Salta al contenuto principale









Editoria scolastica: pubblicato il rapporto preliminare dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato


Editoria scolastica: pubblicato il rapporto preliminare dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha reso nota nel bollettino 30/2025 del 04/08/2025 la pubblicazione di un due provvedimenti sull’editoria scolastica e di un interessante allegato al provvedimento, recante il rapporto preliminare sull’editoria scolastica che analizza in profondità le dinamiche economiche e strutturali del settore.

Il termine per la conclusione del procedimento è stato prorogato al 31 dicembre 2025.

L’indagine nasce esattamente un anno fa dalla necessità di comprendere meglio come vengono adottati, distribuiti e utilizzati i libri di testo nelle scuole italiane, con particolare attenzione ai costi sostenuti dalle famiglie e all’effettiva transizione verso il digitale.

Il mercato dell’editoria scolastica in Italia ha un valore stimato di circa 800 milioni di euro, con pochi grandi gruppi editoriali che dominano l’offerta. Nonostante la crescente disponibilità di contenuti digitali, la modalità più diffusa resta quella mista, che combina il libro cartaceo con contenuti online. Tuttavia, l’utilizzo effettivo delle risorse digitali è ancora molto limitato: solo una piccola percentuale delle licenze viene attivata e gli accessi alle piattaforme sono sporadici. Questo evidenzia una transizione digitale incompleta, ostacolata da carenze infrastrutturali, scarsa formazione del personale docente e da sistemi chiusi che limitano la condivisione e la flessibilità.

Il rapporto sottolinea anche le forti disparità territoriali e sociali. I libri sono gratuiti solo nella scuola primaria, mentre nelle secondarie le spese ricadono interamente sulle famiglie, con costi che possono superare i mille euro l’anno per studente. I tetti di spesa imposti dal Ministero risultano spesso inefficaci e facilmente aggirati, aggravando il peso economico soprattutto nelle regioni del Sud.

Un altro punto critico riguarda il mercato dell’usato, che rappresenta una risorsa importante per molte famiglie ma che viene ostacolato dalle politiche editoriali, in particolare per quanto riguarda i contenuti digitali, che non possono essere riutilizzati o ceduti. Inoltre, il rapporto evidenzia come le risorse educative aperte (OER) e le autoproduzioni didattiche siano ancora marginali, frenate da vincoli normativi e dalla mancanza di incentivi.

In conclusione, l’AGCM invita a ripensare il modello editoriale scolastico, promuovendo maggiore interoperabilità tra piattaforme, incentivando la produzione di contenuti aperti e sostenendo economicamente le famiglie e le scuole. L’obiettivo è rendere l’istruzione più accessibile, equa e al passo con le trasformazioni digitali.

Qui:

@Scuola - Gruppo Forum

reshared this

in reply to Comitato Genitori Liceo Augusto

sicuramente le versioni digitali dei libri fanno schifo a dire poco. Non solo i testi devono essere letti sulle varie app (e adesso ce ne sono solo tre o quattro, per fortuna) ma non è possibile usarli in maniera diversa dal copincolla...

reshared this



Pseudonimizzazione dati: storica “sentenza Deloitte” della CGUE che cambia le regole compliance


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Con la sentenza C-413/23 P (EDPS c. SRB), la Corte di Giustizia UE riafferma i principi sul concetto di dato personale, sulla pseudonimizzazione e sull’obbligo di informazione in capo ai titolari del trattamento. Un



Torna lo smishing a tema INPS: così rubano documenti e identità digitali


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Nuove campagne di smishing a tema INPS tornano a colpire l’Italia: grazie a tecniche sempre più raffinate, i cyber criminali riescono a convincere le vittime a fornire dati anagrafici e credenziali, ma anche copie digitali dei documenti d’identità e



Il sistema statunitense per il monitoraggio della vulnerabilità fatica a tenere il passo con i ritardi accumulati. Gli esperti si stanno affrettando a trovare soluzioni alternative.

Il sistema di allerta precoce globale che avvisa i team di sicurezza di pericolose falle software sta mostrando lacune critiche nella copertura, e la maggior parte degli utenti non ha idea che la propria vita digitale stia probabilmente diventando più vulnerabile.

Negli ultimi 18 mesi, due pilastri della sicurezza informatica globale hanno sfiorato l'apparente collasso. Nel febbraio 2024, il National Vulnerability Database (NVD), sostenuto dagli Stati Uniti e utilizzato a livello globale per la sua analisi gratuita delle minacce alla sicurezza , ha improvvisamente smesso di pubblicare nuove voci, citando un criptico "cambiamento nel supporto interagenzia". Poi, nell'aprile di quest'anno, il programma Common Vulnerabilities and Exposures (CVE), il sistema di numerazione fondamentale per il tracciamento delle falle software, sembrava a rischio analogo: una lettera trapelata avvertiva dell'imminente scadenza del contratto.

@Informatica (Italy e non Italy 😁)

technologyreview.com/2025/07/1…




A Pechino la People’s Liberation Army mostra le sue punte di diamante

@Notizie dall'Italia e dal mondo

La parata militare svoltasi a Pechino per celebrare l’anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale è stata un’occasione preziosa per la Repubblica Popolare. Da una parte, la Cina ha potuto mostrare al mondo intero la solidità del blocco euroasiatico, radunando nella capitale del Celeste Impero leader



Il Grande Fratello delle reti Wi-Fi: come 1,67 miliardi di network sono diventate di pubblico dominio


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Immaginate una mappa in tempo reale di ogni dispositivo Wi-Fi e Bluetooth sul pianeta, con tanto di coordinate geografiche, storico dei movimenti e dettagli tecnici. Non è la trama di un nuovo cyber-thriller, ma



Data Privacy Framework: tiro salvezza superato!


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Non ci sarà, almeno per ora, un nuovo effetto Schrems III: la Corte di Giustizia UE ha respinto il ricorso per l'annullamento della decisione di adeguatezza relativo al Data Privacy Framework. Ma per il momento il quadro normativo per il trasferimento dati UE-USA ha solo superato un tiro salvezza
L'articolo Data



Edge computing & edge AI: la rivoluzione è appena cominciata


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Due tecnologie stanno trasformando il nostro approccio alla sicurezza e alle operazioni aziendali: riducono la latenza, migliorano le prestazioni, oltre a consentire un processo decisionale immediato e intelligente, elaborando i dati più vicino a dove vengono generati. Scopriamole



Aggiornamenti Android settembre 2025, corrette due vulnerabilità sfruttabili in attacchi mirati


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
L’Android Security Bulletin di settembre 2025 interviene su 120 vulnerabilità identificate nelle componenti del sistema operativo mobile di Google. Tra queste, due che potrebbero essere oggetto di uno sfruttamento



Malvertising su Meta colpisce Android: così lo spyware Brokewell ruba criptovalute


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Scoperta l'evoluzione di una campagna malvertising su Meta: da desktop ora colpisce Android con lo spyware Brokewell. Il malware ruba criptovalute, bypassa la doppia autenticazione 2FA e usa targeting mirato per eludere i controlli
L'articolo



Non adeguarsi alle prescrizioni del Garante è danno erariale, lo dice la Corte dei conti


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
La Corte dei conti della Valle d’Aosta con una recente sentenza è netta nel dire che si configura un’ipotesi di danno erariale quando una PA, in questo caso la Regione della Valle d’Aosta, paga la sanzione del Garante privacy e il

Maronno Winchester reshared this.



Il Gps dell’aereo di von der Leyen nel mirino delle interferenze russe: le ipotesi e i rischi


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
L'incidente, avvenuto mentre l'aereo si preparava ad atterrare all'aeroporto internazionale di Plovdiv, nel sud della Bulgaria, ha costretto il pilota ad affidarsi a mappe cartacee per un atterraggio sicuro. Ecco cos'è



Grazie di avere v(i)olato con noi. Il data breach Air France – KLM e i rischi per chi viaggia


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Dopo Qantas Airways il cyber crimine colpisce Air France e KLM e, ancora una volta, l’anello debole della catena sono i fornitori
L'articolo Grazie di avere v(i)olato con noi. Il data breach Air France – KLM e i rischi per chi viaggia proviene da Cyber Security 360.

#Cybersecurity360



Data Privacy Framework: il Tribunale UE respinge il ricorso e salva i trasferimenti dati UE-USA


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Confermato il livello adeguato di protezione dei dati negli Stati Uniti: respinta la richiesta di annullamento presentata da Philippe Latombe. La decisione conferma che, alla data del DPF, gli USA garantivano un livello



Proteste in Indonesia: crescita della rabbia sociale e solidarietà regionale


@Notizie dall'Italia e dal mondo
Nelle ultime settimane, il Paese è attraversato da una ondata di manifestazioni, generata da un mix di ingiustizie economiche e privilegi istituzionali
L'articolo Proteste in Indonesia: crescita della rabbia sociale e solidarietà regionale proviene da Pagine



Zero-click in WhatsApp consente di spiare gli utenti iPhone, macOS ed Android: update urgente


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
WhatsApp ha corretto una vulnerabilità critica nelle sue app per iOS, macOS ed Android, sfruttata in attacchi mirati di cyber spionaggio negli ultimi mesi. L’exploit può compromettere il dispositivo senza alcuna interazione da parte

Giupardeb reshared this.



Microsoft BASIC For 6502 Is Now Open Source


An overriding memory for those who used 8-bit machines back in the day was of using BASIC to program them. Without a disk-based operating system as we would know it today, these systems invariably booted into a BASIC interpreter. In the 1970s the foremost supplier of BASIC interpreters was Microsoft, whose BASIC could be found in Commodore and Apple products among many others. Now we can all legally join in the fun, because the software giant has made version 1.1 of Microsoft BASIC for the 6502 open source under an MIT licence.

This version comes from mid-1978, and supports the Commodore PET as well as the KIM-1 and early Apple models. It won’t be the same as the extended versions found in later home computers such as the Commodore 64, but it still provides plenty of opportunities for retrocomputer enthusiasts to experiment. It’s also not entirely new to the community, because it’s a version that has been doing the rounds unofficially for a long time, but now with any licensing worries cleared up. A neat touch can be found in the GitHub repository, with the dates on the files being 48 years ago.

We look forward to seeing what the community does with this new opportunity, and given that the 50-year-old 6502 is very much still with us we expect some real-hardware projects. Meanwhile this isn’t the first time Microsoft has surprised us with an old product.


Header image: Michael Holley, Public domain.


hackaday.com/2025/09/04/micros…