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IL CANALE SICURO PER LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI DI EUROPOL (SIENA): PIU' DI UN MILIONE SETTECENTOMILA I MESSAGGI INVIATI IN UN ANNO


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Più di 3000 autorità di contrasto di oltre 70 paesi ed entità internazionali sono collegate al canale sicuro di scambio di informazioni di Europol, conosciuto come SIENA ("Secure Information Exchange Network Application").
La piattaforma consente il rapido scambio di informazioni operative e strategiche tra #Europol, gli Stati membri dell' #UE e i paesi partner con cui Europol ha accordi di cooperazione o accordi di lavoro.
Si tratta di un servizio disponibile 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana.
Lo scambio tempestivo di informazioni facilitato da #SIENA è essenziale affinché le forze dell’ordine a livello locale, nazionale e internazionale possano rispondere in modo rapido e decisivo.
Nel 2023, il numero di messaggi scambiati tramite SIENA è cresciuto fino al massimo storico di 1,79 milioni, designandolo come canale di comunicazione europeo preferito per le forze dell'ordine. Nello stesso anno attraverso SIENA furono avviati oltre 151 000 casi.
Le aree di criminalità più comunemente indicate sono state il traffico di droga, la frode e l'immigrazione clandestina. Il quadro dell’intelligence sulle minacce criminali che colpiscono l’Unione europea sarà significativamente arricchito quanto più le autorità di contrasto saranno collegate. Il In un mondo sempre più globalizzato, l’accesso alle informazioni in tempo reale da ogni angolo dell’UE e oltre consente alle autorità di contrasto di avere un quadro più completo delle attività criminali, consentendo loro di proteggere le loro comunità in modo più efficace.
Nel maggio 2023 la Direttiva 2023/977 del Parlamento Europeo e del Consiglio sullo scambio di informazioni tra le autorità di contrasto degli Stati membri (IED) [eur-lex.europa.eu/legal-conten… ha stabilito norme armonizzate per lo scambio adeguato e rapido di informazioni tra le autorità di contrasto competenti al fine della prevenzione e dell’individuazione dei reati e delle relative indagini.



Leak: EU interior ministers want to exempt themselves from chat control bulk scanning of private messages


According to the latest draft text of the controversial EU Child Sexual Abuse Regulation proposal leaked by the French news organization Contexte, which the EU member states discussed, the … https://www.patrick-breyer.de/wp-content/uploads/2024/04/2024-0

According to the latest draft text of the controversial EU Child Sexual Abuse Regulation proposal leaked by the French news organization Contexte, which the EU member states discussed, the EU interior ministers want to exempt professional accounts of staff of intelligence agencies, police and military from the envisaged scanning of chats and messages (Article 1 (2a)). The regulation should also not apply to “confidential information” such as professional secrets (Article 1 (2b)). The EU governments reject the idea that the new EU Child Protection Centre should support them in the prevention of child sexual abuse and develop best practices for prevention initiatives (Article 43(8)).

“The fact that the EU interior ministers want to exempt police officers, soldiers, intelligence officers and even themselves from chat control scanning proves that they know exactly just how unreliable and dangerous the snooping algorithms are that they want to unleash on us citizens,” commented Pirate Party MEP Patrick Breyer. “They seem to fear that even military secrets without any link to child sexual abuse could end up in the US at any time. The confidentiality of government communications is certainly important, but the same must apply to the protection of business and of course citizens communications, including the spaces that victims of abuse themselves need for secure exchanges and therapy. We know that most of the chats leaked by today’s voluntary snooping algorithms are of no relevance to the police, for example family photos or consensual sexting. It is outrageous that the EU interior ministers themselves do not want to suffer the consequences of the destruction of digital privacy of correspondence and secure encryption that they are imposing on us.”

“The promise that professional secrets should not be affected by chat control is a lie cast in paragraphs. No provider and no algorithm can know or determine whether a chat is being conducted with doctors, therapists, lawyers, defence lawyers, etc. so as to exempt it from chat control. Chat control inevitably threatens to leak intimate photos sent for medical purposes and trial documents sent for defending abuse victims.”

“It makes a mockery of the official goal of child protection that the EU interior ministers reject the development of best practices for preventing child sexual abuse. It couldn’t be clearer that the aim of this bill is China-style mass surveillance and not better protecting our children. Real child protection would require a systematic scientific evaluation and implementation of multidisciplinary prevention programmes, as well as Europe-wide standards and guidelines for criminal investigations into child abuse, including the identification of victims and the necessary technical means. None of this is planned by the EU interior ministers.”

The EU governments want to adopt the chat control bill by the beginning of June.


patrick-breyer.de/en/leak-eu-i…

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Tratta della fauna selvatica. La riunione dell' Enforcement Group


L'11-12 aprile 2024, al quartier generale dell'Aia, si è svolta la 46° riunione del EU Wildlife Trade Enforcement Group (gruppo di forze dell'ordine per il commercio della fauna selvatica). L’evento, organizzato dalla DG Ambiente della Commissione europea, ha riunito le principali parti interessate che lavorano per combattere la tratta della fauna selvatica.

Il commercio illegale di specie protette di fauna selvatica è diventato una delle attività criminali più redditizie, con effetti devastanti sull'ambiente, le popolazioni animali, la salute umana e l'economia globale. Spesso, agisce anche come catalizzatore per altri crimini gravi, come la frode, la falsificazione di documenti e il riciclaggio di denaro. Per questo motivo è necessario un approccio comune tra una vasta gamma di soggetti interessati per prevenire, rilevare, indagare e perseguire efficacemente questi crimini.

Tra i partecipanti rappresentanti delle autorità amministrative, di polizia e giudiziarie nazionali, nonché delle agenzie dell' #UE (#OLAF, #Europol e #Eurojust) e delle organizzazioni internazionali (#Interpol, #UNODC, #WCO), nonché, per punti specifici dell'agenda, organizzazioni non governative (#WWF, #TRAFFIC, #GI-TOC, #IFAW). Nel corso dell'evento di 2 giorni i presenti si sono confrontati sugli aggiornamenti delle iniziative legislative e sugli sviluppi politici, hanno presentato i risultati dei recenti casi, e hanno scambiato opinioni sulle migliori pratiche di rilevazione, indagine e cooperazione transfrontaliera.

Il Gruppo, presieduto dalla Commissione Europea, riunisce rappresentanti delle autorità degli Stati membri competenti per far rispettare e attuare la Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione della fauna selvatica e della flora (#CITES), di cui le disposizioni sono incorporate nel diritto comunitario e nazionale.

Per saperne di più su come l’UE sta affrontando il commercio illegale della fauna selvatica, (tradotto in italiano) => environment.ec.europa.eu/topic…



Attacco incendiario contro un furgone dell’azienda sviluppatrice di tecnologia militare navale...
Forwarded from FedditAttacco incendiario contro un furgone dell’azienda sviluppatrice di tecnologia militare navale Noske-Kaeser (Amburgo, Germania, 24 marzo 2024)feddit.it/post/7144092Il nuovo post di anarchiversitario è su feddit.it/c/politicaAttacco incendiario contro un furgone dell’azienda sviluppatrice di tecnologia militare navale Noske-Kaeser (Amburgo, Germania, 24 marzo 2024)@poli


La Cina ordina agli operatori TLC di sostituire tutti i chip...
Forwarded from FedditLa Cina ordina agli operatori TLC di sostituire tutti i chip stranierihttps://feddit.it/post/7142945Il nuovo post di enzoesco è su feddit.it/c/informaticaLa Cina ordina agli operatori TLC di sostituire tutti i chip stranieri @informaticaLa Cina ha avviato una nuova, importante fase del suo processo di emancipazione tecnologica: il governo di Pechino ha ordinato agli operatori


Mappatura delle comunità Fediverse
feddit.it/post/7135196

Il nuovo post di notizie è...
Forwarded from FedditMappatura delle comunità Fediversehttps://feddit.it/post/7135196Il nuovo post di notizie è su feddit.it/c/fediversoMappatura delle comunità Fediverse “Le persone spesso pensano che il Fediverso riguardi la tecnologia. Non è quello che abbiamo riscontrato", afferma Michael Foster, co-fondatore di Newsmast. “Circa un milione di persone hanno partecipato alla condivisione delle



Per la tragicomica saga di Piracy shield
Un contributo d'eccezione dal grandissimo Stefano...
Per la tragicomica saga di Piracy shieldUn contributo d'eccezione dal grandissimo Stefano Quintarelli che ha trovato un po'di falle nella piattaforma con alcuni siti pirata non bloccati,ma pochini eh, giusto circa 200


Il procuratore Gratteri :“dark web, la nuova frontiera della mafia


Al Palazzo di Vetro dell’ONU, giovedì 4 aprile si è tenuta la conferenza: “Le sfide imposte dalla criminalità organizzata nell’era dell’intelligenza artificiale e di internet”, promossa dalla Fondazione Magna Grecia, in collaborazione con la Rappresentanza Permanente d’Italia alle Nazioni Unite. Partecipava un relatore d’eccezione: il magistrato Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica a Napoli. Con lui anche il Prof. Antonio Nicaso, esperto accademico di criminalità organizzata alla Queen’s University in Canada, Ronald J. Clark, CEO di Spartan Strategy & Risk Management e anche vice sottosegretario per la Protezione Nazionale presso il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Arthur J. Gajarsa, giudice di circoscrizione della Corte d’Appello del Circuito Federale degli Stati Uniti (R.E.T.), il magistrato Antonello Colosimo, presidente della Camera Regionale dei Conti, l’on. Saverio Romano, parlamentare italiano e presidente della Commissione per le semplificazioni e l’on Giorgio Silli, Sottosegretario agli Esteri.
Nino Foti, presidente della Fondazione Magna Grecia, ha aperto i lavori presentando la sua fondazione che opera da 40 anni.
Il Prof. Nicaso ha detto che soprattutto la mafia italo-americana, quelle “delle cinque famiglie newyorchesi, sta scomparendo proprio per la sua lentezza nell’adattarsi, rispetto alle altre mafie nel mondo, all’utilizzo del web”.
Gratteri ha parlato di “dark web, la nuova frontiera della mafia e quindi anche dell’antimafia”. Gratteri ha sottolineato che mentre le mafie si muovono velocemente, le istituzioni rimangono indietro nel contrasto all’uso delle nuove tecnologie. Con la “forte accelerazione delle mafie all’interno del #darkweb, queste sono in grado di fare transazioni per tonnellate di cocaina, armi da guerra, prostituzione, commerciano in oro, comprano isole…”. “L’Italia negli ultimi dieci anni ha fatto passi indietro rispetto a paesi come Germania, Olanda e Belgio, che ora devono aiutarci e ci passano informazioni”.

👉 lavocedinewyork.com/onu/2024/0…



24 misure cautelari personali (di cui 8 in carcere, 14 arresti domiciliari e 2 interdittive a svolgere attività professionale e commerciale) e sequestri per 600 milioni di euro, disposti dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma, Mara MATTIOLI, su richiesta del Procuratore Europeo Delegato, Donata Patricia COSTA dell’Ufficio di Venezia.
Grazie all’attivazione dei canali di cooperazione giudiziaria di #EPPO, le indagini interessano diversi Paesi europei, con il coinvolgimento delle forze di polizia slovacche, rumene e austriache.
Le attività di frode, attribuite ad un sodalizio criminale con il coinvolgimento di svariati prestanome e l’ausilio di 4 professionisti, hanno in una prima fase riguardato iniziative progettuali per decine di milioni di euro, finanziate a valere sul PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e hanno poi permesso di far emergere come la medesima organizzazione, utilizzando spesso le stesse società, fosse dedita anche alla creazione di crediti inesistenti nel settore edilizio (bonus facciate) e per il sostegno della capitalizzazione delle imprese (A.C.E.), per circa 600 milioni di euro.
Le attività di polizia giudiziaria svolte dalla #GuardiadiFinanza #GdF di Venezia hanno consentito di individuare condotte ritenute di riciclaggio e autoriciclaggio di ingenti profitti illeciti attuate attraverso un complesso reticolato di società fittizie artatamente costituite anche in Austria, Slovacchia e Romania.
👉 gdf.gov.it/it/gdf-comunica/not…


MAXI OPERAZIONE DEL ROS CONTRO IL TRAFFICO INTERNAZIONALE DI STUPEFACENTI DAL SUD AMERICA ALL’EUROPA. LA COCAINA MOVIMENTATA DA UN CARCERE ITALIANO GRAZIE ALL’UTILIZZO DI CRIPTOFONINI


Svela tutte le caratteristiche del traffico di stupefacenti dal Sud America all’Europa l’attività investigativa del ROS ligure dell’ #Armadeicarabinieri conclusasi in questi giorni: la pianificazione del trasporto mediante reti criptate (o che chi utilizzava gli smartphone riteneva tali), l’invio della cocaina via mare tramite container (in un porto di destinazione affidabile) o in aeroporti, la supervisione di una potente organizzazione criminale italiana e la compartecipazione della mafia balcanica, il supporto al contrasto da parte di #Eurojust ed #Europol.
[Il porto di Genova]
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I fatti: il Ros dei carabinieri, supportato dai militari dell’Arma territoriale di #Genova, Como e Reggio Calabria, ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Genova su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia nei confronti di ventidue persone, tra cui uno di nazionalità dominicana, due di nazionalità colombiana, sette di nazionalità albanese. Sei degli indagati arrestati sono accusati di essere componenti di una associazione per delinquere, operativa dal 2014 a Genova, nonché a Panama, Colombia e Venezuela finalizzata alla importazione dall’America Latina di quantitativi di cocaina, che veniva caricata su navi dirette al porto di Genova, e, una volta recuperata, con la complicità di lavoratori operanti nello scalo portuale, rivenduta a terzi, oppure destinata ad altre organizzazioni criminali, grazie alla ricompensa con una percentuale (in denaro o in cocaina), intorno al 20% del prodotto importato, o con una somma equivalente, come corrispettivo per il recupero del carico in porto.
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L’associazione per delinquere secondo gli investigatori era diretta da un soggetto che ha potuto disporre di una rete di contatti con organizzazioni di narcotrafficanti sudamericani. Anche dopo il suo arresto, avvenuto il 7 ottobre 2015 mentre cercava di recuperare un carico 148 chili di cocaina, in concorso con un latitante) questi, pur detenuto, comunicava con i complici per mezzo di criptofonini o di sistemi artigianali di comunicazione crittografata, continuando ad organizzare e finanziare per conto dell’organizzazione l’importazione di nuovi carichi di cocaina provenienti dalla Colombia e dalla Repubblica Dominicana, e destinati all’Italia, tramite il porto di Genova, l’aeroporto di Parigi, l’aeroporto di Amsterdam.
Il pagamento dello stupefacente era effettuato attraverso un metodo di interposizione consistente nella consegna del contante ad un intermediario in Italia, indicato dai fornitori, il quale si occupava della rimessa a questi ultimi, avvalendosi di canali extrabancari e consegnando ricevuta agli acquirenti.
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Agli indagati vengono così contestati nove episodi di importazione di cocaina da Colombia, Repubblica Dominicana, Panama, per complessivi 670 kg e un valore commerciale di 25 milioni di euro, oltre a 38 episodi di detenzione e cessione di droga (per due di questi viene contestata l’aggravante di cui all’art. 416 bis.1 cp ed in particolare la finalità di agevolare l’attività di una cosca di #ndrangheta).
Agli indagati sono state sequestrate anche diverse armi, tra cui due pistole a tamburo Smith & Wesson mod. 686 cal. 357 magnum con canna da 4”, una bomba a mano M75; una pistola mitragliatrice Zastava mod. M56 cal. 7,62×25 mm (tokarev); due fucili d’assalto Zastava mod. M70 cal. 7,62×39 mm, riproduzioni del più noto AK-47 (Kalašnikov). pistole semiautomatiche Beretta cal. 9, un revolver marca Smith & Wesson cal. 38SP, pistole marca Colt mod. 1911 cal. 45 ACP e Beretta mod. 70 cal. 7,65.
I reati contestati sono stati commessi dal settembre 2014 a dicembre 2022. L’indagine ha beneficiato del contributo informativo di #Europol, che ha fornito le informazioni provenienti dalle indagini avviate dalle Autorità francesi su gruppi criminali che utilizzavano un sistema di comunicazione criptato denominato #EncroChat e alimentato il flusso informativo relativo ai dispositivi #SkyEcc e della collaborazione di #Eurojust che ha facilitato l’agevole e tempestiva acquisizione, tramite ordine di indagine europeo, di comunicazioni criptate sequestrate dalle Autorità francesi ed intercorse sulle piattaforme EncroChat e SkyEcc.
Per saperne di più su Encrochat leggi qui (in inglese): europol.europa.eu/media-press/…



Università, entrate nel Fediverso e riappropriatevi della vostra sovranità digitale!

@Che succede nel Fediverso?

Le università possono essere importanti creatori di spazi pubblici digitali e utilizzare, progettare e fornire strutture di rete di interesse pubblico come Fediverse. In linea con la sua tradizione FLOSS, l'Università di Innsbruck si concentra sul Fediverso e ne ha creato un'istanza sui server universitari. Oltre agli approfondimenti sul processo, la motivazione e il networking sono lo scopo di questo Lightning Talk. Università, unitevi al Fediverso!

Il disastro di Twitter ha evidenziato i rischi derivanti dall’affidarsi a piattaforme commerciali per i canali di comunicazione centrali. Questa non è una novità, ma illustra chiaramente i problemi legati a gran parte della struttura dei social media. Le università possono contribuire in modo significativo a rendere Fediverse una rete decentralizzata, non commerciale e attenta alla privacy. Prendendo l'esempio dell'Università di Innsbruck, l'intervento mostrerà come un trio di diversi dipartimenti, comunicazione scientifica, protezione dei dati e informatica, ha creato un'istanza Fediverse per la comunicazione scientifica istituzionale su Mastodon sui server universitari. Questo Lightning Talk mira a informare e mostrare come un'università si è impegnata con successo con il Fediverso, fungendo da invito all'azione per altre università affinché si uniscano nel cogliere l'opportunità di migliorare le strutture di comunicazione online.
Melanie Bartos, Hansjörg Pehofer, Matthias Weiler

media.ccc.de/v/37c3-lightningt…

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Memoru la daton! 🗣 La interesgrupo de Adoleska Agado entuziasme invitas vin partopreni sian retan eventon: ARTo (Adoleskantara Reta Tago) estas organizita de adoleskuloj por adoleskuloj, kaj okazos la 24-an de Decembro. 🎄


Pretiĝu por mojosa tago (horoj aperas laŭ UTC):

🎉 16:00 - 16:30 · Malfermo (gvidas Oliver)
🗣️ 16:30 - 17:30 · Diskutado pri disvastigo de Esperanto kaj adoleskoj (gvidas Óscar)
🎯 17:30 - 18:30 · Ni ludu kune! (gvidas Oliver)
🐶 de 18:30 · Libera babilado pri hejmbestoj (sen gvidanto)

La evento okazos per Jitsi: meet.jit.si/ARTO-TEJO 🎧

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Journa.host e la proprietà dei server Mastodon. Una storia sulla fragilità emotiva e professionale dei giornalisti

@Giornalismo e disordine informativo

Riportiamo le riflessioni di Laurens Hof, autore della newsletter fediversereport

Il server Journa.host , un server Mastodon dedicato ai giornalisti, ha trasferito la proprietà. Con ciò arrivano domande riguardanti le aspettative tra i proprietari/operatori del server e le persone che utilizzano il server. Il server Journa.host è iniziato come un progetto incentrato sulla comunità, con il finanziamento iniziale del Tow-Knight Center for Entrepreneurial Journalism presso la Craig Newmark Graduate School of Journalism della CUNY. Recentemente la proprietà del server è stata trasferita alla Fourth Estate Public Benefit Corporation. Questa organizzazione gestisce anche il server Mastodon newsie.social e, fino a poco tempo fa, anche il progetto verifyjournalist.org (la cui proprietà è stata recentemente trasferita a The Doodle Project).

Questo trasferimento di proprietà del server ha innescato una discussione da parte del giornalista etiope Zecharias Zelalem, che si è allontanato dal server journa.host a seguito di questo trasferimento di proprietà. Nei suoi post sottolinea i rischi reali che derivano dall'essere un giornalista, soprattutto nel suo contesto. Il trasferimento dei dati personali dei giornalisti e il controllo della loro presenza sui social media alla nuova proprietà senza alcun preavviso e spiegazione solleva interrogativi sulle considerazioni dei precedenti proprietari su questo trasferimento. Uno dei punti sollevati è che ci sono poche informazioni disponibili sull'identità del nuovo proprietario, Jeff Brown. È comprensibile che i giornalisti si sentano a disagio quando non è chiaro chi sia responsabile di una parte importante della loro presenza digitale. Allo stesso tempo, la maggior parte dei server non è finanziariamente sostenibile e non si può presumere che anche i server che ricevono finanziamenti da luoghi affidabili rimangano operativi per sempre quando i fondi si esauriscono. Nel frattempo, sotto la nuova proprietà, journal.host consentirà nuovamente la registrazione di nuove applicazioni per il server journal.host.

Dan Hon ha scritto un articolo interessante sulla situazione, tracciando parallelismi con il nuovo libro di Cory Doctorow "The Internet Con", che vale la pena leggere. Sta anche ospitando un incontro digitale per piccoli gruppi "Giornalismo, notizie e social network federati", organizzato anche in risposta a questa conversazione. Qui puoi trovare ulteriori informazioni su questo incontro "Hallway Track".

Le nostre considerazioni sulla vicenda

Quando abbiamo creato l'istanza mastodon poliversity.it, dedicata agli accademici e ai giornalisti, ci siamo resi conto che mentre gli accademici hanno iniziato a frequentarla, i giornalisti l'hanno praticamente disertata, preferendo stare dentro istanze generaliste come mastodon.uno o la gigantesca mastodon.social Ma altri hanno preferito iscriversi nelle due istanze tematiche anglofone più grandi dedicate al giornalismo, newsie.social e journa.host.
Il motivo dichiarato è che i giornalisti preferivano stare nei luoghi più comodi, più frequentati o più esclusivi. Insomma, preferivano Un posto al sole...

Ma questa individuazione dell'istanza del fediverso più affollata nasconde la pigrizia tipica della maggior parte dei giornalisti oltre alla impellente necessità di mettersi in mostra. Quando abbiamo creato la nostra istanza dedicata al giornalismo, abbiamo sempre affermato che si doveva trattare di una soluzione temporanea, in attesa di fare in modo che i giornalisti stessi creassero delle proprie istanze, legate alla piattaforma editoriale per cui già lavoravano o ai consorzi di cui fanno parte alcuni dei migliori giornalisti italiani ed esteri.

Invece questi progetti non sono ancora nati. In questo senso, troviamo che le lamentazioni di Zecharias Zelalem siano stucchevoli: non riguardano l'orgoglio del giornalismo, ma la semplice lamentela del giornalista che si vede cambiare padrone, che si vede cambiare il soggetto ospitante
Anche l'accusa nei confronti di Jeff Brown ossia quella di non essere un giornalista, è una cosa volgare che manca totalmente l'obiettivo: Il fatto è che Jeff Brown non deve essere un giornalista ma al massimo deve essere un bravo "editore"!
Il punto però è che il fediverso consente a ciascun giornalista o a ciascun gruppo di giornalisti di essere editore di se stesso. L'incapacità di comprendere la realtà da parte proprio di quei soggetti che dovrebbero raccontarle, è al nostro avviso l'aspetto più problematico e in un certo senso oscena di tutta questa vicenda.


Welcome! Lots of individual news stories this week, with some implications about how the network currently functions and operates. WordPress is actively expanding the network by allowing all blogs on the free wordpress.com plan to become part of the fediverse. While discussions about server ownership put questions at what is expected to be an operator of a fediverse server.

WordPress.com officially connects to the fediverse


The major news of the week is that WordPress.com now can connect to the fediverse via the ActivityPub plugin. A few weeks ago I already reported on the official launch of the plugin (which had been in beta for a long while), when it became available for people who are self-hosting their WordPress site. It is now also available for everyone who uses WordPress via WordPress.com, including people on a free plan. The news got some significant attention by other tech news sites as well. Current usage of the new connection can be seen here.

People in the fediverse are understandably excited by this development, and frame it in a hopeful perspective of growth, for example, by focusing on how many websites run WordPress that can now join the fediverse. The fediverse and its cultural conventions are currently dominated by the microblogging side of the community. The potential inflow of blogs and websites into the fediverse poses new questions that deserve contemplation. These issues are not new, fediverse software like WriteFreely and Plume have been around for years. What is different is how people in the fediverse are positioning WordPress in a context of growth, by accentuation how many websites on the internet run WordPress. They ask the reader explicitly to imagine a future in which millions of WordPress websites have connected to the fediverse. The prospect of millions of sites connected to the fediverse also makes questions about current culture and norms in the fediverse more top-of-mind: How do current social norms around search and indexing in the fediverse collide with the different expectations around search on the rest of the web? What does a good user experience looks like for a feed that contains posts with less than 500 characters, interspersed with a blog post of 10.000 words? What does content moderation look like in a world where there are thousands, if not millions of websites connected to the fediverse, that are all effectively their own servers?

Journa.host and server ownership


The Journa.host server, a Mastodon server that is dedicated to journalists has transferred ownership. With it come questions regarding expectations between server owners/operators and people that use the server. The Journa.host server started as a community-centric project, with initial funding The Tow-Knight Center for Entrepreneurial Journalism at the Craig Newmark Graduate School of Journalism at CUNY. Recently the ownership of the server was transferred to the Fourth Estate Public Benefit Corporation. This organisation also runs the Mastodon server newsie.social, and until recently the verifiedjournalist.org project as well (who’s ownership got transferred to The Doodle Project recently).

This move of server ownership sparked a thread by Ethiopian journalist Zecharias Zelalem, who moved away from the journa.host server as a result of this transfer of ownership. In his posts, he points the actual real risks that come with being a journalist, especially so in his context. Transferring journalists’ personal data, and control of their social media presence, to new ownership without any real notice and explanation does raises questions about the considerations from the previous owners about this move. One of the points that was raised is that there is little information available on the identity of the new owner, Jeff Brown. It is understandable for journalists to get uncomfortable when it is unclear who is responsible for an important part of their digital presence. At the same time, most servers are not financially sustainable, and even servers who get funding from reputable places cannot be assumed by default to stay in operation forever when funding runs out. Meanwhile, under the new ownership journa.host will allow new applications for signups again for the journa.host server.

Dan Hon wrote an interesting article on the situation, and drawing parallels with Cory Doctorow’s new book ‘The Internet Con’, which is worth reading. He is also hosting a small group digital meeting ‘Journalism, News, and Federated Social Networks’, which got set up as a response to this conversation as well. You can find more about this ‘Hallway Track’ meeting here.

IFTAS moderator needs assessment


IFTAS, the non-profit organisation for Trust and Safety on the fediverse, has released the results of their recent assessments of the needs of fediverse moderators. The entire results can be found here, and are worth checking out. Some of the noteworthy results: few servers (17%) have 24 hour moderator coverage. Most servers lose money, and most moderators are unpaid. Half of the respondents use shared block lists, such as Oliphant’s lists. What also stands out is the variety of moderator communities that are in use, that all only are used by a small part of the moderator community. There is not a clear single community for moderators that is used by the de-facto default.

On Bluesky interoperability


With Bluesky getting more popular, the conversation of interoperability between the fediverse and Bluesky/ATProtocol has come up again. In the GitHub for the AT Protocol, Bluesky engineer Brian Newbold gives a detailed answer about the various parts of interoperability between the network. The direct answer is that “it is not on the Bluesky roadmap”, but the answer also identifies which parts of interoperability could probably work, which parts are difficult from a technical perspective, and which parts are hard from a cultural perspective. Another interesting suggestion that came up is the possibility of fully embedding posts on its opposite platform, allowing for a kind of quote-posting across networks.

Mastodon user count update


Eugen Rochko gave a short update this week, indicating that the joinmastodon.org website had been undercounting data for the period between October 2nd and October 9th. The undercounting accounting for some 400k MAU and 2.3m total accounts, which only happened during the timeframe of the previous week. This got picked up by some media outlets and spread around the feeds. However, the news was framed mainly in the context that Mastodon had a lot more users than expected, which is not really correct: Mastodon has the expected amount of users, and news of the gain in numbers should have been properly accompanied with an equal loss in the week before. Getting reliable data about user numbers is fairly difficult, with multiple sources providing quite different values. joinmastodon.org lists 1.8M MAU for Mastodon currently, while fedidb.org gives 1.4M MAU for the entire fediverse. It is unclear which of these sources is more reliable. Personally, I tend to use fedidb.org, as this provides data over time, so trends can be visible.

Twittermigration report


Tim Chambers has been documenting the Twitter Migration (X Migration now) over the last year, releasing an extensive report every quarter. The latest update for Q3 2023 has just been released, and it’s worth checking out. It documents in detail the many issues that X currently faces. It also gives some good data on the growth and usage of Threads. After an explosive launch, reading 100M accounts in a week, activity cooled significantly immediately after. In the months that followed, growth and usage has stabilised. Threads is now estimated to grow at 1 million accounts every two weeks, roughly four times as much as Bluesky is currently growing.

The report indicates that the other two main beneficiaries of the X migration are Mastodon and Bluesky. One way that the report measures this is by looking how many X accounts have a handle for their account on a different network in their profile. The mentions of Mastodon are significantly bigger than Bluesky here, but are stagnating, while Bluesky’s numbers are rapidly growing. This trend is also visible in the account signup numbers for both Mastodon and Bluesky.

The report also distinguishes a Developer migration, and notes organisations that are currently working on providing ActivityPub integration, such as Automattic with WordPress, Flipboard, Mozilla, as well as other networks such as Threads, Tumblr and Post.news. No organisation is talking about using the AT Proto network currently. This is why the report quotes Nilay Patel (from February 23), where he states that ActivityPub is where the app developers are. This seems to be holding up regarding companies and organisations, who are all focused on ActivityPub. Individual hobby developers seem to be a different matter though, where the AT Protocol seems to be of significant interest: the largest individual developer community for ActivityPub has less than 200 users, while the Discord for developers for AT Protocol has almost ten times as much, close to 2000.

The links


  • SURF, the Mastodon project the Dutch higher education system, has a chance to win the European Commission’s Open Source Observatory award.
  • Confirmation that Mozilla’s new fediverse server, mozilla.social, will use people’s Firefox account to log in.
  • A podcast about the fediverse from the perspective of advertisers
  • A podcast by Manton Reece, the creator of micro.blog, about ActivityPub support in WordPress.com and its impact on Micro.blog
  • Renaud Chaput is now officially the CTO for Mastodon. As the organisation still has very limited funding, this is currently still a volunteer position.

That’s all for this week. If you want to receive this update every Sunday directly in your mailbox, subscribe below:

fediversereport.com/last-week-…

#activitypub #bluesky #fediverse #mastodon #wordpress


Questa voce è stata modificata (1 anno fa)
in reply to rag. Gustavino Bevilacqua

Dài @GustavinoBevilacqua conosci troppo bene il fediverso per capire che non è questo il punto! Se hai bisogno di sicurezza, non devi cercare la "fiducia" di nessuno, ma devi solo avere il "controllo"!

Se vuoi usare l'istanza di un altro, il minimo che devi (Minimo che DEVI) fare è iscriverti con protonmail e collegarti con TOR project.

L'ottimale è crearti una tua istanza e comunicare solo con sistemi crittati (matrix, signal, session, etc)

@outlook @poliversity @giornalismo

in reply to macfranc

@GustavinoBevilacqua aggiungo infine che nessuno deve

> dimostrare che Jeff Brown non è uno delle tante Wanna Marchi della rete, che cerca solo polli da mungere… sarà una buona notizia.

Questo è indifferente, così come lo è il fatto che sia o non sia un giornalista (per me è un "editore di fatto" e si posiziona nell'intervallo tra Wikileaks ed Elon Musk!): quello che conta è chi sei tu, utente che ti iscrivi là dentro...

@outlook @poliversity @giornalismo



Verso un ecosistema di scienza aperta. Il contributo di Bonfire nel realizzare un framework modulare per applicazioni social federate

Bonfire sta costruendo un framework modulare per applicazioni social federate, tra cui microblogging, gestione delle attività o moderazione dei contenuti assistita dall'intelligenza artificiale. All'interno di Bonfire, è possibile creare diversi plugin per scopi come la collaborazione nella ricerca, la pubblicazione pre-stampa e la revisione tra pari. Inoltre, un sistema di riconoscimento e verifica chiaro e verificabile potrebbe supportare la creazione di un ecosistema federato di scienza aperta.

All'interno di Bonfire, è possibile creare diversi plugin per scopi come la collaborazione nella ricerca, la pubblicazione pre-stampa e la revisione tra pari. Inoltre, un sistema di riconoscimento e verifica chiaro e verificabile potrebbe supportare la creazione di un ecosistema federato di scienza aperta.

Una massiccia adozione di protocolli federati da parte delle istituzioni accademiche aiuterà a potenziare le implementazioni della scienza aperta e a includere le comunità non accademiche nel processo di produzione della conoscenza. Immaginiamo che queste implementazioni vengano realizzate all'aperto, attraverso un processo di co-progettazione che unisce scienziati, ricercatori e attivisti. Questo sforzo collettivo garantirà che le funzionalità sviluppate soddisfino i meticolosi standard degli strumenti accademici sfruttando al tempo stesso l’esperienza utente dei social network. La nostra aspirazione è che ciò possa innescare conversazioni significative e ampliare l’accessibilità delle discussioni scientifiche a un pubblico più ampio, promuovendo una comunità di conoscenza globale vivace, inclusiva e interconnessa.

Qui il post completo pubblicato da @Equipo Nibö :niboe: e Biogarabatos post sul blog di @Bonfire

@Scuola - Gruppo Forum

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Le classifiche delle migliori università del mondo lasciano il tempo che trovano

@Universitaly: università & universitari

Periodicamente ottengono grandi attenzioni, e l'Italia sembra sempre arrancare, ma non è chiaro a chi servano veramente

Nonostante l’indubbia attenzione che ottengono, però, queste classifiche sono da anni molto criticate. Un po’ perché si basano su criteri arbitrari, che riflettono poco la moltitudine di ruoli sociali e culturali che le università svolgono sul territorio. Un po’ perché sono progettate quasi sempre sulla base del sistema d’istruzione inglese e statunitense, che riflette male come funzionano le università nel resto del mondo. Un po’, semplicemente, perché non è chiaro a cosa servano, se non a indirizzare attenzione e fondi verso le società che le stilano e le università che figurano ai primi posti.

L'articolo di @Viola Stefanello 👩‍💻 è qui su Il Post

in reply to Poliversity - Università ricerca e giornalismo

Fantastico modo di pensare! In effetti è proprio vero: gli osservatori influenzano ciò che osservano in questo caso e come l'hai scritto tu è perfetto.

È deprimente allo stesso modo che qualcosa che teoricamente sarebbe interessante (statistiche delle università a priori sarebbero anche cose utili) finisca per essere una forte fonte di influenza degli studenti e delle università. I fini di queste agenzie di classifiche non sono nobili...

in reply to ConstipatedWatson

@ConstipatedWatson
Legge di Goodhart: quando una misura diventa un obiettivo, cessa di essere una buona misura. L'intero sistema capitalista è costruito in violazione di questa legge.

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