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Scegli il tuo benessere con i brand più amati nel settore del CBD


L’uso del CBD è in piena espansione ed è ben lontano dall’essere considerato un ingrediente new-age che si può trovare solo sotto il bancone dei negozi di medicina naturale. L’industria della bellezza accoglie il CBD a braccia aperte, utilizzandolo come ingrediente nei sieri di bellezza o nelle candele al profumo di cannabis. Secondo Google Trends […]

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#uncaffèconluigieinaudi – In questa lotta altissima per il risorgimento morale


In questa lotta altissima per il risorgimento morale dell’Italia ci saranno forse delle soste (nel Parlamento); ma a farle cessare provvederà l’incessante vigile voce del paese da Corriere della Sera, 21 marzo 1906 L'articolo #uncaffèconluigieinaudi – In
In questa lotta altissima per il risorgimento morale dell’Italia ci saranno forse delle soste (nel Parlamento); ma a farle cessare provvederà l’incessante vigile voce del paese


da Corriere della Sera, 21 marzo 1906

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Ucraina: (non)sanzioni e trattative di pace


Posto che quelle inflitte alla Russia non sono sanzioni ma ritorsioni, come in tutte le guerre da sempre, a un certo punto ci si mette d’accordo per cessare il fuoco e si iniziano trattative di pace, partendo dallo status quo. Si tratta da dove si sta

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In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il...

In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministero dell’Istruzione e del Merito si unisce alle iniziative di sensibilizzazione: oggi e domani il Palazzo dell’Istruzione si illumina di rosso, dan…



«L’Italia mai forte quando fa da sola» L’alfabeto di Draghi


Da «Whatever it takes» all’«interesse nazionale» Quanti usi per la parola, quando viene spesa in pubblico. Può blandire, imbonire, promettere, giurare, addirittura minacciare, oppure convincere, spronare, rassicurare. Qualche volta, troppo spesso, ingan

Da «Whatever it takes» all’«interesse nazionale»

Quanti usi per la parola, quando viene spesa in pubblico. Può blandire, imbonire, promettere, giurare, addirittura minacciare, oppure convincere, spronare, rassicurare.

Qualche volta, troppo spesso, ingannare, illudere, confondere. Se ne potrebbero aggiungere altri mille. Ma c’è anche un altro compito che la parola può svolgere, ed è quello non solo di precedere i fatti, ma di favorirli, accompagnarli, spingerli, renderli ineluttabili. È forse questa una delle chiavi per leggere il libro dal titolo Dieci anni di sfide , edito da Treccani, che raccoglie scritti e discorsi pubblici di Mario Draghi dal 2011 al 2022, con la prefazione di Lionel Barber del Financial Times.

Impossibile, per argomentare, sfuggire dal discorso del «Whatever it takes» del luglio del 2012, quando disse che la Bce era pronta a fare tutto il necessario per preservare l’euro. Bastarono pochi minuti alla speculazione internazionale per capire che il gioco era finito, che il baratro alla fine del campo di segale nel quale era stata ferocemente spinta la Grecia aveva ormai di sentinella un intero continente, l’Europa, pronto a impedire che succedesse ancora.

Quante volte quella frase è stata richiamata.

Più che per celebrarne l’autore, per rubarne un pezzetto, per impadronirsi di un successo che tutti, anche se con un po’ di cleptomania, sentivano come proprio. Proprio Draghi, probabilmente, è quello che l’ha rivendicato di meno. C’è dell’eleganza e chissà, magari pure un po’ di vanità nel non autocelebrarsi. Ma c’è anche la convinzione profonda che si può essere, come popoli, artefici del proprio destino, anche quando si è sul punto di essere travolti da nemici inattesi e brutali, come la pandemia.

Lo dimostra l’intervento al Meeting di Rimini, quando ormai il suo governo era già caduto e si era a un mese dalle elezioni politiche che avrebbero portato Giorgia Meloni alla guida del Paese. Diceva Draghi, proprio riferendosi all’ora più buia della lotta al virus, con le famiglie e le imprese che non sapevano se sarebbero riuscite ad andare avanti: «Non è andata così. Gli italiani hanno reagito con coraggio e concretezza, come spesso hanno fatto nei momenti più difficili, e hanno riscritto una storia che sembrava già decisa».

Riscrivere una storia che pare già decisa è più che una sfida, non solo avverso alla pandemia, ma contro uno spettro che l’Europa si illudeva di aver sconfitto per sempre: la guerra.

Il 24 febbraio il continente si sveglia con la Russia che invade un Paese sovrano, l’Ucraina.
Ora sembra quasi scontato il sostegno a un popolo aggredito, l’adesione alle sanzioni, la collaborazione con gli alleati, l’invio di armi per aiutare la resistenza, fino a dire che la più sciagurata e improbabile delle ipotesi può vederci domani come sconfitti, ma mai come complici. Non era necessariamente così alla vigilia delle comunicazioni del presidente del Consiglio alla Camera. Incertezze, timori e compiacenze nella stessa maggioranza di unità nazionale sono fin troppo note. Le parole di questo anomalo banchiere, per un breve tratto prestato alla politica, non lasciarono spazio a interpretazioni furbesche, pur nella certezza che la linea della fermezza non avrebbe garantito la bella figura senza pagare un prezzo: «Tollerare una guerra d’aggressione nei confronti di uno Stato sovrano europeo — disse in Aula — vorrebbe dire mettere a rischio, in maniera forse irreversibile, la pace e la sicurezza in Europa. Non possiamo lasciare che questo accada».

E ancora nel settembre scorso, all’Onu, ricordava le riflessioni di Michail Gorbaciov secondo il quale, in un mondo globalizzato, la forza o la minaccia del suo utilizzo non potessero più funzionare come strumento di politica estera, serve piuttosto una nuova qualità della cooperazione da parte degli Stati.

E sotto la voce «cooperazione» c’è tanta parte del pensiero di Mario Draghi. Il suo discorso a Washington del maggio scorso lo sintetizza: «È evidente che i singoli Stati non possono far fronte da soli alle molte e difficili sfide che li attendono nei prossimi anni. Ciò che serve ora è uno sforzo collettivo, che ci unirà molto di più di quanto abbia fatto in passato». Vale per i cambiamenti climatici. Vale per la pandemia, contro la quale si combatte anche rifiutando il protezionismo sanitario e portando cure e vaccini anche nelle parti più povere del modo. Vale per l’integrazione europea, che ha bisogno di un federalismo pragmatico e ideale che sappia superare le pastoie delle decisioni all’unanimità. Vale anche quando, pensando al percorso che ha portato al Piano nazionale di ripresa e resilienza, ha ricordato, nel suo intervento all’Accademia dei Lincei, che alcuni governi, in altri Paesi europei, hanno tassato i loro cittadini per poter dare denaro a noi sotto forma di sussidi.

«Protezionismo e isolazionismo – sostiene – non coincidono con il nostro interesse nazionale. Dalle illusioni autarchiche del secolo scorso alle pulsioni sovraniste che recentemente spingevano a lasciare l’euro, l’Italia non è mai stata forte quando ha deciso di fare da sola». Gli interventi di Draghi per ricordare il pensiero di Jean Monnet, di Alcide De Gasperi, di Carlo Azeglio Ciampi, guardano tutti allo stesso obiettivo: l’Europa come motore che garantisce non una cessione di sovranità, ma un suo livello più alto, condizione di crescita, di pace e benessere. Spesso i suoi discorsi si concludono con un contenuto esortativo, la spinta a lavorare insieme come chiave per affrontare tutti i problemi. Credetegli, se avverrà sarà sufficiente.

Corriere della Sera

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Da settembre la Repubblica islamica dell’Iran è scossa da proteste e scioperi scatenati dalla morte di Mahsa (Jina) Amini, studentessa curda 22enne, avvenuta mentre era in custodia della polizia morale di Teheran.


Legge di bilancio figlia della premura


Per preparare la legge di bilancio il governo ha avuto pochi giorni, ma per preparare le idee con cui concepire un bilancio ha avuto anni. C’è sproporzione fra quel che si sa di dovere fare e gli strumenti che s’intendono utilizzare. Sproporzione che disc

Per preparare la legge di bilancio il governo ha avuto pochi giorni, ma per preparare le idee con cui concepire un bilancio ha avuto anni.


C’è sproporzione fra quel che si sa di dovere fare e gli strumenti che s’intendono utilizzare. Sproporzione che discende da un’inversione logica, che coinvolge i tempi e i soldi. Oltre a “premura” nel senso di prescia se n’abbia nel senso di cura

La presidente del Consiglio ha detto che con questo andamento demografico l’intero stato sociale e il sistema pensionistico non reggono. Giusto. Poi nella legge di bilancio infilano il congedo parentale allungato di un mese e la diminuzione dell’Iva sui pannolini. Ma anche il modo per andare in pensione prima, salvo aumentare (simbolici 7 euro al mese) le pensioni non basate sui contributi versati. È contraddittorio.

La natalità non crescerà perché c’è un mese di congedo. Crescere i figli ha la gittata di una ventina d’anni. E l’Iva più bassa non invoglierà. Sono cose concrete, anche benemerite, ma ininfluenti. Sono cose nate dalla finzione che non si facciano figli perché non si hanno soldi, in un Paese che spende per gli animali domestici più del doppio di quel che spende per la prima infanzia. Se vuoi affrontare il problema – oltre a non far crescere ancora il numero e il costo di quanti riscuotono una rendita senza avere versato adeguati contributi – devi guardare ai fondi europei del Pnrr, alla costruzione di asili nido e di scuole con il tempo pieno, a una formazione che renda competitivi, a impianti sportivi dove far scorrazzare chi per natura non può e non deve stare fermo, alla mobilità sorvegliata (pulmini da casa al campo sportivo e ritorno). La differenza è che le prime cose posso disporle e darle subito, per le altre ci vuole tempo. Solo che le prime sono inutili.

Il che porta al tema dei tempi. Per preparare la legge di bilancio il governo ha avuto pochi giorni, considerata la data del voto. Il che giustifica ampiamente il ritardo nella presentazione. Ma per preparare le idee con cui concepire un bilancio ha avuto anni. L’impostazione di quel che si vuole ottenere dev’essere immediata, perché si suppone sia la ragione per cui ti sei candidato e ti hanno votato; la realizzazione arriva nel tempo. Se invece provo a far vedere cosa sono in grado di fare subito, rinviando nel tempo l’impostazione compatibile con la realtà, o non ho capito che così sono su un binario morto o non riesco a conciliare quel che raccontai con quel che posso fare. Il che porta alla questione dei soldi.

Meloni ha detto che ora l’Italia può riprendere a crescere. Cresce da due anni e come non mai. Ma c’è l’altra leggenda da sfatare: non ci sono i soldi. I soldi ci sono eccome. Non ci sono tutti i soldi necessari per fare tutte le cose promesse in campagna elettorale. E fortunatamente, altrimenti avremmo più pensionati ancora. Ma i soldi del Pnrr consentono di fare un bilancio assai alleggerito sul fronte degli investimenti. È moltissimo. Semmai sarebbe bene aggiornare tutti, non solo la Commissione europea, sullo stato dei lavori. Sprecare quell’occasione sarebbe rompersi l’osso del collo.

Il pericolo della gatta frettolosa, capace d’accecare la progenie, esiste anche all’opposizione. A dire che il governo sbaglia son tutti bravi, ma non ha molto senso che il Partito democratico convochi una manifestazione di piazza contro la «manovra iniqua» nel mentre i loro ex (ex?) alleati del M5S ne convocano una per protestare contro la cancellazione (che manco c’è) del Reddito di cittadinanza. Non ha senso perché il Pd votò contro quel reddito, sicché chiarisca se l’iniquità sono poche o troppe pensioni, pochi o troppi aiuti e così via andando. Altrimenti l’opposizione diventa solo il dire No al governo, con una premura oppositoria che rimanda a un imprecisato domani la definizione di cosa, invece, farebbero loro. C’è un solo modo per combattere la miseria: far crescere la ricchezza.

Il mondo continua a crescere. Le previsioni economiche europee sono di crescita più contenuta, ma di crescita. La politica sembra essere la sola a non saper crescere, dalla lamentazione alla realizzazione.

La Ragione

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8 miliardi di ‘problemi’, tra oro nero e oro blu


“Rimane il fatto che capire la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando” (P. Roth, Pastorale americana) Il 15 novembre scorso l’Onu ci ha comunicato che gli umani sono diventati 8 miliardi sulla terza pietra […]

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Nonostante la repressione e gli arresti, proseguono le manifestazioni in Iran. Ma i suoi esiti dipenderanno da numerosi fattori.


Carte liberali, suggestioni dagli archivi della Fondazione Luigi Einaudi


a cura di Leonardo Musci – Responsabile Archivio Storico Inaugurazione della Mostra da parte del Direttore de “La Ragione” e vice Presidente della FLE, Davide Giacalone L’esposizione resterà aperta fino al 22 dicembre 2022, dal lunedì al venerdì dalle ore

a cura di Leonardo Musci – Responsabile Archivio Storico

Inaugurazione della Mostra da parte del Direttore de “La Ragione” e vice Presidente della FLE, Davide Giacalone

L’esposizione resterà aperta fino al 22 dicembre 2022, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00

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60 anni di diffusione del pensiero liberale


Saluti Introduttivi GIUSEPPE BENEDETTO – Presidente della Fondazione Luigi Einaudi Intervengono ILHAN KYUCHYUK – MEP and Alde President HAKIMA EL HAITÉ – Liberal International President HIDE VAUTMANS – MEP and European Liberal Forum President Relatori ANG

Saluti Introduttivi
GIUSEPPE BENEDETTO – Presidente della Fondazione Luigi Einaudi

Intervengono
ILHAN KYUCHYUK – MEP and Alde President
HAKIMA EL HAITÉ – Liberal International President
HIDE VAUTMANS – MEP and European Liberal Forum President

Relatori
ANGELO MARIA PETRONI – Comitato Scientifico Fondazione Luigi Einaudi. La storia della Fondazione Luigi Einaudi
ANDREA CANGINI – Segretario General Fondazione Luigi Einaudi. L’Opera Omnia di Luigi Einaudi al servizio del Paese

Modera
EMMA GALLI – Direttrice Scientifica Fondazione Luigi Einaudi

Conclusioni
OTTAVIA MUNARI – Ricercatrice FLE

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Da oggi fino al 26 novembre torna, alla Fiera di Verona, JOB&Orienta, lo storico Salone nazionale dell’orientamento.

“A.A.A. Accogliere, accompagnare, apprendere in un mondo che cambia”, è il titolo di questa XXXI° edizione.

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Manovra, come al solito vincono gli intoccabili. Per noi c’è il bastone - Contropiano

«660mila percettori di reddito occupabili (e, chissà, forse anche i 173mila che già lavorano ma percepiscono stipendi così miseri che devono essere integrati con il RdC) vengono così segnati dal marchio dell’infamia, perché nemici della “nazione”, improduttivi, parassiti.

Bisogna dunque costringerli. E l’arma di costrizione è la fame – oltre che lo stigma. Senza alcun reddito saranno obbligati a cercare e soprattutto ad accettare qualunque lavoro, a qualunque condizione e in qualunque luogo. È una logica propria non solo del Governo Meloni, ma anche di politici come Renzi e di ampi pezzi del mondo imprenditoriale.»

contropiano.org/news/politica-…



Kick-off for EU database of public domain works and digital access to scientific works


With yesterday’s budget vote, the EU Parliament approved the funding of two pilot projects in the field of free knowledge initiated by the Pirate Party’s MEP Patrick Breyer in cooperation with …

With yesterday’s budget vote, the EU Parliament approved the funding of two pilot projects in the field of free knowledge initiated by the Pirate Party’s MEP Patrick Breyer in cooperation with civil society.

The first pilot project “Public EU directory of works in the public domain and under free licenses”, is funding a feasibility study for the creation of a database of public domain works. The development of such a database shall provide legal certainty for platforms, providers, galleries, libraries, archives and museums, as well as other non-profit organizations that work with public domain or freely licensed content.

The second project, “The Role of Copyright Laws in facilitation of distance education and research” intends to strengthen schools, universities and the cultural sector. The pilot project will assess copyright obstacles for online teaching and will focus on possible adaptions to the legal framework in order to enhance an appropriate balance of the interests of the authors and the use for educational and research purposes in the public interest. In addition, public access to culture and education shall be increased, in particular by granting licenses to libraries.

Patrick Breyer, Member of the European Parliament for the Pirate Party and digital freedom fighter, comments:

The Pirate‘s fight for free knowledge has never been as important as during the pandemic, when schools and libraries often were closed. We finally need legal certainty. Business interests must no longer stand in the way of digital learning and research. The pilot projects I have proposed are an important first step in bringing the laws into line with the needs of our digital knowledge society.”

patrick-breyer.de/en/kick-off-…



"Gli interventi sulle pensioni sono stati irrisori, mentre si continua a favorire anche attraverso la tassazione i ceti più abbienti, introducendo i primi assaggi di una futura tassazione piatta. Hanno colpito il Reddito di Cittadinanza proseguendo la guerra ai poveri, già ingaggiata dai precedenti governi. Hanno ridotto gli sgravi sulle bollette per le famiglie, confermando per intero solo quelli alle imprese. "

contropiano.org/news/politica-…




I 10 satelliti più affascinanti del Sistema Solare

Un bel video del divulgatore Luca Nardi su alcuni dei molti satelliti naturali del Sistema Solare.

feddit.it/post/97681



"Giochi troppo!": il libro di Andrea Corinti è figlio del lockdown del 2020 ed è un invito alla riflessione su quanto il videogioco sia importante nelle nostre vite


"GIOCHI TROPPO!": IL LIBRO DI ANDREA CORINTI È FIGLIO DEL LOCKDOWN DEL 2020 ED È UN INVITO ALLA RIFLESSIONE SU QUANTO IL VIDEOGIOCO SIA IMPORTANTE NELLE NOSTRE VITE

Segnaliamo alla comunità di @Videogiochi qesto libro di @Xab :archlinux: in cui i videogiochi non vengono demonizzati ma raccontati in una chiave di lettura che, seppur scanzonata, vanta solidi studi e riferimenti alle spalle.

Seguono le interviste a tre videogiocatori molto particolari per provare a raccontare cosa sia il videogioco oggi, ipotizzando cosa potrebbe diventare domani.

Qui è possibile visitare il sito dell'autore e trovare i link per l'acquisto (purtroppo solo Amazon)

Questa voce è stata modificata (2 anni fa)

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Unknown parent

@Giovanni questo va chiesto a @Xab :archlinux: 😀

Videogiochi reshared this.

Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
Xab

@unruhe perché non avevo abbastanza autostima per trovarmi un editore ed era l'autoproduzione più conveniente ahimè (non ne vado fiero confesso)

Prima o poi mi piacerebbe fare la versione ebook, appena ho un po' di tempo ci ragiono anche per gestire immagini e grafici

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La TAV per le merci è un business che non esiste: l'unica linea italiana chiude per inutilizzo.

"I costi di manutenzione risultavano troppo onerosi a fronte della domanda per questo tipo di servizio. La notizia è stata commentata dai No TAV come il segno dell’inutilità di queste opere, che richiedono un enorme dispendio di risorse, oltre che la devastazione del territorio, ma non risultano necessarie."

lindipendente.online/2022/11/2…



I social network sono morti. Come si crea un'alternativa vera? L'articolo di di Edward Ongweso Jr su Vice


I SOCIAL NETWORK SONO MORTI. I COSIDDETTI “SOCIAL MEDIA” SONO PENSATI PER CONSUMO E PUBBLICITÀ, NON PER LE PERSONE. ORA CHE STANNO CROLLANDO, COME SI CREA UN’ALTERNATIVA VERA?

Segnaliamo a tutta la comunità de @Le Alternative questo articolo molto interessante comparso su Vice e segnalato su mastodon da @Chiara [Ainur] [Айнұр]

La "crisi di Twitter" ha infatti messo in ombra la crisi di Facebook, i suoi licenziamenti, il mancato ROI sul Metaverso, la sua irrilevanza per le elezioni di mid term e il Vietnam globale che i suoi prodotti di punta (Whatsapp e Instagram) stanno subendo da Telegram e soprattutto da TikTok.

Ma la crisi dei social è una realtà.

I cosiddetti “social media” sono pensati per consumo e pubblicità, non per le persone. Ora che stanno crollando, come si crea un’alternativa vera?
Articolo di Edward #Ongweso Jr, Trad. Di Giacomo Stefanini e Giulia Trincardi, su #Vice

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Non perdetevi l'incontro di #attiviamoenergiepositive su #mastodon #twitter e il #fediverso!
Oggi martedì 22 novembre alle 17 🐘
Con Paolo Melchiorre, Francesco Macchia e Angelo Rindone

Clicca qui per seguire la live alle h.17
👉 attiviamoenergiepositive.it/

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La violenza digitale, invasiva e nascosta degli stalkerware che colpisce le donne. | Altreconomia

"Presentate come soluzioni antifurto o per controllo parentale, queste app alla portata di tutti possono essere installate per monitorare i dispositivi all’insaputa dei proprietari, scandagliando email, telefonate e account social. Una prassi illegale che si inserisce nell’ampia galassia della cyberviolenza."

altreconomia.it/la-violenza-di…



Costi ambientali dei dispositivi di IA


Cosa rende possibile l'esistenza dell'IA e quali sono le conseguenze della sua costruzione? Dall’estrazione mineraria per la costruzione dei dispositivi all’installazione di cavi sottomarini per Internet, l’articolo propone alcuni esempi di sfruttamento a

L’immagine di Internet come cloud lo rende un ambiente apparentemente intangibile, quasi post-fisico. Tale percezione contribuisce a creare un’ingenua fiducia nel suo scarso impatto ecologico. A ciò si aggiungono le dichiarazioni del settore tecnologico, apparentemente a favore della sostenibilità ambientale, che fanno in realtà parte della creazione di un’immagine pubblica opaca e non veritiera.

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Digital Service Package: come regolare le piattaforme digitali?


L'UE approva il Digital Service Package, cosa significa che ciò che è illegale offline deve essere illegale anche online? Una breve analisi di Privacy Network.

Il 5 luglio 2022, al termine della sessione plenaria del Parlamento Europeo, è stato approvato il Digital Services Package, il primo set normativo composto dal Digital Service Act (DSA) e dal Digital Markets Act (DMA), volto a regolare rispettivamente i servizi e il mercato digitali al fine di creare uno spazio online più sicuro e aperto, fondato sul rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini.

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Diritti Digitali per la Comunità Queer


Attraverso l’analisi di tre tipologie di piattaforme differenti - app di ride sharing, social network e app di dating - cerchiamo di mostrare come la condizione di possibilità per l’implementazione di un design inclusivo sia lo scardinamento del binarismo

L’intelligenza artificiale (IA) pervade le nostre vite tramite app di varia tipologia, assistenti digitali, sistemi di rating, dispositivi smart. Diversamente dalla prospettiva che la presenta come strategia oggettiva ed equa per la gestione di determinati compiti, l’IA è intrinsecamente priva di neutralità, in quanto potenzialmente soggetta ad un uso duale. Infatti certi algoritmi...

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Safe Cities e Colonialismo Digitale in Sudafrica


In risposta ai problemi di governance dei governi africani, la Cina esporta in Sudafrica i suoi dispositivi di controllo, determinando una vera e propria invasione digitale del Paese. Dipinta come soluzione smart a problemi sociali, la sorveglianza tramit

La sorveglianza biometrica costituisce un framework di tecnologie invasive che ricercano negli individui specifiche caratteristiche identitarie, al fine non dichiarato di attuare una profilazione di massa. Nel caso specifico del Sudafrica questo si inserisce in un ecosistema più ampio creatosi attorno al progetto Safe Cities del gigante cinese Huawei. Guidato dall’idea che la tecnologia sia la...

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Il tracciamento dei contatti nei luoghi di lavoro in Italia


Collana di articoli per esaminare vantaggi e svantaggi del contact-tracing, a cura del Dipartimento Ricerca. “Il tracciamento dei contatti nei luoghi di lavoro in Italia” è la sesta parte della collana.

Parte 1: Tracciamento dei contatti, le origini Parte 2: Il contact-tracing nel XXI secolo: dalla MERS al COVID-19 Parte 3: L’approccio europeo e italiano al tracciamento dei contatti Parte 4: Il tracciamento dei contatti fuori dall’Italia Parte 5: Il tracciamento dei contatti: questioni etiche Se l’osservazione delle iniziative sviluppate dai vari Paesi europei aiuta a chiarire il quadro delle...

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Oggi, #22novembre, è la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, istituita dal Parlamento italiano il 13 luglio 2015.

Qui la lettera alle scuole del Ministro Giuseppe Valditara ▶️ miur.gov.



Le stringhe terminate con valore nullo sono il più grande errore della storia dell'informatica


My password is just every Unicode codepoint concatenated into a single UTF-8 string.
xkcd.com/2700/




#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione.

🔸 MIM-Regioni, sbloccati 500 milioni per il potenziamento dei laboratori degli ITS

🔸 Accordo con le Province su #PNRR e scuole superiori

🔸 …




Devo essermi perso alcuni passaggi negli ultimi anni, ma ho appreso che #BitTorrent è stata acquistata da una startup in ambito #crypto
Ho cercato informazioni su wiki ma con scarsi risultati: è stato acquistato e reso "chiuso" anche il protocollo?

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in reply to J. Alfred Prufrock

Anche a me risulta difficile pensare che il protocollo possa essere diventato "privato". Mi ha lasciato spiazzato vedere offline bittorrent .org (cfr. github.com/bittorrent/bittorre… )e trovare .com saturo di servizi offerti legati a qualche tipo di token.
in reply to J. Alfred Prufrock

Alcuni servizi anche interessanti, come quello per lo streaming live video (che, sempre in giro per wiki, apprendo esser stato famigerato per essere stato largamente usato da creator estremisti far right per contenuti tanto discutibili quanto remunerativi)


Cari amici, vi ricordo che "settimana prossima" vuole l'articolo: "Ci vediamo LA settimana prossima" 👋


Pensavo che sarebbe interessante (e forse esiste già, ma non l'ho trovato) sviluppare un servizio che funga da proxy aggregatore per i diversi account del fediverso che un utente può possedere.

Provo a spiegarmi. Esistono numerosi social network decentralizzati che utilizzano il protocollo ActivityPub, tramite il quale sono tra loro interoperabili. Così un utente Mastodon può ricevere i video pubblicati da un amico su un'istanza PeerTube. Come utente del Fediverso, potrei aprire un account Pixelfed per pubblicare le mie foto, PeerTube per i video, Friendica per il microblogging ecc. Ognuno di questi account avrà il proprio handle, i propri follower e i propri seguiti, il che può diventare scomodo da gestire.

Invece, mi piacerebbe esporre verso l'esterno un unico handle aggregato, ad esempio @c64@luca.it, e "agganciare" a questo handle i numerosi account del fediverso di cui dispongo, per esempio

- @c64@mastodon.uno per Mastodon,
- @c64@poliverso.it per Friendica, ecc.

Come funzionerebbe dunque l'handle aggregato? Tutti i messaggi in entrata verrebbero aggregati dal proxy, e replicati verso tutti gli account personali. In questo modo, per esempio, avrei la possibilità di leggere lo stream dei post dei seguiti tramite Mastodon, che ha un'interfaccia più comoda e matura rispetto a Friendica, oppure utilizzare proprio Friendica. Anche i messaggi in uscita (post, video ecc.) sarebbero mediati dal proxy, in modo tale che i miei follower vedrebbero tutti i messaggi che pubblico, indipendentemente dal social che ho utilizzato per la pubblicazione per ogni singolo messaggio.

Infine, l'handle aggregato potrebbe essere permanente: così potrei modificare l'istanza dei miei social in modo trasparente, senza dover chiedere ai follower di modificare l'handle seguito.




Hanno appena citato Mastodon a RaiNews, nell'ambito della notizia sul fatto che i dipendenti di Twitter stanno dando le dimissioni in massa... prepariamoci allo sbarco 😁

Luca Gasperini reshared this.