Fisc(hi)o
Il senso dell’incontro a Palazzo Chigi è chiaro e positivo: il governo non può arretrare, rispetto al programma esposto in tema di giustizia, al tempo stesso non può avanzare rompendo a testate il fuoco di sbarramento acceso con polemiche strumentali e infondate, provando a mettere in bocca al ministro Nordio cose che non ha mai detto, quindi ribadisce gli obiettivi e il punto più rilevante e decisivo, ovvero la separazione delle carriere oltre quanto già disposto dalla riforma Cartabia, ma abbassa i toni, allunga i tempi e apre al dialogo. L’ultima cosa è anche una perfida ironia, visto che il ministro è magistrato da una vita e lo rimarrà intellettualmente a vita, diciamo che farà un giro d’ascolti fra le correnti, mentre il problema politico vero resta in capo al Partito democratico: se non coglie l’occasione di dare una mano a un’impostazione civile e responsabile, non prona alle corporazioni, si ritroverà in futuro, magari con diverso nome, prigioniero di quel che ancora lo tiene in vincoli.
Sul fronte della scuola, dopo avere iscritto il “merito” nella carta intestata ministeriale, si trovano a dover guadare il fiume del rinnovo contrattuale. Se riusciranno a metterci meccanismi e somme premiali per gli insegnanti meritevoli, avranno fatto un ottimo lavoro. Altrimenti potranno contare sul trofeo impagliato che ogni ministro mette sulla propria scrivania: la modifica degli esami di maturità. La più inutile, frequentata e velocemente abbandonata riforma della storia, dal 1861 ad oggi. Avere approcciato il tema con l’evocazione delle gabbie salariali, quando le scuole meno qualificate si trovano dove il costo della vita è inferiore, è stato gesto di generosa imperizia. Circa i rapporti internazionali, la solidarietà atlantica e la collocazione europea, conti e vincoli compresi, siamo nel campo della continuità. Come è bene che sia. Certo che si possono introdurre novità (magari si riuscisse a stabilizzare la Libia, il che comporta sintonia con Francia e Ue, ma anche sponda Usa per gli altri Paesi coinvolti nell’area), ma non modificherebbero la sana continuità. Chi temeva o sperava in sfracelli, ne prenderà
atto.
Il tema su cui il governo può far risuonare un fischio di scossa e novità, conciliando la propria identità politica con l’assennatezza delle proposte, il tema su cui, al tempo stesso, potrebbe sentirsi un fischio di fine dei giochi preliminari, è quello fiscale. Sì, è vero che il punto di partenza è la “flat tax”, che non ci sarà, ma qui le riforme di oggi possono camuffarsi con la propaganda di ieri, lavorando sulla “flat” per questo o quel gruppo di contribuenti, per un determinato reddito o un altro, che è l’opposto della “flat”, in realtà è un regime forfettario come altri già ne sono stati varati, ma il travestimento può riuscire. Più interessante quel che viene presentato come uno stadio di passaggio, ma è in sé già sostanza, ovvero la riduzione del numero delle aliquote.
In qualsiasi modo lo si realizzi comporta che, nelle aree a cavallo dell’aliquota cancellata, ragionevolmente le intermedie, qualcuno pagherà di meno e qualcuno dovrà pagare di più. Non meno interessante vedere come ci si muoverà sul lato delle detrazioni e degli adempimenti, in modo che il fisco non sia oltraggioso oltre che esoso. Il governo non potrà permettersi sgravi che generino un calo delle entrate e quando tocca riformare “a gettito costante” è evidente che non si susciterà la felicità, ma sarebbe già molto la ragionevolezza e la serenità. Il governo prenda il tempo necessario. Non senta la fregola dell’intervista e dell’annuncio. Non consenta la gara di visibilità fra colleghi ministri e fra alleati di maggioranza. Energia sprecata che consuma le batterie. Fin qui è stata proprio la moderazione nell’esibizione a farne il tema più promettente e affidabile. Cancellare un’aliquota non è la rivoluzione, ma è un apprezzabile gesto verso quei (troppo pochi) italiani che pagano il conto per tutti.
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Bonus edilizi, di gratuito non c’è nulla
Si fa presto a dire “gratuitamente”. Giorgia Meloni aveva segnalato, a chi come Giuseppe Conte ne aveva fatto uno slogan politico-elettorale riguardo alla ristrutturazione delle case pagata integralmente dallo stato, che il concetto teneva in scarsa considerazione i contribuenti che effettivamente ne avrebbero sopportato l’onere. A dare sostanza alle parole della presidente del Consiglio sono arrivati, nei giorni scorsi, i dati sui crediti d’imposta diffusi dal direttore generale delle Finanze del Mef, Giovanni Spalletta, pochi giorni fa in audizione al Senato: i bonus edilizi sono costati, al momento, 110 miliardi di euro. Una cifra abnorme, pari a circa 6 punti di pil. Secondo i dati forniti da Spalletta la spesa complessiva è composta da 61,2 miliardi per il Superbonus, 19 miliardi per il Bonus facciate e 29,9 miliardi per gli altri bonus edilizi.
Ma ancora più sorprendente del totale è lo scostamento della spesa rispetto alle previsioni, pari a37,8 miliardi. Che è attribuibile al Superbonus (con una spesa di 24,7 miliardi in più dei 36,5previsti) e al Bonus facciate (con una spesa di 19 miliardi rispetto ai 5,9 previsti), mentre gli altri bonus sono in linea con lo stanziamento (29,9 miliardi). Questo buco di bilancio, sempre secondo la relazione del Mef, determinerà per gli anni 2023-2026 “un peggioramento della previsione delle imposte dirette per importi compresi tra gli 8 e i 10 miliardi di euro in ciascun anno”. Circa mezzopunto di pil all’anno.
Ma in realtà il buco di bilancio è molto più ampio. Perché, come ammette lo stesso direttore generale del dipartimento delle Finanze, questi dati sono riferiti alle previsioni tendenziali incluse nella Nadef di novembre e “la stima degli oneri per il Superbonus 110 per cento potrebbe subire un ulteriore incremento, considerando gli ultimi dati pubblicati da Enea a tutto dicembre 2022”. E in effetti, considerando i dati più recenti disponibili di Enea, quelli fino al 31 gennaio 2023, la spesa complessiva per il Superbonus è lievitata a 71,7 miliardi. Quindi la spesa complessiva per i bonus edilizi supera i 120 miliardi. Per avere una pietra di paragone, basta considerare che l’importo totale del Pnrr è pari a 190 miliardi, ma su un arco temporale molto più lungo. Oppure, che la spesa complessiva dell’Italia per affrontare la più grave crisi energetica degli ultimi 50 anni è stata paria circa 60 miliardi. La metà.
Il confronto è poi impietoso se si fa un paragone con gli altri crediti d’imposta, ad esempio quelli per accompagnare la transizione digitale e per incentivare gli investimenti in ricerca e sviluppo. Ebbene, la stima del Mef per le agevolazioni fiscali “Transizione4.0” e per R&D è inferiore a 15 miliardi complessivi. Circa dieci volte meno dei bonus edilizi, nonostante l’Italia abbia una spesa per ricerca e sviluppo che è
nettamente inferiore alla media europea. Oltre a essere costati uno sproposito, i bonus edilizi ideati nel 2020 sono stati il veicolo di “ampi fenomeni di abuso” per effetto della revisione della normativa sulla cessione dei crediti, rivista dal governo Conte e dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che ha reso la vendita “pressoché illimitata senza prevedere specifici presìdi di garanzia”. Ciò vuol dire che questo nuovo mercato dei crediti, scrive ora il Mef, ha prodotto “fenomeni di frode di entità particolarmente rilevante… che hanno portato all’emersione di crediti, rivelatisi inesistenti, per oltre 4 miliardi di euro”. Si tratta, insomma, di quella falla per l’Erario che ha costretto Mario Draghi a metterci una pezza con una stretta sulle cessioni e che, un anno fa, portò il solitamente misurato ministro dell’Economia Daniele Franco a parlare delle “truffe più grandi mai viste nella storia della Repubblica”.
Accanto a queste considerazioni contabili, la sinistra, ora che il Pd sta facendo un congresso e sta rivedendo in maniera critica il suo passato al governo, dovrebbe aprire una riflessione sugli effetti redistributivi. Perché, come ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti riferendosi al Superbonus contiano e al Bonus facciate franceschiniano, “mai nella storia una misura che costasse così tanto è andata a beneficio di così pochi”. A dispetto di tanta retorica sulla diseguaglianza e sulla progressività, il governo rossogiallo ha approvato bonus tra i più costosi e regressivi: lo stato ha rifatto le case ai ricchi con i soldi dei poveri. Gratuitamente per i proprietari, 120 miliardi per i contribuenti.
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Un barlume di speranza per la Corea del Nord nel 2023
Per il popolo della Corea del Nord, il 2022 è stato un altro anno difficile. Ma all’alba del 2023, barlumi di speranza stanno emergendo mentre il commercio estero del paese con Cina e Russia inizia a riprendere. La sicurezza alimentare rimane la più grande sfida per il popolo nordcoreano. Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni […]
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Quali lezioni l’America dovrebbe imparare dall’Afghanistan e dall’Ucraina?
Se la recente politica estera degli Stati Uniti avesse un accompagnamento musicale, sarebbe “Nuova persona, stessi vecchi errori“. Dal 2001, gli Stati Uniti, mentre inseguono i terroristi e promuovono il “programma della libertà” , abitualmente non riescono a negoziare prima di prendere le armi, quindi hanno sprecato molti soldi e vite in progetti falliti. Sulla […]
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L’America può imparare lezioni dall’Afghanistan e dall’Ucraina?
Se la recente politica estera degli Stati Uniti avesse un accompagnamento musicale, sarebbe “Nuova persona, stessi vecchi errori“. Dal 2001, gli Stati Uniti, mentre inseguono i terroristi e promuovono il “programma della libertà” , abitualmente non riescono a negoziare prima di prendere le armi, quindi hanno sprecato molti soldi e vite in progetti falliti. Sulla […]
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Scuola di Liberalismo 2023 – Messina: lezione di Giuseppe Giordano sul tema “la società aperta e i suoi nemici”
Penultimo appuntamento della XII edizione della Scuola di Liberalismo di Messina, promossa dalla Fondazione Luigi Einaudi ed organizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Messina e con la Fondazione Bonino-Pulejo. Il corso, che tratta principalmente delle opere degli autori più rappresentativi del pensiero liberale, si articola in 14 lezioni, di cui 3 in presenza e 11 erogate in modalità telematica.
La tredicesima lezione si svolgerà giovedì 9 febbraio, dalle ore 17 alle ore 18.30, sulla piattaforma Zoom, e sarà tenuta dal prof. Giuseppe Giordano (Ordinario di Storia della Filosofia presso l’Università di Messina, nonché Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne – DICAM presso lo stesso Ateneo), che relazionerà sull’opera “La società aperta e i suoi nemici” di Karl Popper, influente saggio di filosofia politica incentrato sul concetto di “società aperta” e sulla critica allo storicismo e al determinismo.
In tale occasione verranno altresì comunicate le tracce delle tesine, la cui redazione (riservata a chi abbia un’età inferiore ai 32 anni e abbia frequentato almeno i 2/3 delle lezioni del corso) dà diritto a concorrere alla aggiudicazione delle borse di studio messe in palio. La consegna degli elaborati da parte dei corsisti interessati è fissata alle ore 12.00 del 16 febbraio.
La partecipazione all’incontro è valida ai fini del riconoscimento di crediti formativi per gli avvocati iscritti all’Ordine degli Avvocati di Messina, nonché per gli studenti dell’Università di Messina.
Pippo Rao Direttore Generale Scuola di Liberalismo di Messina
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Le dinamiche della diplomazia pubblica: il caso dell’Azerbaigian
Il mondo in cui la diplomazia pubblica era considerata una delle reliquie del dialogo diplomatico sta rapidamente scomparendo. Allo stesso tempo, è facilmente escluso l’universo in cui la diplomazia pubblica era considerata come un tentativo di manipolare l’opinione pubblica straniera. Per comprendere correttamente la nuova diplomazia pubblica, non è utile aderire alle immagini del passato […]
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Come coinvolgere il settore privato nella ricostruzione dell’Ucraina
Non è ‘carità’, ma un investimento per un futuro di pace e libertà. È così che il Presidente Volodymyr Zelensky ha descritto il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina durante il suo potente discorso a una sessione congiunta del Congresso a dicembre. Nove giorni prima, in una dichiarazione seguita al loro incontro virtuale con Zelensky, i […]
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Stabili occupati e spazi autogestiti? Ecco i magnifici risultati della loro legalità.
#Firenze, via del #Guarlone, periferia est della città.
Un appezzamento con uno stabile, un tempo in uso a una comunità di recupero, poi lasciato a se stesso e occupato infine da alcuni attivisti di quartiere.
1. Si sgomberano i cialtroni dell'occupazione.
2. Si affida legalissimamente l'appezzamento ad alcuni pulitini, che ci fanno le stesse cose ma pulitine. Gli si danno anche quattro spiccioli.
3. Li si sotterra di multe, anche queste legalissime, alla prima occasione.
4. I pulitini tolgono il disturbo lasciando il deserto.
5. Finalmente si può fare uno #StudentHotel #vegano, con annessa #spa #genderfluid.
Praticamente una prassi abituale. Non occorre nemmeno inventarsi varianti o abbellimenti.
La quintessenza della "libertà occidentale" -quella da difendere con le armi e da esportare, per intenderci- all'applicazione pratica nella vita quotidiana.
Curiosity ha trovato altri indizi sorprendenti sul passato di Marte | Passione Astronomia
"Analizzando strutture rocciose increspate Curiosity ha confermato l’esistenza di laghi in una regione dell’antico Marte che gli scienziati si aspettavano fosse più secca."
In a cashless society, banking and tech elites control everything
CASH AND DIGITAL PAYMENTS MUST NOT BE EXCLUDING EACH OTHER, BUT MUST CO-LIVE TO AVOID THE CONCENTRATION OF POWER TOWARDS BANKING AND INSTITUTIONAL OLIGOPOLIES
"a cashless society would sound the death knell for small businesses, and wipe out any remaining privacy we have, paving the way for a fully-fledged surveillance system"
(thanks to @Zughy for reporting)
sobel Cockerell's interview with Brett Scott has been published on Coda Story
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SILVANO PERTONE VS PERTONE SILVANO
Conosco Silvano dal 6 aprile del ’69 … oltre mezzo secolo … ad oggi abbiamo ancora una frequentazione quotidiana, e ci stimiamo reciprocamente.
Oggi ne approfitto per fare due chiacchiere sulla mail art nella sua casa di Varazze.
iyezine.com/silvano-pertone-vs…
Silvano Pertone vs Pertone silvano
- Conosco Silvano dal 6 aprile del '69 ... oltre mezzo secolo ... ad oggi abbiamo ancora una frequentazione quotidiana, e ci stimiamo reciprocamente. Febbraiosilvano pertone (In Your Eyes ezine)
Contanti e pagamenti digitali non devono escludersi, ma devono convivere per evitare la concentrazione di potere in favore di oligopoli bancari e istituzionali
CONTANTI E PAGAMENTI DIGITALI NON DEVONO ESCLUDERSI, MA DEVONO CONVIVERE PER EVITARE LA CONCENTRAZIONE DI POTERE IN FAVORE DI OLIGOPOLI BANCARI E ISTITUZIONALI.
"una società senza contanti significherebbe suonare la campana a morto per le piccole imprese e cancellerebbe ogni #privacy residua, aprendo a tutti gli effetti la strada a un sistema basato sulla sorveglianza"
(grazie a @Zughy per la segnalazione)
L'intervista di Isobel Cockerell a Brett Scott è stata pubblicata su Coda Story
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USA: la #privacy è ora un argomento imperdibile sullo stato dell'Unione
Il regolamento generale sulla protezione dei dati, emanato nel 2018, fornisce una protezione della privacy dei dati tutt'altro che perfetta , ma è in netto contrasto con la carenza legislativa negli Stati Uniti, dove non esistono leggi federali complete sulla privacy dei dati sui libri. Nel suo secondo discorso sullo stato dell'Unione, tuttavia, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dedicato più attenzione che mai alla necessità di tale misura
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Emergenza
La più grande emergenza è smetterla d’inventare emergenze per distrarci, smetterla di praticare lo sport ottuso di polemizzare sul niente facendo finta che sia il tutto, senza mai approfondirne il merito, senza studiare e far pensare. Non lo si fa perché si crede che l’opinione pubblica si stanchi, s’annoi e forse è anche vero, ma pure questa pagliacceria stufa. Quel che oggi è vitale domani manco più lo si ricorda.
Tre mesi fa l’emergenza erano quattro svalvolati strafatti che si radunavano illegittimamente per ascoltare musica, poi dispersi in mezza giornata. Ora tutti parlano del 41 bis, i più senza sapere di quale legge e che c’è scritto, usando concetti volgari come “carcere duro”, che non è quanto previsto dalla giusta finalità di quell’articolo, applicato talora con modalità sbagliate perché incivili. È un modo insensato di procedere. Per non dire poi dell’ever green: l’immigrazione e gli sbarchi, la gran parte dei quali (giustamente) avviene a cura della Guardia Costiera. Ma mentre si fomenta la zuffa fra buonisti e cattivisti, aperturisti e chiusuristi, abbracciamoci e detestiamoci, nessuno ha il fegato di avvertire: state facendo il dibattito sbagliato, perché il problema non è come fermarli, ma quali fare entrare. E vedrete che, nel merito, la faccenda è complicata.
Il decreto flussi, ne scriveva ieri Giuliani, prevede 82.705 ingressi per l’anno in corso. Il Documento di economia e finanza ne considera 170mila all’anno, ogni anno, il minimo necessario per tenere in equilibrio i conti previdenziali. La Banca d’Italia calcola in 375mila i lavoratori in più, da qui al 2026, necessari per la sola attuazione del Pnrr, posto che in quello stesso lasso di tempo l’offerta di lavoro, per ragioni demografiche, diminuirà di 630mila unità. E noi parliamo di come finanziare chi non lavora e come fermare chi vuole venire a farlo? Una classe politica appena appena capace di guardare oltre la scadenza elettorale del prossimo capo condominio (che oramai tutto è segnale, trend e sfida), farebbe i conti con due problemi colossali: a. come qualificare e spingere al lavoro gli italiani che ne stanno fuori e comunque consumano e campano senza miseria; b. come far entrare chi vuole lavorare, scegliendone le qualifiche. Scegliendoli, quello è il problema. Perché (sempre Bd’I) 95.600 serviranno nell’edilizia, ma 27.700 nell’informatica, 30.600 nella gestione del personale, 16.600 nella ricerca e sviluppo e via andando. Tutte cose per cui i nostri devono studiare, mica solo i giovani, mentre gli ingressi non siano di sola manovalanza. Non ci si prendono i voti, in questo modo? Allora sarà bene votarsi a qualche divinità, perché il tempo passa e il problema cresce.
Neanche il debito pubblico è un’emergenza, perché il macigno è lì da decenni. Oramai è una drammatica permanenza e i tassi crescono. Eppure si sente solo parlare di come avere più soldi da spendere, considerando noioso discutere il come, il dove e il perché. Un ulteriore debito per investire ha senso, un solo altro centesimo per consumare è folle. Troppo debito cancella libertà e sovranità. Si è fatto credere che ci siano soldi per tutto, ma ne servano sempre di ulteriori per qualche altra cosa. Servono per le fonti energetiche rinnovabili, ma poi gli impianti restano sulla carta perché non si parte mai a farli. E questa non è una fatalità, ma una trappola che abbiamo costruito con le nostre mani. Una politica seria non annuncia fantastiliardi per inventare il sole e il vento, ma affronta il difficile problema di quali vincoli rimuovere, quali responsabilità attribuire, quali controlli effettuare. Invece si pensa di prendere un problema continentale o globale e regionalizzarlo. Provincializziamolo, anzi no municipalizziamolo, quartierizziamolo, ciascuno comperi una dinamo e pedali, che è ugualmente ridicolo, ma almeno ci si tiene in forma.
L’invenzione delle emergenze aiuta la politica, di destra e sinistra sopra e sotto, a non misurarsi con la realtà. Continueranno, se avranno seguito.
L'articolo Emergenza proviene da Fondazione Luigi Einaudi.
La guerra obbliga l’Europa ad unirsi in quanto “civiltà delle libertà”
La guerra scatenata da Putin con l’invasione dell’Ucraina cambia l’ordine mondiale, la struttura del mondo globale; il conflitto appare endemico, senza una vera soluzione, scuote un terreno che non si assesterà. Lo dico all’inizio in massima sintesi: la guerra segna la fine della globalizzazione, intesa come capacità dell’interdipendenza economico-commerciale di muovere verso la formazione di un ordine mondiale più unificato e pacifico, una sorta di nuovo cosmopolitismo. È una data che, in questo senso, fa epoca. Nella civiltà europea, che l’espansione universale del commercio e l’indebolimento della fermezza delle frontiere potessero formare l’unità della Terra è idea risalente, in forme diverse, al pensiero illuministico da Montesquieu al Kant della «pace perpetua». Ma allora, dall’interno stesso della civiltà europea, fu Hegel a coprire di ironia questa idea giudicata illusoria, ricollocando le cose al loro posto, e rivendicando, in quegli anni, la centralità degli Stati.
Oggi, naturalmente, il problema si pone in termini tutti diversi, e anche qui voglio indicarlo nel suo tratto essenziale: è lo scontro in atto e in potenza tra il «potere orientale» e il «potere occidentale» a rendere impossibile la prospettiva indicata, che ha vissuto anni felici e insieme illusori per qualche decennio, dopo la caduta dell’impero sovietico e i successivi tentativi di democratizzazione falliti. Dal 2000 giunge Putin, e la scena lentamente muta alla radice, complice, ma non decisiva, la crisi finanziaria del 2007.
Ora, con Putin, il potere orientale torna non come erede diretto dell’Unione Sovietica (se non per minima parte: si legga Putin aspro critico di Lenin proprio sulla questione ucraina,) ma come rivendicazione di una rappresentazione della civiltà della grande e Santa Russia, della sua missione universale, risalente, in condizioni diverse, al potere zarista, convinta di poter misurare la propria civiltà con quella di un Occidente visto già allora in declino e preda della corruzione, e vincere la partita. Coinvolta perfino la Chiesa ortodossa, la vera Chiesa cristiana. Idea peraltro antica che ha avuto come uno degli alfieri nientemeno che il grandissimo Dostoevskij.
Convinzione sul declino dell’Occidente che la Russia condivide, sia pure con differenze nascenti da culture diverse e ruoli differenti nel mondo, con la Cina, ed è la ragione per le quale è in atto il riavvicinamento tra le due grandi potenze asiatiche con un nucleo di Stati diffusi dappertutto che, ogià stanno da quella parte, o pencolano incerti come l’India. È questa idea che sta cambiando la struttura del mondo e che restituisce alla invasione dell’Ucraina il suo significato, per questo l’Occidente ha l’obbligo di una resistenza attiva. Ma prima di guardare a possibili e contrastati sviluppi di questa lettura del tema, voglio chiarire che cosa intendo per «potere orientale» — espressione usata da Ernst Junger nel «Nodo di Gordio» recensito qualche giorno fa dal Corriere della Sera — : è quel potere che, riaffermato con convinta violenza, segna, dicevo, la fine della globalizzazione e la riapertura della grande giostra tra gli Stati e gli imperi-potenza. È qualcosa di più di una autocrazia.
È l’idea radicata di un potere che non può incontrare la libertà, strutturato come una «forza tellurica» (Junger) che fa dell’Asia quasi una terra sacra, dove il potere chiede solo obbedienza in presenza di scopi assoluti, e che usa la crudeltà come mezzo per concentrare il potere.
In Russia si è sempre governato così, e la libertà — come sentimento e come legge, propria di Occidente — è stata sempre esclusa. Anche le grandi riforme economiche di Pietro il Grande, nel XVIII secolo, che suscitarono entusiasmi in Europa, non sfiorarono nemmeno le libertà civili e la legittimità del potere. Il problema di Putin è difendere ed espandere le frontiere del potere orientale, impedendo con ogni mezzo che il sentimento di libertà si espanda ai suoi confini, ecco la profonda ragione della guerra. Profonda, quasi armata di una metafisica sull’idea di uomo, sull’isolamento di chi domina e chiede solo obbedienza, in vista di una missione. Asia contro Europa, dai tempi originari, con una tensione che ha avuto anche tratti religiosi nella storia lontana, ma non tanto.
Junger dice che il gioco degli scacchi non poteva che provenire da Oriente, perciò l’uccisione del re chiude la partita. Dunque, la resistenza dell’Occidente è per la propria sopravvivenza come continente della libertà, nel momento in cui potere e libertà fanno sempre più difficoltà ad incontrarsi anche al suo interno. Qui decisiva è l’Europa, più ancora dell’America, e dire questo significa porre all’Europa un compito immenso quanto decisivo, e forse per lei impossibile. La lotta si svolge ai confini di Europa, ma non è solo questa la ragione della necessità che essa cerchi una nuova centralità. È l’atteggiamento dell’Europa centro di civiltà, dove nasce Occidente, che deve rinascere, e lo può fare solo se rivendica e afferma il carattere unitario del proprio essere civiltà della libertà, dove il potere non può chiedere solo obbedienza,
una libertà anzitutto interiore che si forma su una idea dell’uomo e che poi diventa legittimazione e Legge.
Questo è lo scontro, carico, semi si consente l’espressione, di filosofia; sono due visioni consolidate del potere che si scontrano, ma è doloroso dirlo: si consolida nel mondo il potere senza libertà, si indebolisce l’altro, anche se lo scontro è del tutto aperto. Siamo a un punto cruciale della storia. Tra potere orientale e potere occidentale ora non c’è mediazione possibile, lo scontro è appena incominciato, questo significa chela globalizzazione come pacifica celebrazione della interdipendenza è finita, e si apre la lotta per un nuovo ordine del mondo.
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Il Consiglio UE ha approvato l'ingresso del Pentagono nella difesa europea | L'Indipendente
"In conclusione, si tratta di un accordo che testimonia ancora una volta l’abbandono di ogni velleità europea sul vecchio obiettivo della costruzione di una difesa continentale indipendente, testimoniando come – con lo scoppio della guerra ucraina – gli USA siano riusciti a raggiungere uno dei propri scopi strategici: legare indissolubilmente gli Stati Europei alla NATO e quindi al complesso militare statunitense."
Il James Webb ha osservato ammassi stellari nelle galassie primordiali | Passione Astronomia
"L’effetto lente d’ingrandimento insieme alla risoluzione del James Webb Space Telescope ha permesso ai ricercatori di rilevare ammassi stellari, strutture di galassie molto compatte. Queste osservazioni hanno permesso ai ricercatori di studiare il legame tra la formazione degli agglomerati di stelle e l’evoluzione e la crescita delle galassie pochi milioni di anni dopo il Big Bang."
KLINT – GUILTY
Questo disco è una cassetta e solo in cassetta è come vi consiglio di ascoltarlo; così come il supporto dove si decide di dipingere è importante per definire la luce, il contrasto, l’impatto del colore e le sue sfumature, così è importante la musicassetta per cogliere l’immaginario di Klint, le sue visioni sonore su di un mondo senza tempo, che iniziano nel 1021 e stazionano, temporaneamente, nel 2023.
La visione di un vichingo sul percorso del genere umano: progresso, capitalismo, proprietà privata che si risolvono solo in nuove guerre. Un synth, una Drum machine, effetti per la voce, un mondo che crolla come sfondo.
#rave #hardcore #devocore #eggpunk #synthpunk
@Musica Agorà
Klint - Guilty - 2023
Questo disco è una cassetta e solo in cassetta è come vi consiglio di ascoltarlo; così come il supporto dove si decide di dipingere è importante per definire la luce, il contrasto, l’impatto del colore e le sue sfumature, così è importante la musicas…Tommaso Salvini (In Your Eyes ezine)
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Bing e Edge con ChatGPT: Microsoft reinventa la ricerca con l’intelligenza artificiale
#web #Intelligenza Artificiale
Bing e Edge con ChatGPT: Microsoft reinventa la ricerca con l’intelligenza artificiale
Microsoft ha annunciato una nuova versione del motore di ricerca Bing e del browser Edge basati sull'intelligenza artificiale di ChatGPTAndrea De Marco (01net)
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La ricerca di un'informazione e una domanda e seguente risposta non sono la stessa cosa.
MUDHONEY, AD APRILE IL NUOVO ALBUM. CONDIVISO IL PRIMO SINGOLO
Dopo un silenzio discografico durato quattro anni (escludendo split singles e la ristampa espansa del 2021 per il trentennale di “Every good boy deserves fudge“, infatti, risale al 2019 l’ultima pubblicazione di materiale ufficiale, l’Ep “Morning in America“) tornano i Mudhoney, una delle band più iconiche del “Seattle sound” della seconda metà degli Eighties, e tra i pochi gruppi della prima ora a essere sopravvissuti al ciclone mediatico del movimento grunge.
iyezine.com/mudhoney-ad-aprile…
#musica #punk #grunge @Musica Agorà
Mudhoney, ad aprile il nuovo album. Condiviso il primo singolo - 2023
Dopo un silenzio discografico durato quattro anni (escludendo split singles e la ristampa espansa del 2021 per il trentennale di "Every good boy deserves fudge", infatti, risale al 2019 l'ultima pubblicazione di materiale ufficiale, l'Ep "M…Reverend Shit-Man (In Your Eyes ezine)
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Sempre peggio: la Francia vorrebbe un sistema di certificazione dell'età per bloccare ai minori l'accesso ai siti web pornografici
Il ministro delegato al digitale, Jean-Noël Barrot, ha annunciato che la certificazione dell'età passerà attraverso un "certificato digitale" i cui dettagli tecnici non sono ancora definitivi.
La Francia imporrà un dispositivo di certificazione dell'età per bloccare l'accesso ai siti web pornografici per i minori, ha annunciato domenica 5 febbraio a Le Parisien (solo per abbonati) il ministro delegato per gli affari digitali . “ Nel 2023, è la fine dell'accesso ai siti pornografici per i nostri bambini ”, ha dichiarato al quotidiano questo membro del governo, Jean-Noël Barrot.
La certificazione dell'età deve passare attraverso un " certificato digitale " i cui dettagli tecnici non sono ancora definitivi. L'obiettivo sarà quello di preservare l'anonimato dell'utente Internet dal punto di vista dei siti web. “Gli operatori di telecomunicazioni, che conoscono l'età dei loro clienti, potrebbero per esempio essere coinvolti”, anticipa Le Parisien.
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Celebreremo questa giornata dedicata all’uso consapevole della Rete insieme alle scuole.
Seguite l’evento sul nostro canale YouTube, in diretta dalle 9.30 ▶ youtube.com/watch?v=jUDmygY9r6…
Ministero dell'Istruzione
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Terremoto Turchia-Siria
Terremoto Turchia-Siria, perché la doppia scossa ha fatto così tante vittime: incubo 10-15.000 morti
Un bimbo salvato dopo 22 ore. Oggi giorno decisivo per trovare sopravvissuti. Per un sisma altrettanto potente dobbiamo tornare al 2016 in...A.Maggiolo (Today)
È un peccato, credo che siano bellissimi "pezzi" di tecnologia, di ottima qualità. Ma "numeri" come questi per me sono già un motivo per evitare.
60GB di software che non ho scelto io, che probabilmente non userò mai, si farà gli affari miei e non potrò rimuovere?
Casual Boots - Casual Boots
A comporre questo ep fresco di uscita ci pensano quattro pezzi: l'agrodolce Flowers and Raindrops, la smithsiana Lost Things, la fiammata punk di Attitude (il mio brano preferito del lotto) e gli echi degli Housemartins contenuti in Empty Room.
iyezine.com/casual-boots-casua…
Casual Boots - Casual Boots
Casual Boots: a comporre questo ep fresco di uscita ci pensano quattro pezzi: l'agrodolce Flowers and Raindrops, la smithsiana Lost Things, la fiammata punk di Attitude (il mio brano preferito del lotto) e gli echi degli Housemartins contenuti …Il Santo (In Your Eyes ezine)
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Fr.#19 / Nuove frontiere del disagio
Identificazione biometrica: cortesemente si cali le braghe
Le telecamere che ti accompagnano quando passeggi in strada ti fanno sentire al sicuro? Gli algoritmi di analisi e monitoraggio delle transazioni bancarie ti fanno compagnia ogni giorno e ti conoscono meglio di tua moglie, che non sa che sei iscritto a quella pagina OnlyFans? Ogni domenica mattina saluti i satelliti spia dell’Agenzia delle Entrate che ti guardano mentre tagli l’erba?
Ti piace Privacy Chronicles? Iscriviti o abbonati per sostenere una rivoluzione culturale fondata su privacy e libertà! Se vuoi, anche in Bitcoin (scrivimi)!
Allora tieniti forte: c’è in arrivo una grande innovazione nel campo della sorveglianza di massa che ti piacerà tantissimo. Prossimamente potrai avere la compagnia di algoritmi, governi e agenzie varie anche anche nel luogo più privato del mondo: il bagno di casa tua. L’ultima frontiera della privacy si appresta a cadere!
Non è uno scherzo: la sorveglianza di massa riparte proprio dai nostri WC. Un team di ricercatori di Stanford e altre università ha pubblicato a giugno 2020 un paper di ricerca in cui esaminavano possibili soluzioni per creare un WC intelligente per un monitoraggio personalizzato della salute grazie all’analisi delle feci.
Il sistema, pare, avrà anche un doppio sistema di identificazione biometrica della persona: impronte digitali e pieghe anali. Le impronte digitali saranno acquisite grazie alla levetta per scaricare l’acqua, mentre le pieghe anali…beh, saranno anal-izzate grazie a una telecamera nel WC che potrà confrontare le pieghe dell’utilizzatore con quelle presenti nel database. Quindi niente paura: il sistema non confonderà i tuoi dati con quelli degli ospiti.
Biometric identifications using the fingerprint and the anal creases
Immagina le possibilità. Il Ministero della Salute potrebbe monitorare in tempo reale la tua salute1, conoscere esattamente le tue abitudini alimentari e quanto tempo passi in casa o in ufficio, o magari se sei incinta. Strumenti come il green pass sarebbero immediatamente obsoleti. Il WC ha rilevato del COVID nella tua cacca: oggi niente mezzi pubblici, spiace.
E poi, diciamocelo, avere un identificativo biometrico in più rispetto a viso, occhi e impronte digitali fa sempre comodo. Magari col prossimo rinnovo del passaporto ti daranno la possibilità di scegliere se usare le impronte digitali o fare un salto in bagno.
Scansiona il QR Code con il tuo wallet LN o clicca qui!
Anche in UK hanno il Ministero della Verità
Dopo le ultime notizie su Twitter Files e censura Covid in USA, un rapporto di Big Brothers Watch ci informa che lo stesso è successo in UK. La storia è sempre quella: agenzie governative con il mandato di sorvegliare e censurare opinioni ritenute inappropriate (anche se vere) per manipolare l’opinione pubblica a favore della narrativa statale.
È una buona occasione per ricordare che non esiste alcuna “lotta alla disinformazione”. L’unica lotta è per il controllo dell’informazione. È anche una buona occasione per ricordare che presto in UE entrerà in vigore una legge che ha come scopo primario la legalizzazione di questo tipo di attività di sorveglianza e censura: il Digital Services Act.
Diciamo che presto potrebbe essere una pessima idea scrivere le nostre opinioni controverse mentre siamo seduti sul WC.
Meme del giorno
Citazione del giorno
The proper role of government is limited to the protection of individual rights, specifically, the rights to life, liberty, and property. Beyond that, government should not interfere in people's lives and the economy.
Walter Block
Articolo consigliato
Chatcontrol: sorveglianza globale delle comunicazioni
Oggi parliamo di come l’Unione Europea voglia creare il peggior regime di sorveglianza di massa mai visto in occidente. Complottismo? Fantascienza? Nah, è lo scopo di una legge appena proposta dalla Commissione Europea. Dagli amici viene chiamata Chatcontrol 2.0…
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9 months ago · 2 likes · 2 comments · Matte Galt
1
Fantasia? Sì, ma mica tanto: il Decreto Capienze (DL 139/2021) a ottobre 2021 ha riformato il Codice della Privacy italiano e ha anche previsto poteri di profilazione sanitaria di massa in capo al Ministero della Salute.
Ci ha lasciato Franco Grobberio, l’artista dell’acquerello.
Artista poliedrico, si è fatto conoscere ed apprezzare dentro e fuori dalla Valle d'Aosta per i suoi acquerelli sospesi tra sogno e realtà
aostasera.it/rubriche/en-so…
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È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.Telegram
Abilitazione: i ricercatori con maggiori abilità scientifiche e competenze interdisciplinari sono più penalizzati di quelli con profili più focalizzati. L'articolo di Riccardo Fini e @ToschiLaura
Negli ultimi anni, le più autorevoli accademie mondiali hanno promosso con fermezza gli studi interdisciplinari, considerando tale approccio fondamentale per supportare la formazione olistica dei futuri leader, nonché imprescindibile per l'avanzamento della conoscenza in ambito scientifico. Tuttavia i risultati di un recente studio* mostrano che gli accademici interdisciplinari sono fortemente penalizzati quando vengono valutati dai pari e che, maggiore è la loro autorevolezza scientifica, più severa è la penalizzazione.
Nello studio i ricercatori osservano qualcosa di ben diverso. Basandosi su 55mila curriculum presentati all'Abilitazione scientifica nazionale, un processo di valutazione recentemente introdotto per l'abilitazione a professori universitari di prima e seconda fascia in Italia, le evidenze suggeriscono come gli scienziati interdisciplinari con elevate prestazioni scientifiche abbiano meno probabilità di ricevere l'accreditamento rispetto a quelli con profili più focalizzati. Inoltre, la penalizzazione applicata ai candidati interdisciplinari dall'alta produttività scientifica è circa il 50% più elevata rispetto a quelli con un basso rendimento.
PS: articolo interessante, ma il titolo dice esattamente il contrario di ciò che sostiene l'articolo! Naturalmente, per la gioia de @Disinformatico 🤣
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NB: l'articolo è molto interessante, ma il titolo riportato dal Sole dice esattamente il contrario di ciò che sostiene l'articolo!
Per la gioia de @ildisinformatico 🤣
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EDIT: Grazie a @paolomonella che (su twitter... 🤬😜 ) ci ha segnalato lo studio (non) citato sul Sole pubsonline.informs.org/doi/10.…
Chiederei infine agli accademici in ascolto, se riescono a trovare traccia dello studio (non citato) in questione...
cc @MariuzzoAndrea @mcp @mcastel
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Lo studio è disponibile in open access a quel link. Lo sto scaricando
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In Italia c'è una procedura di abilitazione (ASN), necessaria per lavorare come professore universitario. L'ASN italiana svantaggia i ricercatori che fanno un lavoro interdisciplinare (e non confinato nei SSD, settori scientifico-disciplinari). Questo studio (doi.org/10.1287/orsc.2022.1610) l'ha dimostrato, questo articolo del Sole 24 Ore (ilsole24ore.com/art/la-ricerca…) lo riassume
La ricerca interdisciplinare è necessaria ma rischia di frenare l’innovazione
Sempre di più oggi un approccio e una formazione olistica è imprescindibile per il progresso della conoscenza scientificaIl Sole 24 Ore (Il Sole 24 ORE)
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@mcastel AHAHAHA, non ci avevo pensato!
Non ti preoccupare: la richiesta riguardava la fonte primaria relativa a un articolo pubblicato sul Sole 24 Ore A proposito dell'abilitazione accademica che sfavorisce i ricercatori più versati nella interdisciplinarità...
Ma @paolomonella ha già trovato lo studio in questione:
doi.org/10.1287/orsc.2022.1610
@MariuzzoAndrea @mcp @macfranc@poliverso.org @ildisinformatico @scienza
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@mcastel è Ovviamente un problema legato alla tua poca interdisciplinarità 😂
@paolomonella @MariuzzoAndrea @mcp @macfranc@poliverso.org @ildisinformatico @scienza
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@petros inizio a pensare che i titolisti lo facciano appositamente per aggiungere caos nell'informazione italiana... Forse un giorno si scoprirà che appartengono tutti alla Setta delle Ombre di Ra's al Ghul...
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È in corso una collisione tra ammassi di galassie | Passione Astronomia
Osservati almeno tre ammassi di galassie in fase di collisione a circa 780 milioni di anni luce dalla Terra.
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Antonino Campaniolo 👣 reshared this.
governo.it/it/articolo/attacco…
Nota pubblicata sul birdsite oggi. Primo commento? "Togliete lo #SPID". Ma cos...
Attacco informatico, nota di Palazzo Chigi
Il Governo segue con attenzione, aggiornato dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ACN, gli sviluppi dell'attacco culminato oggi tramite un ransomware già in circolazione nei server VMware ESXi.www.governo.it
@Jun Bird @roughnecks io uso due provider: poste e sielte
Poste è più "facile" finché funziona: app più friendly ecc, ma nel mio caso non c'era modo di attivare l'autenticazione con app. In teoria doveva essere unpin unico per bancoposta/spid (chiamato PosteId), ma in pratica ne ho due diversi, il che manda l'app in confusione. Ho aperto ticket e tutto, ottenendo in risposta un invito all'uff. Postale per riattivare il tutto al costo di 10€. Presagendo lo smarrimento dello sportellista alla presentazione del mio bug e volendo sfuggire all'estorsione, mi sono registrato con Sielte su consigli sotto un bel post di @quinta :ubuntu: .
App spartane ma funzionanti, finora nessuna sorpresa
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Nasce una nuova istanza di test per #Bonfire!
Interessato a testare #Bonfire e fornire un feedback? Unisciti alla nuova istanza di test Bonfire!
Anche il sito web del progetto è statoaggiornato affinché possa spiegare meglio il progetto 😅
Mentre il playground (una vecchia istanza di test) riguardava la sperimentazione l'UX e tutte le diverse funzionalità ed estensioni in lavorazione, la nuova istanza campgroung ha solo le estensioni core e social abilitate mentre per concentrarsi sulla loro stabilizzazione (inclusa la federazione) prima di una versione v1.0 🔥
Grazie a @ivan (aka @ivan minutillo ) per tutto il lavoro!
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Sulle strade italiane muore un pedone ogni 14 ore
Sulle strade italiane muore un pedone ogni 14 ore
A gennaio una vera e propria strage: 51 persone sono morte dopo essere state investiteAlberto Berlini (Today)
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Falsi miti di progresso: mercato e #meritocrazia nell’#istruzione. Convegno per i 10 anni di attività di @redazione_ROARS
FALSI MITI DI PROGRESSO: MERCATO E MERITOCRAZIA NELL’ISTRUZIONE. Convegno per i 10 anni di attività di ROARS
Nel settembre del 2011, alcuni di noi si incontrarono in un’aula dell’Università di Milano per discutere della politica universitaria all’indomani della riforma Gelmini. Per molti di noi era la prima occasione di incontro; le strade professionali e anche i luoghi geografici di provenienza erano e sono molto diversi, come anche le prospettive di ciascuno sul problema della politica dell’istruzione e della ricerca.
A valle di quell’incontro, decidemmo di fondare questo sito, prima come contenitore per raccogliere articoli ed interventi, ma anche dati e informazioni che non era facile reperire altrove. In seguito, gradatamente e in parallelo al susseguirsi di riforme dell’Università e della Scuola, il sito ROARS è cresciuto, diventando un riferimento nazionale sul tema delle politiche dell’istruzione. Negli ultimi anni, in particolare, si è ampliato lo spazio dedicato alla scuola.
La valorizzazione del merito nella Scuola e nell’Università è una delle bussole che la politica ha dichiaratamente seguito nella progettazione e nell’attuazione di queste riforme. Chi di noi aveva letto L’ascesa della meritocrazia il libro del sociologo inglese Michael Young, scritto negli anni 50, non poteva che rimanere perplesso.
Ci è sembrato pertanto naturale, nel decennale della fondazione di questo sito, organizzare un convegno per discutere della meritocrazia e di come è stata tradotta nelle politiche dell’istruzione in Italia e all’estero.
Vi aspettiamo numerosi a Trento il 24-25 febbraio 2023.
PROGRAMMA
____________
VENERDÌ 24 FEBBRAIO
Ore 14:45 – Saluti istituzionali
Prof. Paolo Carta, Preside della Facoltà di Giurisprudenza di Trento
ore 15:00 – I Sessione (in English)
MERITOCRACY, MARKET AND EDUCATION
Chairs:
Prof. Umberto Izzo, Università di Trento
Dott.ssa Giulia Balossini, Università statale di Milano
SPEAKERS (remote and/or in presence):
Prof. Michael J. Sandel, Harvard University: A Conversation on «The Tyranny of Merit»
Prof. Daniel Markovits, Yale University: A Conversation on «The Meritocracy Trap»
Prof. Mario Ricciardi, Università Statale di Milano: Meritocracy as Ideology: An Italian Perspective
Prof. Marco Santambrogio, Università di Parma e Università Vita-Salute San Raffaele di Milano: Merit and Its Enemies
DISCUSSION
____________________
ore 17:30 – II Sessione
MERITOCRAZIA, VALUTAZIONE E CAPITALE UMANO NELL’ISTRUZIONE SCOLASTICA
Presiede e modera:
Dott.ssa Daniela Palma, ENEA – Roma
RELATORI:
Prof. Christopher Tienken, Seton Hall University: L’assalto neoliberista all’insegnamento scolastico negli Stati Uniti
Prof.ssa Rossella Latempa, ROARS: 15 anni di riforme nella Scuola italiana
DISCUSSIONE
____________________
SABATO 25 FEBBRAIO
ore 9:00 – III Sessione
UNIVERSITÀ: LE POLITICHE MERITOCRATICHE PER L’ISTRUZIONE IN ITALIA E I LORO EFFETTI
Presiedono e moderano:
Dott. Francesco Sylos Labini, Centro Ricerche Enrico Fermi, Roma
Dott.ssa Paola Galimberti, Università statale di Milano
RELATORI:
Prof.ssa Maria Chiara Pievatolo @Maria Chiara Pievatolo , Università di Pisa: Di bilance e di spade: l’autorità della valutazione
Prof. Davide Borrelli, Università Suor Orsola Benincasa, Napoli: La valutazione come teologia
Prof. Alberto Baccini, Università di Siena: 15 anni di riforme nell’Università italiana
____________________
Ore 10:45 – Tavola rotonda conclusiva, aperta al dibattito col pubblico in presenza
COSA «MERITANO» LA SCUOLA E L’UNIVERSITÀ ITALIANA
Presiedono e moderano:
Prof. Giuseppe De Nicolao, Università di Pavia
Prof. Antonio Banfi, Università di Bergamo
PARTECIPANO (da remoto e in presenza):
Prof. Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito
Prof. Antonio Uricchio, Presidente ANVUR (invitato)
Prof. Flavio Deflorian, Rettore dell’Università di Trento
Dott. Massimiliano de Conca, FLC – Roma
Dott.ssa Virginia Magnaghi, Scuola Normale Superiore di Pisa
Dott.ssa Rosa Fioravante, Segretario Nazionale ADI
Agnese Tumicelli, Gianmarco Ruvolo, Luca Pistore, Rappresentanti degli Studenti UNITN
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Anders Rytter Hansen
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It's possible, but not likely to be suggested by the big monopolists and surveillance people.
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