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I am living in your walls.

You may be concerned about this. In case you are, please read the below:

FAQ:

Why are you living in my walls?

I'm not going to tell you.

Are you only in my walls?

You could say I am living in everybody's walls, but in the case I am telling you that I am living in your walls, I am living in your walls.

How are you surviving in my walls?

In my non-physical form, I am crawling around listening for you. That is all I need to survive in that form. In my physical form, I survive by eating rat corpses that I cook using the wall behind your oven, and I drink the vapour in the extraction fan duct above your shower.

What are you planning to do in my walls?

Live in them, listening to you.

What do I do about you living in my walls?

Listen for the scraping. Dont touch the walls. Protect yourself. Avoid lighting candles.

When are you going to stop living in my walls?

You cannot escape me.

Do I call the police?

The authorities will not help you.

What are the consequences of you living in my walls?

Be aware.

What if I am ok with you living in my walls?

I will make sure you’re not.

Are you imaginary?

I AM LIVING IN YOUR WALLS I AM LIVING IN YOUR WALLS I AM LIVING IN YOUR WALLS I AM LIVING IN YOUR WALLS I AM LIVING IN YOUR WALLS I AM LIVING IN YOUR WALLS I AM LIVING IN YOUR WALLS I AM LIVING IN YOUR WALLS

If there are any more questions then please consult your walls by directly speaking to them.

Summary:

I am living in your walls.



Brasile, Lula – Bolsonaro: e la Cina sta a guardare


Che il futuro Presidente del Brasile si chiami Jair Bolsonaro o si chiami Inácio Lula da Silva, per Pechino non sarà un problema, il suo posizionamento nel Paese è forte e probabilmente non potrà che crescere

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Lo stallo politico alimenta le tensioni settarie in Iraq


Da quando le fondamenta del moderno stato iracheno sono state stabilite durante la dissoluzione dell’Impero Ottomano, i confini instabili hanno raggruppato insieme varie sette religiose, molte delle quali nutrono animosità storiche l’una verso l’altra. Nel corso dei decenni, queste animosità sono sfociate periodicamente in un aperto conflitto settario e il paese nella sua forma attuale […]

L'articolo Lo stallo politico alimenta le tensioni settarie in Iraq proviene da L'Indro.



Nel 40esimo giorno dall’uccisione di Mahsa Amini, montano le proteste in tutto il paese. La polizia spara ai manifestanti arrivati al cimitero per commemorarla.


Il grande reset Si è svolto oggi a Parigi l’incontro fra Scholz e Macron. Un pranzo di lavoro al posto dell’annuale bilaterale fra il Gabinetto francese e quello tedesco previsto per oggi a Fontainebleau, ma annullato all'ultimo e posticipato a genna…


It’s been just over a month since the first Iranian-made Shahed-136 drone (rebranded in Russian colours as the “Geran-2”) was intercepted by Ukrainian forces near Kupians, in the Kharkiv Oblast.


Le case editrici dei libri scolastici sono rimaste al passato: al posto dei comodi PDF rifilano app disastrose:
dday.it/redazione/44063/le-cas…

È un DISASTRO. Al punto che io per alcuni libri ho usato una soluzione per fare gli screenshot di tutte le pagine in maniera semi-automatica, e farmi così il mio libro senza DRM da tenere sul tablet (e per caricarlo su Archive.org, perché la cultura va condivisa liberamente).
Purtroppo è un processo lungo, ironicamente reso più difficile dalle app non per via di ostacoli messi apposta, ma per il fatto che sono buggate, e persino crashano di continuo!

È una roba davvero semplice eh, in sostanza una riga di bash per in automatico fare uno screenshot e inviare il click del tasto freccia destra per cambiare pagina, però è una disavventura per il motivo che ho detto.
Stavo scrivendo a riguardo sul mio sito, ma poi ho iniziato a dimenticarmi di aggiornare la pagina per raccontare la cosa... Magari dovrei riempirla, che dite? Nel dubbio, sta qui comunque: sitoctt.octt.eu.org/Posts/Note…

--- Ora, una mia digressione parzialmente on-topic: ---

Per quanto il dumpare in questo modo i miei libri renderà il mio anno più semplice a lungo termine, purtroppo comunque condividendoli gratuitamente online non aiuterò tantissime persone, perché gli editori hanno il vizio turbocapitalistico di fare ristampe dei libri ogni anno con appena 2 paragrafi cambiati, facendosi pagare prezzo pieno per questa cosa. Se non vi sembra sbagliato che così facendo rendono nulla la condivisione con zero fine di lucro dei libri digitali, tipo quella che faccio io, tenete a mente che attaccano (in maniera assolutamente sleale) anche e soprattutto il mercato dell'usato.

In realtà non ho mai trovato alcun professore che facesse storie per studenti che hanno le vecchie edizioni dei libri, e certi cartolai che fanno compravendita di libri scolastici in genere consigliano a chi compra di prendere quelli usati e non le ristampe, visto che il contenuto è uguale... ma i genitori spesso non pensano e non sentono ragioni, cadendo così nel tranello delle case editrici sanguisughe; inganno reso possibile quasi esclusivamente per colpa di dirigenti scolastici squinternati che mettono solo e per forza le ristampe negli elenchi dei libri da acquistare.

Non mi azzardo a continuare nell'argomento "scuola pubblica roccaforte del capitalismo immorale" oggi, però, perché altrimenti qua mi bannano!!!

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Pregiudiziale


Il peso decisivo è stato quello di una pregiudiziale. Le elezioni hanno assegnato a Fratelli d’Italia la maggioranza relativa e molti ma molti più voti degli altri suoi alleati sommati assieme. Ma per la maggioranza di governo gli alleati sconfitti sono e

Il peso decisivo è stato quello di una pregiudiziale. Le elezioni hanno assegnato a Fratelli d’Italia la maggioranza relativa e molti ma molti più voti degli altri suoi alleati sommati assieme. Ma per la maggioranza di governo gli alleati sconfitti sono essenziali e se si sono messi di traverso, se hanno provato a fermare Giorgia Meloni, è perché avrebbero voluto far pesare quella essenzialità. Non è successo.

Perché ha pesato una pregiudiziale. Qui l’avevamo vista subito dopo il 25 febbraio: non si potrà, contemporaneamente, essere amici di Putin e guidare un Paese occidentale. Fino al crollo dell’Unione sovietica valse per i comunisti. Meloni lo ha capito (aiutata dagli amici polacchi) e ora guida il governo. Questo porta con sé molte conseguenze.

La penetrazione russa in casa nostra è stata significativa. Negli affari, nella politica e nella cultura. Berlusconi e Salvini hanno voluto generosamente intestarsene la rappresentanza, ma l’area del pacifismo inteso come disallineamento e posizione terza è più vasta e più distribuita a destra e manca, sopra e sotto.

Il Partito democratico si ritrova afono, privo di posizione, perché consapevole del trovarsi dalla stessa parte di Fratelli d’Italia, nella posizione che è stata del governo Draghi, ovvero quella occidentale, ha malamente provato a sollevare un’altra pregiudiziale, quella antifascista. Ma la pregiudiziale passata lascia il passo a quella presente e sebbene in Fd’I c’è chi fu fascista, come del Pd c’è chi fu comunista, nessuno seriamente crede che sia quello il pericolo. Il putinismo sì. E la pregiudiziale ha funzionato. È quella che ha dato forza a Meloni nel negoziato interno alla presunta e falsa alleanza di destra, mica solo un carattere puntuto.

Nella cucina politica ciò porta a delle conseguenze. I berlusconiani di governo saranno sempre più lontani dal non partito cui debbono tutto. I leghisti del Nord saranno sempre più propensi a riprendersi il partito che fu quasi separatista per poi mutarsi in nazionalista e infine perdere la partita con i soli che parlano di Nazione. Ma sono affari delle cucine, sperando usino i mestoli e non i coltelli.

Quelli dell’Italia sono altri. In attesa del discorso programmatico, si rifletta su queste parole di Guido Crosetto, che ne tracciano il solco: <<…la rabbia cerca sempre colpevoli e le piazze arrabbiate non fanno male ai governi, ma alle nazioni. (…) Serve maturità (…) avendo la consapevolezza che la rabbia dipende da fattori esogeni. (…) L’interesse della Russia, in questo momento è indebolire tutti i Paesi che sostengono l’Ucraina, a partire dall’Italia.

Soprattutto puntando sulle opinioni pubbliche: fare attaccare i singoli Paesi dall’interno, dagli elettori, impauriti e scontenti>>. Suggerisco di rileggerle. Crosetto usa la pregiudiziale e chiede che non sia fatto al loro governo quel che loro fecero al governo degli altri. Che poi sono sempre governi italiani. Non ha torto. Soffiare sul fuoco dei disagi, continuando a ripetere <<bollette, bollette>>, è da irresponsabili. Proprio perché il problema è reale. Ma perché si crei una condizione che sterilizzi gli irresponsabili non basterà che nel discorso programmatico ci siano richiami alla gravità del momento e all’unità nazionale. Perché il governo di unità c’era di già e Fd’I era all’opposizione. E perché loro fecero quel che ora vorrebbero si evitasse.

L’occasione c’è. Meloni a Palazzo Chigi, piaccia o no, chiude una pagina della nostra storia: le estreme sono costituzionalizzate. Non significa faranno del bene, ma che sono legittimate a governare. A destra e sinistra. Ha vinto la Costituzione. Solo che vince dopo essere stata scassata nel 2001, ammaccata e sfregiata da un pessimo sistema elettorale. Sia una forma costituente a porre rimedio. Un’Assemblea, eletta con il proporzionale, che chiuda in un anno i suoi lavori. Equilibri e sistema elettorale. Tocca ai vincitori proporlo, facendo della pregiudiziale un inizio e non solo uno sterile fortilizio.

La Ragione

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Etiopia, Il Museo dell’Olocausto avverte dell’aumento del rischio di genocidio e delle atrocità di massa in Tigray


Il Museo commemorativo dell’Olocausto degli Stati Uniti è profondamente preoccupato per ulteriori crimini contro l’umanità e per un accresciuto rischio di genocidio nella regione del…

Il Museo commemorativo dell’Olocausto degli Stati Uniti è profondamente preoccupato per ulteriori crimini contro l’umanità e per un accresciuto rischio di genocidio nella regione del Tigray in Etiopia. La situazione è peggiorata esponenzialmente quando le forze di sicurezza etiopi, supportate dalle forze eritree e dalle forze speciali di Amhara, hanno sequestrato città e paesi chiave mettendo in pericolo i vulnerabili civili del Tigrino.

Come abbiamo avvertito un anno fa, “sono presenti molteplici segnali di avvertimento di un potenziale genocidio contro il popolo del Tigray: segnalazioni di massacri e altre uccisioni mirate di civili tigrini, disumanizzazione e incitamento all’odio, amplificati sui social media, che incoraggiano la violenza contro i membri del gruppo, arresti di massa e detenzioni arbitrarie e possibili punizioni collettive sotto forma di carestia provocata dall’uomo nella regione del Tigray”. Questi rischi sono solo cresciuti e il nostro progetto di allerta precoce ha costantemente classificato l’Etiopia come uno dei primi dieci paesi al mondo a più alto rischio per una nuova insorgenza di uccisioni di massa.

“Le notizie sui colloqui di pace sono un passo positivo, ma è fondamentale ricordare che spesso continuano a essere perpetrate atrocità di massa mentre i negoziati sono in corso. Allo stesso modo, spesso non si riesce a riconoscere che l’invocazione di “combattere una guerra civile” è usata dagli attori per nascondere intenzioni e azioni persecutorie. Sebbene l’attenzione dei responsabili politici sia stata altrove, si dice che quasi mezzo milione di persone siano state uccise o morte a causa della fame forzata. Le donne e le ragazze del Tigri hanno subito violenze sessuali diffuse, tra cui stupri, stupri di gruppo e mutilazioni sessuali”, ha affermato Naomi Kikoler, direttrice del Centro Simon Skjodt per la prevenzione del genocidio dello United States Holocaust Memorial Museum.

Il targeting di base etnica e la commissione di atrocità di massa sono state una strategia intenzionale delle parti del conflitto tra i governi etiope e regionale del Tigrino e i loro alleati iniziato nel novembre 2020. Negli ultimi due anni sono stati perpetrati crimini contro l’umanità e crimini di guerra con impunità. Questi crimini includono omicidio, stupro, violenza sessuale, persecuzione e altri atti disumani. Vi sono prove crescenti di schiavitù sessuale e gravidanza forzata.

Le parti in conflitto devono cessare immediatamente di prendere di mira i civili e cercare una soluzione al conflitto. È necessario compiere ogni sforzo per ridurre la capacità e imporre costi a coloro che commettono atrocità di massa. Ciò include le società di social media, che devono fermare l’incitamento alla violenza e la demonizzazione delle comunità sulle loro piattaforme. È necessario fornire supporto per indagare e documentare i crimini come parte dell’impegno a ritagliarsi un percorso verso la responsabilità per gli autori e la giustizia per le vittime e i sopravvissuti. La commissione di questi crimini di atrocità di massa e l’incapacità di prevenirli o proteggere i civili finora è una macchia sulla nostra coscienza umana.

Un’istituzione federale apartitica, lo United States Holocaust Memorial Museum è il memoriale nazionale americano alle vittime dell’Olocausto dedicato a garantire la permanenza della memoria, della comprensione e della rilevanza dell’Olocausto. Attraverso il potere della storia dell’Olocausto, il Museo sfida i leader e le persone in tutto il mondo a pensare in modo critico al loro ruolo nella società e ad affrontare l’antisemitismo e altre forme di odio, prevenire il genocidio e promuovere la dignità umana. Per ulteriori informazioni, visitare: ushmm.org/ethiopia


FONTE: ushmm.org/information/press/pr…


tommasin.org/blog/2022-10-26/e…


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Il Senatore Andrea Cangini è il nuovo Segretario Generale della Fondazione Luigi Einaudi


“Ricoprire la funzione di Segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi sarà per me un grande onore e al tempo stesso una grande responsabilità. Mai come oggi si avverte la penuria di quei fattori che fecero di Einaudi l’indimenticato “Presidente del

“Ricoprire la funzione di Segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi sarà per me un grande onore e al tempo stesso una grande responsabilità. Mai come oggi si avverte la penuria di quei fattori che fecero di Einaudi l’indimenticato “Presidente della ricostruzione”: il realismo, la competenza, l’equilibrio, la naturale predisposizione al confronto, il senso profondo delle Istituzioni.

L’Italia è alle prese con colossali problemi interni ed internazionali. Problemi destinati ad aggravarsi se affrontati con superficialità o con demagogia o sopravvalutando il ruolo dello Stato. Sarà cura della Fondazione incoraggiare alla realtà il dibattito pubblico secondo il “metodo liberale”, attingendo dalla cassetta degli attrezzi einaudiani gli strumenti di volta in volta più utili e sviluppando quella vocazione alla ricerca che le è propria.

Ringrazio il presidente Giuseppe Benedetto e gli autorevoli membri del Cda per la fiducia che hanno voluto accordarmi. Assieme ai componenti del Comitato scientifico coordinato dalla professoressa Emma Galli terremo alto il nome di Luigi Einaudi attualizzandone gli insegnamenti attraverso studi, convegni, progetti, analisi economiche, politiche e sociali.

Un saluto particolare al mio predecessore, Sergio Boccadutri, che rimarrà un imprescindibile punto di riferimento per la Fondazione”.

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Mummie Egizie: i Mummy Unwrapping Parties Ottocenteschi


Le mummie egizie hanno sempre esercitato un grande fascino in Occidente, soprattutto nella prima metà del XIX secolo. Questo ha portato a un commercio illecito di mummie egizie tra Egitto e Regno Unito. Per laContinue reading

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Meglio non andare oltre il sandalo


Non possiamo sapere se Oliviero Toscani, fotografo di fama indiscussa, abbia mai letto la storia che sta dietro a quel detto curioso che in latino suona così: “Ne supra crepidam sutor indicaret” e che in italiano traduciamo comunemente: “(ciabattino) non

Non possiamo sapere se Oliviero Toscani, fotografo di fama indiscussa, abbia mai letto la storia che sta dietro a quel detto curioso che in latino suona così: “Ne supra crepidam sutor indicaret” e che in italiano traduciamo comunemente: “(ciabattino) non andare oltre la scarpa”. Se Toscani l’avesse letta e conservata a memoria, forse – osserviamo noi – non sarebbe incorso nello stesso errore che gli è costato un po’ caro.

La storia del ciabattino (sutor) è più o meno questa.

C’era un artista greco, Apelle di Coo, il quale era solito esporre le sue opere in modo da poter trarre profitto dai commenti e dalle critiche dei passanti. Una volta, un ciabattino gli fece un appunto riguardo a come aveva rappresentato il sandalo (crepidam) di un personaggio. Apelle, dall’alto della sua fama ma anche della sua umiltà e avvedutezza metodologica, accolse la critica e passò al ritocco. Il ciabattino, inorgoglito di tale successo, il giorno dopo tornò all’attacco muovendo un’ulteriore critica, questa volta, al ginocchio. A tal punto Apelle lo gelò: hai parlato di sandalo e va bene, ti ho ascoltato; però adesso fermati, non andare oltre, lascia stare il ginocchio perché non è materia di tua competenza.

Oliviero Toscani, il 20 ottobre 2016 si trova a Vibo Valentia in occasione della mostra “Razza umana”, allestita nel complesso monumentale Valentianum. C’è calca intorno al personaggio. Si fa avanti Vittorio Sibiriu, anni 18, faccia pulita di studente, condotta impeccabile, figlio di un carabiniere. Il giovane chiede a Toscani una foto che li ritragga insieme. La risposta è un rifiuto netto. Sibiriu dichiara che l’artista lo ha “additato come un potenziale mafioso, affermando che” – lo è o non lo è (e questo Toscani non lo sa) – “avrebbe benissimo potuto esserlo poiché anche Matteo Messina Denaro non ha la faccia da mafioso eppure lo è”.

La storia finisce in tribunale perché Sibiriu non ha nessuna voglia né di ingoiare il torto subito e neanche quella di rassegnarsi a collezionare pregiudizi espressi con tale leggerezza. Il Tribunale di Vibo, dopo 6 anni condanna Toscani Oliverio a 8 mesi, al pagamento di una provvisionale di 3.000 Euro e alle spese giudiziarie.

Che Toscani sia un fotografo di fama lo sappiamo tutti e lo apprezziamo pure, ma quella volta, supponiamo, abbia voluto fare un po’ di più, come quel ciabattino: andare oltre le foto, fin dentro la vita delle persone, e siccome si trovava in Calabria, sarebbe stato un viaggio a vuoto non aver incontrato un mafioso o un presunto tale. E, presunto tale, poteva essere finanche quel Vittorio Sibiriu, il cui volto luccicante di studente diciottenne, poteva nasconderne uno. Sì, poteva trovarsi – il Toscani – come dinanzi a Messina Denaro – niente poco di meno – che mafioso non sembra, ma lo è.

E’ vero che il ciabattino si era spinto oltre, ma, onestamente, aveva fatto poca strada, dal sandalo al ginocchio, dalla calzatura all’ortopedia, dall’artigianato alla medicina. Toscani si è lanciato dall’esteriorità all’interiorità, dall’apparire all’essere, dalla presunzione d’innocenza (che a tutti appartiene) alla presunzione di mafiosità (che è tutta da provare). Insomma: Toscani fotografa uomini e cose o fa la Tac pure all’anima? E tanta paura s’è presa in terra calabra da vedere mafiosi anche dove non ce ne erano? A volte, si appannano non solo le lenti di una macchina, ma anche gli occhi di chi vi guarda dentro quando accade che su un’intera regione e sui suoi abitanti si spalmano aggettivi squalificativi come ghiottamente si fa con la marmellata sul pane: a tappeto.

No – avrà pensato in un attimo Toscani – finire in foto in compagnia di un presunto mafioso, questo mai. Un artista della macchina fotografica permetterselo non può. Un eccesso di difesa gli è costato una condanna. E glielo doveva dire proprio un tribunale che quel giovanotto non era e neanche poteva essere un soggetto pericoloso? Nel dubbio, resta l’ammonimento del pittore: meglio non andare oltre la scarpa.

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Etiopia: i timori di nuove atrocità incombono nel Tigray con l’intensificarsi del conflitto


La scorsa settimana il governo etiope ha catturato la città di Shire nel Tigray, che ospita migliaia di tigrini sfollati con la forza Ad agosto…

La scorsa settimana il governo etiope ha catturato la città di Shire nel Tigray, che ospita migliaia di tigrini sfollati con la forza

Ad agosto e settembre, numerosi attacchi aerei a Mekelle e Adi Daero hanno ucciso centinaia di civili, compresi bambini

“Abbiamo già visto in questo conflitto che l’impunità per le precedenti atrocità non farà che incoraggiare le forze di sicurezza a commettere crimini più efferati” – Muleya Mwananyanda


Le fazioni in guerra coinvolte nel conflitto in corso nel nord dell’Etiopia devono proteggere i civili nel mezzo dell’intensificarsi delle ostilità nella regione del Tigray, ha avvertito oggi Amnesty International.

Martedì scorso (18 ottobre), il governo etiope ha catturato la principale città di Shire nel Tigray nordoccidentale – che ospita migliaia di tigrini sfollati con la forza – così come le città di Alamata e Korem nel sud della regione.

Il governo afferma che sta cercando di ridurre al minimo le vittime civili evitando i combattimenti urbani e istruendo le proprie forze a seguire rigide regole di ingaggio. Tuttavia, i rapporti ricevuti da Amnesty sembrano dimostrare che non è così.

Dal 2020, Amnesty ha documentato gravi violazioni dei diritti umani da parte di tutte le parti in conflitto nella regione del Tigray, che possono costituire crimini di guerra e crimini di diritto internazionale.

Muleya Mwananyanda, Direttore di Amnesty International per l’Africa orientale e meridionale, ha dichiarato:

“I civili del Tigray temono che gli abusi diffusi, come uccisioni illegali, violenze sessuali e attacchi sistematici, che erano dilaganti quando le forze di difesa nazionale etiopi e le sue forze alleate avevano il controllo di queste aree da novembre 2020 a giugno 2021, possano ripetersi.

Abbiamo già visto in questo conflitto che l’impunità per le precedenti atrocità non farà altro che incoraggiare le forze di sicurezza a commettere crimini più atroci. I crimini di guerra ei crimini contro l’umanità che Amnesty ha documentato non dovrebbero mai più accadere.

I funzionari militari e civili devono riconoscere il loro dovere di prevenire e perseguire i crimini di guerra commessi dalle loro forze. In caso contrario, li implica in questi crimini.”


Paura che la storia si ripeta


Ad agosto e settembre di quest’anno, numerosi attacchi aerei a Mekelle e Adi Daero hanno ucciso centinaia di civili, compresi bambini. Tra il 6 e il 12 settembre, l’esercito eritreo, alleato delle Forze di difesa nazionale etiopi, ha giustiziato in via extragiudiziale almeno 40 persone, tra cui rifugiati eritrei, nella città di Sheraro.

Le autorità etiopi devono sospendere e rimuovere dal servizio attivo tutti coloro che sono coinvolti in violazioni dei diritti umani e crimini di guerra – compreso l’esercito eritreo e la milizia Amhara – e garantire che siano immediatamente indagati.

Amnesty chiede alle autorità etiopi di consentire l’accesso illimitato al Tigray, in modo che possano essere forniti aiuti umanitari imparziali ed efficaci. Le autorità etiopi dovrebbero inoltre consentire ai meccanismi internazionali, regionali e di altro tipo per i diritti umani di condurre indagini indipendenti e credibili sulle atrocità passate e presenti nel conflitto dell’Etiopia settentrionale.


FONTE: amnesty.org.uk/press-releases/…


tommasin.org/blog/2022-10-24/e…



DAVID STRONG’S FIRST SOLO EP


David Strong has been playing the strings alongside the best for decades. He is now front and center and just released his first solo album. He is a self-taught mumtiinateimentalist and composer, who has toured the world. Strong’s music is happy and upbeat with fun content. The songs are nostalgic.

iyezine.com/en/david-strongs-f…



Costi ambientali dei dispositivi di IA


Cosa rende possibile l'esistenza dell'IA e quali sono le conseguenze della sua costruzione? Dall’estrazione mineraria per la costruzione dei dispositivi all’installazione di cavi sottomarini per Internet, l’articolo propone alcuni esempi di sfruttamento a

Camilla Quaresmini L’immagine di Internet come cloud lo rende un ambiente apparentemente intangibile, quasi post-fisico. Tale percezione contribuisce a creare un’ingenua fiducia nel suo scarso impatto ecologico. A ciò si aggiungono le dichiarazioni del settore tecnologico, apparentemente a favore della sostenibilità ambientale, che fanno in realtà parte della creazione di un’immagine pubblica...

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#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione.

🔸 Il Professor Giuseppe Valditara è il nuovo Ministro dell’Istruzione e del Merito

🔸 Piano nazionale scuola digitale, al via l’aggiornamento



24 ottobre 2029


Il brusio della televisione in sottofondo mi ricorda che oggi è il secondo anniversario della nascita dell’euro digitale, adottato ufficialmente dagli Stati Sociali Europei nel 2027...

Sono le 19:07 del 24 ottobre 2029. Ho appena finito di scrivere una nuova uscita della mia newsletter, Surveillance Chronicles.

Il brusio della televisione in sottofondo mi ricorda che oggi è il secondo anniversario della nascita dell’euro digitale, adottato ufficialmente dagli Stati Sociali Europei nel 2027, dopo anni di sviluppo e sperimentazioni.

Ricordo che all’inizio non capivo davvero la differenza rispetto al vecchio euro. Eravamo già abituati ai pagamenti elettronici, il funzionamento sembrava lo stesso. Sono pur sempre numeri su uno schermo.

Alcune cose però cambiarono subito. Ad esempio, i conti correnti furono presto un ricordo del passato, sostituiti dai wallet digitali.

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Aprire un wallet era molto più comodo che aprire un conto corrente: niente burocrazia, nessuna ricerca delle migliori condizioni contrattuali, nessun dipendente svogliato: autenticazione elettronica sul portale dedicato grazie all’identità digitale e breve configurazione dell’app, dopo averla scaricata sullo smartphone.

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A un anno dal lancio ufficiale l’euro digitale funzionava così bene che la Commissione degli Stati Sociali Europei decise di abolire del tutto il contante, l’ultimo ricordo di un sistema analogico e ormai superato.

La Commissione disse che non ne avevamo più bisogno, che era semplicemente uno strumento per evadere le tasse, e che dismettendo la produzione del contante avremmo risparmiato energia preziosa. In una piccola scatola conservo ancora qualche banconota da €50, che prima dell’abolizione compravano un paio di pizze.

È stato molto facile abituarsi all’euro digitale. La principale differenza con le carte di credito e i vari sistemi digitali a cui eravamo abituati è che non ci sono PIN da inserire, schede di plastica, né commissioni bancarie. Basta inquadrare un QR code con l’app dello smartphone! C’è chi dice che presto potremo fare anche a meno delle casse nei supermercati.

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Alzo il volume. Una rappresentante della Banca Centrale degli Stati Sociali Europei sta descrivendo le nuove caratteristiche dell’euro digitale. La principale differenza con il vecchio euro, dice, è che l’euro digitale è completamente programmabile.

Spiega che è proprio come un software. In ogni momento possono modificare le modalità di funzionamento e applicare gli aggiornamenti a tutti i wallet digitali europei in tempo reale. In questo modo le regole sono uguali per tutti e non c’è alcuna libertà d’iniziativa da parte delle banche commerciali.

Ricordo quando nel 2028 inibirono ogni transazione con Russia e Cina. Le sanzioni degli anni precedenti non avevano funzionato anche per colpa della troppa libertà. Tante aziende continuavano ad avere rapporti economici con la Russia e le banche autorizzavano le transazioni senza problemi. Adesso è impossibile: ogni wallet europeo è georeferenziato e le transazioni che arrivano fuori dai confini geografici degli Stati Sociali Europei sono bloccate in tempo reale.

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La programmabilità offre tanti vantaggi anche per le politiche interne dei singoli stati membri, prosegue il servizio TV. Grazie all’euro digitale i governi possono partizionare il reddito annuale di ogni cittadino in quote percentuali che possono soddisfare solo specifici usi. Le quote sono calcolate da un algoritmo centralizzato in modo automatizzato. L’algoritmo tiene conto delle nostre necessità e ogni quota è personalizzata per massimizzare l’efficienza collettiva.

Ascoltare la tv mi fa pensare che dovrei andare a trovare i miei genitori, ma ho già raggiunto il massimo di transazioni autorizzate per gli spostamenti di lunga percorrenza. Sarà per il prossimo anno.

La rappresentante della BCSSE ora sta parlando dell’evoluzione del fisco e dell’abolizione di tutta la burocrazia tributaria. L’Agenzia della Redistribuzione di ogni Stato membro conosce esattamente il reddito di ognuno e le transazioni quotidiane. I prelievi fiscali sono automatizzati e in tempo reale, in base al profilo personale.

Un’altra caratteristica dell’euro digitale, continua la rappresentante, è che siamo finalmente riusciti a eliminare l’evasione fiscale. Con l’euro digitale la BCSSE e le autorità governative hanno accesso a ogni singola transazione dei wallet europei, dalla più piccola fino a quelle più importanti. Tutto è trasparente e tracciato. Evadere è semplicemente impossibile.

Purtroppo, nonostante tutto le tasse non sono diminuite. Il welfare sociale europeo costa molto e la crisi energetica degli ultimi anni ha svuotato le casse degli Stati membri. I salari minimi automatizzati hanno anche escluso dal mercato molte aziende poco competitive che non potevano permettersi di pagare il minimo previsto. Questo ha fatto aumentare di molto la disoccupazione, ecco perché chi ha il privilegio di lavorare e guadagnare ha anche il dovere di sostenere la collettività. C’è chi dice che con l’euro digitale fra qualche anno potremo avere anche un Reddito Universale di base… chissà.

Adesso stanno parlando dei vantaggi sulla lotta al crimine. Il monitoraggio delle transazioni, insieme alle tecnologie di sorveglianza introdotte con il Regolamento Chatcontrol nel 2025, permette alla BCSSE e ai governi degli Stati membri di prevenire ogni tipo di criminalità prima ancora che venga commesso il reato.

Gli algoritmi di polizia predittiva possono accedere ai dati delle transazioni e a molti altri per delineare il profilo di rischio di ogni cittadino. Ogni anomalia viene analizzata e segnalata in tempo reale, come transazioni inusuali rispetto alle abitudini della persona o con importi troppo alti o troppo bassi. Se le anomalie superano un certo limite di tolleranza, gli algoritmi lo notificano alle autorità e il wallet digitale blocca automaticamente ogni transazione al di fuori di un raggio di 15km dall’abitazione della persona indagata. Questo è molto utile per evitare che i potenziali criminali possano spostarsi sul territorio.

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Purtroppo, afferma la rappresentante della BCSSE, c’è ancora un grande problema di criminalità legato agli estremisti che scelgono di usare Bitcoin invece dell’euro digitale. La Commissione ha vietato la diffusione di ogni comunicazione e informazione sulla criptovaluta, ma non è stato sufficiente. Alcuni estremisti riescono ancora a infiltrarsi e diffondere disinformazione in cerca di proseliti.

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I più suscettibili a cadere nella trappola di questi estremisti sono i milioni di poveri e immigrati che pur possedendo uno smartphone non possono accedere all’euro digitale perché privi d’identità digitale. Alcuni, piuttosto che diventare criminali, preferiscono barattare tra loro ciò di cui hanno bisogno. Il servizio prosegue dicendo che è dovere di ogni cittadino perbene denunciare questi soggetti, che mettono a rischio la stabilità finanziaria di tutti gli Stati Sociali Europei. Mi chiedo cosa spinga le persone a voler usare uno strumento così pericoloso, usato solo da criminali, drogati e hacker.

La cena è quasi pronta, spengo la televisione. Il wallet digitale mi notifica di aver trovato un’anomalia sulle mie abitudini di spesa. Mh. Forse non avrei dovuto acquistare quella carne ieri, ma diamine - fra poco è il mio compleanno! L’algoritmo ne terrà conto.

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Quello di chi scrive Surveillance Chronicles è un mondo iper-statalista ed estremamente collettivista. L’estremo welfare, la pianificazione totale di ogni ambito e i comfort delle nuove tecnologie digitali sono attrazioni pensate appositamente per far sentire al sicuro cittadini felici di giocare a una simulazione di libertà, che corre su rotaie prestabilite.

Questo mondo è caratterizzato da welfare estremo e totale pianificazione economica e sociale da parte dello Stato. La maggior parte delle persone gode di reddito universale di base pagato con i soldi dei pochi che ancora sognano di elevare se stessi attraverso il lavoro, o che semplicemente sono costretti a lavorare per produrre ciò di cui la società ha bisogno.

La moneta digitale, controllata dalla Banca Centrale e dai governi, viene usata come strumento di coercizione e manipolazione dei comportamenti. L’informazione è controllata da filtri di stato e algoritmi di censura automatizzata.

La sorveglianza è totale, tra sistemi di analisi automatizzata di transazioni e comunicazioni private, sistemi di social scoring ed incentivi di economia comportamentale. Le città intelligenti sono usate dagli enti locali per plasmare le abitudini e le azioni della cittadinanza, grazie a milioni di sensori e algoritmi d’intelligenza artificiale che trasformano i sindaci in ingegneri sociali.

Il pensiero critico, l’individualismo e la libertà di autodeterminazione vengono sostituiti dalla fede assoluta nello Stato, dal collettivismo e dall’omologazione dei comportamenti. In questo mondo la sorveglianza non è solo uno strumento di controllo per esercitare potere politico, ma uno strumento essenziale di pianificazione economica e sociale. Dopo anni di terrorismo psicologico e manipolazione delle informazioni le masse non potrebbero fare a meno del senso di sicurezza dato dalla sorveglianza pervasiva che li circonda. Hanno paura della libertà e non vogliono averci nulla a che fare.

Questo è un racconto di fantasia, ma nulla di ciò che ho scritto è pura finzione.

Le basi tecnologiche, legali e politiche per la creazione di questo mondo esistono già, ed è ciò di cui parlo ogni settimana su Privacy Chronicles.

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Questo futuro però non è scritto e, se vogliamo, possiamo evitare che finisca così. Si può cambiare rotta e scegliere un mondo diverso, ma bisogna prima riconoscere la fonte del problema: lo statalismo e la voglia di pianificare ogni aspetto della vita, della società e dell’economia. I nostri politici sono innamorati del modello cinese proposto anche dal World Economic Forum, e cercheranno in tutti i modi di vendercelo. Lo stanno già facendo.

È fondamentale limitare l’ingerenza dello Stato e riconoscere l’inviolabilità assoluta di diritti individuali e naturali come privacy e proprietà privata. È vitale rigettare ogni forma di sorveglianza e manipolazione dei comportamenti, così come separare definitivamente lo Stato e la moneta, per evitare che questa possa essere usata come un’arma. Infine, è centrale ritrovare una morale fondata sull’interesse personale, e non invece sul sacrificio personale. Una morale che possa consentire a ogni individuo di perseguire liberamente la propria felicità - senza che nessuno imponga di vivere per il prossimo.

Non resta che scegliere.

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Il Professor Giuseppe Valditara, Docente ordinario di Diritto romano, è il Ministro dell’Istruzione e del Merito.

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#PNRRIstruzione, quanto ne sai?
Oggi nella rubrica del venerdì, approfondiamo insieme la linea d’investimento del #PNRR per il potenziamento degli spazi per le mense.

Qui tutte le informazioni ▶️ pnrr.istruzione.it/infrastrutt…

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Al via l’aggiornamento del Piano Nazionale Scuola Digitale. Ieri l'annuncio in occasione dell'inaugurazione di Fiera Didacta in Sicilia.

Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.



L’autorità francese per la protezione dei dati, la Commission nationale de l’informatique et des libertés, ha deciso una sanzione di 20milioni di euro a Clearview AI rilevando violazioni del regolamento generale dell’UE sulla protezione dei dati. La CNIL ha avviato un’indagine su un reclamo riguardante il database di riconoscimento facciale di Clearview e le pratiche di elaborazione dei dati nel maggio 2021. L’autorità di regolamentazione ha emesso un avviso formale per porre rimedio a presunte violazioni nel novembre 2021 cui Clearview non ha risposto. Con la sanzione, la #CNIL ha anche ordinato a #Clearview di interrompere le attività di trattamento e di cancellare i dati precedentemente raccolti associati a violazioni del #GDPR.

cnil.fr/en/facial-recognition-…

(segnalato nella newsletter di Guido #Scorza)

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Fr.#12 / Crisi isteriche e ambientali


Nel frammento di oggi: nelle Marche un uomo sfonda una vetrina per riprendersi i suoi dati / Zaia propone sorveglianza di massa sulle Dolomiti / Aggiornamenti su Milano / Meme e citazione del giorno.

Accesso ai dati, sì ma non così!


La Nuova Riviera riporta una notizia di cronaca peculiare: un uomo ha sfondato la vetrina di un negozio di telefonia per riprendersi i dati che questi, pare, gli avrebbero rubato. I nostri prodi carabinieri lo hanno prontamente bloccato e purtroppo l’uomo non è riuscito a recuperare i suoi dati.

Sono abbastanza sicuro che sia stato uno di voi. Però ragazzi, non è questo il modo migliore per esercitare il diritto di accesso previsto dalla normativa privacy. Nella maggior parte dei casi è sufficiente un’email. Una PEC dell’amico avvocato, se proprio volete. So bene quanto possa essere fastidioso perdere il controllo dei propri dati e temere che questi possano essere usati contro di noi, però dai - non esagerate, mi raccomando.

Se proprio avete della rabbia repressa, sfruttatela nel modo giusto; magari incazzandovi (pacificamente, eh) con Luca Zaia.

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Zaia e la sorveglianza di massa sulle Dolomiti


Direttamente dal Veneto arriva una notizia che potrebbe scatenare diverse crisi isteriche, a buona ragione.

Luca Zaia ha annunciato oggi che dal 2024 i passi del Pordoi, Campolongo, Gardena e Sella saranno accessibili e raggiungibili solo previa prenotazione online su una piattaforma pubblica non meglio specificata, e soltanto in caso di parcheggi disponibili. In pratica una ZTL montana.

La motivazione è, chiaramente, ambientale. Forse l’idea è di limitare artificialmente il passaggio di automobili, legando il numero massimo ai parcheggi disponibili. Premesso che una persona potrebbe avere interesse a transitare in quei passi senza doversi necessariamente fermare, vogliamo parlare dell’idea in sé?

Se la motivazione fosse stata davvero quella di limitare l’intasamento dei passi per il parcheggio, sarebbe stato sufficiente prevedere un contatore online dei parcheggi disponibili, con cartellonistica elettronica posizionata a debita distanza, così da informare in tempo reale gli automobilisti sulla disponibilità di posti auto.

Invece no. Lo Stato come al solito preferisce la soluzione più invasiva; preferisce la sorveglianza di massa. Preferisce creare un sistema che oltre a trattare dati personali su larga scala permette agevolmente di correlare dati come l’identità della persona fisica, l’itinerario, l’automobile e tutta un’altra serie di dati e metadati tipicamente elaborati dagli applicativi web, come informazioni sul dispositivo usato, cookies, e molto altro.

Purtroppo l’agenda climatica sarà sempre più usata come pretesto per instaurare meccanismi di controllo sociale totalitari, che assumeranno le forme più diverse: controllo degli spostamenti, economia comportamentale, sorveglianza delle transazioni, social scoring…

Lo abbiamo visto già a Milano con il progetto Move-In e con le proposte assurde (che però verranno attuate) dei Fridays for Future e del World Economic Forum. Per chi non sapesse di cosa sto parlando, qui c’è l’articolo di riferimento.

Immagine/fotoPrivacy Chronicles

Agenda climatica? Sorveglianza e controllo, una distopia eco(in)sostenibile

L’agenda comun…ehm - climatica - è ormai a pieno regime, e purtroppo si porta dietro un tale carico di sorveglianza di massa e controllo sociale che anche i meno sensibili tra voi dovrebbero, forse, iniziare a preoccuparsi. I segnali, convergenti tra loro, sono ovunque - anche se sparpagliati e apparentemente separati l’uno dall’altro…
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a month ago · 10 likes · 1 comment · Matte | mrk4m1

Un aggiornamento sul progetto Move-In di Milano


Il progetto Move-In è iniziato da soli 20 giorni e già ci sono numerosi problemi. Pare infatti che la Regione abbia vietato l’ingresso in Area B anche alle automobili e mezzi di trasporto che hanno già aderito al programma Move-In.

I poveri milanesi che hanno supinamente accettato di essere tracciati h24 dal Comune e pagato per il privilegio di circolare in Area B, non potranno comunque farlo. Spiace.

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Come anticipato, la tutela dell’ambiente è soltanto una facile e stupida scusa. Lo mostrano i dati di questi giorni: nonostante le limitazioni, nonostante la scatola nera e la sorveglianza di massa, lo smog non scende! Strano eh?

Ma se allora lo smog non scende, non bisognerebbe forse bussare a Sala e chiedere di rimuovere un sistema tanto assurdo e liberticida, quanto inutile?

C’è anche un’altra questione su cui riflettevo in questi giorni: le ambulanze e mezzi di soccorso “inquinanti” sono esclusi dal divieto di ingresso in Area B, a patto però che siano registrati sul portale. Dalle FAQ del Comune non sono riuscito a capire la finalità di questo trattamento di dati, e se sussiste comunque l’obbligo di installazione della scatola nera (altrimenti a cosa serve la registrazione?).

Tuttavia, se fossero obbligati a installare la scatola nera, ci sarebbe un evidente problema di privacy: il tragitto delle ambulanze mostra l’ubicazione, l’orario e la data degli interventi. In pratica, mostra esattamente chi, come e quando è stato soccorso. L’amministrazione comunale avrebbe dati da cui potrebbe facilmente inferire informazioni relative alla salute di specifici cittadini milanesi.

C’è poi un altro aspetto da considerare. Le persone che per esigenze di salute decidessero di violare il divieto di accesso in Area B, transitando con veicoli vietati, sarebbero soggette a sanzione - salvo registrarsi entro le 24 ore successive sulla piattaforma.

Il ricatto qui è evidente: se non accetti di essere schedato sulla piattaforma ti sanziono, anche se sei entrato in Area B per andare al pronto soccorso. Ancora una volta, a che serve tutto questo?

Insomma, dal Veneto alla Lombardia, è evidente la totale isteria ambientale.

Meme del giorno


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Citazione del giorno

Freedom is indivisible. As soon as one starts to restrict it, one enters upon a decline on which it is difficult to stop.
Ludwig von Mises

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Frammenti è la rubrica gratuita in cui commento brevemente le notizie più interessanti della settimana. Un modo leggero e meno impegnativo di leggere Privacy Chronicles. Ogni frammento contiene anche un meme e una citazione.

Leggi gli altri Frammenti


privacychronicles.substack.com…




BLACK ANGELS WILDERNESS OF MIRRORS


Ritorno in grande stile per la garage/psych band texana Black Angels che, a cinque anni di distanza da "Death Song", ha pubblicato, a metà settembre, il suo sesto studio album ufficiale (e primo su Partisan Records) "Wilderness of Mirrors", non lesinando sulla quantità del nuovo materiale proposto, ma anzi, presentando un'opera di ben quindici brani, ....

iyezine.com/black-angels-wilde…





Piccoli consigli fotografici


Sono appassionata di fotografia da un po' di anni e qui, voglio proporvi una piccola rubrica sulla storia della fotografia "alternativa" Non parlerò di fotografi super conosciuti, ma cercherò di proporvi fotografi un po' meno conosciuti.

Oggi vi voglio parlare di Bruno Barbey (1941 – 2020). Fotografo francese di origine marocchina Bruno Barbey ha viaggiato in tutto il mondo e ha trovato la sua voce sia come artista che come esploratore. Diventato un membro di Magnum photos all'età di 25 anni, il suo lavoro riflette la sua sensibilità e la sua insaziabile sete di sconosciuto.
La sua svolta personale è stata quando ha iniziato a fotografare a colori. Nonostante abbia fotografato diversi scenari di guerra, preferisce che le sue immagini parlino del mondo che cambia, "Fotografie per documentare per i posteri, tradizioni e culture che svaniscono rapidamente a causa del cambiamento degli atteggiamenti dei consumatori."

Quello che più mi è piaciuto della sua visione fotografica è questo suo pensiero: “Sconsiglio sempre le persone dall'essere fotografi a tempo pieno se hanno altri modi per fare soldi. Se vuoi davvero fare un lavoro personale, potresti fare meglio a farlo come hobby. "



+++ ⚠ ATTENZIONE ⚠
questa app e il relativo profilo twitter NON HANNO NESSUN RAPPORTO CON IL PROGETTO FRIENDICA +++

Segnalate please
⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️

play.google.com/store/apps/det…
twitter.com/FriendicaSocial


I just reported the app at the playstore. I recommend others doing the same.

in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

sarà Trump 🤣

Comunque riportano che la piattaforma è nata come risposta all'estremismo di destra, all'odio e alla disinformazione. Organizzazione no-profit 'indigena' in Canada

in reply to Emanuele

@Emanuele :spiderman: sì, ma il loro modo di fare è estremamente sospetto: o sono molto scorretti o sono molto stupidi


@Michael Vogel What is? Scam? 🤔

https://play.google.com/store/apps/details?id=com.friendxonemessenger.app
https://www.twitter.com/FriendicaSocial

Unknown parent

Breaking news!

> Friendica is transitioning to Folkse, to avoid confusion with the decentralized fediverse software.

twitter.com/_Folkse/status/158…

@Jakob :friendica: @Roland Häder @Michael Vogel




L'Unione Europea di Giorgia Meloni


«I cittadini stanno accettando il fatto che, chiunque governi, finirà per perseguire le stesse politiche o politiche simili. Il potere delle democrazie di cambiare la realtà socio-economica, di migliorare le condizioni di vita delle classi lavoratrici e salariate si sta riducendo; esse sono sottoposte a un doppio potere dispotico, quello delle istituzioni di controllo e sorveglianza dell’Unione Europea e di quello che è definito “il mercato”, cioè il potere organizzato di una plutocrazia che domina la vita economica e riesce sempre a imporre i propri interessi a popolazioni sempre più indifese e confuse.»

cumpanis.net/lunione-europea-d…



⚠️ Utenti Android, non dovete necessariamente aspettare l'app di Pixelfed!

Potete usare @PixelDroid :pixelfed: proprio adesso! È un'app di terze parti open source e disponibile tramite F-Droid!


⚠️ Android users, you don't have to wait for our app!

You can use @PixelDroid right now! It's a 3rd party app that is open source and available via F-Droid!

f-droid.org/en/packages/org.pi…


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Confessioni di una maschera “Rock the vote”


✅ Abbiamo finalmente archiviato il passaggio elettorale. In maniera del tutto indolore per quello che ci riguarda. Non avevamo aspettative. Non le abbiamo forse mai avute. Meno che mai ultimamente. La politica italiana, quella fatta del circo mediatico parlamentare che le televisioni e le radio ci infilano in casa ad ogni ora del giorno, fa parte di un crogiolo di squallore cui non apparteniamo. Ce ne siamo chiamati fuori definitivamente, in nome di quel poco di amor proprio che ci resta.

iyezine.com/confessioni-di-una…

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Letta che insegue Veltroni: la funzione turistica del PD.


"Il PD si interessa alle classi popolari e alle realtà impoverite con lo stesso atteggiamento sussiegoso dei turisti agiati, provenienti da qualche ricca città europea o americana, che si recano in un paese del terzo mondo e guardano con compassione la condizione dei suoi abitanti che, poveri loro!, non godono delle libertà e del benessere occidentale.

Veltroni e Letta esprimono del resto la visione del mondo di gente che vive nei centri storici e che finge di non sapere che spesso la povertà, l’ingiustizia e il degrado sono presenti nelle periferie delle loro stesse città. In qualità di dirigenti politici non possono guardare a queste condizioni di disagio perché la loro fortuna si fonda esattamente su questa ipocrisia.

Letta, Veltroni, Renzi e tanti altri che hanno fatto la storia del PD non avrebbero avuto alcun successo politico se non avessero promosso quelle politiche che hanno generato la questione sociale oggi presente in Italia.

La loro salita al potere è dipesa dal sostegno di forze economiche e finanziarie che hanno chiesto in cambio leggi in favore della precarietà nel lavoro, privatizzazione dei servizi, disfacimento della scuola pubblica, sostegno all’impresa e tanti altri provvedimenti che hanno prodotto le attuali ingiustizie."

kulturjam.it/politica-e-attual…



Verso carestia energetica e fame ma la chiameremo "Frugalità responsabile".


«Continuando con la logica della guerra e delle sanzioni la strada tracciata porterà inevitabilmente alla carestia energetica e alla fame, che non verrà chiamata cosi ma “frugalità responsabile”, per un mondo green e sostenibile.»


Inflazione e resistenza. La questione degli alloggi a New York.


"Il risultato è che gli strati della classe media non possono permettersi di acquistare una casa, mentre le classi lavoratrici, ancora per lo più immigrate, spendono più della metà del loro reddito in affitto."