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Sfondato


Eccolo, il buco. Avevamo qui avvertito che l’appuntamento era fissato al primo di marzo e che era proprio in ragione di quella scadenza che il governo aveva (giustamente) affondato il superbonus, cercando di fare in modo che i dati Istat non venissero pre

Eccolo, il buco. Avevamo qui avvertito che l’appuntamento era fissato al primo di marzo e che era proprio in ragione di quella scadenza che il governo aveva (giustamente) affondato il superbonus, cercando di fare in modo che i dati Istat non venissero presi troppo male. Eccolo, il superbuco del superbonus che ha sfondato il deficit: quello 2022 passa da una previsione del 5.6% a una realtà dell’8%. Per giunta la crescita è ritoccata leggermente al ribasso, pur restando significativa: +3.7%. Siccome la ricchezza prodotta non consiste nella maggiore spesa pubblica in deficit e a debito, ma nella capacità di trasformare gli investimenti e il lavoro in maggiore valore di quel che costano, quei quasi due punti e mezzo di deficit in più timbrano come bubbola la favola del contributo del superbonus alla crescita dell’Italia. È stata una tassa pagata da tutti per favorire uno spostamento di ricchezza a favore di molto pochi, per giunta fra i più benestanti.

Avendo anche drogato il mercato, adesso si deve stare attenti alla crisi d’astinenza. Che è la ragione per cui, avvertendo l’imminente sfondamento, proponevamo di puntare sulla direttiva europea relativa agli immobili e preparare incentivi (almeno questa volta razionali e non dilapidatori) di carattere fiscale, quindi non maggiore spesa pubblica, trasformando un mancato gettito odierno nella promessa di un maggiore gettito futuro, ma anche agevolando la messa in circolazione di capitali che valorizzino l’immobile ed evitino di passare dallo schioppare per overdose all’accasciarsi per astinenza.

A questi guasti va aggiunta la notevole spinta all’inflazione, ovvero l’ulteriore danno arrecato ai meno abbienti e ai risparmiatori. Avere finanziato lavori senza badare ai costi ha generato la peggiore inflazione, separata dalla produzione di ricchezza. Il che ci porta a un altro squilibrio e a un’altra ingiustizia, relativa alle pensioni. A partire da oggi prendono corpo gli adeguamenti delle pensioni all’inflazione, anche per quelle di importo superiore a 2100 euro (fin qui sterilizzate). Ma in quest’ultima affermazione ci sono due indicazioni ingannevoli. La prima è comprensibile: l’adeguamento non compensa l’intera inflazione, ma ne recupera una parte. Serve a non perdere “troppo” potere d’acquisto, al tempo stesso cercando di non alimentare l’inflazione che si prova a contrastare. La seconda è nascosta e meramente ideologica: gli adeguamenti vanno da un massimo del 7.3% a un minimo del 2.3%, a seconda dell’ammontare lordo della pensione stessa. Solo che distinguere secondo gli importi crea una potente ingiustizia: c’è chi ha una pensione “bassa”, in realtà molto più alta di quel che consentirebbero i contributi versati (sempre che siano stati versati), e c’è chi ne ha una “alta”, ma finanziata dai contributi, quindi dal risparmio forzoso fatto in una vita di lavoro. Risultato: chi ha rispettato gli obblighi contributivi si vede violato il patto che lo Stato gli impose, mentre chi non ha versato si ritrova avvantaggiato. Il che capita perché si considera solo la categoria “bassa o alta”, senza preoccuparsi dell’altra: “regalata o sudata”.

Dietro questi sfondamenti di bilancio c’è uno sfondamento logico e culturale, che spinge a ripetere sempre gli stessi errori: considerare la “spesa sociale” buona per la sua finalità e come se nessuno dovesse mai pagarne il conto. Invece non è detto che la finalità sia buona (non lo è pagare la ristrutturazione delle case di chi può e deve pagarsela), non è detto che funzioni (se la spesa per l’assistenza dei poveri cresce e crescono anche i poveri ne deduco che è la spesa a generarli, non ad aiutare i veri bisognosi), e non è detto che sia giusta (premiare chi evase o non produsse ricchezza a spese di chi rispettò le regole non è socialità, ma incentivo all’asocialità), e, comunque, qualcuno è chiamato a pagare. Se solo gli elettori lo tenessero in maggior conto non avremmo meno idee diverse sulla scena, ma meno imbonitori e demagoghi in circolazione.

La Ragione

L'articolo Sfondato proviene da Fondazione Luigi Einaudi.

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MEDITERRANEO. Ancora una strage di migranti ma il governo Meloni non cambia politica


Almeno 59 i cadaveri rinvenuti finora sulla costa calabrese, in provincia di Crotone, 80 i superstiti soccorsi, almeno cento i dispersi L'articolo MEDITERRANEO. Ancora una strage di migranti ma il governo Meloni non cambia politica proviene da Pagine Est

di Valeria Cagnazzo

Pagine Esteri, 26 febbraio 2021 – Una nuova strage nel Mediterraneo si è verificata oggi poco prima dell’alba al largo della costa calabrese. Sul fare del giorno, i primi cadaveri sono stati rinvenuti sulla spiaggia turistica di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Tra questi, anche un lattante di sei mesi. Nelle ore successive, altri cadaveri sono stati restituiti dalle onde di un mare in tempesta, alcuni ritrovati persino sulle rive del catanzarese. Per il momento, il bilancio è di 59 morti (tra cui 14 bambini) e circa 80 sopravvissuti, subito soccorsi e ricoverati in ospedale o portati nei centri di raccolta per migranti.

Sono almeno un centinaio i dispersi che i soccorritori della guardia costiera, dei vigili del fuoco, della polizia e della Croce Rossa Italiana stanno cercando in queste ore.

Secondo le prime ricostruzioni, una piccola imbarcazione, partita dalla Turchia carica di circa 250 migranti provenienti da Afghanistan, Iran e Pakistan, si sarebbe incagliata contro gli scogli della costa di Cutro e ribaltata, probabilmente a causa del mare molto mosso. “E’ qualcosa che nessuno vorrebbe mai vedere”, ha dichiarato il sindaco di Cutro, “Il mare continua a restituire corpi, tra le vittime ci sono donne e bambini”.

Immediate le reazioni da parte del governo, a partire dalla premier Giorgia Meloni che, tuttavia, ha soltanto saputo attaccare i trafficanti, definendo “criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 metri con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse”, senza mettere in discussione le politiche ostruzionistiche che il suo esecutivo attua verso le navi delle Ong impegnate nei salvataggi.

Le Organizzazioni Non Governative impegnate nel soccorso dei migranti nel Mediterraneo hanno, però, reagito all’ennesima strage di migranti in mare attaccando proprio il governo meloniano. Solo pochi giorni fa, infatti, Il decreto sui flussi migratori, il cosiddetto decreto ONG, era diventato legge, dopo l’approvazione definitiva del Senato con 84 voti favorevoli e 61 contrari. Una legge che limita i soccorsi in mare, secondo le ONG, provocando potenzialmente centinaia e migliaia di vittime delle migrazioni nel Mediterraneo.

Secondo la legge, infatti, le navi impegnate nelle operazioni di soccorso in mare non possono effettuare più di un salvataggio alla volta. Dopo aver soccorso i migranti, sono obbligate a richiedere immediatamente l’assegnazione di un porto di sbarco e a raggiungerlo nel più breve tempo possibile. Secondo le ONG, impedire di effettuare più salvataggi sulla stessa rotta riduce in maniera criminale la possibilità di salvare vite umane pur avendone la possibilità. I porti assegnati, inoltre, come dimostrato negli ultimi mesi con l’applicazione del decreto, si trovano spesso nel Centro e nel Nord Italia: ciò determina un inutile dispendio di tempo (oltre che di carburante) prezioso alle navi per tornare in mare e soccorrere altre persone.

In caso di violazione della legge, è prevista una sanzione amministrativa per il comandante della nave che va dai 10.000 ai 50.000 euro e il fermo amministrativo del mezzo per due mesi. In caso di reiterazione della violazione, si applica la confisca della nave. Previste sanzioni che vanno dai 2000 ai 10mila euro al comandante e all’armatore della nave anche se “non forniscono le informazioni richieste dalla competente autorità nazionale per la ricerca e il soccorso in mare o non si uniformano alle indicazioni della medesima autorità”.

La legge per questo, secondo le opposizioni e i soccorritori, attacca direttamente le ONG e la possibilità di svolgere salvataggi nel Mediterraneo. Nel 2022, oltre 100.000 rifugiati sono arrivati in Italia via mare, un numero in aumento negli ultimi anni. La strage del 26 febbraio infiamma di nuovo lo scontro con il governo, che, con le parole di Meloni, non sembra indietreggiare sul fronte migratorio.

“Il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione dagli Stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole”, ha aggiunto, infatti, la Premier sui social. Difficile immaginare come potrà garantire il rispetto dei diritti umani mediando con il governo iraniano o con quello dei talebani affinché i migranti non decidano più di lasciare quei Paesi. Intanto vengono vantati nuovi accordi con Tunisia e Libia, che probabilmente foraggeranno ulteriormente i crimini nei centri di detenzione per i migranti o quelli compiuti dalla guardia costiera nazionale.

Ferma la condanna di Mediterranea Saving Humans:

⚫️ Cresce di ora in ora il numero delle vittime e dei dispersi del naufragio al largo di #Crotone.

Chi, al governo, chiude le frontiere e non apre canali legali e sicuri d'ingresso in #Europa, dovrebbe solo tacere.

Per rispetto. pic.twitter.com/P363tkhpYR

— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) February 26, 2023

E di Medici Senza Frontiere (MSF):

⚫️ While we are stuck in port, avoidable tragedies continue to unfold before our eyes. How many people will have to be sacrificed until #Italy and the #EU guarantee search and rescue operations and support the life-saving work of #NGOs?#TheyWillPay t.co/WVSPC5PHXp

— MSF Sea (@MSF_Sea) February 26, 2023

Il primo fermo amministrativo della legge sui flussi migratori con multa ai danni di una ONG era stato notificato il 23 febbraio scorso proprio ai danni di Medici Senza Frontiere, ONG francese premio Nobel per la Pace. «La Capitaneria di Porto di Ancona ci contesta, alla luce del nuovo decreto, di non aver fornito tutte le informazioni richieste durante l’ultima rotazione che si è conclusa con lo sbarco ad Ancona di 48 naufraghi», aveva comunicato l’ONG. Per questo motivo, la Geo Barents, la nave di soccorso in mare di MSF, “è stata raggiunta da un fermo amministrativo di 20 giorni e una multa da 10 mila euro”. L’ONG aveva prontamente dichiarato che i suoi legali stavano valutando le azioni per contestare la sanzione.

Proseguono, intanto, le ricerche dei dispersi. Secondo il progetto Missing Migrants dell’International Organization of Migrants, dal 2014 a oggi, sono oltre 50.000 i migranti dispersi nel mondo. Di questi, almeno il 60% resta non identificato: di oltre 30.000 persone, cioè, non si riesce a risalire né all’identità né almeno alla nazionalità d’origine.

Tra le rotte delle migrazioni, sempre secondo Missing Migrants, quella che conduce verso l’Europa è la più “mortale”, con più di 29.000 dei 50.000 morti dal 2014 registrati lungo rotte all’interno o verso i confini europei. Le rotte europee sono anche quelle dove si registra il maggior numero di migranti non recuperati, con almeno 16.032 persone disperse o di cui si suppone il decesso in mare. Ciò significa che un migrante su due disperso lungo il viaggio verso l’Europa non viene ritrovato né identificato.

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La Thailandia corre verso le elezioni, tra i soliti militari e voglia di cambiamento


La Thailandia corre verso le elezioni, tra i soliti militari e voglia di cambiamento elezioni Thailandia
Entro maggio la Thailandia andrà a elezioni generali, le seconde dopo il colpo di stato del 2014. L'ex generale golpista Prayut cerca un terzo mandato, ma dovrà vedersela con vecchi alleati e nemici politici.

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In Cina e Asia – La Cina annuncia gli obiettivi per il 2023 


In Cina e Asia – La Cina annuncia gli obiettivi per il 2023 partito-stato
I titoli di oggi:

La Cina annuncia gli obiettivi per il 2023
Due sessioni: nuove leggi per contrastare le sanzioni straniere
Miliardario americano denuncia blocco dei depositi in Cina
Leader dell'opposizione cambogiana condannato per tradimento

Seul e Tokyo firmano nuovo accordo sul lavoro forzato

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in reply to Andrea Russo

Cina fa qualcosa di sinistra, fa qualcosa di sinistra Cina :/


PAKISTAN. Attacco suicida, almeno nove soldati morti


Un attentatore lancia una motocicletta con esplosivo contro un autobus nella provincia del Balochistan, uccidendo almeno nove membri di una forza paramilitare. L'articolo PAKISTAN. Attacco suicida, almeno nove soldati morti proviene da Pagine Esteri. ht

BREAKING NEWS |

della redazione –

Pagine Esteri, 6 marzo 2023 – Almeno nove soldati della forza paramilitare del Balochistan Constabulary sono stati uccisi e diversi feriti in un attacco suicida nella provincia del Balochistan, nel sud-ovest del Pakistan.

Un attentatore suicida in sella a una motocicletta ha colpito pullman su cui viaggiavano i militari, di ritorno da una mostra locale durante la quale avevano fornito il servizio di sicurezza previsto. L’autobus è esploso, uccidendo nove militari e ferendone almeno altri 7.

I gruppi armati di etnia beluci hanno combattuto il governo per decenni, accusandolo di sfruttare le ricche risorse minerarie e di gas del Belucistan.

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La Federal Trade Commission (FTC) vieta al servizio di consulenza psicologica online BetterHelp Inc. di condividere i dati sanitari dei suoi utenti, comprese le informazioni sui problemi di salute mentale, a scopo pubblicitario. La proposta di ordinanza prevede anche che l’azienda paghi 7,8 milioni di dollari di risarcimento agli utenti per aver rivelato i loro...


Monitorare la trasformazione digitale italiana: il caso del reddito di cittadinanza  


Molti governi europei utilizzano sempre di più algoritmi e processi automatizzati per la trasformazione digitale dei servizi pubblici. In questo articolo vi raccontiamo un’esperienza pratica del team di Privacy Network che da anni vuole monitorare l’uso d

Molti governi europei utilizzano sempre di più algoritmi e processi automatizzati per la trasformazione digitale dei servizi pubblici. In questo articolo vi raccontiamo un’esperienza pratica del team di Privacy Network che da anni vuole monitorare l’uso di tecnologie digitali usate per predisporre servizi ai cittadini, in questo caso l’assegnazione di un sussidio statale. Dal 2021...

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Donne al comando e all’opposizione (e non solo)


Curiosa la situazione politica che si è creata. La si può definire fluida, magmatica, al tempo stesso appare ingessata, paralizzata, paralizzante. Si può partire da una ‘fotografia’: a Palazzo Chigi si è insediata una giovane donna, Giorgia Meloni; a capo dell’opposizione un’altra sua coetanea: Elly Schlein. Margherita Cassano è prima presidente della Corte di Cassazione; […]

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#LaFLEalMassimo – Episodio 84 – Risparmio e libertà di scelta


Questa rubrica continua a ribadire in apertura il proprio sostegno al popolo ucraino e la condanna dell’inaccettabile aggressione perpetrata dalla Russia – la vittoria non è lontana e speriamo di poter chiudere presto questa triste pagina della storia con

Questa rubrica continua a ribadire in apertura il proprio sostegno al popolo ucraino e la condanna dell’inaccettabile aggressione perpetrata dalla Russia – la vittoria non è lontana e speriamo di poter chiudere presto questa triste pagina della storia contemporanea.

Negli ultimi giorni prosegue il braccio di ferro tra la Commissione Europea, che vuole abolire le retrocessioni di commissioni sul collocamento di prodotti finanziari e quasi tutti i governi europei, che invece cercano di tutelare una chiara rendita di posizione delle banche commerciali e delle reti di promotori, con l’unica lodevole eccezione dell’Olanda, che insieme all’Inghilterra ha abolito questo istituto

Di che cosa parliamo? In larga misura, in Italia, ma anche negli altri paesi europei, la consulenza finanziaria su come gestire i propri risparmi viene fornita da soggetti che guadagnano delle commissioni in base ai prodotti che vendono. Ora la Commissione Europea, insieme a tutti quelli che hanno degli occhi per vedere e un cervello per pensare, ravvisa in questo processo un conflitto d’interessi e richiede che siano vietate le retrocessioni di commissioni e che il compenso per la consulenza finanziaria sia fatturato separatamente.

Perché è così difficile rimuovere un ostacolo tanto evidente alla libertà di scelta dei risparmiatori europei? L’ovvio motivo è che queste commissioni rappresentano una voce molto rilevante per le banche commerciali e per le principali reti di distribuzione che oggi le percepiscono a prescindere dalla consulenza effettivamente prestata.

I nostri governanti ci vorrebbero far pagare e tacere, perché evidentemente credono che le rendite di alcuni meritino maggior tutela della libertà di scegliere di altri. Ma anche in questo caso, la conoscenza e la competenza si rivelano i più grandi presidi di libertà: grazie alla tecnologia e all’innovazione finanziaria consulenza indipendente e risparmio gestito a basso costo sono già disponibili alla portata di tutti, vi basta un click e sul tema vi segnalo anche la mia newsletter e podcast della finanza in soldoni.
Concludo con un pensiero per i 63 migranti morti al largo delle coste dell’Italia meridionale quando la loro imbarcazione ha urtato contro gli scogli, anche perché le vittime di questa tragedia sono molte di più. Secondo l’ONU, negli ultimi anni il numero di persone uccise o disperse nel tentativo di entrare illegalmente in Europa attraversando il Mediterraneo è salito a più di 2.000 all’anno un numero spaventoso di cui dovremmo vergognarci.

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Affacciarsi alla finestra


"Ricordo infatti che era normale allora vedere persone affacciate a finestre e balconi, intente a fumare o anche solo intente, avvolte nel loro cerchio di intimità quotidiana. Non saprei dire quando con esattezza ma è arrivato un momento in cui le persone hanno smesso di affacciarsi, inclusi i miei. Forse è lo stesso momento in cui i bambini hanno smesso di giocare a pallone nelle strade usando come porte le saracinesche abbassate dei negozi. Oggi, quando cammino per Roma e alzo gli occhi ai palazzi vedo solo finestre, le persone vi appaiano per aprirle e chiuderle, per cambiare aria alla casa, o quasi per sbaglio, pronte a tornare dentro se si accorgono che le stai guardando."
Tommaso Pincio - Diario di un'estate marziana


Campagna di tesseramento 2023 a Rifondazione Comunista - di Ezio Locatelli * - Rafforzare il partito, costruire un movimento di opposizione alla guerra e


"Oggi noi di Rifondazione Comunista e Unione Popolare siamo in piazza a Firenze perché c'e' bisogno di una risposta forte alla prepotenza del governo fascioleg


Contro la Wagner in Africa gli Usa si muovono in 3D. Il commento di Bertolotti


Diplomacy, development e defense. È l’approccio olistico 3D degli Stati Uniti in Africa: la diplomazia guidata dal Dipartimento di Stato, lo sviluppo, con l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale e il militari agli ordini del Pentagono, con l

Diplomacy, development e defense. È l’approccio olistico 3D degli Stati Uniti in Africa: la diplomazia guidata dal Dipartimento di Stato, lo sviluppo, con l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale e il militari agli ordini del Pentagono, con le sue esercitazioni multinazionali. A ribadirlo è stato Michael E. Langley, generale del Corpo dei Marines e comandante di Africom, in un incontro con la stampa da Roma, in occasione della visita in Italia di Mark Milley, capo dello stato maggiore congiunto degli Stati Uniti, per partecipare con i vertici militari di 43 Paesi alla Conferenza dei capi di stato maggiore della Difesa in Africa.

Il generale Langley ha parlato delle attività in Libia, Mali e Repubblica Centrafricana del gruppo Wagner, compagnia russa di mercenari impegnata anche in Ucraina. “Ha avuto effetti destabilizzanti in ogni Paese in cui ha messo piede” con “tattiche brutali”, “violazioni dei diritti umani”, arricchendosi “con pratiche predatorie”, ha spiegato. Il militare ha spiegato la risposta degli Stati Uniti alla penetrazione della milizia russa consiste nel sostenere le nazioni africane attraverso un approccio olistico. “Penso che collettivamente, con tutte queste operazioni, investimenti e attività, possiamo raggiungere obiettivi a lungo termine per questi Paesi”, ha dichiarato citando alcuni dei recenti sforzi militari nel continente come il sostegno all’esercito somalo per combattere al-Shabaab o l’esercitazione Obangame Express 23 per la sicurezza marittima nel Golfo di Guinea.

A Roma, Milley ha ancora incontrato Guido Crosetto, ministro della Difesa, per parlare di Ucraina, Africa e Mediterraneo. “I rapporti tra Italia e Stati Uniti rivestono un’alta rilevanza strategica. L’attuale quadro generale di sicurezza, inoltre, richiede oggi più che mai saldi rapporti bilaterali”, ha dichiarato quest’ultimo. Con l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo di stato maggiore della Difesa, ha rinnovato l’impegno dei due Paesi a rafforzare la cooperazione su tutti i fronti, a partire dal settore addestrativo e operativo, proseguendo per il procurement, la ricerca e lo sviluppo tecnologico. L’ammiragli Cavo Dragone ha espresso l’auspicio di “un ulteriore potenziamento della cooperazione con le Forze Armate degli Stati Uniti, in tutti i domini ivi compresi lo spazio e il cyber”.

“Delle 3D dell’approccio olistico soltanto quella della Difesa è stata finora sviluppata”, commenta Claudio Bertolotti, direttore di Start InSight e ricercatore associato presso l’Ispi, a Formiche.net. Quanto al gruppo Wagner, “la visita di Milley e le parole di Langley raccontano l’impegno degli Stati Uniti per contenere l’influenza russa in Africa e la volontà di suonare la sveglia agli alleati. Come a dire: noi ci siamo e vorremmo ci foste anche voi. L’approccio olistico ha ancora più senso in questa ottica: siccome non tutti possono contribuire con la difesa, potrebbero farlo con le altre due d, cioè sviluppo e diplomazia”, conclude.

The 2023 African Chiefs of Defense Conference has commenced! Military leaders from 43 African nations and 15 @USNationalGuard units have come together to discuss resources and unique requirements affecting reality and reputation.#ChOD2023 #AfricanDefense #AFRICOM@thejointstaff pic.twitter.com/2EgdQDNg0B

— US AFRICOM (@USAfricaCommand) February 28, 2023


formiche.net/2023/03/africa-wa…



La “maggiore età digitale” per iscriversi ai social network si raggiunge a 15 anni. Questa la proposta di legge approvata quasi all’unanimità (82 voti contro 2) in prima lettura dall’Assemblea Nazionale della Repubblica francese. E così – se l’attuale testo diventerà definitivamente legge -, i social network saranno tenuti a verificare l’età dei loro utenti...


#uncaffèconLuigiEinaudi☕ – Non si mettono al mondo figli allo scopo…


Non si mettono al mondo figli allo scopo di lucrare un premio di 100 lire ante-1914 da Di alcuni problemi di politica sociale, Lezioni di politica sociale, Torino, 1949 L'articolo #uncaffèconLuigiEinaudi☕ – Non si mettono al mondo figli allo scopo… pro
Non si mettono al mondo figli allo scopo di lucrare un premio di 100 lire ante-1914

da Di alcuni problemi di politica sociale, Lezioni di politica sociale, Torino, 1949

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fondazioneluigieinaudi.it/unca…



Il cielo sotto Skynet


Dentro la Skynet cinese: le gabbie e le catene del governo socialista sono invisibili, ma più resistenti dell'acciaio. E i prossimi siamo noi.

Skynet esiste già, ed è in Cina. È questo il nome con cui amichevolmente ci si riferisce al sistema interconnesso di sorveglianza presente su tutto il territorio cinese. Un nome, una garanzia, direi.

Mi piace sempre parlare di Cina, perché credo che purtroppo sia una finestra di Overton1 sul nostro futuro. Non è più un paese lontano pieno di comunisti mangia-bambini che fanno paura.

L’unica protezione da Skynet è l’iscrizione a Privacy Chronicles. Forse. Okay… non è vero, ma è un buon punto di partenza.

Oggi la Cina è una potenza globale fondata su economia mista e capitalismo di relazione (clientelismo), come qualsiasi altro stato occidentale. La sua influenza è molto sottile: commerciale, politica, e sì — anche culturale. Non c’è scampo, e le prove sono già state portate alla vostra attenzione su queste pagine23.

Qualche dato sulla sorveglianza cinese


Dal 2018 al 2020 l’apparato di videosorveglianza in Cina è aumentato del +75%, e poi ancora del +70% dal 2020 a oggi, che si contano circa 600 milioni di telecamere. Il dato equivale a circa 62 telecamere per km quadrato.

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E se qu dati non vi fanno sollevare un sopracciglio, forse vale la pena pensare al fatto che in Cina vivono circa 1 miliardo e mezzo di persone. È molto probabile che presto ci sarà una telecamera per ogni persona vivente sul territorio cinese.

Come si vive sotto il cielo di Skynet?


Ma come si vive in Cina, sotto gli occhi di Skynet4? Non male — se si ignora l’enorme apparato oppressivo, ma invisibile, su cui è costruito l’intero paese. La comodità della tecnologia fa miracoli. Come da noi, insomma. Ma un po’ di più.

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Hadis amava la danza, l’hanno uccisa a fucilate


Amava la danza, amava la musica, amava indossare i tacchi a spillo, jeans attillati e maglietta corta che scopriva l’ombelico. Chiusa nella sua stanza, davanti alla telecamera del suo computer, intratteneva il suo folto pubblico di TikTok e Instagram danz

Amava la danza, amava la musica, amava indossare i tacchi a spillo, jeans attillati e maglietta corta che scopriva l’ombelico. Chiusa nella sua stanza, davanti alla telecamera del suo computer, intratteneva il suo folto pubblico di TikTok e Instagram danzando e cantando in videoclip con sincronizzazione labiale.

Hadis Najafi era una giovane ventiduenne laureata in “Design del cucito”, si guadagnava da vivere facendo la cassiera in un ristorante della Eram Valley di Mehrshahr. Condivideva i suoi pensieri in questo modo scherzoso, come fanno molti coetanei nel mondo. Nell’ultimo videomessaggio rivolto ai suoi 74 mila e 200 followers, Hadis parlava del suo sogno di un futuro migliore. Sognava di diventare popolare, di vivere e divertirsi come le ragazze di Los Angeles e di New York e la magia della Rete glielo consentiva. Alle donne è vietato cantare e ballare in pubblico, è vietato truccarsi, è vietato il rossetto sulle labbra, è vietato mostrare i capelli. E lei nel suo piccolo mondo digitale aveva infranto questa mortifera imposizione.

“Quando mi guarderò indietro tra qualche anno, sarò felice di aver partecipato a queste proteste contribuendo a cambiare in meglio la vita delle donne e il mio paese”, aveva detto al suo affollato pubblico in rete. È stata uccisa a colpi d’arma da fuoco circa un’ora dopo aver realizzato il suo videoclip. Verso le 19:30 della sera del 21 settembre era uscita di casa per unirsi alle proteste, all’insaputa della madre.

Sei proiettili di fucile da caccia l’hanno raggiunta sull’Eram Boulevard, nel centro ricco e lussuoso di Mehrshahr, un distretto a sudovest della città di Karaj, a 40 km dalla capitale.

Hadis era nota sui suoi account di social media, Instagram e TikTok, come fashion blogger, ma la sua morte l’ha resa una icona della lotta contro l’obbligo dell’hijab.

I suoi amici la descrivono come una ragazza energica, piena di passione per la vita. Indossava abiti luminosi e allegri con i quali amava mostrarsi sui social raccontando ogni momento delle sue giornate.

Hadis era uno spirito libero e la morte della sua coetanea curda Mahsa Amini l’aveva sconvolta. Era per questo piena di rabbia e assetata di giustizia, da allora aveva deciso di uscire la sera senza il suo foulard in testa mostrando la sua chioma bionda annodata in una fluente coda di cavallo.

Sua sorella, Shiirin, ha raccontato ai giornalisti che Hadis aveva «il cuore spezzato per la fine atroce di Mahsa».

Sono migliaia le donne scese in piazza nelle fervide notti delle città dell’Iran in un moto di ribellione contro un regime oscurantista e misogino che impone loro una vita da recluse.

La sera, giovani donne, per lo più universitarie e liceali, escono in strada, si tolgono il velo per sventolarlo come una bandiera, ad esso danno fuoco e si tagliano i capelli.

Lo fanno anche con ironia prendendo in giro i lugubri teocrati dalla barba grigia. Vogliono liberarsi dall’oppressione, sfidano apertamente la regola dell’hijab e pubblicano in Rete le foto e i video delle loro performance per incoraggiare tutte le altre donne alla ribellione su Instagram, WhatsApp, Twitter e Facebook.

Tagliarsi i capelli è un atto di disperazione, esprime un rifiuto radicale. Durante il genocidio perpetrato dall’Isis a Şengal nel 2014, in nord Iraq, le donne ezide sono state viste tagliarsi i capelli in segno di lutto.

Coloro che hanno perso i loro cari, le donne violentate, a cui sono state spezzate le ali, sono use tagliarsi i preziosi capelli per mostrare tutto il loro dolore, la loro rabbia e il loro orgoglio.

Quella sera del 21 settembre Hadis era finita all’ospedale di Ghaem:

aveva nel volto, nel collo e nel petto conficcati numerosi pallini di proiettili di fucile da caccia, sparati a distanza ravvicinata dalle forze basij, i volontari paramilitari dei Guardiani della rivoluzione islamica (IRGC, pasdaran).

A sua sorella e ai suoi genitori non è stato permesso di visitarla perché Hadis era una manifestante. Hanno potuto vederla solo nell’obitorio, su richiesta del marito della sorella, membro basij.

Venti pallini di proiettili di fucile da caccia erano conficcati nelle sopracciglia, nelle labbra, nel collo e tutt’intorno al petto. Il suo naso era completamente spappolato. Quando la sua famiglia ha aperto la bara prima della sepoltura, solo in quel momento ha scoperto che la ragazza era piena di fori di proiettili.

Il corpo della giovane blogger è stato consegnato ai genitori due giorni dopo la morte. In queste terribili ore di profondo dolore la famiglia di Hadis è stata sottoposta a notevoli pressioni da parte delle forze di sicurezza che volevano costringerla a firmare una dichiarazione in cui si affermava che la morte della ragazza era avvenuta a causa di un ictus. I genitori si sono rifiutati di farlo e hanno invece rivelato tutta la verità ai media.

Il corpo di Hadis Najafi è stato seppellito venerdì 23 settembre nel cimitero “Behesht-e-Sakineh” di Karaj, lotto 29, fila 25, una settimana dopo il funerale di Mahsa Amini. Erano presenti alla cerimonia funebre le forze di sicurezza che hanno proibito ai familiari di parlare a voce alta e hanno ingiunto di evitare rumorose lamentazioni di dolore.

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Da ieri il Partito della Rifondazione Comunista di Roma, Castelli e Litoranea ha una nuova Segretaria. Si tratta di Elena Mazzoni, responsabile nazionale ambien

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Martedì 7 marzo sarò a Brussels, presso il Parlamento europeo, all’evento “Towards the Artificial Intelligence Act”, per parlare di intelligenza artificiale. Per info e programma clicca qui.

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Paolo Ferrero Nell'autunno del 2020 come Partito della Sinistra Europea, facemmo questo libro di denuncia sulla mancata zona rossa nella bergamasca. Gli elem


Il mago del Cremlino di Giuliano da Empoli


Dopo alcuni saggi, Giuliano da Empoli – professore di politica comparata a Parigi – pubblica in Francia per le Edizioni Gallimard e in Italia per tipi di Mondadori, il suo primo romanzo “Il mago del Cremlino” in cui si narra la vita di Vadim Baranov, consigliere personale del Presidente russo Vladimir Putin, un personaggio fittizio dietro al quale si cela il reale spin doctor Vladislav Surkov.

@L’angolo del lettore

iyezine.com/il-mago-del-cremli…

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Toscana, elezioni amministrative del 2023 e "centrodestra"


In #Toscana il "centrodestra" si prepara alle #ElezioniAmministrative2023 ispirando la consueta ripugnanza.
A Siena il "partito" di #GiorgiaMeloni ha ritirato il sostegno ad Emanuele Montomoli che mena vanto della propria adesione alla #massoneria. Se pensiamo che quella #Meloni è una madre non sposata, possiamo interpretare la cosa come un vero scontro di titani fra coerentissimi esponenti dei valori cattolici e tradizionali.
A Massa invece un voto in Consiglio Comunale ha silurato Francesco Persiani della #Lega.
Probabile che il "partito" della madre non sposata stia cercando, con il cameratismo che gli è proprio, di estromettere la Lega dalle amministrazioni toscane.

Finché si mordono tra loro a noi persone serie va anche bene.
L'ideale sarebbe che certi sociopati mantenuti dalla società andassero a farlo altrove, senza infastidire chi lavora.

IoNonStoConOriana reshared this.



La Commissione Affari Esteri della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato una proposta di legge che conferirebbe al Presidente Biden l’autorità per vietare TikTok. “Le implicazioni sono ottime per chiunque abbia perso quote di mercato a favore di TikTok”, ha dichiarato in un’intervista Laura Martin, analista di Needham, aggiungendo che Snap, Meta e...
Unknown parent

friendica (DFRN) - Collegamento all'originale
Informa Pirata
@Max
La sorveglianza di TikTok è oggettivamente più pericolosa di quella di GAFAM, perché la seconda viene condotta da un "alleato" mentre la prima è riconducibile a un avversario strategico (e forse a breve anche vero e proprio nemico). Inoltre c'è grande preoccupazione da parte degli USA nei confronti della capacità cinese di elaborare i dati di sorveglianza.
D'altra parte la sorveglianza Gafam è peggiore, non solo perché infinitamente più diffusa, ma anche perché non c'è alcun politico nostrano che prenda posizione contro di essa.


Ripropongo alle compagne e ai compagni due lunghi post dalla mia pagina fb riguardanti la campagna sottilmente antisemita e omofoba della destra contro Elly Sch



11,99 EURO A SETTIMANA! DOPO TWITTER E FACEBOOK, ANCHE POLIVERSO.ORG NON È DA MENO E CENTINAIA DI UTENTI GIÀ ADERISCONO AL SERVIZIO! COM'È POSSIBILE?

@Che succede nel Fediverso?

Sulla scia dei comunicati di Meta per offrire servizi aggiuntivi a 11,99 $/settimana, Poliverso.org lancia la propria iniziativa a 11,99 euro a settimana.
Con 11,99 euro a settimana sarà possibile


1) seguire non solo tutti gli account social del fediverso con Friendica, ma anche seguire interi siti web e gestire il proprio account Twitter
2) usare le funzionalità di Friendica per formattare i propri post, per modificare quelli già pubblicati, per programmarne la pubblicazione, per scrivere post con un titolo, per usare un calendario eventi (compatibile con #Mobilizon e Gancio) e per gestire account multipli
3) creare gestire e utilizzare i grupi/forum di Friendica che mettono a disposizione degli utenti del Fediverso le funzionalità dei gruppi Facebook
4) disporre di un'istanza Mastodon come Poliversity.it, dedicata al mondo della ricerca, della scuola e del giornalismo
5) far parte della comunità italiana di feddit.it, la più grande comunità italiana alternativa a Reddit basata su Lemmy e diventata ormai un vero e proprio "forum del fediverso", per partecipare alla discussione di tutte le community attuali o per crearne di nuove
6) eliminare gli annunci pubblicitari
7) sottrarsi al tracciamento durante la navigazione

Non solo tutto questo costa solo 11,99 euro a settimana, ma...

...UDITE UDITE...

...non si tratta di soldi che pagate voi, perché questi sono i costi che sostengono gli amministratori di Poliverso.org, Poliversity.it e Feddit.it!

Infatti mentre i social tradizionali multimiliardari iniziano a chiedere soldi agli utenti (senza peraltro smettere di drenare i loro dati personali), i nostri server vengono messi a disposizione degli utenti senza chiedere nulla in cambio!

A questo proposito, per chi volesse contribuire a mantenere vivo e in buona salute il progetto di Poliverso, vi informiamo che, su richiesta di alcuni nostri utenti, abbiamo finalmente attivato due servizi di crowfunding:

1) Ko-Fi
2) LiberaPay

Naturalmente tutti gli importi ricevuti in dono verranno utilizzati esclusivamente per la copertura dei costi sostenuti nella gestione dei progetti gestiti da Poliverso

La pagina LiberaPay di Poliverso

La pagina Ko-Fi di Poliverso

Questa voce è stata modificata (2 anni fa)
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@Paco Len :fedora: sì, ma ti giuro che anche gli altri sono disponibili senza abbonamento... 😁


Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha assegnato oltre 31 milioni di euro al finanziamento degli istituti italiani che hanno accolto bambini e studenti ucraini.

Si tratta di 3.



NORSE / ABANDONACY


A distanza di tre anni dall'ottimo "Blu", recensito dall' infaticabile Massimo Argo su queste nostre stesse pagine, come un album in cui "la vita e la rabbia fluiscono accanto alla morte, come è naturale che sia", tornano a trovarci i Norse, una delle realtà più interessanti del panorama italiano. Nome magari ancora poco conosciuto, ma da tenere in grande considerazione, non fosse altro che per l'immenso potenziale che stanno dimostrando di avere.

@Musica Agorà #musica #punk

iyezine.com/norse-abandonacy

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NON SOLO MASTODON: MISSKEY.SOCIAL è nella Top10 delle istanze non giapponesi ed è tra le 3 istanze social italiane preferite tra quelle non basate su mastodon

@Che succede nel Fediverso?

Mastodon continua a dominare il Fediverso, ma iniziano a svilupparsi (anche in Italia) istanze basate su software alternativi, come Misskey, un progetto che prova ad arricchire l'esperienza del microblogging twitterbased con funzionalità interessanti e un'interfaccia molto piacevole.

E così, dopo pixelfed.uno e dopo l'istanza Friendica poliverso.org, ecco che misskey.social diventa la terza istanza italiana per numero di utenti tra i social del fediverso non basati su mastodon.

* Sì, lo sappiamo: l'istanza italiana feddit.it ha un numero di utenti maggiore rispetto a quello di Poliverso, ma Lemmy non può ancora essere tecnicamente considerato un social network.

Il post di @ピージイ タッソマン
⬇⬇⬇⬇⬇Il messaggio di Tassomen: "Siamo nella Top10 delle istanze #Misskey non giapponesi nel mondo"


Siamo nella Top10 delle istanze #Misskey non giapponesi nel mondo :ai_smile_misskeyio:



GDPR howto: efficaci misure tecniche supplementari per GMail, Google Drive e Google Workspace


monitora-pa.it/2023/03/01/gdpr…

Privacity reshared this.



Prova con #Hashtag e formattazione nel titolo

@Test: palestra e allenamenti :-)

Ok, ciao a tutti

Questa voce è stata modificata (2 anni fa)

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COME INTERPRETA LEMMY I LINK QUANDO ESSI INCLUDONO IL 200° CARATTERE, DAI POST SENZA TITOLO OSSIA L'ULTIMO CARATTERE CHE VIENE ESTRAPOLATO PER RICAVARE UN TITOLO?

@Test: palestra e allenamenti :-)

I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo, di William Alexander
27 Febbraio 2023 - di Rita Giordano - Commenta
I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo di William Alexander
“I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo“- Storia, viaggi e avventure alla scoperta del frutto più amato di William Alexander è un saggio sulla storia del pomodoro, all’inizio disprezzato e oggigiorno osannato in tutto il mondo. Edito da Aboca Edizioni e pubblicato da pochissimo, I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo (titolo originale: Ten Tomatoes That Changed the World. A History, tradotto da Domenico Giusti) è un libro interessante, originale e leggero sulla storia del pomodoro dalle origini ai giorni nostri.

William Alexander è autore di diversi editoriali. Ha scritto varie opere, quali “52 Loaves” (2010), “Flirting with French”(2014) ma è conosciuto soprattutto per il suo memoir diventato bestseller negli USA “The $64Tomato” (2006).

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Intervista a Vittore Baroni 2023


Il 17 gennaio del 1956, un piccolo asteroide cadde nei pressi di Forte dei Marmi …

All’interno del prezioso corpo celeste, trovava dimora un’entità aliena molto particolare, che prese le sembianze umanoidi di VITTORE BARONI, con una precisa missione: insinuarsi ed integrarsi tra i terrestri, per studiarne usi e costumi.

iyezine.com/vittore-baroni-int…

#arte #mailart #mailartist



MENTRE LEMMY DIVENTA SEMPRE PIÙ IL FORUM E L'AGGREGATORE DI NEWS DEL FEDIVERSO, FLIPBOARD STA INTEGRANDO MASTODON NELLA SUA APP PRINCIPALE!

LINK


#Flipboard ha annunciato che sta integrando Mastodon nella sua app principale, in modo che gli utenti possano sfogliare i propri feed proprio come possono "sfogliare" le loro timeline di Twitter. Flipboard sta inoltre avviando la propria istanza Mastodon nel tentativo di incoraggiare un'adozione più ampia tra la sua base di utenti.

Secondo il CEO di #Flipboard Mike McCue, i due aggiornamenti sono i primi "passi iniziali" di un piano più ampio per abbracciare i protocolli di social networking decentralizzati che sono stati resi popolari da Mastodon nell'ultimo anno. Invece di fare affidamento sui "grafi sociali proprietari" di servizi come Twitter e Facebook, entrambi diventati sempre più ostili agli sviluppatori esterni, Flipboard potrebbe invece essere incentrato su ActivityPub, il protocollo open source che alimenta Mastodon e il resto dei servizi decentralizzati. che compongono il “Fediverso”.

L'articolo di Karissa Bell
FLIPBOARD IS LEANING INTO MASTODON
AND AWAY FROM TWITTER
è su Engadget

La schermata di Flipboard

Questa voce è stata modificata (2 anni fa)

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Unknown parent

@Francesco 🕳️ Purtroppo temo che attenderai molto a lungo... 😒

"This project is archived. Due to circumstances, the project as planned did not take place. This page is left as a placeholder, for transparency reasons and to perhaps inspire others to take up this work."

Ma forse qualcosa si muove di nuovo...


Discourse sta aggiungendo il supporto ActivityPub e richiedendo feedback sulla loro sp proposta ispirata a Lemmy


Pavilion e CDCK (Discourse.org) stanno discutendo la creazione di un plug-in ActivityPub per Discourse. Dopo alcune discussioni, siamo arrivati ​​alle specifiche di seguito. Qualsiasi commento o suggerimento è benvenuto prima di finalizzarlo. Si noti che il supporto per i contenuti in arrivo (ad es. post su Mastodon ecc. importati in Discourse) è intenzionalmente escluso. Sarà possibile aggiungerlo in una versione successiva.




PROVA DI TITOLO LUNGO E LINK CON RIFERIMENTO IPERTESTUALE ALL'INTERNO DEL TESTO CHE VERRÀ ESTRAPOLATO DA LEMMY PER FARLO DIVENTARE IL TITOLO DI UN NUOVO POST

@Test: palestra e allenamenti :-)

I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo, di William Alexander
27 Febbraio 2023 - di Rita Giordano - Commenta
I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo di William Alexander
“I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo“- Storia, viaggi e avventure alla scoperta del frutto più amato di William Alexander è un saggio sulla storia del pomodoro, all’inizio disprezzato e oggigiorno osannato in tutto il mondo. Edito da Aboca Edizioni e pubblicato da pochissimo, I dieci pomodori che hanno cambiato il mondo (titolo originale: Ten Tomatoes That Changed the World. A History, tradotto da Domenico Giusti) è un libro interessante, originale e leggero sulla storia del pomodoro dalle origini ai giorni nostri.

William Alexander è autore di diversi editoriali. Ha scritto varie opere, quali “52 Loaves” (2010), “Flirting with French”(2014) ma è conosciuto soprattutto per il suo memoir diventato bestseller negli USA “The $64Tomato” (2006).

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La Francia ha deciso di proteggere i minori da quei genitori che condividono compulsivamente le foto online dei figli


PARIGI — I genitori francesi dovrebbero pensarci due volte prima di pubblicare troppe foto della loro prole sui social media

@Etica Digitale

"Il messaggio ai genitori è che il loro compito è proteggere la privacy dei propri figli", ha detto in un'intervista Bruno Studer, deputato del partito del presidente Emmanuel Macron che ha presentato il disegno di legge. "In media, i bambini hanno 1.300 foto di se stessi che circolano sulle piattaforme dei social media prima dei 13 anni, prima ancora che gli sia permesso di avere un account"

L'articolo di LAURA KAYALI è su Politico