Il Sacco Wahabita di Karbala (1802)
Se avessimo istantanee del Sacco Wahabita di Karbala del 1802, sarebbero immagini di cataste di cadaveri, fiumi di sangue e dello scempio completo di un’intera città sacra. Le Cause Le cause del Sacco Wahabita di Karbala del 1802 sono complesse e multifattoriali, ma possono essere sintetizzate in tre principali fattori: le tensioni tra i persiani e gli ottomani, la rivalità tra sunniti e sciiti e soprattutto la crescente influenza del movimento wahhabita. La dinastia safavide era al culmine del suo potere nel XVI secolo, quando riuscì a stabilire l’Iran come una potenza regionale e a diffondere l’Islam sciita in tuttoContinue reading
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Masih Alinejad e Hamed Esmaeilion a Roma per parlare di diritti e Iran – laredazione.net
Masih esorta a non diventar complici del regime e di tagliate i rapporti con la Repubblica islamica perché la loro ideologia è pericolosa e «infetta il resto del mondo». Per spiegare questo concetto la giornalista ricorda un fatto successo nel 2016 quando per la visita in Italia del presidente Hassan Rouhani, “per non offenderlo”, coprirono tutte le statue di nudo presenti nel Museo Capitolino.
“Donne, Libertà e Diritti umani in Iran”
Ieri, Martedì 21 febbraio 2023, alle ore 15:00 presso il Senato della Repubblica italiana, in Sala Nassirya si è tenuta la conferenza stampa “Donne, Libertà e Diritti umani in Iran”. All’incontro hanno partecipato: Masih Alinejad, giornalista e dissidente, in Usa dal 2009, Hamed Esmaeilion, portavoce dell’associazione vittime dei familiari del volo PS752, abbattuto l’8 gennaio 2020 su ordine dei Pasdaran, Hiva Feizi, Co-Fondatrice di “PaykanArtCar”, Andrea Cangini, Segretario Generale Fondazione Luigi Einaudi – FLE, Germano Dottori (Analista) e Francesco Galietti (Analista).
Il dibattito è stato organizzato da Fondazione Luigi Einaudi Onlus per Studi di Politica Economia e Storia e Ministero della Cultura.
La conferenza inizia con i saluti istituzionali di Antonella Zedda e dell’ambasciatore Mark D. Wallace. Wallace nel suo intervento ricorda quanto sia importante la libertà di stampa, una libertà che in Iran non c’è, e dove i giornalisti non possono diffondere notizie critiche e contro il regime, per questo ogni giornalista iraniano dovrebbe essere supportato dai suoi colleghi stranieri e le loro voci venir diffuse.
Hiva Feizi, grazie alla quale si è realizzata questa conferenza, interviene dopo l’ambasciatore. Ovviamente le sue prime parole sono dedicate ai cittadini e alle cittadine iraniane che combattono per la loro libertà, e alle vittime della violenza della Repubblica islamica. Il pensiero di Feizi è rivolto anche alle famiglie delle vittime del volo PS752 abbattuto l’8 gennaio 2020 dal Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC).
Della tragedia del volo PS752, ne avevamo parlato in un precedente articolo, ricordiamo soltanto che poco dopo il decollo, avvenuto con un’ora di ritardo, il Boeing 737-800 dell’Ukraine International Airlines che volava lungo la rotta da Teheran a Kiev è stato abbattuto, uccidendo tutti i 176 passeggeri e l’equipaggio a bordo.
L’intervento di Masih Alinejad
Masih Alinejad inizia il suo discorso partendo da un’esperienza personale. L’attivista racconta che anche lei in Iran era una giornalista parlamentare, ma che le è stato impedito di fare il suo lavoro. Il regime della Repubblica islamica, prosegue Masih, non tollererebbe nessuna delle giornaliste presenti in sala, perché non sono accettate le donne che non si coprono, e coloro che si ribellano rischiano di essere incarcerate; questa «non è solo una questione che riguarda le donne iraniane, ma l’identità e la dignità di tutte noi».
L’intervento di Masih è molto carico e pieno di energia, e con la stessa energia invita i presenti a sostenere la rivoluzione del popolo iraniano che da 5 mesi combatte per la propria libertà; in merito cita una famosa espressione usata spesso nel giornalismo «when it bleeds, it leads», ma, asserisce Masih: «questa frase vale solo per i media, nella realtà non c’è più bisogno di vedere giovani uccisi e il loro sangue versato per le strade». Sollecita anche a non credere alle notizie diffuse dai media di stato iraniani, di non diventar complici del regime e di tagliate i rapporti con la Repubblica islamica, perché la loro ideologia è pericolosa e «infetta il resto del mondo».
Per spiegare questo concetto la giornalista ricorda un fatto successo nel 2016 quando per la visita in Italia del presidente Hassan Rouhani, “per non offenderlo” coprirono tutte le statue di nudo presenti nel Museo Capitolino.
Non inaspettato è il suo appello all’Europa e all’Italia per far designare l’IRGC come gruppo terrorista, perché, ribadisce, non inserire l’IRGC tra i terroristi è comunque come prendere una posizione.
Il pensiero dell’attivista fa leva sul fatto che ciò che sta succedendo in Iran non è una «faccenda esclusivamente del Medio Oriente», riguarda tutti, il concetto di libertà non ha confini perché i «diritti umani sono globali».
L’intervento di Hamed Esmaeilion
Hamed Esmaeilion, portavoce dell’associazione PS572justice e che in quell’“incidente” ha perso sua figlia e sua moglie, ha esortato l’Ue a non negoziare con la Repubblica islamica «incapace di impegnarsi in alcun accordo», e a non fare alcun compromesso con gli uomini del regime, che imprigionano i cittadini stranieri per usarli come ricatto e perseguita le minoranze.
Anche Esmaeilion, come aveva già fatto Alinejad, ha poi ribadito la richiesta di espellere gli ambasciatori iraniani dalle varie ambasciate e designare l’IRGC come terrorista.
Successivamente, sono intervenuti Andrea Cangini, Germano Dottori e Francesco Galietti, che nel dare la loro analisi geo-politica, hanno sostenuto il movimento “Donna, Vita, Libertà”.
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Masih Alinejad: “Il velo islamico è come il muro di Berlino, abbattiamolo e cadranno gli ayatollah” – RAI News
Alinejad è, insieme a Esmaelion, la principale oppositrice della Repubblica islamica. Le interviste a Rainews.it in occasione dell’incontro in Senato con gli iraniani della diaspora che chiedono all’Italia sostegno sui diritti violati in Iran
Lei è considerata una minaccia per la teocrazia al potere nella Repubblica islamica dell’Iran: dagli Stati Uniti Masih Alinejad è arrivata a Roma per incontrare gli iraniani della diaspora e chiedere sostegno all’Italia sui diritti umani e sulle azioni da intraprendere contro Teheran anche in Europa. Accompagnata da un altro attivista simbolo della lotta al regime come Hamed Esmaelion, portavoce del volo 752AFV Teheran/Kiev, caduto per mano dei Pasdaran l’8 gennaio 2020, subito dopo il decollo, in cui si contarono 170 vittime compreso l’equipaggio. I due hanno parlato al Senato italiano, ospite della fondazione Luigi Einaudi.
Masih Alinejad, che vanta milioni di follower sui social media, ai nostri microfoni ricorda la battaglia che l’ha resa celebre nel mondo nella lotta per i diritti delle donne iraniane nel suo Paese e in generale per i diritti umani. Il suo cavallo di battaglia è quello di opporsi all’uso del velo islamico obbligatorio per le donne in Iran (e in Afghanistan ndr), ancor prima della protesta in corso perMasha Amini. Lei che in Iran è stata arrestata e minacciata dagli ayatollah, anche quando nel 2009 è divenuta esule negli Stati Uniti, dove tre settimane fa qualcuno ha cercato di assassinarla.
“Il velo islamico obbligatorio è come il muro di Berlino, se riusciamo ad abbattere questo muro la Repubblica islamica dell’Iran non esisterà più, credo che il velo sia uno dei pilastri principali della dittatura religiosa e che questa rivoluzione guidata dalle donne e sostenuta dagli uomini, sia andata oltre l’hijab”. “Dico di no all’apartheid di genere voluto da questo regime perché le donne sono stufe di sentirsi dire cosa indossare e quale stile di vita adottare, questo è il XXI secolo e le donne vogliono decidere sul proprio corpo”.
Insieme ad Hamed Esmaelion fanno tappa in Italia dopo Bruxelles, dove hanno partecipato, insieme alla numerosa diaspora di iraniani europea, alla marcia di circa 30.000 persone che chiedono all’Europa di inserire l’Irgc (sigla internazionale che indica i Pasdaran ndr) nella lista delle organizzazioni terroristiche europee, cosa già avvenuta negli Stati Uniti. “Non chiediamo molto all’Italia solo di stare dalla parte giusta della storia, chiedo all’opinione pubblica italiana di pensare che una delle rivoluzioni più progressiste del mondo è in atto ora in Iran: donne, adolescenti, uomini innocenti vengono uccisi ingiustamente dal proprio governo, se non sosterrete queste sorelle dovrete affrontare questi terroristi sul suolo italiano, sul suolo europeo”, ha detto Alinejad.
Sulla diaspora iraniana che appare divisa per divergenze interne lancia un appello: “E’ necessario che tutti i gruppi di iraniani in protesta oggi siano uniti contro il nemico comune che è la Repubblica islamica dell’Iran”. “E per questo dico unitevi, stiamo insieme, battiamoci per la democrazia, cerchiamo di salvare anche il resto mondo da uno dei virus più pericolosi al mondo e cioè l’ideologia islamica, non mi riferisco solo alle donne iraniane ma anche alle afgane, non posso credere che le donne vengano uccise in Iran e che vengano cacciate dalle scuole in Afghanistan”.
E conclude con un invito: “E’ arrivato il momento per le donne in Politica, per le sorelle in Italia di essere un esempio per i leader dei Paesi democratici, organizziamoci, si crei una marcia internazionale per le donne, dobbiamo essere uniti e isolare la Repubblica islamica così come è stato fatto per Putin”.
“Accogliamo la sofferenza del popolo iraniano cui due importanti rappresentanti sono in Italia per cercare di risolvereil grave problema legato ai diritti delle donne e in generale a quelli umani nel loro Paese, non è un tema di parte, non è un tema solo religioso e non riguarda solo le donne”, ha detto la Senatrice di Fratelli d’Italia Antonella Zedda promotrice dell’iniziativa.
Hamed Esmaelion, dentista ora residente in Canada, è noto per essere divenuto il portavoce dei familiari delle 170 vittime del volo finito in tragedia due anni fa, in cui perse la moglie e la figlia di 8 anni. Tutti i passeggeri rientravano nei Paesi occidentali dopo la pausa per le vacanze natalizie.
Per Esmaelion la lotta al regime in cui è diventata ragione di vita e soprattutto quella ai Pasdaran, il Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica istituito fin dal 1979 per mantenere l’ordine spirituale e materiale in Iran. Per l’attivista è molto importante che la “Holy guard” venga inserita nella lista delle organizzazioni terroristiche “perchè è questo che sono, terroristi, è la loro vera natura”. Dopo Strasburgo e Bruxelles dove l’emendamento proposto ha ottenuto successo ora è avvertito uno stallo da parte dei vertici europei e, secondo Esmaelion, le principali difficoltà che impedirebbero l’inserimento dei Pasdaran nella lista avrebbero motivazioni economiche e politiche. Di fatto se l’Irgc, essendo così addentro al tessuto istituzionale del Paese, fosse in quella lista nera, costituirebbe un problema per la tenuta del governo di Teheran.
“Alcuni paesi hanno buone relazioni con l’attuale governo iraniano e probabilmente il cambio di regime spaventa alcuni leader europei, ma noi siamo qui per dire che queste non sono paure reali, gli iraniani sanno benissimo ciò che vogliono e ciò che non vogliono, dopo 115 anni per la lotto per la Democrazia ora è il momento per ottenerla”. Secondo l’attivista il nostro Paese potrebbe fare la sua parte: “L’Italia potrebbe inserire i Pasdaran in questa lista, anche con l’espulsione dell’Ambasciatore iraniano a Roma e di tutti gli oligarchi dell’Iran”.
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Sbarco Silente
Secondo i dati forniti dal governo, dall’inizio dell’anno sono sbarcati 12.906 emigranti. Per più di due terzi con mezzi propri o recuperati dalla Guardia Costiera. Nello stesso periodo, l’anno scorso, erano sbarcati in 4.701. L’anno precedente in 3.728.
Supporre che il numero degli sbarchi abbia a che vedere con il colore o le intenzioni del governo in quel momento in carica è una pura sciocchezza. Supporre che i decreti legge tonitruanti bloccheranno il fenomeno è la sua gemella. Allora perché si temeva l’invasione e si gridava alla complicità prima, mentre ora che sono quasi il triplo e più del triplo tutto tace? Perché la differenza non la fanno i fatti reali, ma il modo in cui vengono comunicati e la speculazione con cui sono adoperati. Ed essendo al governo quanti sostennero che fermare tutto era solo questione di volontà, ora la faccenda ha perso sponsor della paura. Ma il problema resta e si dovrà pur cominciare ad affrontarlo senza le retoriche dell’abbracciare o del bloccare.
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Nelle scuole romane un bambino su cinque non sa scrivere in corsivo. La ricerca condotta da un gruppo di studiosi della Sapienza, dell'Umberto I e del Bambin Gesù.
@Notizie dall'Italia e dal mondo
In questo 21,6% rientrano anche bambini disgrafici o con disturbi più ampi, come per esempio il disturbo di coordinazione motoria.
La tanto citata tecnologia - tablet, smartphone e computer - ha invece un ruolo limitato nello sviluppo della capacità di scrivere in corsivo: "L'uso massiccio e continuato di dispositivi elettronici può certamente condurre allo sviluppo di disturbi come deficit d'attenzione, ma ha molta meno attinenza con la scrittura".
cc @Scuola - Gruppo Forum @Maria Chiara Pievatolo @Andrea Mariuzzo @Bibliogadda
romatoday.it/attualita/corsivo…
Un bambino su cinque nelle scuole romane non sa scrivere in corsivo
La ricerca condotta da un gruppo di studiosi della Sapienza, dell'Umberto I e del Bambin Gesù. Nella percentuale rientrano anche piccoli che nascondono disturbi...Andrea Barsanti (RomaToday)
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Oggi alle 10.30, nella Sala Koch di Palazzo Madama, prende il via l'iniziativa “L'Ora di Costituzione”.
Tema della lezione, i principi fondamentali della Costituzione italiana (artt. 1 - 12).
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L’Elettronica della Difesa nel Golfo Persico. In arrivo l’hub Ew di Elt
L’Elettronica per la Difesa made in Italy stringe partnership strategiche sempre più strette nel Golfo Persico. È questo il contesto in cui è stato siglato il nuovo accordo di partenariato tra Elettronica (Elt), azienda italiana che si occupa di sistemi per il settore della Difesa, ed Etimad holding Llc (Eh), player internazionale nelle soluzioni tecnologiche per la sicurezza, per istituire un hub Ils negli Emirati Arabi Uniti dedicato ai sistemi di Electronic warfare (Ew). Un’opportunità per condividere le reciproche capacità in materia di sorveglianza e protezione. Nel frattempo, Elt si è aggiudicata anche il ruolo di partner di Abu Dhabi Ship Building per la fornitura del sistema EW per la corvetta della Marina Militare dell’Angola.
L’accordo
Con la firma di questo accordo, Elt collaborerà infatti con Etimad Holding e le sue consociate per stabilire negli Emirati Arabi Uniti un hub logistico integrato per i sistemi Ew. Eh, e le sue controllate, forniranno la riparazione e la manutenzione del sistema Ew di Elt su base esclusiva e supporteranno dunque Elt nella vendita dei propri prodotti. La sinergia di capabilities mira a fornire servizi ad hoc in base alle richieste ed esigenze degli utenti
Collaborazioni più strette nel Golfo Persico
“Il nostro rapporto con gli Emirati Arabi Uniti è molto profondo e continuiamo a lavorare per renderlo più forte”, ha spiegato il presidente e amministratore delegato di Elettronica, Enzo Benigni. L’accordo, infatti, rappresenta a detta del presidente “un passo avanti”, ed Elt continuerà a “collaborare, a condividere e ad arricchire le sue capacità”. Alle sue parole fanno eco quelle del ceo di Etiman holding, Khalid Al-Ali: “Con la firma di tale accordo, Etimad espande la sua partnership strategica con l’obiettivo di aggiungere valore all’interno del Paese negli Emirati Arabi Uniti. Questo accordo è la prima pietra miliare di una cooperazione strategica a lungo termine tra Elettronica ed Etimad”.
Elettronica della Difesa per la Marina angolana
Nel frattempo, Elt ha consolidato la sua intesa anche con Adsb-Abu Dhabi ship building (Edge group) e la Marina militare dell’Angola per la fornitura di Corvette, nell’ambito di un accordo annunciato in occasione di Idex, la grande esposizione che si tiene in questi giorni ad Abu Dhabi. Elt è infatti stata scelta per fornire il Sistema Ew alla Forza armata del Paese africano. L’integrazione delle reciproche capacità è già stata sperimentata in passato e tale accordo indica la volontà di proseguire nella medesima direzione. “Questa importante operazione di export riconosce la maturità e l’eccellenza raggiunta in campo industriale e tecnologico da ADSB. Questo accordo rende Elettronica particolarmente orgogliosa di questa collaborazione e fiduciosa sugli obiettivi ancora più sfidanti che potranno essere raggiunti insieme in futuro, garantendo al Paese la resilienza e la sovranità necessarie in un momento di profonda complessità geopolitica”, ha commentato l’accordo il presidente Benigni.
In Cina e Asia – Wang Yi incontra Putin
Wang Yi incontra Putin
Il congedo matrimoniale può frenare il calo demografico in Cina?
Punite per aver distribuito bandiere arcobaleno, fanno causa al ministero dell’Istruzione cinese
Niente più visto di Hong Kong per lo scienziato Jiankui He
Crollo delle nascite in Corea del Sud
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Guerra in Ucraina, la strage ‘utile’ a Biden
Come di rado accade, in uno stesso giorno si sono verificati tre avvenimenti, che, se ci si fosse organizzati per farli avvenire contemporaneamente, non ci si sarebbe riusciti, dato che si intrecciano perfettamente. Mi riferisco al discorso del Presidente Putin a Mosca, a quello del Presidente Biden a Varsavia e all’incontro del Ministro degli esteri […]
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Asia centrale: il ‘Corridoio di mezzo’ tra commercio e ambizioni di influenza
Il ‘Corridoio di mezzo’, una rotta commerciale vagamente definita che attraversa la steppa dell’Asia centrale, il Mar Caspio e le montagne del Caucaso, ha generato eccitazione e delusione per quasi due decenni. Conosciuto anche come Corridoio Cina-Asia centrale-Asia occidentale, collega la Cina ei mercati dell’Asia orientale con la Georgia, la Turchia ei mercati europei. I […]
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🚦Le evidenze scientifiche sono tutte a favore del #NutriScore. Di @MDfreerider sul @fattoalimentare
NUTRI-SCORE CONTRO NUTRINFORM BATTERY: COSA DICE LA SCIENZA?
Lo Stato Italiano ha già fatto una scelta di campo: tutelare gli interessi dell’industria a discapito della promozione della salute, della prevenzione del sovrappeso-obesità, malattie cardiovascolari e tumori. In Italia grazie alla massiccia propaganda sono tutti (tranne Il Fatto Alimentare e qualche associazione di consumatori) contro il Nutri-Score. L’industria alimentare per mantenere lo status quo vuole un consumatore disinformato, manipolabile e manipolato dalla pubblicità che in Italia non ha alcun limite (gli alimenti spazzatura vengono pubblicizzati in tutte le ore del giorno e in programmi per bambini).
Putin potrebbe ancora vincere a meno che l’Occidente non acceleri gli sforzi per armare l’Ucraina
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USA: la Cina è importante, ma la priorità assoluta deve essere fermare la Russia
Una parte significativa dell’establishment della politica estera americana, sia nel ramo esecutivo che in quello legislativo, nonché nella comunità dei think tank, abbraccia una prospettiva ‘China First’ che argomenta contro la priorità della guerra in Ucraina e, più in generale, della NATO e dell’Europa. Le strategie di sicurezza nazionale e di difesa nazionale descrivono la Cina […]
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Giovedì 23 febbraio il secondo e ultimo webinar del ciclo "Let's debate in English", dedicato all'approfondimento della metodologia didattica del debate in lingua inglese.
Info ▶️ indire.
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola Giovedì 23 febbraio il secondo e ultimo webinar del ciclo "Let's debate in English", dedicato all'approfondimento della metodologia didattica del debate in lingua inglese. Info ▶️ https://www.indire.Telegram
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Dal 23 febbraio iniziano gli appuntamenti con L'Ora di Costituzione!
L'iniziativa sostenuta dal Senato prevede un ciclo di incontri, una volta al mese, con alcuni costituzionalisti che illustreranno i principali articoli della Carta agli studenti.
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«Un’ampia conversazione con Umberto Santino, fondatore e direttore dello straordinario Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato”. Santino – tra i primi, già negli anni Settanta, ad approfondire il concetto di borghesia mafiosa, oggi al centro delle attenzioni con l’arresto di Matteo Messina Denaro – ragiona delle trasformazioni della lotta a Cosa nostra, riprende il significato dell’espressione “mafia finanziaria” e spiega il suo punto di vista sul 41 bis e sul caso di Alfredo Cospito.»
Torna dall’8 al 10 marzo 2023 Fiera Didacta Italia, il più importante appuntamento fieristico della scuola italiana!
Quest’anno il Ministero dell’Istruzione e del Merito aumenta la propria partecipazione attraverso un grande stand che mette al centr…
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La vicenda dei giornalisti italiani cui è stato revocato l'accredito o semplicemente è stato impedito di entrare in Ucraina. Di @Vincenzo_vita su @art_ventuno
@Giornalismo e disordine informativo
La prevista conferenza stampa di Giorgia Meloni, attesa in queste ore a Kiev dopo la visita di Biden, sarà l’occasione per sollevare il problema: quali sono le accuse mosse dai servizi segreti nei riguardi di chi non fa propaganda, bensì informazione sulla guerra? Vale anche in tale circostanza la solita terribile strategia del segreto, in base alla quale i misfatti e le atrocità non devono venire a conoscenza dell’opinione pubblica?
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La scoperta di Antonio Gramsci - Giovanni D'Anna
Sin dai primissimi giorni del suo rientro in Italia, Togliatti iniziò una incessante opera di “divulgazione” della figura gramsciana
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Primo e unico vero romanzo di André Gide, “I falsari” (1925) è un atto d’accusa nei confronti della letteratura per la mancanza di coraggio, lo scarso approfondimento e l’essere complice nella costruzione della menzogna; sorprendente e affascinante, diverso da qualsiasi altra cosa, mette in scena le vicende di un gruppo di personaggi disparati, moltiplicando i punti di vista, i generi e le linee narrative secondarie, distaccandosi così dalla tradizionale narrazione lineare.
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LohGun
in reply to Informa Pirata • • •@giornalismo
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Informa Pirata
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