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la caduta dell’octt da ora sempre più certa e definitiva


Lo so che io in genere ci scherzo fin troppo con la storia degli spiriti, che mi influenzano e mi tormentano e mi condannano modificando malamente il mio intero stato psicofisico per sabotarmi poco a poco… ma ormai, giuro, inizio veramente a credere che ci sia da qualche parte una malvagicissima entità che si sta estremamente impegnando a farmi definitivamente crollare; e, senza ombra di dubbio, ultimamente ci sta purtroppo riuscendo. La percentuale di realtà della mia prospettata megafine pare via via sempre più alta. ☠️
whoever is praying onmy downfall can utake a break Please
In realtà è impossibile capire per bene cosa ho, a questo punto… anche perché, cercando definizioni normali, a volte mi quadrano e a volte no… praticamente, persino nella mia instabilità sono instabile. Ciò che posso dire senza paura di imprecisione, però, è che mi sento come se in me ci fosse zio perone un buco nero, che a volte, a caso, si attiva, e mi risucchia buona parte delle energie spirituali… A volte mi aspira la voglia, la spinta, la scintilla, di fare alcune cose… altre volte invece, la forza, del tipo che avrei il desiderio di fare qualcosa, ma faccio proprio fatica all’atto pratico… e ancora, forse più di rado ma comunque grevissimamente, ho la voglia, ho la forza, riesco a fare quello che sento di dovere, ma alla fine non ci godo. Ed ecco, con un simile quadretto, aggiunto il fatto che la causa è intangibile, penso sia più che ovvio impazzire!!! 🥰

Nella pratica, tutto ciò mi si esprime in maniera veramente terribile ed insopportabile. E in un momento, magari, non ho quello sfizio di fare niente in particolare… per esempio, non mi va di giocare ai miei videogiochini, o di leggere, e, se l’idea mi viene in mente chiedendomi cosa posso fare per passare il tempo, mi sento che mi scoccio… o magari, appunto, inizio a fare qualcosa di non troppo faticoso, sulla lunghezza d’onda di questi esempi, e magari ce la faccio, continuo fino al momento di decretata fine, e però nel mentre mi sento alquanto zzz e poco gratificata a riguardo… o ancora, forse il più terribile di tutti i casi, che però si applica perlopiù a quelle cose cognitivamente pesanti come scrivere: provo a mettermici, ma sento che proprio mi manca la concentrazione, non riesco ad entrare nel flusso, o non riesco a starci per abbastanza tempo, e il tutto mi richiede una fatica assurda (anche senza distrazioni esterne che mi distolgono). 🥴

Oggi, per esempio, è davvero allucinante. Mi sono svegliata alle 10, dopo circa 8 ore di sonno… e avrei voluto in realtà dormire ancora e ancora, ma il mio corpo non me lo lasciava fare; quindi, verso le 11 ho dovuto decretare impossibile il riaddormentarmi, e sono andata a fare colazione. Durante la colazione, forse volevo scrivere qualche notina, ma nel mentre mi sono accorta tipo di non avere quella forza, e ho dovuto rassegnarmi all’usare il telefono che avevo in mano giustappena per guardare qualche video… e poi, finito di mangiare, sono crollata; letteralmente. Sono stata praticamente un’ora tra il divano e il pavimento, soltanto disperandomi di questa cosa qui, che giusto ora — avendo iniziato giusto dopo pranzo con molta fatica, e finendo adesso che è quasi sera con poco meno sforzo — sto riuscendo a scrivere qui… manco il telefono ho più toccato in quel momento, oh; e, in realtà, nemmeno il fatto di non aver a tal punto ancora preso il caffè, che alla fine della mia colazione io voglio come ogni altra mattina, mi ha dato la forza di alzarmi subito in piedi e tornare in cucina per ottenerlo. Bruciata sono, proprio. 😭

Adesso è per l’appunto sera, e… boh. Sto abbastanza meglio, dopo aver innanzitutto pranzato, e poi addirittura preso il caffè del dopo pranzo al bar anziché a casa, con la scusa di fare un giro fuori di primo pomeriggio con i miei genitori prima che calasse il sole… però sto comunque pisciata, non lo so. Non ho fatto ancora niente di niente a questo punto, nemmeno scritto una singola notina sul mio Sharkey; giusto perso una ventina di minuti su Pinterest per trovare un’immagine che andasse bene per questo post… e beh, tutto ciò mi secca, appunto. In questo momento, per esempio, mi secca che io stia sentendo proprio la fatica per scrivere questo post, quando invece vorrei essere al 100% nel flusso e non sentire alcuno sforzo… così come mi secca ancora adesso che io ci abbia messo più di 1 ora a scrivere l’articolino di ieri sera; che volevo fare, perché quella di scrivere un post lungo al giorno è una delle poche abitudini buone per me che ho, e che quindi voglio mantenere, ma lì ho provato una fatica ancora più pesante di quella di adesso, e un costante crollo della concentrazione, che mi fa davvero disperare al solo pensarci. 😢

Il vero problema, però, non è manco di per sé il fatto che questi fenomeni paranormali mi capitino… quanto il fatto che, per quanto io provi e riprovi, questa sembra essere la mia condanna a morte; non riesco a trovare alcuna vera soluzione — definitiva, per così dire — al problema. Nel senso… se mi venisse il mal di testa fulminante, so che potrei prendere una tachipirina per farmelo passare, e bene o male dovrebbe funzionare circa sempre… così come, se sono fisicamente stanca alla fine di una giornata, ho la certezza che mi basta dormire per rigenerare il corpo… Invece, per questa rogna qui, non trovo assolutamente nulla che funzioni perfettamente e che lo faccia sempre, in maniera letteralmente 100% affidabile. 🏺

Sto provando a dormire di più e meglio, negli ultimi giorni, ma non sembra essere direttamente utile… ho detto come mi sono svegliata malissimo oggi dopo aver dormito alla fine ok, ma invece altri giorni li ho passati molto bene con anche 3-4 ore di sonno. Sto cercando anche di tenere il culo meno incollato alle sedie, e di stare di più fuori casa e al sole semplicemente per passare il tempo, camminare di più… e magari questo sul momento mi fa stare meglio, ma mi sembra funzioni più come una distrazione, che come una vera medicina. Per qualche inspiegabile motivo, visto che non sto facendo una mazza di pesante, ho di solito anche più fame, e sto mangiando di più (più carboidrati, nello specifico)… però oh, eppure non sento di ottenere più energie (forse perché beh, come ho detto, non mi mancano tanto quelle fisiche, ma quelle spirituali; però che cazzo di merdata). 👹

Ormai, non solo devo andare a dormire la sera senza poter davvero dare per scontato che con il sonno avrò magicamente recuperato sufficienti energie spirituali — che, in quanto ragazza magica, non solo necessito, ma pretendo, e addirittura mi sento di dire che merito, affinché lo scopo della mia esistenza sia allineabile a quello del cosmo — ma anche durante la giornata non posso essere sicura di come si manterranno i miei livelli… così come possono salire a caso, possono crollare; e non sempre lo fanno, ovviamente, e chiaramente non tutti i giorni sono così disperati come oggi… ma davvero questa cosa io non la sopporto, e mi viene pesantissimamente da piangere al solo pensiero… almeno, stamattina mi veniva, e magari mi verrà più tardi; ma, come già detto a me non escono neppure le lacrime, quindi sono proprio condannata. Non sopporto di voler essere al mio assoluto top, e fottutamente non riuscirci più in maniera continuativa!!! 😩

#feels


(Mrwhosetheboss) “Testing North Korea’s illegal smartphones”


youtube.com/watch?v=3olqrQtjPf…

Tentando a tutti i costi di mantenere questo ritmo di postaggio che ho forse ripreso, seppur con mia grande difficoltà, perché ehhh gli spiriti malevoli che mi assalgono… L’argomento assurdo di oggi è l’assurdità (per l’appunto) di quegli smartphone provenienti dalla lontanissima Repubblica Popolare Democratica di Corea, che il SigniorChièIlBoss ha potuto avere in mano per testare un pochino… precisamente, 2 diversi modelli, arrivati a noi fatti uscire illegalmente fuori dalla nazione, yeee! 🥰 (Avvertenza: la miniatura del video è clickbait; non c’è quel tipo di sticker classified-ehlamadonna sullo smartphone.)

In teoria, sarebbero solo degli smartphone di fattura cinese (e, anche ammesso siano fatti in casa, e non commissionati a qualche fabbrica in Cina, insomma, a occhio siamo comunque decisamente lì), con un sistema operativo basato su Android (ovviamente…), eccetto per qualche dettaglio più stronzo del solito, come l’impossibilità di attivare le opzioni sviluppatore, una UI di sistema che è mezza sminchiata con dei font brutti… o il servizio di sistema “Red Flag”, che periodicamente raccoglie informazioni d’uso sul telefono, facendo catture dello schermo che non possono essere visualizzate o cancellate, ma rimangono lì affinché le autorità possano verificare cose se necessario… Ma, a quanto pare, hanno anche dei lati più intriganti. 👽

Non è in realtà la prima volta che io, che sono maledetta, vedo i telefoni nordcoreani, ma è la prima volta che vedo bene questi qui “nuovi”… nuovi per modo di dire, comunque, perché l’ultimo recente qui è appena del 2023; e, mentre l’hardware non sembra terribile, il software si… indietro di 5 o 6 anni di versioni maggiori di Android, che insomma… E, mentre le caratteristiche suddette, per quanto so e ricordo dovrebbero essere in comune con anche gli smartphone nordcoreani di circa un decennio fa… di un’epoca che ahh, che bei tempi, quando avevano Android 4… l’innovazione del software ha portato tanto gusto in più: censura a livello dell’IME della tastiera, varie app che richiedono un pagamento ricorrente per essere usate (……!?!?!?!), e tutte le componenti invasive che sarebbero in generale integrate ancora più nel profondo nel sistema. 💣

Sono da non credere ‘sti cosi; e se lo penso io, che appunto li conoscevo già, qualcosa vorrà dire. In realtà non mi stupisce neanche tanto il fatto che la tastiera censuri i termini “non approvati” per riferirsi alle due coree, o che converta forzosamente termini slang della Corea del Sud in parole coreane tradizionali, e chissà che altro, perché sotto sotto c’era da aspettarselo… Però, questo fatto delle app, porca miseria, mi fa impazzire. Per ottenerne di nuove (e non è chiaro quali, perché questi telefoni erano già belli pieni di roba, ma chissà se questo precaricamento gigante lo ha fatto il produttore, il venditore, o il trafficante) bisogna andare in negozi fisici che te le attivano… anzi, più precisamente, pare si possano scaricare dal telefono, attraverso l’intranet della nazione, ma comunque bisogna passare al negozio, sennò non funzionano. Sarebbero anche fighe — sì, anche quelle strapiene di propaganda, perché al di là di tutto quella roba è oggettivamente ispirante e offre vibe potentissime — perché sembrano ben fatte e sono incentratissime sull’uso offline, che oh, è qualità che qui in occidente si è persa al di fuori dei contesti open-source… però, a quanto pare vanno pagate ogni mese, o ogni anno, per poter essere usate… per nessun cazzo di motivo, visto che già il telefono costa, e non ci sono server da mantenere! Insomma, ganzo vedere che il software in un paese tecnicamente comunista è ancora più predatorio che nei nostri paesi capitalisti!!! 🙀

Al di là di questo… boh, non c’è molto altro da dire. Dall’intranet si possono scaricare molti film e serie TV approvati dallo Stato… tra cui persino delle robe occidentali, e quindi palesemente piratate senza vergogna… e, addirittura, sul telefono ci sono vari videogiochini di ogni tipo, e dai più innocui puzzle si arriva addirittura al pallone e agli spari; e questa, devo dire, non me l’aspettavo! Peccato solo che, se quello che dicono le assolute malelingue occidentali è vero, tutto questo ben di Dio sarebbe ovviamente per pochi, perché pure lo smartphone basso gamma dei due certamente non sarebbe economicamente accessibile alla maggioranza della popolazione… e allora pazienza, mi terrò il mio Ximi io. 🥱

#corea #coreadelnord #dprk #illegal #korea #mrwhosetheboss #northkorea #rpdc #smartphone


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domani mattina, 14 dicembre, valerio magrelli alla rassegna ‘poeti traducono poeti’, a villa pamphili, casale dei cedrati


rassegna a cura di Maria Teresa Carbone

#mariaTeresaCarbone #poesia #poetiTraduconoPoeti #traduzione #traduzioni #valerioMagrelli

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La classifica femminile delle top10 di grappling nelle 145 (secondo Flo Grappling)


Come fa notare anche FloGrappling, questa classifica non tiene conto ne di ADCC ne di IBJJF e quindi è per definizione zoppa. Zoppa, ma non totalmente inventata. La Crevar, dopo la vittoria al recente WNO 31 è in alto in classifica. RankingNameTeamCountry

Come fa notare anche FloGrappling, questa classifica non tiene conto ne di ADCC ne di IBJJF e quindi è per definizione zoppa. Zoppa, ma non totalmente inventata.

La Crevar, dopo la vittoria al recente WNO 31 è in alto in classifica.

RankingNameTeamCountryPrevious
1Helena CrevarKingsway Jiu-JitsuUSA1
2Sarah GalvãoAtos Jiu-JitsuBRA2
3Ana Carolina VieiraAviv Jiu-JitsuBRA3
4Adele FornarinoAtos Jiu-JitsuAUS4
5Brianna Ste-MarieMizu StudioCAN5
6Elisabeth ClayAres BJJUSA6
7Injana GoodmanGrapple CollectiveGBR7
8Raquel CanutoHybrid Jiu-JitsuUSA8
9Nadia FranklandAbsolute MMAAUS9
10Mo BlackTabula Rasa Jiu-JitsuUSA10
11Aurelie Le VernSix Blades Jiu-JitsuFRA11
12Julia MaeleOXYNOR12
13Beatrice JinKogaion AcademyUSA13
14Taylor HishawSimple Man Martial ArtsUSA14
15Gabriela FariaInfight JJBRA15
16Gabriele SchuckDouble Five Jiu-JitsuBRA16
17Sula-Mae LoewenthalGracie Barra NottinghamGBR17
18Julia BoscherGF TeamBRA18
19Maka VickersKingsway Jiu-JitsuUSA19
20Leilani BernalesFight SportsBRA20

WNO 31: Pena vs. Griffith


WNO 31: Pena vs. Griffith è un evento di grappling organizzato da Who’s Number One il 5 dicembre 2025 a Round Rock, Texas, Stati Uniti. La card ha visto due match titolati, tra cui il main event valido per il titolo dei pesi massimi e il co-main event per il titolo dei pesi piuma femminili.

Main card


  • Luke Griffith finalizza Felipe Pena al minuto 6:41 del Round 1 — incontro pesi massimi (titolo vacante)
  • Helena Crevar finalizza Julia Boscher al minuto 9:22 del Round 1 — incontro pesi piuma femminili (titolo WNO)
  • Faris Ben-Lamkadem vince su Xande Ribeiro per decisione — incontro pesi medi
  • Gabi Pessanha vince su Paige Ivette Clymer per decisione — incontro pesi massimi femminili
  • Chris Wojcik vince su Oliver Taza per decisione — incontro pesi welter
  • Felipe Costa finalizza Abe La Montagne al minuto 3:47 del Round 1 — incontro pesi leggeri


Prelims


  • Joslyn Molina finalizza Katie Bochenek al minuto 5:11 del Round 1 — incontro pesi gallo femminili
  • Grayson Henley finalizza Michael Bannach al minuto 2:29 del Round 1 — incontro pesi medi
  • Nick Fritz finalizza Sean Magnus al minuto 3:58 del Round 1 — incontro pesi welter

WNO 31: Pena vs. Griffith Curiosità numeri


Joslyn Molina, che ha vinto ha 13 anni ed è cintura gialla!

  • Performance della serata: Luke Griffith, Helena Crevar


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Gen Z e Millennials: emerge un nuovo trend che riscrive le regole dell’intrattenimento domestico


La casa non è più un ripiego ma un luogo di elezione: qualità audio-video, immersività e funzioni Ai guidano una nuova cultura del tempo libero

La casa sta cambiando significato. Secondo i nuovi insight del Samsung Trend Radar, restare a casa non è più una scelta di ripiego: è un gesto consapevole di benessere, comfort e qualità. Il 71% degli italiani definisce la casa come il luogo preferito per rilassarsi e il 48% considera starvi una scelta intenzionale che “fa stare bene”.
A group of people sitting on a couchPhoto by Michael Proctor / Unsplash

Gen Z e Millennials: due modi diversi di vivere l’home time


Le nuove generazioni stanno plasmando una cultura del tempo libero molto diversa dal passato. Per la Gen Z, la casa è un hub di socialità e musica: il 78% ascolta musica abitualmente e il 59% vi dedica tempo di qualità a partner e amici. La tecnologia è un amplificatore naturale: l’83% ritiene che renda il tempo libero passato tra le mura domestiche più coinvolgente.I Millennials, invece, trasformano la casa in un rito di comfort e cinema: l’80% guarda film e serie con regolarità e il 37% dichiara di trascorrere “quasi tutto” il tempo libero a casa, più della Gen Z (21%)
a rocking chair in a living room next to a record playerPhoto by Alphacolor / Unsplash

Qualità, immersività e AI: le nuove priorità


L’intrattenimento domestico diventa un’esperienza evoluta, guidata dalla qualità audio-video e dalle funzioni intelligenti.

  • l’83% degli italiani afferma che vedere e ascoltare bene rende tutto più coinvolgente;
  • l’80% ritiene che la qualità audio-video “cambi completamente” l’esperienza;
  • il 92%% pensa che la soundbar renda la visione molto più immersiva;
  • le funzioni AI come l’adattamento automatico di immagine e suono interessano al 75% degli italiani, mentre traduzione automatica e la calibrazione automatica in base alla luminosità dell’ambiente superano il 70%. Il TV torna così al centro dell’entertainment: il 64% degli italiani lo considera il dispositivo più associato al “vivere al meglio” il tempo libero in casa, seguito dallo smartphone (56%).


a living room with a large flat screen tvPhoto by Adam Kenton / Unsplash
Design e integrazione diventano parte dell’esperienza: per il 67% il televisore è ormai un elemento di arredo e atmosfera, e il 76% ritiene fondamentale l’estetica della soundbar perchè armonizzi con il resto della casa.

Gaming e nuove funzioni: la spinta verso un home entertainment evoluto


Il gaming sul grande schermo rappresenta una delle tendenze più emergenti:

  • l’86% ama l’esperienza immersiva offerta da un display di ampie dimensioni e dotato di un suono potente;
  • l’82% la ritiene più coinvolgente rispetto ad altri dispositivi (smartphone, tablet, etc).


a close up of a computer screen with a blurry backgroundPhoto by Jonathan Kemper / Unsplash
L’IA, oltre alla sua utilità nel migliorare gli aspetti più tecnici, ha infatti il potenziale per rivoluzionare la fruizione dei contenuti. Alle funzionalità tradizionali si affiancano, infatti, quelle più avanzate come la traduzione automatica (71%) e i suggerimenti personalizzati (62%).

I risultati del Trend Radar mostrano un Paese in cui il tempo libero passato a casa diventa sempre più un’esperienza di qualità, personalizzazione e connessione. La tecnologia non è solo un supporto, ma un abilitatore che permette alle persone di creare un ambiente immersivo, accogliente e unico. Samsung continuerà a sviluppare soluzioni che rispondano a queste esigenze emergenti, dalla qualità audio-video ai servizi basati su AI, per accompagnare l’evoluzione culturale dell’intrattenimento tra le mura domestiche”, ha dichiarato Emanuele De Longhi, Head of Corporate Marketing di Samsung Electronics Italia.


A supporto di questa evoluzione dell’intrattenimento, Samsung mette a disposizione una line-up di TV e sistemi audio, pensata per offrire qualità, immersività e funzioni intelligenti. I nuovi Neo QLED 8K QN900D e Neo QLED 4K QN90D, insieme alla nuova generazione di OLED S95D con tecnologia Glare-Free, assicurano un'elevata esperienza visiva. Abbinati alle soundbar di ultima generazione, come le Q-Series Q990D, Q930D e la nuova S800D Ultra-Slim e alle funzioni Q-Symphony e SpaceFit Sound Pro, permettono agli utenti di vivere film, serie, musica e gaming con un livello di profondità e realismo che risponde pienamente alle priorità di qualità, personalizzazione e coinvolgimento espresse dagli italiani.


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Anche gli stambecchi lo sanno

#meme
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oggi, 13 dicembre, a roma, “festa della luce”: verena müller-villani in un intervento irripetibile, alla libreria galleria ‘il museo del louvre’


Oggi, sabato 13 dicembre 2025, Santa Lucia, alle 17:30
Verena Müller-Villani, “ero cieco, ora ci vedo
festa della luce
alla
Libreria Galleria il museo del louvre
Roma, via della Reginella 8a

foglio per la 'festa della luce' alla libreria galleria il museo del louvre 13 dicembre 2025
cliccare per ingrandire

#art #arte #eroCiecoOraCiVedo #festaDellaLuce #giuseppeCasetti #lampadine #libreriaGalleriaIlMuseoDelLouvre #luci #museoDelLouvre #torce #verenaMullerVillani

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15 dicembre, lecce: “è severamente vietata la sosta in palcoscenico ai non autorizzati”_ un documentario su carmelo bene


Lecce, 15 dic, un documentario su Carmelo Bene
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Un documentario di meno su
Carmelo Bene:
𝙀̀ 𝙎𝙀𝙑𝙀𝙍𝘼𝙈𝙀𝙉𝙏𝙀 𝙑𝙄𝙀𝙏𝘼𝙏𝘼 𝙇𝘼 𝙎𝙊𝙎𝙏𝘼 𝙄𝙉 𝙋𝘼𝙇𝘾𝙊𝙎𝘾𝙀𝙉𝙄𝘾𝙊 𝘼𝙄 𝙉𝙊𝙉 𝘼𝙐𝙏𝙊𝙍𝙄𝙕𝙕𝘼𝙏𝙄
con la collaborazione di Apulia Film Commission e Unisalento

15 dicembre 2025 ore 20:30
📍 Cineporto-Manifatture Knos, Lecce
via Vecchia Frigole, 36

Il documentario di 𝗘𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗖𝗮𝗿𝗶𝗰𝗼 è un flusso di immagini e voci che restituisce l’energia umana e artistica di 𝗖𝗮𝗿𝗺𝗲𝗹𝗼 𝗕𝗲𝗻𝗲, uno dei più visionari creatori del Novecento italiano.

Realizzato soprattutto con materiali d’archivio, il film rinuncia alla cronologia tradizionale per abbracciare l’estetica radicale di Bene, celebrando il primato della voce e del caos sul tempo lineare. Un ritratto che non racconta semplicemente una vita, ma ne cattura la forza dirompente.

Intervengono: 𝗘𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗖𝗮𝗿𝗶𝗰𝗼, 𝗟𝘂𝗰𝗮 𝗕𝗮𝗻𝗱𝗶𝗿𝗮𝗹𝗶, 𝗦𝘁𝗲𝗳𝗮𝗻𝗼 𝗖𝗿𝗶𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗲 𝗕𝗿𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗠𝗶𝗻𝗲𝗿𝘃𝗮.

Info: unteatroperbene.it/portfolio/e…

🎟 Ingresso libero sino ad esaurimento posti. Per info 3894424473 o info@accademiaama.it

Il progetto “Un teatro perBene #5” è promosso dall’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce, Polo biblio-museale di Lecce, Archivio Carmelo Bene, Comune di Otranto con il sostegno del Ministero della Cultura.

#AMAilteatro #Accademiamediterranadellattore #accademiateatrale #UnteatroperBene #CarmeloBene #MinisterodellaCultura #spettacolo #sud #polobibliomusealelecce #ArchivioCarmeloBene #ManifattureKnos

#accademiaMediterraneaDellattoreDiLecce #accademiaamaIt #accademiamediterranadellattore #accademiateatrale #amailteatro #apuliaFilmCommission #archivioCarmeloBene #archiviocarmelobene #sud #briziaMinerva #carmeloBene #carmelobene #cb #cineportoManifattureKnos #comuneDiOtranto #emilianoCarico #lucaBandirali #manifattureknos #ministerodellacultura #poloBiblioMusealeDiLecce #polobibliomusealelecce #spettacolo #stefanoCristante #unTeatroPerbene #unisalento #unteatroperbene

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Ho ancora le mani per scrivere


Torniamo oggi sulla Palestina, quasi uscita di scena dopo l’avvio della finta pace di Trump, parlando di un libro di testimonianze da Gaza, recensito per noi dall’amica e collaboratrice Marina Mangiameli, storica già docente nei licei.

Un quadro multicolore spesso appare immediatamente come un qualcosa di unitario e perfino gradevole anche per chi non ami l’astrattismo. Accade diversamente […]

Leggi il resto: argocatania.it/2025/12/13/ho-a…

#Gaza #Palestina

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(Mrwhosetheboss) “Testing North Korea’s illegal smartphones”


youtube.com/watch?v=3olqrQtjPf…

Tentando a tutti i costi di mantenere questo ritmo di postaggio che ho forse ripreso, seppur con mia grande difficoltà, perché ehhh gli spiriti malevoli che mi assalgono… L’argomento assurdo di oggi è l’assurdità (per l’appunto) di quegli smartphone provenienti dalla lontanissima Repubblica Popolare Democratica di Corea, che il SigniorChièIlBoss ha potuto avere in mano per testare un pochino… precisamente, 2 diversi modelli, arrivati a noi fatti uscire illegalmente fuori dalla nazione, yeee! 🥰 (Avvertenza: la miniatura del video è clickbait; non c’è quel tipo di sticker classified-ehlamadonna sullo smartphone.)

In teoria, sarebbero solo degli smartphone di fattura cinese (e, anche ammesso siano fatti in casa, e non commissionati a qualche fabbrica in Cina, insomma, a occhio siamo comunque decisamente lì), con un sistema operativo basato su Android (ovviamente…), eccetto per qualche dettaglio più stronzo del solito, come l’impossibilità di attivare le opzioni sviluppatore, una UI di sistema che è mezza sminchiata con dei font brutti… o il servizio di sistema “Red Flag”, che periodicamente raccoglie informazioni d’uso sul telefono, facendo catture dello schermo che non possono essere visualizzate o cancellate, ma rimangono lì affinché le autorità possano verificare cose se necessario… Ma, a quanto pare, hanno anche dei lati più intriganti. 👽

Non è in realtà la prima volta che io, che sono maledetta, vedo i telefoni nordcoreani, ma è la prima volta che vedo bene questi qui “nuovi”… nuovi per modo di dire, comunque, perché l’ultimo recente qui è appena del 2023; e, mentre l’hardware non sembra terribile, il software si… indietro di 5 o 6 anni di versioni maggiori di Android, che insomma… E, mentre le caratteristiche suddette, per quanto so e ricordo dovrebbero essere in comune con anche gli smartphone nordcoreani di circa un decennio fa… di un’epoca che ahh, che bei tempi, quando avevano Android 4… l’innovazione del software ha portato tanto gusto in più: censura a livello dell’IME della tastiera, varie app che richiedono un pagamento ricorrente per essere usate (……!?!?!?!), e tutte le componenti invasive che sarebbero in generale integrate ancora più nel profondo nel sistema. 💣

Sono da non credere ‘sti cosi; e se lo penso io, che appunto li conoscevo già, qualcosa vorrà dire. In realtà non mi stupisce neanche tanto il fatto che la tastiera censuri i termini “non approvati” per riferirsi alle due coree, o che converta forzosamente termini slang della Corea del Sud in parole coreane tradizionali, e chissà che altro, perché sotto sotto c’era da aspettarselo… Però, questo fatto delle app, porca miseria, mi fa impazzire. Per ottenerne di nuove (e non è chiaro quali, perché questi telefoni erano già belli pieni di roba, ma chissà se questo precaricamento gigante lo ha fatto il produttore, il venditore, o il trafficante) bisogna andare in negozi fisici che te le attivano… anzi, più precisamente, pare si possano scaricare dal telefono, attraverso l’intranet della nazione, ma comunque bisogna passare al negozio, sennò non funzionano. Sarebbero anche fighe — sì, anche quelle strapiene di propaganda, perché al di là di tutto quella roba è oggettivamente ispirante e offre vibe potentissime — perché sembrano ben fatte e sono incentratissime sull’uso offline, che oh, è qualità che qui in occidente si è persa al di fuori dei contesti open-source… però, a quanto pare vanno pagate ogni mese, o ogni anno, per poter essere usate… per nessun cazzo di motivo, visto che già il telefono costa, e non ci sono server da mantenere! Insomma, ganzo vedere che il software in un paese tecnicamente comunista è ancora più predatorio che nei nostri paesi capitalisti!!! 🙀

Al di là di questo… boh, non c’è molto altro da dire. Dall’intranet si possono scaricare molti film e serie TV approvati dallo Stato… tra cui persino delle robe occidentali, e quindi palesemente piratate senza vergogna… e, addirittura, sul telefono ci sono vari videogiochini di ogni tipo, e dai più innocui puzzle si arriva addirittura al pallone e agli spari; e questa, devo dire, non me l’aspettavo! Peccato solo che, se quello che dicono le assolute malelingue occidentali è vero, tutto questo ben di Dio sarebbe ovviamente per pochi, perché pure lo smartphone basso gamma dei due certamente non sarebbe economicamente accessibile alla maggioranza della popolazione… e allora pazienza, mi terrò il mio Ximi io. 🥱

#corea #coreadelnord #dprk #illegal #korea #mrwhosetheboss #northkorea #rpdc #smartphone


Ommiao... Se era da parte mia previsto che oggi avrei avuto solo una lezione, e tale lezione sarebbe finita come sempre un po' prima delle 2 ore tecnicamente scritte, e io me ne sarei quindi riscappata subitissimo a casina, seppur non prima di fare qualche quarto d'ora di giretto a casaccio per strada anche oggi, dopo il giretto in autobus... solo mezz'oretta stavolta, in realtà, perché appunto il cielo era grigino e c'era un po' freddino e io ughh... 😮‍💨
A casa mi si è decisamente ricristallizzata (non direi risalita, perché già l'avevo di fondo) l'ahhpatia... ma, con essa, il colpo di genio ancora più pazzo del solito: far finta che fosse ancora momento di dormire, e fanculo!!! 🙀In fondo, ho visto che godo così tanto a mimire, e quindi perché mai non provare a rifarlo ancora e ancora, quando non ho voglia di fare tutto sommato assolutamente nient'altro...
E quindi, l'ho fatto. Mi sono messa il pigiamino illegalmente comodo, ho abbassato le tapparelle, mi sono ficcata nel letto, ho pensato "fanculo" con le giuste vibe, e mi sono effettivamente addormentata 1 ora, fino a pranzo!!! ❤️‍🔥...E poi boh, più tardi chissà che succede invece.

Questa voce è stata modificata (22 ore fa)


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11 dicembre, milano: presentazione de “l’antivassalli”, di eugenio gazzola


presentazione de 'l'antivassalli', di eugenio gazzola, milano 11 dicembre
cliccare per ingrandire

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#antivassalli #eugenioGazzola #paoloDiStefano

Questa voce è stata modificata (1 giorno fa)

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dal 10 al 20 dicembre, a lecce: “pinocchio e la sua ombra”. la rilettura di carmelo bene


dal 10 al 20 dicembre a Lecce_ Pinocchio e la sua ombra_ la rilettura di Carmelo Bene

𝙇’𝘼𝙍𝘾𝙃𝙄𝙑𝙄𝙊 𝙈𝙀𝙎𝙎𝙊 𝙄𝙉 𝙎𝘾𝙀𝙉𝘼 – 𝙋𝙄𝙉𝙊𝘾𝘾𝙃𝙄𝙊 𝙀 𝙇𝘼 𝙎𝙐𝘼 𝙊𝙈𝘽𝙍𝘼
a cura di
Brizia Minerva con
Archivio Carmelo Bene

🗓️10-20 dicembre 2025 ore 16:00 – 19:00
📍 Archivio Carmelo Bene, Lecce
Piazzetta G. Carducci – presso il Convitto Palmieri

𝘓’𝘢𝘳𝘤𝘩𝘪𝘷𝘪𝘰 𝘮𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘪𝘯 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘢 – 𝘗𝘪𝘯𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘰𝘮𝘣𝘳𝘢 esplora la rilettura di Pinocchio da parte di Carmelo Bene, non come favola per bambini, ma come metafora di identità frammentata, corpo-meccanismo e voce separata dal soggetto.

La mostra presenta manoscritti, dattiloscritti, fotografie di scena, costumi, appunti di regia e materiali d’epoca, rivelando il processo creativo con cui Bene smonta e riscrive il testo di Collodi secondo la sua poetica. Attraverso video, proiezioni e ascolti guidati, l’archivio si fa “attivo”: non conserva solo memoria, ma si rigenera nello sguardo e nell’esperienza dello spettatore.

Info: unteatroperbene.it/portfolio/l…

🎟️ Ingresso libero. Per info 3894424473 o info@accademiaama.it

Il progetto “Un teatro perBene #5” è promosso dall’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce, Polo biblio-museale di Lecce, Archivio Carmelo Bene e Comune di Otranto con il sostegno del Ministero della Cultura.

#accademiaMediterraneaDellattoreDiLecce #appuntiDiRegia #archivio #archivioCarmeloBene #art #arte #briziaMinerva #carmeloBene #cb #collodi #comuneDiOtranto #corpoMeccanismo #costumi #dattiloscritti #fotografieDiScena #identitaFrammentata #larchivioMessoInScena #manoscritti #pinocchio #pinocchioELaSuaOmbra #poloBiblioMusealeDiLecce #proiezioni #soggettoDellinconscio #teatro #unTeatroPerbene #video

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Nothing: svelato Phone (3a) Community Edition, progettato con i fan del brand


Nove mesi. Più di 700 proposte. Quattro creatori emergenti. Uno smartphone che mostra cosa è possibile realizzare quando un'azienda crea insieme alla propria community

Nothing ha presentato Phone (3a) Community Edition.Il device è il risultato del più recente Community Edition Project, un’iniziativa concepita per ripensare
radicalmente il processo di sviluppo dei prodotti tecnologici, invitando fan e talenti
creativi a contribuire alla realizzazione di dispositivi reali. Invece di considerare la community come un semplice canale di feedback, il programma la trasforma in una fucina di nuovi talenti, offrendo l’opportunità di partecipare
direttamente alla progettazione, allo sviluppo software e al marketing del prodotto. L’edizione 2025 abbraccia l’intero processo creativo – dal design hardware agli elementi della schermata di blocco, fino al packaging e alla comunicazione – mettendo sotto i riflettori la prossima generazione di creativi.

I fan parte del processo


Quest’anno il programma ha raccolto oltre 700 candidature nelle categorie design, software, accessori e visual storytelling, segno di un interesse crescente da parte di creativi desiderosi di instaurare un rapporto più profondo e significativo con i brand che amano. I quattro vincitori – Emre Kayganacl (Hardware Design), Ambrogio Tacconi & Louis Aymond (Accessori), Jad Zock (Lock Screen Clock & Wallpaper Design) e Sushruta Sarkar (Campagna marketing) – sono stati scelti per la loro originalità, competenza e capacità di evolvere il linguaggio estetico di Nothing. Ognuno rappresenta un talento emergente nel proprio ambito e il programma offre loro un’occasione unica: collaborare con un’azienda tecnologica globale e vedere le proprie idee trasformarsi in un prodotto reale. I creatori hanno lavorato fianco a fianco con i team di Nothing a Londra, trasformando concetti iniziali in soluzioni destinate alla produzione; un’ulteriore dimostrazione della convinzione di Nothing: le grandi idee possono nascere ovunque e la co-creazione può ridefinire il rapporto tra un brand e la sua community, rendendo i fan parte integrante del processo. Per questa edizione Nothing ha perfezionato l’approccio rilasciando tutti i brief in contemporanea, offrendo ai partecipanti più tempo e risorse per confrontarsi con i team interni. Per la prima volta è stato introdotto anche un premio di 1.000 sterline per ogni categoria, pensato per sostenere concretamente i creatori durante lo sviluppo dei loro progetti.

Oltrepassare il confine tra fan e membri del team


Oltre alla co-creazione dei prodotti, Nothing sta costruendo un modello più ampio che permette alla community di contribuire anche all’evoluzione dell’azienda. Iniziative come il Community Edition Project e la figura dell’osservatore eletto nel Community Board, che porta la voce della community alle riunioni del CdA, dimostrano come Nothing continui ad ampliare gli spazi di partecipazione dei fan nel plasmare il proprio futuro. La scorsa settimana, inoltre, Nothing ha aperto un nuovo round di investimenti comunitari da 5 milioni di dollari, basato su una valutazione di Serie C pari a 1,3 miliardi di dollari, offrendo ai sostenitori la possibilità di investire allo stesso prezzo per azione riservato agli investitori istituzionali. Un’iniziativa che riflette il passaggio strategico dell’azienda: dalle fondamenta hardware alla creazione di sistemi operativi nativi per l’intelligenza artificiale, guidata dalla convinzione che la prossima era della tecnologia personale debba essere costruita insieme alle persone che la utilizzano.

Dettagli del prodotto

Fase 1 - Progettazione hardware


Il design hardware e il packaging proposti da Emre Kayganacl prendono ispirazione dall’estetica tecnologica tra fine anni ’90 e primi anni 2000, un periodo molto distante dal panorama attuale. Il risultato è una palette cromatica audace, originale e intrisa di nostalgia, che evoca l’immediatezza dei giocattoli di una volta pur restando fedele alla visione futuristica di Nothing Phone (3a).

Fase 2 - Accessori


La categoria Accessori, introdotta per la prima volta nel 2025, è stata vinta con il
progetto Dice. I dadi, simbolo universale di fortuna, strategia, gioco e momenti condivisi, sono reinterpretati con un tocco distintivo Nothing: ogni faccia presenta numeri realizzati con il font Ndot 55, fondendo l’estetica puntinata tradizionale con la precisione tecnologica del brand. Il progetto, firmato da Ambrogio Tacconi & Louis Aymonod, è statosviluppato in collaborazione con il team Nothing Brand & Creative.

Fase 3 - Design dell'orologio e dello sfondo della schermata di blocco


Il design software vincente è un quadrante personalizzato che utilizza caratteri di
diverso spessore per ridurre il disordine visivo e guidare l’occhio verso gli elementi
essenziali. Un approccio che riflette perfettamente la filosofia Nothing e aiuta a ricordare più facilmente le informazioni appena consultate. Anche lo sfondo esclusivo, creato da Jad Zock, funge da ponte visivo tra colore e texture della scocca posteriore e l’interfaccia frontale. Le varianti disponibili sono quattro – due
blu e due viola – ognuna con richiami a esplorazioni cromatiche alternative e con alcune divertenti “Easter eggs” nascoste.

Fase 4 - Campagna di marketing


“Made Together” è la campagna che celebra il processo di co-creazione e il ruolo della community nel percorso di Nothing. Il linguaggio visivo e le attivazioni incarnano la visione del brand: rendere la tecnologia divertente per ispirare la creatività umana. La campagna non è vincolata a un design finale specifico, ma esprime il valore stesso della collaborazione, risultando efficace e pertinente indipendentemente dalla versione definitiva dello smartphone. È stata ideata da Sushruta Sarkar, che l’ha sviluppata insieme al team marketing di Nothing.

Disponibilità e prezzi


Phone (3a) Community Edition, basato sulla versione 12+256 GB di Phone (3a), sarà disponibile in tutti i mercati. Nothing ha prodotto soltanto 1.000 unità che saranno in vendita da oggi al prezzo è di 379 euro.


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un intervento di michela becchis e giovanni ammendola su plpl (un post sul sito ‘vistodaqui’)


Facciamo il punto. È così che in una fiera che sposa i meccanismi
più duri del “commercio” arrivano i fascisti

di
Michela Becchis e Giovanni Ammendola

“La fiera Più Libri Più Liberi è organizzata dall’Associazione Italiana Editori. Il presidente è il dottor Innocenzo Cipolletta che è, tra il molto altro, “Presidente di Confindustria dal 1990 al 2000, Presidente FeBAF (Federazione Banche, Assicurazione e Finanza), Presidente AIFI (Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital), Presidente del Fondo Italiano d’Investimento, membro del consiglio di amministrazione del GEI (Associazione Italiana Economisti d’Impresa)” e siede nei consigli di amministrazione di una decina di gruppi industriali. Insomma un “editore puro”, come si diceva un tempo! Un’organizzazione quindi guidata dai principi più ferrei del capitale, dove, nonostante la leggenda e la narrazione rosea, chi non ce la fa muore.
Un’associazione di editori guidata da un uomo d’affari, esponente del capitalismo più convinto e irremovibile. Ci stupiamo della sua risposta? “Hanno pagato, si attengono al regolamento che si richiama anche (addirittura) ai principi della Costituzione, va tutto bene”. Cosa dovrebbe rispondere il dottor Cipolletta?
Allora dov’è lo scandalo che non possiamo accettare? È tutto nel fatto che →continua qui

#aie #antifascismo #associazioneItalianaEditori #capitalismo #costituzione #editoriFascisti #editoriNeofascisti #fascismo #giovanniAmmendola #innocenzoCipolletta #michelaBecchis #piuLibriPiuLiberi #plpl #resistenza #ricostruzioni #vistodaqui

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oggi, 12 dicembre, a genova: leggersi _ scritture di ricerca in dialogo _ fabio poggi e luciano neri

cliccare per ingrandire
OGGI, vnerdì 12 dicembre, alle ore 18:30, al Tiqu – Teatro internazionale di quartiere (Genova, centro storico, piazzetta Cambiaso 1), è di scena Leggersi, dialogo tra scritture di ricerca. Fabio Poggi, autore di Bianco tipografico (l’arcolaio, collana Il Laboratorio, 2024) presenta Autoreverse, e Luciano Neri autore di Autoreverse (Tic edizioni, collana Chapbooks, 2022) presenta Bianco tipografico.

Doppio incrocio testuale, punti tangenti, linee convergenti, prospettive oblique, vuoti di campi a diverse distanze, spazi sonori e tipografici non comuni.

#autoreverse #biancoTipografico #chapbooks #dialogoTraScrittureDiRicerca #fabioPoggi #ilLaboratorio #larcolaio #leggersi #lucianoNeri #scritturaDiRicerca #scrittureDiRicerca #teatroInternazionaleDiQuartiere #tic #ticEdizioni #tiqu #tiquTeatroInternazionaleDiQuartiere

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from the moma archive: “alison knowles discusses the fluxkit” (2011)


from the MoMA channel: youtu.be/cPi0UyHB95U

youtube.com/embed/cPi0UyHB95U?…

Filmed in conjunction with the exhibition Thing/Thought: Fluxus Editions, 1962-1978. During the course of the exhibition, the display of Fluxkits — collective groupings of Fluxus Editions assembled by George Maciunas — will change. Artists — some who were original members of Fluxus — have been invited to select objects from the kits and determine their arrangement.
© 2011 The Museum of Modern Art, New York

#alisonKnowles #art #arte #fluxkit #fluxkits #fluxus #fluxusEditions #fluxusKits #georgeMaciunas #moma #theMuseumOfModernArt #thingThoughtFluxusEditions19621978

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Orologi Fatati e Falchi Enigmatici: Un Viaggio nel “Mondo di Centocchi” Cambierà Tre Amiche per Sempre

Indice dei contenuti

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Sofia e il mondo dei Centocchi

“La squadra del destino”

Autrice: pseudonimo Amira Le Vanie

Genere: Fantasy

data di pubblicazione: 22.12.2025

casa editrice: Ali Ribelli Edizioni

240 pagine

Tre amiche, un antico orologio e un falco dagli occhi umani: così inizia l’avventura che cambierà per sempre la vita di Sofia. Un portale misterioso le trascinerà in un mondo magico e pericoloso, dove il coraggio e l’amicizia saranno la loro unica bussola. Tra creature straordinarie e segreti dimenticati, le ragazze della “Squadra del Destino” dovranno scoprire la verità nascosta dietro il Triangolo delle Bermuda… e dentro se stesse.


🌟 L’Avventura Fantasy Che Ti Aspetta: Tutto Quello Che Devi Sapere su “Sofia nel Mondo di Centocchi”


Se siete alla ricerca di una nuova saga fantasy che vi incolli alle pagine, preparatevi a segnare un nuovo titolo: “Sofia nel Mondo di Centocchi”! Questo romanzo non è solo un libro, ma un vero e proprio portale per un’avventura mozzafiato che intreccia la vita ordinaria con l’imprevisto magico, in un viaggio che cambierà per sempre tre amiche inseparabili.


Dalle Vie di Londra all’Ignoto di Centocchi


Tutto inizia con un’innocua vacanza a Londra per le amiche Sofia, Alessia e Giulia. Un momento di spensieratezza prima del rientro, che si rivela essere l’ultima normalità.

Il vero punto di svolta arriva in modo spettacolare: un misterioso falco dorato bussa alla loro porta, rivelando un destino speciale che le lega indissolubilmente a lui. L’oggetto chiave? Un antico orologio rinvenuto da Sofia nel negozio di famiglia. Quando viene attivato, il falco si trasforma in un enigmatico ragazzo, e l’orologio diventa la chiave per il passaggio fra la Terra e un luogo che esiste solo nei sogni (o negli incubi): il Mondo di Centocchi.

Sofia, con il suo nuovo compagno e le sue amiche, varca la soglia… ma l’idea di un “mondo fatato” svanisce presto. L’oscurità, i tunnel e persino Formiche Giganti attendono le amiche a ogni angolo.

💥 Poteri, Visioni e Alleati Inaspettati


La posta in gioco si alza quando Sofia scopre di possedere incredibili poteri magici e visioni premonitrici.

Armata di questa nuova consapevolezza, elabora un piano audace per sconfiggere i nemici che minacciano Centocchi: la temibile strega Demon e il suo compagno Turpis. Ma non è sola! Ad aiutarle ci sono alleati che non ti aspetteresti mai:

  • Lo scimmione eccentrico Ajabu.
  • La sua alleata, la guerriera Ambra.
  • La veggente, una libellula di nome Kira.

In un colpo di scena mozzafiato, Sofia utilizza persino l’orologio fatato per aprire un varco temporale, salvando i ragazzi Moshe e Yosef da un futuro incerto, e arruolandoli nella sua squadra.

Le premonizioni spingono il gruppo a cercare il principe Ravien, un vecchio amico di Sofia. Insieme, guideranno tutte le creature magiche, gli alleati e persino un inaspettato esercito proveniente dal misterioso Triangolo delle Bermuda, in una battaglia epica contro la furia di Demon!

Il destino del Mondo di Centocchi è nelle mani di queste tre amiche. Riusciranno a salvare un mondo che non è il loro e a trovare la strada per tornare a casa?

Non resta che tuffarsi in questa epica avventura per scoprirlo!


🖋️ L’Autrice Dietro la Magia: Amira LeVaine


Amira LeVaine è lo pseudonimo che l’autrice ha scelto per mantenere un affascinante alone di mistero e per calarsi completamente nei mondi che narra. Con una carriera nel settore della moda alle spalle, Amira ha trovato la sua vera vocazione nella scrittura, creando narrazioni che mescolano realtà e magia con una maestria rara.

Si ispira a giganti del fantasy come Diana Gabaldon, da cui trae l’abilità di creare trame avvincenti e personaggi complessi. Il suo debutto, “Sofia nel Mondo di Centocchi. La Squadra del destino”, è un fantasy avventuroso che esplora le emozioni e i conflitti interiori dei giovani di oggi. Amira crede nel potere della scrittura di ispirare e connettere, e sta già lavorando a nuovi progetti che promettono di esplorare temi universali come la lotta interiore e la speranza.

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stoning the refrigerator / jimmie durham. 1996


youtube.com/embed/o0DoP6BBuYs?…

“St. Frigo” is a sculpture Durham made in 1996 while doing an artist residency in France. By throwing stones at an old refrigerator every morning for ten days in the courtyard of Le Collège Gallery in Reims, Durham physically transformed the appliance from what he described as a “neutral” everyday object into a valuable and unique sculpture, saving it from the rubbish bin. Durham made an experimental video of this ritual titled “Stoning the Refrigerator”. Later commenting that the refrigerator had been “brave,” Durham decided to call the sculpture “St. Frigo”, as if it were a martyred saint.

#art #arte #installazione #jimmieDurham #leCollegeGallery #performance #sculpture #stFrigo #stoningTheRefrigerator

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Questo testo è un'analisi estremamente dettagliata e cronologica della lore completa dell'universo di Halo, partendo dalle sue origini più remote, centinaia di migliaia di anni prima degli eventi narrati nei videogiochi. L'autore riconosce la complessità della materia e la probabilità di errori, promettendo aggiornamenti costanti, e giustifica l'articolo affermando che la narrativa di Halo è vastissima e spesso sconosciuta al pubblico, paragonandola a quella di Star Wars o World of […]

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Il testo discute di presunti piani segreti della Commissione Europea per riformare la normativa sulla protezione dei dati al fine di favorire l'addestramento dell'intelligenza artificiale (AI) da parte delle Big Tech. Secondo le fughe di notizie, la proposta, parte di una riforma "fast-track" denominata Omnibus, consentirebbe alle aziende di AI di raccogliere i dati personali dei cittadini europei, indebolendo significativamente il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). Gli […]
Questa voce è stata modificata (3 giorni fa)

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(LTT) “How Bad is Dialup Internet in 2025?”


youtube.com/watch?v=T-qyNFjZaQ…

Linus Tips Tech ha fatto questo esperimentino l’altro giorno… chissà se per puro sfizio personale, o per una ritrovata nostalgia per i tempi in cui si stava meglio quando si stava peggio, visto che almeno, quando lui era ragazzino, ed Internet in casa era al massimo 56k, certamente non c’era una crisi sul mercato delle RAM dovuta allo schifo che fanno gli AI-bro… ma sto divagando un botto, ops; meglio vedere che ha combinato… o, in altri termini, cos’ha da dire uno che, comunque, nonostante la mia eternità, è più vecchio di me. 🌐

Allora, “quanto fa schifo usare Internet via modem telefonico nel 2025???” è la domanda che egli si pone con questo video… e, la risposta è: molto… e c’è per caso gente stupita di ciò? Però insomma, diciamo che in realtà dipende, perché dire “Internet” è dire un po’ tutto e niente. Se si intendono le e-mail (attraverso client nativi classici), e roba di quel tipo, allora OK, la dialuppa funziona… e, addirittura, è possibile pure fare un pochino di esotico gaming, altro ché! (Oddio, sempre ammesso che gli astri permettano, che non sempre è il caso….) Purtroppo, però, il web, che effettivamente ad oggi è praticamente il 98% di Internet mi sa, è un vero disastro, a dire poco… è assolutamente inutilizzabile, a dire meglio. 👻

Almeno usando un browser moderno del calibro di Chromium, testando le home page di vari siti… Google richiede più di una pausa pipì per caricare, Wikipedia almeno quanto una pausa sigaretta veloce, e Reddit è abbastanza pesante da consentire forse una pausa cacca (ma non diarrea eh, attenzione se ci provate). Bloccare il caricamento automatico delle immagini (che neanche sapevo fosse una funzionalità in Chromium!!!) aiuta un pochino, come osserva Linus, e bloccare gli script (dove possibile) pure un po’ in più, aggiungo io… ma il vero problema è che le pagine web ormai son grosse, piene spesso sia di HTML ciccione inutile (e WordPress in questo fa scuola, comunque…), e di tanti script e tracker e robe… ma, sorprendentemente, pure il solo CSS è spesso pesantissimo!!! 🥴

Non ho tantissimo tempo da perdere come Linus, io, ma comunque un po’ di tempo da perdere lo avevo, poco fa… Quindi, ho fatto qualche test al volo con certi miei siti, usando la funzione di Chromium per fare il throttling della rete, con gli stessi parametri che Linus ha usato per simulare accuratamente una linea 56k, dopo aver rinunciato a fare le prove con la vera dial-up, che si è rivelata più merdosa del previsto (perché in realtà ben meno di 56k… non ironicamente, non c’è più la dial-up di una volta): 53 k/s down, 48 k/s up, 250 ms ping, 1.5% packet drop. Se i miei Pignio e Aggregodo, che usano dei grossi framework CSS, impiegano praticamente un fottuto minuto a caricare la home così… Brutkey, il mio client Misskey per web legacy, in meno di 10 secondi ha presentato la timeline, gustoso! Ho in realtà provato anche a caricare la home di un subreddit su Reddit Old, con ovviamente sia immagini che script disattivati, e ci ha messo solo 20 secondi… Quindi, ok, male ma non malissimo. 🙄

Comunque, è veramente assurdo che nel 2025 ci sia ancora la dial-up in giro… cosa a proposito della quale non sono contro eh, perché oh, magari lo sfizio, gnam, evviva poter scegliere… Ma è assolutamente merdoso che in molti posti, per molte persone, sia l’unica opzione davvero accessibile, cioè l’unica con prezzi accettabili o forse anche l’unica fisicamente disponibile… questo non va bene, che schifo. La cosa incredibile però è che, per quello che so (poi magari so male, ma intanto…), solo il Nord America è messo così di merda… porca miseria, pure nei fottuti villaggi dell’Africa hanno delle connessioni wireless accettabili, cioè, che cazzo!!! 🥀

#56k #dialUp #internet #linustechtips #ltt


Ahh, gli AI-bro... mannaggia a loro e alla loro esistenza!!! 👹E lo so che mannaggiarli è fargli fin troppo poco rispetto a cosa davvero si meritano, quelli lì, ma ohh capo, sono così tremendamente stanca, oltre ogni mai immaginabile punto di ritorno...
Questi tizi hanno davvero rovinato il mondo, con questa loro nuova robaccia. 💥Che poi no, in realtà è più complicato di così...
Innanzitutto, perché io chiamerei "architetti dell'intelligenza artificiale" (generativa, nello specifico... non capisco perché questa parola — che è importante, in quanto distingue dall'IA in generale, che esiste come campo di studio e come applicazioni da addirittura secolo scorso — venga sempre persa per strada quando se ne parla, ma pazienza) non i CEO e i tizi con i soldi, ma gli sviluppatori e i ricercatori, cioè quelli che davvero si sporcano le mani e per via di cui tutto ciò esiste...
Beh, io comunque ovviamente non odio chi fa le cose, bensì odio solo i capi e i dirigenti e questi tizi palloni gonfiati sociopatici che, tramite le loro aziendone, possiedono questi certi poteri così troppo enormi per essere giustificati nelle mani di singoli individui. 🔪
E, se già per via di ciò il futuro riserba scenari a dir poco preoccupanti, in realtà basta guardare al presente per piangere...
Per colpa di questa IA generativa e di tutte le minchiate annesse, ora non si può più comprare RAM per il PC senza fare un cazzo di mutuo... robe da pazzi, singoli stick che arrivano alle centinaia di euro, che mamma mia, qui ci toccherà tornare alla carta per fare i calcoli di questo passo, secondo me.
Cosa cazzo succederà ancora, in tempi così brevi da non permettermi nemmeno di accorgermene??? 😭
Questa voce è stata modificata (2 giorni fa)
in reply to Paolo Redaelli

@paoloredaelli @paoloredaelli Ehh ma appunto solo in nord america… solo lì sono rimasti provider, qui spariti tutti anche a volerli pagare, giustamente 😄

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Novembre è il nuovo dicembre: su idealo è boom di ricerche legate al Natale


Secondo i dati, novembre diventa il nuovo punto di partenza delle feste: un mese in cui desiderio, organizzazione e voglia di coccole si incontrano tra luci, regali e momenti da condividere

C’è chi aspetta l’8 dicembre per accendere l’albero e chi, invece, ha deciso che il Natale può iniziare molto prima. Già dalla fine di novembre, infatti, l’atmosfera delle feste entra nelle case degli italiani con un mese di anticipo, complici le vetrine dei negozi, le strade delle città che si riempiono di luci e addobbi e quel pizzico di magia in più durante le giornate più fredde. A confermare questa tendenza sono i dati raccolti da idealo, che ha registrato un vero e proprio boom nelle ricerche legate al Natale.
Fonte: IdealoFonte: Idealo

Gli articoli più richiesti


Tra gli articoli più richiesti spiccano gli alberi di Natale con una crescita del +561% rispetto al mese di ottobre, seguiti dai calendari dell’Avvento (+256%), dalle decorazioni natalizie (+97%) e dalle immancabili luci natalizie (+105%) . Ma il Natale non è solo addobbi: con l’arrivo del freddo e le giornate più corte, cresce anche la voglia di convivialità e momenti da condividere al caldo. Non sorprende quindi che, accanto alle decorazioni, stiano tornando protagonisti anche i giochi da tavolo, un grande classico delle festività, che registrano un notevole aumento (+84%) nelle ricerche.
a close up of a monopoly board gamePhoto by Joachim Schnürle / Unsplash

Il Black Friday fa da traino


Sia per i più piccoli sia per i più grandi, gli italiani hanno già iniziato la ricerca del regalo perfetto. Complice il periodo del Black Friday, molti hanno approfittato delle offerte per cercare di risparmiare qualcosa e portarsi avanti con gli acquisti natalizi. Infatti, il 59% dei rispondenti dell’indagine Kantar, svolta dall’11 al 19 di settembre scorso, aveva espresso l’intenzione di sfruttare questo periodo o gli strumenti di monitoraggio delle piattaforme di comparazione prezzi per trovare le offerte più convenienti.
desk and organizers near wallPhoto by Rylie Howerter / Unsplash

I regali dei più piccoli (e non solo)


Per la categoria giocattoli e mondo bambini, gli articoli più cercati sono la casa delle bambole con il +120%, le Barbie con il +85%, gli amatissimi LEGO con il +79%, i Playmobil con un aumento del +74% e le costruzioni con il +68%. Un mix perfetto tra nostalgia, creatività e intramontabili classici del gioco. Per i più grandi, invece, l’attenzione si concentra soprattutto su gaming e bellezza, profumi e cura della persona. Tra i protagonisti delle ricerche emergono le console (+190%), il visore VR (+123%), i giochi per la Nintendo Switch (+53%) e i giochi per la PS4 (+39%). Il Natale, però, non è solo fatto di pacchi da scartare sotto l’albero, è anche il momento in cui ci si concede un pò più di tempo per sé, tra rituali di benessere e piccoli lussi quotidiani. Spopolano quindi i set regalo profumi e beauty con un aumento del +169%, gli accessori per il make-up con il +77%, e i set make-up con il +72%, perfetti per chi ama prendersi cura di sé o sorprendere con un pensiero glam. Questi numeri raccontano un’Italia sempre più attenta, organizzata e strategica: la parola d’ordine è pianificare, monitorare i prezzi e arrivare a dicembre con le idee chiare…e meno regali last minute da comprare.
Fonte: IdealoFonte: Idealo

Confronto europeo: tra magia natalizia e voglia di neve


Se in Italia il Natale arriva in anticipo, non siamo gli unici a respirare aria di feste: anche in Germania, Spagna e Regno Unito è già partita la caccia al regalo perfetto. In Germania, tra le categorie che hanno avuto un boom di ricerche nelle ultime settimane troviamo i set per il make-up (+300%), gli hair styler (+128%) e i set di profumi e beauty (+123%), mentre per gli appassionati di gaming il Visore VR cresce del +182%. Anche qui i regali per i più piccoli hanno avuto un vero e proprio incremento: a guidare la classifica spiccano i giochi elettronici con il +170%, a seguire le bambole e la casa delle bambole rispettivamente con il +125% e il +112%4 . In Spagna, il mondo del gaming domina la scena con un +317% per il visore VR e un +239% per console e videogiochi. Tra i regali per bambini, grandi protagonisti sono la casa delle bambole con il +302%, i peluche con il +233%, i LEGO con il +186% e le Barbie con il +172%5 . Nel Regno Unito, invece, l’attenzione si concentra sui più piccolini. Infatti, a guidare le ricerche degli inglesi troviamo un incremento nella categoria dei Playmobil del +255%, i LEGO con il +156%, le bambole con il +141% e i peluche con il +121%.
man in black and white jacket riding on snowboard during daytimePhoto by Colin Lloyd / Unsplash
Diverso il discorso per Francia e Austria, dove dicembre è sinonimo di montagna. Qui l’interesse si sposta decisamente verso la stagione sciistica: in particolare, in Francia volano le ricerche di pantaloni da sci (+425%), sci (+273%), snowboard (+187%) e caschi da sci (+149%). In Austria, invece, dominano i bastoncini da sci (+216%), i pantaloni da sci (+192%), i guanti da sci (+160%), i caschi (+177%) e ancora sci (+150%) e snowboard (+134%)7 . In un contesto in cui il confine tra Black Friday e Natale è sempre più sottile, i dati analizzati mostrano come gli italiani stiano imparando ad anticipare, pianificare e scegliere con maggiore consapevolezza. Novembre diventa così il nuovo punto di partenza delle feste: un mese in cui desiderio, organizzazione e voglia di coccole si incontrano tra luci, regali e momenti da condividere. Perché, in fondo, la magia del Natale non è più solo una data sul calendario, ma un’atmosfera che può iniziare molto prima.


Black Friday: non più una corsa allo sconto, ma una bussola del nuovo consumatore italiano


Fino a qualche anno fa il Black Friday era sinonimo di frenesia: un solo giorno, 24 ore di click e carrelli pieni alla ricerca dello sconto più estremo. Con il passare del tempo quella febbre appare attenuata, e non perché gli italiani abbiano smesso di comprare ma perché hanno imparato a farlo meglio. Secondo i dati di Trovaprezzi.it, infati, il Black Friday è diventato un termometro dell’evoluzione dei consumi digitali: non più una corsa all’occasione, ma un momento di scelta consapevole.
time lapse photography of crowded people on mall groundsPhoto by Dieter de Vroomen / Unsplash

Dal giorno dello sconto alla stagione degli acquisti


Nel 2021 il Black Friday era ancora “il giorno dei record”, con oltre 1,48 milioni di ricerche in sole 24 ore, rileva Trovaprezzi. Negli anni successivi, il picco si è progressivamente abbassato – 1,3 milioni nel 2022, 940 mila nel 2023 – mentre le ricerche complessive nel mese e nell’anno continuavano a crescere. Segno che il fenomeno non stava calando, ma cambiando forma: da evento concentrato a periodo diffuso. Nel 2024, la curva si è invertita: 1,17 milioni di ricerche nel solo giorno del Black Friday (+25% rispetto al 2023). Ma il vero salto è arrivato guardando al contesto: 8,56 milioni di ricerche nella “settimana del Black Friday” - che va dal lunedì precedente al Black Friday fino al Cyber Monday - (+29% sul 2023) e 27 milioni di ricerche nell’intero mese di novembre (+25% rispetto al novembre 2023). Il significato è chiaro: lo shopping non si consuma più in un lampo, ma si pianifica in un arco di settimane. Oggi l’utente consulta, confronta e attende il momento giusto per acquistare.
a plate of food and drinksPhoto by Natali Hordiiuk / Unsplash

Dai telefoni ai multivitaminici: la spesa che racconta chi siamo


Il cambiamento non è solo temporale, ma anche valoriale. Per quattro anni consecutivi, dal 2020 al 2023, la categoria più cercata durante il Black Friday è stata Cellulari e Smartphone. Un dominio assoluto, simbolo di un’epoca in cui la tecnologia rappresentava la forma più desiderata di consumo. Nel 2024, però, questo primato è caduto: in testa alle ricerche troviamo Integratori e Vitamine, superando per la prima volta i device. Un passaggio simbolico: meno corsa alla tecnologia, più attenzione a salute, equilibrio e benessere personale. Alle spalle dei telefoni si fanno largo lavatrici, asciugatrici, ma anche profumi e prodotti per la salute, prodotti che fino a pochi anni fa non figuravano nemmeno nella top 10 categorie del periodo. La tecnologia resta una costante, ma si affianca a un consumo più concreto e maturo: investire in ciò che migliora la qualità della vita quotidiana, che semplifica la gestione della casa o che contribuisce al benessere fisico.
Young woman laughing while looking at laptop on laptopPhoto by Vitaly Gariev / Unsplash

Gli sconti si ma senza eccessi


L’epoca dei ribassi clamorosi è finita: il 2024 ha mostrato un mercato più sobrio, dove le riduzioni di prezzo sono più contenute e realistiche. Analizzando il prezzo minimo giornaliero nella settimana del Black Friday (25 novembre – 2 dicembre) di iPhone 16 e 15 emerge in media un calo che va tra il 2,5% e il 4% (considerando il miglior prezzo rilevato il 25 novembre e confrontandolo con il miglior prezzo nel periodo considerato), per il Samsung Galaxy S24 Ultra il calo è del 3,3% mentre nel caso dell’S24 Plus il prezzo è calato di circa il 4%. Nel mondo del gaming, le percentuali sono più o meno le medesime, esaminando l’andamento dei prezzi minimi giornalieri nella settimana del Black Friday della PS5 Slim Digital Edition (- 3%) e della Nintendo Switch bundle (-4%). Le riduzioni più interessanti hanno riguardato la fascia media e gli elettrodomestici, più che i top di gamma e i prodotti in genere più desiderati.
Smartphone resting on laptop with apple logos.Photo by ubeyonroad / Unsplash

Verso il Black Friday 2025: il ritorno del lusso razionale


Le ricerche di inizio novembre 2025 mostrano una crescita di interesse verso la fascia alta, ma con un approccio selettivo. Gli italiani mettono nel mirino iPhone 17, 17 Pro e 17 Pro Max, Samsung Galaxy S25 Ultra, Xiaomi 15T Pro, PS5 Slim e asciugatrici Candy. Prodotti costosi, ma desiderati solo a condizione di trovarli a un prezzo “giusto”. È il ritorno del lusso razionale: si sogna, ma con calcolo. Il consumatore non rinuncia alla qualità, ma la persegue con lucidità economica.
Three women walk with shopping bags in a mall.Photo by Vitaly Gariev / Unsplash

Identikit del consumatore del Black Friday


Il pubblico del Black Friday è ormai trasversale ma sempre più adulto. Nel novembre 2024, il 52% degli utenti di Trovaprezzi.it erano uomini e il 48% donne, con un’età compresa tra 25 e 54 anni nel 65% dei casi. Le regioni più attive sono state Lombardia (33,9%), Lazio (14,6%), Campania (7,7%), Emilia-Romagna (7%). Una platea esperta, consapevole, che usa il Black Friday non come sfogo d’acquisto ma come strumento di gestione del bilancio familiare.

“Quest’anno vediamo segnali chiari: più ricerche, ma soprattutto scelte più mirate. Su Trovaprezzi.it la comparazione dei prezzi non è solo risparmio: è controllo, è tempo guadagnato, è fiducia. Lavoriamo con i nostri partner per avere online promozioni sostenibili e misurabili, perché un buon Black Friday si costruisce sui dati, non sugli slogan.” ha concluso Dario Rigamonti di Trovaprezzi.it.





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Treno Regionale Veloce 4039 con ETR521 Rock in transito a San Vincenzo (11/02/2024)


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Per una critica anarchica dell’anarchismo

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Per una critica anarchica dell’anarchismo

Pensiero anarchico e libertario

Tomás Ibáñez

Saggi

Elèuthera

Settembre 2025

Brossura

152 pp

L’anarchismo non fondazionale qui delineato non intende affatto proporre un nuovo modello di società, bensì spingere singoli e collettivi a costituirsi come «ingovernabili» e a mantenere accesa la resistenza, qui e ora, all’interno di qualsiasi modello di società autoritaria. Un nuovo paradigma che rimanda a un’etica della rivolta piuttosto che a un’epica della rivoluzione (dal sito)

Tomás Ibáñez


Ibàñez è uno psicologo e attivista cresciuto in una cultura libertaria antifranchista. Ma questa espressione, cultura libertaria, non è una semplice nota curriculare. Nella sua attività, e questo libro lo conferma, ha sviluppato quella necessità di approccio iconoclasta che permette all’anarchia di rimanere ancorata all’unica certezza che la mantiene sempre attuale e sempre orizzontale; il dubbio.

La casa editrice


Elèuthera continua ad essere quell’isola culturale – nel pur difficile e reazionario panorama editoriale italiano – dove chiunque abbia una esagerata idea di libertà può trovare ristoro, comunità e soprattutto materiale per nuove domande e spunti. Questo libro, caldamente consigliato, ve ne offrirà di molteplici. Sfogliando il blog puoi leggere diverse recensioni dalla stessa casa editrice. Io stesso ho già avuto il piacere di leggere Latour e Graeber.

Anarchismo non fondazionale


Nel rifiutare le etichette fisse e confinanti ho spesso usato l’espressione “ricercatore di anarchia” per descrivere il mio pensiero. Nel tentativo di far comprendere che ricercare l’anarchia significa seguire un flusso che si nutre del percorso stesso e che pretende la libertà di cercare nuove strade, di imboccare vicoli ciechi che magari sono tali solo perchè non si è guardato bene. Per questo mi sento molto vicino all’approccio non fondazionale inteso da Ibàñez. Un pensiero illuminante che allo stesso tempo rifugge e risolve le questioni poste dai non anarchici nel tentativo di spiegare l’anarchia con uno schema di pensiero non anarchico. L’anarchia non è un pensiero granitico e impeccabile. Non è un qualcosa “da uomini che non devono chiedere mai“. L’anarchia trae le sue spinte dalle imperfezioni e il suo dinamismo dalla libertà di non doversi nascondere.

Il libro


Muovendo da queste premesse il libro si snoda attraverso questioni affascinanti e tutte meritevoli di approfondimento. L’autore riprende Foucault e supera il concetto di potere espresso da Bookchin ribadendo come l’anarchismo non fondazionale sia più in grado di rispondere alle esigenze di questi tempi. Ibàñez riflette anche sulla deriva di onnipotenza della tecnica ed esprime preoccupazioni e analisi sulla cultura della “prevenzione”e su come il potere la utilizzi per ridurre gli spazi di libertà e i diritti delle persone.

Conclusioni


Quello che Ibàñez introduce è quasi una termodinamica, di Lavoiseriana memoria, ma incentrata sulla rivolta. La rivolta non costruisce qualcosa di statico ma si mantiene ingovernabile e quindi progredisce superando se stessa anzichè preferire la comoda autocelebrazione.

Un nuovo paradigma che rimanda a un’etica della rivolta piuttosto che a un’epica della rivoluzione.

dalla quarta di copertina


#anarchia #bookchin #eleuthera #foucalt #ibanez #liberta #rivolta


Chomsky e Mujica tra profezie e opportunità

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Conclusione


Sopravvivere al XXI secolo

Collana: SAGGI

Saul Alvìdrez, José Mujica, Noam Chomsky

Saggistica

Ponte alle Grazie

19/03/2024

Brosura

224

Questo libro racconta l’incontro fra «l’intellettuale vivente più influente del mondo» e «il politico più amato del pianeta», orchestrato e diretto dal giovane attivista e documentarista messicano Saúl Alvídrez. Ne scaturisce un dialogo appassionato, e appassionante, sui grandi temi del mondo di oggi: dai cambiamenti climatici alle guerre, alla crisi del capitalismo e alle sue mutazioni, alla corruzione sistemica, alla diffusione dei populismi e al degrado generalizzato della politica istituzionale.
Ma oltre ad affrontare singole rilevantissime questioni contemporanee, Chomsky e Mujica, il saggio del Nord e il saggio del Sud, come li definisce affettuosamente Alvídrez, nella seconda parte del volume tracciano una mappa dei valori che devono guidare l’umanità nel ventunesimo secolo. Valori che è necessario seguire perché un futuro possa ancora esistere; valori che rappresentano tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta.
Colloquio straordinario fra due punti di riferimento mondiali del pensiero contemporaneo, Sopravvivere al ventunesimo secolo è un’occasione unica: fermarsi ad ascoltare Chomsky e Mujica è istruttivo, e bellissimo. (da Ponte alle Grazie)

Saul Alvìdrez


L’idea di questo incontro tra il saggio del nord (Chomsky) e il saggio del sud (Mujica) è stata possibile grazie all’idea di Saul Alvìdrez. Alvìdrez è un’attivista, scrittore e documentarista messicano (dallo stesso lavoro è tratto anche un documentario) nato nel 1988. Sottolineo la data perchè mi è spesso capitato, durante la lettura, di percepire una vicinanza con l’autore. Una sorta di internazionalismo delle disillusioni che si rielabora in una coltivazione dell’utopia. Alvìdrez ha una storia che coglie nel profondo le inquietudini della sua (mia) contemporaneità. Una storia di battaglie che vale la pena intraprendere nonostante le prevedibili sconfitte. Battaglie che spesso ci si trova a combattere da soli nella disgregazione sociale. Anche se in realtà non si è soli ma sfilacciati, distanti. Per capirlo bisogna contarsi ed è per questo che il lavoro di Alvìdrez conta.

Una nuova umanità


Alvìdrez trova ispirazione venendo a conoscenza, in Bolivia, della leggenda quechua su “l’aquila e il condor”. In questa profezia, l’equilibrio nel mondo tornerà quando aquila e condor voleranno insieme. L’aquila è anche il simbolo degli USA (ereditato – o meglio – rubato ai nativi) e il condor è un simbolo presente in diverse culture indigene sudamericane. L’incontro quindi tra il “saggio del nord” e il “saggio del sud” è funzionale a prendere coscienza del fatto che i centennials e i millennials sono già; nuova umanità. Deve essere questo rendersi conto, questo contarsi a spingerci ad agire. A prenderci la responsabilità del nostro ruolo nella storia anche se […]man mano che cresciamo trovare un senso nella vita diventa sempre più complesso […]

Mujica e Chomsky


Al di là della simpatia che si può istintivamente provare per Mujica, per i suoi aforismi sul senso della vita, per il suo stile di vita frugale e sul vero concetto di ricchezza urge mantenere lo spirito critico nell’osservare le azioni di un uomo che ha sempre cercato il potere politico. Vi lascio pertanto a questa ampia analisi pubblicata su Umanità Nova.

Noam Chomsky conferma anche in queste pagine la capacità di offrire spunti alternativi di riflessione attraverso una lucidità che supera le ideologie. Inoltre la sua vasta conoscenza della storia e del comportamento del potere gli consente profezie sull’attualità tristemente reali. In particolare sulla Palestina e l’Ucraina. Proprio durante la lettura del libro, per esempio, il cosiddetto stato di israele violava continuamente le tregue attaccando il popolo palestinese per proseguire nel suo piano di soluzione finale su Gaza; appoggiata dal mondo occidentale.

Conclusione


Libro da leggere e documentario da vedere. Sempre tenendo saldo il punto fermo più dinamico possibile; il dubbio.

Sul nostro blog puoi leggere recensioni sulla bibliografia di Noam Chomsky in continuo aggiornamento

#anarchia #chomsky #Mujica



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SOHO – Trent’anni e non sentirli

edu.inaf.it/rubriche/risate-sp…

Un compleanno spaziale

#SOHO #Sole

@astronomia @astronomia

Soho 30anni Vignetta Evidenza
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Alex Badger e il suo “Orrore Italiano”: un viaggio tra abissi psicologici e realtà brutale

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Orrore Italiano

Dieci racconti dell’orrore e del Thriller

Alex Badger

Thriller/horror

18 marzo 2025

Independently published

320 pagine

Mostri orribili, lupi mannari, presenze da altre dimensioni, metamorfosi, ritorni dall’oltretomba, violenza e spargimenti di sangue. Gli ingredienti per un classico racconto dell’orrore, gli elementi adatti a dare senso alla definizione stessa del genere, ai quali però si aggiunge un ulteriore elemento, molto più reale e terribile: la cattiveria umana. L’invidia, il sadismo, l’ossessione, la mancanza di affetto, l’avidità, l’intolleranza, la mancanza di empatia, la disistima di séstessi, la consapevolezza della propria iniquità e della malvagità delle proprie azioni, sono tutte caratteristiche capaci di spaventare molto più di un mostro, un fantasma, un evento sovrannaturale. Nonostante questo, non viene negato, nelle storie, un messaggio di speranze. Se vi sono, in esse, personaggi capaci di atti spregevoli, ve ne sono anche altri capaci di sentimenti e atti positivi, come l’amore, l’amicizia, il senso di protezione nei confronti dei propri affetti, anche a costo di metodi discutibili. Poiché questo è l’uomo. Fatto di luci e di ombre, di bianco e di nero e del grigio che lo rende così sfaccettato.

amazon.it/Orrore-Italiano-racc…

Racconti horror italiani


“Orrore Italiano: Dieci racconti dell’orrore e del thriller” è un titolo che non lascia spazio a dubbi. In questa raccolta, Alex Badger esplora il lato oscuro dell’animo umano attraverso dieci storie di pura emozione. L’autore oscilla con maestria tra il paranormale e il realismo crudo, intrecciando tematiche forti e contrastanti che mettono a nudo il dolore dei protagonisti, fino a spingerli verso l’atto estremo: l’omicidio o il suicidio.

Il filo conduttore: il dolore e la solitudine


Nonostante la diversità di ambientazioni, situazioni e personaggi, i racconti sono legati da un unico, potente filo conduttore: il binomio tra dolore e solitudine. Nelle pagine di Badger, questi sentimenti si intrecciano inevitabilmente con la follia e il desiderio di vendetta.

La morte non è vista solo come fine, ma come un atto punitivo o, paradossalmente, di liberazione; una meta finale necessaria dopo anni di sofferenze indicibili. L’autore esaspera vissuti e comportamenti, inserendo schegge di realtà brutale all’interno di cornici paranormali. È in questo confine sottile, dove la fantasia si mescola alla quotidianità, che il lettore ritrova le paure più autentiche del nostro tempo.

Bullismo e omofobia: quando l’orrore è sociale


Uno dei temi più toccanti della raccolta è quello del bullismo e dell’omofobia. Badger scava nella paura del “diverso” e in quelle convinzioni retrograde che vorrebbero un mondo immobile e uniforme.

Esemplare è la storia di Gianluca e Lorenzo, una giovane coppia che cerca di sostenersi a vicenda in un contesto di giudizio e odio. La loro vicenda, che culmina nel peggiore dei modi, ci spinge a una riflessione profonda: perché l’amore non può essere semplicemente amore? Chi ha il diritto di decidere chi siamo autorizzati ad amare? Il dolore della solitudine che scaturisce dall’esclusione sociale emerge qui in tutta la sua forza distruttrice.

Il silenzio assordante dell’indifferenza


In un altro racconto, l’autore affronta il tema dell’indifferenza familiare. Protagonista è un figlio ignorato, quasi maltrattato, considerato dai genitori come un errore biologico. Il suo unico desiderio — essere visto, amato, ascoltato — rimane inascoltato.

L’analisi psicologica qui si fa finissima: il bisogno di accettazione da parte delle figure affettive primarie è vitale. Se chi ci ha messo al mondo ci considera “zero”, come possiamo sperare di essere accettati dagli altri? La paura costante di essere invisibile condurrà il protagonista a un gesto estremo, un errore fatale di cui si pentirà quando il tempo sarà ormai scaduto.

Il mito della perfezione: la storia di Lara Barzaghi


Infine, Badger rivolge lo sguardo ai disturbi legati all’immagine di sé con il personaggio di Lara Barzaghi. Bella e fragile, Lara è vittima del bisogno di approvazione e dei canoni estetici imposti dai media. Nonostante la sua bellezza oggettiva, si vede sempre inadeguata, ossessionata da una perfezione irraggiungibile.

Il racconto si configura come una chiara denuncia alla società del perbenismo, un sistema che, anziché guidare e guarire le fragilità, finisce per ammalare le menti più sensibili.


Perché leggerlo? “Orrore Italiano” non è solo una raccolta di genere; è un labirinto di emozioni forti e riflessioni costanti sulla natura umana. Se cercate un libro che sappia spaventarvi ma anche farvi riflettere profondamente sulla società odierna, l’opera di Alex Badger è una lettura imprescindibile.


Biografia

Profilo dell’Autore: Alex Badger


Alex Badger, pseudonimo di Alessandro Errico, è uno scrittore italiano nato a Bari il 23 ottobre 1987. La sua formazione è profondamente legata al mondo dell’immagine e della narrazione visiva: ha frequentato il Liceo Artistico De Nittis, dove tra il 2002 e il 2006 ha consolidato la sua passione per il cinema, il fumetto e la letteratura di genere.

Formazione e Influenze


La sua poetica è influenzata dai grandi maestri dell’orrore e del fantastico. Tra i suoi riferimenti letterari figurano:

  • Stephen King e Clive Barker per la capacità di scavare nelle paure umane.
  • H.P. Lovecraft per l’orrore cosmico e l’ignoto.
  • Il mangaka Go Nagai, che ha segnato il suo immaginario visivo.

Oltre alla scrittura, Badger nutre un forte interesse per il disegno, che considera, insieme alla narrativa, la forma d’arte più libera per esprimere la propria fantasia senza i vincoli economici tipici della produzione cinematografica.

Percorso Letterario


Ha iniziato a dedicarsi seriamente alla scrittura nel 2008. La sua opera “Orrore Italiano: Dieci racconti dell’orrore e del thriller” (pubblicata inizialmente nel 2017 con Europa Edizioni e successivamente con BookSprint Edizioni) rappresenta una sintesi della sua visione del genere: un mix di elementi classici (mostri, magia nera, paranormale) e drammi umani profondamente radicati nella realtà sociale, come il bullismo e l’intolleranza. Il libro viene ripubblicato in autonomia il 18 marzo 2025.

Oltre a questa raccolta, ha pubblicato anche “Incubi e drammi: Storie di orrore e di tragedia”, continuando a esplorare il tema della “cattiveria umana” come il peggiore dei mali possibili.

Se volete potete seguirmi su Instagram o tiktok per altre recensioni. Mi trovate come @glo.donati

instagram.com/reel/DSF1dx4DG_H…

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oggi, 11 dicembre, a roma, a villa medici: una giornata per erik satie, a 100 anni dalla scomparsa


Vexations 840 _ Erik Satie, pioniere in immagini e parole

Villa Medici celebra Erik Satie nei 100 anni dalla scomparsa con una intera giornata di musica, parola e visioni

OGGI
Giovedì 11 dicembre 2025 | ore 10:00 – 22:00
all’Accademia di Francia a Roma — Villa Medici
Viale della Trinità dei Monti, 1 – Roma

Programma:
Dalle 10 alle 22 – Grand Salon: Vexations di Erik Satie e letture
Dalle 10 alle 22 – Salon des Pensionnaires: Conversazioni immaginarie con Erik Satie
Dalle 10 alle 22 – Salon de Musique: proiezioni
Ore 18:00 – Sala cinema: Conferenza
Ore 20:00 – Sala cinema: Proiezione speciale
La giornata-evento è gratuita e si svolge in lingua italiana e francese. L’accesso è consentito per l’intera giornata su prenotazione tramite il sito dedicato: https://www.ticketlandia.com/m/event/satie-it


per il centenario di Erik Satie: iniziative a Villa Medici (Roma)
cliccare per ingrandire

In occasione del centenario della morte di Erik Satie (1866–1925), l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, in collaborazione con il Festival Nuova Consonanza, dedica una giornata intera a uno dei compositori più radicali e affascinanti della modernità.

Giovedì 11 dicembre 2025 il pubblico sarà invitato a un’esperienza immersiva e prolungata in cui musica, parole e immagini si intrecciano per esplorare la complessità poetica, ironica e profetica di Erik Satie, figura chiave del pensiero musicale del Novecento, precursore del minimalismo e delle sperimentazioni concettuali.

Al centro della giornata, l’esecuzione integrale di Les Vexations, opera composta nel 1893 e strutturata su una breve frase musicale di 16 battute da ripetere 840 volte. L’esecuzione, della durata di dodici ore ininterrotte, sarà affidata ai pianisti Carlo Benedetti e Isenarda De Napoli che si alterneranno al pianoforte Pleyel “Debussy” del XX secolo, parte del patrimonio di Villa Medici e recentemente restaurato. Il pubblico potrà assistere liberamente alla performance, entrare e uscire, lasciandosi coinvolgere da una musica che sfida la percezione del tempo e invita a un ascolto lento e profondo.

In parallelo alla musica, il Grand Salon ospiterà letture continue tratte dai Quaderni di un mammifero, testi aforistici e surreali che restituiscono lo sguardo ironico e visionario di Satie sul mondo. I brani, tradotti in italiano da Ornella Volta e pubblicati da Adelphi nel 1980, offrono un contrappunto verbale e intimo alla rigidità strutturale di Les Vexations.

Nel Salon des Pensionnaires, la giornata si arricchisce con la Chambre d’échos, installazione sonora e letteraria realizzata in collaborazione con la Bibliothèque publique d’information del Centre Pompidou. Questo spazio invita i visitatori a esplorare le tracce lasciate da Satie nella musica contemporanea, attraverso conversazioni immaginarie, suoni, testi e opere ispirate alla sua figura. Un ambiente immersivo che evidenzia l’attualità del suo pensiero e il suo dialogo con le forme artistiche del XXI secolo.

Il percorso continua nel Salon de Musique, dove saranno proiettati film legati alla vita e all’eredità artistica di Satie. Tra questi Entr’acte (1924) di René Clair, film dadaista nato dalla collaborazione con lo stesso Satie, e Satian Satie (2016) di Juruna Mallon e Luca Parente, un ritratto visivo e mentale che indaga i vuoti, i silenzi e l’estetica della ripetizione tipica della poetica satiana, attraverso paesaggi urbani e manipolazioni sonore.

Alle ore 18:00, nella Sala Cinema, sarà presentato il libro postumo di Ornella Volta, Erik Satie en notes et en mots (Presses du Réel, 2025), una biografia monumentale che raccoglie decenni di studi, intuizioni e materiali inediti. La conferenza vedrà la partecipazione del pianista e musicologo Jean-Pierre Armengaud, di Matteo Celli Volta (figlio della studiosa), della scrittrice e giornalista Tiziana Gazzini e del compositore e direttore d’orchestra Marcello Panni. Sarà l’occasione per rendere omaggio a una delle più grandi studiose di Satie e per riscoprire aspetti poco noti della sua personalità e del suo metodo compositivo.

Alle ore 20:00 seguirà la proiezione speciale di Sisters with Transistors (2020) di Lisa Rovner, con la presenza della regista in sala. Il documentario ripercorre le storie straordinarie delle pioniere della musica elettronica, come Clara Rockmore, Éliane Radigue, Delia Derbyshire, Suzanne Ciani, rivelando come le loro sperimentazioni abbiano riscritto il panorama sonoro del Novecento, in profonda risonanza con lo spirito innovatore di Satie. La proiezione sarà seguita da una conversazione con Vittoria Bonifati, direttrice di Villa Lontana. Per questa proiezione è necessaria la prenotazione (gratuita).

La giornata-evento è gratuita e si svolge in lingua italiana e francese. L’accesso è consentito per l’intera giornata su prenotazione tramite il sito dedicato: https://www.ticketlandia.com/m/event/satie-it.

Maggiori informazioni sull’evento:
https://villamedici.it/it/programme/vexations-840/

Maggiori informazioni sul Festival Nuova Consonanza:
https://www.nuovaconsonanza.it/festival.html

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Inventare la guerra per investire in armi, l’appello di Raniero La Valle


Pubblichiamo un appello, promosso da associazioni e singoli cittadini, laici e credenti, di cui condividiamo le preoccupazioni, convinti che “la terza guerra mondiale a pezzi”, come diceva Papa Francesco, sia oggi, drammaticamente, sotto i nostri occhi. L’appello denuncia come la minaccia della guerra e il conseguente riarmo, dettato da interessi economici, stiano inquinando le coscienze e […]

Leggi il resto: argocatania.it/2025/12/11/inve…

#militarizzazione #RanieroLaValle #riarmo #UnioneEuropea

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oggi, 11 dicembre, a milano: convegno “‘andate, mie parole’. antonio porta poeta, intellettuale, editore (1935.2025)”


Antonio Porta
Antonio Porta – foto Rose (Apice)

Si tiene oggi, giovedì 11 dicembre 2025, alle ore 10:00, nella Sala lauree di via Conservatorio 7 dell’Università Statale di Milano, il convegno di studi «Andate, mie parole». Antonio Porta poeta, intellettuale, editore (1935-2025). Poeta, narratore, autore teatrale, critico e instancabile organizzatore culturale, Antonio Porta – pseudonimo di Leo Paolazzi (Vicenza, 1935 – Roma, 1989) – è stato tra i maggiori esponenti della Neoavanguardia italiana, presente nell’antologia dei Novissimi e membro del Gruppo 63. Dagli anni Ottanta avvia un originale percorso centrato sulla “sfida orizzontale della comunicazione” e sulla centralità della voce.

Organizzato da Stefano Ghidinelli, docente di Letteratura italiana contemporanea, e Roberta Cesana, docente di Archivistica, bibliografia e biblioteconomia, per il novantesimo anniversario della nascita e promosso da APICE – Archivi della Parola, dell’Immagine e della Comunicazione Editoriale, prende le mosse dalla ricchissima documentazione conservata nel suo archivio: materiali preparatori, abbozzi, progetti, un vasto epistolario e una biblioteca di circa 4500 volumi, che permettono di esplorare le molte dimensioni della sua attività.

Il programma prevede interventi sulle prime raccolte poetiche (Federico Francucci), sulla produzione teatrale (Giovanna Lo Monaco), sulle sperimentazioni verbo-visive (Alessandro Moro), oltre alla rilettura del poemetto Balene delfini bambini (Alessandro Terreni), alla ricostruzione del rapporto con Giovanni Raboni (Luca Daino) e a un approfondimento sul lavoro editoriale di Porta (Roberta Cesana). La giornata si chiuderà con una tavola rotonda coordinata da Paolo Giovannetti, con Maria Pia Quintavalla, Laura Di Corcia, Stefano Raimondi e Tommaso Di Dio.

L’archivio Antonio Porta ad APICE
Acquisito nel 2003, il Fondo Porta comprende la biblioteca personale del poeta – circa 4500 volumi di poesia e letteratura italiana e straniera – e un articolato archivio di carte preparatorie, prime stesure, varianti e materiali relativi a romanzi, racconti, testi teatrali, articoli e interventi pubblici. Di grande rilievo l’epistolario, che copre dagli anni Cinquanta agli anni Ottanta e documenta i rapporti con i principali protagonisti della Neoavanguardia, tra cui Renato Barilli, Michele Perriera, John Picchione, Paolo Ruffilli e Adriano Spatola. Completano il Fondo una raccolta completa degli scritti pubblicati, una ricca rassegna stampa e materiale iconografico, tra cui manifesti teatrali e opere originali di poesia visiva.

L’iniziativa sarà accessibile anche in diretta streaming.

Contatti
  • Centro Apice – Archivi della parola, dell’immagine e della comunicazione editoriale
    apice.biblioteca@unimi.it
    Tel. 02 503 32053 – 32054


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Il legislatore italiano, tradizionalmente restio restio a proteggere le libertà dei molti contro i monopoli dei pochi, ha sottratto per ben settant’anni al pubblico dominio le fotografie meramente documentarie, facendo orecchi da mercante agli appelli del Capitolo nazionale di Creative Commons e di numerose altre associazioni culturali, bibliotecarie e di ricerca, AISA compresa.

La norma, […]

aisa.sp.unipi.it/monopoli-inte…

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“Stai Distruggendo la BATTERIA del tuo TELEFONO 😱 (non lo ricaricare MAI PIÙ così!)”


youtube.com/watch?v=YUIN07mJ62…

Figo, La Fica Fisica Che Ci Piace ha buttato fuori un altro video utile, oltre ai soliti pazzerelli che tipo boh… Oddio, beh, questo forse non è utile per me, perché io da infiniti anni conosco molto bene tutto quello che qui viene spiegato, perché io sono magica e speciale e decisamente meglio della media degli esseri umani, ma comunque boh, magari per qualcun altro potrà essere una novità… A proposito di cose da evitare riguardo la ricarica di telefonini; e tablettini, aggiungo io, che funzionano allo stesso esatto modo. 🤯

Lui, giustamente, ne approfitta per fare tutti gli spiegoni fisici, che sarebbero interessanti se non li avessi già sentiti letteralmente decine di volte nella mia vita, quindi per quelli vi lascio a lui. Per quanto riguarda la pratica praticissima, invece, farò il mio rispieghino anche perché, sennò, questo post viene troppo corto, e quindi poi mi sembra di non aver scritto niente, e non va bene. (Ah e… lui ne approfitta per buttare dentro anche un po’ di complottismo, per cui i produttori di smartphone metterebbero apposta batterie che si inmarciscono… ma no, secondo me questo non trova riscontro nella realtà; zio pera, professore, odio anche io le Big Tech, ma eviti di spargere anche solo scherzosamente fake news, per cortesia!!!) 💣

Sostanzialmente… stiamo a dire le solite cose da decenni. Le batterie al litio si degradano con i tanti cicli di carica, con il calore, e con gli estremi di tensione, quindi bisogna evitare queste cose… e la pratica è chiaramente (non) molto divertente. A proposito del calore, vuol dire evitare di usare (intensivamente, specificherei io, ma ognuno veda il suo) il dispositivo mentre è in ricarica, se c’è lo sfizio anche rimuovere la cover e piazzarlo su una superficie che dissipi bene il caldo e, questo è un segreto mio, preferire una ricarica quanto più possibile lenta (gli elettroni vengono sparati meno forte, e quindi giustamente fanno meno calore). Riguardo il resto, la storia significa non attaccare il merdone alla carica solo quando è ormai scarichissimo, ma prima… e, soprattutto, non lasciarlo collegato alla carica dopo che ha raggiunto il livello massimo, ma staccarlo a tal punto, perché altrimenti fa dei mini-cicli continui di un po’ di scarica e un po’ di ricarica, e questo non è buono… (e sì, sto guardando esattamente te, mamma…) 🥴

Aggiungerei io, in realtà, che di cose sulle batterie al litio nello specifico credo di averne cercate fin troppe nella mia esistenza, che il consiglio astratto migliore da tenere in mente in questo senso sarebbe che bisognerebbe cercare di tenere il più possibile la batteria al suo livello di tensione nominale, perché è il punto in cui la chimica è più stabile, e quindi si degrada di meno, detto il suddetto… Senza entrare allora io in terribili spiegoni, nella pratica si può dire che bisogna puntare a tenere la batteria sempre quanto più possibile verso il 60%, per preservarla di più… qualcuno dice tra 60% e 80%, ma vedete voi; e ovviamente non è sempre possibile, perché la vita è terribile, e quando la carica extra serve allora si usa, però è bene onorare questa regola. Per evitare di caricare troppo per distrazione, consiglio caldamente di attivare la funzione che limita la carica ad una certa percentuale, se ce l’avete… per esempio, io sul tablet la uso. 🤧

A questo punto, beh, scusate se sono così egocentrica e megalomane ma, mentre il professore oggettivamente predica bene ma contemporaneamente razzola malissimo, perché ammette lui stesso di non seguire per bene questi suoi stessi consigli (e spero sinceramente che la vecchiaia non renderà anche me così…), io invece sono basata, e quindi posso dire per esperienza personale che questi consigli sono utili, e preservano davvero la batteria di questi dispositivi elettronici senza i quali diventa impossibile vivere. Ok, il mio Ximi ha una batteria bella grossa, 6000mAh, e anche grazie a ciò non percepisco tanto l’usura in 4 anni… ma vi assicuro che io il telefono lo massacro, lo dreno… in sostanza, se non mettessi in pratica queste regole, ora sarebbe messo male comunque. E anche il mio tablet, che invece è un po’ meno cazzuto, regge bene botta con questi trucchi, devo dire. Quindi usateli e godete!!! 😾

#batterie #lafisicachecipiace #smartphone

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Motorola: presentata l'esclusiva edizione speciale edge 70 nel Pantone Color of the Year 2026


Il dispositivo in edizione speciale è inoltre impreziosito da cristalli Swarovski, che esaltano la natura eterea e onirica e la discreta raffinatezza del Pantone Color of the Year 2026

In un'epoca in cui l'urgenza e l'iper-produttività sono la norma, calma, lucidità e semplicità sono essenziali per una vita equilibrata. Questa filosofia si estende al modo in cui interagiamo con la tecnologia, dove il desiderio di connettersi ed esprimersi spesso si trasforma in sovraccarico quando siamo bombardati da un flusso continuo di informazioni e disordine digitale. Il Color of the Year 2026, PANTONE 11-4201 Cloud Dancer, è una tonalità di bianco eterea che invita alla limpidezza sopra l'eccesso, alla soave delicatezza anziché al clamore, e a una quieta consapevolezza al di là della frenesia. Con la sua essenza, Cloud Dancer si rivela al contempo una fonte di tranquillità e d'ispirazione, specchio fedele dell'equilibrio e della raffinatezza racchiusi in uno dei più recenti dispositivi Motorola dedicati al design, motorola edge 70.
Il Color of the Year 2026, PANTONE 11-4201 Cloud Dancer, è una tonalità di bianco eterea che invita alla limpidezza sopra l'eccesso Il Color of the Year 2026, PANTONE 11-4201 Cloud Dancer, è una tonalità di bianco eterea che invita alla limpidezza sopra l'eccesso
Nell'ambito della partnership pluriennale in corso tra Motorola e Pantone ha preso vita un'edizione speciale di motorola edge 70, arricchita da cristalli Swarovski incastonati nel design che aggiungono un tocco etereo alla back cover dello smartphone. Il dispositivo in edizione speciale sarà introdotto come aggiunta a The Brilliant Collection, una selezione curata di dispositivi, focalizzata sull’artigianalità e un lusso senza tempo, che Motorola ha lanciato all'inizio di quest'anno in partnership con Swarovski.

“Siamo entusiasti di unire due dei nostri partner più solidi, Pantone e Swarovski, per dare vita a questa edizione esclusiva di motorola edge 70 - ha affermato Ruben Castano di Motorola - Cloud Dancer riflette una nuova filosofia di design, che celebra la semplicità come vera forza. Rappresenta un reset per i sensi, un invito a rallentare e a ritrovare la messa a fuoco. Ammorbidendo ciò che ci circonda, apriamo lo spazio a ciò che conta veramente. Questo messaggio si concretizza nel modo in cui abbiamo concepito motorola edge 70 – sottile, equilibrato e di una bellezza discreta.”


La presenza dei cristalli Swarovski e del Pantone Color of the Year 2026, creano un oggetto che comunica tranquillità e sicurezzaLa presenza dei cristalli Swarovski e del Pantone Color of the Year 2026, creano un oggetto che comunica tranquillità e sicurezza
Come dispositivo più sottile della sua categoria, motorola edge 70 incarna il perfetto equilibrio tra gli elementi, dove l'arte incontra le prestazioni. Ogni singolo dettaglio è stato cesellato con intenzione, dalle sue fotocamere ad alta risoluzione da 50MP e la tecnologia della batteria di nuova generazione, alle esperienze moto ai che si adattano silenziosamente a chi lo usa. Il suo luminoso display si fonde armoniosamente con il raffinato materiale ispirato alla pelle, impreziosito da un motivo trapuntato, un contrasto tattile alla delicata luce dei cristalli Swarovski e alla serena presenza del Pantone Color of the Year 2026, Cloud Dancer. Insieme, essi non creano solo un telefono, ma un oggetto che comunica tranquillità e sicurezza, ideato per danzare con grazia nel ritmo della vita moderna.
Motorola probabilmente estenderà l'edizione speciale anche ad altri modelli della gammaMotorola probabilmente estenderà l'edizione speciale anche ad altri modelli della gamma

In questo tempo di profonda trasformazione, mentre stiamo ridisegnando il nostro futuro e il nostro ruolo nel mondo, PANTONE 11-4201 Cloud Dancer emerge come una tonalità di bianco discreta che sussurra una promessa di lucidità", ha affermato Leatrice Eiseman di Pantone Color Institute.


Motorola edge 70, nel Pantone Color of the Year 2026 e impreziosito dai cristalli Swarovski, sarà disponibile in Italia al prezzo di 799 euro, a partire da gennaio 2026.