The Queen Is Dead Volume 63 - Dogmathica / Sebastiano Lillo / God Is An Astronaut
Nuovo appuntamento con The Queen Is Dead e andiamo subito nell'antichissima e bellissima Sardegna per ascoltare i Dogmathica, un gruppo metal che canta in italiano e il loro " Schema " è un disco che farà innamorare molte teste di metallo e non solo.
Con il disco successivo rimaniamo in Italia e più precisamente in Puglia per il blues rock sporco e bellissimo di Sebastiano Lillo. Come ultimo disco di questa puntata ci sono gli irlandesi God Is An Astronaut e basta il loro nome.
iyezine.com/godisanastronaut-d…
L’Italia dopo Draghi
Ripubblichiamo, tradotta in italiano, l’analisi ‘Italy after Draghi’ realizzata da Luigi Scazzieri, senior research fellow del CER (Centre for European Reform). *** Mario Draghi ha dato stabilità all’Italia in un momento cruciale, ha rafforzato l’influenza internazionale del Paese e messo insieme un piano da 190 miliardi di euro per l’utilizzo del fondo di ripresa post-pandemia [...]
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Ucraina: la Russia e l’ostacolo ‘Kazakistan’
L’invasione russa dell’Ucraina ha incoraggiato il Presidente del Kazakistan Kassym Jomart Tokayev a uscire finalmente dall’ombra del suo predecessore nel tentativo di tracciare un nuovo percorso per il suo Paese. Il Kazakistan, uno stato storicamente sotto l’influenza russa, ora si sforza di seguire una politica estera indipendente in cui Nur-Sultan può perseguire opportunità indipendentemente dalle [...]
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Tutti pazzi per Giorgia
Politiche 2023 e altri accadimenti correlati
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Dissoluzione
Non basta votare
Il partito di maggioranza relativa si è dissolto, ma il resto del mondo politico commetterebbe un grosso e grave errore se ritenesse che il resto è in grado di reggere. Il processo di decomposizione riguarda tutti, nessuno escluso. E non accorgersene serve solo a coinvolgere le istituzioni.
Si può far finta che tutto capiti per la pochezza, trasformismo e talora buffoneria del mondo politico, ma anche questo sarebbe un errore. Ancora una volta, come già all’inizio degli anni novanta, l’onda d’urto degli equilibri internazionali spezza e spazza non solo gli equilibri politici interni, ma direttamente i loro protagonisti.
Allora fu la fine della guerra fredda e della divisione europea. E non averlo compreso fu la vera colpa di un mondo politico attardato nel passato, che fu poi travolto con altri strumenti, impropri e ingiusti, anche in quel caso scassando equilibri istituzionali, ma fu travolto prima di tutto per propria incapacità e debolezza di pensiero e azione.
Oggi è il ripartire della guerra russa, gli effetti di un’aggressione criminale che cambia gli equilibri occidentali, rimette la Nato in prima linea, chiama Paesi neutrali ad aderirvi, e trascina con sé la ridescrizione di frontiere e rapporti anche assai lontani dai confini europei, per i riflessi che ha nel mercato delle materie prime energetiche. Gas prima di ogni altra.
Per i duri di comprendonio: l’odierna missione italiana in Algeria, come le altre in Africa, come l’aumento delle forniture per il tramite del Tap (dall’Azerbaigian), non si limitano a rimodulare il paniere energetico, ma cambiano e per certi aspetti ribaltano equilibri europei.
Sono queste le ragioni, coinvolgenti i nostri rapporti internazionali, che possono far pensare alla necessità di superare l’incoscienza e l’insipienza di tanta parte della popolazione parlamentare, inducendo alla continuità di una regia che sono gli sciocchi e i poveri di spirito possono pensare abbia a che vedere con le aspirazioni e condizioni di una sola persona.
Sia pure del calibro di Mario Draghi. Se i miserabili saranno riusciti a far abortire un disegno che ha una sua grandezza, a rimetterci non sarà certo una persona, ma l’Italia. E siccome avverto la possibile lettura retorica di questo richiamo, sarà bene essere più espliciti: ci rimetterà il ruolo italiano nei prossimi decenni, mentre si rimarrà profondamente liberi di spartirci il debito, accaparrarci qualche rendita, proclamare la sovranità stracciona di chi non conta nulla.
Se quelle ragioni, al contrario, fossero capaci di indurre a rimediare all’orrido pasticcio combinato da delle comparse, non per questo sarà stato colmato il vuoto politico, scavato in lunghi anni di propagandismo a tre palle un soldo, di contrapposizioni fra soggetti che, ora, si trovano assieme al governo, di preteso bipolarismo con annessa transumanza trasformistica.
Ammesso che si possa porre rimedio nell’immediato, alle forze politiche resterebbe pochissimo tempo per non fare la fine che partiti assai più votati e storicamente radicati fecero, nello spazio di pochi mesi, in quell’inizio degli anni novanta.
Fare della fine di un’infausta legislatura il tempo se non della rimessa in moto quanto meno della consapevolezza della necessaria ripartenza. Forze politiche che aspirino ad essere credibili non devono certo rinunciare alla diversità di vedute e programmi, ma devono rinunciare alla contrapposizione commediante fra poli al loro interno divisi e, quindi, falsi.
Devono affrontare, assieme, il tema del comune sentire istituzionale, ricordando che all’indomani dell’ultima (brutta) riforma costituzionale presero l’impegno di armonizzarvi il sistema elettorale. Senza questo, se si scambia la capitolazione elettorale come occasione di riassegnazione di premi e presunte maggioranze, si prendono in giro gli elettori, dopo avere ingannato sé stessi. A quel punto la dissoluzione si sarebbe completata, senza uno straccio di visione sul futuro. Altro che stabilire chi guida il governo.
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Vita agra di un anarchico di Pino Corrias
In queste pagine, Corrias ricostruisce il viaggio di Luciano Bianciardi da Grosseto a Milano, dall’Italia del Dopoguerra a quella del Miracolo economico, un percorso comune a un’intera generazione che provò a immaginare un Paese diverso. Di questa libro, Goffredo Fofi ha detto: “E’ una biografia esemplare perché unisce agilità giornalistica a competenza, passione e capacità narrativa”.
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Sottoscala Pandemico #10-La Cassetta che mi cambiò la vita
La Cassetta che mi cambiò la vita
In pratica è accaduto che qualche giorno addietro, proprio su questa webzine presso la quale scrivo, collaboro e faccio il fanfarone, è comparsa all’improvviso questa recensione....Tommaso Salvini (In Your Eyes ezine)
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🧪 Si sono concluse le Olimpiadi Internazionali della Fisica, che hanno coinvolto 368 studenti provenienti da 75 Paesi.
🏆 La squadra italiana ha conquistato una medaglia di bronzo e quattro menzioni d’onore!
Qui tutti i dettagli ▶ miur.
Ernesto Galli della Loggia e Aldo Schiavone – Una profezia per l’Italia
Wünderkammer: la stanza delle stranezze di Üto.
Wünderkammer: la stanza delle stranezze di Üto.
Un luogo dedicato al bizzarro, allo stravagante, al sorprendente.
Ep. 1: i dieci dischi più interessanti del primo semestre 2022
iyezine.com/wunderkammer-ep-1-…
Wünderkammer Ep. 1: i dieci dischi più interessanti del primo semestre 2022
Ep. 1: i dieci dischi più interessanti del primo semestre 2022: al giro di boa dell’anno di grazia 2022, molte le uscite di peso: Kendrick Lamar (su tutti), Black Country New Road (attesissimi), Yard Act (incensati dalla critica), Animal Collective, …In Your Eyes ezine
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Liberarsi
Sarebbe bastato poco. Sarebbe bastata una di quelle mediazioni che il politicantismo considera il minore dei problemi. Sarebbe bastato accedere subito ad un ulteriore scostamento di bilancio, mettere in conto qualche altra spesa assistenzialista e improduttiva, millantata quale “aiuto al popolo”, e il governo avrebbe continuato la sua navigazione, nel mentre la ciurma partitante avrebbe potuto continuare a far pertugi nello scafo.
Ma Draghi ha avvertito quel che qui indicavamo da tempo: se si concede troppo a quell’andazzo si perde la diversità dell’esecutivo e anziché riuscire Draghi a domane i demagoghi sarebbero stati i demagoghi ad imbrigliare Draghi. E non per ragioni di preminenza, reclamata da galletti castrati e ancor crestuti, ma di sostanza. Ragione per cui Draghi ha fatto bene a dire: basta.
Il reclamato scostamento di bilancio, invocato con ragioni di socialità, sarebbe stato asociale. I tassi d’interesse crescono, l’Italia ha un debito pubblico enorme e fatica a riuscire a spendere l’enorme quantità di soldi regalati e prestati a tassi di favore (dalle istituzioni europee), annunciare un ulteriore deficit significa garantirsi un sicuro aumento dello spread, quindi degli interessi da pagare a prestatori che avrebbero la conferma d’avere a che fare con incapaci o imbecilli, con il che ogni euro speso a soccorso avrebbe generato un bisogno di soccorso fiscale o di spesa per interessi superiore al suo stesso valore.
Roba da cretini, appunto. I partitanti sono intellettualmente attivi su un altro fronte: raccolta di voti. La colpa è di chi glieli fornisce.
Serve a nulla dilungarsi sulla suggestiva scena del far fuori l’italiano più autorevole, sulla scena internazionale, nonché il solo in grado di tenere in equilibrio gli istinti spendaroli con le compatibilità di bilancio, quindi i finanziamenti europei.
Tanto che si era creata la condizione positiva, descritta ieri. Si aggiunga che l’inflazione aiuta i conti pubblici, difatti migliorati nel restare drammatici, ma se la si insegue con la spesa pubblica improduttiva se ne ottiene la crescita ulteriore, sommando il salasso dei privati con l’emorragia delle casse pubbliche.
Possiamo votare anche domani. Possiamo rinviare alla frescura. Possiamo allungare la palla all’anno che verrà. Ma cambia nulla se torniamo a presentare schede false agli elettori. Dobbiamo trovare il modo, guardando avanti, di liberarci da questa maledizione.
Nel 1994 la sinistra (da poco ex comunista) si pensò vincente, per distruzione giudiziaria degli avversari. In quel pensiero c’era la sconfitta della sua cultura migliore e il sopravvento dei suoi istinti peggiori. Berlusconi creò non una, ma due false coalizioni, riuscendo ad evitare quella vittoria. Fu un bene, ottenuto con il male. Capita, nella vita. Nel 1996 l’intero mondo politico era berlusconizzato, con due false coalizioni che chiedevano di sconfiggere il falso altrui.
Andiamo avanti così da allora: false politiche che generano governi di cartapesta. Nel 2018 gli elettori hanno premiato la demagogia senza più neanche la vergogna di sé stessa, sconfiggendo entrambe le false coalizioni. Possiamo continuare così all’infinito, ma è in quel disfacimento che si trova la causa di un trentennio di mancata crescita. Se piace l’impoverimento, avanti con goduria.
Sapere chi “vince” è inutile, se si continua in quello schema, tanto poi non governerà e si sfascerà. Lo scopo del governo Draghi era: lasciate che una persona seria si occupi della rianimazione, mentre la politica imposti le riforme istituzionali e le metta in coerenza con il sistema elettorale. E la politica ha fallito, ancora.
A destra fanno finta d’essere prossimi alla vittoria. A sinistra non si capisce come facciano a far finta d’essere ancora dei coalizzati in gara. Senza il coraggio e la lucidità, anche darwiniana, di rompere lo schema. Giocano la rivincita del secolo scorso, mentre l’Italia si declassa nel girone futuro. Liberarsene sarebbe un bene.
L'articolo Liberarsi proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
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(S)Consolato
Cosa succede ora
La distanza va cercata fra certa politica e la realtà dei problemi, non tra Palazzo Chigi e il Quirinale. Come preferiscono fare quanti provano a nascondere l’estremistica irresponsabilità che ha generato la crisi di governo. E siccome le propagande non vanno snobbate ma smontate, cominciamo da qui per cercare di capire come andrà, presto, a finire.
Draghi non poteva non dimettersi, pur avendo ancora la fiducia delle due Aule parlamentari. Era tenuto a farlo, per due ragioni:
- perché un gruppo aveva violato il patto dal quale il governo era nato e se un gruppo si permette di farlo, vista l’estrema eterogeneità dei componenti della maggioranza, proseguire facendo finta di nulla significa consegnarsi prigionieri agli altri laddove, all’opposto, il governo Draghi ha un senso solo se i suoi componenti sono tutti prigionieri del programma stabilito;
- vero che i pentastellati si sono in vario modo smandrappati, contraddetti, divisi e scissi – dopo avere perso molti parlamentari, dediti al ripopolamento dei gruppi altrui – ma su quel simbolo ha apposto la croce, nel 2018, il 32,7% degli elettori che si sono recati alle urne: furono loro i vincitori, gli stravincitori di quelle elezioni e in democrazia non si governa contro chi vince le elezioni.
Se era giusto, dunque, che Draghi si dimettesse, perché mai il presidente della Repubblica ha respinto quelle dimissioni e lo ha rinviato in Parlamento? C’è chi vede, in questo, una forzatura e un conflitto. Sbaglia. Il presidente non aveva scelta, perché nel pomeriggio di giovedì s’è presentato al Colle, dimissionario, un capo del governo che la mattina dello stesso giorno aveva avuto la fiducia del Senato, dopo avere avuto quella della Camera.
Ovvio che la partita non poteva chiudersi con un: hai ragione, ho capito. Anzi, proprio perché hai ragione e ho capito ti rimando alle Camere, il che non pone un problema a te ma a chi ti ha messo nella condizione di dimetterti. Non è affatto un caso che a strologare di “forzatura” e a vedere “divisioni” siano i supporter degli sfasciacarrozze.
Ora che succede? Per capirlo si deve misurare la distanza siderale fra certi politicanti e la realtà. Nessuno, nel globo terraqueo, riuscirà a capire il perché gli italiani fanno fuori il loro governante migliore. Peraltro anche a detta di quelli che lo fanno fuori. Nessuno in Occidente capirà una mossa che indebolisce l’Italia nel rapporto con gli Usa, proprio nel mentre un po’ approfittava dei problemi inglesi.
Nessuno in Ue riuscirà a immaginare in base a quale logica si fa cadere il governante che stava un po’ approfittando dei problemi tedeschi e francesi nonché il solo cui sarebbe stato difficile contestare conti e aspirazioni. E tutti questi sono in buona compagnia degli italiani, che non pensavano di dovere rinunciare alle cure del primario e luminare per affidarsi agli intrugli del cerusico guercio. Ma la frittata è fatta e le uova non si ricompongono.
Ora possono succedere tre cose. La prima è che si provi a evitare il dibattito parlamentare, facendo dimettere i ministri che solo in base alla responsabilità degli elettori si trovano dove mai si sarebbero dovuti trovare. Siamo stati noi elettori (mi ci metto pure io che manco sotto tortura li avrei votati) a eleggere questa roba. La colpa è nostra. La seconda è che Draghi vada in Aula, le canti chiare e l’emiciclo si mostri sordo, sicché torna al Colle e ribadisce i saluti.
In questo caso si crea un esecutivo di servizio e si vota subito, sperando di non ritrovarsi le false coalizioni sulla scheda. La terza è che se la fanno sotto e rivotano la fiducia a un governo che, però, muterebbe natura e diverrebbe un esecutivo “consolare”, che manda a spigolare i partitanti.
Non ce n’è una che sia buona e senza pericoli. Di buono, da questo troiaio, può venire solo che noi tutti ci si convinca che non si può votare inseguendo pulsioni volgari e che se è vero (purtroppo) che in democrazia si ha la classe politica che ci si merita, è semplicemente demenziale rivotare chi (mica solo i pentairresponsabili) ha incenerito il meglio che potesse capitare.
L'articolo (S)Consolato proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Come la nostra impronta digitale sociale ci frega
Questa storia, più pratica che mai, è secondo me incredibile.
Non solo dimostra a cosa possano arrivare le loli con troppo tempo libero, tipo me; mostra come chiunque tra noi abbia una specie di "impronta digitale personale" che, se non adeguatamente mascherata, ci può far identificare.
Note importanti
Prima di iniziare, peró, devo precisare qualche cosina.
Visto che l'unica cosa che io voglio è condividere una storia che ritengo essere interessante ed avere qualche spunto di riflessione - ed il mio hobby non è rovinare la vita alle persone - alcuni dettagli sono omessi dal racconto, mentre altri invisibilmente alterati, al fine di rispettare la privacy del soggetto della storia. I suoi nomi vecchi e nuovi saranno letteralmente sostituiti, rispettivamente, da "Deadname" e "Censurato".
Il tutto, comunque, diventerà chiaro leggendo.
Un ricordo speciale
Allora, questa storia a dire il vero inizia almeno 8 o 9 anni fa.
Non ricordo con esatta precisione quando, ma diciamo che in quel periodo scoprii Deadname. Creava contenuti sul Web e, oltre al fatto che mi piacevano molto, non c'è granché da dire in più.
Un po' di tempo dopo, con mio gran dispiacere, annunciò che avrebbe smesso di creare nuova roba. Da un giorno all'altro disse tipo che gli spazi social che al tempo erano i suoi correnti non rappresentavano più la sua persona, o una roba simile.
Poco più tardi, inoltre, ha anche fatto sparire i suoi vecchi contenuti dalla rete.
Ai tempi non avevo la minima idea di cosa potesse intendere con un discorso simile ma, riguardando indietro con la mia attuale conoscenza, sia riguardo la mia persona che ciò che ho scoperto essere la sua, ho capito perfettamente cosa significa quella frase.
Intanto, nonostante Deadname fosse diventato solo un ricordo passato, gli anni continuano a scorrere e la Terra continua a girare.
In alcune occasioni, il suo personaggio ritorna alla mente, non soltanto a me da sola, ma anche ad altre persone che si ricordano di cosa era.
Per dire, a volte io ed una mia amica, parlando in privato, essendo noi in primis in tale situazione personale, abbiamo scherzato dicendo cose del tipo "Deadname ha cancellato tutto perché doveva transare".
E così, ogni volta, si rideva. Se una cosa del genere, pensata e detta a caso basandoci sul niente, si fosse mai rivelata come vera, allora saremmo ufficialmente diventate Distributrici Universali Ufficiali Basate di redpills.
Una (apparentemente) nuova personalità
Ad ogni modo, torniamo ai giorni nostri; a poche settimane fa, precisamente.
Come praticamente sempre, ero al PC, a fare cose e vederne sul Web. Ad un certo punto, non ricordo nemmeno esattamente come, mi imbatto in un profilo di Censurato, che trovo avere delle cosine interessanti.
Decido di vedere un suo video e, immediatamente, appena lo apro, c'è qualche dettaglio che mi coglie di sorpresa. La voce, in particolare, mi sa di modulata in modo inaccurato. È un concetto che non saprei esattamente spiegare. Insomma, parliamo di quel genere di modulazione che in molte persone non suscita dubbi a parte un "mi sembra strana questa voce", ma che a me, avendo io un'esperienza personale simile (ma direi più fallimentare), fa pensare "ma questa persona è transgender?"
Evidentemente però, in quel momento avevo tra le mani questioni più importanti, perché, tra tutti i suoi profili pubblici, decisi di guardare soltanto al volo le biografie, qualche post testuale originale, alcuni ricondivisi, delle foto tra cui alcuni selfie, e appena qualche secondo di altri video.
Non ho trovato alcun'indicazione, nemmeno velata, al fatto che potesse essere transgender. Mi scoccio subito, chiudo tutto, e torno al mio.
Giusto qualche giorno dopo, mi imbatto nuovamente sul profilo di Censurato. Un diverso video attira la mia attenzione, quindi inizio a guardarlo.
Più ascolto la voce, però, e più il tutto ha un certo che di familiare. In appena un minutino capisco che, la voce stessa, il modo di intonarla, e anche un po' come era realizzato il video.. tutto, tutto aveva un retrogusto di Deadname, nonostante i due personaggi fossero di genere praticamente opposto.
Le indagini cominciano
Decido di far sapere immediatamente questa cosa all'amica di prima che, curiosamente, dice di aver pensato la stessa cosa.
La posta in gioco stavolta è davvero troppo grossa per far finta di nulla, quindi iniziamo via chat a raccogliere elementi, di qualunque tipo, che possano coincidere tra Censurato e Deadname, incrociando tutto quello che possiamo ottenere dell'una persona, e quel poco che ci rimane dell'altra.
Si inizia dagli interessi, che paiono combaciare tutti, anche i più strani. Persino il gusto nei meme di nicchia sembra lo stesso.
Anche alcuni dettagli personali e sociali - come sulla sua famiglia, il suo stato culturale, o la zona in cui vive - sono coerenti con il passato di Deadname (anche se questi dettagli li ricordava solo la mia compagna di indagini, io no).
Qualche contenuto ancora disponibile online, perchè creato in collaborazione con altri creatori, è stato utile a rinfrescare la memoria riguardo ulteriori piccoli dettagli, sulla sua infanzia ad esempio.
Colpo grosso!
Tutte queste scoperte però, per quanto curiose, potrebbero essere state benissimo una serie di coincidenze.
Il colpo davvero grosso, che ha levato ogni dubbio, lo abbiamo però fatto perché:
- Alcuni segni fisici particolari, comparati tra foto di Censurato e alcuni pochi video cancellati (ma che noi conserviamo da anni!) di Deadname, combaciano perfettamente;
- Uno dei servizi online usati da Deadname ai tempi conserva una cronologia, pubblicamente accessibile, di tutti i cambi di username effettuati; l'account che fu creato con il nome di Deadname ha cambiato nel tempo nome, proprio in Censurato.
Caso risolto
Ed è esattamente così, con dettagli sia piccoli che grandi che combaciano perfettamente tra di loro, che il puzzle è ufficialmente completo: i due personaggi investigati sono lo stesso individuo.
La redpill detta senza sapere, quindi, si è rivelata tale.
Io, comunque, non ho idea del perché Censurato abbia dovuto necessariamente imbarcarsi in questa impresa per far perdere le proprie vecchie tracce. Capisco, adesso, perché abbia voluto cancellare i suoi vecchi contenuti: perché il personaggio che in essi figurava non corrisponde più a ciò che è la sua persona odierna a livello di genere - ma non capisco perché far finta che il passato non ci sia mai stato.
Direi che sono abbastanza felice di aver ritrovato dopo tanti anni, anche se come un personaggio un po' diverso, la stessa persona che riusciva ad intrattenermi in passato, e sono felice che ancora abbia la passione di fare ciò che di bello faceva.
L'impronta digitale sociale
Questa storia - che direi a lieto fine, perchè ho svelato un mistero per me importante - ha in sé un lato oscuro ben in vista: si può dire che provi l'esistenza di un'impronta digitale sociale, così mi piace chiamarla, che ogni persona ha.
Con questo termine intendo un vero e proprio identificativo univoco, che permette un po' a chi vuole, se le condizioni base sono soddisfatte, di inquadrare una specifica persona sempre e comunque, nonostante eventuali suoi cambi parziali d'identità.
Quest'impronta la vedo come composta da tutto ciò che è oggettivamente vero su un dato individuo: le cose che gli piacciono, quelle che hanno formato la sua personalità, le sue connessioni sociali, le sue caratteristiche corporee, e le cose che fa o ha mai fatto, oltre a chissà quali altri elementi che ora dimentico.
Non parliamo nemmeno di qualcosa di strettamente legato al mondo online, chiaramente, anche se in alcuni casi, come abbiamo visto ora, alcune cose di noi che toccano Internet vanno a formare elementi forti dell'impronta.
Come proteggersi
Finchè non lo si sta facendo per sfuggire, per dire, alle conseguenze di un'immoralità compiuta, voler resettare la propria impronta sociale, per vivere nel mondo come una persona totalmente nuova, è legittimo; per questo ho protetto l'identità della persona nella storia.
Ma quindi, come si fa?
Proteggersi dal tracciamento è possibile, ma non è affatto semplice. Esattamente come per proteggere i propri computer dal tracciamento Web bisogna usare browser come Tor Browser che - quando comunicano con altri computer - omettono alcuni dati e ne mascherano altri, per proteggere la nostra identità personale dal tracciamento sociale bisogna evitare di condividere troppo di sé con il mondo, arrivando persino a mentire se necessario.
Indubbiamente è impossibile nascondere quali sono alcune delle cose che ci appassionano, se abbiamo il desiderio di condividere le stesse con il mondo, e magari scoprire persone a noi affini.
Altre cose, però - ad esempio, che parenti hai, il nome del tuo primo animale domestico, che posti frequenti, o come è iniziata la tua passione per qualcosa - se stai cercando di cancellare il tuo passato per porti come una persona totalmente nuova, è meglio non dirle ai quattro venti.
Come la nostra impronta digitale sociale ci frega - blogoctt - sitoctt
Questa storia, più pratica che mai, è secondo me incredibile. Non solo dimostra a cosa possano arrivare le loli con troppo tempo libero, tipo me; most...sitoctt.octt.eu.org
Landini in ginocchio da Draghi: il triste declino del sindacato italiano | La Fionda
"Ci sarebbe da ridere, se non fossimo tanto delusi e depressi nel vedere quanto sta accadendo nel paese, quanto gli ultimi continuino a soffrire nella loro solitudine, quanto il sindacato si venda e si svenda tradendo la Costituzione. Il pesce puzza dalla testa, vero, ma adesso è il momento che la coda dica qualcosa e che qualcuno (politicamente) voli fuori dalla finestra."
Anarcho-capitalism, cos'è e come ci sono arrivato
Capita sempre più spesso che le persone mi scrivano in privato per chiedermi lumi sulla “filosofia libertaria”, o comunque sulle idee che esprimo qui su Privacy Chronicles o su Twitter.
La filosofia politica libertaria viene anche chiamata “Anarcho-Capitalism”, termine coniato da Murray N. Rothbard. Per Anarcho-Capitalism si intende quella filosofia politica anti-Stato che cerca di riconciliare i principi anarchici con quelli del capitalismo. Gli Anarcho-capitalisti vorrebbero una società fondata esclusivamente sul libero scambio di proprietà privata e servizi come unico modo per massimizzare la libertà personale e il benessere.
Nella società anarco-capitalista lo Stato non esiste e la società viene disciplinata attraverso legge privata (contratti), dai quali possono anche scaturire obbligazioni solidaristiche, ma pur sempre su base volontaria. In pratica, non sarebbe molto diverso da ciò che già succede oggi - gran parte dei rapporti umani sono già regolati da legge privata - ma sarebbe esclusa del tutto l’esistenza di un monopolista della forza come lo Stato, in grado di obbligare le persone e col potere di disporre liberamente della loro proprietà, anche senza il loro consenso.
Un assioma dell’anarco-capitalismo è il principio di non aggressione. Ogni uomo possiede il proprio corpo e il prodotto del suo lavoro, e nessun altro può lecitamente disporne senza il suo consenso. Le tasse ad esempio sarebbero un’aggressione arbitraria, un furto. L’altra faccia dell’assioma di non aggressione è quello di autodifesa. Ogni persona ha il diritto di difendere la sua proprietà in modo proporzionale all’aggressione.
Ora che abbiamo tolto di mezzo le definizioni, ho pensato di raccontarvi il mio viaggio verso quella che alcuni chiamerebbero una radicalizzazione, passando attraverso le principali domande che mi sono fatto in questi anni. Premetto comunque che le etichette non mi piacciono e che ognuno ha la sua personale visione di vita e politica.
Per chi volesse approfondire il tema, alla fine dell’articolo c’è una piccola raccolta di libri e articoli che ritengo interessanti per partire.
Privacy Chronicles è una newsletter indipendente che esiste grazie alle decine di persone che hanno scelto di abbonarsi.
Se ti piace quello che scrivo, sostieni il mio lavoro!
Today I learned Amazon has a form so police can get my data without permission or a warrant (by Sean Hollister in The Verge)
(Read the article ⬇️)
theverge.com/2022/7/14/2321941…
Today I learned Amazon has a form so police can get my data without permission or a warrant
Police have obtained Ring videos 11 times after an “emergency” requestSean Hollister (The Verge)
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Falsi agli elettori
Le (non) ragioni cha hanno causato la crisi del governo Draghi
Se vi industriate a cercare le motivazioni che hanno portato alla crisi del governo Draghi, non ci riuscirete.
Non è possibile che il problema sia un provvedimento come un decreto-legge denominato “Aiuti” – quando la smetteremo di battezzare i decreti sarà sempre troppo tardi – che è già passato alla Camera con il voto di tutti e di tutta la maggioranza e che si è disposti a far passare anche al Senato, perché, in realtà, il Movimento Cinque Stelle non ha votato contro, ma è uscito dall’Aula e, quindi, il decreto è passato.
Cosa contiene questo decreto di così particolare? Certo, c’è un inceneritore per la spazzatura di Roma: a Roma, oltre ad aver preso fuoco una discarica, che è una vergogna cielo aperto, la cosa più inquinante e più costosa per i cittadini è il fatto che abbiano riaperto una discarica che era stata chiusa, proprio perché altamente inquinante. Anche perché non sanno più dove mettere la spazzatura, a parte tenerla per la strada.
A Roma vanno agli inceneritori, che non ci sono, il 6 % della spazzatura. A Parigi il 60%. E questa è la ragione per cui uno ritira la fiducia ad un governo? Evidentemente no. Non ci può credere nessuno, ma neanche tra i Cinque Stelle ci credono.
Il Professor Conte ha detto che è perché non bisogna toccare il reddito di cittadinanza. E chi si era proposto di toccarlo? Io, personalmente lo toccherei, ma io non conto nulla. È semplicemente stato introdotto un emendamento che dice che se uno continua a rifiutare i lavori che gli offrono non si vede perché continuare a dargli un sussidio. Cos’è un attacco ai diritti civili? Cioè è un diritto civile essere mantenuti?
Non è questo il tema. Il tema è che il governo Draghi è nato perché larga parte del Parlamento – non solo i Cinque Stelle, che sono i parlamentari più giovani e che avevano una storia di lavoro alle spalle praticamente inesistente – sarebbe andata a casa anticipatamente.
Il governo Draghi è servito a prolungare la legislatura e a mettere in sicurezza il Paese sulle vaccinazioni e sulla regolarità, che riguarda la documentazione e le scadenze dei fondi europei, del recovery e, quindi, del PNRR.
Avevano votato questo governo per questo scopo e poi è cominciato il logoramento, perché, in realtà non si sono mai riconosciuti in questo governo, ma non solo i Cinque Stelle, anche una parte della Lega e, probabilmente, anche una parte del PD.
Ora si arriva in qualche modo al capolinea. Vedremo nelle prossime ore cosa succederà, ma cosa volete che succeda, alla fine, comunque, tra qualche mese si vota. Il punto è proprio questo: riportiamo davanti agli italiani la scelta falsa dello scegliere la coalizione che governerà?
Perché se messi davanti a questa scelta, credo che l’unica possibilità razionale di mettere una croce su quella scheda sia, a seconda dei gusti, metterla su chiunque non si sia alleato con qualcun altro, perché le coalizioni sono false. È falsa quella del Movimento Cinque Stelle con il Partito Democratico, ammesso che riesca arrivare alle elezioni; è falsa quella tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Sono falsi.
Ora se io porto ancora una volta, davanti agli elettori, delle scelte false, ma che ci vengono fuori poi dei governi veri o delle legislature serie? Tutto qui.
Quindi, c’è tempo. Adesso vedremo se poco o tanto. Però l’unica scelta razionale in queste condizioni sarebbe mettere la croce su chiunque non si sia alleato né con il falso centrodestra, né con il falso centrosinistra.
Avessero un pizzico di senso di responsabilità e di visione politica dovrebbero immediatamente togliere da torno questa falsità delle coalizioni e assumersi ciascuno le proprie responsabilità. Tanto un governo di coalizione vincitore delle elezioni non sono capaci di farlo. È dal 1994 che non ci riescono. Ad un certo punto i tentativi si esauriscono.
L'articolo Falsi agli elettori proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
today.it/politica/draghi-dimis…
Draghi annuncia le sue dimissioni
Lo ha annunciato durante il Consiglio dei ministri, iniziato dopo il colloquio fra il premier e il Capo dello Stato MattarellaRedazione (Today)
#GDPR Vs. #GoogleAnalytics4: #MonitoraPA risponde all'articolo di Roberto Guiotto e Matteo Zambon di #TagManager Italia pubblicato su #AgendaDigitale!
Ma cosa si dice in questo post?
monitora-pa.it/2022/07/14/Goog…
Intanto, una premessa: il post risponde a un articolo che è, a sua volta, una risposta a quest'altro articolo di @Pietro Biase sui gravi problemi di conformità al #GDPR di #GoogleAnalytics4
agendadigitale.eu/sicurezza/pr…
Roberto Guiotto e Matteo Zambon, in breve, hanno sostenuto che #GoogleAnalytics non sia illegale in sé, ma che dipende dall’utilizzo che se ne fa (= quali dati vengono raccolti e processati). Inoltre il #GarantePrivacy non menziona espressamente #GoogleAnalytics4
agendadigitale.eu/sicurezza/pr…
Guiotto e Zambon inoltre fanno giustamente notare che Google Analytics non è un unicum, perché quasi tutte le piattaforme Ads, i software di email marketing, i CRM, le piattaforme di Content Delivery Network, i web hosting, etc. si trovano in una posizione simile
Ma tornando all'articolo di #MonitoraPA, esso mette in dubbio in primo luogo la natura "neutra" di Google Analytics rispetto alla normativa vigente, in quanto sulla tutela dei trasferimenti transfrontalieri di dati non può essere considerato "privacy by default".
Inoltre riconduce a una lettura più completa e un'interpretazione più aderente al testo, le considerazioni del membro del collegio del #GarantePrivacy, l'avv. #GuidoScorza che, sempre su #AgendaDigitale illustrava i termini del problema
agendadigitale.eu/sicurezza/pr…
E, quanto alle precisazioni, #MonitoraPA ricorda i termini precisi delle FAQ del @CNIL che sembrano assai diversi dall'interpretazione più accomodante operata da Tag Manager
cnil.fr/fr/cookies-et-autres-t…
(qui la traduzione a cura di Ivo #Grimaldi monitora-pa.it/2022/06/14/faq-… )
Ma le precisazioni non sono rivolte solo agli altri: #MonitoraPA fa autocritica e ammette che, come fanno notare Guiotto e Zambon, Google Tag Manager non possa essere definita "una nuova tecnologia" come era stato detto nel precedente articolo.
#MonitoraPA inoltre non ignorerà le osservazioni di TagManager sul fatto che la GDPRcompliance non riguarda solo Analytics e cercherà di trovare un modo per segnalare anche altri tipi di situazioni legate ad altre tecnologie extraeuropee
In conclusione, una rivendicazione dell'impegno di #MonitoraPA che vuole difendere cittadini e aziende che, a differenza delle #BigTech, non possono "aggirare le normative scaricandone la responsabilità sui Titolari"
Qui la discussione su @feddit_it: feddit.it/post/26285
Grazie a @Shamar @_Zaizen_ @pietrobiase@mastodon.uno @amreo e a tutti gli altri che non possiamo menzionare perché non sono (ancora) nel fediverso
Google Analytics 4: Monitora PA risponde a Tag Manager Italia.
Proviamo a fare chiarezza su Google Analytics 4 approfondendo sugli spunti forniti da chi lavora con Google Analytics.Monitora PA
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Sono svegli, alla microsoft…
Registrati qui (non spammano) e scaricati un po' di bei suoni da mandare a microsoft come file allegato, tipo
freesound.org/people/Nizerg/so…
Ha-ha-ha.wav by Nizerg
Microphone: AKG C414 Preamplifer: Dbx 286a Audio-Interface: Makie Onyx 1220i (Mixier)Freesound
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rag. Gustavino Bevilacqua reshared this.
Second € 20 Mio Fine for Clearview AI
Seconda multa da 20 milioni di euro per Clearview AI L'azienda non può più elaborare i dati biometrici delle persone in Grecia e deve cancellare tutti i dati esistenti.
informapirata ⁂ likes this.
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The Queen Is Dead Volume 62 - As Paradise Falls / Process Of Guilt / Desert Twelve
Si inizia con gli australiani As Paradise Falls, notevole gruppo deathcore con un ottimo ep. a seguire la recensione del bellissimo quarto disco dei portoghesi Process Of Guilt. Dopo di loro il debutto dei piacentini Desert Twelve con Gabriele Finotti vecchia conoscenza dai tempi dei Misfatto.
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Tecnologia a scuola: né McDonald's alla mensa, né Google in aula
È iniziato oggi a Barcellona il primo congresso internazionale sull’educazione digitale democratica e l’open edtech: congress.democratic-digitalisa…
La conferenza ha le sue radici nella Proposal for a Democratic and Sovereign Digitalisation of Europe presentata dalla associazione catalana Xnet e pubblicata dall'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea.
Questi gli obiettivi dell’incontro internazionale:
1 - Fornire strumenti di analisi alle scuole, agli insegnanti, alla comunità educativa, ai legislatori e al pubblico in generale per comprendere, in primo luogo, il contesto, la cultura digitale, i problemi e le opportunità che offre nel contesto educativo e, in secondo luogo, per proporre la progettazione di una didattica e di strategie educative digitali da una prospettiva innovativa, agile, umanistica e rispettosa dei diritti umani.
2 - Condividere il codice pubblico creato a Barcellona sulla base del Piano di Digitalizzazione Democratica per l'Educazione di Xnet per aggiungere talenti e generare opportunità e crescita: presentazione internazionale della suite DD a codice pubblico open source che prevede, fin dalla progettazione e per default, la protezione dei diritti digitali e della sovranità dei dati della comunità educativa. Attualmente è in fase di implementazione in 12 scuole della città.
Qui sotto il link al video della presentazione della Suite Educativa DD:
yewtu.be/watch?v=MJdXgW-XxWw
Come si vede, il secondo obiettivo prevede la presentazione della piattaforma didattica Suite Educativa DD, una reale alternativa al modello dominante di Google Classroom.
Il quotidiano di Barcellona El periodico, in un articolo intitolato Tecnologia a scuola: né McDonald's alla mensa, né Google in aula, presenta così l’iniziativa: “Xnet ha sviluppato un'alternativa all'offerta di Google: un software libero e verificabile: Suite Educativa DD. [...] Per chi non vede la portata del problema, Xnet usa un semplice paragone: come tutte le famiglie hanno chiaro che non vogliono McDonald's nella mensa scolastica, così Google è l'equivalente a livello tecnologico in classe. Quindi, dicono, non dovremmo nemmeno volere Google nelle aule. "Si tratta di porre fine al monopolio di Google in classe. Vivere senza Google a scuola", riassumono.
@maupao @informapirata :privacypride: @Scuola - Gruppo Fediverso @Alexis Kauffmann
International Event on Democratic Digital Education
12-13-14 July 2022 Barcelona. Rights, Culture and EdTech. Free access to the entire educational community. Accredits 20 hours of teacher training.dd-admin (Curso Digitalización Democrática)
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Tik Tok rinvia la pubblicità basata sul legittimo interesse. Per il Garante privacy “una decisione responsabile”
Tik Tok rinvia la pubblicità basata sul legittimo interesse Per il Garante privacy “una decisione responsabile” A seguito dell’avvertimento del Garante Privacy, Tik Tok ha sospeso il passaggio al legittimo interesse come base giuridica per la pubblic...
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Collasso economico senza il gas russo in Europa - Contropiano
«Il piano italiano prevede che se la Russia dovesse sospendere in via definitiva le forniture di gas alla Ue (a cui l’anno scorso aveva assicurato il 44% del suo fabbisogno), il governo sarebbe costretto a far scattare la fase di emergenza. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, il piano prevede una serie di interventi che vanno dal “razionamento” del gas alle industrie energivore al maggior utilizzo delle centrali a carbone per la produzione di elettricità. Ma anche l’introduzione di politiche di austerity dei consumi: riscaldamento più contenuto, con tagli fino a due gradi della temperatura nelle abitazioni e negli uffici, risparmi sull’illuminazione pubblica, con orario ridotto di accensione dei lampioni sulle strade.
E l’emergenza durererebbe fino a quando il gas russo non sarà sostituito da forniture provenienti da altri Paesi produttori. Le previsioni più ottimistiche parlano del 2024, quelle più pessimistiche vanno oltre. Le sanzioni alla Russia si confermano una scelta suicida.»
Le Grandi Dimissioni, tra favola e realtà
"Non è difficile, in realtà, capire che la favoletta messa in giro da Repubblica e dal Sole24Ore rientra nel solito racconto di un mondo parallelo in cui i giovani non vogliono il posto fisso, la stabilità e il contratto a tempo indeterminato. I giovani di oggi sarebbero dunque dinamici e propensi al cambiamento, proprio per questo presentano le dimissioni quando un mercato del lavoro più flessibile come quello attuale lo consente. Questa storiella è dunque utile ai padroncini italiani per dire che la precarietà è apprezzata dai lavoratori, che avrebbero così la possibilità di cambiare di tanto in tanto, perseguendo le proprie passioni e conciliando meglio la propria attività lavorativa con la propria vita privata, anche accettando retribuzioni più basse! Come abbiamo argomentato, una marea di panzane messe in fila."
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PATHS Summer School, dal 12 al 14 luglio: tre giorni di esperienze immersive, webinar e laboratori di rinnovamento della didattica della Filosofia per la scuola del futuro con docenti, dirigenti, esperti, accademici.
Info ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/paths-…
Iscrivetevi per rimanere sempre aggiornati ▶️ miur.gov.it/web/guest/iscrizio…
today.it/economia/aumento-stip…
#Lavoro #stipendi
Il piano del governo Draghi per aumentare gli stipendi
Il confronto tra esecutivo e parti sociali riprende quota. Si partirà da un nuovo provvedimento nel cuore dell'estate per aiutare famiglie e imprese: salario...A.Maggiolo (Today)
Questa mattina si è svolta la presentazione dei risultati delle prove #INVALSI2022 presso l'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma.
All’evento è intervenuto il Ministro Patrizio Bianchi.
Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/invals…
Alle 8.30 la chiave ministeriale per aprire il plico telematico della prima prova scritta per la sessione suppletiva è stata inviata alle scuole e pubblicata sul nostro sito.
La trovate qui ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/6-lugl…
vdnews.tv/article/lavorassimo-…
Se lavorassimo quattro ore al giorno non ci sarebbero disoccupazione né burnout
Se lavorassimo tutti la metà del tempo, la produzione non calerebbe e, contemporaneamente, la disoccupazione svanirebbe come la sindrome di burnout.Melissa Aglietti (Content Farm)
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Al via la presentazione telematica delle istanze di scioglimento delle riserve nelle GaE e nelle GPS e di conferma dei servizi nelle GPS.
Info ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/gradua…
Iscrivetevi per rimanere sempre aggiornati ▶️ miur.gov.it/web/guest/iscrizio…
Shamar
Unknown parent • • •Se sei un demolitore professionista e ti accingi a demolire casa tua, è legale anche se esplode.
Con Google Analytics 4 è lo stesso. Esiste sicuramente una situazione in cui usare GA4 è legale: se sei Google e lo usi sui tuoi siti internet.
Per tutti gli altri è illegale.
Ma naturalmente nulla vieta a DPO e Titolari del Trattamento di provare a dimostrare il contrario.
@privacypost
Shamar
Unknown parent • • •Non ho mai detto che lo puoi fare in segreto o con solo un chilo.
Il punto è che esiste una situazione rarissima in cui un privato cittadino può tenere del tritolo in casa: quando si accinge a demolirla, espletate tutte le pratiche legali connesse e prese tutte le precauzioni di sicurezza del caso.
Ed in effetti, anche #Google quando usa #GA4 deve segnalarlo nella Privacy Policy.
E deve prendere adeguate misure di sicurezza per proteggere i dati che raccoglie dall’accesso di terzi non autorizzati.
Come vedi il paragone è molto calzante.
Molto più calzante di quanto non sia paragonare #GoogleAnalytics ad un mattone.
@privacypost
Shamar
Unknown parent • • •Certo, esattamente come ci sono diversi obblighi che il demolitore professionista deve espletare per poter utilizzare il tritolo.
Dunque il paragone è calzante.
@privacypost
Nemo_bis 🌈
Unknown parent • • •Monitora PA likes this.