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Guatemala. Presidenziali, ballottaggio nel centrosinistra tra Torres e Arevalo


Il 20 agosto si sfideranno l'ex first lady Sandra Torres di Une e Bernardo Arevalo di Semilla L'articolo Guatemala. Presidenziali, ballottaggio nel centrosinistra tra Torres e Arevalo proviene da Pagine Esteri. https://pagineesteri.it/2023/06/26/america

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della redazione

Pagine Esteri, 26 giugno 2023 – La leader di “Une”, il partito di Unità nazionale della speranza (centrosinistra), ed ex first lady Sandra Torres è avanti ai suoi avversari nelle elezioni presidenziali tenute ieri in Guatemala. Ma è lontana dal poter vincere al primo turno. Con oltre il 90 per cento dei seggi elettorali scrutinati, Torres raccoglie il 15 per cento delle preferenze. “Vinceremo, non potranno toglierci la vittoria, chiunque esso sia”, ha detto ai suoi sostenitori riferendosi al secondo turno il prossimo 20 agosto.

Al secondo posto, con il 12 per cento, è posizionato il candidato di “Semilla” (sinistra ecologista) Bernardo Arevalo. Solo al terzo posto il candidato della destra Manuel Conde di “Vamos” (destra), con l’7,84 per cento dei voti.

Il voto di protesta comunque è quello più alto: il 17 per cento di chi si è recato alle urne ha annullato la scheda.

Da notare che una sentenza del Tribunale elettorale supremo del Guatemala, ha impedito all’imprenditore Carlos Pineda, del partito di destra “Prosperità cittadina”, in cima nei sondaggi prima del voto, di prendere parte alle elezioni. Pineda è stato il quarto candidato bloccato da una decisione delle autorità giudiziarie, circostanza che suscitato allarme dei centri per i centri per la tutela dei diritti umani e politici. L’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, ha parlato di “continua erosione dello stato di diritto in Guatemala”. Pagine Esteri

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Perù. Cancellata la legge per lo sfruttamento industriale, le organizzazioni indigene festeggiano


Il progetto legislativo era stato avanzato da membri del Congresso legati all'industria degli idrocarburi e rappresentava una minaccia per le popolazioni indigene L'articolo Perù. Cancellata la legge per lo sfruttamento industriale, le organizzazioni ind

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dal Comunicato stampa di Survival International

Pagine Esteri, 26 giugno 2023. Straordinario colpo di scena in Perù, dove una importante commissione del Congresso ha bocciato il Progetto di Legge 3518, che i popoli indigeni del paese avevano anche definito “Progetto di legge genocida” per gli effetti devastanti che avrebbe avuto se fosse stato approvato.

Il PL 3518-2022 era già stato mandato al Congresso per il voto ma ora, grazie alla bocciatura e archiviazione da parte della “Commissione per la decentralizzazione”, il suo percorso è bloccato.

Teresa Mayo, ricercatrice di Survival International l’ha definita “una grande vittoria per i popoli indigeni del Perù, per le loro organizzazioni e per le migliaia di persone comuni che in tutto il mondo hanno sostenuto la campagna contro questo devastante progetto di legge.”

Le organizzazioni indigene peruviane AIDESEP e ORPIO hanno esercitato forti pressioni e oltre 13.000 sostenitori di Survival hanno scritto ai membri della Commissione per la decentralizzazione, esortandoli a bloccare il disegno di legge.

Il progetto legislativo era stato avanzato da membri del Congresso pro-Fujimori legati alla potente industria degli idrocarburi, e rappresentava una gravissima minaccia specialmente per le tante tribù incontattate del paese, le cui terre sarebbero state esposte allo sfruttamento industriale.

“Sono molto felice perché abbiamo lavorato duramente per fermare questo disegno di legge che viola i diritti dei popoli incontattati e di recente contatto. L’archiviazione del disegno di legge protegge i nostri parenti incontattati, i loro diritti e le loro vite, ed evita il genocidio e l’ecocidio che avrebbe scatenato” ha dichiarato Tabea Casique (Ashaninca) di AIDESEP.

Per Roberto Tafur, dell’organizzazione indigena peruviana ORPIO, la decisione mette in risalto “la partecipazione di coloro che hanno una coscienza che li ha spinti a preoccuparsi dei nostri fratelli PIACI. Perché la vita viene prima del denaro. Per arrivare qui abbiamo combattuto molto. E dobbiamo continuare a lottare per i nostri fratelli che sono nel folto della foresta, che non sanno che noi stiamo combattendo per loro”.

I popoli incontattati e di recente contatto sono noti collettivamente in Perù con il nome di PIACI. In Perù, l’industria del petrolio e del gas ha già avuto un impatto catastrofico su questi popoli. Negli anni ‘80, ad esempio, a seguito delle prospezioni petrolifere effettuate dalla Shell, furono introdotte malattie mortali che uccisero oltre la metà del popolo Nahua (che era precedentemente incontattato).

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“La sostenibilità digitale a scuola nel pieno rispetto del CAD e del GDPR”


#cosedagarante|Dalle ore 17.00, parteciperò al seminario “La sostenibilità digitale a scuola nel pieno rispetto del CAD e del GDPR”, ideato e curato da Massimo Corinti e promosso dalla rete “ARETE”. Qui il modulo di iscrizione al seminario nc.fuss.bz.it/apps/forms/s/JCZ… Per info qui fuss.bz.it/post/2023-06-26_inc…


guidoscorza.it/la-sostenibilit…



#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.



Sterilizzazioni forzate per i disabili: il Giappone fa mea culpa


Sterilizzazioni forzate per i disabili: il Giappone fa mea culpa 7926886
Un rapporto fa luce sulle vittime, fra cui due bambini, della legge abrogata nel 1996. I cittadini con disabilità o malattie mentali sono stati operati anche con l’inganno Nel secondo dopoguerra in Giappone la presenza di persone con disabilità, malattie mentali o disturbi ereditari doveva essere ridotta. Con l’inganno o con la forza. In soccorso al governo intenzionato a portare ...

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In Cina e Asia – Rivolta Wagner: la Cina "sostiene la stabilità nazionale della Russia”


In Cina e Asia – Rivolta Wagner: la Cina wagner
I titoli di oggi:

Rivolta Wagner: la Cina "sostiene la stabilità nazionale della Russia"
Gli Stati Uniti accusano quattro aziende cinesi di traffico dei precursori del fentanyl nel paese
Il viceministro degli Esteri cinese Ma Zhaoxu responsabile delle relazioni con gli Usa

Picco di viaggi in Cina. Ma secondo gli analisti servono sussidi alle famiglie

Disoccupazione giovanile in Cina: donne con lauree umanistiche tra le più colpite
La Cina non esporta più grafite in Svezia
Nel 73° anniversario della guerra di Corea, il Nord minaccia la distruzione degli Usa
Vietnam, Corea del Sud e Usa: focus sui minerali critici e la cooperazione militare

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“Web3 e Blockchain, il futuro della digitalizzazione in Italia”


A partire dalle 10.30 parteciperò a Roma al convegno “Web3 e Blockchain, il futuro della digitalizzazione in Italia”, organizzato da Olitec, Decripto e FederItaly. Per info qui eventbrite.co.uk/e/biglietti-w…


guidoscorza.it/web3-e-blockcha…



REPORTAGE. Il popolo dimenticato dei bambini sfollati e profughi


Sono 43.3 milioni i bambini sfollati nel mondo, secondo un recente rapporto Unicef. Dispersi nel loro Paese o costretti a chiedere rifugio all’estero, sono le guerre e l’emergenza climatica a marcare il tempo della loro infanzia, spesso segnandola di dolo

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di Valeria Cagnazzo

Pagine Esteri, 26 giugno 2023Ho conosciuto Saeed, nome di fantasia, qualche anno fa, in un piccolo ristorante nella valle della Bekaa, in Libano. Si mangiava all’aperto, in giardino, intorno a tavoli di plastica bianca. Sulle griglie si arrostiva la carne degli agnelli e dei vitelli sgozzati che stavano appesi per le zampe al soffitto all’ingresso del locale. Saeed aveva otto o nove anni, la sua mamma era stata invitata a quel tavolo da un’associazione di medici italiani che l’aveva conosciuta in una missione precedente e che adesso voleva donarle una busta di banconote per aiutarla a sfamare i suoi figli. Appena oltre la recinzione di rete a larghe maglie di quel giardino si scorgevano le montagne azzurrissime del suo Paese, la Siria. Saeed sedeva con la schiena drittissima, staccata dallo schienale. Non toccava neanche il cibo che gli veniva offerto, l’insalata tradizionale di prezzemolo, pomodori e pane croccante, i bocconcini di carne grigliata.

Era bene educato, Saeed, e nonostante i suoi occhi accarezzassero quei piatti con desiderio, non si azzardava a prendere del cibo, continuava a scuotere la testa e a ripetere grazie a quei medici occidentali. Poi sua madre gli aveva rivolto un cenno del capo, a dirgli che sì, gli era permesso di mangiare, e allora lui, ancora ringraziando, timidamente si era avvicinato al piatto. In Siria, solo quattro anni prima, era stato il figlio di un imprenditore e aveva vissuto in un quartiere benestante di Damasco. Nel salotto di casa sua, c’erano stati un televisore a schermo piatto e i joystick della sua playstation. Aveva avuto una brevissima vita agiata, Saeed. Poi era scoppiata la guerra. Sua madre si era messa lui e le sue sorelle in macchina e se li era portati, orfani di padre, oltre il confine con il Libano, in un viaggio notturno e clandestino.

Di colpo, la vita in una tenda, in un campo profughi sovraffollato dove bisognava mettersi in fila per il riso e poi per riempire una tanica d’acqua, e dove lei, la mamma, una laurea in ingegneria e mani morbide, si era trasformata in una tigre per difendere i suoi figli. Era bastato un viaggio notturno per cancellare dalla vita di Saeed la tv a schermo piatto, la playstation, la scuola in cui prendeva ottimi voti e le maestre gli dicevano che avrebbe fatto il dottore. Il passato, però, ancora gli si leggeva in quella schiena dritta, nelle guance che arrossivano, nei capelli dritti, tenacemente pettinati. Quando si era allontanato dal ristorante tenendo per mano la sua mamma, finalmente gli avevamo sentire pronunciare parole diverse da “Shoukran”. Lontano dalle nostre orecchie estranee una voce bambina era riemersa da qualche abisso per chiederle, rivolgendosi a quel mazzetto di banconote che avevano ricevuto: “Possiamo comprare un pallone?”.

Non ho più notizie di Saeed, la sua esistenza si è unita alla matassa di quelle di milioni e milioni di bambini sfollati nel mondo, come se non fossero tutti individui con volti, nomi, personalità come lui, che era gentile e riservato.Il più recente rapporto dell’Unicef parla di 43,3 milioni di bambini sfollati. Il numero più alto nella storia, eppure sempre un numero tra tanti. Un numero che, però, a pensarci bene, starebbe a significare che la popolazione di un Paese come la Spagna o l’Argentina potrebbe essere interamente costituita da bambini sfollati. Un popolo, una nazione di bambini costretti ad abbandonare la propria casa, per fuggire all’interno del proprio Paese o oltre i suoi confini, come Saeed, per salvarsi la vita. Solo nell’ultimo decennio, questa popolazione di bambini sradicati dalla loro terra è raddoppiata.

Nel 60% dei casi (25.8 milioni), si tratta di sfollati interni. Quando cercano rifugio all’estero, le destinazioni più frequenti sono la Turchia, l’Iran, la Colombia, la Germania e il Pakistan.

17,5 milioni di bambini sono in fuga dalla guerra. Il rapporto, che si ferma alla fine del 2022, non include tra questi i bambini fuggiti in questi mesi dal conflitto in Sudan, che secondo l’Unicef al momento dovrebbero essere almeno 940.000. Il conflitto tra Russia e Ucraina, poi, ha costretto almeno 4 milioni di bambini ucraini a lasciare la propria casa: oltre due milioni di loro hanno abbandonato il loro Paese e oltre un milione sono sfollati interni. Sono almeno un centinaio i conflitti attualmente in corso nel mondo, ed è dalle loro spirali di violenza, anche quando dimenticate, che le famiglie continuano a cercare di salvare i propri figli, ingrossando le fila dei rifugiati.

Vivere da rifugiati significa, nella maggior parte dei casi, non avere diritto alla protezione sociale, all’istruzione, alla salute, neppure a ricevere le vaccinazioni durante l’infanzia secondo calendario. Una vulnerabilità che ha un inizio, come l’arrivo di Saeed in Libano in piena notte, ma non vede una fine. Come ha notato, infatti, Verena Knaus, capo della commissione Unicef sulla migrazione e lo sfollamento, “La maggior parte di questi bambini che sono sfollati oggi molto probabilmente resterà sfollata per l’intera durata dell’infanzia”.

Faceva una riflessione analoga la giornalista Lucia Goracci alcuni giorni fa, commentando l’ennesima strage di migranti in mare al largo della Grecia il 16 giugno scorso, in cui si stima abbiano perso la vita 600 persone. A proposito di una ragazza di 20 anni che dal barcone aveva cercato di lanciare l’allarme col suo cellulare, scriveva, infatti: “Era di Daraa, dove la guerra civile siriana è cominciata. Aveva 20 anni. Cioè era una bimba di 8, quando la guerra è entrata dentro casa sua”. Se per i giornali e i libri di storia la durata delle guerre si misura in anni, per i bambini che ci nascono e ci vivono in mezzo e che poi, a volte, si trasformano in profughi, i conflitti corrispondono ad anni di infanzia perduta, talvolta a un’infanzia intera, dalla nascita all’adolescenza, senza possibilità di ripartire dall’inizio.

A sfollare i bambini non sono solo i conflitti ma anche i cambiamenti climatici. Deforestazione, siccità, alluvioni e inondazioni a causa del cambiamento climatico hanno costretto fino al 2022 almeno 12 milioni di bambini a emigrare dalle loro terre d’origine. Spesso, anche in questo caso, per trasferirsi in campi di rifugiati sovrappopolati in cui i diritti dell’infanzia non sono garantiti.

I bambini pagano le spese dei disastri bellici ed ecologici degli adulti in maniera per giunta sproporzionata: rappresentano il 31% della popolazione mondiale, ma costituiscono almeno il 60% del popolo di sfollati che si muove nel mondo. Un’emergenza che Catherine Russell, Direttrice esecutiva dell’Unicef, commenta così: “L’aumento (del numero di bambini sfollati, ndr) va di pari passo con l’impennata di conflitti, crisi e disastri climatici nel mondo. Ma sottolinea anche la risposta deludente di molti governi nel garantire che ogni bambino rifugiato o sfollato interno possa continuare a imparare, a rimanere in salute e a sviluppare il proprio pieno potenziale”.

A pochi giorni dalla Giornata mondiale del Rifugiato, il dato del Refugee Funding Tracker è scoraggiante: nei primi sei mesi del 2023, sarebbe stato versato solo il 22% dei 10 milioni di dollari che erano stati richiesti a livello mondiale per il soccorso dei rifugiati. Né le politiche occidentali nei confronti dei migranti lasciano presagire scenari molto migliori, per i bambini che da un giorno all’altro chiudono con la loro infanzia per trasformarsi in sfollati. Sarebbe forse un nuovo sistema da proporre nelle sedi istituzionali, quello di misurare la durata e la gravità dei conflitti e dell’emergenza climatica non in anni e in percentuali, ma in infanzie interrotte. Pagine Esteri

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PRIVACYDAILY


N. 149/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Amazon sta ritardando il lancio di un’importante estensione del suo servizio di telemedicina Amazon Clinic a causa delle preoccupazioni dei legislatori sulle sue pratiche di privacy, di cui POLITICO ha parlato la scorsa settimana. Secondo un’e-mail di una persona direttamente informata, successivamente ottenuta da POLITICO, Amazon sospenderà la... Continue reading →
in reply to Informa Pirata

Come al solito le cose importanti le sottovalutiamo.
Ma perché un servizio importante come la telemedicina non lo gestisce il Servizio Sanitario Nazionale o Regionale?

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Irish Gov makes critizising Big Tech and Irish DPC a crime!


Il governo irlandese considera reato criticare le Big Tech e il DPC irlandese! Il governo irlandese tenta di introdurre di nascosto una disposizione nella legge irlandese sulla protezione dei dati che consente di dichiarare "riservata" qualsiasi parte della procedura. Le critiche legittime diventerebbero un reato. Criminal speech before DPC


noyb.eu/en/irish-gov-makes-cri…



di Frida Nacinovich - La Conferenza di Vienna del 10 e 11 giugno scorsi è stato il primo appuntamento internazionale promosso da un ampio coordinamento di a

Rifondazione Comunista reshared this.



Nella notte anonimi neonazisti hanno fatto visita alla festa di Rifondazione Comunista di Torrevecchia Pia (Pavia). Hanno strappato manifesti e hanno disegnato

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Mio figlio ha una 4 ruote


Durante lo stage "Mio figlio ha una 4 ruote" MF4R (policlinico.mi.it/news/2023-06…) organizzato a Lignano Sabbiadoro dal Sapre, un servizio pubblico del Policlinico di Milano che si occupa da più di 30 anni dei genitori di bambini affetti da SMA (atrofia spinale muscolare) promuovendone l'empowerment, si è svolta una camminata di circa 5 km percorribile a piedi, in bici, con carrozzine manuali/elettroniche e passeggini.

Il percorso, individuato con la collaborazione di #FIAB Monfalcone - BisiachINbici, tra la Riserva naturale regionale Foce dell'Isonzo-Isola della Cona e Marina Julia (Monfalcone) si è svolto su un tratto della pista ciclabile Adria Bike (adriabike.eu/it/interactive-ma…) scelto in particolare perché privo di barriere architettoniche.

Alla camminata ha partecipato un gruppo di circa 150 persone tra cui 50 bambini in carrozzina elettronica le cui famiglie arrivano da tutta Italia e dall'estero.

Un grande esempio del ruolo del servizio sanitario pubblico e un esempio (un po' più piccolo) dell'importanza di una mobilità sostenibile per tutti, non solo per gli amici della #bicicletta.

@maupao @macfranc @Rivoluzione mobilità urbana🚶🚲🚋 @:fedora: filippodb :cc: :gnu:

nilocram doesn't like this.

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di Ivan Cavicchi - Viva la Cgil che scendendo in piazza contro il governo di destra, difende il diritto alla salute e il servizio sanitario pubblico. Da mol

Rifondazione Comunista reshared this.




Il compagno Dino Greco, componente della direzione nazionale di Rifondazione Comunista, ha ricevuto l'avviso di un procedimento penale a suo carico in qualità


All’anagrafe


L'articolo All’anagrafe proviene da Fondazione Luigi Einaudi. https://www.fondazioneluigieinaudi.it/allanagrafe/ https://www.fondazioneluigieinaudi.it/feed


Usa e Italia amici di vecchia di data. Crosetto incontra Austin


Un’amicizia speciale. È questo il legame che unisce il nostro Paese agli Stati Uniti, come ci ha tenuto a sottolineare il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in visita ufficiale a Washington per incontrare il segretario alla Difesa americana, Lloyd Aus

Un’amicizia speciale. È questo il legame che unisce il nostro Paese agli Stati Uniti, come ci ha tenuto a sottolineare il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in visita ufficiale a Washington per incontrare il segretario alla Difesa americana, Lloyd Austin. Dopo la nota di colore che ha visto Crosetto e Austin scambiarsi battute sulla reciproca altezza, i due si sono incontrati al Pentagono per parlare del rapporto bilaterale che unisce i due Paesi. Un vero e proprio “colloquio costruttivo a 360 gradi”, come lo ha definito Crosetto su Twitter. Sul tavolo diversi dossier, dalla rilevanza del Fianco sud della Nato, al Mediterraneo allargato, dai Balcani all’importanza dell’Africa, fino alla collaborazione bilaterale e multilaterale con alleati e partner.

La visita del ministro

Il ministro Crosetto ha innanzitutto ringraziato il suo omologo per i molti militari statunitensi dispiegati nel nostro Paese, i quali “fanno parte della nostra nazione come i nostri militari” e “fanno parte della nostra storia i tanti cimiteri di soldati americani in Italia”. E sono proprio questi soldati a ricordarci come “nella nostra lotta per diventare una democrazia e una Repubblica”, ha poi proseguito Crosetto. Proprio questa mattina inoltre, il ministro della Difesa italiana ha visitato il Cimitero militare di Arlington, creato durante la guerra di secessione. Una visita che ha lo ha “onorato” e lo ha colpito più di quanto si aspettasse. Per rendere omaggio ai caduti, Crosetto ha deposto una corona di fiori e, come ha riferito il ministero della Difesa, ha visitato “un locale museo che ripercorre i momenti salienti della storia americana e raccoglie gli omaggi dei rappresentanti delle Forze armate straniere che hanno visitato il cimitero”.

Una tradizione all’insegna della collaborazione

La cooperazione tra Italia e Stati Uniti ha radici nel passato e li vede ora uniti “da un legame speciale di amicizia”, come ha sottolineato Crosetto. Da oltre 70 anni i soldati americani vengono ospitati dal nostro Paese e non si può non far riferimento al fatto che, “gli Stati Uniti hanno giocato un ruolo fondamentale nella nostra lotta per diventare un democrazia e una repubblica, e il colloquio di oggi è una occasione per parlare di ciò che vogliamo continuare a fare insieme”, ha spiegato ancora il ministro italiano. “L’Italia è un alleato fondamentale sul fianco sud della Nato, apprezziamo il suo robusto contributo per la sicurezza nel mondo, in ambito Nato, Ue e Onu, con la partecipazione a molte missioni internazionali, dai Balcani all’Artico, dal Medio Oriente all’Africa e ora all’Indo-Pacifico”, ha poi spiegato Austin.

Il sostegno all’Ucraina

Parlando invece del coinvolgimento dei due Paesi a sostegno dell’Ucraina, il segretario Usa ci ha tenuto a evidenziare come “l’Italia non ha mai pensato un momento da che parte stare nel conflitto ucraino e continua a sostenere Kiev anche con governi diversi”. Infatti, fin dalle primissime fasi dell’invasione russa dello scorso 24 febbraio, l’Italia, di concerto con i Paesi alleati della Nato, non si sono mai tirati indietro nel fornire aiuti militari e umanitari al Paese aggredito. Per questo Austin ha ringraziato il nostro Paese per l’assistenza fornita in questi oltre 15 mesi di conflitto.


formiche.net/2023/06/crosetto-…



PRIVACYDAILY


N. 148/2023 LE TRE NEWS DI OGGI: Gli avvocati delle parti attrici in una causa contro Meta, la società madre di Facebook, hanno chiesto a un giudice federale di San Francisco di assegnare più di 181 milioni di dollari in spese legali come parte di un accordo sulla privacy dei dati da 725 milioni di... Continue reading →


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Etiopia, appello per il Tigray del Vescovo Tesfaselassie Medhin per sbloccare la sospensione degli aiuti umanitari


Dopo la decisione scellerata da parte del WFP – World Food Programme e di USAID di sospendere gli aiuti alimentari a milioni di persone in Tigray e in altre parti dell’ Etiopia, arriva l’ennesimo appello da parte di Abune Tesfaselassie Medhin, Vescovo de

Dopo la decisione scellerata da parte del WFP – World Food Programme e di USAID di sospendere gli aiuti alimentari a milioni di persone in Tigray e in altre parti dell’ Etiopia, arriva l’ennesimo appello da parte di Abune Tesfaselassie Medhin, Vescovo dell’Eparchia di Adigrat.

I media politicizzati in Italia non scrivono più della catastrofe umanitaria in atto nello stato regionale del Tigray da quando è stato firmato l’accordo di Pretoria (accordo di cessazione ostilità siglato il 2 novembre 2022). Non che nei 2 anni prima, durante la guerra genocida, lo abbiano mai fatto, ma oggi, dopo l’accordo mediato dall’ Unione Africana e monitorato (forse anche stilato e redatto dagli USA di Joe Biden) i media del tricolore si sono sentiti legittimati a non scriverne e darne notizia: come se un paio di firme su dei fogli di carta potessero cancellare la richiesta di giustizia per le centinaia di migliaia di vittime, come potessero cancellare le violenze e gli abusi che continuano anche dopo quasi 8 mesi da quell’ accordo, come se si potesse nascondere come polvere sotto il tappeto la disumanità e le morti per fame aggravate anche dal blocco sugli aiuti umanitari deciso dalle agenzie umanitarie occidentali sotto l’egidia di USA ed Europa.

Scelta politicizzata, scelta criminale: come si può sospendere l’aiuto alimentare alle persone bisognose? E’ aumentata la percentuale di morti per fame anche tra i bambini sotto i 5 anni (28%)


Appello da parte di Abune Tesfaselassie Medhin, Vescovo dell'Eparchia di Adigrat per scongiurare il blocco sugli aiuti alimentari in Tigray, EtiopiaAppello da parte di Abune Tesfaselassie Medhin, Vescovo dell’Eparchia di Adigrat per scongiurare il blocco sugli aiuti alimentari in Tigray, Etiopia


L’impatto fatale della sospensione degli aiuti alimentari umanitari alla popolazione bisognosa del Tigray e di altre parti del Paese.


Un appello a USAID e WFP – per scongiurare la decisione che porta la morte dei poveri e dei bisognosi

Un augurio di pace a voi e al bene umanitario che avete fatto la gratitudine è dovuta a tutti voi!!

Negli ultimi anni abbiamo visto come si è svolta una terribile guerra nella regione del Tigray e nelle aree circostanti. Durante questo conflitto, abbiamo assistito a come le forze combattenti hanno distrutto e saccheggiato le risorse alimentari dalle case e dai campi appartenenti alla gente. Per molti mesi è stato impedito al cibo di raggiungere coloro che ne avevano un disperato bisogno. E anche dopo che le scorte di cibo potevano essere consegnate, alcuni non potevano controllare la loro avidità e togliere il cibo a coloro che sono sfollati e disperati.

Secondo la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, tutti gli esseri umani hanno diritto a un accesso affidabile a quantità sufficienti di cibo. In nome della nostra comune umanità non dovremmo mai permettere che venga portato via il cibo a coloro che cercano di nutrirsi per la propria sopravvivenza – non da coloro che scelgono la via della violenza e della guerra, non da coloro che cercano di distruggere i mezzi di sussistenza delle persone, non da coloro che cercano guadagno finanziario o valuta forte e non da quelli abbastanza ricchi e influenti da decidere sulla distribuzione delle scorte di cibo disponibili che condividiamo su questo pianeta.

Mentre la deviazione e il furto delle scorte di cibo che hanno avuto luogo per raggiungere la popolazione in disperato bisogno nel Tigray e in altre parti dell’Etiopia è totalmente inaccettabile e disumano, voglio invitare i decisori a considerare la nostra umanità condivisa e pregarli non pronunciare una condanna a morte su coloro che cercano di sopravvivere sulla scia di un terribile conflitto armato, coloro che stanno morendo ora.

È molto importante indagare in che modo quantità così elevate di cibo sono state sottratte ai bisognosi. È urgente migliorare il sistema di distribuzione alimentare, consentendo una maggiore trasparenza e un controllo più forte. Ma non biasimiamo i poveri per aver venduto una parte delle loro scorte alimentari ricevute attraverso donazioni mentre cercavano semplicemente di coprire i costi per medicine, libri scolastici e altre spese necessarie non fornite da donazioni. Ci deve essere un’altra soluzione a questo scandalo oltre a fermare la consegna di generi alimentari agli sfollati e ad altri che cercano disperatamente di nutrire se stessi e i propri figli. Oggi in centinaia muoiono di fame perché gli aiuti alimentari sono fermi da mesi e mesi: non può essere questo il prezzo da pagare per rimettere in sesto il sistema.

Ferma il cammino di coloro che facevano la guerra e distruggevano i raccolti; fermia coloro che impediscono agli aiuti di raggiungere gli affamati; dei responsabili di furto e corruzione; fermia coloro che hanno permesso che avvenisse il furto e hanno distolto lo sguardo per molti anni.

Ma non impedire il cibo a coloro che ne hanno un disperato bisogno, non togliere loro il diritto divino di nutrirsi
se stessi e non condannarli a una condanna a morte. La Chiesa cattolica, che ha vissuto nel mezzo di questa situazione sfrenata estremamente dolorosa nel Tigray desidera confermare ancora una volta il suo impegno di essere solidale in empatia, preghiera e impegno nel sostegno umanitario verso tutte le persone che stanno vivendo terribili sofferenze nel Tigray e in altre parti del Paese.

Possiamo noi tutti essere sempre benedetti con la Misericordia, l’Amore e la Pace di Dio,

+ Abune Tesfaselassie Medhin, Vescovo dell’Eparchia di Adigrat

Diocesi cattolica di Adigrat
Ref.No Ad.Ep/-006/23
EPARCHIA CATTOLICA ADIGRAT – TIGRAY ETIOPIA
Data 20 giugno 2023
7../P.O.Box 8 Ah / Tel.:251(0)344.452138/452203 Fax:251(0)344,452630 / e-mail: tselassiem@gmail.com


tommasin.org/blog/2023-06-23/e…

informapirata ⁂ reshared this.



Rilascio di Lemmy v0.18.0: API HTTP anziché WebSocket, Autenticazione a due fattori, Emoji personalizzate e Web App progressiva!

@Che succede nel Fediverso?

Di seguito l'annuncio di @Dessalines



Query speed is Lemmy’s main performance bottleneck, so we really appreciate any help database experts can provide.


I have been pleading that Lemmy server operators install pg_stat_statements extension and share metrics from PostgreSQL. lemmy.ml/post/1361757 - a restart of PostgreSQL server is required for the extension to be installed. I suggest this be part of 0.18 upgrade. Thank you.


in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

cercando di fare Login da Jerboa mi da errore, quanto passerà prima che feddit.it si aggiorni alla 0.18?
in reply to Ema_sideproject

É uscita Una nuova app per lemmy chiamata liftoff che mette il turbo a lemmy.

github.com/liftoff-app/liftoff

Non so se è dart/flutter che è più veloce di kotlin o se è solo scritta meglio di jerboa

Questa voce è stata modificata (2 anni fa)
in reply to suoko

Ricorda molto Lemmur o sbaglio? Sembrerebbe quasi un fork...
Ben fatta comunque!

EDIT:
è effettivamente basata su Lemmur, sul sito non c'è scritto ma nelle info dell'app sì 😅

Questa voce è stata modificata (2 anni fa)


#laFLEalMassimo – Episodio 98 – Imprese e Cervelli in Fuga


Questa rubrica ribadisce in apertura il sostegno alla causa del popolo Ucraino ingiustamente invaso dalla Russia e ribadisce Si licet magnis componere Parva che la rilevanza di questa tragedia umanitaria per gli equilibri sociopolitici mondiali si sono pr

Questa rubrica ribadisce in apertura il sostegno alla causa del popolo Ucraino ingiustamente invaso dalla Russia e ribadisce Si licet magnis componere Parva che la rilevanza di questa tragedia umanitaria per gli equilibri sociopolitici mondiali si sono pronunciati banchieri centrali di oggi e di ieri come Visco e Draghi.

Di recente si è discusso della possibilità che la Brembo, una importante azienda italiana che produce impianti frenanti, possa trasferire la propria sede legale nei Paesi Bassi come peraltro hanno fatto in passato altri nomi importanti.

L’elemento di attenzione è che la sede fiscale dell’impresa rimarrebbe in Italia, così come le azioni continuerebbero ad essere quotate alla borsa di Milano.

La nota dolente è che si tratta dell’ennesima conferma di quanto il nostro apparato giuridico e istituzionale sia inadeguato alla presenza di grandi imprese multinazionali. Non si può gridare con demagogia alla fuga dalla tasse, ma occorre prendere atto che si tratta di una scelta strategica per non sacrificare le aspirazioni globali di una grande impresa italiana.

Siamo dunque un paese dal quale oltre ai cervelli in fuga, che si spostano alla ricerca di ambienti più fertili e meritocratici, anche le aziende più innovative e vocate all’eccellenza sono costrette a uscire se vogliono perseguire l’obiettivo concreto di sviluppare il proprio potenziale.

I problemi dalle distorsioni del sistema giuridico alle inefficienze della pubblica amministrazione sono ampiamente noti, come sono note le soluzioni e le riforme necessarie. Possiamo chiederci per quanto ancora competenze, capitali, energie individuali dovranno defluire dal nostro paese prima che ci si renda conto che sono questi oggi i fattori determinanti la ricchezza delle nazioni e che, in mancanza di una drastica inversione di tendenza ci attende un futuro di povertà e arretratezza rispetto ai paesi a noi comparabili.

youtube.com/embed/1vUyi1PqvXE?…

Rubrica #laflealmassimo

L'articolo #laFLEalMassimo – Episodio 98 – Imprese e Cervelli in Fuga proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Riprende il viaggio di #NoiSiamoLeScuole, che questa settimana racconta l’IC “Manzoni” di Bovisio Masciago, in provincia di Monza e Brianza.


PaurOso


In Italia i poveri sono notevolmente diminuiti e anche la distanza reddituale fra chi guadagna di più e chi di meno. Siccome questa affermazione – che non teme smentite dai dati ufficiali, regolarmente raccolti con metodologie che si usano in tutta Europa

In Italia i poveri sono notevolmente diminuiti e anche la distanza reddituale fra chi guadagna di più e chi di meno. Siccome questa affermazione – che non teme smentite dai dati ufficiali, regolarmente raccolti con metodologie che si usano in tutta Europa – fa a pugni con la percezione di molti e con le propagande di informatori e politici, vale la pena di prestare attenzione e cercare di capire cosa generi sentimenti così negativi.

Dobbiamo a Marco Fortis, Fondazione Edison, il lavoro di scavo in dati già pubblici ma non pubblicati (si trovano su “Il Sole 24 Ore” di ieri). Nel senso che quando sono negativi vengono urlati – magari senza essere spiegati – mentre quando dicono altro li si trascura, commettendo un doppio errore, di raffigurazione e di indirizzo.

Secondo i dati diffusi dall’Istat, il 20,1% degli italiani è a rischio povertà. Una condizione nella quale ci si trova quando si consuma meno del 60% dei consumi mediani (che sono inferiori a quelli medi). Considerato che in quei consumi ci sono anche le vacanze, risulta evidente che un povero nell’Italia di oggi è più ricco di un povero degli anni Cinquanta. Ma se quello è il “rischio”, andiamo a vedere i dati di quanti si trovano in “severa deprivazione materiale e sociale”, ovvero i calcolati come già poveri (sono tali quanti non sono in grado di soddisfare almeno 7 di 13 bisogni basici, fra i quali c’è una cena fuori casa la settimana, la connessione Internet a casa e il potere svagarsi fuori casa e a pagamento). Ebbene: sono diminuiti moltissimo, passando fra il 2015 e oggi dal 12 al 4,5% degli italiani. In Francia e in Germania sono cresciuti, collocandosi rispettivamente al 7,5 e al 6,1%. Tale risultato si è forse ottenuto con politiche di sostegno o assistenza? No, con la crescita dell’occupazione e della produzione. Il mercato è stato più “sociale” della politica. In quanto alla distanza fra redditi alti e bassi – che in tutto il mondo si misura con il coefficiente di Gini (uno statistico italiano) – è diminuita, non aumentata. Tenuto presente che in Italia era già bassa. Non siamo mica gli Usa e molti di quelli che parlano della distanza cresciuta hanno in mente i miliardari americani.

E allora, va tutto bene? Viviamo nel migliore dei mondi? Questo è l’approccio retorico di chi non ha nulla da dire se non lamentare e dolere. No, non va tutto bene e per diverse ragioni. Intanto perché in un Paese che cresce più velocemente le distanze reddituali aumentano e non è un male. Poi perché si fa comunicazione e politica mescolando impoverimento e povertà, che non sono affatto la stessa cosa (posso essere impoverito e restare benestante). Se non si parte dalla realtà reale e anche dai miglioramenti non si saprà mai cosa funziona e perché, cosa non funziona e va cambiato. Se la raffigurazione è soltanto negativa serve esclusivamente a spendere di più, ovvero a sperperare i soldi dei contribuenti.

E poi c’è un nodo: l’inflazione erode il potere d’acquisto, mentre i redditi (mediamente) non crescono. Ciò comporta che il ceto medio che si trova poco al di sopra della povertà cominci a coltivare la paura di scivolare in basso. Questo è il sentimento spaventoso, che può diventare assai nocivo, specie se alimentato con conferme che non sono reali. Come trovarsi in un reparto ospedaliero in cui si diffonde la notizia del moltiplicarsi dei morti, mentre non viene detta una parola sui dimessi: per forza che hai paura.

Non si tratta di usare il colore rosa o il nero, men che meno l’essere filo o contro chi governa. Se si trucca la percezione della realtà non si racconta cosa serva a scacciare la paura: scuola meritocratica, che riscatti chi è in coda alla società; elasticità nel mondo del lavoro, per entrarci assai più numerosi; meno fisco e previdenza, destinati a pagare privilegi e rendite altrui. E l’occasione c’è, ora, con i fondi europei Ngeu. È il tempo di saper osare, anziché sprecarlo a consolare e promettere come risolutivo un assistenzialismo che è impoverente e debilitante.

La Ragione

L'articolo PaurOso proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



TeleSign profila segretamente metà degli utenti di telefonia mobile del mondo. La denuncia di NOYB

@Etica Digitale (Feddit)

Oggi, noyb ha presentato una denuncia contro TeleSign, una società statunitense che ha profilato milioni di utenti di telefoni. 

TeleSign genera un "punteggio di reputazione" e vende i suoi servizi a vari clienti come TikTok, Microsoft o Salesforce. TeleSign ha ricevuto segretamente i dati del telefono cellulare da BICS, una società belga che fornisce servizi di interconnessione per molte società di telefonia mobile



TeleSign secretly profiles half of the world’s mobile phone users


TeleSign profila segretamente metà degli utenti di telefonia mobile del mondo TeleSign genera un "punteggio di reputazione" e lo vende a vari clienti. TeleSign ha ricevuto segretamente i dati dei telefoni cellulari da BICS, una società belga che fornisce servizi di interconnessione. telesign bics interconnection


noyb.eu/en/telesign-profiles-h…




+++ Finalmente svelato l'ultimo segreto di Feddit.it: ecco perché non esiste una comunità Lemmy dedicata alla privacy! Quando leggerete il motivo, non crederete ai vostri occhi!!! +++

@Che succede nel Fediverso?

I due amministratori di Feddit.it sono sicuramente molto sensibili al tema della #privacy.
Il primo infatti è l'autore del progetto @Le Alternative che nasce proprio per presentare in modo semplice le alternative ai prodotti BigTech che siano open source e rispettose della privacy.
Il secondo non è altro che @Informa Pirata, che sulla promozione del tema della privacy in politica spende non poco del proprio tempo.
Entrambi sono stati promotori del #PrivacyPride, il primo (e unico) evento al mondo in cui ci siano state manifestazioni di piazza a favore della privacy.

Allora perché su feddit.it non esiste una comunità dedicata alla privacy?

In effetti i motivi sono due e il primo è forse quello meno importante.

Infatti su feddit ci sono già alcune comunità che si occupano di privacy: Le Alternative, come già detto, ma anche Pirati, gestito da @Pirati.io , in assoluto il primo blog a parlare di #chatcontrol in Italia; ma soprattutto esiste la comunità di @Etica Digitale (qui su Lemmy) che ha lavorato su quel gioiellino di PrivaSì, un percorso on line per costruire senza patemi d'animo una dimensione digitale che tuteli l'utente dalla sorvegianza delle BigTech!

Ma il motivo principale per cui non esiste un'istanza Lemmy dedicata alla privacy è questo:

Esiste già una comunità Lemmy dedicata alla privacy e parla anche un po' italiano

Si tratta dell'istanza dell'avvocato @Nicola Fabiano (su lemmy è @nicfab ) che qualche giorno dopo la nascita di feddit.it ma senza sapere nulla del nostro progetto, ha creato un'estensione Lemmy al proprio blog.

Non ci sembrava quindi necessario creare un'istanza dedicata alla privacy, essendocene già una curata da un esperto di GDPR come l'avv. Fabiano.

Chi volesse seguire quella comunità, può copiare l'indirizzo https://community.nicfab.it/c/privacy e incollarlo nella casella di ricerca di Lemmy o di qualsiasi altro social del fedicverso!



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ALTRI PROGETTI
La privacy online è un argomento molto discusso ma purtroppo è difficile riuscire a far capire a tutti la sua importanza.
Questa autodifesa digitale di cisti.org e questo percorso PrivaSì di EticaDigitale sono ottimi siti su cui iniziare ad informarsi!

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Abbiamo deciso di essere presenti ovunque perché crediamo che la privacy non deve essere un argomento di nicchia.

Ci trovi infatti su Facebook, su Instagram, su Twitter e anche su YouTube. Ma ti consigliamo di seguirci su alternative come Mastodon, Telegram, Matrix, PeerTube o perché no, anche solo via RSS.

LA PRIVACY
PRIVACY ISN’T ABOUT HIDING BAD THINGS / Si tratta di proteggere quello che ci definisce esseri umani; le nostre azioni quotidiane, la nostra personalità, le nostre paure, le nostre relazioni e le nostre vulnerabilità.
Isabela Bagueros, Tor ED

Hai domande o qualche commento su questo articolo? Trovi la comunità di Le Alternativa su Feddit, su Matrix oppure Telegram.

lealternative.net/


in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

non ne avevo mai sentito parlare. Peccato che i post siano soprattutto in inglese, ma comunque è una bella rassegna
in reply to Eleonora

@Eleonora gli ultimi post sono tutti in inglese, ma sono tutti molto aggiornati. Fino a qualche tempo fa ne veniva pubblicata contestualmente anche la versione in italiano, ma merita comunque di essere seguita (e se aumenta la frequentazione della comunità da parte degli italiani non è detto che in futuro non vi saranno di nuovo post in italiano)

@Informa Pirata @Pirati.io @Etica Digitale @Le Alternative @Nicola Fabiano @nicfab

Eleonora reshared this.

in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

A proposito di PrivaSì, il progetto è open source gitlab.com/etica-digitale/priv…
se volete darci una mano con la stesura oppure avete delle idee o feedback potete aprire una issue o fare una mr

reshared this



Taxiiiii


La sola cosa che otterranno è l’allargarsi dell’illegalità e dell’evasione fiscale. L’assurdo blocco del mercato dei taxi – assieme all’insabbiata questione dei balneari – resterà negli annali quale esempio d’impoverimento collettivo e distorcimento del m

La sola cosa che otterranno è l’allargarsi dell’illegalità e dell’evasione fiscale. L’assurdo blocco del mercato dei taxi – assieme all’insabbiata questione dei balneari – resterà negli annali quale esempio d’impoverimento collettivo e distorcimento del mercato, indotto da piccole corporazioni agguerrite e da forze politiche vili. Plurale senza confini di maggioranza e opposizione visto che, nella scorsa legislatura, a stralciare i taxi dalla legge sulla concorrenza furono la destra e la sinistra, unite contro quanto era stato predisposto dal governo Draghi (di cui pure erano parte).

Il taxi non si può più prenotare e non si trovano vetture libere, non presso villaggi sperduti ma direttamente a Piazza San Babila a Milano e a Piazza di Spagna a Roma. Presso stazioni e aeroporti le file comportano un tempo di percorrenza terrestre di pochi chilometri largamente superiore a quello impiegato per volare da una città all’altra. Il risultato non è che i tassisti guadagnino di più, ma che s’impedisce la concorrenza accrescendo l’offerta con macchine che si muovono in un mercato parallelo, spesso amministrato dai singoli tassisti (al cliente danno il numero di cellulare e quando un taxi non si trova mandano un amico). Tutto in rigorosa assenza di licenze e tassametro, con conseguente evasione fiscale.

Non assegnare nuove licenze porta al commercio illegale delle esistenti. Illegale perché mascherato da cessione – magari a cooperative – e perché non adeguatamente fiscalizzato. Le cifre di cui si parla, nel mercato reale, sono inoltre incompatibili con i redditi dichiarati da un tassista: chi è il matto che paga una licenza quanto l’incasso di dieci anni? Dice il ministro del Turismo che la faccenda riguarda i Comuni. Bisognerebbe chiederle perché mai, allora, era nella legge sulla concorrenza ed è stata stralciata per essere poi abbandonata al nulla. O se crede che siano i Comuni a dovere fare i decreti attuativi relativi alla legge del 2019, mai fatti.

Lo spettro qual è, Uber? A parte il fatto che alcune grosse cooperative di tassisti hanno già fatto un accordo con Uber – sicché non si può dire neanche per scherzo che sia contro i tassisti, semmai invisa ad alcuni – il modello secondo cui il pagamento avviene automaticamente e con carta di credito già registrata dovrebbe comunque essere sostenuto da un governo che volesse contrastare l’evasione fiscale, magari ricordandosi di mostrarsi solidale con i contribuenti onesti, a partire dal tassista di Bologna che ha raccontato come altri evadono e s’è ritrovato con le ruote tagliate. Ove il governo, naturalmente, non si consideri un esattore di pizzo.

La Ragione

L'articolo Taxiiiii proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Sul nostro sito sono state pubblicate le tracce della seconda prova scritta della #Maturità2023.

Potete leggerle qui ▶ miur.gov.it/web/guest/-/-matur…



Advertising Company CRITEO fined €40 Mio


La società di pubblicità CRITEO multata per 40 milioni di euro La CNIL ha inflitto un'ammenda di 40 milioni di euro a CRITEO, la più grande società di pubblicità e tracciamento online in Europa, sulla base delle denunce presentate da noyb e Privacy International. criteo


noyb.eu/en/advertising-company…



Alle 8.30 la chiave ministeriale per aprire il plico telematico della seconda prova è stata pubblicata sul nostro sito.

La trovate qui ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/22-giu…



📚 #Maturità2023, la traccia più scelta è quella di attualità sul valore dell’attesa nella società del “tempo reale”.

Ecco i primi dati ▶️ miur.gov.



Oggi partenza ufficiale di NoStream, l'istanza Owncast italiana di mastodon.uno. Stasera live alle 21.00

@Che succede nel Fediverso?

L'istanza nostream.mastodon.uno è attiva

Sarà quindi usata come la radio ufficiale di mastodon.uno ma saranno trasmessi anche Film, Documentari e serie tv!

L'istanza è aggiornata alla 0.1 e sarà necessario pulire la cache per vedere la nuova veste grafica, se già la usavate in passato potrebbero esserci problemi in quanto è stata radicalmente cambiata, in ogni caso buon ascolto!

Stasera a partire dalle ore 21:00 ci sarà la live per l'inaugurazione ufficiale di NoStream!

L'account da seguire è questo: @NoStream

Per ricevere una notifica poco prima della diretta basta cercare l'account qua sopra, seguirlo e cliccare la campanella.


Stasera ore 21:00 la live per l'inaugurazione ufficiale di NoStream!

:owncast: @DjDino

Per ricevere una notifica poco prima della diretta basta seguire l'account qua sopra, e cliccare la campanella.

#NoStream è un nuovo luogo di discussione dove viene trasmessa buona musica in cui le persone possono chattare fra di loro.

Un posto di decompressione dove non ci si prende troppo sul serio ma anche un posto dove verranno proposti visioni di documentari e film in cui si potrà commentare live.




Cosa segnalare e cosa non segnalare: le segnalazioni dei contenuti problematici su Lemmy


Segnalare un contenuto problematico o un utente molesto su Lemmy. Come fare e COSA NON FARE!


Uno dei punti di forza di Lemmy è che fin dalle prime fasi del suo sviluppo ha previsto un interfaccia di segnalazione pratica e ben fatta.

Come segnalare?


Segnalare un contenuto è piuttosto semplice. Prendiamo per esempio il caso di questo messaggio:

feddit.it/post/145894

Il commento è un commento molto volgare...

Per segnalarlo, è sufficiente fare click sui tre pallini

in modo da aprire il menu del messaggio,

e inserire la motivazione della segnalazione:


Cosa succede quando si segnala un contenuto?


Facciamo un esempio: l’utente Lemmy “Pluto” pubblica contenuti inappropriati.
Quando l’utente Lemmy Pippo segnala un contenuto prodotto dall’utente Lemmy Pluto, partirà un avviso ai seguenti soggetti:
1) Gli ammistratori dell’istanza su cui è iscritto Pippo
2) Gli amministratori dell’istanza su cui è iscritto Pluto
3) Gli amministratori dell’istanza su cui risiede la comunità in cui ha scritto l’utente Pluto
4) I moderatori della comunità su cui ha scritto l’utente Pluto

Naturalmente i 4 soggetti potrebbero coincidere in uno solo nel caso in cui i due utenti Pippo e Pluto fossero iscritti nella stessa istanza, così come la comunità fosse di quella stessa istanza e i moderatori di quella comunità fossero gli stessi amministratori dell’istanza.
Ma i quattro soggetti potrebbero essere anche n persone differenti, nel caso in cui le istanze fossero diverse e amministrate da numerosi amministratori, così come le comunità fossero amministrate da più moderatori.

NB: le segnalazioni degli utenti Lemmy arriveranno soltanto verso gli amministratori/moderatori di Lemmy, ma non giungeranno mai agli amministratori di Mastodon, Friendica, Pleroma o Misskey!
Allo stesso modo, un utente Mastodon, Pixelfed, Pleroma o Misskey che segnali un utente Lemmy, non riuscità mai a far arrivare la propria segnalazione agli amministratori/moderatori Lemmy!
Tenetene conto quando segnalate qualcosa!

Cosa non segnalare?


Iniziamo dalla cosa più importante: cosa non segnalare!
Considerando che:
A) gli utenti Lemmy (in sostanza) vedono ESCLUSIVAMENTE i contenuti delle comunità che sottoscrivono
B) gli utenti di feddit.it sono italiani che per lo più comunicano in italiano
C) Lemmy non invia segnalazioni a software diversi (e non riceve segnalazioni da software diversi)
sconsigliamo vivamente di segnalare:
1) contenuti in lingue diverse dall’italiano presenti su comunità di altre istanze: state tranquilli, ché qualcun altro le avrà segnalate prima di voi al moderatore di quella comunità e agli amministratori di quella istanza. Se i contenuti restano, significa che piacciono a moderatori e amministratori. Tenetene conto.
2) nudo, pornografia legale, bestemmie e memini politicamente scorretti presenti su altre istanze: vale quanto detto al punto 1)
3) opinioni stupide e utenti stupidi: sono troppe, non ce la facciamo

Ricordate sempre che potete sempre bloccare voi individualmente gli utenti problematici: in questo modo, non li vedrete più!

Cosa segnalare?


È importantissimo segnalare i seguenti contenuti:
1) i contenuti problematici prodotti da utenti dell’istanza feddit.it (che, per intenderci, sono quelli che finiscono con @feddit.it) o quelli di eventuali istanze italiane Lemmy
2) i contenuti problematici presenti nelle comunità feddit.it (o in quelle di future istanze italiane Lemmy) anche se prodotte da utenti esterni all’istanza
3) gli utenti (a prescindere dalla loro istanza di provenienza) che ti molestano o che molestano pesantemente altri utenti
4) gli utenti (a prescindere dalla loro istanza di provenienza) che pubblicano contenuti vietati: pornografia infantile, revenge porn, terrorismo, discriminazioni razziali o di genere, violenza e istigazione alla violenza

Con contenuti problematici intendiamo quelli contrari alle regole delle comunità di feddit.it o contrarie alle regole generali di feddit.it. Le riportiamo per comodità:

Regole


🇮🇹 In questo server è necessario scrivere principalmente utilizzando la lingua italiana.

📜 Ogni comunità sceglierà in autonomia le sue regole, i suoi moderatori e le sue esigenze. Non sarà tuttavia possibile aprire comunità con contenuti pornografici, illegali o con discriminazioni razziali o di genere.

🚯 Le comunità politiche dovranno accettare e sottoscrivere una clausola sull’antifascismo.

⛔️ Lo spam, i bot e i messaggi ripetuti o molesti saranno rimossi a prescindere dalle regole della comunità.

♻️ Le comunità che non riusciranno ad auto-moderarsi verranno richiamate dagli admin e se non sarà possibile trovare una soluzione verranno eliminate.




Trasformare gli oggetti connessi in spie: l’eccesso di sicurezza del governo francese | Marx21

"Il Senato francese ha approvato in prima lettura (ma con procedura accelerata) una legge in cui, oltre a limitare (in stile berlusconiano) il diritto di espressione dei magistrati sindacalizzati (in un paese in cui c’è un forte sindacato di sinistra della magistratura, molto attivo nella difesa delle libertà pubbliche e di una visione egalitaria della società), si vuole dare la possibilità alla polizia di attivare i dispositivi teconologici di cui disponiamo per svolgere indagini. La differenza tra ciò che può fare un hacker (meglio, un craker) e quello che può fare la polizia si fa sempre più sottile. D’altra parte diventa palese e chiaro quello che tecnicamente già oggi può essere fatto per la sorveglianza preventiva dei movimenti (tra cui quello sindacale) di protesta e di organizzazione dei lavoratori."

marx21.it/internazionale/trasf…



Dettagli incredibili di Marte, guarda il bellissimo video in 8k | Passione Astronomia

"Il rover Curiosity ci sta mostrando Marte come non lo avevamo mai visto con una risoluzione pazzesca! Ecco il filmato tutto da godere."

passioneastronomia.it/dettagli…



Berlusconi e la sinistra liberale. | Marx21

"Dobbiamo guardare in faccia la realtà, la ‘rivoluzione liberale’ in Italia non l’ha fatta Berlusconi l’ha fatta la sinistra, l’abolizione dell’articolo 18, la precarizzazione del mondo del lavoro, le privatizzazioni, le liberalizzazioni sono stati i punti qualificanti del centro-sinistra italiano. [...] Non solo, ripensando alla criminale guerra che Berlusconi fece in Libia occorre ricordare la riluttanza del governo italiano ad entrare in guerra, che per questo veniva attaccato dall’opposizione del Pd e dall’allora Presidente Napolitano."

marx21.it/editoriali/berluscon…



Wikeys, un gioco didattico per scoprire Wikipedia


Ho trovato da poco Wikeys, un gioco da tavolo per scoprire i principi fondamentali di Wikipedia e per imparare a scrivere correttamente un articolo.
Wikeys Il gioco che ti fornisce le chiavi per comprendere Wikipedia

È stato realizzato da Wikimedia France e finanziato dal Ministero della Cultura francese, è pensato per un uso didattico a scuola per studenti a partire dai 12 anni.

È distribuito con licenza Creative Commons BY-SA e si puo scaricare in francese da qui: commons.wikimedia.org/wiki/Fil…

Al link qui sotto si può trovare una presentazione in inglese di Wikeys scritta da Mathilde Louis di Wikimedia France: diff.wikimedia.org/2023/03/22/…
E qui invece la traduzione italiana dell'articolo:
dgxy.link/7UrvP

Per chi volesse approfondire, sempre in francese, la pagina di Wikipedia:
fr.wikipedia.org/wiki/Wikip%C3…

e un breve videotutorial con le istruzioni per l'uso:
yewtu.be/watch?v=4RJEUnCchhE


Il gioco è davvero interessante, se qualcuno è interessato si può proporre a @Wikimedia Italia una traduzione collaborativa.

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