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Che fine ha fatto l’amministratore di sistema con il GDPR?


Ah, l’amministratore di sistema. Old but gold. Figura che nell’organigramma privacy risale ad un provvedimento del Garante Privacy del 27 novembre 2008, modificato il 25 giugno 2009 e rimasto pressoché intatto fino ad oggi. Il tutto, nonostante il nuovo quadro normativo introdotto dal GDPR e, soprattutto, le rilevanti modifiche del contesto tecnologico e del ruolo del sysadmin.

Certo, la definizione di amministratore di sistema pecca di un certo grado di vaghezza:

figura professionale dedicata alla gestione e alla manutenzione di impianti di elaborazione con cui vengano effettuati trattamenti di dati personali, compresi i sistemi di gestione delle basi di dati, i sistemi software complessi quali i sistemi ERP (Enterprise resource planning) utilizzati in grandi aziende e organizzazioni, le reti locali e gli apparati di sicurezza, nella misura in cui consentano di intervenire sui dati personali.

Il comune denominatore di questa categoria di operatori è però individuato nella capacità di accedere in modo privilegiato a risorse del sistema informativo e dati personali. Quindi si può dire che ci troviamo di fronte ad una definizione volutamente ampia. Molto ampia. Forse troppo.

Ma volendo guardare alla sostanza, il concetto che si segue è che da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Le quali, però, in ragione del quadro normativo in materia di protezione dei dati personali, comportano precisi obblighi di gestione in capo al titolare del trattamento. Che si traducono in misure da adottare.

Tutti questi obblighi permangono con l’applicazione del GDPR per espressa previsione dell’art. 22 co. 4 d.lgs. 101/2018, il quale prevede che i provvedimenti del Garante continuino ad applicarsi in quanto compatibili con il Regolamento.

Anzi, possiamo dire che in questo caso, ne escono rafforzati nelle proprie coordinate essenziali.

La designazione dell’amministratore di sistema.


All’interno delle misure e accorgimenti prescritti all’interno del provvedimento, al punto 4.2 è previsto l’obbligo di designazione individuale di ciascuno dei soggetti che svolgono le funzioni di amministratore di sistema, con l’elencazione analitica degli ambiti di operatività consentiti in base al profilo di autorizzazione assegnato.

Questa misura non è altro che una specificazione delle disposizioni degli artt. 29 e 32 par. 4 GDPR, che, rispettivamente, prevedono l’obbligo per il titolare di istruire i soggetti autorizzati all’accesso e di controllare che i soli soggetti istruiti abbiano accesso ai dati personali e svolgano operazioni di trattamento. Più in generale rientrano nelle misure organizzative di cui deve dotarsi il titolare per garantire un livello di sicurezza adeguato dei trattamenti.

In particolare, la designazione dell’amministratore di sistema è riconducibile nell’attribuzione di funzioni e compiti prevista dall’art. 2-quaterdecies Codice Privacy. Che nei contenuti minimi deve avere quanto previsto all’interno del citato punto del provvedimento, andando così a chiarire l´ambito di operatività in termini generali, per settori o per aree applicative. A ciò devono poi essere aggiunte tutte le istruzioni necessarie allo svolgimento delle operazioni, andando a specificare quali sono consentite nonché le eventuali condizioni per svolgere determinate attività.

Nel caso in cui un responsabile del trattamento svolga attività come amministratore di sistema, l’accordo di cui all’art. 28 GDPR andrà così integrato con la precisazione degli obblighi del provvedimento ivi inclusa la designazione individuale di tali soggetti. Che per buona prassi è bene che il titolare fornisca come modello allegato.

Gestire gli amministratori di sistema.


Andando un passo oltre, gli obblighi specifici riguardanti gli amministratori di sistema rientrano in una gestione degli accessi e dei privilegi. Attenzione, però, a ricordare che le misure indicate determinano delle soglie minime, ma non è detto che siano sufficienti. Come ricorda il Garante Privacy, infatti, adottare le misure “a catalogo” non significa avere un livello di sicurezza adeguato. Questo è infatti possibile raggiungerlo e comprovarlo solo attraverso un’analisi dei rischi.

Il provvedimento indica alcuni punti fondamentali di gestione, quali:

  • la valutazione delle caratteristiche soggettive;
  • la designazione individuale;
  • la tenuta di un elenco aggiornato degli amministratori di sistema;
  • la verifica delle attività svolte;
  • la registrazione degli accessi.

Ciascuno di questi aspetti è bene che venga approfondito e declinato correttamente, tenendo conto del contesto organizzativo e secondo quell’approccio risk-based su cui si fonda il sistema del GDPR.

Insomma: gli amministratori di sistema continuano ad esistere anche con il GDPR e la gestione del loro operato è e rimane una responsabilità ineliminabile in capo al titolare del trattamento.

Responsabilità che permane nonostante qualsivoglia clausola di esenzione o limitazione di responsabilità si voglia imporre o far sottoscrivere, perché deriva direttamente dal Regolamento il quale non ammette alcuna deroga a riguardo.

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This week, we discuss characters in open source, that Saudi comedy festival, and asking ourselves if we're haters.

This week, we discuss characters in open source, that Saudi comedy festival, and asking ourselves if wex27;re haters.#BehindTheBlog


Behind the Blog: Open-Source Drama and Saudi-Approved Humor


This is Behind the Blog, where we share our behind-the-scenes thoughts about how a few of our top stories of the week came together. This week, we discuss characters in open source, that Saudi comedy festival, and asking ourselves if we're haters.

EMANUEL: I swear I try my best not to use Behind the Blogs to pat myself on the back, but I’m very happy with how my piece about the recent Ruby Drama turned out. I got a lot of interesting responses to the the article, some of which I hope will result in new articles soon, but mostly I was happy that it appears I didn’t fuck up any of the details in what was a highly complicated, technical, and controversial story for people who care about this stuff.

That is not to say that I didn’t get any constructive criticism, some of which I’d like to address here. One piece of feedback I got from multiple people in the camp that is angry with Ruby Central’s ousting of contributors is their view that the article underplays the role David Heinemeier Hansson (DHH) played in this saga, and the political views he’s expressed on social media over the years.

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A leggere l'articolo del Post sulle manifestazioni di oggi si trova un elenco morboso di petardi, tafferugli, occupazioni e blocchi.

Io ho sfilato a Firenze dalle 9:30 alle 12:00, ho visto decine di migliaia di persone sfilare in maniera assolutamente tranquilla ma di loro in quell'articolo non c'è traccia.

Mi domando se mi sono abbonato a Il Post o a Libero...

(Questo stesso messaggio l'ho mandato alla sua redazione via mail e invito gli abbonati che siano d'accordo a fare lo stesso).

Aggiornamento 4/10/2025 00:11: il testo dell'articolo è stato modificato, adesso dà qualche informazione in più.

Aggiornamento 4/10/2025 09:46: il testo dell'articolo è stato completamente rivisto.

ilpost.it/2025/10/03/sciopero-…

in reply to Max - Poliverso 🇪🇺🇮🇹

@Max - Poliverso 🇪🇺🇮🇹 ah beh, anche qua per la mainf di ieri sera. Menzionano i disagi al traffico, fumogeni e i pochi episodi violenti in altre città Svizzere (ovviamente iniziati dalla polizia, ma questo non si dice). Inoltre indicano il numero dei partecipanti "qualche centinaia" ..è vero che Lugano è una piccolissima città, ma eravamo molti di più di qualche centinaia!


Oltre lo schermo: l’evento della Polizia Postale per una vita sana oltre i social


La Community di Red Hot Cyber ha avuto l’opportunità di partecipare a “Oltre lo schermo”, l’importante iniziativa della Polizia Postale dedicata ai giovani del 2 ottobre, con l’obiettivo di invitarli a vivere la realtà oltre i confini dei social network. Un evento che conferma come, ormai da alcuni anni, la cyber security awareness sia diventata un pilastro fondamentale nei percorsi di formazione giovanile.

L’Auditorium Parco della Musica di Roma, gremito da oltre 1.200 studenti provenienti dalla capitale e dalla sua provincia, ha fatto da cornice all’incontro promosso dalla Polizia di Stato, in collaborazione con Google e One More Pictures. L’iniziativa rientra nella 13ª edizione di “Una Vita da Social”, la storica campagna educativa itinerante che porta nelle scuole italiane strumenti e riflessioni per un utilizzo sicuro e consapevole del web.

Il focus di quest’anno è stato il confronto tra i modelli di perfezione proposti dai social e l’identità dei più giovani, con particolare attenzione alla body positivity e alla riscoperta del valore delle relazioni autentiche nella vita reale.

Il messaggio delle istituzioni


Ad aprire l’incontro, il Capo della Polizia Vittorio Pisani che ha ricordato ai ragazzi di non farsi condizionare dall’identità digitale:

“I rapporti umani sono quelli che arricchiscono davvero e vi preparano a fare la differenza nella vita quotidiana e nel futuro mondo del lavoro”.

Il prefetto ha ringraziato gli insegnanti, riconoscendo il loro compito fondamentale nel trasmettere valori e responsabilità alle nuove generazioni. Anche l’on. Federico Mollicone ha sottolineato, con un messaggio il valore sociale ed educativo del tema, definendo l’educazione digitale una sfida decisiva per il futuro.

Storie ed emozioni: il cortometraggio (IM)PERFETTA


Il momento più atteso è stato la proiezione del cortometraggio “(IM)PERFETTA”, prodotto da One More Pictures con Rai Cinema e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.

La storia di una ragazza che, dopo una delusione amorosa, si rifugia nei social inseguendo un ideale di perfezione, ha emozionato gli studenti. La protagonista scopre infine che la vera unicità sta nelle imperfezioni, ciò che rende autentici e irripetibili.

Scritto da Margherita Pezzella, il corto ha stimolato un confronto sincero, in cui molti giovani si sono riconosciuti. Magistrale il finale del corto nel quale la protagonista, come un novello Amleto, fissa le pillole dimagranti prima della sfumatura finale lasciando allo spettatore sempre presente lo spettro della tentazione mai sopita delle scorciatoie (ingannevoli) verso il risultato.

Testimonianze e ospiti


A rendere speciale l’evento, la partecipazione del cast del film, di artisti, sportivi e personalità del mondo della comunicazione. Non sono mancati i videomessaggi dei calciatori di A.S. Roma e S.S. Lazio, che hanno invitato i ragazzi a credere nel sacrificio, nel lavoro di squadra e nel valore della vita reale rispetto a quella virtuale.

Il conduttore radiofonico Renzo Di Falco e la Dottoressa Roberta Mestichella hanno guidato la giornata con energia, lasciando spazio a riflessioni e interventi anche in collegamento: da New York con Marco Camisani Calzolari, esperto di comunicazione digitale, e da un set cinematografico in Trentino Alto Adige.

Educazione digitale e responsabilità condivisa


Il confronto tra istituzioni e aziende ha ribadito la necessità di un’alleanza tra pubblico e privato.

Barbara Strappato, direttrice della Prima Divisione della Polizia Postale, e Martina Colasante di Google Italia hanno sottolineato l’impegno per sviluppare tecnologie sicure e costruite su misura per i più giovani.

Il produttore Carlo Raffronti ha ricordato che oggi il rischio è l'”analfabetismo digitale”, invitando i ragazzi a domandarsi sempre perché un contenuto viene loro proposto online.

Quasi tutti gli ospiti del talk hanno posto l’accento sul valore delle emozioni reali, più durature di quelle virtuali.

Un invito a scegliere quindi la realtà e ad utilizzare i social responsabilmente


Il filo conduttore dell’evento è stato chiaro: educazione, rispetto e accettazione di sé e degli altri come strumenti per contrastare fenomeni come il cyberbullismo. “Non esistono scorciatoie” hanno ricordato gli sportivi di Roma e Lazio presenti con un video messaggio, “servono sacrificio e dedizione, nello sport come nella vita”.

Durante i vari speech della giornata, ogni partecipante ha ricevuto un kit con materiali informativi: un quaderno Comix, un volantino della Polizia Postale con utili consigli per una navigazione sicura e il “The Future Report” di Google, ricerca veramente accurata sugli adolescenti europei e il loro rapporto con internet e l’intelligenza artificiale.

Più che un evento, un messaggio alle nuove generazioni ed ai loro genitori


“Oltre lo schermo” non è stato solo un momento di riflessione, ma un invito a vivere la tecnologia senza subirla, a non lasciarsi ingannare dalle illusioni dei social e a dare valore alle relazioni autentiche.

Perché, come ha ricordato uno dei relatori, “ciò che conta davvero è quello che pensano di voi le persone che vi conoscono nella vita reale, coloro che vi vogliono bene, non i commenti sui social”.

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Sarà un abete rosso alto circa 27 metri, proveniente dalla valle alpina di Ultimo, in Alto Adige, a illuminare Piazza San Pietro per il Natale 2025. L’albero è offerto grazie alla collaborazione tra i comuni di Lagundo e Ultimo.

in reply to Max - Poliverso 🇪🇺🇮🇹

@Max - Poliverso 🇪🇺🇮🇹 meraviglioso! --> ieri sera a Lugano


Lugano - eravamo più di "diverse centinaia"


Per testimonianze più vere, cercate sui social (di meta ahimè...)
https://www.cdt.ch/news/ticino/in-piazza-per-gaza-e-la-flotilla-diverse-centinaia-a-lugano-i-manifestanti-407478 (ah! hanno cambiato l'articolo nel frattempo - stamattina c'era scritto diverse centinaia di persone)

#blocchiamotutto #Lugano #globalsumudflotilla #manifestazione #gaza #palestinalibera




Lampedusa: L’Abbraccio che non Dimentica


@Giornalismo e disordine informativo
articolo21.org/2025/10/lampedu…
Il 3 ottobre, come tanti altri naufragi, rimane una ferita aperta, ma è anche un seme piantato nel mare: ci ricorda che un futuro diverso è possibile, se scegliamo di costruirlo insieme, ogni giorno, senza confini.
L'articolo Lampedusa: L’Abbraccio che non





putin ritiene che spaventare l'europa sia una carta vincente. eppure come quella che credeva vincente di invadere l'ucraina, anche questa rischia di ritorcerglisi contro
in reply to simona

Lo spero. Intanto però l'Europa è costretta a investire nella difesa, e questi soldi mancheranno in altri ambiti, dalla lotta al cambiamento climatico alle spese sociali, ciò che aumenterà lo scontento delle popolazioni a tutto favore delle destre. E questo, credo, fa parte integrale del piano di Putin.
in reply to RFanciola

@RFanciola è una tto dovuto investire nella propria difesa. andava fatto comunque. con o senza putin. perché il mondo è comunque un luogo pericoloso. e neppure si può difendere dagli usa perché alla fine ti viene presentato il conto. del cambiamento climatico purtroppo non importa nessuno a quanto pare 🙁 un tema così globale dovrebbe davvero catalizzare gli sforzi di tutti. ma alla fine è lo stesso problema a causa del quale serve pure un'europa armata. con trump la lotta al cambiamento climatico penso sia definitivamente persa. e no... putin ha si interesse nelle destre ma non nella militarizzazione dell'europa. perché quelle destre europpe come ogni destra del mondo lo prenderebbe comunque a calci in culo, visto che le destre specie di stampo fascistoide non hanno una visione "mondiale". anche la meloni nel suo picoclo è una destra fascistoide in evoluzione e si sta allontananando dall'europa. ma non cerca l'annessione con gli stati uniti. solo il potente di turno. però è vero che putin sta cercando di combattere ideologicamente tutte le democrazie, anche se dubuto ne ricaverà qualcosa per sé.


John Steinbeck – Diario russo / Mathias Enard – L’alcol e la nostalgia
freezonemagazine.com/articoli/…
Sul mio cammino di lettrice, ho incontrato ultimamente alcuni libri che raccontano di viaggi che mi hanno fatto appassionare alle avventure che vi vengono descritte. In questo caso, ho letto due libri che raccontano la Russia sovietica, con Steinbeck, e la stessa terra, nei primi anni duemila, ne L’alcol e la nostalgia di


“State certi della mia preghiera per voi”. Con queste parole Leone XIV ha concluso l’udienza al Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, ricevuto oggi in occasione del giuramento delle nuove reclute.


Giant Airplane Goes Long On Specialization


The WindRunner unloading a blade, image Radia.

While not everyone agrees on the installation of wind turbines in their proverbial back yards, one thing not up for debate is that there is a drive to build them bigger, and bigger. Big turbines means big blades, and big blades need to be transported… somehow. If air freight is going to stay relevant to the industry, we’re gonna need a bigger airplane.

A startup called Radia has a plan for that plane, and it is a doosie. The “WindRunner” would clock in at a massive 108 meters (354 feet) long, but with a wingspan of just 80 m (262 ft). That’s very, very long, but it might not be the largest airplane, depending how you measure it. Comparing to the 88 m wingspan for the late, lamented An-225 Mriya, you can expect a lower payload capacity, but heavy payloads aren’t the point here. Wind turbine blades really aren’t that heavy. They’re big, or they can be — the WindRunner is designed to fit a single 105 m blade within its long fuselage, or a pair of 90 m blades.

You can tell it has one job; there’s just 3 m difference in length between the blade and the plane. Image: Radia.
That’s very little clearance, which is why the cockpit sits up top in a bulge that makes the thing look a bit like an enormous Carvair, for anyone who remembers that old prop-job — except for the H-tail, that is. That’s for a different reason than the An-225’s use of the same feature, which was to keep the tails out of the wash of a back-mounted “Buran” space shuttle. With the WindRunner, the H-tail is simply so the tail will not be too tall to fit existing airport infrastructure. The Lockheed Constellation used a triple-tail for the same reason, way back when.
The Carvair, another cargo hauler with exactly one job. It was actually based on a DC-4, and not a Convair, but for a car carrier the name fits.
Image: Eduard Marmet, CC3.0
The aircraft will of course be short-runway and rough-field capable, capable of taking off and landing on dry packed dirt or gravel in just 1,800 m, or 6000 ft — a little more than 10x its own enormous length. The payload it hauls into those rough fields will break no records at only 72.6 tonnes; Mriya could do 250 tonnes, but again, heavy lift isn’t the goal here.

This plane has a very specific mission, to the point that we argue it might just qualify as a hack. It will be interesting to see if Radia can sign enough customers to get one (or more) built.


hackaday.com/2025/10/03/giant-…



“Con il giuramento, care giovani reclute, oggi varcate una nuova tappa della vostra esistenza”. Così Leone XIV, ricevendo questa mattina nel Palazzo Apostolico Vaticano il Corpo della Guardia Svizzera Pontificia in occasione della cerimonia del giura…


Maledetto dischetto: la Roma sbaglia tre volte lo stesso rigore, ma non è record: i precedenti

[quote]ROMA – Tira e ritira, ma il pallone sembra non voler entrare. Nella sua seconda giornata di Europa League, la Roma sbaglia ben tre volte un rigore contro il Lille.…
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Regionali, Calabria al rush finale. Si vota il 5 e 6 ottobre. Tridico: “Partita aperta”

Sono le ultime della campagna elettorale per le elezioni regionali in Calabria. Si accende la sfida tra i candidati Occhiuto e Tridico
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Manovra, via libera al Dpfp. Giorgetti: “Giù le tasse sui redditi, risorse alla sanità”

[quote]Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento programmatico di finanza pubblica.
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Droni sospetti, Ue nel mirino: scalo di Monaco chiuso per ore. Putin: “Nuova fase di escalation”

[quote]MONACO DI BAVIERA – Sale la tensione in Europa dopo l’avvistamento di droni russi sui cieli della Germania e del Belgio. Nella tarda serata di giovedì 2 ottobre, i voli…
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Papa Leone XIV ha ricevuto questa mattina in udienza, nel Palazzo Apostolico Vaticano, la presidente della Confederazione Elvetica, Karin Keller-Sutter. Successivamente, la presidente si è incontrata con il card.


Flotilla, rimpatriati i deputati italiani. L’ira di Ben Gvir: “Attivisti terroristi”. I dubbi di Hamas sul piano Trump

[quote]ROMA – Sono stati liberati i quattro parlamentari italiani che facevano parte dell’equipaggio della Global Sumud Flotilla: stanno già tornando in Italia. “Sono già stati espulsi quattro cittadini italiani.





Yoox sospende 211 licenziamenti, trattative tra sindacati e istituzioni. Urso: “Strada giusta”

[quote]La decisione è arrivata durante il tavolo al Ministero delle Imprese e rappresenta un primo passo verso una possibile soluzione condivisa
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“Possa Sua Altezza Reale contribuire, a sua volta, a promuovere una vita fondata sul rispetto dei valori cristiani che hanno forgiato l’identità del Lussemburgo e favorire così la ricerca instancabile del bene comune”.


Sean Penn: “Ero in disaccordo con Kirk, ma quel dibattito serve. L’America? Intrappolata nell’ignoranza”

[quote]NEW YORK – Poco più di un mese fa, Sean Penn ha cerchiato sul suo personale calendario di vita la cifra tonda dei 65 anni. Dopo una prima collaborazione sul…
L'articolo Sean Penn: “Ero in disaccordo con Kirk, ma quel dibattito serve.



Fidarsi è bene? I cloni del sito IC3 dell’FBI alimentano la sfida della cyber security


@Informatica (Italy e non Italy 😁)
Esistono versioni clonate del sito Internet Crime Compliant Center (IC3) con cui l’FBI raccoglie le denunce di crimini su internet. Uno smacco opportunistico che spinge a chiedersi se è possibile fidarsi dei siti istituzionali
L'articolo Fidarsi è bene? I cloni del sito IC3 dell’FBI alimentano

informapirata ⁂ reshared this.

in reply to Cybersecurity & cyberwarfare

Dell'FBI di Trumpio non c'è da fidarsi a prescindere; ma, ciò detto, sto pensando a quelli del Pentagono secondo cui la sicurezza informatica è una distrazione. Ma sti qua son proprio fuori dal mondo!