Algoretica: la chiave per un’IA responsabile? Gli insight dalla Cisco Consumer Privacy Survey 2024
In occasione dei suoi 30 anni di attività in Italia, Cisco ha inaugurato, nel mese di settembre, la sua nuova sede milanese. Al primo piano di Piazza Gae Aulenti 6, gli spazi di lavoro Cisco si presentano come una gemma incastonata in un prezioso castone. Un ambiente moderno e luminoso che combina estetica e funzionalità. L’ampio utilizzo di vetro, il design contemporaneo e gli ampi spazi creano un effetto di continuità visiva, fondendo gli interni dolcemente con l’ambiente esterno e integrandosi in un armonioso abbraccio con la piazza circostante. Questa scelta progettuale, che riflette l’impegno di Cisco nel ‘dissolvere’ i confini tra il mondo fisico e quello digitale, rappresenta un esempio concreto di come l’azienda stia plasmando il futuro del lavoro, coniugando le esigenze del personale con la produttività.
Tale approccio si estende all’adozione di architetture e tecnologie all’avanguardia, tra cui l’intelligenza artificiale (IA). Tuttavia, l’avvento dell’IA pone nuove sfide, in particolare per quanto riguarda la protezione della privacy e dei dati personali. Per comprendere meglio le preoccupazioni e le aspettative degli utenti in merito a questi temi cruciali, Cisco ha condotto la Consumer Privacy Survey 2024, fornendo un’analisi dettagliata delle percezioni e dei comportamenti degli italiani in materia di privacy e sicurezza dei dati.
foto Carlo Denza
Il 27 novembre 2024, nella sala Margherita Hack della sede ambrosiana, Fabio Florio e Renzo Ghizzoni, Country Leader Sales Security di Cisco Italia, hanno presentato i risultati della Consumer Privacy Survey 2024. L’indagine ha approfondito il legame tra la consapevolezza dei consumatori in materia di privacy e la fiducia nell’adozione di nuove tecnologie, inclusa l’Intelligenza Artificiale (IA).
Cisco Consumer Privacy Survey 2024
Negli ultimi sei anni, Cisco ha monitorato l’evoluzione del rapporto tra i consumatori e la privacy, un tempo tema marginale e oggi una delle principali preoccupazioni in grado di influenzare scelte personali e professionali. I risultati dimostrano che le campagne di sensibilizzazione stanno restituendo un effetto positivo, aumentando la consapevolezza degli utenti sul valore dei propri dati personali.
Quest’anno, per la prima volta, molti intervistati hanno dimostrato una maggiore conoscenza delle normative sulla privacy, arrivando a mettere in discussione le pratiche aziendali poco trasparenti nella raccolta e nell’utilizzo dei dati.
La ricerca, condotta nell’estate del 2024, si è concentrata sull’analisi delle tendenze globali legate alla privacy e all’uso dell’IA. Lo studio ha coinvolto 2600 partecipanti provenienti da 12 Paesi diversi (5 in Europa, 4 in Asia e 3 nelle Americhe), offrendo spunti sulle loro percezioni riguardo a:
- L’utilizzo dei dati personali da parte delle aziende;
- La conoscenza della legislazione sulla privacy;
- L’intelligenza artificiale generativa;
- I requisiti di localizzazione dei dati.
L’Italia al vertice della consapevolezza sulla privacy
Tra i risultati della Cisco Consumer Privacy Survey 2024, un dato particolarmente significativo emerge dall’Italia: il 62% degli italiani conosce le leggi in materia di privacy, una percentuale che supera di gran lunga la media globale, fissata poco sopra il 50%.
Questo risultato sottolinea un progresso importante in un mondo sempre più connesso e digitale, dove la consapevolezza è la prima linea di difesa contro l’uso improprio dei dati personali.
Chi conosce le leggi sulla privacy ha maggiori probabilità di proteggere i propri dati personali. Questo dato evidenzia come la conoscenza normativa rappresenti un passo cruciale per adottare comportamenti più consapevoli e sicuri nell’ambiente digitale.
Impostazioni e applicazioni
Un altro dato interessante riguarda l’aumento del numero di utenti che intraprendono azioni pratiche per gestire la sicurezza e la privacy dei propri dati. Ad esempio, molti intervistati hanno modificato le impostazioni delle applicazioni e delle piattaforme che utilizzano. Questo comportamento, già osservato nella Survey 2023, mostra una tendenza positiva che si estende a tutte le fasce d’età. Tuttavia, sono i giovani a distinguersi come il gruppo più attivo nel migliorare la gestione della sicurezza dei propri dati.
Un tema chiave emerso dal sondaggio è la necessità di armonizzare le normative sulla privacy a livello internazionale. Il 76% degli intervistati italiani ha espresso il desiderio di vedere una standardizzazione delle tutele in materia di protezione dei dati personali.
Una legislazione uniforme aiuterebbe a garantire che i diritti degli utenti siano protetti ovunque, semplificando l’applicazione delle norme e rafforzando la fiducia globale nelle tecnologie digitali.
Gli attacchi informatici, come il furto di credenziali, continuino a rappresentare una minaccia significativa, ciò rende gli utenti italiani sempre più attenti alla sicurezza di queste ultime. I risultati del sondaggio rivelano che:
- 71% degli italiani (contro il 67% della media globale) ha recentemente aggiornato le impostazioni di privacy nelle applicazioni o piattaforme utilizzate.
- 73% si affida all’autenticazione a più fattori (MFA) per proteggere gli account personali.
- 69% utilizza un password manager per gestire in sicurezza le credenziali.
Questi dati mostrano una tendenza positiva e indicano che l’Italia supera la media globale in termini di adozione di pratiche per la cybersecurity. Si tratta di un segnale incoraggiante, che riflette una crescente consapevolezza dell’importanza di proteggere i dati personali.
Intelligenza Artificiale
I risultati relativi all’intelligenza artificiale evidenziano un ampio consenso tra gli italiani riguardo la capacità dell’IA di migliorare la qualità della vita. Tuttavia, gli intervistati si aspettano che le organizzazioni impieghino l’IA in modo etico e responsabile. Inoltre, molti si sono dichiarati disposti a condividere dati personali anonimizzati per contribuire al progresso della ricerca medica. Un altro dato positivo riguarda l’intelligenza artificiale generativa, il cui uso sta guadagnando terreno anche in Italia. Sebbene il nostro Paese mostri ancora un lieve ritardo rispetto alla media globale nell’uso regolare dell’IA (22% contro 23%), la percentuale di italiani che ne fa un uso regolare è aumentata di 10 punti percentuali rispetto al 2023 passando dal 12% al 22%. La tendenza è chiaramente in crescita e si allinea con le dinamiche internazionali.
In un presente caratterizzato da incognite e da progressi straordinari come quelli dell’intelligenza artificiale, le preoccupazioni legate ai rischi dell’IA generativa sono diffuse. Come emerge dalla Cisco Consumer Privacy Survey 2024, l’86% degli intervistati esprime preoccupazione per la possibilità di ottenere output errati (51% “abbastanza preoccupato” e 35% “molto preoccupato”). A questa si aggiunge il timore che i dati possano essere resi pubblici (84% complessivo), con una percentuale maggiore di “molto preoccupati” (44%) rispetto a coloro che si dicono “abbastanza preoccupati” (40%). Seguono, a pari merito con l’80% di preoccupazione complessiva, il rischio che la disinformazione mini le elezioni (con il 42% di “molto preoccupati”) e l’impatto negativo dell’IA sull’umanità (con il 43% di “molto preoccupati”). Infine, il 72% degli intervistati teme che l’IA possa portare alla perdita di posti di lavoro (40% “abbastanza preoccupato” e 32% “molto preoccupato”).
Impatto dell’IA Generativa sui ruoli ICT
Cisco guida l’AI-Enabled ICT Workforce Consortium, un’iniziativa che coinvolge grandi aziende tecnologiche come Accenture, Eightfold, Google, IBM, Indeed, Intel, Microsoft e SAP, per studiare l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro ICT. Come si legge nel comunicato stampa di settembre 2024, il primo studio del consorzio, The Transformational Opportunity of AI on ICT Jobs, ha rivelato che il 92% dei ruoli ICT subirà una trasformazione elevata o moderata nei prossimi anni a causa dei progressi dell’IA.
L’introduzione dell’IA creerà nuove opportunità professionali, come gli specialisti in prompt engineering, scienza dei dati, sviluppo di modelli di intelligenza artificiale (LLM) e specialisti in etica dell’IA. Allo stesso tempo, richiederà un adeguamento delle competenze per altri ruoli. Ad esempio, competenze tradizionali, come quelle dei programmatori o gestione documentale o chi fa creazione di contenuti, potrebbero diventare meno rilevanti. Il consorzio ha anche esaminato l’impatto dell’IA su 47 ruoli ICT in sette famiglie professionali, creando un “Job Transformation Canvas”. Cisco prevede di formare 25 milioni di persone con competenze digitali e di cybersecurity entro il 2032. Tuttavia, si pensa che complessivamente la domanda di professionisti ICT rimarrà alta.
Algoretica: un’etica nella progettazione degli algoritmi
Cisco, in collaborazione con la Pontificia Accademia per la Vita e la Fondazione RenAIssance, ha aderito alla Rome Call for AI Ethics, un’iniziativa globale che mira a promuovere un’etica nello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Questa importante alleanza, che coinvolge e promuove un senso di responsabilità condivisa tra grandi aziende tecnologiche, università, istituzioni internazionali e rappresentanti delle principali religioni mondiali, ha come obiettivo centrale garantire che l’IA sia al servizio dell’umanità e rispetti la dignità di ogni individuo.
La Rome Call for AI Ethics, documento elaborato dalla Pontificia Accademia per la Vita, delinea una serie di principi fondamentali, tra cui trasparenza, inclusione, responsabilità e tutela della privacy, che dovrebbero guidare lo sviluppo e l’utilizzo dell’IA. Cisco, forte della propria esperienza nella creazione di infrastrutture sicure e affidabili, contribuisce attivamente a tradurre questi principi in azioni concrete, impegnandosi nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative che promuovono la privacy, la sicurezza dei dati e l’equità nell’utilizzo dell’IA.
Questa iniziativa rappresenta un passo fondamentale verso una governance dell’intelligenza artificiale. Attraverso la collaborazione tra attori pubblici e privati, la Rome Call for AI Ethics si propone di affrontare le sfide etico-sociali poste dall’IA, come la discriminazione algoritmica e la tutela della privacy, e di sfruttare appieno il potenziale di questa tecnologia per migliorare la vita di persone e comunità.
Conclusioni
La Cisco Consumer Privacy Survey 2024 disegna un quadro interessante delle percezioni e dei comportamenti degli italiani in materia di privacy e intelligenza artificiale. L’Italia si distingue per una crescente consapevolezza sull’importanza della protezione dei dati personali e si registra inoltre un atteggiamento positivo nei confronti dell’IA, a patto che sia sviluppata e utilizzata in modo responsabile, con una forte attenzione ai risvolti etici (Algoretica).
Cisco, da sempre attenta alle nuove tecnologie e alle loro implicazioni, si fa promotrice di un approccio etico all’IA aderendo a iniziative come la Rome Call for AI Ethics, contribuendo attivamente alla definizione di principi etici per l’intelligenza artificiale. L’impegno di Cisco per uno sviluppo responsabile e benefico dell’intelligenza artificiale è testimoniato anche dalla guida dell’AI-Enabled ICT Workforce Consortium, un’iniziativa volta a studiare e orientare l’impatto dell’IA sul mondo del lavoro. Quali saranno le prossime sfide e come garantire che l’IA sia sempre al servizio dell’umanità?
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LAURA TUSSI
Relazione riassuntiva dell’incontro di presentazione dell’Annuario “Agorà” del Liceo scientifico G. Ferraris di Varese: “Il coraggio della memoria e la storia europea del ‘900″
All’interno della comunità educante, il ruolo dei testimoni e la trasmissione della memoria: scuola e giovani generazioni contro ogni forma di militarismo e di irruzione dell’esercito nella vita formativa e educativa
I cultori della storia, gli insegnanti, gli educatori, i testimoni degli eventi devono mantenere il rapporto con il concreto relazionarsi delle comunità, con la testimonianza dei singoli, ma anche, in una prospettiva di trasformazione delle memorie, in un tessuto storico e sociale robusto, che confluisca in progetti e consista in una fonte di energia e di riflessione per le nuove generazioni.
Questo passaggio dal ricordo, dalla narrazione alla memoria, alla storia, alla riflessione è un processo che deve avvenire tramite il contributo della scuola e di tutti i suoi attori formativi che devono agire perché l’esercito non devasti le menti delle nuove generazioni con la sua prepotente irruzione in tutti gli ambiti della società
Un istituto educativo non concepito meramente come domicilio, insieme di persone, ma come una comunità di studio, contesto di comunità educante intesa nel senso e significato culturale di progettazione di idee e di confronto; perché l’attenzione e dimensione specifica dell’istituto scolastico consiste nella trasmissione culturale, lavorando, interagendo con le nuove generazioni, attraverso il metodo, lo strumento, la modalità ultima, pedagogica dell’impegno culturale, educativo del confronto, dell’interscambio di progetti e di idee e costruzione, elaborazione collettiva di basi valoriali.
La memoria della Resistenza Partigiana Antifascista: per dignità. Non per odio.
Il ruolo dei testimoni per tramandare la storia contemporanea
Il rapporto “memoria e testimonianza” è l’importante filo rosso educativo come il riferimento all’aspetto di documentazioni di studio e ricerche, elaborate, a diversi livelli, sia come eco di studi e indagini qualitative a livello nazionale (CEDEC, ANED, ANPI), sia di progetti di ricerca, attività di studio e documentazione, intrapresi dalla scuola, da insegnanti e da esperti e tecnici di settore.
Dunque veramente la scuola diventa comunità di ricerca, dove gli studiosi sono operatori sociali, insegnanti, impegnati a livello storico non avulso e disancorato dal territorio circostante, dal sistema formativo: educare non è militarizzare
Per questo i progetti di recupero storico si intraprendono in interazione con i vari enti ed agenzie educative operanti nell’ambito territoriale stesso, dove la comunità scolastica si apre al sistema formativo nella sua complessità ed auspicabile integrazione.
E’ deleterio fare accedere nelle scuole e nelle università l’esercito, i soldati, con la militarizzazione degli istituti. Ma è doveroso aprire ai partigiani e ai testimoni indiretti del significato di Antifascismo e di tutto quello che di nefasto e negativo comporta e rappresenta il periodo fascista e la militarizzazione degli istituti formativi e educativi, come sta avvenendo attualmente
Pertanto i ricercatori si trovano ad operare utilizzando ed animando pedagogicamente le agenzie educative, dalle biblioteche, agli oratori, al volontariato associazionistico culturale, pubblico e privato, in prospettive auspicabili e realizzabili positivamente, di senso compiuto, perché prodotto di interazione tra parti, per un passaggio di idee e un’intermediazione effettiva, efficiente ed efficace. La voce culturale e la memoria che scaturisce e si raccoglie nella scuola, attraverso di essa deve poi avere un suo deposito, un simbolo, una rappresentazione, senza essere lasciata solo al ricordo delle persone intervistate, dei testimoni o dei ricercatori, per cui si approntano i documenti in opuscoli, ingenti annuari, manuali di storia locale.
Seminare e diffondere valori, per ottenere un seguito di idee, retaggi di memorie significative nel tessuto sociale. Non militarizziamo la società! Vogliamo la pace con il tramite della memoria storica
I punti cardinali sono il ruolo educativo dei testimoni nella formazione e tradizione di una memoria collettiva di esperienze e documenti recuperati, considerando le figure pedagogiche dei testimoni e le questioni salienti dei processi di partecipazione: come partecipare, rendere partecipi a tali esperienze, tradotte in testimonianze, le giovani generazioni. Come passare e tramandare la memoria è il nodo del rapporto di formazione nella interazione tra memoria e storia, tra testimonianze e fonti di diverso tipo, per chiudere un cerchio ideale per giungere ad una trama di storia da proporre ai nostri giovani.
Il rapporto memoria e storia
I partigiani ammettono che è importante la memoria, perché aiuta a superare situazioni anche estremamente difficili collegate alle vicende, agli avvenimenti ed eventi inerenti la conquista della democrazia, vissuti in prima persona dagli ormai anziani e quasi tutti scomparsi testimoni per motivi biologici e anagrafici.
La memoria della Resistenza costituisce un ingente patrimonio morale, culturale, etico, da difendere e valorizzare perché, purtroppo, molte volte viene dimenticato, ignorato, in quanto rischia, sottovalutato di importanza, di cadere in oblio. Per cedere il posto alla violenza e a varie forme di violentismo e odio militare
Nella società italiana, insieme alla complessa memoria storica di quel periodo caratterizzato dalla lotta, dalla guerriglia partigiana di dignità, nella Resistenza, nel ripudio fascista alle leggi, alle regole, ai dettami di violenza e odio e disprezzo e prevaricazione del regime autarchico, la Resistenza ha portato il nostro Paese ai principi cardine della Costituzione e all’identità di Repubblica: questo non dobbiamo dimenticare. Sono valori sacri che devono essere portati a conoscenza e trasmessi soprattutto alle giovani generazioni per far comprendere il senso del sacrificio, l’impegno, le lotte per rivendicare la libertà, condotte per la democrazia, con la conseguente deportazione di parte del popolo italiano, militante nel movimento antifascista, nei campi di concentramento e sottocampi di sterminio e centinaia di migliaia di morti conoscenti, amici, compagni, partigiani, donne, bambini senza nome, senza età, senza sesso, senza più identità e dignità, ridotti a larve umane senza volto.
Oggi dobbiamo ricordare questo passato di terribile vergogna, di violenza e odio per impedire che il danno possa rivivere, ripresentificarsi, reiterarsi nella vita morale e politica del nostro Paese. Per questo dobbiamo impedire la militarizzazione della società. Impedire che l’esercito entri nel vasto mondo della formazione e dell’educazione
Anche nell’ultima campagna elettorale ANPI ed ANED hanno apportato l’esempio, con la loro fattiva presenza, dell’impegno, nell’importanza del ricordare e tramandare la memoria storica e il significato che rappresenta la militanza del popolo nella società italiana per la conquista della democrazia e della libertà. L’impegno fondamentale contemporaneo di tutte le forze politiche, morali, sindacali, culturali deve consistere nella difesa dei valori della Costituzione, il che significa mantenere fede al sacrificio di più di 65 milioni di uomini e donne, giovani e anziani, annientati e sacrificati per difendere la libertà, la democrazia a vantaggio delle giovani e future generazioni, durante la Seconda Guerra mondiale.
Lo spirito dell’antifascismo e l’anelito della Resistenza è ancora in gran parte presente nella coscienza della società, del popolo a livello associazionistico e di volontariato culturale per la pace contro la militarizzazione dei contesti sociali
Occorre tenere presente e far rivivere la memoria storica, ma soprattutto nell’impegno della difesa della Costituzione Repubblicana, che per il popolo italiano assume importante significato di libertà, democrazia, giustizia sociale: la nostra Costituzione è una delle più avanzate in tutta Europa e nel mondo. Per questo motivo le nuove generazioni devono conoscerla e rispettarla in un continuo rapporto dialogico con la memoria storica.
La generazione della Resistenza, che è sopravvissuta alla guerra, ha voluto testimoniare, tramandare le vicende, gli avvenimenti, mostrando così una grande attenzione nei confronti dei giovani per educarli alla pace in contrapposizione all’odio e al conflitto armato
Ma le generazioni intermedie dell’Italia Repubblicana hanno sicuramente subito un’interruzione di memoria. Improvvisamente ci si è resi conto di quanto fosse difficile coniugare la memoria individuale e collettiva con l’interpretazione e la narrazione storica che ha aperto nuovi problemi agli insegnanti, sfide innovative alla scuola.
Secondo Norberto Bobbio, il mestiere dell’insegnante è contemporaneamente terribile ed affascinante: terribile per le responsabilità che comporta; affascinante perché stabilisce il dialogo con le giovani generazioni, con il nuovo, il futuro, tra differenti contesti epocali e diverse identità sociali formatesi nell’evoluzione dei tempi
Per questo risulta un mestiere estremamente difficile. Gli insegnanti, tra gli intellettuali, sono coloro che più di tutti esercitano direttamente la funzione dell’autodidatta, perché molto spesso devono adattarsi a cambiamenti decisi altrove e studiare, intervenire ed aggiornarsi o meglio autoaggiornarsi per educare alla pace.
L’insegnante ha la responsabilità di ripudiare il militarismo come arma di formazione. Perché il militarismo è la fonte di tutti i mali e del male oscuro assoluto che è la guerra. Dobbiamo fare rispettare gli articoli di pace della Costituzione Repubblicana che è la più progressista e avanzata e innovativa del mondo
Il coraggio della Memoria. Educare non è militarizzare
LAURA TUSSI Relazione riassuntiva dell’incontro di presentazione dell’Annuario “Agorà” del Liceo scientifico G. Ferraris di Varese: "Il coraggio dRifondazione Comunista
A Portable Chainsaw Sawmill
Unless you’re running a commercial logging operation, with specialized saws, log grapples, mills, transportation for the timber, and the skilled workers needed to run everything, it’s generally easier to bring a sawmill to the wood instead of taking the wood to the sawmill. Especially for a single person, something like a chainsaw mill is generally a much easier and cost effective way to harvest a small batch of timber into lumber. These chainsaw mills can still be fairly cumbersome though, but [izzy swan] has a new design that fits an entire mill onto a hand cart for easy transportation in and out of a forest.
The entire mill is built out of a sheet and a half of plywood, most of which is cut into strips and then assembled into box girders for the track. The remainder of plywood is machined on a CNC to create the carriage for the chainsaw to attach as well as a few other parts to fix the log in place. The carriage has a 4:1 reduction gear on it to winch the chainsaw along the length of the log which cuts the log into long boards. After the milling is complete, the entire mill can be disassembled and packed down onto its hand cart where it can be moved on to the next project fairly quickly.
For a portable mill, it boasts respectable performance as well. It can cut logs up to 11 feet in length and about 30 inches across depending on the type of chainsaw bar used, although [izzy swan] has a few improvements planned for the next prototypes that look to make more consistent, uniform cuts. Chainsaws are incredibly versatile tools to have on hand as well, we’ve seen them configured into chop saws, mortisers, and even fixed to the end of a CNC machine.
Thanks to [Keith] for the tip!
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Might Morphin’ Antenna
The shape of an antenna can make a big difference in its performance. Researchers at the Johns Hopkins Applied Physics Laboratory have used shape memory alloy to construct an antenna that changes shape depending on the signals it is receiving. Nitinol, a common shape memory alloy made from nickel and titanium, is an obvious choice, but it’s not obvious how you’d make a shape-changing antenna out of nitinol wire. That changed when a mechanical engineer found a way to 3D print the substance. You can find a paper about the research online from Applied Engineering Materials.
In practice, the antenna is a double spiral made of nitinol. A channel contains a copper wire that can heat the antenna and, therefore, change its shape. Having a powered wire in the antenna can cause problems, so special designs route the signal away from the heating element. It looks like the antenna can assume a flat configuration or a spiral conic configuration.
Printing nitinol requires selective laser melting with argon gas, so you probably aren’t printing an antenna with your Ender 3 anytime soon. The process also required post processing and forming over a metal fixture, so there’s a bit to making it work.
We’ve seen liquid metal antennas that use a similar trick. We are always surprised we don’t see more nitinol in the wild.
How the Lost Mystery Pigment ‘Maya Blue’ Got Recreated
A distinct blue pigment reminiscent of turquoise or a clear sky was used by the ancient Maya to paint pottery, sculptures, clothing, murals, jewelry, and even human sacrifices. What makes it so interesting is not only its rich palette — ranging from bright turquoise to a dark greenish blue — but also its remarkable durability. Only a small number of blue pigments were created by ancient civilizations, and even among those Maya blue is unique. The secret of its creation was thought to be lost, until ceramicist and artist [Luis May Ku] rediscovered it.
Maya blue is not just a dye, nor a ground-up mineral like lapis lazuli. It is an unusual and highly durable organic-inorganic hybrid; the result of a complex chemical process that involves two colorants. Here is how it is made: Indigotin is a dye extracted from ch’oj, the Mayan name for a specific indigenous indigo plant. That extract is combined with a very specific type of clay. Heating the mixture in an oven both stabilizes it produces a second colorant: dehydroindigo. Together, this creates Maya blue.Luis May Ku posing with Maya blue.
The road to rediscovery was not a simple one. While the chemical makeup and particulars of Maya blue had been known for decades, the nuts and bolts of actually making it, not to mention sourcing the correct materials, and determining the correct techniques, was a long road. [May] made progress by piecing together invaluable ancestral knowledge and finally cracked the code after a lot of time and effort and experimentation. He remembers the moment of watching a batch shift in color from a soft blue to a vibrant turquoise, and knew he had finally done it.
Before synthetic blue pigments arrived on the scene after the industrial revolution, blue was rare and highly valuable in Europe. The Spanish exploitation of the New World included controlling Maya blue until synthetic blue colorants arrived on the scene, after which Maya blue faded from common knowledge. [May]’s rediscovered formula marks the first time the world has seen genuine Maya blue made using its original formula and methods in almost two hundred years.
Maya blue is a technological wonder of the ancient world, and its rediscovery demonstrates the resilience and scientific value of ancestral knowledge as well as the ingenuity of those dedicated to reviving lost arts.
We’re reminded that paints and coatings have long been fertile ground for experimentation, and as an example we’ve seen the success people had in re-creating an ultra-white paint that actually has a passive cooling effect.
Perché una teologia di soli uomini è una "mezza teologia". Ed è rischiosa
Per misurare tale distanza, basta scorrere le bibliografie dei testi teologici più consultati e contare i nomi di donne, o cercare e non trovare quasi mai i classici delle teologie femministe nei programmi delle Facoltà teologiche, o mettersi a studiare Culda – la profetessa biblica che papa Francesco ha ricordato all’udienza quale interprete autorevole del testo ritrovato sotto le mura del Tempio –, scoprendo che gli studi su di lei sono pochi e non tradotti.
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Behold a Geared, Continuously Variable Transmission
When it comes to transmissions, a geared continuously-variable transmission (CVT) is a bit of a holy grail. CVTs allow smooth on-the-fly adjustment of gear ratios to maintain a target speed or power requirement, but sacrifice transmission efficiency in the process. Geared transmissions are more efficient, but shift gear ratios only in discrete steps. A geared CVT would hit all the bases, but most CVTs are belt drives. What would a geared one even look like? No need to wonder, you can see one for yourself. Don’t miss the two videos embedded below the page break.The outer ring is the input, the inner ring is the output, and the three little gears with dots take turns transferring power.
The design is called the RatioZero and it’s reminiscent of a planetary gearbox, but with some changes. Here’s how the most visible part works: the outer ring is the input and the inner ring is the output. The three small gears inside the inner ring work a bit like relay runners in that each one takes a turn transferring power before “handing off” to the next. The end result is a smooth, stepless adjustment of gear ratios with the best of both worlds. Toothed gears maximize transmission efficiency while the continuously-variable gear ratio allows maximizing engine efficiency.
There are plenty of animations of how the system works but we think the clearest demonstration comes from [driving 4 answers] with a video of a prototype, which is embedded below. It’s a great video, and the demo begins at 8:54 if you want to skip straight to that part.
One may think of motors and gearboxes are a solved problem since they have been around for so long, but the opportunities to improve are ongoing and numerous. Even EV motors have a lot of room for improvement, chief among them being breaking up with rare earth elements while maintaining performance and efficiency.
youtube.com/embed/vc9o-O1n81E?…
youtube.com/embed/mWJHI7UHuys?…
tldr-pages Keeps it Short, Wherever You Need It
Let’s face it, even the most accomplished console cowboy can’t keep everything memorized. Sure, you might know all the important arguments for a daily-use tool like tar
or ls
, but what about the commands you don’t use that often? For that matter, even if you do use tar
every day, we bet you don’t know all of the options it supports.
Built-in documentation or the man pages are of course a huge help, but they are dense resources. Sometimes what you really need is to see just a few key examples. When that happens, check out the tldr-pages project and its array of front-ends. Whether you’re working remotely on an embedded gadget, or have the luxury of a full desktop OS and browser, the project offers a way to get the help you need as quickly as possible.
The idea behind the project is that you can provide the command or tool you want to know more about, and instantly see a list of common options it takes. You’ll also be provided a realistic example for each one, which can often help make things “click” when you’re looking at a particularly obtuse utilization.
If you’re working on a box that has Python, getting access to the database of commands and examples is as simple as running pip3 install tldr
and giving it a command you want to learn more about:
There’s also a very slick browser client which can be installed as a progressive web app (PWA) for off-line use. You can even embed it into your own web pages, like so:
tldr.inbrowser.app/pages/commo…
If none of that tickles your fancy, the entire database is offered up as a PDF for your local perusal — don’t worry, it only clocks in at around 6 MB.
No matter how you access it, tldr-pages offers up a wealth of practical command line knowledge. Whether you’re looking to hone your terminal skills, or perhaps want to submit your own examples for the benefit of the community, this is definitely a project to keep in mind.
Thanks to [abrakadabra] for the tip.
Il destino delle basi militari russe in Siria è nelle mani di Al Julani
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Mosca tratta con i nuovi padroni di Damasco per mantenere la sua presenza in Siria, intanto pensa ad alternative in Sudan o in Cirenaica
pagineesteri.it/2024/12/14/med…
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Navi portadroni. Anche l’Iran si dota di una capacità di proiezione dal mare
@Notizie dall'Italia e dal mondo
Capacità di proiezione assimilabili a quelle di una portaerei ma economicamente e industrialmente sostenibili anche per potenze minori. Ecco cosa promettono le portadroni, gli avveniristici progetti nati per dotare le Marine militari di assetti in grado di operare
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Oggi saremo in piazza al corteo contro il DDL Nordio/Piantedosi che costituisce un corpo organico di norme orientate a reprimere e criminalizzare la protesta sociale. È una legge fascistissima che sarà usata per impedire che il popolo italiano in futuro torni a difendere i propri diritti come fanno i francesi. È una legge contro lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini che se oseranno bloccare una strada per difendere
l’ospedale o il posto di lavoro saranno trattati come criminali mentre si fabbricano leggi a favore dei tangentisti e degli immobiliaristi. Col record di suicidi in carcere degli ultimi trent’anni non si pensa a renderle civili, ma si introduce il delitto di rivolta carceraria. Siamo stati e saremo in tutte le mobilitazioni contro un sistema di repressione pervicacemente anticostituzionale: il DDL sicurezza, o meglio paura, non deve essere approvato al Senato né così né con qualche modifica stilistica.
La protesta, la dialettica e il dissenso sono parte fondante e irrinunciabile della democrazia.
Questa deriva autoritaria disegnata da Piantedosi e dal governo Meloni va assolutamente fermata.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Gianluca Schiavon, responsabile giustizia Partito della Rifondazione Comunista
Hacker Tools, Hacked Tools
We just love a good DIY tool project, and more so when it’s something that we can actually use cobbled together from stuff in our closet, or hacked out of cheap “toys”. This week we saw both a superb Pi Pico-based logic analyzer and yet another software frontend for the RTL-SDR dongle, and they both had us thinking of how good we have it.
If you don’t already have a logic analyzer, or if you have one of those super-cheap 8-channel jobbies, it might be worth your while to check out the Pico firmware simply because it gets you 24 channels, which is more than you’ll ever need. At the low price of $4, maybe a little more if you need to add level shifters to the circuit to allow for 5 V inputs, you could do a lot worse for less than the price of a fancy sweet coffee beverage.
And the RTL dongle; don’t get us started on this marvel of radio hacking. If you vaguely have interest in RF, it’s the most amazing bargain, and ever-improving software just keeps adding functionality. The post above adds HTML5 support for the RTL-SDR, allowing you to drive it with code you host on a web page, which makes the entire experience not only cheap, but painless. Talk about a gateway drug! If you don’t have an RTL-SDR, just go out and buy one. Trust me.
What both of these hacker tools have in common, of course, is good support by a bunch of free and open software that makes them do what they do. This software enables a very simple piece of hardware to carry out what used to be high-end lab equipment functions, for almost nothing. This has an amazing democratizing effect, and paves the way for the next generation of projects and hackers. I can’t think of a better way to spend $20.
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Dite pure addio al vecchio Outlook: Microsoft spinge gli utenti a fare il grande cambio!
La rivoluzione in casa Microsoft è alle porte, e questa volta riguarda uno degli strumenti più utilizzati nelle aziende di tutto il mondo: Outlook.
A partire dal 6 gennaio 2025, i clienti con licenze Microsoft 365 Business Standard e Premium saranno automaticamente trasferiti al “nuovo Outlook”. Per i clienti Enterprise, il cambiamento avverrà invece da aprile 2026.
Cosa cambia con il nuovo Outlook?
Il “nuovo Outlook” è molto più di un aggiornamento. Si tratta di una piattaforma basata sul cloud, progettata per integrare funzionalità avanzate e migliorare la produttività degli utenti. Ecco alcune delle innovazioni più pubblicizzate:
- Co-pilot AI: un assistente virtuale per gestire email e appuntamenti.
- Interfaccia personalizzabile: temi moderni, visualizzazioni avanzate e opzioni di design.
- Gestione avanzata delle email: strumenti come il “pinning” e lo snoozing per organizzare meglio la posta.
Microsoft promette un’esperienza utente all’avanguardia, ma l’entusiasmo è mitigato da alcune criticità significative che potrebbero complicare la vita, soprattutto in ambito aziendale.
Criticità e problemi concreti
Nonostante il marketing accattivante, il passaggio al nuovo Outlook solleva diverse preoccupazioni. Ecco alcune delle criticità più rilevanti:
- Dipendenza dal cloud: il nuovo Outlook richiede il trasferimento delle email sui server di Microsoft. Per gli account IMAP, le credenziali vengono inviate a Microsoft per la sincronizzazione, sollevando dubbi sulla sicurezza e sulla privacy dei dati.
- Compatibilità limitata:
- Non supporta file locali come i .pst, usati per archiviare email offline.
- Mancanza di supporto per server Exchange on-premises e protocolli come POP3, penalizzando le aziende con infrastrutture legacy.
- Costi di adattamento: le aziende dovranno investire tempo e risorse per adattare il proprio ecosistema IT. Gli utenti, inoltre, potrebbero trovarsi spaesati di fronte alle nuove funzionalità, aumentando il carico di richieste per il supporto tecnico.
Strumenti di controllo per gli amministratori IT
Microsoft offre diverse opzioni per mitigare la migrazione automatica e fornire agli amministratori IT un livello di controllo sulle tempistiche e modalità di aggiornamento:
- Admin-Controlled Migration: una policy che consente di bloccare o ritardare la transizione.
- Configurazione manuale: utilizzando chiavi di registro (ad esempio
NewOutlookMigrationUserSetting
) o policy cloud tramite Intune o GPO, gli amministratori possono impedire la migrazione automatica.
Tuttavia, è importante notare che questi strumenti richiedono competenze tecniche avanzate e un monitoraggio continuo per garantirne il corretto funzionamento. La loro implementazione, pur fornendo maggiore flessibilità e controllo, introduce anche un livello aggiuntivo di complessità nella gestione IT, richiedendo risorse dedicate e un’accurata pianificazione.
Il destino degli utenti Business ed Enterprise
Il rollout inizierà con i clienti Business nel gennaio 2025, seguito dai clienti Enterprise nell’aprile 2026. Microsoft consente inizialmente di tornare al classico Outlook, ma il messaggio è chiaro: il vecchio client è destinato a scomparire entro il 2029.
Per gli utenti Business, il tempismo è particolarmente critico. Molte aziende stanno già affrontando altre modifiche imposte da Microsoft, come la sostituzione delle app Windows Mail, Calendar e Contatti con il nuovo client Outlook.
Conclusione
La migrazione al nuovo Outlook rappresenta un’opportunità e una sfida per tutte le aziende. Se da un lato consente di accedere a funzionalità avanzate e un’interfaccia moderna, dall’altro richiede un’attenta pianificazione per gestire problematiche legate alla compatibilità, ai costi e alla sicurezza. Le aziende dovrebbero iniziare ora a valutare come gestire questa transizione: sia attraverso l’analisi delle proprie infrastrutture IT, sia preparando il personale con formazione e procedure preventive.
Microsoft ha preso la sua decisione: volenti o nolenti: prima o poi, tutti si troveranno inevitabilmente a fare i conti con il nuovo Outlook.
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L’attacco della destra a Sigfrido Ranucci e a Report è l’ennesima conferma dell’intolleranza autoritaria che caratterizza il governo Meloni. Vogliono ridurre la RAI a un’emittente di regime e evidentemente non tollerano le inchieste di Report come ieri Berlusconi non tollerava Santoro, Biagi, Luttazzi e Travaglio. E sono talmente arroganti da dare pubblicamente ordini al servizio pubblico radiotelevisivo.
Togliere la tutela legale ai giornalisti di una trasmissione di inchiesta come Report significa impedire di fatto alla redazione di lavorare. Punire Ranucci togliendogli il grado di vicedirettore è una ritorsione inaccettabile da parte di un ceto politico che troppi sdoganano come post-fascista. Controllano la RAI, grazie alla legge vergognosa del PD di Renzi, hanno dalla loro parte Mediaset, ma non gli basta.
Solidarietà a Ranucci e a Report.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Stefania Brai, responsabile cultura del Partito della Rifondazione Comunista
Prc: solidarietà a Ranucci e Report
L'attacco della destra a Sigfrido Ranucci e a Report è l'ennesima conferma dell'intolleranza autoritaria che caratterizza il governo Meloni. Vogliono ridurre lRifondazione Comunista
Multe istruttive
@Politica interna, europea e internazionale
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A Self Balancing Bike for Crash Dummy Billy
We aren’t sure there’s enough information in the [We Make Machines’] video to easily copy their self-balancing bike project, but if you want to do something similar, you can learn a lot from watching the video. Building sufficient gyros to keep the bike stable required quite a bit of trial and error.
There are some tricks to getting a stable heavy weight to rotate without a lot of vibration and problems. The gyros go on the rider’s saddle, so you aren’t going to be able to ride in the normal fashion. However, a substantial motor drives the wheels so there’s no need to peddle.
The first attempt to self-balance stayed stable for about 10 seconds. Some of it was fine-tuning code, but noise from the gyros also threw off the angle sensor. A higher-quality sensor seemed promising, but it didn’t really fix the problem. Instead of using PID, the guys tried an LQR (Linear Quadratic Regulator) algorithm. Once that was sorted and a servo allowed for steering, it was time to let the bike roam free.
Then disaster struck as the bike lost its cool in a parking lot, causing damage. After repairs, they found issues that confused the angle sensor. They didn’t have the stomach to fit a third sensor onboard, so they put Billy the Crash Dummy onboard and decided to try to run him and the bike off a ramp. That didn’t exactly work out, though. After two attempts, the bike was effectively totaled, although Billy seems to have survived with no more than a bruised ego.
We were dismayed that they didn’t really complete the project, but it does seem like they learned a lot, and maybe that will help someone else out in the future.
We have seen working bikes before. We also have seen some truly strange bike projects.
youtube.com/embed/qzF4t6Ysp_4?…
Più soldi per le guerre, e un c.... In c....o per i cittadini. Le vere priorità dell'assicurazione criminale Nato.
Il nuovo segretario NATO chiede più soldi e "mentalità di guerra" ai Paesi membri - L'INDIPENDENTE
lindipendente.online/2024/12/1…
Il Word Economic Forum indica Israele come esempio del "grande reset alimentare" - L'INDIPENDENTE
lindipendente.online/2024/12/1…
Vulnerabilità critica in OpenWrt: rischio firmware dannoso per router e IoT
Una vulnerabilità critica nella funzionalità OpenWrt Attended Sysupgrade utilizzata per creare immagini firmware personalizzate potrebbe consentire la distribuzione di versioni dannose.
OpenWrt è un sistema operativo basato su Linux progettato per router, punti di accesso e apparecchiature IoT. Grazie alle sue capacità di personalizzazione e al supporto di dispositivi di vari marchi come ASUS, D-Link, Zyxel, il sistema viene spesso utilizzato come alternativa al firmware di fabbrica.
La vulnerabilità CVE-2024-54143 (punteggio CVSS: 9,3) è stata scoperta dagli specialisti di Flatt Security durante l’aggiornamento di un router domestico. Il problema consente l’esecuzione di comandi arbitrari tramite l’elaborazione dell’input nel servizio sysupgrade.openwrt.org.
Inoltre, è stato identificato un secondo problema nel funzionamento del servizio: l’uso di un hash SHA-256 troncato di 12 caratteri di lunghezza per la memorizzazione nella cache degli assembly, che riduce la forza del meccanismo di sicurezza, consentendo collisioni di forza bruta utilizzando strumenti custom. Ciò consente a un utente malintenzionato di creare una richiesta che riutilizza una chiave di cache trovata in build firmware legittime.
Insieme, entrambi gli errori consentono di modificare l’immagine del firmware e sostituirla con una versione dannosa. Dopo la segnalazione privata, il team OpenWrt ha immediatamente disabilitato il servizio sysupgrade.openwrt.org, corretto la vulnerabilità e ripristinato la piattaforma entro 3 ore il 4 dicembre.
Gli sviluppatori sono fiduciosi che lo sfruttamento della vulnerabilità sia improbabile e che le immagini disponibili sul server di download principale non siano state compromesse. Tuttavia, poiché i log disponibili coprono solo gli ultimi 7 giorni, si consiglia vivamente a tutti gli utenti di aggiornare il firmware dei propri dispositivi.
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Personal Traffic Light Stops Them In Their Tracks
Working from home can be pretty cool, but if you’re not the only one in the house trying to do it, the whole situation can feel like you’re right back in the office with all those walking, talking distractions. Except they’re in pajamas instead of business casual.
So, what’s the answer? Many times it’s not practical to stop what you’re doing, especially just to communicate that you’re busy. We suppose you could glare at them, put up your hand, or even give a dismissive wave, but a better solution might be this mood signal built by [gokux].
Through a simple web app, you can be red to indicate that you’re super busy, yellow to mean busy-ish, and green for let’s gossip about the cats.
This mood indicator is built on the Seeed Xiao ESP32-C3 and shows the given mood indicator on a small matrix of sixteen WS2812B LEDs. It’s powered by a 600 mAh, 3.7 V battery and a small push button switch. As usual, [gokux] has grade-A instructions for building your own version of this slick solution.
Would you like something more tactile and low-tech? Check out our own [Bob Baddeley]’s free/busy indicator from the lockdown days.
L’Equilibrio Globale e il Potere Delle terre Rare. La Cina rende la grafite pura al 99,99995%!
Sebbene la grafite non faccia parte dei 17 elementi chimici chiamati “terre rare” in cui la Cina è leader assoluta nella produzione, il silicio, insieme alla grafite ultrapura, si conferma una delle risorse più preziose al mondo per il comparto tecnologico e ad alta innovazione.
La State Electronic Technology Corporation of China (CETC) ha raggiunto una precisione inimmaginabile nella produzione di grafite. Utilizzando sofisticate tecniche di lavorazione dei materiali, gli scienziati hanno sviluppato un metodo che consente loro di produrre in serie grafite con un’incredibile purezza del carbonio, oltre il 99,99995%.
Una rivoluzione nel mondo della tecnologia
Il direttore generale del CETC, Xie Yongqiang, ha sottolineato che la nuova attrezzatura è in grado di convertire la polvere di grafite con una purezza iniziale del 99,93% in un materiale quasi ideale. Il processo è così preciso che ogni molecola è sottoposta a un controllo multilivello e il livello raggiunto è così vicino al limite teorico che la quantità di impurità diventa quasi invisibile.
La cosa più interessante è che con questo approccio il costo di produzione viene notevolmente ridotto. Gli ingegneri sono riusciti a ridurre i costi fino al 40% rispetto ai processi tradizionali. Ora l’equilibrio di potere nel mercato globale dei materiali ad alta tecnologia potrebbe cambiare radicalmente.
Poco prima dell’avvento della tecnologia CETC, China Minmetals Co ha anche introdotto il proprio sviluppo di grafite ultrapura. Tuttavia, il loro risultato era principalmente di natura sperimentale e non era adatto alla produzione di massa. Inoltre, la loro tecnologia richiedeva miglioramenti, quindi era impossibile introdurla nell’industria nel prossimo futuro.
Le applicazioni della grafite ultra-pura
La grafite con questo livello di purezza apre nuove prospettive per le industrie ad alta tecnologia. Nel settore dei veicoli elettrici, il materiale migliorerà le prestazioni delle batterie: aumentando la velocità di ricarica, la capacità e la durata complessiva. Ogni frazione percentuale di purezza influisce in modo critico sull’intensità energetica dei dispositivi di accumulo elettrico.
Anche la produzione di semiconduttori riceverà un impulso allo sviluppo. I crogioli di grafite possono ora essere prodotti con estrema precisione. I moderni metodi di lavorazione consentono di creare pareti con una superficie perfettamente liscia, che elimina difetti microscopici che possono contaminare il silicio fuso. Grazie all’eccezionale purezza del materiale utilizzato, il rischio di ingresso di elementi estranei è ridotto al minimo. Questo è fondamentale per la produzione di microchip, dove anche le impurità microscopiche possono interrompere la conduttività o causare il malfunzionamento dei componenti.
L’industria aeronautica è interessata al materiale per la sua stabilità termica unica. La grafite di elevata purezza può resistere a temperature estreme, rendendola indispensabile nella creazione di componenti speciali per la tecnologia aerospaziale. Viene utilizzato, ad esempio, per realizzare scudi termici ed elementi di motori a razzo, che devono mantenere le loro proprietà a temperature superiori a 2000 °C. Il materiale viene anche utilizzato attivamente per creare stampi per parti fuse, poiché non si deforma in caso di sbalzi di temperatura.
La grafite svolge un ruolo speciale nell’energia nucleare. Nei reattori nucleari agisce come moderatore di neutroni, contribuendo a controllare la reazione a catena e garantire la stabilità dell’impianto. L’elevata purezza riduce al minimo il rischio di reazioni chimiche indesiderate nel nocciolo del reattore, che è fondamentale per la sicurezza a lungo termine.
Sanzioni, geopolitica economia e tecnologia
Naturalmente, lo sviluppo della CETC ha anche un significato geopolitico. La Cina ha già inserito la grafite ad elevata purezza nella sua lista di controllo delle esportazioni, trasformando di fatto il materiale in una risorsa strategica paragonabile per importanza ai metalli delle terre rare.
Il presidente della China Carbon Industry Association, Sun Qing, ha sottolineato in precedenza: la grafite è una risorsa naturale insostituibile che non può essere venduta a prezzi di dumping dopo una semplice lavorazione. Ciò significa che il controllo sulla sua produzione rappresenterà un serio vantaggio per la Cina di fronte alle restrizioni commerciali da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Europea.
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Niente Ciambelle Oggi! Un attacco informatico blocca Krispy Kreme
Krispy Kreme è stata colpita da un incidente informatico che ha mandato in tilt i sistemi di ordinazione online negli Stati Uniti. L’attacco ha generato problemi nelle consegne digitali in tutto il paese, causando frustrazione tra i clienti. Nonostante il caos online, le operazioni nei negozi fisici non sono state toccate e continuano a offrire ai clienti le loro celebri delizie.
L’incidente è stato ufficialmente comunicato tramite una comunicazione ufficiale presso la Securities and Exchange Commission (SEC). Nel documento, l’azienda ha rivelato di essere stata oggetto di “attività non autorizzate su una porzione dei propri sistemi informativi.”
“L’azienda, insieme ai propri esperti esterni di cybersecurity, continua a lavorare duramente per rispondere e mitigare l’impatto derivante dall’incidente, inclusa la ripresa dei servizi di ordinazione online, e ha informato le autorità federali competenti,” spiega il comunicato.
Nonostante l’incidente sia ancora sotto indagine, la società ha ammesso che questo potrebbe avere un “impatto significativo” sulle attività aziendali finché i sistemi non torneranno operativi.
Oltre l’impatto operativo: il rischio per i dati dei clienti
Sebbene le conseguenze immediate si siano manifestate principalmente attraverso problemi con le ordinazioni online, persistono preoccupazioni riguardo a un’eventuale esposizione dei dati dei clienti. Secondo esperti del settore, la natura di questi attacchi spesso non si limita solo a interrompere i sistemi ma anche a sottrarre dati sensibili. Le indagini sulle implicazioni di queste violazioni potrebbero durare mesi.
Una risposta rapida per limitare i danni
Nonostante la violazione, l’azienda è riuscita a rispondere in maniera relativamente efficace. Esperti di sicurezza hanno sottolineato come l’azione tempestiva da parte del team informatico abbia mitigato conseguenze più gravi: la rilevazione rapida dell’intrusione e l’attuazione del piano di risposta agli incidenti hanno consentito di contenere l’impatto operativo e continuare a mantenere gli impegni con partner retail e ristoranti.
Conclusione
Questo attacco dimostra come anche realtà con una natura apparentemente “leggera” possano rivelarsi vulnerabili in un contesto sempre più digitalizzato. La risposta tempestiva è stata fondamentale, ma resta chiaro che la cybersecurity non riguarda solo la protezione dei dati, ma anche la capacità di mantenere operativa l’intera infrastruttura durante momenti critici.
Con le festività alle porte e l’incidente ancora sotto indagine, l’azienda deve ricostruire la propria resilienza, proteggere i clienti e assicurarsi che situazioni simili possano essere affrontate con maggiore prontezza in futuro.
Come si suol dire, non tutte le ciambelle riescono col buco.
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Quali risarcimenti deve pagare la Russia all'Ucraina e al mondo a causa della guerra?
sarebbero astronomici, ma come ci ha insegnato la fine della prima guerra mondiale e la seconda, non sarebbe utile farglieli pagare. poi c'è pure chi per motivi ideologici pensa che la russia non possa perdere (la memoria corta). vorrei capire da cosa deriverebbe questa invulnerabilità. in ucraina non possono neppure contare su generale inverno dalla loro. visto che combattono contro altri russi e oltretutto con la parte migliore e più progredita (corpi speciali, manutenzione impianti militari e atomiche, ecc) dell'ex URSS. ci chiediamo come mai la russia non riesce contro l'ucraina ma per certi versi la russia legittima è l'ucraina e non mosca. gli ucraini sono quelli che si arrangiano, i russi quelli rigidi. negli studi militari quello che sta facendo la russia sarà insegnato come tutto quello da NON fare se si vuole vincere. mirare a pochi obiettivi significativi e a tagliare i rifornimenti, questo è saggio fare. che è quello che sta facendo l'ucraina. anche far disperdere e consumare risorse e uomini per scopi poco significativi e utili è utile. e pure questo lo sta facendo l'ucraina. certo in ucraina hanno l'handicap che non vogliono mandare bebè al fronte… questo si. magari l'ucraina pensa anche al dopo-guerra quando serviranno uomini preparati e forti per ricostruire la nazione. la russia ha scelto di spendere tutto adesso e subito. senza pensare al futuro. in russia già il dopoguerra, senza risorse, sarà molto più duro della guerra, e per il mondo potrebbe essere un problema già solo questo, come causa di instabilità.
Origami-Inspired, Self-locking Structures With 3D Printing
Researchers recently shared details on creating foldable, self-locking structures by using multi-material 3D printing. These origami-inspired designs can transition between flat and three-dimensional forms, locking into place without needing external support or fasteners.
The 3D structure of origami-inspired designs comes from mountain and valley fold lines in a flat material. Origami designs classically assume a material of zero thickness. Paper is fine, but as the material gets thicker things get less cooperative. This technique helps avoid such problems.An example of a load-bearing thick-film structure.
The research focuses on creating so-called “thick-panel origami” that wraps rigid panels in a softer, flexible material like TPU. This creates a soft hinge point between panels that has some compliance and elasticity, shifting the mechanics of the folds away from the panels themselves. These hinge areas can also be biased in different ways, depending on how they are made. For example, putting the material further to one side or the other will mechanically bias that hinge to fold into either a mountain, or a valley.
Thick-panel origami made in this way paves the way towards self-locking structures. The research paper describes several different load-bearing designs made by folding sheets and adding small rigid pieces (which are themselves 3D printed) to act as latches or stoppers. There are plenty of examples, so give them a peek and see if you get any ideas.
We recently saw a breakdown of what does (and doesn’t) stick to what when it comes to 3D printing, which seems worth keeping in mind if one wishes to do some of their own thick-panel experiments. Being able to produce a multi-material object as a single piece highlights the potential for 3D printing to create complex and functional structures that don’t need separate assembly. Especially since printing a flat structure that can transform into a 3D shape is significantly more efficient than printing the finished 3D shape.
WPForms, una falla compromette la sicurezza del plug-in per WordPress: come proteggersi
La falla in WPForms, un plugin per WordPress, permette il rimborso di Stripe su milioni di siti realizzati con il Cms. Si tratta di un vettore di attacco privilegiato per campagne massive. Come mitigare il rischio
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Operazione PowerOFF, smantellate 27 piattaforme DDoS: un duro colpo per il cybercrime
Le forze dell’ordine di 15 paesi hanno smantellato 27 piattaforme di DDoS a pagamento, note come “booters” o “stressers”, arrestando gli amministratori e identificando un ingente numero di clienti utilizzatori
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Evoluzione del panorama delle cyber minacce: cosa abbiamo imparato nel 2024
Dati i cambiamenti fondamentali del panorama delle minacce degli ultimi anni, è necessario adattare approcci, modelli e framework tradizionali di cyber security. Quasi giunti alla fine del 2024 possiamo analizzare come si è evoluto il panorama delle minacce per anticipare le attività dei criinali informatici
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Qianfan, la Cina risponde a Starlink: nuovi equilibri nel controllo delle infrastrutture spaziali
La Cina risponde a Starlink con il lancio del terzo lotto di satelliti Qianfan. Una corsa alle mega-costellazioni che va oltre l’innovazione tecnica: si tratta di una competizione per il controllo delle comunicazioni globali, con implicazioni profonde per l’economia, la sicurezza e la politica internazionale. Quali scenari
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Cyber threat e intelligenza artificiale: le aziende italiane sono pronte alla sfida?
La difesa contro le minacce AI-driven è una necessità imprescindibile per garantire la continuità operativa e la reputazione del brand. Le aziende devono agire con decisione e rapidità adottando soluzioni basate sull'AI. Allo stesso tempo, la formazione dei dipendenti rappresenta un ulteriore livello di protezione. Perché essere preparati significa sopravvivere
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Aggiornamenti Microsoft dicembre 2024, corretta una zero-day: aggiorniamo i sistemi
Microsoft ha rilasciato il consueto Patch Tuesday del mese di dicembre 2024 contenente gli aggiornamenti per 71 vulnerabilità identificate nel sistema operativo e nelle applicazioni correlate. Tra queste, anche una zero-day già attivamente sfruttata. Ecco come mettere in sicurezza i nostri sistemi
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Cybersecurity, gli impatti economici: perché è leva di crescita
Budget, competitività, reputazione: gli impatti economici della cybersecurity rappresentano una leva per il business di imprese di ogni dimensione e PA: vediamo come
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L’FBI invita ad alzare la guardia contro le frodi fatte con le IA: ecco come difendersi
L’FBI ha diramato un comunicato per sensibilizzare cittadini, imprese e organizzazioni contro le truffe ordite facendo ricorso alle Intelligenze artificiali (IA). Ma è davvero possibile resistere ad attacchi così ben congeniati e potenzialmente infiniti? Il parere dell’esperto
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La formazione come motore di crescita. È una sfida per esistere
Senza innovazione non esiste crescita esattamente come senza ricerca non esiste sviluppo. Per farlo servono competenze specialistiche e metodologiche in campi diversi. Perché senza adattamento e cambiamento il rischio è una progressiva estinzione del nostro modello sociale. Parola di Mario Draghi.
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I codici QR aggirano l’isolamento del browser: come mitigare il rischio
Eseguendo il browser in un ambiente sandbox separato ospitato nel cloud, in una macchina virtuale locale o in sede, le comunicazioni C2 segrete sono più difficili. Invece i codici QR aggirano l'isolamento del browser per effettuare comunicazione C2 malevola. Ecco come proteggersi
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Walkie Talkies, Jedi Style: Building a Communicator
Playing Star Wars Outlaws sparked an idea with [3DSage]: why not recreate the game’s wrist communicator as a functioning gadget? Inspired by the relatively simplistic design, he and his friend Ben set out to build their own device to take to Galaxy’s Edge in Disneyland. Armed with an arsenal of tools—3D printers, CNC machines, and soldering irons—he aimed to turn imagination into reality.
After ordering multiple walkie-talkies, they meticulously tested each one for audio quality, circuit board size, and compatibility with custom components. The ‘world’s tiniest walkie-talkie’ had potential but demanded creative modifications, including disassembling and resoldering components. They crafted their own circuit board and designed a 3D printed housing to fit both electronics and style. For the finishing touch, they weathered the device with paints and even glow-in-the-dark accents, making it authentic to the Star Wars universe. Even Chewbacca himself gave one a thumbs-up!
Weathering goes a long way towards creating a convincing prop — it can turn a bundle of pipes and some foam blocks into a movie-ready WWII machine gun.
youtube.com/embed/Jv44pDHvL1Y?…
Flashy Paper Christmas Tree Does It With a 555
‘Tis the season for holiday hacks, and [Ben Emmett] is here to remind us that we don’t necessarily need a fancy microcontroller in order to make flashy fun things happen.Smoothing down the copper traces with a guitar pick.
Take this Christmas tree for example, which uses a 555 timer and a CB4017 decade counter in order to drive some blinking LEDs. The ICs are through-hole, making the circuit fairly accessible to new players, but there are a few SMD components that need soldering as well. (More on that later.)
Here, the 555 acts like a clock and drives a square wave. Using the clock as input, the decade counter toggles the output pins one after the other, driving the LEDs to blink in turn. Since there are only eight lights, there is a pause in the light-up pattern, but that could be fixed by wiring decade counter output #9 to the reset pin.
Although function was the main focus circuit-wise, [Ben] managed to lay the traces in the shape of a Christmas tree, which looks great. Having done a similar project in the past, he discovered that the craft cutting machine prefers thick traces and wider spaces between them. This is largely why [Ben] chose to use through-hole ICs.
After laying everything out in KiCad, [Ben] exported the copper layer image for use on the cutting machine. Once it was all cut out, he put it on transfer tape to weed out the extra copper, and get the traces onto cardstock, the final substrate.
This is such a fun project, and we love that the CR2032 that powers it also acts as the stand in its vertical holder. Hit up GitHub if you want to make one for yourself. Want something even more 3D? Check out this hollow tree we saw a few years ago.
Salutiamo con gioia la sentenza con cui il giudice del lavoro di Lanciano ha fatto giustizia condannando Stellantis a reintegrare la compagna Francesca Felice, lavoratrice dello stabilimento Sevel di Atessa (Ch).
Non possiamo tacere sul grave comportamento della Fim Cisl che si è resa complice della persecuzione di una lavoratrice dello Slai Cobas.
L’unità e la solidarietà della classe lavoratrice dovrebbe essere un principio ispiratore di tutte le organizzazioni sindacali.
Stellantis nel mentre penalizzava gli stabilimenti italiani non ha mai smesso di spremere lavoratrici e lavoratori (intensificando i ritmi di sfruttamento) e di portare avanti condotte antisindacali.
La crisi dell’industria del nostro paese non è responsabilità della classe operaia visto che è l’unica in Europa ad aver visto diminuire i salari. È il grande capitale, e la politica che lo asseconda, che sta impoverendo il nostro paese.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale, Viola Arcuri e Marco Fars, co-segretari regionali Abruzzo del Partito della Rifondazione Comunista
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