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L’importanza del 2 giugno e della Componente militare nazionale


Anche quest’anno siamo giunti al 2 Giugno e, come sempre, ci apprestiamo a festeggiare ed esaltare il significato spirituale e storico di questa principale ricorrenza, con il consueto, grande coinvolgimento di cittadini nella parata militare dei Fori Impe

Anche quest’anno siamo giunti al 2 Giugno e, come sempre, ci apprestiamo a festeggiare ed esaltare il significato spirituale e storico di questa principale ricorrenza, con il consueto, grande coinvolgimento di cittadini nella parata militare dei Fori Imperiali a Roma.

Il valore del 2 giugno

La stima e l’affetto, che nella circostanza saranno ancora una volta suggellati tra la componente civile della Nazione e i suoi militari, sono l’ulteriore prova della vicinanza della popolazione verso le donne e gli uomini in uniforme che, con professionalità, impegno e sacrificio, operano in Italia e in tante aree del mondo per portare solidarietà, ogni volta che sia necessario, e salvaguardare le condizioni di sicurezza e pace all’interno o all’esterno del Paese, quando quelle condizioni siano minacciate.

In sostanza, la ricorrenza del 2 Giugno è occasione importantissima per riconoscere ancora una volta l’importanza della Componente militare nazionale.

Il sostegno della comunità civile

E ribadire nei suoi riguardi, anche attraverso le espressioni di solidarietà e sostegno che la comunità civile le ha sempre riservato in questa occasione, la necessità di salvaguardare la sua efficienza e le sue capacità operative.

È infatti oggi sempre più importante preservare il ruolo e la competenza della Componente militare del nostro Paese, specie in momenti, come quelli attuali, caratterizzati da un generale contesto di instabilità in cui le condizioni di sicurezza del Vecchio continente sono fortemente minacciate da conflitti, come quello in Ucraina, ma anche dai contrasti che sembravano sopiti, come quello in Kosovo, che pensavamo, erroneamente, non dovessero più determinarsi in Europa.


formiche.net/2023/06/2-giugno-…



Il 2 giugno. Una riflessione sulle ragioni del vivere insieme


Il clima e le vicende degli ultimi tre quarti di secolo ci hanno fatto cullare in una serie di illusioni, pur con tutte le vicende drammatiche che si sono verificate. Abbiamo dato per scontato che le istituzioni democratiche, nate con il referendum del 2

Il clima e le vicende degli ultimi tre quarti di secolo ci hanno fatto cullare in una serie di illusioni, pur con tutte le vicende drammatiche che si sono verificate. Abbiamo dato per scontato che le istituzioni democratiche, nate con il referendum del 2 giugno 1946, fossero una cornice inattaccabile all’interno della quale la lotta politica, per quanto aspra, si potesse svolgere con regole condivise e immutabili, abbiamo immaginato che nel quadro delle molteplici strutture multilaterali in cui il nostro Paese era incardinato il fututo sarebbe stato caratterizzato da un inarrestabile progresso economico, tecnologico e sociale, ci siamo cullati nell’idea che fossero definitivamente svanite minacce esterne al nostro territorio.

Le fragilità del panorama attuale

Sono bastati gli ultimi tre anni a costringerci ad aprire gli occhi, con l’evidenza di cambiamenti climatici che ci costringeranno a mutamenti radicali dei nostri stili di vita, con le fragilità intrinseche di un sistema economico e finanziario, che pareva non avere più bisogno di regole, con l’esplodere di una pandemia che ci ha messo di fronte da un lato all’inequivocabile esigenza di colossali investimenti nella ricerca scientifica e nelle strutture della sanità pubblica, dall’altro alla nostra fragilità come esseri umani.

Oggi infine, superati ormai i quindici mesi dall’aggressione russa all’Ucraina, l’illusione che la guerra, come l’avevano percepita e vissuta i nostri antenati nei millenni della storia, è svanita di fronte alle immagini che quotidianamente compaiono sui nostri teleschermi, cui purtroppo ci stiamo assuefacendo.

La ricorrenza del 2 giugno ci deve allora indurre a una serie di riflessioni sul fatto che non possiamo illuderci di avere certezze e che, se vogliamo continuare a operare e a vivere in un sistema che salvaguardi diritti, giustizia e democrazia, non possiamo sperare di riuscirci se non con un impegno collettivo e condiviso, in tutti gli ambiti vitali della convivenza civile: economico, sanitario, sociale, culturale, intellettuale e militare.

Cosa significa la parata del 2 giugno

In questo senso la parata del 2 giugno non costituisce una velleitaria dimostrazione di forza militare, come peraltro dimostrato dal fatto che da tempo non vengono fatti sfilare mezzi idonei a operazioni “ad alta intensità”, bensì un incontro, solennemente sottolineato, tra la società civile e chi si è impegnato a garantirle in ogni circostanza adeguati livelli di sicurezza, sia quando questa venga messa in discussione da atteggiamenti aggressivi di altri attori della scena internazionale, sia quando venga minacciata da eventi catastrofici di varia natura.

In questo senso la sfilata di unità militari unitamente a componenti organiche delle strutture civili dedicate alla sicurezza del territorio dà piena evidenza dell’integrazione funzionale di tutte le componenti dello Stato, sia a livello centrale sia locale, al fine di garantire alla società nazionale un ambiente dove i rischi siano minimizzati in modo da assicurare le condizioni necessarie a uno sviluppo armonico.

Le radici costituzionali della Repubblica

Occorre sottolineare, infine, che la presenza a questa manifestazione – di capacità più che di forza – di simboliche componenti dei Paesi, con cui condividiamo la partecipazione alle organizzazioni internazionali rivolte ad assicurare la pace e la giustizia fra le nazioni, dà un tangibile senso di concretezza proprio al dettato costituzionale come formulato nell’articolo 11 della Costituzione, spesso citato in modo colpevolmente superficiale e purtroppo strumentale.

Una ricorrenza quella del 2 giugno, dunque, per riflettere sulle ragioni del nostro vivere civile, per rinnovare l’impegno con cui 78 anni fa oltre 25 milioni di Italiani, di cui – per la prima volta – circa 13 milioni di donne, vollero esprimere la loro visione sul futuro del Paese.


formiche.net/2023/06/2-giugno-…



Realtà e simboli della Festa della Repubblica. Scrive il gen. Giancotti


Ognuno di noi vive una sua realtà quotidiana, spesso molto impegnata, fatta di gioie e dolori (e delle loro sfumature) sempre interconnessa in qualche modo e misura a tante altre realtà, alle vite degli altri. La storia descrive l’esistenza collettiva, in

Ognuno di noi vive una sua realtà quotidiana, spesso molto impegnata, fatta di gioie e dolori (e delle loro sfumature) sempre interconnessa in qualche modo e misura a tante altre realtà, alle vite degli altri. La storia descrive l’esistenza collettiva, in continua evoluzione, in cui queste innumerevoli esistenze sono inscritte. Molte guerre le hanno collegate o divise attraverso grandi sofferenze, la cui impronta permane nella coscienza collettiva.

Il 2 giugno del 1946, la storia del nostro Paese ha dato origine alla Repubblica italiana, scelta dalla consultazione referendaria e strutturata l’anno successivo nella Carta costituzionale. Dopo millenni di quella continua evoluzione, è stato così definito un modello di convivenza civile che, mai come prima, promuove i diritti, la dignità e la libertà delle persone e la partecipazione alla vita politica, economica e sociale. La piena realizzazione di questo modello, tra i più avanzati, è ancora in corso e le contraddizioni di una società complessa sono molte. Tuttavia, ritengo vi sia da festeggiare.

Nonostante complessità, crisi e contraddizioni, in questa nostra Storia gli indicatori di benessere, salute, istruzione, cultura, libertà, rispetto dei diritti e delle diversità e altro sono cresciuti, molto. Vi sono opportunità, come certamente anche sfide, per farli crescere ancora, anche nell’ambito di una visione europea. Se misuriamo i tempi della storia, mai la realtà quotidiana di ognuno e per così tanti di noi è stata ai livelli di oggi. Mi sento di dire: che viva la Repubblica italiana. La sua festa è un simbolo importante.

Importante è anche fermarsi un momento, di tanto in tanto, tra gli impegni a guardare le nostre realtà e riflettere su ciò che ha davvero valore per noi. Troppo spesso si perde memoria del senso dei simboli, di cui si vede soltanto l’involucro. Uno di questi è la rivista militare del 2 giugno.

Se ha valore, per esempio, poter esprimere le proprie idee, lottare per esse, se ha valore la libertà dalla paura di una qualche autorità, da una violenza aperta o strisciante come modalità sociale, insomma, se ha valore la nostra democrazia con tutti i suoi difetti, allora la difesa di tutto ciò ha un senso, come anche dedicarvi attenzione.

Questo, Padri e Madri costituenti lo hanno ben compreso. Appena usciti da un terribile conflitto, con l’articolo 11 della Carta hanno ripudiato la guerra “come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, nonché posto un impegno per la promozione della pace e della giustizia tra le nazioni. Allo stesso tempo, hanno previsto nell’articolo 52 e altri la difesa della Patria come “sacro dovere del cittadino” e l’istituzione delle Forze armate.

Ciò lega fortemente la Festa della Repubblica con la rivista militare che essa ospita. Più volte sospesa per considerazioni politiche e finanziarie, ha comunque attraversato i decenni, per via di quel legame. Se nei regimi autoritari le parate militari possono essere esibizione di forza, nel nostro debbono essere testimonianza che ciò che ha valore sarà difeso.

Oggi, dalle finestre dei media da cui le nostre realtà quotidiane si affacciano sul mondo, assistiamo ancora una volta alla tragedia immane della guerra. La sua triste consuetudine la rimuove spesso a sfondo episodico tra i nostri molti impegni, forse più fastidiosa per le piccole conseguenze nel nostro quotidiano e la sua incertezza ansiogena che altro.

Ma non lontano da noi, le realtà quotidiane di milioni di persone sono devastate dalla morte, da mutilazioni e ferite di centinaia di migliaia di uomini e donne, da entrambe le parti. L’immensa distruzione, la violenza su scala industriale, la sofferenza della popolazione di tutte le età, la drammatica compressione di benessere, salute, istruzione, cultura, libertà, rispetto dei diritti e molto altro, crescono drammaticamente. Proprio da tutto ciò la nostra Costituzione intende difenderci.

I cittadini hanno imparato ad apprezzare le loro Forze armate. Debbono ora porre grande attenzione a esse, insieme alle istituzioni della Repubblica, per comprendere come la Difesa possa sempre meglio contribuire alla visione costituzionale. Debbono pretendere dialettica sul tema cruciale della protezione di ciò che ha valore per noi. In questo momento, la rivista militare per la Festa della Repubblica significa la necessità speciale di questa attenzione. Comunica i suoi fondamentali. Esprime lo spirito di servizio ai cittadini, insieme alle altre istituzioni, e la subordinazione alle istituzioni democratiche. Porta in evidenza quel tema cruciale ma perlopiù rimosso e lo propone al dibattito. Anche critico.

Perché tutti gli strumenti necessari possano essere utilizzati al meglio per allontanare il mostro del conflitto armato dalle nostre realtà e da quelle degli altri, perché pace e giustizia tra i popoli, il ripudio della guerra, la difesa del Paese non siano solo argomenti di corsi di diritto costituzionale, ma obiettivi di strategie lungimiranti, condivise ed efficaci. I nuovi, difficili tempi che stiamo vivendo ce lo impongono.


formiche.net/2023/06/realta-si…



Una celebrazione unitaria della festa della Repubblica


Anche quest’anno è ritornato il 2 giugno, giorno in cui si celebra la proclamazione della Repubblica italiana. “Ma il 2 giugno ritorna sempre – osserverà qualcuno – è il calendario che ce lo porta!”. Sicuramente il calendario ci porta la data, ma la festa

Anche quest’anno è ritornato il 2 giugno, giorno in cui si celebra la proclamazione della Repubblica italiana. “Ma il 2 giugno ritorna sempre – osserverà qualcuno – è il calendario che ce lo porta!”. Sicuramente il calendario ci porta la data, ma la festa ha dovuto imporla per legge Carlo Azelio Ciampi nel 2000. Perché per anni era stata oggetto delle proposte meno immaginabili.

Le origini del 2 giugno

Una ricorrenza davvero maltrattata: sospesa, spostata alla domenica successiva, o anche non celebrata, autorizzata ma senza sfilata militare, o con sfilata sì, ma ridotta, con sorvolo aereo, senza sorvolo, con cingolati, senza cingolati o solo con blindati. Se proprio i cingolati ci dovevano essere, allora ecco le ruspe, adatte anche a sterro e macerie. “Duali”, come qualcuno vorrebbe fosse tutto ciò che è militare. Siamo anche arrivati al divieto di utilizzare i cavalli, sfiorando il ridicolo con i corazzieri appiedati. Isterie politiche? Eppure, a quei tempi, Greta Thunberg ancora non era nata. Mah….

Le cause di questo trambusto non sono mai state del tutto acclarate, ma le ipotesi e le ragioni addotte nel tempo sono state più d’una: l’Italia va male perché si lavora troppo poco, e – domeniche a parte – è quindi necessario accorpare le festività nazionali e, se possibile, anche alcune di quelle religiose. Stranamente, tutto ciò senza provocare strilli di dissenso tra le più gettonate forze sindacali.

Come mai? Poi si è capito. Tra le feste nazionali, nel mirino c’erano soprattutto quelle dove erano maggiormente coinvolte le Forze Armate, considerate uno spreco di denaro pubblico. Pensieri che ancora circolano, se fino a qualche anno fa non si faceva che citare un non meglio precisato “impiego duale” dei militari in ambito civile, compresi i mezzi, l’infrastruttura e i prodotti dell’industria specializzata. Cosa andava accorpato? Naturalmente feste unitarie come il 2 giugno e il 4 novembre, da integrare nella celebrazione (purtroppo ancora oggi divisiva) del 25 aprile. Ormai solo chi è nato e vissuto a quei tempi nel Nord-Italia (ma siamo rimasti in pochi, e per poco) sa bene il perché. Agli altri, non è mai stato raccontato.

La festa di tutti gli italiani

Come abbiamo visto, anche nel dopo-Ciampi in qualche momento la celebrazione ha sofferto di momenti difficili, ma da qualche anno il 2 giugno sta ternando a essere la principale festa degli italiani. È vero, è la festa di tutti gli italiani, e non solo dei militari, “che già hanno il 4 novembre”. Ma il 2 giugno, ricordiamocelo bene, i soldati sono quelli che contribuiscono a festeggiare la Repubblica con solennità, non sono loro i “festeggiati”, come potrebbe apparire dagli applausi della folla che si assiepa in via dei Fori Imperiali.

Il supporto popolare a questa manifestazione non verrà mai a mancare, i cittadini che pagano le tasse la pretendono, e nessuno è mai riuscito a frenarne l’entusiasmo. Solo una volta ho sentito qualche grido di indignazione, ed è successo non molti anni fa quando un’alta autorità parlamentare è scesa dal palco salutando con il pugno chiuso. O quando, al passaggio della Folgore, un’altra alta carica parlamentare (questa volta di sesso femminile) pur di non applaudire si è ostentatamente voltata, fingendo di parlare con chi sedeva nella poltroncina retrostante. È successo, l’ho visto con i miei occhi (ero seduto in seconda fila) ed è confermato dai filmati. Ora ritornerò a essere presente in Tribuna volentieri, perché so che cose simili non accadranno più e mi troverò tra persone cui poter stringere la mano sarà soltanto un onore.

È davvero un momento grave e difficile, con una postura internazionale che stiamo riuscendo a consolidare e persino a migliorare. Ma, purtroppo, con una guerra di aggressione e turbolenze etnico-politiche pericolosamente vicine alla porta di casa. Siamo impegnati a reagire al meglio, offrendo con coesione ed equilibrio una presenza credibile anche in ambito alleato ed europeo. Per questo motivo, la celebrazione unitaria di questo 2 giugno 2023 ha, all’interno e all’estero, il significato tutto particolare di un’Italia compatta e ben decisa a contribuire al superamento di una pericolosa situazione di stallo nelle relazioni internazionali.


formiche.net/2023/06/2-giugno-…



Kreditauskunftei CRIF hält Daten vor Konsumenten systematisch zurück


L'agenzia di riferimento del credito CRIF nasconde sistematicamente i dati ai consumatori il procedimento di noyb contro il credit bureau CRIF sta prosciugando una palude di violazioni legali e interpretazioni ciniche del GDPR. Oltre ai punteggi di credito imprecisi e alla raccolta illegale di dati, il missing piece


noyb.eu/de/credit-agency-crif-…



Let's try to write a post from Friendica to Kbin (post friendica with title)


@Test magazine
This is the text of the post. We'll add some bold and italic formatting and a link.

And now a title

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in reply to Nome Cognome😅

The icing on the cake is that I saw this post and I am replying via Calckey/Hajkey
Questa voce è stata modificata (2 anni fa)
in reply to Ada

i cannot get over that test post from friendica tbh > i am puzzled!

this is the reason:
kbin.social/u/@nomeutente@poli…
it is not a post, but an article! how did that happen, as it was not sent from a group?

Unknown parent

unkn - Collegamento all'originale
SparkIT
Not sure what I did with Friendica notifications, but it seems the only like that shows up on the message is the one from Mastodon.


Einaudi: il pensiero e l’azione – “L’Europeista” con Lorenzo Infantino


Una lezione del Professore Infantino sull‘attualità dell’idea di Europa di Einaudi. Rubrica “Einaudi: il pensiero e l’azione” L'articolo Einaudi: il pensiero e l’azione – “L’Europeista” con Lorenzo Infantino proviene da Fondazione Luigi Einaudi. https:/


Il Parlamento europeo ha approvato oggi il regolamento ASAP, per sovvenzionare l'industria di armi e la produzione di munizioni in Europa. Milioni di euro regal



#Maturità2023, sono disponibili online le commissioni dell’Esame conclusivo del II ciclo di istruzione. Potete consultarle qui ▶ matesami.pubblica.istruzione.


Dopo la Dunkerque degli esuli di Twitter approdati su Mastodon, potrebbe esserci una migrazione da Reddit verso Lemmy. E la nostra feddit ha avuto in una sola mattinata le iscrizioni di una settimana!

@Che succede nel Fediverso?

Lo sviluppatore dell'app Apollo, utilizzata da tantissimi degli iscritti a Reddit, ha espresso su twitter tutte le proprie perplessità a fronte delle novità relative alle politiche di Reddit sulle API di terze parti.


Ho appena ricevuto una chiamata con Reddit sull'API e sui nuovi prezzi. Cattive notizie a meno che non riesca a trovare 20 milioni di dollari (non sto scherzando). Apprezzati i reboost.

Chiaramente questo è un ulteriore segnale del fatto che le grandi piattaforme centralizzate, Twitter per prima, non trovando più soldi facili dai grandi investitori tecnologici, stanno iniziando non più solo a mungere i dati personali dei propri utenti, ma hanno iniziato a tosarli e a taglieggiare chiunque graviti intorno al loro business.

Per fortuna però gli utenti stanno iniziando a comprendere che l'atmosfera si sta facendo sempre più asfittica.

Oggi, per esempio, l'istanza italiana feddit.it basata su Lemmy, un'alternativa a Reddit interoperabile con il Fediverso, ha avuto in una sola mattinata più iscrizioni rispetto a quelle avute in un'intera settimana!

La stessa cosa sta avvenendo all'istanza lemmy.ml, la più grande del Fediverso: uno dei suoi fondatori (nonché sviluppatore dello stesso Lemmy) ha dichiarato che:

"lemmy.ml in precedenza aveva un nuovo utente al giorno, ora sono alcune decine al giorno."

In effetti la libertà che consente una piattaforma come Lemmy. è impensabile con qualsiasi piattaforma centralizzata!
E questo vale per altri "link aggregator" federat, tutti interoperabili, come KBin o Lotide, oltre che per la stessa #Friendica, l'alternativa del Fediverso a Facebook, da cui sto scrivendo questo post, leggibile non solo su Lemmy ma da tutti gli utenti Mastodon.

Nei prossimi giorni, vi terremo aggiornati su tutte le eventuali novità...

macrumors.com/2023/05/31/reddi…


Definitely. lemmy.ml previously had like one new user per day, now its a few dozen per day.

Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
Suoko ✅
@warlock @super_user_do glide mi ha incuriosito


LIBRI. Dear Palestine, fotogrammi di conoscenza di un popolo


Video intervista a Roberta Micagli, che con il suo viaggio fotografico racconta la realtà palestinese L'articolo LIBRI. Dear Palestine, fotogrammi di conoscenza di un popolo proviene da Pagine Esteri. https://pagineesteri.it/2023/06/01/pagine-esteri-tv/

della redazione

Pagine Esteri, 1 giugno 2023 – “‘Dear Palestine’ è nato in principio dalla curiosità di conoscere, attraverso i miei occhi, la “Terra Santa” ed è proseguito con la crescente passione nei confronti del popolo palestinese, che della propria terra ha fatto la prima ragione di vita”. Così scrive Roberta Micagli* nella prefazione del suo libro fotografico pubblicato dalla casa editrice Graffiti. Quello che inizialmente è stato per lei un viaggio di conoscenza nei luoghi santi delle tre religioni monoteistiche, si è poi trasformato in una opportunità per approfondire la conoscenza di una terra e del suo popolo, nei suoi aspetti anche politici e sociali. Un percorso che, prova a spiegare attraverso le sue fotografie, dovrebbero compiere sempre più persone. Il ricavato della vendita di copie di “Dear Palestine” sarà devoluto ad associazione sanitarie ed umanitarie palestinesi. Pagine Esteri ha incontrato l’autrice nei giorni scorsi a Gerusalemme.

player.vimeo.com/video/8321765…

*Nasce a Latina nel 1971. Appassionata di viaggi, scopre il suo interesse per la fotografia grazie ai suoi primi spostamenti in Guatemala, Panama, Nicaragua e Hunduras. Tornata in Italia conosce Graffiti- Scuola di fotografia dove perfeziona il linguaggio del reportage, del bianco e nero, del ritratto e dove acquisisce le tecniche di sviluppo e stampa. Passata alla fotografia digitale, effettua viaggi in tutto il mondo. In Sud Africa ha documentato il funerale di Nelson Mandela. Negli ultimi dieci anni si appassiona alle tematiche mediorientali. E trascorre lunghi periodi in Libano, Israele e Territori palestinesi occupati. Come fotografa ha ottenuto ricoscimenti e premi nazionali e internazionali.

L'articolo LIBRI. Dear Palestine, fotogrammi di conoscenza di un popolo proviene da Pagine Esteri.



Filippine. Ucciso un altro giornalista, il terzo in un anno


Il Paese è 132esimo su 180 nella classifica degli Stati dove si rispetta la libertà d’informazione. L'articolo Filippine. Ucciso un altro giornalista, il terzo in un anno proviene da Pagine Esteri. https://pagineesteri.it/2023/06/01/asia/filippine-uccis

della redazione

Pagine Esteri, 1 giugno 2023 – Con l’assassinio di Cresenciano Aldovino Bunduquin, freddato da killer nei giorni scorsi, sale a tre il numero dei giornalisti uccisi da quando il 30 giugno 2022 è diventato presidente Ferdinand Marcos Jr. L’omicidio di Bunduquin, giornalista della emittente Dwxr Kalahi Radio, noto per le sue inchieste sulla corruzione nell’amministrazione pubblica, è avvenuto a Calapan City, sull’isola di Mindoro. Due uomini lo hanno aspettato fuori da un negozio e gli hanno scaricato contro il caricatore di un’arma automatica. Il figlio del giornalista ha inseguito in auto i due sicari, in sella a una moto, e li ha investiti uccidendone uno.

Le Filippine si confermano uno Paesi dove è più rischioso fare il giornalista. Un netto peggioramento si è registrato a partire dal 2016, con l’inizio della presidenza dell’ex presidente Rodrigo Duterte. Il Paese è 132esimo su 180 nella classifica degli Stati dove si rispetta la libertà d’informazione. In particolare la radio è un media fondamentale attraverso il quale di frequente sono denunciati casi di corruzione di politici, di violazioni di diritti umani e civili. Quelli radiofonici sono la maggioranza dei giornalisti uccisi (101 su 198) dalla fine della dittatura di Ferdinand Marcos Sr, padre dell’attuale presidente. Pagine Esteri

L'articolo Filippine. Ucciso un altro giornalista, il terzo in un anno proviene da Pagine Esteri.

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In Cina e Asia – La Cina protagonista del codice di condotta Ue-Usa sull’IA


In Cina e Asia – La Cina protagonista del codice di condotta Ue-Usa sull’IA 7472626
I titoli di oggi: La Cina protagonista del codice di condotta Ue-Usa sull’intelligenza artificiale La Cina deve modernizzare l’apparato della sicurezza nazionale L’Onu si dice preoccupata per la mancanza di donne ai vertici del governo cinese Caccia cinese sfiora aereo militare Usa Kim Jong Un soffre di insonnia e pesa 140 kg L’Unione europea e gli Stati Uniti lanceranno un ...

L'articolo In Cina e Asia – La Cina protagonista del codice di condotta Ue-Usa sull’IA proviene da China Files.



In Africa e Medio Oriente i livelli di disoccupazione più elevati


Gran parte della ripresa economica e della creazione di posti di lavoro sta avvenendo e avverrà nei Paesi ad alto reddito che si sono dimostrati resistenti, oltre le previsioni, agli shock economici, mentre quelli a basso reddito registrano tassi di disoc

della redazione

(foto ZMS/ILO)

Pagine Esteri, 1 giugno 2023Un rapporto pubblicato dall’Organizzazione internazionale del Lavoro (ILO) avverte che i paesi più poveri in Africa e Medio Oriente non riusciranno a tornare ai livelli di disoccupazione pre-pandemia. Gran parte della ripresa economica e della creazione di posti di lavoro sta avvenendo e avverrà nei Paesi ad alto reddito che si sono dimostrati resistenti, oltre le previsioni, agli shock economici, mentre quelli a basso reddito registrano tassi di disoccupazione costantemente elevati.

La disoccupazione in Nord Africa e negli Stati arabi, secondo gli studi dell’ILO, sarà rispettivamente dell’11,2% e del 9,3% nel 2023, al di sopra dei livelli pre-pandemia. L’America Latina, i Caraibi, l’Europa e l’Asia centrale e occidentale invece hanno visto calare la disoccupazione ai livelli precedenti alla crisi economica causata dalla diffusione globale del coronavirus.

Il crescente divario occupazionale si manifesta mentre l’economia mondiale crescerà solo del 2,8% nel 2023, in calo dal 3,4% nel 2022.

I dati già molto preoccupanti peraltro non dipingono un quadro completo della disoccupazione nei paesi a basso reddito.

L’ILO sottolinea che il divario occupazionale è ancora più grave se si tiene conto della percentuale di persone in età lavorativa che non riuscirà a trovare una occupazione. L’agenzia del lavoro stima che il divario occupazionale globale nel 2023 sarà dell’11,7% – che rappresenta circa 453 milioni di persone – con i paesi a basso reddito al 21,5%, rispetto all’8,2% di quelli ad alto reddito. Questa differenza è esacerbata da crisi che si rafforzano a vicenda, ossia gli effetti persistenti della pandemia e le guerre in corso, che hanno portato a un’inflazione galoppante, tassi di interesse elevati e al deprezzamento delle valute. I tassi di interesse sono al di sopra del 10% in 37 paesi con riflessi ampi sui prestiti e rendendo più difficile ripagare i debiti con gli istituti di credito.

Il direttore generale dell’ILO, Gilbert F. Houngbo, sottolinea che queste sfide impongono lo sviluppo di reti di sicurezza sociale in grado di resistere agli shock macroeconomici. “I risultati del nostro rapporto sono un duro promemoria delle crescenti disuguaglianze globali”, afferma Houngbo. “Investire nelle persone attraverso il lavoro e la protezione sociale contribuirà a ridurre il divario tra nazioni e persone ricche e povere”. Pagine Esteri

L'articolo In Africa e Medio Oriente i livelli di disoccupazione più elevati proviene da Pagine Esteri.


pagineesteri.it/2023/06/01/med…



#33 / Umani vs smart cities, robot e burocrati


La smart city che non ti aspetti / Umano o robot? Fatti scansionare dall'Orbo / Binance sospende il trading di “privacy coin” in alcuni paesi europei / Meme e citazione del giorno.

La smart city che non ti aspetti


Iniziamo con una notizia dello scorso anno che però era passata in sordina: TIM e Google hanno unito le forze per dotare il piccolo comune di Cairo Montenotte (Savona) di una scintillante piattaforma intelligente per iniziare un percorso di trasformazione della città in una smart city e “migliorare la viabilità e la sicurezza della città”.

Il progetto si chiama Tim Urban Genius e si compone di tre aspetti principali: una serie di sensori e telecamere di videosorveglianza diffusi in tutta la città, un sistema d’intelligenza artificiale per l’analisi dei dati e una stanza dei bottoni (“Control Room”) da cui prendere decisioni operative.

Ogni settimana, il mondo che nessuno ti racconta: quello della sorveglianza di massa.

Secondo le dichiarazioni di TIM il sistema “effettua un monitoraggio dei mezzi in entrata e in uscita dal centro storico, un monitoraggio dei parcheggi, la gestione della videosorveglianza del cittadino e anche operazioni di lettura targhe auto.” Non è interessante che abbiano scritto “videosorveglianza del cittadino”? È la prima volta che lo vedo scritto, ma sicuramente rende bene l’idea.

I lettori più affezionati forse ricorderanno anche un altro progetto di smart city molto simile a questo, di cui abbiamo già parlato: la “Smart Control Room” di Venezia. In effetti, la piattaforma è proprio la stessa! L’anno scorso infatti TIM ha acquisito la società MindICity con cui già collaborava nella città di Venezia, rinominando poi la piattaforma in “Urban Genius”.

Come già fatto per il caso di Venezia, vale la pena ripeterlo: questi progetti trasformano l’amministrazione pubblica in una cabina di regia e i burocrati in ingegneri sociali. Così rischiamo di diventare ingranaggi in balia di un sistema complesso chiamato “smart city” senza più alcun controllo sulla nostra vita e sul contesto sociale che ci circonda.

Non si capisce bene quali necessità abbia un piccolo comune come Cairo Montenotte, ma nel frattempo l’intelligence statunitense ringrazia molto il sindaco per i preziosi dati. Recentemente Facebook è stato sanzionato per 1 miliardo di euro proprio per aver fatto la stessa cosa, ma immagino che se a farlo è la pubblica amministrazione possiamo tutti chiudere un occhio.

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Umano o robot? Fatti scansionare dall’Orbo.


E continuiamo a parlare di occhi con una notizia stavolta molto più recente. In questi giorni c’è tantissimo hype su un progettino su blockchain chiamato World Coin. Circa 1.700.000 persone hanno già aderito alla beta e il team di sviluppo ha raccolto diverse centinaia di milioni di dollari di finanziamenti. Ma perché parlarne? Almeno per due motivi. Il primo è che è un progetto di Sam Altman, quello di OpenAI.

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Pare che Sam sia ossessionato dal bisogno impellente di distinguere robot ed esseri umani. Così, tra un’intelligenza artificiale e l’altra, ha deciso di impegnarsi in questo particolare progetto che promette di identificare e dimostrare l’umanità di ogni persona a livello globale e al tempo stesso garantire un incentivo economico grazie all’emissione di un token. In effetti, distinguere tra bot e umani online potrebbe presto diventare abbastanza complesso, date le sempre più crescenti capacità linguistiche di strumenti come chatGPT.

Questo ci porta al secondo motivo per cui vale la pena parlarne: l’identità fisica — o per meglio dire, la sua umanità viene confermata grazie all’acquisizione di dati biometrici dell’iride. World Coin usa infatti un protocollo chiamato “Proof of Personhood” legato all’emissione di un World ID creato a partire dai dati biometrici univoci di ognuno di noi.

Per farlo, hanno inventato un complesso (e anche abbastanza inquietante) dispositivo hardware e software chiamato The Orb.

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L’occhio di Sauron

L’Orb promette di essere uno strumento sofisticatissimo per carpire appieno l’enorme ricchezza di dati biometrici contenuti nell’iride umana, scelta appositamente per la sua unicità e complessità. Attraverso l’iride infatti secondo il team di sviluppo è possibile creare ID univoci in grado di resistere ad attacchi Sybil1 e differenziare con precisione tra miliardi di umani diversi tra loro.

Le ultime versioni dell’Orb sono già in corso di produzione in Germania e anche il network di “Worldcoin Operators” per registrare i propri dati biometrici e ottenere un World ID, è in corso di diffusione in tutto il mondo.

Una volta scansionato l’occhio, all’utente viene rilasciato un World ID sul dispositivo personale, che permetterà a livello globale di autenticarsi online e dimostrare di essere un umano senza dover rilasciare informazioni personali. Una specie di Self Sovereign Identity che al posto della crittografia e matematica usa l’analisi biometrica per creare un ID univoco per autenticare le persone online. Quelli di World Coin promettono comunque che i dati biometrici saranno distrutti una volta emesso il World ID…

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Binance sospende il trading di “privacy coin” in alcuni paesi europei


Ebbene, alla fine ci siamo arrivati.

Binance ha deciso di sospendere l’acquisto e la vendita dei cosiddetti “privacy coin” come Monero in alcuni paesi europei: Italia, Francia, Spagna e Polonia.

Come riportato anche da Criptovaluta.it il motivo è che i “privacy coin” offuscano le transazioni e quindi non permettono agli operatori di rispettare le normative sul tracciamento delle transazioni recentemente approvate in UE (MiCa, AML-CTF). Una mossa che non dovrebbe stupire chi mi legge regolarmente, ma che neanche io mi aspettavo così presto, dato che le leggi non sono ancora in vigore.

Il risultato, purtroppo per noi, è che milioni di persone in UE avranno presto molta più difficoltà a usare degli strumenti molto utili per proteggere la propria privacy. Quali interessi sta proteggendo il legislatore europeo nel vietare (di fatto) questi privacy coin, e perché la privacy viene così tanto criminalizzata?

La risposta è dentro di voi. Ma anche perché oggi gli Stati-nazione sono in crisi. Per preservare i loro equilibri estremamente precari è necessario sempre più controllo. La sorveglianza, anche finanziaria, diventa uno strumento fondamentale per permettere a ingegneri sociali e algoritmi di plasmare le azioni e pensieri delle masse. La privacy è un ostacolo da abbattere.

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Meme del giorno


231918


Citazione del giorno

My gift of self is rapedgenius.com/1954609/Alice-in-ch…My privacy is raked
And yet I find, and yet I findgenius.com/28293979/Alice-in-c…Repeating in my head
If I can't be my owngenius.com/24568466/Alice-in-c…I'd feel better dead

Alice in Chains

Articolo consigliato


La privacy è sempre uno dei maggiori ostacoli alla violenza delle ideologie collettiviste moderne. Lo stato moderno, ente collettivista per definizione, odia la privacy. Da sempre:

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Un attacco Sybil è un attacco che si verifica quando un singolo utente è in grado di creare molte identità false in una rete. Queste possono poi essere usate per influenzare il funzionamento della rete a vantaggio dell’attaccante o in modi che ne alterano l'integrità o la funzionalità.

2

Scrimivi in privato su @mrk4m1 (twitter o telegram)



"Questa mattina ho partecipato, insieme a quello che si definisce il "popolo giallo" al presidio che si è tenuto a Roma per l'ennesima udienza del processo ,ri


Il 2 giugno, in numerose città italiane, inizia la campagna di raccolta firme promossa da Unione Popolare affinché si introduca, anche in Italia, un salario m



Il Ministero e le Organizzazioni Sindacali della dirigenza scolastica hanno sottoscritto oggi l’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo per l’individuazione delle fasce di complessità, dei criteri di riparto e d’impiego della risorsa co…


#PNSD, fino al prossimo 15 giugno si svolgerà la consultazione pubblica lanciata dalla Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale del Ministero, con l’obiettivo di raccogliere pareri e cont…
#PNSD


Fronte popolare-comando generale: raid Israele ha ucciso 5 nostri militanti


Nell'attacco sarebbero rimaste ferite altre dieci persone, due delle quali in modo grave L'articolo Fronte popolare-comando generale: raid Israele ha ucciso 5 nostri militanti proviene da Pagine Esteri. https://pagineesteri.it/2023/05/31/medioriente/fro

della redazione

Pagine Esteri, 31 maggio 2023 – Cinque membri del Fronte popolare per la liberazione della Palestina comando generale (Fplp-cg), sono stati uccisi oggi da una potente esplosione avvenuta nella cittadina di Qousaya, nel Libano meridionale, a ridosso del confine con la Siria e a circa 70 chilometri da quello con Israele. L’organizzazione palestinese ha accusato lo Stato ebraico di aver colpito la sua base. Forse con un drone o un missile sganciato da alta quota da un cacciabombardiere, affermano alcune fonti. Nell’attacco sarebbero rimaste ferite altre dieci persone, due delle quali in modo grave ha detto Anwar Raja, portavoce del Fplp-cg.

Da parte sua Israele nega di aver effettuato un attacco aereo sul confine libanese-siriano.

Un dirigente del Fplp-cg, Abu Wael Issam, ha detto all’Associated Press che il suo gruppo si vendicherà “al momento opportuno”. Ha aggiunto che l’attacco non dissuaderà i combattenti palestinesi “dalla lotta contro il nemico israeliano”.

Fonti della sicurezza libanese, citate da media locali, invece sostengono che “i cinque membri del Fplp-cg sono stati uccisi dall’esplosione accidentale di un loro missile e non in un attacco aereo israeliano”.

Il Fplp-cg, Fondato da Ahmed Jibril (morto nel 2021) e nato da una scissione dal più noto Fronte popolare per la liberazione della Palestina, è sostenuto da Damasco e ha basi lungo il confine tra Libano e Siria e una presenza militare in entrambi i paesi. Pagine Esteri

L'articolo Fronte popolare-comando generale: raid Israele ha ucciso 5 nostri militanti proviene da Pagine Esteri.



Giorgia Meloni continua a prendere in giro gli italiani, in particolare i suoi elettori. Anche oggi ha riproposto i suoi discorsi sulla patria e la nazione nel


Il Ministro Giuseppe Valditara ha firmato il decreto che ripartisce ulteriori 700 milioni di euro di risorse del PNRR tra tutte le Fondazioni ITS Academy accreditate con almeno un percorso di formazione attivo.


+++ Con il nuovo rilascio, Pixelfed v0.11.8 consentirà ai propri utenti di modificare i post! +++

@Che succede nel Fediverso?

Pixelfed v0.11.8 è ora disponibile! 🎉

Punti salienti:

- Post Edit 🥳
- Aumento del collegamento automatico delle menzioni da 5 a 20
- Aumento del collegamento automatico degli hashtag da 30 a 60
- Aumento del collegamento automatico dei collegamenti web da 2 a 5

github.com/pixelfed/pixelfed/r… # pixelfed


Pixelfed v0.11.8 is now available! 🎉

Highlights:

- Post Edits 🥳
- Increased mention autolinking from 5 to 20
- Increased hashtag autolinking from 30 to 60
- Increased web link autolinking from 2 to 5

github.com/pixelfed/pixelfed/r… #pixelfed


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Siena, lo stadio della vergogna


Lo stadio di Siena è chiuso per lavori da moltissimo tempo. È una vergogna (purtroppo frequente in Italia). Con che faccia il sindaco l'assessore hanno il coraggio di farsi vedere in giro?



Francesco Meloni, professione avventuriero


Le riviste cartacee da dieci anni almeno chiudono a grappoli (e non sempre si tratta di onorevoli uscite di scena) e da altrettanti anni la roba per serve si ammucchia nei supermercati e nelle poche edicole rimaste con tirature a rotta di collo. Nel maggio 2023 il per nulla glorioso "#Gente" (la un tempo concorrente "#Oggi" pare abbia cambiato linea editoriale abbandonando monarchi monegaschi, principi britannici e altra roba del genere) dedica una copertina alla madre non sposata all'epoca Primo Ministro nello stato che occupa la penisola italiana.
Il signor Francesco #Meloni vi viene definito #avventuriero.
Alla madre tocca la definizione di scrittrice.
Nel 1995 Meloni fu beccato mentre cercava di introdurre nel #Regno di #Spagna una quantità di hashish tale da rallegrare le serate di tutta la #Castiglia e di tre quarti dell'#Andalusia per un anno di fila (qui su Archive). La #FirenzeCheNonConta lo avrebbe chiamato #cialtrone, #sprovveduto, #improvvisato, #sfortunato o puramente e semplicemente #bìschero. Se non fosse stato il padre di un individuo politicamente intoccabile le gazzette lo avrebbero relegato nelle pagine interne e a distanza di trent'anni (e di un decesso, avvenuto nel 2012) dai fatti sarebbe stato ancora tacciato di #trafficante o di #spacciatore.
E Francesco Meloni era un uomo. Con buona pace di chi segue la moda del "#linguaggio #inclusivo" il vocabolo #avventuriera, al pari di #esperta, #cortigiana, #intrattenitrice, #cubista e chissà quanti altri, non va usato come complimento.



Neuralink: gli USA autorizzano Musk a testare i microchip cerebrali sull’uomo | L'Indipendente

"Dopo anni di annunci circa l’inizio imminente di test clinici sull’uomo, la società di impianti cerebrali di Elon Musk – Neuralink – ha reso noto che la Food and Drug Administration (FDA) ha autorizzato la sperimentazione umana di chip cerebrali negli Stati Uniti. L’obiettivo è quello di creare un’interfaccia tra l’uomo e il computer con l’inserimento di un chip – tramite un foro di 8 mm nel cranio – collegato al cervello con fili più sottili di un capello umano, che possono essere “iniettati” con un ago di 24 micron per rilevare l’attività dei neuroni. L’operazione sarà condotta da un robot per ridurre al minimo i rischi d’errore. L’azienda del magnate americano aveva chiesto l’autorizzazione all’FDA all’inizio del 2022, ma l’agenzia aveva respinto la domanda a causa di diverse preoccupazioni che dovevano essere affrontate prima di dare l’avvio alle sperimentazioni."

lindipendente.online/2023/05/2…



Moldova: le elezioni sono valide solo se vince il fronte atlantista? | Marx21

"Le elezioni nella regione autonoma della Gagauzia hanno visto una sfida tra candidati considerati filorussi. Abbastanza per etichettare l’esito come non valido, secondo il doppio standard del governo atlantista di Chișinău."

marx21.it/internazionale/moldo…



ULTIM'ORA - Il Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) ha appena eletto Anu Talus (FI DPA) come suo nuovo presidente.

@Notizie dall'Italia e dal mondo

Il nuovo presidente sostituirà il presidente uscente Andrea Jelinek e supervisionerà il lavoro del consiglio per i prossimi 5 anni.

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Pixelfed v0.11.7 è ora disponibile! 🎉

@Che succede nel Fediverso?

Punti salienti:
- Rilevamento avanzato di Autospam
- Autospam ora avvisa gli utenti tramite notifiche
- Nuova pagina del dashboard di Autospam
- Diverse correzioni di archiviazione multimediale
- Supporto postgres migliorato
- Vari miglioramenti mastoApi

github.com/pixelfed/pixelfed/r… # pixelfed


Pixelfed v0.11.7 is now available! 🎉

Highlights:
- Advanced Autospam Detection
- Autospam now warns users via notifications
- New Autospam dashboard page
- Several media storage fixes
- Improved postgres support
- Various mastoApi improvements

github.com/pixelfed/pixelfed/r… #pixelfed


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in reply to Poliverso - notizie dal Fediverso ⁂

tempo fa era stato introdotto su mastodon un sistema per limitare le iscrizioni automatiche di spambot, sistema che è stato migliorato recentemente in seguito allla grande ondata di cryptospammers.
Questa voce è stata modificata (2 anni fa)


Thomas Sankara: il debito è il nuovo colonialismo (1) | Piccole Note

"Thomas Sankara è sconosciuto ai più, almeno per noi che riconduciamo il mondo ai nostri piccoli confini. In Africa è un eroe, un modello, un’ispirazione per tutti quelli che sognano la fine del colonialismo (o neo che è uguale) che costringe ancora tanta parte del continente a forme di schiavitù meno manifeste (sulle quali nessuna parola dei Black Lives Matters e nessun inginocchiamento)."

piccolenote.it/pagina2-news/th…



L'ordine degli Avvocati di Ancona e la privacy. Una storia grottesca e ridicola (ma il #GarantePrivacy aveva finito il senso dell'umorismo)


Il #GarantePrivacy ha sanzionato per €20.000 l'ordine degli avvocati di Ancona: una gestione della #privacy e della sicurezza fuori da ogni logica

@Etica Digitale (Feddit)

Qui il tweet di @Christian Bernieri / DPO Christian Bernieri con un riassunto interessante:

Si sono inventati un portale per richiedere il gratuito patrocinio. Questo prende la domanda compilata e la invia con la pec dell'avvocato stesso. Come fa? Semplice, chiedendo all'avvocato USERNAME e PASSWORD della sua PEC.
Oltre a tutto questo, mancava l'informativa. Del tutto: persino quando l'ha richiesta il Garante l'informativa non è saltata fuori. Hanno provato a consegnare quella del fornitore informatico che ha realizzato il portale e che ovviamente non c'entra una fava perchè il titolare è l'Ordine.
«la cosa che mi è piaciuta di più, si fa per dire, è la base di legittimazione: non solo una ma la bellezza di due, sia per espresso consenso sia per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico.»


Il provvedimento del Garante

in reply to The Privacy Post

Ma questa cosa è assurda! Non riesco a capacitarmi di come si possa anche solo concepire una cosa del genere.


#32 / Autarchie schizofreniche e protezione dei dati


Sanzione di 1 miliardo a Facebook del Garante privacy irlandese / Sono già cinque anni di GDPR / Anche in US ci provano con la polizia del pensiero / Meme e citazione del giorno.

Facebook e la dissonanza cognitiva dell’Unione Europea


Dopo 10 anni di cause e istruttorie ci siamo: il Garante Privacy Irlandese ha sanzionato la piattaforma per più di 1 miliardo di euro per aver trasferito dati di utenti europei verso gli Stati Uniti, un’attività che dovrà cessare entro 5 mesi dal provvedimento.

La sanzione arriva davvero da lontano; da quando Max Schrems, fondatore dell’organizzazione noyb, ha deciso di citare in causa Facebook per violazione dei suoi diritti fondamentali, per aver esposto i suoi dati (e quelli di ogni altro utente) alla sorveglianza di massa del governo degli Stati Uniti (citofonare Snowden).

Ogni settimana notizie e approfondimenti dal mondo della sorveglianza di massa e della privacy.

Nel 2020 la Corte di Giustizia Europea ha dato ragione a Schrems ed ha anche annullato il trattato internazionale sul trasferimento dati tra UE-US chiamato “Privacy Shield”. Dal 2020 trasferire dati verso gli Stati Uniti è in molti casi in violazione di legge e quindi sanzionabile.

Di cosa è colpevole quindi Facebook? È molto semplice: la sua colpa è rispettare le leggi statunitensi sulla sorveglianza di massa (FISA, CLOUD Act, ecc.) e non rispettare quelle europee sulla protezione dei dati (GDPR).

Un impasse da cui però è impossibile districarsi.

L’esistenza stessa di Facebook in Europa prevede infatti il trattamento e trasferimento di dati verso gli Stati Uniti; è inevitabile1. L’unico modo per evitarlo è chiudere baracca e lasciare l’UE per sempre.

Capiamoci, il problema non è la sanzione, ma l’estrema incoerenza dei legislatori europei. Da una parte, abbiamo un framework normativo e politico che rende qualsiasi azienda europea sanzionabile per trasferimento di dati verso gli Stati Uniti. Dall’altra, abbiamo invece un intero continente che non può fare a meno dei servizi essenziali della Big Tech statunitense, e non mi riferisco certo ai social network.

La dissonanza cognitiva Made in Europe è totale se ricordiamo che Meta è comunque chiamata a rispettare le leggi sulla sorveglianza di massa europee, come il Chat Control e il Digital Services Act e molte altre.

Cosa stiamo sanzionando esattamente, e cosa dovremmo festeggiare?

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Cinque anni di GDPR


Fra un paio di giorni sarà l’anniversario dell’entrata in vigore del General Data Protection Regulation, la legge europea più amata e odiata al mondo.

Sono stati cinque anni in cui le aziende europee e non hanno iniziato un percorso che in effetti ha portato a tutelare maggiormente le persone sotto l’egida della conformità normativa. Tra alti e bassi, va dato a Cesare quel che è di Cesare. In Italia il Garante Privacy ha svolto un buon lavoro e spesso messo in evidenza azioni pericolose da parte della pubblica amministrazione, ottenendo in rari casi anche qualche ripensamento.

Il GDPR è però un’arma a doppio taglio: quale attività nella società dell’informazione non comporta un trattamento di dati? Il rischio è che i buoni propositi del Garante Privacy talvolta possano lasciare il passo a volontà dirigiste che non hanno nulla a che vedere con la tutela delle persone.

Un esempio di questa deriva, che non mi piace affatto, sono le recenti dichiarazioni del Presidente Stanzone in merito all’affaire chatGPT: “come Italia indichiamo una via europea all’intelligenza artificiale, che prescinde dal liberismo accentuato statunitense come dal sovranismo autarchico della Cina o della Corea del Nord e si situa nel bel mezzo di questa nuova guerra fredda. La nostra è una strada intermedia, faticosa, per la libertà, la democrazia e la dignità della persona in Europa".

Sfruttare la leva del GDPR per piegare il mercato a logiche politiche da “terza vi progressista” non mi sembra saggio. Il Garante Privacy non dovrebbe essere un organo politico e non spetta certo al Presidente Stanzone scegliere alcuna via di regolamentazione del mercato.

Anche perché, la terza via non esiste. La strada intermedia finisce sempre per essere un sovranismo autarchico schizofrenico e pieno di contraddizioni, come dimostra il recente provvedimento contro Facebook.

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La polizia del pensiero unico


Anche negli Stati Uniti qualcuno ha deciso che è ora di seguire l’esempio europeo, con un Bill2 che propone di istituire un’agenzia federale per il controllo e la regolamentazione delle piattaforme digitali.

Il Bill, intitolato amichevolmente come Digital Platform Commission Act (DPCA), nella migliore tradizione woke inizia con l’incolpare le piattaforme digitali di tutti i mali del mondo:

The unregulated policies and operations of some of the most powerful digital platforms have at times produced demonstrable harm, including—
(A) undercutting small businesses;
(B) abetting the collapse of trusted local journalism;
(C) enabling addiction and other harms to the mental health of the people of the United States, especially minors;
(D) disseminating disinformation and hate speech;
(E) undermining privacy and monetizing the personal data of individuals in the United
States without their informed consent; and
(F) in some cases, radicalizing individuals to violence.


Praticamente il demonio in terra, e la causa di tutto è l’assenza di una regole statali. Serve una legge.

Il senatore, ovviamente Democratico, che ha proposto il Bill, commenta così il ruolo della nuova Agenzia: “To fulfill its mandate, the Commission would have the authority to promulgate rules, impose civil penalties, hold hearings, conduct investigations, and support research. It could also designate ‘systemically important digital platforms’ subject to additional oversight, regulation, and merger review.”

Leggendo il Bill si comprende che l’attenzione del legislatore non è in verità nel proteggere le persone dalle cattive piattaforme digitali, ma di assicurare che le stesse siano regolate coerentemente con il pubblico interesse e necessità degli Stati Uniti: “The purpose of the Commission is to regulate digital platforms, consistent with the public interest, convenience, and necessity, to promote to all the people of the United States, so far as possible, the following…”

La Commissione sarà composta da “esperti della disinformazione” che faranno capo anche ad organizzazioni non governative ed esperti di ogni tipo (quelli col PhD, in pratica). Come spiegato più volte su queste pagine, la lotta alla disinformazione non è altro che una lotta per il controllo dell’informazione e un modo per legittimare la nuova censura: se prima si bruciavano libri, oggi si bruciano tweet.

L’anima del Bill ricorda molto quella del nostro Digital Services Act, anche se non riesce a catturare lo stesso livello di perversione. La differenza è che mentre negli Stati Uniti c’è chi critica duramente la proposta, da noi tutti applaudirono all’unisono per la nuova, scintillante, polizia del pensiero

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Meme del giorno


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Citazione del giorno

"The Third Way? There is no third way. There are only two ways. Either you choose a capitalist society or you choose a socialist society. People who talk about a third way just demonstrate that they have lost faith in capitalism, but haven't the guts to become socialists."

Margaret Thatcher

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Leggi le Cronache passate

1

È inevitabile anche nel caso in cui Facebook avesse data center fisici in UE, dato che giuridicamente e tecnicamente anche la capacità di accedere da remoto ai dati equivale a trasferimento. Le autorità statunitensi possono sempre accedere da remoto a dati che fisicamente si trovano altrove.

2

Il testo: docs.reclaimthenet.org/digital…



La nuova release di Friendica è stata rilasciata: la versione "Giant Rhubarb" 2023.05 ha anche un connettore per BlueSky

@Che succede nel Fediverso?

Avviso contenuto: Siamo molto felici di annunciare la disponibilità della nuova versione stabile di Friendica “Giant Rhubarb” 2023.05. Questa versione contiene una correzione di sicurezza di un problema segnalato da tek-aevl, incoraggiamo vivamente tutti gli amministratori ad aggiornare i propri nodi. I punti salienti o

Siamo molto felici di annunciare la disponibilità della nuova versione stabile di Friendica "Giant Rhubarb" 2023.05. Questa versione contiene una correzione di sicurezza di un problema segnalato da tek-aevl, incoraggiamo vivamente tutti gli amministratori ad aggiornare i propri nodi.


I punti salienti di questa versione sono

- il connettore Tumblr è stato migliorato ed è stato aggiunto un connettore bluesky iniziale,
- la ricerca degli utenti è stata corretta,
- il selettore di emoji è stato spostato al centro e
- la visualizzazione delle immagini ora viene eseguita utilizzando fancybox per impostazione predefinita.


Friendica 2023.05 released

We are very happy to announce the availability of the new stable release of Friendica “Giant Rhubarb” 2023.05. This release contains a security fix of a problem tek-aevl pointed out, we strongly encourage all admins to update their nodes. The highlights of this release are

  • the Tumblr connector was improved and an initial bluesky connector was added,
  • the search for @-handles was fixed,
  • the emoji picker was moved to the core, and
  • the display of images in is now done using fancybox by default.

For details, please the CHANGELOG file in the repository.

What is Friendica


Friendica is a decentralized communications platform, you can use to host your own social media server that integrates with independent social networking platforms (like the Fediverse or Diaspora*) but also some commercial ones like Tumblr.

How to Update

Updating from old Friendica versions


If you are updating from an older version than the 2022.12 release, please first update your Friendica instance to that version as it contained some breaking changes.

Pre-Update Procedures


Ensure that the last backup of your Friendica installation was done recently.

Using Git


Updating from the git repositories should only involve a pull from the Friendica core repository and addons repository, regardless of the branch (stable or develop) you are using. Remember to update the dependencies with composer as well. So, assuming that you are on the stable branch, the commands to update your installation to the 2023.05 release would be
cd friendica
git pull
bin/composer.phar install --no-dev
cd addon
git pull
If you want to use a different branch than the stable one, you need to fetch and checkout the branch before your perform the git pull.

Pulling in the dependencies with composer will show some deprecation warning, we will be working on that in the upcoming release.

Using the Archive Files


If you had downloaded the source files in an archive file (tar.gz) please download the current version of the archive from friendica-full-2023.05.tar.gz (sha256) and friendica-addons 2023.05.tar.gz (sha256)) and unpack it on your local computer.

As many files got deleted or moved around, please upload the unpacked files to a new directory on your server (say friendica_new) and copy over your existing configuration (config/local.config.php and config/addon.config.php) and .htaccess files. Afterwards rename your current Friendica directory (e.g. friendica) to friendica_old and friendica_new to friendica.

The files of the dependencies are included in the archive (make sure you are using the friendica-full-2023.05 archive), so you don’t have to worry about them.

Post Update Tasks


The database update should be applied automatically, but sometimes it gets stuck. If you encounter this, please initiate the DB update manually from the command line by running the script
bin/console dbstructure update
from the base of your Friendica installation. If the output contains any error message, please let us know using the channels mentioned below.

Please note, that some of the changes to the database structure will take some time to be applied, depending on the size of your Friendica database.

Known Issues


At the time of writing this, none

How to Contribute


If you want to contribute to the project, you don’t need to have coding experience. There are a number of tasks listed in the issue tracker with the label “Junior Jobs” we think are good for new contributors. But you are by no means limited to these – if you find a solution to a problem (even a new one) please make a pull request at github or let us know in the development forum.

Contribution to Friendica is also not limited to coding. Any contribution to the documentation, the translation or advertisement materials is welcome or reporting a problem. You don’t need to deal with Git(Hub) or Transifex if you don’t like to. Just get in touch with us and we will get the materials to the appropriate places.

Thanks everyone who helped making this release possible and have fun!


friendi.ca/2023/05/23/friendic…




👾 CONFESSIONI DI UNA MASCHERA - IGNORANCE IS BLISS


“In Italia si legge meno che negli altri paesi” è una frase che ci risuona nelle orecchie da sempre, o per lo meno da quando abbiamo capacità mnemoniche per poterla contestualizzare. Non si tratta però, come spesso accade, di un qualcosa che risuona nel vento senza parvenza di realtà. Ci sono infatti i recenti dati Istat a ricordarci come la situazione continui nella sua stagnazione. Quanto di buono guadagnato nel biennio pandemico è già andato perduto. @Poliverso - notizie dal fediverso

iyezine.com/confessioni-di-una…

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Durand Jones - Wait til i get over


L’album di debutto di Durand Jones, cantante e leader della celebre formazione soul Durand Jones & The Indications ha impiegato oltre dieci anni per completare il suo disco solista, che vede ora la luce per Dead Oceans e si intitola "That feeling". @Musica Agorà

iyezine.com/durand-jones-wait-…

Musica Agorà reshared this.



Dorthia Cottrell - Death Folk Country


Dorthia Cottrell arriva dalla Virginia, East Coast, dove nasce cresce, insieme a poche migliaia di anime, in un ambiente di provincia decisamente conservatore. La sua esigenza di alienarsi da un contesto sociale che le sta stretto, la porta nella vicina Richmond, dove in breve tempo riesce a fondare gli Windhand, band doom che, grazie ai quattro album realizzati fino ad oggi, è riuscita a ritagliarsi un ruolo di tutto rispetto in ambito metal.

#musica #folk iyezine.com/dorthia-cottrell-d…



L'intellighenzia finalmente libera di esprimere "idee" al #SalTo23, grazie alla repressione del "fascismo degli antifascisti" commissionata alla Digos:

torino.repubblica.it/cronaca/2…