In Cina e Asia – Qin Gang si è dimesso dalla carica di deputato
I titoli di oggi: Cina, l’ex ministro degli Esteri Qin Gang si è dimesso dalla carica di deputato Segreti di stato, Pechino approva emendamenti e preoccupa le aziende straniere Cina, pronta la normativa nazionale per regolare e-bike e scooter elettrici Coree, Cuba ufficializza le relazioni diplomatiche con il Sud Cina, Qin Gang si è dimesso dalla carica di deputato L’ex ...
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Buon compleanno Presidente! Attualità del pensiero economico di Luigi Einaudi
20 marzo 2024, ore 11:00 presso la Camera dei Deputati, Sala del Refettorio, Palazzo San Macuto, Roma
SALUTI ISTITUZIONALI
GIUSEPPE BENEDETTO, Presidente Fondazione Luigi Einaudi
INTRODUCE
ANDREA CANGINI, Segretario Generale Fondazione Luigi Einaudi
RELAZIONI A CURA DI
PROF. LORENZO INFANTINO, Luigi Einaudi e l’idea di Europa
PROF.SSA EMMA GALLI, Luigi Einaudi: la finanza straordinaria e il debito pubblico
PROF. PAOLO SILVESTRI, Buona società e buon governo: l’umanesimo liberale di Luigi Einaudi
CONCLUSIONI DEL MINISTRO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE GIANCARLO GIORGETTI
Per accedere alla Camera dei Deputati, per gli uomini è d’obbligo la giacca. Accredito con nome e cognome ad accrediti@fondazioneluigieinaudi.it
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Presentazione del libro “La Gogna” di Alessandro Barbano
28 marzo 2024, ore 18:00 presso l’Aula Malagodi della Fondazione Luigi Einaudi
SALUTI INTRODUTTIVI
GIUSEPPE BENEDETTO, Presidente Fondazione Luigi Einaudi
OLTRE ALL’AUTORE INTERVERRANNO
ALBERTO CISTERNA, Presidente di Sezione del Tribunale di Roma
ENRICO COSTA, Deputato della Repubblica Italiana
TULLIO PADOVANI, Professore emerito di Diritto penale presso la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa e Accademico dei Lincei
MODERA
ANDREA CANGINI, Segretario Generale Fondazione Luigi Einaudi
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Lapidi, la Grande carestia in Cina
Il libro-inchiesta che ha portato alla luce l’immane eccidio provocato dal regime maoista dal 1958 al 1962.
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Disinformare: ecco l’arma di Mario Caligiuri, Alberto Pagani, Michela Chioso
La mente umana è un campo di battaglia dove si combatte una guerra fatta di narrazioni bugiarde. Una competizione strategica che plasma le percezioni, influenza le decisioni e avvelena le democrazie. Il saggio di Mario Caligiuri e Alberto Pagani, introdotto dal Comandante generale emerito dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri, e scritto in collaborazione con la giornalista Michela Chioso, indaga origini, tattiche e implicazioni di questo nuovo terreno di scontro, a due anni dall’inizio della operazione militare speciale russa, una guerra a tutti gli effetti che sta ridefinendo la carta d’Eurasia.
A due anni da quando, il 24 febbraio 2022, le truppe della Federazione Russa ne hanno violato il confine, l’Ucraina è in stallo militare, il sostegno internazionale vacilla e Mosca si prepara alle elezioni presidenziali all’ombra della morte, in un carcere siberiano, del dissidente Aleksej Naval’nyj.
Nel pieno di una guerra a più dimensioni, il cui esito resta ancora incerto, Disinformare: ecco l’arma. L’emergenza educativa e democratica del nostro tempo (Rubbettino), narra le avventure e le disavventure della verità di un evento che sta cambiando il mondo.
Da qui parte il dialogo tra Mario Caligiuri, esperto di Intelligence e Pedagogia, e Alberto Pagani, docente di Sociologia con esperienze parlamentari: un confronto che affonda le sue radici nell’interesse condiviso per l’universo della Sicurezza.
Il saggio – introdotto dal Comandante generale emerito dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri, e scritto in collaborazione con la giornalista Michela Chioso – è suddiviso in due parti: la prima centrata sulle questioni geopolitiche, la seconda di ispirazione umanistica. La narrazione segue i codici dell’intervista giornalistica e spiega come e perché siamo entrati nell’era della disinformazione.
Caligiuri e Pagani indagano il conflitto che serve a Mosca per confermarsi impero: non più impiego armato della forza ma guerra cognitiva che vede nella mente umana un campo di battaglia.
La disinformazione è la guerra e la prima vittima è la verità.
Nulla di nuovo sotto il sole, poiché da sempre le bugie sono parte costitutiva del conflitto: la differenza risiede neglistrumenti di diffusione, che ora includono piattaforme, come i social media globali, e siti di controinformazione per massimizzare l’efficacia delle strategie impiegate: pubblicità,deception, disinformazione, intossicazione e propaganda. Tattiche in grado di soggiogare e devitalizzare una società senza ricorrere alla forza o alla coercizione.
Sebbene la propaganda russa attiri su di sé grande attenzione, Pagani avverte: “la maggior parte delle notizie false è prodotta in casa nostra”. Storie che hanno dell’incredibile ma che pure proliferano, fino a diventare virali.
“L’antidoto alla disinformazione è l’istruzione” : lo ricorda Caligiuri con un richiamo alla consapevolezza:
fake news e complottismi non sono che la parte più evidente della questione. “La vera minaccia risiede nella disinformazione di Stato, la comunicazione istituzionale” che stritola le coscienze e sbriciola la fiducia nelle istituzioni.
Affrontare la sfida significa, quindi “proposte educative più funzionali, alta formazione per gli insegnanti e ampliamento dei saperi”. Perché la Scuola sia sempre più un vivaio dove germogliare e non l’arena dove competere. E in tale prospettiva “l’Intelligence si conferma scienza del futuro e merita pieno riconoscimento accademico “.
Questo libro – così lo compendia Caligiuri – “è un atto di responsabilità nel contrastare l’idea che la verità possa essere sacrificata sull’altare della menzogna e della propaganda”.
L’invito finale a mantenere elevati standard di fedeltà al vero. Un atto rivoluzionario in questa società dove la verità – lo estrinseca magnificamente il filosofo Byung-chul Han – “si disintegra in polvere di informazioni, spazzata via dal vento digitale”.
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Forse non tutti i Friulinuxiani sanno che... esiste un'istanza mastodon del LUG di Trieste
L'istanza è amministrata da @AdminLug@mastodon.lug.ts.it e si trova a questo indirizzo:
mastodon.lug.ts.it/public/loca…
Mastodon | Lug Trieste
Un'istanza di mastodon per la cittá di Trieste, ospitata sul server del Linux user Group TriestinoMastodon hosted on mastodon.lug.ts.it
I'm grateful for the service your account offers, but it's a shame that it's not possible to sort servers by number of active users. Unfortunately, the number of overall users is a value that rewards very old instances, even if they are practically dead
fediverseobserver likes this.
Weekly Chronicles #65
Questo è il numero #65 di Privacy Chronicles, la newsletter che ti racconta l’Era Digitale e ti aiuta a preservare la tua libertà e la tua privacy.
Cronache della settimana
- Le vending machines ti osservano
- L’AI Act europeo è stato finalizzato, cosa ci aspetta
- Londra potenzia la sorveglianza di massa
Lettere Libertarie
- In Argentina arriva il carcere per chi stampa denaro
Rubrica OpSec:
- I consigli della NSA per usare lo smartphone
Le vending machines ti osservano
Vending.FacialRecognition.App.exe - Application Error
È il messaggio di errore che è apparso a uno studente della University of Waterloo mentre cercava di comprare una merendina da una vending machine del campus.
Lo studente ha poi postato l’immagine su Reddit, da cui è scaturito un intenso dibattito: “okay, perché le vending machines hanno il riconoscimento facciale?”
Qualcuno ha anche postato parte della privacy policy della vending machine:
“The facial recognition camera and video display signage on the front of the vending machine can collect data about the customer’s age and gender. Once the data has been sent to the control unit, the data can be combined with other information, such as local weather conditions and time of day. The platform can then send a message back to the video display to trigger targeted promotions to stimulate add-on sales in a single transaction.”
In generale gli utenti che hanno postato nel thread su Reddit sembravano abbastanza stupiti dalla possibilità che una vending machine avesse tali capacità — tanto da protestare con l’amministrazione dell’università, che è stata poi costretta a disabilitare la macchina.
Bene, ma non proprio. Purtroppo non è una novità che le macchinette abbiano capacità di riconoscimento facciale. Lavorando nel settore della privacy posso dirvi che da diversi anni il settore del vending ha fatto grandi passi in avanti nell’acquisizione di dati personali: riconoscimento facciale, profilazione, concorsi a premi e molto altro.
Per quanto riguarda il riconoscimento facciale, la questione è più complessa di ciò che sembra. Prima di tutto, bisogna distinguere tra riconoscimento facciale e analisi facciale.
Il primo implica la creazione di dati biometrici attraverso modelli applicati da algoritmi sulle immagini del viso in tempo reale. I dati biometrici creano poi dei codici univoci che descrivono e identificano matematicamente un singolo volto.
Viceversa, gli algoritmi di analisi facciale non creano modelli biometrici ma sono in grado di identificare caratteristiche comuni e distinguere tra vari elementi. Ad esempio, sono in grado di distinguere il genere di una persona (over 9000), esaminando il volto.
Nel secondo caso la macchina sa che siamo esseri umani, magari di genere maschile o femminile e di età compresa tra i 25 e i 30 anni, ma non crea dati biometrici che possono essere usati per identificarci tra miliardi di altre persone.
Inutile dire che il primo caso è molto peggio del secondo. Purtroppo non è facile come sembra scoprire con quale tipo di sistema abbiamo a che fare. Molte aziende produttrici di software e macchine usano il termine riconoscimento facciale impropriamente, per vendere meglio i loro prodotti. Altri invece lo usano davvero.
In alcuni casi addirittura le macchine vengono vendute con la capacità di riconoscimento facciale, senza neanche che il commerciante che le installa lo sappia.
Una cosa è certa: nell’Era Digitale dobbiamo presumere che ogni macchina abbia telecamere, microfoni e sensori ad hoc per acquisire i nostri dati e profilarci.
Il mondo sta cambiando: stupirsi di queste cose significa essere preda delle macchine, degli algoritmi, delle corporazioni e dei governi. Prenderne atto, usare la tecnologia con accortezza, e adeguarsi.
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L’AI Act europeo è stato finalizzato, cosa ci aspetta
Dopo lunghi anni di discussioni e ripensamenti, il testo finale dell’IA ACT è stato approvato dall’Unione Europea e sarà pubblicato in Gazzetta ad aprile 2024. Da quel momento inizieranno a decorrere i vari termini di efficacia delle diverse disposizioni.
Prima proiezione internazionale per “La rivoluzione di Ayten”
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Pagine Esteri, 28 febbraio 2024. Si è tenuta a Londra la prima proiezione internazionale del documentario “La rivoluzione di Ayten”, realizzato da Eliana Riva e prodotto da Pagine Esteri. Dopo la presentazione ufficiale del lavoro, è cominciato il tour di presentazioni che farà tappa in diversi Paesi europei e città italiane.
Il documentario racconta la storia di Ayten Öztürk, l’oppositrice politica turca che ha denunciato di essere stata rapita e torturata per sei mesi in un centro segreto di detenzione ad Ankara. La campagna per la sua liberazione ha coinvolto centinaia di persone in tutto il mondo ma la battaglia per la chiusura dei centri di tortura ha significato per Öztürk una repressione giudiziaria che l’ha costretta per tre anni agli arresti domiciliari. Pochi giorni fa è stata arrestata e rimane tutt’ora in carcere.
I raid della polizia turca hanno portato al fermo di decine di persone, tra cui gli avvocati della stessa Ayten, intervistati nel documentario insieme ad alcune delle madri degli oppositori politici arrestati o uccisi dalla polizia.
Il docufilm ripercorre la storia recente della repressione dentro e fuori dalle carceri, delle campagne di sciopero della fame per opporsi agli arresti di avvocati, insegnanti, musicisti e dell’uso politico dei tribunali e della giustizia.
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controinformazione.info/per-la…
Uno Starlink cinese? Pechino accelera sull’Internet satellitare
La Cina starebbe pianificando la creazione di una infrastruttura di connessione globale di oltre dodicimila nano-satelliti, un sistema di Internet satellitare che ricalcherebbe il più conosciuto programma Starlink dell’americana SpaceX. Sebbene questo progetto sia ancora agli inizi, la Cina ha deciso di investire sul suo programma satellitare già da vari anni e lo sviluppo di un programma basato su larghe costellazioni di satelliti risale al 2018. Un altro segnale che dimostra l’aumento dell’interesse cinese nei confronti della dimensione spaziale è l’incremento dei lanci missilistici commerciali, sessantasette lo scorso anno, che la mettono in ottima posizione, seconda solo agli Stati Uniti con i loro centosedici lanci. Lo stesso governo cinese ha dichiarato che il valore dell’industria satellitare commerciale domestica raddoppierà nel 2024 raggiungendo i sessantaquattro miliardi di dollari entro il 2025. Alcune fonti indicano che la Cina stia pianificando di creare una rete di 12,992 satelliti per creare una rete di connessione globale, .
L’esempio di Starlink
Dietro la recente accelerazione di Pechino ci sarebbero delle valutazioni legate a quanto accaduto in Ucraina. Il programma di Elon Musk ha, infatti, permesso ai soldati ucraini di conservare le loro comunicazioni e la connessione Internet, vanificando buona parte delle offensive di guerra elettronica portate avanti da Mosca. Un elemento che, invece, potrebbe causare preoccupazione nel fronte occidentale è l’apertura che Musk sembra avere nei confronti di Pechino. Oltre ad aver vocalmente celebrato le qualità di Xi Jinping, pare che Musk abbia personalmente ordinato una riduzione dei servizi Starlink per gli abitanti di Taiwan, violando l’esistente contratto con Washington. Se veramente Pechino potesse contare sulla collaborazione, anche parziale, di Elon Musk allora è possibile che la Cina riesca a chiudere il divario tecnologico con l’occidente, in questo contesto, in tempi pericolosamente brevi.
Il rischio per l’America
Se la Cina, attraverso questo programma, dovesse ottenere l’indipendenza dall’infrastruttura sottomarina di Internet questo presenterebbe un importante sfida strategica per l’occidente. Ad oggi, la quasi totalità della connessione Internet è costituite da reti di cavi sottomarini che collegano i vari Paesi e trasportano le informazioni (quasi il 99%). La dipendenza da questi cavi per l’accesso al web è uno degli elementi che garantisce il controllo Usa su questa risorsa, grazie al vantaggio navale attualmente esercitato da Washington su Pechino. Se la Cina dovesse rendersi indipendente, anche parzialmente, gli Stati Uniti perderebbero uno dei loro vantaggi principali.
Il vantaggio militare
Nel pratico andando a sviluppare queste capacità la Cina andrebbe a guadagnare i seguenti vantaggi. In primo luogo, Pechino, come dimostrato in Ucraina, acquisirebbe resilienza nel contesto della guerra elettronica ottenendo un importante vantaggio in un, ipotetico, conflitto nell’ Indo-Pacifico. Se nelle prime fasi, che la maggior parti degli esperti considerano essere lo scontro tra la flotta americana e le capacità antinave cinesi nel mar di Giappone, Pechino dovesse essere in grado di proteggere i suoi vettori conservando la loro guida satellitare e fosse in grado di far rimanere attive le sue comunicazioni questo potrebbe fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta. lo sviluppo di una flotta di piccoli satelliti che gestiscono le comunicazioni darebbe a Pechino profondità strategica nel dominio spaziale contro un ipotetico avversario americano. Questo progetto permetterebbe a Pechino di guadagnare resilienza nel dominio spaziale, in quello elettronico e in quello cyber, rappresentando un passo fondamentale per il Paese asiatico.
I vantaggi economico-strategici
In secondo luogo, Pechino sta acquisendo le capacità necessarie per creare un suo circuito di Space economy che, fondamentale per la sua autonomia strategica, le permetterà di ottenere enormi guadagni negli anni a venire. Infine, lo sviluppo di queste capacità permetterebbe a Pechino di supportare i suoi alleati, come hanno fatto gli americani in Ucraina grazie al progetto Starlink, permettendole di partecipare alle possibili guerre fra proxy che andranno a scoppiare negli anni a venire.
Lo US Army cancella l’elicottero per la ricognizione armata. Le incognite
L’annuncio dell’8 febbraio della cancellazione da parte dello US Army del programma di sviluppo per un nuovo elicottero militare ha destato qualche perplessità, non solo tra gli operatori americani, ma nei ministeri della Difesa e nelle relative industrie in Europa. Non è certo la prima volta che gli americani spendono miliardi di dollari su programmi che poi cancellano, ma in questo caso sono addirittura recidivi. Un programma analogo, il RAH-60 Comanche, per un elicottero con la stessa missione, è già stato cancellato quasi vent’anni fa e per lo stesso motivo dichiarato allora: la missione si può fare con i droni, senza rischiare la vita degli equipaggi – Ucraina docet. Allora gli Stati Uniti erano appena sbarcati in Iraq e anche allora i droni erano la motivazione.
Il programma FARA (Fast Attack and Reconnaissance Aircraft) cancellato qualche settimana fa e su cui erano già stati spesi due miliardi di dollari, era in evoluzione con un nuovo modello di acquisizione dalla difesa Usa, chiamato Competitive prototyping, cioè compartecipare l’industria allo sviluppo di più dimostratori operanti, per permettere al cliente di fare la scelta più aderente al requisito e ridurre i tempi di sviluppo e produzione del programma. È un modello che impone costi anche all’industria, per quasi un terzo dell’investimento, e premia chi meglio interpreta le esigenze e i requisiti della difesa. Nel caso del FARA erano rimasti in gara Bell, con un elicottero a tecnologia tradizionale, e Sikorsky, con un elicottero innovativo, a pale controrotanti ed un’elica propulsiva in coda. Entrambe le aziende hanno sviluppato prototipi, pronti al volo.
Quello che però incomincia a trapelare in ambienti americani è che la decisione dell’US Army non sia forse così lineare come sembra. Infatti, l’utilizzo di droni per una missione in aree ad alta intensità può avvenire solo con la disponibilità ininterrotta di data link e collegamenti satellitari. Come ha confermato ad Airpress il generale di divisione (Aus.) Fortunato di Marzio, pilota e già Comandante di Reggimento di Elicotteri di Attacco e Ricognizione/scorta: “Proprio la guerra in Ucraina dimostra quanto sia poco attendibile la certezza di riuscire a garantire il dominio non solo aereo, ma anche dello spettro elettromagnetico. Qualcosa che suscita molto scetticismo tra gli esperti, anche alla luce del forte dispiegamento di risorse russe dedicate alla guerra elettronica”. In altre parole, la possibilità di un utilizzo massiccio di droni per missioni di attacco e ricognizione può avvenire soltanto attraverso un controllo quasi assoluto dello spettro elettromagnetico a più basse quote.
E forse la decisione dell’US Army, non è motivata solo da un improvviso cambio di strategia ma piuttosto dalla realizzazione che gestire due programmi di sviluppo di piattaforme aeree in parallelo, come il FLRAA (Future long range assault aircraft, per il quale è stato selezionato un design tiltrotor) e il Fara, non sono compatibili né con le sue prospettive di bilancio né con la sua di capacità di gestione, e puntare sui droni è un modo elegante per districarsi dal problema.
La questione sta adesso toccando anche i vertici dei comitati Difesa del Pentagono. Il chairman del comitato Air and land forces, Rob Wittman, ha in questi giorni avviato formali richieste di chiarimento all’US Army: “Comprendiamo che l’Army è adesso focalizzato sull’utilizzo dei droni ma non si comprende quale sia la direzione per l’ammodernamento degli elicotteri, specialmente nel segmento di elicotteri veloci per attacco e ricognizione”.
Peccato che questa decisione abbia anche implicazioni quasi esistenziali per l’industria elicotteristica americana.
Se anche il FLRA subirà ridimensionamenti, come si mormora tra gli esperti americani, anche a causa dei problemi irrisolti con il convertiplano V-22 Osprey, ormai con le flotte messe a terra dal 6 dicembre, sia Bell che Sikorsky dovranno trovare sbocchi alternativi per le tecnologie che i programmi americani hanno prodotto. Ma la storia della difesa Usa insegna che la base industriale del Paese riceve sempre un’attenzione prioritaria, se non direttamente dal dipartimento della Difesa, sicuramente dal Congresso americano che è avvezzo a munifiche elargizioni per la salvaguardia della capacità produttiva nazionale.
Ricordiamo che proprio il Pentagono, a partire da fine anno, dovrà assicurare che l’industria elicotteristica americana preservi le sue competenze, perché non sarà certo il FLRAA a sostituire in futuro i più di tremila Blackhawk che volano con i colori americani. Certamente, come in passato, l’esercito lancerà un nuovo programma fra qualche anno, forse anche con le tecnologie già sperimentate con successo con il Fara.
Rimane comunque il fatto che la tempistica della decisione offre all’industria elicotteristica europea un interessante spazio di manovra per inserirsi in un mercato importante con le proprie soluzioni innovative e con la sponda di tecnologie mature già sviluppate dagli americani, e oggi più accessibili perché orfane di programmi nazionali.
Non a caso la Nato, con la sua iniziativa Next generation rotorcraft capability (NGRC), ha proprio in questi giorni pubblicato il bando di gara per l’ultimo studio in cui chiede all’industria dei Paesi Nato di fornire soluzioni tecnologiche elicotteristiche ad alte velocità, con sistemi di missione ed effettori di quinta generazione, precisando che non considererà proposte di soluzioni con tecnologie attuali.
📌 L'associazione Italiana Oncologia Toracica, in collaborazione con il #MIM indice, per l'anno scolastico 2023/2024, la terza edizione del #Concorso Nazionale "Respiriamo insieme".
Ministero dell'Istruzione
#NotiziePerLaScuola 📌 L'associazione Italiana Oncologia Toracica, in collaborazione con il #MIM indice, per l'anno scolastico 2023/2024, la terza edizione del #Concorso Nazionale "Respiriamo insieme".Telegram
Erotik Twist - The Street, the Night, the Rebel
E gli Erotik Twist fanno proprio questo: mantengono le promesse evocate dal loro nome, dai titoli della maggior parte delle loro canzoni e, perché no, dalla copertina di questo album. @Musica Agorà
iyezine.com/erotik-twist-the-s…
Erotik Twist - The Street, the Night, the Rebel - 2024
Erotik Twist: un album affilato come un lama di rasoio in un thriller italiano degli anni settanta, di quelle che colpiscono senza dare scampo alla vittima.In Your Eyes ezine
RECs Report: Towards a Continental Approach to Data Protection in Africa
On July 28, 2022, the African Union (AU) released its long-awaited African Union Data Policy Framework (DPF), which strives to advance the use of data for development and innovation, while safeguarding the interests of African countries. The DPF’s vision is to unlock the potential of data for the benefit of Africans, to “improve people’s lives, safeguard collective interests, protect (digital) rights and drive equitable socio-economic development.” One of the key mechanisms that the DPF seeks to leverage to achieve this vision is the harmonization of member states’ digital data governance systems to create a single digital market for Africa. It identifies a range of focus areas that would greatly benefit from harmonization, including data governance, personal information protection, e-commerce, and cybersecurity.
In order to promote cohesion and harmonization of data-related regulations across Africa, the DPF recommends leveraging existing regional institutions and associations that are already in existence to create unified policy frameworks for their member states. In particular, the framework emphasizes the role of Africa’s eight Regional Economic Communities (RECs) to harmonize data policies and serve as a strong pillar for digital development by drafting model laws, supporting capacity building, and engaging in continental policy formulation.
This report provides an overview of these regional and continental initiatives, seeking to better clarify the state of data protection harmonization in Africa and to educate practitioners about future harmonization efforts through the RECs. Section 1 begins by providing a brief history of policy harmonization in Africa before introducing the RECs and explaining their connection to digital regulation. Section 2 dives into the four regional data protection frameworks created by some of the RECs and identifies key similarities and differences between the instruments. Finally, Section 3 of the report analyzes regional developments in the context of the Malabo Convention through a comparative and critical analysis and, lastly, provides a roadmap for understanding future harmonization trends. It concludes that while policy harmonization remains a key imperative in the continent, divergences and practical limitations exist in the current legal frameworks of member states.
ONU: Israele deve smettere di attaccare ambulanze e convogli umanitari
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Pagine Esteri, 27 febbraio 2024. In una dichiarazione pubblicata il 27 febbraio, le Nazioni Unite hanno denunciato gli attacchi continui ai convogli umanitari dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, alle ambulanze e ai membri della Mezzaluna Rossa Palestinese. I raid avvengono nonostante le missioni umanitarie e di soccorso siano regolarmente comunicate e coordinate con l’esercito israeliano, il quale pretende la trasmissione preventiva dei dati dei pazienti trasportati e degli stessi operatori sanitari. Questi ultimi vengono fermati, spogliati e spesso arrestati per giorni, senza notizie sulle accuse né sui luoghi di detenzione. I convogli di aiuti, denunciano le Nazioni Unite, sono attaccati e bloccati e viene sistematicamente negato l’accesso ai beni da parte delle persone che stanno patendo la fame.
“Il 25 febbraio, la Società della Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS) e le Nazioni Unite hanno evacuato 24 pazienti dall’ospedale Al Amal di Khan Younis, tra cui una donna incinta e una madre e un neonato. L’ospedale Al Amal è stato all’epicentro delle operazioni militari a Khan Younis per oltre un mese. Quaranta attacchi all’ospedale, dal 22 gennaio al 22 febbraio, hanno ucciso almeno 25 persone.
Nonostante il precedente coordinamento per tutti i membri del personale e i veicoli con la parte israeliana, le forze israeliane hanno bloccato il convoglio guidato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per molte ore nel momento in cui ha lasciato l’ospedale. L’esercito israeliano ha costretto i pazienti e il personale a uscire dalle ambulanze e ha spogliato tutti i paramedici dei loro vestiti. Tre paramedici PRCS sono stati successivamente arrestati, anche se i loro dati personali erano stati condivisi con le forze israeliane in anticipo, mentre il resto del convoglio è rimasto sul posto per oltre sette ore. Un paramedico è stato rilasciato e facciamo appello per il rilascio immediato degli altri due e di tutti gli altri operatori sanitari detenuti.
Questo non è un incidente isolato. I convogli di aiuti sono sotto tiro e viene sistematicamente negato l’accesso alle persone bisognose. Gli operatori umanitari sono stati molestati, intimiditi o detenuti dalle forze israeliane e le infrastrutture umanitarie sono state colpite. Poco prima dell’incidente di domenica, due familiari di Medici Senza Frontiere sono stati uccisi in un attacco non sollecitato dalle forze israeliane contro un complesso in conflitto dove dormivano il loro personale e i loro familiari.
L’inadeguata facilitazione per la consegna degli aiuti in tutta Gaza significa che gli operatori umanitari sono soggetti a un rischio inaccettabile di essere arrestati, feriti o peggio; lasciando noi e i nostri partner incapaci di raggiungere in sicurezza Gaza settentrionale e sempre più parti di Gaza meridionale.
L’ONU e i partner hanno costantemente comunicato alle autorità israeliane i requisiti per una facilitazione significativa degli sforzi di soccorso in tutta Gaza. Il minimo indispensabile è questo: riconoscere in anticipo la notifica di una missione umanitaria comporta la responsabilità di facilitare un passaggio sicuro, regolare e rapido sul terreno. Continueremo il nostro impegno con le forze israeliane affinché tali requisiti siano soddisfatti, in modo che la risposta umanitaria assolutamente necessaria sia abilitata.
L’ONU e il PRCS hanno dovuto lasciare altri trentuno pazienti non critici all’ospedale Al Amal”.
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UCRAINA. I russi avanzano, Macron propone l’invio di truppe occidentali
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di Marco Santopadre
Pagine Esteri, 27 febbraio 2024 – Il presidente ucraino ha di nuovo ammesso il fallimento della controffensivalanciata da Kiev parecchi mesi fa, ma ha promesso che presto le sue truppe torneranno all’attacco fino alla “vittoria finale”.
Ma per ora ad avanzare è l’esercito russo che dopo la conquista strategica di Avdiivka – ridotta ad un cumulo di macerie dopo quattro mesi di feroci combattimenti – si è impossessato di altri territori in Donbass. In vari punti le truppe di Mosca hanno sfondato le linee difensive ucraine, soverchiando i militari ucraini ormai sfiancati e a corto di munizioni.
I russi avanzano in Donbass
Ad Avdiivka inizialmente i comandi ucraini avevano imposto alle proprie truppe la resistenza ad oltranza, nonostante la “Brigata Autonoma d’Assalto Azov” – com’è stato ribattezzato il Battaglione Azov, l’unità militare costituita da gruppi di estrema destra nel 2014 – fosse quasi interamente circondata dalle truppe russe. Poi però, non è chiaro se in seguito ad un ordine di ritirata da parte dei comandi o ad una iniziativa delle truppe, la Azov ed altri reparti hanno abbandonato le posizioni ritirandosi oltre la “linea di difesa” già realizzata a qualche chilometro di distanza.
Nei mesi scorsi, infatti, quando ormai era chiaro che la controffensiva ucraina non stava producendo affatto i progressi decantati ed anzi l’apparato militare russo si preparava a nuovi assalti, forte del potenziamento dell’industria militare interna, il governo di Kiev ha ordinato la costruzione di una linea di difesa fortificata a poca distanza dal fronte, proprio per evitare un possibile sfondamento da parte russa.
Ma neanche il licenziamento del comandante in capo delle forze armate del generale Valery Zaluzhny e la sua sostituzione da parte di Zelensky con Oleksandr Syrsky, suo fedelissimo, ha impedito alla truppe di Mosca di approfittare dell’estrema debolezza di Kiev causata da fattori interni ma anche dal parziale allentamento del sostegno statunitense ed europeo.
I russi hanno preso prima il villaggio di Lastochkine, che si trova a circa 10 km ad ovest di Avdiivka, e poi i villaggi di Stepnoye e Severnoye, segno che l’avanzata di Mosca in Donbass sta procedendo in maniera spedita dopo la conquista, a metà febbraio, di un nodo strategico costato centinaia, forse migliaia di vittime da entrambe le parti.
Da alcuni giorni scontri molto violenti si stanno verificando a Marinka e a Vuhledar, ad ovest e a sud-ovest di Donetsk; le truppe russe stanno tentando una manovra a tenaglia contro alcuni reparti nemici, e di allontanare il più possibile il fronte dalla città oggetto di continui bombardamenti ucraini fin dal 2014, quando una parte della popolazione del Donbass, dopo il regime-change avvenuto a Kiev, si sollevò e proclamò un’indipendenza di fatto così come avvenne nel confinante oblast di Lugansk.
Mosca continua nel frattempo a martellare le città ucraine, mirando soprattutto alle infrastrutture e ai depositi di armi e munizioni. Durante la scorsa notte l’esercito russo ha lanciato una pioggia di droni e missili sulle regioni ucraine orientali e centrali, da Kharjiv a Sumy, da Dnipropetrovsk a Khmelnytska,
Di fronte ad una situazione che si aggrava di ora in ora e alla mancanza di rifornimenti di munizioni, il presidente Zelensky – scagliandosi in particolare contro Donald Trump e i repubblicani – ha avvertito Washington che senza la ripresa di aiuti militari massicci il suo paese non otterrà “alcun nuovo successo”.
Funerale di un militare ucraino
Macron: “truppe occidentali in Ucraina”
Nelle ultime ore quindici paesi europei si sarebbero detti favorevoli a sostenere la proposta ceca di acquistare munizioni in Europa per inviarle a Kiev, ma non si tratterebbe di un contributo risolutivo. Oltretutto il cancelliere tedesco Scholz ha ribadito che la Germania non ha per ora intenzione di consegnare agli ucraini i missili Taurus, come hanno fatto invece Francia e Regno Unito.
A prendere l’iniziativa è stato il presidente francese Emmanuel Macron, che al vertice internazionale sull’Ucraina tenutosi ieri a Parigi ha annunciato la volontà di creare una nuova coalizione per fornire a Kiev missili e munizioni, aggiungendo di non escludere l‘invio di truppe europee per contrastare l’avanzata russa.
Secondo le indiscrezioni finora filtrate, il leader francese non avrebbe parlato di una missione militare della Nato – coalizione guidata dagli Stati Uniti all’interno della quale Parigi si è spesso mossa in autonomia se non in antagonismo con Washington – ma di una coalizione di “paesi occidentali volontari”. Macron ha affermato che bisogna rendersi contro «che siamo sempre stati in ritardo di sei-otto mesi» per quanto riguarda le iniziative di sostegno all’Ucraina.
Lo scetticismo degli alleati, il rischio è la guerra totale
La proposta di Macron – che potrebbe essere una boutade propagandistica, strumentale a concedere alla Francia un maggiore ruolo internazionale nel momento in cui Washington si sta parzialmente sfilando da un sostegno all’Ucraina che non ha prodotto i risultati sperati – è stata accolta con estremo scetticismo tra i rappresentanti dei governi presenti a Parigi. La maggior parte dei rappresentanti europei avrebbero polemizzato con Macron.
Da parte sua un funzionario della Casa Bianca ha spiegato all’agenzia Reuters che Washington non ha alcuna intenzione di inviare truppe a combattere in Ucraina, anche se è noto che un certo numero di consiglieri militari e uomini dei corpi speciali statunitensi e di vari paesi occidentali sono presenti a Kiev ormai da anni a supporto delle truppe ucraine.
Ovviamente un coinvolgimento diretto degli eserciti europei nei combattimenti con le forze armate russe causerebbe una escalation ulteriore che potrebbe sfociare in un conflitto su vasta scala, ma Macron non sembra preoccuparsene. Anche in patria la proposta del capo dell’Eliseo ha provocato contestazioni e polemiche, sia tra le opposizioni di sinistra che tra quelle di destra. Pagine Esteri
* Marco Santopadre, giornalista e saggista, già direttore di Radio Città Aperta, è un analista dell’area del Mediterraneo, del Medio oriente e dell’Africa. Scrive, tra le altre cose, di Spagna, America Latina e movimenti di liberazione nazionale. Collabora con il Manifesto e Berria
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L'articolo UCRAINA. I russi avanzano, Macron propone l’invio di truppe occidentali proviene da Pagine Esteri.
Vane tentazioni
Guardate come sono futili le tentazioni proposte dal diavolo in questo racconto e dunque vano tutto quello che propone. Propone di sfamarsi come un gioco di prestigio, di buttarsi dall’alto del pinnacolo, in una vana dimostrazione di coraggio, propone tutti i regni del mondo con la loro gloria che è vana, perché sono soggetti alla distruzione e alla morte.
Invece, Gesù Cristo, come risorto, vincendo la morte, e quindi i poteri del mondo, che sulla paura della morte basano il loro potere, ci dà una speranza viva. E un dono reale ed eterno, non vano. Per questo non ha senso arrenderci al male e agli errori, ma è pieno di futuro il tentare il bene nuovamente e nuovamente in ogni tempo.
pastore D'Archino - Vane tentazioni
Il racconto delle tentazioni di Gesù annuncia che Egli è veramente il Figlio di Dio. Infatti, Gesù viene tentato, anzi messo alla prova come sarebbe più corretto tradurre, come Figlio di Dio. Viene…pastore D'Archino
Nel nuovo decreto legge #PNRR, approvato dal Consiglio dei Ministri, sono presenti le misure proposte dal Ministro Giuseppe Valditara.
Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/cdm-le…
Ministero dell'Istruzione
Nel nuovo decreto legge #PNRR, approvato dal Consiglio dei Ministri, sono presenti le misure proposte dal Ministro Giuseppe Valditara. Qui tutti i dettagli ▶️ https://www.miur.gov.it/web/guest/-/cdm-le-misure-del-mim-per-il-nuovo-dl-pnrrTelegram
Analisi della geopolitica occidentale: ipocrisia e genocidio - Giornalismo Libero
Nel panorama geopolitico attuale, emergono chiaramente le disparità di trattamento riservate a Russia ed Israele da parte dell'Occidente.homo vivo giuseppe rago (Giornalismo Libero)
Il Medio-Oriente nel mondo multipolare. L’analisi di Saïd Boumama l Contropiano
«Per contrastare l’immenso progetto cinese di infrastrutture di trasporto della Via della Seta, gli Stati Uniti e i loro alleati hanno sviluppato un progetto concorrente che richiede il controllo di Gaza.
Annunciato al vertice del G20 a settembre 2023, questo progetto chiamato “Corridoio India-Europa-Medio Oriente” è stato presentato da una nota della Casa Bianca del 9 settembre.»
Potresti aver notato che alcune persone pubblicano post molto più lunghi rispetto al solito limite di 500 caratteri. Ci sono tre modi in cui ciò è possibile:
-Il proprietario del server ha personalizzato il software del proprio server Mastodon per modificare il limite di caratteri
-Il proprietario del server ha installato una versione pre-personalizzata di Mastodon come Glitch o Hometown
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Maggiori informazioni:
➡️ fedi.tips/why-do-some-people-o…
Il post di @Fedi.Tips
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A seconda delle impostazioni, gli utenti di Friendica possono eseguire ricerche per varie cose utilizzando la pagina di "ricerca" (o la barra di ricerca nel pannello di navigazione superiore).
Ricerca account
- Modello: @name
- Risultato: elenca tutti i profili che corrispondono al nome. Il nome può essere utilizzato nel campo del nome visualizzato del profilo o del nickname e può essere solo una parte dell'intero testo.
Ricerca di un gruppo
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- Risultato: elenca tutti i gruppi che corrispondono al nome. Il nome può essere utilizzato nel campo del nome visualizzato del profilo del gruppo o del nickname e può essere solo una parte dell'intero testo. I gruppi possono essere ospitati su qualsiasi piattaforma supportata, ad esempio Friendica, Lemmy, gupp.pe.
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- Modello: name
- Risultato: ( dipende dalle impostazioni dell'amministratore ) cerca tutti i messaggi che contengono name
e li elenca. Poiché le ricerche nel testo completo richiedono molte risorse, gli amministratori possono limitare la ricerca affinché venga eseguita solo sui tag.
Operatori booleani
Per la ricerca testuale è possibile utilizzare operatori booleani anteponendo ai termini di ricerca una +(la parola deve essere inclusa) o una -(l'annuncio non deve contenere la parola). Inoltre è possibile utilizzare parentesi per combinare gli operatori.
Se per una parola non viene utilizzato alcun operatore booleano, viene ORutilizzato .
- Ad esempio +(Fediverse Friendica) +Berlin
cercherà tutti i messaggi sul nodo Friendica che contengono Fediverso o Friendica e inoltre i messaggi dovranno contenere anche la parola Berlin. Al contrario, -(Fediverse Friendica) +Berlin
cercherebbe i messaggi che includono la parola Berlino ma escluderebbe dal risultato tutti i messaggi che contengono anche la parola Fediverse o Friendica
Ricerca URL
- Modello: http://example.com/some/page
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Colloqui di lavoro a norma di privacy. Durante un colloquio di lavoro vietato chiedere ai candidati se sono stati licenziati o se hanno intenzione di avere figli. Nemmeno se l’intervistato è consenziente. Vietato, inoltre, pescare dati dai social
Dai social vietato prendere dati salvo che non si tratti di un network professionale con dati che riguardano la posizione lavorativa. Vietato anche domandare referenze a precedenti datori di lavoro, salvo assenso dell'interessato. Sono queste alcune delle prescrizioni del Codice di condotta per le Agenzie per il lavoro (Apl), promosso da Assolavoro e approvato dal Garante della privacy (provvedimento n. 12 dell'11/11/2024, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale).
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Il codice di condotta è una attuazione del Regolamento Ue sulla privacy n. 2016/670 (Gdpr) e ha il compito di precisare modalità applicative del Gdpr.Il codice è rivolto alle agenzie, autorizzate dall'Anpal (Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro), che svolgono attività di somministrazione, intermediazione, mediazione tra domanda e offerta di lavoro, ricerca e selezione del personale e di supporto alla ricollocazione professionale.
L'adesione al codice, utile a dimostrare la conformità al Gdpr, è facoltativa ed è aperta a tutte le agenzie, anche quelle non iscritte ad Assolavoro.
Il codice per le Apl, corredato da due fac simile (modello di informativa e di registro dei trattamenti), è ricco di indicazioni pratiche.
Un primo chiarimento riguarda i ruoli privacy nei rapporti tra agenzie e loro clienti/utilizzatori: eccetto le attività di esecuzione di servizi in outsourcing, Apl e utilizzatori/clienti sono definiti titolari autonomi.
Nel modello di informativa, allegato al Codice, sono dettagliate basi di liceità del trattamento e specifici termini di conservazione dei dati. Con esclusione della somministrazione di lavoro, le Apl possono conservare i dati per 48 mesi (salvo cancellazione anticipata a richiesta). Con riferimento ai rapporti di somministrazione di lavoro, invece, le Apl conservano i dati per un periodo di undici anni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
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A riguardo delle basi giuridiche, il Codice specifica che non ci vuole il consenso per verificare le informazioni sul candidato mediante consultazione di un social network, purché sia di natura professionale.Il Codice riprende anche la regola, ancora spesso disattesa nella prassi, per cui non è dovuto il consenso al trattamento dei dati presenti nei curricula spontaneamente trasmessi dagli interessati, ai quali deve essere fornita un'informativa privacy al primo successivo contatto utile.
Quanto alle operazioni di trattamento, il Codice dà una serie di prescrizioni. Durante le selezioni di personale, non si devono scremare i candidati sulla base di informazioni che riguardano stato matrimoniale, gravidanza, handicap, neanche con il consenso dei candidati.
Non si possono, poi, acquisire referenze professionali del candidato presso precedenti datori di lavoro e comunicarle ai chi ha commissionato una ricerca di personale, senza una previa autorizzazione esplicita del candidato.
Infine, non si possono trattare, neanche con il consenso del candidato, informazioni relative a illeciti disciplinari o procedimenti giudiziari (salvi obblighi di legge).
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Peraltro, la comunicazione dei dati dei candidati tra Apl e clienti è ammessa, senza necessità di consenso, per finalità strettamente connesse al perfezionamento dell'assunzione.Quanto all'uso di algoritmi e decisioni automatizzate, materia che dovrà essere necessariamente revisionata a seguito dell'entrata in vigore del regolamento UE sull'Intelligenza Artificiale, il codice riprende le disposizioni del Gdpr (obbligo di redazione della valutazione di impatto privacy e di informativa, rispetto dei diritti degli interessati all''intervento umano, ad esprimere la propria opinione e a contestare la decisione)
Con il citato provvedimento 12/2024 l'autorità guidata da Pasquale Stanzione ha, infine, accreditato l'Organismo di monitoraggio, un ente indipendente, chiamato a verificare l'osservanza del Codice e a gestire eventuali reclami.
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Ministero dell'Istruzione
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Sapetevate che c'è uno sviluppatore italiano che si sta cimentando con lo sviluppo di un'app per Lemmy? L'app si chiama #Raccoon...
Lo sviluppatore è @Dieguito 🦝 e qui potete trovare la sua app, qui la comunità Lemmy dedicata e qui il canale Matrix dedicato allo sviluppo.
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Sangue, sangue e ancora sangue l La Città Futura
"Per la quarta volta il Paese capofila dei guerrafondai ha posto il veto all’ONU su una risoluzione che chiedeva l'immediato cessate il fuoco nella striscia di Gaza. Dall’inizio del conflitto gli statunitensi si riempiono la bocca di pace con proclami ipocriti e poi operano per tenere non solo aperto il conflitto -continuando a vendere armi a Israele- ma ne aprono di nuovi come quello in Yemen."
Fin dove si estende la Fascia di Kuiper? I Passione Astronomia
"Il team ha scoperto un certo numero di oggetti trans-nettuniani (KBO) ben oltre il tradizionale bordo esterno della fascia di Kuiper. Si pensava che questo bordo esterno (dove la densità degli oggetti inizia a diminuire) si trovasse a circa 50 UA, ma le ultime osservazioni suggeriscono che potrebbe estendersi fino a 80 UA ed oltre."
rag. Gustavino Bevilacqua reshared this.