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In Cina e Asia – Il vicepresidente cinese all’incoronazione di re Carlo III


In Cina e Asia – Il vicepresidente cinese all’incoronazione di re Carlo III carlo III
Il vicepresidente cinese all'incoronazione di re Carlo III
La Belt and Road Initiative guarda all'Afghanistan
La polizia di Hong Kong sequestra la "Pillar of Shame"
Minacce cinesi contro legislatore canadese
Morti nascoste nella tragedia nella miniera dello Hebei
Kishida primo premier giapponese a visitare Seul in 12 anni

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Summit Sco di Goa, segnali di unità. Ma anche di distanza


Summit Sco di Goa, segnali di unità. Ma anche di distanza 7003589
Ucraina confinata ai bilaterali, in particolare tra il russo Lavrov e il cinese Qin. A luglio verrà annunciato l'ingresso di Iran e Bielorussia. Ma all'interno del gruppo cova la tensione tra India e Cina

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PRIVACY DAILY 110/2023


Meta Platforms Inc. ha dichiarato di opporsi al un piano della Federal Trade Commission che gli vieta di trarre profitto dai dati dei bambini, mettendo alla prova i limiti della capacità dell’Agenzia di definire le politiche sulla privacy attraverso l’applicazione delle norme. Il 3 maggio l’agenzia ha accusato Meta di aver violato un precedente ordine... Continue reading →


#laFLEalMassimo -episodio 91- Fare la festa ai lavoratori


Come sempre apriamo con un pensiero per il popolo ucraino ingiustamente invaso e oppresso dalla Russia Proseguiamo con alcune riflessioni sulla festa dei lavoratori che come sempre offre a una serie di sciacalli politici e mediatici l’occasione per pont

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Come sempre apriamo con un pensiero per il popolo ucraino ingiustamente invaso e oppresso dalla Russia

Proseguiamo con alcune riflessioni sulla festa dei lavoratori che come sempre offre a una serie di sciacalli politici e mediatici l’occasione per pontificare di sfruttamento, diritti negati e in qualche caso critica perfida del capitalismo e degli schiavi del profitto

Io vorrei invece celebrare la denuncia dell’ipocrisia e della demagogia legata al lavoro
In un articolo di cui trovate i riferimenti nella descrizione del podcast

ourworldindata.org/a-history-o…

il sito ourworld ci mostra il gigantesco miglioramento nelle condizioni di vita del genere umano registrato negli ultimi 2 secoli. Questo scenario riflette anche un fondamentale miglioramento delle condizioni dei lavoratori e soprattutto delle prospettive di miglioramento della propria condizione alla nascita che si possono realizzare attraverso il lavoro onesto nelle economie di mercato.

Esistono purtroppo ancora casi di sfruttamento dei lavoratori e dovremmo combatterli e ricordarcene tutto l’anno, non solo quando fa notizia, ricordando che i diritti dei lavoratori si tutelano al meglio rispettando interessi e diritti di chi quel lavoro crea assumendo il rischio d’impresa e non va soffocato dall’invadenza parassitaria dei mestieranti della politica.

Con buona pace degli sciacalli mediatici che a parole si ergono a protettori dei lavoratori e nei fatti difendono solo le proprie rendite di posizione e privilegi il modo migliore di celebrare il lavoro è constatare che solo nelle società aperte e democratiche il lavoro è uno strumento fondamentale di miglioramento della condizione umana.

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Riceviamo e divulghiamo con richiesta di pubblicazione "Unione Popolare partecipa alla staffetta dell’umanità per la pace. Con Michele Santoro per costrui


"Noi di Rifondazione Comunista e Unione Popolare partecipiamo oggi alla staffetta per l'umanità promossa da Michele Santoro per dire no alla guerra e all'invio


Università, Economia, Politica, Istituzioni e Giornalismo nell’opera di Luigi Einaudi: L’Università


8 maggio 2023 Il seminario approfondirà il mondo dell’accademia e le prospettive della ricerca e dell’insegnamento, anche nei rapporti con le imprese e con i progetti di finanziamento europei. Relatori Armando Plaia, Ordinario di diritto privato e Diretto

8 maggio 2023

Il seminario approfondirà il mondo dell’accademia e le prospettive della ricerca e dell’insegnamento, anche nei rapporti con le imprese e con i progetti di finanziamento europei.

Relatori
Armando Plaia, Ordinario di diritto privato e Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza;
Aldo Schiavello, Ordinario di Filosofia del diritto e Coordinatore del Dottorato in Diritti umani;
Giuseppe Di Chiara, Ordinario di Diritto processuale penale, Coordinatore del Dottorato in Pluralismi giuridici e Direttore della Scuola per le professioni legali.

Progetto Università, Economia, Politica, Istituzioni e Giornalismo nell’opera di Luigi Einaudi

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di Ezio Locatelli* - E’ partita la campagna straordinaria del tesseramento a Rifondazione Comunista, campagna che durerà fino al 4 giugno. L’obiettivo c


    Loredana Fraleone*   Il governo Meloni ha avuto il coraggio di fare una serie d’interventi contro il lavoro proprio il Primo Maggio e si è


Paolo Ferrero   Stamattina è mancato il compagno Gian Piero Clement. Un male che non perdona ce lo ha portato via in pochi mesi in cui Gian Piero ha lot


Australia: migliaia in piazza contro la base per i sottomarini nucleari


di Redazione Pagine Esteri, 6 maggio 2023 – Migliaia di persone si sono mobilitate oggi contro la realizzazione di una base per sottomarini a propulsione nucleare a Port Kembla, nell’Australia orientale, progettata nell’ambito del patto militare AUKUS sig

di Redazione

Pagine Esteri, 6 maggio 2023 – Migliaia di persone si sono mobilitate oggi contro la realizzazione di una base per sottomarini a propulsione nucleare a Port Kembla, nell’Australia orientale, progettata nell’ambito del patto militare AUKUS siglato da Canberra con Stati Uniti e Gran Bretagna.

Per realizzare la nuova base per i sommergibili a propulsione nucleare sulla costa orientale del paese il Dipartimento alla Difesa ha scelto il secondo più grande porto di esportazione di carbone nello stato del New South Wales.

I manifestanti con striscioni e bandiere di sindacati e gruppi politici pacifisti, ecologisti e di sinistra hanno marciato per esprimere la loro opposizione alla realizzazione della base militare nella cittadina che sorge a 102 km a sud di Sydney.

«Sto capendo che l’energia rinnovabile che c’è in questa comunità continua a manifestarsi nelle strade» ha detto alla folla il senatore dei Verdi David Shoebridge, uno tra i principali critici nei confronti di AUKUS.

Il mese scorso il ministro della Difesa australiano Richard Marles ha dichiarato che non è stata presa alcuna decisione su un sito per una nuova base sottomarina della costa orientale.

Il primo ministro Anthony Albanese ha difeso il progetto della base per i sottomarini dopo che due ex leader hanno criticato l’accordo per il suo enorme costo (circa 244 miliardi di dollari statunitensi), la complessità e i potenziali problemi che comporterà per la sovranità dell’Australia.

L’accordo svelato a marzo vedrà l’Australia acquistare sottomarini di classe Virginia degli Stati Uniti prima della produzione congiunta britannica e australiana di una nuova classe di sommergibili da guerra da costruire in Oceania entro i primi anni ’40. – Pagine Esteri

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Taiwan Files – Tempeste politiche


Taiwan Files – Tempeste politiche 6972009
Mancano poco più di 8 mesi alle elezioni presidenziali taiwanesi. Per iniziare a entrare nel clima, su Netflix è uscito da poco Wave Makers, una serie che racconta in maniera puntuale e precisa quello che si muove dietro una campagna elettorale taiwanese. Soprattutto dal punto di vista della comunicazione, visto che tra intrighi e campagne i protagonisti sono proprio i ...

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PRIVACY DAILY 109/2023


Due giorni prima di Natale, TikTok ha chiamato la giornalista londinese Cristina Criddle per dirle che due dei suoi dipendenti in Cina e due negli Stati Uniti avevano consultato i dati degli utenti del suo account personale senza che lei ne fosse a conoscenza o avesse dato il suo consenso. “Ero a casa della mia... Continue reading →


Uccisi altri due palestinesi in Cisgiordania


Sono stati colpiti a morte da soldati israeliani entrati nel campo profughi di Nur Al Shams (Tulkarem) L'articolo Uccisi altri due palestinesi in Cisgiordania proviene da Pagine Esteri. https://pagineesteri.it/2023/05/06/medioriente/uccisi-altri-due-pal

della redazione

Pagine Esteri, 6 maggio 2023- Due palestinesi sono stati uccisi oggi dagli spari di soldati israeliani nel campo profughi Nur Al Shams (Tulkarem), in Cisgiordania.
Il gruppo armato Battaglione Tul Karm ha annunciato che due suoi uomini, i 22enni Hamza Harwish e Samer Asafi, sono stati colpiti a morte durante scontri a fuoco con le forze israeliane entrate nel campo profughi.

Secondo alcune fonti qualche giorno fa Harwish avrebbe aperto il fuoco in direzione della vicina colonia israeliana di Avnei Hefetz.

Un testimone ha detto che i militari, con la copertura di cecchini, hanno circondato la casa in cui si trovavano Harwish e Asafi e li hanno uccisi mentre i due giovani palestinesi tentavano la fuga da una finestra. Un altro palestinese è stato ferito da colpi alle gambe.

Sono almeno 110 i palestinesi uccisi da forze israeliane dall’inizio dell’anno. Pagine Esteri

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Incostituzionalità Cutro


1 L'articolo Incostituzionalità Cutro proviene da Fondazione Luigi Einaudi. https://www.fondazioneluigieinaudi.it/incostituzionalita-cutro/ https://www.fondazioneluigieinaudi.it/feed


Si rifiuta di partecipare alla manifestazione filogovernativa, Asra Pahani uccisa dal regime


La nuova generazione di ventenni, che costituisce circa il 60% della popolazione, non è più disposta ad ascoltare la propaganda del regime che per 44 anni ha fomentato odio e divisione nel paese per meglio controllarlo. Nella notte del 29 novembre del 202

La nuova generazione di ventenni, che costituisce circa il 60% della popolazione, non è più disposta ad ascoltare la propaganda del regime che per 44 anni ha fomentato odio e divisione nel paese per meglio controllarlo. Nella notte del 29 novembre del 2022, dopo la sconfitta subita dall’Iran nella partita del mondiale di calcio in Qatar con gli Stati Uniti, i giovani iraniani hanno sventolato la bandiera americana per le strade al grido “L’America è dentro di noi”. Erano stati educati a odiare gli Stati Uniti e gli ebrei e a bruciare le loro bandiere. Ora è il sistema teocratico ad essere odiato dalla “Generazione Z”, stufa di questo regime che ha fatto gridare nelle piazze del paese ai loro genitori e ai loro nonni lo slogan “Morte all’America”, fin dalla scuola elementare.

Per 44 anni il regime ha praticato una propaganda asfissiante, un vero e proprio lavaggio del cervello affinché gli iraniani considerassero l’America e Israele come espressione del diavolo.

Il 26 maggio 2022 vi è stato un grande raduno nello stadio Azadi, nel complesso sportivo della parte occidentale di Tehran e nelle aree circostanti, dove alcune decine di migliaia di persone hanno partecipato insieme ai loro figli ad una manifestazione di devozione verso la guida suprema Ali Khamenei. Con le loro voci hanno accompagnato quelle di un coro di artisti professionisti che hanno intonato “Salam Farmandeh!”, nota anche come “Salam Ya Mahdi!” che significa “Ciao Comandante!”.

Una canzone persiana, questa, prodotta dall’artista iraniano, “Abuzar Rouhi”, su Muḥammad ibn al-Ḥasan al-Mahdī, ritenuto dagli sciiti l’ultimo dei dodici imam, il Mahdi escatologico che emergerà alla fine dei tempi per stabilire la pace, la giustizia e per redimere l’Islam.

La figura del Mahdi escatologico è un pilastro anche dello sciismo. L’escatologia islamica studia gli eventi futuri che accadranno alla fine dei tempi. Si basa principalmente su fonti del Corano e della Sunnah. Gli aspetti di questo campo di studio includono i segni dell’era finale, la distruzione dell’universo e il Giorno del Giudizio.

“Salam Farmandeh” è eseguita da un nutrito gruppo di giovani provenienti da tutto il mondo musulmano.

La canzone è stata pubblicata sui social media nel marzo 2022 poco prima dell’inizio del nuovo anno persiano (Farvardin 1401), successivamente è stata riproposta con grande successo ad aprile e maggio 2022. Apparentemente il brano musicale mira a propagandare un supposto sostegno della nuova generazione alla rivoluzione islamica del 1979 e alla sua ideologia. Il regime è molto attivo a mobilitare gli studenti delle scuole elementari e medie per formare cori con un gran numero di fanciulli e fanciulle per far cantare loro nello stadio Azadi questa canzone che è di fatto un vero e proprio inno alla venerazione di Khamenei.

Recentemente, in occasione delle celebrazioni dell’anniversario della fondazione della Repubblica islamica, l’11 febbraio 1979, il regime ha organizzato un raduno in cui si sono esibiti nella recita del “Salam Farmandeh” oltre 100 mila adolescenti.

Asra Panahi faceva parte di un gruppo di studentesse del Shahed Girls High School di Ardabil, nell’Azerbaijan occidentale, che si erano rifiutate di partecipare a una manifestazione filogovernativa e di eseguire la canzone “Salam Farmandeh”. Le studentesse sarebbero state picchiate brutalmente dalle forze di sicurezza basij (forze volontarie paramilitari del Corpo dei guardiani della rivoluzione islamica) che avevano fatto irruzione nel Liceo, chiamate dal preside.

La giovane è morta il 12 ottobre 2022 all’ospedale Fatemi di Ardabil per le conseguenze delle gravi ferite riportate alla testa.

Asra, aveva 16 anni, era nata il 5 marzo del 2007 ed era di etnia azera. Era conosciuta tra le sue coetanee come una campionessa di nuoto, la disciplina in cui eccelleva era lo stile libero. Nel torneo dell’Azerbaijan Cup 2017 era riuscita a conquistare la medaglia di bronzo nei 50 e 100 metri stile libero; aveva conquistato anche il terzo posto nell’individuale e nel nuoto a squadre nella 4×50 metri. Competizioni, queste, ospitate presso l’Abadgaran Pool di Tabriz.

Nel 2017 era stata selezionata come migliore nuotatrice nella fascia di età tra i 12 e i 14 anni nella lega di nuoto femminile della provincia iraniana dell’Azerbaijan orientale. Nel settembre 2018, ha partecipato come rappresentante della provincia dell’Azerbaijan orientale alle Olimpiadi dei migliori talenti di nuoto dell’Iran. Inoltre, raggiunse il sesto posto nella fascia di età di 13-14 anni nei 50 metri dorso.

I funzionari del Liceo Shahed Girls High School intendevano costringere le studentesse a partecipare a una manifestazione filogovernativa dove avrebbero dovuto cantare “Salam Farmandeh” per elogiare Ali Khamenei. Alcune studentesse hanno fatto squadra e si sono rifiutate di partecipare a questo evento propagandistico per protestare contro l’uccisione di Mahsa Amini, contro il regime teocratico, contro l’hijab obbligatorio e l’apartheid di genere.

Alcuni genitori hanno riferito che le studentesse hanno mostrato grande determinazione e coraggio nell’opporsi all’odiosa costrizione rafforzando il loro rifiuto gridando nei confronti dei funzionari scolastici: “Abbasso il dittatore”. Il preside quindi ha chiesto l’intervento delle forze di sicurezza che, in borghese, hanno fatto irruzione nella scuola e hanno aggredito le ragazze, picchiandole ferocemente e arrestando dodici di loro, tra queste vi era Asra Panahi. Tutte le dodici ragazze sono poi finite in ospedale per le durissime percosse subite. Panahi è morta per emorragia cerebrale.

La morte di Asra è diventata un grido di battaglia durante le manifestazioni per la liberazione dell’Iran dalla Repubblica islamica, soprattutto ad Ardabil.

La rete di informazione Dana, collegata al corpo dei pasdaran, ha realizzato un video in cui un uomo mascherato, presentato come lo zio di Asra, sostiene che la ragazza aveva una malattia cardiaca congenita e che per questo era deceduta nel cuore della notte dopo essere stata portata in ospedale. Ha dunque precisato che la sua morte “non era da collegarsi ad alcuna violenza subita da parte delle forze di sicurezza”.

Anche i parenti di Nika Shakarami, di Sarina Esmailzadeh e di tantissime altre donne ammazzate durante le manifestazioni “Donna, Vita, Libertà”, avevano subito minacce dalle forze basij che avevano loro intimato di non diffondere la notizia dell’aggressione subita dai loro cari “altrimenti avrebbero fatto fare la stessa fine di Mahsa Amini ad altri componenti delle loro famiglie”. Un comportamento, questo del regime iraniano, di stampo prettamente mafioso.

Kazem Musavi, membro dell’assemblea parlamentare di Ardabil, ha ribadito che Panahi si era suicidata.

Il silenzio della comunità occidentale davanti a questi orribili crimini ha l’odore della morte e giorno dopo giorno colpisce al cuore la speranza dei ragazzi e delle ragazze di vivere in un Iran finalmente libero e democratico.

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Cambio al vertice delle Forze armate Usa. Ecco il gen. Brown


Sarà l’attuale capo di Stato maggiore della Us Air force, il generale Charles Q. Brown Jr. il prossimo chairman of the Joint chiefs of staff, l’equivalente a stelle e strisce del capo di Stato maggiore della Difesa. La notizia, che la Casa bianca deve anc

Sarà l’attuale capo di Stato maggiore della Us Air force, il generale Charles Q. Brown Jr. il prossimo chairman of the Joint chiefs of staff, l’equivalente a stelle e strisce del capo di Stato maggiore della Difesa. La notizia, che la Casa bianca deve ancora ufficializzare, significa che Brown andrà a sostituire, a partire da settembre, l’attuale chairman, il generale dello Us Army, Mark Milley. La decisione, tra l’altro, ha una forte valenza politica, dal momento che il generale Brown si è reso famoso a livello nazionale, e non solo, in occasione delle proteste che interessarono gli Stati Uniti per l’uccisione di George Floyd, quando come comandante delle Forze aeree Usa nel Pacifico, invio un video messaggio della sua esperienza come militare nero nelle Forze armate statunitensi.

Il caso George Floyd

Il video, un raro caso di esposizione pubblica da parte di un alto ufficiale militare americano, fu un segnale importante non solo all’interno dell’Usaf o delle Forze armate, ma a livello nazionale. Il messaggio di Brown, tra l’altro, arrivò poco dopo la richiesta dell’allora presidente Donald Trump di attivare l’Insurrection Act, con la previsione di poter impiegare i militari per reprimere le proteste. Il generale Brown, tra l’altro, era in attesa di un voto al Senato, a maggioranza repubblicana, per diventare il prossimo capo dell’Usaf. “Penso a quanto sono commosso non solo per George Floyd, ma anche per i molti afroamericani che hanno subito la sua stessa sorte”, disse Brown nel video, “penso alle proteste nel mio Paese, all’uguaglianza espressa nella nostra Dichiarazione di Indipendenza e nella Costituzione, che ho giurato di sostenere e difendere per tutta la vita. Penso alla storia delle questioni razziali e alle mie esperienze personali che non sempre hanno cantato di libertà e uguaglianza”.

Cambio ai vertici

Se confermato, tra l’altro, Joe Biden sceglierebbe due afroamericani a guidare il Pentagono, andando ad affiancare l’attuale segretario alla Difesa Lloyd J. Austin III. Un segnale forte anche per i repubblicani, che hanno di recente accusato il dipartimento della Difesa di essere troppo “woke”, e a Trump, il cui legame con il Pentagono è legato a una fotografia che lo ritraeva con ufficiali esclusivamente bianchi. Un segnale anche all’interno delle Forze armate, formate al 43%, su 1,3 milioni di soldati, da militari neri. Per decenni, la sensazione tra le fila del personale in uniforme, è stata che le decisioni venissero prese esclusivamente da bianchi (maschi).

Il generale Brown

Pilota di F-16 con più di tremila ore di volo, di cui 130 in combattimento, nel 2015 ha assunto il comando dell’U.S. Air Forces Central Command, dirigendo la guerra aerea contro l’Isis. L’anno successivo è diventato vice capo del Comando centrale degli Stati Uniti. Nell’estate 2018, Brown ha assunto il comando delle Forze aeree del Pacifico e nel marzo 2020 è stato nominato capo di Stato maggiore dell’Usaf. Brown è ampiamente rispettato dai vertici della Forza armata e dagli osservatori esterni. Descritto come un leader riflessivo e innovatore. Nei due anni e mezzo trascorsi alla guida dell’Aeronautica militare, Brown ha cercato di rimodellarne la struttura, abbandonando le piattaforme obsolete, ritenute inadatte a una eventuale guerra di nuova generazione, e cercando di modificare il modo in cui l’Usaf si sarebbe dovuta preparare a un eventuale conflitto contro la Cina, uno sforzo che ha definito “accelerare il cambiamento o perdere”.

Foto:USAF


formiche.net/2023/05/cambio-al…



Nel contesto delle misure previste per incrementare la sicurezza nelle scuole, è stato inserito nel Decreto Lavoro, in vigore da oggi, una prima estensione della copertura assicurativa per i rischi sia del personale scolastico che degli studenti.


Il gigante dei browser Mozilla decolla con Mastodon

@Che succede nel Fediverso?

Con Mozilla, un nuovo, grande player sta sbarcando sul Fediverso. Anche altre società e piattaforme stanno lavorando a tali progetti. Il suo ingresso potrebbe potenziare e dare Maggiore risalto a #mastodon e a tutti gli altri software del #fediverso

Il post completo



Non tutto ciò che è online è per tutte le età. Anche sui social


Nuovo appuntamento con la rubrica Privacy weekly, tutti i venerdì su StartupItalia. Uno spazio dove potrete trovare tutte le principali notizie della settimana su privacy e dintorni. E se volete saperne di più potete leggere qui le news quotidiane di Privacy Daily o iscrivervi alla newsletter di #cosedagarante. Grazie a StartupItalia per l’ospitalità!


guidoscorza.it/non-tutto-cio-c…



#NotiziePerLaScuola

"Promozione del libro e della lettura": approvate le graduatorie relative alle scuole Capofila per l'iniziativa "Che storia! La lettura come ponte tra scuola e famiglia", ammesse al finanziamento.

Info ▶️ miur.



Brezza - Dialogue Mapping


Brezza è il nome del nuovo inizio per Fabio che in questi ultimi tre anni ha prodotto molto e ricomincia da qui. "Dialogue mapping" è un disco di ambient elettroacustico, nato prendendo le mosse dall'improvvisazione dal vivo alla quale si aggiungono poi elementi diversi, come quando si disegna e si aggiungono linee, oggetti, persone e anche assenze e ombre.

#ambient #liveimpro #brezza #eniac #dialoguemapping #electronic #ambient #drones #electro-acoustic #electronica #glitch


iyezine.com/brezza-dialogue-ma…



🎶 #PerChiCrea è un programma promosso dal MiC e gestito da SIAE per favorire la creatività e la promozione culturale nazionale ed internazionale dei giovani.


Etiopia, la catastrofica crisi umanitaria del Tigray normalizzata dall’occidente


Sono passati ormai 6 mesi dall’accordo di Pretoria che ha visto la cessazione ostilità per il Tigray, stato regionale settentrionale dell’ Etiopia. Accordo di tregua dopo la guerra scoppiata il 4 novembre 2020 e durata 2 anni, definita la guerra più atroc

Sono passati ormai 6 mesi dall’accordo di Pretoria che ha visto la cessazione ostilità per il Tigray, stato regionale settentrionale dell’ Etiopia.

Accordo di tregua dopo la guerra scoppiata il 4 novembre 2020 e durata 2 anni, definita la guerra più atroce degli ultimi anni a livello globale: le stime indicano più di 600.000 vittime.

Dall’ accordo di cessazione ostilità firmato il 2 novembre 2022 in Sud Africa tra le parti, il governo centrale e i rappresentanti del partito del TPLF – Tigray People’s Liberation Front, per USA ed Europa la situazione si è normalizzata, o meglio stanno cercando di normalizzarla principalmente a livello economico ristabilendo vecchi accordi con l’Etiopia e riattivando finanziamenti.

Anche dal punto di vista mediatico la normalizzazione è in divenire, soprattutto in Italia che durante il conflitto genocida non se ne è data la giusta inormazione e spazio come per tante altre guerre dimenticate rispetto all’invasione dell’ Ucraina da parte della Russia.

Oggi che i politicanti USA e Europa stanno lavorando per normalizzare la situazione a livello economico per riportare “stabilità” al Paese Etiopia, i media anche di nicchia Africa in Italia sembrano aver dimenticato il capitalo genocidio in Tigray.

Sarebbe speculazione denunciare un allineamento o meglio subordinazione dei media a una certa propaganda politica, ma i dati di fatto parlano chiaro: l’argomento Tigray con tutte le sue difficoltà estreme per i più 6 milioni di persone che vivono una catastrofe umanitaria, non sembrano essere degni di considerazione perché la firma di accordo di cessazione ostilità sembra aver imbiancato le responsabilità di crimini e criminali.

Politici, ambasciatori e diplomatici americani ed europei portano sul palmo della mano l’accordo di cessazione ostilità. Quel accordo che avrebbe dovuto cancellare il problema di blocco ed accesso delle agenzie umanitarie per il Tigray. Agenzie e missioni bloccate per volontà politica governativa etiope, lo stesso governo denunciato di crimine di guerra da report di esperti di diritto umanitario dell’ ONU proprio per questo atto. Tigray che è stato teatro di guerra genocida (non ci sono altri termini con cui definire le atrocità perpetrate sul popolo tigrino) e combattuta mantenendo la regione e i suoi quasi 7 milioni di abitanti isolati dal resto del mondo in blackout elettrico e comunicativo: è stato denunciato da diversi collettivi e associazioni sui diritti umani, internet e nuovi comunicazioni come il più lungo blackout della storia.

La stessa Italia muta ieri come oggi sulla crisi umanitaria in atto e una posizione traballante, o meglio mai ben esplicita come richiesta netta sulla giustizia per le centinaia di migliaia di vittime massacrate, abusate, uccise… con l’attuale governo Meloni che ha già stanziato 182 milioni di euro per progetti di cooperazione internazionale di crescita e sviluppo in Etiopia finanziando la filiera agro alimentare e le sue industrie.

Fermati gli aiuti alimentari in Tigray


Mercoledì 3 maggio 2023 Samantha Power, direttrice dell’USAID ha annunciato che è stata fermata la fornitura alimentare per il supporto delle persone in Tigray fino a prossimo avviso. La cuasa è il saccheggio di materiale salvavita. Dal cuminicato si può leggere:

“l’USAID ha scoperto che gli aiuti alimentari, destinati alla popolazione del Tigray che soffriva di condizioni simili alla carestia, venivano deviati e venduti sul mercato locale. Immediatamente dopo questa scoperta, USAID ha deferito la questione all’Ufficio dell’Ispettore Generale di USAID, che ha avviato un’indagine.”


Il report dell’ UNOCHA di aprile 2023 riporta che ci sono ancora aree della regione del Tigray inacessibili agli operatori umanitari per cui le persone non possono essere raggiunte.

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Sabato 29 aprile Tigrai TV ha riportato la testimonianza video di una donna allettata che aspetta solo di morire di stenti: le morti silenziose, le morti per fame stanno continuando nonostante l’accordo di cessazione ostilità.

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Accordo che vincola e obbliga tutte le parti a dare accesso totale in tutta la regione del Tigray per poter fornire aiuti alimentari, medicine e materiale igienico sanitario a tutte le persone bisognose: tra Tigray e le regioni vicine Amhara e Afar ci sono ancora milioni di sfollati interni, IDP.

Molti di loro vivono negli edifici scolastici, distrutti e saccheggiati, ma unici luoghi in cui poter vivere.

Mercoledì 3 maggio 2023 Gebregzabiher Aregawi, direttore del Tigrai Earl Warning Response and Food Security ha dichiarato che il cibo era stato saccheggiato nelle zone meridionali e nordoccidentali della regione, denunciando le forze eritree e amhara. Gebregzabher ha anche affermato che il Tigray era/è sotto il controllo di quattro diverse forze [come riportato da Tigrai TV], il che rende più difficile capire chi fa cosa.

Le parole del direttore sono la replica ad AP – Associated Press che lo stesso giorno ha pubblicato l’articolo per segnalare che l’agenzia di soccorso alimentare delle Nazioni Unite aveva sospeso le consegne di aiuti alla regione settentrionale del Tigray in Etiopia a causa di un’indagine interna sul furto di cibo destinato alle persone affamate, secondo quattro operatori umanitari.

Più di 5 milioni dei 6 milioni di abitanti della regione dipendono dagli aiuti.


Martedì 11 aprile AP aveva già messo in luce la denuncia del WFP – World Food Programme indicndo il partners delle Nazioni Unite stava indagando sul furto di aiuti alimentari da operazioni umanitarie salvavita in Etiopia, secondo una lettera ottenuta dal media.

Mercoledì 5 aprile Claude Jibidar, il direttore del WFP Etiopia ha pubblicato tale lettera visionata da AP in cui affermava che è molto preoccupato per la vendita su larga scala di cibo in alcuni mercati” che “rappresenta non solo un rischio reputazionale ma minaccia anche la nostra capacità di mobilitare più risorse per le persone bisognose” aggiungendo che “è quindi imperativo che vengano intraprese azioni immediate per frenare … l’appropriazione indebita e la diversione di cibo umanitario” nel Paese.

AP ha sottolineato infatti che già giovedì 20 aprile 2023 il WFP aveva informato i suoi partner umanitari che stava temporaneamente sospendendo le consegne di cibo al Tigray a causa di saccheggio di cibo.

Mercoledì 3 maggio è arrivata la presa di posizione di Getachew Reda, nominato ed eletto capo del governo ad interim del Tigray [governo costituito come da specifiche dall’accordo di Pretoria].

“Nelle ultime settimane sono stato coinvolto da diplomatici, rappresentanti di organizzazioni umanitarie internazionali e, cosa più importante, dai leader e opinion maker della più ampia comunità del Tigray sulla questione della diversione degli aiuti. Alla luce della gravità del problema e delle prove crescenti sul campo, abbiamo avviato un’indagine di alto livello per garantire che tutti i colpevoli siano tenuti a rendere conto, indipendentemente dal loro background o status. Vorrei invitare le agenzie umanitarie a continuare i loro aiuti umanitari multisettoriali per salvare le vite dei più vulnerabili nel Tigray.”

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Mentre la fornitura di cibo viene bloccata in Tigray per milioni di persone, nel vicino Sudan le decine di migliaia di rifugiati tigrini scappati dalla guerra genocida 2 anni prima cercano di sopravvivere nei campi per sfollati tra carenze, mancanze di supporto e servizi.

I rifugiati devono tentare di rimanere in vita anche in mezzo all’instabilità del Paese dettata dal tentativo di golpe partito dal RSF – Rapid Support Forces, i “diavoli a cavallo”, i tagliagole janjaweed. Milizie istituzionalizzate nell’organico dell’ esercito regolare e che “con disprezzo dei diritti umani l’Italia in segreto arma e addestra” come ha segnalato Africa Express: unico media in Italia a sottolineare gli scheletri nell’armadio del tricolore col gruppo sanguinario.

Il giornalista Fred Harter riporta che:

“A Khartoum: un rifugiato del Tigray ha detto che le truppe delle RSF sparano nel suo nascondiglio ogni volta che sentono rumori dall’edificio, finestre in frantumi. Hanno anche messo un anti-airgun sul tetto. Due uomini sono stati uccisi e una donna incinta ha abortito il suo bambino per lo stress.

Nel campo di Um Rakuba i rifugiati sono molto preoccupati per la situazione. Abbiamo sentito che la maggior parte dei cittadini del Sudan se ne va, quindi cosa ci succederà? I servizi per ora sono limitati, ma forse nei prossimi giorni si interromperanno del tutto”

Asmlash-Grant Foundation il 3 maggio segnala che:

“Siamo rattristati nel segnalare l’ennesimo incendio verificatosi nel vecchio campo profughi di Um Rakuba, in Sudan.

L’incendio è scoppiato nelle prime ore del 3 maggio e ha devastato 267 bancarelle del mercato e 30 rifugi residenziali. Anche due bambini di 4 e 7 anni hanno subito gravi ustioni. Entrambi sono in condizioni critiche.”

Il 4 maggio è arrivata la notizia che i 2 bambini per le gravi condizioni riportate non ce l’hanno fatta a sopravvivere.

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Il 23 aprile Africa Express riporta che:

“Di fatto, secondo quanto ANSA ha scritto nel pomeriggio, l’evacuazione dei nostri connazionali è stata avviata e coordinata dal comando operativo di vertice interforze. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha dichiarato nel pomeriggio:”

“Lavoriamo per garantire entro la nottata di poter far sì che tutti gli italiani che vogliono partire siano messi in sicurezza”

Gioia per governanti, ambasciatori e italiani, mentre decine di migliaia di etiopi languno intrappolati in Sudan in pericolo di vita, scappati precedentemente dall’ennesimo conflitto mortale e di sterminio etnico in Tigray.

L’evaquazione del personale umanitario in Sudan ha fatto in maniera di lasciare in balia degli eventi i rifugiati.

Ahmed Omer, operatore del Consiglio norvegese per i rifugiati ha segnalato che:

“La nostra opera di aiuto è stata sospesa e qui a Gedaref non raggiungiamo più i 41.500 profughi etiopi che aiutavamo”

Anche se la normalizzazione economica in Etiopia, per USA ed Europa è strumentale per la ricostruzione della stabilità del Paese, bisogna rendersi conto che i milioni di sfollati interni in Tigray e nelle altre regioni del nord Etiopia, Ahmara e Afar, ed i rifugiati in Sudan, non mangiano soldi.

Milioni di adulti e bambini stanno vivendo in costante crisi umanitaria, in mancanza di cibo, acqua, medicinali, cure sanitarie ed a volte in mancanza pure di un rifugio.

La dipolomazia occidentale, quella dei ferenji bianchi, si gloria dei processi portati dall’accordo di cessazione ostilità (sicuramente doveroso per costituire un periodo di cessate il fuoco per aiutare le persone) ma che continua a propinare soluzioni tappabuchi ed a governare in costante stato di emergenza, strumentale per le risorse da tutelare e nuovi interessi da coltivare perseguendo il divide et impera.

Il colonialismo non è mai morto ed oggi è spudoratamente economico, ma sempre come spada di Damocle sulla pelle e sulla vita di milioni di persone che non possono scegliere nemmeno come morire e nel silenzio del resto del mondo.


tommasin.org/blog/2023-05-05/e…



PRIVACY DAILY 108/2023


Le autorità di regolamentazione statunitensi affermano che Facebook ha ingannato i genitori e non ha protetto la privacy dei bambini che utilizzano la sua applicazione Messenger Kids, tra l’altro dichiarando erroneamente l’accesso ai dati privati degli utenti fornito agli sviluppatori di app. Di conseguenza, mercoledì la Federal Trade Commision ha proposto modifiche radicali a un... Continue reading →


#NotiziePerLaScuola

Sabato 6 maggio alle 19, il Teatro Niccolini di Firenze ospita l’Orchestra Erasmus che torna ad esibirsi nell’ambito delle iniziative del Festival d’Europa – SOU4YOU 2023.

Info ▶️ indire.



LOUD AS GIANTS – EMPTY HOMES


I Loud As Giants sono una coppia di musicisti di cui basta il nome per capire che la materia trattata è di alta qualità : Justin K. Broadrick e Dirk Serries. @Musica Agorà

iyezine.com/loud-as-giants-emp…

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The Court of Justice confirmed that there is no "threshold" for GDPR damages


La Corte di giustizia ha confermato che non esiste una "soglia" per i danni da GDPR Oggi la CGUE ha emesso la prima decisione sui danni emotivi ai sensi del GDPR. (c) Katarina Dzurekova


noyb.eu/en/court-justice-confi…




Per colpa di gente che non sa leggere delle regole, mi sono venuti i demoni in capa mentre svolgevo un esame che doveva essere facilissimo.


I miei stupidi intenti - Bernardo Zannoni


"La storia di un animale, di una faina che scopre il mondo, le sue verità e le sue menzogne. Come fosse un personaggio strappato a Camus, e al tempo stesso a un film della Pixar. Un esordio sorprendente.

«Esistono vari modi di strillare un libro magnifico. Ma solo un modo è giusto per I miei stupidi intenti: leggetelo, leggete questo romanzo in stato di grazia».

Marco Missiroli

Questa è la lunga vita di una faina, raccontata di suo pugno. Fra gli alberi dei boschi, le colline erbose, le tane sotterranee e la campagna soggiogata dall’uomo, si svela la storia di un animale diverso da tutti. Archy nasce una notte d’inverno, assieme ai suoi fratelli: alla madre hanno ucciso il compagno, e si ritrova a doverli crescere da sola.
Gli animali in questo libro parlano, usano i piatti per il cibo, stoviglie, tavoli, letti, accendono fuochi, ma il loro mondo rimane una lotta per la sopravvivenza, dura e spietata, come d’altronde è la natura. Sono mossi dalle necessità e dall’istinto, il più forte domina e chi perde deve arrangiarsi. È proprio intuendo la debolezza del figlio che la madre baratta Archy per una gallina e mezzo. Il suo nuovo padrone si chiama Solomon, ed è una vecchia volpe piena di segreti, che vive in cima a una collina. Questi cambiamenti sconvolgeranno la vita di Archy: gli amori rubati, la crudeltà quotidiana del vivere, il tempo presente e quello passato si manifesteranno ai suoi occhi con incredibile forza. Fra terrore e meraviglia, con il passare implacabile delle stagioni e il pungolo di nuovi desideri, si schiuderanno fra le sue zampe misteri e segreti. Archy sarà sempre meno animale, un miracolo silenzioso fra le foreste, un’anomalia. A contraltare, tra le pagine di questo libro, il miracolo di una narrazione trascinante, che accompagna il lettore in una dimensione non più umana, proprio quando lo pone di fronte alle domande essenziali del nostro essere uomini e donne.
I miei stupidi intenti è un romanzo ambizioso e limpido, ed è stato scritto da un ragazzo di soli venticinque anni. Come un segno di speranza, di futuro, per chi vive di libri."

sellerio.it/it/catalogo/Miei-S…

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Non solo una questione di #privacy: "Ministro Piantedosi, il riconoscimento facciale nei luoghi pubblici è una pessima idea!" L'appello di Diletta Huyskes di #PrivacyNetwork_ su Wired


Il riconoscimento facciale mina i diritti di movimento, di espressione e di partecipazione. È una questione che va oltre la privacy e la sicurezza e dobbiamo affrontarla consci dei rischi e degli impatti sulle nostre vite.

@Etica Digitale (Feddit)

Il riconoscimento biometrico, specie quando implementato da autorità pubbliche, apre a una serie di rischi e minacce che vanno ben oltre, e che riguardano profondamente il cuore della libertà e della democrazia. L’esistenza stessa di questi strumenti nei luoghi pubblici, come le stazioni per esempio, dove transitano migliaia di persone diverse ogni giorno a prescindere da cosa fanno e dove il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, vuole installare telecamere con riconoscimento facciale per questioni di sicurezza, sottopone chiunque a una sorveglianza continua.

wired.it/article/riconosciment…

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi MASSIMO DI VITA/ARCHIVIO MASSIMO DI VITA/MONDADORI PORTFOLIO VIA GETTY IMAGES

Questa voce è stata modificata (2 anni fa)
in reply to The Privacy Post

@The Privacy Post diffondere la paura così da portare le persone a chiedere "sicurezza" in cambio di libertà: è la strategia della destra

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Hanno fatto la festa al lavoro | Coniare Rivolta

"Il Consiglio dei ministri del 1° maggio 2023 sarà ricordato come uno dei momenti più alti dell’odio verso i lavoratori e i poveri manifestato da questo Governo, ma anche come esito prevedibile di una politica economica che la cosiddetta opposizione (politica e sindacale) contesta in maniera ingenua e approssimativa, quando va bene, o esplicitamente da destra (!) quando va male."

coniarerivolta.org/2023/05/02/…



Prova senza `titolo` con #hashtag @menzione, _underscore e €strani &simboli

@Test: palestra e allenamenti :-)

Testar non nuoce

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