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Today I learned Amazon has a form so police can get my data without permission or a warrant (by Sean Hollister in The Verge)


Here is something I didn’t know when I purchased Amazon Ring cameras and Amazon Echo Dots: vg[p]22983460[t]w[d]M]there is a webpage where law enforcement can fill out a form, say there’s a life-threatening emergency, and get access to your data without your consent, a court order, or any kind of warrant. There’s nothing in the Terms of Service about this, and the company has maintained for years that it helps police get consent first, but it’s happening anyhow.
(Read the article ⬇️)
theverge.com/2022/7/14/2321941…


Falsi agli elettori


Le (non) ragioni cha hanno causato la crisi del governo Draghi Se vi industriate a cercare le motivazioni che hanno portato alla crisi del governo Draghi, non ci riuscirete. Non è possibile che il problema sia un provvedimento come un decreto-legge denomi

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Le (non) ragioni cha hanno causato la crisi del governo Draghi


Se vi industriate a cercare le motivazioni che hanno portato alla crisi del governo Draghi, non ci riuscirete.

Non è possibile che il problema sia un provvedimento come un decreto-legge denominato “Aiuti” – quando la smetteremo di battezzare i decreti sarà sempre troppo tardi – che è già passato alla Camera con il voto di tutti e di tutta la maggioranza e che si è disposti a far passare anche al Senato, perché, in realtà, il Movimento Cinque Stelle non ha votato contro, ma è uscito dall’Aula e, quindi, il decreto è passato.

Cosa contiene questo decreto di così particolare? Certo, c’è un inceneritore per la spazzatura di Roma: a Roma, oltre ad aver preso fuoco una discarica, che è una vergogna cielo aperto, la cosa più inquinante e più costosa per i cittadini è il fatto che abbiano riaperto una discarica che era stata chiusa, proprio perché altamente inquinante. Anche perché non sanno più dove mettere la spazzatura, a parte tenerla per la strada.

A Roma vanno agli inceneritori, che non ci sono, il 6 % della spazzatura. A Parigi il 60%. E questa è la ragione per cui uno ritira la fiducia ad un governo? Evidentemente no. Non ci può credere nessuno, ma neanche tra i Cinque Stelle ci credono.

Il Professor Conte ha detto che è perché non bisogna toccare il reddito di cittadinanza. E chi si era proposto di toccarlo? Io, personalmente lo toccherei, ma io non conto nulla. È semplicemente stato introdotto un emendamento che dice che se uno continua a rifiutare i lavori che gli offrono non si vede perché continuare a dargli un sussidio. Cos’è un attacco ai diritti civili? Cioè è un diritto civile essere mantenuti?

Non è questo il tema. Il tema è che il governo Draghi è nato perché larga parte del Parlamento – non solo i Cinque Stelle, che sono i parlamentari più giovani e che avevano una storia di lavoro alle spalle praticamente inesistente – sarebbe andata a casa anticipatamente.

Il governo Draghi è servito a prolungare la legislatura e a mettere in sicurezza il Paese sulle vaccinazioni e sulla regolarità, che riguarda la documentazione e le scadenze dei fondi europei, del recovery e, quindi, del PNRR.

Avevano votato questo governo per questo scopo e poi è cominciato il logoramento, perché, in realtà non si sono mai riconosciuti in questo governo, ma non solo i Cinque Stelle, anche una parte della Lega e, probabilmente, anche una parte del PD.

Ora si arriva in qualche modo al capolinea. Vedremo nelle prossime ore cosa succederà, ma cosa volete che succeda, alla fine, comunque, tra qualche mese si vota. Il punto è proprio questo: riportiamo davanti agli italiani la scelta falsa dello scegliere la coalizione che governerà?

Perché se messi davanti a questa scelta, credo che l’unica possibilità razionale di mettere una croce su quella scheda sia, a seconda dei gusti, metterla su chiunque non si sia alleato con qualcun altro, perché le coalizioni sono false. È falsa quella del Movimento Cinque Stelle con il Partito Democratico, ammesso che riesca arrivare alle elezioni; è falsa quella tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Sono falsi.

Ora se io porto ancora una volta, davanti agli elettori, delle scelte false, ma che ci vengono fuori poi dei governi veri o delle legislature serie? Tutto qui.

Quindi, c’è tempo. Adesso vedremo se poco o tanto. Però l’unica scelta razionale in queste condizioni sarebbe mettere la croce su chiunque non si sia alleato né con il falso centrodestra, né con il falso centrosinistra.

Avessero un pizzico di senso di responsabilità e di visione politica dovrebbero immediatamente togliere da torno questa falsità delle coalizioni e assumersi ciascuno le proprie responsabilità. Tanto un governo di coalizione vincitore delle elezioni non sono capaci di farlo. È dal 1994 che non ci riescono. Ad un certo punto i tentativi si esauriscono.

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Dimissioni di Draghi: una grana per Washington e Bruxelles


Le possibili dimissioni di Mario Draghi dopo la crisi aperta dal voto sul decreto aiuti profilano, per l’Italia, un nuovo e probabilmente lungo periodo di incertezza. Ad aggravare le cose, la crisi coincide con un momento di forte instabilità internazionale. Il prolungarsi della guerra in Ucraina, il suo impatto sui mercati e le tensioni che [...]

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La ‘rinascita nucleare’ non libererà il Giappone dalla sua crisi energetica


L’invasione russa dell’Ucraina ha sconvolto i mercati energetici globali e causato l’aumento dei prezzi del carburante. Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha chiesto il riavvio di più reattori nucleari. Per la prima volta dal disastro nucleare di Fukushima Daiichi del 2011, una sottile maggioranza di cittadini giapponesi è favorevole al riavvio dei reattori nucleari [...]

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Arabia Saudita – Turchia: relazioni riparate


La faida è finita. Turchia e Arabia Saudita tornano a parlare. Dal 22 giugno 2022 la lunga battaglia tra loro per ottenere il predominio politico nel mondo islamico sunnita è stata messa da parte. All’ultima fine del 2021, la posizione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan con gran parte del mondo era a un livello [...]

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La politica di tolleranza zero sul covid, tra restrizioni e lockdown improvvisi, sta frenando la crescita cinese ed è un problema per tutti. La strategia ‘zero covid’ voluta da Pechino frena la crescita cinese.


Il pariahDa oggi lo Sri Lanka ha un nuovo presidente. Dopo 36 ore di limbo politico, con l’ex presidente in fuga prima alle Maldive e poi a Singapore, Gotabaya Rajapaksa si è ufficialmente dimesso.


#laFLEalMassimo – Episodio 72: Politici irresponsabili ed elettori recidivi


Bentornati alla FLE al Massimo. Nel mondo gli adulti e delle persone serie si parla di questioni come la Guerra in Ucraina, che purtroppo è ancora in corso, del rischio che intere nazioni si trovino a corto di generi alimentarie più in generale di una pro

Bentornati alla FLE al Massimo. Nel mondo gli adulti e delle persone serie si parla di questioni come la Guerra in Ucraina, che purtroppo è ancora in corso, del rischio che intere nazioni si trovino a corto di generi alimentarie più in generale di una prospettiva sempre più concreta di recessione economica abbinata ad elevata inflazione. Insomma, questioni non da poco.

In Italia invece la questione più rilevante sembra essere Conte che fa cadere il governo Draghi e gli altri esempi di varia umanità politica che gli danno dell’irresponsabile.

Difficile dire chi sia peggio tra l’avvocato del popolo, che pensa pubblicamente ai fatti suoi in spregio degli interessi del Paese, e un’intera classe politica che, dopo aver condotto il paese sull’orlo del baratro, gioca a fare il governo di unità nazionale senza vergognarsi del bisogno di ricorrere a un amministratore straordinario.

Ma la politica italiana è noiosa ripetizione dei tentativi gattopardinani di presentare la conservazione come cambiamento sperando che il parco buoi degli elettori sia disposto a cascarci ancora.

Questa rubrica vuole porre l’accento per una volta sulle responsabilità degli elettori nell’aver selezionato una classe politica irresponsabile. Siete voi ad avere in mano il telecomando e per troppo tempo vi siete astenuti dal cambiare canale di fronte alle peggiori nefandezze e allo scempio di un paese dove si ruba il futuro alle generazioni future per pagare pensioni spropositate alle precedenti.

Quando torneremo a votare ricordatevi di questi giorni, ricordate la politica che si è fatta commissariare per manifesta incapacità e che trama nell’ombra sperando di tornare al potere quando sarà passata la bufera. Ricordate e per una volta, cambiate canale.

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Responsabilità penale e il terreno dove il Diritto si fa incerto


Il dibattito che si è aperto sul caso dell’ing. Mauro Moretti suscita osservazioni elementari ma non inutili, se vogliamo riflettere sul modo nel quale persone competenti e capaci possano accollarsi ruoli gestionali senza dover essere esposte a rischi imp

Il dibattito che si è aperto sul caso dell’ing. Mauro Moretti suscita osservazioni elementari ma non inutili, se vogliamo riflettere sul modo nel quale persone competenti e capaci possano accollarsi ruoli gestionali senza dover essere esposte a rischi imprevedibili e inaccettabili


Il dibattito che si è aperto sul caso dell’ing. Mauro Moretti suscita osservazioni elementari ma non inutili, se vogliamo riflettere sul modo nel quale persone competenti e capaci possano accollarsi ruoli gestionali senza dover essere esposte a rischi imprevedibili e inaccettabili.

Sul piano del diritto civile non è necessario operare distinzioni con riguardo allo scopo sociale, al tipo e metodo di produzione di beni e servizi, alle modalità di organizzazione dell’impresa per poter affermare la responsabilità oggettiva (cioè senza colpa) dell’impresa che ha cagionato il danno, essendo del tutto indifferenti lo scopo, l’organizzazione, le tipologie di prodotti e servizi, e finanche la colpa dei singoli che operano come amministratori per assicurare il risarcimento del danno risentito dalle vittime.

Nel diritto penale la situazione è assai diversa. La responsabilità oggettiva non è consentita nel diritto penale: la responsabilità penale personale è una conquista della civiltà dei Lumi, è il vanto della cultura italiana che ha rivendicato, con le pagine di Beccaria, le libertà personali soffocate dal dispotismo e dall’oscurantismo. La responsabilità penale personale è un principio sancito dalla nostra Costituzione (art.27).

A parte la responsabilità delle società prevista dalla legge n.231 del 2001 , che si suole denominare responsabilità “amministrativa”, perché per tradizione societas delinquere non potest, e che ancor oggi pone molte incertezze ad operatori, avvocati e giudici, gli amministratori rispondono personalmente per reati collegati alle crisi d’impresa, per reati tributari, per reati ambientali, per reati finanziari, e così via. Ma quando si tratta di prodotti e servizi, fino a che punto rispondono personalmente gli amministratori dell’impresa? Qui il terreno del diritto si fa incerto.

Non vi sono regole specifiche che prefigurino reati precisi: se una bottiglietta di aranciata esce dal processo produttivo con i resti di una chiocciola, se un pacchetto di biscotti risulta avariato perché inscatolato in modo non igienico, se un segnale ferroviario non scatta al momento opportuno, a chi può essere imputato l’errore? Al di là degli aspetti civilistici che non sono collegati con la colpa, e consentono di risarcire le vittime da parte dell’impresa impersonalmente considerata , come si possono affrontare gli aspetti penali? Come risalire dal sinistro direttamente alla colpa degli amministratori?

Vi sono casi in cui il percorso è più lineare: se crolla un ponte è possibile che il cda della società che ne curava l’uso si fosse posto il problema della manutenzione e della conservazione; se non l’avesse fatto, per incuria, ignoranza, indifferenza, o per calcolo economico, è forse meno problematico arrivare alla conclusione.

Ma se la carrozza di un treno deraglia perché vi erano sassi sulle rotaie, o perché la leva del cambio in una stazione non ha funzionato, o perché il controllo della integrità del carrello, ordinato dal cda ad una società specializzata, non è stato accurato, lo si può imputare al cda, o anche solo al suo ad? O si deve arrestare la catena al livello in cui si è accertata la colpa? Tra questo livello e il punto di arrivo non si finisce per imboccare una strada che porta direttamente alla responsabilità oggettiva, non ammessa penalmente? Qui non vengono in gioco il dolore e la tragedia delle vittime e delle loro famiglie, perché è giusto cercare i colpevoli e sanzionarli; ma fino a che punto si deve spingere la ricerca dei colpevoli?

Si può trasformare questa ricerca nella individuazione del capro espiatorio attraverso la costruzione mediatica di una condanna che giunge prima ancora che inizi il processo? Si è oggi teorizzata l’esistenza nel nostro ordinamento di un diritto soggettivo della personalità specifico (Sammarco, La presunzione di innocenza, Giuffré).

Non mi pare di aver trovato nelle sentenze che si sono succedute in questa vicenda argomenti giuridici svolti in modo approfondito. Mi si potrebbe obiettare che chi pratica il diritto civile è più abituato ai richiami normativi e alle sottigliezze della interpretazione dottrinale. E si potrebbe controbattere che la motivazione della sentenza è una garanzia processuale insopprimibile.

A queste esigenze sopperirà la Corte di Cassazione, che deve controllare la correttezza della interpretazione e la uniformità della applicazione della legge. Giustizia significa applicazione della Costituzione e quindi non solo ricerca dei colpevoli e soddisfazione delle vittime e dei loro congiunti, ma accertamento corretto delle responsabilità e ripudio della responsabilità penale oggettiva. Queste considerazioni elementari dovrebbero sorreggere coloro che intendono decifrare in termini giuridici gli accadimenti della vita reale.

Le incertezze della dottrina e i contrasti della giurisprudenza dovrebbero mettere in guardia dal ricorso a generalizzazioni affrettate. Ogni caso fa capo a sé, ogni vicenda ha la sua storia e il suo epilogo. E non dobbiamo dimenticare che la civiltà di un Paese si commisura dalla frequenza degli errori giudiziari che si registrano nel corso del tempo.

Il Sole 24 Ore

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A manetta


La forza c’è e, nelle condizioni date, le cose stanno andando bene. Se avessimo dovuto fare i conti solo con l’arresto da pandemia e l’inflazione innescata dalla ripartenza della domanda e dal precedente infarto della logistica internazionale, andrebbero

La forza c’è e, nelle condizioni date, le cose stanno andando bene. Se avessimo dovuto fare i conti solo con l’arresto da pandemia e l’inflazione innescata dalla ripartenza della domanda e dal precedente infarto della logistica internazionale, andrebbero meglio. Ma si continua ad avanzare anche dopo che una criminale scelta bellica ha cambiato lo scenario nel quale muoversi.

Il prodotto interno lordo cresce. E lo fa a un ritmo che solo qualche anno addietro avrebbe fatto gridare al miracolo. I conti pubblici sono quelli che sono, con un debito enorme, ma il deficit (sempre alto) è in discesa rispetto alle previsioni. Il dollaro rafforzato rende più costosi gli acquisti dall’estero, ma il prezzo del petrolio scende più velocemente di quanto il primo salga. Mentre un cambio con un euro meno alto rende più facile vendere i nostri prodotti. Difatti la bilancia corrente continua ad accumulare avanzi e siamo, in questo, fra i meglio messi al mondo.

Nell’anno prosciugato dalla siccità aumentiamo di un poderoso 19% le esportazioni dei prodotti agroalimentari. Il principale mercato resta quello europeo, ma poi vengono quelli americano e asiatico, dove il dollaro aiuta. E basta uscire da casa per rendersi conto che i turisti, benvenuti, hanno invaso l’Italia.

Nella vita ci si deve sempre impegnare a far meglio, ma sta andando niente affatto male. Il che non avviene per caso o per circostanze fortunate (tutt’altro), ma per impegno e capacità. La stagione estiva è iniziata all’insegna della mancanza di personale, che si è confermata e che comporta il perdere occasioni di crescita e arricchimento, ma in qualche modo si fa fronte e l’Italia che vuol lavorare sta lavorando sodo.

L’osservazione dei ristoranti pieni può sembrare banale, ma non lo è affatto osservare quel che succede fra i tavoli, con molti giovani in attività. Alla faccia del volerli descrivere tutti come divanizzati. La riforma degli Its (Istituti tecnici superiori), finalmente completata in Parlamento, li riguarda direttamente, come riguarda l’intera Italia produttiva, e racconta la storia di tanti giovani che studiano per lavorare e trovano il lavoro quando non hanno ancora finito di studiare. Uno splendido esempio.

Ora non ci si perda nei decreti attuativi, non si deluda quella speranza, non si scemi in qualità, perché di quegli istituti ne servono di più, che offrano formazione a più ragazzi, perché siano padroni della loro vita e parte della produzione di ricchezza. Che serve molto, alla propria e collettiva dignità.

Ogni tanto anche noi ci cimentiamo nella contabilizzazione degli obiettivi legati al Pnrr. Essere in regola e rispettare gli impegni serve ad avere quei fondi, abbondanti e preziosi. Ma attenzione a non perdere la visione profonda: quei quattrini europei non sono lo scopo, ma lo strumento. Gli effetti veri dell’avere rispettato regole e tempi si sentiranno fra un paio d’anni, rendendo possibile un ritmo di crescita che è il solo modo per far diminuire il peso soffocante del debito pubblico. Per ora ci siamo. E anche questo è bene.

Restano due demenze, che ci portiamo dietro. Due tare che ci fanno sembrare un corpo forte con una mente debole. La prima è che a questa corsa partecipa solo una parte dell’Italia. Più vasta di quel che si crede, sebbene, talora, con detestabili vizi. Ma una parte ancora troppo consistente ne è esclusa.

La seconda è un mondo politico tutto teso non tanto a rappresentare gli esclusi, che andrebbe anche bene, ma ad accudirli perché restino tali. Una condotta dettata dal credere che la via per il benessere stia nella spesa pubblica (che poi diventa pressione fiscale) e non nella sinergia fra capitale e lavoro. Non è un caso, del resto, che la gran parte di quella classe politica non abbia mai lavorato.

Ogni volta che l’Italia è costretta a cambiare e competere avanza a manetta e vince. Noi preferiamo festeggiare anziché consolare, battendo una cultura e tante politiche da licenziare.

La Ragione

L'articolo A manetta proviene da Fondazione Luigi Einaudi.




#NotiziePerLaScuola

Biblioteche scolastiche innovative: il Piano nazionale d'azione finalizzato a promuovere la lettura come mezzo fondamentale di conoscenza, cultura, progresso, benessere.

Info ▶️ istruzione.



BEN(E)DETTO 15 luglio 2022


Oggi si chiude di fatto la legislatura. Una brutta legislatura. Trascinarla, con un’inevitabile campagna elettorale permanente, non farebbe bene al Paese.

L'articolo BEN(E)DETTO 15 luglio 2022 proviene da Fondazione Luigi Einaudi.




Quindi il DRAGO ha rassegnato le Dimissioni?🤔
today.it/politica/draghi-dimis…



Tigrayans threatened by famine and disease caused by the war


Currently, basic necessities and services are not available on the market or are not very accessible to the majority of the population. Furthermore, the lack…

Currently, basic necessities and services are not available on the market or are not very accessible to the majority of the population. Furthermore, the lack of fuel and financial resources, associated with the sanctions imposed by the Ethiopian federal government, has reduced the distribution of humanitarian aid in several districts and cities in the Tigray region.
“I urge, once again, all partners to continue to provide humanitarian aid to people affected by the war in Tigray (Tigré), in order to jointly respond to the immense need of the Tigrayan people”.

This is the urgent appeal of the diocesan director of the Catholic Secretariat of Adigrat, Abba Abraha Hagos, (ADCS), in a note sent to Agenzia Fides.
Medina Ahmed, uno sfollato di Konaba, siede con i bambini in un complesso di edifici abbandonati che ospitano gli sfollati vicino alla città di Dubti, a 10 chilometri da Semera, in Etiopia. Più di un milione di persone ha bisogno di aiuti alimentari nella regione secondo il Programma alimentare mondiale. (Foto di EDUARDO SOTERAS/AFP)Medina Ahmed, uno sfollato di Konaba, siede con i bambini in un complesso di edifici abbandonati che ospitano gli sfollati vicino alla città di Dubti, a 10 chilometri da Semera, in Etiopia. Più di un milione di persone ha bisogno di aiuti alimentari nella regione secondo il Programma alimentare mondiale. (Foto di EDUARDO SOTERAS/AFP)
As of June 21, 2022, after the humanitarian truce promoted by the prime minister, Abiy Ahmed, – thanks to which the population had a minimum of access to foodstuffs, medicines and few other services – air transport was once again paralyzed, worsening the situation of the Tigrayans as a result.

Currently, basic necessities and services are not available on the market or are not very accessible to the majority of the population. Furthermore, the lack of fuel and financial resources, associated with the sanctions imposed by the Ethiopian federal government, has reduced the distribution of humanitarian aid in several districts and cities in the Tigray region.

All basic services such as telecommunications, internet, banking, transport and connections between Tigre and other regions of Ethiopia are also blocked.

The continuous sieges of the region by the Ethiopian Federal Government have been isolating the population of Tigré from the rest of the world for more than 600 days. Millions of people, according to the statement, are exposed to severe malnutrition, hunger and scarcity; all these people live in centers for the displaced, inside several cities, towns and rural areas of Tigré, without food, without shelter and without water, medicine and other basic necessities, leading them to despair, illness and death.

Therefore, director Abba Abraha Hagos invites all partners and humanitarian organizations to “give a voice to the population of Tigré, so that they have unlimited access to humanitarian aid, through air and land transport, and to guarantee them the right to a dignified life”. and safe”. According to him, the situation is dramatic, to the point of becoming an existential threat to the population of the Ethiopian region of Tigra”.

Since January 2021, the Catholic Church in Ethiopia, together with the Diocesan Catholic Secretariat of Adigrat (ADCS) and the religious congregations operating in the Catholic Eparchy of Adigrat, have been committed to meeting the priority needs of the war-affected population. Thanks to financial and material support, the Secretariat’s emergency response programs have saved the lives of hundreds of thousands of people.

However, although the Diocesan Secretariat of Adigrat and the Religious Congregations are raising funds and mobilizing resources from different partners, the continuous harassment of the Tigray region continues to influence the performance of such programs and limit efforts to reach the most needy.

*With Fides Agency

SOURCE: vaticannews.va/pt/mundo/news/2…


tommasin.org/blog/2022-07-14/t…



Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha scritto ai dirigenti scolastici degli Istituti beneficiari dei primi 500 milioni stanziati nell’ambito del Piano di riduzione dei divari territoriali e del contrasto della dispersione scolastica, previs…



#GDPR Vs. #GoogleAnalytics4: #MonitoraPA risponde all'articolo di Roberto Guiotto e Matteo Zambon di #TagManager Italia pubblicato su #AgendaDigitale!

Ma cosa si dice in questo post?

monitora-pa.it/2022/07/14/Goog…

Intanto, una premessa: il post risponde a un articolo che è, a sua volta, una risposta a quest'altro articolo di @Pietro Biase sui gravi problemi di conformità al #GDPR di #GoogleAnalytics4
agendadigitale.eu/sicurezza/pr…

Roberto Guiotto e Matteo Zambon, in breve, hanno sostenuto che #GoogleAnalytics non sia illegale in sé, ma che dipende dall’utilizzo che se ne fa (= quali dati vengono raccolti e processati). Inoltre il #GarantePrivacy non menziona espressamente #GoogleAnalytics4
agendadigitale.eu/sicurezza/pr…

Guiotto e Zambon inoltre fanno giustamente notare che Google Analytics non è un unicum, perché quasi tutte le piattaforme Ads, i software di email marketing, i CRM, le piattaforme di Content Delivery Network, i web hosting, etc. si trovano in una posizione simile

Ma tornando all'articolo di #MonitoraPA, esso mette in dubbio in primo luogo la natura "neutra" di Google Analytics rispetto alla normativa vigente, in quanto sulla tutela dei trasferimenti transfrontalieri di dati non può essere considerato "privacy by default".

Inoltre riconduce a una lettura più completa e un'interpretazione più aderente al testo, le considerazioni del membro del collegio del #GarantePrivacy, l'avv. #GuidoScorza che, sempre su #AgendaDigitale illustrava i termini del problema

agendadigitale.eu/sicurezza/pr…

E, quanto alle precisazioni, #MonitoraPA ricorda i termini precisi delle FAQ del @CNIL che sembrano assai diversi dall'interpretazione più accomodante operata da Tag Manager

cnil.fr/fr/cookies-et-autres-t…

(qui la traduzione a cura di Ivo #Grimaldi monitora-pa.it/2022/06/14/faq-… )

Ma le precisazioni non sono rivolte solo agli altri: #MonitoraPA fa autocritica e ammette che, come fanno notare Guiotto e Zambon, Google Tag Manager non possa essere definita "una nuova tecnologia" come era stato detto nel precedente articolo.

#MonitoraPA inoltre non ignorerà le osservazioni di TagManager sul fatto che la GDPRcompliance non riguarda solo Analytics e cercherà di trovare un modo per segnalare anche altri tipi di situazioni legate ad altre tecnologie extraeuropee

In conclusione, una rivendicazione dell'impegno di #MonitoraPA che vuole difendere cittadini e aziende che, a differenza delle #BigTech, non possono "aggirare le normative scaricandone la responsabilità sui Titolari"
Qui la discussione su @feddit_it: feddit.it/post/26285

Grazie a @Shamar @_Zaizen_ @pietrobiase@mastodon.uno @amreo e a tutti gli altri che non possiamo menzionare perché non sono (ancora) nel fediverso

Unknown parent

qoto - Collegamento all'originale
Shamar

Certo, esattamente come ci sono diversi obblighi che il demolitore professionista deve espletare per poter utilizzare il tritolo.

Dunque il paragone è calzante.

@privacypost

Unknown parent

mastodon - Collegamento all'originale
Nemo_bis 🌈
Chissà, magari se scrivi a Google Ireland te li danno! 😇



Comunque a me piace questa nuova versione di Tusky. Continua a non far vedere stelle e boost (ed è bene) ma fa vedere il numero di risposte
in reply to Sabrina Web

continuo sempre a utilizzare friendica (e mastodon) con il browser anche da cellulare, ma mi fa sempre piacere provare le nuove versioni delle applicazioni, soprattutto quando apportano novità meritevoli


Pc di lavoro mostra un messaggio da microsoft: aiutaci a migliorare la ricerca vocale online! Tra le scelte ci sono un bellissimo "vai alle impostazioni" e uno stupendo "non ora", si sente fortissimo la mancanza di un "ma vedi di non rompere i cocomeri!"
in reply to Sabrina Web 📎

Sono svegli, alla microsoft…

Registrati qui (non spammano) e scaricati un po' di bei suoni da mandare a microsoft come file allegato, tipo

freesound.org/people/Nizerg/so…



#NotiziePerLaScuola

Piano Estate Minori Stranieri 2022, pubblicato l’avviso per la realizzazione di percorsi didattico/educativi destinati ad alunne e alunni provenienti da contesti migratori, con particolare riferimento all'Ucraina.



Second € 20 Mio Fine for Clearview AI


Seconda multa da 20 milioni di euro per Clearview AI L'azienda non può più elaborare i dati biometrici delle persone in Grecia e deve cancellare tutti i dati esistenti. Clearview AI fine


noyb.eu/en/second-eu-20-mio-fi…

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The Queen Is Dead Volume 62 - As Paradise Falls / Process Of Guilt / Desert Twelve


Si inizia con gli australiani As Paradise Falls, notevole gruppo deathcore con un ottimo ep. a seguire la recensione del bellissimo quarto disco dei portoghesi Process Of Guilt. Dopo di loro il debutto dei piacentini Desert Twelve con Gabriele Finotti vecchia conoscenza dai tempi dei Misfatto.

iyezine.com/as-paradise-falls-…

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È stato pubblicato sul sito del MI l'Avviso pubblico per la selezione di 6 esperti da assegnare all’Ufficio di Gabinetto del Ministro dell’istruzione per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato dall’Unione europea – Next G…

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Tecnologia a scuola: né McDonald's alla mensa, né Google in aula


È iniziato oggi a Barcellona il primo congresso internazionale sull’educazione digitale democratica e l’open edtech: congress.democratic-digitalisa…

La conferenza ha le sue radici nella Proposal for a Democratic and Sovereign Digitalisation of Europe presentata dalla associazione catalana Xnet e pubblicata dall'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea.

Questi gli obiettivi dell’incontro internazionale:
1 - Fornire strumenti di analisi alle scuole, agli insegnanti, alla comunità educativa, ai legislatori e al pubblico in generale per comprendere, in primo luogo, il contesto, la cultura digitale, i problemi e le opportunità che offre nel contesto educativo e, in secondo luogo, per proporre la progettazione di una didattica e di strategie educative digitali da una prospettiva innovativa, agile, umanistica e rispettosa dei diritti umani.

2 - Condividere il codice pubblico creato a Barcellona sulla base del Piano di Digitalizzazione Democratica per l'Educazione di Xnet per aggiungere talenti e generare opportunità e crescita: presentazione internazionale della suite DD a codice pubblico open source che prevede, fin dalla progettazione e per default, la protezione dei diritti digitali e della sovranità dei dati della comunità educativa. Attualmente è in fase di implementazione in 12 scuole della città.
Qui sotto il link al video della presentazione della Suite Educativa DD:
yewtu.be/watch?v=MJdXgW-XxWw


Come si vede, il secondo obiettivo prevede la presentazione della piattaforma didattica Suite Educativa DD, una reale alternativa al modello dominante di Google Classroom.

Il quotidiano di Barcellona El periodico, in un articolo intitolato Tecnologia a scuola: né McDonald's alla mensa, né Google in aula, presenta così l’iniziativa: “Xnet ha sviluppato un'alternativa all'offerta di Google: un software libero e verificabile: Suite Educativa DD. [...] Per chi non vede la portata del problema, Xnet usa un semplice paragone: come tutte le famiglie hanno chiaro che non vogliono McDonald's nella mensa scolastica, così Google è l'equivalente a livello tecnologico in classe. Quindi, dicono, non dovremmo nemmeno volere Google nelle aule. "Si tratta di porre fine al monopolio di Google in classe. Vivere senza Google a scuola", riassumono.

@maupao @informapirata :privacypride: @Scuola - Gruppo Fediverso @Alexis Kauffmann

in reply to nilocram

frequento barcellona e sono disgustato dai miasmi fognari che si aspirano in ogni via, ma godo al pensiero di tutti quei riccastri che hanno acquistato immobili premium e condividono con me, povirazzo da 700€ di affitto, il fetore!😂 💩

Scuola - Gruppo Forum reshared this.



Tik Tok rinvia la pubblicità basata sul legittimo interesse. Per il Garante privacy “una decisione responsabile”


Tik Tok rinvia la pubblicità basata sul legittimo interesse Per il Garante privacy “una decisione responsabile” A seguito dell’avvertimento del Garante Privacy, Tik Tok ha sospeso il passaggio al legittimo interesse come base giuridica per la pubblic...


gpdp.it:443/web/guest/home/doc…



Con l’approvazione in terza lettura da parte della Camera dei deputati, diviene legge la riforma organica degli Istituti Tecnici Superiori.



In assenza di un divieto esplicito, le telecamere cinesi trovano il modo di restare in gara per gli appalti pubblici della videosorveglianza.

«L’ultima gara #Consip per la #videosorveglianza non mette divieti espliciti. In lizza ci sono anche impianti prodotti da #Dahua, colosso del Dragone. Che ha una strategia per affrontare gli eventuali paletti alla tecnologia made in China»

L'articolo di Raffaele #Angius e Luca #Zorloni su #Wired denuncia tutta l'incoerenza o l'ignoranza (o la malafede) di un apparato incapace di comprendere come si subisce l'egemonia tecnologica altrui.

wired.it/article/telecamere-ci…



Collasso economico senza il gas russo in Europa - Contropiano

«Il piano italiano prevede che se la Russia dovesse sospendere in via definitiva le forniture di gas alla Ue (a cui l’anno scorso aveva assicurato il 44% del suo fabbisogno), il governo sarebbe costretto a far scattare la fase di emergenza. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, il piano prevede una serie di interventi che vanno dal “razionamento” del gas alle industrie energivore al maggior utilizzo delle centrali a carbone per la produzione di elettricità. Ma anche l’introduzione di politiche di austerity dei consumi: riscaldamento più contenuto, con tagli fino a due gradi della temperatura nelle abitazioni e negli uffici, risparmi sull’illuminazione pubblica, con orario ridotto di accensione dei lampioni sulle strade.

E l’emergenza durererebbe fino a quando il gas russo non sarà sostituito da forniture provenienti da altri Paesi produttori. Le previsioni più ottimistiche parlano del 2024, quelle più pessimistiche vanno oltre. Le sanzioni alla Russia si confermano una scelta suicida.»

contropiano.org/news/politica-…

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LogoLogoLogoLogo THE QUEEN IS DEAD VOLUME 61 – INDUS VALLEY KINGS / MIRROR QUEEN / FATSO JETSON / DEEP SPACE MASK


Puntata psichedelica e di musica onirica. Si comincia con i newyorchesi Indus Valley Kings e il loro gran bel stoner metal. continuando con l'hard rock psichedelico venato di NWOBHM dei concittadini Mirror Queen. Ci spostiamo poi in California a Palm Desert da dove sono partiti i Fatso Jetson, qui catturati dal vivo in Italia nel 2013.

iyezine.com/indus-valley-kings…




Se questo è un uomo di Primo Levi


Dalla prefazione del ’47, dell’autore: A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che “ogni straniero è nemico”. Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all’origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, (…), allora, al termine della catena, sta il Lager.

iyezine.com/se-questo-e-un-uom…



Le Grandi Dimissioni, tra favola e realtà

"Non è difficile, in realtà, capire che la favoletta messa in giro da Repubblica e dal Sole24Ore rientra nel solito racconto di un mondo parallelo in cui i giovani non vogliono il posto fisso, la stabilità e il contratto a tempo indeterminato. I giovani di oggi sarebbero dunque dinamici e propensi al cambiamento, proprio per questo presentano le dimissioni quando un mercato del lavoro più flessibile come quello attuale lo consente. Questa storiella è dunque utile ai padroncini italiani per dire che la precarietà è apprezzata dai lavoratori, che avrebbero così la possibilità di cambiare di tanto in tanto, perseguendo le proprie passioni e conciliando meglio la propria attività lavorativa con la propria vita privata, anche accettando retribuzioni più basse! Come abbiamo argomentato, una marea di panzane messe in fila."

coniarerivolta.org/2022/07/09/…



Da quasi 7 anni ho un PC portatile Acer, Aspire V3-572G, indubbiamente ormai un po' vetusto, senza lode e con qualche infamia. Quando fu comprato, era...


#NotiziePerLaScuola

PATHS Summer School, dal 12 al 14 luglio: tre giorni di esperienze immersive, webinar e laboratori di rinnovamento della didattica della Filosofia per la scuola del futuro con docenti, dirigenti, esperti, accademici.

Info ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/paths-…

Iscrivetevi per rimanere sempre aggiornati ▶️ miur.gov.it/web/guest/iscrizio…


t.me/Miur_Social/3472



Aumentare gli Stipendi si deve e si Può..
today.it/economia/aumento-stip…
#Lavoro #stipendi


Questa mattina si è svolta la presentazione dei risultati delle prove #INVALSI2022 presso l'Università degli Studi "La Sapienza" di Roma.

All’evento è intervenuto il Ministro Patrizio Bianchi.

Qui tutti i dettagli ▶️ miur.gov.it/web/guest/-/invals…


t.me/Miur_Social/3471