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Presentazione del libro “Non diamoci del Tu – La separazione delle carriere” – 31 marzo 2023, PALERMO


31 marzo 2023 – Aula Magna della Corte d’Appello – Piazza Vittorio Emanuele Orlando – PALERMO Saluti iniziali MATTEO FRASCA, Presidente Corte d’Appello DARIO GRECO, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati CARMELO OCCHIUTO, Componente Giunta

31 marzo 2023 – Aula Magna della Corte d’Appello – Piazza Vittorio Emanuele Orlando – PALERMO

Saluti iniziali
MATTEO FRASCA, Presidente Corte d’Appello
DARIO GRECO, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
CARMELO OCCHIUTO, Componente Giunta Unione Camere Penali Italiane
LIA SAVA, Procuratore Generale

Intervengono
FRANCESCO PAOLO SISTO, Vice Ministro alla Giustizia
ANTONIO BALSAMO, Presidente del Tribunale di Palermo
GIOACCHINO SBACCHI, Camera Penale di Palermo
DARIO SCALETTA, Consigliere del CSM
GAETANO ARMAO, Avvocato e Professore di Diritto Amministrativo
BARTOLOMEO ROMANO, Professore di Diritto Penale
BENIAMINO MIGLIUCCI, Avvocato

Moderano
FABIO FERRARA, Presidente Camera Penale di Palermo
RICCARDO ARENA, Giornale di Sicilia

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Presentazione del libro “Non diamoci del Tu – La separazione delle carriere – 23 marzo 2023, Roma


23 marzo 2023 – Auditorium Cassa Nazionale Forense – Via E. Quirino Visconti, 8 – ROMA Saluti istituzionali VALTER MILITI, Presidente Cassa Forense PAOLO NESTA, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma ANDREA BORGHERESI, Direttore Fon

23 marzo 2023 – Auditorium Cassa Nazionale Forense – Via E. Quirino Visconti, 8 – ROMA

Saluti istituzionali
VALTER MILITI, Presidente Cassa Forense
PAOLO NESTA, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma
ANDREA BORGHERESI, Direttore Fondazione Ordine Avvocati di Roma
GAETANO SCALISE, Presidente Camera Penale di Roma

Intervengono:
FRANCESCO PAOLO SISTO, Vice Ministro alla Giustizia
GIAN DOMENICO CAIAZZA, Presidente Unione delle Camere Penali
BENIAMINO MIGLIUCCI, Avvocato
GIORGIO SPANGHER, Prof. Emerito Procedura Penale a “La Sapienza”

Modera:
GOFFREDO BUCCINI, Corriere della Sera

Sarà presente l’autore

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In Cina e Asia – Xi pronto a incontrare Putin e Zelensky


In Cina e Asia – Xi pronto a incontrare Putin e Zelensky xi jinping vladimir putin
I titoli di oggi:
Xi Jinping pronto a incontrare Putin e Zelensky
Cina, pronta la riapertura ai turisti
Il fallimento di Silicon Valley Bank travolge anche le aziende cinesi
Corea del Nord, Oh chiede di procedere con lo sviluppo di armi nucleari
Giappone, morto il nobel per la letteratura Kenzaburo Oe

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La deregulation ha ucciso la Silicon Valley Bank


Cerchiamo di essere chiari. Il fallimento della Silicon Valley Bank è il risultato diretto di un assurdo disegno di legge sulla deregulation bancaria del 2018 firmato da Donald Trump a cui mi sono fortemente opposto. Cinque anni fa, il direttore repubblicano del Congressional Budget Office pubblicò un rapporto in cui affermava che questa legislazione “aumenterebbe […]

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La Cina riabilita le madri single in nome dell’utilitarismo riproduttivo


La Cina riabilita le madri single in nome dell’utilitarismo riproduttivo Madri single
A chi appartiene l’altra “metà del cielo”? Su Banbiantian (半边天 “metà del cielo”) raccontiamo le storie di chi in Asia orientale lotta per la giustizia di genere in tutte le sue declinazioni. Quali effetti ha il declino demografico sullo status delle madri single in Cina? L’inverno demografico è arrivato. In Cina la popolazione è in recessione, per la prima volta ...

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Il vertice Aukus sui sottomarini nucleari


Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il primo ministro australiano Anthony Albanese e quello britannico Rishi Sunak, si riuniscono alla base navale Point Loma di San Diego per illustrare i dettagli del patto di sicurezza che lega le tra nazioni, il

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il primo ministro australiano Anthony Albanese e quello britannico Rishi Sunak, si riuniscono alla base navale Point Loma di San Diego per illustrare i dettagli del patto di sicurezza che lega le tra nazioni, il cosiddetto Aukus, che rafforza la cooperazione in materia di difesa tra i tre alleati di fronte alla minaccia di una Cina che continua a espandere la sua influenza nell’Indo-Pacifico. L’ultima volta che i leader di Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia si sono riuniti per affrontare un avversario nel Pacifico è stato in occasione della Seconda guerra mondiale. Allora il nemico era il Giappone imperialista. Oggi, è l’assertività di Pechino a preoccupare i tre Paesi. Quanto deciso a San Diego è il risultato di un anno e mezzo di negoziato, con l’obiettivo di dotare Canberra di sottomarini a propulsione nucleare, come parte di una più ampia spinta per contrastare la crescente potenza militare di Pechino.

Il piano sui sottomarini

Il piano prevede la collaborazione tra Australia e Regno Unito per la progettazione di una nuova classe di sommergibili basati sulla tecnologia americana, da realizzare entro il 2040, e l’acquisizione entro il 2030 di cinque sottomarini della classe Virginia dagli Stati Uniti, come forza di transizione e di addestramento per formare gli equipaggi australiani che si troveranno a operare sui battelli nucleari. Attualmente solo sei Paesi dispongono di sottomarini a propulsione nucleare: Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Russia, Cina e India. L’Australia, la cui flotta è composta da sei sottomarini classe Collins a propulsione diesel, sarà il settimo, una volta che la flotta Aukus sarà dispiegata. I nuovi sommergibili daranno alla Marina australiana una forza navale la cui portata strategica sarebbe notevolmente potenziata grazie alla capacità dei nuovi battelli di rimanere in mare, in immersione, per mesi.

La “classe Aukus”

Tutti e tre i Paesi dovranno investire pesantemente per potenziare la propria base industriale di difesa, con i cantieri statunitensi e britannici già a pieno regime per soddisfare le commesse nazionali. La Gran Bretagna, per esempio, ha investito notevoli risorse nella realizzazione del suo programma Dreadnought, progettato per portare il deterrente nucleare del Regno Unito. I sottomarini di nuova generazione previsti dal patto Aukus dovrebbero avere un design basato su una variante della prossima generazione di sottomarini nucleari del Regno Unito, chiamata SSN (R), destinata a sostituire gli attuali di classe Astute. Al di là delle difficoltà però, il patto Aukus sui sottomarini, legato anche accordo con Italia e Giappone per la costruzione del caccia di sesta generazione Gcap, potrebbe fornire all’industria della Difesa britannica una programmazione con una durata venticinquennale.

Il ruolo degli Stati Uniti

La variante prevista per l’Australia, soprannominata SSN Aukus, vedrà l’ampio utilizzo di tecnologia statunitense, in particolare nei sistemi d’arma e di combattimento, tra cui i missili da crociera Tomahawk della Lockheed Martin e i siluri MK48. L’Aukus sarà probabilmente basato su un modello modificato della classe Astute o Virginia, e il suo costo medio potrebbe aggirarsi tra i cinque e i sette miliardi di dollari. Se si aggiungono i costi degli armamenti e dei sistemi di combattimento, il supporto durante il ciclo di vita e l’addestramento, nonché i necessari investimenti in impianti di produzione in Australia, il costo totale del programma potrebbe salire a 125 miliardi di dollari australiani. Negli Stati Uniti permangono alcune perplessità sulle questioni relative al trasferimento tecnologico dei segreti americani sulla propulsione nucleare, al centro dell’accordo sui sottomarini di Aukus, e ancora più problematica sarebbe la cooperazione in materia di intelligenza artificiale, armi ipersoniche e capacità sottomarine, per le quali i requisiti di trasferimento previsti dal Regolamento sul traffico internazionale di armi impediscono la condivisione di informazioni con cittadini non statunitensi. Tuttavia, considerati i tempi lunghi del programma, è probabile che i tre governi riescano a prevedere delle clausole per consentire questo tipo di movimenti.

La strategia di Londra

Il viaggio di Sunak sulla costa orientale degli Stati Uniti avviene mentre nel Regno Unito il gabinetto presenta al Parlamento la sua Integrated review aggiornata, la dichiarazione completa sulla sua politica estera e di sicurezza dell’esecutivo di Londra. Secondo quanto dichiarato da Downing Street prima del viaggio del premier britannico negli Stati Uniti, “l’Integrated review aggiornata affronterà i gravi rischi della Russia di Putin, il comportamento sempre più preoccupante del Partito comunista cinese e le minacce ibride alla nostra economia e alla nostra sicurezza energetica”. All’interno del programma, quasi tre miliardi di sterline sono destinati alla costruzione di infrastrutture industriali nucleari, programmi di qualificazione nucleare e miglioramento dei servizi di supporto per i sottomarini in servizio. Attività che serviranno anche a sostenere i piani di sviluppo dei nuovi sottomarini nucleari per l’Australia nel contesto del patto Aukus.


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ANALISI. Siria e Hezbollah raccolgono i frutti della riconciliazione tra Teheran e Riyadh


La Siria pronta a beneficiare della distensione regionale e a rientrare nella Lega araba. Nasrallah abbasserà i toni anti-sauditi in cambio di un tacito riconoscimento dall’erede al trono Mohammed bin Salman. L'articolo ANALISI. Siria e Hezbollah raccolg

di Michele Giorgio

Pagine Esteri, 14 marzo 2023 – Quanto avverrà sul terreno in Medio oriente nel prossimo futuro darà la misura della sostanza della ripresa delle relazioni tra l’Arabia saudita e l’Iran annunciata la scorsa settimana. Il fatto che i due paesi abbiano deciso, con la mediazione di Pechino, di ristabilire i rapporti diplomatici, non significa che tutti i problemi tra le parti, nemiche per anni, siano risolti. Lo ha puntualizzato ieri in un’intervista a Asharq al Awsat il ministro degli esteri saudita, Faisal bin Farhan al Saud. Un invito alla prudenza di fronte alle ampie differenze che Teheran e Riyadh dovranno provare ad accorciare nelle prossime settimane.

Nella regione però il solo annuncio fatto a Pechino ha avuto riflessi immediati in vari scenari. Uno di questi sarà discusso il 15 e 16 marzo a Mosca durante l’incontro sulla Siria a livello di viceministri degli esteri tra Turchia, Russia, Siria e anche l’Iran, per la normalizzazione delle relazioni tra Ankara e Damasco, avversarie irriducibili dall’inizio della guerra in Siria nel 2011. Non è un caso che sabato scorso il presidente tunisino Kais Saied abbia annunciato che invierà un ambasciatore in Siria per rinnovare le relazioni bilaterali. E qualche giorno fa da Riyadh hanno fatto sapere che l’isolamento della Siria non funziona e che il dialogo è necessario se si vuole affrontare la crisi dei rifugiati e altre preoccupazioni umanitarie causate dal recente terremoto. Nel frattempo, si sono «normalizzati» i rapporti tra Turchia e Arabia saudita e applausi all’annuncio in Cina sono giunti anche dalla Lega araba che si prepara a restituire alla Siria il suo seggio. Ed è di ieri l’indiscrezione che gli Emirati, alleati dell’Arabia saudita nella sanguinosa guerra in Yemen contro Ansarallah, sarebbero ora intenzionati a negoziare con i ribelli sciiti sostenuti dall’Iran. Un passo che valutano anche i sauditi.

Ricadute politiche rilevanti si attendono in Libano, alle prese con una terribile crisi economica e da oltre venti anni campo di battaglia tra i partiti legati a Teheran/Damasco (Fronte 8 Marzo) e quelli filoccidentali appoggiati da Riyadh/Washington (Fronte 14 Marzo). L’ambasciatore saudita a Beirut, Walid Boukhari, ha dichiarato che c’è «sicuramente» qualcosa di positivo per il Libano a seguito della distensione dei rapporti tra Iran e Arabia saudita. Parole che forse indicano una soluzione vicina per la nomina del nuovo presidente libanese congelata da ottobre a causa delle divisioni tra 8 Marzo e 14 Marzo. Ma ad attendere in Libano più di ogni altro partito o movimento i frutti di Pechino è Hassan Nasrallah, il segretario generale del movimento sciita Hezbollah. Nasrallah che in questi anni ha rivolto non pochi dei suoi discorsi infuocati all’Arabia saudita alleata degli Stati uniti e di Israele potrebbe ora abbassare i toni in cambio di un tacito riconoscimento dall’erede al trono Mohammed bin Salman.

In casa israeliana invece si litiga. Il premier Netanyahu e il suo predecessore Yair Lapid si accusano a vicenda di non aver agito in tempo per spingere i sauditi a firmare gli Accordi di Abramo e a non riconciliarsi con gli iraniani, come se avessero nelle loro mani il volante della politica estera di Riyadh. Sullo sfondo prosegue senza soste l’addestramento israelo-americano per un possibile attacco aereo alle centrali nucleari di Teheran.

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Guerre Digitali di Maria Teresa Taddeo


feddit.it/post/174945


Il podcast della filosofa Mariarosaria Taddeo, con particolare approfondimento sugli aspetti etici e quelli legati alla sicurezza nazionale


crosspostato da: feddit.it/post/174944

«Nell’epoca della rivoluzione digitale, le guerre digitali sono un fatto. Nella società contemporanea, una società digitale a tutti gli effetti, l’intero spettro delle attività belliche, dall’intelligence alle battaglie cinetiche, è supportato dal digitale.
C’è un legame diretto tra i valori e i diritti che caratterizzano una società e il modo in cui questa regola e affronta la guerra; per le guerre digitali questi valori e regole sono ancora tutti da chiarire.»

Ecco il podcast della filosofa Mariarosaria Taddeo, con particolare approfondimento sugli aspetti etici e quelli legati alla sicurezza nazionale
(segnalato nella newsletter #GuerrediRete)





Caccia e sottomarini. Il piano di Londra per avvicinare Atlantico e Pacifico


Cinque miliardi di sterline per i prossimi cinque anni per ricostruire le scorte di munizioni intaccate dagli aiuti all’Ucraina, per modernizzare le capacità nucleare e finanziare la prossima fase dei sottomarini previsti nel patto Aukus. È quanto previst

Cinque miliardi di sterline per i prossimi cinque anni per ricostruire le scorte di munizioni intaccate dagli aiuti all’Ucraina, per modernizzare le capacità nucleare e finanziare la prossima fase dei sottomarini previsti nel patto Aukus. È quanto previsto dalla Integrated review refresh (Irr) del primo ministro britannico Rishi Sunak, la strategia di difesa nazionale del Regno Unito commissionata dal gabinetto di Londra per incorporare le lezioni apprese dalla guerra in Ucraina e ridefinire il modo con cui la Gran Bretagna intende interfacciarsi con la minaccia della Cina. Il nuovo documento si aggiunge al programma quadriennale di spese per la Difesa britannica di 24 miliardi di sterline deciso nel 2020, il più grande aumento di spesa dalla Guerra fredda.

Il nuovo piano di Sunak

La nuova spesa prevista da Downing Street prevede nello specifico poco meno di due miliardi di sterline da destinare al rifornimento delle scorte di armi fornite all’Ucraina e a nuovi investimenti nelle infrastrutture di munizioni del Regno Unito. Tre miliardi, invece, sono da destinare alla costruzione di infrastrutture industriali nucleari, programmi di qualificazione nucleare e miglioramento dei servizi di supporto per i sottomarini in servizio. Attività che serviranno anche a sostenere i piani di sviluppo dei nuovi sottomarini nucleari per l’Australia nel contesto del patto Aukus.

Il patto Aukus

Il programma di Sunak è stato pubblicato mentre il primo ministro si trovava negli Stati Uniti per l’incontro con presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il primo ministro australiano Anthony Albanese proprio per definire i dettagli del patto di sicurezza Aukus che lega le tra nazioni. Il piano, infatti, prevede la collaborazione tra Australia e Regno Unito per la progettazione di una nuova classe di sommergibili basati sulla tecnologia americana, da realizzare entro il 2040, e l’acquisizione entro il 2030 di cinque sottomarini della classe Virginia dagli Stati Uniti, come forza di transizione e di addestramento per formare gli equipaggi australiani che si troveranno a operare sui battelli nucleari.

Il caccia di sesta generazione

All’interno dei tre miliardi è ricompreso anche il programma per il caccia di sesta generazione Global combat air programme (Gcap) che Londra sta sviluppando con Roma e Tokyo. A breve, tra l’altro, potrebbe esserci anche un vertice tra i ministri della Difesa italiano, britannico e giapponese Guido Crosetto, Ben Wallace e Yasukazu Hamada per discutere i prossimi passi verso lo sviluppo congiunto del Gcap, da realizzare a margine di Dsei Japan, la principale manifestazione dedicata al settore della Difesa integrato del Giappone, che si terrà a Chiba, vicino Tokyo, dal 15 al 17 marzo. Insieme, Aukus e Gcap, rientrano in quello che Londra ha definito il suo “Indo-Pacific tilt”, strumenti che serviranno alla Gran Bretagna per “rafforzare i legami Atlantico-Pacifico”, come si legge nella nota di accompagno al testo indirizzata da Sunak al Parlamento.

Oltre il 2% alla Difesa

Nel testo, inoltre, il primo ministro ha anche segnalato l’ambizione di aumentare la spesa della Difesa al 2,5% del Pil nel lungo periodo, anticipando in qualche modo un trend che potrebbe emergere all’interno della Nato (Anche se i conservatori chiedevano addirittura il 3%). Al momento, il Regno Unito è uno dei pochi Paesi europei dell’Alleanza Atlantica a raggiungere il requisito del 2% del Pil da dedicare alla Difesa. Tuttavia, lo scenario apertosi con l’invasione russa dell’Ucraina ha aperto la prospettiva di aumentare ulteriormente l’obiettivo del 2% previsto nel Galles nel 2014, e il prossimo vertice di Vilnius di luglio potrebbe essere l’occasione per settare un ulteriore aumento. Con la previsione della Irr, Londra sembra voler giocare d’anticipo su questa previsione.


formiche.net/2023/03/caccia-so…



Jet, sensori e molto altro. L’industria italiana protagonista del Dsei Japan


Ci sarà tanta Italia al prossimo Dsei Japan, la principale manifestazione dedicata al settore della Difesa integrato del Giappone, che si terrà a Chiba, vicino Tokyo, dal 15 al 17 marzo. Un evento che vedrà la partecipazione delle principali aziende itali

Ci sarà tanta Italia al prossimo Dsei Japan, la principale manifestazione dedicata al settore della Difesa integrato del Giappone, che si terrà a Chiba, vicino Tokyo, dal 15 al 17 marzo. Un evento che vedrà la partecipazione delle principali aziende italiane del settore, a partire da Leonardo. Protagonista sarà sicuramente il sistema aereo di combattimento di sesta generazione, il Global combat air programme (Gcap), che il nostro Paese realizza insieme a Londra e Tokyo. L’occasione, infatti, potrebbe vedere a margine anche un vertice tra i ministri della Difesa italiano, britannico e giapponese Guido Crosetto, Ben Wallace e Yasukazu Hamada per discutere i prossimi passi verso lo sviluppo congiunto del Gcap.

Il caccia di sesta generazione

All’evento saranno presenti tutte le principali aziende responsabili del progetto Gcap come la giapponese Mitsubishi Heavy Industries e la britannica BAE Systems, compreso il consorzio italiano che partecipa al Gcap composto Avio Aero, Elettronica, Mbda Italia e Leonardo. Un programma, come sottolineato dal senior vice president del gruppo di piazza Monte Grappa per il programma Gcap, Guglielmo Maviglia, che “guiderà la rivoluzione tecnologica che caratterizzerà il nostro settore nei prossimi cinquant’anni”. La sfida principale sarà creare un “sistema dei sistemi multidominio – ha spiegato ancora il manager – con l’aereo che rimarrà la core platform e i vari assetti che saranno interconnessi generando un sistema integrato, che va dalle piattaforme senza pilota agli armamenti” in grado di comunicare con tutti gli altri domini operativi, di terra, mare, aria, spazio e cyber”.

L’Italia sul Gcap

Al programma, per esempio, le italiane Leonardo ed Elettronica partecipano con la giapponese Mitsubishi Electric alla creazione della dimensione sensoristica del caccia di sesta generazione, attraverso lo sviluppo dell’Integrated sensing and nonkinetic effects & integrated communications system (Isanke&Ics). Una vera e propria rete di sistemi interconnessi in grado di conferire al velivolo capacità superiori in termini di sensoristica e di auto-protezione. Altro sistema fondamentale è quello degli effettori, i sistemi offensivi e difensivi di cui sarà dotato il Gicap, al quale partecipa anche Mbda che presenterà al Dsei la prossima generazione di effector da abbinare al caccia del futuro.

Il ruolo di Leonardo

Naturalmente, però, non si parlerà solo del caccia di sesta generazione, e il legame nel settore Difesa tra Italia e Giappone è cresciuto notevolmente nel corso degli anni. Leonardo è presente nel Paese del Sol levante da quarant’anni, fornendo diversi sistemi alle forze armate e di sicurezza nipponiche, a partire dagli oltre 160 elicotteri scelti dalla Marina, la Guardia costiera, la Polizia e le unità antincendio e Sar del Giappone. Al Dsei, la società italiana metterà in mostra il suo elicottero multi-missione AW139M, versione militare del più noto mezzo civile. C’è anche da ricordare che la Forza di auto-difesa aerea giapponese ha scelto la nuova struttura dell’International flight training school (Ifts), realizzata in Sardegna da Leonardo e dall’Aeronautica militare, per l’addestramento dei propri allievi piloti militari, con al centro l’uso dell’addestratore M-346 realizzato dal gruppo di Monte Grappa.

Sistemi all’avanguardia

Al Dsei Leonardo promuoverà dei sistemi avanzati di contromisure expendable attive per i velivoli da combattimento: BriteCloud, basato sulla tecnologia di disturbo Digital radio frequency memory, lanciabile da dispenser standard, progettato per contrastare le minacce a guida radar, e Miysis Dircm a difesa dai missili a guida infrarossa. In mostra anche i radar multifunzione e multi-dominio, fissi e mobili, per la sorveglianza e difesa aerea, terrestre e marittima, e la famiglia di munizioni Vulcano con calibri da 155 mm nella versione terrestre e da 127 mm in quella navale.


formiche.net/2023/03/gcap-toky…



Come il leader populista López Obrador riforma il Messico


Recentemente, il Messico è stato un “caso stato” nei media mainstream occidentali perché è diventato teatro di proteste contro l’attuale presidente Andrés Manuel López Obrador (AMLO). Le proteste sono nate come reazione alla riforma della legge elettorale con particolare attenzione all’Istituto Nazionale Elettorale (Instituto Nacional Electoral – INE), l’ente pubblico che sovrintende allo svolgimento delle […]

L'articolo Come il leader populista López Obrador riforma il Messico proviene da L'Indro.



Segnalo con forte preoccupazione di democratico e antifascista un'aberrante iniziativa del Comune di Quarona in Piemonte. La visione della locandina è inquieta


Lottare per la pace, contro la guerra e le politiche antipopolari, costruire l’opposizione La strage avvenuta a Cutro ci ricorda la disumanità propria de


Le lettere a un giovane poeta di Rainer Maria Rilke


kulturjam.it/editoria-narrazio…


#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.



RED STAR HISTORICAL RESEARCH GROUP – L’IRRISOLTO E MISTERIOSO OMICIDIO DEL CASORETTO-


Il primo fatto storico del quale ci siamo occupati è quello che abbiamo definito “L’irrisolto e misterioso omicidio del Casoretto”, ovvero il doppio omicidio dei diciannovenni Fausto Tinelli e Lorenzo “Iaio”Iannucci uccisi da colpi di arma da fuoco il 18 marzo 1978 in via Mancinelli nel popolare quartiere Casoretto a Milano.

iyezine.com/lirrisolto-e-miste…



+++ L'istanza mastodon.online (la cenerentola di Gargron e sorella minore di mastodon.social) è off line +++

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Unione Popolare sostiene la lotta delle cittadine e dei cittadini di Piombino, di tutti i comitati contro la transizione ecologica alla rovescia del governo Mel


Il compagno Yanis Varoufakis è stato vittima ieri sera di una violenta aggressione squadrista su cui va fatta piena luce. Condividiamo da anni con Yanis la lo

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Dalla UK all'UE: il dramma silenzioso della crittografia E2E


Due proposte di legge in UK e UE (Online Safety Bill e Chatcontrol) rischiano di far fuggire le aziende che offrono servizi di comunicazione sicura, come Signal.

Il famoso software di comunicazione sicura, Signal, potrebbe cessare i suoi servizi in UK e — presumibilmente — anche in UE. Il motivo è una legge chiamata Online Safety Bill.

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Dell’Online Safety Bill abbiamo già parlato insieme, ma per i nuovi lettori e per gli smemorati facciamo un breve riassunto degli episodi precedenti per capire cosa diavolo sta succedendo.

La cura per la sorveglianza di massa? Privacy Chronicles: due volte a settimana, anche a digiugno.

Tutto iniziò quando nel 2020 USA, UK, Nuova Zelanda, Australia e Canada decisero di sottoscrivere un accordo internazionale chiamato “Voluntary Principles to Counter Online Child Sexual Exploitation and Abuse”. Il documento affrontava il delicato tema di come combattere la diffusione di immagini e video pedopornografici online, con alcune proposte e principi che avrebbero dovuto guidare l’azione internazionale.

Nello stesso periodo, anche l’UE decise di fare lo stesso, emanando una strategia copia-carbone di quell’accordo internazionale. Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea pubblicarono così tre proposte di legge per combattere la pedopornografia online: EARN IT (USA), Online Safety Bill (UK) e Chatcontrol (UE).

Il trittico oggi propone, più o meno con le stesse modalità, di sottoporre a sorveglianza di massa e analisi automatizzata dei contenuti (testo, immagini, video) tutte le nostre comunicazioni elettroniche, per “scovare” potenziali pedofili.

In base a queste leggi, aziende come Signal sarebbero chiamate a introdurre nei loro sistemi delle modalità di scansione dei messaggi e rimozione dei contenuti su richiesta delle autorità.

5877712Vuoi aiutare Privacy Chronicles? Dona qualche sat scansionando il QR Code con il tuo wallet LN preferito - oppure clicca qui!

Il problema è che per farlo potrebbero essere obbligate a indebolire i loro stessi sistemi di crittografia end-to-end (E2E) con backdoor o fantasiosi mezzi per individuare questi contenuti pedopornografici, come affermato anche dal Garante Privacy europeo la scorsa estate:

[…] potrebbe incidere pesantemente sulle scelte tecniche dei prestatori, soprattutto in considerazione del tempo limitato a loro disposizione per conformarsi a tale ordine e delle pesanti sanzioni cui andrebbero incontro qualora non vi si conformassero. In pratica ciò potrebbe indurre alcuni prestatori a cessare l’utilizzo della E2EE.


Ecco allora che le aziende saranno poste di fronte a un tremendo bivio: rispettare la legge, violando la privacy e libertà delle persone oppure fuggire per evitare pesanti sanzioni?

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Innovazione nella scuola e per la scuola: si è conclusa oggi l’edizione 2023 di Fiera Didacta...

Innovazione nella scuola e per la scuola: si è conclusa oggi l’edizione 2023 di Fiera Didacta Italia!

L’evento ha visto la partecipazione del Ministero con un’area dedicata all’accoglienza e all’informazione e circa 70 eventi organizzati fra convegn…

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Il raduno di formazioni neo-fasciste previsto per domani 11 marzo a Milano impone una mobilitazione sempre più decisa delle forze antifasciste. Questo raduno p


Il Libretto Rosso di Matteo Renzi


Firenze, 10 marzo 2023.
Matteo Renzi sta passando un periodo non piacevolissimo.
Qualche giorno fa una certa Susanna Zanda gli avrebbe fatto presente che i tribunali civili non sono bancomat dai quali attingere per il proprio sostentamento. Un rimprovero piuttosto bonario che a Renzi è costato sedicimila euro. Sperava di incamerarne dieci volte tanti a spese di una importante gazzetta per cui è comprensibile che la cosa lo abbia lievemente contrariato.
Oggi invece è imputato come un brambilla qualsiasi per finanziamento illecito dei partiti.
Dicono che il boyscout di Rignano si sarebbe presentato in tribunale con una quarantina di libretti intitolati "Quaderno rosso per toga rossa".
Nel corso degli anni Renzi ha cercato di rottamare e sconfiggere i propri avversari politici.
Senza riuscirci.
Ha anche cercato di rottamare, sconfiggere e umiliare la base elettorale di un partito storico.
Riuscendoci benissimo.
Adesso ha adottato fin nei dettagli tutte le mosse propagandistiche del vecchio ricco che aspira a sostituire.
Un processo in atto da almeno dieci anni, di cui queste mosse non rappresentano altro che gli ultimi ritocchi.
Coi suoi quaderni rossi il boyscout di Rignano intende verosimilmente fare il verso alle Citazioni dalle opere del Presidente Mao Zedong, che servirono da ispirazione per la Rivoluzione Culturale.
Un periodo in cui molti ben vestiti e molti ben nutriti andarono incontro a difficoltà parecchio più serie di quelle con cui deve vedersela lui.

In tribunale con certe accuse non ci si deve finire, e basta.
Il fatto che nello stato che occupa la penisola italiana la magistratura sia incontestabile solo quando si occupa di scippatori, zingari, clandestini e piccoli spacciatori da cui si riforniscono i non ricchi è uno dei moltissimi motivi che ne rende ripugnanti gli ambienti del democratismo rappresentativo agli occhi di chiunque abbia un minimo di rispetto di sé.

Aggiornamento del 13 marzo 2023. Pare Matteo Renzi abbia ottenuto un successo importante, togliendo di tasca cinquecento euro a una pensionata che lo aveva insultato sul Libro dei Ceffi.
Proprio qualcosa di cui andare fieri.



The Queen Is Dead Volume 89 : Enbor Arnasa\Misanthropik Torment\Shores Of Null


The Queen Is Dead Volume 89 : Enbor Arnasa\Misanthropik Torment\Shores Of Null
@Musica Agorà
#metal #musica

iyezine.com/enbor-arnasamisant…

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News da Marte #12 | Coelum Astronomia

"Dopo alcuni mesi di assenza da queste cronache è il momento di raccontare cosa sta facendo Curiosity, impegnato in nuove scoperte ed esplorazioni."

coelum.com/articoli/news-da-ma…

#12


The Green/Digital/Society è una conferenza che riunisce attori chiave che discutono di ecologia, tecnologia, diritti umani e politica in Europa.

@Pirati Europei

La crisi climatica e l'ascesa della tecnologia dell'informazione sono profondamente intrecciate , sebbene ci siano pochissime discussioni pubbliche su questa relazione. La grande tecnologia nega, è troppo seria per i media mainstream e i governi non ne sono consapevoli o ne sono corrotti.

Sebbene la tecnologia sia spesso promossa come la soluzione ai problemi ambientali, le prove dimostrano che la sua crescita vertiginosa, la produzione di massa di dispositivi e infrastrutture, la massiccia raccolta di dati e il capitalismo della sorveglianza estraggono duramente risorse dalla Terra, creando conflitti umani su terra, acqua, energia e informazioni .

Se sei un attivista per i diritti ambientali o digitali, un ricercatore, un decisore politico, un membro della comunità o semplicemente un essere umano preoccupato della regione SEE o dell'Europa, unisciti alla discussione sulle sfide attuali e sui potenziali piani di difesa per il futuro su questioni all'intersezione della politica verde , diritti umani e tecnologia.

Qui il programma con più informazioni sull'evento

Domande: info@sharedefense.org




#NotiziePerLaScuola

Scuola e opportunità europee, parte la formazione Erasmus+ ed eTwinning rivolta a docenti e dirigenti scolastici.

Info ▶️ erasmusplus.



Il 27 febbraio vi ho raccontato dei clandestini italiani che pur sapendo di rischiare la vita cercavano di attraversare il confine francese alla ricerca di una vita migliore. Le guide li chiamavano “fenicotteri” perché sapevano che prima o poi avrebb


Il 27 febbraio vi ho raccontato dei clandestini italiani che pur sapendo di rischiare la vita cercavano di attraversare il confine francese alla ricerca di una vita migliore.
Le guide li chiamavano “fenicotteri” perché sapevano che prima o poi avrebbero spiccato il volo.

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Sapevano che “sperdutosi il tratturo dei Sette Cammini tra le erbe e la pietraia li aspettava il volo verso la morte".
Questa sera vi parlerò dei viaggi della speranza di milioni di italiani verso le Americhe.

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Spesso su navi carretta di terza classe
Non erano certo barchini o carrette del mare, ma quei viaggi della speranza erano veramente sicuri?
E allora una domanda sorge spontanea.
Perché avevano tutti una paura folle di salire su quelle navi e fare quel viaggio?
Giudicate voi.

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Furono milioni gli emigranti italiani che si imbarcarono su navi e piroscafi obsoleti e fatiscenti in rotta verso le Americhe.
Erano chiamati “vascelli della morte” perché avevano molti anni di navigazione.
Partivano, stipati, senza nessuna certezza di arrivare a destinazione.

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Molti emigranti non avevano mai visto una nave. Paura, ansia, angoscia, batticuore, seguiti da tanta malinconia, erano i sentimenti che provavano mentre salivano su quelle navi.
Seppur a conoscenza del rischio altissimo di non arrivare vivi, niente li avrebbe potuti fermare.

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Anno 1884 - Sul "Matteo Brazzo" c’erano 1.333 passeggeri in condizioni igieniche precarie.
Ci fu un’epidemia di colera con venti morti e centinaia di ammalati.
La nave fu respinta prima dal Brasile e poi respinta a cannonate a Montevideo per il timore di contagio.

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Argentina e Uruguay vietarono per un certo periodo l’approdo a navi italiane.

Anno 1888 - Sul "Carlo Raggio", una nave da carico trasformata in trasportare emigranti, ci furono 18 morti per fame nel suo primo viaggio.
E nel 1894, sempre sulla stessa nave che aveva imbarcato 1.400 emigranti a Napoli, scoppiò un’altra epidemia di colera.
Il contagio si estese rapidamente obbligando il comandante a dare l’ordine di gettare i morti in mare. I morti furono 206.
La nave fu rispedita in Italia.

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Nel 1888 sul "Cachar" morirono 34 italiani per fame e asfissia

Nel 1889 - Sul "Frisia 27 i morti italiani per asfissia.

Sul "Parà" 34 italiani morti di morbillo.

Nel 1893 - Sul "Remo" 96 morti italiani per colera e difterite

Nel 1894 - Sul "Vincenzo Florio" 20 morti italiani

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Utopia era un piroscafo inglese.
Era partito da Trieste e aveva fatto scalo a Napoli. Aveva a bordo 3 passeggeri di prima classe, 3 clandestini, 60 membri dell’equipaggio e 813 emigranti.

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Era il 17 marzo 1891 quando davanti al porto di Gibilterra, con tempo pessimo e visibilità ridotta, sbagliò manovra e andò a sbattere contro una corazzata alla fonda e colò a picco in pochi minuti.
I morti, quasi tutti italiani, furono 576.

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“Le grida si udivano da lontano. I poveri emigranti, pazzi dal terrore, facevano ressa dalla parte dove il bastimento era ancora fuori d’acqua […] Repente, un terribile colpo di mare mandò in pezzi tutta questa parte del piroscafo”.


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Il 4 luglio 1898 furono 549 i morti (moltissimi dei quali italiani) nella tragedia della "Bourgogne" al largo della Nuova Scozia in seguito a una collisione.
Il comandante finì sotto inchiesta.
Quasi tutti i superstiti erano membri dell’equipaggio.


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Nel 1905 sul piroscafo "Città di Torino" morirono 45 italiani sui 600 imbarcati.

Il 4 agosto 1906 centinaia (nessuno conosce la cifra esatta perché a bordo c’erano molti clandestini) furono gli emigrati italiani vittime del naufragio del "Sirio" in Spagna.

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25/10/1927 - 314 morti (secondo la conta ufficiale, ma le vittime furono almeno il doppio) nel naufragio al largo del Brasile del piroscafo "Principessa Mafalda".
Ricordato come il "Titanic italiano".
Era il suo ultimo viaggio.
Aveva alle spalle 20 anni di mancata manutenzione.

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“Il panico si manifestò particolarmente fra le donne e i bambini. Le donne con i bambini aggrappati alle gonne squarciavano l’aria con i loro urli. I passeggeri di terza classe invasero il ponte di seconda. Subito dopo avvennero due nuove esplosioni e la nave affondò”

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Milioni di emigranti italiani cercarono lontano un futuro migliore.
Molti ce la fecero, molti annegarono, molti morirono di malattie.
Per molti di loro un futuro migliore rimase solo un sogno.

Per non dimenticare.

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Link al thread originale



Da #Mastodon alla stampa: #ChieseBrutte, il progetto più improbabile del #Fediverso, diventa un calendario


Quanti calendari abbiamo visto con centinaia di cattedrali gotiche europee tutte uguali sparpagliate qua e là? O i calendari turistici di Roma con la nidiata di basiliche paleocristiane restaurate in serie o con le indistinguibili facciate barocche di travertino ammorbato? E invece stavolta le protagoniste del calendario pubblicato dall'istanza romana puntarella.party sono le #ChieseBrutte!

@Che succede nel Fediverso?

Come le passaporte di Harry Potter, le chiese acquisiscono le forme più impensabili: scaldabagni, sarcofagi nucleari, imbuti e addirittura riproduzioni in scala 1:1 della torre di Barad Dûr! Il calendario di Puntarella andrebbe studiato nelle facoltà di teologia e in quelle di architettura per capire se ad aver prodotto questi mostri in calcestruzzo è stato l'ingegno depravato e blasfemo di un collettivo di architetti satanisti oppure una semplice e ancora più interessante incontenibile predisposizione verso il brutto della scuola urbanistica italiana.

Ora attendiamo che vengano prodotti anche un diario per la scuola e una linea completa di cancelleria per i giovani virgulti.

E per chi non si fida delle Poste, venerdì 10 marzo a Roma dalle 20 al Bar Sport di Via Alberto da Giussano 23 ci saranno un po' di disagiati ad attendervi con le copie cartacee.

Chiese brutte: la bellezza è sopravvalutata


Se siete interessatə ad acquistare il calendario scriveteci a chiesebrutte@riseup.net oppure qui in DM e da domani vi risponderemo con le indicazioni. Chiediamo un'offerta libera a partire da 8 euro più eventuali spese di spedizione, il ricavato sarà interamente dedicato alle spese per il server di puntarella. Chi ha mandato le foto selezionate riceverà una copia omaggio, in questi giorni vi contatteremo per avere le informazioni necessarie.
in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

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@notizie @fediverso



Grazie alla partnership tra Better World Books e Internet Archive, i libri che le biblioteche non possono più conservare, possono essere resi accessibili alle generazioni a venire


È il classico dilemma del bibliotecario: poiché nessuna biblioteca dispone di spazio di archiviazione illimitato, ogni biblioteca deve gestire attentamente la propria collezione fisica e ciò significa rimuovere i libri per fare spazio a quelli nuovi.

@L’angolo del lettore

Da quando hanno formato una partnership globale per l'alfabetizzazione nel 2019, Better World Books (BWB) e Internet Archive hanno offerto alle biblioteche un percorso unico per garantire che i libri di cui non hanno più bisogno nelle loro collezioni possano essere conservati e resi accessibili alle generazioni a venire.

Il servizio fornito da BWB è importante per le biblioteche. BWB raccoglie libri usati da biblioteche, librai, college e università in sei paesi, che vengono poi rivenduti online, donati o riciclati. Ad oggi, Better World Books ha donato oltre 35 milioni di libri in tutto il mondo, ha raccolto quasi 34 milioni di dollari per biblioteche e alfabetizzazione e ha salvato più di 450 milioni di libri dalle discariche. Attraverso la partnership con Internet Archive, BWB ha donato più di un milione di libri ogni anno per la conservazione e la digitalizzazione, per un totale di 4 milioni di libri fino ad oggi.

@Libri - Gruppo Forum

Il post dal blog di Internet Archive

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in reply to Franc Mac

Mi sembra un'ottima iniziativa!

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Gli eurodeputati svolgono secondi lavori e, anche se questo è perfettamente legale, eticamente è discutibile, soprattutto dopo lo scandalo Qatargate

@Politica interna, europea e internazionale

È un segreto di Pulcinella che numerosi eurodeputati, in particolare avvocati qualificati, stanno svolgendo un lavoro aggiuntivo retribuito.

I casi dell'eurodeputato polacco Radosław Sikorski, di Angelika Niebler e Rainer Wieland del PPE o quello del potentissimo Axel Voss che sta scontando il suo terzo mandato come legislatore europeo, sta elaborando leggi cruciali sulla due diligence aziendale e sull'intelligenza artificiale ed è stato fondamentale per l'approvazione del regolamento sulla protezione dei dati dell'UE, il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).

Il post di Sarah Anne Aarup su Politico

Axel Voss, al suo terzo mandato come legislatore europeo, sta elaborando leggi cruciali sulla due diligence aziendale e sull'intelligenza artificiale | Frederick Florin/AFP tramite immagini Getty

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Fr.#21 / Di truffatori e complottisti


Nel frammento di oggi: Polli d'allevamento e nudging / Emissioni CO2 e la ricarica dell'iPhone / I complottisti secondo Repubblica

Come polli d’allevamento


Ieri ho fatto una chiacchierata insieme a Francesco Carbone, nel suo podcast “Il Truffone”.

Un’oretta estremamente piacevole passata a discutere principalmente di sorveglianza digitale e identità digitale. Centrale il concetto di nudging, cioè quei meccanismi opachi che portano a standardizzare i comportamenti umani e renderli prevedibili. Un concetto estremamente potente che quando arriva sulle scrivanie dei ministeri e dei pianificatori centrali si trasforma in uno strumento di ingegneria sociale delle masse.

Ascolta Il Truffone ep. 221

Ogni tentativo, da parte dello Stato, di razionalizzare, semplificare e standardizzare la società ha sempre portato alla creazione di forze autoritarie, che spesso sfogano in veri e propri totalitarismi e tragedie umane.

E poi abbiamo parlato anche di come funziona Substack e del motivo che mi ha portato a sceglierlo. La chiusura, in bellezza, su Bitcoin: spenderlo o non spenderlo?

Vuoi dirmi che ancora non sei iscritto a Privacy Chronicles!?

Devi ricaricare l’iPhone? Sì, ma mettiti in fila…


L’aggiornamento iOS 16.1 ci ha portato una nuova funzionalità che per un momento placherà, forse, la sete di sangue degli eco-socialisti. Pare infatti che gli iPhone siano ora in grado di ottenere una previsione in tempo reale delle emissioni di CO2 nella zona in cui si trova il dispositivo, per attivare o disattivare la ricarica in base a queste.

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In sostanza: se la rete elettrica nella tua zona sta inquinando “troppo”, il tuo iPhone smette di caricarsi. Se invece sta inquinando “poco”, allora puoi ricarcare. La funzione è attiva by default e — per ora è attiva solo per gli utenti degli Stati Uniti e può essere disattivata.

Che dire, credevo che i lockdown energetici sarebbero arrivati dalla fonte, e invece pare che saranno i nostri dispositivi a impedirci la ricarica. Sarà certamente molto interessante quando sistemi del genere saranno connessi a identità digitale e conto bancario — pardon, wallet CBDC. I soliti noti vi diranno che è giusto così. Che anche ricaricare il telefono è una questione di responsabilità sociale. E in fondo, devi anche meritartelo…

Iscriviti adesso

Smettetela di fare i complottisti!

L'ultimo delirio dei negazionisti climatici: le città da 15 minuti solo per segregare le masse. I complottisti accusano: "Altro che smog: volete solo controllarci"

È inutile che ci giriamo intorno. Siamo tutti dei maledetti complottisti. Così scrive Jaime D’alessandro su Repubblica: tutto quello che vi ho detto è falso. Non c’è alcun desiderio di controllarci e limitare sempre di più le nostre libertà. I quartieri chiusi da cui non si può entrare e uscire liberamente sono per il nostro bene; per avere una metropoli più equa e sostenibile.

5834838Se ci tieni a leggere l’articolo…

All’autrice dell’articolo non posso rispondere se non con la Scommessa di Pascal:

“Esaminiamo allora questo punto, e diciamo: “Un piano per sorvegliare, controllare e soggiogare la popolazione mondiale esiste o no?” Ma da qual parte inclineremo? La ragione qui non può determinare nulla: c'è di mezzo un caos infinito.

All'estremità di quella distanza infinita si gioca un giuoco in cui uscirà testa o croce. Su quale delle due punterete? Secondo ragione, non potete puntare né sull'una né sull'altra; e nemmeno escludere nessuna delle due. Non accusate, dunque, di errore chi abbia scelto, perché non ne sapete un bel nulla.

[…] Avete due cose da perdere, il vero e il bene, e due cose da impegnare nel giuoco: la vostra ragione e la vostra volontà, la vostra conoscenza e la vostra beatitudine; e la vostra natura ha da fuggire due cose: l'errore e l'infelicità.

Mettiamola così: se ho ragione io, probabilmente non finirò ghettizzato in una metropoli piena di telecamere, riconoscimento biometrico, identità digitale e social scoring pure per pisciare il cane e divieto di possesso di qualsiasi tipo di proprietà privata. L’autrice di Repubblica invece sarà lì a contare i punti che le rimangono sul wallet con l’iPhone che non si carica.

Se invece ha ragione lei e siamo dei poveri complottisti, vivremo tutti felici e contenti nel miglior mondo possibile. Fate la vostra scommessa, amici. Perché come disse Ayn Rand: puoi ignorare la realtà, ma non puoi ignorare le conseguenze dell’aver ignorato la realtà.

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Meme del giorno


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Citazione del giorno

“Non importa ciò che dice la stampa. Non importa ciò che dicono i politici o le masse. Non importa se l'intero Paese decide che qualcosa di sbagliato è qualcosa di giusto.

Quando le masse, la stampa e il mondo intero ti dicono di muoverti, il tuo compito è di piantarti come un albero accanto al fiume della verità e dire a tutto il mondo —

'No, muovetevi voi.’

Captain America

Leggi gli altri Frammenti



Una biblioteca moderna e aperta a tutti: nasce la #PoliLibrary
Un servizio per l'intera comunità all'interno del Politecnico di Bari
rainews.it/tgr/puglia/video/20…
in reply to Franc Mac

Una biblioteca intelligente, dove prendere e restituire libri in piena autonomia. Ma soprattutto una biblioteca aperta a tutti. Perché la PoliLibrary, il nuovo polo culturale all'interno del Politecnico di Bari, non sarà riservata ai soli studenti.


Il @GPDP_IT ha annunciato l’avvio di una campagna di comunicazione istituzionale, denominata “Finalmente un po’ di #privacy“, finalizzata alla promozioni dei temi della protezione dei dati, della privacy e dell’educazione digitale.
in reply to Franc Mac

L’obiettivo della campagna è informare i cittadini su alcune situazioni quotidiane e comportamenti che possono avere conseguenze sulla privacy. Il Garante, impersonato da un attore negli spot televisivi, spiega i pericoli e indica come limitare i rischi.
garanteprivacy.it/finalmente-u…

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L’ora dei carosElly | La Fionda

«Poco importa se poi tra il dire “cose di sinistra” e il farle sul serio, c’è di mezzo il mare. Poco importa se l’orizzonte resta sempre quello di un riformismo buono per ogni stagione, in cui la rappresentanza degli interessi dei ceti subalterni rimane confinata in una vaga lotta alle diseguaglianze che negli ultimi anni ha prodotto risultati pressoché nulli. Poco importa se il primato del mercato e il credo atlantista non siano sostanzialmente in discussione. Se i proclami di voler porre un freno alla precarietà arrivino dopo quindici anni di scelte liberiste ed antipopolari, se la guerra va alimentata con nuove armi “finché ci sarà bisogno”. E nulla conta neppure il fatto che fino all’altroieri l’autonomia differenziata, un progetto che potrebbe scardinare l’unità nazionale del paese, piacesse tanto alla neo-segretaria quanto al suo sfidante, quasi al pari dei governatori di centrodestra.»

lafionda.org/2023/03/08/lora-d…



Ucraina: nove anni di guerra e di menzogne | AFV

«Mentre i media occidentali hanno celebrato il falso storico del “primo anniversario della guerra”, sono in realtà nove anni che il popolo ucraino è vittima delle politiche criminali del proprio governo, controllato dai burattinai occidentali e dalle milizie neonaziste.»

ancorafischiailvento.org/2023/…



INTERVISTA A TAMARA ESSENZA E A MR FA


Oggi presentiamo TAMARA ESSENZA e MR FA. Salve a tutti sono tamara_essenza, questo è un nome inventato. Penso tantissimo, sento tantissimo, ho amato tre volte nella vita, adoro gli animali.

iyezine.com/intervista-a-tamar…

#arte #dipinti



New Kind of Kicks-Febbraio 2023


🎧 #RECENSIONE:

👉 New Kind of Kicks-Febbraio 2023

Questo mese vi presentiamo :66cl, Adwud,Autobahns/S.G.A.T.V., Beta Maximo/Teo Wise/Deebeat Ramone/Emitter, Bibione, Duodenum, Punk Xerox, Buio Omega, Burnout Ostwest, Carvento, Falana, Class, Contra/Spam , Day Residue, Flipe VI/Kamuflase, Geishas Of Doom, Gobs, Joaco Van, Les Lullies , Mind/Knot , Mirth ,Ponys Auf Pump, Schwund, Splizz, Szlauch, Tetsuo Punk Terror/Dr. Wolfenstein, Yonic South....

iyezine.com/new-kind-of-kicks-…



Come procede l'integrazione di Fediverso in Tumblr?

@Che succede nel Fediverso?

Stanno testando "tutti i protocolli", inclusi ActivityPub, Bluesky e Nostr.

Uno dei loro timori è che Tumblr possa sopraffare qualsiasi protocollo decida di utilizzare.

Il post di TechCrunch


How is Tumblr’s Fediverse integration coming along?

They’re testing “all the protocols” including ActivityPub, Bluesky, and Nostr.

One of their fears is that Tumblr will overwhelm any protocol it opts to use.

techcrunch.com/2023/03/04/this…

@fediversenews


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Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
QuasiMagia 🌀 マルコ
@irrisolvibile Si, ma è improbabile che accada dall'oggi al domani.
Sarebbe una cosa graduale, e comunque al momento vedo poco probabile che un'istanza diventi tanto grossa da "fagocitare" gli altri.
Unknown parent

@Alessandro :fediverso: con gli attuali ritmi di crescita, nessuna istanza può diventare così grande da ospitare 420 milioni di utenti. Almeno non nei prossimi 10 anni! 😅

Il punto però è che non devono esserci istanze troppo grandi e già il volume in cui è arrivata attualmente mastodon.social sono abnormi.

Quando gli utenti complessivi del fediverso saranno dell'ordine di qualche decina di milioni, si ragionerà sul carico reciproco tra istanze

@QuasiMagia 🌀 マルコ



RILEGGIAMO: L’agente segreto di Joseph Conrad


Londra 1894: Verloc conduce una vita tranquilla insieme alla moglie Winnie con la quale gestisce un piccolo negozio; con loro vive Stevie, fratello minore di Winnie.

Da anni, Verloc lavora come agente segreto per il governo del suo paese che lo ha incaricato di infiltrarsi in un gruppo di anarchici e di organizzare un attentato. Costretto ad agire nel silenzio, convince Stevie ad aiutarlo, senza immaginare che questa scelta metterà in moto conseguenze drammatiche. #LIBRO @L’angolo del lettore #rileggiamo

iyezine.com/lagente-segreto-di…

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