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Salvare o Cancellare? Il Nuovo Mistero di Word e dei file che scompaiono!


Microsoft ha avvisato gli utenti di un problema che potrebbe causare l’eliminazione di alcuni documenti da parte di Word per Windows invece di salvarli. Il problema riguarda solo gli utenti di Word per Microsoft 365 versione 2409 (build 18025.20104).

Microsoft ha confermato il problema quando gli utenti hanno iniziato a lamentarsi in massa ( 1 , 2 , 3 ) del fatto che Word stava eliminando alcuni file. Come ha spiegato l’azienda, il problema si verifica solo se l’utente chiude Word dopo aver modificato un documento e gli viene chiesto di salvarlo. Dopo aver salvato le modifiche in questo modo, il file potrebbe scomparire.

Inoltre, sui sistemi interessati, i file archiviati localmente potrebbero essere eliminati se i loro nomi contengono un carattere “# e l’estensione del file è scritta in lettere maiuscole (ad esempio, .DOCX o .RTF).

Attualmente, gli sviluppatori stanno già studiando il problema e si consiglia alle vittime di adottare una serie di misure finché l’azienda non rilascia una patch. Quindi, se un file viene eliminato, Microsoft consiglia di controllare il Cestino (il file eliminato può essere ripristinato da lì) e, in generale, si consiglia agli utenti di salvare manualmente i documenti prima di chiudere Word, poiché in questo caso l’errore non viene visualizzato.

Inoltre, gli utenti interessati possono abilitare l’impostazione “Non mostrare la visualizzazione Backstage durante l’apertura o il salvataggio di file utilizzando le scorciatoie da tastiera” nel menu File -> Opzioni -> Salva. Un’altra soluzione alternativa consiste nel ripristinare temporaneamente una versione precedente finché Microsoft non rilascerà una correzione.

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WikiProject AI Cleanup is protecting Wikipedia from the same kind of misleading AI-generated information that has plagued the rest of the internet.#News
#News


Dot-Matrix Printer Brings Old School Feel to Today’s Headlines


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If you remember a time when TV news sets universally incorporated a room full of clattering wire service teleprinters to emphasize the seriousness of the news business, congratulations — you’re old. Now, most of us get our news piped directly into our phones, selected by algorithms perfectly tuned to rile us up on whatever the hot-button issue du jour happens to be. Welcome to the future.

If like us you long for a simpler way to get your news, [Andrew Schmelyun] has a partial solution with this dot-matrix news feeder. It’s part of his effort to detox a bit from the whole algorithm thing and make the news a little more concrete. He managed to chase down a very old Star Micronics printer with a serial interface, which he got on the cheap thanks to the previous owner not being sure if it worked. It did, at least after some cleaning, and thanks to a USB-to-serial and the efforts of Linux kernel hackers through the ages, was able to echo output to the printer from a Raspberry Pi Zero W.

From there, getting a daily news feed was as simple as writing some PHP code to mine the APIs of a few selected services. We’re perplexed and alarmed to report that Hackaday is not among the selected sources, but we’re sure this was just a small oversight that will be corrected in version 2. The program runs as a cron job so that a dead-tree version of the day’s top stories is ready for [Andrew]’s morning coffee.

We’ve seen similar news printers before; we particularly like this roll-feed paper version. But for a seriously retro feel, we’d love to see this done on a real teletype.


hackaday.com/2024/10/09/dot-ma…



QUIC: Il Futuro Della Trasmissione Dei Dati su Internet Sta Arrivando!


Internet si è evoluto in modo significativo negli ultimi decenni e la tecnologia che ne è alla base si è evoluta insieme ad essa. Una di queste innovazioni è QUIC, un nuovo protocollo di trasporto sviluppato da Google che promette di rendere Internet più veloce, più sicura e più affidabile. In questo articolo vedremo perché QUIC è stato un tale passo avanti, i suoi vantaggi e perché questo protocollo potrebbe rappresentare il fondamento del futuro delle comunicazioni Internet.

Cos’è QUIC?


Originariamente sviluppato e implementato da Google nel 2012, QUIC è un protocollo di rete universale a livello di trasporto. Lo scopo principale della sua creazione è migliorare le prestazioni delle applicazioni web che utilizzano il tradizionale TCP (Transmission Control Protocol). QUIC si basa sul protocollo Internet (IP) e in genere viene eseguito sullo User Datagram Protocol (UDP). Sebbene originariamente il nome QUIC fosse l’abbreviazione di “Quick UDP Internet Connections“, nella versione IETF è semplicemente il nome del protocollo, senza acronimo.
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UDP è famoso per la sua velocità dovuta alla mancanza di costi aggiuntivi per stabilire una connessione, ma la sua affidabilità lascia molto a desiderare. TCP, d’altro canto, garantisce affidabilità, ma a scapito di una velocità inferiore a causa dei complessi meccanismi di handshake e di ritrasmissione dei pacchetti. QUIC, come nuovo protocollo, combina la velocità di UDP con l’affidabilità e la sicurezza di TCP e include anche le funzionalità di crittografia di TLS (Transport Layer Security).

Caratteristiche principali di QUIC

Creazione rapida della connessione


Uno dei principali vantaggi di QUIC è la riduzione della latenza di installazione della connessione. Il TCP tradizionale richiede un handshake in più passaggi per stabilire una connessione e diversi altri passaggi per impostare la crittografia tramite TLS. QUIC combina questi processi in un’unica “stretta di mano”, che può ridurre significativamente il tempo necessario per stabilire una connessione sicura.

Multiplexing senza blocco a causa della perdita di pacchetti


Uno dei problemi noti del TCP è il blocco head-of-line, quando la perdita di un pacchetto fa sì che tutti i pacchetti successivi attendano fino alla ritrasmissione. QUIC risolve questo problema utilizzando thread indipendenti all’interno di una singola connessione. Ciò significa che la perdita di un pacchetto in un flusso non blocca gli altri, rendendo il trasferimento dei dati più efficiente.

Crittografia integrata


QUIC è stato progettato pensando alla sicurezza fin dall’inizio. A differenza del TCP, dove la crittografia è un’opzione (implementata tramite TLS), in QUIC è richiesta per tutte le connessioni. Ciò garantisce che tutti i dati trasmessi utilizzando QUIC siano crittografati, fornendo un’esperienza Internet più sicura.

Gestione fluida delle modifiche alla rete


I dispositivi mobili spesso passano da una rete all’altra (ad esempio, dal Wi-Fi a una rete mobile), il che può causare connessioni intermittenti. Nel TCP tradizionale, qualsiasi modifica alla rete richiede il ristabilimento della connessione. QUIC, d’altra parte, dispone di meccanismi integrati per funzionare senza problemi quando la rete cambia, consentendo di mantenere le connessioni e mantenere prestazioni elevate senza dover ristabilire la connessione.

Latenza ridotta sulle riconnessioni


QUIC utilizza un ID univoco per ciascuna connessione anziché un indirizzo IP. Ciò consente ai server di riconoscere più rapidamente i dispositivi a cui si sono connessi in precedenza e di saltare alcuni passaggi di handshake quando si riconnettono, il che è particolarmente utile nelle reti ad alta latenza.

Perché QUIC è importante


QUIC è stato originariamente progettato per migliorare l’esperienza dei servizi Google, in particolare per gli utenti mobili. Tuttavia, i suoi vantaggi si estendono all’intera Internet. Grazie a connessioni più veloci e a una migliore elaborazione dei dati, le applicazioni web si caricano più velocemente, il che è particolarmente importante nelle aree con connessioni Internet lente o inaffidabili.

Streaming video e esperienza di gioco migliorati


Un’area in cui QUIC dà il meglio di sé è nelle applicazioni in tempo reale come lo streaming video, i giochi online e le videoconferenze. La bassa latenza e l’elevata velocità dei dati di QUIC garantiscono una riproduzione video più fluida e meno interruzioni. La capacità del protocollo di passare facilmente da una rete all’altra senza la necessità di riconnessione lo rende la scelta ideale per le applicazioni mobili.

Sicurezza avanzata per impostazione predefinita


La crittografia integrata del protocollo aiuta a migliorare la sicurezza complessiva del traffico Internet. Più servizi e applicazioni web passeranno all’utilizzo di QUIC, più sicura diventerà Internet nel suo insieme, proteggendo gli utenti dall’intercettazione dei dati e da altre minacce informatiche.

QUIC gioca un ruolo chiave nello sviluppo di HTTP/3, l’ultima versione dell’Hypertext Transfer Protocol. HTTP/3 viene eseguito su QUIC anziché su TCP, rendendo la navigazione web più veloce, più sicura e più affidabile. Con l’avvento di HTTP/3, QUIC svolgerà un ruolo importante nel plasmare il futuro di Internet.

Distribuzione globale di QUIC


Sebbene i vantaggi di QUIC siano evidenti, la sua adozione è limitata dall’impossibilità di ispezionare il traffico a livello di rete, come può essere fatto con TCP. Tuttavia, l’uso di QUIC sta crescendo rapidamente nei paesi in cui la maggioranza della popolazione accede a Internet tramite reti mobili. Oggi, QUIC è utilizzato dall’8,2% di tutti i siti web in tutto il mondo e HTTP/3 dal 31,1%.

Uno degli sviluppi promettenti basati su QUIC è MASQUE (Multiplexed Application Substrate over QUIC Encryption), un meccanismo che consente di proxare le connessioni e creare tunnel tra i server, garantendo l’anonimizzazione del traffico. Questo può essere utilizzato nelle VPN e in altri sistemi simili alla rete Tor, ma sfruttando QUIC.

Conclusione


QUIC non è solo un modo più veloce per navigare in Internet, ma rappresenta un cambiamento fondamentale nell’approccio alla trasmissione dei dati in Internet. Combinando le migliori qualità di TCP e UDP, fornendo crittografia e migliore gestione delle condizioni di rete odierne, QUIC è destinato a diventare la base per un’esperienza Internet più veloce, sicura e affidabile. Man mano che HTTP/3 continua a guadagnare popolarità e sempre più aziende adottano QUIC, vedremo miglioramenti significativi in ​​aree come il cloud gaming, lo streaming e la comunicazione dei dispositivi IoT. Il futuro di Internet sembra luminoso e QUIC sta illuminando la strada.

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la madre dei cretini è sempre incinta.
nell'anniversario della morte di Jacques Derrida, 9 ottobre, ecco fiorire almeno un paio di post cretini contro Derrida. ovviamente su facebook, dove meglio si deliba la caduta a picco del q.i. occidentale.


LIBANO. I palestinesi di Wadi al-Zayne accolgono gli sfollati libanesi nelle loro case


@Notizie dall'Italia e dal mondo
"Noi palestinesi sappiamo fin troppo bene cosa significa vedere la propria vita stravolta da un giorno all'altro", afferma Bilal Farhat, un rifugiato residente nella città a maggioranza palestinese appena a nord di Sidone
L'articolo



PODCAST. Kais Saied: stabilità e pugno di ferro, la Tunisia della rivoluzione è solo un ricordo


@Notizie dall'Italia e dal mondo
A turbare il trionfo elettorale di Saied è solo il basso tasso di affluenza alle urne, soprattutto tra i giovani, indicatore del clima che si respira a Tunisi oltre le apparenze. Intervista al cooperante italiano Vincenzo



Dove si conservano le criptovalute?


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
Custodia a caldo, custodia a freddo, tassazione: tutto quello che devi sapere su dove e come si conservano le criptovalute
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valori.it/dove-si-conservano-l…



GAZA. Israele lancia nuovi attacchi. Unrwa: 400mila intrappolati nel nord


@Notizie dall'Italia e dal mondo
In un attacco notturno su una casa a Shejaia, un sobborgo di Gaza City, sono state uccise nove persone della stessa famiglia. Il resto dei morti si sono avuti nelle aree centrali di Gaza
L'articolo GAZA. Israele lancia nuovi attacchi. Unrwa: 400mila intrappolati



Underwater, a Venezia l’Italia mostra al mondo il futuro dell’ambiente sottomarino

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Sondare gli abissi, carpirne segreti e opportunità e negli stessi orientarsi, questo è il fulcro del 14esimo Trans-Regional Seapower Symposium (T-rss), il forum marittimo internazionale biennale che vede raccolti esponenti dalle Marine militari di oltre 60 Paesi, tra partner e Alleati. Il



AI e Deepfake, nuove frontiere del phishing: come difendersi


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
L'aumento esponenziale degli attacchi di phishing sfrutta l'intelligenza artificiale, mettendo a dura prova le difese aziendali e richiedendo un approccio proattivo alla sicurezza informatica
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Phishing via WhatsApp, così rubano i dati di accesso a Facebook: come difendersi


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
È in corso una campagna di phishing con cui i criminali informatici, sfruttando messaggi di WhatsApp, mirano a rubare dati di accesso a Facebook spacciandosi per addetti dell’assistenza ufficiale del social network. Ecco come riconoscere la truffa e



Dalla CGUE: commercio online sì, ma nel rispetto del GDPR altrimenti è concorrenza sleale


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La Corte di Giustizia UE ha stabilito che nel commercio online, in quel caso di farmaci non da banco, occorre il consenso esplicito del cliente al trattamento dei suoi dati personali. In assenza, è pratica commerciale sleale.



IA, quantum, cloud. Cingolani, Frattasi e Mantovano aprono Cybertech 2024

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Roma è diventata la capitale della cyber-sicurezza per la due giorni di Cybertech, il più grande evento dedicato al settore digitale, organizzato in collaborazione con Leonardo. A La Nuvola, esperti, aziende, start up provenienti da tutto il mondo avranno modo di



NIS 2 e recepimento italiano: regole e adempimenti per le aziende


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Ecco un’analisi dettagliata degli adempimenti in carico alle organizzazioni introdotti dalla direttiva NIS 2 e dal D.lgs. 138 del 2024 che l’ha recepita nel nostro ordinamento
L'articolo NIS 2 e recepimento italiano: regole e adempimenti per le aziende proviene da Cyber




Sicurezza dei pagamenti, la capacità di protezione cresce meno degli investimenti: i dati


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Dal Payment Security Report di Verizon emerge il ruolo crescente della normativa in materia di sicurezza dei pagamenti. Ma non tutte le spese in sicurezza e conformità si traducono in un aumento proporzionale delle capacità di protezione, ecco perché
L'articolo Sicurezza dei



Cavi sottomarini: così Europa e USA garantiranno una maggiore sicurezza del traffico dati


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Approvata dall’Unione Europa una dichiarazione congiunta proposta dagli Stati Uniti a tutela dei cavi internet sottomarini. L’obiettivo è lavorare insieme per garantire una sempre maggiore sicurezza e



Come combattere (e prevenire) il terrorismo. Il rapporto ReaCT

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Terrorismi ed estremismi sono fenomeni che si evolvono con il tempo e con il mutare delle dinamiche di socializzazione e competizione tra individui, gruppi e Stati. È una riflessione che sottende alla nuova edizione del Rapporto #ReaCT sul terrorismo e il radicalismo in Europa, disponibile



Auto elettriche, Ursula von der Leyen impone la linea anti-Cina


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dazi d'importazione nell'Ue aumentati fino al 45 per cento: Germania sconfitta, Bruxelles e Pechino verso la guerra commerciale?
L'articolo Auto elettriche, Ursula von der Leyen imponehttps://pagineesteri.it/2024/10/08/asia/auto-elettriche-ursula-von-der-leyen-impone-la-linea-anti-cina/



Addio alla Juventus, ultima dinastia del capitalismo familiare italiano


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
La Juventus, prima ridimensionata e poi probabilmente venduta, ci dice che si è conclusa l’era degli Agnelli e degli Elkann
L'articolo Addio alla Juventus, ultima dinastia del capitalismo familiare italiano proviene da Valori.

valori.it/juventus-agnelli-elk…



Perché nessuno si oppone allo strapotere dei ricchi


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
La tesi centrale del nuovo libro di Riccardo Staglianò è chiara fin dal titolo: "Hanno vinto i ricchi. Cronache da una lotta di classe"
L'articolo Perché nessuno si oppone allo strapotere dei ricchi proviene da Valori.

valori.it/riccardo-stagliano-l…



Presentazione del podcast LibSophia

@Politica interna, europea e internazionale

Martedì 15 ottobre 2024, ore 11:45 – Trieste Campus, Via Locchi, 25 – Trieste Il Podcast della Fondazione Einaudi di divulgazione di pensieri e parole liberali dedicato ai giovani INTERVERRANNO: Giuseppe Benedetto, Presidente della Fondazione Luigi Einaudi Enrico Samer, Presidente di Trieste Campus, Membro del CDA della Fondazione



Data Governance Act, approvato il decreto di recepimento: tutte le novità


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il Consiglio dei ministri ha approvato lo schema di decreto legislativo che recepisce il Data Governance Act nella nostra normativa nazionale: un parere favorevole che conferma l’AgID come autorità competente per l’applicazione del regolamento europeo.



Lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi bigarella.wordpress.com/2024/1…


Ci sembra di aver già dimostrato come soluzioni governative e culture politiche autoritarie o ademocratiche possano perfettamente inserirsi in una dialettica pluralista. Se dunque la DC e il neopopolarismo all’alba della Repubblica hanno avuto il merito di neutralizzare queste tendenze, assorbendole, questo non ha però significato la scomparsa delle loro istanze né il rifiuto della loro legittimità.
Contemporaneamente, sia da parte democristiana che missina, si manifestarono a livello di battaglia culturale i tentativi di attuare rispettivamente una conversione centrista della destra e di saldarsi politicamente al centro in nome dell’anticomunismo. Infatti, da una parte, “è probabile che nella loro personale percezione degli eventi e dei compiti storici della Dc, i due uomini politici siciliani, il maestro e l’allievo [Luigi Sturzo e Mario Scelba, nda], senza dubbio sinceri nella loro comune avversione ad ogni forma di totalitarismo, avvertissero l’impegno anticomunista come una pura e semplice prosecuzione del precedente impegno antifascista. […] Proprio l’antifascismo sollecitava il massimo rigore repressivo nei confronti dei comunisti: per evitare, infatti, che le forze economiche, il ceto politico e amministrativo e il seguito di massa del travolto regime cedessero alla tentazione di ricostituire la loro unità a destra intorno al nucleo dei nostalgici del partitino di Almirante e De Marsanich, occorreva che il governo guidato dai cattolici si mostrasse capace di assicurare e difendere anche gli interessi del fronte borghese-capitalistico con una determinazione almeno non inferiore a quella dimostrata, nel ventennio dal governo di Mussolini. A una siffatta operazione finalizzata a una conversione centrista della destra erano affidate le stesse sorti della politica perseguita da De Gasperi per la rinascita di un sistema liberalcapitalistico temperato da un prudente riformismo, idoneo ad assicurare il più largo insediamento sociale possibile, e potenzialmente l’egemonia, alla Democrazia cristiana”. <591
Dall’altra, invece, con la costituzione del Movimento sociale, gli ex salotini avevano trovato una casa politica che in breve assorbì tutta la galassia fascista sopravvissuta alla guerra. Il problema che si pone al MSI è, in breve tempo, quello di riuscire a costruirsi un proprio spazio di agibilità politica, avviando trattative su più fronti per ottenere legittimità, avendo intuito perfettamente l’emergenza anticomunista che guidava la nuova classe dirigente.
“[Il Msi] dopo la prima segreteria di Almirante e con l’avvento di esponenti meno caratterizzati (come De Marsanich e Michelini), andò stemperando la propria caratterizzazione più radicale. […] per la maggior parte dei fascisti il problema era quello di guadagnare uno spazio in cui poter dignitosamente sopravvivere tornando a far politica nelle condizioni date. Pino Romualdi ebbe un ruolo politico determinante in questo senso, cercando realisticamente intese con gli americani. Dopo, una volta realizzata la centralità della Dc nel nuovo sistema politico, la strategia fu orientata a costruire un solido polo di Destra che la condizionasse. Per i dirigenti più accorti, obbiettivo da perseguire non fu più né il fascismo regime né quello della Rsi, quanto piuttosto un sistema corporativista autoritario con forme più o meno ridotte di democrazia, magari, come il regime portoghese salazarista (che trovava il gradimento dei gesuiti della “Civiltà Cattolica”). Cosa che poteva essere fatta solo gettando un ponte verso il grande Centro cattolico raccolto nella Dc, in nome del comune fronte anticomunista”. <592
L’alternativa salazariana è una prospettiva comunque presente nella Democrazia cristiana, le cui correnti di destra restano sempre sensibili all’apertura verso PNM e MSI e anzi avversano la legge Scelba sul divieto di ricostituzione del partito fascista perché, a loro dire, rendeva difficile l’accordo con i missini. Questi tentativi di convergenza hanno il loro momento più importante nella cosiddetta “operazione Sturzo”: il tentativo promosso dalla destra DC di Gedda, con il sostegno vaticano, di presentare alle amministrative di Roma una lista civica con a capo il fondatore del PPI, con l’appoggio di monarchici e neofascisti. Il progetto naufragò per l’ostilità aperta di socialdemocratici,
repubblicani e soprattutto dello stesso De Gasperi. <593 Il leader democristiano continuava a preferire una linea differente: accettare l’alleanza con i monarchici soprattutto nel meridione (dove numerose saranno le circoscrizioni con liste elettorali DC-PLI-PNM) e perseguire la cooptazione dei settori più utili del neofascismo: “Si trattava, in pratica, di creare le condizioni opportune per consentire al “Centro democratico” di preservare la sua formale identità antifascista, mentre, in concreto, proprio quel Centro si sta dando da fare per assorbire nel suo fronte, in funzione anticomunista, almeno la cosiddetta parte “moderata” e sinceramente “patriottica” delle stesse forze sociali che si erano formate nel servizio al regime fascista. […] L’allievo di Sturzo […] diventava il più abile esecutore della politica con la quale De Gasperi stava tentando di ampliare lo spazio della “democrazia”, cioè di espandere il più possibile lo spazio del centro, nell’unica direzione consentita dalle circostanze, verso destra, dato che verso sinistra la strada appariva sbarrata dall’egemonia del Pci su Nenni e sui socialisti”. <594
Soltanto con i governi Pella e Scelba, parallelamente ai nuovi orientamenti dell’ambasciatrice americana Clara Boothe Luce, cattolica intransigente della destra repubblicana, più sensibile a opzioni autoritarie e reazionarie, i reciproci avvicinamenti tra centro e destra daranno ai neofascisti nuove possibilità di conquistarsi un ruolo tattico all’interno del panorama politico italiano, sebben all’esterno dell’arco costituzionale.
La cultura di governo della classe dirigente centrista presiede alla ricostituzione del partito moderato che, anche negli anni successivi in cui la formula del “Centro democratico” autonomo viene meno, continuerà comunque ad informare l’azione degli esecutivi e la cultura dello Stato. Secondo Giuseppe Carlo Marino, riassumendo in poche righe una considerazione complessiva della cultura politica di cui è stato espressione l’allievo di Sturzo, “lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi: un eccesso o, se si preferisce, un vero e proprio monstrum ideologico-politico della liberaldemocrazia trasferita in una forma cattolica, ovvero l’ultimo esacerbato prodotto della tradizione clerico-moderata”. <595

[NOTE]591 G.C. Marino, op. cit., pp. 35-36
592 A. Giannuli, Il Noto servizio. Le spie di Giulio Andreotti, p. 52, Castelvecchi 2013
593 Cfr. M. Del Pero, op. cit., pp. 160-61 e A. Giannuli, op. cit., pp. 54-55
594 G.C. Marino, op. cit., pp. 58-59
595 Ibidem, p. 221
Elio Catania, Il conflitto sociale: “motore della Storia” o “tabù” storico-politico. Il caso di Milano nel secondo dopoguerra, Tesi di laurea magistrale, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Anno Accademico 2016-2017

bigarella.wordpress.com/2024/1…

#1953 #AlcideDeGasperi #anticomunismo #DC #ElioCatania #GiuseppeCarloMarino #LuigiSturzo #MarioScelba #moderati #MSI #Pli #Pri




Valutazione del rischio e dell’impatto dei sistemi di IA: regole operative


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Un’esplorazione del processo di gestione del rischio dei sistemi di intelligenza artificiale, concentrandosi sull'AI Risk Assessment e sull'AI Impact Assessment secondo gli standard ISO di riferimento. Analizziamo l'interconnessione tra i due



L’impatto psicologico e le conseguenze del 7 ottobre. Il convegno in Fondazione Einaudi

@Politica interna, europea e internazionale

“Gli attacchi brutali del 7 ottobre hanno gettato la società israeliana in un vortice di paura e incertezza. Oggi è come se fossimo tutti sulla stessa barca. Siamo chiamati a organizzare azioni di risposta a sostegno delle tante



Missione Hera, ecco come l’Italia contribuisce alla difesa planetaria

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Osservare, analizzare e contribuire alla difesa planetaria. Questi sono i compiti principali di Hera, missione dell’Agenzia spaziale europea. La missione è a sua volta parte di un più ampio progetto di collaborazione tra Esa e Nasa, la quale nel 2022 ha condotto la prima



Tra NIS 2 e decreto di recepimento: il ruolo centrale della governance


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
C’è una differenza significativa tra i testi della NIS 2 e del decreto di recepimento che riguarda la governance: la direttiva introduce il concetto di “organi di gestione”, mentre il decreto distingue tra “organi di amministrazione” e “organi direttivi”. Ecco le



Addio alla Juventus, ultima dinastia del capitalismo familiare italiano


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Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
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Auto elettriche, Ursula von der Leyen impone la linea anti-Cina


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Ci sembra di aver già dimostrato come soluzioni governative e culture politiche autoritarie o ademocratiche possano perfettamente inserirsi in una dialettica pluralista. Se dunque la DC e il neopopolarismo all’alba della Repubblica hanno avuto il merito di neutralizzare queste tendenze, assorbendole, questo non ha però significato la scomparsa delle loro istanze né il rifiuto della loro legittimità.
Contemporaneamente, sia da parte democristiana che missina, si manifestarono a livello di battaglia culturale i tentativi di attuare rispettivamente una conversione centrista della destra e di saldarsi politicamente al centro in nome dell’anticomunismo. Infatti, da una parte, “è probabile che nella loro personale percezione degli eventi e dei compiti storici della Dc, i due uomini politici siciliani, il maestro e l’allievo [Luigi Sturzo e Mario Scelba, nda], senza dubbio sinceri nella loro comune avversione ad ogni forma di totalitarismo, avvertissero l’impegno anticomunista come una pura e semplice prosecuzione del precedente impegno antifascista. […] Proprio l’antifascismo sollecitava il massimo rigore repressivo nei confronti dei comunisti: per evitare, infatti, che le forze economiche, il ceto politico e amministrativo e il seguito di massa del travolto regime cedessero alla tentazione di ricostituire la loro unità a destra intorno al nucleo dei nostalgici del partitino di Almirante e De Marsanich, occorreva che il governo guidato dai cattolici si mostrasse capace di assicurare e difendere anche gli interessi del fronte borghese-capitalistico con una determinazione almeno non inferiore a quella dimostrata, nel ventennio dal governo di Mussolini. A una siffatta operazione finalizzata a una conversione centrista della destra erano affidate le stesse sorti della politica perseguita da De Gasperi per la rinascita di un sistema liberalcapitalistico temperato da un prudente riformismo, idoneo ad assicurare il più largo insediamento sociale possibile, e potenzialmente l’egemonia, alla Democrazia cristiana”. <591
Dall’altra, invece, con la costituzione del Movimento sociale, gli ex salotini avevano trovato una casa politica che in breve assorbì tutta la galassia fascista sopravvissuta alla guerra. Il problema che si pone al MSI è, in breve tempo, quello di riuscire a costruirsi un proprio spazio di agibilità politica, avviando trattative su più fronti per ottenere legittimità, avendo intuito perfettamente l’emergenza anticomunista che guidava la nuova classe dirigente.
“[Il Msi] dopo la prima segreteria di Almirante e con l’avvento di esponenti meno caratterizzati (come De Marsanich e Michelini), andò stemperando la propria caratterizzazione più radicale. […] per la maggior parte dei fascisti il problema era quello di guadagnare uno spazio in cui poter dignitosamente sopravvivere tornando a far politica nelle condizioni date. Pino Romualdi ebbe un ruolo politico determinante in questo senso, cercando realisticamente intese con gli americani. Dopo, una volta realizzata la centralità della Dc nel nuovo sistema politico, la strategia fu orientata a costruire un solido polo di Destra che la condizionasse. Per i dirigenti più accorti, obbiettivo da perseguire non fu più né il fascismo regime né quello della Rsi, quanto piuttosto un sistema corporativista autoritario con forme più o meno ridotte di democrazia, magari, come il regime portoghese salazarista (che trovava il gradimento dei gesuiti della “Civiltà Cattolica”). Cosa che poteva essere fatta solo gettando un ponte verso il grande Centro cattolico raccolto nella Dc, in nome del comune fronte anticomunista”. <592
L’alternativa salazariana è una prospettiva comunque presente nella Democrazia cristiana, le cui correnti di destra restano sempre sensibili all’apertura verso PNM e MSI e anzi avversano la legge Scelba sul divieto di ricostituzione del partito fascista perché, a loro dire, rendeva difficile l’accordo con i missini. Questi tentativi di convergenza hanno il loro momento più importante nella cosiddetta “operazione Sturzo”: il tentativo promosso dalla destra DC di Gedda, con il sostegno vaticano, di presentare alle amministrative di Roma una lista civica con a capo il fondatore del PPI, con l’appoggio di monarchici e neofascisti. Il progetto naufragò per l’ostilità aperta di socialdemocratici,
repubblicani e soprattutto dello stesso De Gasperi. <593 Il leader democristiano continuava a preferire una linea differente: accettare l’alleanza con i monarchici soprattutto nel meridione (dove numerose saranno le circoscrizioni con liste elettorali DC-PLI-PNM) e perseguire la cooptazione dei settori più utili del neofascismo: “Si trattava, in pratica, di creare le condizioni opportune per consentire al “Centro democratico” di preservare la sua formale identità antifascista, mentre, in concreto, proprio quel Centro si sta dando da fare per assorbire nel suo fronte, in funzione anticomunista, almeno la cosiddetta parte “moderata” e sinceramente “patriottica” delle stesse forze sociali che si erano formate nel servizio al regime fascista. […] L’allievo di Sturzo […] diventava il più abile esecutore della politica con la quale De Gasperi stava tentando di ampliare lo spazio della “democrazia”, cioè di espandere il più possibile lo spazio del centro, nell’unica direzione consentita dalle circostanze, verso destra, dato che verso sinistra la strada appariva sbarrata dall’egemonia del Pci su Nenni e sui socialisti”. <594
Soltanto con i governi Pella e Scelba, parallelamente ai nuovi orientamenti dell’ambasciatrice americana Clara Boothe Luce, cattolica intransigente della destra repubblicana, più sensibile a opzioni autoritarie e reazionarie, i reciproci avvicinamenti tra centro e destra daranno ai neofascisti nuove possibilità di conquistarsi un ruolo tattico all’interno del panorama politico italiano, sebben all’esterno dell’arco costituzionale.
La cultura di governo della classe dirigente centrista presiede alla ricostituzione del partito moderato che, anche negli anni successivi in cui la formula del “Centro democratico” autonomo viene meno, continuerà comunque ad informare l’azione degli esecutivi e la cultura dello Stato. Secondo Giuseppe Carlo Marino, riassumendo in poche righe una considerazione complessiva della cultura politica di cui è stato espressione l’allievo di Sturzo, “lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi: un eccesso o, se si preferisce, un vero e proprio monstrum ideologico-politico della liberaldemocrazia trasferita in una forma cattolica, ovvero l’ultimo esacerbato prodotto della tradizione clerico-moderata”. <595

[NOTE]591 G.C. Marino, op. cit., pp. 35-36
592 A. Giannuli, Il Noto servizio. Le spie di Giulio Andreotti, p. 52, Castelvecchi 2013
593 Cfr. M. Del Pero, op. cit., pp. 160-61 e A. Giannuli, op. cit., pp. 54-55
594 G.C. Marino, op. cit., pp. 58-59
595 Ibidem, p. 221
Elio Catania, Il conflitto sociale: “motore della Storia” o “tabù” storico-politico. Il caso di Milano nel secondo dopoguerra, Tesi di laurea magistrale, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Anno Accademico 2016-2017

bigarella.wordpress.com/2024/1…

#1953 #AlcideDeGasperi #anticomunismo #DC #ElioCatania #GiuseppeCarloMarino #LuigiSturzo #MarioScelba #moderati #MSI #Pli #Pri




L’impatto psicologico e le conseguenze del 7 ottobre. Il convegno in Fondazione Einaudi

@Politica interna, europea e internazionale

“Gli attacchi brutali del 7 ottobre hanno gettato la società israeliana in un vortice di paura e incertezza. Oggi è come se fossimo tutti sulla stessa barca. Siamo chiamati a organizzare azioni di risposta a sostegno delle tante



AI e Deepfake, nuove frontiere del phishing: come difendersi


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
L'aumento esponenziale degli attacchi di phishing sfrutta l'intelligenza artificiale, mettendo a dura prova le difese aziendali e richiedendo un approccio proattivo alla sicurezza informatica
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Come combattere (e prevenire) il terrorismo. Il rapporto ReaCT

@Notizie dall'Italia e dal mondo

[quote]Terrorismi ed estremismi sono fenomeni che si evolvono con il tempo e con il mutare delle dinamiche di socializzazione e competizione tra individui, gruppi e Stati. È una riflessione che sottende alla nuova edizione del Rapporto #ReaCT sul terrorismo e il radicalismo in Europa, disponibile



Addio alla Juventus, ultima dinastia del capitalismo familiare italiano


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Il nuovo articolo di @valori@poliversity.it
La Juventus, prima ridimensionata e poi probabilmente venduta, ci dice che si è conclusa l’era degli Agnelli e degli Elkann
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valori.it/juventus-agnelli-elk…



MITRE lancia l’AI Incident Sharing! Ora la Condivisione degli Incidenti sulle AI è cruciale


McLean, Va., 2 ottobre 2024 – Il Center for Threat-Informed Defense di MITRE degli Stati Uniti D’America, ha collaborato con oltre 15 aziende per aumentare la consapevolezza comunitaria sulle minacce e difese per i sistemi abilitati all’intelligenza artificiale (IA), culminando nel lancio dell’iniziativa AI Incident Sharing.

Questo progetto fa parte del programma Secure AI, avviato a giugno 2024, e si basa su MITRE ATLAS™, il framework che aiuta a comprendere e contrastare le minacce AI. L’iniziativa AI Incident Sharing mira a migliorare la capacità di difesa collettiva dei sistemi abilitati all’IA, consentendo la condivisione rapida e protetta di informazioni su attacchi o incidenti relativi a tali sistemi.

Negli ultimi due anni, la comunità MITRE ATLAS ha collaborato per caratterizzare e condividere incidenti in modo anonimo, e ora l’iniziativa rappresenta un passo avanti nella capacità di risposta rapida e nella protezione di questi sistemi critici. Il progetto ha anche esteso il framework ATLAS per includere nuove tecniche di attacco mirate a sistemi abilitati dall’IA generativa, aggiungendo studi di caso e metodi per mitigare le minacce.

Collaborazioni per una Difesa Migliorata


Il programma Secure AI coinvolge aziende come Microsoft, JPMorgan Chase Bank, CrowdStrike, Intel, Fujitsu e Verizon Business, tra le altre. Insieme, queste organizzazioni collaborano per mantenere il framework ATLAS aggiornato rispetto alle minacce più recenti dimostrate in ambiente operativo.

Douglas Robbins, vicepresidente di MITRE Labs, ha sottolineato l’importanza di una condivisione standardizzata e tempestiva delle informazioni sugli incidenti, per consentire a tutte le organizzazioni di migliorare la difesa collettiva dei sistemi AI e ridurre i danni esterni.

Sotto l’iniziativa AI Incident Sharing, una comunità di collaboratori fidati riceverà dati protetti e anonimi su incidenti reali, favorendo l’analisi e la risposta su larga scala. Chiunque può inviare un incidente attraverso il sito pubblico di condivisione, e le organizzazioni partecipanti potranno entrare a far parte della comunità fidata.

La Tradizione di MITRE nella Condivisione delle Informazioni


MITRE ha una lunga storia di collaborazione pubblico-privata, gestendo iniziative come la lista di vulnerabilità pubbliche CVE, in collaborazione con l’Agenzia per la sicurezza informatica e delle infrastrutture (CISA), e la banca dati ASIAS per la sicurezza aerea. Il modello utilizzato per queste iniziative è stato ora esteso all’AI Incident Sharing, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza dei sistemi IA in tutto il mondo.

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Lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi bigarella.wordpress.com/2024/1…


Ci sembra di aver già dimostrato come soluzioni governative e culture politiche autoritarie o ademocratiche possano perfettamente inserirsi in una dialettica pluralista. Se dunque la DC e il neopopolarismo all’alba della Repubblica hanno avuto il merito di neutralizzare queste tendenze, assorbendole, questo non ha però significato la scomparsa delle loro istanze né il rifiuto della loro legittimità.
Contemporaneamente, sia da parte democristiana che missina, si manifestarono a livello di battaglia culturale i tentativi di attuare rispettivamente una conversione centrista della destra e di saldarsi politicamente al centro in nome dell’anticomunismo. Infatti, da una parte, “è probabile che nella loro personale percezione degli eventi e dei compiti storici della Dc, i due uomini politici siciliani, il maestro e l’allievo [Luigi Sturzo e Mario Scelba, nda], senza dubbio sinceri nella loro comune avversione ad ogni forma di totalitarismo, avvertissero l’impegno anticomunista come una pura e semplice prosecuzione del precedente impegno antifascista. […] Proprio l’antifascismo sollecitava il massimo rigore repressivo nei confronti dei comunisti: per evitare, infatti, che le forze economiche, il ceto politico e amministrativo e il seguito di massa del travolto regime cedessero alla tentazione di ricostituire la loro unità a destra intorno al nucleo dei nostalgici del partitino di Almirante e De Marsanich, occorreva che il governo guidato dai cattolici si mostrasse capace di assicurare e difendere anche gli interessi del fronte borghese-capitalistico con una determinazione almeno non inferiore a quella dimostrata, nel ventennio dal governo di Mussolini. A una siffatta operazione finalizzata a una conversione centrista della destra erano affidate le stesse sorti della politica perseguita da De Gasperi per la rinascita di un sistema liberalcapitalistico temperato da un prudente riformismo, idoneo ad assicurare il più largo insediamento sociale possibile, e potenzialmente l’egemonia, alla Democrazia cristiana”. <591
Dall’altra, invece, con la costituzione del Movimento sociale, gli ex salotini avevano trovato una casa politica che in breve assorbì tutta la galassia fascista sopravvissuta alla guerra. Il problema che si pone al MSI è, in breve tempo, quello di riuscire a costruirsi un proprio spazio di agibilità politica, avviando trattative su più fronti per ottenere legittimità, avendo intuito perfettamente l’emergenza anticomunista che guidava la nuova classe dirigente.
“[Il Msi] dopo la prima segreteria di Almirante e con l’avvento di esponenti meno caratterizzati (come De Marsanich e Michelini), andò stemperando la propria caratterizzazione più radicale. […] per la maggior parte dei fascisti il problema era quello di guadagnare uno spazio in cui poter dignitosamente sopravvivere tornando a far politica nelle condizioni date. Pino Romualdi ebbe un ruolo politico determinante in questo senso, cercando realisticamente intese con gli americani. Dopo, una volta realizzata la centralità della Dc nel nuovo sistema politico, la strategia fu orientata a costruire un solido polo di Destra che la condizionasse. Per i dirigenti più accorti, obbiettivo da perseguire non fu più né il fascismo regime né quello della Rsi, quanto piuttosto un sistema corporativista autoritario con forme più o meno ridotte di democrazia, magari, come il regime portoghese salazarista (che trovava il gradimento dei gesuiti della “Civiltà Cattolica”). Cosa che poteva essere fatta solo gettando un ponte verso il grande Centro cattolico raccolto nella Dc, in nome del comune fronte anticomunista”. <592
L’alternativa salazariana è una prospettiva comunque presente nella Democrazia cristiana, le cui correnti di destra restano sempre sensibili all’apertura verso PNM e MSI e anzi avversano la legge Scelba sul divieto di ricostituzione del partito fascista perché, a loro dire, rendeva difficile l’accordo con i missini. Questi tentativi di convergenza hanno il loro momento più importante nella cosiddetta “operazione Sturzo”: il tentativo promosso dalla destra DC di Gedda, con il sostegno vaticano, di presentare alle amministrative di Roma una lista civica con a capo il fondatore del PPI, con l’appoggio di monarchici e neofascisti. Il progetto naufragò per l’ostilità aperta di socialdemocratici,
repubblicani e soprattutto dello stesso De Gasperi. <593 Il leader democristiano continuava a preferire una linea differente: accettare l’alleanza con i monarchici soprattutto nel meridione (dove numerose saranno le circoscrizioni con liste elettorali DC-PLI-PNM) e perseguire la cooptazione dei settori più utili del neofascismo: “Si trattava, in pratica, di creare le condizioni opportune per consentire al “Centro democratico” di preservare la sua formale identità antifascista, mentre, in concreto, proprio quel Centro si sta dando da fare per assorbire nel suo fronte, in funzione anticomunista, almeno la cosiddetta parte “moderata” e sinceramente “patriottica” delle stesse forze sociali che si erano formate nel servizio al regime fascista. […] L’allievo di Sturzo […] diventava il più abile esecutore della politica con la quale De Gasperi stava tentando di ampliare lo spazio della “democrazia”, cioè di espandere il più possibile lo spazio del centro, nell’unica direzione consentita dalle circostanze, verso destra, dato che verso sinistra la strada appariva sbarrata dall’egemonia del Pci su Nenni e sui socialisti”. <594
Soltanto con i governi Pella e Scelba, parallelamente ai nuovi orientamenti dell’ambasciatrice americana Clara Boothe Luce, cattolica intransigente della destra repubblicana, più sensibile a opzioni autoritarie e reazionarie, i reciproci avvicinamenti tra centro e destra daranno ai neofascisti nuove possibilità di conquistarsi un ruolo tattico all’interno del panorama politico italiano, sebben all’esterno dell’arco costituzionale.
La cultura di governo della classe dirigente centrista presiede alla ricostituzione del partito moderato che, anche negli anni successivi in cui la formula del “Centro democratico” autonomo viene meno, continuerà comunque ad informare l’azione degli esecutivi e la cultura dello Stato. Secondo Giuseppe Carlo Marino, riassumendo in poche righe una considerazione complessiva della cultura politica di cui è stato espressione l’allievo di Sturzo, “lo scelbismo era soprattutto una versione esasperata e pedantesca della lezione cattolico-popolare di Sturzo reinterpretata da De Gasperi: un eccesso o, se si preferisce, un vero e proprio monstrum ideologico-politico della liberaldemocrazia trasferita in una forma cattolica, ovvero l’ultimo esacerbato prodotto della tradizione clerico-moderata”. <595

[NOTE]591 G.C. Marino, op. cit., pp. 35-36
592 A. Giannuli, Il Noto servizio. Le spie di Giulio Andreotti, p. 52, Castelvecchi 2013
593 Cfr. M. Del Pero, op. cit., pp. 160-61 e A. Giannuli, op. cit., pp. 54-55
594 G.C. Marino, op. cit., pp. 58-59
595 Ibidem, p. 221
Elio Catania, Il conflitto sociale: “motore della Storia” o “tabù” storico-politico. Il caso di Milano nel secondo dopoguerra, Tesi di laurea magistrale, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Anno Accademico 2016-2017

bigarella.wordpress.com/2024/1…

#1953 #AlcideDeGasperi #anticomunismo #DC #ElioCatania #GiuseppeCarloMarino #LuigiSturzo #MarioScelba #moderati #MSI #Pli #Pri




Presentazione del podcast LibSophia

@Politica interna, europea e internazionale

Martedì 15 ottobre 2024, ore 11:45 – Trieste Campus, Via Locchi, 25 – Trieste Il Podcast della Fondazione Einaudi di divulgazione di pensieri e parole liberali dedicato ai giovani INTERVERRANNO: Giuseppe Benedetto, Presidente della Fondazione Luigi Einaudi Enrico Samer, Presidente di Trieste Campus, Membro del CDA della Fondazione



Cavi sottomarini: così Europa e USA garantiranno una maggiore sicurezza del traffico dati


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Approvata dall’Unione Europa una dichiarazione congiunta proposta dagli Stati Uniti a tutela dei cavi internet sottomarini. L’obiettivo è lavorare insieme per garantire una sempre maggiore sicurezza e