Scuola di liberalismo 2023: “Liberi di scegliere”, intervista ad Andrea Cangini
Anche l’Argentina decide di puntare forte su Canapa e CBD ad uso medico
L’Argentina ha lanciato un’agenzia nazionale di regolamentazione per l’industria della canapa e della marijuana medica, con l’obiettivo di capitalizzare i mercati nazionali e internazionali. L’ente governativo – Agencia Regulatoria de la Industria del Cáñamo y del Cannabis Medicinal, o Agenzia Regolatoria per l’Industria della Canapa e della Cannabis Medicinale (ARICCAME) – cerca di regolamentare e […]
L'articolo Anche l’Argentina decide di puntare forte su Canapa e CBD ad uso medico proviene da L'Indro.
Competenze tech per l’aeronavale. Il nuovo centro della GdF secondo Cioffi
In un periodo che vede nuovamente al centro il dominio marittimo e l’Aeronautica festeggiare il suo centesimo anniversario, arriva un nuovo alleato per gli equipaggi delle operazioni aeronavali della Guardia di Finanza (GdF): una piattaforma per l’addestramento che fa affidamento sull’impiego delle tecnologie disruptive e sulle collaborazioni con l’industria della Difesa, per integrare aeromobili e sistemi di missione virtuali, in modo da favorire l’interoperabilità sul campo di battaglia. Si tratta del primo Centro di simulazione di operazioni aeronavali della Guardia di Finanza, inaugurato alla base di Pratica di Mare, alle porte di Roma. Un progetto frutto delle sinergie tra le competenze operative del Corpo e i servizi ad alta tecnologia di Leonardo. La nuova struttura rappresenta un vero e proprio esempio di integrazione di tecnologie all’avanguardia in uno stesso ambiente virtuale, in modo da permettere di riprodurre accuratamente gli elicotteri e aerei della società di piazza Monte Grappa in dotazione alla Guardia di Finanza, impiegati per i più svariati compiti operativi. A questi, oltre al centro di comando a terra per il coordinamento delle operazioni, si aggiungono un simulatore di scenario, realizzato sempre da Leonardo, in grado di riprodurre l’ambiente in cui operano mezzi e personale in modo cooperativo; e un simulatore di plancia di una nave, sviluppato in sinergia con Cetena (Fincantieri), che permette di integrare anche la presenza di unità di superficie in ambiente marittimo. Della natura del nuovo centro e del valore aggiunto che potrà portare al sistema-Paese, ne abbiamo parlato con il direttore generale di Leonardo, Lucio Valerio Cioffi.
Di che cosa si occuperà il nuovo Centro di simulazione di operazioni aeronavali?
Il nuovo centro rappresenta un ambiente virtuale unico che garantisce l’addestramento efficace e sicuro degli equipaggi nell’impiego di aeromobili e sistemi di missione nell’ambito di scenari complessi. Grazie all’impiego di avanzate capacità di simulazione, il personale verrà addestrato in un ambiente in grado di replicare, con elevato realismo, il livello di interoperabilità rappresentato dagli scenari multidominio, attuali e futuri, nei quali il dispositivo aeronavale della Guardia di Finanza è chiamato a svolgere i propri compiti istituzionali di sicurezza, sorveglianza, pattugliamento e salvataggio.
Quali sono le principali tecnologie innovative che caratterizzano il nuovo Centro?
Nello specifico, i sistemi di simulazione di tipo “mini motion”, introdotti per la prima volta in assoluto, comprendono Enhanced training device (Etd e-Motion) degli elicotteri AW169 e AW139 e dei velivoli P-72B di Leonardo, pienamente rappresentativi delle prestazioni, dell’avionica e dei cockpit degli aeromobili. Non solo, sono in grado di fornire agli equipaggi anche un’adeguata e realistica risposta “fisica”, grazie agli efficaci attuatori integrati sulle piattaforme. Alla formazione dei piloti si aggiunge poi quella degli specialisti, addetti alla gestione dei sistemi di missione Airborne tactical observation and surveillance (Atos) di Leonardo per le piattaforme AW139 e P-72B, e degli operatori al verricello di recupero in cabina, con un ambiente di realtà virtuale altamente immersivo, dedicato alle missioni di ricerca e soccorso. Stiamo inoltre mettendo a fattor comune, nell’ottica One company, le tecnologie distintive nel campo della simulazione e training inizialmente disseminate nelle Divisioni.
A livello europeo il nuovo centro rappresenta un unicum. Che impatti avrà questa nuova realtà sulla proiezione internazionale del Paese?
La Guardia di Finanza è pronta a diventare con questo centro un modello di riferimento con una soluzione di addestramento tecnologicamente all’avanguardia, cui potranno guardare con estremo interesse le forze di sicurezza di tutto il mondo.
Naturalmente, il contributo del comparto industriale è stato indispensabile. Qual è stato, nel dettaglio, il ruolo di Leonardo nella realizzazione del Centro?
Lo sviluppo è stato avviato alla fine del 2020, sulla base delle specifiche della Guardia di Finanza e abbiamo messo in campo in poco tempo le più avanzate e innovative tecnologie di Leonardo in ambito training and simulation, un settore su cui negli ultimi anni abbiamo puntato molto. Come anticipato, abbiamo contribuito con i sistemi di simulazioni delle nostre piattaforme e sistemi di missione di cui si è dotata negli ultimi anni la Guardia di Finanza. Non solo, abbiamo contribuito anche all’adeguamento dell’hangar ‘L’ della base di Pratica di Mare e oggi il centro di addestramento della Guardia di Finanza è pienamente inserito nel network delle nostre training academy, con standard addestrativi di livello internazionale.
Leonardo ha ormai un consolidato expertise nel campo dell’addestramento delle forze aeree. Oltre al nuovo Centro c’è, per esempio, la Ifts di Decimomannu dell’Aeronautica. Come crede possa evolvere questa competenza specifica del Gruppo?
L’International flight training school (Ifts) è il frutto della collaborazione strategica tra l’Aeronautica militare e Leonardo per la realizzazione di un centro avanzato di addestramento al volo per i piloti militari delle aeronautiche di tutto il mondo. Grazie al nuovo campus di Decimomannu, l’Italia potrà essere il riferimento internazionale per il training dei piloti militari destinati a volare sui caccia di prima linea. Si tratta di un nuovo modello di formazione e addestramento, già scelto da altri Paesi quali Qatar, Giappone, Germania e Singapore. Un progetto che fa leva sull’expertise e le più che consolidate tradizioni dell’Arma Azzurra nel settore dell’addestramento al volo militare, e sull’eccellenza tecnologica di Leonardo rappresentata dal sistema integrato di addestramento basato sull’M-346. Un ruolo-chiave lo gioca anche l’innovativa tecnologia Lvc (Live, virtual and constructive), che consente agli allievi di interagire, attraverso il simulatore, con i piloti in volo nell’ambito della stessa missione addestrativa. Un ambiente di simulazione integrato quindi dove reale e virtuale si fondono in un unico scenario operativo. I piloti sugli aerei vedono sulle loro visiere ciò che i piloti sui simulatori vedono sui propri monitor a terra. Con la riproduzione di scenari complessi è possibile simulare operazioni che coinvolgano fino a dieci aerei tra forze amiche e nemiche che interagiscono come se stessero tutti volando nello stesso cielo. Definirla realtà aumentata è, pertanto, quasi riduttivo.
In che modo il nuovo centro si inquadra nella politica industriale della società?
Il miglioramento costante nell’approccio al cliente, attraverso una forte spinta allo sviluppo commerciale, un consolidamento delle attività di customer support e un ampliamento dell’offerta di servizi di addestramento, rappresenta uno dei punti-chiave della nostra politica industriale. Al cui interno si inquadra la crescente importanza delle attività di training portate avanti dall’azienda, che fanno di Leonardo un player mondiale nei servizi professionali di addestramento civile e militare per piloti, operatori di bordo e manutentori, di aeromobili ad ala fissa ed ala rotante.
Le PMI sono la chiave per la ripresa economica dell’Ucraina
L’invasione russa su vasta scala dell’Ucraina si è evoluta nell’ultimo anno nel più grande conflitto europeo dalla seconda guerra mondiale. Mentre attualmente non si intravede la fine dei combattimenti, anche la futura ricostruzione e riqualificazione dell’Ucraina è ora sempre più in discussione. Alla vigilia dell’invasione, l’economia ucraina era in condizioni relativamente buone. Mentre l’Ucraina ha […]
L'articolo Le PMI sono la chiave per la ripresa economica dell’Ucraina proviene da L'Indro.
PODCAST. Al Burhan accoglie Eli Cohen. Il Sudan firmerà gli Accordi di Abramo
della redazione
Pagine Esteri, 3 febbraio 2023 – Il ministro degli esteri israeliano Eli Cohen è giunto ieri a Khartoum per stringere i rapporti con i militari golpisti sudanesi e formalizzare la normalizzazione con il Paese africano cominciata nel 2020. Il governo Netanyahu in questo modo legittima la giunta sudanese responsabile di crimini contro i civili e di aver bloccato la transizione democratica cominciata nel 2019. Su questi ultimi sviluppi abbiamo intervistato Lorenzo Scategni, volontario a Khartoum e osservatore della realtà politica e sociale sudanese.
widget.spreaker.com/player?epi…
L'articolo PODCAST. Al Burhan accoglie Eli Cohen. Il Sudan firmerà gli Accordi di Abramo proviene da Pagine Esteri.
Repubblica Democratica del Congo: oltre 100mila civili in fuga in un solo giorno nel Nord Kivu
(foto di Frederic Bonamy EU/ECHO)
Pagine Esteri, 2 febbraio 2023 – Più di 122 mila persone sarebbero fuggite dalle loro case nell’arco di un giorno dopo l’ennesima escalation del conflitto nella provincia del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), lasciando migliaia di bambine e bambini vulnerabili agli abusi. Questo l’allarme lanciato dall’organizzazione internazionale Save the Children.
Gli scontri armati tra il gruppo armato M23 e le FARDC (Forze Armate della Repubblica Democratica del Congo) nelle aree intorno a Kitshanga, a circa 60 km a ovest di Goma, tra il 24 e il 25 febbraio hanno portato a sfollamenti di massa, il cui numero è destinato ad aumentare con il protrarsi del conflitto. Si stima che oltre la metà degli sfollati in fuga da Kitshanga siano bambini.
L’ultima escalation di violenza si è verificata mentre Papa Francesco è nella Repubblica Democratica del Congo.
Mentre l’intensificarsi del conflitto sta causando sfollamenti di massa, in altre aree della Repubblica Democratica del Congo orientale le persone vengono uccise e sradicate dalle loro case in un’allarmante ondata di attacchi contro i civili. Secondo le Nazioni Unite, più di 200 civili sono stati uccisi dai gruppi armati nell’Ituri nelle ultime 6 settimane, 2 mila case sono state distrutte e 80 scuole sono state chiuse o abbattute. Le strutture sanitarie sono state saccheggiate, rendendo sempre più difficile l’accesso all’assistenza sanitaria.
I violenti attacchi contro i civili spesso coinvolgono anche i bambini. La sera del 18 gennaio e la mattina seguente, gruppi armati hanno attaccato un insediamento di sfollati in un villaggio dell’Ituri, uccidendo 5 bambini e 2 adulti. L’8 gennaio un gruppo armato ha attaccato quattro villaggi dell’Ituri uccidendo 25 persone, tra cui 5 bambini. Il gruppo ha anche saccheggiato un centro sanitario locale. Nella sola provincia di Ituri, questi attacchi hanno costretto circa 52 mila persone a fuggire dalle loro case.
“I violenti scontri e gli attacchi ai civili, compresi i bambini, devono cessare”, ha dichiarato Amavi Akpamagbo, Direttore nazionale di Save the Children nella Repubblica Democratica del Congo. “Stiamo assistendo a una notevole escalation del conflitto tra il gruppo armato M23 e le FARDC, che continua a causare massicci spostamenti di popolazione. Assistiamo anche ad attacchi feroci da parte di altri gruppi armati, che uccidono e mutilano i civili, compresi i bambini, in modo estremamente violento. Questi attacchi contro i civili devono essere indagati e i responsabili devono essere chiamati a rispondere delle violenze e delle uccisioni di bambini e altri civili”, ha aggiunto Akpamagbo.
Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, nella Repubblica Democratica del Congo vivono circa 5,5 milioni di sfollati, in un Paese che conta circa 95 milioni di abitanti. Alcuni dormono all’aperto mentre altri si trovano in campi e insediamenti, spesso in condizioni di sovraffollamento e senza servizi igienici di base, il che porta a epidemie di malattie trasmesse dall’acqua come il colera.
Il mese scorso Save the Children ha riferito che i casi di colera sono in rapido aumento a Nyirangongo, la regione che ospita il maggior numero di sfollati a causa della recente escalation del conflitto, con i bambini che rappresentano quasi quattro casi su cinque.
“La situazione umanitaria nella Repubblica Democratica del Congo è terribile”, ha aggiunto Akpamagbo. “La maggior parte degli sfollati si trova in condizioni precarie. Vivono in scuole e stadi e altri sono ospitati da famiglie dove non hanno né acqua potabile né cibo. I bambini sfollati sono vulnerabili. I minori non accompagnati o abbandonati, senza familiari, corrono un rischio maggiore di abusi”.
Save the Children lavora nella Repubblica Democratica del Congo dal 1994 per rispondere ai bisogni umanitari legati al massiccio sfollamento delle popolazioni a causa del conflitto armato nelle province orientali, in particolare nel Nord Kivu, nel Sud Kivu e nell’Ituri e nel Kasai-Orientale e Lomami nel centro del Paese. Save the Children sta sviluppando attività nei settori della salute e della nutrizione, dell’istruzione e della protezione, in modo da non lasciare indietro nessuna comunità, compresi i bambini più vulnerabili. Pagine Esteri
L'articolo Repubblica Democratica del Congo: oltre 100mila civili in fuga in un solo giorno nel Nord Kivu proviene da Pagine Esteri.
Il 7 febbraio è il Safer Internet Day! La giornata mondiale per la sicurezza in Rete compie 20 anni.
L’iniziativa, promossa dalla Commissione Europea, verrà celebrata in contemporanea in oltre 100 nazioni di tutto il mondo.
Autonomismo senza testa
youtube.com/embed/9NoVHKD1mUk?…
L'articolo Autonomismo senza testa proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Luca Ottonelli
E’ nato a Genova nel 1969 e ho completato i primi studi artistici avendo come maestro di Figura G. Fasce.
Tra il 1995 e il 1996 ha soggiornato in Inghilterra, a seguito di una borsa di studi del CNR, come ‘visiting scholar’ presso la Faculty of Classics dell’Università di Cambridge. Dal 1998 si dedica alle arti visive, con una produzione variegata che spazia dalle tecniche pittoriche seicentesche all’uso del digitale.
Da Enzo Tortora a Enzo Carra, l’esibizione dell’imputato in ceppi
La morte di Enzo Carra mi ha imposto di andare a rivedere le immagini in cui, portavoce dell’ex segretario democristiano Arnaldo Forlani, nel marzo del ’93 fu condotto in schiavettoni nell’aula del tribunale di Milano. Rivista trent’anni dopo, è una foto spaventosa. Non fosse per i carabinieri, sembra un sequestrato sull’Aspromonte. A me la raccontò così: gli infilarono gli schiavettoni prima di accompagnarlo alla sfilata fra giornalisti, fotografi, cameraman in attesa lungo un corridoio. Ero l’immagine della Dc trascinata in catene e processata, mi disse. C’entra un po’ con un altro Enzo, Enzo Tortora, che dieci anni prima era stato ammanettato e offerto alle telecamere convocate per la grande occasione. Ma mentre Carra è un uomo umiliato e sgomento, Tortora stende le braccia perché le manette si vedano bene, perché si veda bene l’enormità, perché quelle manette non siano l’atto d’accusa contro di lui ma contro il potere che porta l’innocente in ceppi.
Mercoledì, l’amministrazione guidata da Giorgio Gori ha deciso di intitolare a Tortora i giardini davanti al tribunale di Bergamo, dove appena più che ventenne esordì da cronista giudiziario, ragazzetto sventato convinto che, per farne un posto migliore, il mondo andasse sgominato. La notizia mi ha un po’ commosso. Magari la targa – giardini Enzo Tortora – aiuterà qualche mio giovane erede della stampa bergamasca a
comprendere presto, prima di quanto ci sia voluto a me, che la sacralità della giustizia risiede nel dovere di impedire che si faccia ingiusta. E forse alla memoria di Carra basterebbe gli fosse intitolato anche solo un alberello.
L'articolo Da Enzo Tortora a Enzo Carra, l’esibizione dell’imputato in ceppi proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Presentazione del libro “La torre di Ermengarda” di Maria Teresa Guerra
Mercoledì 8 febbraio, alle ore 18.00, presso l’Aula Malagodi della Fondazione Luigi Einaudi, in via della Conciliazione 10, si terrà la presentazione del libro “La torre di Ermengarda” di Maria Teresa Guerra.
Sarà presente l’autrice.
L'articolo Presentazione del libro “La torre di Ermengarda” di Maria Teresa Guerra proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
Firenze: Noi non paghiamo. Manifestazione 4 febbraio Piazza della Repubblica
Se la #FirenzeCheNonConta organizza un'iniziativa che urta la femminile sensibilità della #Lega e del democratismo rappresentativo in genere, le persone serie non possono che darle la massima visibilità possibile.
Per questo consideriamo un piacevole dovere -cui ottemperare con brio primaverile- la diffusione di informazioni sull'iniziativa in oggetto.
Meglio Tor o una VPN?
Qualche tempo fa abbiamo parlato di VPN (Virtual Private Networks) e di come queste possano essere utili per ottenere più privacy online e in qualche modo anche bypassare specifiche leggi di sorveglianza di massa (come quelle italiane).
Un altro servizio per aumentare privacy e ottenere un certo livello di anonimato è Tor, che molti di voi conosceranno. A prima vista Tor potrebbe essere simile a una VPN, ma sono in realtà servizi molto diversi tra loro.
Prima di tutto: Tor è sia un protocollo che un browser. È molto importante non confondere i due aspetti, perché da questo dipendono anche le nostre aspettative di privacy e anonimato. Sia Tor Browser che il protocollo Tor possono anche essere usati in combinazione con una VPN, con pro e contro — che vedremo insieme.
Lo scopo di questo articolo è spiegare in modo semplice cos’è Tor, come funziona, a cosa può essere utile, in cosa differisce da una VPN e quando è preferibile usarli insieme o separatamente.
Ti piace Privacy Chronicles? Iscriviti o abbonati per sostenere una rivoluzione culturale fondata su privacy e libertà!
Scansiona il QR code con il tuo wallet LN o clicca qui!
Il protocollo Tor e Tor Browser
Il protocollo Tor e Tor Browser sono due cose diverse che è bene non confondere.
informapirata ⁂ reshared this.
Non è una novità, nel football americano lo fanno da anni...
ansa.it/sito/notizie/sport/cal…
Mondiale club: Infantino, in tv e stadio parole arbitro al Var - Calcio
In occasione del Mondiale per club al via in Marocco l'1 febbraio "per la prima volta, l'arbitro parlerà direttamente ai tifosi nello stadio e al pubblico televisivo a casa attraverso il microfono, spiegando perché è stata presa una decisione".Agenzia ANSA
Il sabotaggio di Émile Pouget, edito da Massari
Questo volumetto edito nel 1913, è opera di Émile Pouget (1860–1931), uno dei militanti anarchici più rappresentativi del movimento operaio francese, colui che per primo ha definito il concetto di sabotaggio. Sin dal 1897 la Confédération Générale du Travail, durante il congresso di Tolosa, grazie soprattutto a Pouget, definisce “ufficialmente” il sabotaggio un metodo di lotta sindacale. @L’angolo del lettore
iyezine.com/il-sabotaggio-di-e…
#libro #libri #rileggere
Il sabotaggio di Émile Pouget, edito da Massari - 2023
Questo volumetto edito nel 1913, è opera di Émile Pouget (1860-1931), uno dei militanti anarchici più rappresentativi del movimento operaio francese, colui che per primo ha definito il concetto di sabotaggiMarco Sommariva (In Your Eyes ezine)
like this
reshared this
PNRR, pubblicate le graduatorie definitive relative all’avviso per la realizzazione di mense scolastiche.
Info ▶️ pnrr.istruzione.it/avviso/mens…
Iscrivetevi per rimanere sempre aggiornati ▶️ miur.
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola PNRR, pubblicate le graduatorie definitive relative all’avviso per la realizzazione di mense scolastiche. Info ▶️ https://pnrr.istruzione.it/avviso/mense/ Iscrivetevi per rimanere sempre aggiornati ▶️ https://www.miur.Telegram
Test 2 from Friendica to Lemmy (simple message) (let's try to stretch the text further, so that it reaches well beyond the limits foreseen for the Lemmy "title" field. This way we make those ugly symbols disappear)
@test
Text Text
reshared this
Performance difference between friendica forums and gup groups
@Friendica Support Good evening everyone. To help the mastodon users of my new instance poliversity.it (a spin off for researchers and journalists, born from my instance friendica poliverso.org) I started promoting the use of the Friendica forums, as a way to make up for the lack of topics all inside of mastodon.
I then discovered that a fediverse project already exists, managed by the "immers-space" cooperative, which aims to create real groups (a.gup.pe/) and the mechanism on which it is based it is the same as the Friendica forums (re-share messages addressed to the group address which will be [groupname] + @ a.gup.pe ) .
I confess that I don't like that immers-space centrally manages a service for the entire fediverse, while the possibility that any friendly user can autonomously manage a group/forum seems to me more adherent to the spirit of the fediverse.
However, I have found that gup groups have extremely good performance compared to Friendica, reposting received messages in real time (and on any instance!), while Friendica groups have a much higher latency.
What can be the reason? This is a question related to the higher performance of gup servers compared to those of poliverso.org, or it depends on the design of friendica compared to that of gup (here the github link github.com/immers-space/guppe )
(sorry for my english)
reshared this
@Signor Amministratore My experience has been somewhat different. The reliability of #guppe does not seem constant to me. Sometimes it dropped out or a post was only shared hours later.
With a #Friendica #forum, on the other hand, I have observed a relatively constant latency of a few seconds to 1-2 minutes.
Perhaps @Μαθθίας/ξ ✔ can contribute something more competent.
In addition, a forum also offers a relatively well-structured presentation, while guppe is just a pure distribution list.
like this
reshared this
@caos
In addition, a forum also offers a relatively well-structured presentation, while guppe is just a pure distribution list.
Yep. A group is basically just another account, so you can set a different theme, a separate interface (color scheme), a background etc.
like this
Friendica Support reshared this.
#IscrizioniOnline, cosa hanno scelto studentesse, studenti e famiglie per l’anno scolastico 2023/2024? Nelle card un approfondimento dei dati relativi agli Istituti Tecnici e agli Istituti Professionali.
Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.
Ministero dell'Istruzione
#IscrizioniOnline, cosa hanno scelto studentesse, studenti e famiglie per l’anno scolastico 2023/2024? Nelle card un approfondimento dei dati relativi agli Istituti Tecnici e agli Istituti Professionali. Qui tutti i dettagli ▶️ https://www.miur.gov.Telegram
La massiccia perdita di codice Yandex rivela i fattori di ranking del motore di ricerca russo
I dettagli mostrano come il quarto motore di ricerca più grande del mondo classifica le pagine web.
Puoi cercare e fare clic su tutti i fattori sullo strumento di ricerca compilato di Rob Ousbey . Potresti notare che quasi 1.000 dei fattori di ranking hanno il tag "TG_DEPRECATED" e più di 200 sono elencati come "TG_UNUSED". Poiché il codice è del febbraio 2022 ed è stato acquisito nel luglio 2022, la ricerca di Yandex è sicuramente cambiata da allora. Ma la fuga di notizie fornisce uno sguardo raro su come vengono messe insieme le classifiche di ricerca in un sito che serve uno dei paesi più grandi del mondo.
like this
reshared this
Migrazione al Cloud e Siti web: il 2 febbraio alle ore 10.00 in programma un webinar per supportare le scuole nell’implementazione dei progetti relativi agli avvisi 1.2 e 1.4.1.
Info ▶️ istruzione.
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola Migrazione al Cloud e Siti web: il 2 febbraio alle ore 10.00 in programma un webinar per supportare le scuole nell’implementazione dei progetti relativi agli avvisi 1.2 e 1.4.1. Info ▶️ https://www.istruzione.Telegram
ROSSOMALPAOLO
La prima volta che ho interagito con Paolo aka Rossomalpaolo è stato in un periodo in cui ero curiosa di sperimentare i limiti del mio corpo.
Ritrovandomi a parlarne con lui, accadde che decidemmo di provare e vedere cosa accadeva.
Le foto hanno funzionato poco ma ho passato due giorni ospite a casa sua, dove non mi sono mai sentita né di troppo né fuori luogo (nonostante abbia fatto cose tipo annusare le ascelle per accertarmi di non puzzare), Milano non è un città che amo ma di quei giorni ho un bel ricordo, simile al tepore caldo della tazza da tè nelle giornate invernali.
#fotografia
Rossomalpaolo - 2023 - fotografia
La prima volta che ho interagito con Paolo aka Rossomalpaolo è stato in un periodo in cui ero curiosa di sperimentare i limiti del mio corpo.Azzurra Guerrini (In Your Eyes ezine)
informapirata ⁂ reshared this.
DDoS su mastodon.social
Eugen Rochko:
«Credo che mastodon.social potrebbe essere attualmente oggetto di un attacco DDoS; stiamo cercando di capire meglio. Ci dispiace per l'inconvenienza!»
informapirata ⁂ reshared this.
Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂ likes this.
Oggi, alle ore 20.00, si chiudono le #IscrizioniOnline per l’anno scolastico 2023/2024!
Ecco i primi dati:
📌 Cresce l’interesse per gli Istituti tecnici scelti dal 30,9%;
📌 Gli indirizzi liceali restano in testa tra le preferenze dei neoiscritti, co…
Ministero dell'Istruzione
Oggi, alle ore 20.00, si chiudono le #IscrizioniOnline per l’anno scolastico 2023/2024! Ecco i primi dati: 📌 Cresce l’interesse per gli Istituti tecnici scelti dal 30,9%; 📌 Gli indirizzi liceali restano in testa tra le preferenze dei neoiscritti, co…Telegram
La #privacy è una questione collettiva. Il post di #FreakSpot
LA PRIVACY È UNA QUESTIONE COLLETTIVA
Molte persone danno una spiegazione personale sul motivo per cui proteggono o meno la loro privacy. Coloro a cui non importa molto si sentono dire che non hanno nulla da nascondere. Chi ci tiene lo fa per proteggersi da aziende senza scrupoli, stati repressivi, ecc. In entrambe le posizioni si presume spesso erroneamente che la privacy sia una questione personale, e non lo è.
La privacy è sia una questione individuale che pubblica. I dati raccolti da grandi aziende e governi sono usati raramente su base individuale. Possiamo intendere la privacy come un diritto dell'individuo in relazione alla comunità, come afferma Edward Snowden :
Sostenere che non ti interessa il diritto alla privacy perché non hai nulla da nascondere non è diverso dal dire che non ti interessa la libertà di parola perché non hai niente da dire.
I tuoi dati possono essere usati per il bene o per il male. I dati raccolti inutilmente e senza autorizzazione vengono spesso utilizzati per scopi negativi.
Gli Stati e le grandi aziende tecnologiche violano palesemente la nostra privacy. Molte persone acconsentono tacitamente sostenendo che non si può fare nulla per cambiarlo: le aziende hanno troppo potere ei governi non faranno nulla per cambiare le cose. E, certamente, quelle persone sono abituate a dare potere alle aziende che fanno soldi con i loro dati e quindi dicono agli stati che non saranno una spina nel fianco quando vogliono attuare politiche di sorveglianza di massa. Alla fine, danneggia la privacy di coloro a cui importa.
L'azione collettiva inizia con l'individuo. Ogni persona dovrebbe riflettere se sta fornendo dati su se stessa che non dovrebbe, se sta incoraggiando la crescita di società anti-privacy e, cosa più importante, se sta compromettendo la privacy di coloro che gli sono vicini. Il modo migliore per proteggere le informazioni private è non divulgarle. Con la consapevolezza del problema, i progetti sulla privacy possono essere sostenuti.
I dati personali sono molto preziosi — tanto che alcuni li chiamano il “nuovo petrolio” — non solo perché possono essere venduti a terzi, ma anche perché danno potere a chi li detiene. Quando li diamo ai governi, diamo loro il potere di controllarci. Quando li diamo alle aziende, diamo loro il potere di influenzare il nostro comportamento. In definitiva, la privacy è importante perché ci aiuta a preservare il potere che abbiamo sulle nostre vite che sono così intenzionati a toglierci. Non ho intenzione di regalare o vendere i miei dati, vero?
like this
reshared this
Digitalizzazione escludente
Le barriere digitali per le persone straniere nell’accesso al welfare
Stando a Istat, le persone di cittadinanza straniera nel nostro paese sono più di 5 milioni. La loro permanenza è legata ad un permesso di soggiorno di categorie e durate differenti, stabilite sulla base della motivazione per la quale arrivano in Italia. Insieme alla permanenza dovrebbero essere garantiti una serie di diritti civili tra cui l’accesso a benefit e servizi, ma come ha potuto constatare il team di ricerca non sempre è così. Il dibattito pubblico si concentra spesso su un presunto accesso indebito delle persone straniere al welfare sociale, tralasciando totalmente il fatto che la popolazione straniera presenta un tasso di povertà molto elevato (una persona su quattro vive in uno stato di povertà assoluta) e che circa il 6,6% del totale dei contributi sono versati proprio da cittadini non comunitari. Nel momento in cui ne hanno bisogno, però, in cambio ricevono solo lo 0,4% di quanto versato.
Da ormai quindici anni la digitalizzazione della Pubblica amministrazione, l’e-government è diventata un mantra tra politici e decisori, utilizzato come sinonimo di maggiore efficienza e di progresso del settore pubblico. Si fonda su un’idea per cui l’interazione tra il cittadino e gli organi dello stato avviene di default attraverso strumenti digitali, in autonomia, secondo una retorica di efficienza, rapidità, standardizzazione e semplificazione; dando origine a un contesto in cui le tecnologie diventano la premessa per l’accesso al welfare. La premessa per il welfare è di essere orientato verso il sociale, in modo che benefit e servizi siano distribuiti come beneficio per la società: i processi di digitalizzazione sembrano invece essere orientati senza tenere conto di criteri etici.
Un aspetto che non tiene troppo in considerazione le difficoltà che una sempre maggiore “tecnologizzazione” dei processi potrebbe favorire. Anche in questo settore, seppur sia difficile da intravedere, esistono inclusi ed esclusi: i primi sono i cittadini italiani (anche se in questo caso ci sono delle eccezioni, come le persone senza fissa dimora), i secondi sono le persone straniere che nel nostro Paese sono venute per ragioni di tipo economico, sociale o politico. Una dicotomia che nasce dalla falsa possibilità di accedere a portali e siti web, sia per richiedere prestazioni sociali sia per ottenere informazioni su questi ultimi.
Una situazione paradossale poiché probabilmente sono proprio le persone straniere che non hanno un contatto con il tessuto sociale italiano ad avere bisogno di accedere in modo sostanziale al welfare. Non ci sono però indagini statistiche nazionali sul livello di alfabetizzazione digitale delle persone straniere, mancanza che non permette di riconoscere il divario digitale esistente tra chi nasce in Italia e chi nel paese ci arriva per questioni lavorative, economiche o di violazione di diritti umani. Un divario digitale che non dovrebbe essere scambiato con “il saper utilizzare uno smartphone”, uno strumento che in certi casi specifici non è il migliore alleato per richiedere a un ente come Inps un beneficio sociale.
Nonostante la mancanza di dati concreti sull’alfabetizzazione digitale delle persone straniere, che ricordiamo in Italia sono più di 5 milioni, nel 2020 è stato rilasciato il Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione, con l’obiettivo di realizzare la piena digitalizzazione dei servizi pubblici sul territorio italiano.
Da allora, le pubbliche amministrazioni hanno implementato diverse iniziative. INPS dispone di un sito informativo e di un portale online dedicato all’inoltro di richieste per prestazioni sociali. INPS ha inoltre lanciato INPS Mobile, una app istituzionale che dà accesso a numerosi servizi di consultazione e di invio di documenti. Un portale, ANPR, relativo all’iscrizione anagrafica e al cambio di residenza è nelle sue fasi finali di implementazione.
Il decreto-legge n. 76/2020 ha stabilito che, a partire dal 2021, l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione deve avvenire attraverso identità digitali: Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), la Carta di Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Dallo stesso anno INPS non accetta altro tipo di autenticazione l’accesso ai suoi portali e ai servizi. Le identità digitali presentano però dei pre requisiti giuridici, come essere in possesso di carta d’identità o essere iscritti all’anagrafe, che possono rappresentare un ostacolo per la popolazione straniera.
In questo report sono state analizzate in dettaglio molte prestazioni sociali e benefit, quali l’assegno per il Nucleo Familiare (ANF), l’assegno mensile di invalidità civile, l’assegno di maternità per lavoratrici atipiche (Assegno di maternità dello Stato), l’assegno sociale; l’assegno unico e universale (AUU); il bonus asilo nido; la carta acquisti ordinaria; l’indennità di accompagnamento agli invalidi civili; l’indennità mensile di frequenza; la pensione di inabilità; il Reddito di Cittadinanza/Pensione di Cittadinanza; il reddito di libertà.
Per ogni prestazione sono stati considerati i requisiti di accesso e le modalità di richiesta, che in questo secondo caso spesso avviene online solo dopo un’autenticazione tramite identità digitale. È emerso un quadro variegato, per cui alcuni permessi di soggiorno e requisiti di residenza restringono le possibilità di accesso a benefit e servizi, ma non solo. I servizi online sono integralmente accessibili solo in lingua italiana, e richiedono competenze digitali nonché un livello di alfabetizzazione elevato. Stando alla situazione attuale e vista la mancanza di previsioni differenti sul tema, il processo di digitalizzazione delle Pubbliche amministrazioni – ulteriormente favorito dai finanziamenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) – non è uguale per tutti e a farne le spese saranno perlopiù le persone straniere, e vulnerabili.
The post Digitalizzazione escludente appeared first on Hermes Center.
reshared this
reshared this
Grandiosa Muerte - Egregor
Dalla soleggiata e bella Costa Rica, che non si capisce perché in italiano diventi maschile, arriva un monolite di death metal pubblicato dalla francese Bitume Prod., cattiveria e sentore di estinzione, dolorosa e lunga peraltro.
Dietro al nome Grandiosa Muerte c’è un uomo solo saldamente al comando, il suo nome è Max Gutiérrez Sánchez, già fondatore di altri tre gruppi : Ravensouls, December’s Cold Winter, e Advent Of Bedlam. Max ha conosciuto l’abbraccio mortale del metal quando abitava in Spagna ed è lì che ha contribuito a fondare i suoi primi gruppi.
skariko likes this.
reshared this
...e gli idealisti, gli ingenui, i rinunciatari ...
Di tanto in tanto è bello farsi scarrozzare per le vie della città con della musica tiepida in sottofondo. Osservare le facce della gente che cammina sui marciapiedi e immaginare quali potrebbero essere i loro pensieri e le loro storie.
("second moon" - pacifico)
youtube.com/watch?v=JaOYDJWvD-…
Pacifico - "Second Moon" feat. Dakota Days
Acquista 'Una Voce Non Basta' su iTunes: http://itunes.apple.com/it/album/una-voce-non-basta/id509181114Pagina Facebook Ufficiale: http://www.facebook.com/pa...YouTube
Il progetto del ministro Valditara: scuola-azienda e "umiliazione" | Senza Tregua
"Spesso l’alternanza scuola-lavoro viene legittimata come uno strumento di avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro, i quali dovrebbero trovare in questa esperienza un’autentica opportunità di futuro impiego, grazie all’acquisizione di competenze richieste dal mercato del lavoro. Già ai tempi della presentazione della Buona Scuola, tale provvedimento era stato presentato come un dispositivo per arginare la disoccupazione giovanile. È nostro compito contrastare tale retorica. In primo luogo rifiutando l’idea, tutta ideologica, che la scuola debba fungere da istituzione che ha come obiettivo primario la formazione di lavoratori. Questo elemento nasconde, infatti, quella che è l’unica realtà dell’alternanza scuola-lavoro: un metodo comodo e conveniente che i padroni adottano per scaricare i costi della formazione aziendale direttamente sulle scuole e, di conseguenza, sui lavoratori contribuenti."
Le persone convinte di conoscere la #scienza, conoscono *davvero* la scienza?
Non è tanto quello che sai, quanto quello che pensi di sapere
Un nuovo studio pubblicato il 24 gennaio sulla rivista ad accesso aperto PLOS Biology di Cristina Fonseca della Genetics Society, UK; Laurence Hurst del Milner Centre for Evolution, Università di Bath, Regno Unito; e colleghi, rileva che le persone con atteggiamenti drastici tendono a credere di comprendere la scienza, mentre le persone neutrali sono meno sicure. Nel complesso, lo studio ha rivelato che le persone con atteggiamenti fortemente negativi nei confronti della scienza tendono ad essere troppo sicure del proprio livello di comprensione.
Qui la recensione all'articolo e qui l'accesso all'articolo originale pubblicato su Plos Biology
like this
reshared this
"la scienza" è un concetto troppo astratto... dire che qualcuno conosce "la scienza" è come dire che "conosce i libri".
Quali?
Di quale genere?
In quale lingua?
skariko likes this.
Scienza e tecnologia reshared this.
like this
Scienza e tecnologia reshared this.
La newsletter odierna di @GuerrediRete è un segnalibro fondamentale per chi vuole conoscere le tendenze del giornalismo fregafrega! #pappagallistocastici
Guerre di Rete - I pappagalli stocastici sono diventati miliardari: la newsletter di @Carola Frediani
Oltre alle interessantissimo approfondimento su "AI: chi “move fast and break things”, e chi ha dubbi", segnaliamo a tutta la comunità @Giornalismo e disordine informativo anche i seguenti argomenti trattati dalla newsletter di oggi:
- LeCun reloaded
- Hacker di Stato nordcoreani
- Italia digitale
like this
reshared this
#Riprendersi la città. Guida per i cittadini, con 40 idee per riappropriarsi della città
"Recuperar la ciudad. Reclaim the city" è una guida scritta da un gruppo di attivisti spagnoli che si propone di individuare degli strumenti e delle azioni concrete per limitare lo strapotere del traffico automobilistico privato, promuovere una mobilità sostenibile e ridare alla città il suo carattere di spazio pubblico fruibile da tutti i cittadini.
La guida è disponibile sul web in spagnolo (recuperarlaciudad.notion.site/…) e in inglese (recuperarlaciudad.notion.site/…) oppure dalle stesse pagine si può scaricare una versione bilingue in formato pdf.
In italiano, al momento, è disponibile solo la prima parte della guida (l'introduzione), qui sotto trovate l'incipit e questo è il link per scaricare il testo tradotto finora: nilocram.eu/edu/Riprendersi_la…
Sono disponibili in italiano anche due numeri della newsletter curata dallo stesso gruppo di attivisti:
Perché abbiamo bisogno di più ciclistə nelle nostre città?
Promuovere la mobilità in bicicletta attraverso misure di pianificazione urbana
Buona lettura 😀
Se avete tra le mani questo testo, è probabile che vi siate resi conto dell'importanza per le persone di riappropriarsi dello spazio della città, nonché dei problemi che sorgono nel tessuto urbano quando ciò non avviene. Potreste anche essere qui perché sospettate di avere la capacità di migliorare il comune in cui vivete o perché siete alla ricerca di strumenti legali e non violenti per riprendervi la città. Siete nel posto giusto.
Questa è una guida pratica perché i cittadini possano riprendersi la città. Noi, le persone, abbiamo un potere immenso nel plasmare l'ambiente in cui viviamo, anche se per decenni lo abbiamo ceduto a comuni che non sempre si sono occupati del benessere sociale. Cosa possiamo fare per recuperare lo spazio pubblico?
Vi diamo delle alternative in modo che possiate scegliere in base alle vostre possibilità e al vostro grado di impegno. [...]
Scarica il testo da qui: nilocram.eu/edu/Riprendersi_la…
@Rivoluzione mobilità urbana🚶🚲🚋 @maupao @Marcos Martínez
reshared this
Il fediverso non è una darknet: discussione sugli hack del #fediverso, sulle reazioni stizzite degli utenti e sul concetto di consenso
Il consenso nel Fediverso. il post di @Sindarina, Edge Case Detective (traduzione automatica)
Sono un po' preoccupata per il numero di persone qui che, come me, sono arrivate abbastanza di recente, e che stanno sperimentando le cosiddette reazioni "estreme" e "irragionevoli" a loro che vogliono "hackerare" il fediverso per cancellare il l'intera conversazione sul consenso come in qualche modo non rilevante.
La NSA monitora comunque tutto ciò che fai su Internet, quindi perché ti lamenti dei fratelli tecnologici che vogliono raccogliere all'aperto, yada yada.
Sembra che dobbiamo definire cosa sia effettivamente il consenso.
Esiste solo una forma di consenso dell'utente valido;
CONSENSO INFORMATO, ENTUSIASTICO, REVOCA.
Questo è tutto. Senza se, senza ma.
L'utente deve capire per cosa sta dando il consenso e l'ambito per il quale il suo consenso è valido.
Devono essere entusiasti, totalmente d'accordo con la decisione, non accettarla a malincuore perché sentono di non avere altra scelta.
E devono essere in grado di revocare tale consenso in qualsiasi momento, tra cinque minuti o tra cinque anni.
Il loro consenso dovrebbe essere limitato nel tempo e scadere automaticamente quando non interagiscono più con il tuo servizio o prodotto.
Se modifichi l'ambito, devi chiedere nuovamente il loro consenso e assicurarti che comprendano l'impatto delle modifiche che stai apportando.
L'ambito include chi possiede e gestisce il servizio o il prodotto. Se vuoi essere acquisito, devi chiedere nuovamente il loro consenso.
Il consenso dell'utente NON è trasferibile, periodo, indipendentemente dai moderni termini di servizio richiesti.
La maggior parte delle persone nel settore della tecnologia non vuole sentirlo, perché invalida la stragrande maggioranza dei loro modelli di business, dati di formazione AI/ML, operazioni di intelligence aziendale e così via. Tutto ciò che si basa sulla raccolta di dati "pubblici" diventa improvvisamente sospetto, se si applica quanto sopra.
E sì, questo include i beniamini di Internet come Internet Archive, che opera anch'esso su un modello di opt-out non consensuale.
È la conquista dell'occidente, rivendicare la proprietà senza permesso.
È così radicato nella cultura bianca e occidentale di Internet che ora ci sono intere generazioni che considerano tutto ciò che può essere letto dal crawler che hanno scritto in un fine settimana come un gioco leale, indipendentemente da quale fosse l'intenzione originale dell'utente.
Ripubblicare, riformattare, archiviare, aggregare, il tutto senza che l'utente ne sia pienamente consapevole, perché se lo fosse, si opporrebbe.
È disonesto come un ca**o, e non è diverso dagli atteggiamenti coloniali nei confronti delle risorse naturali.
"È lì, quindi possiamo prenderlo."😒
Oh, e anche, vaff****lo con il condiscendente "lawl, non sai che la NSA ti controlla comunque?!" che sembra diffuso tra le persone dei circoli infosec.
La gente lo sa. Solo perché è difficile combattere contro un'agenzia di tre o quattro lettere non significa che l'obiezione contro il prossimo tecnico che vuole indicizzare in modo invisibile i nostri dati non sia valida.
Consenso informato, consenso entusiastico, consenso revocabile. Oppure vattene.
PS: riguardo a questo posto c'è stata segnalata una lunga conversazione in inglese sull'istanza lemmy.ml. gli utenti feddit.it potranno partecipare accedendo a questo link mentre gli utenti lemmy.ml potranno accedere direttamente a quest'altro link
Il post di @Sindarina, Edge Case Detective è disponibile qui
like this
reshared this
like this
reshared this
@Arthur Besse Thank you for reporting this nice previous thread that already appeared on another Lemmy instance, also because this way I can re-share it from my account. And thanks to your comment, there won't even be a need to edit the original post to report the long thread on Lemmy.ml.
However, I would still have decided to publish an Italian version on feddit.it. Indeed, feddit.it is an instance dedicated to discussions in Italian that we do not crosspost conversations in English, unless at least translating the title. But in this case I had seen the original link from Friendica and I saw that it came from a post on mastodon and not on Lemmy.
I also point out that the link you sent is the right one to link the conversation on the lemmy.ml instance, but if someone wants to search for the post to interact with mastodon or Friendica or pleroma, they will have to enter the native link https in the search box ://szmer.info/post/251205 since the user is seated on the lemmy instance szmer.info
Versione in italiano:
Ti ringrazio per aver segnalato questo bel thread precedente già apparso su un'altra istanza Lemmy, Anche perché in questo modo potrò ricondividerlo dal mio account. E grazie al tuo commento non ci sarà neanche bisogno di modificare il post originario per segnalare il lungo tread su Lemmy.ml .
Tuttavia, avrei comunque deciso di pubblicare una versione italiana su feddit.it. Infatti, feddit.it è un'istanza dedicata alle discussioni in lingua italiana che non facciamo crossposting di conversazioni in inglese, se non traducendo almeno il titolo. Ma in questo caso il link originario l'avevo visto da Friendica e ho visto che nasceva da un post su mastodon e non su Lemmy.
Ti segnalo inoltre che il link che hai inviato tu è quello giusto per linkare la conversazione sull'istanza lemmy.ml, ma Se qualcuno volesse ricercare il post per interagirvi con mastodon o Friendica o pleroma, dovrà inserire nella casella di ricerca il link nativo szmer.info/post/251205 dal momento che l'utente è insediato sull'istanza lemmy szmer.info
Arthur Besse likes this.
Che succede nel Fediverso? reshared this.
The Privacy Post
Unknown parent • •