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Abbiamo un'inchiesta bomba sulla fortissima attività di lobbying che sta per portare all'approvazione del regolamento #chatcontrol che intercetterà di fatto TUTTI i cittadini europei.
Ne parlano Le Monde, Die Zeit, El Diario.
MA IN ITALIA LA STAMPA TACE ANCORA!
Di cosa ha paura?

Link al tweet di PrivacyPride


UK - Centinaia di migliaia di innocenti nei DB della polizia mentre le FFAA espandono l'uso della tecnologia di riconoscimento facciale

@Privacy Pride

I capi della polizia affermano che le ricerche retrospettive sul riconoscimento facciale mostrano un “immenso potenziale”, anche per svelare crimini storici. Ma gli attivisti sostengono che i database contengono “centinaia di migliaia” di individui innocenti

Un'indagine di “I„ News e di Liberty Investigates ha rivelato che lo scorso anno c'è stato un aumento del 330% nel numero di ricerche effettuate utilizzando una forma di riconoscimento facciale per abbinare i sospettati di crimini contro il Police National Database (PND), che contiene più di 16 milioni di immagini di persone arrestate. . Queste vengono poi confrontate con le immagini dei sospettati riprese da telecamere a circuito chiuso, telefoni cellulari, dash cam o filmati del campanello.

Chris Philp, ministro della Polizia, la scorsa settimana ha riconosciuto che, nonostante le precedenti smentite della polizia, tutte le 43 forze di polizia territoriale del Regno Unito stanno ora utilizzando la tecnologia, aggiungendo che si aspetta che abbia “un enorme impatto sulla nostra capacità di imprigionare i criminali”.

Qui l'articolo completo

All’inizio di quest’anno, circa 13 delle 43 forze di polizia territoriali del Regno Unito hanno negato di aver utilizzato la tecnologia RFR nel 2022, nonostante i dati del Ministero degli Interni ora mostrino che avevano effettivamente effettuato migliaia di perquisizioni tra di loro.


L'articolo di Wired Italia sul Privacy Pride: manifestazioni contro il regolamento europeo Chatcontrol.

@Privacy Pride

Le organizza in Italia #PrivacyPride per protestare contro il regolamento europeo che autorizza controlli e intercettazioni su tutte le email dei cittadini europei

Il regolamento che interviene sul contrato agli abusi sessuali su minori online, pur animato da un nobile intento, rischia di creare un pervasivo sistema di sorveglianza, andando a intercettare automaticamente e senza mandato giudiziario tutte le chat e le email di tutti i cittadini per individuare materiale pedopornografico, in barba al principio dell’inviolabilità della corrispondenza.

Manifestazioni contro il regolamento Chatcontrol dell'Unione europea, che gli Stati intendono avallare il prossimo 28 settembre. L'articolo di wired Italia


Privacy Pride: il 23 settembre nelle città italiane per rivendicare il diritto alla privacy contro il regolamento europeo CHATCONTROL

@Privacy Pride

#Chatcontrol: i bambini come pretesto per aumentare la sorveglianza

Il 28 settembre 2023, i governi degli Stati membri dell’UE avalleranno il regolamento sugli abusi sessuali su minori (più brevemente ChatControl).

Con la nobile scusa di fermare gli abusi sui minori, riusciranno finalmente a intercettare automaticamente e senza mandato giudiziario tutte le chat e le email di tutti i cittadini per individuare (con ampio margine di errore!) materiale pedopornografico, in barba al principio dell’inviolabilità della corrispondenza e all’art. 15 della Costituzione italiana e dell’art. 12 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Noi sappiamo che gli abusi sui minori non si combattono intercettando indiscriminatamente i cittadini, ma intervenendo sul degrado sociale ed economico delle loro famiglie.

Se vogliamo implementare provvedimenti tecnici a favore dei bambini, allora la politica potrebbe concentrarsi piuttosto su come lo Stato promuove oggi la sorveglianza sugli studenti proprio attraverso l’adozione nella scuola pubblica di piattaforme cloud extraeuropee che drenano dati senza alcun reale controllo sovrano italiano ed europeo e senza alcuna possibilità di opporsi seriamente da parte del singolo studente o della singola famiglia.

Siccome l’opinione pubblica italiana è stata tenuta all’oscuro sia su chatcontrol, sia sulla questione delle piattaforme cloud della scuola, cercheremo di informare i cittadini con dei sit-in nelle più importanti città d’Italia:

Roma, Largo della Torre Argentina (angolo Via S. Nicola de’ Cesarini)
Milano, Piazza XXIV Maggio
Torino, Via Garibaldi, angolo piazza Castello
Genova, Via Vado 41R, COL – Sala Bruno Nanì La Terra, nel quadro dell’evento formativo “Introduzione alla protezione dei dati personali e sicurezza digitale”
• Venezia, Fondamenta delle Zattere (ancora in forse)

È importante che i cittadini chiedano subito ai propri governi e ai propri europarlamentari di fermare l’approvazione di questo regolamento, altrimenti a breve potremmo ritrovarci con un sistema in grado di intercettare tutti i cittadini in cerca di immagini di abusi; e se domani questo sistema venisse esteso per ricercare qualsiasi contenuto che non sia ritenuto consono alle posizioni ideologiche del governo pro tempore?

LA PRIVACY È UN DIRITTO UMANO E LA LOTTA PER LA PRIVACY È LOTTA PER LA DEMOCRAZIA!

Membri del comitato promotore del Privacy Pride: Giacomo Alessandroni (Associazione PeaceLink), Pietro Biase (Open Genova APS), Marco Confalonieri (International PP, Pirati.io), Filippo Della Bianca (Fondatore Devol e Mastodon.uno), Alessandra De Rossi (Univ. di Torino), Fedro Fornara (Membro Etica Digitale), Andrea Guani (Fondatore Le Alternative), Carlo Gubitosa (Fondatore Sociale.network), Enzo Ganci (NoSmartControlRoom Venezia) Andrea Laisa (@amreo) (Membro Etica Digitale), Francesco Macchia (Informapirata, Pirati.io), Enrico Nardelli (Univ. Tor Vergata), Maria Chiara Pievatolo (Univ. di Pisa)

Realtà che hanno aderito al Privacy Pride: Enti e associazioni: Laboratorio Nazionale Informatica e Scuola del Consorzio CINI, Eumans, Open Genova APS, Peacelink, Pirati.io; Collettivi e blog: Devol, Le Alternative, Progetto Winston Smith, Privacy Chronicles, Cittadino Medio, Informapirata; Istanze del fediverso: Mobilizon.it, Peertube.uno, Mastodon.uno, Sociale.network, Pixelfed.uno, Poliverso.org, Feddit.it, Poliversity.it

Con chatcontrol leggeranno tutte le tue chat


Privacy Pride Roma - H. 16:00-18:00


Privacy Pride Roma - H. 16:00-18:00
Inizia: Sabato Settembre 23, 2023 @ 4:00 PM GMT+02:00 (Europe/Rome)
Finisce: Sabato Settembre 23, 2023 @ 6:00 PM GMT+02:00 (Europe/Rome)

Uno dei cavalli di battaglia dei nemici della privacy è la tutela dei bambini, proprio quei bambini che gli stati abbandonano nelle mani delle grandi piattaforme centralizzate ormai universalmente adottate nelle scuole. Ma si sa, c’è privacy dei bambini e privacy dei bambini!

• CHATCONTROL: I BAMBINI COME PRETESTO? •


I governi degli Stati membri dell’UE stanno pianificando di adottare la loro posizione ufficiale, denominata “approccio generale”, sul regolamento sugli abusi sessuali su minori (più brevemente ChatControl) alla riunione dei ministri della giustizia e degli affari interni del 28 settembre 2023. La motivazione è sempre la stessa: di fronte ai mostri che minacciano i bambini vale la pena intercettare automaticamente e senza mandato giudiziario tutte le chat e le email di tutti i cittadini per individuare (con ampio margine di errore!) materiale pedopornografico, in barba al principio dell’inviolabilità della corrispondenza.

Gli abusi sui minori non si combattono intercettando indiscriminatamente i cittadini, ma intervenendo sul degrado sociale ed economico delle loro famiglie. Se vogliamo implementare provvedimenti tecnici a favore i bambini, allora la politica potrebbe concentrarsi piuttosto su come lo Stato promuove oggi la sorveglianza sugli studenti proprio attraverso l’adozione nella scuola pubblica di piattaforme cloud extraeuropee che drenano dati senza alcun reale controllo sovrano italiano ed europeo e senza alcuna possibilità di opporsi seriamente da parte del singolo studente o della singola famiglia.

Naturalmente l’attenzione dell’opinione pubblica italiana (e di parte di quella europea) è stata mantenuta dormiente sia su chatcontrol, sia sulla questione delle piattaforme cloud della scuola: politica e giornali si sono ben guardati dall’affrontare la questione e per questo diventa opportuno mobilitarsi velocemente, al fine di alzare l’attenzione dell’opinione pubblica, finora incredibilmente insensibile, su questo epocale cambiamento dello stato di diritto e della inviolabilità della corrispondenza: oggi ci preparano un sistema per intercettare tutti i cittadini in cerca di immagini di abusi; e se domani lo estendessero per ricercare qualsiasi contenuto che non sia ritenuto consono alle posizioni ideologiche del governo pro tempore?

• COSA VOGLIAMO? •


☮️ Rivendicazione della privacy come diritto umano

👩‍👩‍👦‍👦 Ricordare che non c’è privacy del singolo senza privacy della comunità

ℹ️ Richiesta di campagne informative che educhino sui diritti digitali

🛡 Difesa della sfera privata dall’invadenza dello Stato e dei privati

🔧 Programmi per servizi pubblici progettati con codice pubblico (cioè libero, componente necessario per poter parlare di privacy digitale)

🌼 Affermare che la privacy è sia diritto individuale che bene comune

🤝 Dimostrare la piena compatibilità tra sfera privata e sfera pubblica

• PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE •


Durante l'evento ci saranno diversi discorsi da parte degli organizzatori e dai manifestanti che potranno improvvisare con i loro discorsi.

Come in qualunque manifestazione che si rispetti portate il vostro cartellone con un vostro slogan!

• DOVE •


Largo della Torre Argentina (angolo Via S. Nicola de' Cesarini)



Il 10 ottobre EDRi esporrà davanti al Parlamento Europeo un grande collage di tutte le foto utilizzando l'hashtag CELEBRATEENCRYPTION su Twitter, Facebook, Mastodon e Instagram

@Privacy Pride

Per partecipare all'iniziativa #CelebrateEncryption, promossa da @EDRi condividi sui social media le foto di te e dei tuoi amici che promuovono la privacy e celebrano la crittografia. Qui puoi trovare alcune idee.

E scrivi nel commento perché la crittografia è importante per te!

#CELEBRATEENCRYPTION

Ora è il momento di mostrare il proprio sostegno alla crittografia e influenzare il Parlamento europeo a fare meglio per i bambini e per tutti gli altri. Partecipa all'azione #CelebrateEncryption e condividi le foto di te e dei tuoi amici promuovendo la privacy e celebrando la crittografia.