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noyb cita in giudizio CRIF e AZ Direct per trattamento illegale e segreto dei dati noyb ha fatto causa per ottenere, tra le altre cose, provvedimenti ingiuntivi e danni.
CRIF / AZ Direct Klage


noyb.eu/it/noyb-sues-crif-and-โ€ฆ



La promozione del generale Vannacci dimostra che il suo era un finto anticonformismo. Il suo libro รจ un manifesto della subcultura omofoba e razzista dell'estr


La NATO dovrebbe prepararsi ad accogliere le โ€œcattive notizieโ€ dall'Ucraina, avverte Stoltenberg

@Politica interna, europea e internazionale

Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha avvertito che lโ€™alleanza militare occidentale dovrebbe essere pronta ad accogliere cattive notizie dal fronte ucraino mentre Kiev continua a difendersi dallโ€™invasione a tutto campo della Russia.

"Le guerre si sviluppano in fasi", ha detto Stoltenberg in un'intervista sabato all'emittente tedesca ARD. "Dobbiamo sostenere l'Ucraina sia nei momenti buoni che in quelli cattivi", ha detto.
"Dovremmo essere preparati anche alle cattive notizie", ha aggiunto Stoltenberg, senza essere piรน specifico.

politico.eu/article/nato-boss-โ€ฆ

in reply to informapirata โ‚

โ€œThe more we support Ukraine, the faster the war will end."

Sicuramente. ๐Ÿคโ˜ ๏ธ

Questa voce รจ stata modificata (1 anno fa)
in reply to El Salvador

@salvadorbs
Irrersponsabili ("We should also be prepared for bad newsโ€), fallaci (โ€œThe more we support the Ukraine, the faster the war will end.") e dannose (โ€œWeโ€™re not able to work as closely together as we shouldโ€).
Questo ennesimo scarto del laburismo mercantilista europeo (รจ una via di mezzo tra Prodi e D'Alema) si dimostra un segretario generale NATO scadente (oltre che scaduto: ilpost.it/2023/07/05/jens-stolโ€ฆ)


Uno sguardo fediverso all'ultima tornata di sovvenzioni di NLnet

NLNet ha annunciato 55 nuovi progetti a cui viene assegnata una sovvenzione NGI Zero. NGI Zero รจ il programma Next Generation Internet della Commissione Europea, che finanzia progetti che lavorano su quella che chiamano Internet di prossima generazione . Per maggiori informazioni su NLnet e NGI Zero, dai un'occhiata a questa intervista che ho fatto con NLnet quest'estate. Lโ€™ultima tornata di sovvenzioni prevede diversi progetti che si collegano in qualche modo al fediverso.

I finanziamenti riguardano i seguenti progetti:
- NodeBB
- fedidevs.com
- Bonfire
- GoToSocial
- Mobilizon
- PeerTube
- Commune, un progetto che perรฒ, a differenza dei precedenti, รจ basato su Matrix


@Che succede nel Fediverso?

fediversereport.com/a-fediversโ€ฆ


NLNet has announced 55 new projects that are awarded a NGI Zero grant. NGI Zero is the Next Generation Internet program from the European Commision, that funds projects that work on what they call the next generation internet. For more info in NLnet and NGI Zero, check out this interview I did with NLnet this summer. The latest round of grants has quite a few projects that connect to the fediverse in some way. An overview:

NodeBB is a popular forum software platform. They got funding to add ActivityPub integration to NodeBB, allowing interoperability with both other NodeBB forums as well as the fediverse at large. NodeBB says that the โ€œhardest part of starting a community is gaining a critical mass of adoption in order to sustain interest and contentโ€, and integrating with the fediverse is seen as a way to overcome their biggest hurdle.

The loosely connected group of developers at fedidevs.org got a grant to build an automated test framework and test cases. It is currently hard for fediverse developers to build fediverse software that properly federates with the rest dof the network, as a consistent test suite for ActivityPub is lacking. This new test framework hopes to make it easier for developers to start building for the fediverse.

Bonfire is a federated social network thatโ€™s currently in development, with most of the work now on getting the platform ready for release. Their grant will go towards improving the performance, as well releasing their version of the ActivityPub library they are using as open-source.

GoToSocial is a lightweight, customisable, and safety-focused entryway into the fediverse, and is currently in Alpha development. With this grant, the team will add two factor authentication, and improve interoperability and scalability.

Mobilizon is a federated event planning tool, originally developed by Framasoft. Framasoft recently announced that they have completed their vision of Mobilizon. The project is not over however, as another group got funding to further improve the UX of Mobilizon.

PeerTube got funding for further improving the adoption, accessability and popularity of the platform, as well as to develop a mobile app. Framasoft has quite a few announcements in the pipeline, Iโ€™ll talk more about Framasoft, PeerTube and Mobilizon in the near future with more information.

Commune is social networking build on Matrix instead of ActivityPub, with a focus on creating communities. The project has interesting ideas about how to build social spaces, and is looking to add fediverse integration as well.

Overall there are a lot of cool and interesting projects that NLnet has funded, with a mix of supporting and scaling existing projects, as well as funding new ideas. For other projects that are interested, you can find more information about their grant process here. The deadline for the next round is December 1st 2023.

fediversereport.com/a-fediversโ€ฆ

#fediverse


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in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso โ‚

Speriamo che non ci siano prese di potere dovute al fatto che ci ha messo i soldi.

Preferirei che il modello cinese non si sviluppasse cosi tanto in occidente.

in reply to El Salvador

Il rischio di avere una maggioranza di conservatori รจ alta nei prossimi mesi.
Abbiamo visto cosa si sono fidati di fare con il Chat Control, immagina quindi simili iniziative se non peggiori per i prossimi anni.
in reply to StellaFangX

@StellaFangX non c'ntra il mdello cinese, ma si tratta di finanziamenti su progetti per arricchire la diversitร  tecnologica europea


Convegno di Trieste Sabato 16 dicembre a Trieste presso NH Hotel dalle ore 9,30 alle ore 19,00 "L'AVANZATA DELL'ESTREMA DESTRA NELLE ISTITUZIONI IN EUROPA"



Pechino ci vuole divisi, ma la nostra forza รจ nelle alleanze. Austin su Cina e Usa


รˆ la terza volta che il generale quattro stelle dellโ€™Esercito americano Lloyd Austin parla al Reagan National Defense Forum da capo del Pentagono. Ma stavolta il discorso (che ha tenuto sabato 2 dicembre) diventa un manifesto politico, lโ€™ereditร  sua perso

รˆ la terza volta che il generale quattro stelle dellโ€™Esercito americano Lloyd Austin parla al Reagan National Defense Forum da capo del Pentagono. Ma stavolta il discorso (che ha tenuto sabato 2 dicembre) diventa un manifesto politico, lโ€™ereditร  sua personale e in largo dellโ€™amministrazione Biden sulla strategia militare americana. รˆ cosรฌ per il momento internazionale โ€“ le guerre in corso in Ucraina e Israele, le tensioni in altri hotspot in alte parti del mondo โ€“ e quello interno: tra un anno lโ€™America sceglierร  il suo prossimo presidente, e parte delle decisioni passeranno anche da come i candidati gestiranno certe sfide.

Seppur maggiormente orientati alle questioni nazionali, certe situazioni attirano le attenzioni dellโ€™elettorato, e tra i dossier di politica internazionale ce nโ€™รจ uno che piรน di tutti caratterizza lโ€™attuale fase storica: il confronto con la Cina. รˆ un tema bipartisan, su cui la linea competitiva รจ un rarissimo punto di contatto nelle polarizzazioni tra Democratici e Repubblicani. E assume tale valore anche perchรฉ gli elettori ne percepiscono gli effetti a ricaduta interna. Se Washington non manterrร  il vantaggio su Pechino โ€“ sia esso economico, tecnologico, politico-valoriale, finanche militare โ€“ la prosperitร  americane potrebbe ridursi in futuro. Ed รจ a quello che le collettivitร  statunitensi guardano.

Ragion per cui registrare quel che dice Austin nel discorso/manifesto dalla Reagan Presidential Library Simi Valley รจ utile anche per valutare le traiettorie future della politica e della strategia degli Usa. โ€œLa nostra Strategia di Difesa Nazionale descrive la Repubblica Popolare Cinese come โ€˜il piรน importante concorrente strategico dellโ€™America e la sfida piรน importante per il Dipartimento della Difesaโ€™. La Repubblica Popolare Cinese รจ il nostro unico rivale con lโ€™intenzione e, sempre piรน spesso, la capacitร  di rimodellare lโ€™ordine internazionaleโ€, dice il segretario alla Difesa.

Austin spiega che Pechino โ€œspera che gli Stati Uniti inciampino e diventino isolati allโ€™estero e divisi in patria. Ma insieme possiamo evitare questo destino. Insieme ai nostri alleati e partner, abbiamo compiuto progressi straordinari nellโ€™affrontare la sfida della Cina e nel forgiare un Indo Pacifico piรน sicuroโ€. E aggiunge: โ€œIn questo decennio decisivo, il 2023 sarร  ricordato come un anno determinante per lโ€™attuazione della strategia di difesa degli Stati Uniti in Asiaโ€.

Gli Stati piรน Uniti che mai

Il Pentagono ha effettivamente compiuto evoluzioni nel rendere la posizione di forza statunitense nella regione โ€œmolto piรน distribuita, mobile e resilienteโ€, per usare la formula canonicamente utilizzata da Washington. Un lavoro che passa dalla presenza diretta allโ€™aiuto ai partner a sviluppare le loro capacitร  di difesa (โ€œQuestโ€™anno ho fatto quattro viaggi nellโ€™Indo Pacifico e ad ogni viaggio abbiamo fatto ancora piรน progressiโ€.

A febbraio, a Manila, gli Stati Uniti hanno annunciato lโ€™espansione dellโ€™accordo di cooperazione rafforzata in materia di difesa con le Filippine per consentire lโ€™accesso degli Stati Uniti ad altre quattro strutture filippine. A maggio, il segretario era a a Tokyo per modernizzare ulteriormente lโ€™alleanza con il Giappone, che ha raddoppiato il suo bilancio per la difesa. A luglio, Austin รจ stato il primo segretario alla Difesa a visitare la Papua Nuova Guinea, concordando un accordo di cooperazione in materia di difesa Chen a rafforzato la posizione americana tra le isole del Pacifico. Sempre questโ€™estate, a Nuova Delhi, รจ stata presentata una nuova tabella di marcia per la cooperazione industriale nel settore della difesa con lโ€™India, strategia rafforzata anche nel recente โ€œ2+2โ€ da cui esce una volontร  congiunta di rafforzare la capacitร  militare โ€“ anche a livello produttivo โ€“ del Subcontinente. Sempre questโ€™estate, Usa, Corea del Sud e Giappone hanno stretto legami di sangue tramite i โ€œCamp David Principlesโ€. Infine, continua lโ€™implementazione di quella che Austin definisce โ€œla nostra storica partnershipโ€, lโ€™Aukus Australia e Regno Unito.

โ€œTutto questo si basa su una cruda realtร  militare: alleati e partner ci aiutano a proiettare il potere e a condividere il peso della nostra sicurezza comune. Ma non prendetelo da me. Prendete esempio dal presidente Ronald Reagan, che ha detto che โ€˜la nostra sicurezza si basa in ultima analisiโ€™ sulla โ€˜fiducia e la coesioneโ€™ del nostro sistema di alleanzeโ€, ha aggiunto Austin. Un messaggio diretto a Pechino, che punterebbe a dividere e per quanto possibile isolare lโ€™America, che invece con lโ€™amministrazione Biden ha dimostrato di avere la capacitร  di ricreare il collante necessario per ricostruire con maggiore vigore alleanze e partnership che lโ€™atteggiamento America First โ€“ piรน nazionalista, quasi isolazionista โ€“ di Donald Trump aveva messo in difficoltร . โ€œTuttavia, la nostra forza allโ€™estero รจ radicata nella nostra forza in patriaโ€, ricorda Austin โ€“ probabilmente pensando anche a Usa2024.


formiche.net/2023/12/pechino-uโ€ฆ



Oggi, #3dicembre รจ la Giornata internazionale delle persone con disabilitร , indetta nel 1992 dalle Nazioni Unite.


Uniamoci per affrontare questo momento. Lโ€™ereditร  di Austin sulla strategia Usa


Stiamo vivendo tempi difficili. Tra questi, i conflitti piรน importanti che stanno affrontando le nostre democrazie, Israele e Ucraina, le prepotenze e le coercizioni di una Cina sempre piรน assertiva e la battaglia mondiale tra democrazia e autocrazia. Son

Stiamo vivendo tempi difficili. Tra questi, i conflitti piรน importanti che stanno affrontando le nostre democrazie, Israele e Ucraina, le prepotenze e le coercizioni di una Cina sempre piรน assertiva e la battaglia mondiale tra democrazia e autocrazia.

Sono quindi tempi in cui sia i nostri amici che i nostri rivali guardano allโ€™America. Sono tempi in cui il popolo americano conta che i suoi leader si uniscano. E questi sono i tempi in cui la sicurezza globale si basa sullโ€™unitร  e sulla forza americana.

Il Presidente Biden lo definisce โ€œun punto di svolta nella storia del mondoโ€. Con la sua leadership, abbiamo riunito i nostri alleati e partner per difendere lโ€™ordine internazionale basato sulle regole.

Ora, so che questa frase non fa battere il cuore a tutti. Ma lโ€™ordine internazionale basato sulle regole รจ fondamentale per la nostra sicurezza a lungo termine.

รˆ la struttura delle istituzioni internazionali, delle alleanze, delle leggi e delle norme costruite con la leadership americana dopo le sconcertanti perdite della Seconda Guerra Mondiale. E queste regole aiutano a garantire che nulla di simile alla Seconda Guerra Mondiale possa mai piรน accadere.

Aiutano a sostenere la sovranitร  e a rispettare i confini.

Aiutano a garantire che i civili siano protetti e non presi di mira.

E contribuiscono a punire le aggressioni e a tenere sotto controllo i prepotenti.

Dal 1945, lโ€™ordine internazionale basato sulle regole ha contribuito a dare al nostro Paese โ€“ e al mondo intero โ€“ un periodo di pace e prosperitร  senza precedenti.

Ma la pace non รจ auto-esecutiva. Lโ€™ordine non si conserva da solo. E la sicurezza non fiorisce da sola.

Il mondo costruito dalla leadership americana puรฒ essere mantenuto solo dalla leadership americana.

Come ha detto il Presidente Biden, โ€œla leadership americana รจ ciรฒ che tiene insieme il mondoโ€.

Dalla Russia alla Cina, da Hamas allโ€™Iran, i nostri rivali e nemici vogliono dividere e indebolire gli Stati Uniti e separarci dai nostri alleati e partner. Pertanto, in questo momento storico, lโ€™America non deve vacillare.

La leadership americana raduna i nostri alleati e partner per sostenere la nostra sicurezza comune. E ispira la gente comune di tutto il mondo a lavorare insieme per un futuro piรน luminoso.

Ma i problemi del nostro tempo non potranno che aggravarsi senza una leadership americana forte e costante che difenda lโ€™ordine internazionale basato sulle regole che ci tiene al sicuro.

E se perdiamo la nostra posizione di responsabilitร , i nostri rivali e i nostri nemici saranno lieti di riempire il vuoto.

In ogni generazione, alcuni americani preferiscono lโ€™isolamento allโ€™impegno e cercano di alzare il ponte levatoio. Tentano di smantellare la pietra angolare della leadership americana. E cercano di minare lโ€™architettura di sicurezza che ha prodotto decenni di prosperitร  senza guerre tra grandi potenze.

E si sentirร  qualcuno cercare di bollare un ritiro americano dalle responsabilitร  come una nuova e coraggiosa leadership.

Quando lo sentirete dire, non fatevi illusioni: non รจ audace. Non รจ nuova. E non รจ una leadership.

Come dice il vecchio detto, se pensate che lโ€™istruzione sia costosa, provate con lโ€™ignoranza. E se pensate che la leadership americana sia costosa, considerate il prezzo della ritirata americana.

Nel corso della lunga storia americana, il costo del coraggio รจ sempre stato inferiore a quello della codardia.

E il costo dellโ€™abdicazione ha sempre superato di gran lunga il costo della leadership.

Il mondo diventerร  sempre piรน pericoloso se i tiranni e i terroristi crederanno di poterla fare franca con aggressioni e massacri di massa.

E lโ€™America diventerร  meno sicura se i dittatori crederanno di poter cancellare una democrazia dalla carta geografica.

E gli Stati Uniti pagheranno un prezzo piรน alto se autocrati e fanatici crederanno di poter costringere persone libere a vivere nella paura.

Questa intuizione fondamentale รจ allโ€™opera nel nostro approccio a tre sfide molto diverse: la crisi in Medio Oriente, lโ€™invasione dellโ€™Ucraina da parte della Russia e la sfida strategica della Repubblica Popolare Cinese. [โ€ฆ]

Lโ€™Ucraina ricorda al mondo la forza morale di un popolo libero che lotta per difendere il proprio territorio sovrano, la propria democrazia e il proprio futuro.

E come americani, non dobbiamo fare di meno.

Uniamoci quindi per rendere la nostra unione piรน perfetta, il nostro Paese piรน sicuro e il nostro mondo piรน giusto.

Uniamoci per riunire le nazioni di buona volontร  alla causa della libertร  umana.

E uniamoci per affrontare questo momento.

Grazie e che Dio continui a benedire gli Stati Uniti dโ€™America.

Qui il discorso integrale


formiche.net/2023/12/eredita-dโ€ฆ



INTERPOL. La dichiarazione di Vienna


A conclusione della 91ma Assemblea Generale dell' #INTERPOL di Vienna (dove 100 anni fa fu creato quello che viene definito "corpo di polizia mondiale"), il Presidente Ahmed Naser AL-RAISI ed il Segretrio Generale Jรผrgen STOCK hanno rilasciato la "Dichiarazione di Vienna", sull'impegno dell'Organizzazione nella lotta alla criminalitร  organizzata.

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La Dichiarazione di Vienna definisce le cinque azioni prioritarie (traduzione non ufficiale, il testo ufficiale รจ scaricabile qui interpol.int/content/download/โ€ฆ ):
1. La lotta alla criminalitร  organizzata transnazionale deve diventare una prioritร  globale per la sicurezza nazionale.
I gruppi criminali organizzati, che operano oltre i confini, stanno minando le societร , le comunitร  e le loro
economie. Le forze dellโ€™ordine in molti paesi non riescono a far fronte al fatto che i criminali acquistano influenza politica,
lanciare attacchi informatici da diversi continenti o operare a livello transnazionale. Questo crimine transnazionale
epidemico deve essere trattato al piรน alto livello governativo come una prioritร  globale. Il mondo ha bisogno di
lavorare insieme per risolvere questa crisi di sicurezza.
2. Costruire una maggiore cooperazione per contrastare le attivitร  criminali.
I paesi non possono piรน fare affidamento solo sugli scambi bilaterali o regionali. Condivisione delle informazioni attraverso
i confini sono fondamentali e devono essere la norma, non lโ€™eccezione, se vogliamo sconfiggere il significativo
aumento della criminalitร  organizzata.
3. Maggiore condivisione delle informazioni.
I decisori responsabili della polizia, della giustizia e della sicurezza nazionale devono allineare gli sforzi nella costruzione
una risposta globale rimuovendo gli ostacoli ad una maggiore condivisione delle informazioni.
4. Potenziamento della polizia in prima linea.
Ogni agente di polizia รจ un anello della catena che protegge le proprie comunitร  cosรฌ come la comunitร 
mondiale. Ogni agente di polizia, compresi quelli in prima linea e quelli che proteggono i nostri confini, devono farlo
avendo accesso alle informazioni di cui hanno bisogno dai database globali per interrompere l'attivitร  criminale e
offrire un migliore supporto tecnologico, formazione e informazione sulla lotta alla criminalitร  globale.
5. Maggiori investimenti in innovazione e tecnologia.
Gli investimenti delle forze dellโ€™ordine globali in tecnologia e innovazione vengono superati dai criminali.



La storia della cooperazione. Ultima parte. Fino ai giorni nostri.


A guerra conclusa, nel 1946, su iniziativa del Belgio, fu convocata lโ€™anno dopo a Bruxelles la quindicesima Assemblea Generale per la ricostruzione dellโ€™organizzazione. Lโ€™ICPC accettรฒ lโ€™offerta del governo francese di un quartier generale a Parigi insieme a uno staff del Segretariato Generale composto da funzionari di polizia francesi.

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(Giuseppe Dosi)

Nello stesso anno fu scelto โ€“ su proposta di un funzionario di polizia italiano, Giuseppe Dosi (immagine precedente) โ€“ per lโ€™indirizzo telegrafico il nome โ€œINTERPOLโ€, che ancora contraddistingue lโ€™Organizzazione.

Nel 1947 venne emesso il primo โ€œRed Noticeโ€, per le ricerche internazionali di un russo ricercato per lโ€™omicidio di un poliziotto. Fu lโ€™avvio del sistema di avvisi codificati a colori, ampliato nel corso degli anni per coprire altri avvisi, seppure lโ€™โ€œAvviso rossoโ€ per le persone ricercate rimane uno strumento chiave e, per certi versi, un simbolo dellโ€™Interpol ancora oggi.

Nel 1949 lโ€™ICPC ottenne lo status consultivo dalle Nazioni Unite (che consentiva ad esso di tenere โ€œaccordi adeguati alla consultazione con organizzazioni non governative che si occupano di questioni di sua (dellโ€™ONU, ndr) competenzaโ€). Dal 1946 al 1955 i suoi membri crebbero da 19 Paesi a 55. Nel 1956 lโ€™ICPC ratificรฒ una nuova costituzione, sotto la quale fu ribattezzata Organizzazione Internazionale di Polizia Criminale (OICPโ€“Interpol).

Negli anni a seguire crebbe la connessione con altre Organizzazioni Internazionali: nel 1959 si tenne un primo incontro con la partecipazione del Direttore dellโ€™Ufficio che si occupava di traffico di stupefacenti delle Nazioni Unite.

Il traguardo simbolico di cento Paesi membri fu raggiunto nel 1967. Nel 1972 lo status venne rafforzato da un accordo di sede con la Francia, Paese ospitante, che riconobbe INTERPOL come organizzazione internazionale. Quello stesso anno lโ€™Assemblea Generale adottรฒ le Regole sulla cooperazione internazionale di polizia e sul controllo degli archivi, un quadro giuridico necessario per il trattamento dei dati personali.

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(attuale sede dell'Interpol)

Il 27 novembre 1989 il Presidente francese Franรงois Mitterrand inaugurรฒ la nuova ed attuale sede, spostata a Lione (immagine precedente). Nel frattempo, gli Statiโ€“membri erano saliti a 150.

Lโ€™Organizzazione ricercรฒ nuove possibilitร  anche sotto lโ€™aspetto prettamente operativo.

Negli anni โ€™70 la capacitร  di combattere lโ€™imperversante terrorismo era ostacolata dallโ€™articolo 3 della sua costituzione โ€“ che vietava โ€œinterventi o attivitร  di carattere politico, militare, religioso o razzialeโ€ โ€“ e da una risoluzione del 1951 dellโ€™Assemblea Generale che definiva un โ€œreato come quello le cui circostanze e motivazioni sono politiche, anche se il fatto stesso รจ illegale ai sensi del diritto penaleโ€.

Una fonte di questi ostacoli fu quindi rimossa nel 1984, quando lโ€™Assemblea Generale rivide lโ€™interpretazione dellโ€™articolo 3, per consentire allโ€™Interpol di intraprendere attivitร  antiterroristiche in determinate circostanze ben definite.

Nel 1993 poi fu istituita lโ€™Unitร  di intelligence criminale analitica, per studiare i collegamenti tra sospetti, crimini e luoghi, identificando cosรฌ i modelli di criminalitร  e fornendo avvisi di minacce.

Nel 2001 lโ€™Organizzazione รจ divenuta operativa 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana, in seguito agli attacchi terroristici contro gli Stati Uniti dellโ€™11 settembre, quando il Segretario Generale promise che โ€œle luci dellโ€™INTERPOL non si spegneranno mai piรนโ€. Inoltre, venne istituita la carica di Direttore Esecutivo per i servizi di polizia, creata per sovrintendere su diverse Direzioni, comprese quelle per i Servizi di polizia regionali e nazionali, i Reati Specializzati e il Supporto operativo alla polizia.

Tale modernizzazione รจ stata implementata negli ultimi venti anni anche sotto lโ€™aspetto tecnico, mediante lโ€™AFIS, il sistema automatico di identificazione delle impronte digitali che ha velocizzato i tempi necessari per effettuare i controlli delle impronte digitali (una prova che ha sempre svolto un ruolo cruciale nella polizia, ma le impronte erano precedentemente su carta e venivano confrontate manualmente), ed il Sistema globale di comunicazione della polizia, che offre a tutti i Paesi membri una piattaforma sicura per accedere ai database e alle informazioni ed al database del DNA, per aiutare a collegare i crimini internazionali.

Attualmente piรน di 80 Paesi forniscono profili DNA di autori di reati e scene del crimine. Il database puรฒ essere utilizzato anche per persone scomparse e resti umani non identificati.

Nel 2004, INTERPOL ha aperto un ufficio di Rappresentanza Speciale presso le Nazioni Unite a New York. Seguirร  uno presso lโ€™Unione Europea a Bruxelles nel 2009.

Il resto รจ storia di oggi.

PER SAPERNE DI PIร™:

interpol.int/

L. SCHETTINI, La tratta delle bianche in Italia tra paure sociali e pratiche di polizia (XIX-XX secolo), in โ€œItalia contemporaneaโ€, dicembre 2018, n. 288.

M. DEFLEM, The Logic of Nazification: The Case of the International Criminal Police Commission (Interpol) in International Journal of Comparative Sociology 43(1):21โ€“44, 2002.

M. DEFLEM, International Police Cooperation โ€” History of, Pp. 795-798 in The Encyclopedia of Criminology, edited by Richard A. Wright e J. Mitchell Miller, Routledge, New York, 2005.

M. DEFLEM, Wild Beasts Without Nationality: The Uncertain Origins of Interpol, 1898โ€“1910. Pp. 275โ€“285 in The Handbook of Transnational Crime and Justice, edited by Philip Reichel, Thousand Oaks, CA: Sage Publications, 2005.

O. DI TONDO, Giuseppe Dosi, la polizia internazionale e la nascita dell'Interpol, in Giuseppe Dosi il poliziotto artista che inventรฒ lโ€™Interpol italiana, (a cura di) R. CAMPOSANO, Ufficio Storico della Polizia di Stato, Roma, 2014.

R. BACH JENSEN, The Battle against Anarchist Terrorism: An International History, 1878โ€“1934. New York: Cambridge University Press, 2014.

T. BEUGNIET, La confรฉrence antiโ€“anarchiste de Rome (1898) et les dรฉbuts dโ€™une coopรฉration internationale contre le terrorisme de la fin du XIXe siรจcle ร  la Premiรจre Guerre mondiale, mรฉmoire, (dir.) Stanislas Jeannesson, Nantes, Universitรฉ de Nantes, 2016.



Quanto sta emergendo dalle indagini sulle condizioni di trattenimento di uomini migranti nel Centro Permanente per i Rimpatri di Via Corelli a Milano รจ solo la


Le pagine di oggi su "La Veritร " costituiscono un vero e proprio insulto anche a chi cerca di esercitare, in tempi duri, il mestiere di giornalista. Articoli c


Giustizia non politica


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Tutte le contraddizioni sulla riforma dellโ€™industria della difesa europea. Lโ€™analisi di Del Monte


Lโ€™Unione europea vorrebbe โ€œcopiareโ€ gli Stati Uniti per facilitare lโ€™industria AD&S del vecchio continente nella vendita di armi allโ€™estero, rafforzando la propria competitivitร  su un mercato complesso, introducendo una sorta di Foreign Military Sales (Fm

Lโ€™Unione europea vorrebbe โ€œcopiareโ€ gli Stati Uniti per facilitare lโ€™industria AD&S del vecchio continente nella vendita di armi allโ€™estero, rafforzando la propria competitivitร  su un mercato complesso, introducendo una sorta di Foreign Military Sales (Fms) sul modello di quello attuato dal governo di Washington.

Lโ€™Fms รจ un programma attraverso il quale gli Stati Uniti vendono materiali dโ€™armamento ed annessi servizi a Paesi e organizzazioni internazionali. La sua particolaritร  รจ che il programma รจ attivabile quando il presidente decida che la vendita di armi ad un dato Paese costituisca un rafforzamento della sicurezza nazionale americana. Sotto Fms, lโ€™esecutivo statunitense e quello โ€œclienteโ€ stipulano un accordo da governo a governo, chiamato Lettera di offerta e accettazione (Loa). Il Dipartimento di Stato individua quali siano i Paesi da poter inserire nel programma ed al Dipartimento della Difesa spetta poi lโ€™attuazione concreta, con il trasferimento delle armi vendute.

Questo tipo di accordo, che supera le pastoie burocratiche che, invece, rallentano i processi di vendita in Europa, favorisce il comparto industriale statunitense, sfruttando il โ€œpeso determinanteโ€ geopolitico di Washington. Inoltre, lโ€™FMS viene finanziato direttamente con fondi del governo, che vanno a sommarsi ai tanti sussidi che vengono erogati al comparto industriale dellโ€™aerospazio-difesa-sicurezza.

Industrie europee come Airbus, Leonardo e Thales oggi non vengono sostenute da un meccanismo equivalente. Le ultime iniziative di Bruxelles vanno in direzione di un maggiore supporto alla produzione industriale ma ancora non affrontano gli scogli burocratici che incatenano il sistema produttivo e dellโ€™export. La bozza di documento che lโ€™alto rappresentante dellโ€™Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Joseph Borrell, presenterร  agli Stati membri per la riforma del meccanismo di sostegno allโ€™industria della difesa prevede che anche in Europa si possano fornire incentivi importanti al comparto, ma non รจ detto che questo incontri il favore di tutti i Paesi.

Il caso della fornitura di munizioni allโ€™Ucraina da parte dei Paesi europei รจ la cartina di tornasole di un sistema che รจ inefficiente nel suo complesso e che necessita di una riforma quantomai rapida. Lโ€™obiettivo di consegnare entro marzo del prossimo anno un milione di munizioni allโ€™Ucraina non potrร  essere raggiunto neanche facendo leva sulle forniture provenienti da Paesi extracomunitari. Finora sono state consegnate solo 300.000 munizioni ed รจ evidente la difficoltร  con cui il comparto industriale europeo stia tentando di passare dai livelli produttivi imposti dalla โ€œillusione post-storicaโ€ a quelli che il nuovo contesto di guerra impone.

Del resto, non รจ una novitร  che il sistema industriale europeo della difesa sia rimasto indietro rispetto alle controparti statunitensi, cinesi e russe, e sia costretto a recuperare rapidamente terreno non solo con i programmi di sostegno agli ucraini, ma anche per ripianare le proprie scorte di magazzino โ€“ invero fin troppo esigue giร  prima dellโ€™invasione russa dellโ€™Ucraina โ€“ e garantirsi una capacitร  di difesa minima.

La tenuta complessiva del sistema industriale russo e la โ€œmessa a regimeโ€ produttiva di Mosca, in grado di rifornire ormai con una certa costanza le proprie truppe al fronte, ha fatto nuovamente trasparire, assieme al fallimento della controffensiva estivo-autunnale ucraina, tutti i limiti del comparto industriale-militare del vecchio continente o, meglio, delle norme che ne regolano la produzione e pongono seri limiti alla sua espansione. Ci sono strumenti come gli Eurobond che potrebbero anche essere utilizzati per sostenere lโ€™industria della difesa, settore lasciato scoperto dai finanziamenti comunitari con una certa miopia da parte di Bruxelles.

Ma รจ proprio nel sistema di sostegno alla produttivitร  che va a scontrarsi ogni ipotesi di introduzione del modello FMS in Europa. La questione รจ, essenzialmente, politica. Se la proposta puรฒ anche sembrare allettante, a mancare sono le basi produttive e di sostegno alla produzione. Perchรฉ, se il meccanismo degli accordi governo-governo del Foreign Military Sales funziona, tanto da spingere molti Paesi ad acquistare armi e sistemi da Washington, รจ anche perchรฉ lโ€™industria AD&S statunitense riesce a colmare il gap tra aspettative politiche del governo e livelli di produttivitร . Volontร  politica e risposta industriale sono, quindi, interconnesse.

Ma, in questo caso, la volontร  politica deve essere espressa dallโ€™UE nel suo complesso o dai singoli Stati nazionali? Alla domanda non รจ stata finora data risposta, ma si tratta di un โ€œcollo di bottigliaโ€ dal quale prima o poi si dovrร  passare.

Cโ€™รจ, inoltre, un rischio concreto legato alla riforma delle politiche industriali dโ€™armamento in Europa che non puรฒ essere sottovalutato e che riguarda anche lโ€™idea di FMS europeo: il meccanismo concorrenziale. Borrell al Figaro ha spiegato che lโ€™obiettivo di qualunque progetto di riforma sia lโ€™introduzione di una sorta di โ€œprimaziaโ€ degli Stati europei per la vendita e lโ€™acquisto di armi tra Paesi comunitari. Una dichiarazione che risponde tanto al cruccio di Parigi di un โ€œEurope firstโ€ (tradotto โ€œLa France dโ€™abordโ€) su produzione e vendita di armi e sistemi dโ€™arma, quanto ai timori recentemente espressi dal condirettore generale di Leonardo, Lorenzo Mariani, sullโ€™acquisto ancora maggioritario di piattaforme estere.

I timori sono legati, quindi, alla tenuta ed alla sicurezza della catena di forniture. Ma il problema non รจ sic et simpliciterquello di come debba lavorare lโ€™industria AD&S e di quale know-how abbia, quanto quello di rendere attrattiva per i compratori esteri โ€“ che oggi si rivolgono primariamente agli Stati Uniti se in orbita occidentale o vicini ad essa, o a Cina e Russia โ€“ lโ€™Europa. Solo alimentando le esportazioni, creandone, cioรจ, il presupposto politico, si puรฒ pensare di sostenere la produzione. E se non si semplifica la normativa sulle esportazioni di materiali dโ€™armamento โ€“ ed in Italia, per fortuna, se ne sta parlando โ€“ non si puรฒ riformare la politica industriale di settore nel suo complesso.

Se non si risolve questa contraddizione, non potrร  esserci mai un Fms europeo.


formiche.net/2023/12/contraddiโ€ฆ



Israele vuole creare una โ€œzona cuscinettoโ€ a sud di Gaza


Una fonte israeliana ha detto che potrebbe essere 1 km o 2 km o centinaia di metri allโ€™interno di Gaza, a ridosso del confine con l'Egitto. Il piano non avrebbe ancora l'appoggio Usa e degli Stati arabi L'articolo Israele vuole creare una โ€œzona cuscinett

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della redazione

Pagine Esteri, 2 dicembre 2023 โ€“ Israele vuole costituire una โ€œzona cuscinettoโ€ sul lato palestinese del confine tra Gaza e lโ€™Egitto allo scopo, afferma, di prevenire โ€œfuturi attacchi di Hamasโ€. E ha informato delle sue intenzioni alcuni dei Paesi arabi con cui ha relazioni โ€“ in particolare lโ€™Egitto e la Giordania โ€“ oltre allโ€™Arabia saudita con cui intende normalizzare i rapporti e la Turchia. Lโ€™iniziativa non lascia intravedere una fine imminente dellโ€™offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza โ€“ ripresa ieri e che ha ucciso in 24 ore 240 palestinesi, dopo una tregua di sette giorni โ€“, perรฒ indica che Israele vuole โ€œmodellare il dopoguerraโ€ dopo circa due mesi di bombardamenti e di attacchi di terra che hanno provocato 15mila morti e 35mila feriti tra i palestinesi, tra i quali migliaia di bambini e donne, oltre ad aver raso al suolo intere aree urbane.

Sino ad oggi nessuno Stato arabo si รจ detto pronto a โ€œsorvegliareโ€ o โ€œamministrareโ€ Gaza che in futuro, secondo i piani del gabinetto di guerra israeliano, sarร  โ€œsenza Hamasโ€ responsabile lo scorso 7 ottobre di un attacco nel sud di Israele che ha fatto circa 1200 morti civili e militari e 5mila feriti.

โ€œIsraele vuole questa zona cuscinetto tra Gaza e Israele, da nord a sud, per impedire a Hamas o ad altri militanti di infiltrarsi o attaccare Israeleโ€, ha detto allโ€™agenzia di stampa Reuters un funzionario mon meglio precisato della โ€œsicurezza regionaleโ€. Interpellato sui piani per una zona cuscinetto, Ophir Falk, consigliere per la politica estera del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha detto alla Reuters: โ€œIl piano รจ piรน dettagliato di quanto รจ emerso. Si basa su un processo a tre livelli per il giorno dopo Hamasโ€. Ha aggiunto che i tre livelli implicano โ€œla distruzione di Hamas, la smilitarizzazione di Gaza e la deradicalizzazione dellโ€™enclaveโ€. Piรน parti hanno ripetuto in queste settimane che รจ impossibile lโ€™obiettivo di Israele di annientare Hamas che รจ qualcosa di piรน di una semplice forza militare e rappresenta una struttura complessa da un punto di vista ideologico, religioso e sociale.

Una fonte della sicurezza israeliana ha detto che lโ€™idea della โ€œzona cuscinettoโ€ รจ โ€œin fase di esameโ€, aggiungendo: โ€œNon รจ chiaro al momento quanto sarร  profonda, potrebbe essere 1 km o 2 km o centinaia di metri (allโ€™interno di Gaza)โ€ฆ in questo modo Hamas non potrร  organizzare capacitร  militari vicino al confineโ€.

Se questa โ€œzona cuscinettoโ€ sarร  realizzata 2,3 milioni di palestinesi si ritroveranno in un territorio ancora piรน piccolo. Gaza รจ lunga appena 40 km e larga tra circa 5 km e 12 km. Un lembo di terra inferiore a 400 kmq e con una delle densitร  piรน alte al mondo.

Giร  in passato Israele ha pianificato di costituire una โ€œzona cuscinettoโ€ allโ€™interno di Gaza da cui ha ritirato le sue truppe e i suoi coloni nel 2005, nel quadro del โ€œpiano di ridispiegamentoโ€ formulato dallโ€™ex premier Ariel Sharon. Secondo la Reuters gli Stati uniti restano contrari a qualsiasi progetto volto a ridurre le dimensioni di Gaza. Da parte loro Giordania e Egitto mettono in guardia dallโ€™intenzione di Israele di cacciare i palestinesi da Gaza, ripetendo la Nakba (catastrofe) del 1948, quando centinaia di migliaia di abitanti della Palestina furono cacciati via o furono costretti a scappare nei Paesi arabi vicini sotto la minaccia delle forze armate del nascente Stato di Israele.

Nelle scorse settimane era giร  emersa lโ€™idea di Israele di creare una zona cuscinetto nel nord di Gaza. Gli Stati arabi non si oppongono a una barriera di sicurezza tra le due parti ma cโ€™รจ disaccordo su dove sarร  collocata. Eโ€™ da sottolineare che nessuna parte, da Israele agli Stati arabi fino ai Paesi occidentali, ritiene di coinvolgere gli abitanti palestinesi in queste discussioni sul โ€œfuturoโ€ di Gaza e del resto dei Territori occupati. Pagine Esteri

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Guarda โ€œIl cielo di Sabra e Chatilaโ€ โ€“ documentario di Pagine Esteri


il lavoro pone uno sguardo sulla condizione dei profughi palestinesi oggi in Libano, sulle loro aspirazioni, raccontando come il sogno del rientro nella loro terra di origine si scontri con la difficile realtร  libanese e la netta chiusura di Israele al โ€œd

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Il documentario, a 40 anni dal massacro dei campi profughi palestinesi di Beirut, Sabra e Chatila, raccoglie testimonianze dei sopravvissuti e storie dei piรน giovani. Oltre a realizzare una ricostruzione storica delle fasi che portarono al massacro di centinaia, forse migliaia di palestinesi, soprattutto donne anziani e bambini, il lavoro pone uno sguardo sulla condizione dei profughi palestinesi oggi in Libano, sulle loro aspirazioni, raccontando come il sogno del rientro nella loro terra di origine si scontri con la difficile realtร  libanese e la netta chiusura di Israele al โ€œdiritto al ritornoโ€.

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pagineesteri.it/2023/12/01/in-โ€ฆ



Chinoiserie โ€“ Lao Xie Xie, a Milano nella mostra fotografica "Uncensoredโ€ la trasgressione della Gen Z di Shanghai


Chinoiserie โ€“ Lao Xie Xie, a Milano nella mostra fotografica lao xiexie
Il volto trasgressivo di una Gen Z cinese senza filtri viene catturato attraverso gli scatti di un milanese dallโ€™identitร  virtuale misteriosa. China Files ha incontrato lโ€™artista che si cela dietro il nome di Lao XieXie in occasione di UNCENSORED, la sua prima personale a Milano presso la galleria Lungolinea. Chinoiserie, la rubrica sullโ€™arte cinese a cura di Camilla Fatticcioni In ...

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VERSIONE ITALIANA INDIA, DATA BREACH, IL GRUPPO TATA Eโ€™ STATO VITTIMA DI UNA SIGNIFICATIVA VIOLAZIONE DEI DATI Per le piccole e grandi aziende evitare di essere hackerate e quindi di vedere esfiltrati i dati conservati รจ una vera e propria sfida, soprattutto in questi anni nei quali la tecnologia diventa un driver de marketing. Lโ€™india, โ€ฆ


Cooperazione un po' di storia. La quarta parte. Nazificazione, II^ Guerra Mondiale. Heydrich ed Hoover.


Proseguiamo nella storia della cooperazione internazionale di polizia.

รˆ ancora una guerra (questa volta la II^), anzi, a ben vedere, i suoi prodromi, a intralciare la organizzazione della cooperazione di polizia. Con lโ€™annessione dellโ€™Austria il 12 marzo 1938 (Anschluss) in attuazione della politica espansionistica di Adolf Hitler che mira alla creazione della โ€œGrande Germaniaโ€, lโ€™organizzazione fu di fatto rilevata dal regime nazista. In quello stesso anno, la presidenza dellโ€™ICPC fu assegnata a un funzionario austriaco di fede nazista, in attuazione di un ampliamento iniziato in realtร  sin dal 1935, allorquando allโ€™undicesimo incontro ICPC a Copenaghen parteciparono in rappresentanza della Polizia Germanica funzionari di chiara matrice nazista.

Immagine/foto
(Reinhard Heydrich)

Il 24 agosto 1940 la finalizzazione della โ€œnazificazioneโ€ dellโ€™organizzazione internazionale di polizia fu simboleggiata dalla elezione alla Presidenza della Commissione del gerarca Reinhard Heydrich (immagine precedente), capo della tristemente nota Gestapo, e lโ€™anno seguente con il trasferimento della sede della Commissione a Berlino, nella sede della Reichskriminalpolizeiamt (RKPA), il dipartimento centrale di investigazione criminale della Germania nazista.

Un solo esempio della nazificazione dellโ€™ICPC rende piรน evidente la infusione dei principi nazisti di polizia con le pratiche di polizia esistenti: dopo che la sede fu trasferita a Berlino i moduli del mandato di perquisizione dellโ€™ICPC furono modificati solo in un aspetto, lโ€™aggiunta della categoria โ€œRASSEโ€ (razza) accanto alla voce โ€œRELIGIONโ€.

Sulla continuitร  della Commissione durante la Guerra, sotto la direzione della Polizia tedesca come abbiamo appena visto, รจ interessante notare che un rapporto del 1940 su una pubblicazione di settore dichiarava che lโ€™ICPC aveva continuato a funzionare dallo scoppio della guerra โ€œperchรฉ tutti gli stati della Commissione (tranne naturalmente lโ€™Inghilterra e la Francia, ndr) โ€“ continuano la collaborazione di polizia nellโ€™ambito di questa Commissioneโ€. Un successivo articolo del 1942 che promuoveva il sistema di polizia nazista, dichiarava ancora che โ€œnonostante la guerra, le relazioni internazionali, sebbene spesso in forme diverseโ€ potevano essere mantenute e promosse.

In un libro pubblicato nel 1943, il segretario generale Oskar Dressler dichiarรฒ che non meno di 21 Paesi โ€“ tra cui gli Stati Uniti โ€“ stavano ancora cooperando con il quartier generale dellโ€™ICPC a Berlino. In effetti, gli Stati Uniti sono stati legalmente membri dell'ICPC durante la guerra, poichรฉ l'approvazione dell'appartenenza alla Commissione non รจ mai stata revocata. Che si trattasse di una mera questione formale divenne chiaro quando, dopo la caduta della Germania nazista, si scoprรฌ che l'ICPC, controllato dai nazisti, dopo il 1941 aveva ancora inoltrato circa 100 avvisi di ricerca al Federal Bureau of Investigation, un numero non identificato dei quali, secondo quanto riferito, era stato inoltrato dopo l'entrata in guerra degli USA. Il periodico dellโ€™ICPC, Internationale Kriminalpolizei, continuรฒ a essere pubblicato regolarmente durante gli anni della guerra. La pubblicazione conteneva principalmente articoli di interesse generale e avvisi amministrativi, tutti scritti dalla polizia o da simpatizzanti nazisti. Nel numero del 29 febbraio 1944 del periodico ICPC, apparve un breve articolo su โ€œIl raduno dei membri dellโ€™ICPC a Viennaโ€, tenutosi dal 22 al 24 novembre 1943. Lโ€™incontro fu probabilmente il primo svolto dal 1938, ma lโ€™articolo non menzionava alcun evento o decisione degna di nota raggiunta durante la conferenza.

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il direttore dello statunitense FBI (Federal Bureau of Investigation), Hoover

Atmosfera da romanzo giallo assume il destino dei dossier dellโ€™ICPC dopo la conquista di Berlino da parte degli Alleati. Alla fine della guerra in Europa, voci giornalistiche asserivano che il 2 agosto 1945 le autoritร  dellโ€™esercito americano avevano scoperto a Berlino gli archivi dellโ€™ICPC formati dai fascicoli relativi a 18.000 criminali internazionali. Studiosi hanno affermato che parte dei documenti dellโ€™ICPC sono stati distrutti durante i raid su Berlino, ma che alcuni sono stati recuperati dalle rovine e forse portati a Mosca dai militari sovietici. In una lettera del 4 dicembre 1945, il direttore dello statunitense FBI (Federal Bureau of Investigation), Hoover (immagine precedente) fu informato del โ€œrecupero degli archivi dellโ€™ex Ufficio di Viennaโ€.
Nel maggio 1946, a Hoover fu detto allo stesso modo che Florent Louwage, il primo presidente dellโ€™ICPC dopo la guerra, era โ€œriuscito a nascondere alcuni dei documenti della Commissione in Germaniaโ€ e ora aveva โ€œin suo possesso a Bruxelles i fascicoli di circa 4.000 criminaliโ€. Due anni dopo, lโ€™addetto FBI a Parigi confermรฒ che โ€œuna parte dei fascicoli della Commissioneโ€ era stata โ€œrecuperataโ€.
โ€ฆ continua โ€ฆ



Perchรฉ lโ€™investimento di JP Morgan in Indra cambia la difesa spagnola (e non solo?)


Il gruppo finanziario JP Morgan accresce la propria partecipazione nel capitale di Indra, diventando il secondo maggiore azionista nella multinazionale di difesa spagnola. Il gruppo statunitense arrivando a quota 10,585%, diventa secondo solo alla Socieda

Il gruppo finanziario JP Morgan accresce la propria partecipazione nel capitale di Indra, diventando il secondo maggiore azionista nella multinazionale di difesa spagnola. Il gruppo statunitense arrivando a quota 10,585%, diventa secondo solo alla Sociedad estatal de Participaciones industriales (Sepi), partecipata spagnola che detiene il 25,159% della societร . Dopo le due si colloca Escribano, societร  spagnola di tecnologia e difesa, da poco entrata in possesso dellโ€™8% delle quote di Indra.
Questo attivismo suggerisce che qualcosa si muove nellโ€™ambito della difesa spagnola, forse dettato dalla contingenza geopolitica che invita i Paesi a investire maggiormente nel settore.

Cosโ€™รจ Indra e il rapporto con Leonardo

Indra รจ una multinazionale spagnola specializzata nellโ€™aerospazio, tecnologie di informazione e difesa ed รจ una delle principali aziende europee del comparto. Negli ultimi anni, anche a causa dellโ€™espansione dei conflitti a livello globale, lโ€™azienda ha investito per rafforzare il proprio ruolo nel Vecchio continente attraverso compartecipazioni e un aumento delle proprie quote di mercato. Infatti, solo qualche giorno fa, Indra ha testato il centro operativo marittimo europeo a Bruxelles, sviluppato in collaborazione con lโ€™italiana Leonardo, con lo scopo di mettere alla prova la prossima generazione di tecnologie per la sorveglianza marittima. Allo stesso modo, ad ottobre i due colossi della difesa hanno inaugurato il primo centro paneuropeo di cyber analisi per conto della Commissione europea. La multinazionale ha, poi partecipato, sempre insieme a Leonardo, allโ€™ultima esercitazione dellโ€™Alleanza atlantica dedicata alla cyber-sicurezza. Dentro i confini nazionali, a partire da gennaio, il ministero della Difesa spagnolo ha affidato alla multinazionale anche il compito di gestire i centri di sorveglianza e controllo dello spazio aereo del Paese.

JP Morgan investe in difesa

Attraverso lโ€™acquisto di partecipazioni in Indra, il colosso bancario americano JP Morgan si trasforma in uno dei maggiori azionisti dellโ€™azienda spagnola. La partecipazione del gruppo vale circa 268 milioni di euro ai prezzi di mercato e, secondo El Pais, non รจ ancora chiaro se lโ€™acquisto da parte di JP Morgan sia stato realizzato per conto di terzi, con lo scopo di favorire lโ€™ingresso di un investitore nel capitale di Indra. Certo รจ che la compagnia spagnola ha acquisito maggiore rilevanza strategica a seguito dellโ€™invasione russa in Ucraina e del conseguente impegno del governo di Madrid di aumentare le proprie spese in difesa negli anni a venire.

Il ruolo della Spagna

La crescita di Indra, allโ€™interno della quale il governo spagnolo continua a detenere la quota maggioritaria attraverso Sepi, testimonierebbe lโ€™interesse di Madrid nel potenziare il proprio ruolo nella difesa. Ma lโ€™operazione del colosso bancario americano non รจ lโ€™unica che ha riguardato Indra nellโ€™ultimo mese. Infatti, la societร  madrilena Escribano Mechanical & Engineering (EME) ha incrementato la propria partecipazione nella multinazionale della difesa dal 3,4% allโ€™8%, sempre attraverso una compravendita finanziata da JP Morgan. Ai due movimenti di novembre, inoltre, si aggiungono le voci che suggeriscono la volontร  di Indra di separare la sua parte tecnologica Mnsait, di un valore stimato di 2 miliardi di euro, dal resto del gruppo.

Lโ€™impegno nella Nato

Questi movimenti registrati allโ€™interno del colosso spagnolo fanno pensare che il Paese voglia accrescere il proprio peso in ambito della difesa, forse stimolato anche dalla guerra in Ucraina e dallโ€™acuirsi di minacce e incertezze geopolitiche. Magari prevedendo delle prospettive di crescita allโ€™interno dellโ€™Alleanza atlantica. รˆ infatti da segnalare che, nonostante lโ€™impegno e il sostegno della Spagna alla difesa dellโ€™Ucraina, il Paese รจ ad oggi penultimo nellโ€™ambito degli impegni di spesa della Nato. Madrid investe nella Difesa soltanto lโ€™1,09% del Pil, in netto contrasto con lโ€™intenzione, e lโ€™impegno, del 2% entro il 2024, stabilito dalla Nato in Galles.


formiche.net/2023/12/jp-morganโ€ฆ




VENEZUELA. Il referendum per riprendere il territorio conteso


Il 3 dicembre si voterร  per il recupero di El Esequibo, un'area in disputa tra Venezuela e Guayana. La controversia storica nacque nell'800, quando gli inglesi decisero di appropriarsi dei territori colonizzati. L'articolo VENEZUELA. Il referendum per ri

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El Esequibo: un territorio in disputa tra Venezuela e Guayana.

Domenica 3 dicembre oltre 20 milioni di venezuelani (secondo i dati del Consiglio Nazionale Elettorale) saranno chiamati al voto per sostenere o meno il recupero della regione del paese della Guayana Esequiba nella zona orientale del Venezuela. Unโ€™area con unโ€™estensione territoriale di quasi 160 mila km quadrati, quasi quanto quelli dellโ€™intero Uruguay. La Guayana รจ una zona con una bassa densitร  abitativa in cui il 90% dellโ€™intera popolazione รจ concentrato sul 5% dellโ€™estensione del proprio territorio. รˆ molto ricco di giacimenti minerali e petroliferi.

Il governo venezuelano, dallo scorso settembre, ha lanciato la sua campagna referendaria ed ha convocato il proprio popolo su una questione territoriale che รจ in disputa da 180 anni. Il governo ha dispiegato le sue forze in campo ed รจ seriamente intenzionato a vincere. Queste le principali domande di supporto alla campagna governativa per il Sรฌ:

  1. Lei รจ dโ€™accordo nel respingere con tutti i mezzi e nel rispetto della legge, la linea fraudolenta imposta dal Lodo Arbritale di Parigi del 1899 che mira a privarci della nostra Guayana Esequiba?
  2. Lei sostiene lโ€™Accordo di Ginevra del 1966 come unico strumento giuridico valido per raggiungere una soluzione pratica e soddisfacente per il Venezuela e la Guayana riguardo alla controversia sul territorio della Guayana Esequiba?
  3. Lei รจ dโ€™accordo con la posizione storica del Venezuela di non riconoscere la giurisdizione della Corte Internazionale di Giustizia per risolvere la controversia territoriale sulla Guayana Esequiba?
  4. Lei รจ dโ€™accordo ad opporsi con tutti i mezzi e nel rispetto della legge, alla pretesa della Guayana di disporre unilateralmente di un mare in attesa di delimitazione, illegalmente e in violazione del diritto internazionale?
  5. Lei รจ dโ€™accordo con la creazione dello stato di Guayana Esequiba e lo svilupppo di un piano accellerato di assistenza globale per la popolazione attuale e futura di quel territorio, che comprende, tra lโ€™altro, la concessione della cittadinanza e della carta dโ€™identitร  venezuelana, in conformitร  con lโ€™Accordo di Ginevra e il diritto internazionale, incorporando di conseguenza detto stato nella mappa del territorio venezuelano?

La votazione si svolgerร  dalle 6 di mattina fino alle 6 di pomeriggio nei 15.857 centri di votazioni e nei 28.027 seggi elettorali. Il referendum non รจ stato riconosciuto dallo stato della Guayana che ha interpellato la Corte Internazionale di giustizia, lo scorso 14 novembre perchรฉ sospenda la votazione.

Perchรฉ ritorna in disputa il territorio di Esequibo?

La tensione tra i due paesi si riaccese nellโ€™anno 2015 quando la multinazionale petrolifera statunitense Exxon Mobil aveva stipulato degli accordi con lโ€™allora presidente di Guayana, Donald Ramotar, per la perforazione del giacimento Stabroek Block nelle acque territoriali a confine con il Venezuela. Azione che aveva dato fastidio al governo venezuelano che la considerava unโ€™intromissione e una minaccia per il proprio paese.

Poi, nel 2018 le tensioni erano cresciute quando lโ€™esercito venezuelano aveva intercettato, nelle proprie acque territoriali, una nave norvegese per conto della compagnia Exxon Mobil che stava esplorando il territorio per le azioni di perforazione e sfruttamento delle risorse naturali. La nave Ramform Tethys della societร  norvegese Petroleum Geo-Service (PGS) stava effettuando unโ€™ispezione sismica per conto di Exxon Mobil e dovette interrompere i lavori per lโ€™intervento delle forze armate venezuelane.

Secondo lโ€™analista politico Phil Gunson, in unโ€™intervista rilasciata alla CNN spagnola, la convocazione del Referendum del 3 dicembre non รจ solo una pretesa nazionalista e antimperialista del governo bolivariano venezuelano bensรฌ, รจ la risposta alla crisi che vive il paese. Maduro vorrebbero annettere questo territorio e appropiarsi delle ingenti risorse presenti nella zona denominata Arco Minero.

Nello scorso maggio del 2023 la multinazionale Exxon Mobil ha dichiarato che nellโ€™anno 2022 con lo sfruttamento dei giacimenti della Guayana Esequibo, ha registrato dei profitti pari a 5.800 milioni di dollari. Inoltre, secondo stime future per il prossimo 2030 i profitti potrebbero aumentare a 7.500 milioni di dollari.

Le origine storiche del conflitto

Lโ€™America Latina รจ stato un continente conquistato da vari paesi europei durante i secoli dellโ€™epoca moderna dal XV secolo fino alla fine del XIX secolo. Spagnoli, porotghesi, inglesi, olandesi e francesi hanno invaso e saccheggiato lโ€™intero continente per secoli. Nellโ€™anno 1814 il Regno Unito decise di comprare dai Paesi Bassi alcuni territori coloniali nella zona che oggi sโ€™identifica coi paesi del Suriname e Guayana. Acquistรฒ una parte delle sue colonie situate nellโ€™attuale Guayana e cosรฌ nacque la Guayana Britannica con capitale Georgetown. In quel trattato di compravendita tra i due stati europei non era stata delimitata bene la frontiera nella parte occidentale. Tuttavia gli inglesi, avendo scoperto una gran quantitร  di giacimenti dโ€™oro in quel territorio, decisero di allargare le frontiere trasportandole ancor di piรน verso occidente fissando la delimitazione territoriale tra i due stati a quella vigente ancora oggi. Per i venezuelani invece la delimitazione territoriale si estenderebbe piรน a oriente fino al Rio Esequibo.

Nel febbraio del 1966 venne siglato il famoso accordo di Ginevra tra Venezuela e Regno Unito nel quale si stipulava la costituzione di una commissione bipartisan che avrebbe dovuto risolvere il problema territoriale tra i due paesi. Un accordo riconosciuto da entrambi le parti. Dopo alcuni mesi dalla costituzione della commissione, la Guayana Britannica ottenne lโ€™indipendenza dallโ€™Inghilterra e dallโ€™Irlanda e si autodenominรฒ solamente Guayana. Con questโ€™avvenimento cambiarono le sorti dei lavori della Commissione che lavorรฒ fino allโ€™anno 1970 senza risolvere sostanzialmente il problema. Seguiranno altri incontri negli anni successivi ma la situazione resta ancora in alto mare. Gli ultimi avvenimenti lo confermano.

Maduro e la sua campagna per i 5 SI.

Maduro sta facendo campagna per i 5 SI e nelle ultime dichiarazioni ha affermato che si tratta di una controversia storica che viene da molto lontano. Lโ€™attuale presidente della Guayana, Irfaan Ali (in carica dallโ€™agosto del 2020) non รจ il primo a fare la vittima nella disputa. Maduro ha criticato le dichiarazioni di Ali in quanto questโ€™ultimo ha accusato il Venezuela di essere un paese colonialista, imperialista e aggressivo quando invece, secondo il presidente venezuelano, storicamente il Venezuela ha combattuto il colonialismo, lโ€™imperialismo e le aggressioni dei paesi invasori. Lo dimostra il piano del grande Simรฒn Bolivar che in tutta la sua vita cercรฒ di unificare tutti i latinoamericani sotto il progetto della Grande Colombia per difendersi dallโ€™espansione imperialista dei paesi europei e dallโ€™impero nordamericano. โ€œLโ€™Esequibo รจ parte del territorio venezuelano che si รจ conquistato e consolidato con il sangue dei nostri combattenti per la nostra indipendenzaโ€ ha dichiarato il primo mandatario venezuelano nei giorni passati.

Il 2 dicembre del 2023 si compiono 200 anni dalla famosa Dottrina Monroe in America Latina e la scelta di convocare questo referendum in Venezuela nello stesso periodo non sembra per niente casuale.

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Cooperazione. Dal Primo congresso alla creazione dell'INTERPOL.


Immagine/foto
(Johannes Schober)

Nei giorni in cui si festeggiano i 100 anni dell'INTERPOL, proprio a Vienna, capitale ove รจ nata, continuiamo a ripercorrere la storia della cooperazione di polizia. Dopo il Primo congresso, tenutosi nel Principato di Monaco nel 1914 ...

Si deve attendere la fine della I^ Guerra Mondiale per proseguire nelle ricerche di intese volte a implementare la collaborazione transnazionale. Un primo parziale tentativo รจ del settembre 1922: durante una riunione della polizia a New York, fu istituita la Conferenza internazionale della polizia (IPC): concepita come unโ€™organizzazione per promuovere e facilitare la cooperazione internazionale tra le forze di polizia, in realtร  la Conferenza diede vita ad unโ€™organizzazione prevalentemente americana che si occupava principalmente di favorire standard di professionalitร  tra le forze dellโ€™ordine locali degli Stati Uniti. L'IPC fu organizzato in modo indipendente da funzionari di polizia, in particolare all'interno del Dipartimento di polizia di New York. La cooperazione era pensata in modo da attuarsi tra i membri della Conferenza, al di fuori del contesto dei sistemi legali formali. A causa della distanza con l'Europa e altre parti del mondo e delle reti di telecomunicazioni non ancora sviluppate, e poichรฉ gli Stati Uniti non avevano ancora una polizia federale ben strutturata, le operazioni di polizia statunitensi in quel momento rimanevano isolate.

Lโ€™iniziativa della Polizia Austriaca nel 1923, e del suo Capo Johannes Schober (Cancelliere federale dal 1921 al 1922 e dal 1929 al 1930, immagine precedente), fa sรฌ che si tenga a Vienna una nuova, la seconda, Conferenza internazionale di polizia criminale, durante la quale viene finalmente deliberata la creazione della Commissione Internazionale di Polizia Criminale, primo nucleo di quello che sarร  lโ€™attuale Interpol โ€“ OIPC, lโ€™organizzazione di polizia internazionale piรน duratura.

Quella che fu allora definita ICPC (International Criminal Police Commission), fu il risultato non di una iniziativa diplomatica, ma di una proposta presa indipendentemente da funzionari di polizia di vari Paesi, principalmente europei. Lโ€™esigenza era quella di provvedere al controllo di una criminalitร  mutata alla fine del primo conflitto mondiale anche mercรฉ la maggiore apertura delle frontiere. La particolaritร  รจ che la Commissione fu istituita senza la firma di un trattato internazionale o di un documento legale. Le attivitร  dellโ€™ICPC sono state pianificate in occasione di riunioni di polizia e tramite corrispondenza tra funzionari di polizia, senza controllo da parte dei rispettivi Governi. Inoltre, per molto tempo dalla sua fondazione, lโ€™ICPC non ha avuto uno status giuridico riconosciuto a livello internazionale e non รจ stata formalizzata alcuna procedura legale affinchรฉ unโ€™agenzia di polizia, piuttosto che uno Stato nazionale, acquisisse lโ€™appartenenza alla Commissione.

Non a caso lโ€™evento ha luogo al temine della I^ Guerra Mondiale. In tale periodo infatti emerge un aumento transnazionale e unโ€™internazionalizzazione del crimine: nuovi tipi di reato hanno luogo in Paesi in fase di rapido cambiamento sociale e progresso tecnologico. La Commissione istituรฌ nuovi sistemi di mezzi tecnologicamente avanzati per la comunicazione e trasmissioni dirette da polizia a polizia, in reazione alle gravose procedure legali di estradizione. Tra il 1923 e il 1938, la Commissione tenne quattordici incontri internazionali in vari Paesi europei e approfondรฌ costantemente le strutture organizzative. Nel corso degli anni, lโ€™adesione allโ€™ICPC si andava gradualmente ampliando. Basti dire che nel 1940 la Commissione rappresentava piรน di 40 stati, tra cui la maggior parte delle potenze europee (ad esempio Francia, Germania e Italia) e alcuni Paesi non europei, come Bolivia, Iran, e Cuba.

Immagine/foto
(Michael Skubl)

Il quartier generale dellโ€™ICPC fu posto a Vienna. Nel maggio 1934, fu un funzionario della Polizia italiana, Antonio Pizzuto, a proporre che la presidenza dellโ€™ICPC risiedesse stabilmente presso la Direzione della Polizia della capitale austriaca. La mozione fu accolta e il presidente della polizia di Vienna Michael Skubl (immagine precedente) divenne il presidente dellโ€™ICPC. La sede conteneva divisioni specializzate sulla falsificazione di passaporti, assegni e valute, impronte digitali e fotografie e altri sistemi tecnici propri della polizia. Inoltre, mezzi di comunicazione diretta โ€œda polizia a poliziaโ€, come una rete radio e pubblicazioni, risultano tra i primi traguardi della neonata ICPC. Nel 1935 lโ€™organizzazione contava 34 Paesi membri.
โ€ฆ continua โ€ฆ



VERSIONE ITALIANA UK, LA PROPOSTA DI LEGGE SULLA PROTEZIONE DEI DATI E SULLโ€™INFORMAZIONE DIGITALE ALLโ€™ESAME DEL PARLAMENTO Il disegno di legge sulla protezione dei dati e sullโ€™informazione digitale, originariamente pubblicato lโ€™8 marzo, ha come obiettivo quello di apportare varie riforme al Regolamento generale sulla protezione dei dati e al Data Protection Act 2018 del Regno โ€ฆ



L'ex responsabile del motore a razzo Blue Origin denuncia il licenziamento illegittimo per aver denunciato sulla sicurezza

La denuncia รจ stata presentata lunedรฌ presso la Corte Superiore della contea di Los Angeles. Include una narrazione dettagliata sugli sforzi del direttore del programma Craig Stoker, nell'arco di sette mesi, per aumentare le sue preoccupazioni sulla sicurezza e su un ambiente di lavoro ostile alla Blue Origin

@Pirati Europei

techcrunch.com/2023/11/30/formโ€ฆ

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Unknown parent

@nicolaottomano

> instillando sempre il dubbio

Il dubbio non รจ un problema, soprattutto se paragonato alla disparitร  di accesso allo studio e al lavoro determinata dal pregiudizio

> le borse di studio riservate alle studentesse del PoliMi. Un'aberrazione a mio avviso

Sono d'accordo in linea di principio, ma viviamo nel mondo reale: se il problema delle performance delle donne nelle discipline STEM, mediamente inferiori a quelle degli uomini, non รจ dovuto a cause evolutive e in un certo senso "genetiche" (un'ipotesi possibile e molto suggestiva, ma mai dimostrata) allora questo ritardo รจ dovuto a una pressione sociale sbagliata da parte della societร  ed รจ quindi corretto iniziare a porre dei correttivi in tal senso, sia per quelle donne per cui il danno non รจ ancora stato fatto (bambine in etร  scolare e pre-scolare), sia per quelle per cui il danno รจ stato realizzato

Unknown parent

@nicolaottomano non si tratta di discriminare i ragazzi meritevoli, che comunque riescono a eccellere, ma di incentivare quelle ragazze che a fronte di una analisi costi benefici potrebbero decidere per un soffio di non iscriversi in certe facoltร 


Sfatare i 10 principali miti su mastodon

Mastodon ha portato vita al Fediverso e ha aperto lo spazio a molte persone. Come piattaforma, ha trasformato il social networking federato, portando nella rete milioni di utenti attivi, centinaia di app e molte nuove piattaforme. La rete non sarebbe potuta crescere senza di essa.

Il punto, perรฒ, รจ questo: ci sono molti miti e voci che circolano all'interno della base utenti di Mastodon che fraintendono o falsificano notevolmente le informazioni sulla piattaforma. Nell'interesse di correggere la situazione su un gran numero di cose, abbiamo stilato un elenco dei miti sui mastodonti piรน pervasivi.

@Che succede nel Fediverso?

10. Mastodon non ha algoritmi, perchรฉ gli algoritmi sono pessimi
9.Mastodon รจ la stessa cosa del Fediverso
8. Non ci sono nazisti su Mastodon
7. Mastodon dovrebbe evitare le funzionalitร  dei social network piรน popolari, perchรฉ sono vettori di abusi
6. Mastodon rispetta la tua privacy ed รจ l'ideale per comunicazioni sicure
5. Se ti trovi su un server scadente, puoi facilmente spostarti su uno buono
4. Mastodon e il Fediverso funzionano sostanzialmente come la posta elettronica.
3. Mastodon รจ molto piรน bello di altri posti!
2. Mastodon รจ compatibile con ActivityPub
1. Mastodon รจ facile da usare!

in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso โ‚

Mastodon e il Fediverso funzionano sostanzialmente come la posta elettronica.


Perchรฉ sarebbe un mito questo?

in reply to onitoring

@onitoring il post spiega che ciรฒ che viene effettivamente inviato sono i payload JSON, che vengono inviati alla MultiInbox di un server, quindi diffusi ai file Inbox

Inoltre il server ActivityPub importa tutta una serie di contenuti che non sono visibili solo a chi ha fatto l'iscrizione su quei contenuti, ma anche agli altri utenti dell'istanza. Il sistema quindi ricorda abbastanza un server mail, ed รจ utile come esempio, ma รจ estremamente piรน complesso



Cooperazione. Un po' di storia. La seconda parte. Dal white slave traffic al Primo congresso.


Immagine/foto
(Locandina di un film sul white slave traffic)

Nella parte precedente abbiamo raccontato degli albori della cooperazione internazionale di polizia.
Un altro focus delle attivitร  di polizia internazionale a conclusione dellโ€™Ottocento โ€“ allorquando il tema esordisce con grande forza nel dibattito pubblico โ€“ fu posto sulla prostituzione internazionale, definita inizialmente โ€œcommercio delle schiave biancheโ€ (white slavery, immagine precedente).
Si trattava di un fenomeno criminale piuttosto esteso, coinvolgente donne maggiorenni ed anche minorenni, che necessitava di una risposta a livello internazionale. Furono soprattutto inchieste giornalistiche ad evidenziare episodi di vendita da parte delle famiglie o di rapimenti di giovani costrette a prostituirsi, in Inghilterra, Francia, Stati Uniti, tanto da divenire argomento di rilievo, che suscitava notevole interesse nei lettori.
Un primo International Congress on the White Slave Trade si tenne a Londra il 21, 22 e 23 giugno del 1899, con la partecipazione di delegati provenienti da Austria, Danimarca, Francia, Germania, Norvegia, Russia, Svezia, Svizzera, la stessa Gran Bretagna e Stati Uniti, su iniziativa della National Vigilance Association, una โ€œassociation of men and women to enforce and improve the laws for the repression of criminal vice and public immorality, to check the causes of vice, and to protect minorsโ€, considerata l'organizzazione piรน importante per la lotta contro il traffico sessuale nella Gran Bretagna di fine secolo.
Una piรน rilevante conferenza internazionale sulla tratta di prostitute fu organizzata dalle autoritร  francesi a Parigi il 15 luglio 1902. In un successivo incontro sempre nella capitale francese nel 1904, fu firmato lโ€™โ€œAccordo internazionale per la soppressione del traffico di schiave biancheโ€ dai Governi di 12 Paesi europei. Ancora a Parigi il 4 maggio 1910, la โ€œConvenzione internazionale per la soppressione del traffico di schiave biancheโ€ fu firmata da 13 nazioni, tra cui la maggior parte dei Paesi che avevano sottoscritto sei anni prima. La โ€œConvenzione internazionale per la repressione della tratta delle donne e dei fanciulliโ€, firmata a Ginevra nel 1921, auspicava un coordinamento internazionale ed accordi per le estradizioni degli imputati. Ratificata dall'Italia nel 1923, la Convenzione porterร  alla costituzione dellโ€™Ufficio Centrale per la repressione della tratta delle donne e dei fanciulli presso la Direzione Generale della Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno.

Immagine/foto
(Alberto I di Monaco)

La prima iniziativa del XX secolo per istituire formalmente una organizzazione internazionale di polizia su questioni di natura non politica fu presa al Primo Congresso della Polizia Criminale Internazionale a Monaco, dal 14 al 18 aprile 1914. Aderirono 24 Paesi, su convocazione del Principe Alberto I di Monaco (Immagine precedente[i][/i]).
Lโ€™incontro si concentrรฒ sulla applicazione della legge penale. Le discussioni al Congresso si svolsero esclusivamente allโ€™interno di un quadro giuridico, compresi i dibattiti su accordi di diritto internazionale, come le procedure di estradizione, il perfezionamento dei metodi di identificazione e la costituzione di uno schedario centrale nazionale.
Le proposte che riguardavano misure di polizia furono discusse quindi solo in funzione di principi giuridici.
Il Congresso non portรฒ ad istituire unโ€™organizzazione di polizia internazionale, soprattutto perchรฉ lโ€™incontro non era stato organizzato da dirigenti di polizia, ma da politici e da funzionari legali. Rimase comunque il corpus delle intenzioni dei partecipanti, definito come โ€œle 12 volontร โ€, un lascito che servirร  da base per la successiva iniziativa di Vienna, di cui parleremo nella parte successiva.
Si parte dal migliorare i contatti diretti tra le forze di polizia dei diversi Paesi, mediante speditezza tecnica di comunicazione e la scelta di un linguaggio comune per armonizzare gli scambi di informazione. Il francese fu designato come lingua internazionale, seppure lโ€™esperanto sia menzionato come una possibilitร  per il futuro, se fosse diventato sufficientemente diffuso: cosa che โ€“ come sappiamo โ€“ non avverrร .
La formazione รจ considerata vitale, sia in termini di studio di scienze forensi per gli studenti di giurisprudenza, sia in termini di pratica investigativa per gli agenti di polizia. Tra le โ€œvolontร โ€, la necessitร  di creare un sistema internazionale, standardizzato e centralizzato di schedatura dei criminali. Infine, lโ€™estradizione รจ un punto chiave di discussione al Congresso, con quattro โ€œdesideriโ€ relativi a questo argomento: i partecipanti riconoscono la necessitร  di un trattato di estradizione modello e la trasmissione rapida delle richieste, che devono fungere da base per lโ€™arresto provvisorio.
โ€ฆ continua โ€ฆ



VERSIONE ITALIANA UE, DUE COMMISSIONI DEL PARLAMENTO APPROVANO LO SPAZIO EUROPEO DEI DATI SANITARI Eโ€™ stata approvata la creazione di uno spazio europeo dei dati sanitari (EHDS), che consente ai cittadini di controllare i propri dati sanitari personali e di facilitarne la condivisione sicura a fini di ricerca e altruistici (ossia senza scopo di lucro). โ€ฆ


Una mattina la Moglie di Jim prima di uscire per andare al Lavoro lo guardรฒ negli occhi e disse..Ti conviene farmi trovare qualcosa nel Garage che faccia da Zero a 100 in un secondo... Jim fece ritrovare a sua Moglie una Bilancia............................... Jim non รจ ancora stato Ritrovato.....................


Semplificare la burocrazia per rendere piรน semplice fare imprese in Europa e abbracciare le tecnologie piรน recenti, compresa lโ€™intelligenza artificiale, per sostenere aziende e amministrazioni pubbliche. Questo il messaggio della presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen lanciato in...

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Weekly Chronicles #56


Cattolici spioni, data communism e illusioni liberali.

Questo รจ il numero #56 delle Cronache settimanali di Privacy Chronicles, la newsletter che parla di sorveglianza di massa, crypto-anarchia, privacy e sicurezza dei dati.

Nelle Cronache della settimana:

  • Catholic Laity and Clergy for Renewal, lโ€™organizzazione cattolica che spia i preti gay
  • In UE arriva il Data Act: aprirร  le porte al โ€œdata-communismโ€
  • I passaggi di stato dellโ€™informazione

Nelle Lettere Libertarie: La strisciante minaccia delle leggi contro lโ€™hate speech

Rubrica OpSec: una guida dettagliata per (provare a) rimanere anonimi online

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Catholic Laity and Clergy for Renewal, lโ€™organizzazione cattolica che spia i preti gay


Unโ€™organizzazione โ€œnoprofitโ€ cattolica ha investito piรน di 4 milioni di dollari per spiare ed esporre i preti gay. รˆ la Catholic Laity and Clergy for Renewal e ha una missione: assicurarsi che i preti rispettino il voto di castitร .

Per farlo non hanno assoldato oscuri hacker col cappuccio ricercati dallโ€™INTERPOL, ma si sono limitati a comprare dataset aggregati da alcuni dei numerosi data broker che lavorano con il sistema RTB (Real-Time Bidding) โ€” una pietra miliare della pubblicitร  online.

Il sistema RTB รจ la tecnologia che oggi permette di mettere allโ€™asta spazi pubblicitari online in tempo reale, ad esempio mentre un utente cerca una pagina web o utilizza unโ€™app sul telefono. Poichรฉ gli spazi pubblicitari sono profilati, per funzionare ha bisogno di enormi quantitร  di dati aggregati, come:

  1. Dati demografici: informazioni che riguardano lโ€™etร , il sesso, lโ€™educazione e lโ€™ambito lavorativo e famigliare delle persone
  2. Abitudini: dati legati alle abitudini online, come ricerche, click, e cosรฌ via
  3. Uso di app: le app raccolgono enormi quantitร  di dati di utilizzo che poi sono usati per profilare ulteriormente le persone
  4. Geolocalizzazione: informazioni che riguardano la posizione del dispositivo usato per navigare o per usare lโ€™app, in un determinato momento
  5. Informazioni sul dispositivo: dettagli tecnici sul dispositivo usato per navigare o per usare lโ€™app

Questi possono essere facilmente acquistati da aziende di data brokering il cui business model รจ raccogliere e rivendere tutte o alcune categorie di questi dati. Un mercato molto florido รจ quello dei dati di geolocalizzazione dei dispositivi. Una volta ottenuti, non serve altro che qualche capacitร  tecnica di analisi per intrecciare e correlare i dataset e cercare di identificare le persone a cui si riferiscono. รˆ un poโ€™ come costruire un puzzle.

In questo caso, lโ€™organizzazione ha comprato alcuni database specifici per le app di dating gay per cercare di identificare i membri del clero che ne fanno uso. Il caso piรน noto รจ quello di Jeffrey Burril, segretario generale dellโ€™American Bishopsโ€™ Conference, che รจ stato esposto e costretto poi a dimettersi.

Il lavoro di Catholic Laity and Clergy for Renewal ci insegna che contro un attaccante con sufficienti risorse e tempo a disposizione non cโ€™รจ privacy o anonimato che tengano. Neanche gli amici piรน cypherpunk potrebbero dirsi al riparo da attacchi di re-identificazione mirati di questo tipo. Se agli enormi dataset oggi facilmente disponibili aggiungiamo anche le potenzialitร  OSINT dellโ€™intelligenza artificialeโ€ฆ la frittata รจ fatta e le agenzie di intelligence banchettano.

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In UE arriva il Data Act: aprirร  le porte al โ€œdata-communismโ€


In UE รจ stato da poco approvato il testo del nuovo regolamento chiamato Data Act. Se avete lโ€™impressione che esca un regolamento sui โ€œdatiโ€ ogni due settimane, รจ perchรฉ piรน o meno รจ cosรฌ. Da circa 3 anni lโ€™UE รจ impegnata in una forsennata corsa verso la regolamentazione del cosiddetto โ€œmercato digitaleโ€, di cui i dati sono la prima risorsa.

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#56


VERSIONE ITALIANA UE, IL CONSIGLIO ADOTTA IL DATA ACTIl Consiglio ha adottato il Data Act, la nuova legge avrร  come obiettivo quello di โ€œliberareโ€ un enorme potenziale economico contribuendo in modo significativo alla creazione di un mercato interno europeo dei dati. Lโ€™utilizzo dei dati sarร  potenziato e si apriranno nuove opportunitร  a vantaggio dei cittadini โ€ฆ


noyb presenta un reclamo GDPR contro Meta per "Pay or Okay" Meta addebita fino a 251,88 euro per rispettare il diritto fondamentale alla privacy degli utenti dell'UE. Si tratta di una violazione del GDPR Meta


noyb.eu/it/noyb-files-gdpr-comโ€ฆ




FPF and The Dialogue Release Collaboration on a Catalog of Measures for โ€œVerifiably safeโ€ Processing of Childrenโ€™s Personal Data under Indiaโ€™s DPDPA 2023


Today, the Future of Privacy Forum (FPF) and The Dialogue released a Brief containing a Catalog of Measures for โ€œVerifiably Safeโ€ Processing of Childrenโ€™s Personal Data Under Indiaโ€™s Digital Personal Data Protection Act (DPDPA) 2023. When Indiaโ€™s DPDPA p

Today, the Future of Privacy Forum (FPF) and The Dialogue released a Brief containing a Catalog of Measures for โ€œVerifiably Safeโ€ Processing of Childrenโ€™s Personal Data Under Indiaโ€™s Digital Personal Data Protection Act (DPDPA) 2023.

When Indiaโ€™s DPDPA passed in August, it created heightened protections for the processing of personal data of children up to 18. When the law goes into effect, entities who determine the purpose and means of processing data, known as โ€œdata fiduciaries,โ€ will need to apply these heightened protections to childrenโ€™s data. Under the DPDPA, there is no further distinguishing between age groups of children, and all protections, such as obtaining parental consent before processing a childโ€™s data, will apply to all children up to 18. However, the DPDPA stipulates that if the processing of personal data of children is done โ€œin a manner that is verifiably safe,โ€ the Indian government has the competence to lower the age above which data fiduciaries may be exempt from certain obligations.

In partnership with The Dialogue, an emerging research and public-policy think-tank based in New Delhi with a vision to drive a progressive narrative in Indiaโ€™s policy discourse, FPF prepared a Brief compiling a catalog of measures that may be deemed โ€œverifiably safeโ€ when processing childrenโ€™s personal data. The Brief was informed by best practices and accepted approaches from key jurisdictions with experience in implementing data protection legal obligations geared towards children. Not all of these measures may immediately apply to all industry stakeholders.

While the concept of โ€œverifiably safeโ€ processing of childrenโ€™s personal data is unique to the DPDPA and not found in other data protection regimes, the Briefโ€™s catalog of measures can aid practitioners and policymakers across the globe.

Click Here to view the Brief

The Brief outlines the following measures that can amount to โ€œverifiably safeโ€ processing of personal data of children, proposing additional context and actionable criteria for each item:


1. Ensure enhanced transparency and digital literacy for children.

2. Ensure enhanced transparency and digital literacy for parents and lawful guardians of very young users.

3. Opt for informative push notifications and provide tools for children concerning privacy settings and reporting mechanisms.

4. Provide parents or lawful guardians with tools to view, and in some cases set, childrenโ€™s privacy settings and exercise privacy rights.

5. Set account settings as โ€œprivacy friendlyโ€ by default.

6. Limit advertising to children.

7. Maintain the functionality of a service at all times, considering the best interests of children.

8. Adopt policies to limit the collection and sharing of childrenโ€™s data.

9. Consider all risks of processing their personal data for children and their best interests via thorough assessments.

10. Ensure the accuracy of the personal data of children held.

11. Use and retain personal data of children considering their best interests.

12. Adopt policies regarding how childrenโ€™s data may be safely shared.

13. Give children options in an objective and neutral way, avoiding deceptive language or design.

14. Put in place robust internal policies and procedures for processing personal data of children and prioritize staff training.

15. Enhance accountability for data breaches through notifying the parents or lawful guardians and adopting internal policies such as Voluntary Undertaking if a data breach occurs.

16. Conduct specific due diligence with regard to childrenโ€™s personal data when engaging processors.

We encourage further conversation between government, industry, privacy experts, and representatives of children, parents, and lawful guardians to identify which practices and measures may suit specific types of services and industries, or specific categories of data fiduciaries.


fpf.org/blog/fpf-and-the-dialoโ€ฆ



#NoiSiamoLeScuole questa settimana racconta lโ€™IC n.2 di Sinnai, in provincia di Cagliari, che sarร  una delle 212 nuove scuole costruite grazie al #PNRR. I lavori di demolizione del plesso sono partiti il 22 novembre e dureranno circa un mese.


#NotiziePerLaScuola
รˆ disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dellโ€™Istruzione e del Merito.
๐Ÿ”ถ "Educazione alle relazioni", 15 milioni per i percorsi per le scuole.

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Oggi, #25novembre, ricorre in tutto il mondo la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999.




In questi giorni al Job&Orienta siete stati tantissimi a venirci a trovare al nostro stand. Vi aspettiamo anche domani!

๐Ÿ“น Qui il video per rivivere insieme la 32esima edizione โ–ถ๏ธ youtu.be/b0ScszjnUYw

๐Ÿ“ท Qui lโ€™album โ–ถ๏ธ flickr.

โ‡ง