L’Enisa mappa ruoli chiave e competenze per adempiere agli obblighi NIS 2
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L’Agenzia della UE per la cyber sicurezza ha elaborato una guida pratica per aiutare i leader e le organizzazioni a tradurre i requisiti della direttiva in compiti chiari e attuabili. Ecco la mappatura di Enisa degli obblighi NIS 2, per illustrare meglio ruoli
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Le discussioni sulla morte volontaria medicalmente assistita Regione per Regione
Oggi, anche in assenza di una legge nazionale, chi vive in condizioni di sofferenza fisica o psicologica insopportabile ha già diritto a ottenere aiuto medico alla morte volontaria, il cosiddetto “suicidio assistito”: per garantire tempi certi per la procedura di verifica e attuazione previsti dalla Corte costituzionale può bastare una legge regionale. Questo il punto sulle discussioni nelle varie Regioni.
TOSCANA
In Toscana, l’11 febbraio 2025, dopo due giornate di intensa discussione in Aula, la Regione ha approvato la proposta di legge “Liberi Subito”, depositata 11 mesi prima con 10.700 sottoscrizioni di cittadini toscani. La nuova norma stabilisce che chiunque richieda una valutazione delle proprie condizioni di salute per accedere al suicidio medicalmente assistito debba ricevere una risposta entro un massimo di 30 giorni; in caso di esito positivo e conferma della scelta, l’assistenza deve essere erogata entro ulteriori 7 giorni.
Il 14 marzo 2025, il presidente della Regione Eugenio Giani ha promulgato ufficialmente la legge. Il 17 marzo 2025 questa è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana con il numero 16/2025. Con questa legge, la Toscana diventa la prima Regione a garantire un iter regolamentato e uniforme per l’accesso al fine vita. Qui è possibile visionare il testo della legge approvata.
Dopo il fallimento di un ricorso al Collegio di Garanzia Statutaria della Regione da parte dei capigruppo del centrodestra, il 9 maggio 2025 il Governo Meloni ha deciso di impugnare la legge toscana davanti alla Corte costituzionale.
Il 22 maggio 2025 la Regione Toscana ha ufficialmente comunicato la propria costituzione in giudizio davanti alla Corte. Lo ha annunciato il presidente Giani, dichiarandosi fiducioso sul respingimento del ricorso: “Le nostre motivazioni sono talmente forti che sono convinto verranno accolte”. Giani ha ricordato come la Corte costituzionale abbia già indicato chiaramente la necessità di un intervento legislativo da parte del Parlamento, e di fronte all’inerzia di quest’ultimo, “è giusto che le Regioni, che in materia sanitaria hanno una competenza di organizzazione del sistema molto precisa, attribuito dalla stessa Costituzione, procedano””.
ALTO ADIGE
In Alto Adige, il disegno di legge “Liberi Subito” sul suicidio medicalmente assistito, presentato da Partito Democratico, Verdi e Team K il 28 febbraio 2025, è stato discusso il 26 giugno 2025 in commissione legislativa del Consiglio provinciale. Il testo è stato bocciato con 3 voti favorevoli (Verdi, Team K e Süd-Tiroler Freiheit, tutti all’opposizione) e 3 contrari (2 della SVP e 1 di Fratelli d’Italia, espressione della maggioranza).
La motivazione del voto contrario, tuttavia, non è stata di merito. Tutti i gruppi hanno infatti espresso condivisione sui contenuti della proposta, ritenendo importante garantire diritti e chiarezza sul fine vita. Le riserve sollevate dalla maggioranza sono state di natura giuridica: si teme che un intervento legislativo provinciale possa essere impugnato, come già accaduto alla legge toscana o alla delibera dell’Emilia-Romagna. Per questo, si è preferito attendere l’evoluzione dei ricorsi in corso e auspicare un intervento chiaro del legislatore nazionale.
Nonostante la bocciatura, il confronto ha mostrato una significativa apertura trasversale sul tema, anche in un territorio tradizionalmente conservatore come l’Alto Adige. L’attenzione resta alta in attesa degli sviluppi a livello statale e delle pronunce della Corte costituzionale.
ABRUZZO
In Abruzzo, la proposta di legge sul suicidio medicalmente assistito rappresenta la prima iniziativa popolare nella storia della Regione. Depositata il 19 giugno 2023, sono state raccolte 8.000 firme, superando di 3.000 il minimo richiesto. Dopo l’audizione dell’Associazione Luca Coscioni in Commissione Sanità il 18 febbraio 2025, si era auspicata un’accelerazione dell’iter, con decisione prevista entro il 26 giugno 2025.
Il 19 giugno 2025, a un anno esatto dal primo approdo in Aula, il Consiglio regionale ha finalmente discusso la proposta, inserita con procedura d’urgenza all’ordine del giorno. Tuttavia, la legge è stata bocciata dalla maggioranza di centrodestra, che ha ritenuto la materia di esclusiva competenza nazionale. Il centrosinistra ha votato a favore. La scelta della maggioranza è stata duramente criticata dall’Associazione Luca Coscioni, che ha parlato di “atto di irresponsabilità” verso malati e medici.
La bocciatura ha suscitato reazioni contrastanti: il Partito Democratico ha denunciato una “resa morale” e “una brutta pagina per la politica abruzzese”, mentre Fratelli d’Italia ha accolto con soddisfazione il voto, ribadendo che la vita è un diritto inalienabile da difendere a livello statale. Nonostante la sconfitta legislativa, l’Associazione Luca Coscioni ha assicurato che continuerà a sostenere legalmente e materialmente le persone che intendono far valere il proprio diritto all’autodeterminazione anche in Abruzzo.
SARDEGNA
Con il rinnovo del Consiglio Regionale a marzo 2024, in Sardegna la proposta di legge sul fine vita è stata nuovamente depositata e presentata alla stampa il 29 novembre 2024, sottoscritta da tutti i gruppi di maggioranza.
Dopo l’appello lanciato da personalità sarde come Paolo Fresu, Claudia Aru e Luigi Manconi insieme all’Associazione Luca Coscioni, il 15 maggio 2025 è stato finalmente avviato l’iter in commissione. La proposta di legge n. 59 è stata illustrata e sono iniziate le audizioni, tra cui quella del 20 maggio della segretaria nazionale dell’Associazione, Filomena Gallo, che ha chiarito come la norma intenda garantire tempi certi per le verifiche da parte delle ASL, evitando attese di mesi o anni per chi richiede l’accesso alla morte volontaria assistita.
Il 17 giugno 2025 si è concluso il ciclo di audizioni con l’intervento di voci critiche come l’associazione Pro Vita e Famiglia e alcuni esperti di bioetica, che hanno contestato la proposta sostenendo che la sentenza della Corte costituzionale non istituisce un diritto alla morte e chiedendo piuttosto la piena attuazione della legge sulle cure palliative. Nonostante le tensioni politiche e le polemiche sul rischio di impugnazioni da parte del Governo, la presidente della Commissione Sanità, Carla Fundoni (PD), ha confermato che la Sardegna potrebbe approvare la sua legge sul fine vita prima della pausa estiva. La discussione generale in Commissione è iniziata il 18 giugno, con l’obiettivo di votare il testo nei prossimi giorni per un rapido approdo in Aula. Fundoni ha assicurato che sarà “un provvedimento equilibrato”, attento alle diverse posizioni emerse durante i lavori.
CAMPANIA
Nel marzo 2024, i consiglieri regionali Luigi Abbate e Maria Muscarà hanno depositato la proposta di legge regionale sul fine vita, poi incardinata l’11 aprile dalla Commissione Sanità e Sicurezza Sociale, che ha avviato un tavolo tecnico di approfondimento. Il 25 marzo 2025, la proposta è arrivata in Aula, ma la discussione è stata rinviata per un cavillo tecnico sollevato dal presidente del Consiglio Regionale, Gennaro Oliviero. Il governatore De Luca ha successivamente richiesto l’avvio di consultazioni con vari soggetti, inclusa la Conferenza Episcopale della Campania, nonostante la fase di audizioni fosse già stata conclusa, rallentando ulteriormente l’iter.
A oltre un anno dal deposito, la proposta di legge “Liberi Subito” continua a subire rinvii. Nonostante fosse all’ordine del giorno per la seduta del 28 maggio 2025, la discussione è stata nuovamente rimandata per l’assenza del parere della Commissione Bilancio – lo stesso pretesto tecnico già usato il 25 marzo. L’Associazione Luca Coscioni, con un presidio davanti al Consiglio Regionale e l’adesione di oltre 115 persone a uno sciopero della fame a staffetta, ha denunciato la paralisi istituzionale e chiesto di votare la legge, nel rispetto del diritto già sancito dalla Corte costituzionale. Marco Cappato ha definito la situazione “l’ultima chiamata per la Campania”, chiedendo ai consiglieri di assumersi la responsabilità politica di approvare o respingere la proposta, senza ulteriori rinvii o finte consultazioni fuori tempo massimo.
UMBRIA
Il 12 maggio 2025 è partita ufficialmente la campagna “Liberi Subito” in Umbria, promossa dall’Associazione Luca Coscioni, con una conferenza stampa a Perugia. La raccolta firme ha come obiettivo minimo 3.000 sottoscrizioni.
Coordinatrice regionale della campagna è Laura Santi, attivista e giornalista affetta da sclerosi multipla, che lo scorso novembre è diventata la prima persona in Umbria a ottenere il via libera dalla propria ASL per accedere al suicidio medicalmente assistito. Nonostante l’autorizzazione ottenuta, Laura è ancora in attesa che vengano definite le modalità di esecuzione della sua volontà e che sia individuato il farmaco necessario.
Durante l’evento di lancio della campagna, Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, ha ribadito la necessità di una legge regionale per garantire tempi certi alle persone malate che chiedono l’aiuto alla morte volontaria. Al suo fianco, la Sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi ha espresso solidarietà a Laura Santi e sostegno alla battaglia per i diritti di fine vita. Laura ha lanciato un appello alla cittadinanza umbra, invitando tutti a firmare per sostenere la proposta: “Basta un documento di identità, andare al tavolo e compilare il modulo. È un’azione semplice, ma può cambiare davvero le cose.”
La raccolta firme proseguirà nelle prossime settimane con tavoli in varie città della regione.
VENETO
Il Veneto è stata la prima Regione a discutere la proposta di legge sul fine vita, depositata con 9.000 firme (superando il minimo richiesto di 7.000). La discussione in Aula è avvenuta il 16 gennaio 2024. Con 25 voti favorevoli, 22 contrari e 3 astenuti, il Veneto non ha approvato la legge. Per l’approvazione era necessaria la maggioranza assoluta: su 50 presenti, servivano 26 sì.
Il governatore Luca Zaia, deluso dall’esito della votazione, ha commentato ribadendo che il tema del fine vita non può essere oggetto di ipocrisia politica, richiede regole chiare e condivise, e ricordando come il diritto all’assistenza medica alla morte volontaria sia già riconosciuto dalle sentenze della Corte costituzionale. Il 7 maggio 2025 Zaia ha annunciato di aver “pronto un decreto per stabilire di rispondere entro dieci giorni” alle richieste dei pazienti.
EMILIA ROMAGNA
In Emilia-Romagna, la proposta di legge popolare sul suicidio medicalmente assistito è stata depositata nel luglio 2023 con 7.300 firme. Nonostante il parere favorevole della Commissione Statuto, la Giunta Bonaccini scelse di non discuterla, emanando invece delibere per regolare l’accesso alla procedura attraverso le ASL. Su queste delibere è ora pendente un ricorso al TAR promosso dalla consigliera di Forza Italia Valentina Castaldini. Anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero della Salute hanno impugnato le delibere regionali.
Il Presidente della Regione Michele De Pascale ha ribadito la preferenza per una norma nazionale, pur affermando che la Regione garantirà i diritti sanciti dalla Corte costituzionale. L’Associazione Luca Coscioni ha nuovamente sollecitato il Consiglio regionale a discutere e approvare la proposta di legge, evidenziando che il ricorso al TAR non può vanificare quanto previsto dalla sentenza 242/2019, ma elimina solo i tempi certi previsti dalle delibere, esponendo i malati a nuovi ritardi e contenziosi.
MOLISE
Il 1° aprile 2025 è stata depositata in Consiglio regionale del Molise la proposta di legge sul fine vita, sottoscritta da 10 consiglieri appartenenti sia alla maggioranza che all’opposizione. La norma definisce tempi e procedure per l’accesso al suicidio medicalmente assistito coinvolgendo l’Azienda sanitaria regionale (Asrem), senza impatti sul bilancio né sul Piano di rientro sanitario.
Il 14 aprile 2025 la proposta è stata presentata pubblicamente come un’iniziativa bipartisan, auspicando una futura approvazione all’unanimità. Tuttavia, ad oggi non sono note le tempistiche per l’inizio della discussione.
LOMBARDIA
Il 18 gennaio 2024 sono state depositate 8.000 sottoscrizioni per una proposta di legge di iniziativa popolare, superando ampiamente il requisito delle 5.000 firme necessarie. Il 7 febbraio 2024, l’Ufficio di Presidenza ha dichiarato all’unanimità l’ammissibilità della proposta. Tuttavia, il 19 novembre 2024, il Consiglio Regionale ha votato una questione pregiudiziale di costituzionalità, bloccando di fatto la discussione del testo, ritenendo la materia di competenza statale.
Nel frattempo, il tema del fine vita ha continuato ad alimentare il dibattito in Regione Lombardia, in seguito al primo caso di suicidio medicalmente assistito, che ha visto un acceso scontro all’interno della maggioranza. Il governatore Attilio Fontana, durante un’informativa in Consiglio regionale l’11 marzo 2025, ha sottolineato la necessità di un approccio rispettoso e tecnico al tema, ribadendo che la Regione si è attenuta ai principi stabiliti dalla Corte Costituzionale, in particolare alle sentenze n. 242/2019 e n. 135/2024. Ha inoltre annunciato che la questione sarà discussa in sede di Conferenza Stato-Regioni per uniformare le modalità attuative a livello nazionale.
Le dichiarazioni di Fontana hanno suscitato reazioni contrastanti. Il dibattito rimane dunque aperto, con una frattura evidente nella maggioranza.
FRIULI VENEZIA GIULIA
Ad agosto 2023, con oltre 8.000 firme raccolte su una soglia di 5.000 necessarie, in Friuli Venezia Giulia è stata presentata una proposta di legge per definire tempi e procedure per l’accesso all’aiuto medico alla morte volontaria. Tuttavia, il percorso della proposta è stato ostacolato: il 10 aprile 2024 la terza commissione regionale l’ha discussa e respinta con motivazioni estranee al suo contenuto e, il 20 giugno 2024, in Consiglio regionale, è stata bloccata da una votazione pregiudiziale.
Nel frattempo, la Regione FVG ha già subito condanne per ritardi nelle procedure di assistenza al suicidio, come nei casi di “Anna” e Martina Oppelli, quest’ultima ricorsa alla Corte costituzionale contro l’illegittimità del requisito del sostegno vitale.
Di fronte a questa pressione crescente, il dibattito si allarga e mette in imbarazzo il Presidente della Regione Fedriga. Lo stesso, essendo anche Presidente della Conferenza delle Regioni, interrogato dal Presidente della Regione Lombardia, ha dichiarato che si cercherà di muoversi “in modo coordinato” nel quadro legislativo esistente, evitando una posizione netta di “sì o no” sul fine vita. Una posizione ambigua che nei prossimi mesi dovrà trovare un punto di caduta.
TRENTINO
A metà aprile inizierà in Trentino la raccolta firme per sostenere la proposta di legge provinciale di iniziativa popolare sul fine vita, intitolata “Liberi Subito”.
L’iniziativa si ispira all’esperienza della Regione Toscana e mira a dotare anche la Provincia Autonoma di Trento di una normativa che stabilisca procedure e tempi certi per l’accesso al suicidio medicalmente assistito, in conformità con la sentenza 242/2019 della Corte costituzionale. Promossa dall’Associazione Luca Coscioni, con il supporto di varie associazioni e gruppi locali, la campagna punta a raccogliere 2.500 firme in tre mesi sui moduli predisposti dal Consiglio provinciale.
LAZIO
Nel Lazio, i consiglieri Marotta e Tidei, rispettivamente di AVS e IV, sono i primi firmatari della proposta che ha raccolto le sottoscrizioni di un gruppo trasversale di consiglieri, sia della maggioranza che dell’opposizione. Nonostante il “caso” di Sibilla Barbieri, non è previsto l’avvio della discussione in Aula. In questo contesto, l’Associazione Luca Coscioni ha lanciato un appello per porre fine alla censura esercitata dalla maggioranza del Consiglio regionale, invitando a discutere urgentemente la legge “Liberi Subito”.
PUGLIA
La prima Regione a mettere parzialmente ordine alle procedure di fine vita così come individuate dalla sentenza 242/2019 è stata la Puglia a gennaio 2023 attraverso una delibera di Giunta che rappresenta sicuramente un primo passo in avanti, ma presenta problematiche. La prima di metodo: si tratta di una Delibera di Giunta e non di una legge. Al primo cambio di Giunta si potrà quindi facilmente ritirare o modificare, senza i passaggi in Consiglio regionale, e quindi senza dibattito davanti l’opinione pubblica che richiederebbe invece la modifica di una legge regionale. La seconda problematica riguarda il merito della delibera: risulta assente la previsione del termine massimo di 20 giorni per il completamento della procedura di verifica delle condizioni della persona malata e l’emissione del relativo parere; mancano le indicazioni precise alle Asl affinché all’interno della propria azienda istituiscano una commissione medica multidisciplinare per la verifica delle condizioni della persona che avanza questo tipo di richieste.
Mancano quindi le due previsioni principali contenute nella pdl “Liberi Subito”.
Il 6 maggio 2024 il Consiglio Metropolitano di Bari ha approvato una delibera per trasmettere alla Regione la proposta di legge “Liberi Subito” chiedendone la discussione. Siamo ancora in attesa di ulteriori sviluppi da parte della Regione.
LIGURIA
Dopo che nel febbraio 2024 un gruppo trasversale di consiglieri regionali depositò e riuscì a portare in discussione la proposta di legge, a seguito delle dimissioni del Presidente Toti e della convocazione di nuove elezioni si è reso necessario un nuovo deposito in questa legislatura. Non sono al momento previste tempistiche certe per la nuova discussione della proposta.
BASILICATA
Dopo il deposito nella passata consiliatura lucana della proposta di legge tramite l’iniziativa di 9 Comuni, tra cui quello di Matera, il Consiglio Regionale ha deciso di non decidere. Con le elezioni del 2024 e il rinnovo del Consiglio regionale, la proposta dovrà essere ripresentata.
CALABRIA
In Calabria la proposta di legge, seppur diversa da quella dell’Associazione Luca Coscioni e limitata ai soli “pazienti terminali”, è stata depositata dal PD. Il 9 febbraio 2024 è stata incardinata la discussione, ma ad oggi non sono stati fatti nuovi passi avanti.
VALLE D'AOSTA
Ad inizio di febbraio 2024 due consigliere di opposizione, Erika Guichardaz e Chiara Minelli, hanno depositato il testo della proposta di legge. Nonostante un duplice invito alla sottoscrizione del testo a tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, ad oggi non sono stati trovati ulteriori consiglieri disponibili a sottoscrivere il testo. Il giorno 3 luglio 2024 è iniziato il ciclo di audizioni degli esperti, primo passo dell’iter legislativo per arrivare alla discussione della proposta.
PIEMONTE
In Piemonte la proposta è stata depositata per via popolare con 11mila firme sulle 8mila necessarie. Dopo un paio di mesi di audizioni degli esperti, il testo è arrivato in Aula il giorno 22 marzo 2024. In quella giornata il Consiglio Regionale -con 35 votanti: 22 favorevoli, 12 contrari e 1 astenuto- ha votato favorevolmente la “questione pregiudiziale di costituzionalità” posta dalla maggioranza, un tecnicismo – seppur consentito dal regolamento – utilizzato in modo strumentale per non permettere di discutere nel merito la proposta, nonostante questa fosse già stata ritenuta ammissibile dalla Commissione di garanzia del Consiglio regionale con decisione ratificata dall’Assemblea a novembre 2023. La maggioranza che sostiene il Presidente Cirio ha così vanificato le firme dei cittadini piemontesi.
MARCHE
Nelle Marche la pdl, seppur con piccole differenze, è stata depositata da un consigliere regionale del PD, Maurizio Mangialardi, già Sindaco di Senigallia, la città di Federico Carboni, la prima persona che in Italia ha avuto accesso legale al suicidio medicalmente assistito nonostante il freno tirato da parte della Regione che non lo ha aiutato nemmeno a trovare un medico e una pompa infusionale necessari per poter procedere. L’Associazione Luca Coscioni ha dovuto avviare una raccolta fondi per aiutare acquistare il macchinario e l’assistenza è dovuta avvenire attraverso il dott. Mario Riccio. Insieme a Mangialardi (PD), il secondo relatore della legge è Giorgio Cancellieri (Lega) e medico di Fabio Ridolfi, il ragazzo di Fermignano che, di fronte ai ritardi del SSN nelle procedure di SA, ha preferito morire come non avrebbe voluto: attraverso l’interruzione di tutte le sue terapie e la sedazione palliativa profonda.
Anche qui la discussione è stata incardinata, si è tenuta una seduta di discussione in Commissione Sanità e poi il dibattito è caduto nel vuoto.
SICILIA
In Sicilia la proposta di legge è stata depositata su iniziativa dei consiglieri regionali nel 2024 ma non è ancora nemmeno stato calendarizzato l’avvio della discussione.
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L'articolo Le discussioni sulla morte volontaria medicalmente assistita Regione per Regione proviene da Associazione Luca Coscioni.
Ucraina: superata un’altra linea rossa
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/06/ucraina…
Si torna alle mine antiuomo, micidiali ordigni che vengono nascosti nel terreno per fermare il nemico, ma che continuano a colpire i civili, soprattutto i bambini che giocano nei campi, anche nei decenni successivi alla fine delle guerre. L’uso era stato abolito
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È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.Telegram
Come vanno le imprese di e-commerce in Italia. Report
L'articolo proviene da #StartMag e viene ricondiviso sulla comunità Lemmy @Informatica (Italy e non Italy 😁)
Negli ultimi dieci anni il settore dell’e-commerce ha registrato una crescita esponenziale nel nostro paese, con il numero di imprese più che triplicato. Primato per la provincia di Napoli con oltre 4mila realtà attive. Tutti i
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Giulietti: sul caso Paciolla adesso la Rai trasmetta l’inchiesta di Fanpage, dove tutto è molto chiaro
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articolo21.org/2025/06/giuliet…
Articolo 21 segue il cosiddetto “caso Paciolla2 dal primo momento, un
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Guerre di Rete - Tecnopanico e frontiere belliche dell'AI
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Il riassunto mensile delle nostre uscite.
#GuerreDiRete è la newsletter curata da @Carola Frediani
guerredirete.substack.com/p/gu…
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Trofeo di guerra? Cosa ci fa un Bradley in un deposito di mezzi in Russia
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Immagini di alcuni dei più famosi veicoli blindati americani riadattati dalle forze armate russe hanno cominciato a circolare per il web. Alcuni account del social media X hanno infatti pubblicato delle fotografie di un Infantry Fighting Vehicle M2 “Bradley” il cui armamento standard (un cannone automatico Bushmaster M242
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Noi non accettiamo l’archiviazione dell’omicidio di Mario Paciolla
@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/06/noi-non…
Prendiamo atto con dolore e amarezza della decisione del Tribunale di Roma di archiviare l’omicidio di nostro figlio Mario. Noi sappiamo non solo con le certezze del nostro
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The Fake News Factory
KIA ORA. IT'S MONDAY, AND THIS IS DIGITAL POLITICS. I'm Mark Scott, and this week's edition comes to you from New Zealand. I'm taking a couple weeks off, so the next newsletter will hit your inboxes on July 14.
I'm trying something different this week.
Ahead of the 2024 global megacycle of elections, I had the idea of explaining the links between the digital tactics that have now become all too common in how politicians get elected from Pakistan and Portugal to the United Kingdom and the United States.
Life, however, got in the way. (The best I did was this package around artificial intelligence, disinformation and elections.) So, I'm taking another crack at how we all now live in the Fake News Factory.
Let's get started:
Behind RadioShack’s Cheapest Computer
In the 1980s, there was a truly staggering amount of choice for a consumer looking to purchase a home computer. On the high end, something like an Apple Lisa, a business-class IBM PC, or a workstation from Sun Microsystems could easily range from $6,000 to $20,000 (not adjusted for inflation). For the time, these mind-blowing prices might have been worth the cost, but for those not willing to mortgage their homes for their computing needs, there were also some entry-level options. One of these was the Sinclair ZX-80, which was priced at an astounding $100, which caused RadioShack to have a bit of a panic and release this version of the TRS-80 computer to compete with it.
As [David] explains in his deep dive into this somewhat obscure machine, the TRS-80 MC-10 was a commercial failure, although not for want of features. It had a color display, a chicklet keyboard, and 4K of RAM, which were all things that the ZX-80 lacked.
Unfortunately, it also had a number of drawbacks compared to some of its other contemporaries that made consumers turn away. Other offerings by Commodore, Atari, Texas Instruments, and even RadioShack themselves were only marginally more expensive and had many more features, including larger memory and better storage and peripheral options, so most people chose these options instead.
The TRS-80 MC-10 is largely a relic of the saturated 80s home computer market. It’s drop in price to below $50, and the price competition between other PC manufacturers at the time was part of the reason for the video game crash of the 1980s, and even led to Steve Jobs getting fired from Apple. There’s not a huge retro scene for these machines either (although there’s at least one game developer you can see in the video below from [Spriteworx]). If you want to experiment with some of the standard TRS-80 software, there are emulators that have everything you need.
youtube.com/embed/YcUABR1f-yo?…
Thanks to [Stephen] for the tip!
Aumentano gli attacchi informatici ai pagamenti contactless NFC, nuova minaccia globale
E’ stata rilevata una nuova serie di attacchi informatici dai tecnici specialisti di ESET, che vede come protagonista il settore dei pagamenti contactless con tecnologia NFC. Inizialmente questo tipo di attacco era stato individuato fra i clienti delle banche della Repubblica Ceca, ma al momento risulta essere in rapida espansione su scala mondiale.
Secondo l’ultimo ESET Threat Report relativo al primo semestre del 2025, il numero di attacchi NFC è aumentato di 35 volte rispetto alla fine del 2024. Questo aumento allarmante dimostra la rapidità con cui i criminali stanno sfruttando le vulnerabilità della tecnologia alla base dei pagamenti contactless, che funziona trasmettendo dati a distanze di pochi centimetri tramite segnali radio.
Mentre il mercato NFC continua a crescere rapidamente (si prevede che le sue dimensioni aumenteranno da 21,69 miliardi di dollari nel 2024 a 30,55 miliardi di dollari entro il 2029), i meccanismi di sicurezza sviluppati in precedenza, come la crittografia e la tokenizzazione, stanno iniziando a cedere il passo ad aggressori sofisticati.
E’ stato ESET a evidenziare che il nuovo schema unisce tecniche tradizionali di ingegneria sociale, malware Android e phishing a uno strumento inizialmente progettato per la ricerca universitaria, noto come NFCGate. Gli studenti dell’Università Tecnica di Darmstadt avevano originariamente creato questo progetto per testare in modo sicuro la tecnologia NFC, tuttavia è stato ben presto adottato dai criminali con il nome di NGate.
L’attacco inizia con l’invio di SMS con link di phishing a falsi siti web bancari. Tramite questi, alla vittima viene chiesto di installare un’applicazione web progressiva (PWA), che bypassa i controlli dell’app store e viene installata senza avvisi di sicurezza. Dopo aver inserito login e password, i truffatori ottengono l’accesso al conto bancario e contattano telefonicamente la vittima, fingendosi impiegati di banca. Con questo pretesto, la vittima viene convinta a installare il malware NGate, presumibilmente per proteggere il conto.
Questo virus utilizza NFCGate per intercettare i dati della carta di credito quando la vittima la avvicina al proprio smartphone. Le informazioni ottenute consentono agli aggressori di emulare la carta sul proprio dispositivo ed effettuare pagamenti o prelevare contanti senza lasciare traccia.
In seguito è comparsa anche una variante dell’attacco, chiamata Ghost Tap. In questo caso, i dati delle carte rubate e i codici di conferma monouso vengono collegati ai portafogli elettronici degli aggressori, come Apple Pay o Google Pay. Ciò consente loro di organizzare transazioni fraudolente di massa tramite pagamenti contactless. Come sottolineano gli esperti, tali schemi possono essere implementati utilizzando intere farm di dispositivi Android, dove i dati compromessi vengono caricati in massa.
Nonostante l’elevata complessità degli attacchi, gli utenti possono ridurre significativamente il rischio adottando semplici precauzioni. ESET sottolinea l’importanza di non cliccare su link sospetti o di installare applicazioni da fonti dubbie. Si raccomanda inoltre di impostare limiti minimi per i pagamenti contactless e di utilizzare custodie protettive o carte con funzione di blocco RFID per impedire la lettura non autorizzata dei dati.
L'articolo Aumentano gli attacchi informatici ai pagamenti contactless NFC, nuova minaccia globale proviene da il blog della sicurezza informatica.
NUNATAK numero 75
NUNATAK numero 75 (Inverno 2024-2025) è una rivista che affronta tematiche legati ai territori montani con un approccio critico e anti-capitalista. Il filo conduttore del numero sono le "cicatrici" - segni indelebili lasciati sui territori alpini dallo sfruttamento turistico, edilizio e industriale, ma anche ferite nella memoria collettiva delle comunità montane. #rivista #iyezine #inyoureyesezine #iyezine.com #Nunatak
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NUNATAK numero 75 - In Your Eyes ezine
NUNATAK numero 75 esplora le cicatrici dei territori montani, criticando il turismo e proponendo resistenza e alleanze per un futuro sostenibile.Simone Benerecetti (In Your Eyes ezine)
Feddit Un'istanza italiana Lemmy reshared this.
CILE. Storico trionfo del Partito comunista alle primarie
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Jeannette Jara, candidata del Partito Comunista e Azione Umanista, ha vinto ampiamente le primarie presidenziali del campo progressista
L'articolo CILE. Storico trionfo del Partito pagineesteri.it/2025/06/30/ame…
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In Italia le prove NATO di guerra nucleare, chimica e batteriologica
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Conclusa l’esercitazione “Black Poison 2025”: reparti speciali da tutta Europa simulano scenari di guerra nucleare nel centro Italia.
L'articolo In Italia le pagineesteri.it/2025/06/30/ape…
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LATINOAMERICA. La rubrica mensile di Pagine Esteri – Giugno
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Le notizie più rilevanti del mese di giugno dall'America centrale e meridionale, a cura di Geraldina Colotti
L'articolo LATINOAMERICA. La rubrica mensile di Pagine Esteri – Giugno pagineesteri.it/2025/06/30/ame…
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La falsa interpretazione del ministro degli Esteri Tajani sul significato della bandiera dell’Unione Europea
@Politica interna, europea e internazionale
In occasione del quarantesimo anniversario dalla creazione della bandiera dell’Unione Europea, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha riportato sui social un’interpretazione
del tutto falsa del suo significato e della sua simbologia.
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Tutte le trumpate di G7 e Canada pro big tech Usa
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La voce grossa di Trump porta risultati: il Canada abolisce la tassa sui servizi digitali, che colpiva soprattutto le Big Tech americane, per cercare di sbloccare i negoziati commerciali con glihttps://www.startmag.it/innovazione/stop-tassa-big-tech-canada/
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La NIS 2 prende forma: ENISA pubblica la guida tecnica per la corretta attuazione
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ENISA ha pubblicato la “Guida tecnica all’implementazione del Regolamento di esecuzione (UE) 2024/2690” della direttiva NIS2: un’estensione naturale del regolamento stesso che ne traduce l’impianto giuridico in strumenti operativi. Esaminiamone
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Allarme sorveglianza: Trump, Palantir e l’ombra di un mega database americano
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Secondo il New York Times, l'amministrazione Trump avrebbe in cantiere la creazione di un database unificato contenente informazioni private sui cittadini americani. A supportare l'iniziativa vi sarebbe Palantir, la controversa azienda
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I lobbisti tentano un ultimo sforzo per ostacolare il Codice di condotta sull’IA
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I lobbisti stanno compiendo un ultimo disperato tentativo per ritardare l’adozione delle norme relative all’IA per uso generico (GPAI), in vista della prevista
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VPN per il gaming: come scegliere la migliore nel 2025
@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Le VPN nel gaming migliorano sicurezza, ping e stabilità proteggendo dai DDoS e superando il throttling dei provider. Permettono accesso a server esteri, contenuti regionali e lanci anticipati grazie ai server distribuiti globalmente. L’utilizzo è legale nella maggior parte dei Paesi ma può violare i termini d’uso di
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I lobbisti tentano un ultimo sforzo per ostacolare il Codice di condotta sull’IA
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I lobbisti stanno compiendo un ultimo disperato tentativo per ritardare l’adozione delle norme relative all’IA per uso generico (GPAI), in vista della prevista
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Crisi tra Azerbaigian e Russia dopo la morte di due azeri
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Dopo la morte di due cittadini azeri durante un'operazione della polizia di Mosca l'Azerbaigian cancella gli eventi culturali russi e la visita a Mosca di una delegazione parlamentare
L'articolo Crisihttps://pagineesteri.it/2025/06/30/asia/crisi-tra-azerbaigian-e-russia-dopo-la-morte-di-due-azeri/
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Preserve your Plants with an Automated Terrarium
For those of us who aren’t blessed with a green thumb and who are perhaps a bit forgetful, plants can be surprisingly difficult to keep alive. In those cases, some kind of automation, such as [Justin Buchanan]’s Oasis smart terrarium, is a good way to keep our plants from suffering too much.
The Oasis has an ultrasonic mister to water the plants from a built-in tank, LED grow lights, fans to control airflow, and a temperature and humidity sensor. It connects to the local WiFi network and can set up recurring watering and lighting schedules based on network time. Most of the terrarium is 3D-printed, with a section of acrylic tubing providing the clear walls. Before installing the electronics, it’s a good idea to waterproof the printed parts with low-viscosity epoxy, particularly since the water tank is located at the top of the terrarium, where a leak would drip directly onto the control electronics.
An ESP32-C3 controls the terrarium; it uses a MOSFET circuit to drive the ultrasonic mister, an SHT30 sensor to measure humidity and temperature, and a PWM driver circuit to control the LEDs. Conveniently, [Justin] also wrote a piece of command-line client software that can find online terrariums on the local network, configure WiFi, set the terrarium’s schedule, control its hardware, and retrieve data from its sensors. Besides this, Oasis also exposes a web interface that performs the same functions as the command-line client.
This isn’t the first automated terrarium we’ve seen, though it is the most aesthetically refined. They aren’t just for plants, either; we’ve seen a system to keep geckos comfortable.
Kami
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