GERUSALEMME. «Ora i coloni israeliani attaccano anche noi cristiani»
di Michele Giorgio
Pagine Esteri, 10 febbraio 2023 – «Sai dell’ultimo attacco? Hanno distrutto una statua di Gesù alla Flagellazione. Coloni ed estremisti israeliani prendono di mira anche i cristiani», ci dice Sami nel suo negozio di alimentari affollato di bambini usciti da scuola. Si riferisce all’attacco compiuto il 2 febbraio alla Cappella della Condanna, dietro il complesso della Flagellazione, da un uomo che le autorità israeliane hanno descritto come un turista americano, uno «squilibrato». E che invece il Patriarcato latino (cattolico) ha indicato come un «estremista ebreo». A fermarlo è stato il portiere del sito religioso, Majed Al Rishek, un musulmano. Le immagini del placcaggio rugbistico dell’aggressore hanno fatto il giro del web. «Qui a Porta Nuova siamo preoccupati» aggiunge Sami «prima (gli estremisti) sputavano quando, durante i nostri riti religiosi, vedevano la croce. Adesso sono violenti, ci urlano di andare via perché, dicono, Israele è solo degli ebrei. Qualcuno di noi ora chiude prima del solito». Qualche sera fa, davanti al ristorante Taboun, decine di religiosi estremisti hanno inveito contro turisti e proprietari dei locali. Ne è seguita una violenta rissa in strada andata avanti per mezz’ora con lanci di sedie e bottiglie e tavoli rovesciati.
Porta Nuova con i suoi vicoli stretti che corrono fino alla Porta di Giaffa e al Santo Sepolcro è la manifestazione storica oltre che religiosa della comunità palestinese cristiana. Negli ultimi due-tre anni Porta Nuova è diventata anche un punto di ritrovo serale. Lo scorso Natale, tra luci colorate e ricchi addobbi, ha ospitato la soprano italiana Giuliana Mettini che si è esibita con canti festivi apprezzati da abitanti e turisti. Il comune israeliano di Gerusalemme, mosso anche da intenti turistici, ha dato alla comunità cristiana a Porta Nuova una ampia possibilità di organizzare eventi e attività. «Ma agli estremisti israeliani non piace questa libertà e che i cristiani possano mostrarsi attivi nel professare la loro fede ed esibire la croce», spiega Mariam, cattolica impegnata in attività di sostegno agli anziani. «Per loro» aggiunge la donna «tutti gli arabi, musulmani e cristiani, devono lasciare questa terra».
Le Chiese da tempo denunciano gli atti vandalici che subiscono dagli estremisti non solo a Gerusalemme. E hanno chiesto alle autorità israeliane di agire con polso fermo per mettere fine a queste intimidazioni. Nelle ultime settimane gli avvertimenti minacciosi si sono moltiplicati. Un cimitero cristiano ortodosso a Gerusalemme è stato devastato, la scritta «Morte ai cristiani» è stata lasciata sui muri di un monastero nel quartiere armeno e sono stati vandalizzati i locali del centro maronita di Maalot. «Non è un caso che la legittimazione della discriminazione e della violenza nell’opinione pubblica e nell’attuale scenario politico israeliano si traduca poi anche in atti di odio e di violenza contro la comunità cristiana», denuncia il Patriarcato latino facendo riferimento al nuovo governo israeliano di cui fanno parte partiti di destra estrema e suprematisti come il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir.
A un paio di centinaia di metri dalla Porta di Giaffa, la Cattedrale di San Giacomo – o meglio, di due distinti santi di nome Giacomo – costruita nel 1163 ancora oggi viene illuminata senza l’elettricità, solo dalla luce del sole, da candele e lampade ad olio. È il motore che anima il quartiere armeno della città vecchia di Gerusalemme e la sua comunità – meno di mille persone – per la maggior parte composta da profughi e sopravvissuti al genocidio in Turchia. Alcuni vantano origini antiche a Gerusalemme che vanno indietro di mille anni. Pur vivendo con i palestinesi e considerati da questi parte integrante del loro popolo, gli armeni hanno buoni rapporti con gli israeliani e si mantengono relativamente «autonomi» rispetto al conflitto. «Siamo orgogliosi del nostro passato e teniamo alla nostra identità, riconosciamo i diritti di tutti e vogliamo vivere in pace», ci dice Hagop Djernazian, un giovane attivista armeno. Da qualche tempo le cose si sono complicate per la sua comunità. Djernazian spiega che «sempre più spesso giovani estremisti ebrei scrivono frasi minacciose sui muri, e strappano i nostri manifesti funebri perché sopra c’è la croce».
George Kahkedijan
All’interno del convento armeno ci attende George Kahkedijan, un giovane che qualche sera fa prima è stato percosso e arrestato dalla polizia e poi detenuto per 16 ore. «Poco prima» racconta «la nostra chiesa era stata attaccata, (gli estremisti) hanno strappato la nostra bandiera. Siamo scesi in strada per allontanarli ma quelli hanno subito cominciato a urlare mekhablim mekhablim (terroristi,ndr) e la polizia è intervenuta solo contro di noi». Pagine Esteri
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Borsa: canapa, l’Indice Globale è in rosso ma USA e Canada sono ok
Un panorama borsistico abbastanza particolare quando ci si avvia alla metà del mese di febbraio 2023, infatti, l’Indice Globale degli Investimenti nei settori Canapa e Cannabis è in rosso, quindi con valori negativi mentre le Borse USA e Canada chiudono, però, con valori positivi. Grande volatilità e incertezza quindi ma bisogna pur registrare due settimane […]
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La Russia di Putin sta andando al collasso come i suoi predecessori zaristi e sovietici?
Il 31 gennaio, i delegati si sono riuniti al Parlamento europeo a Bruxelles per una conferenza che esplora le prospettive della ‘decolonizzazione’ della Russia. Organizzato da eurodeputati del gruppo politico dei conservatori e riformisti europei (ECR) all’interno del Parlamento europeo, questo evento ha evidenziato il crescente riconoscimento internazionale dell’identità imperiale della Russia moderna e la […]
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#laFLEalMassimo – Episodio 82 – Sanremo Zelensky Pizza e Mandolino
Mentre agli occhi del mondo l’invasione dell’Ucraina appare come una evidente tragedia i media italici sono invasi dalla farsa legata all’intervento a Sanremo del presidente Zelensky prima promesso e poi sostituito dalla lettura di un messaggio a cura del bravo presentatore.
La fugace parentesi della presidenza Draghi ci aveva illuso per qualche momento che l’Italia potesse posizionarsi tra le società aperte e le democrazie libere, quelle capaci di gestire i rigurgiti interni di intolleranza, la fascinazione dei miserabili verso il totalitarismo e non ultimo il criminale sostegno di pochi alla sanguinaria espansione di Putin.
Ma l’episodio di Sanremo ci riporta alla realtà dove il nostro paese , da Lampedusa a Bolzano, rimane il paese della pizza e del mandolino, che non mescola la serietà delle canzonette con gli spettri lontani di una guerra che rimane sullo sfondo della televisione per chi la guarda ancora.
Poco altro da dire e da commentare se non la traduzione di qualche passaggio del discorso di Roberta Metsola: “Siamo qui oggi, in questa occasione storica, per dare il benvenuto al Parlamento europeo al Presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskyy. È passato quasi un anno dalla brutale e illegale invasione dell’Ucraina sovrana da parte della Russia.
In tutto questo tempo, signor Presidente, la sua leadership ha ispirato il suo popolo e ha ispirato ogni angolo del mondo. Quando il mondo pensa all’Ucraina, pensa a eroi che lottano contro le avversità, a Davide che batte Golia. Nonostante le bombe che cadono ogni giorno, il suo grano continua a nutrire il mondo. Quando un terremoto devastante ha colpito la Turchia e la Siria, vi siete alzati e avete inviato soccorritori, attrezzature e competenze. Questa è vera solidarietà.
Capiamo che non state combattendo solo per i vostri valori, ma anche per i nostri. Per quegli ideali che ci legano come sorelle e fratelli. Che ci rendono tutti europei. Perché l’Ucraina è Europa e il futuro della vostra nazione è nell’Unione Europea. E voglio ripetere la promessa che vi ho fatto quando ci siamo incontrati a Kiev lo scorso aprile: vi copriamo le spalle. Eravamo con voi allora, siamo con voi ora, saremo con voi fino a quando sarà necessario.
La libertà prevarrà. La pace regnerà. Voi vincerete.”
Slava Ukraini
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UNESCO - Ecco le Linee guida per la regolamentazione delle piattaforme digitali: un approccio multilaterale per salvaguardare la libertà di espressione e l'accesso alle informazioni".
@Giornalismo e disordine informativo
L'UNESCO invierà la seconda bozza a tutti i partecipanti alla Internet for Trust Global Conference. La Conferenza globale dell'UNESCO si terrà dal 21 al 23 febbraio presso la sede dell'UNESCO a Parigi. Il documento di orientamento si concentrerà su strutture e processi per aiutare a proteggere gli utenti da contenuti che danneggiano la democrazia e i diritti umani, rispettando allo stesso tempo la libertà di espressione.
Il progetto di linee guida evidenzia i presupposti cruciali per un'autorità di regolamentazione indipendente e invita a rafforzare l'indipendenza e la trasparenza dei sistemi di regolamentazione . Qualsiasi sistema normativo dovrebbe essere:
- finanziato in modo sufficiente e trasparente
- "indipendente e libero da pressioni economiche o politiche"
- basato su “un processo di nomina dei membri indipendente e basato sul merito , supervisionato da un organo di controllo” e un processo di licenziamento debitamente giustificato e approfondito
- trasparente su ogni possibile conflitto di interessi tra i suoi membri.
- responsabile nei confronti di un organismo indipendente
- consapevole del diritto internazionale dei diritti umani.
Le linee guida saranno presentate e discusse alla Global Conference Internet for Trust il 21-23 febbraio 2023. Una versione finale è prevista nei mesi successivi alla conferenza.
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Nikki Haley, un ritorno alle politiche della linea dura
Secondo quanto riferito, Nikki Haley annuncerà l’inizio della sua campagna per la nomination presidenziale repubblicana il 15 febbraio, diventando la prima candidata del GOP 2024 dopo Donald Trump. Dal momento che è probabile che Haley enfatizzerà le questioni di politica estera nel presentare la sua candidatura, vale la pena esaminare più da vicino il suo […]
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1a relazione del #SEAE sulla manipolazione delle informazioni estere e sulle minacce di interferenza
@Giornalismo e disordine informativo
Il rapporto è stato presentato dall'alto rappresentante dell'UE Josep Borrell a una conferenza dell'UE di alto profilo sulla manipolazione e l'interferenza delle informazioni straniere (FIMI), che si svolge a Bruxelles.
Il rapporto mira a creare una comprensione comune e formulare una risposta collettiva e sistematica alla FIMI.
L'analisi si basa su 100 casi FIMI (incidenti) continuamente rilevati e analizzati tra il 1 ottobre e il 5 dicembre 2022. L'ecosistema della propaganda russa è stato coinvolto in 88 casi, mentre i canali ufficiali cinesi sono stati segnalati attivi in 17 casi, operando congiuntamente in cinque incidenti, principalmente legati a contenuti anti-occidentali.
Tra i risultati chiave del rapporto, Josep Borrell ha citato prove evidenti che la Russia ha mobilitato tutti i suoi strumenti per le campagne di disinformazione (le sue agenzie di stampa controllate dallo stato, le reti diplomatiche e attraverso i suoi delegati) per distorcere sistematicamente la realtà e distogliere l'attenzione pubblica dalla sua invasione militare dell'Ucraina. In particolare, i canali diplomatici della Russia fungono regolarmente da facilitatori delle operazioni della FIMI.
Il rapporto conferma inoltre che esiste una nuova ondata di tecniche di disinformazione utilizzate dalla Russia, con tecnologie economiche per fabbricare immagini e video falsi.
“Non esitano a creare falsi siti Web per impersonare media attendibili. Il contenuto viene amplificato alla velocità della luce e pubblicato su social network, servizi di messaggistica e canali di propaganda"
, ha affermato Borrell.
"La Russia ha costruito reti e un'infrastruttura per fuorviare, mentire e destabilizzare... Per erodere la fiducia nelle istituzioni", ha concluso Borrell. “…L'informazione è l'olio del motore della democrazia. Dobbiamo prenderci cura della qualità dell'informazione perché è la linfa, il sangue, il petrolio, ciò che fa funzionare la democrazia”.
Questo è il motivo per cui questo rapporto potrebbe essere utile per i media, i governi e le istituzioni dell'UE, ha affermato Borrell.
I principali risultati di questo rapporto, sulla base dei campioni utilizzati, sono:
- L'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia domina l'attività FIMI osservata. L'Ucraina ei suoi rappresentanti sono stati l'obiettivo diretto di 33 incidenti. In 60 incidenti su 100, sostenere l'invasione è stata la motivazione principale dietro l'attacco.
- I canali diplomatici sono parte integrante degli incidenti FIMI. I canali diplomatici della Russia fungono regolarmente da facilitatori delle operazioni della FIMI. Sono distribuiti su un'ampia gamma di argomenti. La Cina utilizza anche canali diplomatici, prendendo di mira principalmente gli Stati Uniti.
- Le tecniche di impersonificazione diventano più sofisticate. Le imitazioni di organizzazioni e individui internazionali e fidati sono utilizzate da attori russi in particolare per prendere di mira l'Ucraina. I media cartacei e televisivi sono spesso imitati, con le riviste che vedono copiato il loro intero stile.
- La collusione tra attori FIMI esiste ma è limitata. Gli attori russi ufficiali sono stati coinvolti in 88 incidenti FIMI analizzati. In 17 sono stati coinvolti attori cinesi. In almeno 5 casi, entrambi gli attori si sono impegnati congiuntamente.
- FIMI è multilingue. Gli incidenti non si verificano in una sola lingua; il contenuto è tradotto e amplificato in più lingue. Gli incidenti hanno riguardato almeno 30 lingue, 16 delle quali sono lingue dell'UE. La Russia utilizzava una maggiore varietà di lingue rispetto agli attori cinesi, ma il 44% dei contenuti russi era rivolto a popolazioni di lingua russa, mentre il 36% era rivolto a popolazioni di lingua inglese.
- FIMI ha principalmente lo scopo di distrarre e distorcere. La Russia (42%) e la Cina (56%) intendono principalmente attirare l'attenzione su un attore o una narrazione diversa o spostare la colpa ("distrarre"). La Russia tenta di cambiare l'inquadratura e la narrazione ("distorcere") relativamente più spesso (35%) rispetto alla Cina (18%).
- FIMI rimane principalmente basato su immagini e video. La produzione e la distribuzione online di immagini e video in modo semplice ed economico rende questi formati ancora i più comunemente utilizzati.
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Inflessibili
Oggi è riunito il Consiglio europeo, i capi di Stato e di governo dei Paesi dell’Unione europea. Si chiuderà domani e i temi in agenda sono diversi. Due spiccano sugli altri: l’impegno al fianco dell’Ucraina e la gestione di bilancio e fondi esistenti, con sullo sfondo la possibilità di alimentarne altri mediante ulteriore debito comune. Un modo piccino e provinciale di guardare le cose consiste nel concentrarsi sul presunto “peso” dell’Italia, che è poi un modo per usare le questioni europee a fini interni. Più serio capire che non si tratta più di stabilire quanto ciascuno sia rilevante, ma quanto le decisioni prese saranno rilevanti per ciascuno. E i due temi citati sono decisivi per l’Ue e determinanti per l’Italia.
A Kiev non ci sarebbe stato motivo, nel mentre si è in guerra, per aprire questioni di avvicendamenti ministeriali. Lo hanno fatto perché la loro difesa dipende dalla solidarietà occidentale e dal procedere dell’integrazione in Ue, ponendo poi il problema Nato. Per questa ragione si adeguano alle nostre regole e Zelensky prenderà parte, da esterno, alla riunione.
È stato il governo italiano il primo e il più netto nell’affermare che l’Ucraina sarebbe dovuta entrare nell’Ue. Lo fece quando le titubanze di altri erano forti e non prive di fondamento. Draghi trascinò Macron e Scholz su un treno, verso Kiev. Attenzione, questo è un punto rilevantissimo: non è che “capeggiò” o “contò”, serve a nulla questo approccio miserrimo, ma ragionò da europeo, dentro il meccanismo istituzionale e decisionale europeo, proponendo una scelta europea. Il passato in Bce lo ha aiutato. Si è affermato un indirizzo politico che si propone come europeo, inflessibile. Non si disperda quel patrimonio, perché la riunione che comincia oggi, su quel fronte, è un nostro successo.
Le polemicuzze vernacolari dicono: i ministri dell’economia francese e tedesca sono andati negli Usa assieme e senza gli altri, senza di noi. Irrilevante, perché l’interesse che rappresentavano, ovvero che gli aiuti di Stato Usa non squilibrino la concorrenza, è comune. Questa partita si gioca pensando europeo, altrimenti resta la scopetta al bar sotto casa. Al Consiglio, però, si confronteranno punti di vista e interessi diversi. Il perdente per vocazione ci tiene a far sapere d’essersi battuto. Il vincente è disposto a tacere il proprio successo, puntando alla sostanza.
Polemizzare con l’aumento dei tassi d’interesse è da perdenti. All’Italia farebbe comodo che un’istituzione europea, per esempio il Mes, che la viltà e stoltezza impediscono ancora di ratificare, si faccia carico dei titoli del debito pubblico che, lentamente, la Bce dismetterà. Significa debito comune. I tedeschi e non solo, giustamente, fanno osservare che di quattrini ce ne sono fin troppi, in giro, e che la caratteristica dei fondi europei è che tutti ne vogliono di più, ma poi se ne spendono di meno. E qui arriva una delle richieste del governo italiano: usare quelli non spesi per potenziare il Pnrr, tenendo conto dell’inflazione. Terreno scivoloso, sul quale non faranno fatica a spingerci per poi vederci pattinare, perché è come dire: siamo stati incapaci di spendere, consentiteci di riprovarci nel mentre abbiamo un’altra montagna di fondi da investire. Non è una posizione esaltante.
Invece d’invocare flessibilità, che alle orecchie altrui suona come “incapacità”, si faccia valere che sull’Ucraina l’iniziativa fu nostra perché fu europea e su quel tema abbiamo una maggioranza politica che supera quella di governo, ben più di quel che accade in altri Paesi, mentre sul Pnrr l’impostazione si deve a un governo sostenuto da quasi tutti e l’inflessibile impegno a realizzarlo richiede solo d’essere accompagnato dalla collaborazione della Commissione Ue. Nel frattempo ricordando che sia per l’Ucraina che per i conti, la difesa comune europea passa dall’industria europea della difesa. E la nostra è forte. Il solo modo per portare a casa dei risultati è pensare europeo. Inflessibilmente.
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Governo Meloni: addio Francia, destinazione Ungheria
A fare le vittime siamo tutti bravi, molto bravi, specie i nostri politicanti. A fare i gradassi pure, siamo tutti bravissimi e i nostri politicanti sono i primi della classe. A essere superficiali e strafottenti, siamo tutti bravi, specie i nostri politicanti, ma è un fatto generalizzato, questo. Da tempo, dall’inizio improvvido e improvvidamente gestito […]
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Quel pasticcio italiano del PM a due teste – Il Giornale
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Separazione delle carriere: la riforma ora o mai più – Gazzetta di Reggio
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In Sicilia l’alternanza scuola-lavoro si farà anche alla base NATO di Sigonella | L'Indipendente
"Oltre 350 studenti potranno ora svolgere percorsi di alternanza scuola-lavoro (i cosiddetti percorsi di PCTO) all’interno della base militare NATO di Sigonella, dedicandosi in particolare alle attività di riparazione e manutenzione dei veicoli di guerra. L’iniziativa è stata immediatamente contestata dagli attivisti NoWar siciliani, dai sindacati di base del personale scolastico (tra i quali Cobas e Usb), dall’Arci Sicilia e dal Movimento No MUOS, che chiedono lo stop una volta per tutte alla militarizzazione della scuola."
Separazione delle carriere, ne parla Benedetto – ilrestodelcarlino.it
Sarà presentato stasera alle 18 alla Sala del Palazzo del Capitano dell’Hotel Posta in piazza del Monte 2 il libro “Non diamoci del Tu” di Giuseppe Benedetto, Presidente della Fondazione Luigi Einaudi.
“I tempi sono maturi per la separazione delle carriere tra Magistratura giudicante e Magistratura requirente – spiega Benedetto – Il mio libro “Non diamoci del tu”, cerca di spiegare perché questa non possiamo che definirla la “riforma delle riforme”, senza la quale nessun approccio riformatore per la Giustizia è attuabile in Italia. L’anomalia tutta nostra della carriera unica va superata nell’interesse della Giustizia stessa e del Paese”.
Il prof Benedetto dialogherà con altri ospiti della serata: il sottosegretario alla Giustizia senatore Andrea Ostellari, l’onorevole Benedetta Fiorini, l’avvocato. Giuseppina Rubinetti e il prof Giulio Garuti.
Abbiamo chiesto all’onorevole Fiorini il suo punto di vista: “Il libro del Presidente Giuseppe Benedetto evidenzia una stortura, che con il Governo Meloni abbiamo finalmente la possibilità di risolvere, auspicando un cambiamento radicale del sistema giustizia, illustrando l’urgente necessità della separazione delle carriere affinché si possa raggiungere realmente l’autonomia della giurisdizione. Questo vuole essere un momento di confronto, di dialogo per parlare di un tema così importante ma così ostico per molti dei cittadini fino a quando poi non tocca la vita di ciascuno di noi… la giustizia non ha e non deve avere colori politici”.
L’evento sarà moderato da Stefano Zurlo de “Il Giornale”, che saprà sviscerare le insidie e le peculiarità di un argomento tanto fondamentale quanto di difficile trattazione nel nostro Paese.
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La moralità dell'anonimato
Anonymity is dead, long live the anonimous!1
L’anonimato è morto, la privacy è morta. E anche noi, nel lungo periodo, siamo tutti morti. Se siete d’accordo, oggi inizierei così per parlare di un tema che stranamente non avevo ancora trattato su queste pagine: la moralità dell’anonimato.
Essere anonimi è moralmente giusto o sbagliato? C’entra qualcosa la moralità con una condizione personale come l’anonimato, che oltre ad essere effimera, sembra non avere evidenti effetti al di fuori della nostra sfera personale?
Per rispondere dobbiamo prima fare due passi indietro: il primo ci servirà a capire cos’è l’anonimato, in che modo differisce dal concetto di privacy, e quali sono le intersezioni tra i due. Il secondo passo indietro ci serve per dare una forma al concetto di moralità: che significa moralità e secondo quali criteri possiamo decidere cosa è moralmente giusto o sbagliato?
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I fili invisibili che ci portiamo dietro
Anonimato e privacy non sono la stessa cosa, anche se molto spesso vengono confusi. Io stesso ogni tanto faccio confusione, vuoi per abitudine o per semplicità di comunicazione.
L’anonimato ha a che fare con la nostra identità e con le informazioni che possono essere collegate alla nostra identità. Per meglio definire l’anonimato, che è assenza di qualcosa, dobbiamo però introdurre un altro concetto: il dato personale.
Le informazioni sono tutte uguali. Alcune però, sono più uguali delle altre e si portano dietro dei collegamenti nascosti; dei fili invisibili che se seguiti con cura portano inevitabilmente a una persona fisica.
Queste informazioni si chiamano dati personali. Per dirla in gergo tecnico, è un dato personale ogni informazione riferibile a una persona fisica identificata o identificabile.
Così entra in gioco un altro elemento, quello dell’identità. È solo attraverso il collegamento con l’identità che possiamo qualificare delle informazioni che altrimenti non sarebbero altro che bit uguali tra loro.
Nuove rivelazioni sui negoziati in corso sul regolamento Chatcontrol
NUOVE RIVELAZIONI SUI NEGOZIATI IN CORSO SUL REGOLAMENTO CHATCONTROL
Il blog tedesco Netzpolitik ha rivelato dettagli sulle negoziazioni in corso tra gli stati europei sul regolamento #Chatcontrol, che prevede la scansione delle chat private alla ricerca di materiale pedopornografico. Le rivelazioni provengono da un rapporto classificato del governo tedesco, pubblicato interamente da Netzpolitik. Il tema più dibattuto tra gli stati è quello dell'impatto che la direttiva può avere sulla crittografia end-to-end e quindi sulla riservatezza delle comunicazioni private. Nella riunione del Consiglio dell'Unione Europea sono emerse posizioni differenti. Germania, Francia, Paesi Bassi, Austria e Lettonia si sono schierate in difesa della crittografia, mentre Croazia, Grecia, la Lituania, Spagna, e Cipro hanno espresso posizioni volte a dare priorità assoluta alla protezione dei minori, anche qualora ciò determini un indebolimento della crittografia. Gli altri paesi non si sono ancora schierati in maniera decisa rispetto a questo tema. Tra questi figura anche l'Italia che sostiene “una soluzione tecnologicamente neutrale”, affermando sperò che “la crittografia e la protezione della privacy non dovrebbero portare a una violazione dei diritti delle vittime”. La commissione europea continua a sostenere che non si debbano concedere eccezioni ai servizi che usano la crittografia end-to-end per non indebolire l'efficacia della direttiva. Forti critiche all'impianto della direttiva sono arrivate dall'European Data Protection Board che ha definito l'impianto della stessa come un'incredibile invasione della privacy.
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@Friendica Support Hi everyone. I noticed that if I insert the ActivityPub link of any Friendica post, any WhatsApp, Telegram, Matrix, Twitter, Facebook, LinkedIn message, no preview is generated.
From what I understand It's a problem related to not handling #OpenGraph, but I'm not sure.
I would like to understand if it is a deliberate choice by the developers, and if so I would be interested in understanding the reason for this choice.
If, on the other hand, this is not the case, I would be curious to know if it is not possible to modify some parameters within the settings of the Friendica server. And, if so, what impact this change might have on how well the software runs.
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@Hypolite Petovan Okay. I understand.
Is there a way to independently handle the problem at the style sheet level? Or is it necessary to develop this feature on the two remaining themes in Friendica? Or worse, working on Friendica code?
Unfortunately this lack determines a disadvantage in "promotional" terms. Friendica posts have the graphic capacity of any blog, but by quoting them you only get a link (very long... 😅) without a preview...
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@Signor Amministratore A year later, I've looked into it because of another report of the the same behavior, and we have correctly implementing OpenGraph but the Blockbot addon is blocking third-party requests to create the link previews.
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Stabili occupati e spazi autogestiti? Ecco i magnifici risultati della loro legalità.
#Firenze, via del #Guarlone, periferia est della città.
Un appezzamento con uno stabile, un tempo in uso a una comunità di recupero, poi lasciato a se stesso e occupato infine da alcuni attivisti di quartiere.
1. Si sgomberano i cialtroni dell'occupazione.
2. Si affida legalissimamente l'appezzamento ad alcuni pulitini, che ci fanno le stesse cose ma pulitine. Gli si danno anche quattro spiccioli.
3. Li si sotterra di multe, anche queste legalissime, alla prima occasione.
4. I pulitini tolgono il disturbo lasciando il deserto.
5. Finalmente si può fare uno #StudentHotel #vegano, con annessa #spa #genderfluid.
Praticamente una prassi abituale. Non occorre nemmeno inventarsi varianti o abbellimenti.
La quintessenza della "libertà occidentale" -quella da difendere con le armi e da esportare, per intenderci- all'applicazione pratica nella vita quotidiana.
Curiosity ha trovato altri indizi sorprendenti sul passato di Marte | Passione Astronomia
"Analizzando strutture rocciose increspate Curiosity ha confermato l’esistenza di laghi in una regione dell’antico Marte che gli scienziati si aspettavano fosse più secca."
In a cashless society, banking and tech elites control everything
CASH AND DIGITAL PAYMENTS MUST NOT BE EXCLUDING EACH OTHER, BUT MUST CO-LIVE TO AVOID THE CONCENTRATION OF POWER TOWARDS BANKING AND INSTITUTIONAL OLIGOPOLIES
"a cashless society would sound the death knell for small businesses, and wipe out any remaining privacy we have, paving the way for a fully-fledged surveillance system"
(thanks to @Zughy for reporting)
sobel Cockerell's interview with Brett Scott has been published on Coda Story
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Bank interest isn't keeping up with inflation anyways
SILVANO PERTONE VS PERTONE SILVANO
Conosco Silvano dal 6 aprile del ’69 … oltre mezzo secolo … ad oggi abbiamo ancora una frequentazione quotidiana, e ci stimiamo reciprocamente.
Oggi ne approfitto per fare due chiacchiere sulla mail art nella sua casa di Varazze.
iyezine.com/silvano-pertone-vs…
Silvano Pertone vs Pertone silvano
- Conosco Silvano dal 6 aprile del '69 ... oltre mezzo secolo ... ad oggi abbiamo ancora una frequentazione quotidiana, e ci stimiamo reciprocamente. Febbraiosilvano pertone (In Your Eyes ezine)
Contanti e pagamenti digitali non devono escludersi, ma devono convivere per evitare la concentrazione di potere in favore di oligopoli bancari e istituzionali
CONTANTI E PAGAMENTI DIGITALI NON DEVONO ESCLUDERSI, MA DEVONO CONVIVERE PER EVITARE LA CONCENTRAZIONE DI POTERE IN FAVORE DI OLIGOPOLI BANCARI E ISTITUZIONALI.
"una società senza contanti significherebbe suonare la campana a morto per le piccole imprese e cancellerebbe ogni #privacy residua, aprendo a tutti gli effetti la strada a un sistema basato sulla sorveglianza"
(grazie a @Zughy per la segnalazione)
L'intervista di Isobel Cockerell a Brett Scott è stata pubblicata su Coda Story
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USA: la #privacy è ora un argomento imperdibile sullo stato dell'Unione
Il regolamento generale sulla protezione dei dati, emanato nel 2018, fornisce una protezione della privacy dei dati tutt'altro che perfetta , ma è in netto contrasto con la carenza legislativa negli Stati Uniti, dove non esistono leggi federali complete sulla privacy dei dati sui libri. Nel suo secondo discorso sullo stato dell'Unione, tuttavia, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dedicato più attenzione che mai alla necessità di tale misura
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Test D from Friendica to Lemmy 0.17.1: the post has no title
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Test C from Friendica to Lemmy 0.17.1: title that exceeds one hundred characters, and that also exceeds two hundred characters. These kinds of posts with Lemmy releases below 0.17 would not be published by Lemmy at all
Test C from Friendica to Lemmy 0.17.1: title that exceeds one hundred characters, and that also exceeds two hundred characters. These kinds of posts with Lemmy releases below 0.17 would not be published by Lemmy at all
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Test B from Friendica to Lemmy 0.17.1: title that exceeds one hundred characters, but does not exceed two hundred
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Test A from Friendica to Lemmy 0.17.1: short title
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Il Consiglio UE ha approvato l'ingresso del Pentagono nella difesa europea | L'Indipendente
"In conclusione, si tratta di un accordo che testimonia ancora una volta l’abbandono di ogni velleità europea sul vecchio obiettivo della costruzione di una difesa continentale indipendente, testimoniando come – con lo scoppio della guerra ucraina – gli USA siano riusciti a raggiungere uno dei propri scopi strategici: legare indissolubilmente gli Stati Europei alla NATO e quindi al complesso militare statunitense."
Il James Webb ha osservato ammassi stellari nelle galassie primordiali | Passione Astronomia
"L’effetto lente d’ingrandimento insieme alla risoluzione del James Webb Space Telescope ha permesso ai ricercatori di rilevare ammassi stellari, strutture di galassie molto compatte. Queste osservazioni hanno permesso ai ricercatori di studiare il legame tra la formazione degli agglomerati di stelle e l’evoluzione e la crescita delle galassie pochi milioni di anni dopo il Big Bang."
KLINT – GUILTY
Questo disco è una cassetta e solo in cassetta è come vi consiglio di ascoltarlo; così come il supporto dove si decide di dipingere è importante per definire la luce, il contrasto, l’impatto del colore e le sue sfumature, così è importante la musicassetta per cogliere l’immaginario di Klint, le sue visioni sonore su di un mondo senza tempo, che iniziano nel 1021 e stazionano, temporaneamente, nel 2023.
La visione di un vichingo sul percorso del genere umano: progresso, capitalismo, proprietà privata che si risolvono solo in nuove guerre. Un synth, una Drum machine, effetti per la voce, un mondo che crolla come sfondo.
#rave #hardcore #devocore #eggpunk #synthpunk
@Musica Agorà
Klint - Guilty - 2023
Questo disco è una cassetta e solo in cassetta è come vi consiglio di ascoltarlo; così come il supporto dove si decide di dipingere è importante per definire la luce, il contrasto, l’impatto del colore e le sue sfumature, così è importante la musicas…Tommaso Salvini (In Your Eyes ezine)
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Bing e Edge con ChatGPT: Microsoft reinventa la ricerca con l’intelligenza artificiale
#web #Intelligenza Artificiale
Bing e Edge con ChatGPT: Microsoft reinventa la ricerca con l’intelligenza artificiale
Microsoft ha annunciato una nuova versione del motore di ricerca Bing e del browser Edge basati sull'intelligenza artificiale di ChatGPTAndrea De Marco (01net)
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La ricerca di un'informazione e una domanda e seguente risposta non sono la stessa cosa.
MUDHONEY, AD APRILE IL NUOVO ALBUM. CONDIVISO IL PRIMO SINGOLO
Dopo un silenzio discografico durato quattro anni (escludendo split singles e la ristampa espansa del 2021 per il trentennale di “Every good boy deserves fudge“, infatti, risale al 2019 l’ultima pubblicazione di materiale ufficiale, l’Ep “Morning in America“) tornano i Mudhoney, una delle band più iconiche del “Seattle sound” della seconda metà degli Eighties, e tra i pochi gruppi della prima ora a essere sopravvissuti al ciclone mediatico del movimento grunge.
iyezine.com/mudhoney-ad-aprile…
#musica #punk #grunge @Musica Agorà
Mudhoney, ad aprile il nuovo album. Condiviso il primo singolo - 2023
Dopo un silenzio discografico durato quattro anni (escludendo split singles e la ristampa espansa del 2021 per il trentennale di "Every good boy deserves fudge", infatti, risale al 2019 l'ultima pubblicazione di materiale ufficiale, l'Ep "M…Reverend Shit-Man (In Your Eyes ezine)
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Celebreremo questa giornata dedicata all’uso consapevole della Rete insieme alle scuole.
Seguite l’evento sul nostro canale YouTube, in diretta dalle 9.30 ▶ youtube.com/watch?v=jUDmygY9r6…
Ministero dell'Istruzione
🌐 Ci siamo, oggi è il #SaferInternetDay! Celebreremo questa giornata dedicata all’uso consapevole della Rete insieme alle scuole. Seguite l’evento sul nostro canale YouTube, in diretta dalle 9.30 ▶ https://www.youtube.com/watch?v=jUDmygY9r6gTelegram
Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂
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Giornalismo e disordine informativo reshared this.