Tg del 3 ottobre 2025
Conduzione: Lorenzo Giovanardi Coordinamento: Flavia Falduto Ticker: Enza Savarese e Alessio Garzina Collegamento: Sofia Landi Digiwall: Roberto Abela In redazione: Elisabetta Guglielmi, Alessio Corsaro, Valerio Francesco Silenzi, Flavia Falduto, Chiara…
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Violenza in corsia, raddoppiano le aggressioni ai sanitari
Servizio di Filippo Saggioro e Sofia Silveri
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Flotilla, l’Italia in piazza. La replica di Bonelli e Fratoianni (Avs) a Giorgia Meloni
A cura di Sofia Landi
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Maledetto dischetto: la Roma sbaglia tre volte lo stesso rigore, ma non è record: i precedenti
[quote]ROMA – Tira e ritira, ma il pallone sembra non voler entrare. Nella sua seconda giornata di Europa League, la Roma sbaglia ben tre volte un rigore contro il Lille.…
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Regionali, Calabria al rush finale. Si vota il 5 e 6 ottobre. Tridico: “Partita aperta”
Sono le ultime della campagna elettorale per le elezioni regionali in Calabria. Si accende la sfida tra i candidati Occhiuto e Tridico
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Manovra, via libera al Dpfp. Giorgetti: “Giù le tasse sui redditi, risorse alla sanità”
[quote]Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento programmatico di finanza pubblica.
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Droni sospetti, Ue nel mirino: scalo di Monaco chiuso per ore. Putin: “Nuova fase di escalation”
[quote]MONACO DI BAVIERA – Sale la tensione in Europa dopo l’avvistamento di droni russi sui cieli della Germania e del Belgio. Nella tarda serata di giovedì 2 ottobre, i voli…
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Flotilla, rimpatriati i deputati italiani. L’ira di Ben Gvir: “Attivisti terroristi”. I dubbi di Hamas sul piano Trump
[quote]ROMA – Sono stati liberati i quattro parlamentari italiani che facevano parte dell’equipaggio della Global Sumud Flotilla: stanno già tornando in Italia. “Sono già stati espulsi quattro cittadini italiani.
Yoox sospende 211 licenziamenti, trattative tra sindacati e istituzioni. Urso: “Strada giusta”
[quote]La decisione è arrivata durante il tavolo al Ministero delle Imprese e rappresenta un primo passo verso una possibile soluzione condivisa
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Sean Penn: “Ero in disaccordo con Kirk, ma quel dibattito serve. L’America? Intrappolata nell’ignoranza”
[quote]NEW YORK – Poco più di un mese fa, Sean Penn ha cerchiato sul suo personale calendario di vita la cifra tonda dei 65 anni. Dopo una prima collaborazione sul…
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L’invito a essere comunicatori gioiosi e miti del Vangelo
Giovedì 25 settembre, Leone XIV ha ricevuto in udienza, nella biblioteca privata del Palazzo Apostolico, padre Arturo Sosa, preposito generale della Compagnia di Gesù, e chi scrive questo testo. Dopo questo colloquio, nella Sala del Concistoro, il Pontefice ha incontrato il Collegio degli scrittori, insieme agli altri padri della comunità dei gesuiti, alla comunità delle suore del Cenacolo Cuore Addolorato e Immacolato di Maria e ai collaboratori della rivista e della comunità. Per l’occasione, il Collegio degli scrittori ha voluto donare al Pontefice un volume della collana «Accenti» in cui si raccolgono gli scritti su sant’Agostino apparsi negli ultimi settant’anni sulla rivista.
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Africa, ultima scialuppa per l’Europa: le nuove partnership oltre gli stereotipi
[quote]Fame, guerra e povertà. Di Africa si parla poco e quando succede la descrizione non si discosta da questi tre termini. Ma da qualche tempo si fa largo una controlettura…
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Riconoscere
Il libro, scritto a due mani, presenta il tema del riconoscimento sotto il profilo psicologico, filosofico e biblico. Ma non manca di dare la parola ad altri saperi, come la mitologia e la letteratura, che aprono rispettivamente la prima e la seconda parte del testo. Nell’incontro-scontro tra Diomede e Glauco, narrato nel libro VI dell’Iliade, il dialogo e la descrizione della discendenza portano la relazione su un piano differente, riconoscendo nell’altro non più un nemico da abbattere, ma la comune appartenenza umana, che sfocia in amicizia: «Da questo riconoscimento reciproco i due vivono come una conversione: dalla violenza della guerra all’accoglienza dell’altro come scambio di doni […]. Mentre si realizza il riconoscimento dei due, l’uno a partire dall’altro, avviene il riconoscimento di sé, di atteggiamenti e valori che fanno umano il vivere» (p. 15). Questo brano indica la linea di lettura del tema: ci si conosce nella relazione con l’altro, che ci riconosce come persona, portatrice di un valore e una dignità presenti per il fatto stesso di esserci.
Le pagine successive del libro riprendono gli elementi della narrazione mitologica e li esplicitano, presentando un percorso di riconoscimento. La psicologia dello sviluppo nota giustamente che la prima parola del bambino non è «io», ma «mamma»: lo sguardo della madre diviene una sorta di specchio in cui il bambino vede sé stesso e, se lo sguardo è di accoglienza e affetto, il bambino riconosce ed esprime le proprie capacità, senza timore.
Anche la filosofia si è occupata del tema, in particolare il filosofo francese Paul Ricoeur, che vi ha dedicato la sua ultima opera Percorsi del riconoscimento. Egli presenta tre aspetti che favoriscono tale atteggiamento: anzitutto, la fiducia di aprirsi al dialogo e alla comunicazione, pur trovandosi su posizioni differenti, anche conflittuali (come nel caso di Diomede e Glauco); un passaggio ulteriore viene dalla considerazione dell’altro in termini di rispetto, cioè in quanto portatore di diritti e doveri, il che consente di vivere in maniera costruttiva gli aspetti problematici dell’incontro; vi è infine la stima, cioè il riconoscimento del valore inestimabile che abita l’altro. Si tratta di una gradualità di presenze che rendono possibile il riconoscimento: «presenza di ciascuno a sé stesso, presenza di ciascuno all’altro, presenza di entrambi all’incontro» (p. 36). In questo senso, la relazione non è semplicemente qualcosa di aggiunto, ma una vera e propria entità che rende possibile l’accesso alla verità di sé stessi.
Il riconoscimento può anche non avvenire (la vicenda di Diomede e Glauco è in molti casi un’eccezione), oppure degenerare in forme tiranniche (come avviene a chi è riconosciuto capo di un’associazione a delinquere). La maniera con la quale ci si relaziona è affidata alla libertà di ciascuno e soprattutto alla presenza dei valori che vi conferiscono la qualità. Un valore fondamentale che fa la differenza tra questi differenti esiti è la gratitudine, il «riconoscimento» vissuto come «riconoscenza»: significati entrambi compresi nella parola francese reconnaissance e che a loro volta rimandano alla «gratuità» (dal latino gratia), al vedere le cose e gli altri sotto il segno della bontà, perché vi si intravede la presenza del divino. È sempre la mitologia greca a suggerire questo ulteriore significato.
La seconda parte del libro si apre con un passo dell’Elena di Euripide: «È un dio che ci fa riconoscere quelli che amiamo» (p. 61). Il riconoscimento come possibile accesso all’esperienza di Dio viene mostrato da alcuni brani biblici, in particolare dal dialogo tra Gesù e la samaritana (cfr Gv 4,1-42). In esso si possono ritrovare quei salti di qualità nella relazione che erano indicati nella prima parte: anzitutto, il sospetto, motivato dalla differente e conflittuale appartenenza (giudeo/samaritana); a esso segue un atteggiamento differente, quando Gesù rimanda al vissuto della donna (i cinque mariti), presentato in una maniera che non espone al giudizio, ma, appunto, al riconoscimento. Lo si nota dalla risposta della donna, che a sua volta riconosce in Gesù un profeta e successivamente il Messia, aprendosi così al mistero di Dio.
Non mancano neppure esempi di incontri mancati, come nell’episodio del giovane ricco (cfr Mt 19,16-22): è una conferma che il riconoscimento è sempre frutto della libera apertura di sé all’altro, e la tristezza del giovane sta a indicare la valutazione di tale esito. Quando invece ci si apre alla possibilità di essere interpellati da Gesù – come nel caso dei discepoli di Emmaus (cfr Lc 24,13-35) –, la tristezza si tramuta in gioia. Una gioia che è anticipo del riconoscimento definitivo, proprio della vita eterna.
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