Calcio… e la chiami cultura?
Ora, beninteso, io di calcio non capisco nulla, specie dal punto di vista ‘tecnico’. Anzi, a dire il vero mi è sempre piaciuto poco e ora sempre meno. Non sopporto le urla sguaiate del “telecronisti” di classe ormai zeta: arruffoni, urlatori … inutili. Mi interessava, talvolta, riuscire a capire la ‘manovra’, la tattica, insomma: ma, […]
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Perù: golpe e contro-golpe
Il 7 dicembre in Perù è scoppiato il caos istituzionale e democratico quando il Presidente Pedro Castillo ha annunciato lo scioglimento del parlamento e l’instaurazione di un ‘governo di emergenza eccezionale’. Durante il suo discorso alla nazione, in cui è stato fatto l’annuncio, Castillo ha sottolineato che il parlamento non ha mai accetttato che un […]
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La crisi ucraina vista dalla Tunisia
In considerazione della pericolosa escalation del conflitto in Ucraina e dell’allarmante svolta in peggio che ne è derivata, nonché dell’isterica campagna guerrafondaia che l’accompagna, ho ritenuto utile portare alcuni chiarimenti e punti di vista personali su questo conflitto. Ho servito per diversi anni come Ambasciatore della Tunisia sia in Russia che in Ucraina. Quindi, tengo […]
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Il Segretario Generale Andrea Cangini ospite a TGCOM24
Il Segretario Generale Andrea Cangini sarà ospite a TGCOM24 lunedì 19 dicembre a partire dalle ore 21:45
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Scuola di Liberalismo 2022 – Messina: lezione di Giuseppe Gembillo sul tema “L’uomo a una dimensione”
Oggi lunedì 19 dicembre, dalle ore 17.00 alle ore 18.30, sulla piattaforma ZOOM si terrà la quinta lezione della Scuola di Liberalismo di Messina 2022.
Tuttavia, a causa di sopraggiunti impedimenti personali, il prof. Giuseppe Sobbrio (che oggi avrebbe dovuto relazionare sull’opera «La libertà» di John Stuart Mill) non potrà essere presente.
In sua sostituzione, la lezione sarà tenuta da Giuseppe Gembillo, che relazionerà sull’opera «L’uomo a una dimensione» di H. Marcuse, una delle più radicali disamine e critiche della condizione umana nelle società industriali avanzate.
La partecipazione all’incontro è valida ai fini del riconoscimento di crediti formativi per gli avvocati iscritti all’Ordine degli Avvocati di Messina, nonché per gli studenti dell’Università di Messina.
Pippo Rao Direttore Generale Scuola di Liberalismo di Messina
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Ministero dell'Istruzione
#IscrizioniOnline, il Ministero dell’Istruzione e del Merito accompagna le famiglie con una lettera dedicata, per valorizzare i talenti e le opportunità di studentesse e studenti.Telegram
Serve un’Autorità nazionale per i diritti umani: l’Onu ce la chiede da trent’anni.
Il recente scandalo che scuote il Parlamento Europeo ha coinvolto anche alcuni enti senza scopo di lucro, con sede in Italia o comunque riferibili a soggetti di nazionalità italiana, che operano nel campo della tutela dei diritti umani, compresi enti che godono dello status di ONG, Organizzazioni Non Governative, presso prestigiose istituzioni internazionali.
Prescindendo dalla singola vicenda, i cui contorni dovranno essere chiariti nelle sedi opportune, e dagli enti e dalle persone coinvolti, che devono godere dei modi e dei tempi per dimostrare la propria estraneità che, per alcuni di essi sinceramente spero possa essere accertata al più presto, c’è una riflessione di carattere generale che deve essere immediatamente fatta, anche per porre rimedio ad una delle più vistose incongruenze della politica nazionale sui diritti umani.
Il 20/12/1993 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottava una risoluzione con la quale faceva obbligo agli Stati membri di istituire un’Autorità Nazionale per i Diritti Umani che rispondesse ai requisiti di quelli che sono conosciuti come i Paris Principles, linee guida sulle competenze, la composizione, le garanzie e i metodi di lavoro delle autorità indipendenti per i diritti umani.
L’Italia, dopo quasi 30 anni, non ha ancora adempiuto il suo obbligo internazionale, non si è dotata di tale Autorità e non partecipa, quindi, alle attività della Alleanza Globale delle Autorità Nazionali per i Diritti Umani.
L’Italia, dopo quasi 30 anni, è priva di un’istituzione che abbia competenza sulla protezione e promozione dei diritti umani con poteri di formulare proposte per migliorare la normativa e per sollecitare la ratifica delle convenzioni internazionali in materia, di diffondere la corretta cultura della tutela dei diritti umani nelle scuole, nelle università e nella società, di offrire il proprio parere alle istituzioni internazionali che controllano l’adempimento dell’Italia ai propri obblighi internazionali nella materia, di sviluppare relazioni con le organizzazioni della società civile che operano seriamente e correttamente nel campo dei diritti umani e sostenerle nella loro azione.
Perché questo può accadere, nel silenzio generale, per un’iniziativa che, idealmente, non avrebbe dovuto trovare alcun ostacolo e avrebbe dovuto, anzi, ottenere una condivisione unanime delle forze politiche ?
I diritti umani nascono come limite alle intromissioni indebite dello Stato nei diritti individuali del cittadino e, quindi, che i Governi vedano un’autorità indipendente come un limite, piuttosto che come un’opportunità, è comprensibile, ma non è spiegazione da sola sufficiente.
Il vero interesse che frena qualsiasi iniziativa che tenda all’istituzione di tale autorità indipendente in Italia va, piuttosto, ricercato nell’acquisito monopolio culturale di una parte politica sulle associazioni che operano nel campo della tutela dei diritti umani le quali, in assenza dell’autorità pubblica indipendente, agiscono sulla scena nazionale ed internazionale come titolari esclusive e qualificate della promozione e dell’implementazione dei diritti umani in Italia.
Ciò ha come conseguenza, da una parte, che sulla scena nazionale ed internazionale vengano tematizzati solo aspetti specifici e settoriali della materia, coerenti con gli ideali, le scelte e le esigenze della parte politica di riferimento e, dall’altra, che i flussi finanziari pubblici vengano indirizzati con una certa naturalezza in larga parte verso associazioni dalle quali è anche possibile ottenere sostegno politico ed elettorale, senza il filtro di un istituzione indipendente che, in quanto tale, non garantirebbe scelte utili a procurare dal finanziamento delle ricerche e delle attività di tali associazioni ritorni politici o elettorali.
Attorno a questo sistema vive, infatti, tutto un mondo che, contrariamente a quanto può pensarsi, non è affatto costituto solo da idealisti volontari, ma anche da donne e uomini ben retribuiti per le loro attività all’interno delle organizzazioni di tutela dei diritti umani.
Non c’è molto da stupirsi, quindi, se un sistema che si piega ad esigenze e funzioni improprie trovi, nel tempo, le ragioni e le occasioni per tradire le ragioni per le quali dovrebbe esistere, con la creazione da parte di chi è interno a quel sistema di enti ad hoc, utili ad intercettare i flussi di finanziamento pubblici nazionali e internazionali, o, addirittura, con la vendita al miglior offerente della propria capacità, non frutto di merito ma di rendita di posizione, di influenzare le scelte politiche nazionali e internazionali.
Né c’è da stupirsi se le organizzazioni di tutela dei diritti umani serie e scientificamente più accreditate, composte in gran parte da volontari non retribuiti e quindi non condizionabili, stentino a sopravvivere e debbano limitare la propria attività di ricerca, assistenza tecnica e formazione culturale e professionale, pagando un alto prezzo al mantenimento della propria indipendenza.
E non sembra certo impossibile che tale preoccupante scenario si riproponga anche in settori diversi da quello della tutela dei diritti umani, ad iniziare dal settore culturale.
Lo status quo, quindi, conviene a qualcuno, ma certamente non conviene all’Italia.
Ancora di recente l’Italia, tra l’altro, ha ricevuto l’ennesimo sollecito dalle istituzioni internazionali a creare la propria Autorità Nazionale per i Diritti Umani, ma ancora una volta nessuna evidenza è stata data, e nessun seguito, a tali raccomandazioni che pur prevenivano da fonti autorevolissime come la Commissione Europea, nel suo 2022 Rule of Law Report, e il Comitato sui Diritti Economici, Sociali e Culturali delle Nazioni Unite, nel suo sesto report periodico, pubblicato nel 2022, sul rispetto delle regole dello Stato di Diritto in Italia, nell’ambito del quale ben 45 Stati, da tutti i continenti, hanno indirizzato una specifica e diretta raccomandazione all’Italia per l’istituzione di tale Autorità Nazionale.
Se una lezione, molto facile, dobbiamo imparare dalla triste vicenda caratterizzata dalle valigie piene di contanti all’interno del Parlamento Europeo, è certamente quella che il tema dei diritti umani in Italia va restituito al più presto al dibattito pubblico, senza restare confinato nelle soffocanti anticamere delle segreterie politiche, nell’unico modo possibile: istituendo finalmente l’Autorità Nazionale per i Diritti Umani.
E scopriremo un mondo nuovo e affascinante, un mondo nel quale i diritti umani hanno una dimensione universale e non limitata ad aspetti particolari identitari, un mondo nel quale non si rischia di trasformare il tema dei diritti fondamentali della persona in quello dei “capricci fondamentali” di alcune persone.
Basta poco, sarebbe sufficiente un’iniziativa parlamentare per riprendere e correggere il disegno di legge che giace nella morta gora della precedente legislatura e riproporlo in quella presente.
In Senato si sta per costituire, per lodevole iniziativa del senatore a vita Elena Cattaneo, la Commissione Straordinaria sui Diritti Umani: non c’è argomento più serio, importante e urgente di quello di dare adempimento a un obbligo internazionale di grande importanza politica, culturale e sociale, rimasto inevaso per trenta anni, che una Commissione tematica possa affrontare con la passione e l’urgenza che i recenti fatti di cronaca hanno svelato, offrendo a tutti una chiave di lettura posseduta sino a pochi giorni addietro solo dagli addetti ai lavori ma che oggi è patrimonio di conoscenza comune che non consente a nessuno di fingere che le cose accadano a propria insaputa.
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Dallo Stato Sociale al Great Reset
Come abbiamo visto nella prima parte di questo articolo, l’idea di Stato Sociale nacque negli Stati Uniti da uno strano ma molto efficace connubio tra religione (protestante) e politica.
I pietisti protestanti del tardo ‘800 furono infatti in grado di sfruttare lo Stato centrale come strumento per plasmare la società a loro immagine e somiglianza, spesso attraverso politiche proibizioniste o misure di “welfare universale” che nascondevano in realtà specifiche volontà politiche (come la diffusione delle scuole pubbliche — la prima vera macchina di propaganda). Questo nuovo movimento intellettuale venne poi conosciuto come “progressismo”.
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L’idea dei protestanti-progressisti era tanto semplice quanto inquietante: lo Stato era uno strumento di Dio, che doveva essere usato per creare la società perfetta e preparare il mondo per il secondo avvento.
Personalmente, trovo che ci siano molte analogie tra i primi movimenti progressisti e il Great Reset promosso dal World Economic Forum e ormai da moltissimi intellettuali e politici in tutto il mondo. La tecnologia oggi può concretamente trasformare lo Stato in uno strumento divino, proprio come profetizzato dai primi intellettuali progressisti del tardo ‘800.
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Ministero dell'Istruzione
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Incredibili
I tassi d’interesse continueranno a crescere, da noi in Unione europea, come negli Stati Uniti o nel Regno Unito. Sarebbe singolare che, ogni volta, si assistesse alla stessa scena vista questa settimana. Si può discutere se il rialzo dei tassi sia il rimedio migliore e più efficace al crescere dell’inflazione (negli Usa sta funzionando), così iscrivendosi a un dibattito scolastico che va avanti da decenni, ma è indubbio che i tassi europei restano più bassi di quelli americani o inglesi, nonché più bassi dell’inflazione. Ed è altrettanto indubbio che sono stati spinti fin oltre lo zero, finendo sotto, proprio per contrastare la recessione e riconquistare un’inflazione nell’intorno del 2% (eravamo ben sotto). Ora l’inflazione c’è, è stata indotta dall’esterno e i rimedi cambiano. Quel che preoccupa, sia sotto il profilo del comprendonio che sotto quello dell’onestà intellettuale, è il volere sempre vedere un solo aspetto dei problemi, facendo finta non esistano gli altri.
In Italia abbiamo molto risparmio, che è stato lungamente ed efficacemente protetto, grazie all’euro, tenendo bassa l’inflazione, ma certo non è stato premiato dai tassi portati allo zero. Qualche volta si è ingannati dall’illusione monetaria, per cui se i propri risparmi rendono il 10% si pensa di avere guadagnato, ma con l’inflazione al 20% si è perso. Eravamo messi così, negli anni ’80. Però veniamo da una stagione in cui i risparmi producevano con il contagocce e all’apparire dell’inflazione perdevano valore. Che si provi a rimediare è un bene.
L’inflazione è una brutta bestia per chi risparmia, in compenso è un cavallo alato per chi ha debiti, diminuendone il valore. L’Italia, come Paese, è molto indebitato, gli italiani, come persone, molto poco (fin troppo, poco). L’aumento dei tassi favorisce i secondi e crea un problema alla prima.
Ma c’è l’altra faccia della medaglia: aumentare il costo del denaro frena la crescita, alla vigilia di un anno, il 2023, in cui già si prevede una considerevole frenata. Vero. Ma a parte che da noi restano i tassi più bassi, i soldi che spingono la crescita sono quelli degli investimenti, mentre la crescita dei consumi è virtuosa se alimentata da salari e dilapidatrice se alimentata da sussidi che gonfiano la spesa pubblica corrente. In ogni caso, i soldi per gli investimenti ci sono eccome, sono quelli del Pnrr, che per la loro parte a prestito sono forniti ad un tasso assai agevolato. È vero che anche quelli aumentano il debito, ma prima del Draghi teorizzatore del debito buono e di quello cattivo, sarà bene dare un occhio al citatissimo e poco conosciuto Keynes, che sostenendo l’opportunità della spesa in deficit, per la crescita e la piena occupazione, era anche per il pareggio delle partite correnti. Tradotto: si fanno debiti per gli investimenti, non per i consumi (della pubblica amministrazione o privati), non per la spesa corrente.
I tassi agevolati del Pnrr non sono una decisione sovrana dell’inesistente reuccio europeo, ma il frutto della garanzia offerta da tutti i contribuenti europei, di cui l’Italia è il principale beneficiario. Dopo avere sostenuto che quella è un’occasione storica e che si era diligentemente in regola con tutti gli adempimenti, da qualche settimana si va dicendo che siamo in ritardo, non riusciremo a spenderli, ce ne vorrebbero di più, i tassi devono restare a zero, ma la gente va difesa dall’inflazione indicizzando pensioni e salari, ovvero gonfiando la spesa pubblica e, nonostante questa sia la ricetta che ci portò alla rovina in passato, pensiamo di sostenerla mandando a stendere il Meccanismo europeo di stabilità. Che è come dire: sono diabetico, ho già avuto un infarto e i reni funzionano maluccio, ma sono libero di mangiare dolciumi, fumare a piacimento, bere solo alcolici e, sia chiaro, sono contrario a che si faccia un Pronto soccorso vicino casa mia, perché non ci voglio finire. Occhio, perché chi osserva potrebbe mettere da parte i soldi per il necrologio.
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La morale asimmetrica degli euro-atlantici - Contropiano
"Indignarsi solo per talune violazioni è ipocrita. E, nondimeno, fa sorgere il sospetto che il discorso dei diritti umani divenga un’arma per contrastare alcuni governi, di solito in posizione concorrenziale con quelli che ci sono amici."
#uncaffèconluigieinaudi ☕ – Il Parlamento compirà il suo ufficio degnamente…
Il Parlamento compirà il suo ufficio degnamente se con energia reclamerà che i postulati della giustizia tributaria siano attuati per tutti
da Corriere della Sera, 27 novembre 1919
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Elon Musk ha deciso che su Twitter è possibile promuovere piattaforme come Friendica, Pleroma, Misskey, Bonfire, Lemmy, Akkoma, SocialHome, Hubzilla, etc 😅
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Comodo parlare di morale invece che di politica e democrazia - Kulturjam
"alle spinte democratiche delle masse popolari si sono sostituite le pressioni lobbistiche dei mercati. I quali investono coperti dall’esaltazione del libero commercio come diritto umano. I governi a loro dovranno rendere conto nell’azione programmatica.
I partiti fungono da enti di intermediazione. Con le loro naturali diramazioni scabrose. Quello che Parri già intravedeva nel 1946 oggi si è fatto Stato. Costitutivamente privatizzato. Un vero e proprio divorzio tra liberalismo e democrazia."
Ministero dell'Istruzione
Da domani, 19 dicembre, è possibile abilitarsi al servizio dedicato alle #IscrizioniOnline, effettuando l’accesso tramite SPID, CIE o eIDAS ▶ www.istruzione.Telegram
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Condiviso via Fedilab
@Dr. Giuliano Liuzzi :verified: 🔗 mastodon.uno/users/starman/sta…
Quanto zucchero? Uno di #astronomia grazie
Curiosità del mattino #25
L'orbita di #Mercurio è stata un rompicapo per gli astronomi fino #Einstein, che riuscì a spiegarne il movimento del perielio.
Gli astronomi credettero che ci fosse un altro pianeta, Vulcano, all'interno dell'orbita. Leverrier nel 1860 ne annunciò la presunta scoperta, salvo poi essere sempre deluso dalle osservazioni seguenti. Finché, nel 1919, Einstein trovo conferma della relatività generale. Addio Vulcano!
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A lunedi!
Dallo spreco di energia si può uscire
#Derrochólicos è un’iniziativa promossa dal ministero spagnolo per la transizione ecologica, in particolare dall’Istituto per la diversificazione e il risparmio energetico (#IDAE): derrocholicos.es/
Il titolo gioca con i termini “derroche” spreco e “alcoholicos”, alcolisti.
Marcos Martinez ha segnalato il simpatico video di apertura, riprendo qui la sua presentazione che riassume i contenuti del video in spagnolo.
"Il video di apertura è divertente ma purtroppo vero. Imitando una seduta di alcolisti anonimi, si incontrano chi tiene il riscaldamento così alto d'inverno da girare in mutande per casa, chi va in macchina anche a prendere il pane, chi fa partire la lavastoviglie con tre soli piatti, chi non usa la bici mai e poi mai, chi vota contro l'installazione di pannelli solari nel proprio condominio e chi è contrario a migliorare gli imballaggi."
Dallo spreco di energia si può uscire
yewtu.be/watch?v=VfMI2PUtNDg
Qui il toot di Marcos Martinez: framapiaf.org/@euklidiadas@red… Gracias 😀
@maupao @Informa Pirata @Ambiente :verified: @Goofy 📖 🍝 :unverified: @euklidiadas@red.niboe.info
DERROCHÓLICOS – DE MALGASTAR ENERGÍA TAMBIÉN SE SALE
El Ministerio para la Transición Ecológica y el Reto Demográfico e IDAE presentan la campaña “TRANSICIÓN ENERGÉTICA: TRANSFORMACIÓN Y COMPETITIVIDAD” bajo el nombre de DERROCHÓLICOS. Todos somos derrochólicos.Ministerio Transición Ecológica y Reto Demográfico | Invidious
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"La disponibilità di questi dettagli – secondo gli autori del saggio – è molto importante perché permette di inquadrare le prime fasi del processo di formazione stellare che sono piuttosto difficili da cogliere e soggetti a numerose variabili."
Inflazione, costo del denaro, crisi energetica: istruzioni per l’uso - Contropiano
"Ricapitolando: se dal lavoro si guadagna poco e contemporaneamente si spende troppo per vivere, vuol dire che ancora una volta stiamo pagando una crisi economica, prodotta da scelte che sfuggono al nostro controllo politico, e che anzi agiscono contro le regole democratiche, perché violano senza scrupoli tutti i diritti.
E sappiamo, perché lo abbiamo già vissuto, che una volta sfiancati per raggiungere l’agognata ripresa, dopo la crisi, pagheremo anche quella, la ripresa: la crisi è sempre per tutti, e la ripresa solo per pochi.
E se per una volta provassimo a mettere in crisi chi ci ha messo in crisi? Il fatto è che stavolta è il non tentar che nuoce."
Il piú grande difetto
"Il più grande difetto che abbiamo, il difetto ineliminabile, è di fare fatica a rimanere concentrati su quello che accade, nel momento preciso in cui viene bene un disegno, quando il respiro dei bambini si fa più lento, prima di addormentarsi. Pensiamo, speriamo, progettiamo, e ci manca qualcuno, ricordiamo il film dell'altra sera, ripensiamo a un messaggio, contiamo sulle dita quanto manca al nostro compleanno, ci distraiamo, ci preoccupiamo, mentre quello che desideriamo è già vicino, speriamo e ci diamo da fare, mentre tutto già brilla e quello che abbiamo voluto e chiesto al cielo molti anni prima è proprio lì, in quel momento."
- Sara Gamberini - Infinito Moonlit
Costruzione dei dispositivi di IA: quali costi sociali?
Partendo dalla visione che il mondo delle Big Tech ci propone dell’intelligenza artificiale (IA) come dello strumento che darà un nuovo volto all’umanità, è necessaria una riflessione su come effettivamente l’IA impatti la vita dell’uomo. Come vedremo più avanti, analisi e reportage hanno svelato la matrice invisibile del lavoro umano e dell’impatto ambientale che si nascondono dietro costruzione...
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“Mettiamoci alla prova”, lo strumento Invalsi per i docenti: su INVALSIopen sono disponibili alcuni esempi di domande interattive delle Prove di Italiano, Matematica e Inglese.
Info ▶️ invalsiopen.
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola “Mettiamoci alla prova”, lo strumento Invalsi per i docenti: su INVALSIopen sono disponibili alcuni esempi di domande interattive delle Prove di Italiano, Matematica e Inglese. Info ▶️ https://www.invalsiopen.Telegram
OsmAnd+++++
Ho qualche difficoltà a capire se sia una buona notizia, comunque...
techcrunch.com/2022/12/15/meta…
Crea con l'IA un'immagine ispirata a Privacy Chronicles e vinci un abbonamento gratuito!
Ciao a tutti,
grazie a un lettore oggi ho scoperto un software di intelligenza artificiale che permette di creare immagini a partire da un prompt umano. Lo strumento è davvero molto potente e l’unico limite è la fantasia.
Questo lettore l’ha usato per chiedere al software di creare delle immagini di copertina per Privacy Chronicles:
Il software si chiama Midjourney ed è davvero semplice da usare. Bisogna soltanto scaricare Discord, creare un account e poi entrare nel server del bot (discord.gg/midjourney).
Una volta dentro, sarà sufficiente entrare in una delle stanze denominate #newbies e chiedere al bot di creare qualcosa con il comando /imagine. Qui trovate tutte le istruzioni per conoscere le varie configurazioni del bot e avere risultati ottimali, ma in verità non ce n’è neanche bisogno.
Crea un’immagine a tema Privacy Chronicles
Ho giocato anch’io un po’ con il bot, e mi è piaciuto così tanto che ho pensato: hey, perchè non vedere cosa riescono a tirar fuori anche gli altri lettori di Privacy Chronicles?
E allora eccoci qui, vediamo cosa riuscite a tirare fuori dal cappello — o meglio, dall’intelligenza artificiale.
Stimoliamo la fantasia con un po’ di sana competizione tra noi. I lettori che riusciranno a creare l’immagine più bella vinceranno un abbonamento a Privacy Chronicles.
Ecco le regole:
- Crea un’immagine a tema Privacy Chronicles — cioè un’immagine che raffiguri ciò che per te rappresenta Privacy Chronicles. Senza alcun limite, se non quello di spiegarmi l’immagine se eccessivamente astratta.
- Inviami via posta elettronica (crypt04n4rch1st@tutanota.com) la tua immagine con titolo “IA prompt PC” (max 1 a persona)
- Descrivi brevemente l’immagine (anche solo col prompt usato per crearla). Se non la capisco non la prendo in considerazione!
Le prime tre immagini che mi piaceranno di più vinceranno un abbonamento gratuito a Privacy Chronicles, in questi termini:
1° classificato/a: sei mesi di abbonamento gratuito
2° classificato/a: tre mesi di abbonamento gratuito
3° classificato/a: un mese di abbonamento gratuito
N.B. gli abbonati riceveranno un’estensione all’abbonamento già attivo
Verranno prese in considerazione solo le immagini inviate entro le 23:59 del 23 dicembre 2022. Non so quanti di voi parteciperanno a questa piccola gara amichevole, ma siete migliaia e mi ci potrebbe volere del tempo per scegliere i vincitori. Abbiate pazienza 😁
Cercherò comunque di postare le immagini che mi hanno colpito di più sul canale telegram, a prescindere dai primi tre posti. Se non sei ancora iscritto/a, è un buon momento per farlo!
Vi lascio con delle immagini che ho creato oggi e che mi piacciono particolarmente. Al software ho chiesto di immaginare una società in cui le persone sono valutate e punite per ciò che pensano:
Percorso sperimentale integrato per l’anno scolastico 2023/2024: al via le candidature per l’indirizzo Trasporti e logistica, Conduzione di apparati e impianti marittimi (CAIM)/Conduzione di apparati e impianti elettronici di …
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola Percorso sperimentale integrato per l’anno scolastico 2023/2024: al via le candidature per l’indirizzo Trasporti e logistica, Conduzione di apparati e impianti marittimi (CAIM)/Conduzione di apparati e impianti elettronici di …Telegram
Statement on EU Comission adequacy decision on US
Dichiarazione sulla decisione di adeguatezza della Commissione europea nei confronti degli USA La nostra breve dichiarazione sulla bozza di decisione di adeguatezza UE-USA da parte della Commissione europea.
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Poliversity è una comunità Mastodon italiana dedicata all'università, alla ricerca, alla scuola e al giornalismo. Promuoviamo il Diritto alla Conoscenza e la corretta informazione: è aperta a ricercatori, giornalisti, operatori dell'informazione, fotoreporter, bibliotecari, archivisti, studenti ed educatori di tutti i livelli, editor, tecnologi, dirigenti di istituzioni scolastiche e chiunque sia coinvolto nel mondo dell'istruzione e del giornalismo.
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Guerre di Rete - Apple triplica sulla sicurezza (e agita l’Fbi)
Poi Musk. Clubhouse. FTX. Killer robot.Carola Frediani (Guerre di Rete)
La Città da 15 minuti
Oggi vi racconto di come, grazie a un’idea apparentemente buona, le più grandi città europee potrebbero trasformarsi nel prossimo futuro in un agglomerato di quartieri recintati digitalmente e fisicamente, pensati per dare ai cittadini una parvenza di libertà e appagamento, ma rendendoli al tempo stesso più sorvegliabili e controllabili.
L’idea è quella della “Città dei 15 minuti”, popolarizzata nel 2016 dal professore della Sorbonne Université Carlos Moreno.
Il professore parte da una constatazione semplice: le nostre città si sono sviluppate senza tener conto delle reali necessità delle persone, che oggi devono adattarsi ai tempi dilatati della città, al traffico, all’inquinamento e al rumore. La città da 15 minuti rivoluziona l’ingegneria delle città per creare dei quartieri auto sufficienti, dove le persone possono trovare tutto ciò di cui hanno bisogno entro un raggio temporale di 15 minuti a piedi o in bicicletta dalla propria abitazione.
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Idea interessante, che però cadde nel dimenticatoio per anni — fino all’arrivo del Covid. Le politiche di lockdown e le ampie limitazioni agli spostamenti che hanno costretto milioni di persone a rimanere confinate nei loro quartieri hanno fatto sì che l’idea dei quartieri auto sufficienti riprendesse vigore tra politici e intellettuali, in preparazione di future pandemie.
L’agenda climatica ha ulteriormente contribuito al diffondersi di questa nuova teoria di città dove tutto è magicamente accessibile senza automobili. Basta fare una ricerca online per rendersi conto della quantità di articoli che oggi parlano del tema. Ce ne sono almeno un paio che meritano attenzione:
Il 26 febbraio 2021 le Nazioni Unite pubblicarono un articolo intitolato “The 15 Minute city: Can a new concept of urban living help reduce our emissions?”. Nell’articolo si legge:
“La pandemia COVID ci ha fatto mettere in dubbio il modo di vivere tradizionale e a causa delle misure sanitarie (sì, sanitarie, certo) molte persone sono state costrette a vivere entro un raggio di pochi chilometri dalle loro case. Un modo di vivere diverso può allora aiutarci a cambiare il modo in cui pensiamo ai nostri quartieri e città, aiutandoci anche a fermare il riscaldamento climatico?Ecco che allora può aiutarci il concetto della Città da 15 minuti, dove tutto ciò di cui abbiamo bisogno è entro 15 minuti a piedi o in bici. Le città diventerebbero più decentralizzate e ci sarebbe meno bisogno di automobili. L’idea di quartieri auto sufficienti non è nuova — molte città erano già così. Tuttavia, data l’urgenza della lotta al cambiamento climatico, molte città stanno cercando modi per ridurre le emissioni e migliorare la qualità di vita dei cittadini.”
Della città da 15 minuti ha parlato anche più recentemente il World Economic Forum, in un articolo di marzo intitolato “The surprising stickiness of the “15-minute city”:
Maria Laura Mantovani: "No a Microsoft e Google nelle scuole, seguiamo l'esempio della Francia"
Segnalo l'articolo di Maria Laura Mantovani, (ex senatrice e portavoce m5s):
agendadigitale.eu/sicurezza/pr…
Cito il passo secondo me più saliente:
> Possiamo da genitori pretendere per i nostri figli che vengano messi nelle condizioni di comprendere il mondo digitale contemporaneo e possano acquisire gli strumenti di libertà per condurre la vita o dobbiamo accontentarci del lavoretto socialmente utile deciso per loro da entità lontane che li sfrutterà come schiavi? Educhiamo i bambini all’umile lavoretto socialmente utile, affinché possano accettarlo anche da grandi? Oppure al contrario possiamo pretendere che si fornisca la comprensione della differenza tra essere dipendenti da una piattaforma informatica che ti guida ovvero stabilire come essa funziona e saperla programmare?
Maria Laura Mantovani è prima firmataria del disegno di legge UNIRE[1] di cui potete leggere anche su Friendica[2].
[1] parlamento18.openpolis.it/sing…
[2] poliverso.org/display/0477a01e…
Il GARR, la Scuola e la rete UNIRE
LA RETE GARR E LA RETE UNIRE di Maria Laura Mantovani In questo video Enzo Valente ci racconta perché è stata fatta la Rete GARR, una storia che parte dal...poliverso.org
@Friendica Admins Venera.social and Libranet.de, the two most active #friendica instances in the world are currently offline
This is probably a problem with the Finnish server farm itself. Do you have any news?
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Cosa sono questi “Twitter Files”? Di @violastefanello su @ilpost
COSA SONO QUESTI “TWITTER FILES "?
Segnaliamo a tutta la comunità di !Giornalismo e disordine informativo questo articolo de #IlPost, a firma di @Viola Stefanello 👩💻
Un noto giornalista americano ha pubblicato alcune mail – forse fornite da Elon Musk – su come fu presa una delle più controverse decisioni di moderazione nella storia della piattaforma
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S_FangX
in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂ • • •Può anche accorciare i link delle ricerche.
Fatemi sapere se funziona.
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S_FangX
Unknown parent • • •Devo solo sperare che questo trucchetto possa funzionare e durare abbastanza prima che lo staff di #birdsite capisca il trucchetto.
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