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Il mandato d’arresto per crimini di guerra di Putin aggraverà l’isolamento della Russia


Il 17 marzo, la Corte penale internazionale (ICC) dell’Aia ha incriminato il Presidente russo Vladimir Putin e ha emesso un mandato di cattura. È probabile che questa accusa abbia conseguenze di vasta portata per Putin personalmente e per la Russia. Il mandato afferma che Putin “è presumibilmente responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale […]

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La trappola incombente di Biden in Ucraina


Sono in atto tre grandi fattori che daranno forma alle prospettive della guerra in Ucraina. Ognuno di questi influenza gli altri in modi potenzialmente rinforzanti. Insieme, potrebbero presto creare una dinamica che potrebbe limitare notevolmente la capacità dell’amministrazione Biden di guidare gli eventi verso i risultati desiderati. Il primo è il corso degli sviluppi sul […]

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L’America continua il dominio dello spazio con le sue imprese private


Può darsi che non stia andando proprio bene alle ultime missioni spaziali di Elon Musk. Può succedere. A fine mese scorso, una batteria di 21 satelliti per le connessioni telefoniche dirette lanciata con un Falcon 9 potrebbe avere avuto qualche problema. Non certo allo stadio recuperabile B1076 al suo terzo volo, tornato sulla piattaforma semovente […]

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Dopo i Rafale, gli F-35. La decisione greca e quel viaggio in Italia


La visita italiana del capo della forze armate greche, generale Kostantinos Floros, ricevuto dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone porta in dote una serie di riflessioni tecniche tarate sul Mediterraneo, che potrebbero a

La visita italiana del capo della forze armate greche, generale Kostantinos Floros, ricevuto dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone porta in dote una serie di riflessioni tecniche tarate sul Mediterraneo, che potrebbero avere anche un altro filo comune: gli F-35. A breve si terrà la riunione finale al ministero della Difesa greco dove si deciderà se Atene proporrà a Lockheed Martin di calcolare nella sua risposta l’inclusione di programmi di sicurezza, approvvigionamento e informazioni (SSI – Security, Supply, Information) e infrastrutture con la partecipazione dell’industria della difesa greca. È questa l’anticamera per ricevere gli F-35 entro il 2028. E l’Italia (con Cameri) rientrerebbe nel cerchio che si dovesse chiudere tra Washington e Atene.

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Al centro dell’incontro ci sono state una serie di riflessioni sia sull’interesse congiunto della sicurezza in quegli spazi geostrategici condivisi, sia le rispettive posizioni sui dossier militari maggiormente significativi in proiezione Ue e Nato. La visita è proseguita presso il Comando Operativo di Vertice Interforze (Covi) ove, accolto dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, e presso il quartier generale dell’ Eunavfor Med – Irini, operazione a guida Europea alla quale partecipano 23 Stati Membri dell’Ue e nell’ambito della quale la Grecia svolge un ruolo particolarmente attivo.

Sulla quasi certezza relativamente all’arrivo di venti F-35 in Grecia il governo ellenico pare non nutrire più dubbi, come osservato dal ministro della Difesa, Nikos Panagiotopoulos, secondo cui almeno una flotta di F-35 opererà nell’area balcanica ma il Paese che li acquisirà non sarà la Turchia. Il ministro, pochi giorni fa, ha dichiarato che il primo caccia del primo lotto di F-35 per la Grecia arriverà nel 2028. Lo scorso 8 febbraio il presidente della commissione per le relazioni estere del Senato degli Stati Uniti, Bob Menendez, aveva approvato la vendita degli aerei alla Grecia, aprendo le porte al conseguente iter burocratico, compresa la ratifica del trattato di difesa.

La Grecia ha già acquistato dalla Francia 18 caccia Rafale per sostituire progressivamente i vecchi Mirage, al contempo sta terminando l’aggiornamento in modalità Viper dei suoi F-16.

Anfibi

Nel frattempo dal Dipartimento di Stato arriva il via libera alla possibile vendita alla Grecia di veicoli d’assalto anfibi (Aav), attraverso il programma Foreign Military Sales (Fms): è un contratto del valore di 268 milioni di dollari. Il Dipartimento di Stato ha definito la Grecia un alleato critico della Nato che svolge un ruolo importante per la stabilità politica e il progresso economico in Europa. Nello specifico si tratta di sessantatré veicoli anfibi d’assalto per il personale (AAVP-7A1), nove veicoli anfibi per il comando d’assalto (AAVC-7A1), quattro veicoli anfibi per il recupero d’assalto (AAVR-7A1) e sessantatré mitragliatrici. Sono inclusi anche i lanciagranate MK-19, i sistemi di osservazione termica M36E T1 (Tss), il supporto per la fornitura (ricambi), le attrezzature di supporto (inclusi kit speciali/strumenti/kit migliorati (Eaak), manuali tecnici, dati tecnici, (Cets), strumenti integrati Accounting Support Management Services (Ils), Riparazione di componenti obsoleti, Servizi di calibrazione, Follow Up Support (Fos).

La nuova fornitura americana permetterà alla Grecia di far fronte alle nuove minacce attuali e future, fornendo un’effettiva capacità di proteggere gli interessi e le infrastrutture marittime a sostegno della sua posizione strategica sul fianco meridionale della Nato.

Triplice

A suggellare questa nuova veste ellenica si registra anche il rafforzamento della partnership militare tra Grecia, Israele e Cipro che puntano a rafforzare la cooperazione e i legami tra le loro forze armate, poiché è convinzione dei tre Paesi che le nuove sfide si affronteranno solo con un’azione multilaterale tra Paesi che condividono il diritto internazionale. In particolare Tel Aviv e Nicosia hanno siglato un programma bilaterale di cooperazione per la difesa tra la guardia nazionale e le forze armate israeliane (Idf) a Tel Aviv, nonché un corrispondente programma tripartito con le forze di difesa greche per il 2023. I tre Paesi si definiscono come fattori di stabilità e sicurezza nel Mediterraneo orientale e oltre.

Il riferimento è principalmente al tema della sicurezza energetica, delle infrastrutture esistenti (Tap), di quelle future (EastMed) e dei giacimenti nel Mediterraneo orientale in cui operano primari players mondiali, come Exxon ed Eni.


formiche.net/2023/03/rafale-f-…



FuoriLegge


Non c’è nessuno che sostenga la giustizia italiana funzioni bene. Ci si può ben spingere a parlare di bancarotta. Ma le cose possono andare peggio, fino a giungere alla bancarotta culturale che si coglie nelle parole di chi crede che se non funziona la gi

Non c’è nessuno che sostenga la giustizia italiana funzioni bene. Ci si può ben spingere a parlare di bancarotta. Ma le cose possono andare peggio, fino a giungere alla bancarotta culturale che si coglie nelle parole di chi crede che se non funziona la giustizia giudicante si possa rimediare applicando le pene senza giudizio. Sembra severità, ma è solo severamente fuori dalla civiltà del diritto.

Dice il procuratore aggiunto di Napoli che quanti vengono arrestati, ad esempio dopo le violenze dei giorni scorsi, sta in carcere pochi giorni e non teme la pena, perché il processo ha tempi lunghi, sicché servono misure cautelari più severe. No, servono giudizi più celeri. Aggiunge: <<Il principio della presunzione di innocenza, che capisco e rispetto, presuppone tempi rapidi per il processo. Paesi con ricorso limitato al carcere preventivo arrivano a sentenza in 6 mesi, non in 5 anni>>. Fa piacere che capisca e rispetti un principio iscritto nella Costituzione e in un paio di fondamentali trattati internazionali, è incoraggiante, ma gli sfugge un dettaglio: senza quel principio non c’è giustizia possibile, senza quello i tribunali possono pure chiudere e si passa ai guardiani della morale, esecutori invasati, per ideologia o misticismo, del dispotismo. Senza si è fuori legge.

Il punto, comunque, è far funzionare la giustizia in tempi ragionevoli. Per ottenere questo risultato, possibile da agguantare anche perché considerato normale fra i Paesi civilizzati, non è che si debbano fare leggi settoriali o stringere qualche bullone, ma agire sul modo stesso in cui la macchina penale è concepita:

1. a processo deve arrivare la minoranza dei casi, non la pressoché totalità, in che significa rendere convenienti riti e pene alternative;

2. la procura non deve essere obbligata a procedere anche quando sa che sarà una perdita di tempo, quindi via l’obbligatorietà dell’azione penale;

3. le carriere, di accusatori e giudici, devono essere separate non per un puntiglio culturale, ma perché è il solo modo per valutare l’efficienza di ciascuno, senza che la cosa vada a finire sul tavolo di un Csm che eleggono uniti, dividendosi in correnti, cordate e camarille.

Il che ci porta nel campo della politica. Se si prendono le cose scritte da Carlo Nordio, nel corso di molti anni, si trova tanto di quel che serve. Molto bene. Se si prendono le scelte, in materia penale, fin qui fatte dal governo di cui Nordio fa parte si trova l’esatto contrario. Molto male. Naturale che non sarebbe stato neanche immaginabile trovare lo scrittore in tutti gli atti, lo è meno che si debba fare affidamento alla speranza nel cercarcelo. Ma questa è la logica della politica, dove Nordio arriva forte di un invidiabile bagaglio culturale, ma privo di forza propria. Siamo solo all’inizio, entro maggio è promesso l’arrivo, in Consiglio dei ministri, di un pacchetto di riforme. Attenderemo che venga fuori la legge. Ma è onesto avvisare subito: una cosa sono i testi licenziati dai ministri, altra il risultato dei lavori parlamentari. Vero che la politica è l’arte del compromesso, ma conta il risultato, altrimenti ci si è solo compromessi.

Basta avere chiaro che tutto dipende da un solo punto: la separazione delle carriere. Ci si può incaponire sulla disciplina delle intercettazioni telefoniche e ambientali, ad esempio, ma il momento della verità consiste nel far dipendere il successo (e la carriera) di un procuratore non dalla conferenza stampa a fine indagini, ma dal verdetto. Scritto da non colleghi. Idem per la ricorribilità delle assoluzioni: Nordio ha ragione, è illogico volere riprocessare un assolto, ma l’assurdo si estingue quando le procure smetteranno di ricorrere in automatico, non rispondendone, e cominceranno ad essere responsabili dei risultati. Senza il cardine della separazione le ruote delle riforme correranno senza meta in direzioni diverse.

Meno processi, più responsabilità di ciascuno, tempi ridotti, certezza della pena. L’alternativa è la certezza del penoso.

La Ragione

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PODCAST. L’Iraq 20 anni dopo l’invasione Usa : “Devastato da corruzione e povertà”


Intervista alla giornalista Paola Nurnberg, in questi giorni a Baghdad per il ventesimo anniversario dell'attacco americano al paese arabo. L'Iraq del 2023 è un paese senza servizi pubblici, instabile, che deve fare i conti con una corruzione capillare ch

di Michele Giorgio

Pagine Esteri, 20 marzo 2023 – Venti anni fa gli Stati uniti, con l’aiuto della Gran Bretagna, lanciarono l’attacco contro l’Iraq che provocò la caduta di Saddam Hussein e diede inizio a una lunga e sanguinosa occupazione militare che causò centinaia di migliaia di morti e feriti e distruzioni immense. Nel 2023 le condizioni di vita nel paese arabo sono molto difficili. Gran parte della popolazione è povera nonostante l’Iraq sia tra i maggiori esportatori di petrolio. Mancano i servizi pubblici. La corruzione dilaga e regna l’instabilità politica. I giovani non hanno fiducia nello Stato. Ne abbiamo parlato con la giornalista Paola Nurnberg* in questi giorni a Baghdad.
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6047131*Paola Nurnberg è una giornalista della radio/tv Svizzera. E’ stata inviata in molti paesi del mondo e scenari di guerra.

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#NotiziePerLaScuola

È disponibile il nuovo numero della newsletter del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

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Stranieri, o meglio detenuti


Stranieri, o meglio detenuti 6045776
Il Giappone è in continuo calo demografico e ha bisogno di attrarre cittadini stranieri. Ma le regole per gli irregolari (compresi coloro a cui è scaduto il visto) sono durissime. E nei centri di detenzione dedicati non sono rare le tragedie. Tratto dal nuovo ebook di China Files: "Demografia asiatica"

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Non solo #Mastodon, ma anche #PeerTube #PixelFed #Friendica e #Funkwhale: i social media decentralizzati aumentano mentre Twitter si scioglie. @Matt_on_tech intervista @tchambers


Mastodon è solo l'inizio: il Fediverso sta arrivando con PeerTube, PixelFed, Friendica e Funkwhale

@Che succede nel Fediverso?

la maggior parte delle aziende che cercano di supportare i social media decentralizzati stanno aggiungendo il supporto per #ActivityPub o, in alcuni casi, costruendo nuove piattaforme per un futuro decentralizzato. Si dice che Meta stia lavorando sul proprio social network decentralizzato, nome in codice P92 , che si dice includa il supporto ActivityPub. WordPress , Flipboard e Mozilla hanno tutte funzionalità annunciate che si integrano con il Fediverso.

Qui è disponibile l'intervista di @Matthew S. Smith a @Tim Chambers

in reply to skariko

skariko@feddit.it purtroppo @tchambers@indieweb.social l'ha tralasciato. Non so se perché non lo conosce, perché non lo ritiene meritevole di una menzione o semplicemente perché non gli piace. Ma sta di fatto che ora, stando dentro a questa conversazione, anche lui è finito su Lemmy 😂

@fediverso@feddit.it

feddit.it/comment/53924



Esprimiamo piena solidarietà all'Anpi che l'altro giorno ha subito un atto intimidatorio da parte di “Blocco studentesco” responsabile di uno striscione ap


Parigi: il prefetto ha commissariato il Sindaco per ottenere i dati anagrafici dei netturbini di Parigi e chiederne la precettazione. Di @DavidLibeau


La precettazione dei netturbini parigini è iniziata a seguito della mobilitazione contro la riforma delle pensioni. Dopo il rifiuto del sindaco di Parigi, si apprende dalla stampa che il prefetto di Parigi ha recuperato i recapiti degli operatori per precettarli. Il metodo solleva interrogativi.

@Pirati Europei

Oltre alle condizioni di urgenza e violazione del buon ordine o della salute, è chiaramente specificato che è necessario un ordinanza per precettare qualsiasi bene o servizio. Nel caso dei netturbini di Parigi, sono i loro dati personali che sono stati trasmessi alla prefettura. Il problema è che sembra difficile qualificare l'elenco degli agenti di servizio come un bene. In ogni caso, questo solleva delle domande.

Recentemente la CNIL ha richiamato le regole per la cessione dei fascicoli quando Camaieu è stata messa in vendita. La CNIL ha precisato ad esempio che ciò era possibile ma che informare le persone era importante.

Nel caso dei netturbini la situazione è tanto più complessa in quanto non vi è stato ordine di precettazione se non dopo la trasmissione dell'elenco dei 4000 agenti della città di Parigi. Le disposizioni del Codice generale degli enti locali sulla requisizione non sono state aggiornate dal GDPR e sembrano piuttosto obsolete.

Se fossimo nel contesto di una requisizione, la base della legalità del sindaco di Parigi sarebbe stata probabilmente l'obbligo legale. Tuttavia, un considerando del GDPR sulle richieste delle pubbliche autorità mette in dubbio la legittimità dell'operazione poiché il considerando 31 in questione indica che richieste di questo tipo «non dovrebbero riguardare la totalità di un fascicolo» .

Se la trasmissione dei dati fosse rientrata nell'ambito di applicazione di questo considerando, ciò significherebbe potenzialmente che la richiesta di tutti i nomi e gli indirizzi degli incaricati del servizio di pulizia avrebbe potuto porre un problema in quanto si sarebbe potuto ritenere che riguardasse l'intero fascicolo . Ciò sarebbe rimasto a discrezione della CNIL in quanto autorità di controllo.

Qui è disponibile l'intero post, in francese, di @David Libeau

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Per fare cose di fretta, ho eliminato per errore una parte del disco del PC. Ma la colpa non è solo mia: il programma che ho usato è disegnato male.


In Your Eyes zine ricerca collaboratori


Crescere, in tutti i sensi, è di per sé un fatto positivo ma qualche problema in fondo lo crea sempre.

Così come per le mamme, che devono che devono costantemente rinnovare il guardaroba dei figli per adeguare l’abbigliamento al loro sviluppo fisico, anche per In Your Eyes la costante crescita di contatti riscontrata negli ultimi anni comporta il dover affrontare un “piacevole” problema: quello di far fronte alle numerose richieste di recensione che ci pervengono ogni giorno.

iyezine.com/collabora

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🧨 Interview with Ed Hanssen


Ed Hanssen. I started my projectmailartbooks by sending selfmade blanc little booklets made of wrappingpaper to artists I knew and that expanded very rapidly into a huge mailartproject.

iyezine.com/en/ed-hanssen



Oggi, #18marzo, si celebra la Giornata nazionale in memoria delle vittime del #coronavirus, istituita formalmente il 17 marzo 2021.


Mastodon.social: un errore di configurazione ha portato alla perdita di dati


Come parte dell'espansione dell'hardware e del software di Mastodon, un server di archiviazione è stato visibile a tutti gli utenti per diverse settimane.

@Che succede nel Fediverso?

La causa di una fuga di dati su Mastodon non è stata un'intrusione esterna, ma una configurazione insufficiente del server Mastodon per l'archiviazione dei dati dell'utente. Ciò ha reso teoricamente possibile per ogni utente del servizio visualizzare i dati caricati su files.mastodon.social. Mastodon ha scoperto il bug il 24 febbraio e lo ha risolto entro 30 minuti. Tuttavia, la falla esisteva dall'inizio di febbraio perché l'infrastruttura era stata aggiornata in quel momento, scrive il provider in una e-mail.

L'articolo di Heise continua qui

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in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

Considerato che anche certe aziende multimilionarie hanno avuto bug da bambini delle elementari, nessuno griderà allo scandalo

it.phhsnews.com/huge-macos-bug…



L’immagine del disastro del lavoro | Contropiano

"Giorgia Meloni fa il suo mestiere, Landini ed i suoi da anni non fanno il loro. Fanno i furbetti, spiegano che la visita di Meloni è un riconoscimento della loro forza, aiutati in questo dalla stampa di regime che ne amplifica gli inesistenti ruggiti, ma la sostanza di tutto è solo subalternità."

contropiano.org/altro/2023/03/…



Effetto Panopticon e autosorveglianza


Effetto Panopticon, autosorveglianza e teoria del nudge. Così si avvera la profezia di Tocqueville: dalla democrazia alla tenue tirannia.

In un mondo in cui la sorveglianza di massa è sempre più pervasiva, sistematica e normale spesso dimentichiamo l’impatto psicologico che questo monitoraggio costante, sia online che offline, ha su tutti noi. Ancor più spesso, sottovalutiamo le conseguenze che questa ha nella definizione dei rapporti di potere tra individuo e Stato.

Una buona metafora dello stato attuale della sorveglianza a cui siamo sottoposti è il Panopticon, ideato dal filosofo Jeremy Bentham nel 18° secolo. Il Panopticon di Bentham era un design circolare di una prigione, che consentiva a una sola guardia situata in una torre centrale di osservare tutti i detenuti senza che loro sapessero se erano osservati o meno in uno specifico momento.

L’idea era che questo meccanismo, che dava la sensazione di sorveglianza costante, potesse portare i detenuti a comportarsi "bene” senza alcun input.

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Questo concetto si collega direttamente anche all’idea di nudging. Entrambi sono strettamente correlati allo stato della sorveglianza governativa a cui siamo sottoposti. Con l’articolo di oggi quindi esploriamo queste connessioni e le loro implicazioni.

Lascia stare il Panopticon. Iscriviti e abbraccia l’effetto Privacy Chronicles.

L’effetto Panopticon


Con effetto Panopticon si può intendere il modo in cui la percezione di essere continuamente osservati riesca a creare un senso di insicurezza costante nell’osservato e portarlo quindi a influenzare il suo comportamento in modo inconscio. Ciò che succede nella pratica è che al crescere della sensazione di sorveglianza, la persona osservata tenderà a conformarsi alle aspettative del contesto in cui si trova.

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Questo è ancor più vero quando il contesto è quello di una società governata da leggi complesse, difficili da comprendere e perfino da conoscere. In questo contesto le persone, non sapendo ciò che è lecito fare o non fare, tenderanno a standardizzare sempre più i loro comportamenti sulla base delle aspettative. Spesso, queste aspettative sono anche artificialmente portate avanti da specifiche agende dei mass-media.

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Hana, Armita e le altre nella prigione degli stupri


Il valico di Haje Omeran taglia in due la regione a maggioranza curda che si trova a cavallo tra l’ovest dell’Iran e il nord dell’Iraq. Molti curdi hanno parenti su entrambi i lati del confine e normalmente lo attraversano andando avanti e indietro con re

Il valico di Haje Omeran taglia in due la regione a maggioranza curda che si trova a cavallo tra l’ovest dell’Iran e il nord dell’Iraq.

Molti curdi hanno parenti su entrambi i lati del confine e normalmente lo attraversano andando avanti e indietro con relativa facilità.

La repressione in atto nel paese sui manifestanti ha rallentato la marea di attraversamenti al valico tra l’Iran e le montagne del nord dell’Iraq. La paura di un arresto indiscriminato ha reso molti riluttanti a rischiare il viaggio. Lungo il confine tra Iran e Iraq vi sono centri di polizia usati come punti di filtraggio, dove gli arrestati vengono prima interrogati, torturati e poi dislocati nei penitenziari.

Hana è una donna curda-iraniana sulla ventina che aveva intrapreso un pericoloso viaggio lungo i sentieri di montagna per fuggire dall’Iran.

Sua madre aveva ricevuto una telefonata da un funzionario di alto livello della prigione di Mahabad, nel nordovest del paese, che la esortava a non far uscire più di casa le sue figlie “per alcun motivo”.

Ma Hana, imperterrita, si è unita alle proteste con molte altre donne. Ha ballato e ha cantato nelle strade agitando il velo come una bandiera e poi ha dato fuoco ad esso, come è nel rituale di queste manifestazioni.

Ciò ha comportato il suo arresto, la polizia iraniana l’aveva ripresa in un video. La ragazza è stata trattenuta in un centro di detenzione presso una stazione di polizia nella città nordoccidentale di Urmia, capoluogo dell’Azerbaigian occidentale, nel nordovest dell’Iran.

Nel centro di detenzione di Haje Omeran sono rinchiuse circa 30-40 donne e i restanti detenuti sono ragazzi tra i 13 e i 14 anni. “Tutti torturati e violentati”, come ha rivelato Hana.

Il penitenziario di Haje Omeran è un luogo segreto tra le montagne al confine tra Iran e Iraq dove la polizia ha abusato sessualmente di alcuni manifestanti.

La descrizione di testimoni oculari ha permesso la geolocalizzazione della prigione segreta e la CNN l’ha individuata e ne ha ricostruito anche gli interni con l’aiuto di ex prigionieri. Il penitenziario ha al centro un salone con stanze destinate agli interrogatori.

Secondo diverse testimonianze i poliziotti selezionavano le donne considerate belle e in grado di soddisfare i loro appetiti. Un ufficiale sceglieva una di loro e, dalla cella in cui era ristretta, la portava con sé in una stanzetta privata e lì veniva aggredita sessualmente.

Le forze di sicurezza usano lo stupro come arma per reprimere le proteste.

Sono numerose le testimonianze di donne violentate dagli agenti penitenziari riportate in un rapporto pubblicato dalla CNN nel novembre 2022. Secondo questo report, le ragazze stuprate venivano poi trasferite in altre città. Spesso le giovani adolescenti hanno paura di parlare delle violenze subite.

Il caso di Armita Abbasi, una giovane di 21 anni, nata nel 2001 nella città iraniana di Rasht sul Mar Caspio, è davvero terribile.

Quando il 10 ottobre 2022 Armita fu arrestata nella città di Karaj dove abitava, a ovest di Tehran, quasi un mese dopo l’inizio delle manifestazioni, aveva tutti i tratti distintivi di una ragazza della cosiddetta “Generazione Z”. Aveva una pettinatura di biondo platino con lampi multicolori e un piercing al sopracciglio. Indossava lenti a contatto colorate e filmava i gatti del suo soggiorno postando i video su TikTok.

Nelle foto da lei pubblicate sui social indossava spesso una collana con la stella di David, simbolo culturale e religioso ebraico, che ha attirato su di lei l’attenzione della comunità ebraica internazionale, nonostante lei non fosse ebrea.

La rivoluzione le ha cambiato la vita, le forze di sicurezza iraniane l’hanno sottoposta alle peggiori brutalità. Dall’inizio delle rivolte, i post sui social media a nome di Armita sono stati presi di mira dal regime. Non è chiaro se abbia realmente partecipato alle proteste, tuttavia, a differenza della maggior parte dei dissidenti all’interno del paese, non ha reso anonime le sue critiche al regime.

In una dichiarazione del 29 ottobre, il governo l’aveva accusata di essere una “leader fomentatrice dei disordini” per la sua intensa attività sui social. La polizia le aveva fabbricato gravi accuse, tra le quali il possesso di “10 bottiglie molotov” che sarebbero state trovate nel suo appartamento. Una accusa, questa, pretestuosa, sufficiente per infliggerle una pena pesante.

Una serie di account trapelati su Instagram avevano causato scalpore nei giorni successivi al suo arresto e hanno trasformato Armita – come Mahsa Amini e Nika Shahkarami prima di lei – in un simbolo del movimento di protesta.

Sono state rese pubbliche in perfetto anonimato conversazioni tra medici su un servizio di messaggistica privato di Instagram nel corso delle quali si accusava la polizia iraniana di aver torturato e abusato sessualmente e ripetutamente di Armita. Il 18 ottobre la ragazza fu trasportata d’urgenza all’ospedale Imam Ali di Karaj, accompagnata da agenti in borghese.

I medici raccontano che Armita aveva la testa rasata e tremava come una foglia e che erano stati costretti a preparare referti falsi in cui si affermava che la ragazza era ammalata di cancro e che le aggressioni erano avvenute prima del suo arresto.

Ma alcuni medici hanno riferito di essersi trovati di fronte all’orrore di una giovane che aveva subito un brutale stupro che le aveva provocato una grave emorragia rettale.

Le forze di sicurezza di Tehran l’avevano addirittura rapita dall’ospedale e ricondotta nel carcere di Kachui a Karaj per timore che potesse raccontare alla stampa le violenze subite. Solo grazie al coraggio di alcuni medici il suo caso ha comunque ricevuto l’attenzione dei media internazionali.

La famiglia di Abbasi ha raccontato che dal momento dell’arresto e fino al ricovero in ospedale non era riuscita ad avere notizia della loro figlia. Dopo otto giorni di ricerche era stato comunicato loro che la ragazza era ricoverata nell’ospedale di Karaj. I suoi genitori si erano subito precipitati a farle visita, ma non erano riusciti ad incontrarla perché era già stata trasferita dalle forze di sicurezza in un luogo sconosciuto.

Il capo della Procura della provincia di Alborz ha smentito che vi fosse stata una aggressione sessuale nei confronti di Armita come era dichiarato nella denuncia sporta dai familiari. I genitori della ragazza hanno riferito di aver ricevuto una telefonata dalle forze di sicurezza che avevano loro comunicato che se avessero mai voluto rivedere la ragazza, avrebbero dovuto partecipare a un’intervista televisiva nella quale avrebbero dovuto affermare che Armita era stata ricoverata per gravi problemi intestinali di cui soffriva e che le avrebbero provocato una emorragia. Ma i genitori si sono rifiutati di affermare il falso.

La ragazza anche in carcere ha mostrato grande coraggio mettendo in atto uno sciopero della fame assieme ad altre quindici donne detenute per protestare contro le condizioni di detenzione disumane e degradanti, per la tortura inferta ai prigionieri e per la negazione delle cure mediche necessarie. Assieme ad Armita Abbasi hanno scioperato altre due manifestanti di circa ventinove anni, Hamida Zarai e Nilufar Shakri, e la trentaduenne pittrice Elham Modaresi.

Modaresi era stata rapita a Karaj dai pasdaran, ed è stata arrestata perché lottava contro l’apartheid di genere. La giovane artista soffre di una rara malattia del fegato e ha urgente bisogno di cure mediche. È stata sottoposta per otto settimane a torture, sevizie e stupri perché si era rifiutata di firmare false confessioni, ora la sua vita è in pericolo.

Dopo circa tre settimane di sciopero della fame e dopo cento giorni di detenzione, il 7 febbraio 2023 Armita Abassi è stata scarcerata ed ha potuto riabbracciare i suoi cari. Suo padre è andato a prenderla fuori dal carcere, lei è apparsa ancora piena del suo spirito vivace e ribelle.

Per leggere le altre storie clicca qui

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Linus Torvalds e il #Fediverso


Linus Torvalds non è interessato alle guerre di religione nel fediverso.

@Che succede nel Fediverso?

Linus Torvalds sa che c'è un tempo per amministrare e un tempo per utilizzare.

Linus Torvalds sa che il Fediverse è libero perché è fatto da fedi diverse.

Per questo ci piace il Fediverse. E anche Linus 😅

Il post di @Linus Torvalds
⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️


Replying to all the random individuals that seem to think that I’m “endorsing” one of the Fediverse products over any other, and seem to be making a big deal over #akkoma vs #mastodon etc.

That’s not the case. I’m actually a horrible MIS person, and I would never want to maintain my own server. I’m a programmer for chrissake!

The same way you should fear me if I hold a soldering iron, you should be very very nervous if I were to do any server management.

So all credit (or blame) for the choice of Fediverse platform goes to @monsieuricon, who maintains kernel.org and just made it really easy for me to try this out.

… and on a similar note: not only am I not much of a MIS person, I’m also not much of a social networking person.

I foresee a lot of disappointment in the future of any followers of this account 🔮.


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Quel che manca alla riforma fiscale


Con il Consiglio dei ministri di ieri è partito il cantiere della riforma fiscale, che durerà l’intera legislatura visto che ci si propone un confronto in Parlamento sulla legge delega per approvarla entro inizio autunno, poi due anni per le misure attuat

Con il Consiglio dei ministri di ieri è partito il cantiere della riforma fiscale, che durerà l’intera legislatura visto che ci si propone un confronto in Parlamento sulla legge delega per approvarla entro inizio autunno, poi due anni per le misure attuative e altri due anni per la loro integrazione e modifica. Le osservazioni qui contenute sono relative ad aspetti di fondo comuni ai diversi testi che si sono succeduti. Su diversi punti la delega assume idee tratte dal testo su cui lavorarono i partiti in Parlamento nella scorsa legislatura. Ma al testo mancano troppi dettagli essenziali, per misurarne e giudicarne davvero gli effetti. Il richiamo iniziale ai princìpi generali della Costituzione, norme Ue e cantieri fiscali Ocse è opportuno, speriamo davvero si riesca a costituzionalizzare come indicatolo Statuto del contribuente, sempre calpestato dallo stato.

Apprezzabile la parte su semplificazione degli adempimenti per il contribuente, e volontà di rafforzare gli interpelli preventivi all’amministrazione tributaria sui mille problemi interpretativi delle norme vigenti: ma è da respingere l’idea di far pagare al contribuente gli interpelli per finanziare Ag Entrate, lo stato non è il Caf dei sindacati. Su Iva e imposte indirette, il progetto di allineamento alle disposizioni Ue è giusto. Bisognerà capire che cosa significhi in termini di scelte su cosa esentare dall’imposta, e su cosa agevolare nel settore dei beni comuni. Non si comprende ancora quali siano le linee d’intervento in materia di rimborsi, croce senza delizia dei soggetti a Iva in questi anni la trasmissione telematica dei dati Iva è stato un vantaggio per lo stato e per la lotta all’evasione, molto meno per i contribuenti adempienti.

L’articolo dedicato alla riforma delle accise enuclea finalità energetiche apprezzabili, come il sostegno alle rinnovabili. Ma manca una riflessione organica sulla necessità di un’unica visione per accise, detrazioni e deduzioni e sussidi di ogni tipo ai soggetti in campo energetico, che configuri una sorte di unico codice fiscale per il settore green-ambientale. Per l’Irpef, l’idea iniziale era di diminuire le aliquote da 4 a 3, accorpando secondo e terzo tra gli attuali scaglioni, dei redditi tra 15 mila e 50 mila euro. In assenza però di dettagli sulla revisione annunciata delle detrazioni/deduzioni Irpef, non è possibile in alcun modo effettuare calcoli di convenienza fiscale. Né sulle aliquote reali che ne deriverebbero davvero (in termini di progressività), né tanto meno sugli effetti conseguenti al bilancio e deficit pubblico.

La bandierina di un’Irpef “tra 5 anni flat tax per tutti” resta uno slogan ideologico valutabile solo nei mesi a venire. E’ tuttavia sin da oggi positivo mirare all’unificazione di trattamento fiscale dei redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria, soggetti oggi a incomprensibili diversi regimi, nonché di rivedere l’attuale tassazione dei fondi pensione.

Il Foglio

L'articolo Quel che manca alla riforma fiscale proviene da Fondazione Luigi Einaudi.



Sabino Cassese – Amministrare la Nazione


L'articolo Sabino Cassese – Amministrare la Nazione proviene da Fondazione Luigi Einaudi. https://www.fondazioneluigieinaudi.it/sabino-cassese-amministrare-la-nazione/ https://www.fondazioneluigieinaudi.it/feed


Ucraina. L’Onu «certifica» gli orrori: i russi hanno commesso crimini di guerra


Nel primo rapporto della Commissione internazionale d'inchiesta le prove degli attacchi indiscriminati e delle violenze deliberate sui civili. Stupri da 4 a 82 anni. «Ipotesi di genocidio»

@Notizie dall'Italia e dal mondo

«Crimini di guerra che includono uccisioni volontarie, attacchi a civili, reclusione illegale, torture, stupri, trasferimenti forzati e deportazione di bambini». Per quella che viene definita «ipotesi di genocidio». In 18 pagine, corredate da centinaia di allegati fotografici, filmati, esami balistici e di medici legali, viene riassunto il primo anno di inchiesta della Commissione internazionale indipendente sull’Ucraina.

Su Avvenire è possibile leggere l'articolo completo di @Nico Piro



Cell phone not personal enough for GDPR protection?!


Il cellulare non è abbastanza personale per la protezione GDPR?! Decisione contraddittoria: I dati relativi al traffico e all'ubicazione sono dati particolarmente sensibili che richiedono una protezione supplementare, ma allo stesso tempo non sono affatto dati personali?! A1 Logo


noyb.eu/en/cell-phone-not-pers…




Parole di Meloni nell'anniversario dell'Unità d'Italia è una presa in giro. Il suo è il governo dei traditori della patria che con lo Spacca Italia stanno d


Unione Popolare, il nuovo spazio politico che si è costituito per le ultime elezioni politiche, ha organizzato a Grosseto, in Viale Europa 63/65 (c/o la sede d


Oggi, 17 marzo, si celebra la Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'inno e della bandiera.

Qui la nota inviata alle scuole ▶️ miur.gov.



Sappiamo che hanno libero corso singolari e forse interessate narrazioni della partita politica che si è aperta intorno alle elezioni amministrative per il com


Su proposta del Ministro Giuseppe Valditara, è stato integrato l’Atto di indirizzo dell’accordo sottoscritto con i Sindacati lo scorso 10 novembre in tema di aumento delle retribuzioni del personale scolastico.


La mia foto profilo è un'opera d'arte

Francesco De Molfetta – Vati-Cane

Francesco De Molfetta – Vati-Cane
arrestedmotion.com/2012/01/pre…



Stacia Datskovska (USA) non ama Firenze



Una giovane yankee aspirante gazzettiera di nome Stacia Datskovska scrive di non essersi trovata bene a "studiare" a Firenze.
Le giovani yankee in città sono note da molti anni per la loro cultura da rotocalco, la loro spiccata predilezione per gli alcolici e i loro discutibili costumi.
Un loro giudizio negativo, di conseguenza, non scuote gli animi più di tanto.
Amanda Knox che le ricorda come studiare nella penisola italiana sia "fantastico" ha invece ragione da vendere: l'impunità di cui gli yankee godono nello stato che la occupa permette loro di attraversare senza scosse anche un processo per reati di rara efferatezza traendone persino una qualche notorietà.


Austrian DSB: Meta Tracking Tools Illegal


DSB austriaco: gli strumenti di meta-tracciamento sono illegali L'Autorità austriaca per la protezione dei dati (DSB) ha deciso che l'uso del pixel di tracciamento di Facebook viola direttamente il GDPR e la cosiddetta decisione "Schrems II" sui flussi di dati tra FB Pixel


noyb.eu/en/austrian-dsb-meta-t…



Twitter Vs Mastodon

@Che succede nel Fediverso?

Ho pubblicato questo grafico su Twitter (fino a 95.000 follower) e Mastodon (con 1/10 di follower).
Ho ricevuto il doppio dei like/boost su Mastodon. Su Twitter ho ricevuto dozzine di brutte risposte da negazionisti del clima e troll. Su Mastodon ho ricevuto domande educate e interessanti.


Post by @Peter Gleick


Twitter vs. Mastodon
I posted this graph on Twitter (to 95,000 followers) & Mastodon (with 1/10th the followers).
I got double the likes/boosts on Mastodon. On Twitter I got dozens of ugly replies from climate deniers & trolls. On Mastodon I got polite & interesting questions.

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in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

C'è anche da dire che su Twitter conta il numero di interazioni (indipendentemente dal "tipo") mentre su Mastodon o in generale nel fediverso, grazie anche al fatto che si parte "da zero", ogniuno si crea la sua bolla come vuole

Sono sicuro che, da qualche parte, esistano istanze piene di complottisti che se la suonano e se la cantano

in reply to quasimagia

@quasimagia

> Sono sicuro che, da qualche parte, esistano istanze piene di complottisti che se la suonano e se la cantano

Ci sono molte istanze pleroma e peertube (ce n'è anche una italiana) fatte proprio per i complottisti. Al di là del fatto che sono praticamente defederate da tutto il fediverso italiano, è interessante vedere di cosa si "discute": in pratica sembrano una camera degli orrori in cui ognuno URLAAAA la propria verità, non ci si fila l'uno con l'altro e ognuno si spalma con le proprie feci per liberare la propria espressività... Un cazzo di inferno, insomma.

Tutta quella bellissima gente è così, è sempre stata così: non è fatta per socializzare, ma solo per aggregarsi quando trova qualcuno che URLAAAA più forte. I socialproprietari, con i loro algoritmi di aggregazione, aiutano queste persone a ritrovarsi sotto alcuni loro "influencer", anche se il massimo si esprime nei canali Telegram, in cui c'è uno che spara grosse flatulenze e gli altri si rotolano eccitati mentre le annusano.

Il fediverso invece è dispersivo, ostico, ti rende invisibile by default se non interagisci e non ti consente di trovare facilmente le persone che vorresti offendere e molestare: in pratica è disegnato malissimo per questo tipo utenza.




È stato pubblicato l’elenco di 399 interventi di edilizia scolastica indicati dalle Regioni e finanziati con circa 936 mln di risorse nell’ambito del #PNRR, che Comuni e Province potranno immediatamente attuare.
#pnrr

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Stefano Galieni*   Pensarci a freddo è impossibile. Non passa quasi giorno che dal mare calabrese, da quella spiaggia bella, da quel mare turchese


Rise Of The Northstar - Showdown


🎧 #RECENSIONE:

👉 Rise Of The Northstar - Showdown
#numetal

Dopo tre anni di composizione e di produzione esce il nuovo disco dei francesi Rise Of The Northstar intitolato "Showdown" per Atomic Fire. Il gruppo francese nato nel 2008 ha messo insieme sottoculture musicali come l'hardcore, l'hardcore beatdown, l'hip-hop con la cultura giapponese di certi manga ed anime.

iyezine.com/rise-of-the-norths…



MADRE DI BONG JOON-HO


Una donna sola vive totalmente in funzione del figlio, un ragazzo problematico, senza lavoro e non pienamente autosufficiente. Un giorno il giovane viene accusato dell’omicidio di una ragazza. La madre fa di tutto per provare a scagionarlo. #cinema #korea @Film

iyezine.com/madre-di-bong-joon…



Guerre Digitali di Maria Teresa Taddeo


feddit.it/post/174945


Il podcast della filosofa Mariarosaria Taddeo, con particolare approfondimento sugli aspetti etici e quelli legati alla sicurezza nazionale


crosspostato da: feddit.it/post/174944

«Nell’epoca della rivoluzione digitale, le guerre digitali sono un fatto. Nella società contemporanea, una società digitale a tutti gli effetti, l’intero spettro delle attività belliche, dall’intelligence alle battaglie cinetiche, è supportato dal digitale.
C’è un legame diretto tra i valori e i diritti che caratterizzano una società e il modo in cui questa regola e affronta la guerra; per le guerre digitali questi valori e regole sono ancora tutti da chiarire.»

Ecco il podcast della filosofa Mariarosaria Taddeo, con particolare approfondimento sugli aspetti etici e quelli legati alla sicurezza nazionale
(segnalato nella newsletter #GuerrediRete)





Le lettere a un giovane poeta di Rainer Maria Rilke


kulturjam.it/editoria-narrazio…


RED STAR HISTORICAL RESEARCH GROUP – L’IRRISOLTO E MISTERIOSO OMICIDIO DEL CASORETTO-


Il primo fatto storico del quale ci siamo occupati è quello che abbiamo definito “L’irrisolto e misterioso omicidio del Casoretto”, ovvero il doppio omicidio dei diciannovenni Fausto Tinelli e Lorenzo “Iaio”Iannucci uccisi da colpi di arma da fuoco il 18 marzo 1978 in via Mancinelli nel popolare quartiere Casoretto a Milano.

iyezine.com/lirrisolto-e-miste…