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Ucraina: dallo shock per l’aggressione della Russia alla sete di vittoria


Il 24 febbraio 2022 è la data che è rimasta fortemente impressa nel cuore di tutti gli ucraini. Questa giornata è diventata la pietra angolare per la rivalutazione del ruolo dell’Ucraina nel mondo. Distruggendo i falsi stereotipi sull’Ucraina, secondo cui “non è pronta o in grado” di difendersi, abbiamo convinto la comunità internazionale della nostra […]

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Se internet che si può dire è nata nel pubblico per il pubblico – prima come progetto militare e poi come rete aperta per la condivisione della ricerca – in una manciata di anni è stata letteralmente privatizzata e completamente piegata alle ragioni del mercato, il metaverso o i metaversi appaiono destinati a nascere o,...


Superhumans Center, un simbolo della sfida ucraina nella guerra contro la Russia


Questa settimana ricorre il primo anniversario dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia. Molte migliaia sono state uccise e altri milioni sfollati. Il PIL dell’Ucraina è diminuito di circa il 40%. E più di diecimila ucraini hanno perso gli arti. Di fronte a questa insensata violenza e distruzione, il Superhumans Center, l’ente di […]

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#NotiziePerLaScuola

Ha preso il via il progetto "Unreal Engine for School", l'iniziativa finanziata dal Piano Nazionale Cinema e Immagini per la scuola promosso dal MIM e dal Ministero della Cultura.

Info ▶️ https://cinemaperlascuola.



L’integrazione dei fattori ESG nella strategia aziendale e nei sistemi di governance e gestione dei rischi degli intermediari bancari e finanziari


Martedì 7 marzo alle ore 17:45 presso l’Hotel NH Touring di Milano si terrà la conferenza dal titolo: “L’integrazione dei fattori ESG nella strategia aziendale e nei sistemi di governance e gestione dei rischi degli intermediari bancari e finanziari” Cura

Martedì 7 marzo alle ore 17:45 presso l’Hotel NH Touring di Milano si terrà la conferenza dal titolo: “L’integrazione dei fattori ESG nella strategia aziendale e nei sistemi di governance e gestione dei rischi degli intermediari bancari e finanziari”

Curatore dell’evento
Nino Parisi

Relatore
Ferdinando Parente

Intervengono
Stefano Preda
Alessandro De Nicola
Giovanni Barbara
Roberto Russo

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Ucraina: ‘massimalisti’ dominanti negli USA, per quanto ancora?


Con la fine della Guerra Fredda nel 1989-1991, ci si poteva aspettare un profondo ripensamento della politica estera americana. L’Unione Sovietica era morta, in gran parte per autoimmolazione. Gli Stati Uniti – nel loro momento unipolare – erano ora liberi dalle pressioni sistemiche che li avevano portati durante la Guerra Fredda a costruire un imponente […]

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Le parole del ministro Valditara contro la preside fiorentina Annalisa Savino sono di gravità inaudita e dimostrano che in Italia c'è un rischio fascista. Inv


Paolo Ferrero* Ad un anno dal suo inizio, la guerra in Ucraina è arrivata ad un punto di svolta. La guerra in corso, in cui le superpotenze si fronteggiano,


Ucraina vs Russia: tutti i perché di una guerra che viene da lontano


Il 26 maggio 1896, nella Chiesa della Dormizione al Cremlino, veniva incoronato Nicola II Romanov, l’ultimo zar di tutte le Russie. Di Russia non ce n’era infatti una sola, ma, insieme alla Grande Russia, quella per intenderci di Mosca e San Pietroburgo, c’era la Russia Bianca di Minsk e laggiù, più a sud, la Piccola Russia di Kiev. […]

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PODCAST NABLUS. Sale bilancio vittime, raid aerei israeliani su Gaza


Sono aumentati a 11 i morti causati dall'incursione dell'esercito israeliano nella città palestinese. Sciopero generale in Cisgiordania. L'Autorità Nazionale Palestinese sotto pressione per i suoi rapporti con Israele L'articolo PODCAST NABLUS. Sale bila

di Eliana Riva –

Pagine Esteri, 23 febbraio 2023 – Restano negli ospedali decine di feriti palestinesi, alcuni dei quali in condizioni critiche. Uno di loro è spirato nella notte portando a 11 il bilancio provvisorio di vittime del blitz israeliano a Nablus. Da Gaza lanciati nella notte 6 razzi verso il sud d’Israele che ha reagito bombardando l’enclave palestinese. Sciopero generale nei Territori Occupati. La tensione rischia di sfociare in una ulteriore escalation. Ne abbiamo parlato con il direttore di Pagine Esteri, Michele Giorgio.
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Sonno. - Supervoids


Torniamo con grande gioia a parlare di una delle etichette del sottobosco musicale italiano e più precisamente ligure, ovvero di Musica Orizzontale, una delle parabole più interessanti ed eretiche uscite dall’estremo ponente ligure.

@Musica Agorà #musica #idm #elettronica

iyezine.com/sonno-supervoids

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Il Sacco Wahabita di Karbala (1802)


Se avessimo istantanee del Sacco Wahabita di Karbala del 1802, sarebbero immagini di cataste di cadaveri, fiumi di sangue e dello scempio completo di un’intera città sacra. Le Cause Le cause del Sacco Wahabita di Karbala del 1802 sono complesse e multifattoriali, ma possono essere sintetizzate in tre principali fattori: le tensioni tra i persiani e gli ottomani, la rivalità tra sunniti e sciiti e soprattutto la crescente influenza del movimento wahhabita. La dinastia safavide era al culmine del suo potere nel XVI secolo, quando riuscì a stabilire l’Iran come una potenza regionale e a diffondere l’Islam sciita in tuttoContinue reading

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Masih Alinejad e Hamed Esmaeilion a Roma per parlare di diritti e Iran – laredazione.net


Masih esorta a non diventar complici del regime e di tagliate i rapporti con la Repubblica islamica perché la loro ideologia è pericolosa e «infetta il resto del mondo». Per spiegare questo concetto la giornalista ricorda un fatto successo nel 2016 quando

Masih esorta a non diventar complici del regime e di tagliate i rapporti con la Repubblica islamica perché la loro ideologia è pericolosa e «infetta il resto del mondo». Per spiegare questo concetto la giornalista ricorda un fatto successo nel 2016 quando per la visita in Italia del presidente Hassan Rouhani, “per non offenderlo”, coprirono tutte le statue di nudo presenti nel Museo Capitolino.

Donne, Libertà e Diritti umani in Iran

Ieri, Martedì 21 febbraio 2023, alle ore 15:00 presso il Senato della Repubblica italiana, in Sala Nassirya si è tenuta la conferenza stampaDonne, Libertà e Diritti umani in Iran”. All’incontro hanno partecipato: Masih Alinejad, giornalista e dissidente, in Usa dal 2009, Hamed Esmaeilion, portavoce dell’associazione vittime dei familiari del volo PS752, abbattuto l’8 gennaio 2020 su ordine dei Pasdaran, Hiva Feizi, Co-Fondatrice di “PaykanArtCar”, Andrea Cangini, Segretario Generale Fondazione Luigi Einaudi – FLE, Germano Dottori (Analista) e Francesco Galietti (Analista).

Il dibattito è stato organizzato da Fondazione Luigi Einaudi Onlus per Studi di Politica Economia e Storia e Ministero della Cultura.

La conferenza inizia con i saluti istituzionali di Antonella Zedda e dell’ambasciatore Mark D. Wallace. Wallace nel suo intervento ricorda quanto sia importante la libertà di stampa, una libertà che in Iran non c’è, e dove i giornalisti non possono diffondere notizie critiche e contro il regime, per questo ogni giornalista iraniano dovrebbe essere supportato dai suoi colleghi stranieri e le loro voci venir diffuse.

Hiva Feizi, grazie alla quale si è realizzata questa conferenza, interviene dopo l’ambasciatore. Ovviamente le sue prime parole sono dedicate ai cittadini e alle cittadine iraniane che combattono per la loro libertà, e alle vittime della violenza della Repubblica islamica. Il pensiero di Feizi è rivolto anche alle famiglie delle vittime del volo PS752 abbattuto l’8 gennaio 2020 dal Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC).

Della tragedia del volo PS752, ne avevamo parlato in un precedente articolo, ricordiamo soltanto che poco dopo il decollo, avvenuto con un’ora di ritardo, il Boeing 737-800 dell’Ukraine International Airlines che volava lungo la rotta da Teheran a Kiev è stato abbattuto, uccidendo tutti i 176 passeggeri e l’equipaggio a bordo.

L’intervento di Masih Alinejad

Masih Alinejad inizia il suo discorso partendo da un’esperienza personale. L’attivista racconta che anche lei in Iran era una giornalista parlamentare, ma che le è stato impedito di fare il suo lavoro. Il regime della Repubblica islamica, prosegue Masih, non tollererebbe nessuna delle giornaliste presenti in sala, perché non sono accettate le donne che non si coprono, e coloro che si ribellano rischiano di essere incarcerate; questa «non è solo una questione che riguarda le donne iraniane, ma l’identità e la dignità di tutte noi».

L’intervento di Masih è molto carico e pieno di energia, e con la stessa energia invita i presenti a sostenere la rivoluzione del popolo iraniano che da 5 mesi combatte per la propria libertà; in merito cita una famosa espressione usata spesso nel giornalismo «when it bleeds, it leads», ma, asserisce Masih: «questa frase vale solo per i media, nella realtà non c’è più bisogno di vedere giovani uccisi e il loro sangue versato per le strade». Sollecita anche a non credere alle notizie diffuse dai media di stato iraniani, di non diventar complici del regime e di tagliate i rapporti con la Repubblica islamica, perché la loro ideologia è pericolosa e «infetta il resto del mondo».

Per spiegare questo concetto la giornalista ricorda un fatto successo nel 2016 quando per la visita in Italia del presidente Hassan Rouhani, “per non offenderlo” coprirono tutte le statue di nudo presenti nel Museo Capitolino.

Non inaspettato è il suo appello all’Europa e all’Italia per far designare l’IRGC come gruppo terrorista, perché, ribadisce, non inserire l’IRGC tra i terroristi è comunque come prendere una posizione.

Il pensiero dell’attivista fa leva sul fatto che ciò che sta succedendo in Iran non è una «faccenda esclusivamente del Medio Oriente», riguarda tutti, il concetto di libertà non ha confini perché i «diritti umani sono globali».

L’intervento di Hamed Esmaeilion

Hamed Esmaeilion, portavoce dell’associazione PS572justice e che in quell’“incidente” ha perso sua figlia e sua moglie, ha esortato l’Ue a non negoziare con la Repubblica islamica «incapace di impegnarsi in alcun accordo», e a non fare alcun compromesso con gli uomini del regime, che imprigionano i cittadini stranieri per usarli come ricatto e perseguita le minoranze.

Anche Esmaeilion, come aveva già fatto Alinejad, ha poi ribadito la richiesta di espellere gli ambasciatori iraniani dalle varie ambasciate e designare l’IRGC come terrorista.

Successivamente, sono intervenuti Andrea Cangini, Germano Dottori e Francesco Galietti, che nel dare la loro analisi geo-politica, hanno sostenuto il movimento “Donna, Vita, Libertà”.

laredazione.net

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Masih Alinejad: “Il velo islamico è come il muro di Berlino, abbattiamolo e cadranno gli ayatollah” – RAI News


Alinejad è, insieme a Esmaelion, la principale oppositrice della Repubblica islamica. Le interviste a Rainews.it in occasione dell’incontro in Senato con gli iraniani della diaspora che chiedono all’Italia sostegno sui diritti violati in Iran Lei è consid

Alinejad è, insieme a Esmaelion, la principale oppositrice della Repubblica islamica. Le interviste a Rainews.it in occasione dell’incontro in Senato con gli iraniani della diaspora che chiedono all’Italia sostegno sui diritti violati in Iran

Lei è considerata una minaccia per la teocrazia al potere nella Repubblica islamica dell’Iran: dagli Stati Uniti Masih Alinejad è arrivata a Roma per incontrare gli iraniani della diaspora e chiedere sostegno all’Italia sui diritti umani e sulle azioni da intraprendere contro Teheran anche in Europa. Accompagnata da un altro attivista simbolo della lotta al regime come Hamed Esmaelion, portavoce del volo 752AFV Teheran/Kiev, caduto per mano dei Pasdaran l’8 gennaio 2020, subito dopo il decollo, in cui si contarono 170 vittime compreso l’equipaggio. I due hanno parlato al Senato italiano, ospite della fondazione Luigi Einaudi.

Masih Alinejad, che vanta milioni di follower sui social media, ai nostri microfoni ricorda la battaglia che l’ha resa celebre nel mondo nella lotta per i diritti delle donne iraniane nel suo Paese e in generale per i diritti umani. Il suo cavallo di battaglia è quello di opporsi all’uso del velo islamico obbligatorio per le donne in Iran (e in Afghanistan ndr), ancor prima della protesta in corso perMasha Amini. Lei che in Iran è stata arrestata e minacciata dagli ayatollah, anche quando nel 2009 è divenuta esule negli Stati Uniti, dove tre settimane fa qualcuno ha cercato di assassinarla.

“Il velo islamico obbligatorio è come il muro di Berlino, se riusciamo ad abbattere questo muro la Repubblica islamica dell’Iran non esisterà più, credo che il velo sia uno dei pilastri principali della dittatura religiosa e che questa rivoluzione guidata dalle donne e sostenuta dagli uomini, sia andata oltre l’hijab”. “Dico di no all’apartheid di genere voluto da questo regime perché le donne sono stufe di sentirsi dire cosa indossare e quale stile di vita adottare, questo è il XXI secolo e le donne vogliono decidere sul proprio corpo”.

Insieme ad Hamed Esmaelion fanno tappa in Italia dopo Bruxelles, dove hanno partecipato, insieme alla numerosa diaspora di iraniani europea, alla marcia di circa 30.000 persone che chiedono all’Europa di inserire l’Irgc (sigla internazionale che indica i Pasdaran ndr) nella lista delle organizzazioni terroristiche europee, cosa già avvenuta negli Stati Uniti. “Non chiediamo molto all’Italia solo di stare dalla parte giusta della storia, chiedo all’opinione pubblica italiana di pensare che una delle rivoluzioni più progressiste del mondo è in atto ora in Iran: donne, adolescenti, uomini innocenti vengono uccisi ingiustamente dal proprio governo, se non sosterrete queste sorelle dovrete affrontare questi terroristi sul suolo italiano, sul suolo europeo”, ha detto Alinejad.

Sulla diaspora iraniana che appare divisa per divergenze interne lancia un appello: “E’ necessario che tutti i gruppi di iraniani in protesta oggi siano uniti contro il nemico comune che è la Repubblica islamica dell’Iran”. “E per questo dico unitevi, stiamo insieme, battiamoci per la democrazia, cerchiamo di salvare anche il resto mondo da uno dei virus più pericolosi al mondo e cioè l’ideologia islamica, non mi riferisco solo alle donne iraniane ma anche alle afgane, non posso credere che le donne vengano uccise in Iran e che vengano cacciate dalle scuole in Afghanistan”.

E conclude con un invito: “E’ arrivato il momento per le donne in Politica, per le sorelle in Italia di essere un esempio per i leader dei Paesi democratici, organizziamoci, si crei una marcia internazionale per le donne, dobbiamo essere uniti e isolare la Repubblica islamica così come è stato fatto per Putin”.

“Accogliamo la sofferenza del popolo iraniano cui due importanti rappresentanti sono in Italia per cercare di risolvereil grave problema legato ai diritti delle donne e in generale a quelli umani nel loro Paese, non è un tema di parte, non è un tema solo religioso e non riguarda solo le donne”, ha detto la Senatrice di Fratelli d’Italia Antonella Zedda promotrice dell’iniziativa.

Hamed Esmaelion, dentista ora residente in Canada, è noto per essere divenuto il portavoce dei familiari delle 170 vittime del volo finito in tragedia due anni fa, in cui perse la moglie e la figlia di 8 anni. Tutti i passeggeri rientravano nei Paesi occidentali dopo la pausa per le vacanze natalizie.

Per Esmaelion la lotta al regime in cui è diventata ragione di vita e soprattutto quella ai Pasdaran, il Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica istituito fin dal 1979 per mantenere l’ordine spirituale e materiale in Iran. Per l’attivista è molto importante che la “Holy guard” venga inserita nella lista delle organizzazioni terroristiche “perchè è questo che sono, terroristi, è la loro vera natura”. Dopo Strasburgo e Bruxelles dove l’emendamento proposto ha ottenuto successo ora è avvertito uno stallo da parte dei vertici europei e, secondo Esmaelion, le principali difficoltà che impedirebbero l’inserimento dei Pasdaran nella lista avrebbero motivazioni economiche e politiche. Di fatto se l’Irgc, essendo così addentro al tessuto istituzionale del Paese, fosse in quella lista nera, costituirebbe un problema per la tenuta del governo di Teheran.

“Alcuni paesi hanno buone relazioni con l’attuale governo iraniano e probabilmente il cambio di regime spaventa alcuni leader europei, ma noi siamo qui per dire che queste non sono paure reali, gli iraniani sanno benissimo ciò che vogliono e ciò che non vogliono, dopo 115 anni per la lotto per la Democrazia ora è il momento per ottenerla”. Secondo l’attivista il nostro Paese potrebbe fare la sua parte: “L’Italia potrebbe inserire i Pasdaran in questa lista, anche con l’espulsione dell’Ambasciatore iraniano a Roma e di tutti gli oligarchi dell’Iran”.

rainews.it

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Oggi parteciperò all’evento organizzato da EY in collaborazione con il Centro di Ricerca in Strategic Change “Franco Fontana” – Luiss Guido Carli “Web 3.0 opportunità e sfide di un contesto in rapida evoluzione”. Nel corso dell’iniziativa, sarà presentato il report EY-Luiss sul Metaverso, sugli NFT e sulle regolamentazioni del mercato in ambito tributario e contabile a loro associate, con lo scopo di...


Sbarco Silente


Secondo i dati forniti dal governo, dall’inizio dell’anno sono sbarcati 12.906 emigranti. Per più di due terzi con mezzi propri o recuperati dalla Guardia Costiera. Nello stesso periodo, l’anno scorso, erano sbarcati in 4.701. L’anno precedente in 3.728.

Secondo i dati forniti dal governo, dall’inizio dell’anno sono sbarcati 12.906 emigranti. Per più di due terzi con mezzi propri o recuperati dalla Guardia Costiera. Nello stesso periodo, l’anno scorso, erano sbarcati in 4.701. L’anno precedente in 3.728.
Supporre che il numero degli sbarchi abbia a che vedere con il colore o le intenzioni del governo in quel momento in carica è una pura sciocchezza. Supporre che i decreti legge tonitruanti bloccheranno il fenomeno è la sua gemella. Allora perché si temeva l’invasione e si gridava alla complicità prima, mentre ora che sono quasi il triplo e più del triplo tutto tace? Perché la differenza non la fanno i fatti reali, ma il modo in cui vengono comunicati e la speculazione con cui sono adoperati. Ed essendo al governo quanti sostennero che fermare tutto era solo questione di volontà, ora la faccenda ha perso sponsor della paura. Ma il problema resta e si dovrà pur cominciare ad affrontarlo senza le retoriche dell’abbracciare o del bloccare.

La Ragione

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Nelle scuole romane un bambino su cinque non sa scrivere in corsivo. La ricerca condotta da un gruppo di studiosi della Sapienza, dell'Umberto I e del Bambin Gesù.


Il 21,6% dei bambini iscritti alle scuole primarie di Roma, ha problemi a scrivere in corsivo. È quanto emerge da una ricerca condotta da Carlo Di Brina (dirigente di Neuropsichiatria infantile dell'Umberto I), Barbara Caravale (del Dipartimento di «Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione» della Sapienza) e Nadia Mirante (Unità di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza del Bambino Gesù), e pubblicata sulla rivista Children nel febbraio del 2023.

@Notizie dall'Italia e dal mondo

In questo 21,6% rientrano anche bambini disgrafici o con disturbi più ampi, come per esempio il disturbo di coordinazione motoria.

La tanto citata tecnologia - tablet, smartphone e computer - ha invece un ruolo limitato nello sviluppo della capacità di scrivere in corsivo: "L'uso massiccio e continuato di dispositivi elettronici può certamente condurre allo sviluppo di disturbi come deficit d'attenzione, ma ha molta meno attinenza con la scrittura".

cc @Scuola - Gruppo Forum @Maria Chiara Pievatolo @Andrea Mariuzzo @Bibliogadda

romatoday.it/attualita/corsivo…

in reply to Franc Mac

Certo mettere in mezzo persone DSA in mezzo a uno studio di questo tipo significa che sei proprio in mala fede e che vuoi fare il titolone

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in reply to super_user_do

@super_user_do non direi: la percentuale di alunni con DSA nella scuola primaria è piuttosto irrisoria. Parliamo di una media pari al 3,2% di cui solo una parte è costituita da alunni con una disgrafia diagnosticata. Le percentuali riscontrate invece nei bambini che hanno difficoltà a scrivere in corsivo sono sette volte maggiori quindi il "titolone" ci sta tutto

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Oggi alle 10.30, nella Sala Koch di Palazzo Madama, prende il via l'iniziativa “L'Ora di Costituzione”.

Tema della lezione, i principi fondamentali della Costituzione italiana (artt. 1 - 12).

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All’indomani della discussione della causa Gonzalez vs. Google, un’altra udienza infuocata è iscritta al ruolo della Corte Suprema degli Stati Uniti. Dinanzi ai giudici sono, infatti, comparse le parti della controversia Twitter vs. Taamneh. Soltanto un giorno dopo aver discusso se Google e la sua controllata YouTube debbano essere ritenuti responsabili per il modo in...


Test da Friendica senza titolo
@test
Testo testo testo
@test

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🚦Le evidenze scientifiche sono tutte a favore del #NutriScore. Di @MDfreerider sul @fattoalimentare


NUTRI-SCORE CONTRO NUTRINFORM BATTERY: COSA DICE LA SCIENZA?

@Scienza e innovazione

Lo Stato Italiano ha già fatto una scelta di campo: tutelare gli interessi dell’industria a discapito della promozione della salute, della prevenzione del sovrappeso-obesità, malattie cardiovascolari e tumori. In Italia grazie alla massiccia propaganda sono tutti (tranne Il Fatto Alimentare e qualche associazione di consumatori) contro il Nutri-Score. L’industria alimentare per mantenere lo status quo vuole un consumatore disinformato, manipolabile e manipolato dalla pubblicità che in Italia non ha alcun limite (gli alimenti spazzatura vengono pubblicizzati in tutte le ore del giorno e in programmi per bambini).

L'articolo di Antonio Pratesi sul Fatto Alimentare

Kilgore Trout doesn't like this.



Dignità e marketing, quindi, persona e mercati sono le due parole più ricorrenti nelle relazioni del Garante privacy negli ultimi 25 anni, due parole che delimitano il terreno di gioco della partita più complicata: coniugare la privacy con le forze centrifughe del mercato. Oggi la presentazione del volume “La Privacy dell’Era Digitale. Le Relazioni dei Presidenti...


#NotiziePerLaScuola

Giovedì 23 febbraio il secondo e ultimo webinar del ciclo "Let's debate in English", dedicato all'approfondimento della metodologia didattica del debate in lingua inglese.

Info ▶️ indire.

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Si è tenuta domenica 19 febbraio una riunione, in gran parte in presenza, del Coordinamento provvisorio UP. In un clima in cui si sono registrate molte converg

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Dal 23 febbraio iniziano gli appuntamenti con L'Ora di Costituzione!

L'iniziativa sostenuta dal Senato prevede un ciclo di incontri, una volta al mese, con alcuni costituzionalisti che illustreranno i principali articoli della Carta agli studenti.



Al Presidente La Russa rispondiamo: un figlio gay non è un avversario in un derby calcistico. La dichiarazione fintamente ironica del Presidente del Senato La


Messina Denaro, borghesia mafiosa e 41 bis | Comune-info

«Un’ampia conversazione con Umberto Santino, fondatore e direttore dello straordinario Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato”. Santino – tra i primi, già negli anni Settanta, ad approfondire il concetto di borghesia mafiosa, oggi al centro delle attenzioni con l’arresto di Matteo Messina Denaro – ragiona delle trasformazioni della lotta a Cosa nostra, riprende il significato dell’espressione “mafia finanziaria” e spiega il suo punto di vista sul 41 bis e sul caso di Alfredo Cospito.»

comune-info.net/messina-denaro…




Torna dall’8 al 10 marzo 2023 Fiera Didacta Italia, il più importante appuntamento fieristico della scuola italiana!

Quest’anno il Ministero dell’Istruzione e del Merito aumenta la propria partecipazione attraverso un grande stand che mette al centr…

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Carnevale


I tempi cambiano e dalle sfilate sono quasi del tutto scomparse le maschere di zorro, pierrot, arlecchino, indiani e cowboy (se da bambini ci avessero rivelato che cowboy significava "mandriano", ci saremmo rifiutati anche noi di vestirci con lo Stetson in testa, il gilet e il cinturone). I punk sono stati sostituiti dai maranza. Resiste qualche pagliaccio, i darth fener, gli harry potter e le tartarughe ninja, ma solo perché i costumi sono stati conservati nell'armadio per farli indossare ai fratelli più piccoli. Le principesse e i supereroi rimangono sempre i più gettonati. Oggi che è martedì grasso va forte la maschera di Mercoledì.


Giorgia Meloni va a Kiev in missione di guerra per accreditarsi a livello internazionale. È lì per assicurare a Zelensky la prosecuzione della fornitura di ar


La vicenda dei giornalisti italiani cui è stato revocato l'accredito o semplicemente è stato impedito di entrare in Ucraina. Di @Vincenzo_vita su @art_ventuno


Una triste coltre di silenzio avvolge la vicenda dei giornalisti italiani cui è stato impedito di entrare in Ucraina o è stato revocato l’accredito per poter svolgere la propria attività professionale. Vi è l’ordine di non parlarne?

@Giornalismo e disordine informativo

La prevista conferenza stampa di Giorgia Meloni, attesa in queste ore a Kiev dopo la visita di Biden, sarà l’occasione per sollevare il problema: quali sono le accuse mosse dai servizi segreti nei riguardi di chi non fa propaganda, bensì informazione sulla guerra? Vale anche in tale circostanza la solita terribile strategia del segreto, in base alla quale i misfatti e le atrocità non devono venire a conoscenza dell’opinione pubblica?

Il post di Vincenzo Vita è stato pubblicato su Articolo21



#Risentiamoli Cypress Hill - Black Sunday


“Black sunday” è stato il secondo disco del gruppo hip hop americano Cypress Hill, pubblicato il 20 luglio del 1993 da Ruffhouse e Columbia Records. Grande successo commerciale, “Black sunday” è un gigante dell’hip-hop, un monolite che diverte ancora a trent’anni esatti di distanza.

iyezine.com/risentiamoli-cypre…



La sinistra liberal progressista cancella l'idea stessa di sinistra | Kulturjam

«C’è oggi una sinistra liberal progressista che non ha niente a che fare con quella tradizione nel suo complesso, una sinistra neoliberale che tutta la sinistra, in tutte le sue varianti, ha sempre combattuto e che ha chiamato “destra”.

Ad accomunarla è l’odio con tutto ciò che è storia e ha storia, un odio verso la vita che nelle tradizioni prende forme, evolve, cresce. Il disprezzo verso le comunità, il tentativo di imporre un individualismo è isola, pensando che esista una sola forma di legame, quello che produce il consumo.»

kulturjam.it/costume-e-societa…



the men


Tutte caratteristiche che ho ritrovato in "New York City", nuovo album dei garage rockers statunitensi Men, sulle scene da ormai tre lustri e giunti oggi al nono album ufficiale, uscito a inizio mese su Fuzz Club Records (e che segna il debutto del quartetto di Brooklyn sull'etichetta inglese) e arrivato a tre anni dall'ultima fatica discografica "Mercy".
iyezine.com/the-men-new-york-c…

@Musica Agorà

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La scoperta di Antonio Gramsci - Giovanni D'Anna


Sin dai primissimi giorni del suo rientro in Italia, Togliatti iniziò una incessante opera di “divulgazione” della figura gramsciana

gramscionline.org/2020/09/29/g…

#gramsci



I falsari di André Gide


Primo e unico vero romanzo di André Gide, “I falsari” (1925) è un atto d’accusa nei confronti della letteratura per la mancanza di coraggio, lo scarso approfondimento e l’essere complice nella costruzione della menzogna; sorprendente e affascinante, diverso da qualsiasi altra cosa, mette in scena le vicende di un gruppo di personaggi disparati, moltiplicando i punti di vista, i generi e le linee narrative secondarie, distaccandosi così dalla tradizionale narrazione lineare.

iyezine.com/i-falsari-di-andre…

@L’angolo del lettore

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