISTEFANO, Presidente Ordine degli Avvocati Catania
FRANCESCO ANTILLE, Presidente Camera Penale di Catania

Introduce
NUNZIA DECEMBRINO, Vicepresidente AmiciUniCT

Intervengono
FRANCESCO PAOLO SISTO, Vice Ministro alla Giustizia
FELICE GIUFFRÈ, Ordinario Istituzioni di Diritto Pubblico UniCT, Consigliere CSM
IDA NICOTRA, Ordinario Diritto Costituzionale UniCT
ENRICO TRANTINO, Avvocato Penalista
MARIANO SCIACCA, Presidente Sez. Fallimentare Tribunale di Catania

Modera
ANDREA PRUITI CIARELLO, Avvocato e Membro del CdA della Fondazione Luigi Einaudi

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Presentazione del libro “L’inganno” di Alessandro Barbano


Oggi alle 18.00, presso l’Aula Malagodi si terrà la presentazione del libro “L’inganno – Antimafia. Usi e soprusi dei professionisti del bene” di Alessandro Barbano Modera Andrea Cangini, Segretario Generale della Fondazione Luigi Einaudi Interverranno Al

Oggi alle 18.00, presso l’Aula Malagodi si terrà la presentazione del libro “L’inganno – Antimafia. Usi e soprusi dei professionisti del bene” di Alessandro Barbano

Modera
Andrea Cangini, Segretario Generale della Fondazione Luigi Einaudi

Interverranno
Alessandro Barbano, giornalista e saggista, autore del libro
Giovanni Pellegrino, politico e giurista, già Presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sulle stragi

L’ingresso all’evento è libero

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MADRE DI BONG JOON-HO


Una donna sola vive totalmente in funzione del figlio, un ragazzo problematico, senza lavoro e non pienamente autosufficiente. Un giorno il giovane viene accusato dell’omicidio di una ragazza. La madre fa di tutto per provare a scagionarlo. #cinema #korea @Film

iyezine.com/madre-di-bong-joon…



Presentazione del libro “Non diamoci del Tu – La separazione delle carriere” – 31 marzo 2023, PALERMO


31 marzo 2023 – Aula Magna della Corte d’Appello – Piazza Vittorio Emanuele Orlando – PALERMO Saluti iniziali MATTEO FRASCA, Presidente Corte d’Appello DARIO GRECO, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati CARMELO OCCHIUTO, Componente Giunta

31 marzo 2023 – Aula Magna della Corte d’Appello – Piazza Vittorio Emanuele Orlando – PALERMO

Saluti iniziali
MATTEO FRASCA, Presidente Corte d’Appello
DARIO GRECO, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
CARMELO OCCHIUTO, Componente Giunta Unione Camere Penali Italiane
LIA SAVA, Procuratore Generale

Intervengono
FRANCESCO PAOLO SISTO, Vice Ministro alla Giustizia
ANTONIO BALSAMO, Presidente del Tribunale di Palermo
GIOACCHINO SBACCHI, Camera Penale di Palermo
DARIO SCALETTA, Consigliere del CSM
GAETANO ARMAO, Avvocato e Professore di Diritto Amministrativo
BARTOLOMEO ROMANO, Professore di Diritto Penale
BENIAMINO MIGLIUCCI, Avvocato

Moderano
FABIO FERRARA, Presidente Camera Penale di Palermo
RICCARDO ARENA, Giornale di Sicilia

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Presentazione del libro “Non diamoci del Tu – La separazione delle carriere – 23 marzo 2023, Roma


23 marzo 2023 – Auditorium Cassa Nazionale Forense – Via E. Quirino Visconti, 8 – ROMA Saluti istituzionali VALTER MILITI, Presidente Cassa Forense PAOLO NESTA, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma ANDREA BORGHERESI, Direttore Fon

23 marzo 2023 – Auditorium Cassa Nazionale Forense – Via E. Quirino Visconti, 8 – ROMA

Saluti istituzionali
VALTER MILITI, Presidente Cassa Forense
PAOLO NESTA, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
ANDREA BORGHERESI, Direttore Fondazione Ordine Avvocati di Roma
GAETANO SCALISE, Presidente Camera Penale di Roma

Intervengono:
FRANCESCO PAOLO SISTO, Vice Ministro alla Giustizia
GIAN DOMENICO CAIAZZA, Presidente Unione delle Camere Penali
BENIAMINO MIGLIUCCI, Avvocato
GIORGIO SPANGHER, Prof. Emerito Procedura Penale a “La Sapienza”

Modera:
GOFFREDO BUCCINI, Corriere della Sera

Sarà presente l’autore

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In Cina e Asia – Xi pronto a incontrare Putin e Zelensky


In Cina e Asia – Xi pronto a incontrare Putin e Zelensky xi jinping vladimir putin
I titoli di oggi:
Xi Jinping pronto a incontrare Putin e Zelensky
Cina, pronta la riapertura ai turisti
Il fallimento di Silicon Valley Bank travolge anche le aziende cinesi
Corea del Nord, Oh chiede di procedere con lo sviluppo di armi nucleari
Giappone, morto il nobel per la letteratura Kenzaburo Oe

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Il vertice Aukus sui sottomarini nucleari


Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il primo ministro australiano Anthony Albanese e quello britannico Rishi Sunak, si riuniscono alla base navale Point Loma di San Diego per illustrare i dettagli del patto di sicurezza che lega le tra nazioni, il

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il primo ministro australiano Anthony Albanese e quello britannico Rishi Sunak, si riuniscono alla base navale Point Loma di San Diego per illustrare i dettagli del patto di sicurezza che lega le tra nazioni, il cosiddetto Aukus, che rafforza la cooperazione in materia di difesa tra i tre alleati di fronte alla minaccia di una Cina che continua a espandere la sua influenza nell’Indo-Pacifico. L’ultima volta che i leader di Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia si sono riuniti per affrontare un avversario nel Pacifico è stato in occasione della Seconda guerra mondiale. Allora il nemico era il Giappone imperialista. Oggi, è l’assertività di Pechino a preoccupare i tre Paesi. Quanto deciso a San Diego è il risultato di un anno e mezzo di negoziato, con l’obiettivo di dotare Canberra di sottomarini a propulsione nucleare, come parte di una più ampia spinta per contrastare la crescente potenza militare di Pechino.

Il piano sui sottomarini

Il piano prevede la collaborazione tra Australia e Regno Unito per la progettazione di una nuova classe di sommergibili basati sulla tecnologia americana, da realizzare entro il 2040, e l’acquisizione entro il 2030 di cinque sottomarini della classe Virginia dagli Stati Uniti, come forza di transizione e di addestramento per formare gli equipaggi australiani che si troveranno a operare sui battelli nucleari. Attualmente solo sei Paesi dispongono di sottomarini a propulsione nucleare: Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Russia, Cina e India. L’Australia, la cui flotta è composta da sei sottomarini classe Collins a propulsione diesel, sarà il settimo, una volta che la flotta Aukus sarà dispiegata. I nuovi sommergibili daranno alla Marina australiana una forza navale la cui portata strategica sarebbe notevolmente potenziata grazie alla capacità dei nuovi battelli di rimanere in mare, in immersione, per mesi.

La “classe Aukus”

Tutti e tre i Paesi dovranno investire pesantemente per potenziare la propria base industriale di difesa, con i cantieri statunitensi e britannici già a pieno regime per soddisfare le commesse nazionali. La Gran Bretagna, per esempio, ha investito notevoli risorse nella realizzazione del suo programma Dreadnought, progettato per portare il deterrente nucleare del Regno Unito. I sottomarini di nuova generazione previsti dal patto Aukus dovrebbero avere un design basato su una variante della prossima generazione di sottomarini nucleari del Regno Unito, chiamata SSN (R), destinata a sostituire gli attuali di classe Astute. Al di là delle difficoltà però, il patto Aukus sui sottomarini, legato anche accordo con Italia e Giappone per la costruzione del caccia di sesta generazione Gcap, potrebbe fornire all’industria della Difesa britannica una programmazione con una durata venticinquennale.

Il ruolo degli Stati Uniti

La variante prevista per l’Australia, soprannominata SSN Aukus, vedrà l’ampio utilizzo di tecnologia statunitense, in particolare nei sistemi d’arma e di combattimento, tra cui i missili da crociera Tomahawk della Lockheed Martin e i siluri MK48. L’Aukus sarà probabilmente basato su un modello modificato della classe Astute o Virginia, e il suo costo medio potrebbe aggirarsi tra i cinque e i sette miliardi di dollari. Se si aggiungono i costi degli armamenti e dei sistemi di combattimento, il supporto durante il ciclo di vita e l’addestramento, nonché i necessari investimenti in impianti di produzione in Australia, il costo totale del programma potrebbe salire a 125 miliardi di dollari australiani. Negli Stati Uniti permangono alcune perplessità sulle questioni relative al trasferimento tecnologico dei segreti americani sulla propulsione nucleare, al centro dell’accordo sui sottomarini di Aukus, e ancora più problematica sarebbe la cooperazione in materia di intelligenza artificiale, armi ipersoniche e capacità sottomarine, per le quali i requisiti di trasferimento previsti dal Regolamento sul traffico internazionale di armi impediscono la condivisione di informazioni con cittadini non statunitensi. Tuttavia, considerati i tempi lunghi del programma, è probabile che i tre governi riescano a prevedere delle clausole per consentire questo tipo di movimenti.

La strategia di Londra

Il viaggio di Sunak sulla costa orientale degli Stati Uniti avviene mentre nel Regno Unito il gabinetto presenta al Parlamento la sua Integrated review aggiornata, la dichiarazione completa sulla sua politica estera e di sicurezza dell’esecutivo di Londra. Secondo quanto dichiarato da Downing Street prima del viaggio del premier britannico negli Stati Uniti, “l’Integrated review aggiornata affronterà i gravi rischi della Russia di Putin, il comportamento sempre più preoccupante del Partito comunista cinese e le minacce ibride alla nostra economia e alla nostra sicurezza energetica”. All’interno del programma, quasi tre miliardi di sterline sono destinati alla costruzione di infrastrutture industriali nucleari, programmi di qualificazione nucleare e miglioramento dei servizi di supporto per i sottomarini in servizio. Attività che serviranno anche a sostenere i piani di sviluppo dei nuovi sottomarini nucleari per l’Australia nel contesto del patto Aukus.


formiche.net/2023/03/aukus-bid…



Guerre Digitali di Maria Teresa Taddeo


feddit.it/post/174945


Il podcast della filosofa Mariarosaria Taddeo, con particolare approfondimento sugli aspetti etici e quelli legati alla sicurezza nazionale


crosspostato da: feddit.it/post/174944

«Nell’epoca della rivoluzione digitale, le guerre digitali sono un fatto. Nella società contemporanea, una società digitale a tutti gli effetti, l’intero spettro delle attività belliche, dall’intelligence alle battaglie cinetiche, è supportato dal digitale.
C’è un legame diretto tra i valori e i diritti che caratterizzano una società e il modo in cui questa regola e affronta la guerra; per le guerre digitali questi valori e regole sono ancora tutti da chiarire.»

Ecco il podcast della filosofa Mariarosaria Taddeo, con particolare approfondimento sugli aspetti etici e quelli legati alla sicurezza nazionale
(segnalato nella newsletter #GuerrediRete)





Segnalo con forte preoccupazione di democratico e antifascista un'aberrante iniziativa del Comune di Quarona in Piemonte. La visione della locandina è inquieta


Lottare per la pace, contro la guerra e le politiche antipopolari, costruire l’opposizione La strage avvenuta a Cutro ci ricorda la disumanità propria de


Le lettere a un giovane poeta di Rainer Maria Rilke


kulturjam.it/editoria-narrazio…


#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.



RED STAR HISTORICAL RESEARCH GROUP – L’IRRISOLTO E MISTERIOSO OMICIDIO DEL CASORETTO-


Il primo fatto storico del quale ci siamo occupati è quello che abbiamo definito “L’irrisolto e misterioso omicidio del Casoretto”, ovvero il doppio omicidio dei diciannovenni Fausto Tinelli e Lorenzo “Iaio”Iannucci uccisi da colpi di arma da fuoco il 18 marzo 1978 in via Mancinelli nel popolare quartiere Casoretto a Milano.

iyezine.com/lirrisolto-e-miste…



+++ L'istanza mastodon.online (la cenerentola di Gargron e sorella minore di mastodon.social) è off line +++

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Unione Popolare sostiene la lotta delle cittadine e dei cittadini di Piombino, di tutti i comitati contro la transizione ecologica alla rovescia del governo Mel


Il compagno Yanis Varoufakis è stato vittima ieri sera di una violenta aggressione squadrista su cui va fatta piena luce. Condividiamo da anni con Yanis la lo

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Dalla UK all'UE: il dramma silenzioso della crittografia E2E


Due proposte di legge in UK e UE (Online Safety Bill e Chatcontrol) rischiano di far fuggire le aziende che offrono servizi di comunicazione sicura, come Signal.

Il famoso software di comunicazione sicura, Signal, potrebbe cessare i suoi servizi in UK e — presumibilmente — anche in UE. Il motivo è una legge chiamata Online Safety Bill.

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Dell’Online Safety Bill abbiamo già parlato insieme, ma per i nuovi lettori e per gli smemorati facciamo un breve riassunto degli episodi precedenti per capire cosa diavolo sta succedendo.

La cura per la sorveglianza di massa? Privacy Chronicles: due volte a settimana, anche a digiugno.

Tutto iniziò quando nel 2020 USA, UK, Nuova Zelanda, Australia e Canada decisero di sottoscrivere un accordo internazionale chiamato “Voluntary Principles to Counter Online Child Sexual Exploitation and Abuse”. Il documento affrontava il delicato tema di come combattere la diffusione di immagini e video pedopornografici online, con alcune proposte e principi che avrebbero dovuto guidare l’azione internazionale.

Nello stesso periodo, anche l’UE decise di fare lo stesso, emanando una strategia copia-carbone di quell’accordo internazionale. Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea pubblicarono così tre proposte di legge per combattere la pedopornografia online: EARN IT (USA), Online Safety Bill (UK) e Chatcontrol (UE).

Il trittico oggi propone, più o meno con le stesse modalità, di sottoporre a sorveglianza di massa e analisi automatizzata dei contenuti (testo, immagini, video) tutte le nostre comunicazioni elettroniche, per “scovare” potenziali pedofili.

In base a queste leggi, aziende come Signal sarebbero chiamate a introdurre nei loro sistemi delle modalità di scansione dei messaggi e rimozione dei contenuti su richiesta delle autorità.

5877712Vuoi aiutare Privacy Chronicles? Dona qualche sat scansionando il QR Code con il tuo wallet LN preferito - oppure clicca qui!

Il problema è che per farlo potrebbero essere obbligate a indebolire i loro stessi sistemi di crittografia end-to-end (E2E) con backdoor o fantasiosi mezzi per individuare questi contenuti pedopornografici, come affermato anche dal Garante Privacy europeo la scorsa estate:

[…] potrebbe incidere pesantemente sulle scelte tecniche dei prestatori, soprattutto in considerazione del tempo limitato a loro disposizione per conformarsi a tale ordine e delle pesanti sanzioni cui andrebbero incontro qualora non vi si conformassero. In pratica ciò potrebbe indurre alcuni prestatori a cessare l’utilizzo della E2EE.


Ecco allora che le aziende saranno poste di fronte a un tremendo bivio: rispettare la legge, violando la privacy e libertà delle persone oppure fuggire per evitare pesanti sanzioni?

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Innovazione nella scuola e per la scuola: si è conclusa oggi l’edizione 2023 di Fiera Didacta...

Innovazione nella scuola e per la scuola: si è conclusa oggi l’edizione 2023 di Fiera Didacta Italia!

L’evento ha visto la partecipazione del Ministero con un’area dedicata all’accoglienza e all’informazione e circa 70 eventi organizzati fra convegn…

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Il raduno di formazioni neo-fasciste previsto per domani 11 marzo a Milano impone una mobilitazione sempre più decisa delle forze antifasciste. Questo raduno p


Il Libretto Rosso di Matteo Renzi


Firenze, 10 marzo 2023.
Matteo Renzi sta passando un periodo non piacevolissimo.
Qualche giorno fa una certa Susanna Zanda gli avrebbe fatto presente che i tribunali civili non sono bancomat dai quali attingere per il proprio sostentamento. Un rimprovero piuttosto bonario che a Renzi è costato sedicimila euro. Sperava di incamerarne dieci volte tanti a spese di una importante gazzetta per cui è comprensibile che la cosa lo abbia lievemente contrariato.
Oggi invece è imputato come un brambilla qualsiasi per finanziamento illecito dei partiti.
Dicono che il boyscout di Rignano si sarebbe presentato in tribunale con una quarantina di libretti intitolati "Quaderno rosso per toga rossa".
Nel corso degli anni Renzi ha cercato di rottamare e sconfiggere i propri avversari politici.
Senza riuscirci.
Ha anche cercato di rottamare, sconfiggere e umiliare la base elettorale di un partito storico.
Riuscendoci benissimo.
Adesso ha adottato fin nei dettagli tutte le mosse propagandistiche del vecchio ricco che aspira a sostituire.
Un processo in atto da almeno dieci anni, di cui queste mosse non rappresentano altro che gli ultimi ritocchi.
Coi suoi quaderni rossi il boyscout di Rignano intende verosimilmente fare il verso alle Citazioni dalle opere del Presidente Mao Zedong, che servirono da ispirazione per la Rivoluzione Culturale.
Un periodo in cui molti ben vestiti e molti ben nutriti andarono incontro a difficoltà parecchio più serie di quelle con cui deve vedersela lui.

In tribunale con certe accuse non ci si deve finire, e basta.
Il fatto che nello stato che occupa la penisola italiana la magistratura sia incontestabile solo quando si occupa di scippatori, zingari, clandestini e piccoli spacciatori da cui si riforniscono i non ricchi è uno dei moltissimi motivi che ne rende ripugnanti gli ambienti del democratismo rappresentativo agli occhi di chiunque abbia un minimo di rispetto di sé.

Aggiornamento del 13 marzo 2023. Pare Matteo Renzi abbia ottenuto un successo importante, togliendo di tasca cinquecento euro a una pensionata che lo aveva insultato sul Libro dei Ceffi.
Proprio qualcosa di cui andare fieri.



The Queen Is Dead Volume 89 : Enbor Arnasa\Misanthropik Torment\Shores Of Null


The Queen Is Dead Volume 89 : Enbor Arnasa\Misanthropik Torment\Shores Of Null
@Musica Agorà
#metal #musica

iyezine.com/enbor-arnasamisant…

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News da Marte #12 | Coelum Astronomia

"Dopo alcuni mesi di assenza da queste cronache è il momento di raccontare cosa sta facendo Curiosity, impegnato in nuove scoperte ed esplorazioni."

coelum.com/articoli/news-da-ma…

#12


The Green/Digital/Society è una conferenza che riunisce attori chiave che discutono di ecologia, tecnologia, diritti umani e politica in Europa.

@Pirati Europei

La crisi climatica e l'ascesa della tecnologia dell'informazione sono profondamente intrecciate , sebbene ci siano pochissime discussioni pubbliche su questa relazione. La grande tecnologia nega, è troppo seria per i media mainstream e i governi non ne sono consapevoli o ne sono corrotti.

Sebbene la tecnologia sia spesso promossa come la soluzione ai problemi ambientali, le prove dimostrano che la sua crescita vertiginosa, la produzione di massa di dispositivi e infrastrutture, la massiccia raccolta di dati e il capitalismo della sorveglianza estraggono duramente risorse dalla Terra, creando conflitti umani su terra, acqua, energia e informazioni .

Se sei un attivista per i diritti ambientali o digitali, un ricercatore, un decisore politico, un membro della comunità o semplicemente un essere umano preoccupato della regione SEE o dell'Europa, unisciti alla discussione sulle sfide attuali e sui potenziali piani di difesa per il futuro su questioni all'intersezione della politica verde , diritti umani e tecnologia.

Qui il programma con più informazioni sull'evento

Domande: info@sharedefense.org




#NotiziePerLaScuola

Scuola e opportunità europee, parte la formazione Erasmus+ ed eTwinning rivolta a docenti e dirigenti scolastici.

Info ▶️ erasmusplus.



Il 27 febbraio vi ho raccontato dei clandestini italiani che pur sapendo di rischiare la vita cercavano di attraversare il confine francese alla ricerca di una vita migliore. Le guide li chiamavano “fenicotteri” perché sapevano che prima o poi avrebb


Il 27 febbraio vi ho raccontato dei clandestini italiani che pur sapendo di rischiare la vita cercavano di attraversare il confine francese alla ricerca di una vita migliore.
Le guide li chiamavano “fenicotteri” perché sapevano che prima o poi avrebbero spiccato il volo.

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Sapevano che “sperdutosi il tratturo dei Sette Cammini tra le erbe e la pietraia li aspettava il volo verso la morte".
Questa sera vi parlerò dei viaggi della speranza di milioni di italiani verso le Americhe.

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Spesso su navi carretta di terza classe
Non erano certo barchini o carrette del mare, ma quei viaggi della speranza erano veramente sicuri?
E allora una domanda sorge spontanea.
Perché avevano tutti una paura folle di salire su quelle navi e fare quel viaggio?
Giudicate voi.

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Furono milioni gli emigranti italiani che si imbarcarono su navi e piroscafi obsoleti e fatiscenti in rotta verso le Americhe.
Erano chiamati “vascelli della morte” perché avevano molti anni di navigazione.
Partivano, stipati, senza nessuna certezza di arrivare a destinazione.

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Molti emigranti non avevano mai visto una nave. Paura, ansia, angoscia, batticuore, seguiti da tanta malinconia, erano i sentimenti che provavano mentre salivano su quelle navi.
Seppur a conoscenza del rischio altissimo di non arrivare vivi, niente li avrebbe potuti fermare.

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Anno 1884 - Sul "Matteo Brazzo" c’erano 1.333 passeggeri in condizioni igieniche precarie.
Ci fu un’epidemia di colera con venti morti e centinaia di ammalati.
La nave fu respinta prima dal Brasile e poi respinta a cannonate a Montevideo per il timore di contagio.

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Argentina e Uruguay vietarono per un certo periodo l’approdo a navi italiane.

Anno 1888 - Sul "Carlo Raggio", una nave da carico trasformata in trasportare emigranti, ci furono 18 morti per fame nel suo primo viaggio.
E nel 1894, sempre sulla stessa nave che aveva imbarcato 1.400 emigranti a Napoli, scoppiò un’altra epidemia di colera.
Il contagio si estese rapidamente obbligando il comandante a dare l’ordine di gettare i morti in mare. I morti furono 206.
La nave fu rispedita in Italia.

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Nel 1888 sul "Cachar" morirono 34 italiani per fame e asfissia

Nel 1889 - Sul "Frisia 27 i morti italiani per asfissia.

Sul "Parà" 34 italiani morti di morbillo.

Nel 1893 - Sul "Remo" 96 morti italiani per colera e difterite

Nel 1894 - Sul "Vincenzo Florio" 20 morti italiani

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Utopia era un piroscafo inglese.
Era partito da Trieste e aveva fatto scalo a Napoli. Aveva a bordo 3 passeggeri di prima classe, 3 clandestini, 60 membri dell’equipaggio e 813 emigranti.

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Era il 17 marzo 1891 quando davanti al porto di Gibilterra, con tempo pessimo e visibilità ridotta, sbagliò manovra e andò a sbattere contro una corazzata alla fonda e colò a picco in pochi minuti.
I morti, quasi tutti italiani, furono 576.

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“Le grida si udivano da lontano. I poveri emigranti, pazzi dal terrore, facevano ressa dalla parte dove il bastimento era ancora fuori d’acqua […] Repente, un terribile colpo di mare mandò in pezzi tutta questa parte del piroscafo”.


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Il 4 luglio 1898 furono 549 i morti (moltissimi dei quali italiani) nella tragedia della "Bourgogne" al largo della Nuova Scozia in seguito a una collisione.
Il comandante finì sotto inchiesta.
Quasi tutti i superstiti erano membri dell’equipaggio.


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Nel 1905 sul piroscafo "Città di Torino" morirono 45 italiani sui 600 imbarcati.

Il 4 agosto 1906 centinaia (nessuno conosce la cifra esatta perché a bordo c’erano molti clandestini) furono gli emigrati italiani vittime del naufragio del "Sirio" in Spagna.

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25/10/1927 - 314 morti (secondo la conta ufficiale, ma le vittime furono almeno il doppio) nel naufragio al largo del Brasile del piroscafo "Principessa Mafalda".
Ricordato come il "Titanic italiano".
Era il suo ultimo viaggio.
Aveva alle spalle 20 anni di mancata manutenzione.

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“Il panico si manifestò particolarmente fra le donne e i bambini. Le donne con i bambini aggrappati alle gonne squarciavano l’aria con i loro urli. I passeggeri di terza classe invasero il ponte di seconda. Subito dopo avvennero due nuove esplosioni e la nave affondò”

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Milioni di emigranti italiani cercarono lontano un futuro migliore.
Molti ce la fecero, molti annegarono, molti morirono di malattie.
Per molti di loro un futuro migliore rimase solo un sogno.

Per non dimenticare.

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Link al thread originale



Da #Mastodon alla stampa: #ChieseBrutte, il progetto più improbabile del #Fediverso, diventa un calendario


Quanti calendari abbiamo visto con centinaia di cattedrali gotiche europee tutte uguali sparpagliate qua e là? O i calendari turistici di Roma con la nidiata di basiliche paleocristiane restaurate in serie o con le indistinguibili facciate barocche di travertino ammorbato? E invece stavolta le protagoniste del calendario pubblicato dall'istanza romana puntarella.party sono le #ChieseBrutte!

@Che succede nel Fediverso?

Come le passaporte di Harry Potter, le chiese acquisiscono le forme più impensabili: scaldabagni, sarcofagi nucleari, imbuti e addirittura riproduzioni in scala 1:1 della torre di Barad Dûr! Il calendario di Puntarella andrebbe studiato nelle facoltà di teologia e in quelle di architettura per capire se ad aver prodotto questi mostri in calcestruzzo è stato l'ingegno depravato e blasfemo di un collettivo di architetti satanisti oppure una semplice e ancora più interessante incontenibile predisposizione verso il brutto della scuola urbanistica italiana.

Ora attendiamo che vengano prodotti anche un diario per la scuola e una linea completa di cancelleria per i giovani virgulti.

E per chi non si fida delle Poste, venerdì 10 marzo a Roma dalle 20 al Bar Sport di Via Alberto da Giussano 23 ci saranno un po' di disagiati ad attendervi con le copie cartacee.

Chiese brutte: la bellezza è sopravvalutata


Se siete interessatə ad acquistare il calendario scriveteci a chiesebrutte@riseup.net oppure qui in DM e da domani vi risponderemo con le indicazioni. Chiediamo un'offerta libera a partire da 8 euro più eventuali spese di spedizione, il ricavato sarà interamente dedicato alle spese per il server di puntarella. Chi ha mandato le foto selezionate riceverà una copia omaggio, in questi giorni vi contatteremo per avere le informazioni necessarie.
in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

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@notizie @fediverso



Grazie alla partnership tra Better World Books e Internet Archive, i libri che le biblioteche non possono più conservare, possono essere resi accessibili alle generazioni a venire


È il classico dilemma del bibliotecario: poiché nessuna biblioteca dispone di spazio di archiviazione illimitato, ogni biblioteca deve gestire attentamente la propria collezione fisica e ciò significa rimuovere i libri per fare spazio a quelli nuovi.

@L’angolo del lettore

Da quando hanno formato una partnership globale per l'alfabetizzazione nel 2019, Better World Books (BWB) e Internet Archive hanno offerto alle biblioteche un percorso unico per garantire che i libri di cui non hanno più bisogno nelle loro collezioni possano essere conservati e resi accessibili alle generazioni a venire.

Il servizio fornito da BWB è importante per le biblioteche. BWB raccoglie libri usati da biblioteche, librai, college e università in sei paesi, che vengono poi rivenduti online, donati o riciclati. Ad oggi, Better World Books ha donato oltre 35 milioni di libri in tutto il mondo, ha raccolto quasi 34 milioni di dollari per biblioteche e alfabetizzazione e ha salvato più di 450 milioni di libri dalle discariche. Attraverso la partnership con Internet Archive, BWB ha donato più di un milione di libri ogni anno per la conservazione e la digitalizzazione, per un totale di 4 milioni di libri fino ad oggi.

@Libri - Gruppo Forum

Il post dal blog di Internet Archive

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in reply to Franc Mac

Mi sembra un'ottima iniziativa!

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Gli eurodeputati svolgono secondi lavori e, anche se questo è perfettamente legale, eticamente è discutibile, soprattutto dopo lo scandalo Qatargate

@Politica interna, europea e internazionale

È un segreto di Pulcinella che numerosi eurodeputati, in particolare avvocati qualificati, stanno svolgendo un lavoro aggiuntivo retribuito.

I casi dell'eurodeputato polacco Radosław Sikorski, di Angelika Niebler e Rainer Wieland del PPE o quello del potentissimo Axel Voss che sta scontando il suo terzo mandato come legislatore europeo, sta elaborando leggi cruciali sulla due diligence aziendale e sull'intelligenza artificiale ed è stato fondamentale per l'approvazione del regolamento sulla protezione dei dati dell'UE, il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).

Il post di Sarah Anne Aarup su Politico

Axel Voss, al suo terzo mandato come legislatore europeo, sta elaborando leggi cruciali sulla due diligence aziendale e sull'intelligenza artificiale | Frederick Florin/AFP tramite immagini Getty

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Fr.#21 / Di truffatori e complottisti


Nel frammento di oggi: Polli d'allevamento e nudging / Emissioni CO2 e la ricarica dell'iPhone / I complottisti secondo Repubblica

Come polli d’allevamento


Ieri ho fatto una chiacchierata insieme a Francesco Carbone, nel suo podcast “Il Truffone”.

Un’oretta estremamente piacevole passata a discutere principalmente di sorveglianza digitale e identità digitale. Centrale il concetto di nudging, cioè quei meccanismi opachi che portano a standardizzare i comportamenti umani e renderli prevedibili. Un concetto estremamente potente che quando arriva sulle scrivanie dei ministeri e dei pianificatori centrali si trasforma in uno strumento di ingegneria sociale delle masse.

Ascolta Il Truffone ep. 221

Ogni tentativo, da parte dello Stato, di razionalizzare, semplificare e standardizzare la società ha sempre portato alla creazione di forze autoritarie, che spesso sfogano in veri e propri totalitarismi e tragedie umane.

E poi abbiamo parlato anche di come funziona Substack e del motivo che mi ha portato a sceglierlo. La chiusura, in bellezza, su Bitcoin: spenderlo o non spenderlo?

Vuoi dirmi che ancora non sei iscritto a Privacy Chronicles!?

Devi ricaricare l’iPhone? Sì, ma mettiti in fila…


L’aggiornamento iOS 16.1 ci ha portato una nuova funzionalità che per un momento placherà, forse, la sete di sangue degli eco-socialisti. Pare infatti che gli iPhone siano ora in grado di ottenere una previsione in tempo reale delle emissioni di CO2 nella zona in cui si trova il dispositivo, per attivare o disattivare la ricarica in base a queste.

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In sostanza: se la rete elettrica nella tua zona sta inquinando “troppo”, il tuo iPhone smette di caricarsi. Se invece sta inquinando “poco”, allora puoi ricarcare. La funzione è attiva by default e — per ora è attiva solo per gli utenti degli Stati Uniti e può essere disattivata.

Che dire, credevo che i lockdown energetici sarebbero arrivati dalla fonte, e invece pare che saranno i nostri dispositivi a impedirci la ricarica. Sarà certamente molto interessante quando sistemi del genere saranno connessi a identità digitale e conto bancario — pardon, wallet CBDC. I soliti noti vi diranno che è giusto così. Che anche ricaricare il telefono è una questione di responsabilità sociale. E in fondo, devi anche meritartelo…

Iscriviti adesso

Smettetela di fare i complottisti!

L'ultimo delirio dei negazionisti climatici: le città da 15 minuti solo per segregare le masse. I complottisti accusano: "Altro che smog: volete solo controllarci"

È inutile che ci giriamo intorno. Siamo tutti dei maledetti complottisti. Così scrive Jaime D’alessandro su Repubblica: tutto quello che vi ho detto è falso. Non c’è alcun desiderio di controllarci e limitare sempre di più le nostre libertà. I quartieri chiusi da cui non si può entrare e uscire liberamente sono per il nostro bene; per avere una metropoli più equa e sostenibile.

5834838Se ci tieni a leggere l’articolo…

All’autrice dell’articolo non posso rispondere se non con la Scommessa di Pascal:

“Esaminiamo allora questo punto, e diciamo: “Un piano per sorvegliare, controllare e soggiogare la popolazione mondiale esiste o no?” Ma da qual parte inclineremo? La ragione qui non può determinare nulla: c'è di mezzo un caos infinito.

All'estremità di quella distanza infinita si gioca un giuoco in cui uscirà testa o croce. Su quale delle due punterete? Secondo ragione, non potete puntare né sull'una né sull'altra; e nemmeno escludere nessuna delle due. Non accusate, dunque, di errore chi abbia scelto, perché non ne sapete un bel nulla.

[…] Avete due cose da perdere, il vero e il bene, e due cose da impegnare nel giuoco: la vostra ragione e la vostra volontà, la vostra conoscenza e la vostra beatitudine; e la vostra natura ha da fuggire due cose: l'errore e l'infelicità.

Mettiamola così: se ho ragione io, probabilmente non finirò ghettizzato in una metropoli piena di telecamere, riconoscimento biometrico, identità digitale e social scoring pure per pisciare il cane e divieto di possesso di qualsiasi tipo di proprietà privata. L’autrice di Repubblica invece sarà lì a contare i punti che le rimangono sul wallet con l’iPhone che non si carica.

Se invece ha ragione lei e siamo dei poveri complottisti, vivremo tutti felici e contenti nel miglior mondo possibile. Fate la vostra scommessa, amici. Perché come disse Ayn Rand: puoi ignorare la realtà, ma non puoi ignorare le conseguenze dell’aver ignorato la realtà.

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Meme del giorno


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Citazione del giorno

“Non importa ciò che dice la stampa. Non importa ciò che dicono i politici o le masse. Non importa se l'intero Paese decide che qualcosa di sbagliato è qualcosa di giusto.

Quando le masse, la stampa e il mondo intero ti dicono di muoverti, il tuo compito è di piantarti come un albero accanto al fiume della verità e dire a tutto il mondo —

'No, muovetevi voi.’

Captain America

Leggi gli altri Frammenti



Una biblioteca moderna e aperta a tutti: nasce la #PoliLibrary
Un servizio per l'intera comunità all'interno del Politecnico di Bari
rainews.it/tgr/puglia/video/20…
in reply to Franc Mac

Una biblioteca intelligente, dove prendere e restituire libri in piena autonomia. Ma soprattutto una biblioteca aperta a tutti. Perché la PoliLibrary, il nuovo polo culturale all'interno del Politecnico di Bari, non sarà riservata ai soli studenti.


Il @GPDP_IT ha annunciato l’avvio di una campagna di comunicazione istituzionale, denominata “Finalmente un po’ di #privacy“, finalizzata alla promozioni dei temi della protezione dei dati, della privacy e dell’educazione digitale.
in reply to Franc Mac

L’obiettivo della campagna è informare i cittadini su alcune situazioni quotidiane e comportamenti che possono avere conseguenze sulla privacy. Il Garante, impersonato da un attore negli spot televisivi, spiega i pericoli e indica come limitare i rischi.
garanteprivacy.it/finalmente-u…

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L’ora dei carosElly | La Fionda

«Poco importa se poi tra il dire “cose di sinistra” e il farle sul serio, c’è di mezzo il mare. Poco importa se l’orizzonte resta sempre quello di un riformismo buono per ogni stagione, in cui la rappresentanza degli interessi dei ceti subalterni rimane confinata in una vaga lotta alle diseguaglianze che negli ultimi anni ha prodotto risultati pressoché nulli. Poco importa se il primato del mercato e il credo atlantista non siano sostanzialmente in discussione. Se i proclami di voler porre un freno alla precarietà arrivino dopo quindici anni di scelte liberiste ed antipopolari, se la guerra va alimentata con nuove armi “finché ci sarà bisogno”. E nulla conta neppure il fatto che fino all’altroieri l’autonomia differenziata, un progetto che potrebbe scardinare l’unità nazionale del paese, piacesse tanto alla neo-segretaria quanto al suo sfidante, quasi al pari dei governatori di centrodestra.»

lafionda.org/2023/03/08/lora-d…



Ucraina: nove anni di guerra e di menzogne | AFV

«Mentre i media occidentali hanno celebrato il falso storico del “primo anniversario della guerra”, sono in realtà nove anni che il popolo ucraino è vittima delle politiche criminali del proprio governo, controllato dai burattinai occidentali e dalle milizie neonaziste.»

ancorafischiailvento.org/2023/…



INTERVISTA A TAMARA ESSENZA E A MR FA


Oggi presentiamo TAMARA ESSENZA e MR FA. Salve a tutti sono tamara_essenza, questo è un nome inventato. Penso tantissimo, sento tantissimo, ho amato tre volte nella vita, adoro gli animali.

iyezine.com/intervista-a-tamar…

#arte #dipinti



New Kind of Kicks-Febbraio 2023


🎧 #RECENSIONE:

👉 New Kind of Kicks-Febbraio 2023

Questo mese vi presentiamo :66cl, Adwud,Autobahns/S.G.A.T.V., Beta Maximo/Teo Wise/Deebeat Ramone/Emitter, Bibione, Duodenum, Punk Xerox, Buio Omega, Burnout Ostwest, Carvento, Falana, Class, Contra/Spam , Day Residue, Flipe VI/Kamuflase, Geishas Of Doom, Gobs, Joaco Van, Les Lullies , Mind/Knot , Mirth ,Ponys Auf Pump, Schwund, Splizz, Szlauch, Tetsuo Punk Terror/Dr. Wolfenstein, Yonic South....

iyezine.com/new-kind-of-kicks-…